La famiglia cristiana

Capitolo 7

Vero amore o infatuazione

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L'amore è un dono prezioso di Gesù

L'amore è un dono prezioso che riceviamo dal cielo. L'affetto puro e semplice non è un sentimento, è un principio. Coloro che sono guidati dal vero amore non sono né ciechi, né irrazionali.1

C'è solo un amore reale, autentico, devoto e puro. Esso è qualcosa di prezioso e molto raro. Spesso viene chiamato amore ciò che invece non è altro che passione.2

Il vero amore è un principio nobile e sacro, completamente diverso da un sentimento dominato dall'impulsività, che scompare rapidamente quando viene sottoposto a dura prova.3

L'amore è una pianta di natura divina che richiede di essere protetta e nutrita. I cuori pieni di affetto, sinceri e che ispirano parole amabili assicureranno la felicità nelle famiglie ed eserciteranno un influsso che nobiliterà chi entrerà in contatto con loro.4

Il vero amore è l'opposto della passione

L'amore... non è né irrazionale né cieco. Esso è puro e santo, mentre la passione di un cuore non rigenerato è completamente diversa. Un amore puro sottomette tutti i suoi progetti a Dio, e ricerca un'armonia perfetta con il suo Spirito. La passione, invece, è ostinata, sconsiderata, irrazionale, non sopporta nessuna limitazione e idolatra l'oggetto prescelto. La grazia di Dio si manifesta nel comportamento di colui che è amato per vero amore. Tutti i passi che precedono il matrimonio sono contrassegnati dalla modestia, dalla semplicità, dalla sincerità, dalla moralità e dalla religiosità. Coloro che si lasciano guidare da questi influssi, non si allontaneranno dalle riunioni di preghiera e dai servizi religiosi per l'interesse che hanno l'uno per l'altra. Il loro fervore per la verità non si attenuerà per aver trascurato delle occasioni e dei favori che Dio ha loro accordato generosamente.5

Un amore ispirato soltanto dalla sensualità è ostinato, cieco e incontrollabile. La dignità, la verità e tutte le facoltà più elevate dello spirito risultano sottoposte alla passione. Troppo spesso l'uomo che si lascia travolgere diventa sordo alla voce della ragione e della coscienza; nessuna argomentazione e nessuna riflessione riesce a convincerlo della follia del suo comportamento.6

Il vero amore non ha nulla a che vedere con una passione ardente e impetuosa. Al contrario, esso è per natura calmo e profondo. Esso va al di là delle apparenze ed è attratto dalle qualità autentiche. È caratterizzato dalla saggezza e dalla perspicacia, e la sua dedizione è totale e costante.7

L'amore libero dalle passioni e dagli impulsi è ricco di spiritualità, che si traduce in parole e atti. Un cristiano deve esprimere un amore e una tenerezza permeati da santità; amore e tenerezza che non risultino né impazienti né irritabili. I modi rudi e severi devono essere attenuati dalla grazia del Cristo.8

Evitare il sentimentalismo

In amore si deve fare attenzione all'immaginazione e al sentimentalismo come alla lebbra. Oggi molti ragazzi e ragazze hanno perso di vista il valore della purezza e quindi è necessario essere molto prudenti... Coloro che sono riusciti a conservare un carattere virtuoso, anche se forse sono privi di altre qualità apprezzabili, hanno un vero valore morale.9

Ci sono persone che, per un certo periodo di tempo, hanno manifestato la loro fede ma ora vivono senza Dio, e la loro coscienza è diventata insensibile. Essi sono vani e frivoli; la loro conversazione è banale. Sono presi solo dall'idea del fidanzamento e del matrimonio, e non pensano a nulla di nobile ed elevato.10

I giovani sono ammaliati dalla prospettiva dell'amicizia e del matrimonio. Il sentimentalismo in amore è di moda. Bisogna fare molta attenzione e manifestare tatto per preservare la gioventù da questi influssi negativi.11

Non si insegna più alle ragazze a dominarsi e a non vivere in funzione di loro stesse. Si viziano e si coltiva il loro orgoglio. Si permette loro di agire come vogliono, questo le incoraggia a ostinarsi e a soddisfare il loro egoismo, e non si sa più cosa fare per aiutarle a salvarsi dalla rovina. Satana le induce, grazie alla loro sfrontatezza, a mancare di riservatezza e modestia, diventando così lo zimbello dei non credenti. Anche i ragazzi sono autorizzati ad agire come vogliono. Appena entrati nell'adolescenza, frequentano ragazze della loro età, le portano a casa e amoreggiano con loro. I genitori sono a tal punto vittime della loro indulgenza e del loro amore cieco verso i propri figli, che non osano assumere un atteggiamento fermo per impedire loro quelle libertà e frenare il loro desiderio di emancipazione.12