La famiglia cristiana

Capitolo 9

Matrimoni da evitare

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Matrimoni tra credenti e non credenti

Nel mondo cristiano c'è un'indifferenza straordinaria e allarmante nei confronti degli insegnamenti della Parola di Dio sul tema del matrimonio tra credenti e non credenti. Molti di coloro che dicono di amare e onorare Dio preferiscono seguire l'inclinazione del proprio animo piuttosto che seguire i consigli della Saggezza infinita. In un campo che interessa in modo vitale il benessere e la felicità delle due parti, sia per questa vita sia per quella futura, si trascurano la ragione, il buon senso e il rispetto di Dio per lasciarsi guidare dalla cecità e dall'ostinazione. Uomini e donne, che in altri casi sono ragionevoli e coscienziosi, non ascoltano i consigli; diventano sordi agli appelli e alle suppliche degli amici, dei genitori e dei collaboratori di Dio. Un consiglio o un avvertimento sono considerati come un'intrusione inopportuna nella loro vita, e l'amico che è così fedele da manifestare il suo dissenso, viene trattato come un nemico. Tutto avviene come Satana desidera. Egli tesse i suoi legami intorno a chi vuole sedurre e infatuare. La ragione allenta le redini dell'autocontrollo in favore della passione che non frenata prende il sopravvento fino a quando, ormai troppo tardi, la vittima deve affrontare una vita di miseria e schiavitù. Questo non è un quadro immaginario, ma l'esposizione di fatti reali. Dio non approva le unioni che ha espressamente proibito.1

Dio proibisce i matrimoni tra credenti e non credenti

I figli di Dio non devono mai avventurarsi su un terreno pericoloso. I matrimoni tra credenti e non credenti sono proibiti da Dio. Ma spesso chi non è veramente convertito segue i propri desideri, e così si contraggono matrimoni che il Signore disapprova. In questo modo molti uomini e donne vivono senza speranza e senza Dio. Le loro nobili aspirazioni vengono annullate; una serie di circostanze li trattiene nelle reti di Satana. Coloro che si lasciano dominare dalla passione e dagli impulsi otterranno in questa vita amari risultati, e il loro comportamento rischia di portarli alla rovina spirituale.2

Coloro che pretendono di seguire la verità, calpestano la volontà di Dio se sposano dei non credenti. Essi perdono il suo favore e rendono molto difficile il pentimento. Il non credente può avere un'eccellente moralità; ma il fatto che non abbia risposto agli appelli di Dio, e abbia trascurato una così grande salvezza, dovrebbe essere sufficiente per far rinunciare al matrimonio. Il carattere del non credente può assomigliare a quello del giovane a cui Gesù disse: "Una sola cosa ti manca" e questa cosa è quella essenziale.3

La scusa: "è favorevole alla religione"

A volte si sente dire che colui o colei che non è credente non è neanche ostile alla religione e ha tutte le caratteristiche che si possono desiderare da un marito o da una moglie, a eccezione del fatto che non è cristiano. Nonostante la coscienza faccia capire al credente l'inopportunità di unirsi per tutta la vita a qualcuno che non ha fede, in nove casi su dieci, egli segue i propri impulsi. Il declino spirituale inizia dal momento in cui i fidanzati si scambiano l'impegno di matrimonio davanti a Dio. Il fervore religioso si indebolisce, e si affievoliscono gli attacchi della coscienza, fino a quando tutti e due cammineranno fianco a fianco sotto la bandiera di Satana. Già durante le nozze lo spirito mondano indebolisce la coscienza, la fede e la verità. Nella nuova famiglia, il tempo dedicato alla preghiera non viene rispettato. Gli sposi si sono scelti ma si sono anche congedati da Gesù.4

Nel credente avviene un cambiamento

Inizialmente il non credente può non mostrarsi contrario alla religione; ma quando si tratterà di affrontare la questione della Bibbia e della verità, ecco cosa dirà al proprio coniuge: "Tu mi hai sposato sapendo come la pensavo; preferisco che tu non mi parli di queste cose. Da ora in poi, sia ben chiaro, la tua religione non costituirà più argomento della nostra conversazione". E se il credente manifesterà una certa insistenza, questo apparirà come una mancanza di rispetto nei confronti di chi non è affatto interessato alla religione.

Il credente sentirà di dover fare alcune concessioni al coniuge che ha scelto. Dovrà acconsentire ai divertimenti mondani. All'inizio proverà ripugnanza nel farlo; ma l'amore per la verità si affievolirà a poco a poco e la fede cederà il posto al dubbio e all'incredulità. Nessuno si sarebbe aspettato che chi era così fermo, così scrupoloso, così devoto al Cristo, potesse diventare una persona incostante e vacillante. Quale cambiamento può provocare un matrimonio avventato!5

È pericoloso stabilire questi legami. Satana sa perfettamente che al momento del matrimonio per molti ragazzi e ragazze si decide il futuro della loro vita spirituale. Essi sono persi per il Cristo. Per un certo periodo possono impegnarsi a vivere cristianamente, ma tutti i loro sforzi si arenano davanti all'influsso sottile che viene esercitato nella direzione opposta. Se prima erano felici di parlare della loro fede e della loro speranza, a poco a poco proveranno disagio a trattare questi soggetti, sapendo che la persona alla quale hanno unito il loro destino non ha nessun interesse religioso. La fede si spegne e Satana li avvolge insidiosamente nella rete dell'incredulità.6

L'unico matrimonio sicuro

Solo in Cristo un matrimonio può essere contratto nelle migliori condizioni possibili. L'amore umano deve ispirarsi all'amore divino fino nelle sue manifestazioni più intime. Un affetto profondo, vero e disinteressato sboccia solo nel cuore dove regna il Cristo.7