La famiglia cristiana

Capitolo 17

Diritti e doveri della vita coniugale

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Legalità e santità del matrimonio

Non è un peccato in se stesso mangiare, bere, sposarsi o far sposare i propri figli. Ai tempi di Noè il matrimonio realizzato in condizioni normali, senza eccessi, era un'istituzione legale, come ai nostri giorni. Ma all'epoca di Noè, gli uomini contraevano matrimonio senza consultare Dio e senza seguire le sue direttive... Il fatto che tutte le relazioni della vita sono per natura transitorie, dovrebbe esercitare un'azione trasformatrice su tutto ciò che facciamo o diciamo. All'epoca di Noè, agli occhi di Dio, il matrimonio si identificava con il peccato, perché questa istituzione, legittima se viene praticata normalmente, era stata pervertita dagli eccessi. Oggi molte persone si allontano da Dio perché si lasciano completamente assorbire dall'idea del matrimonio e da tutto ciò che vi è collegato.1

Il matrimonio è un'istituzione sacra, ma nella nostra epoca di decadenza, nasconde ogni forma di corruzione. Esso è oggetto di molti abusi, fino a diventare un crimine; è uno dei segni dei tempi della fine, come lo era il matrimonio prima del diluvio, che era degenerato in crimine... Tuttavia, ancora oggi, quando la sua natura sacra e le sue giuste esigenze sono comprese, il matrimonio è approvato da Dio, ne deriva la felicità degli sposi e il Signore stesso ne è glorificato.2

Satana si sforza di indebolire l'autocontrollo

Satana si sforza di abbassare il livello della purezza e minare l'autocontrollo di coloro che si sposano, perché sa che quando le passioni più vili si sviluppano le facoltà morali si affievoliscono, e non ci si preoccupa più della crescita spirituale. Sa anche di aver trovato il mezzo per imprimere la sua immagine odiosa sui loro figli, e per modellarne il carattere ancora meglio di quello dei loro genitori.3

Conseguenze dovute agli eccessi

I coniugi devono imparare a riconoscere che cos'è la corruzione e quali sono le conseguenze. Il desiderio può manifestarsi in modo vile sia nell'ambito del matrimonio, sia al di fuori.4

Che cosa succede quando ci si lascia coinvolgere dalle peggiori passioni?... La camera degli sposi, dove gli angeli di Dio dovrebbero essere presenti, viene profanata da abitudini degradanti, che portano alla corruzione del corpo e provocano malattie ripugnanti. Ciò che Dio aveva istituito per essere una benedizione è diventato fonte di maledizione.5 Gli eccessi sessuali cancellano effettivamente il desiderio di ogni miglioramento spirituale, privano il cervello della forza necessaria al funzionamento di tutto l'organismo e a poco a poco ne indeboliscono la vitalità. Nessuna donna deve aiutare il marito in quest'opera di autodistruzione. E soprattutto non deve farlo se ha una visione più chiara in proposito e se ama veramente suo marito. Più ci si abbandona alle passioni, più esse si rafforzano e reclamano imperiosamente di essere soddisfatte. Gli uomini e le donne che rispettano Dio devono risvegliare il loro senso del dovere. Molti di coloro che si professano cristiani sono affetti da paralisi del sistema nervoso per la loro intemperanza.6

I mariti devono essere premurosi

I mariti devono essere vigilanti, attenti, devoti, fedeli e pieni di tenerezza. Essi devono manifestare l'affetto e la simpatia. Se si conformano alla Parola di Dio, il loro amore non si ispirerà né alla bassezza, né alla mondanità, né alla sensualità che contribuiranno alla distruzione dei loro corpi e indeboliranno e faranno ammalare le loro mogli. Essi non devono compiacersi a soddisfare vili passioni, ripetendo continuamente alle mogli che devono ubbidire ai loro mariti. Quando il coniuge possiede nobilità di carattere, purezza di cuore, elevazione della mente, doti che devono caratterizzare ogni cristiano, esse si manifesteranno anche nella vita coniugale. Se lo Spirito del Cristo abita in lui, egli non cercherà di nuocere al corpo, ma il suo amore lo spingerà a raggiungere, in Cristo, il livello morale più elevato.7

Quando sorgono dei dubbi

Nessun uomo può amare veramente sua moglie se ella si sottomette passivamente e diventa una schiava destinata a soddisfare passioni perverse. In questo caso perderà tutto il valore che prima possedeva ai suoi occhi. Egli non la vede più su un piedistallo e ben presto sospetta che si possa sottomettere ad altri più vili di lui. Egli mette in dubbio la sua fedeltà e la sua purezza, si stanca di lei e cerca nuovi oggetti per risvegliare ed eccitare i suoi desideri diabolici. La legge di Dio viene disprezzata. Questi uomini sono peggio degli animali; sono demoni in forma umana. Essi non hanno nessuna idea di cosa sia l'amore santificato che eleva l'uomo e lo rende nobile.

La moglie diventa gelosa del marito e pensa che, qualora se ne presentasse l'occasione, egli offrirebbe i propri favori a un'altra. Si rende conto che egli non è sotto il controllo della coscienza o del rispetto di Dio, che egli è guidato da passioni sfrenate, che l'immagine di Dio in lui è offuscata dalle forme più basse della corruzione.8