La famiglia cristiana

Capitolo 18

Dove scegliere la propria residenza?

[AUDIO]

Consigli per la scelta del luogo

Quando dobbiamo scegliere una casa, Dio vuole che prima di tutto consideriamo gli influssi morali e religiosi che incideranno sull'ambiente in cui dovrà vivere la nostra famiglia.1

Dobbiamo scegliere quelle amicizie che favoriscono il nostro sviluppo spirituale e sfruttare tutti gli aiuti che sono alla nostra portata. Satana, infatti, creerà molti ostacoli sul nostro cammino verso il cielo per cercare di renderlo più impervio. Forse ci troveremo in situazioni difficili perché non sempre potremo scegliere di vivere nell'ambiente che desideriamo; tuttavia non dovremmo esporci volontariamente a influssi che non favoriscono la crescita di un carattere cristiano. Quando non possiamo fare diversamente dobbiamo stare particolarmente attenti e pregare ancora di più il Signore affinché la grazia del Cristo ci preservi dalla corruzione.2

I principi del Vangelo ci insegnano a considerare le realtà secondo il loro giusto valore, e a impegnarsi per quelle che sono degne e durature. Questo è ciò che devono imparare coloro che hanno la responsabilità di scegliere la loro residenza, affinché non si lascino sviare dai veri obiettivi della vita... Pensate a questo scegliendo la vostra casa. Non cedete all'attrazione della ricchezza, della moda o delle abitudini mondane. Ricercate ciò che favorisce la semplicità, la purezza, la salute e l'elevazione morale... Invece di stabilirvi dove sono visibili le opere degli uomini, dove scenari e rumori suggeriscono pensieri malvagi, dove tumulto e confusione suscitano soltanto stanchezza e angoscia, andate ad abitare dove potrete contemplare le opere di Dio e trovare il riposo dello spirito in mezzo alla bellezza e alla calma della natura. I vostri occhi devono riposare sui campi verdeggianti, sui boschi e sulle colline. Contemplate l'azzurro del cielo che non si offusca con la polvere e lo smog delle città; respirate l'aria pura che vivifica.3

La prima famiglia, un modello

La dimora dei nostri progenitori sarebbe stata il modello di quelle che i loro figli avrebbero occupato sulla terra. Dio l'aveva resa magnifica, ma non si trattava di un palazzo lussuoso. Gli uomini contemplano con orgoglio edifici magnifici e costosi e si vantano delle loro opere: Dio, invece, aveva scelto un giardino. Il cielo azzurro era il soffitto, la terra, i fiori delicati e il verde dell'erba erano il tappeto, i rami degli alberi la veranda. Ai muri erano appesi gli ornamenti più belli, le magnifiche opere dell'Artista divino. L'ambiente in cui Adamo ed Eva vivevano prima del peccato costituisce un esempio per gli uomini di ogni tempo. La vera felicità non consiste nel soddisfare il proprio orgoglio con l'ostentazione del lusso; essa si trova piuttosto nell'intimità del contatto con Dio attraverso il creato. Se gli uomini prestassero meno attenzione a ciò che è artificiale e coltivassero la semplicità, realizzerebbero con maggiore facilità il progetto per cui Dio li ha creati. Chi è davvero saggio non cerca la felicità nell'orgoglio e nell'ambizione -- che non troveranno mai un appagamento -- ma nelle occasioni di gioia che Dio ha posto alla portata di tutti, nei veri piaceri che nobilitano l'uomo.4

La famiglia terrena scelta da Dio per suo Figlio

Gesù è venuto sulla terra per compiere l'opera più importante che sia mai stata fatta tra gli uomini. Come ambasciatore di Dio, ci ha insegnato a ottenere dalla vita i risultati migliori. E quali condizioni di vita scelse il Padre per suo Figlio? Una casa isolata sulle colline della Galilea, una famiglia che viveva di un lavoro onesto e rispettabile, una vita semplice in mezzo alle difficoltà e alle privazioni quotidiane, l'abnegazione, la rinuncia e il servizio paziente e gioioso, l'ora di studio al fianco di sua madre davanti al rotolo delle Scritture, la calma dell'aurora e la bellezza del crepuscolo nella vallata verdeggiante, le sane occupazioni in mezzo alla natura, la comunione dello spirito con Dio, queste furono le condizioni di vita del Salvatore durante i primi anni della sua vita.5

Le famiglie nella terra promessa

Nella terra promessa, la disciplina del deserto fu applicata per favorire la formazione di buone abitudini. Gli uomini non si ammassavano nelle città; ogni famiglia possedeva della terra da coltivare, per assicurarsi così il benessere di una vita sana e naturale.6

L'influsso dell'ambiente sul carattere di Giovanni Battista

Giovanni Battista, il precursore del Cristo, ricevette la sua prima educazione dai genitori. La maggior parte della sua vita la passò nel deserto... Giovanni rinunciò ai piaceri e al lusso della vita cittadina per accettare la severa disciplina del deserto, dove la natura favori abitudini semplici e spirito di rinuncia. Lontano dal frastuono del mondo, potè dedicarsi allo studio della natura, delle Scritture e dell'influsso delle benedizioni divine... Fin dalla sua infanzia aveva davanti a sé la propria missione, e ne accettò il sacro mandato. Ai suoi occhi la solitudine del deserto costituiva un mezzo ideale per allontanarsi dall'ambiente sociale dove il sospetto, l'incredulità e l'impurità erano diventate fattori di perversione. Egli non si fidava della propria capacità di resistere alla tentazione; questa è la ragione per cui evitò il contatto costante con il peccato, per timore di dimenticarne l'estrema gravità.7

I vantaggi della campagna

È stato così per la maggior parte dei grandi uomini di Dio. Leggete la storia di Abramo, Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Davide ed Eliseo. Esaminate la vita di coloro che hanno vissuto più tardi e che hanno occupato, con la massima competenza, posti di fiducia.

La maggior parte di loro, cresciuti in campagna, non conobbero il lusso. Non sprecarono la loro giovinezza nei divertimenti; molti furono costretti a lottare contro la povertà e le difficoltà. Essi impararono a lavorare fin dal mattino presto e la loro vita attiva, all'aria aperta, rafforzò e sviluppò tutte le loro facoltà. Costretti a contare solo sulle proprie risorse, dovettero superare tutti gli ostacoli, armarsi di coraggio e perseveranza. Acquisirono così la sicurezza e l'autocontrollo. Protetti dalle cattive compagnie, provarono il piacere dei semplici divertimenti e delle sane amicizie. Temperanti nelle loro abitudini e nei loro gusti, guidati da saldi principi, erano puri, forti e leali. Dopo aver scelto una carriera o un mestiere, vi applicarono una forza fisica e mentale, una vivacità e una velocità di esecuzione, una fermezza nella lotta contro il male che facevano di loro una forza per il bene della nazione.8