La famiglia cristiana

Capitolo 35

Un vero amico per i figli

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Trascorrere del tempo con i figli

La maggior parte dei padri trascurano preziose opportunità per restare con i figli e conquistare il loro affetto. Quando ritornano dal lavoro devono considerare come una gradevole distrazione i momenti da trascorrere con i propri figli.1

I padri devono abbandonare l'idea di una falsa dignità, rinunciare a certi svaghi futili, per unirsi ai propri figli, prendere in considerazione i loro piccoli problemi e attirarli con i legami sacri dell'amore, esercitando sulle menti malleabili un influsso tale che i loro consigli saranno considerati sacri.2

Interessari in modo particolare dei ragazzi

Il padre che ha dei figli maschi deve stare molto vicino a loro. Egli deve comunicare la sua esperienza e parlare con una tenerezza e una semplicità tali da legarli a lui. Egli deve fare loro comprendere che ha sempre a cuore i loro interessi e la loro felicità.3

Chi ha dei figli maschi deve capire che, qualunque sia la sua vocazione, non ha il diritto di trascurare le anime che gli sono state affidate. Avendo permesso che essi venissero al mondo, ha assunto davanti a Dio la responsabilità di fare tutto il possibile per preservarli dalle amicizie mondane e dai cattivi compagni. Egli non deve lasciare completamente alla madre la cura dei propri figli turbolenti. È un carico troppo pesante per lei. Egli deve organizzare la vita quotidiana nel modo migliore per soddisfare i loro rispettivi interessi. Può essere troppo penoso per la madre controllarsi sempre e agire con saggezza nell'educazione dei suoi figli. In questi casi, toccherebbe al padre assumere la maggior parte del peso. Egli si dovrebbe sforzare di fare tutto il possibile per la salvezza dei suoi figli.4

Insegnare ai figli a rendersi utili

Il padre, essendo il capo della famiglia, dovrebbe sapere come può insegnare ai suoi figli a rendersi utili. Questo è il suo compito principale, che prevale su tutti gli altri. Nei primi anni di vita, la formazione del carattere dipende soprattutto dalla madre che però dovrebbe sempre sentire di poter contare sulla collaborazione del padre. Se è assorbito da un lavoro che non gli permette di occuparsi della sua famiglia, egli dovrebbe cercare un altro impiego, che non gli impedirà di consacrare del tempo ai propri figli. Se li trascura, è infedele alla missione che Dio gli ha affidato.

Il padre può esercitare sui figli un influsso che sarà più forte delle tentazioni del mondo. Egli deve esaminare le disposizioni e il carattere di ogni membro della sua famiglia, per comprendere i loro bisogni e i pericoli ai quali sono esposti, ed essere così in grado di reprimere il male e incoraggiarli verso il bene.5

Qualunque mestiere eserciti, non dovrà avere un'importanza tale da giustificare la trascuratezza nei compiti che spettano al padre: istruire ed educare i figli nelle vie del Signore.6

Imparare a conoscere le loro differenze di carattere

Il padre non deve essere assorbito a tal punto dalla sua vita professionale o dai suoi studi da non avere il tempo necessario per conoscere il carattere e i bisogni dei suoi figli. Egli deve considerare i diversi mezzi tramite i quali può aiutarli a rendersi utili, affidando loro dei compiti che si addicono alle loro inclinazioni particolari.7

Padri, passate più tempo possibile con i vostri figli. Cercate di familiarizzare con i loro diversi caratteri, per poterli educare in armonia con la Parola di Dio. Nessuna parola di scoraggiamento dovrebbe mai uscire dalle vostre labbra. Non create un'atmosfera pesante in famiglia. Siate comprensivi, amabili e affettuosi verso i vostri figli, senza essere indulgenti in modo eccessivo. Lasciate che sopportino le loro piccole contrarietà, come tutti devono fare. Non incoraggiateli a venirsi a lamentare con voi gli uni degli altri. Insegnate loro ad accettarsi reciprocamente e cercate di mantenere la fiducia e il rispetto reciproci.8

Unirsi ai figli nel lavoro e nei giochi

Padri... unite l'autorità all'affetto e alla fermezza, alla benevolenza e alla simpatia. Dedicate ai figli alcune delle vostre ore di svago; imparate a conoscerli sempre meglio, partecipate ai loro lavori e ai loro giochi. Guadagnate la loro fiducia, la loro amicizia, soprattutto quella dei ragazzi. È in questo modo che eserciterete su di loro un influsso positivo.9

Insegnare lezioni tratte dalla natura

Il padre si deve preoccupare di alleggerire i compiti della madre... Egli deve attirare l'attenzione dei propri figli sui fiori e gli alberi maestosi, le cui foglie raccontano l'opera e l'amore di Dio. Egli deve insegnare loro che il Dio che ha creato tutte queste cose ama ciò che è bello e buono. Il Cristo invitava i suoi discepoli a interessarsi ai gigli dei campi e agli uccelli del cielo; egli ha spiegato come Dio si prende cura di loro e, a maggior ragione, come veglia sull'uomo, molto più importante, ai suoi occhi, dei fiori e degli uccelli. Dite ai bambini che, nonostante impieghiamo molto tempo a migliorare la nostra apparenza, essa non si potrà mai paragonare, per quel che riguarda la grazia e la bontà, ai più modesti fiori dei campi. Così, le loro menti saranno sviate da ciò che è artificiale e orientate verso ciò che è naturale. Essi impareranno che Dio ha donato loro tutte queste cose belle per gioirne e chiede in cambio di manifestargli l'affetto più santo.10

Il padre può portare i figli in giardino e mostrare loro come sbocciano le gemme e poi indicare i diversi colori dei fiori sbocciati. Questa è un'occasione per trasmettere loro le lezioni più importanti sul Creatore, aprendo davanti il grande libro della natura, dove l'amore di Dio si esprime attraverso ogni albero, ogni fiore e il più piccolo filo d'erba. Egli può spiegare loro che se Dio si prende cura degli alberi e dei fiori, si interesserà molto più delle creature create a sua immagine. Ciò permetterà di fare capire loro, molto presto, che Dio vuole che i suoi figli risultino attraenti, non tramite ornamenti artificiali, ma grazie alla bellezza del carattere, al fascino che proviene dalla bontà e dall'affetto che riempiranno il cuore di gioia e felicità.11