La famiglia cristiana

Capitolo 59

Insegnare ai figli come guadagnare e spendere il denaro

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Insegnare la semplicità nella vita quotidiana

I genitori devono educare i figli in modo da inculcare la temperanza e la rinuncia. Essi devono continuamente ricordare loro il proprio dovere: ubbidire alla Parola di Dio e vivere per essere discepoli di Gesù. Devono insegnare che è importante introdurre nella vita quotidiana abitudini semplici, ed evitare spese eccessive per i vestiti, il cibo, la casa e i mobili.1

Si dovrebbe insegnare ai figli, fin dalla più tenera età, a leggere, scrivere e contare affinché possano gestire il denaro. Queste conoscenze si possono acquisire progressivamente. Ma prima di tutto, occorrere fare loro capire che il rispetto dell'Eterno è il principio della saggezza.2

I giovani devono tenere conto del bilancio familiare

Le idee errate sull'impiego del denaro non possono che esporre i nostri giovani a gravi pericoli. Non si deve dare loro del denaro lasciando credere che la fonte sia inesauribile e vi possano attingere per pagare tutto ciò di cui credono di aver bisogno. Il denaro deve essere considerato come un dono che Dio ci ha fatto per la realizzazione della sua opera, per l'edificazione del suo regno. I giovani devono imparare a frenare i loro desideri.3

Non moltiplicate le vostre esigenze, soprattutto se i fondi destinati alle spese della famiglia sono limitati. Calcolate i vostri bisogni in funzione delle entrate dei vostri genitori. Il Signore saprà riconoscere e approverà i vostri sforzi disinteressati... Siate fedeli nelle piccole cose. Così non rischierete di mostrarvi trascurati nelle responsabilità più grandi. La Parola di Dio dichiara: "Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi". Luca 16:10.4

Insegnare il valore del denaro

Il denaro che i giovani ricevono senza grande sforzo non ha molto valore ai loro occhi. Alcuni genitori devono lavorare duramente e imporsi delle privazioni per andare avanti. È bene che questi giovani sappiano da dove viene il denaro che essi spendono, quello che costano i loro abiti, il loro cibo ed eventualmente l'acquisto di una casa. Per i figli ci sono diversi modi per guadagnare del denaro e partecipare alle offerte di ringraziamento a Gesù, che ha donato la sua vita per loro... Si deve insegnare che il denaro che guadagnano non appartiene a loro e non deve essere speso secondo il capriccio della loro mente immatura, ma che devono utilizzarlo in modo corretto, pensando sempre a obiettivi missionari. Non si devono limitare a chiedere il denaro ai genitori per dare le offerte, perché questo denaro non appartiene loro. Essi dovrebbero piuttosto porsi la domanda: "Sto dando una parte di ciò che non mi è costato nulla?"5

Spesso manchiamo di saggezza nell'aiutare i nostri figli. Coloro che frequentano le istituzioni e vi lavorano per guadagnare la retta apprezzano meglio il denaro di quelli che sono mantenuti da qualcun altro, perché sanno quanto è costato loro. Non ci dobbiamo occupare dei nostri figli fino al punto che essi diventino dei pesi privi di qualsiasi iniziativa.6

I genitori non adempiono i loro doveri quando si dimostrano troppo generosi con un giovane che non ha ancora imparato a guadagnare il denaro lavorando in modo utile, mentre è abbastanza forte fisicamente e intellettualmente per intraprendere studi di teologia o medicina.7

Orientare i figli a procurarsi il proprio denaro

Molti figli, vivendo fuori città, possono disporre di un pezzo di terra e imparare a coltivarlo, questo offrirà loro la possibilità di trovare dei fondi per l'opera di Dio. Ragazzi e ragazze possono dedicarsi a tale occupazione; ben guidati, saranno in grado di stimare il denaro nel suo giusto valore e risparmiarlo. In questo modo i figli possono guadagnare non solo ciò che serve per aiutare le missioni, ma anche del denaro per acquistare i propri abiti e bisognerebbe incoraggiarli quindi in questo senso.8

Reagire contro l'uso sconsiderato del denaro

Non sprechiamo il denaro in acquisti inutili per la casa, in fronzoli, in abiti raffinati, in dolciumi e altre cose superflue! Genitori, insegnate ai vostri figli che è un errore impiegare il denaro del Signore per il proprio piacere... Incoraggiateli a economizzare, nei limiti del possibile, una parte dei loro soldi per consacrarli all'opera missionaria. Con un po' di spirito di sacrificio essi acquisiranno una ricca esperienza, e questo impedirà loro di cedere agli eccessi.9

I figli possono imparare a manifestare il loro amore per il Cristo privandosi di cose futili a causa delle quali il denaro sfugge loro di mano. Un simile insegnamento deve essere impartito in ogni famiglia. Esso richiede tatto e metodo, ma rappresenta la migliore educazione che i figli possano ricevere. E se tutti i bambini volessero portare le loro offerte al Signore, la loro generosità illustrerebbe adeguatamente questo proverbio: "I piccoli ruscelli fanno i grandi fiumi".10

Mettete un salvadanaio in un luogo dove possa essere ben visto. I bambini potranno mettervi le loro offerte per il Signore... Questo contribuirà alla loro formazione per il servizio di Dio.11

Insegnare ai bambini a donare la decima e a fare delle offerte

Il Signore non rivendica solo la decima come sua proprietà, ma ci mostra il modo in cui essa deve essere messa da parte. Egli dice: "Onora il Signore con i tuoi beni e con le primizie di ogni tua rendita". Proverbi 3:9. Questo non significa che dobbiamo spendere i nostri beni per noi stessi e dare al Signore ciò che resta, anche se quello che rimane corrisponde proprio alla decima. Prima di tutto bisogna mettere via la parte che spetta a Dio. Le istruzioni che lo Spirito Santo ci trasmette sull'argomento dei doni, tramite l'apostolo Paolo, mettono in luce un principio che si applica anche alla decima: "Ogni primo giorno della settimana ciascuno di voi, a casa, metta da parte quello che potrà..." 1 Corinzi 16:2. Questi insegnamenti sono rivolti sia ai genitori sia ai figli.12

Un errore di cui sono colpevoli alcuni padri benestanti

Le circostanze in cui si trova un figlio esercitano spesso su di lui un influsso più concreto dell'esempio stesso dei genitori. Alcuni uomini benestanti si aspettano che i loro figli siano esattamente come erano stati loro in gioventù; e se non accade, accusano la generazione attuale. Ma essi non possono avere simili pretese dai loro figli, a meno di porli in condizioni simili a quelle nelle quali essi stessi hanno vissuto. Sono proprio queste circostanze che hanno fatto del padre ciò che è. Fin dall'infanzia, egli è stato obbligato a lavorare con coraggio e impegno per affrontare i disagi della miseria. Il suo carattere è stato modellato nella dura scuola della povertà. Egli è stato costretto a limitare i suoi bisogni, a essere diligente nel lavoro e semplice nei gusti. Per trovare ciò di cui nutrirsi e vestirsi ha dovuto mobilitare tutte le sue facoltà e praticare l'economia.

I padri fanno di tutto per fare in modo che i figli vivano bene, piuttosto che farli vivere in circostanze simili a quelle che hanno conosciuto loro da piccoli. Questo è un errore ricorrente. Se oggi i figli vivessero le stesse esperienze dei loro genitori, diventerebbero utili come loro. I genitori hanno modificato le condizioni di vita dei figli. Il padre ha avuto la povertà come maestra; i figli conoscono solo l'abbondanza e tutti i loro desideri vengono soddisfatti. Il carattere del primo è stato formato nella dura scuola dell'austerità, dove ogni piccolo beneficio era apprezzato. La personalità e le abitudini dell'altro saranno modellate non dalle condizioni di vita che esistevano un tempo, ma dalla situazione presente, caratterizzata dalla facilità e dalla negligenza... In queste condizioni, dal momento che l'abbondanza regna ovunque, come si potrebbe rifiutarla?13

La migliore eredità che i genitori possano lasciare ai propri figli

La più bella eredità che si possa lasciare ai figli, è insegnare loro a svolgere un lavoro utile e offrire loro l'esempio di una vita caratterizzata dalla generosità. Una vita simile farà loro comprendere il vero valore del denaro, che deve essere apprezzato solo per il bene che può procurare aiutandoci ad affrontare i nostri bisogni e quelli dei nostri simili, e soprattutto contribuire al progresso dell'opera di Dio.14