Conflitto E Coraggio

24 febbraio

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[ ÀUDIO ]

Così Esau disprezzò la sua primogenitura Genesi 25:34

Ma Esau non aveva nessuna dedizione e nessuna attitudine per la vita religiosa e il culto. Gli obblighi legati al diritto di primogenitura gli apparivano come una limitazione indesiderata e insopportabile. La legge di Dio, condizione della realizzazione del patto divino stipulato con Abramo, era considerata da Esau una vera oppressione. Per lui la felicità consisteva nella forza, nella ricchezza, nei banchetti e nei divertimenti; dedito ai piaceri, egli voleva essere libero di fare ciò che più desiderava. ibid 178

Ci sono molti come Esau. Egli rappresenta una classe che ha una benedizione speciale e preziosa a portata di mano, l'eredità immortale, la vita che è duratura come la vita di Dio, il Creatore dell'universo, la felicità incommensurabile e un eterno peso di gloria, eppure hanno assecondato così a lungo i loro appetiti, le passioni e le inclinazioni, che il loro potere di discernere e apprezzare il valore delle cose eterne è indebolito.

Esau aveva un desiderio speciale e forte per un particolare tipo di cibo, con il quale gratificava il proprio appetito. E proprio questo suo appetito senza freno lo controllava a tal punto che soffriva un grande disaggio se non avesse potuto avere quel particolare piatto. Più ci pensava, più il suo desiderio si rafforzava, fino a quando il suo diritto di nascita, perse il suo valore e la sua sacralità ai suoi occhi. 2T 38

Egli passò la sua vita in crisi senza nemmeno accorgersi.

Ciò che considerava come una questione degna di essere vissuta, fu l'atto che rilevò le caratteristiche del suo carattere. Dimostrò la sua scelta, dimostrò la vera stima di ciò che era sacro. Vendette la sua primogenitura per una piccola indulgenza per ottenere quello che voleva, e questo determinò il corso della sua vita. S.D.A. Bible Commentary 1:1094, 1095

Esau rappresenta coloro che non hanno apprezzato i loro privilegi ottenuto a costo infinito e l'hanno venduto il loro diritto di nascita per gratificare l'appetito o per amore del guadagno. Ibid., 1095