Conflitto E Coraggio

15 aprile

Dal Sepolcro Alla Gloria

[ ĀUDIO ]

Io supplicai l'Eterno, dicendo: "O Signore, o Eterno, tu hai cominciato a mostrare al tuo servo la tua grandezza e la tua mano potente; poiché qual č il dio in cielo o sulla terra, che possa fare le opere e i portenti simili a quelli che fai tu? Deh, lasciami passare il Giordano per vedere il bel paese che č al di lā del Giordano, la bella regione montuosa e il Libano". Ma l'Eterno si adirō contro di me, per causa vostra, e non mi esaudė. Cosė l'Eterno mi disse: "Basta cosė; non parlarmi pių di questa cosa. Deuteronomio 3:23-26

Prima del sacrificio del Cristo, nulla illustrava in maniera pių eloquente la giustizia e l'amore di Dio della vita di Mosč. Dio impedė a Mosč di entrare in Canaan per insegnare una lezione che non dovremmo mai dimenticare; il Creatore richiede un'ubbidienza rigorosa e gli uomini devono stare attenti a non attribuirsi la gloria dovuta solo a lui. Pur non potendo esaudire la preghiera di Mosč, permettendogli di condividere l'ereditā d'Israele, l'Eterno non dimenticō né abbandonō il suo servo. Il Dio dei cieli conosceva le sofferenze che Mosč aveva provato; aveva notato il servizio fedele compiuto in quei lunghi anni di lotta e di prove, e sulla cima del monte Pisga, chiamō Mosč a un'ereditā infinitamente pių gloriosa di quella della Canaan terrena....

Mosč fu presente insieme a Elia, il profeta che era stato traslato sul monte della trasfigurazione, per portare al Figlio la luce e la gloria del Padre. Cosė si adempė la preghiera di Mosč, pronunciata tanti secoli prima. Egli rimase sulla "buona montagna", all'interno della terra del suo popolo...

Mosč... prefigurava il Cristo.

Dio ritenne opportuno educare Mosč alla scuola dell'afflizione e della povertā per prepararlo a guidare le schiere d'Israele nella Canaan terrena. L'Israele di Dio, nel suo viaggio verso la Canaan celeste, ha un Capo che, pur non avendo bisogno di prepararsi per essere una guida, ha voluto diventare perfetto attraverso la sofferenza. Infatti "...in quanto Egli stesso ha sofferto, essendo tentato, puō soccorrere quelli che son tentati". Ebrei 2:10, 12.

"E Mosč fu bensė fedele in tutta la casa di Dio come servitore per testimoniar delle cose che dovevano esser dette; ma Cristo lo č come Figlio sopra la sua casa; e la sua casa siamo noi se riteniamo ferma sino alla fine la nostra franchezza e il vanto della nostra speranza". Ebrei 3:5,6 Ibid 479-480