Conflitto E Coraggio

8 agosto

Una Mensa Nel Deserto

[ ÀUDIO ]

Ecco, l'occhio dell'Eterno è su quelli che lo temono, su quelli che sperano nella sua benignità, per liberare la loro anima dalla morte e per conservarli in vita in tempo di fame. Salmo 33:18,19

Come il Cristo, di cui era il tipo, Eliseo guariva e insegnava. Fedelmente, instancabilmente compiva un lavoro efficace impegnandosi a sostenere e sviluppare l'importante opera educativa svolta dalle scuole dei profeti....

Fu in occasione di una delle sue visite alla scuola di Ghilgal che Eliseo purificò la minestra avvelenata....

Sempre a Ghilgal, mentre il paese era colpito dalla carestia, Eliseo nutrì cento uomini con alcune provviste portategli da un uomo di Baal-Shalisha: "Venti pani d'orzo fatti con farina nuova e un sacco di grano appena raccolto". Quelle persone avevano particolarmente bisogno di cibo....

Quanta sollecitudine manifestò il Signore nel compiere, tramite il suo messaggero, questo miracolo per placare la fame di quelle persone. Quante volte, da allora, anche se non sempre in modo così spettacolare, il Signore ha agito per soddisfare le necessità degli uomini....

È la grazia di Dio che può trasformare una piccola porzione in una quantità sufficiente. La sua mano può centuplicarne la portata. Con le sue risorse egli può imbandire una tavola nel deserto. Col semplice tocco della sua mano Dio può moltiplicare le ultime provviste e renderle sufficienti per tutti. È stata la sua potenza a moltiplicare i pani e il grano nelle mani dei figli dei profeti....

Quando il Signore assegna un compito non è bene discutere sulla ragionevolezza dell'ordine o sui probabili risultati che ne deriveranno. Quanto abbiamo a disposizione può apparire inadeguato per soddisfare le nostre necessità, ma nelle mani del Signore risulterà più che sufficiente. Il servo "...li distribuì e ne avanzò come il Signore aveva detto" ...

Il dono, offerto con ringraziamento e accompagnato dalla preghiera per la sua benedizione, sarà moltiplicato da Dio come il cibo dato ai figli dei profeti e alla moltitudine affamata. Ibid. 240-243