Conflitto E Coraggio

21 agosto

L'onore Di Jehovah Sarà Rivendicato

[ ÀUDIO ]

Con lui vi è un braccio di carne, ma con noi vi è l'Eterno, il nostro DIO, per soccorrerci e per combattere le nostre battaglie". Il popolo fu rassicurato dalle parole di Ezechia, re di Giuda. 2 Cronache 32:8

Ezechia, nei primi anni del suo regno, aveva continuato a rendere omaggio all'Assiria, in armonia con l'accordo stipulato da Acaz. Nel frattempo il re aveva "deciso insieme ai suoi capi e con i suoi uomini potenti di prestare l'aiuto... e aveva fatto tutto il possibile per la difesa del suo regno....

La crisi attesa da tempo è finalmente arrivata. Le forze dell'Assiria, che avanzavano con un trionfo dopo l'altro, apparvero in Giudea ...

L'unica speranza di Giuda era ora in Dio. Tutti i possibili aiuti dall'Egitto erano stati negati e nessun'altra nazione era vicina a dare una mano amichevole ...

Sennacherib scrisse "...una lettera... che insultava il Signore Dio d'Israele. Essa diceva... "Nessun Dio della terra ha mai salvato il Suo popolo dal mio potere e neppure il dio d'Ezechia salverà il suo". 2 Cronache 32:17

Quando il re di Giuda ricevette questa lettera così sarcastica e minacciosa, la portò nel tempio e "...srotolò la lettera davanti al Signore". 2 Re 19:14. Quindi pregò con fede per chiedere al Signore che le nazioni della terra riconoscessero che il Dio degli ebrei viveva e regnava. Era in gioco l'onore dell'Eterno; soltanto lui poteva liberarli. 2 Re 19:15-19; Salmi 80...

Ezechia non fu lasciato senza speranza. Il profeta Isaia gli mandò a dire: "Ho udito la preghiera che mi hai rivolto a proposito di Sennacherib, re d'Assiria... Quella stessa notte ci fu la liberazione. "Il Signore, allora, mandò un angelo; fece morire nell'accampamento assiro tutti i comandanti, gli ufficiali e i soldati più forti". 2 Cronache 32:21. "...Un angelo del Signore fece morire cent ottantacinquemila uomini dell'esercito assiro". 2 Re 19:35...

Il Dio degli ebrei aveva avuto il sopravvento sull'orgoglioso assiro, l'onore dell'Eterno era stato riscattato agli occhi delle nazioni circostanti. A Gerusalemme i cuori degli abitanti erano colmi di gioia: le loro fervide preghiere erano state accompagnate da molte lacrime e dalla confessione dei peccati. In questo momento di profonda angoscia si erano affidati interamente alla potenza di Dio per ottenere la salvezza ed egli non li aveva delusi. Ibid, 350-362