Servizio cristiano

Capitolo 1

L'appello divino al servizio

[AUDIO]

Dio sceglie gli uomini come suoi rappresentanti

Dio non ha scelto gli angeli, ubbidienti e perfetti, per rappresentare lui nel mondo, ma esseri umani, persone con le stesse passioni di coloro ai quali è rivolto il messaggio di salvezza. Cristo è diventato uomo per poter incontrare l'umanità. La salvezza può essere offerta al mondo solo da un salvatore pienamente uomo e pienamente divino. A noi, uomini e donne, è stato affidato il compito solenne di far conoscere "le ricchezze di Cristo". Efesini 3:8. -- The Acts of the Apostles, 134 (1911).

Nei vangeli troviamo questa scena commovente: il sovrano del cielo circondato dai dodici da lui scelti per essere consacrati per la sua opera, come strumenti deboli per proclamare l'annuncio della salvezza a tutti gli uomini, per mezzo della Parola e l'azione dello Spirito Santo. -- The Acts of the Apostles, 18 (1911).

"E ora manda degli uomini a ioppe, e fa' venire un certo Simone". Atti 10:5. In questo modo, Dio sottolinea l'importanza accordata all'annuncio del Vangelo e alla sua chiesa organizzata. L'angelo non ha il compito di annunciare a Cornelio le vicende della croce. Chi deve testimoniare al centurione del Salvatore crocifisso e risorto è un uomo come lui, soggetto alla fragilità umana e alla tentazione. -- The Acts of the Apostles, 134 (1911).

Un angelo ha fatto in modo che Filippo incontrasse un uomo alla ricerca della verità, pronto a ricevere il messaggio del Vangelo. Anche oggi, gli angeli sono pronti a guidare i passi di quegli operai che permettono allo Spirito Santo di santificare ogni loro talento e dirigere il loro sguardo fiducioso verso il cielo. -- The Acts of the Apostles, 109 (1911).

"Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi". 2 Corinzi 4:7. Dio avrebbe potuto proclamare la sua verità per mezzo di angeli innocenti, ma non è questo il suo piano. Egli ha scelto gli esseri umani semplici perché realizzino il suo progetto salvifico. L'inestimabile tesoro è posto in recipienti di terra. È per mezzo degli uomini che le benedizioni divine devono essere trasmesse al mondo. Tramite essi la sua gloria deve risplendere nelle tenebre del peccato. Con il loro ministero d'amore possono venire in aiuto ai peccatori e ai bisognosi e condurli alla croce. In ogni loro azione essi devono attribuire gloria, onore e lode a colui che è sopra tutto e tutti. -- The Acts of the Apostles, 330 (1911).

Il Salvatore ha voluto che, dopo la sua ascesa al cielo in qualità di mediatore tra Dio e l'uomo, i suoi discepoli proseguissero l'opera da lui cominciata. E l'uomo, di conseguenza, non desidera mostrare particolare interesse nell'annunciare il messaggio del Vangelo a coloro che sono nelle tenebre? Alcuni sarebbero disposti a recarsi in terre remote per proclamare la verità agli uomini, ma Dio ci chiede di essere testimoni là dove siamo per irradiare l'atmosfera del cielo ai nostri vicini e al nostro prossimo. Se non siamo disposti a fare delle rinunce per coloro che rischiano la perdizione, come potremo essere ritenuti degni di entrare nella città di Dio? -- Testimonies for the Church 9:103 (1909).

Il Signore, nella sua saggezza, fa in modo che coloro che cercano la verità vengano in contatto con uomini e donne che conoscono il Vangelo. Il piano di Dio consiste in questo: chi conosce la luce ne faccia parte a chi è ancora nelle tenebre. L'uomo, attingendo l'energia all'infinita fonte della sapienza, diventa il mezzo, l'agente, tramite il quale il messaggio del Vangelo può esercitare il suo benefico influsso su mente e cuore. -- The Acts of the Apostles, 134 (1911).

Dio avrebbe potuto salvare i peccatori senza la nostra partecipazione, ma ci chiama a collaborare con lui, affinché possiamo sviluppare un carattere simile a quello di Cristo. Per poter provare la sua gioia, la gioia di coloro che sono stati salvati dal suo sacrificio, dobbiamo collaborare alla sua opera di redenzione. -- The Desire of Ages, 142 (1898).

Cristo non ha scelto come suoi rappresentanti gli angeli che non sono mai caduti, ma esseri umani soggetti alle stesse passioni degli uomini che cercano di salvare. Cristo si è fatto uomo per salvare gli uomini. Per la salvezza del mondo era necessaria la collaborazione del divino con l'umano. Bisognava che la divinità si incarnasse per essere un mezzo di comunicazione fra Dio e l'uomo. -- The Desire of Ages, 296 (1898).

Gli esseri del cielo attendono la nostra collaborazione. L'uomo è il mezzo tramite il quale altri uomini possono essere avvicinati. Quando ci consacriamo a Cristo, gli angeli si rallegrano di annunciare l'amore di Dio tramite la nostra testimonianza. -- The Desire of Ages, 297 (1898).

Dobbiamo essere collaboratori del Signore, poiché egli non porterà a termine la sua opera senza l'intervento di agenti umani. -- The Review and Herald, 1 marzo 1887.

Un appello al singolo

A ogni credente è stato affidato un compito ben preciso. -- The Southern Watchman, 2 agosto 1904.

Dio chiede a ognuno di essere un operaio nella sua vigna. Occorre completare l'opera che ci è stata affidata e compierla fedelmente. -- Bible Echo, 10 giugno 1901.

Se ognuno di noi fosse un missionario vivente, il messaggio per questi tempi sarebbe proclamato con rapidità a tutte le nazioni, a ogni popolo e lingua. -- Testimonies for the Church 6:438 (1900).

ogni discepolo è autentico nella misura in cui entra nel regno di Dio come un missionario. Ogni credente può condividere con altri ciò che ha generosamente ricevuto da Dio. La grazia di Cristo è per ogni spirito come una sorgente nel deserto, che sgorga per tutti, per offrire acqua viva a coloro che stanno per morire. -- The Desire of Ages, 195 (1898).

Dio si aspetta un servizio personale da tutti quelli ai quali ha consegnato la conoscenza della verità relativa a questo tempo. Non tutti possono recarsi in paesi stranieri come missionari, ma chiunque può esserlo nella propria famiglia e nel vicinato. -- Testimonies for the Church 9:30 (1909).

Quando Cristo ha affidato il mandato ai suoi discepoli, si trovava vicino al trono celeste. Includendo tra i missionari tutti coloro che crederanno nel suo nome, dice: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura". La potenza di Dio li accompagna fino alla fine. -- The Southern Watchman, 20 settembre 1904.

La salvezza delle persone dovrebbe essere la missione terrena di chiunque professi Cristo. Siamo debitori nei confronti del mondo per la grazia che ci è stata concessa da Dio, per la luce che ci è stata data e per la bellezza e la forza della verità che abbiamo scoperta. -- Testimonies for the Church 4:53 (1885).

ovunque si osserva la tendenza a sostituire il lavoro individuale con quello svolto da gruppi organizzati. Ci si orienta verso la fusione in società, verso la centralizzazione, la fondazione di grandi chiese e istituzioni. Molti delegano la beneficenza a strutture preposte evitando il contatto diretto e così il loro cuore diventa sempre più insensibile. Ripiegati e preoccupati solo di se stessi, perdono la sensibilità e si spegne in loro l'amore per il Signore e per il prossimo. Cristo ha affidato ai suoi discepoli un compito da svolgere individualmente, che non può essere delegato. Il compito di assistere poveri e malati e comunicare il messaggio del Vangelo a coloro che si sono allontanati da Dio, non deve essere affidato a gruppi di beneficenza organizzata: la responsabilità è individuale, richiede impegno e sacrificio personale. -- The Ministry of Healing, 147 (1905).

Tutti coloro che sono entrati in contatto con Dio devono illuminare la strada di quanti non conoscono ancora la luce della vita. -- The Desire of Ages, 152 (1898).

A ciascuno di noi è stato assegnato un compito che nessun altro può adempiere. Ogni persona deve compiere una missione di straordinaria importanza che non deve essere trascurata o ignorata, da essa dipende la prosperità di molti oppure, se negletta, la disgrazia di qualcuno per il quale Cristo è morto. -- The Review and Herald, 12 dicembre 1893.

Dovremmo essere tutti attivi collaboratori di Dio. Non c'è posto per i pigri tra i suoi servitori. I membri di chiesa dovrebbero essere consapevoli che la vita e la prosperità della comunità dipendono dal loro modo di agire. -- The Review and Herald, 15 febbraio 1887.

Tutti coloro che hanno sperimentato la salvezza in Cristo sono chiamati a operare nel suo nome per la salvezza dei peccatori. Israele aveva trascurato questo compito, ma c'è il rischio che anche apparenti discepoli di oggi si comportino allo stesso modo? -- Christ's Object Lessons, 191 (1900).

Ciascuno ha un'opera da compiere. Ogni credente che ha conosciuto la verità, ovunque si trovi, dovrebbe levarsi e dire: "Eccomi, manda me!" Isaia 6:8. -- Testimonies for the Church 6:49 (1900).

È privilegio di ogni cristiano non solo aspettare, ma anche affrettare il ritorno del nostro Signore Gesù Cristo. Cfr. 2 Pietro 3:12. -- Christ's Object Lessons, 69 (1900).

Chi accetta di diventare figlio di Dio dovrebbe sentirsi come un anello della catena gettata per salvare il mondo, come uno in Cristo nel suo piano misericordioso, camminando con lui per cercare e salvare chi si è perso. -- The Ministry of Healing, 105 (1905), [49].

Tutti possono trovare qualcosa da fare. Nessuno deve avere l'impressione che non ci sia un posto dove poter lavorare per Cristo. Il Salvatore si identifica con ogni essere umano. -- The Ministry of Healing, 104 (1905).

Coloro che hanno stabilito un'alleanza con il Signore, sono tenuti a unirsi a lui nel grande, anzi grandissimo, piano della salvezza a favore dell'umanità. -- Testimonies for the Church 7:19 (1902).

Il campo è talmente vasto e il programma così complesso che ogni cuore dovrebbe sentirsi spinto al servizio come strumento della potenza divina. -- Testimonies for the Church 9:47 (1909).

Gli uomini diventano strumenti nelle mani di Dio per l'attuazione dei suoi progetti, caratterizzati dalla grazia e dalla misericordia. Ognuno ha un incarico definito e a ciascuno viene accordata una conoscenza adeguata per svolgere il suo compito particolare e sufficiente per permettergli l'attuazione del mandato che Dio gli ha affidato. -- The Great Controversy, 343 (1888).

Da molto tempo, Dio è in attesa che uno spirito di servizio si impossessi di tutta la chiesa, in modo tale che ogni persona possa operare per lui secondo le proprie capacità. -- The Acts of the Apostles, 111 (1911).

Quando Gesù ha inviato prima i dodici e poi i settanta discepoli a proclamare il suo regno, li ha istruiti a comunicare agli altri ciò che lui ha fatto loro conoscere. Il suo compito era ed è quello di prepararci a compiere un'opera individuale, coinvolgendo altri a mano a mano che cresce il numero dei discepoli, fino a toccare le parti più remote della terra. -- The Acts of the Apostles, 32 (1911).

La responsabilità di compiere questo mandato non è solo dei pastori. Chiunque ha ricevuto Cristo è chiamato a lavorare per la salvezza dei propri simili. -- The Acts of the Apostles, 110 (1911).

Il vero spessore della chiesa si misura non sulla base della sua professione di fede, per quanto elevata, o sul numero dei nomi iscritti nel registro di chiesa, ma per il servizio che realmente rende al Maestro, per la quantità dei suoi fedeli e perseveranti operai. L'interessamento personale e l'impegno individuale porteranno maggiori risultati alla causa di Cristo di quelli ottenibili con i sermoni o le dottrine. -- The Review and Herald, 6 settembre 1881.

Ogni volta che nasce una chiesa tutti i suoi membri dovrebbero impegnarsi attivamente nel lavoro missionario, visitare ogni famiglia del vicinato e conoscerne la condizione spirituale. -- Testimonies for the Church 6:296 (1900).

I membri di chiesa non sono chiamati tutti a lavorare nelle missioni estere, ma ognuno di essi ha un compito da svolgere nella grande opera che si propone di diffondere la luce al mondo. Il Vangelo di Cristo possiede in sé una gran forza di persuasione. Nel gran giorno del Signore coloro che avranno taciuto per interesse egoistico non saranno giustificati. C'è del lavoro da compiere sul piano intellettuale e sul piano pratico; nell'opera di Dio c'è posto per le competenze e per le capacità più disparate. -- Historical Sketches, 290, 291.

Egli ci ha confidato la sacra verità; Cristo che dimora nei singoli membri di chiesa, è come una fonte di acqua che sgorga a vita eterna. Se non facciamo tutto il possibile per distribuire agli altri quest'acqua, saremo colpevoli davanti a Dio. -- Historical Sketches, 291.

Noi cristiani non stiamo facendo nemmeno la ventesima parte di quello che potremmo per conquistare delle persone a Cristo. C'è un mondo da avvertire e ogni sincero credente sarà una guida e un esempio per gli altri con la sua fedeltà, assumendosi il peso della croce, con un atteggiamento solerte e deciso, e con una fedeltà irremovibile alla causa della verità, con sacrificio e impegno volti alla promozione della causa di Dio. -- The Review and Herald, 23 agosto 1881.

A mano a mano che le opportunità si moltiplicano, chi ha ricevuto la luce della verità matura le stesse responsabilità del profeta al quale sono state rivolte queste parole: "Ora, figlio d'uomo, io ho stabilito te come sentinella per la casa d'Israele; quando dunque udrai qualche parola della mia bocca, avvertili da parte mia". Ezechiele 33:7. -- Testimonies for the Church 9:19, 20 (1909).

A tutti coloro che beneficiano della sua grazia il Signore affida un compito in favore del prossimo. Ognuno di noi deve accettare questo incarico dicendo: "Eccomi, manda me". Isaia 6:8.

È una responsabilità che coinvolge tutti: il missionario, il medico, l'infermiere; ogni cristiano: dal commerciante all'agricoltore, dal professionista all'operaio. È nostro preciso dovere annunciare agli uomini il messaggio del Vangelo della salvezza. Ogni attività in cui ci impegniamo deve essere un mezzo per raggiungere questo fine. -- The Ministry of Healing, 148 (1905).

Quando il padrone di casa rivolge un appello ai suoi servi, affida a ognuno di essi un compito preciso. L'intera famiglia di Dio è coinvolta nella responsabilità di amministrare i beni di Dio. Ogni individuo, dal più umile e modesto al più grande e stimato, è un agente morale dotato di capacità grazie alle quali sarà poi chiamato a rispondere al Signore. -- Bible Echo, 10 giugno 1901.

Combinare le forze dei cristiani

Fratelli e sorelle nella fede, ci siamo mai posti la domanda, "sono io custode di mio fratello"? Se diciamo di essere figli di Dio, siamo anche custodi del nostro fratello! Il Signore ritiene che la chiesa sia responsabile di quelle persone nei confronti delle quali potrebbe essere uno strumento di salvezza. -- Historical Sketches, 291.

Il Salvatore ha dato la sua vita con l'obiettivo di costituire una chiesa capace di aiutare i sofferenti, le persone angosciate e tentate. Un gruppo di credenti potrà non avere mezzi finanziari, o cultura, potrà essere sconosciuto alla gente. Tuttavia, con l'aiuto di Cristo, essi possono realizzare, nelle case, nelle comunità e perfino "nelle regioni più lontane" una missione i cui risultati avranno effetti eterni. -- The Ministry of Healing, 106 (1905).

Per quanto possa apparire debole e imperfetta, la chiesa è oggetto della massima cura di Dio. Egli prende piacere nel rivelare, tramite essa, la sua grazia, come la potenza che trasforma i cuori. -- The Acts of the Apostles, 12 (1911).

Qualcuno dovrà assolvere al mandato di Cristo e proseguire l'opera che egli ha iniziato a svolgere sulla terra; questo privilegio è stato offerto alla chiesa che è stata organizzata per questo scopo. Perché, dunque, i suoi membri non hanno accettato la responsabilità? -- Testimonies for the Church 6:295 (1900).

Egli esorta la chiesa a vegliare sulle attività che le competono e a tenere alto il vessillo della vera riforma nel suo territorio, lasciando che operai bene istruiti ed esperti penetrino in nuovi campi. -- Testimonies for the Church 6:292 (1900).

I credenti di Tessalonica sono stati veri missionari... Essi comunicavano la verità presente con convinzione e molte persone si univano alla comunità dei credenti. -- The Acts of the Apostles, 256 (1911).

La consacrazione dei dodici ha segnato il primo passo dell'organizzazione della chiesa che, dopo l'ascensione di Gesù, avrebbe proseguito la sua missione sulla terra. -- The Acts of the Apostles, 18 (1911).

La chiesa di Dio è il centro della vita spirituale, piena dei diversi doni e ricolma dello Spirito Santo. I membri trovano la loro felicità nella gioia e irradiano coloro che essi aiutano e sostengono. L'opera che il Signore desidera che la sua chiesa compia è meravigliosa e glorifica il nome divino. -- The Acts of the Apostles, 12, 13 (1911).

La nostra opera è chiaramente fondata nella Parola di Dio. I cristiani devono cooperare con i cristiani, le chiese con le chiese; il mezzo umano deve collaborare con il divino, ogni azione deve essere subordinata allo Spirito Santo, e ogni cosa deve contribuire a offrire al mondo il messaggio della grazia di Dio. -- General Conference Bulletin, 28 febbraio 1893, p. 421.

Le nostre chiese devono collaborare nell'opera di semina spirituale, con la speranza di raccogliere di qui a poco. Il suolo è duro da trattare ma il terreno incolto deve essere dissodato per poterci seminare i semi della giustizia. Non interrompetevi, messaggeri amati da Dio, nonostante tutti i dubbi sull'opportunità o meno di proseguire un lavoro che darà in suoi frutti in base alla sua bontà. -- Testimonies for the Church 6:420 (1900).

La chiesa deve operare in favore della salvezza dell'uomo. Essa è stata organizzata per servire; la sua missione consiste nel portare il Vangelo al mondo; il suo scopo è quello di riflettere nel mondo la pienezza e la perfezione della natura divina. I suoi membri, che Dio ha chiamato dalle tenebre alla sua meravigliosa luce, devono rivelarne la gloria. -- The Acts of the Apostles, 9 (1911).

Nessuna chiesa deve pensare di essere troppo piccola per esercitare un influsso e rendere oggi un servizio nella grande missione. Mettiamoci al lavoro fratelli. Non saranno solo le grandi assemblee, i congressi o i comitati a beneficiare del favore di Dio, ma anche l'impegno più umile mosso da un amore sincero e disinteressato sarà coronato dalle sue benedizioni e dalla gloriosa ricompensa. Facciamo tutto quello che è nelle nostre possibilità e il Signore accrescerà i nostri talenti. -- The Review and Herald, 13 marzo 1888.

Testimoni

Noi siamo i testimoni di Cristo e non dobbiamo permettere che piani e interessi mondani assorbano il nostro tempo e la nostra attenzione. -- Testimonies for the Church 9:53, 54 (1909).

"I miei testimoni siete voi, dice il Signore... Io, io sono il Signore, e fuori di me non c'è salvatore. Io ho annunziato, salvato, predetto, e non un dio straniero in mezzo a voi; voi me ne siete testimoni, dice il Signore". Isaia 43:10-12. "Io, il Signore, ti ho chiamato secondo giustizia e ti prenderò per la mano; ti custodirò e farò di te l'alleanza del popolo, la luce delle nazioni, per aprire gli occhi dei ciechi, per far uscire dal carcere i prigionieri e dalle prigioni quelli che abitano nelle tenebre". Isaia 42:6, 7. -- The Acts of the Apostles, 10 (1911).

Oggi, coloro che si definiscono non credenti, in realtà si prostrano dinanzi a falsi dèi. Il nostro compito è quello di distoglierli da questa falsa adorazione, senza scagliarci contro i loro idoli, ma offrendo loro qualcosa di migliore. Facciamo in modo che essi conoscano la bontà di Dio: "Voi me ne siete testimoni, dice il Signore; io sono Dio". Isaia 43:12. -- Christ's Object Lessons, 299 (1900).

Tutti coloro che vogliono entrare nella città di Dio, devono rivelare Cristo nel loro comportamento, durante la loro vita terrena. Essi diverranno messaggeri e testimoni di Cristo, daranno una testimonianza chiara e decisa contro tutte le pratiche inique, facendo conoscere ai peccatori l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. -- Testimonies for the Church 9:23 (1909).

Come testimoni di Cristo, i discepoli dovevano annunciare al mondo ciò che avevano visto e udito di lui. A parte Cristo, nessun uomo era mai stato chiamato a un compito così importante: collaborare con Dio per la salvezza degli uomini. -- The Acts of the Apostles, 19 (1911).

È come se il divino Maestro dicesse: "Solo il mio Spirito è capace di insegnare e convincere di peccato. Gli elementi esterni producono sulla mente solo un'impressione temporanea. Infonderò la verità nella coscienza degli uomini ed essi mi saranno testimoni in tutto il mondo, affermando i miei diritti sul tempo, sul denaro e sull'intelletto dell'uomo". -- Testimonies for the Church 7:159 (1902).

Il mezzo scelto dal cielo per rivelare Cristo al mondo è che noi confessiamo la sua fedeltà. Dio vuole che riconosciamo la sua grazia come è stata manifestata nei santi uomini del passato, ma la testimonianza più valida è quella della nostra esperienza. Noi siamo testimoni di Dio quando manifestiamo nella nostra vita la potenza trasformatrice di Dio. Ogni individuo vive una vita diversa da quella degli altri e compie un'esperienza diversa. Dio vuole che noi lo lodiamo conservando la nostra individualità. Questi preziosi riconoscimenti a lode della gloria della sua grazia, accompagnati da una vita cristiana, esercitano un potere irresistibile per la salvezza delle persone. -- The Desire of Ages, 347 (1898).

Dio non può rivelare al mondo incredulo la conoscenza della sua volontà e le meraviglie della sua grazia, salvo disporre di testimoni sparsi in tutto il pianeta.

Il suo piano prevede che quanti beneficiano della salvezza per merito di Gesù Cristo siano suoi missionari, corpi di luce in tutto il mondo, segni per le persone, lettere viventi, conosciute e lette da tutti gli uomini, in modo che la loro fede testimoni il prossimo ritorno del Salvatore e dimostri che essi non hanno ricevuto invano la grazia di Dio. Gli individui devono essere avvertiti affinché siano pronti per il giudizio imminente. -- Testimonies for the Church 2:631, 632 (1885).

La sua meravigliosa vita, scena dopo scena, passò dinanzi a loro [ai discepoli]. Riflettendo sulla purezza e santità del suo esempio, si convinsero che nessuna fatica sarebbe stata troppo difficile, nessun sacrificio troppo grande, se avessero permesso di testimoniare con la loro vita dell'amorevole carattere di Cristo. Oh, se avessimo potuto rivivere i tre anni passati -- essi pensavano -- quanto differentemente ci saremmo comportati! Se avessero potuto rivedere il Maestro, con quanto fervore avrebbero cercato di dimostrargli il loro amore; quanto erano dispiaciuti per averlo addolorato con una parola o con un atto di incredulità! Ma i discepoli erano confortati al pensiero di essere stati perdonati. E decisero che, per quanto fosse loro possibile, avrebbero rimediato alla loro incredulità confessando coraggiosamente dinanzi al mondo la fedeltà a Gesù. -- The Acts of the Apostles, 36 (1911).

I due indemoniati guariti sono stati i primi missionari che Cristo ha inviato a proclamare il messaggio del Vangelo nella regione della Decapoli. Essi hanno avuto il privilegio di ascoltare gli insegnamenti di Cristo solo per pochi momenti. Non hanno mai udito un suo sermone; non hanno certo le capacità di istruire la gente come le avevano i discepoli che stavano tutti i giorni con Cristo. Ma portano sulle loro persone la prova che Gesù è il Messia. Possono raccontare ciò che sanno, ciò che hanno visto, udito, sentito, provato della potenza di Cristo. È tutto quello che può fare ogni persona che è stata toccata dalla grazia di Dio. Giovanni, il discepolo prediletto, ha scritto: "Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della parola della vita. Quello che abbiamo visto e udito, noi lo annunziamo anche a voi". Giovanni 1:1, 3.

Come testimoni di Cristo dobbiamo raccontare quello che sappiamo, quello che abbiamo visto, ciò che abbiamo udito e quello che abbiamo sentito. Se abbiamo sempre seguito Gesù, possiamo testimoniare del modo in cui egli ci ha guidati. Possiamo raccontare che abbiamo sperimentato che le sue promesse sono vere. Possiamo testimoniare ciò che abbiamo conosciuto della grazia di Cristo. Questa è la testimonianza che il Signore si aspetta da noi, e senza la quale gli uomini moriranno per sempre. -- The Desire of Ages, 340 (1898).

Canali di luce e riconoscenza

Dobbiamo essere canali consacrati per mezzo dei quali la vita del cielo deve riversarsi sugli uomini. Lo Spirito Santo deve animare e pervadere l'intera chiesa, rendendola pura e unita. -- Testimonies for the Church 9:20 (1909).

Ogni discepolo di Gesù deve compiere la propria opera in qualità di missionario per Cristo e lo deve fare nella famiglia, nel vicinato e nella città in cui vive. Chiunque sia consacrato a Dio è un canale di conoscenza. Il Signore ne fa uno strumento di giustizia per comunicare agli altri la luce della verità. -- Testimonies for the Church 2:632 (1885).

Quando era seduto presso il pozzo, stanco e affamato, Gesù vide il grande risultato dell'opera compiuta nei confronti della samaritana. Quella donna che aveva cercato di aiutare era diventata uno strumento per raggiungere altre persone e condurle al Salvatore. Questo è il modo tramite il quale l'opera di Dio compie progressi nel mondo; facciamo risplendere la nostra luce e altre luci si accenderanno. -- Gospel Workers, 195 (1915).

Molti pensano che sono responsabili della luce e della loro esperienza solo nei confronti di Cristo e non nei confronti di coloro che sono riconosciuti come suoi discepoli su questa terra. Gesù è l'amico dei peccatori e il suo cuore è sensibile ai loro problemi. Egli ha ogni potere, in cielo e sulla terra, ma rispetta gli agenti ai quali ha affida to di portare la luce al mondo. Egli guida i peccatori verso la chiesa che egli ha voluto fosse una luce per il mondo. -- The Acts of the Apostles, 122 (1911).

Alla chiesa degli apostoli, Gesù ha affidato un'opera in continua espansione, quella di creare dei centri di luce e di benedizione ovunque si trovino persone oneste e desiderose di mettersi al servizio di Cristo. -- The Acts of the Apostles, 90 (1911).

Come i raggi del sole illuminano gli angoli più remoti della terra, così Dio vuole che la luce del Vangelo giunga a tutti i suoi abitanti. Se la chiesa di Cristo adempisse alla volontà del Signore, la luce brillerebbe per tutti coloro che vivono nelle tenebre e "nella valle dell'ombra della morte". -- Thoughts from the Mount of Blessing, 42 (1896).

Ognuno di noi ha il privilegio di essere il mezzo vivente tramite il quale Dio comunica al mondo i tesori della sua grazia, le insondabili ricchezze di Cristo. Non c'è niente che egli desideri più vivamente che avere dei collaboratori che presentino al mondo il suo spirito e il suo carattere. Il più grande bisogno del mondo è trovare uomini che manifestino nella loro vita l'amore del Salvatore. Il cielo intero vuole trovare i canali per far arrivare all'umanità l'olio sacro della gioia e della benedizione. -- Christ's Object Lessons, 419 (1900).

La gloria della chiesa di Dio dipende dalla pietà dei suoi membri, perché è lì che si nasconde la potenza di Cristo. L'influsso dei sinceri figli di Dio può essere stimato poca cosa ma con il passare del tempo verrà percepito e sarà giustamente rivelato nel giorno della ricompensa. La luce del vero cristiano, brillante di una ferma pietà e di una fede incrollabile, dimostrerà al mondo la potenza di un Salvatore vivente. Cristo sarà rivelato dai suoi discepoli come una sorgente d'acqua che sgorga fino a diventare vita eterna. Per quanto siano perfetti sconosciuti nel mondo, Dio li considera persone particolari, vasi scelti per la salvezza, canali attraverso i quali trasmettere al mondo la luce. -- The Review and Herald, 24 marzo 1891.

Fratelli e sorelle, facciamo risplendere la luce; facciamo in modo che le nostre voci siano udite nelle umili preghiere, mediante la testimonianza contro l'intemperanza, le alienazioni e i divertimenti di questa terra, annunciando la verità per questo tempo. La nostra lingua, il nostro influsso e il nostro tempo, sono doni che provengono dal Signore e devono essere utilizzati per far conoscere Cristo Gesù a chi ci sta attorno. -- Testimonies for the Church 9:38 (1909).

Mi è stato mostrato che i discepoli di Cristo sono i suoi rappresentanti sulla terra e Dio ha previsto che siano luci nelle tenebre morali di questo mondo, sparsi in ogni nazione, regione, città e paese; "uno spettacolo davanti al mondo, agli angeli e all'uomo". -- Testimonies for the Church 2:631 (1885).

I discepoli di Cristo devono essere la luce del mondo. Tuttavia Dio non chiede loro di sforzarsi di brillare. Non approva nessun tentativo di manifestare una bontà superiore che provochi autocompiacimen to. Egli desidera che in tutto il loro essere si manifestino i principi divini. Quando verranno in contatto con la società, diffonderanno la luce che è in loro. La loro fedeltà risalterà in ogni azione della vita. -- The Ministry of Healing, 36 (1905).

Quando Saulo, nel pieno del suo errore e cieco pregiudizio, ricevette la rivelazione di Cristo che stava perseguitando, fu messo in diretta comunicazione con la chiesa, che è la luce del mondo. In quel caso, Anania rappresentava Cristo e tutti i suoi servitori della terra, tramite i quali egli continua ad agire. Al posto di Cristo, Anania toccò gli occhi di Saulo, affinché potesse ricuperare la vista. Al posto di Cristo, egli pose le sue mani su lui, pregando nel nome di Gesù e Saulo ricevette lo Spirito Santo. Ogni cosa deve essere fatta nel nome e mediante l'autorità di Cristo. Cristo è la fonte; la chiesa è il canale di comunicazione. -- The Acts of the Apostles, 122 (1911).

L'errore predomina dappertutto. Il grande avversario degli individui raccoglie le sue forze e mette a punto ogni astuzia per confondere le menti degli uomini con argomenti capziosi e seminare la perdizione. Quelli ai quali Dio ha trasmesso i tesori della sua verità sono chiamati a far risplendere la luce nelle tenebre morali. -- Historical Sketches, 290.

Dio richiede al suo popolo di risplendere come luce nel mondo; ciò è richiesto non solo ai pastori, ma a ogni discepolo di Cristo. Le loro conversazioni devono respirare l'atmosfera del cielo e, rallegrandosi della comunione con Dio, desidereranno rafforzare l'amicizia tra i membri per esprimere con parole e azioni l'amore di Dio che anima i loro cuori. In questo modo saranno una luce nel mondo e la conoscenza che mediante loro sarà trasmessa non si disperderà e non sarà portata via. -- Testimonies for the Church 2:122, 123 (1885).

I discepoli di Cristo dovrebbero essere strumenti di giustizia, operai solerti, pietre viventi, diffusori di verità per incoraggiare la presenza degli angeli fedeli. A loro viene chiesto di essere canali attraverso i quali far fluire lo spirito della verità e della giustizia. -- Testimonies for the Church 2:126, 127 (1885).

II Signore ha reso la sua chiesa depositaria dell'influsso divino. L'universo celeste attende che i membri diventino canali attraverso i quali scorra nel mondo l'energia della vita, perché in tanti possano convertirsi e trasformarsi a loro volta in canali tramite i quali far pervenire la grazia di Cristo fino nei territori più lontani della vigna del Signore. -- Bible Echo, 12 agosto 1901.

Chiunque si mantenga in contatto con Dio trasmetterà ad altri la sua luce. Se ci sono persone che non hanno alcuna luce da indicare è perché non sono collegati alla fonte della luce stessa. -- Historical Sketches, 291.

Dio ha incaricato i suoi figli di trasmettere agli altri la luce e se vengono meno al loro compito, lasciando altri individui nelle tenebre dell'errore, dovranno renderne conto al Signore. Siamo stati liberati dall'oscurità per conoscere la sua meravigliosa luce, affinché potessimo manifestare le lodi di Cristo. -- The Review and Herald, 12 dicembre 1893.

Tutti quelli che si consacrano a Dio diventano suoi canali di comunicazione. Il Signore si serve di loro per trasmettere ad altri le ricchezze della sua grazia... Il nostro influsso dipende più da quello che siamo che da quanto diciamo. Gli uomini possono confutare e distruggere la nostra logica, resistere ai nostri appelli; ma una vita ispirata a un amore disinteressato è un argomento irrefutabile. Una vita fedele, che ha come caratteristica principale la mansuetudine di Cristo, è una potenza nel mondo. -- The Desire of Ages, 141, 142 (1898).

Quelli che avrebbero dovuto essere la luce del mondo non hanno saputo far altro che emanare raggi flebili e sommessi. Che cos'è la luce? È la pietà, la bontà, la verità e l'amore; è la rivelazione della verità nel carattere e nella vita. Il messaggio del Vangelo è legato alla pietà personale dei suoi credenti e Dio ne ha predisposto, mediante la morte del suo amato Figlio, un'abbondante scorta per ogni individuo, sufficiente per ogni opera buona. Ogni persona dovrà essere una luce luminosa e splendente, che manifesta la gloria di colui che ci ha liberato dalle tenebre. "Siamo collaboratori di Dio". Sì, collaboratori! Questo significa compiere un servizio scrupoloso nella vigna del Signore. Ci sono individui da salvare, nelle nostre chiese, nelle nostre classi della Scuola del Sabato e nel nostro vicinato. -- The Review and Herald, 24 marzo 1891.

Possiamo conservare un animo sereno se ci dedichiamo al servizio del prossimo. Se diventiamo collaboratori di Gesù vedremo nelle nostre comunità brillare una luce intensa e sempre più luminosa, che si irradierà per penetrare il buio oltre i suoi confini. -- Historical Sketches, 291.

"Voi siete la luce del mondo". Matteo 6:14. Alcuni giudei erano convinti di confinare i benefici della salvezza solo alla loro nazione, ma Gesù disse loro che la salvezza è come la luce del sole: appartiene al mondo intero. -- The Desire of Ages, 306 (1898).

I cuori che rispondono all'influsso dello Spirito Santo sono gli strumenti attraverso i quali Dio accorda le sue benedizioni. Se i figli di Dio fossero tolti dalla terra e lo Spirito divino venisse ritirato, il mondo si troverebbe nella desolazione e nella distruzione, frutti del dominio di Satana. Benché i malvagi non lo sappiano, devono persino la benedizione della vita alla presenza del popolo di Dio nel mondo, popolo che disprezzano e opprimono. I cristiani solo di nome sono come il sale che ha perso il sapore. Non esercitano un influsso benefico e sono, anzi, peggiori degli increduli perché distorcono il concetto di Dio. -- The Desire of Ages, 306 (1898).

Il mandato divino

Anche noi dobbiamo portare avanti la missione di quei discepoli. Ogni cristiano deve essere un missionario. Con amore e con bontà dobbiamo aiutare le persone che hanno bisogno d'aiuto cercando di alleggerire, con un impegno disinteressato, i dolori dell'umanità che soffre. -- The Ministry of Healing, 104 (1905).

Prima di ascendere al cielo, Cristo ha dato il mandato ai suoi discepoli, dicendo loro di essere gli strumenti per far conoscere al mondo i tesori della vita eterna. -- The Acts of the Apostles, 27 (1911).

L'incarico che è stato dato inizialmente agli apostoli è stato condiviso dai credenti di ogni epoca. Ogni persona che ha ricevuto il Vangelo è stata incaricata di impartirlo al mondo. Gli uomini fedeli a Dio sono sempre stati missionari instancabili, individui che hanno consacrato le loro risorse in onore del suo nome e hanno usato saggiamente i propri talenti al suo servizio. -- The Acts of the Apostles, 109 (1911).

Il mandato evangelico, per il suo carattere missionario, costituisce la più importante presentazione del regno di Dio. Compito dei discepoli è quello di adoperarsi con impegno per rivolgere a tutti l'invito della misericordia divina. Essi si recano a tutte le genti e non si accontentano che le persone vadano da loro. -- The Acts of the Apostles, 28 (1911).

I messaggeri di Dio hanno l'incarico di proseguire l'opera che Cristo ha svolto mentre era sulla terra. Essi devono dedicarsi a ogni aspetto del ministero da lui svolto e testimoniare con slancio e sincerità le incommensurabili ricchezze e il tesoro immortale che Dio offre agli uomini. -- Testimonies for the Church 9:130 (1909).

L'incarico affidato ai discepoli riguarda anche noi. Oggi come allora, davanti a chi è senza Dio e senza speranza alcuna nel mondo, occorre presentare il Salvatore crocifisso e risorto. Il Signore rivolge una chiamata a pastori, insegnanti ed evangelisti: i suoi servi devono proclamare di porta in porta il messaggio della salvezza; la buona notizia del perdono offerto da Cristo deve raggiungere ogni nazione, tribù, lingua e popolo. Il messaggio non può essere trasmesso con discorsi noiosi e privi di energia vitale, ma con parole chiare, decise e toccanti. Ci sono migliaia di persone che attendono di udire l'avvertimento per trovare rifugio per la loro vita. Il mondo ha bisogno di vedere dei cristiani impegnati che incarnano la forza del cristianesimo. Il messaggio della misericordia è indispensabile, non solo in alcuni luoghi, ma ovunque sulla terra. -- Gospel Workers, 29 (1915).

Quando Gesù salì in cielo, affidò la sua opera terrena a quanti avevano ricevuto la luce del Vangelo. Questi avrebbero dovuto portare a compimento il lavoro già iniziato. Egli non previde alcun altro mezzo per la diffusione della sua verità. "Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura." Marco 16:15. Questo solenne mandato si è esteso fino a noi e alla nostra epoca. Dio lascia alla sua chiesa la responsabilità di accoglierlo o respingerlo. -- Historical Sketches, 288.

Su di noi grava un sacro incarico. A noi è stato affidato questo mandato: "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battez zandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente". Matteo 28:19, 20. Voi vi siete consacrati all'opera che consiste nel far conoscere il Vangelo della salvezza. La perfezione del cielo deve essere la vostra potenza. -- Testimonies for the Church 9:20, 21 (1909).

Chiamati dai sentieri comuni

Anche le persone semplici possono avere il loro posto tra gli operai. Nel condividere le sofferenze di uomini e donne come il Salvatore lo ha fatto nei confronti dell'umanità, essi vedranno, per fede, che egli agisce al loro fianco. -- Gospel Workers, 38 (1915).

Da tutti i territori, vicini e lontani, gli uomini saranno chiamati ad abbandonare le loro occupazioni abituali e formarsi accanto a uomini di esperienza. Mentre imparano a lavorare con efficacia, essi proclameranno la verità con potenza e, grazie all'azione meravigliosa della divina provvidenza, riusciranno a spostare le montagne delle difficoltà e a gettarle in mare. Il messaggio, che ha un così grande significato per gli abitanti della terra, è annunciato e capito. Gli uomini sapranno dov'è la verità. L'opera progredirà sempre più, fino a quando tutta la terra non sarà avvisata. Allora verrà la fine. -- Testimonies for the Church 9:96 (1909).

Dio potrà servirsi, e lo farà, di persone che non hanno ricevuto un'istruzione completa nelle scuole degli uomini. Avere dei dubbi sulla sua potenza in tal senso, equivale a manifestare incredulità, a limitare la forza onnipotente di colui per il quale niente è impossibile. Questa prudenza fuori luogo e sospettosa preclude l'utilizzo di molte energie della chiesa; chiude il passaggio, impedendo allo Spirito Santo la possibilità di servirsi degli uomini; mantiene in uno stato di pigrizia quelli che sarebbero disponibili e ansiosi di servire tra le fila di Cristo; scoraggia l'impegno di tante persone che, se fosse data loro una corretta possibilità, diventerebbero collaboratori efficienti di Dio. -- Gospel Workers, 488, 489 (1915).

A ognuno viene offerto il privilegio di progredire. Quelli che sono in comunione con Cristo cresceranno nella grazia e nella conoscenza del Figlio di Dio fino a raggiungere la statura perfetta di uomini e donne. Se tutti coloro che affermano di credere nella verità avessero sfruttato al massimo le loro capacità e approfittato delle opportunità, sarebbero diventati forti in Cristo. Nonostante la loro occupazione -- agricoltori, meccanici, insegnanti o pastori -- se si consacrassero a Dio diventerebbero operai efficienti per il Maestro. -- Testimonies for the Church 6:423 (1900).

Le persone che nella chiesa hanno sufficienti talenti da essere impiegate in una delle diverse vocazioni della vita, come insegnamento, costruzione, artigianato o agricoltura, dovrebbero essere, in genera le, preparate all'opera di edificazione della chiesa in modo che possano dare il loro contributo nei comitati o come animatori della Scuola del Sabato, nelle attività missionarie o in altri compiti collegati all'attività della chiesa. -- The Review and Herald, 15 febbraio 1887.

Per realizzare la sua missione, Cristo non si è servito né di uomini colti ed eloquenti del sinedrio giudaico né della potenza di Roma. Per proclamare le verità che avrebbero scosso il mondo, Cristo ha tralasciato i maestri giudei pieni di autoreferenzialità scegliendo uomini umili e illetterati. Il Maestro si è proposto di prepararli e formarli per diventare le guide della sua chiesa in modo da istruire altri, a loro volta, ad annunciare il messaggio del Vangelo. Con la potenza dello Spirito Santo e di Dio, e non per mezzo di potenza e saggezza umane, avrebbero ottenuto il successo della loro missione. -- The Acts of the Apostles, 17 (1911).

Tra coloro che hanno ricevuto il mandato del Signore: "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli", c'erano molte persone di umili origini, uomini e donne che avevano imparato ad amare il Salvatore e che avevano deciso di seguire il suo esempio nel servizio altruistico. Gesù, durante il suo ministero terreno, aveva dato questo prezioso incarico, sia a questi umili credenti sia ai suoi discepoli. Tutti dovevano portare al mondo la buona notizia della salvezza in Cristo. -- The Acts of the Apostles, 105, 106 (1911).

La vita vittoriosa

Non è solo con la predicazione della verità e con la distribuzione di opuscoli che dobbiamo testimoniare di Dio. Ricordiamoci che una vita cristiana è il più potente argomento da far valere a favore del cristianesimo e che un carattere cristiano di poco valore provoca nel mondo un danno maggiore di quello indotto da un carattere mondano. Tutti i libri che sono stati scritti non possono sostituire l'esempio di una vita santa. Gli uomini crederanno, infatti, non a ciò che dice il predicatore, ma a quello che vive la chiesa. Troppo spesso l'influsso della predicazione è stato neutralizzato dall'esempio di coloro che pretendono di essere i sostenitori della verità. -- Testimonies for the Church 9:21 (1909).

La vita di Cristo ha esercitato un influsso immenso, oltre ogni confine, tramite il quale si è sentito legato a Dio e unito contemporaneamente alla famiglia umana. In Cristo, Dio ha donato all'uomo un influsso che non gli permette di vivere solo per se stesso. Ognuno di noi è parte integrante dell'universo di Dio, è collegato agli altri e tutti abbiamo dei doveri reciproci. Nessuno può vivere solo per se stesso, in quanto la prosperità degli uni si estende anche a quella degli altri. Il piano di Dio è che ognuno si senta utile per il bene degli altri e sia impegnato a promuovere la loro felicità. -- Christ's Object Lessons, 339 (1900).

La religione della Bibbia non può rimanere rinchiusa tra la copertina di un libro o le mura di una chiesa. Non può essere sostenuta oc casionalmente e poi messa da parte, secondo le nostre comodità. Deve, invece, santificare la vita quotidiana e manifestarsi in ogni attività economica e in tutte le relazioni sociali. -- The Desire of Ages, 306, 307 (1898).

Il piano di Dio consiste nel glorificare il suo nome in seno al suo popolo davanti al mondo. Egli si aspetta che coloro che si dichiarano cristiani lo rappresentino con il pensiero, il linguaggio e la condotta. I pensieri devono essere puri e le parole nobili, edificanti, capaci di avvicinare al Salvatore coloro che li circondano. La religione di Cristo deve fondersi in tutto quello che fanno e dicono. Ogni loro attività deve possedere la fragranza della presenza di Dio. -- Testimonies for the Church 9:21 (1909).

L'uomo d'affari dovrà svolgere la propria attività in modo da rendere gloria al Maestro per la sua fedeltà. Dovrà portare la sua religione in ogni cosa fatta e rivelare agli uomini lo Spirito di Cristo. Il meccanico dovrà essere un fedele e diligente rappresentante di colui che ha penato negli umili sentieri di vita nelle città della Giudea. Che chiunque porti il nome di Cristo operi in maniera che l'altro, ammirando il suo modo d'agire positivo, possa glorificare il suo Creatore e Redentore! -- Bible Echo, 10 giugno 1901.

Donne missionarie

Oltre agli uomini, anche le donne possono impegnarsi nell'opera di testimonianza della verità, là dove ciò può essere fatto in modo chiaro. In quest'ora di crisi, esse possono occupare il loro posto e il Signore opererà per loro mezzo. Se hanno il senso del proprio dovere e lavorano sotto l'influsso dello Spirito di Dio, avranno quella padronanza necessaria per simili tempi. Il Salvatore farà risplendere la luce del suo volto su queste sorelle pienamente consacrate. Egli darà loro una potenza superiore a quella degli uomini e svolgeranno nelle famiglie un'opera che l'uomo non può svolgere, perché esse sanno toccare gli aspetti più profondi della vita. Potranno conquistare più facilmente l'intima fiducia delle persone che gli uomini non riescono a raggiungere. La loro opera è fondamentale. Donne umili e discrete possono svolgere un ottimo lavoro spiegando il messaggio della verità nelle case. L'insegnamento della Parola di Dio agirà nei loro cuori come fa il lievito nella pasta e grazie al loro esempio, intere famiglie saranno convertite. -- Testimonies for the Church 9:128, 129 (1909).

Tutti coloro che lavorano per Dio dovrebbero avere le qualità di Marta e Maria: la disposizione a prestare assistenza e il sincero amore per la verità. Occorre dimenticare il proprio io e bandire ogni egocentrismo. Dio richiede missionarie ferventi, prudenti, animate da uno spirito di abnegazione, piene di tenerezza, fedeli ai princìpi. Egli vuole donne perseveranti che sappiano distogliere il pensiero dal proprio io e dal proprio tornaconto per concentrarsi su Cristo; donne che sappiano pronunciare parole di verità, che preghino con le persone con le quali vengono in contatto e che si adoperino per la conversione delle anime. -- Testimonies for the Church 6:118 (1900).

Le sorelle possono efficacemente lavorare facendo sottoscrivere abbonamenti alle nostre riviste e portando in questo modo la conoscenza a tante persone. -- The Review and Herald, 10 giugno 1880.

Ci sono donne generose che hanno avuto il coraggio morale di decidersi a favore della verità grazie al peso dell'evidenza. Hanno consapevolmente accettato la verità; hanno tatto, percezione, buona abilità e diventeranno operaie efficienti per il loro Maestro. C'è bisogno di donne cristiane. -- The Review and Herald, 19 dicembre 1878.

Le nostre sorelle possono offrire un servizio scrivendo e facendo venire allo scoperto i veri sentimenti di amici che hanno ricevuto i nostri giornali e opuscoli... Occorrono donne dai fermi principi e dal carattere deciso, donne convinte che stiamo realmente vivendo negli ultimi tempi e che abbiamo un solenne messaggio da annunciare al mondo. Questo è il tipo di donna di cui il Signore potrà servirsi nell'opera missionaria. Esse potranno svolgere un lavoro molto prezioso per il Signore, diffondendo opuscoli con saggezza. -- The Review and Herald, 19 dicembre 1878.

Non raccomando a quella donna di cercare di diventare un deputato o di conseguire un incarico di responsabilità; ma come missionaria, potrà fare molto insegnando la verità con la corrispondenza epistolare, distribuendo opuscoli e cercando abbonati per le riviste che presentano la solenne verità presente. -- The Review and Herald, 19 dicembre 1878.

Se ci fossero venti donne là dove ora ce n'è una disposta a fare di questa sacra missione la propria opera prediletta, vedremmo molte più conversioni alla verità. -- The Review and Herald, 2 gennaio 1879.

Adesso c'è bisogno di donne che lavorano, non donne presuntuose, ma miti e modeste, che agiscano con la mansuetudine di Cristo ovunque riescano a trovare un'opera da fare per la salvezza degli individui. -- The Review and Herald, 2 gennaio 1879.

Oggi, centinaia di donne possono mettersi all'opera se lo desiderano. Sceglierebbero per loro stesse e per i loro figli un abbigliamento semplice, abiti puliti, resistenti e privi di ornamenti, e donerebbero il tempo trascorso in esibizioni non necessarie, all'opera missionaria. È possibile scrivere delle lettere ad amici lontani; le nostre sorelle potrebbero incontrarsi per consultarsi a vicenda sul metodo di lavoro più efficace. Potrebbero risparmiare del denaro e offrirlo al Signore come dono per inviare stampati e opuscoli ai loro amici. Quelle che attualmente non stanno facendo niente, dovrebbero mettersi all'opera. Ogni sorella che ritiene di essere una figlia di Dio dovrebbe sentire la responsabilità di aiutare tutti quelli che sono alla sua portata. -- The Review and Herald, 12 dicembre 1878.

Le nostre sorelle sono state troppo indulgenti nel giustificare loro stesse per non aver accettato responsabilità che richiedono ponderazione e attenta applicazione mentale; questa è proprio la disciplina di cui hanno bisogno per perfezionare l'esperienza cristiana. Possono essere operaie nel campo missionario, dimostrare un interesse personale nella distribuzione di materiale stampato che presenti correttamente la nostra fede. -- The Review and Herald, 12 dicembre 1878.

Sorelle, non stancatevi di fare attivamente lavoro missionario! È un'opera nella quale ognuna di voi può cimentarsi con profitto se rimarrà in contatto con Dio. Prima di scrivere lettere per richiedere informazioni, elevate sempre in preghiera il vostro cuore a Cristo affinché possiate riuscire a recuperare alcuni rami secchi da innestare nella vera vite e portare frutto alla gloria di Dio. Tutte coloro che prendono umilmente parte a quest'opera si formeranno di continuo quali operaie nella vigna del Signore. -- The Review and Herald, 10 giugno 1880.