Servizio cristiano

Capitolo 3

Le condizioni del popolo di Dio

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Mancanza di spirito missionario

Tra gli avventisti regna scarso spirito missionario. Se i pastori e i membri fossero sufficientemente desti, non sonnecchierebbero nell'indifferenza, dal momento che Dio li ha onorati facendone i depositari della sua legge, imprimendola nelle loro menti e scrivendola nei loro cuori. -- Testimonies for the Church 3:202 (1885).

Il vero spirito missionario ha abbandonato le chiese, che tuttavia ne fanno professione entusiasta; i loro cuori non ardono di amore per gli individui e non sono mossi dal desiderio di condurli nel gregge di Gesù. Vogliamo degli operai zelanti. Non c'è nessuno che risponde al grido che si alza da ogni angolo "passa in Macedonia e soccorrici"? Atti 16:9. -- Testimonies for the Church 4:156 (1885).

Mi è stato mostrato che siamo mancanti come popolo. Le nostre opere non sono compatibili con la nostra fede; questa attesta che viviamo la fase che annuncia il più solenne e importante messaggio mai affidato a esseri mortali. Eppure, alla luce di questo fatto, i nostri sforzi, il nostro zelo e il nostro spirito di sacrificio non combaciano con il carattere dell'opera. Dobbiamo uscire dal sonno, allora Cristo ci darà la vita. -- Testimonies for the Church 2:114 (1885).

Il mio cuore soffre quando penso alla scarsa sensibilità delle nostre chiese a proposito della loro responsabilità nei riguardi di Dio. Non solo i pastori devono essere attivi, ma ogni uomo e ogni donna conquistato dall'amore del Signore. Essi sono disposti a ricevere il salario del soldato, secondo l'esempio lasciato da Cristo con la sua vita di rinuncia e sacrificio? Quali rinunce hanno fatto vedere alle nostre chiese nel loro complesso? Forse, hanno fatto donazioni in denaro, ma non hanno donato loro stessi. -- General Conference Bulletin, 131 (1893).

Molti di quelli che si definiscono discepoli di Cristo non provano un senso di responsabilità per la salvezza di individui più elevato di quello della gente del mondo. La concupiscenza degli occhi e l'orgoglio della vita, l'amore per l'esibizionismo e per le comodità separano i cristiani da Dio e lo spirito missionario, in realtà, è presente solo in una minoranza. Che cosa può essere fatto per aprire gli occhi di questi peccatori in Sion e fare tremare gli ipocriti? -- General Conference Bulletin, 132 (1893).

Esiste una classe di persone rappresentata dagli abitanti di Meroz. Lo spirito missionario non si è mai impadronito delle loro menti. La chiamata a recarsi come missionari in terra straniera non li ha sti molati ad agire. Quale conto presenteranno a Dio, essi, che non fanno niente per la sua causa o per conquistare un uomo a Cristo? Questa sarà l'accusa che verrà loro imputata: "Servo malvagio e fannullone". Matteo 25:26. -- Historical Sketches, 290.

Ho fatto riferimento a queste parole, quale immagine del vostro fallimento nel compiere l'opera di Dio, che rappresentava per voi un privilegio: "Maledite Meroz, dice l'angelo del Signore; maledite, maledite i suoi abitanti, perché non vennero in soccorso del Signore, in soccorso del Signore insieme con i prodi!" Giudici 5:23. -- Testimonies for the Church 2:247 (1885).

Una classe autocompiacente

Mi è stata presentata una categoria di persone consapevoli di possedere generosi impulsi, sentimenti di devozione e una predisposizione a fare il bene; ma allo stato attuale, non stanno facendo niente. Sono pervasi da un senso di autocompiacimento e si lusingano dicendo che se capitasse loro l'opportunità, o se le circostanze fossero più favorevoli, potrebbero e vorrebbero realizzare un gran lavoro; ma sono in attesa dell'occasione. Disprezzano la mente ottusa del povero avaro che lesina un'elemosina al bisognoso; lo giudicano una persona che vive solo per se stessa, che non avrà mai l'impulso a fare del bene agli altri. Costoro potrebbero beneficiare dei talenti e dell'efficacia di altri mezzi che gli sono stati affidati per usarli senza abusarne o lasciandoli arrugginire o seppellire sotto terra. Quelli che cedono al proprio egoismo e all'avarizia saranno chiamati a rispondere delle loro azioni e dei talenti di cui abusano. Ma ancor più responsabili sono quelli che hanno impulsi generosi e che sanno discernere prontamente le cose spirituali, ma restano inattivi in attesa di un'opportunità che ritengono non essere ancora giunta; eppure si dimostrano solerti nel giudicare la disponibilità dell'avaro e si convincono che la loro condizione sia più favorevole rispetto a quella dei loro meschini vicini. In questo modo ingannano se stessi. Il semplice possesso di doti che non vengono espresse non fa altro che incrementare le loro responsabilità; se fanno un uso non corretto o accumulano i talenti del loro Maestro, la loro condizione non sarà migliore di quella dei loro vicini verso i quali provano un simile disprezzo. A loro verrà detto, "Conoscevate la volontà del vostro Maestro, eppure non l'avete fatta". -- Testimonies for the Church 2:250, 251 (1885).

Torpore mortale di origine satanica

Il popolo di Dio deve ascoltare gli avvertimenti e riconoscere i segni dei tempi. I segni del prossimo ritorno di Cristo sono troppo evidenti perché possano essere messi in discussione e, in vista di questi avvenimenti, chiunque professa di credere nel messaggio della verità deve diffonderlo con entusiasmo. Dio invita tutti, predicatori e laici, a risvegliarsi spiritualmente. Tutto il cielo è in azione: le ultime scene della storia di questa terra stanno per concludersi e noi dobbiamo già affrontare i pericoli degli ultimi giorni. Sì, grandi pericoli ci sovrastano e siamo passivi. Questa mancanza di fervore e di impegno per l'opera di Dio è preoccupante: questo torpore mortale viene da Satana. -- Testimonies for the Church 1:260, 261 (1885).

Lo scetticismo incombe come una cappa mortale sulle nostre chiese, perché queste non mettono al servizio i talenti che Dio ha donato loro, diffondendo la conoscenza a quanti non conoscono la preziosa verità. Il Signore invita le persone perdonate, quelle che si rallegrano nella luce, a fare conoscere la verità ad altri. -- General Conference Bulletin, 133 (1893).

Satana sta cercando di tenere il popolo dell'Altissimo nell'inattività per impedirgli di diffondere il messaggio della verità, affinché sia giudicato e trovato mancante. -- Testimonies for the Church 1:260 (1885).

Gli uomini sono in pericolo e le folle periscono, ma come son pochi i discepoli di Gesù che provano misericordia per loro! C'è in gioco il destino del mondo intero, ma anche questo preoccupa ben poco quanti pretendono di credere nella più grande verità mai rivelata agli esseri mortali. Gli manca quell'amore che ha indotto Cristo ad abbandonare la dimora celeste per rivestire l'umanità, essere uomo vicino agli uomini e riconciliare l'umanità con Dio. Il suo popolo è come preso da un torpore, da una paralisi spirituale che gli impedisce di riconoscere i doveri dell'ora presente. -- Christ's Object Lessons, 303 (1900).

Satana approfitta dell'apatia e della pigrizia sonnacchiosa dei cristiani solo di nome per serrare le file e guadagnare altri seguaci. Molti, che s'illudono di essere dalla parte di Cristo pur non facendo niente per lui, danno in realtà una mano all'avversario permettendogli di guadagnare terreno e di trarre vantaggio dalla situazione. Non collaborando diligentemente con il Maestro, trascurano i propri doveri e le occasioni di parlare di lui, permettono a Satana di sopraffare uomini che altrimenti potrebbero essere fedeli a Cristo. -- Christ's Object Lessons, 280 (1900).

Quando studio le Scritture, sono preoccupata per l'Israele di Dio degli ultimi giorni. Sono incoraggiati ad allontanarsi da ogni idolatria, ma temo che siano addormentati e così conformi al mondo da non riuscire più a distinguere chi serve Dio da chi non lo serve. La distanza tra Cristo e il suo popolo sta aumentando, mentre si riduce quella della chiesa con il mondo. Le caratteristiche peculiari che dovrebbero contraddistinguere i cristiani dal mondo sono quasi scomparse e, come è accaduto per l'antico Israele, vanno dietro alle pratiche idolatriche delle nazioni che li circondano. -- Testimonies for the Church 1:277 (1885).

Opaco discernimento spirituale

Gli effetti del rifiuto da parte della chiesa di lavorare tra le fila di Cristo si notano non solo nel mondo. Questa trascuratezza ha intro dotto nella chiesa uno stato di cose che ha eclissato gli alti e sacri interessi dell'opera di Dio. Al suo interno si è insinuato uno spirito di critica e amarezza e ha reso opaco il discernimento spirituale di molti membri. A motivo di ciò, la causa di Cristo ha subito gravi perdite. -- Testimonies for the Church 6:297 (1900).

Mi viene una grande tristezza quando penso alla nostra condizione come popolo. Il Signore non ci ha chiuso le porte del cielo, ma le nostre continue ricadute ci hanno separato da lui. L'orgoglio, l'avidità e l'amore per il mondo hanno preso possesso nel cuore senza paura di esclusione o di condanna; in seno a noi hanno attecchito peccati gravi e arroganti. E tuttavia è opinione comune che la chiesa goda di florida salute e che al suo interno regnino la pace e la prosperità spirituale. La chiesa si è sottratta alla guida di Cristo e sta ripiegando decisa verso l'Egitto. Eppure solo pochi sono allarmati o stupiti da questa mancanza di forza spirituale. Il dubbio, e persino l'incredulità in merito alle testimonianze dello Spirito di Dio, sta lievitando in ogni nostra comunità e ciò è conforme alla volontà di Satana. -- Testimonies for the Church 5:217 (1889).

Condizione di debolezza spirituale

Sul popolo di Dio ha brillato una gran quantità di luce, ma molti hanno trascurato di seguirla e per questo motivo si ritrovano in una condizione di grande debolezza spirituale. Non è per mancanza di conoscenza che, oggi, il popolo di Dio perisce; non sarà condannato perché non conosce la via, la verità e la vita, ma per aver trascurato o respinto la luce che risplendeva sul loro animo. Quelli che non hanno mai avuto l'opportunità di conoscere la verità sono scusabili. Che cosa si sarebbe potuto fare di più per la vigna del Signore e non è stato fatto? La luce, la preziosa luce risplende sul popolo di Dio; ma non salverà i suoi membri se questi non glielo consentiranno, se non ne saranno pienamente all'altezza e non la trasmetteranno alle persone che vivono nelle tenebre. -- Testimonies for the Church 2:123 (1885).

Serve il collirio celeste

Le chiese hanno bisogno del collirio celeste nei loro occhi, così da poter scorgere le tante opportunità che hanno di servire Dio. Il Signore ha ripetutamente invitato il suo popolo a uscire per le strade, quelle battute e quelle meno, e costringere gli uomini a entrare nella sua casa per riempirla; ma anche a un passo dalle nostre abitazioni ci sono famiglie alle quali non abbiamo mostrato grande interesse di far capire loro che abbiamo a cuore la loro salvezza. È questa l'opera che il Signore vuole che la chiesa intraprenda adesso. Non dobbiamo restare fermi chiedendoci chi sia il nostro vicino, ma ricordarci che lo è ogni individuo bisognoso della nostra solidarietà e del nostro aiuto. Il nostro vicino è qualsiasi persona colpita e ferita dall'avversario; ogni persona appartiene a Dio. In Cristo sono state annullate le classificazioni dei capi religiosi ebrei su chi fosse il loro prossimo; non esistono confini territoriali, separazioni artificiali, caste e aristocrazia. -- Testimonies for the Church 6:294 (1900).

Fanatismo e freddo formalismo

Satana oggi si serve della sua forza subdola e ingannatrice per allontanare gli uomini dal messaggio del terzo angelo, che deve essere annunciato con grande forza. Quando il nemico si accorge che Dio benedice il suo popolo e lo prepara a saper riconoscere i suoi inganni, mette in campo tutto il suo eccellente potere per suscitare da un lato il fanatismo e dall'altro il freddo formalismo; queste due semine combinate gli garantiranno un raccolto abbondante. È arrivato il momento di essere vigilanti, senza sosta, per individuare per tempo quel primo passo che Satana può fare per avanzare in mezzo a noi. -- The Review and Herald, 24 gennaio 1893.

Nelle nostre chiese esistono dei blocchi di ghiaccio sul piano morale. Ci sono troppi formalisti pronti a mettere in mostra la loro grandiosa esibizione, ma non a risplendere come una luce nel mondo. -- The Review and Herald, 24 marzo 1891.

Limitati dall'egoismo

Mi è stato mostrato che la ragione per cui gli appartenenti al popolo di Dio non sono più inclini alla spiritualità e hanno smarrito la fede, dipende dal fatto che sono prigionieri del loro egocentrismo... Per essere ben accetti da Dio non bastano l'elevata frequenza alle riunioni e nemmeno l'elevato numero delle preghiere, ma il comportamento corretto, che sa fare la cosa giusta al momento opportuno. -- Testimonies for the Church 2:36 (1885).

Attaccamento ai beni terreni

Purtroppo alcuni hanno rigettato la conversione perché non sono disposti a camminare per le vie di Dio. Quando viene loro chiesto di contribuire con offerte generose e volontarie per il progresso dell'opera del Signore, essi si sono aggrappati gelosamente ai loro beni terreni. La loro avarizia ha finito per emarginarli dal gruppo dei credenti. -- Testimonies for the Church 9:126 (1909).

Nemmeno uno su venti è preparato

Faccio questa solenne dichiarazione davanti alla chiesa e affermo che nemmeno il cinque per cento degli iscritti sui registri è pronto a chiudere la propria storia terrena. La maggioranza si trova nella condizione di ogni comune peccatore, senza Dio e senza alcuna speranza nel mondo. Fanno professione di servire Dio, ma in realtà sono de cisamente attaccati a "mammona". L'opera svolta a metà implica un continuo rifiuto di Cristo al posto della piena confessione. Tanti hanno introdotto nella chiesa il loro spirito indomabile, rozzo; hanno una percezione spirituale deformata dalle loro stesse corruzioni indecenti e immorali, dal fatto di rappresentare il mondo con lo spirito, il cuore, le finalità, indugiando in pratiche scandalose e protagonisti di una vita che essi professano cristiana, ma contraddistinta dall'inganno. Vivono da peccatori, sostengono di essere cristiani! Chi si dice cristiano e professa Cristo dovrebbe allontanarsi da questi individui e restarne separato, come si sta lontani da ciò che è impuro.

Depongo la mia penna ed elevo il mio animo in preghiera, chiedendo al Signore che il suo soffio tocchi le persone che sono cadute e che sono come ossa secche, affinché possano vivere. La fine è prossima, si avvicina furtiva, impercettibile, silenziosa, come il passo felpato del ladro nella notte, per sorprendere gli assonnati senza guardia e impreparati. Possa il Signore concedere il suo Santo Spirito a quei cuori attualmente disinvolti, affinché smettano di sonnecchiare come gli altri ma siano vigili e sobri. -- General Conference Bulletin, 132, 133 (1893).

La necessità di un risveglio e di una riforma

I cristiani dovrebbero prepararsi per ciò che ben presto si verificherà nel mondo e che potrebbe coglierli alla sprovvista. È necessario uno studio approfondito della Parola di Dio e una vita conforme ai suoi precetti... Dio ci invita a un risveglio e a una riforma. -- Prophets and Kings, 626 (1916).

II più urgente e principale tra i nostri bisogni è un risveglio di una vera religiosità, e tale ricerca dovrebbe essere il nostro primo compito. -- The Review and Herald, 22 marzo 1887.

È giunto il tempo che si realizzi una completa riforma. Quando avrà inizio, lo spirito della preghiera pervaderà ogni credente e sarà allontanato dalla chiesa ogni atmosfera di discordia e contesa. -- Testimonies for the Church 8:251 (1904).

Sotto la guida dello Spirito Santo, devono realizzarsi risveglio e riforma. Risveglio e riforma sono due cose diverse; il primo significa un rinnovamento della vita spirituale, una stimolazione delle capacità della mente e del cuore, una risurrezione dalla morte spirituale. La seconda, vuol dire riorganizzazione, cambiamento di idee e teorie, abitudini e pratiche. La riforma non produrrà il buon frutto della giustizia se non sarà legata al risveglio dello Spirito. Risveglio e riforma dovranno compiere l'opera che ci si aspetta e nel farlo dovranno fondersi. -- The Review and Herald, 25 febbraio 1902.

Non è forse vero che la Scrittura ci invita a un'opera pura e santa più di quanto abbiamo visto finora?.. Dio chiama tutte le persone disposte a farsi guidare dallo Spirito Santo a dar vita a un lavoro di ri forma totale. Vedo davanti a noi una crisi e il Signore fa appello a tutti gli operai perché scendano in prima linea. Ogni persona dovrebbe ora consacrarsi a Dio più profondamente e sinceramente rispetto agli anni passati... Sono rimasta notevolmente impressionata dalle scene che mi sono state mostrate di recente durante alcune visioni notturne; sembrava che fosse in atto un gran movimento di risveglio e si diffondesse in molti luoghi. Il nostro popolo si muoveva per farne parte, rispondendo alla chiamata divina. -- General Conference Bulletin, 29 maggio 1913, p. 34.

In visioni notturne sono passate davanti a me le immagini di un grande movimento di riforma in seno al popolo di Dio. Molti lodavano Dio... a centinaia, a migliaia visitavano le famiglie attingendo nuove energie dalla Parola di Dio. I cuori erano convinti della potenza dello Spirito Santo e si manifestava uno spirito di vera conversione. Da ogni parte le porte si aprivano alla proclamazione della verità. Il mondo pareva illuminato da una luce del cielo e grandi benedizioni erano ricevute dal fedele e umile popolo di Dio. -- Testimonies for the Church 9:126 (1909).

Il popolo di Dio ha bisogno di una riforma. Considerando l'attuale stato della chiesa, nasce spontanea la domanda: siamo veramente degni di rappresentare colui che ha dato la sua vita per noi? -- Testimonies for the Church 3:474 (1885).

Quando il rimprovero di indolenza e di pigrizia sarà cancellato dalla chiesa, lo Spirito del Signore si manifesterà benignamente e sarà rivelata la potenza divina. La chiesa vedrà l'azione provvidenziale del Signore degli eserciti e la luce della verità sarà diffusa dappertutto. Come al tempo degli apostoli, molte persone si volgeranno dall'errore alla verità e la terra sarà illuminata dalla gloria del Signore. -- Testimonies for the Church 9:46 (1909).

Ritardo fatale

Mi è stato mostrato che il popolo di Dio aspetta che si verifichi un cambiamento e una nuova potenza s'impossessi di tutti. Ma in questa attesa rimarrà deluso. I figli di Dio devono agire, mettersi all'opera direttamente e con slancio, chiedendo al Signore di concederci un'esatta conoscenza di noi stessi. Le scene di cui siamo spettatori sono abbastanza eloquenti per indurci a risvegliarci e a diffondere il messaggio della verità a coloro che vorranno ascoltarlo. La messe sulla terra è quasi matura. -- Testimonies for the Church 1:261 (1885).

D'altra parte, ci sono alcuni che, invece di utilizzare saggiamente le presenti opportunità, oziano aspettando un tempo di risveglio spirituale che accresca la loro capacità di illuminare gli altri. Trascurando i doveri e i privilegi del presente, permettono che la luce di cui dispongono si affievolisca. Essi sperano in un tempo in cui senza nessuno sforzo da parte loro, potranno diventare beneficiari di speciali benedizioni che potenzieranno la loro capacità di servire. -- The Acts of the Apostles, 54 (1911).

Non produttori, ma consumatori

Quanti si dicono discepoli di Cristo sono messi alla prova di fronte a tutto l'universo celeste. La loro mancanza di zelo e i deboli sforzi intrapresi al servizio di Dio mettono a nudo la loro infedeltà. Se si impegnassero al massimo delle loro capacità non avrebbero da temere alcuna sentenza di condanna, e se partecipassero all'opera con anima e cuore potrebbero fare molto di più. Essi sanno benissimo, come del resto anche il mondo, di aver perduto in gran parte lo spirito di sacrificio e di rinuncia. Accanto al nome di molti di loro un giorno si troveranno scritte queste parole nei libri celesti: "Ha preso soltanto, non ha dato nulla". Molti che si professano cristiani oscurano la bellezza, velano la gloria, disonorano il nome di Cristo! Molti sono iscritti nei registri di chiesa ma non si fanno guidare da Cristo, non seguono le sue norme né lo servono. In realtà, soggiacciono al dominio di Satana e, non facendo nulla di veramente buono, provocano danni incalcolabili: la loro influenza non conduce gli altri alla vita ma alla morte... -- Christ's Object Lessons, 303, 304 (1900).

L'osservanza dei comandamenti

Oggi esiste lo stesso pericolo tra le persone che affermano di essere depositarie della legge di Dio. Sono troppo inclini a lusingarsi nella convinzione che la considerazione per i comandamenti li preserverà dalla potenza della giustizia divina. Rifiutano la riprovazione per aver commesso il male e accusano i servitori di Dio di essere troppo solleciti nel voler espellere il peccato dal loro campo. Un Dio che odia il peccato invita quanti professano l'osservanza della sua legge ad allontanarsi dall'iniquità. Il rifiuto del pentimento e dell'ubbidienza alla sua Parola determinerà gravi conseguenze sul popolo di Dio che vive oggi, come accadde per colpa del peccato all'antico popolo di Israele. C'è un limite oltre il quale egli non rinvierà più la sua condanna. -- Testimonies for the Church 4:166, 167 (1885).

Morti nel peccato e nelle trasgressioni

Oggi, una buona parte dei membri delle nostre chiese sono morti nei loro peccati e nelle loro trasgressioni. Essi vanno e vengono come una porta sui suoi cardini. Per anni hanno ascoltato compiaciuti le verità più solenni, che scuotono l'anima, senza però metterle in pratica... Pur avendo la forma della pietà, ne rinnegano la potenza. Se persistono in questo atteggiamento, Dio li rigetterà perché non sono idonei a far parte della sua famiglia. -- Testimonies for the Church 6:426, 427 (1900).

Uomini moralisti

Molti, che si professano cristiani, sono in realtà semplici moralisti. Essi rifiutano l'unico dono che potrebbe fare di loro i degni rappre sentanti di Cristo nel mondo. Ignorano l'opera dello Spirito Santo e non mettono in pratica la Parola. A malapena si riescono a riconoscere nella loro vita i principi celesti che distinguono i cristiani dai non cristiani. I discepoli di Cristo non sono più un popolo speciale e separato. I confini sono diventati fluidi e vaghi. Sempre più i cosiddetti cristiani si adattano alle esigenze del mondo, ai suoi usi e costumi, ai suoi principi egoistici. Calpestando la legge divina la chiesa si è sempre più adeguata al mondo, mentre doveva essere il mondo a ritornare alla chiesa rispettando i santi comandamenti. Giorno dopo giorno la chiesa continua a convertirsi al mondo! -- Christ's Object Lessons, 315, 316 (1900).

Fedina macchiata

Molti, iscritti sui registri di chiesa, sono all'apparenza devoti, ma hanno la fedina macchiata nel cielo. L'angelo che annota ha fedelmente scritto le loro azioni. Ogni atto di egoismo, ogni parola sbagliata, ogni dovere non rispettato e ogni peccato segreto è puntualmente riportato nel libro delle memorie. -- Testimonies for the Church 2:442 (1885).

Chi accetta i pesi si sfianca

Dato che alcuni non accettano di assumersi quelle responsabilità che spetterebbero loro, o di compiere il lavoro richiesto, c'è un'opera troppo grande da svolgere per i pochi che si impegnano. Vedono che c'è tanto da fare da dedicare tutte le loro forze, ma rischiano di esaurirsi in breve tempo. -- Testimonies for the Church 2:645 (1885).

Incapaci di dare le ragioni della propria fede

Molte persone che affermano di credere nella verità, saranno trovate mancanti. Hanno trascurato le questioni che richiedevano maggiore responsabilità; la loro conversione è superficiale, insincera e incompleta. Non sanno perché credono nella verità, e solo perché altri lo hanno fatto danno per scontato che si tratti della verità. Non sono in grado di motivare con intelligenza le ragioni della loro speranza. Altri non sono illuminati o edificati dalla loro esperienza, o dalla conoscenza che per privilegio e dovere avevano ricevuto. La forza e la stabilità sono caratteristiche che appartengono a persone che fanno sincera professione di fede. -- Testimonies for the Church 2:634 (1885).

Alcuni coglieranno gli sviluppi profetici

Dio ha sulla terra un popolo che con fede e speranza nota gli sviluppi e gli adempimenti della profezia e cerca di purificarsi tramite l'ubbidienza alla verità per non essere trovato senza l'abito delle nozze quando Cristo ritornerà. -- Testimonies for the Church 4:307 (1885).

Un sogno impressionante

Il 29 settembre 1886 ho fatto un sogno. Stavo camminando in compagnia di numerose persone alla ricerca di mirtilli. Nel gruppo c'erano molti ragazzi e ragazze che erano venuti per dare una mano nella raccolta. Sembrava di essere in una città, perché c'era poco terreno libero; ma intorno a essa c'erano campi aperti, magnifici boschi e giardini ben curati. Davanti a noi arrivò un grande carro pieno di provviste per il nostro gruppo. Ben presto il carro si fermò e la compagnia si sparpagliò in ogni direzione per cercare i frutti. Intorno al carro c'erano arboscelli alti e bassi, pieni di magnifici mirtilli; ma gli altri non li vedevano, perché guardavano tutti molto lontano. Io cominciai a cogliere i frutti che erano vicini a me, ma lo feci con molta attenzione per paura di cogliere i mirtilli verdi, talmente mischiati a quelli maturi che da ogni grappolo riuscivo a staccarne solo uno o due. Alcuni mirtilli più belli e grandi erano caduti al suolo ed erano parzialmente consumati dagli insetti. E allora pensai: "Oh, se fossi potuta entrare in questo campo un po' prima, tutti questi preziosi frutti si sarebbero potuti salvare! Ma adesso è troppo tardi; li raccoglierò comunque da terra per vedere se tra loro ce ne sono ancora alcuni buoni. Perché anche se il mirtillo è completamente deteriorato, potrò almeno mostrare ai miei fratelli cosa avrebbero potuto trovare se non fossero arrivati così in ritardo". Solo due o tre persone del gruppo stavano gironzolando nella zona in cui mi trovavo. Stavano chiacchierando e parevano troppo occupati tra di loro. Quando mi videro, dissero: "Abbiamo cercato ovunque ma non abbiamo trovato alcun frutto". Osservarono stupiti la quantità che avevo raccolto e dissi loro: "In questi arboscelli ce ne sono altri da cogliere". Allora iniziarono a prenderli ma si fermarono ben presto dicendo: "Non è giusto che raccogliamo qui; tu hai trovato il posto e questi frutti sono tuoi". Ma io risposi: "Non fa alcuna differenza, raccogliete tutto quello che riuscite a trovare. Questo è il campo di Dio e questi sono i suoi frutti; li potete raccogliere". Ma in breve mi ritrovai di nuovo sola. Di tanto in tanto udivo parlare e ridere in direzione del carro e allora chiamai la gente che si trovava lì: "Che cosa state facendo?". "Non riuscivamo a trovare mirtilli e dato che eravamo stanchi e affamati abbiamo pensato di tornare al carro e pranzare. Dopo un po' di riposo, torneremo di nuovo a cercare". "Ma", dissi io, "non avete ancora portato nulla. State mangiando tutte le nostre provviste senza niente con cui rimpiazzarle. Non posso venire a mangiare adesso, ci sono troppi frutti da cogliere. Voi non li avete trovati perché non avete cercato bene. Non sono appesi all'esterno degli arboscelli, li dovete scovare. Di sicuro non ne coglierete a manciate, ma guardando con attenzione tra le bacche verdi, scoprirete frutti di prima scelta". Il mio piccolo secchiello si riempì presto di mirtilli, che portai sul car ro e dissi: "Questi sono i più bei frutti che abbia mai colto e li ho trovati vicino a me, mentre voi vi affannavate cercandoli lontano e senza successo". Allora vennero tutti a vedere i miei frutti e dissero: "Questi sono mirtilli presi dagli arboscelli più alti, sono buoni e sodi. Pensavamo di non poter trovare niente in alto e così abbiamo cercato solo sugli arboscelli bassi, dove siamo riusciti a coglierne pochi".

Risposi: "Potete aver cura di questi mirtilli e venire insieme a me per cercarne altri sulle piante più alte?" Ma non sapevano dove metterli perché avevano piatti in abbondanza ed erano stati tutti usati per accogliere le altre provviste. Mi stancai di aspettare e alla fine domandai: "Non siete venuti per raccogliere dei frutti? Perché allora non avete niente di pronto in cui metterli?". Uno di loro rispose: "Sorella White, in realtà non ci aspettavamo di trovare frutti così vicino alle case, lì dove passa tanta gente; ma siccome era così ansiosa di coglierli, abbiamo deciso di accompagnarla. Abbiamo pensato di portare abbastanza provviste e goderci almeno la passeggiata nel caso non avessimo trovato niente." "Non riesco a capire questo modo di lavorare", risposi. "Tornerò subito verso le piante; la giornata è quasi terminata, tra poco scenderà il buio e non potremo raccogliere più alcun frutto". Alcuni vennero con me, ma altri restarono al carro a mangiare. Un piccolo gruppo si raccolse in un angolo e discuteva animatamente di qualcosa che sembrava interessarli molto. Mi avvicinai e scoprii che la loro attenzione era stata attratta da un bambino tra le braccia della madre. "Avete solo poco tempo e dovreste sfruttarlo meglio finché potete", dissi loro. Tanti altri furono distratti da un ragazzo e una ragazza che stavano facendo una corsa in direzione del carro. Una volta raggiunto, furono così stanchi da doversi sedere e riprendere fiato. Altri ancora si sdraiarono sull'erba per riposarsi. La giornata finì e ben poco fu il lavoro compiuto. Alla fine dissi: "Fratelli, voi giudicate questa una spedizione infruttuosa. Se questo è il vostro modo di lavorare non mi meraviglia il vostro insuccesso. La riuscita o il fallimento dipendono dal modo di intraprendere il lavoro. Qui ci sono dei mirtilli, perché li ho raccolti. Alcuni di voi hanno cercato invano sulle piante più basse; altri ne hanno trovati pochi; ma gli arboscelli alti sono stati oltrepassati, semplicemente perché non vi aspettavate di trovarci dei frutti. Avete visto che quelli da me colti sono grandi e maturi e da qui a poco matureranno altri mirtilli e noi potremo ritornare a raccoglierli; questo è metodo che mi è stato insegnato; se anche voi aveste cercato accanto al carro, li avreste trovati proprio come ho fatto io. L'esempio che oggi avete lasciato a quanti stanno iniziando a imparare a fare questo lavoro, sarà imitato. Il Signore ha collocato queste piante piene di frutti proprio nelle periferie affollate di queste città e si aspetta che voi li scoviate. Ma siete stati tutti troppo impegnati a mangiare e a distrarvi; non vi siete recati nel campo con la ferma volontà di trovare i frutti. In avvenire dovrete lavorare con più zelo e determinazione, avendo tutti un obiettivo comune, altrimenti i vostri sforzi saranno inutili. Operando nel modo giusto insegnerete ai lavoratori più giovani che cose come il cibo e il divertimento hanno minore importanza. Vi siete affannati tanto per portare qui il carro con le provviste ma avete pensato più al cibo che non al frutto che avreste dovuto portare a casa come risultato dei vostri sacrifici. Dovete essere più accurati e cogliere prima i frutti più vicini, poi quelli più lontani; dopo averlo fatto potrete tornare e lavorare nuovamente nei vostri paraggi; in questo modo i risultati saranno assicurati". -- Gospel Workers, 136-139 (1915).

La prova da superare

Pochi grandi uomini saranno impegnati nell'ultima e solenne opera. Gli altri sono autonomi, indipendenti dal Signore che non li potrà utilizzare. Egli può disporre di servi fedeli che si riveleranno in quest'epoca tribolata e di prova. Ci sono credenti di valore, attualmente sconosciuti, che non si sono piegati a Baal. Non hanno beneficiato della luce che ha brillato su di noi, che ci è stata inviata in fasci sfavillanti e concentrati. Ma a dispetto di un'apparenza esteriore grossolana e poco attraente, si rivelerà la luminosità pura di un carattere genuinamente cristiano. Nel corso del giorno guardiamo verso il cielo ma non vediamo stelle. Eppure sono lì, fissate nel firmamento anche se l'occhio umano non le può distinguere. Il loro autentico splendore ci appare solo di notte.

Non è lontano il tempo in cui ogni persona sarà messa alla prova... In quel momento, all'interno della chiesa l'oro verrà separato dalle scorie. La vera religiosità sarà chiaramente distinta dalla sua apparenza, dagli orpelli. Molte stelle che abbiamo ammirato per la loro brillantezza saranno avvolte dalle tenebre. Nuvole di pula saranno portate via dal vento, anche da quei luoghi nei quali vediamo farine di ricco frumento. Tutti quelli che si accontentano degli ornamenti del santuario, senza essere stati rivestiti dalla giustizia di Cristo, appariranno nella vergogna della loro nudità. -- Testimonies for the Church 5:80, 81 (1889).