Servizio cristiano

Capitolo 6

Gli studenti impegnati nel lavoro missionario

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Scopo dell'istruzione

La vera educazione prepara al servizio. Ogni figlio di Dio è chiamato a essere un missionario. Dobbiamo essere al servizio di Dio e dei nostri simili, e l'obiettivo dell'educazione dovrebbe essere quello di prepararci a questo compito. -- The Ministry of Healing, 395 (1905).

Abbiamo fondato le scuole per rinvigorire i giovani ed essere capaci di contrastare le tentazioni del nemico. Lo scopo è quello di metterli nelle condizioni di essere utili in questa vita e al servizio di Dio per l'eternità. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 495 (1913).

Chi si sforza di ottenere la conoscenza per operare a favore di chi muore nell'ignoranza, compie il proprio dovere nell'adempiere al grande obiettivo di Dio per l'umanità. Nel servizio disinteressato per consentire ad altri di ricevere delle benedizioni, egli risponde all'alto ideale dell'educazione cristiana. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 545 (1913).

Il Signore rivolge un appello a giovani forti, devoti e disposti a sacrificarsi, decisi a operare in prima linea e che, dopo un breve periodo trascorso a scuola, siano pronti ad annunciare il messaggio al mondo. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 549 (1913).

Imparare agendo

Ai fini della loro completa formazione, è necessario lasciare agli studenti il tempo di esercitare il lavoro missionario e imparare a conoscere le necessità spirituali di famiglie che vivono vicino a loro. Non dovrebbero essere sovraccaricati dal programma di studi e rischiare di non poter mettere in pratica le conoscenze acquisite. Si dovrebbero incoraggiare a offrire un serio impegno missionario per il bene di quanti vivono nell'errore, cercando di entrarvi in contatto e portando loro la verità. Lavorando con umiltà, ispirandosi alla saggezza di Cristo, pregando e vegliando, possono trasmettere agli altri quella conoscenza che ha arricchito le loro esistenze. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 545, 546 (1913).

Dove è possibile, nel corso dell'anno scolastico, gli studenti dovrebbero impegnarsi nell'opera evangelistica nelle città e nei paesi limitrofi. Possono dividersi in gruppi per svolgere un lavoro di testimonianza cristiana. Gli studenti dovrebbero acquisire una visione molto ampia dei loro doveri attuali nei confronti di Dio. Non devono guardare avanti, al momento in cui termineranno i loro studi e si de dicheranno a qualche grande impresa per il Signore, ma cercare di scoprire in che modo, durante il loro periodo di apprendimento, possono portare il giogo di Cristo nel servizio disinteressato per gli altri. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 547 (1913).

Non è sufficiente riempire le menti dei giovani con insegnamenti di profonda importanza; essi dovranno imparare a trasmettere quanto hanno ricevuto. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 545 (1913).

I missionari che escono dalle nostre scuole e dai centri di formazione devono essere inviati nei territori lontani. Mentre studiano, devono approfittare di ogni opportunità per prepararsi a questa missione. È in questa fase che dovranno essere messi alla prova e valutati, per capire quale sia il loro grado di adattabilità e se la loro vocazione viene dall'alto. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 549 (1913).

Incoraggiare uno spirito missionario

Insegnanti e studenti delle nostre scuole hanno bisogno dell'ispirazione divina. Dio può fare per loro molto più di quanto ha fatto finora, perché nel passato gli uomini hanno limitato il suo intervento. Se si incoraggia uno spirito missionario, anche sottraendo qualche ora al programma regolare di studi, si riceveranno benedizioni celesti in abbondanza perché dove ci sono lo zelo e la fede, maggiori sono le possibilità di realizzazione del piano divino. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 546 (1913).

Alla chiusura dell'anno scolastico

Quando finisce la scuola, per molti studenti c'è l'opportunità di andare sul campo in qualità di rappresentanti evangelisti delle pubblicazioni. Il colportore fedele trova il modo di entrare in molti focolari, nei quali lascia delle letture che parlano della verità presente. I nostri studenti dovrebbero imparare la tecnica di vendita dei nostri libri; è necessario avere uomini dotati di una profonda esperienza cristiana, ben equilibrati, forti e istruiti per impegnarsi in un lavoro di questo genere. Alcuni hanno il talento, la competenza e l'esperienza che permetterebbe loro di istruire i giovani a dedicarsi al colportag-gio, per compiere un'opera molto più importante di quella attualmente concretizzata. Chi è in possesso di una simile esperienza ha il dovere particolare di metterla a frutto insegnando agli altri. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 546, 547 (1913).

Il ministero del canto

Gli studenti che hanno imparato a cantare dolci canti gospel in modo melodico e con voce distinta, potranno mettere a frutto questo talento nell'evangelizzazione pubblica. Scopriranno che ci sono molte opportunità per utilizzare il talento che Dio ha messo a loro disposizione, portando la melodia e la luce del sole in tanti luoghi oscurati dal dolore e dalla tristezza, dedicando canti a persone che raramente hanno i privilegi di coloro che frequentano la chiesa. Studenti, uscite per le strade e per i campi. Datevi da fare e raggiungete sia persone appartenenti alle classi più elevate sia quelle dei ceti più umili. Entrate tanto nelle case dei ricchi quanto in quelle dei poveri e se ne avrete la possibilità, domandate se può far loro piacere ascoltare qualche inno gospel. Quando i loro cuori saranno stati toccati, vi si aprirà la strada per chiedere in preghiera la benedizione di Dio. Non saranno tanti quelli che rifiuteranno di ascoltare. Questo ministero è un autentico lavoro missionario. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 547, 548 (1913).