Servizio cristiano

Capitolo 9

Appello al risveglio

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Gli appelli

Fate risuonare il messaggio del Vangelo nelle nostre chiese per chiamarle all'azione universale. Che i membri di chiesa aumentino la loro fede ricevendo lo zelo da parte dei loro alleati celesti invisibili, dalla consapevolezza delle loro risorse inesauribili, dalla grandezza dell'impresa che li vede coinvolti e dalla potenza della loro guida. Quelli che si sottomettono al controllo di Dio, per essere condotti e guidati da lui, coglieranno la solida trama degli eventi che egli ha predisposto. Ispirati dallo Spirito di colui che ha donato la propria vita per salvare quella del mondo, non resteranno più impotenti, in attesa di cose che non possono fare. Indossando l'armatura del cielo, si dirigeranno in battaglia disposti a fare e a osare per il Signore, sapendo che la sua onnipotenza supplirà alle loro necessità. -- Testimonies for the Church 7:14 (1902).

Risvegliamoci! La battaglia divampa, la verità e l'errore stanno avviandosi al loro conflitto risolutivo. Marciamo sotto il vessillo macchiato di sangue del principe Emmanuele e combattiamo il buon combattimento della fede per conquistare gli onori eterni; perché la verità trionferà e saremo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Le ore preziose della prova stanno terminando; compiamo una buona opera in vista della vita eterna, così da poter rendere gloria al nostro Padre celeste ed essere strumenti di salvezza per uomini a favore dei quali Cristo morì. -- The Review and Herald, 13 marzo 1888.

Ordini di marcia

Un giorno, il duca di Wellington si trovò a un incontro di cristiani che discutevano le possibilità di riuscita di una campagna missionaria tra non credenti. Chiesero al duca di esprimere la propria valutazione sull'eventualità che tali azioni ottenessero un successo commisurato ai costi. Il vecchio militare rispose: "Signori, quali sono i vostri ordini di marcia? La questione non è sapere se riuscirete. Se leggo bene, l'ordine che avete ricevuto è: 'Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura'". Marco 16:15. -- Gospel Workers, 115 (1915).

Non c'è tempo da perdere

"Il gran giorno del Signore è vicino; è vicino e viene in gran fretta". Sofonia 1:14. "Mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace". Efesini 6:15. -- Testimonies for the Church 9:48 (1909).

I membri di chiesa devono... essere sempre pronti a mettersi in azione ubbidendo all'ordine del Maestro. Ovunque ci sia un'opera da svolgere, dobbiamo attuarla guardando costantemente a Gesù... Se ogni membro di chiesa fosse un missionario vivente, il messaggio del Vangelo sarebbe rapidamente proclamato in ogni paese, a tutti i popoli, nazioni e lingue. -- Testimonies for the Church 9:32 (1909).

La nostra terra si sta avvicinando alla conclusione della sua storia. Davanti a noi c'è un gran lavoro da compiere, l'opera conclusiva dell'annuncio di un messaggio di avvertimento a un mondo corrotto. Ci sono uomini che verranno presi dai campi, dalle vigne, da altre attività lavorative e saranno inviati dal Signore a consegnare questo messaggio al mondo. -- Testimonies for the Church 7:270 (1902).

Fate echeggiare l'avvertimento in lungo e in largo su tutta la terra! Annunciate alla gente che il giorno del Signore è vicino, che si affretta ad arrivare. Che nessuno rimanga inavvertito. Non avremmo potuto trovarci noi al posto delle povere persone immerse ancora nell'errore? Avremmo potuto essere nel gruppo dei gentili. Secondo la verità che abbiamo ricevuto siamo debitori più di tutti gli altri e dobbiamo farla conoscere. -- Testimonies for the Church 6:22 (1900).

Fratelli e sorelle non è più il momento di dedicare tempo ed energie al servizio dei vostri interessi. Che l'ultimo giorno non vi trovi privati del tesoro celeste. Cercate di moltiplicare i trionfi della croce, di illuminare la gente, di operare per la salvezza dei vostri simili e il vostro sforzo sopporterà la prova del fuoco. -- Testimonies for the Church 9:56 (1909).

occorre che questo messaggio sia proclamato al più presto. Tra non molto tempo, gli uomini saranno costretti a prendere una posizione ed è nostro dovere dar loro l'opportunità di comprendere la verità, in modo che possano schierarsi intelligentemente dalla parte giusta. Il Signore invita il suo popolo a lavorare con slancio e con saggezza, mentre si protrae il tempo di grazia. -- Testimonies for the Church 9:126, 127 (1909).

Non abbiamo tempo da perdere: la fine è vicina. Il passaggio da un luogo all'altro per la diffusione della verità ben presto sarà limitato da pericoli da ogni parte. Ogni cosa sarà disposta in modo da impedire l'avanzata dei messaggeri del Signore, perché essi non riescano ad attuare il loro lavoro. Con lealtà, dobbiamo avere uno sguardo centrato sull'opera da svolgere e andare avanti con la massima rapidità possibile, in un impegno senza sosta. In base alla luce che Dio mi ha accordato, so che le potenze delle tenebre stanno per operare dal basso con intensa energia e che Satana si avvicina furtivamente per fare prigionieri quelli che ora sono sonnacchiosi, allo stesso modo del lupo che abbranca la sua preda. Attualmente abbiamo degli avvertimenti che possiamo diffondere, un'opera che possiamo compiere. Presto, però, tutto si farà più difficile di quanto si possa immaginare. Che Dio ci aiuti a rimanere nella via della luce, ad agire avendo lo sguardo ri volto al nostro condottiero e a procedere con pazienza e perseveranza per conseguire la vittoria. -- Testimonies for the Church 6:22 (1900).

È pericoloso rimandare. Quella persona che avresti potuto trovare, alla quale avresti rivelato la Scrittura, è ormai diventata irraggiungibile. Satana ha predisposto per lei alcuni tranelli e domani questa persona potrebbe mettere in atto i progetti del nemico di Dio. Perché ritardare di un giorno? Perché non mettersi subito al lavoro? -- Testimonies for the Church 6:443 (1900).

Ai discepoli di Cristo in ogni tempo sono state richieste vigilanza e fedeltà, però ora che siamo giunti alla soglia del mondo eterno, in quanto depositari della verità, possessori di tutta questa luce, dobbiamo raddoppiare la nostra scrupolosità. Ognuno deve agire sfruttando al massimo le proprie capacità. Fratello mio, tu metti in gioco la tua stessa salvezza se ora indietreggi, se vieni meno al compito che ti è stato assegnato. Dio te ne chiederà conto. -- Testimonies for the Church 5:460, 461 (1889).

Domande importanti

L'eternità si apre davanti a noi e sta per essere sollevato il velo. A che cosa pensiamo, noi che ci aggrappiamo alle nostre comodità, mentre intorno a noi le anime stanno morendo? I nostri cuori sono diventati così insensibili? Non vediamo, non comprendiamo che abbiamo un'opera da svolgere in favore degli altri? Fratelli e sorelle, siete voi fra quelli che hanno occhi e non vedono, orecchie e non odono? È forse invano che Dio vi ha fatto conoscere la sua volontà? È invano che egli ha mandato avvertimenti su avvertimenti circa l'imminenza della fine? Credete alle dichiarazioni della sua Parola relative a quello che sta per sopraggiungere sul mondo? Credete che i giudizi di Dio siano sospesi sugli abitanti della terra? E allora, come potete star-vene seduti, tranquilli, negligenti e indifferenti? -- Testimonies for the Church 9:26, 27 (1909).

L'invito al risveglio

L'opera sta avvicinandosi al termine e da ogni lato si nota un aumento della malvagità. Ci è rimasto poco tempo per lavorare. Svegliamoci dal torpore spirituale e consacriamo al Signore tutto ciò che abbiamo e siamo. Il suo Spirito dimorerà fra i veri missionari, dotandoli della forza necessaria al servizio. -- The Southern Watchman, 9 aprile 1903.

Svegliatevi, fratelli e sorelle, svegliatevi! Smettetela di sonnecchiare. "Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?" Matteo 20:6. Gesù vi invita dicendo: "Figliolo, va' a lavorare nella vigna oggi". Matteo 21:28. Chi ha ricevuto lo Spirito Santo dovrà renderlo manifesto, perché ogni sua energia sarà incanalata nel servizio più attivo. Tutti quelli che davvero ricevono Cristo per fede, si mettono all'opera; avvertono il peso della salvezza degli uomini. Dio rivolge oggi un appello a chiunque abbia la conoscenza della verità, e ne sia depositario, affinché si levi e trasmetta ad altri la luce del cielo. -- The Review and Herald, 6 dicembre 1893.

Svegliatevi, fratelli. Per la vostra salute interiore, destatevi. Senza la grazia di Cristo non potete fare nulla. Lavorate finché potete. -- The Southern Watchman, 17 luglio 1906.

Se i nostri occhi si aprissero e potessimo vedere i demoni in azione contro coloro che si sentono sicuri e protetti, non ci sentiremmo affatto tranquilli, perché gli angeli malvagi sono costantemente sulle nostre tracce. -- Testimonies for the Church 1:302 (1885).

Dio invita tutti, predicatori e laici, a risvegliarsi spiritualmente. Tutto il cielo è in azione: le ultime scene della storia di questa terra stanno per concludersi e noi dobbiamo affrontare i pericoli degli ultimi giorni. Sì, grandi pericoli ci sovrastano e noi siamo passivi. Questa mancanza di fervore e di impegno per l'opera di Dio è preoccupante: questo torpore mortale viene da Satana. -- Testimonies for the Church 1:260, 261 (1885).

Che cosa posso dire per risvegliare il "rimanente" del popolo di Dio? Mi furono mostrate le terribili scene che si sarebbero profilate davanti a noi: Satana e i suoi angeli stavano concentrando tutte le loro forze per opporsi al risveglio del popolo di Dio. Egli sa che se la chiesa continuerà a vegetare si avvierà verso la sua rovina. -- Testimonies for the Church 1:263 (1885).

In queste ore finali del tempo di grazia in cui la sorte di ogni essere umano sta per essere decisa per l'eternità, il Signore si aspetta che la sua chiesa si risvegli per impegnarsi al massimo delle sue possibilità. Coloro che sono stati liberati in Cristo, tramite la conoscenza della verità, sono considerati dal Signore come suoi eletti, favoriti fra tutti gli altri popoli della terra ed egli conta su di loro per proclamare le lodi di colui che li ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce. Le benedizioni che sono state accordate loro così generosamente devono essere comunicate agli altri. La buona notizia della salvezza deve essere proclamata a ogni nazione, tribù, lingua e popolo. -- Prophets and Kings, 716, 717 (1916).

Non esiste in mezzo a noi una persona su cento impegnata in qualcosa che vada oltre le iniziative del mondo. Noi siamo ben poco coscienti del valore delle persone per le quali Cristo ha dato la propria vita. -- Testimonies for the Church 8:148 (1904).

Se i discepoli di Cristo fossero consapevoli dell'opera che devono svolgere, nelle terre pagane in cui oggi un solo uomo proclama il messaggio del Vangelo, ve ne sarebbero a migliaia; e tutti coloro che non possono dedicarsi personalmente a quest'opera, la potrebbero sostenere con i propri mezzi, la propria simpatia e le proprie preghiere. Anche l'opera compiuta nei paesi cristiani sarebbe molto più efficace. -- Steps to Christ, 81 (1893).

Migliaia di persone godono di grande conoscenza e preziose opportunità, ma non utilizzano in alcun modo la propria influenza o il proprio denaro per illuminarne altre. Non si danno nemmeno la pena di preservare il proprio animo nell'amore di Dio, evitando almeno di diventare un peso per la chiesa. Elementi di questo genere rappresenterebbero nel cielo un fardello e un intoppo. Per amore di Cristo, per la causa della verità e nel loro proprio interesse, persone così dovrebbero svegliarsi e darsi sollecitamente da fare per l'eternità. -- The Review and Herald, 1 marzo 1887.

La chiesa di Cristo potrebbe essere paragonata a un esercito. La vita di ogni soldato è segnata dalla fatica, dalle difficoltà e dal pericolo. Da ogni parte spuntano nemici vigili, sotto la guida del principe delle forze delle tenebre, che non si assopisce mai e non si allontana mai dalla sua postazione. Ogni volta che un cristiano abbassa la guardia, questo potente avversario scaglia un attacco violento e improvviso. Se i membri di chiesa non si dimostrano attenti e attivi, saranno sopraffatti dalla sua scaltrezza. Cosa accadrebbe se la metà dei soldati di un esercito si addormentasse o si attardasse nell'esecuzione degli ordini ricevuti? Sarebbero sconfitti, fatti prigionieri o uccisi. Se qualcuno di loro riuscisse a sfuggire alla presa del nemico, sarebbe degno di una ricompensa? Certamente no, si ritroverebbe anzi immediatamente davanti alla corte marziale. Se la chiesa di Cristo si rivelasse noncurante o infedele, le conseguenze derivanti sarebbero ben più gravi. Cosa potrebbe esserci di più terribile di un esercito di soldati cristiani che dorme? Come potrebbe, quest'armata, combattere contro il mondo, che si trova sotto il controllo del principe delle tenebre? Quelli che nel giorno della battaglia si tirano indietro con indifferenza, come se la questione in gioco non li riguardasse e non fossero consapevoli della loro responsabilità, farebbero meglio a cambiare il loro atteggiamento, oppure ad abbandonare immediatamente le fila. -- Testimonies for the Church 5:394 (1889).

È necessario agire

Mi è stato mostrato che il popolo di Dio aspetta che si verifichi un cambiamento e una nuova potenza s'impossessi di tutti. Ma in questa attesa rimarrà deluso. I figli di Dio devono agire, mettersi all'opera direttamente e con slancio, chiedendo al Signore di concederci un'esatta conoscenza di noi stessi. Le scene di cui siamo spettatori sono abbastanza eloquenti per indurci al risveglio e a diffondere il messaggio della verità a coloro che vorranno ascoltarlo. La messe sulla terra è quasi matura. -- Testimonies for the Church 1:261 (1885).

Tutto l'universo invita coloro che conoscono la verità a consacrarsi senza riserve alla proclamazione della verità resa nota nel messaggio del terzo angelo. Ciò che vediamo e che udiamo costituisce un appello al dovere. L'attività degli agenti satanici obbliga ogni soldato di Cristo a occupare il suo posto sul campo di battaglia. -- Testimonies for the Church 9:25, 26 (1909).

Il messaggio dell'imminente ritorno di Cristo deve essere trasmesso a tutte le nazioni della terra. Per sconfiggere le forze del nemico è richiesto uno sforzo vigile e instancabile. Il nostro dovere non può essere quello di rimanere inattivi, versare lacrime o contorcere le mani, ma di alzarci e lavorare per il tempo presente e per l'eternità. -- The Southern Watchman, 29 maggio 1902.

Che nessuno pensi di avere la libertà di incrociare le mani e restare a far niente. È assolutamente impossibile essere salvati nell'indolenza e nell'inattività; pensiamo a ciò che Cristo ha compiuto durante il suo ministero terreno, alle sue fatiche continue e instancabili. Egli non permise a niente di distrarlo dall'opera affidatagli. Stiamo forse seguendo le sue orme? -- The Colporteur Evangelist, 38 (1950).

Gli agenti umani e divini sono associati nell'opera di salvezza delle persone. Dio ha fatto la propria parte e adesso c'è bisogno che si attivino i cristiani, è il Signore che lo richiede. Egli si aspetta che il suo popolo prenda parte alla presentazione della luce della verità a ogni nazione. Chi è disposto a collaborare con il Signore Gesù Cristo? -- The Review and Herald, 1 marzo 1887.

La chiesa deve essere attiva se vuole essere una chiesa vivente. Non dovrebbe semplicemente limitarsi a proteggere il proprio territorio dall'assalto delle forze nemiche, rappresentate dal peccato, e dell'errore; non dovrebbe accontentarsi di avanzare con lentezza, ma farsi carico del giogo di Cristo, camminare lungo i suoi passi e conquistare nuovi fedeli lungo il cammino. -- The Review and Herald, 4 agosto 1891.

Non ci resta che poco tempo per terminare il combattimento, poi tornerà Gesù e questo scenario di ribellione cesserà. I nostri ultimi sforzi devono dunque essere compiuti per lavorare con Cristo e favorire l'avvento del suo regno; alcuni sono stati in prima linea sul fronte, hanno resistito fedelmente all'avanzata del male e sono caduti al loro posto; altri guardano con tristezza agli eroi morti ma non c'è tempo per prendersi una pausa. Devono serrare le fila, strappare il vessillo alla mano paralizzata dalla morte e con rinnovata energia vendicare la verità e l'onore di Cristo. Ancor più di prima, occorre resistere al peccato, alle forze delle tenebre. I tempi richiedono un'attività vigorosa e determinata, da parte di quelli che credono nella verità presente, e la dovrebbero insegnare sia mediante il precetto sia con l'esempio. -- The Review and Herald, 25 ottobre 1881.

Ora, il Signore invita gli avventisti del settimo giorno di ogni luogo a consacrarsi a lui e a fare del loro meglio, secondo le circostanze, per contribuire all'avanzamento della sua opera. -- Testimonies for the Church 9:132 (1909).

Pigrizia e religione non vanno a braccetto e la causa dei nostri grandi limiti legati all'esperienza e alla vita cristiana, è l'immobilismo rispetto all'opera di Dio. I muscoli del vostro corpo si indeboliscono e si atrofizzano se non sono tenuti in esercizio; lo stesso avviene per quanto riguarda la natura spirituale. Se volete essere robusti, dovrete esercitare le vostre forze. -- The Review and Herald, 13 marzo 1888.

Siamo chiamati a essere operai diligenti; un uomo pigro è una creatura miserabile. Ma quale scusa può giustificare la pigrizia verso la grande opera d'amore che Cristo ha compiuto donando la propria vita? Le facoltà spirituali svaniscono se non vengono esercitate e il progetto satanico prevede il loro annientamento. Il cielo tutto è impegnato nell'opera di preparare un popolo alla seconda venuta di Cristo e "noi siamo infatti collaboratori di Dio". 1 Corinzi 3:9. La fine di ogni cosa è a un passo e adesso abbiamo l'opportunità di agire. -- The Review and Herald, 24 gennaio 1893.

Abbiamo bisogno di missionari sinceri; sforzi intermittenti produrranno pochi benefici. Occorre attirare l'attenzione delle persone ed essere animati da una profonda convinzione. -- Testimonies for the Church 9:45 (1909).

Non pochi fra noi, se riflettessero attentamente, considererebbero la loro inattività come una colpevole negligenza. Fratelli e sorelle, il nostro Redentore e tutti i santi angeli sono addolorati a motivo della vostra durezza di cuore. -- Testimonies for the Church 6:425 (1900).

Qual è la nostra posizione nel mondo? Ci troviamo nel tempo dell'attesa, un periodo che non può essere speso in un'astratta devozione. L'attesa, la veglia e l'opera vigile devono combinarsi tra loro. La nostra vita non deve essere solo corsa, agitazione e pianificazione delle cose del mondo, a scapito della pietà personale e del servizio richiesto da Dio. Senza essere indolenti nel lavoro, abbiamo però il dovere di dimostrarci ferventi di spirito, servendo il Signore. La lampada del nostro animo deve essere pronta e dobbiamo avere una riserva sufficiente di olio della grazia. Per prevenire il declino spirituale, occorre prendere ogni precauzione, altrimenti il giorno del Signore ci coglierà di sorpresa come un ladro. -- Testimonies for the Church 5:276 (1889).

Viviamo in un'epoca nella quale non può esserci indolenza spirituale. Ogni persona deve essere animata dal soffio celeste della vita. -- Testimonies for the Church 8:169 (1904).

Realizzate tutte le buone opere che vi è possibile fare in questa vita. -- Testimonies for the Church 5:488 (1889).

Gesù desidera che quanti professano il suo nome diventino operai scrupolosi e attivi. È necessario che ogni singolo membro sia edificato sulla roccia, Gesù Cristo. Sta per scatenarsi una tempesta che scuoterà e metterà a dura prova le fondamenta spirituali di ciascuno di noi. Per questo evitate la sabbia, andate in cerca della roccia. Scavate in profondità, in modo che le vostre siano fondamenta sicure. Costruite, costruite per l'eternità! Edificate con lacrime e preghiere sincere. Da adesso in poi, fate in modo che ognuno di voi abbellisca la propria esistenza con opere buone. Gli uomini come Caleb sono i più richiesti in questi ultimi giorni. -- Testimonies for the Church 5:129, 130 (1889).

La valutazione divina

C'è una valutazione del carattere che prosegue sempre. Gli angeli di Dio stanno stimando la vostra morale e prendendo nota delle vostre esigenze per presentare il vostro caso a Dio. -- The Review and Herald, 2 aprile 1889.

Egli ci riterrà responsabili di tutto ciò che avremmo potuto guadagnare col giusto uso dei nostri talenti e ci giudicherà secondo quello che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto perché non abbiamo impiegato i nostri doni alla gloria di Dio. Anche se questo non comprometterà la salvezza della nostra anima, nell'eternità ci renderemo conto dei risultati della nostra trascuratezza. Tutto il sapere e l'abilità che non abbiamo acquisito per pigrizia sarà una perdita eterna e definitiva. -- Christ's Object Lessons, 363 (1900).

Come sarebbe potuto essere se...

Se ogni soldato di Cristo avesse fatto il suo dovere, se ogni sentinella sulle mura di Sion avesse dato un suono chiaro, il mondo avrebbe già udito il messaggio di avvertimento. Ma l'opera è indietro di anni. Mentre gli uomini si sono addormentati, Satana ha avuto il sopravvento. -- Testimonies for the Church 9:29 (1909).

Intraprendiamo ora l'opera che ci è stata assegnata e proclamiamo il messaggio che deve rendere coscienti uomini e donne del pericolo che corrono. Se ogni credente avventista avesse svolto il lavoro che gli era stato affidato, il numero dei credenti oggi sarebbe molto superiore. In tutte le città d'America ci sarebbero persone disposte ad ascoltare i messaggi e a ubbidire alla legge di Dio. -- Testimonies for the Church 9:25 (1909).

Se il suo popolo avesse seguito il piano di Dio, di dare al mondo il messaggio di avvertimento, Cristo sarebbe già venuto sulla terra e i santi avrebbero già ricevuto il benvenuto nella città di Dio. -- Testimonies for the Church 6:450 (1900).

Il registro del cielo

Il mondo ha bisogno di missionari consacrati e nessun cristiano privo di spirito missionario sarà iscritto nel registro del cielo. -- The Review and Herald, 23 agosto 1892.

Se i membri di chiesa non si impegnano personalmente in questa attività, mostrano di non avere nessun legame vivente con Dio. I loro nomi sono registrati come servitori indolenti. -- Testimonies for the Church 5:462, 463 (1889).

In ogni movimento religioso vi sono quelli che, pur non potendo negare che l'opera è di Dio, mantengono le distanze rifiutando di collaborare. Dovrebbero ricordarsi del registro tenuto in cielo, quel libro nel quale non vengono fatte né omissioni né errori e in base al quale saranno giudicati. In esso viene registrata ogni occasione trascurata ma anche ogni atto di fede e di amore il cui ricordo diventa immortale. -- Prophets and Kings, 639 (1916).

Verso le due del mattino del 23 ottobre 1879 lo Spirito del Signore mi mostrò il quadro degli avvenimenti del giudizio futuro... Una grande folla era riunita di fronte a un trono su cui era seduto un essere dall'aspetto maestoso. Vari libri stavano davanti a lui; sui frontespizi era scritto, con lettere d'oro sfavillanti: "Libro del cielo". Uno di questi libri fu aperto: conteneva i nomi di coloro che dicono di credere nella verità. Improvvisamente persi di vista gli innumerevoli milioni di esseri riuniti intorno al trono perché la mia attenzione fu attratta da coloro che si erano dichiarati figli della luce e della verità.

Fu aperto un altro libro in cui figurava l'elenco dei peccati di coloro che professavano di credere nella verità. Sotto il titolo generale di "egoismo" venivano elencati molti altri peccati. Una certa categoria di persone fu definita: "collaboratori inutili". Quando gli occhi penetranti del Giudice si posarono su di loro vennero rivelati i peccati di negligenza commessi. Con labbra livide e tremanti confessarono di aver tradito la fiducia che era stata loro riposta: avevano ricevuto avvertimenti e goduto privilegi, ma avevano trascurato i primi e apprezzavano poco i secondi. Ora si accorgevano di aver abusato troppo della misericordia di Dio. È vero che non dovevano confessare gravi peccati, ma erano stati maledetti come il fico sterile perché non avevano prodotto frutti e non avevano utilizzato i talenti loro affidati.

Queste persone avevano concesso all'io il posto supremo e si erano impegnate unicamente per scopi egoistici. Non erano ricche agli occhi di Dio perché non avevano risposto positivamente alle sue aspettative. Si definivano suoi servitori, ma non avevano condotto altri uomini al Signore. Se l'opera di Dio avesse dovuto contare sul loro impegno, essa avrebbe languito perché, oltre ad aver trattenuto i beni loro affidati, non avevano donato se stessi. Avevano lasciato che altri lavorassero nella vigna del Maestro e portassero le maggiori responsabilità, mentre essi si occupavano egoisticamente dei loro interessi terreni.

Il giudice disse: "Tutti saranno giustificati per la loro fede e giudicati secondo le loro opere". Come risultò chiara la loro negligenza e saggia la decisione di Dio che consisteva nel dare a ogni uomo un'opera da svolgere in vista del suo sviluppo e della salvezza degli uomini! Ognuno doveva manifestare, nella propria famiglia e nel vicinato, una fede viva, dimostrandosi cortese con il povero, pieno di simpatia per l'afflitto, zelante nell'attività missionaria, sostenitore, con i propri mezzi, dell'opera di Dio. Furono colpiti dalla maledizione di Dio, come nel caso di Meroz, per quello che non avevano fatto, preferendo un'attività che avrebbe assicurato loro il massimo profitto in questa vita; accanto ai loro nomi, nel registro delle buone opere, c'era un vuoto desolante. -- Testimonies for the Church 4:384-386 (1885).

Ci viene richiesto più che ai nostri padri

Su noi, oggi, risplende una luce maggiore di quella di cui disponevano i nostri padri e non possiamo essere accettati e onorati da Dio se assolviamo soltanto il compito che spettava loro; non dobbiamo imitarne la fedeltà e lo zelo e agire come se essi fossero al nostro posto. Dobbiamo camminare nella scia della luce che brilla su noi, diversamente, questa luce si trasformerà in tenebre. -- Testimonies for the Church 1:262 (1885).

Appello alla chiesa indolente

È un mistero il fatto che non ci siano centinaia di persone all'opera là dove oggi non ne troviamo che una. L'universo celeste è stupito davanti all'apatia, la freddezza e la svogliatezza di quanti professano di essere figli e figlie di Dio. Nella verità c'è una forza vitale. -- Testimonies for the Church 9:42 (1909).

È impossibile salvarsi rimanendo indolenti e inattivi. Una persona veramente convertita non può vivere una vita inutile e sterile. Non si va in paradiso in carrozza e lì non c'è posto per i fannulloni... Chi non vuole collaborare con Dio in terra, non vorrà collaborare con lui nemmeno in cielo, perciò sarebbe un'imprudenza accoglierlo lassù. -- Christ's Object Lessons, 280 (1900).

Tutto il cielo guarda con intenso interesse alla chiesa, per vedere l'impegno dei suoi singoli membri per portare luce a quanti vivono nelle tenebre. -- The Review and Herald, 27 febbraio 1894.

Dovreste seriamente considerare il fatto che vi trovate di fronte al grande Dio e che egli non è un bambino con il quale gingillarsi. Non potete entrare al suo servizio e dedicarvi a esso solo secondo il vostro gradimento. -- Testimonies for the Church 2:221 (1885).

Le intelligenze celesti hanno atteso per poter collaborare con gli uomini, i membri di chiesa, ma noi non ne abbiamo percepito la presenza. -- Testimonies for the Church 6:297 (1900).

Gli angeli hanno atteso a lungo che gli agenti umani -- i membri di chiesa -- collaborassero con loro nella grande opera che deve essere svolta. Essi hanno atteso anche voi. -- Testimonies for the Church 9:46, 47 (1909).

Moltissima gente si sta avvicinando al giorno di Dio senza fare niente, declinando le responsabilità; il risultato è che, spiritualmente parlando, sono deboli.

Per quanto riguarda il lavoro per Dio, le pagine che parlano della loro vita si presentano desolatamente bianche. Sono alberi nel giardino di Dio, ma solo collaboratori inutili, che con i loro rami sterili oscurano il suolo che potrebbe essere occupato da piante rigogliose e piene di frutti. -- The Review and Herald, 22 maggio 1888.

Chi fa poco o nulla per Cristo corre un pericolo. La grazia di Dio non dimorerà a lungo presso un individuo che, avendo grandi privilegi e opportunità, se ne rimane in silenzio. -- The Review and Herald, 22 agosto 1899.

Adesso non è tempo di dormire, di indulgere in inutili recriminazioni. Chi oggi si permette di oziare perderà occasioni preziose per fare il bene. Ci è stato concesso il beato privilegio di riunire in covoni una grande mietitura; e ogni persona salvata rappresenterà una stella in più nella corona di Gesù, il nostro adorabile Redentore. Chi è ansioso di deporre l'armatura quando, insistendo un poco ancora nel combattimento, potrebbe conquistare nuove vittorie e accumulare ulteriori trofei in vista dell'eternità? -- The Review and Herald, 25 ottobre 1881.

I messaggeri celesti stanno compiendo il loro lavoro; ma noi cosa stiamo facendo? Fratelli e sorelle, Dio vi chiama a riscattare il tempo. Accostatevi a lui, fate fruttare il talento che è in voi. Fate in modo che quanti hanno avuto l'opportunità di familiarizzare con le motivazioni della fede, utilizzino tale conoscenza per qualche fine. -- Historical Sketches, 288.

Voi che ripetete la preghiera del Signore: "Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà in cielo come in terra", come potete rimanere tranquillamente seduti nelle vostre case senza dare un contributo per portare ad altri la torcia della verità? Come potete alzare le mani davanti a Dio e richiedere le sue benedizioni su voi e le vostre famiglie, quando fate così poco per aiutare il prossimo? -- Historical Sketches, 288.

Non pochi fra noi, se riflettessero attentamente, considererebbero la loro inattività come una colpevole negligenza. Fratelli e sorelle, il nostro Redentore e tutti i santi angeli sono addolorati a motivo della vostra durezza di cuore. Cristo ha dato la sua vita per la salvezza delle anime e voi, che avete conosciuto il suo amore, fate ben pochi sforzi per comunicare le benedizioni della sua grazia a coloro per i quali egli è morto. Questa vostra indifferenza e questa vostra negligenza del dovere stupiscono gli angeli. Nel giorno del giudizio voi incontrerete le anime che avete trascurate e in quel giorno vi autoconvincere-te e vi condannerete. Possa il Signore indurvi al pentimento; possa perdonare il suo popolo di avere trascurato l'opera da lui affidatagli. -- Testimonies for the Church 6:425, 426 (1900).

Che cosa si può dire al membro pigro per fargli capire la necessità di disseppellire il suo talento e metterlo a profitto? Nel regno di Dio non ci sono oziosi o indolenti. Voglia Dio far comprendere tutta l'importanza di questo argomento alla chiesa addormentata! Che Sion si levi, indossi la sua veste sontuosa e risplenda! -- Testimonies for the Church 6:434 (1900).

C'è tanto da fare per quelli che conoscono la verità, proprio quel lavoro compiuto quando eravate voi a essere nelle tenebre. È troppo tardi per sonnecchiare, per essere indolenti e inerti. Il Padrone di casa ha affidato a ciascuno un compito. Facciamo passi in avanti, non indietro; vogliamo vivere quotidianamente una nuova conversione, vogliamo che l'amore di Gesù pulsi nei nostri cuori, in modo da essere funzionali alla salvezza di tante persone. -- The Review and Herald, 10 giugno 1880.

Il Signore Gesù chiede che ogni individuo che dice di essere figlio o figlia di Dio non solo si allontani dall'iniquità, ma sia generoso in gesti caritatevoli, di altruismo e umiltà. Il Signore ha reso manifesta l'azione prodotta da un certo spirito e da un determinato modo di agire perché ci fosse di esempio in vista del lavoro da compiere. Egli dice: "Ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha". Matteo 13:12. Quelli che non sfruttano le occasioni offerte loro, che non esercitano la grazia ricevuta dal Signore, sono meno inclini a farlo e finiscono con il cadere in un profondo letargo, perdendo ciò che un tempo possedevano. Non mettono da parte provviste per il futuro tempo di necessità accumulando esperienza, ricercando una maggiore conoscenza delle cose divine, per riuscire a restare in piedi quando saranno raggiunti dalla prova e dalla tentazione. Al momento della persecuzione o della tentazione, questo gruppo di persone smarrirà coraggio e fede e saranno spazzate via le loro fondamenta, perché non hanno avvertito il bisogno di renderle sicure. Non hanno fissato la loro mente sulla roccia. -- The Review and Herald, 27 marzo 1894.

Come sarà terribile, nel gran giorno finale, scoprire che persone con le quali siamo stati strettamente legati saranno separate per sempre da noi; vedere i componenti della nostra famiglia, magari i nostri stessi figli, non salvati; accorgersi che quanti sono stati nelle nostre case e mangiato alle nostre tavole saranno tra i perduti. Allora ci porremo la domanda: "È stata colpa della mia impazienza, del mio atteggiamento poco cristiano o del mio egoismo se la religione di Cristo è risultata loro sgradevole?". Il mondo deve essere avvertito del prossimo ritorno di Cristo; ci è rimasto poco tempo per lavorare. Sono passati anni eterni che avrebbero potuto essere impiegati meglio nel ricercare in primo luogo il regno di Dio e la sua giustizia e poi nel diffondere agli altri la luce. Adesso il Signore chiama il suo popolo che ha ricevuto grande conoscenza ed è saldo nella verità, in conformità con l'importante missione che gli è stata affidata, a lavorare per gli altri e per se stessi come mai avevano fatto in precedenza. Utilizzate ogni vostra capacità, esercitate ogni vostra facoltà e tutti i talenti che avete ricevuto; usate tutta la luce che Dio vi ha donato per fare del bene al prossimo. Non cercate di diventare predicatori, ma ministri per Dio. -- The Southern Watchman, 20 giugno 1905.

Esempi convincenti

Dio ama profondamente gli uomini; gli angeli si stupiscono nel vedere la scarsa gratitudine di coloro che sono oggetto di tanto amore e l'indifferenza degli uomini di fronte all'amore di Dio. Il cielo si indigna nel vedere come viene trascurata la salvezza degli uomini. Cristo prova ciò che un padre e una madre sentirebbero sapendo che il loro figlio smarrito nel freddo e nella neve non è stato soccorso da persone che gli sono passate accanto. Quei genitori non si sentireb bero profondamente addolorati e indignati? Non denuncerebbero quegli assassini con uno sdegno ardente come le loro lacrime e intenso come il loro amore? Le sofferenze di ogni uomo sono quelle di un figlio di Dio, e coloro che non stendono la mano per soccorrere i loro simili che muoiono spiritualmente, provocano la giusta collera dell'Agnello. -- The Desire of Ages, 825 (1898).

Ho letto la storia di un uomo che, camminando un giorno d'inverno nella neve alta che si era accumulata, si paralizzò per il freddo che quasi impercettibilmente stava togliendogli ogni forza vitale. E quando era quasi congelato e a un passo dalla morte, sul punto di arrendersi, udì i lamenti di un altro viandante che stava morendo per il freddo esattamente come lui. Raccolse le proprie forze per salvarlo. Strofinò gli arti congelati dello sventurato e, dopo aver compiuto un grande sforzo, riuscì a farlo alzare; ma dato che l'uomo non si reggeva in piedi, se lo prese in braccio e lo portò attraverso quella massa di neve dalla quale pensava che non sarebbe riuscito a venir fuori da solo. Quando portò al sicuro il compagno viaggiatore, divenne cosciente del fatto che salvando l'altro aveva salvato anche se stesso. I suoi sforzi indomiti per soccorrere il prossimo avevano rianimato la circolazione sanguigna che stava congelandosi nelle sue vene e creato un calore salutare in tutte le sue membra. Insegnamenti simili devono essere presentati di continuo ai giovani credenti, non solo come precetto, ma anche come esempio, affinché nella loro esperienza cristiana possano registrare risultati simili. -- Testimonies for the Church 4:319, 320 (1885).

Non dovete soffermarvi su voi stessi e accontentarvi di essere stati benedetti dalla conoscenza della verità. Chi vi ha portato questa verità? Chi vi ha mostrato la luce della Parola di Dio? Il Signore non ve l'ha donata perché la relegaste sotto un moggio.

Ho letto il racconto di una spedizione di salvataggio organizzata per soccorrere Sir John Franklin. Uomini coraggiosi lasciarono le loro case e vagarono nell'Oceano Artico soffrendo privazioni, fame, freddo e angoscia. E per che cosa? Semplicemente per l'onore di ritrovare i cadaveri degli esploratori o, se ancora era possibile, per salvare qualcuno di loro da una morte terribile e certa se i soccorsi non fossero arrivati in tempo. Se fossero riusciti a salvare anche una sola persona, avrebbero considerato le loro sofferenze ricompensate. E fecero tutto questo a discapito della loro tranquillità e della loro felicità. Pensate a questo episodio e poi riflettete su quanto poco siamo disposti a sacrificare per la salvezza delle preziose persone che ci circondano. Non siamo costretti a lasciare la nostra casa per intraprendere un viaggio lungo e noioso nel tentativo di salvare la vita di un uomo in pericolo. Ci sono individui da salvare, in pericolo di vita alle nostre porte, intorno a noi, da ogni parte; uomini e donne che stanno morendo senza speranza, senza Dio, eppure noi non ce ne preoccupiamo e affer miamo virtualmente con i fatti se non con le parole: "Sono forse il guardiano di mio fratello?". Questi uomini che hanno sacrificato le proprie vite per salvarne altre sono elogiati dal mondo come eroi e martiri. Come dovremmo sentirci noi, che abbiamo la prospettiva della vita eterna, se non compiamo quei piccoli sacrifici che Dio ci richiede per la salvezza degli uomini? -- The Review and Herald, 14 agosto 1888.

In una cittadina del New England si stava scavando un pozzo. Quando il lavoro era quasi completato e un operaio si trovava ancora sul fondo, la terra franò e lo seppellì. Fu immediatamente lanciato l'allarme e operai, contadini, avvocati si precipitarono per il salvataggio. Mani sollecite e disponibili portarono corde, scale e badili. "Salvatelo, salvatelo", era il grido che riecheggiava.

Gli uomini si dettero da fare con forza disperata, mentre il sudore colava sulle loro fronti e le braccia tremavano per lo sforzo. Alla fine riuscirono a far passare attraverso la terra un tubo, attraverso il quale urlarono all'uomo di far sapere se fosse ancora vivo. La risposta ci fu: "Sono vivo, ma fate presto, è spaventoso qui". Ci fu un'esultanza e moltiplicarono i loro sforzi, fino a raggiungerlo e a salvarlo; le grida di entusiasmo parevano arrivare fino al cielo. "È salvo", si sentiva rimbalzare di strada in strada. La salvezza di un solo uomo valeva tutto questo interesse, ardore ed entusiasmo? Certamente, ma che cosa rappresenta la perdita della vita temporale a confronto con quella eterna? Se la minacciata fine di una persona suscita un sentimento così intenso nell'animo umano, la prospettiva della morte eterna non dovrebbe provocare una sollecitudine ancora maggiore in chi sostiene di comprendere il pericolo di un'esistenza lontana da Cristo? I servitori di Dio non manifesteranno lo stesso grande impeto per la salvezza delle persone mostrato per soccorrere un uomo caduto in un pozzo? -- Gospel Workers, 31, 32 (1915).

Professione contro espressione

Ogni verità importante ricevuta nel cuore deve esprimersi nella vita. È proporzionalmente alla ricezione dell'amore di Cristo che gli uomini desiderano annunciare agli altri la sua potenza; e il solo atto di proclamarla ne arricchisce e ne intensifica il valore nel loro animo. -- The Review and Herald, 19 febbraio 1889.

La nostra fede deve produrre molte opere perché la fede senza le opere è morta. -- Testimonies for the Church 4:145 (1885).

Tutti coloro che accettano di cuore il messaggio del Vangelo desiderano vivamente annunciarlo agli altri. L'amore celeste di Cristo deve esprimersi. -- Christ's Object Lessons, 125 (1900).

Lodiamo Dio con un servizio pratico facendo tutto quello che dipende da noi per contribuire alla gloria del suo nome. -- Christ's Object Lessons, 300 (1900).

La nostra fede, in un tempo come questo, non deve limitarsi a un semplice assenso o a una adesione teorica al messaggio del terzo angelo. Dobbiamo avere l'olio della grazia di Cristo, il quale alimenterà la lampada e farà sì che la luce della vita risplenda indicando il cammino a coloro che sono nelle tenebre. -- Testimonies for the Church 9:155 (1909).

La vostra forza spirituale e il vostro influsso saranno proporzionali al servizio d'amore e alle buone opere compiute. -- Testimonies for the Church 3:526 (1885).

Si potrebbe fare molto di più per Cristo se tutti quelli che possiedono la luce della verità si conformassero a essa. -- Testimonies for the Church 9:40 (1909).

Mi è stato mostrato che siamo mancanti come popolo. Le nostre opere non sono conformi alla nostra fede, la quale rende testimonianza del fatto che siamo davanti alla proclamazione del messaggio più importante e solenne mai annunciato agli esseri umani. Eppure, occorre ammettere che i nostri sforzi, il nostro zelo, il nostro spirito di sacrificio non sono adeguati alla portata di quest'opera. Occorre svegliarsi dal nostro torpore mortale e Cristo ci darà la vita. -- Testimonies for the Church 2:114 (1885).

Andate avanti con fede e annunciate la verità con convinzione. Fate in modo che quelli in favore dei quali vi adoperate si rendano conto che la considerate una realtà vivente. -- Testimonies for the Church 9:42 (1909).

Ricordiamoci che una vita cristiana è il più potente argomento che possa essere addotto in favore del cristianesimo. -- Testimonies for the Church 9:21 (1909).

Molti professano il nome di Cristo, ma il loro cuore non è dedito al suo servizio. Si sono semplicemente dati una patina di devozione e con questo atteggiamento hanno fatto sì che la loro condanna sia ancora più grande e sono diventati gli agenti satanici più ingannevoli ed efficaci nell'opera di annientamento delle persone. -- The Review and Herald, 27 marzo 1888.

Quanti vegliano in attesa del ritorno del Signore non lo fanno nell'ozio. Attendere la venuta di Cristo significa esortare gli uomini a temere sia il Signore sia i suoi giudizi e ad aiutarli a diventare consapevoli del grande peccato che si compie nel respingere gli appelli della sua misericordia. Coloro che aspettano il Signore purificano la loro vita ubbidendo alla verità. All'attenta vigilanza uniscono un'intensa attività. Poiché sanno che il Signore è alle porte, moltiplicano il loro zelo nel lavorare con gli angeli per la salvezza degli uomini. -- The Desire of Ages, 634 (1898).

La nostra posizione davanti a Dio non dipende dalla conoscenza che abbiamo ricevuto, ma dall'uso che ne facciamo. Così, perfino i pagani che scelgono ciò che è giusto nella misura della loro conoscenza sono in una posizione migliore rispetto a coloro che hanno una conoscenza maggiore e professano di servire Dio, ma la trascurano con il loro comportamento e contraddicono la loro professione di fede. -- The Desire of Ages, 239 (1898).

È privilegio di ogni cristiano non solo attendere, ma anche affrettare il ritorno del nostro Signor Gesù Cristo. Cfr. 2 Pietro 3:12. Se tutti coloro che professano il suo nome portassero frutto alla sua gloria, con quanta rapidità si potrebbe spargere il seme dell'Evangelo in tutto il mondo! Ben presto l'ultimo grande raccolto sarebbe maturo e Cristo ritornerebbe a raccogliere il prezioso grano. -- Christ's Object Lessons, 69 (1900).

I cristiani dovrebbero scrollarsi e assumersi quei doveri che hanno trascurato; poiché la loro personale salvezza dipende dai loro sforzi individuali. -- The Review and Herald, 23 agosto 1881.

La vera adorazione consiste nell'operare insieme a Cristo. Preghiere, esortazioni e conversazioni sono frutti a buon mercato, ai quali spesso ci si attacca; ma i frutti manifestati con le buone opere, nel sostegno ai bisognosi, agli orfani e alle vedove, sono genuini e nascono con naturalezza su un albero sano. -- The Review and Herald, 16 agosto 1881.

Che ogni membro di chiesa faccia il proprio dovere: diffondere e ricevere la luce. Nessuno può essere giustificato dalla propria indolenza nella vigna del Signore. -- The Review and Herald, 19 febbraio 1889.

II principio dell'agire è il frutto che Cristo ci chiede di produrre: atti di benevolenza, parole gentili, tenera considerazione per i poveri, i bisognosi e gli afflitti. -- The Review and Herald, 16 agosto 1881.

Non appena incontrò il Salvatore, la donna samaritana che parlò con Gesù al pozzo di Giacobbe, condusse da lui altre persone. In questo modo si dimostrò una missionaria più efficace degli stessi discepoli di Cristo. Essi, infatti, non videro nella Samaria un territorio che poteva dare frutti. I loro pensieri andavano a grandi progetti che dovevano essere realizzati in futuro. Non si accorsero che proprio intorno a loro c'era un campo da mietere. Ma attraverso quella donna che essi disprezzavano, un'intera cittadina ebbe l'occasione di ascoltare Gesù. La donna portò subito quella luce ai suoi concittadini. Questa donna rappresenta l'azione che una fede attiva in Cristo può realizzare. -- The Ministry of Healing, 102 (1905).

Gli avventisti stanno facendo progressi, raddoppiando i numeri, realizzando missioni e srotolando il vessillo della verità nei luoghi oscuri della terra; pur tuttavia, l'opera si muove molto più lentamente di quello che Dio vorrebbe. [Perché?] I membri di chiesa non si impegnano personalmente per produrre quello sforzo di cui sono capaci e ogni ramo dell'opera è paralizzato per la mancanza di pietà fervente e di operai devoti, umili e timorati di Dio. Dove sono i soldati della croce di Cristo? Che ogni persona devota, onesta e sincera, che guarda risolutamente alla gloria di Dio, si prepari per la battaglia contro l'errore. Ci sono troppi cuori timidi e codardi in questa fase del conflitto spirituale. Auguriamoci che possano diventare forti, aitanti nel combattimento per riuscire a mettere in fuga l'esercito degli alieni! -- Historical Sketches, 290.

L'esperienza ci insegna che chiunque rifiuti di utilizzare con profitto le capacità dategli da Cristo, si espone al pericolo di perderle. La verità, che non è vissuta e che non è comunicata agli altri, perde la sua forza vitale, la sua virtù terapeutica. -- The Acts of the Apostles, 206 (1911).

Niente trasmette più forza e nerbo alla vostra pietà dell'operare al servizio di quella causa che affermate di amare, che imbavagliarla. -- Testimonies for the Church 4:236 (1885).

Coloro che pensano di essere cristiani senza fare nulla, accettando passivamente le benedizioni che la grazia elargisce loro, assomigliano a chi cerca di vivere senza lavorare. Questo atteggiamento inoperoso porta alla degenerazione e al peggioramento sia dal punto di vista spirituale sia materiale. Come chi rifiuta di muovere le proprie articolazioni ben presto ne perde l'uso, così il cristiano che non esercita le facoltà che Dio gli ha donato, non solo non cresce in Gesù, ma perde il vigore che aveva precedentemente. -- Steps to Christ, 80 (1893).

Il pericolo che accompagna l'attività missionaria

Non dimentichiamoci che se l'attività aumenta e riportiamo successi nel realizzare quell'opera che deve essere compiuta, c'è il pericolo di confidare su progetti e metodi umani. Ne scaturirà una tendenza a pregare meno e ad avere minor fede. Rischieremo di smarrire il senso della nostra dipendenza da Dio, il solo che può determinare l'esito favorevole del nostro lavoro; ma anche se questa è la tendenza, nessuno pensi che lo strumento umano debba fare meno. Anzi, egli dovrà fare ancora di più accettando il dono divino, lo Spirito Santo. -- The Review and Herald, 4 luglio 1893.

Verranno tempi nei quali la chiesa sarà animata dalla potenza divina e ne conseguirà un intenso fermento; la potenza rigeneratrice dello Spirito Santo ispirerà i suoi membri a uscire e conquistare delle persone a Cristo. Ma quando questa attività si manifesterà, gli operai più dinamici saranno al sicuro solo se dipenderanno da Dio mediante la preghiera costante e fervente. Dovranno indirizzare sincere suppliche affinché la grazia di Dio li preservi dall'orgoglio, o dal considerare le loro attività come un mezzo di salvezza. Dovranno costantemente guardare a Gesù per rendersi conto che è la sua potenza a compiere l'opera ed essere in grado di attribuire ogni gloria a Dio. Saremo chiamati a intensificare i nostri sforzi per estendere l'opera di Dio e sarà ancora più fondamentale la preghiera rivolta al nostro Padre celeste. Occorrerà consacrarsi alla preghiera in privato, in famiglia e nella chiesa. -- The Review and Herald, 4 luglio 1893.

I rabbini pensavano che l'attività intensa fosse la più alta espressione della religiosità, la quale doveva manifestarsi in atti esteriori. Ma così si separavano da Dio e si esaltavano in una maggiore fiducia in se stessi. Gli stessi pericoli esistono oggi. Quando l'impegno aumenta e si ha successo nell'opera di Dio, si rischia di confidare nei piani e nei metodi umani. Si è inclini a pregare meno e ad avere meno fede. Come ai discepoli, può capitare di non sentire più la propria dipendenza da Dio e considerare il proprio lavoro come un fattore di salvezza. Inve ce dobbiamo rivolgerci sempre a Cristo e ricordare che l'opera si compie mediante la sua potenza. Dobbiamo lavorare con impegno per la salvezza degli uomini, ma dobbiamo anche dedicare del tempo alla preghiera, alla meditazione, allo studio della Parola di Dio. Solo il lavoro accompagnato da molte preghiere e santificato dai meriti di Cristo sarà valido per l'adempimento del bene. -- The Desire of Ages, 362 (1898).

Incoraggiamento ai principianti nel servizio cristiano

Gli operai che hanno maggior successo sono quelli che si assumono con letizia il compito di servire Dio nelle piccole cose. Ogni essere umano deve lavorare il filo della propria vita, tessendolo nell'intento di completare il disegno. -- Testimonies for the Church 6:115 (1900).

Dobbiamo sforzarci di rendere i nostri atti quotidiani di devozione sempre più utili, così da vedere la nostra opera alla luce dell'eternità. -- Testimonies for the Church 9:150 (1909).

Dio ha, nel suo grande piano, un posto per tutti. Ogni talento può essere utile al progresso dell'opera. -- Testimonies for the Church 9:37 (1909).

Ognuno di noi ha il suo posto nel piano divino ed è chiamato a collaborare con Cristo per la salvezza degli altri. Come c'è sicuramente un luogo preparato per noi nelle dimore celesti, altrettanto sicuramente esiste un compito particolare che Dio ci assegna nella nostra vita terrena. -- Christ's Object Lessons, 326, 327 (1900).

Il Signore fissa il suo sguardo su ognuno dei suoi. Egli ha progetti per ciascuno di essi. -- Testimonies for the Church 6:12 (1900).

Tutti possono fare qualcosa nell'opera. Nessuno sarà ritenuto innocente davanti a Dio se non avrà lavorato con impegno e altruismo per la salvezza degli uomini. -- Testimonies for the Church 5:395 (1889).

Il vostro compito non può essere trasferito ad altri; nessuno, se non voi stessi, può eseguire la vostra opera. Se nascondete la vostra luce, qualcuno rimarrà nelle tenebre per colpa della vostra negligenza. -- Testimonies for the Church 5:464 (1889).

Chi ubbidisce umilmente all'appello divino può avere la certezza che Dio lo aiuterà. Accettare una responsabilità così solenne eleva il carattere, mobilita le più alte facoltà mentali e spirituali, affina i pensieri e i sentimenti. È meraviglioso osservare come, grazie alla fede nella potenza di Dio, un essere debole acquisti forza, produca sforzi decisi e ottenga grandi risultati. Chi inizia anche con modeste conoscenze, dicendo quello che sa e continuando a studiare con zelo, vedrà aprirsi tutti i tesori celesti dinanzi a lui. Quanta più luce trasmetterà agli altri tanta più ne riceverà, e a mano a mano che spiega la Parola di Dio agli altri, spinto dall'amore per il prossimo, la comprenderà meglio personalmente. Il nostro sapere e le nostre capacità cresceranno con l'uso. -- Christ's Object Lessons, 354 (1900).

Che ciascuno operi per Dio e per gli uomini, dimostri saggezza e non sia mai colto in un atteggiamento di pigrizia, in attesa che qualcun altro lo inviti a mettersi al lavoro. Quel "qualcuno" che dovrebbe organizzare il vostro agire è oberato di responsabilità, ed è tempo sprecato quello passato in attesa delle sue direttive. Dio vi darà la saggezza per cambiare il vostro modo di essere in un solo istante, perché il suo appello è ancora valido: "Figliolo, va' a lavorare nella vigna oggi". Matteo 21:28. "Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione". Ebrei 3:7, 8. Il Signore introduce il suo invito con la parola affettuosa, "Figlio mio". Così piena di tenerezza, compassione, eppure così urgente! Il suo invito è allo stesso tempo un ordine. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 419 (1913).

La forza per resistere al male si ottiene più facilmente mediante un infaticabile servizio. -- The Acts of the Apostles, 105 (1911).

Ogni atto, ogni gesto di giustizia, misericordia e generosità è musica nel cielo. -- The Review and Herald, 16 agosto 1881.

Lo spirito di Cristo è uno spirito missionario. Il primo impulso di un cuore rigenerato è quello di condurre altri al Salvatore. -- The Great Controversy, 70 (1888).

L'unico modo per progredire nella grazia è compiere disinteressatamente l'opera precisa che Cristo ci ha domandato di realizzare. -- The Review and Herald, 7 giugno 1887.

Non dovete aspettare grandi occasioni né acquisire capacità straordinarie per collaborare con il Signore. -- Steps to Christ, 83 (1893).

L'uomo vincente nella società e nella vita è colui che, avendo ricevuto un'istruzione o meno, pone ogni sua facoltà al servizio di Dio e dei suoi simili. -- The Southern Watchman, 2 aprile 1903.

Molti di coloro ai quali Dio ha dato delle capacità per svolgere un ottimo lavoro, fanno pochissimo perché, di fatto, si impegnano poco. -- Christ's Object Lessons, 331 (1900).

Se fallite 95 volte su 100, ma riuscirete a salvare anche una sola persona dalla rovina, avrete fatto un'azione nobile par la causa del Maestro. -- Testimonies for the Church 4:132 (1885).

I rapporti fra Dio e ogni individuo sono personali e intimi, come se sulla terra non ci fosse nessun altro da aiutare, come se suo Figlio fosse morto solo per quella persona. -- Steps to Christ, 100 (1893).

II Signore vede, comprende e si servirà di te nonostante la tua debolezza, se gli offri il tuo talento come un dono consacrato alla sua opera. Nel servizio attivo e disinteressato il debole diventa forte e gode della sua celeste lode. La gioia del Signore è un elemento di forza. Se siamo fedeli, la pace che sopravanza ogni conoscenza sarà la nostra ricompensa in questa vita e, nella vita futura, entreremo nella gioia del nostro Signore. -- Testimonies for the Church 8:34 (1904).

Persone prive di particolare talento, se rimarranno fedeli nel conservare il proprio cuore all'amore di Dio, potranno conquistare molti individui a Cristo. Harlan Page era un modesto operaio di capacità normali e scarsa istruzione; ma scelse di fare dell'avanzamento dell'opera di Dio la sua principale occupazione e i suoi sforzi furono premiati da notevole successo. Operò per la salvezza dei suoi amici mediante conversazioni private e ferventi preghiere. Organizzò riunioni di preghiera, scuole domenicali e distribuì opuscoli e altro materiale religioso. In punto di morte, quando la luce dell'eternità risplendeva sul suo volto, riuscì a dire: "So che devo tutto alla grazia di Dio e non ai miei meriti personali; ma credo di avere le prove che dimostrano come oltre cento persone si siano convertite al Signore attraverso la mia personale testimonianza". -- Testimonies for the Church 5:307, 308 (1889).

Il mondo non è il paradiso del cristiano, ma semplicemente il laboratorio di Dio, nel quale dobbiamo fare apprendistato per unirci in cielo agli angeli santi. -- Testimonies for the Church 2:187 (1885).

I più umili e semplici discepoli di Cristo possono essere fonte di benedizioni per gli altri. Forse non si rendono conto del bene che sono in grado di fare, ma inconsapevolmente il loro influsso può rappresentare l'inizio di una serie di benedizioni così grandi e profonde, che solo nel giorno del giudizio finale potranno essere riconosciute. Essi non sanno di fare qualcosa di importante; nessuno chiede loro di affannarsi per raggiungere il successo, fanno solo serenamente e con fedeltà l'opera che Dio provvidenzialmente ha assegnato loro e ciò rende utile la loro vita. Essi si svilupperanno diventando sempre più simili a Cristo, perché lavorando insieme a Dio in questa vita, si preparano per un'opera più nobile e per la gioia della vita futura. -- Steps to Christ, 83 (1893).

Molti si sono consacrati a Cristo ma non vedono alcuna possibilità di fare qualcosa di grande al suo servizio o fare grandi sacrifici. Si consolino al pensiero che non è necessariamente la sorte del martire la più gradita a Dio. Può darsi che non sia il missionario, che affronta tutti i giorni vari pericoli e la morte, a occupare il primo posto nei libri del cielo. Chi si dimostra vero cristiano nella vita privata, nel sacrificio quotidiano di sé, nella sincerità di propositi, nella purezza di pensiero, nella mansuetudine di fronte alla provocazione, nella fede e nella pietà, nella fedeltà nelle piccole cose; chi nella famiglia riflette il carattere di Cristo è più prezioso dinanzi a Dio del missionario o martire di fama universale. -- Christ's Object Lessons, 403 (1900).

Non è la quantità di lavoro svolto o i risultati visibili che Dio apprezza, quanto lo spirito con cui lavoriamo. -- Christ's Object Lessons, 397 (1900).

L'approvazione del Maestro non è subordinata alla grandezza dell'opera compiuta, ai tanti successi riportati, ma alla fedeltà dimostrata anche nelle piccole cose. Dio non soppesa tanto i buoni risultati ottenuti, quanto le motivazioni che ci spingono. Egli premia fedeltà e bontà più della portata dell'opera realizzata. -- Testimonies for the Church 2:510, 511 (1885).

Non trascurate i dettagli per pensare a qualcosa che voi ritenete più importante. Voi potete riuscire in un piccolo lavoro e fallire in pieno se cercate di farne uno più grande. Tale fallimento vi condurrebbe a uno stato di scoraggiamento. Una sola cosa ricordate: datevi da fare ovunque ci sia bisogno di voi. Dio vi chiama a un servizio attivo per lui, ricchi o poveri, grandi o piccoli che siate. Lo sviluppo dei vostri talenti dipende dalla vostra volontà. Se invece trascurate le opportunità quotidiane, diverrete improduttivi, appassirete. Ecco perché nel giardino di Dio vi sono tante piante sterili. -- Testimonies for the Church 9:129 (1909).

Il Signore desidera che impieghiamo ogni nostro dono e se lo facciamo ne riceveremo di più grandi. Dio non ci dà in modo soprannaturale le doti che ci mancano, me se usiamo quelle che abbiamo, egli ci aiuterà a incrementarle e a perfezionarle. Ogni sacrificio fervente e sincero che facciamo al servizio del Maestro contribuirà allo sviluppo dei nostri talenti. -- Christ's Object Lessons, 353, 354 (1900).

Il cuore di Cristo si rallegra davanti a uomini che sono poveri in ogni senso del termine; a quelli consumati dalla malattia ma mansueti; a quelli assetati di giustizia, all'incapacità di tanti di iniziare un nuovo cammino. Egli accoglie con gioia molti servitori di Dio scoraggiati da questo stato di cose. -- Gospel Workers, 37 (1915).

Per lavorare per il Signore non c'è bisogno né di andare in terre straniere né di lasciare la propria casa; anzi, è proprio lì o in chiesa, o presso i nostri parenti, amici o persone con cui abbiamo interessi comuni, che siamo chiamati a compiere il nostro dovere. -- Steps to Christ, 81 (1893).

Se facciamo della vita e degli insegnamenti di Cristo l'oggetto del nostro studio, ogni circostanza potrà fornirci l'opportunità di impressionare positivamente i nostri conoscenti. -- Testimonies for the Church 9:63 (1909).

La vita sulla terra è l'inizio di quella nel cielo; l'educazione terrena è l'iniziazione ai princìpi di lassù; il lavoro svolto sulla terra è preparatorio a quello celeste. Ciò che noi siamo ora, per carattere e per santo servizio, è la prefigurazione di ciò che saremo poi. -- Education, 307 (1903).

Quanti respingono il privilegio della compagnia di Cristo nel servizio, rinunciano all'unica formazione che rende idonei a partecipare con lui alla sua gloria. Essi rifiutano la preparazione che dà, in questa vita, forza e nobiltà di carattere. -- Education, 264 (1903).

Nessuno si illuda di poter coltivare per tutta la vita i propri interessi egoistici ed entrare un giorno nella gioia del suo Signore! Simili persone non potrebbero condividere la gioia dell'amore disinteressato e sarebbero fuori posto in cielo. Non saprebbero apprezzare la pura atmosfera della carità che pervade il cielo, rimarrebbero indifferenti nell'udire le voci angeliche e le melodie delle loro arpe, la scienza celeste rimarrebbe per loro un mistero incomprensibile. -- Christ's Object Lessons, 364, 365 (1900).

Gesù ci invita a lavorare con pazienza e perseveranza in favore delle migliaia di anime che periscono nel peccato, disseminate in tutti i paesi, simili a relitti abbandonati su una spiaggia deserta. Coloro che sono partecipi della gloria di Gesù devono essere anche partecipi del suo ministero, aiutando i deboli, gli infelici, gli scoraggiati. -- Testimonies for the Church 9:31 (1909).

La gente comune deve entrare nelle fila degli operai. Condividendo le sofferenze dei loro simili come Gesù condivise quelle dell'umanità, lo vedranno all'opera accanto a loro con gli occhi della fede. -- Testimonies for the Church 7:272 (1902).

Il Salvatore desidera manifestare la sua grazia e imprimere il suo carattere in tutti gli uomini. Egli ha riscattato gli uomini con il suo sangue e desidera renderli liberi, puri e santi. -- The Desire of Ages, 827 (1898).

L'invito a sacrificare tutto per il servizio è rivolto anche a noi. Non ci viene chiesto di servire come Eliseo né di vendere tutti i nostri beni, ma di offrire al Signore il primo posto nella nostra vita e non sprecare nessuna occasione per facilitare lo sviluppo della sua opera. Non siamo chiamati tutti a compiere lo stesso lavoro. Uno forse dovrà partire per un paese straniero, l'altro sarà chiamato a sostenere finanziariamente l'opera di evangelizzazione. Ma il Signore accetta il dono di ognuno. Ciò che conta è la consacrazione della nostra vita e di tutto ciò che essa implica. Coloro che desiderano realizzare questo obiettivo sentiranno l'appello divino e risponderanno positivamente. -- Prophets and Kings, 221 (1916).

L'uomo saggio del mondo che medita, pianifica e pensa costantemente ai propri affari, dovrebbe cercare di diventare saggio anche nelle questioni che riguardano un interesse eterno. Se impiegasse le stesse energie spese allo scopo conseguire i guadagni terreni per assicurarsi il tesoro del cielo e la vera vita che sgorga dalla vita di Dio, quali traguardi gli sarebbero preclusi? -- Testimonies for the Church 6:297 (1900).

Dio indurrà uomini che occupano posizioni umili ad annunciare il messaggio della verità presente. Molti si affretteranno, da un luogo all'altro, mossi dallo Spirito di Dio, per cercare di portare la luce a quelli che vivono nel buio. La verità sarà come un fuoco nelle loro ossa, che li inonderà del desiderio travolgente di illuminare quanti permangono nell'oscurità. Molti, anche non istruiti, proclameranno la Parola di Dio. I bambini saranno spinti dallo Spirito Santo a proclamare il messaggio del cielo; lo Spirito sarà riversato su quanti vorranno lasciarsi andare ai suoi impulsi. Abbandonando ogni prudenza e impedimento tipico umano, si uniranno all'esercito del Signore. -- Testimonies for the Church 7:26, 27 (1902).

La vita cristiana in un paesaggio

Il cuore che riceve la Parola di Dio non è come uno stagno che inaridisce né come una cisterna crepata che perde le sue preziose acque.

È simile al ruscello di montagna, alimentato da sorgenti perenni, le cui acque limpide e fresche rianimano coloro che hanno sete e sono affaticati e aggravati. È come un fiume che scorre costantemente e a mano a mano che avanza si fa sempre più profondo e largo fino a quando le sue acque, apportatrici di vita, si diffondono su tutta la terra. I ruscelli scorrendo apportano freschezza e fertilità. Sulle rive l'erba è di un verde intenso, gli alberi hanno una chioma esuberante e i fiori abbondano. Quando il sole cocente dell'estate secca e crepa il suolo, una linea verde segna i corsi d'acqua.

La stessa cosa accade al vero figlio di Dio. La religione di Cristo agisce come un principio tonificante che infonde un'energia spirituale attiva. Quando coloro che sono stati purificati e santificati dalla conoscenza delle verità bibliche si impegnano con entusiasmo per salvare gli uomini, sono realmente un "odore di vita a vita". E mentre, giorno dopo giorno, si disseteranno alla fonte inesauribile della grazia e della conoscenza, si renderanno conto che i loro cuori sono ricolmi dello spirito del loro Maestro e che, grazie al loro impegno altruistico, molti otterranno un beneficio fisico, mentale e spirituale. -- Prophets and Kings, 233, 234 (1916).

Il motto del cristiano

Nella vita cristiana ci sono tre parole d'ordine che devono essere sempre ricordate, se si vuole impedire a Satana di avere il sopravvento su di noi: vigilanza, preghiera e lavoro. -- Testimonies for the Church 2:283 (1885).

Ogni persona che dichiara di appartenere a Cristo si impegna a diventare un degno operaio spirituale: attivo, zelante, di elevato rendimento al servizio del suo Maestro. Cristo si aspetta che ognuno faccia il suo dovere. Sia questa la parola d'ordine dei suoi discepoli! -- Testimonies for the Church 5:460 (1889).

Un paralitico spirituale

La forza si acquisisce con l'esercizio. Chiunque usi le competenze donate da Dio vedrà aumentare la capacità di consacrarsi al suo servizio. Chi non fa niente per la causa di Dio, non crescerà nella grazia e nella conoscenza della verità.

Una persona che si adagia e rifiuta di esercitare le membra perderà in poco tempo la forza per usarle. Così il cristiano che non eserciterà le energie dategli da Dio non solo fallirà nella sua crescita in Cristo, ma perderà anche quelle forze di cui disponeva. Subirà una paralisi spirituale. Chi invece, mosso dall'amore per Dio e i suoi simili si batterà per la loro salvezza, ne uscirà affermato e fortificato nella verità. Il vero cristiano lavora per Dio, non sulla base di un impulso, ma di un principio; non per un giorno o un mese, ma per una vita intera. -- Testimonies for the Church 5:393 (1889).

Il rimedio sicuro

Per gli scoraggiati vi sono rimedi sicuri: la fede, la preghiera, l'azione. La fede e il lavoro generano certezza e soddisfazione che cresceranno giorno dopo giorno. Siete tentati di lasciarvi andare allo scoraggiamento o attribuire importanza a cupi presentimenti? Ebbene, nei giorni più bui, quando tutto apparentemente sembra andare storto, non temete. Abbiate fede in Dio che conosce le vostre necessità e dispone di un potere assoluto; il suo amore infinito e la sua compassione senza limiti non si stancano mai. Non abbiate timore che venga meno alle sue promesse: egli è l'eterna verità e non muterà mai il patto stabilito con coloro che lo amano. Ai suoi fedeli collaboratori Dio concederà quell'efficienza di cui hanno bisogno. -- Prophets and Kings, 164, 165 (1916).

Esiste una sola terapia efficace per guarire la paralisi spirituale: il lavoro, l'impegno a favore delle persone che aspettano il vostro aiuto. -- Testimonies for the Church 4:236 (1885).

È questa la ricetta di Cristo per l'anima timorosa, dubbiosa, tremante. Gli addolorati, i quali camminano tristi nel cospetto del Signore, si levino e soccorrano quanti hanno bisogno di aiuto! -- Testimonies for the Church 6:266 (1900).

I cristiani che non cessano di crescere in dedizione, entusiasmo, fervore e amore non saranno mai apostati. -- The Review and Herald, 7 giugno 1887.

Sono quelli disimpegnati rispetto a quest'opera di altruismo che vivono un'esperienza debole e si consumano in un conflitto interiore, nel dubbio, nel mormorio, nel peccato e nel pentimento, finché perdono completamente il senso stesso di ciò che rappresenta la religione genuina. Sentono di non poter tornare nel mondo e così si aggrappano ai lembi di Sion, manifestando gelosie meschine, invidie, delusioni e rimorso. Sono pieni di spirito critico e si nutrono di errori e limiti dei loro fratelli. Non vivono altro che un'esperienza priva di speranza, di fede e di luce nella loro vita religiosa. -- The Review and Herald, 2 settembre 1890.

Scuse ingiustificate

Quando Gesù ritornò al Padre, affidò a ogni uomo un compito speciale; dire, "non c'è niente da fare" è una scusa ingiustificabile, è la ragione della prova che serpeggia tra i fratelli; poiché Satana riempirà le menti dei pigri con i suoi piani e li metterà all'opera... "Non c'è niente da fare" è un concetto portatore di una testimonianza malsana tra i fratelli e introduce il dissenso nella chiesa di Cristo. Dice Gesù: "...chi non raccoglie con me, disperde". Luca 11:23. -- The Review and Herald, 13 marzo 1888.

Fratelli e sorelle, molti di voi si giustificano della loro mancata attività dicendosi incapaci di adoperarsi per gli altri. Ma Dio, vi ha forse creati tanto inetti? Questa incapacità non è provocata dalla vostra inattività e non si è perpetuata in seguito alla vostra deliberata scelta? Dio non vi ha dato almeno un talento da far fruttare, non per la vostra convenienza personale o soddisfazione, ma per lui? Vi siete resi conto del vostro obbligo, come suoi servitori, di recargli un'entrata come risultato del capitale che vi è stato affidato? Non avete trascurato le occasioni di sfruttare le vostre facoltà a tale scopo? È fin troppo vero che pochi hanno capito il vero senso della loro responsabilità nei riguardi di Dio. -- Testimonies for the Church 5:457 (1889).

Molta gente pensa che il fatto di avere una vita caratterizzata da impegni di lavoro impedisca loro di fare qualcosa per la salvezza delle persone e favorire l'avanzamento della causa del Redentore. Dicono che non possono fare le cose a metà e perciò prendono le distanze dai loro doveri religiosi e si seppelliscono nel mondo. Mettono al primo posto i propri affari dimenticando Dio, il quale si rammarica per questo. Quelli assorbiti da faccende che impediscono loro di progredire nella vita spirituale e nella santità perfetta nell'ottica del timore di Dio, dovrebbero cambiare occupazione per beneficiare della presenza di Gesù al loro fianco ogni istante. -- Testimonies for the Church 2:233, 234 (1885).

Ambire a una corona pesante

Non dobbiamo diventare né esausti né vili. Sarebbe una terribile perdita barattare la gloria eterna con agi, comodità, soddisfazioni o piaceri effimeri. Il vincitore è atteso da un premio che riceverà dalla mano di Dio. Nessuno di noi lo merita, è un regalo gratuito da parte sua. Questo dono sarà meraviglioso e glorioso, ma ricordiamoci che "un astro è differente dall'altro in splendore". 1 Corinzi 15:41. Dato che siamo esortati a combattere per il Maestro, possiamo ambire, grazie alla forza di Gesù, alla corona incastonata di stelle. "I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno insegnato a molti la giustizia risplenderanno come le stelle in eterno". Daniele 12:3. -- The Review and Herald, 25 ottobre 1881.

Riscatto in vista del servizio

Il Signore, alla sua venuta, esaminerà ogni talento e chiederà gli interessi del capitale che ci ha affidato. Con l'umiliazione, l'agonia, la vita di duro lavoro e la sua morte infamante, Cristo ha pagato per il servizio di tutti coloro che hanno preso il suo nome e che si dichiarano suoi servitori. -- Testimonies for the Church 9:104 (1909).

Tutti hanno il dovere di utilizzare ogni loro capacità per l'opera della salvezza delle anime per lui. "Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo" (1 Corinzi 6:19, 20); perciò glorificate Dio con una vita di servizio che conduca gli uomini dal peccato alla giustizia. Noi siamo stati riscattati con il prezzo della stessa vita di Gesù, comperati perché possiamo rendere a Dio ciò che è suo, come suoi fedeli servitori. -- Testimonies for the Church 9:104 (1909).

Dio mi ha affidato un messaggio per il suo popolo; deve svegliarsi, aprire le tende e allargare i propri confini. Fratelli e sorelle, per il vostro riscatto è stato pagato un prezzo e tutto quello che siete e possedete deve essere utilizzato alla gloria di Dio e per il bene dei nostri simili. Cristo è morto sulla croce per salvare il mondo dalla distruzione nel peccato; egli chiede la vostra collaborazione, dovete essere la sua mano. Dovete cercare di salvare i perduti impegnandovi con sincerità e tenacia. Ricordatevi che la croce si è resa indispensabile a causa dei vostri peccati. -- Testimonies for the Church 7:9 (1902).

I discepoli di Cristo sono stati salvati per servire, e il Signore insegna che il vero scopo della vita è proprio questo. Cristo stesso faceva l'operaio e ha lasciato questa legge del servizio a tutti i suoi discepoli: un servizio a favore di Dio e degli uomini. La legge del servizio è l'anello che ci lega a Dio e a tutta l'umanità. -- Christ's Object Lessons, 326 (1900).

Andare avanti

La vita cristiana è spesso cosparsa di pericoli ed è arduo rispettare i doveri. L'immaginazione disegna una rovina incombente, seguita dalla schiavitù e dalla morte. Eppure la voce di Dio parla in modo chiaro: andate avanti. Ubbidiamo a questo ordine anche se i nostri occhi non riescono a penetrare il buio. Gli ostacoli che ostruiscono la nostra avanzata non saranno mai rimossi da uno spirito dubbioso ed esitante. Chi proroga la propria ubbidienza al momento in cui ogni incertezza svanirà e non ci sarà più alcun pericolo di sconfitta, non ubbidirà mai. La fede guarda oltre le difficoltà e si aggrappa all'invisibile, all'onnipotenza; in questo modo non sarà mai confusa. Fede, significa afferrare la mano di Cristo in ogni situazione di emergenza. -- Gospel Workers, 262 (1915).

Le nostre idee sono nel complesso troppo ristrette. Dio ci invita a un progresso continuo nell'opera di diffusione della conoscenza. Occorre pensare a modi e mezzi migliori per raggiungere la gente; occorre saper ascoltare con l'udito della fede l'ordine del possente comandante dell'esercito del Signore: "Andate avanti". Dobbiamo agire e il Signore non ci abbandonerà. Egli farà la sua parte se noi, con fede, faremo la nostra. Fratelli e sorelle che siete da tanto tempo nella verità, non avete compiuto l'opera che Dio vi ha affidato. Dov'è il vostro amore per gli altri? -- Historical Sketches, 289, 290.

Salvare le persone era una gioia per Cristo. Che questa possa essere la vostra opera e la vostra gioia. Compite il vostro dovere e accettate ogni sacrificio per la causa di Cristo ed egli sarà costantemente al vostro fianco. Andate dritti là dove vi chiama la voce del dovere; non lasciate che ogni apparente difficoltà vi ostacoli. Assumetevi le responsabilità che vi ha affidato Dio e quando di tanto in tanto dovrete portare pesi gravosi non domandate: "Perché il mio fratello è pigro e non porta alcun peso?". Fate il vostro dovere più immediato e fatelo fino in fondo e coscienziosamente, senza ricercare lusinghe ma lavorando per il Maestro perché a lui appartenete. -- The Southern Watchman, 2 aprile 1903.

La marcia del popolo di Dio deve essere orientata guardando in avanti e verso l'alto. L'esercito d'Israele è condotto da qualcuno ancora più grande di Giosuè. Il Comandante della salvezza è in mezzo a noi e, per incoraggiarci, ci dice: "Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente". Matteo 28:20. Egli ci guiderà a una vittoria sicura. Dio è in grado di mantenere in qualsiasi momento ciò che ci ha promesso. E i compiti affidati alla sua gente è in grado di portarli a termine per mezzo loro. -- Testimonies for the Church 2:122 (1885).

Perché lo spirito di Cristo non riempie di entusiasmo? Perché ci commoviamo così poco udendo i lamenti pietosi di un mondo che soffre? Siamo consapevoli del grande privilegio di poter aggiungere una stella alla corona di Cristo, una persona liberata dalle catene usate da Satana per legarla, condotta in salvo nel regno di Dio? La chiesa deve rendersi conto che ha l'obbligo di presentare il messaggio della verità presente a ogni creatura. Vi supplico di leggere il terzo e il quarto capitolo del libro di Zaccaria; se tali capitoli saranno compresi e accolti partirà una grande opera in favore di chi è affamato e assetato di giustizia, un'opera che per la chiesa significa "Andate avanti e sempre più in alto". -- Testimonies for the Church 6:296 (1900).

La maggioranza degli abitanti della terra si è sottomessa a Satana. Ma noi non siamo stati ingannati. Nonostante l'apparente trionfo del nemico, Cristo sta portando a compimento la propria opera nel santuario celeste e sulla terra. La Parola di Dio descrive la malvagità e la corruzione che esisteranno negli ultimi giorni. Nel vedere l'adempimento della profezia, la nostra fede nel trionfo finale del regno di Cristo dovrebbe rafforzarsi, permettendoci di andare avanti con rinnovato coraggio per realizzare quel lavoro che ci è stato affidato. -- Gospel Workers, 26, 27 (1915).

Una scena impressionante

Nelle visioni notturne passò davanti a me una scena impressionante. Vidi un'immensa palla di fuoco cadere in mezzo ad alcune belle cose, provocandone l'immediata distruzione. Udii qualcuno dire: "Noi sapevamo che i giudizi di Dio stavano per abbattersi sulla terra, ma non pensavamo che si sarebbero verificati così presto". Altri, con voce angosciata, dicevano: "Voi sapevate! Perché non ce lo avete detto? Noi non lo sapevamo!". Udii da ogni parte analoghe parole di rimprovero.

Mi svegliai molto triste. Poi mi riaddormentai e mi sembrò di partecipare a un grande raduno. Una persona autorevole parlava presentando una mappa del mondo. Egli disse che vi era rappresentata la vigna di Dio che doveva essere coltivata. Una luce dal cielo illumi nò ognuno e ciascuno rifletteva questa luce sugli altri. Ogni luogo che riceveva luce illuminava a sua volta un altro luogo.

Furono ripetute le parole: "Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli". Matteo 5:13-16.

Vidi dei fasci di luce risplendere da città e villaggi, dai luoghi bassi e dalle parti elevate della terra. La Parola di Dio era ubbidita e come risultato vi erano in ogni città e in ogni villaggio dei memoriali di Dio. La sua verità veniva proclamata in tutto il mondo. -- Testimonies for the Church 9:28, 29 (1909).