Servizio cristiano

Capitolo 16

La chiesa è un movimento in espansione

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Il piano divino

Il piano di Dio non prevede che il suo popolo si riunisca, organizzandosi in grandi comunità. I discepoli di Cristo sono i suoi rappresentanti sulla terra e Dio vuole che essi siano disseminati su tutto il globo: in città popolose, piccole città, villaggi, come luci che brillano nelle tenebre del mondo. -- Testimonies for the Church 8:244 (1904).

Il progetto di trasferirsi o spostarsi da località di poca importanza o prestigio e concentrare molti membri in un unico luogo per potervi esercitare una discreta influenza, equivale a rimuovere la luce da posti nei quali Dio desidera che essa risplenda. -- Testimonies for the Church 2:633 (1885).

Se la chiesa di Cristo adempisse alla volontà del Signore, la luce brillerebbe per tutti coloro che vivono nelle tenebre e "nella valle dell'ombra della morte". Se invece di raggrupparsi e rifiutare di portare la loro croce i membri di chiesa si spostassero per far brillare la luce di Cristo, lavorando come lui per la salvezza degli uomini, questo "vangelo del Regno" si diffonderebbe velocemente nel mondo. -- Thoughts from the Mount of Blessing, 42, 43 (1896).

Fratelli e sorelle, perché indugiare a proposito delle chiese? Studiate la parabola della pecora smarrita e agite da veri pastori, andando alla ricerca di chi si è smarrito nella desolazione del peccato. Soccorrete quelli che stanno per soccombere. -- The Review and Herald, 12 dicembre 1893.

I membri delle nostre chiese possono svolgere un'opera che è appena cominciata. Nessuno dovrebbe trasferirsi altrove solo per sete di vantaggi terreni. Le famiglie saldamente fondate nella verità dovrebbero stabilirsi, una o due in un luogo, una o due in un altro, là dove si presentano opportunità di guadagnarsi da vivere, per agirvi come missionari. Esse dovrebbero provare amore per gli uomini e sentire un peso di responsabilità che le spinge a occuparsi di loro, escogitando i mezzi più adatti per condurli alla verità. Esse possono distribuire le nostre pubblicazioni, organizzare riunioni in casa propria, stringere rapporti di amicizia con i vicini e invitarli a tali riunioni. In tal modo con queste loro buone opere esse diffonderanno la luce tutt'intorno. -- Testimonies for the Church 8:245 (1904).

I fratelli che desiderano cambiare il proprio domicilio, che hanno come obiettivo la gloria di Dio e avvertono la loro personale responsabilità di fare del bene agli altri, e salvare persone per le quali Cristo non ha esitato a donare la sua preziosa vita, dovrebbero trasferirsi in città e paesi nei quali la luce è pressoché assente, dove possano offrire un servizio concreto ed essere di benedizione ad altri individui con il loro lavoro e la loro esperienza. Occorrono missionari che si rechino in città e paesi per alzare il vessillo della verità, in modo che Dio possa avere testimoni sparsi su tutto il territorio perché la luce della verità penetri in quei luoghi ancora non raggiunti, e sollevare il suo vessillo là dove è ancora sconosciuto. -- Testimonies for the Church 2:115 (1885).

Nulla può suscitare maggiore dono di sé, sviluppare e rafforzare il carattere del servizio in favore degli altri. Molti di coloro che si professano cristiani pensano solo a loro stessi e si limitano a stabilire relazioni nell'ambito della chiesa. Desiderano godere della compagnia dei membri e delle attenzioni del pastore. Diventano membri di chiese grandi e ricche e dimostrano scarso interesse per gli altri. In questo modo si privano di preziose benedizioni. Molti potrebbero trarre grandi benefici se rinunciassero alle loro comode amicizie e impegnassero le loro energie nel servizio cristiano, imparando così ad assumersi delle responsabilità. -- The Ministry of Healing, 151 (1905).

In America ci sono migliaia di località da raggiungere, nelle quali non è mai stato innalzato il vessillo della verità e dove il suo annuncio non è mai stato udito. Migliaia di membri, pigri da un punto di vista religioso, zoppicanti e pieni di dubbi nel loro cammino verso il cielo, potrebbero fare il loro ingresso nel terreno da mietere. La loro esigenza è un'unione vitale con Gesù; poi si potrà dire di loro: "Noi siamo infatti collaboratori di Dio". 1 Corinzi 3:9.

Vorrei dire a molti: Che cosa aspettate? Aspettate che qualcuno vi porti nella vigna e vi guidi nell'opera, oppure volete che la vigna giunga fino a voi, in modo da evitare ogni inconveniente nel lavoro? Ebbene, attenderete invano; se alzate lo sguardo, noterete che i campi sono maturi, pronti per la mietitura; da qualsiasi lato la osserviate, scoprirete che c'è un'opera da compiere a breve e a lungo termine; ma a quanti, nel giorno del giudizio, Cristo potrà rivolgersi chiamandoli "servi buoni e fedeli"? Matteo 25:21. Mi chiedo quale sia lo stato d'animo degli angeli che vedono avvicinarsi l'ora della fine e osservano tutte quelle persone che sostengono di conoscere Dio e Gesù Cristo da lui inviato, trasferirsi, consultarsi tra di loro, partecipare alle riunioni e sentirsi insoddisfatti se la predicazione non ha fatto abbastanza del bene al loro animo e non ha rinvigorito la chiesa, mentre questi non stanno facendo letteralmente nulla... Se spostarsi in località che non hanno conosciuto la verità, o almeno solo in minima parte, presenta loro prospettive temporali ed economiche non soddisfacenti, saranno forse esentati da quell'opera che Gesù ha compiuto per salvarli? -- General Conference Bulletin, 131 (1893).

Siamo consapevoli dell'estremo bisogno di un'opera missionaria che porti la verità non solo nelle nazioni straniere, ma anche a quelli che ci sono vicini. Intorno a noi ci sono città che non hanno fatto proprio nulla per la salvezza dei loro abitanti. Perché le famiglie che conoscono la verità non vanno a stabilirsi in quelle località a diffondere il messaggio del Vangelo lavorando con umiltà, non secondo le proprie vie, ma secondo quelle di Dio, per raggiungere quanti non lo conoscono? Quando la chiesa comprenderà appieno lo spirito del messaggio, i suoi membri dedicheranno ogni loro energia nell'opera di salvezza a favore di quelle persone per le quali Cristo ha dato la vita. Penetreranno in nuovi territori e alcuni membri, pur non essendo pastori consacrati, lavoreranno con Dio per visitare le comunità e rianimare ciò che sono sul punto di morire. Ci saranno laici che andranno in città e luoghi isolati per far risplendere la luce che il Signore ha loro donato. Entreranno in contatto con individui che non sembreranno nell'immediato ben disposti, ma l'unica domanda da porsi sarà: sono in armonia con Cristo? Beneficiano dell'effusione del suo Spirito in modo che il loro influsso, con la norma e l'esempio, presenti le bellezze dell'autore della verità e della giustizia? Nei luoghi nei quali la verità è sconosciuta, i fratelli che hanno la capacità di fare questo lavoro, potrebbero affittare una sala o qualche altro posto adeguato per riunioni e raccogliere tutti quelli che verranno, per poi istruirli nella verità. Non avranno bisogno di fare sermoni, ma solo di prendere la loro Bibbia e lasciare parlare direttamente Dio dalla sua parola. I presenti, anche pochi di numero, potranno esaminare il "così dice il Signore", con calma e senza particolare ostentazione; sarà sufficiente leggere e spiegare il semplice messaggio della verità, pregare e cantare insieme all'uditorio. -- The Review and Herald, 29 settembre 1891.

Abraamo, un esempio edificante

Abraamo non fu chiamato ad affrontare né una prova facile né un piccolo sacrificio. Nonostante le insistenze della famiglia e dei parenti, che volevano impedirgli di abbandonare il suo paese, non esitò a ubbidire all'appello che gli era stato rivolto. Non chiese nessuna informazione sulla terra promessa: non domandò se il suolo di quel paese fosse fertile e se la terra avesse un clima salubre. Non gli importava sapere se vi fosse un ambiente piacevole o se in quel paese fosse possibile arricchirsi. Dio aveva parlato e il suo servitore avrebbe ubbidito: Abraamo desiderava solo stare con Dio.

Ancora oggi molti sono messi alla prova come Abraamo: benché non vi sia una voce che parla loro dal cielo, la parola di Dio e le manifestazioni della provvidenza rivolgono un appello agli uomini. Può essere loro richiesto di abbandonare una carriera promettente, di interrompere relazioni piacevoli e vantaggiose, di separarsi dai parenti per percorrere una strada che sembra fatta solo di abnegazione, privazioni e sacrifici. Dio ha un piano per loro: il benessere e l'influsso di amici e parenti impedirebbero lo sviluppo delle caratteristiche essenziali per il suo adempimento. Il Signore chiede a questi uomini di allontanarsi dalle loro certezze materiali e affettive, e li guida in modo che essi riconoscano la necessità del suo aiuto. Quando essi avranno fiducia solo in Dio, egli si rivelerà. Chi è pronto a rispondere alla chiamata di Dio e a rinunciare a progetti a lungo sognati o alla compagnia dei propri cari? Chi, incurante delle occasioni perse per seguire Gesù, accetterà nuovi compiti e affronterà prospettive oscure, nel tentativo di realizzare con decisione e costanza l'incarico che Dio gli ha affidato? Colui che accetta possiede la fede di Abraa-mo e parteciperà con lui al "...sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria" (2 Corinzi 4:17) al quale "...le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che deve essere manifestata". Romani 8:18. -- Patriarchs and Prophets, 126, 127 (1890).

"Che cosa fai qui?"

Molti cesseranno di esaltare le istituzioni umane e si schiereranno con decisione dalla parte di Dio e della sua santa legge. Siccome questi risultati dipendono in gran parte dall'incessante attività dei figli di Dio fedeli e sinceri, Satana fa l'impossibile per indurli a disubbidire, affinché i piani di Dio non si realizzino. Ad alcuni fa perdere di vista la nobile e santa missione alla quale sono stati chiamati e li rende sensibili ai piaceri della vita. Li spinge a sistemarsi in case confortevoli o a cambiare residenza se i vantaggi materiali sembrano più interessanti altrove. In questo modo abbandonano delle località in cui avrebbero potuto esercitare il loro influsso. Altri vengono indotti da Satana a lasciare il lavoro quando lo scoraggiamento s'impadronisce di loro a causa dell'opposizione o della persecuzione. Ma il Signore ama tutti questi uomini. A ogni figlio di Dio, la cui voce è stata spenta dal nemico, viene rivolta la domanda: "Che fai tu qui? Io ti ho dato il compito di andare in tutto il mondo, di predicare il Vangelo e di preparare un popolo per il gran giorno di Dio; perché sei qui? Chi ti ha mandato?" -- Prophets and Kings, 171, 172 (1916).

Alle famiglie e ai singoli individui è rivolta la domanda: "Che cosa fai qui?". In molte chiese vi sono famiglie che conoscendo bene il messaggio della parola di Dio potrebbero allargare la loro sfera d'azione e d'influsso trasferendosi in luoghi dove mancano i predicatori della parola per poterli facilmente sostituire. -- Prophets and Kings, 172 (1916).

L'appello alle famiglie cristiane

È importante che delle famiglie si stabiliscano in luoghi disabitati. Contadini, costruttori, finanziatori e persone in grado di svolgere varie arti o mestieri dovrebbero andare in località disabitate per migliorare i terreni, creare piccole industrie, costruire case semplici per sé e per i vicini. -- The Ministry of Healing, 194 (1905).

Dio invita le famiglie cristiane a recarsi nelle zone dove ancora non si conosce la verità e a lavorare con saggezza e con perseveranza per il Maestro. La risposta a questo appello richiede uno spirito di sacrificio. Mentre molte persone aspettano che ogni ostacolo sia rimosso, altre periscono senza conoscere il piano di Dio e senza speranza nel mondo. Molti, anzi moltissimi, per amore di vantaggi terreni o per conseguire ampie conoscenze scientifiche, sono pronti ad avventurarsi in regioni pestilenziali affrontando avversità e privazioni. Dove sono quelli che sono disposti a fare la stessa cosa per amore del Vangelo? Dove sono gli uomini e le donne che raggiungeranno le regioni che hanno bisogno di conoscere il Redentore? -- Testimonies for the Church 9:33 (1909).

Ci sono famiglie intere che potrebbero diventare missionari, con un impegno personale dei singoli componenti, offrendo mani e intelletto al servizio del Maestro e studiando nuovi metodi per il successo della sua opera. -- Testimonies for the Church 9:40 (1909).

Se le famiglie si stabilissero nei luoghi più oscuri della terra, posti nei quali le persone sono avvolte dalle tenebre spirituali, e facessero risplendere in mezzo a loro la luce della vita di Cristo, si potrebbe compiere una grande opera. Lasciamo che inizino a svolgere il proprio incarico in modo tranquillo e riservato, senza ricorrere ai fondi della Federazione fino a quando l'interesse suscitato sarà tale da non poter più gestire la cosa senza un aiuto pastorale. -- Testimonies for the Church 6:442 (1900).

Un innesto richiede saggi vivaisti

Prepariamo gli operai affinché vadano nelle strade e lungo le siepi. Abbiamo bisogno di saggi vivaisti che trapiantino alberi in località diverse e garantiscano loro le condizioni migliori perché possano crescere. È un dovere positivo del popolo di Dio recarsi in regioni lontane. Mettiamo all'opera forze per dissodare nuovi terreni, creare nuovi centri di influsso ovunque sia possibile farlo. Reclutiamo operai in possesso di un sincero entusiasmo missionario e lasciamoli avanzare perché diffondano la luce e la conoscenza intorno a loro, come anche nei paesi lontani. -- Testimonies for the Church 9:118 (1909).

Molti membri delle nostre grandi chiese non fanno praticamente nulla. Essi potrebbero svolgere un eccellente lavoro se, anziché raggrupparsi, si dividessero e andassero dove la verità non è ancora penetrata. Gli alberi troppo fittamente piantati non crescono. Il giardiniere deve trapiantarli perché abbiano terreno sufficiente per crescere, altrimenti diventeranno malaticci, rachitici e si seccheranno. La stessa regola vale per le nostre grandi congregazioni. Molti membri si stanno spegnendo spiritualmente proprio per mancanza di lavoro: essi diventano deboli e inefficienti. Se trapiantati, potrebbero crescere e diventare vigorosi. -- Testimonies for the Church 8:244 (1904).

Risultati assicurati

Se i membri di chiesa si leveranno per svolgere l'opera che sono in grado di compiere, andando al combattimento a loro spese, ciascuno di essi cercando di fare il possibile per la salvezza delle anime, vedremo molti abbandonare le file di Satana per schierarsi sotto la bandiera di Cristo. Se il nostro popolo agirà seguendo la luce contenuta in queste poche parole di avvertimento, vedremo sicuramente la salvezza del Signore. Tale presa di coscienza produrrà meravigliosi risvegli, peccatori si convertiranno e molte persone saranno aggiunte alla chiesa. -- Testimonies for the Church 8:246 (1904).

I nostri fratelli di chiesa dovrebbero avvertire un profondo interesse per l'opera delle missioni, nella nostra nazione come all'estero. Riceveranno abbondanti benedizioni nel loro impegno accompagnato dal sacrificio, volto a piantare il vessillo della verità in nuovi territori. Il denaro investito in una simile opera vedrà considerevoli ritorni; nuovi convertiti, felici per la luce ottenuta dalla parola, metteranno a loro volta a disposizione i propri mezzi per portare quella luce ad altri. -- Testimonies for the Church 9:49 (1909).

Nei territori dove le condizioni sono poco promettenti, se non addirittura scoraggianti, tanto che molti rifiutano di recarvisi, possono compiersi grandi cambiamenti, grazie allo spirito di sacrificio dei membri laici. Questi umili operai avranno successo, perché svolgono un'azione paziente, perseverante, appoggiandosi non sull'uomo ma su Dio, che dà loro il suo favore. Il bene che essi fanno non sarà mai conosciuto in questo mondo. -- Testimonies for the Church 7:22, 23 (1902).

Un insegnamento dal fallimento dell'antico israele

Quando gli israeliti fecero il loro ingresso in Canaan, non adempirono al piano divino che prevedeva la presa di possesso dell'intero paese. Dopo una parziale conquista, si stabilirono nel territorio occupato per gioire dei frutti delle loro vittorie. Per effetto della loro miscredenza e del loro amore per la vita comoda, si riunirono nei territori già in loro possesso invece di spingersi alla conquista di nuovi; in questo modo ebbe inizio il loro allontanamento da Dio. Per colpa della loro incapacità a compiere la sua volontà, fu per lui impossibile adempiere la promessa di benedizione nei loro confronti. La chiesa attuale non sta forse comportandosi allo stesso modo? Nonostante siamo in presenza di un vasto campo missionario, quelli che si professano cristiani si riuniscono là dove possono godersi i privilegi del messaggio. Non sentono la necessità di entrare in nuovi territori e portare la parola della salvezza nelle regioni lontane. Si rifiutano di compiere il mandato ricevuto da Cristo: "Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura". Marco 16:15. Sono forse meno colpevoli del popolo ebraico? -- Testimonies for the Church 8:119 (1904).