Servizio cristiano

Capitolo 24

Requisiti di un servizio cristiano efficace

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Efficienza

L'inefficienza e la noncuranza non sono soggette alla pietà. Quando ci rendiamo conto di lavorare per Dio, avremo più che mai la nozione della santità del servizio spirituale. Questa consapevolezza ci consentirà di avere maggiore vitalità, attenzione e perseveranza nell'assolvimento del nostro dovere. -- Testimonies for the Church 9:150 (1909).

II tempo esige una maggiore efficienza e una più profonda consacrazione. Oh, sono così presa da questo argomento che grido a Dio: "Levati e manda i tuoi messaggeri, consapevoli del senso della loro responsabilità, messaggeri nei cuori nei quali l'egoismo, che sta alla base di ogni peccato, è stato crocifisso". -- Testimonies for the Church 9:27 (1909).

L'opera affidata ai discepoli avrebbe richiesto un grande impegno perché l'intensità del male li avrebbe investiti con grande forza. -- The Acts of the Apostles, 31 (1911).

Linguaggio colto

La cultura e il giusto uso della parola sono importanti in ogni settore dell'attività cristiana. Dovremmo abituarci a usare toni gradevoli, un linguaggio puro e corretto, parole cortesi. Le espressioni gentili e amabili sono una dolce rugiada per il cuore. -- Christ's Object Lessons, 336 (1900).

Il predicatore e l'insegnante tengano presente che annunciano agli altri un messaggio dalle conseguenze eterne. Nel giorno del giudizio saranno giudicati loro stessi secondo la verità che hanno predicato. Molti accettano o respingono il messaggio secondo il modo in cui gli viene presentato, perciò parlate cercando di toccare sia la mente che il cuore, parlate piano, con chiarezza e solennità, con la gravità richiesta dal caso. -- Christ's Object Lessons, 336 (1900).

Quando cercate di attrarre gli altri nel raggio d'azione dell'amore di Gesù, la vostra purezza nel linguaggio, il vostro disinteresse nel servizio, la gioia che traspare dal vostro comportamento testimonie-ranno la potenza della sua grazia. -- The Ministry of Healing, 156 (1905).

Ogni cristiano è chiamato a far conoscere agli altri le insondabili ricchezze di Cristo, perciò dovrebbe adoperarsi nel perfezionare la propria dizione e presentare la parola di Dio in modo da toccare i cuori degli ascoltatori. Non è nei disegni di Dio che i suoi testimoni siano persone incolte e grossolane, né nella sua volontà che essi sminuiscano o degradino la grazia che egli vuole trasmettere al mondo tramite loro. -- Christ's Object Lessons, 336 (1900).

Saranno formati nella pazienza, cortesia, affabilità e abnegazione. Metteranno in atto la vera cordialità cristiana tenendo presente che Cristo, loro compagno di strada, non può approvare parole o sentimenti scortesi, offensivi. Le loro espressioni saranno purificate; la capacità di parlare sarà considerata un talento prezioso, che servirà loro a compiere un lavoro di alto spessore e consacrato. -- Gospel Workers, 97 (1915).

Cultura intellettuale

La cultura intellettuale è ciò di cui abbiamo bisogno in quanto popolo e che dobbiamo assolutamente possedere per andare incontro alle esigenze dei tempi. -- Testimonies for the Church 4:414 (1885).

Occorre un'attenta riflessione perché non è possibile lavorare per il Signore con successo lasciando tutto al caso. Il Signore ha bisogno di uomini che riflettano, ha bisogno di collaboratori e non di pasticcioni; Dio vuole uomini equilibrati, intelligenti, uomini che sappiano svolgere la grande opera per la salvezza dell'umanità. -- Testimonies for the Church 4:67 (1885).

Alcuni devono disciplinare la propria mente con l'esercizio e costringerla a riflettere. Fino a quando dipenderanno da qualcun altro che pensa per loro, risolve le loro difficoltà e si rifiutano di pensare con la propria testa, aumenterà la loro incapacità a ricordare, a guardare avanti e a saper discernere. Ogni singola persona deve impegnarsi al massimo per educare la propria mente. -- Testimonies for the Church 2:188 (1885).

Dio non vuole che ci accontentiamo di avere una mente pigra, indisciplinata, pensieri superficiali e ricordi sconnessi. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 506 (1913).

Gli uomini di Dio devono studiare diligentemente, essere scrupolosi nell'acquisire conoscenza e non sprecare una sola ora. Per mezzo di un'applicazione perseverante potranno raggiungere qualsiasi livello d'eccellenza nella loro esperienza cristiana di uomini maturi e di potere. -- Testimonies for the Church 4:411 (1885).

Impariamo a far tesoro di ogni istante... il tempo impiegato nel viaggiare... in sala di attesa... prima di mettersi a tavola o in attesa di un appuntamento. Quante cose si possono fare se abbiamo un libro a portata di mano e approfittiamo di questi ritagli di tempo per studiare, leggere e riflettere accuratamente! -- Christ's Object Lessons, 343, 344 (1900).

Chi ha fermi propositi, è impegnato e sa fare un'attenta economia del proprio tempo, sarà in grado di acquisire conoscenze e abilità mentali che gli permetteranno di occupare qualsiasi compito sociale e responsabilità. -- Christ's Object Lessons, 334 (1900).

Gli uomini che occupano posizioni di responsabilità devono migliorare continuamente. Essi non devono ancorarsi alle esperienze del passato e credere che non sia necessario accrescere il proprio patrimonio intellettuale. L'uomo, benché per natura sia un essere debole e abbia un inclinazione al male, è comunque capace di fare continui progressi. Può essere illuminato dalla scienza, nobilitato dalla virtù e può progredire sia nella dignità morale sia in quella mentale, fino a raggiungere una perfezione di intelligenza e una purezza di carattere di poco inferiore a quelle degli angeli. -- Testimonies for the Church 4:93 (1885).

Chi vuole collaborare con Dio deve fare di tutto per perfezionare ogni sua facoltà fisica e psichica. La vera educazione comporta una preparazione di tutte le energie fisiche, intellettive e morali per compiere ogni dovere; si tratta di una formazione del corpo, dell'anima e dello spirito per il servizio di Dio. Questa è la formazione che ha un risvolto eterno! -- Christ's Object Lessons, 330 (1900).

Tecnici, avvocati, uomini d'affari, o con qualsiasi altra professione, cerchino continuamente di migliorare il proprio rendimento e diventare dei veri maestri nel loro campo di attività. I discepoli di Cristo dovrebbero forse essere meno intelligenti e impegnarsi al suo servizio ignorando tutte le vie da seguire e i mezzi da utilizzare? Raggiungere la vita eterna è l'obiettivo più importante per l'uomo. Per avvicinare gli uomini a Cristo è necessario conoscere la natura umana e le caratteristiche della sua mente. Per attrarre uomini e donne ai grandi temi della verità sono indispensabili un'attenta riflessione e preghiere ferventi. -- Testimonies for the Church 4:67 (1885).

Dignità e buona educazione cristiana

L'assenza di dignità e raffinatezza cristiana tra le fila di chi osserva il sabato ci danneggia e rende insipida la verità che professiamo. L'opera di educazione della mente e del contegno può essere orientata verso la perfezione. Se quelli che proclamano la verità non approfittano adesso dei privilegi e delle opportunità concesse loro di raggiungere la massima statura quali uomini e donne in Cristo Gesù, non onoreranno quest'ultimo né la sua causa. -- Testimonies for the Church 4:358, 359 (1885).

Sforzatevi di mantenere una dignità sul lavoro con una vita ordinata e una conversazione devota. Non abbiate mai paura di raggiungere un livello troppo elevato... Eliminiamo qualsiasi ruvidezza e grossolanità e coltiviamo la cortesia, la raffinatezza e la buona educazione cristiana. Guardiamoci dall'essere bruschi e burberi e non consideriamo virtù queste caratteristiche, perché Dio non le reputa tali. Sforziamoci di non offendere nessuno senza motivo. -- The Review and Herald, 25 novembre 1890.

È fondamentale che uomini e donne che conoscono la volontà divina imparino a essere operai di successo per la sua causa. Dovrebbe trattarsi di persone educate, istruite, prive di quella ingannevole patina esteriore e di quella posa melensa tipiche delle persone mondane, ma fornite di quella raffinatezza e sincera cortesia che ha l'aroma del cielo e che ogni cristiano esibirà se diventerà partecipe della natura divina. -- Testimonies for the Church 4:358 (1885).

Possediamo la fede, la speranza e la verità più grandi mai affidate al nostro mondo e le vogliamo rappresentare all'umanità nel loro carattere più esaltante. Non vogliamo assumere un atteggiamento tipico di chi vuol chiedere scusa a questo mondo perché osa credere a queste preziose e sante verità; vogliamo soltanto camminare umilmente accanto a Dio e comportarci in modo degno della nostra condizione di figli del padre supremo i quali, pur essendo deboli strumenti, si occupano degli argomenti più importanti e interessanti, più elevati ed esaltanti di qualsiasi altro tema temporale e terreno. -- The Review and Herald, 26 luglio 1887.

Colui che opera per la salvezza delle persone ha bisogno di consacrazione, integrità, intelligenza, applicazione, energia e tatto. Se è in possesso di simili requisiti, non potrà essere inferiore a nessuno; al contrario, eserciterà un'influenza determinante a favore del bene. -- Gospel Workers, 111 (1915).

All'opera missionaria dovrebbero dedicarsi uomini disposti a imparare i modi migliori per accostarsi ai singoli individui e ai nuclei familiari. Dovrebbero vestirsi in maniera pulita ma non vanitosa, e avere maniere tali da non disgustare gli altri. C'è grande necessità di un'educazione vera nei nostri membri, che dovrebbe essere coltivata da tutti quelli che si occupano di lavoro missionario. -- Testimonies for the Church 4:391, 392 (1885).

Genuinità

La vita di chi ha un messaggio così sacro e solenne come quello che siamo stati incaricati di annunciare, non deve contenere alcuna finzione. Il mondo osserva gli avventisti del settimo giorno perché conosce qualcosa della loro professione di fede e dei loro alti ideali; e quando si accorge che alcuni non sono coerenti con le idee dichiarate li guarda con disprezzo. -- Testimonies for the Church 9:23 (1909).

Gli uomini possono avere doni eccellenti, buone capacità, notevoli qualità; ma basterà un solo difetto, un peccato segreto tollerato e costateranno sulla loro pelle ciò che provoca lo scafo mangiato dalle termiti in un battello: disastro completo e rovina! -- Testimonies for the Church 4:90 (1885).

Paolo possedeva dentro di sé l'atmosfera del cielo; tutti quelli che gli si accostavano avvertivano l'influsso della sua unione con Cristo. Il fatto che la sua vita fosse un esempio perfetto della verità che proclamava, conferiva forza di persuasione alla sua predicazione. Ecco dove nasce la forza della verità. L'influsso inconscio e non studiato di un'esistenza pura è il sermone più convincente a sostegno del cristianesimo. Un'argomentazione, pur inconfutabile, può provocare solo opposizione; ma un esempio devoto possiede una forza alla quale è assolutamente impossibile resistere. -- Gospel Workers, 59 (1915).

Il carattere non si manifesta solo nei nostri atteggiamenti esteriori, ma scaturisce dall'intimo. Se vogliamo condurre altri sulla via della giustizia, bisogna che i princìpi della giustizia siano saldi nei nostri cuori. La professione di fede può esprimere la teoria della religione, ma solo una spiritualità vissuta diffonde la verità. I mezzi attraverso i quali la luce viene comunicata al mondo sono: una vita coerente, una condotta santa, un'assoluta integrità, uno spirito attivo e benevolo, un esempio di pietà. -- The Desire of Ages, 307 (1898).

La preghiera, l'esortazione e il dialogo sono frutti che costano poca fatica, di facile reperibilità; ma i frutti manifestati con le buone opere, con l'attenzione rivolta ai bisognosi, agli orfani e alle vedove sono genuini e crescono naturalmente su un albero sano. -- Testimonies for the Church 2:24 (1885).

Aggressività

Generalmente, il Signore non opera miracoli per fare progredire la sua verità. Se l'agricoltore trascura la coltivazione del terreno, Dio non interviene per neutralizzare un esito scontato. Egli agisce secondo gli alti principi che ci sono noti ed è compito nostro far maturare saggi progetti e mettere in atto quei mezzi grazie ai quali il Signore produrrà risultati certi. Quelli che evitano un impegno deciso ma attendono semplicemente che lo Spirito Santo li obblighi all'azione, periranno nelle tenebre. Non siete stati chiamati nell'opera di Dio per starvene seduti senza far niente. -- The Southern Watchman, 1 dicembre 1903.

Ci sono alcuni membri impegnati nel lavoro missionario che si rivelano deboli, senza spina dorsale e inclini alla demoralizzazione. Sono privi di slancio e non possiedono quei tratti caratteriali positivi che trasmettono energia quando si intraprende qualche attività, quello spirito e quella forza che accendono l'entusiasmo. Quanti vogliono vincere devono essere coraggiosi e ottimisti e coltivare non solo le virtù passive, ma anche quelle attive. -- Gospel Workers, 290 (1915).

Il Signore ha bisogno di operai capaci di spingere al trionfo la croce di Cristo. -- The Review and Herald, 6 maggio 1890.

Il messaggio non deve essere annunciato in maniera sottomessa e priva di vitalità, ma con modi decisi e chiari. -- Testimonies for the Church 8:16 (1904).

Non servono oratori brillanti per offrire questo messaggio. La verità deve essere esposta in tutto il suo rigore. Occorrono uomini d'azione che si impegnino con energia sincera e continua per la purificazione della chiesa e per avvisare il mondo. -- Testimonies for the Church 5:187 (1889).

Dio non ha posto nella sua causa per i pigri; egli vuole operai seri, amabili e sinceri. -- Testimonies for the Church 4:411 (1885).

Determinazione

Coloro che sono al servizio di Dio devono dimostrare vivacità e determinazione nella missione di salvezza degli altri. Ricordiamoci che essi moriranno se noi, come strumenti divini, non ci adopereremo con ferma determinazione, senza mai scoraggiarci. -- Testimonies for the Church 6:417 (1900).

Egli ci ha assegnato una grande opera da compiere, svolgiamola con cura e fedeltà. Manifestiamo nelle nostre vite quello che la verità ha fatto per noi. -- Testimonies for the Church 6:418 (1900).

Fervore

È necessario un vero zelo cristiano che si manifesterà con l'azione... Se Cristo vive in noi non potremo fare a meno di trasmettere ad altri il suo messaggio così come l'acqua delle maestose cascate del Niagara non può smettere di scorrere. -- Testimonies for the Church 2:233 (1885).

Tutti coloro che accettano Cristo come Salvatore personale aspireranno a collaborare nella sua opera. Riflettendo su ciò che Dio ha fatto per loro, proveranno amore e riconoscenza profondi. Desidereranno manifestare la loro gratitudine consacrando i loro talenti al servizio di Dio. Vorranno manifestare il loro amore per Cristo e i redenti. Non eviteranno impegno, privazioni e sacrificio. -- The Ministry of Healing, 502 (1905).

Un vasto campo di azione si apre per le persone, come Marta, zelanti e laboriose nell'opera religiosa; ma esse devono prima, come Maria, sedere ai piedi di Gesù. Bisogna che la grazia del Cristo santifichi la diligenza, l'impegno e le energie. Solo allora la vita sarà una potenza invincibile al servizio del bene. -- The Desire of Ages, 525 (1898).

Siamo chiamati a proseguire, nel suo nome, l'opera del Signore, con quella perseveranza inarrestabile e quel fervore instancabile dimostratici da Cristo. -- Testimonies for the Church 9:25 (1909).

Dobbiamo infrangere la monotonia della nostra attività religiosa. È vero, stiamo svolgendo un'opera speciale, però non diamo prova di sufficiente zelo e impegno. Se fossimo più attivi, gli uomini si convincerebbero della veridicità del nostro messaggio. L'irrisolutezza e la monotonia del nostro servizio per Dio allontanano molte persone di ceto elevato che hanno bisogno di vedere zelo intenso, profondo e santificato. -- Testimonies for the Church 6:417 (1900).

Pazienza

Per diventare collaboratori di Gesù, dovrete avere tutta la pazienza possibile nei confronti delle persone con le quali lavorerete, senza disprezzare la semplicità nel lavoro, ma guardando ai risultati benedetti. Quando la gente non ha esattamente il vostro stesso punto di vista, spesso dite fra voi: "Lasciamoli perdere, non meritano la salvezza". Cosa sarebbe accaduto se Cristo avesse trattato allo stesso modo le persone più emarginate della società? Egli è morto per salvare anche i peccatori più deprecabili e se voi agirete con lo stesso spirito e secondo i metodi che ci ha trasmesso il Maestro con il suo esempio, lasciando che sia Dio a occuparsi del risultato finale, non riuscirete nemmeno a immaginare la quantità di bene che avrete procurato in questa vita. -- Testimonies for the Church 4:132 (1885).

Operiamo senza secondi fini, con amore e pazienza con le persone con le quali stabiliamo un contatto, senza manifestare fretta. Evitiamo di pronunciare parole sgradevoli. Lasciamo che l'amore di Cristo entri nella nostra vita e facciamo in modo che le nostre labbra parlino della legge di Dio. -- Testimonies for the Church 9:41 (1909).

Tatto

Chi si abbandonerà totalmente a Dio metterà nel proprio lavoro molta riflessione, preghiera e un tatto diligente e consacrato. -- The Signs of the Times, 29 maggio 1893.

Se una persona dimostra tatto, modi di fare cortesi ed entusiasti avrà successo nel proprio lavoro quotidiano, ma le stesse qualità, consacrate all'opera di Dio, si riveleranno doppiamente efficienti, perché si realizza una perfetta combinazione tra potenza divina e impegno umano. -- Testimonies for the Church 5:276 (1889).

L'opera di evangelizzazione richiede grande tatto e saggezza. Il Salvatore non ha mai soffocato la verità, ma l'ha sempre dichiarata con amore. Nei suoi rapporti con gli altri ha avuto sempre il massimo tatto e si è sempre mostrato gentile e riflessivo. Non è mai stato rude, non ha mai pronunciato parole severe senza necessità e non ha mai procurato un dolore evitabile a un animo sensibile. Egli non ha censurato la debolezza umana, ma ha denunciato senza timore l'ipocrisia, lo scetticismo e l'iniquità, anche se la sua voce era rotta dalla commozione quando pronunciava i suoi aspri rimproveri. Non ha mai reso crudele la verità ma ha sempre manifestato un profondo affetto per l'umanità; ogni persona è preziosa ai suoi occhi; egli porta in sé la dignità divina, eppure si è accostato con la più tenera compassione e considerazione a ogni componente della famiglia di Dio. In ciascuno di essi ha visto un individuo la cui salvezza coincide con la sua missione. -- Gospel Workers, 117 (1915).

È capitato che alcuni uomini onesti ma impulsivi e precipitosi, dopo aver udito un sermone che li ha colpiti, si sono avvicinati a coloro che non fanno ancora parte della nostra comunità, ma lo hanno fatto in modo brusco, rendendo il messaggio della verità poco interessante. I "...figli di questo mondo, nelle relazioni con quelli della loro generazione, sono più avveduti dei figli della luce". Luca 16:8. Gli uomini d'affari e i politici si sforzano di essere cortesi, cercando di entrare in contatto con gli altri nel modo migliore possibile e cercano, tramite un linguaggio scelto e un comportamento adeguato, di esercitare il massimo influsso sulla mente di coloro con cui hanno una relazione diretta. Con grande abilità sanno sfruttare ogni conoscenza e capacità nell'intento di raggiungere gli obiettivi prefissati. -- Testimonies for the Church 4:68 (1885).

Questo messaggio deve essere annunciato, ma nel farlo non dobbiamo attaccare, pressare e condannare quelli che non hanno la stessa nostra conoscenza. Non dobbiamo lasciarci andare ad attacchi violenti contro i cattolici. Tra le loro fila ci sono tanti cristiani sinceri che camminano secondo la luce che risplende su di loro e Dio opera per il loro bene. -- Testimonies for the Church 9:243 (1909).

Costanza

Il cristiano sincero agisce per Dio non sulla base dell'impulso, ma del principio; e non lo fa solo per un giorno o un mese, ma per tutta la vita. -- Counsels to Parents, Teachers and Students, 518 (1913).

Il Salvatore era un lavoratore instancabile. Non contava le ore; il suo tempo, il suo cuore e la sua forza sono stati dedicati all'impegno per il bene dell'umanità. Ha consacrato giorni interi alla sua opera e trascorso notti in preghiera, per prepararsi a resistere all'avversario astuto e a tutti i suoi inganni e trovare le forze per compiere la sua missione di redenzione per l'umanità. L'uomo che ama Dio non basa il proprio impegno sulla giornata lavorativa di otto ore, ma si dà da fare in ogni istante e non è mai fuori servizio. Ogni volta che gli si presenta l'opportunità, fa il bene. Ovunque, in ogni momento e circostanza, trova la possibilità di agire per Dio. Qualunque luogo frequenti è accompagnato da un dolce profumo. -- Testimonies for the Church 9:45 (1909).

Colui che, tramite qualche imprudenza, espone l'opera di Dio al biasimo o indebolisce l'efficacia dei suoi collaboratori, si macchia di un errore non facilmente riparabile e mette in discussione la possibilità di essere utile alla sua opera in futuro. -- Prophets and Kings, 659 (1916).

Gesù dice: "prendete su voi il mio giogo". Il giogo è uno strumento che si mette sui buoi perché lavorino ed è necessario affinché il lavoro risulti ben fatto. Con questa immagine Gesù ci insegna che siamo chiamati a servire per tutta la nostra vita. Dobbiamo prendere su di noi il suo giogo e diventare suoi collaboratori. -- The Desire of Ages, 329 (1898).

Simpatia e socialità

In ogni ambito della causa di Dio, c'è bisogno di uomini e donne che provino pietà per le disgrazie che colpiscono l'umanità; ma un simile atteggiamento è cosa rara. -- The Review and Herald, 6 maggio 1890.

Abbiamo bisogno di manifestare maggiore simpatia cristiana; che non è solo quella per quanti ci appaiono immacolati, ma la simpatia per il povero, il sofferente, per chi è combattuto e per chi cade spesso nell'errore, pecca e poi si pente, subisce la tentazione e lo scoraggiamento. Dobbiamo andare incontro ai nostri simili, commossi dalla consapevolezza delle loro infermità, come ci ha insegnato il nostro compassionevole Sommo Sacerdote. -- Gospel Workers, 141 (1915).

Come popolo perdiamo molto per mancanza di simpatia e socievolezza. Chi parla di indipendenza e si chiude in se stesso non adempie il compito che Dio gli ha affidato. In quanto figli di Dio, dipendiamo gli uni dagli altri per la nostra felicità. Su noi gravano le esigenze di Dio e dell'umanità quindi, in questa vita, ciascuno di noi deve fare la propria parte... Esprimendo gli elementi innati della nostra natura proviamo simpatia per i nostri fratelli e gioia per gli sforzi fatti in vista del bene del prossimo. -- Testimonies for the Church 4:71, 72 (1885).

Un giorno, il Salvatore era ospite a casa di un fariseo. Accettava gli inviti di ricchi e poveri e, come sua abitudine, ha approfittato di quella occasione per illustrare determinate verità. -- Christ's Object Lessons, 219 (1900).

Semplicità

Quando Cristo invitò i discepoli ad andare nel suo nome, per formare una chiesa che raccogliesse tutti i credenti, raccomandò un comportamento ispirato alla semplicità. Minore sarebbe stato lo spirito di ostentazione manifestato, maggiore sarebbe stato l'influsso positivo che essi avrebbero esercitato sul loro prossimo. I discepoli dovevano parlare con la stessa semplicità con cui Cristo si era espresso per imprimere nelle menti degli ascoltatori le lezioni che egli aveva insegnato loro. -- The Acts of the Apostles, 28 (1911).

Si possono raggiungere migliaia di persone con umiltà e nel modo più semplice. Ci sono uomini e donne, considerati particolarmente colti e dotati, che rimangono spesso commossi dalla semplice testimonianza di un credente che sa parlare del suo amore per Dio, con la stessa naturalezza che un altro rivela parlando dei suoi più vivi interessi mondani. Spesso i discorsi ben preparati e studiati hanno poco effetto, mentre la testimonianza onesta e sincera di un credente, espressa con naturale semplicità, riesce a guadagnare i cuori rimasti finora chiusi a Gesù e al suo amore. -- Christ's Object Lessons, 232 (1900).

Fede

Gli operai del Signore devono avere fede in colui che non è disattento di fronte ai loro sacrifici e apprezza il loro impegno. Gli agenti divini hanno il compito di collaborare con quelli che lavorano insieme a Dio. Se pensiamo che egli non manterrà ciò che ha promesso o che non abbia tempo per accorgersi dei suoi servitori, disonoriamo il nostro Creatore. -- The Southern Watchman, 2 agosto 1904.

Chi serve Dio deve avere una fede salda. Le circostanze possono apparire sfavorevoli; ma nei momenti bui la luce non viene meno. La forza di chi lavora per il Signore con fede e amore sarà rinnovata giorno dopo giorno. -- Gospel Workers, 262 (1915).

Nella fede genuina c'è uno slancio e una fermezza di principi e di propositi che né il tempo né le prove riescono a scuotere. -- Christ's Object Lessons, 147 (1900).

Spesso il cristiano è minacciato da tanti pericoli: in quei momenti gli sembra difficile compiere il suo dovere. Egli potrà pensare di trovarsi davanti a una difficoltà incombente e avere dietro di sé solo oppressione e morte. Tuttavia la voce di Dio è chiara e gli dice: "Guar da avanti". Dovremmo ubbidire a questo ordine anche se i nostri occhi non riescono a penetrare oltre l'oscurità, anche se sentiamo le onde fredde scorrere sui nostri piedi. Ciò che impedisce il nostro progresso non scomparirà se avremo un atteggiamento dubbioso ed esitante. Coloro che rimandano la decisione di ubbidire, aspettando il momento in cui ogni incertezza sia svanita, e non vi sia più il rischio di un fallimento o di una sconfitta, non ubbidiranno mai. Gli increduli mormorano: "Aspettiamo finché tutte le difficoltà saranno rimosse e possiamo vederci chiaro"; la fede, invece, che "spera ogni cosa" e "crede ogni cosa", dice con coraggio: "Avanti!" -- Patriarchs and Prophets, 290 (1890).

Coraggio

C'è una grande missione da realizzare che richiede la realizzazione di progetti più ampi; deve alzarsi una voce che risvegli le nazioni. Gli uomini che hanno una fede debole e vacillante non possono guidare l'opera in questa importante crisi. Occorre il coraggio degli eroi e la fede dei martiri. -- Testimonies for the Church 5:187 (1889).

Quando per fede ci aggrappiamo alla potenza di Dio, egli cambia straordinariamente anche le prospettive più desolanti e scoraggianti. Agisce in questo modo per la gloria del suo nome. Dio invita i fedeli che credono in lui a incoraggiare chi non crede ed è senza speranza. Possa il Signore aiutarci a sostenerci gli uni con gli altri e a testimoniare di lui per mezzo di una fede vivente. -- Testimonies for the Church 8:12 (1904).

La speranza e il coraggio sono indispensabili per un perfetto servizio nei confronti di Dio. Essi sono il frutto della fede. Non è giusto e ragionevole scoraggiarsi. -- Prophets and Kings, 164 (1916).

I credenti devono essere dotati di coraggio, energia e perseveranza. Anche quando situazioni apparentemente insormontabili ostacolano il loro cammino, dovranno andare avanti per mezzo della sua grazia. Invece di lamentarsi delle difficoltà, sono chiamati a superarle, a non disperare in nulla e a sperare in ogni circostanza. Cristo li ha legati al trono divino con la catena dorata del suo amore impareggiabile. Il suo proposito è che l'influsso più elevato dell'universo, che emana dalla sorgente di ogni potenza, li rivesta. Dovranno avere la forza di resistere al male, una forza che né la terra né la morte e tanto meno l'inferno potrà controllare, una forza che permetterà loro di vincere, proprio come Cristo ha vinto. -- Gospel Workers, 39 (1915).

Consacrazione

La vera santità è una consacrazione totale al servizio di Dio, la condizione di una vera vita cristiana. Cristo richiede che il cuore, la mente, l'anima e la forza siano consacrati a lui senza riserve, in un servizio completo. Non bisogna accarezzare il proprio io. Chi vive per se stesso non è un cristiano. -- Christ's Object Lessons, 48, 49 (1900).

La prima cosa che deve imparare chi vuole collaborare con Dio è quella di non confidare in sé. Solo così si può diventare partecipi del carattere di Cristo. Questo risultato non lo si ottiene con la conoscenza impartita dalle scuole, ma con la sapienza appresa dal Maestro. -- The Desire of Ages, 249, 250 (1898).

La manifestazione di un'estasi spirituale in circostanze straordinarie non è la prova conclusiva dell'essere cristiano di un credente. La santità non è estasi: essa è sottomissione completa al volere di Dio; vivere secondo ogni parola che procede dalla sua bocca; fare la volontà del nostro Padre celeste; aver fede in Dio nelle prove, nell'oscurità come nella luce; camminare per fede non secondo la logica umana; avere una fiducia incondizionata in Dio ed essere certi del suo amore. -- The Acts of the Apostles, 51 (1911).

Generosità di cuore

Il popolo di Dio dovrà distinguersi per il fatto di servire il Padre senza riserve, generosamente, senza prendersi meriti e ricordando che in virtù di un patto solenne sono legati al servizio del Signore e di lui soltanto. -- Testimonies for the Church 9:17 (1909).

Solo donne e uomini consacrati e risoluti potranno resistere. Cristo ha passato al vaglio più volte i suoi discepoli finché, a un certo punto, ne sono rimasti solo undici e poche donne fedeli, incaricati di gettare le fondamenta della chiesa cristiana. Alcuni si tireranno indietro quando ci saranno pesi da sopportare, ma nel momento in cui la comunità si accende, si faranno cogliere dall'entusiasmo, gridando e cantando, lasciandosi trasportare dall'estasi. Ma guardatevi da essi. Quando lo zelo diminuisce solo pochi e fedeli Caleb si faranno avanti e mostreranno di possedere principi incrollabili. Essi sono il sale che conserva il suo sapore; quando subentrano le difficoltà la chiesa forma i suoi veri collaboratori. -- Testimonies for the Church 5:130 (1889).

Nessun uomo può avere successo nel servizio di Dio se non pone nell'opera tutto il suo cuore e non considera tutte le altre cose come un impedimento per ottenere la conoscenza di Cristo. Nessun uomo, senza una consacrazione totale, può essere discepolo di Cristo e tanto meno suo collaboratore. -- The Desire of Ages, 273 (1898).

Non devono abbandonarsi a speculazioni o fare affari con gli increduli, perché questo li ostacolerebbe nell'opera alla quale Dio li ha chiamati. -- Testimonies for the Church 9:19 (1909).

Il Redentore non si accontenterà di un servizio a metà. Il ministro di Dio deve quotidianamente apprendere il senso della rinuncia. -- Gospel Workers, 113 (1915).

Lealtà

Il Signore non sopporta l'indifferenza e l'infedeltà nei momenti di crisi che la sua chiesa può attraversare. L'intero universo osserva con grande interesse le scene conclusive del conflitto fra il bene e il male. Il popolo di Dio si sta avvicinando alle frontiere del mondo eterno: che cosa ci può essere di più importante della fedeltà all'Altissimo? In ogni epoca, Dio ha avuto i suoi eroi della fede e ce ne sono ancora oggi. Eroi che, come Giuseppe, Elia e Daniele non si vergognano di far parte del popolo eletto. Particolari benedizioni sono riservate a coloro che agiscono, senza mai trascurare il proprio dovere, e che gridano con forza divina: "...chi sta con il Signore venga qua!" Esodo 32:26.

Uomini che non si limitano a pronunciare queste parole, ma esigono che coloro che vogliono identificarsi con il popolo di Dio si espongano e mostrino chiaramente la loro fedeltà al Re dei re e al Signore dei signori. Uomini simili subordinano la loro volontà e i loro progetti alla legge divina. Per amore del Signore non si preoccupano della loro vita. Tutto ciò che desiderano è comprendere la Parola di Dio e diffonderla nel mondo intero. Il loro motto è: "Fedeli a Dio". -- Prophets and Kings, 148 (1916).

Destrezza

È dovere di ogni cristiano abituarsi a lavorare con metodo, accuratezza e rapidità. Non c'è scusa per chi fa un lavoro lento e raffazzonato. Se uno è continuamente affaccendato e non arriva a capo di nulla, è perché non impegna il cuore e l'anima. Chi lavora con flemma è in perdita e deve rendersi conto della necessità di correggere questi difetti. Bisogna che impari a utilizzare il tempo in modo da conseguire i risultati migliori. Con tatto e metodo alcuni smaltiscono in cinque ore il lavoro che altri fanno in dieci. Certe casalinghe sono indaffarate tutto il giorno, non perché ci sia tanto da fare, ma perché non sanno organizzare il proprio tempo. Con il loro ritmo lento e pieno di rinvii si danno un gran daffare per faccende inutili; ma chiunque lo desideri, può vincere queste abitudini deplorevoli: si fissi un obiettivo preciso e si segua un programma di lavoro prestabilito, non risparmiando energie per completare il lavoro entro il termine. La ferma volontà di lavorare speditamente renderà più rapido anche il movimento delle mani. -- Christ's Object Lessons, 34 (1900).

Servire Cristo richiede una celere ubbidienza. -- The Southern Watchman, 9 agosto 1904.

Il Signore chiede che nei suoi servitori sia riscontrabile uno spirito pronto a riconoscere il valore delle persone, a saper distinguere i doveri da compiere e a farsi carico delle responsabilità che egli ha affidato loro. -- Testimonies for the Church 9:123 (1909).

L'entusiasmo nel servizio di Dio è una parte importante della vera religione. Bisognerebbe cogliere le circostanze favorevoli per operare secondo la volontà del Signore. La rapidità e la decisione, al momento opportuno, assicurano il successo mentre l'indugio e la negligenza portano al fallimento e disonorano Dio. -- Prophets and Kings, 676 (1916).

Conservare alti ideali

Tanti individui in possesso dei requisiti per svolgere un'eccellente opera combinano poco perché non sono intraprendenti. Sono migliaia quelli che trascorrono un'esistenza senza grandi obiettivi, senza elevati ideali da raggiungere. Uno dei motivi è la scarsa autostima di cui dispongono. Cristo ha pagato un prezzo infinitamente alto per amore nostro e sulla scorta di ciò desidera che ciascuno di noi valorizzi se stesso. -- Gospel Workers, 291 (1915).

Durante la sua vita terrena Cristo è stato un lavoratore diligente e costante. Egli era pronto a tutto e molto attivo. -- The Desire of Ages, 72 (1898).

Chi serve il Maestro deve avere un'esperienza molto elevata, più vasta e profonda rispetto a quella che ritengono di possedere. Tante persone già membri della grande famiglia di Dio sanno ben poco di cosa significhi contemplare la sua gloria e venire continuamente trasformati di gloria in gloria. Diversi hanno una debole percezione dell'eccellenza di Cristo e i loro cuori si elettrizzano per la gioia. Desiderano provare una sensazione più profonda e ricca dell'amore del Salvatore. Lasciate che si godano ogni desiderio del loro animo per Dio. -- Gospel Workers, 274 (1915).

Ho un messaggio per i nostri pastori, gli insegnanti, i medici e per tutte le altre persone che operano in qualsiasi ambito del servizio. Il Signore vi implora di raggiungere un livello di santità più elevato. Dovete cercare di accumulare un'esperienza più profonda di quanto avreste mai immaginato. Tante persone già membri della grande famiglia di Dio sanno ben poco di cosa significhi contemplare la sua gloria e venire continuamente trasformati di gloria in gloria. Diversi tra voi hanno una debole percezione dell'eccellenza di Cristo e i vostri cuori si elettrizzano per la gioia. Desiderate provare una sensazione più profonda e ricca dell'amore del Salvatore. Siete insoddisfatti, ma non dovete disperare. Donate a Gesù gli affetti migliori e più sacri del vostro cuore. Fate tesoro di ogni raggio di luce e godetevi ogni desiderio del vostro animo per Dio. Intrattenetevi nei pensieri spirituali e nelle sante comunioni. Avete visto la sua gloria con le prime luci dell'alba; se continuerete a conoscere il Signore scoprirete che il suo cammino è simile a quello del mattino "ma il sentiero dei giusti è come la luce che spunta e va sempre più risplendendo, finché sia giorno pieno". Proverbi 4:18. Pentiti dei nostri peccati, dopo averli confessati e ricevuto il perdono, dobbiamo continuare ad accrescere la conoscenza di Cristo, fino a quando raggiungeremo la piena luce della perfetta fede del Vangelo. -- Testimonies for the Church 8:318 (1904).

Prudenza e previdenza

Mentre implorava l'aiuto di Dio, Neemia non aveva incrociato le braccia pensando di non dover avere più alcuna cura o responsabili tà nel proseguire l'obiettivo di ricostruire Gerusalemme. Con ammirevole prudenza e previdenza procedette a tutti i necessari accorgimenti per garantire il successo di quell'impresa. Ogni sua mossa fu contraddistinta da una estrema cautela. -- The Southern Watchman, 15 marzo 1904.

L'esempio di questo uomo santo (Neemia) dovrebbe essere di insegnamento a ogni figlio di Dio, affinché capisca che non deve solo pregare con fede, ma operare con diligenza e fedeltà. Quante difficoltà incontriamo e quante volte ostacoliamo l'azione della divina provvidenza nei nostri riguardi proprio perché prudenza, previdenza e scrupolosità vengono considerate estranee alla religione! Si tratta di un grave errore. È nostro dovere coltivare e praticare ogni facoltà capace di renderci servitori più produttivi per la causa di Dio. Per il buon esito della santa missione oggi, come ai tempi di Neemia, sono indispensabili attente considerazioni e piani ben ponderati. -- The Southern Watchman, 15 marzo 1904.

Come neutralizzare la demoralizzazione

I servitori del Signore devono aspettarsi ogni genere di scoraggiamento. Essi verranno messi alla prova, non solo dalla collera, dal disprezzo e dalla crudeltà dei nemici, ma anche dall'indolenza, dall'incoerenza, dall'indifferenza e dal tradimento di amici e collaboratori... Anche certe persone che sembrano desiderare la prosperità dell'opera di Dio, indeboliranno le mani dei suoi servitori dando ascolto, riportando e credendo in parte alle calunnie, alle millanterie e alle minacce dei loro avversari. Neemia, in un contesto di profonda demoralizzazione, confidò in Dio; ed è questa anche la nostra difesa. Ricordare ciò che il Signore ha fatto per noi ci garantirà sostegno in ogni situazione di pericolo. "Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?" (Romani 8:32) e ancora "se Dio è per noi chi sarà contro di noi?" Versetto 31. Nonostante l'abilità di Satana e dei suoi agenti nel tessere le trame, Dio può svelarle e ridurre al nulla ogni loro consiglio. -- The Southern Watchman, 19 aprile 1904.

Coloro che trovandosi in prima linea sono incaricati dallo Spirito Santo di svolgere un'opera speciale, spesso, quando la tensione si allenta hanno questa reazione. Lo sconforto può scuotere perfino la fede più eroica e indebolire la volontà più salda. Ma il Signore comprende ogni cosa e continua ad amare e a comprendere i suoi figli. Legge i moventi e i propositi del cuore. Coloro che sono chiamati a dirigere l'opera di Dio, quando non vedono vie d'uscita, devono imparare ad aspettare pazientemente e a confidare in Dio. Nel momento della prova Dio non li abbandonerà. Nessuno è apparentemente più impotente, ma in realtà più invincibile, dell'uomo che riconosce la propria nullità e confida completamente in Dio. -- Prophets and Kings, 174, 175 (1916).

Il Signore reclama soldati che non falliscano l'obiettivo e che non si demoralizzino, ma che accettino la missione con annesso ogni elemento sfavorevole. Egli vuole che ciascuno di noi prenda Cristo come modello. -- The Review and Herald, 17 luglio 1894.

Coloro che oggi insegnano verità impopolari non si devono scoraggiare se a volte quelli che si reputano cristiani non li accettano. Lo stesso è accaduto a Paolo e ai suoi collaboratori, fra la gente per il cui bene si adoperavano. I messaggeri della croce devono essere prudenti e pregare, avanzando con fede e coraggio e operando sempre nel nome di Gesù. -- The Acts of the Apostles, 230 (1911).

Gentilezza

Chi sa essere gentile, nonostante le ingiurie, rappresenterà l'argomento più convincente in favore della verità. -- The Desire of Ages, 353 (1898).

Quando cercate di aiutare gli uomini ad abbandonare il peccato, le vostre parole devono essere gentili come quando la pioggia o la rugiada cadono silenziosamente sulle piante. Nel piano di Dio il primo passo è quello di raggiungere il cuore degli uomini. Dobbiamo presentare la verità con amore, confidando in Dio affinché da essa si possa trarre la forza per cambiare vita. Lo Spirito Santo farà penetrare nell'animo le parole pronunciate con amore. -- The Ministry of Healing, 157 (1905).

Uno spirito gentile, affettuoso e amabile può salvare colui che è nell'errore per aiutarlo ad abbandonare il peccato. Rivelando Cristo nel proprio carattere eserciterete un influsso trasformatore su tutti coloro che verranno in contatto con voi. Lasciate che Cristo si riveli ogni giorno tramite la vostra persona ed egli comunicherà la forza della sua Parola, che persuade con dolcezza ma con potenza, e può riprodurre la bellezza dell'amore di Dio nei cuori. -- Thoughts from the Mount of Blessing, 129 (1896).

Imparzialità

Il Salvatore ha condiviso su questa terra la sorte dei poveri. Egli conosceva per esperienza le loro preoccupazioni e le loro difficoltà, così poteva confortare e incoraggiare ogni umile lavoratore. Coloro che hanno ben compreso i suoi insegnamenti, non faranno mai distinzioni di classi e non penseranno mai che i ricchi devono essere più onorati dei poveri. -- The Desire of Ages, 73 (1898).

Quando trascuriamo le persone che non ci hanno fatto una buona impressione, siamo consapevoli del fatto che possiamo essere negligenti verso coloro che invece Cristo sta cercando? Forse quelle persone avevano bisogno di trovare un volto amico, invece abbiamo girato loro le spalle. In ogni comunità che celebra un culto ci sono persone che desiderano trovare pace e riposo, e anche se ci sembrano indifferenti non sono insensibili all'influenza dello Spirito Santo e molte potrebbero venire a Cristo. -- Christ's Object Lessons, 191 (1900).

Il messaggio del Vangelo non deve essere diretto solo a coloro che, a nostro giudizio, ci farebbero onore accettandolo. Va annunciato a tutti. Cristo è pronto per istruire, ovunque si trovino, le persone che hanno il cuore aperto a ricevere la verità. -- The Desire of Ages, 194 (1898).

Onestà, fedeltà, assiduità

Quando si devono affidare delle responsabilità a un individuo, non bisogna domandarsi se sia un valido oratore o abbia tanti beni, ma se sia onesto, fedele e attivo; perché senza questi requisiti, qualunque cosa possa realizzare, sarebbe chiaramente inadatto a ricoprire un compito di fiducia. -- Testimonies for the Church 4:413 (1885).

Disinteressata devozione

L'opera di Cristo deve essere il nostro esempio. Egli andava continuamente attorno facendo del bene. Nel tempio e nelle sinagoghe, per le vie della città, al mercato, nel laboratorio, in riva al mare, sul pendio delle colline predicava il messaggio del Vangelo e guariva i malati. La sua fu una vita di servizio disinteressato e deve rappresentare il nostro libro di testo. Il suo amore tenero e compassionevole condanna il nostro egoismo e la nostra durezza di cuore. -- Testimonies for the Church 9:31 (1909).

Non dobbiamo lavorare in funzione di un salario. Al servizio del Signore non conta l'interesse personale. Una devozione disinteressata e uno spirito di sacrificio sono sempre stati e sempre saranno i requisiti fondamentali per compiere un servizio gradito a Dio. Il nostro Signore e Maestro non vuole che il filo dell'egoismo entri nella trama della sua opera. Nel nostro lavoro dobbiamo impegnarci esercitando il tatto, la capacità, la precisione e la sapienza che il Dio della perfezione richiedeva ai costruttori del tabernacolo terreno. Svolgendo qualsiasi attività dobbiamo ricordare che i più grandi talenti o i migliori servizi sono graditi al Signore solo quando rinunciamo alle nostre tendenze egoistiche. -- Prophets and Kings, 65 (1916).

Fra tutti gli uomini, coloro che desiderano realizzare una riforma dovrebbero essere disinteressati, gentili e cordiali. Nella loro vita dovrebbero dimostrare la vera bontà compiendo azioni disinteressate. -- The Ministry of Healing, 157 (1905).

Non preoccupatevi

Per colpa di operai non consacrati le cose possono andare nel verso sbagliato. Su questi miseri risultati potremo forse anche versare delle lacrime, ma non bisogna scoraggiarsi. Il Maestro benedetto conserva sotto la propria divina supervisione l'intera opera, dal principio alla fine. Tutto quello che chiede è che i suoi servitori si rivolgano a lui per ricevere le istruzioni e ubbidire alle sue direttive. L'insieme della nostra opera -- le chiese, le missioni, le scuole del sabato e le isti tuzioni -- è oggetto della sollecitudine del suo cuore. Perché preoccuparsi? Il desiderio intenso di vedere la chiesa diventare quella luce vivente e splendente che Dio ha previsto, deve essere accompagnato da una fiducia totale nel nostro Padre. -- The Review and Herald, 14 novembre 1893.

Ricerchiamo la serenità d'animo e rimettiamo il nostro animo al Signore, fedele Creatore. Egli proteggerà ciò che è stato affidato alla nostra cura; è dispiaciuto quando copriamo il suo altare con lacrime e lamenti. Ci sono sufficienti motivi per lodare Dio, anche se non assistiamo alla conversione di un altro individuo. Ma il buon lavoro proseguirà solo se andremo avanti senza cercare di aggiustare ogni cosa secondo le nostre idee. Lasciamo che la pace di Dio regni nel nostro cuore e siamo riconoscenti. Facciamo in modo che il Signore abbia uno spazio per operare e non intralciamogli la strada. Se glielo permettiamo egli può e vuole agire. -- Testimonies for the Church 9:136 (1909).

Riflettere la bontà divina

Dio può servirsi di ogni persona nella misura in cui riuscirà a riversare il suo spirito nel suo cuore. L'opera che egli accetterà sarà quella che riflette la sua immagine. I suoi fedeli sono chiamati a portare, come credenziali al mondo, le caratteristiche indelebili dei suoi principi immortali. -- Testimonies for the Church 7:144 (1902).

Il nome di Cristo doveva costituire la loro parola d'ordine, il loro segno di distinzione, il loro patto d'unione, l'autorizzazione ad agire e la fonte del loro successo. Nulla di ciò che non portasse il segno del suo beneplacito poteva essere reso idoneo al suo regno. -- The Acts of the Apostles, 28 (1911).

Disponibili

Siate fedelmente disponibili per proclamare le lodi di colui che vi ha fatto uscire dalle tenebre e vi ha condotti alla presenza della sua meravigliosa luce. -- The Review and Herald, 24 gennaio 1893.

I credenti devono essere sempre pronti ad agire ogni volta che Dio offre loro una possibilità. Qualsiasi indecisione assicura a Satana una via per esercitare il suo influsso. -- Patriarchs and Prophets, 423 (1890).

II popolo che osserva i suoi comandamenti deve mantenersi sempre pronto al servizio. -- Testimonies for the Church 8:247 (1904).

Chi rappresenta davvero Cristo lavora per il bene degli altri. Si rallegra nel vedere avanzare la causa di Dio sia nel proprio paese sia all'estero. Si vedono e si odono durante le riunioni di preghiera e si percepisce il loro ascendente. Cercano di compensare il ruolo del pastore e non inseguono il proprio prestigio né desiderano ricevere complimenti per aver compiuto un buon lavoro, ma operano umilmente, pacatamente, fedelmente facendo piccole commissioni o assolvendo a mansioni più importanti, se necessario, perché Cristo ha fatto tanto per il loro bene. -- The Review and Herald, 6 settembre 1881.

Coraggiosi e sinceri

Oggi, la chiesa ha bisogno di operai che sappiano, come Paolo, essere utili in ogni momento; si badi bene, operai che abbiano una profonda esperienza delle cose di Dio e siano pieni di entusiasmo e di zelo. Uomini santi e pronti al sacrificio, uomini che non fuggano le prove e le responsabilità; uomini coraggiosi e veraci, uomini per cui Cristo è la "speranza della gloria" e che con labbra toccate dal santo fuoco "predicano la Parola". Per mancanza di operai come questi, la causa di Dio langue e l'ignoranza, come un mortale veleno, contamina la morale e annulla la speranza di una grande parte della razza umana. -- The Acts of the Apostles, 507 (1911).

Con un forte impegno, in caso di resistenze, pericoli, perdite e sofferenze umane, l'opera di salvezza delle persone deve proseguire. Nel corso di una certa battaglia, quando uno dei reggimenti dell'esercito attaccante venne respinto dalle orde nemiche, il portabandiera rimase al suo posto mentre le truppe si ritiravano. Il capitano gli urlò di portarsi in salvo con le insegne ma lui replicò così: "Fate tornare gli uomini sotto la bandiera!". È questo il compito che ci si attende da ogni fedele portatore del vessillo; riportare gli uomini sotto le insegne. Il Signore chiede all'uomo di donare tutto il suo cuore. Sappiamo che la colpa di tanti che si professano cristiani è la mancanza di coraggio e forza per elevare se stessi e quelli di cui si occupano all'altezza dell'ideale. -- Testimonies for the Church 9:45, 46 (1909).

Dio non può fidarsi di uomini che nei momenti difficili, quando è indispensabile la forza, il coraggio e l'esempio, hanno paura di assumere una posizione ferma in favore della giustizia. Egli cerca uomini che sappiano lottare fedelmente contro l'ingiustizia, "contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità che sono nei luoghi celesti". A questi dirà: "Bene, sei un servo bravo e fedele... entra nella gioia del tuo Signore!" Matteo 25:23. -- Prophets and Kings, 142 (1916).

Dio chiama uomini come Elia, Nathan e Giovanni il battista, uomini che trasmetteranno il suo messaggio con fedeltà, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero derivarne; uomini che affermeranno coraggiosamente la verità anche a costo di sacrificare tutto ciò che posseggono. -- Prophets and Kings, 142 (1916).

Cura pastorale

Quando il pastore si accorge che una pecora manca, non sta a guardare con noncuranza il gregge che è rimasto al sicuro, dicendo: "Ne ho altre novantanove e mi costerebbe troppo andarne a cercare una che si è smarrita. Aspetterò che torni indietro, e quando sarà arrivata, le aprirò la porta dell'ovile e la farò entrare". Niente affatto! Il buon pastore, non appena nota l'assenza dell'animale, comincia a preoccuparsi e a rattristarsi, conta e riconta il gregge, e quando è sicuro che una pecora non c'è, invece di mettersi a dormire, lascia le novantanove nell'ovile e va in cerca di quella perduta. A mano a mano che la notte si fa più buia e tempestosa e la via più pericolosa, cresce la sua ansia e il suo fervore nel ricercarla, non bada a sforzi e a fatiche finché non la ritrova.

Con quale sospiro di sollievo ascolta in lontananza il suo primo tenue lamento! Lo segue, si arrampica per i pendii più ripidi, avanza fino all'orlo del precipizio a rischio della propria vita. Continua le sue ricerche, mentre il belato sempre più flebile gli fa capire che la sua povera bestia sta morendo. Ma alla fine i suoi sforzi sono premiati e ritrova la pecorella! Non la sgrida per avergli procurato tanti guai, non la caccia davanti a sé con la frusta, non tenta nemmeno di ricondurla all'ovile: dalla gioia si carica sulle spalle quella creatura tremante, la prende fra le braccia se è ferita o contusa, se la stringe al petto per rianimarla col calore del suo corpo. Grato per non averla cercata invano, la riporta al gregge. -- Christ's Object Lessons, 187, 188 (1900).

Umiltà

Nella scelta di uomini e donne da consacrare al proprio servizio, il Signore non si chiede se siano colti, eloquenti o ricchi, bensì: "Possiedono un'umiltà tale che io possa insegnare loro le mie vie? Posso mettere sulle loro labbra le mie parole? Mi rappresenteranno?" -- Testimonies for the Church 7:144 (1902).

Nel tentativo di aiutare i poveri, i disperati e gli abbandonati non fatelo pontificando dall'alto della vostra dignità e della vostra superiorità perché in questo modo non otterrete nulla. -- Testimonies for the Church 6:277 (1900).

Ciò che renderà robuste e vittoriose le nostre chiese impegnate nella loro missione non sarà l'agitazione ma un'azione tranquilla e umile. Niente discorsi pomposi e sfilate, ma impegno paziente, ispirato dalla preghiera e perseverante. -- Testimonies for the Church 5:130 (1889).

L'umiliazione della sconfitta spesso costituisce una benedizione, perché sottolinea la nostra incapacità di compiere la volontà di Dio senza il suo aiuto. -- Patriarchs and Prophets, 633 (1890).

Nel lavoro di porta a porta servono i talenti della persona umile, che in questo tipo di opera ripagano molto più di doni brillanti. -- Testimonies for the Church 9:37, 38 (1909).

Tutto il cielo è interessato all'opera che i messaggeri di Dio stanno svolgendo nel mondo, nel nome di Gesù Cristo di Nazaret. Si tratta di una grande missione, fratelli e sorelle; dovremmo sottometterci quotidianamente davanti al Padre e non credere di avere una perfetta saggezza. Dovremmo occuparci di quest'opera con grande entusiasmo; non chiediamo a Dio di abbassare il nostro orgoglio, perché quando il Signore si impossessa di noi può sottometterci in un modo a noi non gradito; ma giorno dopo giorno umiliamoci personalmente sotto la sua possente mano. Pianifichiamo la nostra salvezza con timore e tremore. Se è Dio a operare in noi il volere e il fare secondo il suo piacere, a noi non resta che collaborare con lui mentre agisce per nostro tramite. -- The Review and Herald, 12 luglio 1887.

Dobbiamo lottare per poter passare dalla porta stretta. Ma questa porta non vacilla nei suoi perni e non farà passare caratteri pieni di dubbi. Oggi siamo chiamati a combattere per la vita eterna con un'intensità proporzionata al valore della ricompensa che ci attende. Non saranno il denaro, i terreni o i ruoli di prestigio ad aprirci le porte del Paradiso, ma dimostrare un carattere simile a quello di Cristo. Non saranno la dignità o le conquiste intellettuali a farci conquistare la corona dell'immortalità. Solo i mansueti e gli umili, che hanno riposto la loro fiducia in Dio, riceveranno questo dono. -- The Southern Watchman, 16 aprile 1903.

Quando tornate a casa dopo aver fatto del lavoro missionario, non lodatevi, ma esaltate Gesù; elevate la croce del Calvario. -- Testimonies for the Church 5:596 (1889).

L'umiltà precede la gloria. Per svolgere un compito importante davanti agli uomini, Dio chiama dei collaboratori che, come Giovanni il battista, scelgano un posto umile davanti a lui. Il discepolo il cui spirito è simile a quello dei fanciulli è il più efficiente nel servizio per il Signore. Gli angeli collaborano con chi cerca di salvare gli uomini anziché esaltare se stesso. -- The Desire of Ages, 436 (1898).

Moderati

Ogni figlio di Dio dovrebbe essere istruito dalla necessità di essere moderato nell'alimentazione, nell'abbigliamento e nel lavoro, affinché possa svolgere al meglio la propria opera per la causa del Signore. Quando il servitore è sotto pressione per il lavoro e le preoccupazioni ed è spossato nel corpo e nella mente, si dovrebbe mettere da parte per un po' e riposare, non per un'egoistica gratificazione, ma per potersi preparare meglio in vista degli impegni futuri. Il nostro avversario è vigile ed è sempre sulle nostre tracce per approfittare di qualsiasi debolezza e rendere così efficaci le sue tentazioni malvagie. Quando la mente è troppo sollecitata e il corpo fiaccato, egli ne può trarre vantaggio e pressare la persona con le sue più furiose tentazioni, cercando di provocare la caduta del figlio di Dio. L'operaio del Signore dovrà attentamente gestire le proprie forze e se si sentirà esausto per il peso da sostenere, si faccia da parte per riposarsi ed entrare in comunione con Gesù. -- The Review and Herald, 14 novembre 1893.

L'abuso delle nostre forze fisiche abbrevia la durata della vita che altrimenti avremmo potuto impiegare per la gloria di Dio, e ci rende incapaci di eseguire l'opera che egli ci ha affidato. Le abitudini sbagliate, come per esempio le veglie prolungate e la soddisfazione dell'appetito a spese della salute, pregiudicano il nostro benessere fisico. La mancanza di movimento o il sovraffaticamento fisico e mentale squilibrano il sistema nervoso. Chi abbrevia in tal modo la propria vita e si rende incapace di qualche attività al servizio di Dio, perché ignora le leggi della natura, è colpevole di rapina davanti a Dio e dinanzi agli uomini. Con il suo modo di agire egli distrugge la possibilità di fare del bene agli altri, che è proprio la missione alla quale Dio lo chiama in questo mondo; non è più in grado di assumere incarichi più lievi che avrebbe potuto assolvere in meno tempo. Il Signore ci ritiene responsabili del bene che avremmo potuto fare e che non abbiamo fatto a causa delle nostre insane abitudini. -- Christ's Object Lessons, 346, 347 (1900).

Il nostro Dio è sempre pietoso, compassionevole e comprensivo in ogni sua richiesta. Non pretende da noi un ritmo d'azione che sia dannoso per la salute o che indebolisca le nostre facoltà mentali. Non vuole che si lavori sotto pressione e sforzo fino allo sfinimento e all'esaurimento nervoso. Il Signore ci ha dato la ragione e si aspetta che la esercitiamo, agendo in sintonia con le leggi della vita che ha impiantato in ognuno di noi, rispettandole per poter conservare un'organizzazione ben equilibrata. I giorni si susseguono e ogni giornata ha le sue responsabilità e i suoi doveri, ma il lavoro di domani, le mansioni del giorno seguente non possono far parte del quotidiano. Gli operai coinvolti nell'opera di Dio dovrebbero avvertirne il carattere sacro e prepararsi alle cose da fare domani mediante un giudizioso impiego delle loro energie odierne. -- The Review and Herald, 7 novembre 1893.

Riposo e riflessione

Gesù dovette istruire i suoi discepoli in merito al modo di lavorare e a quello di riposare. Oggi c'è bisogno che gli uomini scelti dal Signore diano ascolto all'ordine di Cristo: farsi da parte e riposare per un po'. Molte esistenze di spicco sono state inutilmente sacrificate per aver ignorato questo ordine... e se anche la messe è grande e gli operai sono pochi, sacrificando salute e vita non si ottiene niente... Esistono molti operai spossati ed esauriti che si disperano profondamente quando percepiscono la mole di lavoro che deve essere compiuta e le loro modeste possibilità d'intervento. Queste persone desidererebbero avere maggiore forza fisica per realizzare più cose; ma è proprio a questa categoria che Gesù dice: "Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco". Marco 6:31. -- The Review and Herald, 7 novembre 1893.

La vita cristiana non è fatta di attività incessante, o di prolungata meditazione. I cristiani devono operare con incessante energia per la salvezza delle persone perdute, ma devono riuscire anche a ricavare il tempo per la contemplazione, la preghiera e lo studio della Parola di Dio. Non è funzionale essere costantemente sotto pressione per il lavoro, perché in questo modo si trascura la pietà personale e si danneggiano le facoltà mentali e anche fisiche. -- The Review and Herald, 7 novembre 1893.

Tutti i figli di Dio hanno bisogno di alcuni momenti tranquilli per stare in comunione con se stessi, con la natura e con il Signore. La loro vita non deve essere in sintonia con le abitudini del mondo. Hanno bisogno di vivere un'esperienza personale nella conoscenza della volontà di Dio. Dobbiamo sentirlo mentre parla personalmente al nostro cuore. Quando abbiamo fatto tacere ogni altra voce, e ci troviamo davanti a lui nella tranquillità e nel silenzio, la voce di Dio diventa distinta. Egli ci chiede: "Fermatevi e riconoscete che io sono Dio". Salmi 46:10.

Questo è il modo più efficace per prepararsi prima di iniziare a lavorare per il Signore. In mezzo alla gente che ha fretta e fra le tensioni delle attività quotidiane, coloro che si ritemprano in questo modo saranno circondati da un'atmosfera di luce e pace. Riceveranno nuova forza fisica e spirituale. La loro vita emanerà una specie di profumo e manifesterà una potenza divina che raggiungerà il cuore degli uomini. -- The Ministry of Healing, 58 (1905).