Servizio cristiano

Capitolo 27

Il premio per il servizio

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Senza prezzo

Non è cosa vana servire Dio. Chi offre la vita al suo servizio riceverà un premio che non ha prezzo. -- Testimonies for the Church 4:107 (1885).

Ogni sacrificio compiuto al suo servizio sarà ricompensato secondo "l'immensa ricchezza della sua grazia". Efesini 2:7. -- The Desire of Ages, 249 (1898).

L'opera che egli [Cristo] ha compiuto in terra è la stessa di quella che compie nei cieli, e se abbiamo collaborato con Cristo quaggiù, la nostra ricompensa sarà una maggiore capacità di lavoro e il privilegio di collaborare con lui nel mondo avvenire. -- Christ's Object Lessons, 361 (1900).

Base di valutazione

Il valore del servizio a Dio si misura sulla base dello spirito che lo motiva e non sulla quantità del tempo a esso dedicato. -- Testimonies for the Church 9:74 (1909).

Il successo dei loro progressi nella vita divina dipende dalla maturazione dei talenti loro affidati. La ricompensa futura sarà proporzionata all'integrità e allo zelo nel servizio. -- The Review and Herald, 1 marzo 1887.

Il Signore ha una grande opera da realizzare e chi lo serve con maggiore volontà e zelo nella vita presente sarà maggiormente ricompensato in quella futura. -- Christ's Object Lessons, 330 (1900).

Non è la quantità di lavoro svolto o i suoi risultati visibili che Dio apprezza, quanto lo spirito con cui lavoriamo. Gli operai che si presentano nella vigna all'undicesima ora sono riconoscenti di questa possibilità di lavorare e del fatto che il proprietario li abbia accettati così a tarda ora. E che sorpresa per loro quando, alla fine, egli li ricompensa per una giornata intera di lavoro! Sanno benissimo di non meritare quella retribuzione. La gentilezza con la quale li tratta li ha riempiti di gioia e mai dimenticheranno la sua bontà e il generoso salario ricevuto. Lo stesso è per il peccatore che, cosciente della propria indegnità, entra nella vigna del Signore all'undicesima ora. Sa che non gli rimane molto tempo per lavorare al servizio di Dio e meritare una ricompensa, ma è felice che egli lo accetti. Fa il suo dovere con umiltà e fiducia, grato del privilegio di collaborare con Cristo. Dio gradisce questo atteggiamento e lo onora. -- Christ's Object Lessons, 397, 398 (1900).

Premio sicuro

Colui il quale ha affidato "a ciascuno il suo compito" secondo le proprie capacità, non permetterà mai che l'assolvimento fedele del dovere resti senza ricompensa. Ogni atto di lealtà e di fedeltà sarà coronato da manifestazioni particolari di approvazione e favore da parte di Dio. A ogni servitore è stata fatta la promessa: "Se ne va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia quando porterà i suoi covoni". Salmi 126:6. -- Testimonies for the Church 5:395 (1889).

Per quanto breve possa essere il nostro servizio e umile la nostra attività, se seguiamo Cristo con una fede semplice non rimarremo delusi della ricompensa. -- Christ's Object Lessons, 404 (1900).

Sulla fronte di chi compie questo lavoro sarà appoggiata la corona del sacrificio. Ma queste persone riceveranno il loro premio. -- Testimonies for the Church 6:348 (1900).

Questo concetto dovrebbe servire da stimolo e incoraggiamento per ogni servitore di Dio. In questa vita il nostro impegno per lui pare spesso piuttosto infruttuoso. I nostri sforzi per fare il bene possono essere sinceri e perseveranti, eppure può capitare che non ci sia concesso essere testimoni dei loro esiti, al punto che abbiamo la sensazione di aver fatto delle cose invano. Ma il Salvatore ci garantisce che la nostra opera è notata nel cielo e che la ricompensa non mancherà. -- Testimonies for the Church 6:305 (1900).

Ogni manifestazione di giustizia, pietà e generosità è musica in cielo. Dall'alto del suo trono, il Padre osserva quelli che si comportano così e li annovera tra i suoi tesori più preziosi: "'Essi saranno, nel giorno che io preparo, saranno la mia proprietà particolare' dice il Signore degli eserciti". Malachia 3:17. Ogni azione misericordiosa rivolta a chi è bisognoso o sofferente è come se fosse fatta a Gesù. Chiunque soccorra il povero o solidarizzi con chi è demoralizzato od oppresso e sostenga l'orfano, stabilisce una relazione più intima con Gesù. -- The Review and Herald, 16 agosto 1881.

Cristo considera ogni atto di pietà, bontà e scrupolosa attenzione rivolto ai meno fortunati, ai non vedenti, agli zoppi, agli infermi, alle vedove e agli orfani come se riguardasse lui stesso; queste opere vengono conservate e ricordate nel registro del cielo e saranno premiate. -- Testimonies for the Church 3:512, 513 (1885).

Un giusto premio

Il Signore è buono, ricco di misericordia e tenerezza. Egli conosce perfettamente ogni suoi figlio e sa esattamente quello che ognuno di noi fa. Sa il grado di fiducia che ciascuno di noi merita. Perché non lasciate da parte le vostre pretese e le vostre rivendicazioni per consentire a Dio di compiere la sua opera? Vi sarà concessa la corona della gloria se realizzerete la missione che egli vi ha affidato. -- The Southern Watchman, 14 maggio 1903.

Il Signore desidera che abbiamo fiducia in lui senza preoccuparci della ricompensa. Per chi ha Cristo nel cuore la ricompensa non è la cosa principale e nemmeno il movente che lo spinge al servizio. -- Christ's Object Lessons, 398 (1900).

Cristo raccoglierà i suoi facendoli uscire da misere soffitte e capanne, prigioni e patiboli, montagne e deserti, caverne e profondità del mare. In terra hanno patito povertà e sono stati osteggiati e tormentati, a milioni sono scesi nella tomba coperti d'infamia per non essersi arresi alle ingannevoli pretese di Satana, i tribunali umani li hanno condannati come se fossero i più vili criminali, ma si avvicina il giorno in cui "Dio stesso sta per giudicare". Salmi 50:6. Allora le sentenze pronunciate sulla terra si invertiranno e "il Signore, Dio toglierà via da tutta la terra la vergogna del suo popolo". Isaia 25:8. I fedeli riceveranno delle vesti bianche (Apocalisse 6:11) e "saranno chiamati popolo santo, Redenti del Signore". Isaia 62:12. -- Christ's Object Lessons, 179, 180 (1900).

Un premio nell'immediato

Felicità -- Quelli che donano la loro vita al ministero cristiano conoscono il significato della vera felicità. I loro interessi e le loro preghiere travalicano la propria persona e sono i primi a crescere quando cercano di aiutare gli altri. Familiarizzano con i progetti più vasti, con le imprese più temerarie; come potrebbero non maturare se si collocano nel canale divino della luce e della benedizione? Queste persone ricevono la saggezza dal cielo e si identificano sempre più con Cristo in tutti i suoi piani. Non c'è alcun rischio di stagnazione spirituale. -- Testimonies for the Church 9:42 (1909).

La chiesa che ottiene buoni risultati in questo campo è una comunità felice. Quell'uomo o quella donna i cui sentimenti vengono attirati dalla compassione e dalla pietà per quanti sbagliano e si danno da fare per condurli all'ovile del grande Pastore, sono impegnati in una missione benedetta. E che pensiero confortante sapere che quando un peccatore si pente, nel cielo c'è più gioia che per 99 persone giuste! -- Testimonies for the Church 2:22 (1885).

Non c'è nulla di faticoso per chi si abbandona alla volontà di Dio. "Se Dio vuole" (Giacomo 4:15), è un concetto che conferisce una bellezza incantevole a qualsiasi mansione gli venga affidata dal Signore. -- Testimonies for the Church 9:150 (1909).

Il servitore cristiano non conosce la parola fatica a proposito dell'opera affidatagli dal cielo. Egli entra nella gioia del Signore vedendo delle persone emancipate dalla schiavitù del peccato, e questa gioia lo ripaga da ogni sacrificio. -- The Southern Watchman, 2 aprile 1903.

Diventare un gran lavoratore, continuare pazientemente a fare del bene con abnegazione e sacrificio è un'opera gloriosa che fa gioire il cielo. -- Testimonies for the Church 2:24 (1885).

Cristo si compiace quando deve servirsi di un materiale apparentemente inutilizzabile, di persone che Satana ha svilito; il Maestro ha invece operato per mezzo loro e li ha resi oggetto della sua grazia... Egli fa diventare i suoi figli intermediari per la realizzazione della sua opera e il progresso di quest'ultima è per loro una preziosa ricompensa già in questa vita. -- Testimonies for the Church 6:308, 309 (1900).

Benedizione -- Ogni attività intrapresa per Cristo si rifletterà positivamente anche su di noi. -- Christ's Object Lessons, 354 (1900).

Ogni dovere, ogni sacrificio compiuto nel nome di Gesù, determinano una grande ricompensa. È proprio quando adempiamo i nostri doveri che Dio fa sentire la sua voce e si manifestano le sue benedizioni. -- Testimonies for the Church 4:145 (1885).

Dobbiamo vivere in questo mondo per avvicinare gli uomini al Salvatore. Facendo torto agli altri lo facciamo a noi stessi: l'influsso di ogni opera, buona o cattiva che sia, si riflette sui nostri cuori. -- Testimonies for the Church 4:72 (1885).

Ogni raggio di luce diffuso sugli altri verrà riflesso nei nostri cuori. Ogni parola gentile e di conforto pronunciata nei confronti di chi ha l'animo pieno di tristezza, ogni gesto atto a sollevare l'oppresso e ogni dono volto a sopperire alle necessità dei nostri simili, compiuto con il desiderio di rendere gloria a Dio, sarà una benedizione per il suo autore. Quelli che agiscono in questo modo ubbidiscono a una legge del cielo e otterranno l'approvazione divina. -- Testimonies for the Church 4:56 (1885).

Se il grande premio finale verrà elargito al ritorno di Cristo, il servizio sincero per Dio comporta una ricompensa già in questa esistenza. Il servitore dovrà affrontare ostacoli, reazioni, amarezze e penosa demoralizzazione. Potrebbe non cogliere i frutti della sua fatica; ma a fronte di tutto ciò, egli troverà nel suo impegno una ricompensa benedetta. Tutti quelli che si abbandonano a Dio con un servizio disinteressato in favore dell'umanità, collaborano con il Signore della gloria. Questo pensiero addolcisce ogni fatica, rafforza la volontà e tonifica lo spirito qualsiasi cosa accada. -- Testimonies for the Church 6:305, 306 (1900).

Salute -- Fare del bene è un eccellente rimedio per la malattia. Chi si impegna a favore dell'opera è invitato a confidare in Dio, che si è personalmente impegnato a dare delle risposte. Le loro menti saranno preservate dall'aridità e somiglieranno a giardini rigogliosi ai quali non manca mai l'acqua. -- Testimonies for the Church 2:29 (1885).

Nella comunione con Dio, con Cristo e con i santi angeli, essi sono circondati da un'atmosfera celestiale che dona salute al corpo, vigore all'intelletto e gioia all'animo. -- Testimonies for the Church 6:306 (1900).

Il piacere di fare del bene agli altri provoca nei sentimenti un caloroso entusiasmo che rianima i nervi, accelera la circolazione sanguigna e induce un benessere fisico e mentale. -- Testimonies for the Church 4:56 (1885).

Forza -- Inducete un uomo forte a staccarsi dal lavoro ed egli diventerà fiacco. Quella chiesa o quelle persone che rinunciano a portare i pesi degli altri e che si chiudono in se stesse, patiranno in breve tempo la debolezza spirituale. Il lavoro preserva il vigore dell'uomo forte.

Il lavoro spirituale, lo sforzo e la disponibilità a caricarsi dei pesi altrui sono le caratteristiche che daranno forza alla chiesa di Cristo. -- Testimonies for the Church 2:22 (1885).

Pace -- Nell'operare a beneficio degli altri si avverte una dolce soddisfazione, una pace interiore che è di per sé una ricompensa soddisfacente. Se saranno mossi dall'alto e nobile desiderio di fare del bene al prossimo, troveranno la vera felicità nella fedele realizzazione dei molteplici doveri dell'esistenza. Tutto ciò determinerà ben più di una ricompensa terrena, perché ogni fedele e disinteressato compimento del dovere viene annotato dagli angeli e brilla nel registro della vita. -- Testimonies for the Church 2:132 (1885).

Premio futuro

Vita eterna -- Il vero cristiano dimostra il proprio amore per Dio e per i suoi simili con vigorosi e attenti sforzi tesi a dare un aiuto là dove è necessario, a costo anche di perdere la vita per il servizio; ma la ritroverà quando Cristo tornerà per riunire a sé i suoi gioielli. -- Testimonies for the Church 9:56 (1909).

Un caloroso benvenuto -- Immaginatevi sulla soglia dell'eternità, ascoltate il benvenuto rivolto a coloro che durante la loro vita hanno collaborato con Cristo, considerando un privilegio e un onore sacrificarsi per lui. In quell'occasione, i redenti salutano coloro che li hanno condotti al Salvatore. Si uniscono nella lode di colui che morì perché gli esseri umani potessero godere di una vita eterna come quella di Dio. La lotta è conclusa, le sofferenze sono finite. I canti di vittoria riempiono il cielo, mentre i riscattati sono intorno al trono di Dio. Tutti intonano il gioioso ritornello: "Degno è l'Agnello che è stato immolato." Apocalisse 5:12. Ci ha riconciliati con Dio. -- The Ministry of Healing, 506, 507 (1905).

Se il registro del cielo rivelerà che la loro vita è stata contraddistinta dalla tenerezza, dall'altruismo e dalla generosità riceveranno la beata certezza e la benedizione da parte di Cristo: "Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore". Matteo 25:23. -- Testimonies for the Church 3:525 (1885).

Ambiente celeste -- Ora la chiesa è militante. Dobbiamo affrontare il mondo in cui regnano le tenebre e che si è quasi totalmente abbandonato all'idolatria. Ma giungerà il giorno in cui la battaglia sarà conclusa e la vittoria riportata. La volontà di Dio deve essere fatta sulla terra come è fatta in cielo. I redenti conosceranno solo la legge del cielo. Tutti saranno una famiglia felice e unita, rivestiti di lode e gratitudine con l'abito della giustizia di Cristo. La natura nel suo splendore e nella sua bellezza manifesterà a Dio lode e adorazione. Il mondo sarà illuminato dalla luce del cielo. La luna brillerà come il sole, e la luce di quest'ultimo sarà sette volte più potente di quella attuale. Gli anni trascorreranno nella gioia. In questo scenario le stelle del mattino canteranno insieme e i figli di Dio esprimeranno la loro felicità mentre Dio e Cristo proclameranno che non ci sarà più né peccato né morte. -- The Ministry of Healing, 504 (1905).

Gioia -- La ricompensa degli operai di Cristo sarà quella di entrare nella sua gioia. Quella gioia, alla quale Cristo stesso guarda con bramosia, viene citata nella sua richiesta al Padre: "Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo". Giovanni 17:24. -- Testimonies for the Church 6:309 (1900).

Nella nostra vita terrena, limitata a causa del peccato, la più grande gioia e la formazione più elevata si trovano nel servizio. Nella condizione futura, liberati dai condizionamenti del peccato, la nostra suprema gioia e la nostra più nobile preparazione si troveranno ancora nel servizio, perché apprenderanno di nuovo "...la ricchezza della gloria di questo mistero... cioè Cristo in voi, la speranza della gloria". Colossesi 1:27. -- Education, 309 (1903).

In questo senso non parteciperanno solo alle sue sofferenze ma anche alla sua gloria. Legati a lui nell'adempimento della sua opera e bevendo insieme a lui dal calice del dolore, proveranno anche la sua gioia. -- Thoughts from the Mount of Blessing, 13 (1896).

Semina e mietitura -- Ogni impulso dello Spirito Santo che conduce l'uomo alla bontà e a Dio viene annotato nei libri del cielo, e nel gran giorno del Signore, chiunque abbia offerto se stesso quale strumento a disposizione dell'opera dello Spirito Santo, avrà la possibilità di contemplare i frutti che la sua vita ha prodotto. -- Testimonies for the Church 6:310 (1900).

Quando i redenti si troveranno in presenza di Dio, individui preziosi testimonieranno che i loro nomi si trovano lì grazie ai fedeli e pazienti sforzi compiuti a loro favore, alle implorazioni ed esortazioni sincere che hanno loro consentito di rifugiarsi nella fortezza. E allora quelli che in questo mondo sono stati collaboratori di Dio riceveranno il loro premio. -- Testimonies for the Church 8:196, 197 (1904).

Che gioia ci sarà quando i redenti incontreranno e saluteranno quanti hanno portato un peso per il loro bene! E quelli che hanno vissuto non per il proprio piacere ma per essere una benedizione nei confronti dei meno fortunati, avranno il cuore elettrizzato per la soddisfazione! Allora si renderanno conto della promessa, "sarai beato, perché non hanno modo di contraccambiare; infatti il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti". Luca 14:14. -- Gospel Workers, 519 (1915).

Nel cielo vedremo i giovani che abbiamo aiutato, quelli che abbiamo invitato nelle nostre case e che abbiamo sottratto alla tentazione. Vedremo i loro volti riflettere lo splendore della gloria di Dio. -- Testimonies for the Church 6:348 (1900).

Essere collaboratore di Dio e degli angeli celesti nel grande piano della salvezza! Quale altro compito può essere paragonabile a questo?

Per ogni persona salvata, procede da Dio una ricompensa fatta di gloria, che deve riflettere su chi è stato salvato ma anche su chi è stato lo strumento di salvezza. -- Testimonies for the Church 2:232 (1885).

I redenti incontreranno e riconosceranno quelli che hanno indirizzato al Salvatore. Che colloqui benedetti intratterranno con quelle persone! "Ero un peccatore", si sentirà dire, "senza Dio e senza speranza nel mondo; e tu sei venuto da me e hai attratto la mia attenzione al prezioso Salvatore quale unica mia speranza. Io ho creduto in lui, mi sono pentito dei miei peccati e adesso posso sedermi accanto ai suoi santi nei luoghi celesti in Cristo Gesù". Altri ancora diranno: "Ero un pagano in terre pagane; tu hai lasciato la tua comoda casa e i tuoi amici e sei venuto a insegnarmi come trovare Gesù e credere in lui come unico vero Dio. Ho demolito i miei idoli e ho iniziato ad adorare Dio, e oggi posso vederlo faccia a faccia. Sono salvo per l'eternità e potrò contemplare per sempre colui che amo. Allora lo vidi solo con gli occhi della fede, ma adesso posso vederlo per quello che è. Ora posso esprimere la mia riconoscenza per la pietà redentrice di chi mi ha amato e ha lavato i miei peccati con il suo sangue". -- Gospel Workers, 518 (1915).

Altri esprimeranno la loro gratitudine a quelli che hanno dato da mangiare agli affamati e hanno vestito gli ignudi. "Quando la disperazione ha condotto la mia mente all'incredulità, il Signore ti ha mandato da me", diranno, "per pronunciare parole di speranza e conforto. Mi hai portato il cibo per sopperire alle mie esigenze fisiche e mi hai aperto la Parola di Dio, ridestando le mie necessità spirituali. Mi hai trattato come un fratello, hai simpatizzato con me nelle mie angosce e hai guarito il mio animo ferito e ingiuriato, permettendomi di afferrare la mano di Cristo, distesa per salvarmi. Nella mia ignoranza mi hai pazientemente insegnato che in cielo ho un Padre che si prende cura di me. Mi hai letto le preziose promesse contenute nella Parola di Dio e ha ispirato in me la fede nella salvezza. Il mio cuore si è addolcito, conquistato e spezzato quando ho ammirato il sacrificio che Cristo ha fatto per me. Sono diventato affamato del pane della vita e la verità è diventata un bene prezioso per la mia mente. Ora sono qui, salvato per l'eternità, per vivere sempre in sua presenza e onorare colui che ha donato la sua vita per me". -- Gospel Workers, 518, 519 (1915).

Attendere pazientemente il premio

Se l'attesa del nostro Liberatore pare lunga; se, piegati dal dolore e consumati dalla fatica, siamo impazienti per la conclusione del nostro mandato, per poterci ritirare onorevolmente dal combattimento, ricordiamoci (e facciamo sì che così taccia ogni mormorio) che Dio ci lascia sulla terra per affrontare tempeste e conflitti, per perfezionare il nostro carattere cristiano, perché si possa entrare in comunione diretta con Dio nostro Padre e Cristo nostro fratello maggiore, e perché serviamo il Maestro nella conquista di molte persone a Cristo, affinché con cuore allegro si possano udire le parole: "Va bene, servo buono e fedele... entra nella gioia del tuo Signore". Matteo 25:21. -- The Review and Herald, 25 ottobre 1881.

Sii paziente, soldato cristiano. Ancora un po' di tempo e colui che deve venire, tornerà. La notte dell'attesa stancante, della vigilanza e del cordoglio è quasi terminata e presto giungerà la ricompensa; il giorno eterno sta per nascere. Oggi non è tempo di assopirsi, non è tempo di indulgere in inutili recriminazioni. Chi si lascia andare al sonno perderà preziose opportunità per fare il bene. Ci è stato concesso il beato privilegio di riunire i covoni nella grande mietitura; e ogni persona salvata rappresenterà un'ulteriore stella nella corona di Gesù, nostro adorabile Redentore. Chi è ansioso di depositare l'armatura sapendo che se continuerà a combattere ancora un poco, conquisterà nuove vittorie e raccoglierà nuovi trofei per l'eternità? -- The Review and Herald, 25 ottobre 1881.