In cammino

Capitolo 9

Voce e linguaggio gradevoli

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Il dono della parola

Di tutti i doni che Dio ha elargito agli uomini nessuno è più prezioso di quello della parola. Se questo dono viene santificato dallo Spirito Santo è una potenza per il bene. È con la parola che si convince e si persuade, con essa offriamo la preghiera e la lode a Dio, con essa trasmettiamo i ricchi pensieri dell'amore del Redentore. Tramite il giusto uso della parola il colportore può spargere in molti cuori il seme prezioso della verità.

Si dovrebbe prestare maggiore attenzione all'educazione della voce. Possiamo avere una buona cultura, ma fino a quando non sappiamo come usare la voce in modo corretto, il nostro lavoro subirà un fallimento.

Finché non sapremo mettere insieme le nostre idee in una forma linguistica appropriata che cosa vale la nostra cultura? Essa servirà a ben poco se non coltiviamo il talento della parola; ma diventerà una meravigliosa forza quando sarà unita alla capacità di pronunciare con saggezza parole utili dette in modo tale da attirare l'attenzione.

Giovani, Iddio ha messo nel vostro cuore il desiderio di servirlo? Allora senza indugio coltivate la vostra voce fino al massimo delle vostre capacità in modo da presentare chiaramente la preziosa verità

Parlare in modo chiaro e distinto

Quando voi parlate fate in modo che ogni parola sia completa e ben pronunciata, che ogni frase sia chiara e distinta fino all'ultima parola. Molti, non appena si avvicinano alla fine della frase, abbassano il tono della voce a tal punto da distruggere la forza del pensiero espresso. Le parole che vale la pena dire a tutti devono essere pronunciate con voce chiara e distinta, con enfasi ed espressione, senza ricercare però parole troppo forbite: maggiore sarà la vostra semplicità, meglio saranno comprese le vostre parole.

Qualifica indispensabile

Il colportore che riesce a parlare con chiarezza e distinzione dei libri che sta presentando, si renderà conto di avere un grande aiuto per riuscire nella vendita. Gli si può presentare l'occasione di leggere un brano del libro che sta presentando, e con la musicalità della sua voce e con l'enfasi data alle parole può rendere così viva la scena da farla sembrare reale a chi lo ascolta.

L'abilità di parlare chiaramente e distintamente ha un valore inestimabile in qualsiasi tipo di lavoro. Questa qualifica è indispensabile per tutti coloro che desiderano diventare pastori, evangelisti, istruttori biblici o colportori. A coloro che fanno i piani per entrare nell'opera e svolgere una di queste attività, si deve insegnare a usare la voce in modo da lasciare una buona impressione quando parlano alle persone della verità

Essa non deve essere rovinata da un modo inadeguato e difettoso di trasmetterla.

Parlare con semplicità

Uomini e donne vagano nella fitta nebbia dell'errore. Vogliono sapere che cos'è la verità. Parlate loro non con un linguaggio ricercato, ma con la semplicità dei bambini.

Parole ben scelte

Non siate trascurati nel vostro parlare: siete tra non credenti che vi osservano.

Riflettete su Nadab e ad Abihu, i figli di Aaronne in Levitico 10:1: "Nadab e Abihu, figli di Aaronne, presero ciascuno un braciere e vi misero braci, sulle quali sparsero del profumo. Così presentarono davanti al Signore un'offerta di profumo, che il Signore non aveva loro ordinato. Una fiamma uscì allora, davanti al Signore, e li bruciò vivi sul posto. Mosè disse ad Aaronne: 'Il Signore vi aveva avvertito di questo, quando disse: 'Io voglio che quelli che si avvicinano a me rispettino la mia santità e mi rendano gloria alla presenza di tutto il popolo''".

I colportori devono ricordarsi che lavorano col Signore per la salvezza delle persone; essi non devono portare in questo servizio sacro realtà troppo comuni e di poco conto. Le loro menti devono essere ripiene di pensieri puri e santi e le loro parole devono essere ben scelte.

Non ostacolate il successo del vostro lavoro pronunciando parole mediocri e di poco conto

La voce del salvatore

La voce del Salvatore era come una musica alle orecchie di coloro che erano abituati ad ascoltare le predicazioni monotone e prive di spiritualità degli scribi e dei farisei.

Egli parlava lentamente e in maniera energica mettendo enfasi in quelle parole con le quali desiderava dare ai suoi uditori messaggi speciali...

La forza della parola è quindi di grande valore e la voce deve essere coltivata per la benedizione di coloro con i quali veniamo in contatto