In cammino

Capitolo 10

Diligenti nel servizio

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Energìa e volontà

Il successo dipende non tanto dal talento quanto dalla perseveranza e dalla forza di volontà.

Lavorare con tutto il cuore

L'apostolo Paolo indica le qualità dei servitori di Dio in Romani 12:11: "Siate impegnati, non pigri; pronti a servire il Signore, allegri nella speranza, pazienti nelle tribolazioni, perseveranti nella preghiera". La trascuratezza e l'inefficienza non si manifestano quando siamo consapevoli di lavorare per il Signore. Dovremmo sentire nel servizio un elevato senso di sacralità e spiritualità mai provato prima. Così facendo compieremo il nostro dovere in modo costante e vigile. La religione pura e immacolata è praticata intensamente. Per la salvezza delle persone gioverà solo un lavoro svolto con costanza e consacrazione. Bisogna considerare i nostri doveri quotidiani come altrettanti atti religiosi. Il nostro compito, visto alla luce dell'eternità, ci renderà sempre più idonei e disposti al servizio.

Alzarsi presto, lavorare di buona lena

Il lavoro del colportore è un lavoro che nobilita e risulterà un successo se chi lo compie è onesto, zelante, paziente e fermo nel continuare l'opera intrapresa. Deve mettere nel lavoro tutto il suo impegno, deve alzarsi presto e operare di buona lena usando al massimo le facoltà che Dio gli ha dato.

Fedeltà al proprio dovere

Coloro che sono entrati nel lavoro di colportaggio rischiano di non sentire la necessità di essere specialisti nel loro lavoro, rischiano di sentirsi soddisfatti di una conoscenza superficiale, di essere trascurati nel loro modo di fare e pigri di mente. Occorre invece essere fedeli nell'adempimento del dovere, lavorando come colportori, perché il colportaggio è un lavoro voluto da Dio.

Precisione e diligenza

Ricordatevi che in qualsiasi ramo dell'opera serviate, rivelate sempre quello che siete, quindi occorre sviluppare il vostro carattere. Qualunque lavoro facciate fatelo con diligenza e precisione: lavorate sempre con molto impegno. Lavorando diligentemente per la salvezza dell'umanità Dio farà fruttare il nostro lavoro.

Raccontare esperienze incoraggianti

Coloro i quali fanno esperienze interessanti nel loro lavoro per il Signore, ne scrivano il resoconto sui nostri giornali, in modo che altri ne siano incoraggiati. Il colportore deve raccontare le gioie e le benedizioni ricevute nel suo ministero evangelistico. Questi rapporti devono essere pubblicati nelle nostre riviste, perché esercitino un grande influsso, anche a lunga distanza nel tempo, e siano per la chiesa un dolce profumo, un sapore di vita. Ciò dimostra che Dio lavora con coloro che collaborano con lui per "un odore di vita che dá la Vita". 2 Corinzi 2:16.