La chiesa del rimanente

Capitolo 14

Coraggio nel Signore

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Di recente, durante la notte, lo Spirito Santo ha ribadito nella mia mente l'idea che se il Signore verrà presto come nol pensiamo, è necessario essere più attivi di quanto non lo siamo stati fin qui nel presentare la verità al mondo.

A questo riguardo io rievocai l'attività dei credenti avventisti del 1843-1844. Allora si notava una più intensa opera di casa in casa grazie agli sforzi instancabili fatti per avvertire la gente delle cose di cui parla la Parola di Dio. Ebbene, noi dovremmo sforzarci ancor più di coloro che con tanta fedeltà proclamavano il messaggio del primo angelo. Infatti ci stiamo avvicinando rapidamente alla fine della storia di questa terra e sapendo che Gesù è vicino a venire dovremmo sentirci spronati a lavorare come mai prima. Noi siamo esortati ad avvertire gli uomini ed a manifestare nella nostra vita la potenza della verità e della giustizia. Presto il mondo sarà chiamato a render conto al grande Legislatore dell'infrazione della sua legge e solo chi, rinunciando alla trasgressione, diventerà ubbidiente potrà sperare nel perdono e nella pace.

Noi dobbiamo tenere ben alta la bandiera sulla quale sta scritto: "I comandamenti di Dio e la fede di Gesù". Ubbidienza alla legge di Dio: ecco la grande realtà che non va mai perduta di vista. Adoperiamoci per scuotere i membri di chiesa e quanti ancora non si sono decisi, affinché essi vedano le esigenze della legge celeste ed obbediscano. Noi dobbiamo magnificare la legge e render la onorevole.

Cristo ci ha affidato il compito di gettare il seme della verità ed ha sottolineato l'importanza che il nostro popolo è chiamato a compiere in quest'opera conclusiva della storia terrena. A mano a mano che le parole di verità vengono proclamate "per le strade e lungo le siepi" si assisterà alla manifestazione dell'opera dello Spirito Santo nei cuori umani.

Quanto bene potrebbe essere fatto se tutti coloro che hanno la verità, la parola della vita, si adoperassero per illuminare quanti non la posseggono! Quando i Samaritani vennero a Gesù dietro invito della Samaritana, Cristo parlando ai discepoli li indicò come un campo di grano pronto per la mietitura. "Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi fino alla mietitura? Ecco, io vi dico: Levate gli occhi vostri e guardate le contrade, come già sono bianche da mietere". Il Redentore rimase due giorni coi Samaritani assetati di verità e furono giorni pieni. Come risultato di quell'attività "molti di più credettero a motivo della sua parola". Ecco la loro testimonianza: "Noi stessi Lo abbiamo udito e sappiamo che Costui è veramente il Cristo, il Salvatore del mondo".

Chi, fra quanti si dicono popolo di Dio, intraprenderà quest'opera sacra e lavorerà per le anime che periscono per mancanza di conoscenza? Il mondo dev'essere avvertito e molti luoghi mi sono stati indicati come avendo bisogno di uno sforzo consacrato, fedele ed instancabile. Cristo apre i cuori e le menti di molti nelle nostre grandi città perché le anime hanno bisogno delle verità della Parola di Dio. Se noi ci terremo in intima e sacra comunione con Cristo cercando di avvicinarci a loro ne deriverà un influsso benefico. Quel che ci occorre è un risveglio accompagnato da simpatia per Cristo e per il prossimo. Città grandi e piccole, luoghi vicini e lontani debbono essere lavorati con intelligenza, senza mai tirarsi indietro perché se lavoriamo all'unisono col suo Spirito, il Signore opererà potentemente sui cuori.

Fratelli, io ho per voi delle parole di incoraggiamento. Noi dobbiamo andare avanti con fede e con speranza aspettandoci delle grandi cose da Dio. Il nemico cercherà con ogni mezzo di ostacolare gli sforzi fatti per l'avanzamento della Verità, però nella forza del Signore noi possiamo conseguire la vittoria. Non si dicano parole di scoraggiamento ma parole atte a fortificare ed a sostenere i nostri compagni d'opera.

Un'opera personale

Io bramo tanto impegnarmi personalmente in un'opera energica nel campo e certamente mi accingerei ad un più intenso lavoro pubblico se non stimassi che alla mia età sia poco opportuno fare troppo affidamento sulle proprie forze fisiche. Io ho da compiere un'opera che consiste nel comunicare alla chiesa ed al mondo la luce che mi è stata affidata nel corso degli anni durante i quali è stato proclamato il triplice messaggio. Il mio cuore è pieno del più vivo desiderio di mettere la verità dinanzi a tutti coloro che possono essere raggiunti. Per questo io compio ancora la mia parte nel preparare del materiale da pubblicare; però debbo fare attenzione per non dover poi finire col trovarmi nell'impossibilità di scrivere. Io non so quanto ancora mi resti da vivere, però non soffro fisicamente quanto potrei aspettarmi.

Dopo la Conferenza Generale del 1909 ho trascorso varie settimane partecipando a dei camp-meetings e ad altre assemblee generali, come anche visitando alcune nostre istituzioni nella Nuova Inghilterra e negli stati del centro e del vicino occidente.

Ritornata a casa, in California, ho ripreso la preparazione del materiale per la stampa. Nel corso degli ultimi quattro anni ho scritto relativamente poche lettere ed ho consacrato le forze di cui disponevo quasi totalmente al completamento di un'importante opera libraria.

Talvolta ho assistito a dei raduni, ho visitato delle istituzioni in California; però la maggior parte del tempo dopo l'ultima Conferenza Generale l'ho trascorso a preparare dei manoscritti nella mia dimora di Elmshaven, vicino a S. Elena.<

Sono grata al Signore che ha voluto conservarmi in vita affinché io possa lavorare ancora un poco intorno ai miei libri. Oh, se avessi la forza di fare tutto quel che vedo dovrebbe essere fatto! Io prego che Egli mi dia sapienza per modo che le verità di cui il nostro popolo ha tanto bisogno possano essere presentate chiaramente ed in modo da essere accettate. Io sono propensa a credere che Dio mi metterà in grado di farlo.

Il mio interesse per l'Opera in generale è vivo come sempre e desidero immensamente che la Causa della Verità presente progredisca sempre di più in tutte le parti del mondo. Però non ritengo sia per me opportuno intraprendere molta attività pubblica fintantoché la mia attività libraria richiede la mia supervisione. Per fortuna ho l'aiuto di alcuni dei migliori operai: quelli che, nella provvidenza di Dio, si sono uniti a me in Australia, ed altri che sono diventati miei collaboratori dopo il mio ritorno in America. Io ringrazio il Signore di questi aiutanti. Noi siamo tutti occupatissimi e facciamo del nostro meglio nella preparazione di materiale da pubblicare, perché vogliamo che la luce della Verità si propaghi ovunque per illuminare quanti ancora ignorano le ragioni della nostra fede. Certi giorni ho qualche difficoltà con gli occhi, che mi fanno molto male; però ringrazio il Signore che mi conserva la vista; infatti non sarebbe affatto strano se alla mia età io non potessi più fare uso dei miei occhi.

Sono più grata di quanto non riesca ad esprimere per l'assistenza dello Spirito del Signore, per il conforto e la grazia che Egli mi dà del continuo, oltre che per il vigore e l'opportunità che Egli continua ad accordarmi perché io, a mia volta, possa dare coraggio ed aiuto al suo popolo. Finché il Signore mi conserverà in vita, voglio esserGli fedele e sforzarmi di fare la sua volontà, glorificando il suo Nome. Possa il Signore accrescere la mia fede sì che io possa conoscerLo sempre più e riuscire a compiere più appieno la sua volontà. Il Signore è buono e degno di somma lode.

L'influsso degli operai più anziani

Io desidero vivamente che i vecchi soldati della croce, coloro che sono incanutiti al servizio del Maestro, continuino a dare la loro precisa testimonianza affinché quelli che sono più giovani nella fede possano capire che i messaggi datici in passato dal Signore sono di somma importanza in quest'epoca della storia del mondo. La nostra passata esperienza non ha perduto nulla della sua forza.

Che ognuno sia cauto ed eviti di scoraggiare i pionieri o di far loro sentire che ormai essi possono fare ben poco. Il loro influsso può essere ancora esercitato potentemente nell'Opera di Dio perché la testimonianza di ministri di età avanzata sarà sempre di aiuto e di benedizione per la chiesa. Dio veglierà sui suoi provati e fedeli vessilliferi giorno e notte fino a che non giunga per loro il tempo di deporre le armi. Che essi, perciò, abbiano la certezza di trovarsi sotto la cura protettrice di Colui che non sonnecchia né dorme e di essere assistiti da sentinelle invisibili. Sapendo questo e sapendo di dimorare in Cristo, essi possono confidare nelle provvidenze divine.

"Sino alla fine"

Io prego con fervore che l'Opera da noi svolta attualmente si imprima profondamente sul cuore, sulla mente e sull'anima. Le perplessità aumenteranno, però noi che crediamo in Dio dobbiamo incoraggiarci a vicenda. Non abbassiamo l'ideale, anzi continuiamo a tenerlo ben alto guardando a Colui che è il Capo e il Compitore della nostra fede. Di notte, quando non riesco a dormire, levo il mio cuore in preghiera a Dio ed Egli, allora, mi fortifica e mi dà la certezza che Egli è con i suoi servitori sia in patria che nelle terre lontane. Mi sento incoraggiata e benedetta nel rendermi conto che l'Iddio d'Israele sta tuttora guidando il suo popolo e che continuerà ad essere con lui sino alla fine.

Avanzare con crescente efficacia

Ho l'incarico di dire ai nostri fratelli nel ministero: i messaggi che le vostre labbra annunciano siano arricchiti dalla potenza dello Spirito di Dio. Se mai c'è stato un tempo in cui noi abbiamo avuto bisogno di una speciale guida dello Spirito Santo è il nostro. Noi abbiamo bisogno di una totale consacrazione ed è giunto il momento di dare al mondo la dimostrazione che la potenza di Dio è all'opera nelle nostre vite e nel nostro ministero.

Il Signore desidera vedere l'opera della proclamazione del messaggio del terzo angelo condotta con crescente efficacia. Egli, che nel corso dei secoli ha sempre dato la vittoria al suo popolo, brama ardentemente condurre al pieno trionfo il suo piano per la sua chiesa. Per questo Egli ordina ai suoi santi credenti di procedere compatti, di vigore in vigore, con fede crescente e con assoluta certezza della verità e della giustizia della sua Causa.

Noi dobbiamo rimanere saldi come una roccia, attaccati al principi della Parola di Dio, consapevoli che il Signore è con noi per darci la forza di affrontare ogni nuova esperienza. Serbiamo nelle nostre vite i princìpi della giustizia e andiamo avanti nel nome di Dio, considerando sommamente sacra la fede che è stata sostanziata dalle direttive e dall'approvazione dello Spirito del Signore dal principio fino ad oggi. Stimiamo preziosa l'Opera che Egli sta compiendo mediante il suo popolo che osserva i comandamenti e che, mercé la virtù della sua grazia, diventerà sempre più forte ed efficiente a mano a mano che il tempo passa. Il nemico cerca di offuscare il discernimento del popolo di Dio e di ridurne l'efficienza; però se esso agisce secondo le direttive dello Spirito divino, l'Eterno gli spalancherà le porte dell'opportunità per la restaurazione "delle antiche ruine". L'esperienza del popolo di Dio sarà un'esperienza di costante crescita fino a che il Signore non scenderà dal cielo con potenza e gran gloria per mettere il suggello del trionfo finale sui suoi fedeli.

Promessa di trionfo finale

L'opera che ci sta dinanzi esige l'impiego di ogni facoltà dell'essere, l'esercizio di una salda fede ed una costante vigilanza. Talvolta le difficoltà da affrontare sembreranno proibitive e ci sentiremo sgomenti dinanzi alla immensità del compito. Nondimeno, con l'aiuto di Dio, i suoi servitori finiranno col trionfare. "Perciò, fratelli miei, io voglio che voi non veniate meno nell'anima", a causa delle dure esperienze che vi aspettano. Gesù sarà con voi, vi precederà col suo Santo Spirito preparando la via e sarà il vostro aiuto in ogni circostanza.

"Per questa cagione, dico, io piego le mie ginocchia al Padre del Signor nostro Gesù Cristo, dal quale è nominata tutta la famiglia nei cieli e sopra la terra, che Egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, d'essere fortificati in virtù per il suo Spirito nell'uomo interno e che Cristo abiti per fede nei vostri cuori; affinché essendo radicati e fondati in carità, possiate comprendere con tutti i santi qual è la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza e conoscere la carità di Cristo, che sopravanza ogni conoscenza, acciocché siate ripieni fino a tutta la pienezza di Dio.

"Ora a Colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente sopra ciò che noi chiediamo o pensiamo, a Lui sia la gloria nella chiesa, da Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli. Amen". -- General Conference Bulletin, 27 maggio 1913, p. 164, 165.

Fiducia espressa nel 1915

Io non penso di vivere a lungo. La mia opera è quasi finita... Non penso di avere altre "Testimonianze" per il nostro popolo. I nostri uomini dotati di menti salde sanno ciò che è utile per il bene e per il consolidamento dell'Opera. Con l'amore di Dio nel cuore, essi debbono approfondire il loro studio delle cose di Dio. -- The Review and Herald, 15 aprile 1915.