Consigli sull' economato cristiano

Capitolo 4

I principi antitetici di Cristo e Satana

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Gli esseri umani appartengono ad una grande famiglia: la famiglia di Dio. Il Creatore stabilì che si rispettassero e si amassero reciprocamente, manifestando costantemente un interesse sincero e altruistico per il benessere degli uni e degli altri. Satana, invece, ha sempre mirato a istigare gli uomini a soddisfare il proprio interesse. Cadendo sotto il suo influsso hanno sviluppato una forma di egoismo che ha riempito il mondo di sofferenze e di conflitti, mettendo gli uomini gli uni contro gli altri.

L'egoismo è l'essenza della perversione e da quando gli uomini sono caduti nella sua trappola si è manifestata una sempre maggiore opposizione nei confronti di Dio. Nazioni, famiglie, individui sono animati da un egocentrismo esasperato. L'uomo aspira ad esercitare il proprio dominio sugli altri. Separandosi da Dio e dai suoi simili segue le proprie inclinazioni sfrenate ed agisce come se il bene degli altri dipendesse dalla loro sottomissione alla propria autorità suprema.

L'egoismo ha introdotto la discordia nella chiesa, diffondendo le ambizioni profane. (...) L'egoismo distrugge nell'uomo il desideriodi somigliare a Cristo e lo spinge all'orgoglio e all'ambizione. Tutto ciò implica un progressivo allontanamento dal desiderio di giustizia. Cristo dice: "Voi dunque siate perfetti come perfetto è il Padre vostro che è nei cieli". Matteo 5:48. Ma l'egoismo è insensibile alla perfezione che Dio richiede. (...)

Cristo venne nel mondo per rivelare l'amore di Dio. I suoi discepoli sono invitati a proseguire l'opera da lui iniziata. Impegnamoci ad aiutarci e a incoraggiarci a vicenda. Cercando il bene degli altri possiamo trovare la felicità. L'uomo non agisce contro se stesso quando ama Dio e il prossimo. Più il suo spirito è altruista, più si sentirà felice di realizzare il piano che Dio ha per lui. Grazie a lui si respirerà l'aria del cielo e ciò lo riempirà di gioia. Per lui la vita costituisce un impegno sacro e prezioso perché Dio gliel'ha donata per consacrarla agli altri. -- The Review and Herald, 25 giugno 1908.

Una lotta impari

L'egoismo è il più forte e il più diffuso degli impulsi umani. Il conflitto interiore fra simpatia e avidità è impari, perché l'egoismo è più forte dell'amore e della generosità e quindi prevale. Lavorando od offrendo a Dio i nostri beni in favore della sua opera è pericoloso lasciarsi guidare dal sentimento o dall'impulso momentaneo.

Dare, agire o al contrario rifiutare la nostra collaborazione in base a degli stimoli esterni significa mettersi su una strada pericolosa. Se ci lasciamo dominare dagli slanci o dagli impulsi, quando il nostro impegno per gli altri verrà ripagato con l'ingratitudine, o quando i nostri doni verranno sprecati o sfruttati male, il desiderio di essere generosi si affievolirà. Il cristiano dovrebbe agire motivato da saldi principi e attenersi all'esempio offerto dal nostro Salvatore con il suo altruismo e il suo spirito di sacrificio. -- The Review and Herald, 7 dicembre 1886.

La nota dominante dell'insegnamento di Cristo

L'altruismo è la nota dominante dell'insegnamento cristiano. Spesso viene quasi imposto ai credenti, con un linguaggio che sembra autoritario perché non c'è altra via di salvezza per l'uomo che strapparlo a una vita vuota ed egoistica. Cristo offre, nella sua vita terrena, una vera e propria dimostrazione della potenza del Vangelo. (...) A ogni anima che soffrirà con lui, resistendo al peccato, collaborando per la diffusione del suo messaggio, rinunciando in favore degli altri, egli promette una parte dell'eterna ricompensa riservata ai giusti. Vivendo con lo stesso spirito che caratterizzò tutta la sua vita, assimiliamo la sua natura. Oggi, rinunciando in favore del prossimo, condivideremo con lui, nella vita eterna, uno "...smisurato peso eterno di gloria". 2 Corinzi 4:17. -- The Review and Herald, 28 settembre 1911.

I frutti dell'egoismo

Lasciandosi dominare dall'avidità molti coltivano quei lati del carattere che li qualificheranno, nel libro dei ricordi, come idolatri. Saranno sullo stesso piano di coloro che rubano, insultano, frodano. Nessuno di loro, come afferma la Parola di Dio, potrà ereditare il regno dei cieli. "Il malvagio si vanta dei propri istinti, intasca guadagni e bestemmia il Signore". Salmi 10:3 (Tilc).

Gli avidi e gli egoisti non riescono ad esprimersi con generosità. L'egoismo implica invariabilmente la trascuratezza del proprio dovere e l'uso inadeguato dei doni che Dio ha dato in vista della diffusione del suo messaggio. -- The Review and Herald, 1 dicembre 1896.

Insensibili ad ogni forma di solidarietà

Cristo è il nostro esempio. Egli ha sacrificato la sua vita per noi e ci chiede di sacrificare la nostra per gli altri. In questo modo noi possiamo essere in grado di eliminare l'egoismo che Satana cerca continuamente di seminare nei nostri cuori. Questo egoismo porta a negare ogni forma di solidarietà e può essere vinto solo manifestando un sincero amore per Dio e per il prossimo. Cristo non permetterà che nessun egoista entri nel regno dei cieli. Tutti coloro che agiscono motivati dall'avidità non potranno abitare nella nuova terra perché ogni forma di avidità è idolatria. -- The Review and Herald, 11 luglio 1899.