Consigli sull' economato cristiano

Capitolo 6

Esempi viventi

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Offrendo generosamente in favore dei credenti e per la diffusione del messaggio divino, si presentano esempi di vita, che testimoniano come coloro che donano ricevano in cambio la grazia di Dio. Un esempio vivente di generosità, che si ispira al Cristo stesso, esercita un forte influsso sugli uomini. Coloro che non vivono in funzione di se stessi non utilizzeranno il loro denaro per provvedere alle loro presunte necessità e per assicurarsi tutte le comodità, ma si ricorderanno che sono discepoli di Gesù e che molte persone mancano di cibo e di indumenti.

Coloro che vivono per soddisfare le proprie voglie e i propri desideri egoistici perderanno l'approvazione divina e la ricompensa celeste. Essi testimoniano nei confronti della società di non possedere la vera fede e quando cercheranno di trasmettere agli altri la conoscenza della verità le loro parole verranno considerate come "un rame risonante ed uno squillante cembalo". Ognuno deve manifestare la propria fede tramite le opere. La fede "...se non ha opere è per se stessa morta", "...non ha valore". Giacomo 2:17, 20. "Di fronte alla comunità, dimostrate dunque che li amate veramente. Così tutti sapranno che ho ragione quando dico che sono fiero di voi". 2 Corinzi 8:24 (Tilc). -- The Review and Herald, 21 agosto 1894.

L'altruismo

L'altruismo è il messaggio più difficile da presentare e da mettere in pratica. Colui che è attaccato al denaro non realizza il bene che sarebbe in grado di fare perché impiega i suoi capitali per fini egoistici. È impossibile ottenere il favore di Dio e godere della comunione del Salvatore restando indifferenti nei confronti delle necessità dei propri simili che non potranno condividere l'esperienza del Cristo e moriranno nel peccato. Gesù ci ha lasciato un esempio meraviglioso di rinuncia a se stesso. (...)

Se seguiamo Cristo sul sentiero della rinuncia, portando la croce sulla via che porta alla casa del Padre, le nostre vite rifletteranno la bellezza della sua vita. Sacrificando noi stessi -- momento di incontro privilegiato fra Dio e l'uomo -- riceviamo da Dio una profonda ispirazione che penetra nel nostro cuore e crea il desiderio della presenza di Cristo. -- The Review and Herald, 31 gennaio 1907.

Un cuore aperto e unito a Cristo

Le offerte dei poveri, in favore della diffusione del messaggio della salvezza, quando sono frutto della rinuncia, non rappresentano soltanto un dono che egli gradisce, ma sono un atto di generosità che rende sensibile il cuore del donatore facendolo sentire più unito al Redentore del mondo. Egli era ricco, ma è diventato povero per noi affinché noi fossimo arricchiti tramite la sua povertà. Anche la più piccola somma offerta con generosità da coloro che vivono in condizioni economiche precarie, è molto gradita a Dio; essa acquista ai suoi occhi un valore ancora maggiore delle offerte del ricco che è in grado di donare somme considerevoli senza particolari rinunce o disagi. -- The Review and Herald, 31 ottobre 1878.

Dare con gioia

La propensione alla generosità si rafforzerà nella misura in cui verrà esercitata e non sarà quindi necessario stimolarla costantemente. Tutti coloro che posseggono tale spirito -- che è lo spirito di Cristo -- offriranno con gioia al Signore. Ispirati dall'amore per Cristo e per tutti coloro per i quali è morto, essi provano il desiderio di impegnarsi fedelmente. -- The Review and Herald, 16 maggio 1893.