Consigli sull' economato cristiano

Capitolo 12

Una prova della nostra fedeltà a Dio

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"Onora l'Eterno con i tuoi beni e con le primizie di ogni tua rendita; i tuoi granai saran ripieni d'abbondanza e i tuoi tini traboccheranno di mosto". Proverbi 3:9, 10.

Questo brano della Bibbia afferma che Dio ha dei diritti su tutto ciò che ci ha affidato, che questi diritti devono essere presi in considerazione e che una benedizione speciale è riservata a coloro che ne tengono conto.

Viene quindi enunciato un principio che regola tutte le relazioni di Dio con gli uomini. Il Signore mise i nostri progenitori nel giardino dell'Eden, mettendo a loro disposizione tutto ciò che poteva contribuire alla loro felicità e li invitò a riconoscerlo come il proprietario di tutto ciò che li circondava. In questo giardino fece crescere alberi molto belli e con buoni frutti, riservandosene uno. Adamo ed Eva potevano godere liberamente di tutti gli altri ma di quell'albero Dio aveva detto: "Non ne mangiate il frutto". Esso costituiva la prova della loro gratitudine e della loro fedeltà nei confronti di Dio. Nello stesso modo il Signore ci ha accordato il più grande dono del cielo nella persona di Gesù. Con lui ci ha donato tutte le cose di cui possiamo ampiamente godere. I prodotti della terra, i raccolti abbondanti, l'oro e l'argento che ci ha affidato. Ha messo a disposizione degli uomini le case e le terre, il cibo e gli abiti. Ci chiede di riconoscerlo come proprietario e per questo motivo dice: "Di tutto ciò che possedete mi riservo la decima parte e inoltre doni e offerte che dovete portare nella mia casa".

Ecco il metodo adottato da Dio per far progredire l'opera di evangelizzazione.

Questo piano di collaborazione sistematica fu concepito da Gesù Cristo stesso che diede la sua vita per quella di tutti gli uomini. Egli lasciò il cielo, il suo posto di Comandante dell'esercito celeste e rivestì di umanità la sua divinità per rialzare il genere umano. Egli diventò povero per farci diventare ricchi tramite la sua povertà; parlò agli uomini e nella sua saggezza rivelò il piano che era stato preparato per sostenere coloro che portano il suo messaggio a tutti gli uomini. -- The Review and Herald, 4 febbraio 1902.

Ciò che Dio si riserva del tempo e del denaro che ci dona

Lo stesso linguaggio è impiegato in riferimento al sabato e alla decima: "Il settimo è giorno di riposo sacro all'Eterno". L'uomo non ha né il diritto né la facoltà di sostituire il primo al settimo giorno. Egli può pretendere di farlo: "Ma pure il solido fondamento di Dio rimane fermo..." 2 Timoteo 2:19. La abitudini e gli insegnamenti degli uomini non potranno mai sostituire le esigenze della legge divina. Dio ha santificato il settimo giorno. Questa specifica porzione di tempo, riservata da Dio stesso al culto e all'adorazione, è sacra oggi come lo era quando fu consacrata dal nostro Creatore.

Nello stesso modo la decima delle nostre entrate "appartiene all' Eterno". Il Nuovo Testamento non abolisce la legge della decima, come non abolisce il comandamento relativo al sabato; la loro validità e la loro grande importanza spirituale vi sono chiaramente spiegate... Mentre noi, come popolo di Dio, cerchiamo di dare fedelmente a Dio il tempo che si è riservato, non gli doneremmo anche la parte delle nostre entrate che ci richiede? -- The Review and Herald, 16 maggio 1882.

Sia le proprietà sia le rendite vanno decimate

Così come fece Abramo bisogna pagare la decima su tutti i beni e su tutte le rendite. Una decima fedele è ciò che spetta al Signore. Trattenerla significa derubare Dio. Tutti dovrebbero versare le decime e le offerte liberamente, volontariamente e con gioia. Tutto questo rappresenta una benedizione per noi, trattenere la parte che spetta a Dio non ci offre nessun vantaggio. -- Manoscritto 159, 1899.

Un principio valido per tutti

Questa era quindi l'abitudine dei patriarchi e dei profeti (si fa riferimento all'esperienza di Abramo e di Giacobbe riguardo al pagamento della decima) prima della creazione della nazione ebraica. Quando Israele diventò un popolo autonomo, il Signore gli diede delle indicazioni molto precise riguardo a questo punto: "Ogni decima della terra, sia delle raccolte del suolo sia dei frutti degli alberi appartiene all'Eterno; è cosa consacrata all'Eterno". Levitico 27:30. Questa legge non doveva essere abolita insieme ai sacrifici e alle leggi che prefiguravano il Cristo. Fino a quando Dio avrà un popolo su questa terra, i suoi diritti nei suoi confronti resteranno gli stessi.

La decima di ogni entrata appartiene al Signore. Egli l'ha riservata per essere utilizzata per scopi religiosi. È sacra. Non ha mai accettato meno in nessuna epoca. La negligenza o il rinvio di questo dovere feriscono Dio.

Se tutti coloro che si professano cristiani restituissero fedelmente la loro decima a Dio non mancherebbero i fondi per la proclamazione del Vangelo. -- The Review and Herald, 16 maggio 1882.

Una grande benedizione

Il sistema della decima si fonda su un principio permanente come la legge di Dio. La decima era una benedizione per gli ebrei e sarà una benedizione anche per quanti lo osserveranno fino alla fine dei tempi. Il nostro Padre celeste non ha concepito questo piano per arricchirsi ma per accordare agli uomini una grande benedizione. Ha visto che questo piano era proprio ciò di cui l'uomo aveva bisogno. -- Testimonies for the Church 3:404, 405.

Nove decimi valgono più di dieci decimi

Molti hanno compatito Israele che era costretto a contribuire sistematicamente dopo aver già presentato le varie offerte annuali. Ma Dio nella sua saggezza sapeva che quello era il modo migliore per esercitare la generosità e quindi aveva dato questa regola al suo popolo. Molte volte è stato possibile dimostrare che nove decimi valgono più di dieci. -- Testimonies for the Church 3:546.

Dai tempi di israele si è verificato un grande cambiamento

Da tutte le nostre entrate dovremmo innanzi tutto prelevare la parte che spetta a Dio. Nel sistema raccomandato agli ebrei essi dovevano offrire a Dio le primizie di tutti i beni ricevuti sia tramite l'aumento del numero del bestiame, sia con i prodotti dei campi, dei frutteti e delle vigne, oppure riscattare queste primizie offrendo una somma di denaro equivalente. Come sono cambiate le cose oggi! Le esigenze del Signore, quando ancora gli si accorda un po' d'attenzione, sono relegate all'ultimo posto. Eppure oggi l'opera di proclamazione del vangelo richiede un impiego di fondi dieci volte superiore a quello degli israeliti. La grande missione affidata ai discepoli era di predicare il Vangelo al mondo intero. Questo dà un'idea dell'estensione dell'opera e della responsabilità dei discepoli di Cristo in questa epoca. Se la legge richiedeva decime e offerte quanto sono indispensabili oggi! Se ricchi e poveri erano tenuti a dare una somma proporzionata ai loro beni nell'economia giudaica, oggi un simile obbligo è indispensabile. -- Testimonies for the Church 4:474.