Consigli sull' economato cristiano

Capitolo 42

Il pericolo dell'avidità

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Molti figli di Dio, attratti dalle tentazioni terrene, rinnegano la loro fede tramite le loro opere. L'attaccamento al denaro, a case e terreni è così forte che assorbe tutte le facoltà dello Spirito e del corpo, escludendo così l'amore per il Creatore e per gli uomini per i quali Cristo è morto. Satana li ha accecati a tal punto che gli interessi eterni sono diventati secondari. Tutto il loro essere è impegnato ad accumulare beni terreni. Tutte queste preoccupazioni e questi impegni non tengono in considerazione la raccomandazione fatta da Gesù: "Non accumulate ricchezze in questo mondo. Qui i tarli e la ruggine distruggono ogni cosa e i ladri vengono e portano via". Matteo 6:19 (Tilc).

Dimenticano che Gesù ha anche detto: "Fatevi tesori in cielo..." e così facendo avrebbero agito in vista del loro interesse. Un tesoro accumulato in cielo è al sicuro e nessun ladro vi si può avvicinare, nessun insetto può rovinarlo; le loro ricchezze invece sono conservate sulla terra e hanno assorbito tutti i loro affetti.

La vittoria di Cristo

Cristo, nel deserto, ha affrontato le più forti tentazioni che possano assalire un uomo. Egli ha incontrato l'astuto nemico e l'ha vinto. La prima grande tentazione riguardava l'appetito, la seconda l'orgoglio e la terza l'amore per le ricchezze terrene. Vennero offerti a Cristo i troni, i regni del mondo e la gloria. Satana presentò gli onori, le ricchezze terrene e i piaceri della vita con le sfumature più seducenti per attrarre e ingannare. Disse a Cristo: "Tutte queste cose io te le darò se prostrandoti tu mi adori". Gesù però respinse l'astuto nemico e conseguì la vittoria.

L'uomo non dovrà mai affrontare tentazioni forti quanto quelle che assalirono il Cristo, ma quando Satana lo avvicina ottiene un successo completo. "Io ti do tutto questo denaro, questi terreni, questa potenza, questi onori e queste ricchezze". Ma a quali condizioni? Raramente si esprime con la stessa chiarezza con cui ha affrontato il Cristo: "Se prostrandoti dinanzi a me mi adori". Egli si accontenta di minare l'integrità dell'uomo e indebolirne la coscienza. Non reclama un'adorazione diretta, ma orienta gli uomini a legarsi agli interessi terreni. In un'esistenza vissuta all'insegna dell'impazienza, dell'egocentrismo, dell'orgoglio, dell'avarizia e della disonestà egli può influire come vuole. In questo modo l'uomo viene soggiogato e trascinato alla rovina.

L'esempio di Cristo è davanti a noi. Egli sconfisse Satana dimostrandoci così che anche noi possiamo ottenere la vittoria. Cristo vinse ricorrendo alla Scrittura. Avrebbe potuto servirsi del suo potere divino e utilizzare le proprie parole, ma preferì dire: "Sta scritto: non di solo pane vive l'uomo ma di ogni parola che viene da Dio". Matteo 4:4 (Tilc). Se le Sacre Scritture fossero studiate e messe in pratica, il cristiano avrebbe la forza sufficiente per affrontare l'astuto nemico; ma la Parola di Dio viene trascurata e ne risultano problemi e sconfitte.

Il giovane ricco

Un giovane andò da Gesù e gli disse: "Maestro buono, che cosa devo fare per ottenere la vita eterna?" Gesù rispose che doveva osservare i comandamenti "Ma quell'uomo disse: Fin da giovane io ho ubbidito a tutti questi comandamenti". Gesù lo guardò con simpatia e gli indicò con chiarezza le sue manchevolezze nell'osservanza della legge divina: non amava il suo prossimo come se stesso. Il suo amore egoista per le ricchezze era un difetto, che se non veniva eliminato, gli avrebbe precluso il cielo. "Ancora una cosa ti manca: vendi tutto quel che possiedi e i soldi che ricavi distribuiscili ai poveri. Allora avrai un tesoro in cielo. Poi vieni e seguimi!" Luca 18:18-22 (Tilc).

Cristo desiderava che quel giovane comprendesse che gli veniva chiesto soltanto di imitare l'esempio di Gesù. Egli infatti aveva lasciato le sue ricchezze e la sua gloria per farsi povero e dare all'uomo la possibilità di diventare ricco. Per ottenere le ricchezze celesti Gesù chiedeva all'uomo di rinunciare alle sue proprietà, agli onori e ai piaceri terreni. Il Signore sa che fino a quando i nostri affetti e i nostri interessi sono legati alle cose terrene, l'uomo è lontano da Dio. Per questo disse al giovane: "...vendi tutto quel che possiedi e i soldi che ricavi distribuiscili ai poveri. Allora avrai un tesoro in cielo. Poi vieni e seguimi!" Come furono accolte queste parole di Cristo? Quel giovane si rallegrò di potersi assicurare le ricchezze celesti? Purtroppo no. "Quell'uomo, udita la proposta di Gesù, diventò molto triste". Per lui la ricchezza significava onore e potere; gli sembrava impossibile potersi separare dalla sua fortuna. Nonostante amasse il mondo questo giovane aspirava al cielo, ma non voleva rinunciare alle sue ricchezze e per amore del denaro e del potere rinunciò alla vita eterna. Che scambio assurdo. Eppure molti che dicono di osservare i comandamenti di Dio imitano quel giovane. L'uomo avaro corre un vero e proprio pericolo: più guadagna più ha difficoltà ad essere generoso. Se la sua ricchezza diminuisce pensa di perdere parte della sua vita e quindi rinuncia ai vantaggi della ricompensa eterna per conservare e accrescere i suoi beni terreni. Se avesse veramente osservato i comandamenti non avrebbe capitali così ingenti. Preoccupandosi e lottando per realizzare progetti egoistici come poteva amare Dio con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima, con tutta la sua forza e il suo prossimo come se stesso? Se avesse cercato di sopperire alle necessità dei poveri, mostrandosi generoso, sarebbe stato molto più felice ed avrebbe accumulato ricchezze in cielo riducendo quelle terrene sulle quali erano concentrati tutti i suoi interessi. (...)

Responsabili nei confronti di Dio

Paolo diceva: "Io sono debitore tanto ai Greci quanto ai Barbari, tanto ai savi, quando agli ignoranti..." Romani 1:14. Dio aveva rivelato a Paolo la verità e in questo modo egli era diventato debitore nei confronti di coloro che non conoscevano il messaggio divino. Molti, però, non si rendono conto della loro responsabilità nei confronti di Dio. Essi hanno ricevuto dei talenti che il Signore ha affidato loro e dispongono di facoltà mentali che, se utilizzate correttamente, permetterebbero loro di diventare collaboratori di Cristo e degli angeli.

Molti uomini sarebbero salvati grazie al loro impegno. In realtà sono del tutto indifferenti a questi obiettivi. Satana ha cercato di incantarli tramite le attrazioni offerte dalla nostra società e di paralizzare le loro facoltà morali e vi è riuscito fin troppo bene.

È in gioco il nostro destino eterno

Come possiamo paragonare il valore di case e terreni con gli esseri umani per i quali Cristo è morto? Cari fratelli e sorelle grazie al vostro intervento essi possono essere salvati e vivere con voi nel regno di gloria. Non potrete portare con voi nemmeno la minima parte dei vostri beni terreni. Potreste acquisire tanti beni, preservarli con tutte le cure possibili, ma il Signore potrebbe emanare un ordine per cui nel giro di poche ore un fuoco, che nessuno potrebbe estinguere, distruggerebbe tutto quello che avete accumulato nel corso della vostra vita, riducendolo ad un ammasso di rovine fumanti. Potete utilizzare ogni vostro talento e ogni vostra energia per accumulare dei capitali sulla terra, ma che vantaggio ne trarrete quando la vostra vita si concluderà o se Gesù ritornerà? Se nel corso della vostra vita siete stati onorati per le vostre ricchezze, trascurando la vostra spiritualità, davanti al tribunale del gran Giudice sarete giudicati in base al vostro valore morale. "E che giova egli all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua?" Marco 8:36.

Dio punirà coloro che hanno servito "Mammona" al posto del loro Creatore. Chi sarà vissuto per l'Iddio del cielo, indicando agli uomini la via della salvezza, capirà che "il sentiero dei giusti è come la luce che spunta e va risplendendo finché sia giorno perfetto". Essi udranno l'invito: "Va bene buono e fedel servitore... entra nella gioia del tuo Signore". Matteo 25:21.

Grande sarà la gioia di Cristo nel vedere i salvati nel suo regno glorioso e per questa gioia "Egli ha accettato di morire in croce e non ha tenuto conto che era una morte vergognosa..." Ebrei 12:2 (Tilc). Ma ben presto "...vedrà la luce e sarà soddisfatto di quel che ha compiuto". Isaia 53:11 (Tilc). Come saranno felici coloro che, avendo collaborato con lui, condivideranno la sua gioia. -- The Review and Herald, 23 giugno 1885.

La potenza seduttrice di Satana

L'obiettivo di Satana è rendere il mondo particolarmente affascinante. Egli dispone di un potere ammaliatore e lo esercita per accaparrarsi perfino l'affetto di quanti si dichiarano discepoli di Cristo. Vi sono molti uomini che si dicono cristiani, che farebbero qualunque sacrificio pur di riuscire ad accumulare ricchezze. Nella misura in cui raggiungono dei risultati materiali non si occupano delle preziose verità divine e della loro proclamazione agli uomini. Essi perdono il loro amore per Dio e agiscono come esseri in preda a una vera e propria follia. Più prosperano nelle ricchezze materiali, meno offrono per l'opera di Dio.

Coloro che sono animati da un eccessivo attaccamento alle ricchezze, dimostrano come sia impossibile servire due padroni: Dio e "Mammona". Essi testimoniano che il denaro è il loro dio. Essi rendono omaggio al suo potere e dipendono da lui per i loro progetti e le loro intenzioni. L'amore per il denaro li domina, tanto che per soddisfarlo violano la legge di Dio. Possono anche professare ufficialmente la religione di Cristo, ma senza amarne i principi o tener conto delle sue esortazioni. Dedicano le loro migliori energie agli interessi terreni e si inchinano davanti a "Mammona".

È allarmante costatare come tanti si lascino ingannare da Satana. Egli stuzzica la loro immaginazione con interessanti prospettive di guadagni e gli uomini si lasciano infatuare, ritenendo che avranno così la possibilità di ottenere benessere e felicità, e sedurre dalla speranza di riuscire a ottenere onore, ricchezze e prestigio. Satana dice all'uomo: "Io ti darò tutto questo potere e tutta questa ricchezza così sarai in grado di fare del bene al tuo prossimo". Quando, però, hanno raggiunto l'obiettivo prestabilito si rendono conto di non aver più nessun rapporto con il Redentore, che per loro aveva rinunciato a tutto, e di non essere affatto partecipi della natura divina. Rimangono attaccati ai loro beni terreni e disprezzano tutto ciò che implica rinunce, sacrifici e umiliazioni per amore della verità. Non hanno nessuna intenzione di separarsi dalle ricchezze terrene che hanno completamente conquistato il loro cuore. Hanno cambiato padrone e accettato di servire "Mammona" anziché Cristo. Satana si è assicurato l'adorazione di questi uomini sedotti dall'amore per le ricchezze terrene.

È stato spesso notato che il passaggio dalla devozione religiosa alla mondanità è così impercettibile, grazie alle astute insinuazioni del grande seduttore, che colui che è stato ingannato non si rende conto di essersi separato da Cristo, che segue solo formalmente. -- The Review and Herald, 23 settembre 1890.

Non si segue più l'esempio dei pionieri

Inizialmente coloro che avevano accettato il messaggio della verità erano pochi e senza mezzi. Alcuni vendevano case e terreni per ricavare del denaro da offrire al Signore per la proclamazione della verità e per far progredire l'opera di Dio. Questi membri altruisti hanno sopportato molte privazioni, ma grazie alla loro perseveranza un giorno riceveranno una grande ricompensa.

Dio ha operato nella vita di tanti uomini. La verità, per la quale alcuni hanno fatto così tanti sacrifici, ha trionfato e intere moltitudini l'hanno accettata. Secondo il piano di Dio anche coloro che dispongono di ingenti mezzi finanziari hanno conosciuto il messaggio divino affinché possano sostenere i bisogni della sua opera che si estende. Oggi Dio non chiede più di vendere le proprie case, ma se coloro che hanno capitali in abbondanza non prestano ascolto alla sua voce e non abbandonano i loro interessi terreni per rinunciare in favore dell'opera del Signore Egli farà a meno della loro collaborazione e si rivolgerà a coloro che sono disposti a fare qualunque cosa per lui, anche vendere le proprie case per sopperire ai bisogni della sua opera. Dio desidera che le offerte siano spontanee e coloro che contribuiscono dovranno considerare il loro gesto come un privilegio. -- The Review and Herald, 16 settembre 1884.

I figli di Dio sono messi alla prova davanti all'universo celeste; l'insufficienza dei loro doni e delle loro offerte, la scarsità del loro impegno al servizio di Dio, sono i metri di misura della loro infedeltà. Se il poco che realizzano rappresentasse il massimo delle loro possibilità non sarebbero condannati, ma con le risorse di cui dispongono potrebbero fare molto di più. Essi sanno, e anche gli altri se ne rendono conto, che hanno perso lo spirito di sacrificio e di rinuncia. -- Testimonies for the Church 6:445, 446.

Tutti vengono messi alla prova

A un ricco, Matteo, e a due poveri pescatori, Andrea e Pietro, venne fatta la stessa richiesta e ognuno manifestò la stessa consacrazione. Nel momento del successo, quando le reti erano piene di pesci e i legami con la vecchia vita più forti, Gesù lungo il mare, chiese ai discepoli di lasciare tutto per l'opera di proclamazione del Vangelo. Ogni uomo viene messo alla prova nello stesso modo per vedere se preferisce i beni terreni oppure seguire Gesù.

La legge di Dio ha sempre le sue esigenze. Nessun uomo può avere successo al servizio di Dio se non agisce con tutto se stesso e non considera tutte le altre cose come un impedimento per pervenire alla conoscenza di Cristo. Nessun uomo senza una totale consacrazione può essere discepolo di Cristo e tanto meno suo collaboratore.

Nella vita di chi apprezza la salvezza, si noterà lo stesso spirito che caratterizzò l'esistenza di Gesù. Egli sarà disposto ad andare ovunque Cristo lo condurrà. -- The Desire of Ages, 273.