Consigli sull' economato cristiano

Capitolo 48

Vivere secondo le proprie possibilità economiche

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Molti non sono abituati a gestire le proprie finanze mantenendo le spese entro i limiti delle entrate. Essi non si adattano alle circostanze, ricorrono continuamente ai prestiti e in poco tempo sono sopraffatti dai debiti che provocano in loro un sentimento di impotenza e scoraggiamento.

Molti trascurano l'opera di Dio, il loro denaro in divertimenti, abiti e stravaganze e quando viene fatto un appello per far progredire l'opera nel loro paese o all'estero, non hanno nulla da offrire e i loro conti sono spesso scoperti. Essi derubano Dio delle decime e delle offerte e con la loro egoistica superficialità si espongono a tentazioni pericolose, diventando vittime delle astuzie di Satana. Dobbiamo fare molta attenzione e non permetterci di spendere del denaro per cose inutili, unicamente in funzione dell'esteriorità. Non dovremmo assecondare le nostre tendenze istintive che ci porteranno a imitare le abitudini della nostra società a scapito dell'opera di Dio. -- The Review and Herald, 19 dicembre 1893.

Operosità e risparmio nella gestione familiare

Caro fratello e cara sorella, mi è stato mostrato che avete molto da imparare. Non avete vissuto secondo le vostre possibilità economiche, non avete imparato a risparmiare. Se percepite un buon salario non sapete come gestirlo. Siete sensibili ai vostri gusti e ai vostri desideri, senza agire con prudenza. A volte spendete il vostro denaro per alimenti costosi che sono al di sopra delle vostre possibilità economiche. Il denaro esce troppo facilmente dalle vostre tasche. (...)

Non è giusto che non utilizziate tutte le vostre facoltà, così come il ricco conserva egoisticamente le sue ricchezze solo per il piacere di agire in questo modo. Non vi impegnate sufficientemente per il sostentamento della vostra famiglia. Siete disposti a lavorare solo quando capita o vi risulta congeniale, senza pensare che sia un vostro dovere utilizzare al massimo il vostro tempo e le vostre energie nel rispetto del Signore.

Vi siete impegnati in un affare che vi ha procurato entrate consistenti. Avendo guadagnato molto denaro non vi siete preoccupati di risparmiare in vista di momenti più difficili e avete speso molto denaro per soddisfare bisogni fittizi. Se entrambi aveste compreso che Dio vi imponeva di rinunciare ai vostri gusti e ai vostri desideri per risparmiare, senza vivere solo in funzione del presente, ora potreste disporre dei mezzi necessari per condurre un'esistenza tranquilla con la vostra famiglia. Dovete imparare subito un metodo, per gestire le vostre finanze: si tratta di imparare a risparmiare. (...) Gesù compì un miracolo sfamando cinquemila persone e in quell'occasione insegnò un'importante lezione: "Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto". Giovanni 6:12 (Tilc). Voi avete compiti importanti da adempiere. "Non abbiate debiti con nessuno..." Romani 13:8 (Tilc). Se foste ammalati o nell'impossibilità di lavorare, i vostri fratelli si sentirebbero in dovere di aiutarvi. Ma nel vostro caso, quando vi siete trasferiti, tutto ciò di cui avevate bisogno era qualcosa per aiutarvi a sistemarvi. Dovete fare il possibile per vivere secondo le vostre entrate, in questo modo non avrete preoccupazioni. Dovete essere disposti a lavorare per piccoli guadagni cosi come lo sareste per altri più consistenti. La regolarità nell'impegno lavorativo e il risparmio vi avrebbero permesso di vivere in condizioni molto più favorevoli. -- Testimonies for the Church 2:431-436.

Risparmiatori per principio

Coloro che rispondono positivamente agli appelli per sostenere l'opera di Dio e aiutare coloro che soffrono o sono in difficoltà, non fanno parte della categoria dei trascurati, dei pigri e dei negligenti. Essi fanno sempre attenzione che le loro spese non superino le entrate. Sono risparmiatori per principio e considerano un vero e proprio dovere economizzare per poter avere qualcosa da offrire. -- Testimonies for the Church 4:573.

L'altruismo

Ho visto famiglie povere sopraffatte dai debiti mentre i loro figli non erano stati abituati a rinunciare per aiutare i loro genitori. In una famiglia a cui avevo fatto una visita, le figlie espressero il desiderio di avere un pianoforte di un certo valore. I genitori avrebbero soddisfatto volentieri questa richiesta, ma avevano molti debiti. Le figlie lo sapevano e se fossero state abituate a rinunciare non avrebbero costretto i genitori a dover rifiutare loro quell'acquisto; nonostante fossero perfettamente al corrente dei problemi finanziari della famiglia esse non se ne curavano. Continuavano a presentare sempre la stessa richiesta e per i genitori era sempre più difficile rifiutarla.

In occasione di un'altra visita vidi in casa lo strumento tanto desiderato e mi resi conto che i loro debiti erano aumentati di molte centinaia di dollari. Non sapevo chi biasimare di più: i genitori indulgenti o le figlie egoiste? Tutti erano colpevoli davanti a Dio. Questo è uno dei tanti possibili esempi. Queste giovani, che si professavano cristiane non avevano mai abbracciato la croce di Cristo perché la prima lezione da imparare è quella della rinuncia. Il Salvatore ha detto: "Se qualcuno vuol venire con me, smetta di pensare a se stesso, prenda la sua croce e mi segua". Matteo 16:24 (Tilc). Non possiamo diventare discepoli di Cristo se non adempiamo a questa condizione. -- The Signs of the Times, 31 marzo 1887.