Consigli sull' economato cristiano

Capitolo 57

Raccomandazioni ai giovani

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Si potrebbero dire molte cose ai giovani sul privilegio di collaborare nell'opera di Dio grazie al risparmio e alla rinuncia. Molti pensano di poter soddisfare i loro desideri e si abituano a vivere utilizzando tutte le loro entrate. Dio si aspetta che facciamo dei progressi. Sbagliamo quando ci limitiamo a mangiare, bere e vestirci. Dio ha per noi progetti più importanti. Quando abbiamo la forza di respingere i nostri desideri egoistici e consacrare le possibilità del nostro cuore e del nostro spirito all'opera di Dio, gli agenti celesti sono pronti a collaborare con noi, trasformandoci in una fonte di benedizione per l'umanità.

Anche se povero, il giovane che lavora e risparmia può mettere da parte qualcosa per l'opera di Dio. Quando avevo soltanto dodici anni sapevo già cosa significasse economizzare. Insieme a mia sorella imparai un mestiere e anche se guadagnavamo soltanto venticinque centesimi al giorno, riuscivamo a consacrare una parte di questa somma alle missioni. A poco a poco siamo riuscite a risparmiare trenta dollari. Quando venimmo a conoscenza del messaggio del prossimo ritorno di Gesù, in occasione di un appello per trovare predicatori e reperire fondi, siamo state felici di donare questi trenta dollari a nostro padre pregandolo di utilizzarli per la pubblicazione di opuscoli destinati a trasmettere questo messaggio a coloro che non ne avevano mai sentito parlare.

Tutti coloro che sono in contatto con la Parola di Dio hanno il dovere di imparare a risparmiare il loro tempo e il loro denaro. Chi si culla nell'ozio mostra di non dare troppa importanza alle gloriose verità che ci sono state trasmesse. Ha bisogno di imparare a essere costante e a lavorare per raggiungere un unico obiettivo: la gloria di Dio.

Rinunciare a se stessi e perfezionare i propri talenti

Chi non usa saggiamente il proprio tempo e il proprio denaro dovrebbe chiedere il parere di coloro che hanno maggiore esperienza. Con il denaro guadagnato tramite il nostro lavoro io e mia sorella ci compravamo i nostri abiti. Davamo il denaro a nostra madre dicendo: "Compra ciò che è necessario per il nostro vestiario in modo che rimanga ancora qualcosa da dare per le missioni". Ed ella faceva così incoraggiando in noi questo spirito missionario.

Un'offerta frutto della rinuncia ha effetti positivi su colui che la programma. Essa aiuta a comprendere meglio l'opera di colui che venne per fare il bene, guarendo i malati ed esaudendo le necessità dei bisognosi. Il Salvatore non viveva in funzione di se stesso. Nella sua vita non ci fu spazio per l'egoismo. -- Youth's instructor, 10 settembre 1907.

I figli possono imparare cosa significhi rinunciare

Se i genitori fanno dei sacrifici per il progresso dell'opera di Dio, dovrebbero insegnare ai bambini a partecipare a questa iniziativa. I bambini devono imparare a manifestare il loro amore nei confronti di Cristo rinunciando a tutte quelle cose inutili per le quali di solito viene speso molto denaro. Quest'opera dovrebbe essere compiuta in ogni famiglia. Essa richiede tatto e metodo ma è il miglior sistema educativo per i propri figli. Se tutti i piccoli presentassero le loro offerte al Signore, i loro doni sarebbero come piccoli ruscelli che unendo le loro acque, finirebbero col formare un grande fiume. Il Signore considera positivamente i bambini che rinunciano a qualcosa per presentargli la loro offerta. Ama la vedova che mise i suoi due spiccioli nella cassa del tempio perché ella offrì spontaneamente. Il Salvatore considerò che il suo sacrificio, dal momento che dava tutto ciò che possedeva, avesse più valore dei doni dei ricchi per i quali quelle offerte rappresentavano il superfluo. Il Signore è contento quando i piccoli vogliono rinunciare per collaborare con colui che li ama, Egli li abbraccia e li benedice. -- The Review and Herald, 25 dicembre 1900.

Prendere nota delle entrate e delle uscite

Nell'amministrazione è necessario rendere tutto pratico. Il bambino non deve imparare soltanto a risolvere problemi fittizi ma a tenere una contabilità delle sue spese e delle sue entrate. Deve imparare a utilizzare il denaro.

Sia che dipendano dai genitori o abbiano fonti personali di sussistenza economica, è necessario che imparino a scegliere e comprare i propri vestiti, libri e tutto ciò di cui hanno bisogno. Annotando le loro spese, comprenderanno meglio il valore del denaro e come impiegarlo. Questo insegnamento li aiuterà a distinguere il vero spirito del risparmio e a evitare l'eccessiva leggerezza nello spendere. Questo metodo, se ben presentato, incoraggerà la formazione di buone abitudini e insegnerà la generosità. I giovani non si sentiranno guidati dall'impulso del momento, o dai loro sentimenti, ma saranno motivati regolarmente e sistematicamente. -- Education, 238, 239.

Seguendo i suggerimenti di Satana

Il nemico si è impegnato a sottolineare l'importanza delle cose terrene al di sopra di quelle spirituali. Molte famiglie, che risparmiano ben poco per l'opera di Dio, spendono molto denaro nell'acquisto di bei mobili e vestiti alla moda. Spendono molto per cibi che spesso rappresentano una forma di pericolosa golosità e tanto per regali che non sono utili a nessuno!

Molti spendono somme considerevoli per foto che distribuiscono ai loro amici. L'abitudine di regalare foto si è ampiamente diffusa e ha favorito una specie di idolatria. Sarebbe molto più gradito a Dio se questi mezzi fossero impiegati per acquistare pubblicazioni che possano far conoscere Cristo e il prezioso messaggio divino agli uomini. Il denaro speso in cose futili arricchirebbe più di una famiglia se venisse speso in libri che presentano la verità per il nostro tempo e diffonderebbe "un odore di vita che dà la vita".

I suggerimenti di Satana hanno successo. Compleanni, feste di Natale e altre festività sono troppo spesso il pretesto per il divertimento egoistico mentre il nostro spirito dovrebbe rivolgersi piuttosto verso le benedizioni e la tenerezza di Dio. Egli è rattristato perché la sua bontà, le sue cure costanti e il suo amore eterno vengono dimenticati in occasione dei compleanni.

Se tutto il denaro speso in modo stravagante, per cose inutili, fosse messo a disposizione del Signore, vedremmo uomini, donne e giovani consacrare se stessi al Signore e far tutto il loro possibile per collaborare con Cristo e con gli angeli. Le più ricche benedizioni di Dio si diffonderebbero sulle nostre chiese e molte anime si convertirebbero alla verità. -- The Review and Herald, 23 dicembre 1890.

Compleanni e feste

I genitori sono invitati a educare i loro figli all'autocontrollo e alla rinuncia. Devono sempre aver presente l'obbligo di ubbidire alla Parola di Dio e di vivere per essere collaboratori di Gesù. Devono insegnare ai loro figli a condurre una vita semplice, evitando vestiti, cibi e arredamenti costosi. Le condizioni grazie alle quali erediteremo la vita eterna sono state poste in questi termini: "Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore... e il tuo prossimo come te stesso".

I genitori non hanno insegnato ai figli i precetti della legge di Dio nel modo richiesto dal Signore. Hanno inculcato loro delle abitudini egoistiche. Li hanno abituati a considerare i loro compleanni e le feste come occasioni per ricevere dei regali secondo le abitudini della società in cui viviamo. Queste occasioni dovrebbero servire a far crescere la conoscenza che già hanno di Dio e a rendere sensibile il loro cuore alla grazia e all'amore che hanno preservato la loro vita per un altro anno ancora, al contrario sono orientati verso piaceri egoistici, divertimenti ed esaltazione di se stessi. Sono stati protetti dalla potenza di Dio in ogni istante della loro vita e i genitori non insegnano loro a ricordarsene e a esprimere la riconoscenza nei confronti delle benedizioni ricevute. Se i bambini e i giovani ricevessero oggi un'educazione adeguata, dalle loro labbra scaturirebbe gratitudine nei confronti di Dio. Un gran numero di offerte, anche se modeste, sarebbe affidato, dai piccoli, al tesoro di Dio, come offerta di ringraziamento! Si ricorderebbero di lui invece di dimenticarlo.

Non è soltanto in occasione dei compleanni che i genitori dovrebbero sottolineare le benedizioni del Signore in modo del tutto speciale, ma il Natale e l'anno nuovo dovrebbero essere in ogni famiglia un periodo in cui ricordarsi del loro Creatore e Redentore. Invece di consacrare doni e offerte all'acquisto di regali, si dovrebbe esprimere rispetto, onore e riconoscenza a Dio e i doni e le offerte affluirebbero spontaneamente. Il Signore desidera che ci si ricordi di lui, ma quante volte Dio è dimenticato in simili occasioni! (...)

Quando organizzate una festa, fate in modo che sia una giornata speciale e piacevole per i vostri figli, ma anche per il povero e per l'afflitto. Non lasciate che questo giorno trascorra senza che Gesù riceva offerte di riconoscenza. Genitori e figli si impegnino diligentemente per recuperare il tempo perso e ovviare alle trascuratezze del passato. Istaurino delle abitudini diverse da quelle mondane.

Molte cose possono essere organizzate con gusto e poche spese rispetto a regali inutili che spesso offriamo ai nostri figli e ai nostri amici, manifestando ugualmente la nostra amicizia e rendendoli felici. Potete programmare un incontro con i vostri figli durante il quale spiegherete la ragione che vi ha spinto ad apportare un cambiamento al valore dei vostri regali, spiegando loro che siete convinti di aver attribuito troppa importanza al loro piacere piuttosto che alla gloria di Dio. Dite loro che avevate pensato innanzi tutto al vostro piacere, al vostro divertimento e al desiderio di conformarvi alle abitudini della società facendo doni a coloro che non ne avevano bisogno, invece di pensare al progresso dell'opera di Dio.

Come i magi di un tempo, venuti dall'Oriente, potete offrire a Dio i vostri doni migliori e mostrargli come apprezzate ciò che Egli ha donato all'umanità per salvarla. Orientate i pensieri dei vostri figli verso uno scopo preciso, spingendoli a presentare a Dio delle offerte per il dono del suo unico Figlio. -- The Review and Herald, 13 novembre 1894.