Principi di educazione cristiana

Capitolo 10

Dio nel creato

[AUDIO]

Su tutte le cose create si nota l'impronta di Dio: la natura testimonia del Signore. La mente sensibile, messa in contatto con il miracolo e con il mistero dell'universo, non può fare a meno di riconoscere l'opera di una potenza infinita. Infatti, non è per energia propria che la terra produce i suoi doni e che di anno in anno continua il suo moto attorno al sole: una mano invisibile guida i pianeti nella loro orbita celeste.

La stessa potenza che sostiene la natura agisce nell'essere umano, e le stesse grandi leggi che dirigono la stella e l'atomo controllano anche la nostra vita. Le leggi che comandano i battiti del cuore, regolando l'afflusso del sangue nel corpo, sono quelle dell'Onnipotente che esercita il suo potere anche sull'anima. Da lui procede la vita la quale, soltanto in armonia con lui, può trovare la giusta sfera d'azione. Trasgredire la sua legge nel campo fisico, mentale o morale, significa porsi al di fuori dell'armonia universale, introducendo perciò discordia, anarchia e rovina.

Per chi impara a interpretare i suoi insegnamenti in questo modo, tutta la natura si accende di una luce nuova: il mondo diventa un libro di studio e la vita una scuola. La comprensione della stretta unione dell'essere umano con la natura e con Dio, di come la legge regola universalmente ogni cosa, dei risultati della trasgressione, non può mancare di agire allora sulla mente modellando il carattere.

Sono queste le lezioni che i nostri figli devono apprendere. Ai bambini la natura offre una sorgente inesauribile d'istruzione e di gioia. E per quelli più avanti con gli anni, che hanno bisogno della silenziosa rievocazione delle verità spirituali ed eterne, l'insegnamento della natura sarà ugualmente fonte di piacere e d'insegnamento. L'invisibile è reso chiaro dal visibile. Su tutte le cose si possono scorgere l'immagine e la firma di Dio.

Per quanto è possibile, i bambini dovrebbero essere posti, fin dai primi anni, lì dove questo meraviglioso libro di testo si apre dinanzi a loro. Fate in modo che essi contemplino le gloriose scene dipinte dal sommo Artista sulla tela cangiante dei cieli, che familiarizzino con le meraviglie della terra e del mare, che osservino il misterioso alternarsi delle stagioni e imparino a conoscere il Creatore in tutte le sue opere.

Alla luce della croce

Non c'è altro modo per gettare basi solide e sicure per una vera educazione. Tuttavia i bambini, entrando in contatto con la natura, potranno riconoscere in essa l'azione di forze antagoniste. Ed è qui che la natura ha bisogno di un interprete. Tutti, vedendo come il male si manifesta anche nel mondo naturale, hanno la stessa dolorosa lezione da imparare: "Un nemico ha fatto questo". Matteo 13:28.

Solo grazie alla luce che s'irradia dal Calvario, l'insegnamento della natura può essere giustamente compreso. Per mezzo della storia di Betlemme e della croce si insegni come il bene deve vincere il male e come ogni benedizione che giunge fino a noi è un dono della redenzione.

Il rovo e la spina, il cardo e la zizzania illustrano vivamente il male che rovina e deturpa. Nel canto degli uccelli, nello schiudersi dei fiori, in diecimila altre cose della natura, dalla quercia della foresta alla violetta che sboccia ai suoi piedi, è visibile l'amore che rigenera. La natura ci parla ancora della bontà di Dio.

"...io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore, pensieri di pace e non di male". Geremia 29:11. È questo il messaggio che, alla luce della croce, si può leggere in tutta la natura. I cieli dichiarano la gloria di Dio e la terra è ricolma delle sue ricchezze.