Principi di educazione cristiana

Capitolo 19

Storia e profezia

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La Bibbia è la storia più antica e più vasta che gli uomini posseggano. Scaturita dalla fonte di verità eterna, una mano divina ne ha conservata intatta la purezza nel corso dei secoli. Essa illumina il remoto passato dove l'indagine umana cerca invano di penetrare. Solo nella Parola di Dio possiamo scorgere la potenza che pose le fondamenta della terra e distese i cieli. Solo in essa possiamo trovare la descrizione autentica dell'origine dei popoli. Solo qui è tracciata la storia del genere umano scevra da ogni forma di orgoglio o di pregiudizio terreno.

Negli annali della storia umana, lo sviluppo delle nazioni, il sorgere e il crollare degli imperi appaiono come dipendenti dalla volontà e dalla bravura degli uomini. La forma degli eventi sembra, in larga misura, determinata dal potere, dall'ambizione e dal loro capriccio. Nella Parola di Dio, invece, il velo è sollevato e noi contempliamo dietro, al di sopra e attraverso i corsi e ricorsi degli interessi, delle forze, e delle passioni degli uomini, gli agenti dell'Essere misericordioso che in silenzio e con pazienza si adoperano per l'attuazione dei propositi della sua volontà.

La Bibbia rivela la vera filosofia della storia. Nelle parole di incomparabile bellezza pronunciate dall'apostolo Paolo davanti ai saggi di Atene è messo in risalto il piano di Dio nella creazione e nella ripartizione delle razze e delle nazioni: "Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo...". Atti 17:26, 27. Nell'opera della creazione lo scopo di Dio era che la terra fosse abitata da esseri la cui esistenza fosse una benedizione per loro stessi e per i loro simili, e risultasse a onore di Dio. Chi vuole può beneficiare di questo piano. Di tali è detto: "Il popolo che mi sono formato proclamerà le mie lodi". Isaia 43:21.

Dio ha rivelato nella sua legge i princìpi che sono alla base della vera prosperità delle nazioni e degli individui. "...quella sarà la vostra sapienza e la vostra intelligenza" (Deuteronomio 4:6), disse Mosè agli israeliti circa la legge di Dio. Le benedizioni così assicurate a Israele sono, alle stesse condizioni e nella stessa misura, garantite a ogni nazione e a ogni individuo sotto il cielo.

Dio solo può dare potere ai capi delle nazioni

Il potere esercitato da ogni capo o dai re di questo mondo procede dal cielo, e il successo dipende dall'uso che se ne fa. Le parole rivolte un tempo a Nabucodonosor contengono ancora una lezione di vita per ognuno: "Metti fine ai tuoi peccati praticando la giustizia, e alle tue iniquità mostrando compassione verso gli afflitti. Forse, la tua prosperità potrà essere prolungata". Daniele 4:27.

Capire queste cose, riconoscere la portata di questi princìpi nella manifestazione della divina potenza che "depone i re e li innalza" (Daniele 2:21), significa comprendere la filosofia della storia.

Queste cose sono chiaramente espresse solo nella Parola di Dio: essa ricorda che la forza delle nazioni e delle persone non risiede nelle opportunità e nelle capacità che sembrano renderli invincibili, e neppure nella loro vantata grandezza; è piuttosto in rapporto con la fedeltà con cui essi adempiono al piano di Dio.

Antica Babilonia

Un'illustrazione di questa verità si trova nella storia dell'antica Babilonia. Al re Nabucodonosor fu rappresentato il governo della sua nazione sotto forma di un grande albero la cui "altezza giungeva al cielo ed era visibile dalle estremità di tutta la terra. Il suo fogliame era bello, il suo frutto era così abbondante che tutti potevano nutrirsene. Le bestie dei campi si riparavano sotto la sua ombra, gli uccelli del cielo abitavano fra i suoi rami e ogni creatura si nutriva del suo frutto". Daniele 4:11, 12. Questa immagine indica il carattere di un governo che compie il programma divino, un governo che protegge e costruisce la nazione.

Dio esaltò Babilonia affinché questa adempisse il suo progetto. La prosperità perdurò nella nazione fino a quando questa raggiunse un livello di ricchezza e potenza tale che non fu mai uguagliato, e che fu giustamente rappresentato dalla Scrittura con il simbolo ispirato della "testa d'oro". Cfr. Daniele 2:38.

Il monarca, però, non seppe riconoscere il potere che lo aveva reso grande e, nell'orgoglio del suo cuore, disse: "Non è questa la grande Babilonia che io ho costruita come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?" Daniele 4:30.

Anziché proteggere i popoli, Babilonia ne divenne l'oppressore orgoglioso e crudele. Le parole ispirate che dipingono la crudeltà e l'avidità dei pastori d'Israele, rivelano anche il segreto della caduta di Babilonia e di molti altri regni nella storia del mondo: "...avete dominato su di loro con violenza e con asprezza". Ezechiele 34:3, 4.

Al re di Babilonia giunse la sentenza di colui che tutto vede: "Sappi, o re Nabucodonosor, che il tuo regno ti è tolto!" Daniele 4:31.

"Babilonia, lo splendore dei regni, la superba bellezza dei Caldei, sarà come Sodoma e Gomorra quando Dio le distrusse". Isaia 13:19.

Ascesa e caduta dei regni del mondo

A ogni nazione che ha fatto la sua apparizione sulla scena di questo mondo, è stato concesso di occupare il suo posto sulla terra perché avesse modo di far vedere se poteva adempiere il proposito dell'Onnisciente e del Santo. La profezia ha tracciato l'ascesa e la caduta dei grandi imperi del mondo: Babilonia, Medo-Persia, Grecia, Roma. Per ciascuno di essi, come pure per nazioni di minore importanza, la storia si è ripetuta. Ognuno ha avuto il suo periodo di prova; ognuno ha fallito: la gloria si è dileguata, il potere è svanito, e il suo posto è stato occupato da altri.

Mentre le nazioni rigettavano i princìpi di Dio, e con tale rigetto provocavano la propria rovina, appariva ancora evidente che il divino e ineluttabile piano si andava attuando attraverso tutti i loro movimenti.

Questa lezione è insegnata in una meravigliosa rappresentazione simbolica mostrata al profeta Ezechiele durante l'esilio nella terra dei Caldei. La visione fu data a Ezechiele mentre si sentiva travagliato da tristi ricordi e da dolorosi presagi. La terra dei suoi padri era desolata; Gerusalemme era spopolata; lo stesso profeta era straniero in un paese dove crudeltà e ambizione regnavano sovrane. Egli vedeva da ogni parte tirannia e ingiustizia, la sua anima era oppressa e gemeva giorno e notte. I simboli a lui apparsi gli rivelarono però una potenza ben superiore a quella dei governanti terreni.

Ezechiele e la gloria del Signore

Sulle rive del fiume Chebar, Ezechiele vide un turbine tempestoso che veniva da settentrione, "...una grossa nuvola con un fuoco folgorante e uno splendore intorno a essa; nel centro vi era come un bagliore di metallo in mezzo al fuoco". Ezechiele 1:4. Alcune ruote, intersecantisi tra di loro, erano mosse da quattro esseri viventi. "Al di sopra della volta che era sopra le loro teste, c'era come una pietra di zaffiro, che pareva un trono, e su questa specie di trono appariva come la figura di un uomo, che vi stava seduto sopra, su in alto". Ezechiele 1:26. "...i cherubini avevano una forma di mano d'uomo sotto alle ali". Ezechiele 10:8. Le ruote erano sistemate in modo talmente complicato che, a prima vista, sembrava che ci fosse confusione, però si muovevano in perfetto sincronismo. Esseri celesti, sorretti e guidati dalla mano che stava sotto le ali dei cherubini, facevano avanzare le ruote; sopra di essi, seduto sopra il trono di zaffiro, c'era il Signore, e attorno al trono vi era l'arcobaleno, simbolo della misericordia divina.

Come questo complicato ingranaggio era guidato dalla mano che stava sotto le ali dei cherubini, così il complicato corso degli eventi umani si trova sotto il controllo di Dio. In mezzo alle lotte e ai tumulti delle nazioni, colui che siede sopra i cherubini guida ancora gli affari della terra.

La storia delle nazioni che si sono succedute l'una dopo l'altra, è lì per informarci che Dio ha assegnato a tutti gli uomini un posto nel suo grande piano. Oggi, nazioni e uomini sono misurati da colui che non commette sbagli. Ognuno, di sua scelta, decide il proprio destino, e Dio dirige ogni cosa per l'attuazione dei suoi piani.

La storia che il grande Io SONO ha tracciato nella sua Parola, unendola anello dopo anello in una catena profetica, dall'eternità del passato all'eternità del futuro, ci dice a che punto dello svolgimento della storia siamo oggi, e quello che dobbiamo aspettarci dall'avvenire. Tutto ciò che la profezia ha predetto fino ai nostri giorni è stato confermato dalle pagine della storia, e noi possiamo essere certi che tutto ciò che ancora deve accadere si adempirà a suo tempo.

Alla vigilia di grandi eventi

Il finale abbattimento di tutti i domini terreni è chiaramente predetto nella Parola di verità. Il messaggio è dato nella sentenza che Dio pronunciò sull'ultimo re d'Israele: "Così parla Dio, il Signore: 'Il turbante sarà tolto, il diadema sarà levato;... ciò che è in basso sarà innalzato; ciò che è in alto sarà abbassato. Rovina, rovina, rovina. Questo farò di lei; anch'essa non sarà più, finché non venga colui a cui appartiene il giudizio e al quale lo rimetterò'". Ezechiele 21:31, 32.

La corona rimossa da Israele passò successivamente ai regni di Babilonia, Persia, Grecia e Roma. Dio dice:"Rovina, rovina, rovina. Questo farò di lei; anch'essa non sarà più, finché non venga colui a cui appartiene il giudizio e al quale lo rimetterò". Ezechiele 21:33.

Quel tempo è vicino. Oggi i segni dei tempi dichiarano che noi siamo alla vigilia di eventi grandiosi e solenni. Tutto nel mondo è in agitazione. Sotto i nostri occhi si adempie la profezia del Salvatore relativa agli eventi che precedono il suo avvento: "Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre... insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi...". Matteo 24:6, 7.

Il nostro è un tempo di travolgente interesse per ogni essere vivente. Governanti e uomini di stato, persone che occupano posizioni di fiducia e di autorità, pensatori di ogni classe sociale, concentrano la loro attenzione su quanto sta accadendo nel mondo. Costoro stanno osservando le relazioni sempre più tese esistenti tra le nazioni, notano la tensione che si va sempre più manifestando in ogni elemento terreno e riconoscono che qualcosa di grande e di decisivo sta per succedere: il mondo è sull'orlo di una spaventosa crisi.

Gli angeli trattengono i venti del conflitto perché non soffino sino a che tutta l'umanità non sia stata avvertita dell'incombente minaccia. Una tempesta, però, si prepara e sta per abbattersi sulla terra. Quando Dio ordinerà ai suoi angeli di lasciare i venti, ci saranno scene di rivolta tali che la penna non può descrivere.

Scene finali della storia terrena

La Bibbia, e la Bibbia soltanto, può dare una visione esatta di queste cose. In essa sono rivelate le grandi scene finali della storia, eventi che già proiettano la loro ombra fino a noi. "Perché essi hanno trasgredito le leggi, hanno violato il comandamento, hanno rotto il patto eterno. Perciò una maledizione ha divorato la terra e i suoi abitanti ne portano la pena...". Isaia 24:5, 6.

"Io guardo la terra, ed ecco è desolata e deserta; i cieli sono senza luce. Guardo i monti, ed ecco tremano, tutti i colli sono agitati. Guardo, ed ecco non c'è uomo; tutti gli uccelli del cielo sono volati via. Guardo, ed ecco il Carmelo è un deserto; tutte le sue città sono abbattute davanti al Signore...". Geremia 4:23-26.

"Va', o mio popolo, entra nelle tue camere, chiudi le tue porte, dietro a te; nasconditi per un istante, finché sia passata l'indignazione". Isaia 26:20.

"Poiché tu hai detto: 'O Signore, tu sei il mio rifugio', e hai fatto dell'Altissimo il tuo riparo, nessun male potrà colpirti, né piaga alcuna s'accosterà alla tua tenda". Sai 91:9, 10; cfr. Sai 50:1-4; Michea 4:10-12; Geremia 30:17, 18; Isaia 25:8, 9; Isaia 30:20-22; Isaia 60:18; Isaia 54:14.

I profeti, ai quali queste grandiose scene furono rivelate, desideravano comprenderne la portata e: "...indagarono e fecero ricerche i profeti... Essi cercavano di sapere l'epoca e le circostanze cui faceva riferimento lo Spirito di Cristo che era in loro... E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunziate... cose nelle quali gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi". 1 Pietro 1:10-12.

Per quanti sono giunti alla vigilia del loro adempimento, quale palpitante interesse, quale profonda importanza rivestono queste anticipazioni di eventi futuri; eventi che da quando i nostri progenitori lasciarono l'Eden, i figli di Dio hanno osservato, atteso, desiderato, e per i quali hanno pregato!

Cose di grande valore

Nel nostro tempo, come prima della distruzione del mondo mediante il diluvio, uomini e donne sono presi dai piaceri e dalla soddisfazione dei sensi. Hanno perso di vista ciò che è invisibile ed eterno. Per le cose che periscono, sacrificano ricchezze di valore eterno. Le loro menti hanno bisogno di elevarsi e la loro visione della vita di allargarsi; costoro devono essere risvegliati dalla sonnolenza dei sogni mondani.

Dall'ascesa e dal crollo delle nazioni di cui parlano le pagine del Libro, essi devono capire tutta la vanità della gloria puramente esteriore e terrena. Babilonia, con tutta la sua potenza e la sua magnificenza -- potenza e magnificenza che ai contemporanei sembravano stabili e durature -- è scomparsa completamente! È perita come "il fiore dell'erba". Così finisce tutto ciò che non ha Dio per fondamento. Solo ciò che corrisponde ai suoi piani ed è espressione del suo carattere può durare. I suoi princìpi sono le sole cose stabili che il nostro mondo conosca.

È questa la grande verità che vecchi e giovani hanno bisogno di conoscere. Bisogna studiare l'attuazione del piano di Dio nella storia dei popoli e nella rivelazione delle cose future per poter stimare, secondo il loro giusto valore, le cose visibili e quelle invisibili, per poter interpretare il vero scopo della vita. Imparando fin da ora le verità fondamentali del regno di Dio e divenendo sudditi e cittadini di esso, saremo preparati a prenderne possesso alla sua venuta.

Il giorno è vicino. Per apprendere queste lezioni, per compiere l'opera che rimane da fare, per completare la trasformazione del carattere, il tempo che ci resta è molto poco.

"Perciò di' loro: 'Così parla Dio, il Signore: nessuna delle mie parole sarà più rinviata; la parola che avrò pronunziata sarà messa a effetto, dice Dio, il Signore". Ezechiele 12:28.