Principi di educazione cristiana

Capitolo 28

Carattere e abbigliamento

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Una preparazione non può ritenersi completa se non insegna giusti criteri circa il modo di vestire. Senza tale insegnamento, l'opera educativa è troppo spesso rallentata e distorta. L'amore per l'abbigliamento e l'attaccamento alla moda sono i rivali più temibili per un insegnante, gli ostacoli più grandi.

La moda governa con mano ferrea. In varie famiglie forze, tempo e attenzioni di genitori e figli sono assorbiti nel soddisfarne i capricci.

A molti poco importa che un abito sia conveniente o anche grazioso: se la moda cambia, va rifatto o messo da parte. Per questo in famiglia tutti sono spinti a un lavoro incessante, così che manca poi il tempo per pregare, per studiare la Bibbia, per educare i figli e aiutarli a conoscere meglio Dio attraverso le sue opere. Così vengono meno anche il tempo e il denaro per la beneficenza, e la stessa alimentazione è trascurata; il cibo scelto male e frettolosamente preparato soddisfa solo in parte le esigenze dell'organismo. Ne derivano pessime abitudini alimentari, che sono la causa di malattie o d'intemperanza.

L'amore per l'ostentazione porta alla stravaganza e uccide in molti giovani l'aspirazione per una vita più nobile. Anziché impegnarsi per avere una buona formazione culturale, cercano ben presto un'occupazione che permetta di guadagnare e di soddisfare così la passione per il vestire. Questa passione inganna molti giovani fino a rovinarli.

In questo modo in molte famiglie le risorse economiche sono così aggravate. Allora il padre, incapace di soddisfare le esigenze della moglie e dei figli, si lascia andare alla disonestà, con il conseguente risultato del disonore e della rovina.

Perfino il giorno di adorazione non è esente dal richiamo della moda: la chiesa si trasforma in una passerella e si fa più attenzione all'abbigliamento che al sermone. Chi non può, per ragioni economiche, uniformarsi alle esigenze di questa abitudine, preferisce non recarsi affatto in chiesa.

A scuola, per gli abiti poco adatti che indossano e che impacciano i loro movimenti, le ragazze sono ostacolate nello studio e nella ricreazione. La loro mente è preoccupata e l'insegnante incontra difficoltà a suscitare il loro interesse.

Il contatto con la natura è spesso il miglior rimedio al quale l'insegnante possa ricorrere per vincere il richiamo della moda. Insegnate ai giovani a provare la gioia di trovarsi sulle sponde di un fiume, di un lago o sulle rive del mare; spronateli a scalare le colline, ad ammirare l'incanto dei tramonti, aiutateli a esplorare i tesori dei boschi e dei campi, a prendere piacere nel coltivare piante e fiori. Mentre essi saranno impegnati in queste attività, il desiderio di seguire l'ultima moda perderà d'importanza.

Aiutate i giovani a rendersi conto che nel vestire, come nel mangiare, la semplicità è indispensabile per riuscire a pensare in modo elevato. Aiutateli, dunque, a notare i tesori esistenti nella Parola di Dio, nel libro della natura e nei racconti biografici di persone insigni.

Volgete la loro mente verso i sofferenti che essi possono soccorrere, e fate loro vedere che il denaro speso per l'ostentazione li priva della possibilità di dare da mangiare a coloro che hanno fame, di vestire chi ne ha bisogno, e di consolare chi soffre.

Allo stesso tempo si dovrebbe insegnare ai giovani a riconoscere la lezione della natura: "Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo". Ecclesiaste 3:11. Nel modo di vestire, come in tutte le altre cose, è nostro privilegio onorare il Creatore. Egli desidera che i nostri abiti siano non solo puliti e comodi, ma anche adatti e decorosi.

Il vestito rivela il carattere

Il carattere di una persona si rivela anche nel suo modo di vestire. Un abbigliamento semplice e appropriato è il segno di un gusto raffinato e di una mente colta. Un modo semplice di vestire, unito a un comportamento riservato farà in modo che una giovane donna sia circondata da un'atmosfera di sacra riservatezza.

Si deve insegnare alle giovani che l'arte di vestire bene include la capacità di fare da sé i propri abiti. Questa è un'ambizione che ogni ragazza dovrebbe avere, perché si tratta di un modo di rendersi utili e indipendenti.

È giusto amare la bellezza e desiderarla; Dio, però, vuole che noi amiamo e cerchiamo prima di tutto la bellezza più grande, quella che non appassisce mai. Le opere più celebrate dell'arte umana non possiedono bellezza che possa reggere il confronto con quella del carattere che, agli occhi di Dio, è di grande valore.

Insegnate, dunque, ai giovani, e anche ai bambini, a scegliersi l'abito regale tessuto nei telai del cielo, di "fino lino, risplendente e puro" (Apocalisse 19:8), che un giorno tutti i santi della terra indosseranno. Quest'abito, che è il carattere senza macchia di Cristo, è offerto gratuitamente a ogni essere umano. Però, tutti quelli che lo ricevono lo indossano già da ora, quaggiù.

Si insegni ai bambini ad aprire le loro menti a pensieri puri e nobili, come anche a compiere azioni utili e gradite: sono cose che contribuiscono a indossare il meraviglioso abito del carattere di Cristo, una veste che li farà belli e amati quaggiù, e che darà poi il diritto di accedere al palazzo del Re. Gesù l'ha promesso: "Essi cammineranno con me in bianche vesti, perché ne sono degni". Apocalisse 3:4.