------------------------Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio CIF 3 1 Prefazione CIF 10 1 Dati Biografici Dell'autrice Ellen G. White, 1827-1915 CIF 11 1 Cristo elevato come Figlio di Dio, 1 gennaio CIF 12 1 Preesistenza del figlio di Dio, 2 gennaio CIF 13 1 L'eterno Figlio di Dio, 3 gennaio CIF 14 1 Uguale al Padre, 4 gennaio CIF 15 1 Tradimento nel cielo, 5 gennaio CIF 16 1 Gesù adorato da Adamo ed Eva, 6 gennaio CIF 17 1 La libertà di scelta, 7 gennaio CIF 18 1 La via verso la salvezza, 8 gennaio CIF 19 1 La speranza per i peccatori, 9 gennaio CIF 20 1 Cristo solo ha onorato la legge di Dio, 10 gennaio CIF 21 1 Un sacrificio perfetto, 11 gennaio CIF 22 1 Dio rivela il Suo amore mediante sacrifici e la santa legge, 12 gennaio CIF 23 1 La speranza delle età, 13 gennaio CIF 24 1 Il vero carattere di Dio e di Gesù Cristo, 14 gennaio CIF 25 1 Essere un profeta, 15 gennaio CIF 26 1 I saggi accolgono Gesù, 16 gennaio CIF 27 1 Gesù celebra la prima Pasqua, 17 gennaio CIF 28 1 Un Figlio obbediente ai genitori terreni, 18 gennaio CIF 29 1 Esempio senza macchia, 19 gennaio CIF 30 1 Gesù è superiore agli angeli, 20 gennaio CIF 31 1 Cercare e salvare i perduti, 21 gennaio CIF 32 1 Cristo rappresentò il Padre, 22 gennaio CIF 33 1 Un Restauratore, 23 gennaio CIF 34 1 Nostro Difensore, 24 gennaio CIF 35 1 Assalito dalle più feroci tentazioni, 25 gennaio CIF 36 1 Rivestiti con la giustizia di Cristo, 26 gennaio CIF 37 1 Gesù è l'unico nostro Modello, 27 gennaio CIF 38 1 La natura ha simpatizzato con la Sua sofferenza, 28 gennaio CIF 39 1 L'importanza del Suo Sacrificio, 29 gennaio CIF 40 1 Un nuovo modo di vivere per tutti, 30 gennaio CIF 41 1 Circondati dal Suo amore, 31 gennaio CIF 43 1 La legge di Dio per tutto l'universo, 1 febbraio CIF 44 1 La creazione del mondo, 2 febbraio CIF 45 1 Creati all'immagine di Dio, 3 febbraio CIF 46 1 Il Creatore ha programmato ogni cosa per la nostra felicità, 4 febbraio CIF 47 1 L'amore di Dio espressa nella creazione, 5 febbraio CIF 48 1 Adoriamo il Creatore, 6 febbraio CIF 49 1 La prima settimana sulla terra, 7 febbraio CIF 50 1 Il sabato rivela il nostro Creatore, 8 febbraio CIF 51 1 I cieli dichiarano la gloria di Dio, 9 febbraio CIF 52 1 Ogni cosa è Sua per creazione e redenzione, 10 febbraio CIF 53 1 L'anima ricreata nell'immagine di Dio, 11 gennaio CIF 54 1 La potenza divina al di sopra di tempest, 12 febbraio CIF 55 1 Un nuovo mondo, 13 febbraio CIF 56 1 La creazione fornisce prove di fede, 14 febbraio CIF 57 1 Tutta la verità è d'accordo, 15 febbraio CIF 58 1 Il potere illimitato, 16 febbraio CIF 59 1 Il potere multiplo, 17 febbraio CIF 60 1 Giuseppe onora il Creatore, 18 febbraio CIF 61 1 La nostra forza vitale, 19 febbraio CIF 62 1 Noi tutti siamo opera delle Tue mani, 20 febbraio CIF 63 1 La Parola di Dio creò tutte le cose, 21 febbraio CIF 64 1 L'energia creativa di Dio sostiene l'universo, 22 febbraio CIF 65 1 Il potere di Dio nella natura e in noi, 23 febbraio CIF 66 1 Il Seminatore celeste, 24 febbraio CIF 67 1 La crescita è un dono di Dio, 25 febbraio CIF 68 1 Dipendenza totale da Cristo, 26 febbraio CIF 69 1 Un impulso di vita in tutta la creazione, 27 febbraio CIF 70 1 Dio provvede ai nostri bisogni, 28 febbraio CIF 72 1 Cristo ha preso su di Sé la natura umana, 1 marzo CIF 73 1 La nascita di Cristo un mistero insondabile, 2 marzo CIF 74 1 Natura unita con Uno, 3 marzo CIF 75 1 Lo Spirito di Cristo nella gioventù, 4 marzo CIF 76 1 Gesù ha assicurato la Sua figliolanza , 5 marzo CIF 77 1 Gesù, nostro esempio, 6 marzo CIF 78 1 Gesù ci mostra come vincere, 7 marzo CIF 79 1 Abbiamo trovato il Messia, 8 marzo CIF 80 1 Siamo fratelli sia per i peccatori sia per i santi, 9 marzo CIF 81 1 L'esempio di obbedienza, 10 marzo CIF 82 1 Misericordia verso indemoniati, 11 marzo CIF 83 1 Dobbiamo credere in Lui, 12 marzo CIF 84 1 Egli è il Sole della rettitudine, 13 marzo CIF 85 1 Egli è sempre vicino, 14 marzo CIF 86 1 Comprendere i nostri motivi, 15 marzo CIF 87 1 La Sua compassione, 16 marzo CIF 88 1 Simpatico a tutti, 17 marzo CIF 89 1 La sorgente di piacere e gioia, 18 marzo CIF 90 1 Presentando sempre la Parola di Dio, 19 marzo CIF 91 1 Cercate aiuto di Gesù, non presso gli uomini peccatori, 20 marzo CIF 92 1 Gesù il Principe della pace, 21 marzo CIF 93 1 La tenerezza di Cristo senza pari, 22 marzo CIF 94 1 Raggiungere la perfezione, 23 marzo CIF 95 1 Il nostro Fratello maggiore si prende cura di noi, 24 marzo CIF 96 1 Cristo nostro Amico fidato, 25 marzo CIF 97 1 Ordine e perfezione visti nell'opera di Gesù, 26 marzo CIF 98 1 Salvatore risorto ed elevato, 27 marzo CIF 99 1 Asceso in cielo in forma umana, 28 marzo CIF 100 1 Glorificato davanti all'universo, 29 marzo CIF 101 1 Nelle braccia del Padre, 30 marzo CIF 102 1 Egli è alla destra del Padre, 31 marzo CIF 104 1 Il Pane della vita, 1 aprile CIF 105 1 La Parola è il nostro pane spiritual, 2 aprile CIF 106 1 Il pane della vita e l'abito della rettitudine, 3 aprile CIF 107 1 Gesù ha seminato il seme della Parola vivente, 4 aprile CIF 108 1 Nutrirsi con il pane della vita, 5 aprile CIF 109 1 Il Pane della vita ravviva la natura spiritual, 6 aprile CIF 110 1 Studio della Bibbia rafforza l'intelletto, 7 aprile CIF 111 1 I tesori della verità rivelati, 8 aprile CIF 112 1 La Verità di Cristo è smisurata, 9 aprile CIF 113 1 Confrontare precetto per precetto, 10 aprile CIF 114 1 La Bibbia si commenta da sola, 11 aprile CIF 115 1 L'affidabilità della dottrina, 12 aprile CIF 116 1 La Bibbia un insieme perfetto, 13 aprile CIF 117 1 La gloria di un potere divino, 14 aprile CIF 118 1 La conoscenza del Signore, 15 aprile CIF 119 1 Cibo spirituale per la nostra crescita, 16 aprile CIF 120 1 Costante crescita e discernimento, 17 aprile CIF 121 1 Per questa vita e quella a venire, 18 aprile CIF 122 1 Santificati mediante la fede, 19 aprile CIF 123 1 Lo Spirito Santo nella vita, 20 aprile CIF 124 1 La Parola di Dio, nostra salvaguardia, 21 aprile CIF 125 1 Il pane della vita per gli affamati, 22 aprile CIF 126 1 Tutto il cielo sta a guardare, 23 aprile CIF 127 1 Ricerca del pane celeste, 24 aprile CIF 128 1 I nostri sforzi coronati con il successo, 25 aprile CIF 129 1 La Parola di Dio, la nostra unica salvaguardia nelle prove e nelle tentazioni, 26 aprile CIF 130 1 Il nostro pane quotidiano assicurato, 27 aprile CIF 131 1 Lezioni di Timoteo, 28 aprile CIF 132 1 Seduti ai piedi di Gesù, 29 aprile CIF 133 1 Risultati nel mangiare il pane della vita, 30 aprile CIF 135 1 Le rivendicazioni della legge di Dio, 1 maggio CIF 136 1 La legge di Dio è eternal, 2 maggio CIF 137 1 Santificare il sabato, 3 maggio CIF 138 1 Il centro della legge, 4 maggio CIF 139 1 Un segno speciale e peculiar, 5 maggio CIF 140 1 La legge per la felicità dell'uomo, 6 maggio CIF 141 1 La legge di Dio non cambia mai, 7 maggio CIF 142 1 Il primo grande comandamento, 8 maggio CIF 143 1 Nessun altro Dio, 9 maggio CIF 144 1 Onore per coloro che onorano Dio, 10 maggio CIF 145 1 Obbedienza alla legge di Dio, 11 maggio CIF 146 1 Esaltare la legge di Dio, 12 maggio CIF 147 1 La legge e il Vangelo in piena armonia, 13 maggio CIF 148 1 Il nuovo comandamento di Cristo, 14 maggio CIF 149 1 Tutti possono ereditare la corona, 15 maggio CIF 150 1 La legge regale misura il carattere, 16 maggio CIF 151 1 Il principio dell'amore nella legge, 17 maggio CIF 152 1 Il piano di redenzione, 18 maggio CIF 153 1 La verità come è in Gesù, 19 maggio CIF 154 1 Di che cosa parla la legge?, 20 maggio CIF 155 1 In armonia con la legge di Dio, 21 maggio CIF 156 1 Il Salvatore in assoluto, 22 maggio CIF 157 1 La legge si completa da sola, 23 maggio CIF 158 1 Cristo magnifica la legge, 24 maggio CIF 159 1 Obbedienza alle leggi fisiche e morali, 25 maggio CIF 160 1 Risultati dell'obbedienza alle leggi fisiche, 26 maggio CIF 161 1 Cristo è il centro della legge, 27 maggio CIF 162 1 Nella scuola di Cristo, 28 maggio CIF 163 1 La veste della giustizia di Cristo, 29 maggio CIF 164 1 Obbedienza alla legge mediante la potenza di Dio, 30 maggio CIF 165 1 Insegnanti sostengono la legge di Dio, 31 maggio CIF 167 1 Il grande Maestro, 1 giugno CIF 168 1 Il Maestro inviato da Dio, 2 giugno CIF 169 1 I discepoli del Maestro celeste, 3 giugno CIF 170 1 Cristo chiede la nostra fiducia, 4 giugno CIF 171 1 Cristo insegna le cose celesti, 5 giugno CIF 172 1 Dimorare nella Parola di Dio quotidianamente, 6 giugno CIF 173 1 Insegnamenti di Gesù -- semplici ma con autorità, 7 giugno CIF 174 1 Importanti lezioni spirituali, 8 giugno CIF 175 1 Gesù insegnava diligenza secondo il proprio esempio, 9 giugno CIF 176 1 Cristo affida il Suo potere a noi, 10 giugno CIF 177 1 Imparando dal Divino Maestro, 11 giugno CIF 178 1 L'insegnamento di Cristo abbracciò il mondo, 12 giugno CIF 179 1 Conoscere Dio significa obbedirgli, 13 giugno CIF 180 1 Lo Spirito Santo nostro educatore, 14 giugno CIF 181 1 Il metodo d'insegnamento di Cristo, 15 giugno CIF 182 1 Ogni umile studente della Parola può imparare, 16 giugno CIF 183 1 Insegnamento ai bambini, 17 giugno CIF 184 1 Dai legami alla simpatia umana, 18 giugno CIF 185 1 Fontana soddisfacente, 19 giugno CIF 186 1 Vera istruzione superior, 20 giugno CIF 187 1 Vedere Cristo, 21 giugno CIF 188 1 Siamo benedetti quando istruiamo gli altri, 22 giugno CIF 189 1 Nella scuola di Cristo, 23 giugno CIF 190 1 Portare la testimonianza vivente, 24 giugno CIF 191 1 Egli era ciò che sosteneva di essere, 25 giugno CIF 192 1 Il tema preferito di Cristo, 26 giugno CIF 193 1 Il più alta di tutte le istruzioni, 27 giugno CIF 194 1 Dio stesso era il Maestro di Daniele, 28 giugno CIF 195 1 Istruito dal più grande Educatore del mondo, 29 giugno CIF 196 1 Mettere in pratica la Parola di Dio, 30 giugno CIF 198 1 Cristo è il nostro sommo Pastore, 1 luglio CIF 199 1 Cristo è la Porta, 2 luglio CIF 200 1 Il liberatore è un umile Pastore, 3 luglio CIF 201 1 Davide scelto come pastore del popolo di Dio, 4 luglio CIF 202 1 Un legame con il Capo Pastore, 5 luglio CIF 203 1 Il Buon Pastore, 6 luglio CIF 204 1 Il Pastore Divino, 7 luglio CIF 205 1 Il pastore conosce ogni pecora, 8 luglio CIF 206 1 Il Pastore guida il Suo gregge, 9 luglio CIF 207 1 Il Pastore ha dato la Sua vita per le pecore, 10 luglio CIF 208 1 La pecora perduta, 11 luglio CIF 209 1 Stima di una pecora smarrita, 12 luglio CIF 210 1 Cristo è venuto per cercare la pecora smarrita, 13 luglio CIF 211 1 Una missione speciale per una pecora smarrita, 14 luglio CIF 212 1 Trovare una pecora smarrita, 15 luglio CIF 213 1 La vera pecora ascolta la voce del Pastore, 16 luglio CIF 214 1 Gioia per un peccatore pentito, 17 luglio CIF 215 1 Noi siamo collaboratori del grande Pastore, 18 luglio CIF 216 1 Ritorno dal Pastore, 19 luglio CIF 217 1 Le pecore del Suo Pastore, 20 luglio CIF 218 1 "Che cosa di più avrei potuto fare?", 21 luglio CIF 219 1 Nutrire il gregge, 22 luglio CIF 220 1 Speciale cura del gregge, 23 luglio CIF 221 1 Un Pastore gentile e premuroso, 24 luglio CIF 222 1 La tenerezza del Pastore, 25 luglio CIF 223 1 Cristo è tutto per coloro che lo ricevono, 26 luglio CIF 224 1 Il Pastore chiama le Sue pecore per nome, 27 luglio CIF 225 1 Aiutanti pastori, 28 luglio CIF 226 1 Pietro convertito un aiutante del Grande Pastore, 29 luglio CIF 227 1 Nutrire gli agnelli con dolcezza, 30 luglio CIF 228 1 La voce del vero pastore, 31 luglio CIF 230 1 Quale immenso amore!, 1 agosto CIF 231 1 Speranza e salvezza per il mondo, 2 agosto CIF 232 1 La grande Verità, 3 agosto CIF 233 1 La croce è il centro, 4 agosto CIF 234 1 "Elevate l'uomo del Calvario"!, 5 agosto CIF 235 1 Il Suo coronamento, 6 agosto CIF 236 1 Cristo è morto per noi, 7 agosto CIF 237 1 Anime salvate dal potere di Satana, 8 agosto CIF 238 1 Conquistatore oltre ogni potere di tenebre, 9 agosto CIF 239 1 Per fede Cristo divenne vincitore, 10 agosto CIF 240 1 Vegliate, credete, e vivrete, 11 agosto CIF 241 1 Trasformazione mediante Cristo, 12 agosto CIF 242 1 La grazia del Suo carattere, 13 agosto CIF 243 1 Immacolato Figlio di Dio, 14 agosto CIF 244 1 Il valore di un'anima, 15 agosto CIF 245 1 Il valore del carattere di una persona, 16 agosto CIF 246 1 Cristo eleva l'umanità, 17 agosto CIF 247 1 Un'atmosfera di speranza e felicità, 18 agosto CIF 248 1 Abbandonarsi a Cristo, 19 agosto CIF 249 1 L'unico oggetto di suprema considerazione, 20 agosto CIF 250 1 Gloria al Maestro, 21 agosto CIF 251 1 Gli operatori di Dio, 22 agosto CIF 252 1 "Vivi peccatore vivi", 23 agosto CIF 253 1 L'eterno peso della Gloria, 24 agosto CIF 254 1 Guardando a Gesù siamo trasformati, 25 agosto CIF 255 1 Amore e giustizia collaborano insieme, 26 agosto CIF 256 1 Il nostro mondo come un campo di battaglia, 27 agosto CIF 257 1 Raccolti intorno alla croce, 28 agosto CIF 258 1 La natura nella luce del Calvario, 29 agosto CIF 259 1 Deponiamo le nostre trasgressioni ai piedi della croce, 30 agosto CIF 260 1 Un Salvatore crocefisso e risorto, 31 agosto CIF 262 1 La guarigione delle malattie spirituali e fisiche, 1 settembre CIF 263 1 La guarigione della cecità spiritual, 2 settembre CIF 264 1 La salute del corpo e dell'anima, 3 settembre CIF 265 1 Forti nella forza di Dio, 4 settembre CIF 266 1 Il frutto dell'abnegazione, 5 settembre CIF 267 1 La forza viene dal Signore, 6 settembre CIF 268 1 Perfezione morale e spiritual, 7 settembre CIF 269 1 Pensiamo a Dio continuamente, 8 settembre CIF 270 1 Potere spiritual, 9 settembre CIF 271 1 Forti nella grazia di Dio, 10 settembre CIF 272 1 Conformarsi alla volontà di Dio, 11 settembre CIF 273 1 La salvezza dei bambini, 12 settembre CIF 274 1 Sviluppo fisico, mentale e spiritual, 13 settembre CIF 275 1 I poteri morali sotto la prova, 14 settembre CIF 276 1 Corpo e mente sono inseparabili, 15 settembre CIF 277 1 Le promesse di Dio per l'uomo, 16 settembre CIF 278 1 Portatori di frutti, 17 settembre CIF 279 1 Crescita spirituale mediante l'opera, 18 settembre CIF 280 1 Nascosti con Cristo in Dio, 19 settembre CIF 281 1 Cristo ha promesso riposo, 20 settembre CIF 282 1 Il piano di redenzione è un dono, 21 settembre CIF 283 1 La potenza dell'amore di Dio, 22 settembre CIF 284 1 Ferma fiducia in Cristo, 23 settembre CIF 285 1 Il potere santificante della Verità, 24 settembre CIF 286 1 Vera umiltà, 25 settembre CIF 287 1 In armonia con Cristo, 26 settembre CIF 288 1 Le parole sono un indice, 27 settembre CIF 289 1 L'umiliazione di Ezechia, 28 settembre CIF 290 1 L'influenza personale è un potere, 29 settembre CIF 291 1 Il vero, onesto e sincere, 30 settembre CIF 293 1 Il Capo della Chiesa, 1 ottobre CIF 294 1 I Suoi collaborator, 2 ottobre CIF 295 1 Cristo glorificato nel Suo popolo, 3 ottobre CIF 296 1 Un nome regale, 4 ottobre CIF 297 1 La Chiesa deve essere elevata e brillare nel mondo, 5 ottobre CIF 298 1 Cielo in attesa di collaborare, 6 ottobre CIF 299 1 Chiesa si unirà all'altra Chiesa, 7 ottobre CIF 300 1 Il più grande obbiettivo, 8 ottobre CIF 301 1 Unità nella Chiesa, 9 ottobre CIF 302 1 Purezza, 10 ottobre CIF 303 1 L'amore: la prova del discepolato, 11 ottobre CIF 304 1 Preghiera intima e studio biblico, 12 ottobre CIF 305 1 La Verità conquisterà molti, 13 ottobre CIF 306 1 Una riforma è necessaria, 14 ottobre CIF 307 1 L'ordinanza del battesimo, 15 ottobre CIF 308 1 Le benedizioni durante il servizio del culto di sabato, 16 ottobre CIF 309 1 Riconoscere la proprietà di Dio, 17 ottobre CIF 310 1 Bellezza imperitura, 18 ottobre CIF 311 1 La radice e il frutto, 19 ottobre CIF 312 1 Presentare qualcosa di straordinario, 20 ottobre CIF 313 1 In attesa di essere accolti, 21 ottobre CIF 314 1 Messaggio del terzo angelo, 22 ottobre CIF 315 1 Avanziamo insieme!, 23 ottobre CIF 316 1 Ogni chiesa è una scuola di formazione, 24 ottobre CIF 317 1 È il momento di grande riforma, 25 ottobre CIF 318 1 Il popolo eletto di Dio, 26 ottobre CIF 319 1 Continua testimonianza della Chiesa, 27 ottobre CIF 320 1 La chiesa trionferà, 28 ottobre CIF 321 1 La luce della Verità, 29 ottobre CIF 322 1 Potere di Dio e non nostro, 30 ottobre CIF 323 1 Eterna vigilanza di Cristo, 31 ottobre CIF 325 1 Gesù è il nostro Avvocato, 1 novembre CIF 326 1 Nella Corte celeste, 2 novembre CIF 327 1 Gesù l'unico Intercessore, 3 novembre CIF 328 1 L'opera mediatrice di Cristo, 4 novembre CIF 329 1 Nostro infallibile Giudice, 5 novembre CIF 330 1 La grande espiazione, 6 novembre CIF 331 1 Il libro di testimonianze in cielo, 7 novembre CIF 332 1 Il libro della vita, 8 novembre CIF 333 1 Il giudizio finale -- i libri sono aperti, 9 novembre CIF 334 1 Iscritti nel libro del cielo, 10 novembre CIF 335 1 Il santuario celeste, 11 novembre CIF 336 1 Vivere un grande giorno di espiazione, 12 novembre CIF 337 1 Fede nell'espiazione, 13 novembre CIF 338 1 L'espiazione: la nostra fonte di pace, 14 novembre CIF 339 1 Aggrappiamoci strettamente a Gesù, 15 novembre CIF 340 1 Non giudichiamo, 16 novembre CIF 341 1 L'unico vero standard di carattere, 17 novembre CIF 342 1 La verità è la base del carattere, 18 novembre CIF 343 1 Cristo parla come un Giudice, 19 novembre CIF 344 1 Il giudizio universale concerne tutti, 20 novembre CIF 345 1 Madri fedeli onorati nel giudizio, 21 novembre CIF 346 1 Scegliamo Cristo, 22 novembre CIF 347 1 Essere un cristiano significa essere realmente Cristiano, 23 novembre CIF 348 1 Il carattere sotto il giudizio, 24 novembre CIF 349 1 La corona della vita, 25 novembre CIF 350 1 Cristo ritornerà portando la ricompensa, 26 novembre CIF 351 1 Nostro Sommo Sacerdote misericordioso e fedele, 27 novembre CIF 352 1 Nel giorno del giudizio, 28 novembre CIF 353 1 Chi è iscritto nel libro della vita, 29 novembre CIF 354 1 Cristo è il supremo Giudice, 30 novembre CIF 356 1 Il Re sta per ritornare, 1 dicembre CIF 357 1 Enoc e la seconda venuta di Cristo, 2 dicembre CIF 358 1 Originare l'azione, 3 dicembre CIF 359 1 Andate per tutto il mondo, 4 dicembre CIF 360 1 Siamo capaci di cose migliori, 5 dicembre CIF 361 1 Riscattare il tempo, 6 dicembre CIF 362 1 Risalire fino alla fine, 7 dicembre CIF 363 1 L'ultima crisi, 8 dicembre CIF 364 1 Chiamati a essere testimony, 9 dicembre CIF 365 1 Cerchiamo di salvare il perduto, 10 dicembre CIF 366 1 C'è bisogno di un cambiamento radicale, 11 dicembre CIF 367 1 Nulla di terreno deve introdursi tra noi e Dio, 12 dicembre CIF 368 1 La sapienza sta nel conoscere Dio, 13 dicembre CIF 369 1 Il Signore arriverà più rapidamente che molti si aspettano, 14 dicembre CIF 370 1 Una lezione di temperanza, 15 dicembre CIF 371 1 Sull'orlo di una crisi mirabile, 16 dicembre CIF 372 1 Preparazione per la seconda venuta di Cristo, 17 dicembre CIF 373 1 Glorificare Dio deve essere nostra priorità, 18 dicembre CIF 374 1 Trasformazione per grazia, 19 dicembre CIF 375 1 Vegliate e pregate, 20 dicembre CIF 376 1 Una fede semplice ci unisce a Dio, 21 dicembre CIF 377 1 Una lotta invisibile, 22 dicembre CIF 378 1 Lezioni antidiluviani, 23 dicembre CIF 379 1 Aspettando… vegliate, 24 dicembre CIF 380 1 Il primo e il secondo avvento, 25 dicembre CIF 381 1 Dio non dimenticherà i Suoi figli, 26 dicembre CIF 382 1 Pronti per la traslazione, 27 dicembre CIF 383 1 Il tocco finale dell'immortalità, 28 dicembre CIF 384 1 La tunica della giustizia di Cristo, 29 dicembre CIF 385 1 La scuola nell'eternità, 30 dicembre CIF 386 1 Partecipi della gloria di Cristo, 31 dicembre ------------------------Prefazione CIF 3 1 Come possiamo conoscere meglio Dio se non attraverso Cristo di cui parla la penna di Ellen White? La sua penna ispirata, immersa continuamente nel profondo amore di Dio, ritrae la Sua bontà, la gentilezza e l'interesse per il genere umano con tutta la famiglia celeste. Mentre leggiamo queste pagine, i nostri cuori non possono non essere entusiasti dell'amore di Dio per noi. CIF 3 2 Ellen White "eleva Gesù, l'uomo del Calvario per mezzo della preghiera e il canto." Lei desidera che anche noi facciamo lo stesso. Lei scrive: "Fate in modo che i vostri messaggi glorifichino "l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo". Manuscript 27, 1891; Letter 174, 1896 CIF 3 3 Questa raccolta accoglie immagini di Ellen White del nostro amato Salvatore e di ciò che Egli significa per noi. Esse ci attraggono a Lui in un modo speciale. Dovremmo leggere queste meditazioni con attenzione, e se possibile impararle a memoria. In queste pagine, Ellen White dice che è "impossibile" per una mente umana fare una stima giusta dell'amore di Dio verso le sue creature cadute. Rischiamo di dimenticare questo grande amore, perché non riusciamo a valutare a fondo, o perché siamo troppo assorbiti dalle faccende del mondo. CIF 3 4 Cristo, dovrebbe essere il tema preferito per tutti noi, l'oggetto del nostro tenero affetto. Dovremmo permettere alla nostra mente di soffermarsi sulle preziose caratteristiche del nostro Signore; dovremmo contemplare le ricche promesse della Sua Parola; dovremmo meditare sulle glorie del cielo. The Signs of the Times, Dec. 8, 1890 CIF 3 5 Gesù è nato affinché anche noi potessimo rinascere per la vita eterna; per fare parte della famiglia celeste. Egli, avendo lasciato tutte le ricchezze celesti, visse in mezzo nella povertà e trascorse lunghe notti in preghiera; per poi passare l'eternità alla presenza di Dio. È vissuto senza una casa, affinché noi potessimo vivere nelle dimore che ora sta preparando per noi. Il nostro inestimabile Salvatore percorse instancabilmente i sentieri sabbiosi della vecchia Palestina, affinché noi potessimo camminare sulle strade dorate della Nuova Gerusalemme. Accettò la corona di spine; morì di una morte terribile, affinché noi possiamo vivere per sempre una vita gloriosa che è Sua. CIF 3 6 Questo volume è stato scritto con la penna di Ellen G. White e parla di Gesù Cristo. Essa lo esalta come il nostro divino Salvatore e Redentore, la Fonte delle nostre benedizioni e la nostra unica speranza. Lei eleva Cristo nel modo così efficace, affinché ogni lettore possa camminare vicino a Lui in preghiera quotidianamente. Washington, D.C. I Trustees di Ellen G. White Estate. ------------------------Dati Biografici Dell'autrice Ellen G. White, 1827-1915 CIF 10 1 I Primi Anni, 1827-1860 CIF 10 1 Ellen Harmon nacque un giorno di fine ottobre (nell'emisfero nord dell'America), in una casa di campagna vicino a Gorham, Maine. Passò la sua infanzia e la sua gioventù nella vicina città di Portland. Si sposò con Jaimes White nel 1846, e la giovane coppia visse in differenti località della Nuova Inghilterra mentre cercava d'incoraggiare e istruire i suoi fratelli credenti sul secondo avvento per mezzo delle sue predicazioni, visite e pubblicazioni. Dopo undici numeri pubblicati irregolarmente della The Present Truth (La verità presente), lanciarono The Second Advent Review and Sabbath Herald* (Rivista del secondo avvento e araldo del sabato) in Paris, Maine, nel 1850. Da lì in poi seguirono una direzione costante verso l'ovest a Saratoga Springs, New York e poi a Rochester, New York all'inizio della decade del 1850, e finalmente nel 1855 a Battle Creek, Michigan, dove risiedettero per venti anni. CIF 10 1 26 novembre 1827 Nacque in Gorham -- Maine. CIF 10 1 1836 (Approx) Rottura e trauma del naso in Portland- Maine. CIF 10 1 Marzo 1840 Ascoltò per la prima volta Guglielmo Miller nella presentazione del messaggio avventista CIF 10 1 26 giugno 1842 fu battezzata e accettata nella chiesa metodista CIF 10 1 22 ottobre 1844 Provò dolore per la grande delusione quando Cristo non tornò. CIF 10 1 Dicembre 1844 La prima visione CIF 10 1 Primavera 1845 Viaggiò nel Maine nella parte est per visitare i credenti, nell'emisfero nord, verso marzo-giugno conobbe James White CIF 10 1 30 agosto 1846 Contrasse matrimonio con James White CIF 10 1 Ottobre 1846 Accettò di osservare il sabato CIF 10 1 1847-1848 Stabilì la sua dimora decisiva in Topsham Maine in quanto abbraccia gli inizi dell'impetuosità avventista sul messaggio della salute. Rispondendo alla chiamata della S.ra White, la chiesa come corpo iniziò a capire l'importanza di una vita cristiana salutare. In risposta alla sua visione del natale 1865, nel 1866 si inaugurò la nostra prima istituzione per la salute, l'Istituto Occidentale di Riforma per la salute. Successivamente divenne il Sanatorio di Battle Creek. CIF 10 1 29 settembre 1860 Designazione del nome Avventisti del 7° Giorno -- Organizzazione dell'Associazione del Michigan CIF 10 1 Maggio 1861 Organizzazione della Conferenza Generale degli Avventisti del 7° Giorno{CIF 4.2 6 giugno 1863 Visione sulla riforma sanitaria in Oswego -- Michigan CIF 10 1 8 dicembre 1863 Morte del figlio maggiore, Henry Nichols -- Topsham -- Maine CIF 10 1 Inverno 1864 Pubblicazione del quarto volume di Spiritual Gift (I doni spirituali) con un articolo di 30 pagine sulla salute CIF 10 1 Agosto-settembre 1864 A Boston visita l'ospedale del dottor James C. Jackson CIF 10 1 "Il nostro focolare sulla collina" in Danswille, N.Y., pubblicazione di sei opuscoli, Healt: How to live (Salute; come viverla) CIF 10 1 16 agosto 1865 James ha un attacco di paralisi CIF 10 1 25 dicembre 1865 Visione nella quale si danno direttive sull'ospedale CIF 10 1 Dicembre 1865 La S.ra White porta suo marito a nord del Michigan per recuperare la salute CIF 10 1 5 settembre 1866 Inaugurazione dell'Istituto Occidentale della Riforma per la salute predecessore del Sanatorio di Battle Creek CIF 10 1 1867 Acquisto di una fattoria in Greenville -- Michigan, dove costruì una casa e si dedicò alla coltivazione agricola ed a scrivere CIF 10 1 1868-1881 Anni di congressi annuali a Camp Meetings, durante la sua permanenza in Greenville e Battle Creek -- Michigan, rispettivamente fino alla fine del 1872 e dopo, durante il tempo che divise tra il Michigan e la California, Ellen White passò gli inverni a scrivere e a pubblicare. Durante l'inverno assisté a congressi annuali, fino a 28 di essi in alcuni anni. In questi anni si pubblicarono i numeri da 14 a 30 delle Testimonianze ora pubblicati nel 2° volume al 4° volume delle Testimonianze CIF 10 1 1-7 dicembre 1868 Assistette al 1° Congresso annuale avventista celebrato nel bosco di aceri del fratello Root in Wright -- Michigan CIF 10 1 28 luglio 1870 James Edson, il suo secondo figlio, nel giorno del suo 21° compleanno si sposa CIF 10 1 1870 Si pubblicò The Spirit of Prophecy -- Lo Spirito di Profezia, volume primo, predecessore di Patriarchi e Profeti. CIF 10 1 Luglio -- settembre 1872 Nelle Montagne Rocciose si dedicò al riposo e a scrivere, viaggio in California CIF 10 1 1873-1874 Divise il suo tempo tra Battle Creek e la California e assisté ai congressi annuali. Nel 1873 passò alcuni mesi nel Colorado, riposando e scrivendo CIF 10 1 10 aprile 1874 Visione dell'avanzamento della causa in California, Oregon e all'estero{CIF 5.1 Giugno 1874 Con il marito James in Okland California fonda la Pacific Press Publishing Association e Sign of The Time -- Segni dei Tempi CIF 10 1 3 gennaio 1875 A Battle Creek si inaugura il Collegio. Visioni delle Case Editrici in altri paesi CIF 10 1 11 febbraio 1876 Il suo terzo figlio William Clarence, amministratore della Pacific Press contrae matrimonio all'età di 21 anni CIF 10 1 Agosto 1876 Parlò a 20'000 persone nel congresso annuale di Groveland Massachusetts CIF 10 1 1877 Si pubblicò The Spirit of Prophecy volume 2°, precursore del Desiderato da tutte le Genti CIF 10 1 1 luglio 1877 Parlò a 5000 persone in Battle Creek sulla temperanza CIF 10 1 1878 Si pubblicò The Spirit of Prophecy volume 3°, predecessore dell'ultima parte del Desiderato da tutte le Genti e Atti degli Apostoli CIF 10 1 Novembre 1878 Passò l'inverno in Texas CIF 10 1 Aprile 1879 Lasciò il Texas per occuparsi dei congressi annuali dell'estate CIF 10 1 1 agosto 1881 Il marito è ammalato e viene ricoverato a Battle Creek CIF 10 1 6 agosto 1881 Morte di James White CIF 10 1 13 agosto 1881 Parlò per dieci minuti al funerale del marito James in Battle Creek CIF 10 1 Decade 1881-1891 Dopo la morte di James White nell'agosto 1881, Ellen White risiedette in California, a volte in Healdsbury e altre volte in Oakland. Lì lavorò duramente scrivendo e predicando finché partì con la nave per l'Europa nell'agosto 1885, in risposta alla chiamata della Conferenza Generale. Per due anni visse a Basilea, Svizzera, eccetto per tre prolungate visite nei paesi scandinavi, Inghilterra e Italia. Nell'agosto 1887, fece ritorno negli Stati Uniti e tornò a casa a Heldsburg, poi, nell'ottobre --novembre 1888 assistette al Congresso della Conferenza Generale in Minneapolis, dopo questo, mentre risiedeva in Battle Creek, lavorò nelle chiese dell'est e dell'ovest degli Stati Uniti. Dopo un anno tornò in California e nell'ottobre 1889 assistette alla sessione della Conferenza Generale in Battle Creek, quindi rimase nei pressi di Battle Creek, finché partì per l'Australia nel settembre del 1891 CIF 10 1 Novembre 1881 Assistette al Congresso annuale in California a Sacramento e partecipò al progetto di un collegio nell'ovest, e fu inaugurato nel 1882 a Heldburg CIF 10 1 1882 Si pubblicarono Primi Scritti, incorporando tre dei suoi scritti precedent{CIF 6.1 1884 Ultima visione pubblica registrata, nel Congresso annuale di Portland -- Oregon CIF 10 1 1884 Si pubblica The Spirit of Prophecy volume 4°, predecessore del Gran Comflitto CIF 10 1 Estate 1885 Nel giugno -- settembre parte dalla California per imbarcarsi per l'Europa CIF 10 1 Estate 1887 Tra giugno e settembre termina il Gran conflitto CIF 10 1 Ottobre --novembre 1888 Assistette alla sessione della Conferenza Generale in Minneapolis CIF 10 1 1889 Si pubblicò il volume -- 5 delle Testimonianze, inclusi i numeri da 31 a 33 (746 pagine) CIF 10 1 1890 Si pubblica Patriarchi e Profeti CIF 10 1 12 settembre 1891 Salpa per l'Australia da Honolulu CIF 10 1 1891-1900 Gli anni in Australia CIF 10 1 Ellen White arrivò a Sidney, 8 dicembre 1891, come risposta alle richieste della Conferenza Generale a visitare l'Australia e collaborare al progetto dell'opera educativa. L'invito fu accettato con poco entusiasmo, poiché desiderava continuare a scrivere un libro sulla vita di Cristo. Poco dopo il suo arrivo si ammalò di reumatismo infiammatorio, fu obbligata a restare a letto per ben otto mesi. Benché soffrisse intensamente, proseguì nello scrivere. All'inizio del 1893 andò in Nuova Zelanda, dove lavorò fino alla fine dell'anno. Nell'ultima settimana di dicembre tornò in Australia e assistette al primo congresso annuale australiano nel quale si pianificò un progetto per una scuola rurale; il progetto si concretò con la fondazione del Collegio di Avondale a Cooranbong a 150 km a nord di Sidney. Ellen White acquistò un terreno nei dintorni e costruì la sua casa. Lì vi abitò, concentrando la sua attenzione sui suoi scritti e viaggiando per le chiese finché ritornò negli Stati Uniti nel 1900. CIF 10 1 Giugno 1892 Parlò, in due edifici affittati in Melbourne, in occasione dell'inaugurazione della Scuola Biblica Australiana CIF 10 1 1892 Si pubblicarono la Via migliore e Operai Evangelici CIF 10 1 Gennaio 1894 Aiutò nel progetto di un collegio permanente in Australia CIF 10 1 23 maggio 1894 Visitò la zona di Cooranbong CIF 10 1 Dicembre 1895 Si trasferì nella sua casa Sunnyside in Cooranbong dove scrisse gran parte del libro la Speranza dell'uomo CIF 10 1 1896 Pubblicò il Discorso Maestro di Gesù Cristo, e La Speranza dell'uomo CIF 10 1 1899-1900 Progettò la costruzione del Sanatorio di Sydney CIF 10 1 1900 Si pubblicò Parole di Vita del Gran Maestro CIF 10 1 Agosto 1900 Lasciò l'Australia per ritornare negli Stati Uniti{CIF 7.1 1900-1915 Gli anni trascorsi in Elmshaven CIF 10 1 1900-1915 Quando Ellen White si stabilì a Elmshaven, la sua nuova casa vicino a Santa Helena a nord della California, pensò di dedicare tutto il suo tempo a scrivere libri. Aveva 72 anni e ancora possedeva una grande quantità di libri che desiderava completare. Non s'immaginava quanti viaggi, consigli e conferenze gli sarebbero stati richiesti ancora. La crisi originata dalle controversie in Battle Creek esigeva ancora molto del suo tempo e delle sue forze. In tal modo, scriveva in anticipo durante la mattina e poté elaborare nuovi libri durante gli anni che risiedette in Elmshaven CIF 10 1 Ottobre 1900 Si stabilì a Elmshaven CIF 10 1 Aprile 1901 Assistette al Congresso della Conferenza Generale in Battle Creek CIF 10 1 18 febbraio 1902 L'incendio del Sanatorio di Battle Creek CIF 10 1 30 dicembre 1902 L'incendio della Review & Herald CIF 10 1 Ottobre 1903 Affrontò la crisi panteista CIF 10 1 Aprile --settembre 1904 Viaggiò all'est per aiutare il progetto in Washington D.C. per far visita a suo figlio Edson in Nashville e per assistere ad importanti congressi CIF 10 1 Novembre --dicembre 1904 Si impegnò nella ricerca del luogo e la costruzione del Sanatorio in Paradise Valley CIF 10 1 Maggio 1905 Assistette alla sessione della Conferenza Generale in Washington D.C. CIF 10 1 1905 Venne pubblicato il Ministero di Guarigione CIF 10 1 Giugno-dicembre 1905 S'impegnò a trovare il luogo e la costruzione del sanatorio di Loma Linda CIF 10 1 1906-1908 In Elmshaven fu interamente occupata nella sua produzione letteraria CIF 10 1 Aprile-settembre 1909 All'età di 81 anni si recò a Washington per assistere al Congresso della Conferenza Generale. Questo fu il suo ultimo viaggio all'est CIF 10 1 1910 Ebbe una partecipazione principale nella fondazione del collegio di Medicina Evangelista in Loma Linda (predecessore dell'Università di Loma Linda CIF 10 1 1910 Concentrò la sua attenzione sui libri Atti degli Apostoli e la nuova edizione del Gran Conflitto, quest'opera fu portata a termine nel 1911. CIF 10 1 1911-1915 In età avanzata poté viaggiare solo nel sud della California. In Elmshaven si dedicò al lavoro letterario portando a termine Profeti e Re e Consigli per i Genitori e i Maestri CIF 10 1 13 febbraio 1915 Cadde nella sua casa di Elmshaven e si ruppe l'anca CIF 10 1 16 luglio 1915 La sua vita fruttifera terminò all'età di 87 anni. Le sue ultime parole furono: "Io so in chi ho creduto". Ancora si pubblicarono i volumi delle Testimonianze dal 6 al 9. (13){CIF 8.1 Ellen G. White (1827-1915) CIF 10 1 è un'autrice americana i cui scritti sono tradotti e pubblicati in 150 lingue. Nonostante la sua scarsa istruzione, finita a soli 9 anni, ha scritto più di 100.000 pagine riguardo una larga varietà dei temi pratici. I suoi scritti si basano sulle Sacre Scritture. Nel suo lavoro, essendo guidata dallo Spirito Santo, esaltò sempre con grande fede Gesù Cristo. ------------------------Cristo elevato come Figlio di Dio, 1 gennaio CIF 11 1 Quanto al rimanente, fratelli, tutte le cose che sono veraci, tutte le cose che sono oneste, tutte le cose che sono giuste, tutte le cose che sono pure, tutte le cose che sono amabili, tutte le cose che sono di buona fama, se vi è qualche virtù e se vi è qualche lode, pensate a queste cose. Filippesi 4:8 CIF 11 2 Il nuovo anno è stato già inaugurato, tuttavia, prima di salutare la sua venuta, fermiamoci a costatare che l'anno vecchio con tutte le sue vicissitudini è appena passato alla storia. L'ammonimento dell'apostolo per ciascuno di noi è questo: "Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi". 2 Corinzi 13:5 Dio non voglia che in quest'ora così importante siamo così assorbiti da altre questioni da non dare tempo a un serio e sincero autoesame! Fate in modo che le cose meno importanti passino in secondo piano, e portate in primo piano tutto ciò che riguarda i nostri interessi eterni... nessuno di noi è in grado con le proprie forze di testimoniare il carattere di Cristo; ma, se Egli vive nel nostro cuore, lo Spirito che dimora in Lui sarà palesato in noi. Tutte le nostre mancanze ci saranno presentate. Chi di voi, non desidera cercare una nuova e genuina esperienza nelle cose di Dio? Evitate di ricadere negli stessi errori. E se è necessario, confessateli gli uni agli altri. Abbandonate ogni amarezza, ira, e malizia per far posto alla pazienza, alla gentilezza all'amore, e alle virtù che possono diventare vostre. Ogni cosa pura e bella può cambiare i vostri rapporti e aiutare a maturare le vostre esperienze... che tipo di frutti abbiamo portato a Dio durante l'anno appena trascorso? Qual è stato il nostro ascendente sugli altri? Chi abbiamo portato nella casa di Cristo? Gli occhi del mondo sono su di noi. Stiamo vivendo lettere di Cristo, conosciute e lette da tutti gli uomini? Seguiamo l'esempio di Gesù rinnegando noi stessi? Abbiamo imparato da Lui mansuetudine, umiltà, tolleranza attraverso la croce e la devozione? Il mondo sarà in grado di riconoscerci come servi di Cristo?. In questo nuovo anno non dovremmo forse cercare di correggere gli errori del passato? È nostro dovere, individualmente, coltivare la grazia di Cristo, essere miti e umili, generosi, incrollabili, fermi nella verità, poiché solo così possiamo avanzare nella santità e diventare eredi della luce celeste. Pertanto, cominciamo, il nuovo anno, col rinunciare a noi stessi; pregando per una chiara comprensione, al fine di comprendere la volontà del nostro Salvatore. Dobbiamo divenire veri testimoni di Cristo. The Signs of Times, 4 gennaio 1883 CIF 11 3 Voi che istruite gli altri, glorificate Gesù nelle vostre preghiere, nei vostri sermoni, nei vostri inni. Sforzatevi di indicare alle anime confuse l'Agnello che toglie i peccati del mondo. RH, April 12, 1892 ------------------------Preesistenza del figlio di Dio, 2 gennaio CIF 12 1 Ora dunque, o Padre, glorificami presso di te della gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Giovanni 17:5 CIF 12 2 La Parola di Dio non parla soltanto dell'umanità di Cristo, ma anche riguardo alla Sua preesistenza. La Parola esisteva come un essere divino, come l'eterno Figlio di Dio, in unione e unità con il Padre. Sin dall'eternità Egli, era il Mediatore del patto, Colui nel quale tutte le nazioni della terra, sia Giudei sia Gentili, dovevano essere benedetti a condizione che lo accettavano. "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio". Giovanni 1:1 Prima della creazione degli uomini e degli angeli, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Il mondo fu fatto per mezzo di Lui, e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. Giovanni 1:3 Se Cristo ha fatto tutte le cose, Egli esisteva prima di tutte le cose. Le parole dette a questo riguardo sono talmente decisive che nessuno può dubitarne. Fondamentalmente, Cristo è Dio nel senso più eccelso. Egli era con il Padre fin dall'eternità, Dio sopra di tutto, benedetto per sempre. Il Signor Gesù Cristo, divino Figlio di Dio, esisteva da sempre, una persona distinta, e tuttavia Uno con il Padre. Era l'eccelsa gloria del cielo. Egli era il Comandante di tutte le intelligenze celesti, e l'omaggio di adorazione che gli angeli gli tributavano era ricevuto da Lui con ogni diritto. Questo non significa rubare a Dio. "Il SIGNORE mi ebbe con sé al principio dei suoi atti…dichiara Gesù, prima di fare alcuna delle sue opere più antiche. Fui stabilito fin dall'eternità, dal principio, prima che la terra fosse. Fui generato quando non c'erano ancora abissi, quando ancora non c'erano sorgenti rigurgitanti d'acqua. Fui generato prima che i monti fossero fondati, prima che esistessero le colline, quand'egli ancora non aveva fatto né la terra né i campi né le prime zolle della terra coltivabile. Quand'egli disponeva i cieli io ero là; quando tracciava un circolo sulla superficie dell'abisso"… Proverbi 8:22-27. Prima che si stabilisse il fondamento del mondo, vi era già luce e gloria nella Verità, che parla di Gesù come Uno con il Padre. Questa è come la luce che risplende in un luogo oscuro illuminandolo con la gloria divina. Questa verità, infinitamente misteriosa in se stessa, spiega altre verità misteriose che in altro modo sarebbero inspiegabili, al contempo è rinchiusa come qualcosa di sacro nella luce, inaccessibile e incomprensibile. "…il popolo che stava nelle tenebre, ha visto una gran luce; su quelli che erano nella contrada e nell'ombra della morte una luce, si è levata". Matteo 4:16 Ecco la preesistenza di Cristo. Lo scopo della Sua manifestazione nel nostro mondo si presenta come raggi viventi di luce procedenti dal trono eterno. SM 1, 247,248 CIF 12 3 Cristo pregò: "O Padre, glorificami presso di te della gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse". ST May 10, 1899 ------------------------L'eterno Figlio di Dio, 3 gennaio CIF 13 1 Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: Prima che Abrahamo fosse nato, io sono". Giovanni 8:58 CIF 13 2 "Abramo, vostro padre, giubilò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò". I Giudei dunque gli dissero: "Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?". Gesù disse: "In verità, in verità io vi dico: Prima che Abramo fosse nato, io sono". Giovanni 8:56-58 Qui Cristo mostra loro che, sebbene possano valutare che la Sua vita sia inferiore a cinquanta anni, tuttavia la Sua vita divina non può essere calcolata secondo computi umani. L'esistenza di Cristo prima della Sua incarnazione non può essere valutata con i calcoli del mondo. ST May 3, 1899 .. CIF 13 3 Prima che Abramo fosse, IO SONO. Cristo è il Figlio di Dio preesistente ed eterno. Il messaggio che diede a Mosè per essere dato ai figli di Israele, fu: "Dirai così ai figli d'Israele" "L'IO SONO" "mi ha mandato da voi". Esodo 3:14 Il profeta Michea scrive di Lui: "Ma tu, o Betlemme Efratah, anche se sei piccola fra le migliaia di Giuda, da te uscirà per me colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini sono dai tempi antichi, dai giorni eterni". Michea 5:2 Tramite Salomone Cristo dichiara: "L'Eterno mi possedette al principio della sua via, prima delle sue opere più antiche... quando assegnava al mare il suo limite perché le acque non oltrepassassero il suo comando, quando stabiliva le fondamenta della terra". Proverbi 8:22,29 Parlando della Sua preesistenza, Cristo riporta la mente indietro attraverso epoche senza tempo. Ci assicura che non c'è mai stato un tempo in cui Egli non era in stretta comunione con l'eterno Dio. Colui alla cui voce gli ebrei stavano ascoltando, Egli era Uno con Dio. Le parole di Cristo furono pronunciate con calma, dignità e con una sicurezza e un potere che trasmetteva convinzione ai cuori degli scribi e dei farisei. Udirono il potere del messaggio inviato dal cielo. Dio bussava alla porta del loro cuore, supplicando l'ingresso. ST, Aug. 29, 1900 CIF 13 4 Cristo era uguale a Dio, infinito e onnipotente... è il Figlio eterno di Dio. Manuscript 101, 1897 CIF 13 5 Egli possiede la vita, una vita propria, non ricevuta. "Chi ha il Figlio ha la vita", 1 Giovani 5:12. La divinità di Cristo è per il credente certezza di vita eterna. Gesù ha detto: "Chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai... Giovanni 11;25,26 Gesù alludeva al Suo ritorno. DA 530 ------------------------Uguale al Padre, 4 gennaio CIF 14 1 Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesù, il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l'essere uguale a Dio. Filippesi 2:5,6 CIF 14 2 Lucifero, prima della sua ribellione, era un angelo onorato ed eccelso, il cui onore seguiva quello dell'amato Figlio di Dio. Il suo sembiante, come quello degli altri angeli, esprimeva affabilità e denotava felicità. La sua fronte alta e spaziosa indicava la sua potente intelligenza. La sua forma era perfetta, il suo portamento era nobile e maestoso. Una luce speciale risplendeva sul suo volto e brillava intorno a Lui con più fulgore e bellezza che negli altri angeli. Tuttavia, Cristo, l'amato Figlio di Dio, aveva la preminenza sopra tutto l'esercito degli angeli. Era uno col Padre prima che gli angeli fossero creati. Lucifero era invidioso di Cristo e gradualmente assunse il comando che dipendeva solo da Cristo. Il potente Creatore riunì le moltitudini celesti, per conferire un onore speciale a Suo Figlio alla presenza di tutti gli angeli. Il Figlio era seduto sul trono accanto al Padre e tutti gli angeli si erano riuniti accanto a Loro. Il Padre dichiarò a tutti che Suo Figlio era uguale a Lui, in modo che ovunque era presente suo Figlio, anche il Padre era presente. La Parola del Figlio doveva essere obbedita prontamente come quella del Padre. Poiché il figlio era stato investito dell'autorità di comandare le schiere celesti. Il Figlio soprattutto doveva operare insieme al Padre nel progetto della creazione della terra. Egli ha seguito la volontà del Padre e i Suoi propositi; non avrebbe fatto nulla da solo. La volontà del Padre fu pienamente soddisfatta in Lui. Lucifero era invidioso e geloso di Gesù Cristo. Eppure, quando tutti gli angeli s'inchinarono davanti a Gesù per riconoscere la Sua supremazia, la Sua grande autorità e il diritto a governare, Satana s'inginocchiò con loro, ma il suo cuore era pieno d'invidia e odio. Gli angeli fedeli cercarono di riconciliare questo potente angelo ribelle col Creatore. Giustificarono l'atto di Dio nell'onorare Cristo, e con potenti argomenti cercarono di convincere Lucifero, che l'onore che il Padre aveva conferito a Suo Figlio non sminuiva la sua posizione. Sostennero con chiarezza che Gesù era il Figlio di Dio... argomentarono che Cristo ricevendo on ori speciali da parte del Padre alla presenza di tutti gli angeli, non sminuiva l'onore che Satana stesso aveva ricevuto fino allora... gli angeli piansero. Cercarono ansiosamente di convincerlo a rinunciare al suo malvagio disegno e ad arrendersi al loro Creatore, perché tutti avevano finora pace e armonia... Lucifero rifiutò di ascoltare. The Story of Redemption, pp. 13-16 ------------------------Tradimento nel cielo, 5 gennaio CIF 15 1 Dov'eri tu quando io gettavo le fondamenta della terra? ... o chi tracciò su di essa la corda per misurarla... quando le stelle del mattino cantavano tutte insieme e tutti i figli di DIO mandavano grida di gioia? Giobbe 38:4-7 CIF 15 2 Molti simpatizzanti di Lucifero erano disposti ad ascoltare i consigli degli angeli buoni e pentirsi del loro malcontento e recuperare la fiducia del Padre e del Suo amato Figlio. Allora, il potente ribelle dichiarò di conoscere la legge di Dio e che se avesse dovuto sottomettersi all'obbedienza servile, sarebbe stato privato del suo onore e mai più gli sarebbe stata affidata la sua eccelsa missione. Egli affermò che sia lui che i suoi compagni erano andati troppo oltre per tornare indietro, e che era disposto ad affrontare le conseguenze, poiché non si sarebbe prostrato ad adorare servilmente il Figlio di Dio; che Dio non li avrebbe mai perdonati; e che dovevano riaffermare la loro libertà e conquistare con la forza la posizione e l'autorità che non gli era stata concessa volontariamente... Gli angeli fedeli si presentarono al Figlio di Dio e gli comunicarono ciò che stava succedendo tra gli angeli. Trovarono il Padre che consultava il Suo Figlio diletto, per determinare il modo in cui, per il bene degli angeli fedeli, finirebbe definitivamente l'autorità che Satana aveva assunto. Il potente Dio poteva scacciare immediatamente dal cielo questo grande ingannatore, ma per il momento questo non faceva parte del Suo piano. Avrebbe dato ai ribelli una giusta opportunità affinché misurassero la loro forza con la potenza di Suo Figlio e degli angeli leali. In questa battaglia ogni angelo avrebbe scelto da che parte stare e lo avrebbe manifestato davanti a tutti. Poi ci fu guerra in cielo. Il Figlio di Dio, il Principe del cielo e i Suoi angeli entrarono in conflitto con arci ribelle e i suoi alleati. Il Figlio di Dio e gli angeli fedeli prevalsero e Satana e i suoi simpatizzanti furono espulsi dal cielo. Tutti gli altri ospiti del cielo hanno riconosciuto e adorato il Dio della giustizia. Nessun altro ribelle fu lasciato in paradiso. Tutto ridiviene calmo e armonioso come prima... Il Padre consultò il Figlio riguardo alla vita dell'uomo sulla terra. The Story of Redemption, 16-19.. CIF 15 3 La ribellione di Satana avrebbe rappresentato una lezione per tutto l'universo e in ogni tempo una testimonianza continua nella natura del peccato e dei suoi terribili effetti. Le conseguenze del dominio di Lucifero sugli uomini e sugli angeli avrebbero indicato quali sono le conseguenze del rifiuto dell'autorità di Dio, dimostrando con chiarezza come la felicità di tutte le creature dipenda dalla loro sottomissione alla volontà divina. PP 42,43 ------------------------Gesù adorato da Adamo ed Eva, 6 gennaio CIF 16 1 In mezzo al giardino vi erano anche l'albero della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male. Genesi 2:9 CIF 16 2 Nel mezzo del giardino, vicino all'albero della vita, c'era l'albero della conoscenza del bene e del male. Quest' albero è stato progettato da Dio come garanzia della loro obbedienza, fede e amore verso di Lui. Di quest'albero, il Signore raccomandò ai nostri primi genitori di non mangiare, né toccarlo, perché in caso contrario sarebbero morti... quando Adamo ed Eva furono messi nel bellissimo giardino, avevano tutto quello di cui avevano bisogno, compresa la felicità. Tuttavia, Dio, scelse di mettere alla prova la loro lealtà prima che potessero essere eternamente felici. Per ottenere il Suo favore in tutto, loro potevano conversare con Dio continuamente. Eppure, non mise il male fuori dalla loro portata. A Satana fu permesso di tentarli. Se avessero saputo respingere le tentazioni, avrebbero ottenuto grandi favori da Dio e dagli angeli... nel consiglio del cielo si decise di inviare degli angeli per avvertire Adamo che era in pericolo... Due angeli si affrettarono a visitare i nostri primi genitori... dissero loro che Dio non li obbligava a obbedire -- che non li privava di scegliere se obbedire o disobbedire, ossia andare contro la volontà di Dio... dissero loro che Satana si proponeva di far loro del male, ed era necessario che fossero vigilanti, perché potevano entrare in contatto con lui; ma, se avessero seguito i consigli di Dio, nulla di male sarebbe accaduto loro perché gli angeli sarebbero intervenuti per aiutarli. Gli angeli li esortarono a seguire fedelmente le istruzioni di Dio in relazione all'albero della conoscenza, perché in questo modo sarebbero stati al sicuro; il nemico non avrebbe avuto alcun potere su di loro. Dio non avrebbe permesso a Satana di sottoporre la santa coppia a continue tentazioni. Egli poteva avere accesso solo all'albero della conoscenza del bene e del male. Adamo ed Eva assicurarono agli angeli che mai avrebbero disubbidito ai comandamenti di Dio, perché il loro più grande desiderio consisteva nel fare la Sua volontà Gli angeli si unirono a loro intonando canti armoniosi, e mentre i loro inni si elevavano nel giardino di Eden, Satana ascoltava le melodie di gioiosa adorazione rivolta al Padre e al Figlio. E udendo questa sublime musica, invidia, odio e malvagità crescevano in lui. Allora comunicò ai suoi seguaci il suo ardente desiderio di spingere la coppia alla disubbidienza. The Story of Redemption, 24-31 ------------------------La libertà di scelta, 7 gennaio CIF 17 1 Il serpente sedusse Eva con la sua astuzia. 2 Corinzi 11:3 CIF 17 2 Satana entrò nel serpente e si mise tra i rami dell'albero della conoscenza e iniziò a mangiare tranquillamente il frutto. Nel frattempo, Eva senza accorgersene, si allontanò dal marito, ritenendo di essere al sicuro. Tuttavia il suo buonsenso le ricordava che poteva imbattersi con il male, dal quale gli angeli l'avevano avvertita... Satana suggerì a Eva che se avesse mangiato dell'albero proibito avrebbe acquisito un nuova e più profonda conoscenza di quanto avessero finora raggiunto. Sin dalla sua caduta, Satana s'impegnò con tutte le forze a condurre gli uomini a cercare di conoscere i segreti dell'Onnipotente e di essere insoddisfatti di ciò che Dio aveva loro rivelato e a disobbedire alle raccomandazioni ricevute. Il nemico voleva a tutti i costi a spingerli a disobbedire ai comandamenti di Dio, e far loro credere che fossero in procinto di entrare in una meravigliosa sfera di conoscenza. Tutto questo non era altro che un miserabile inganno. La coppia non riusciva a capire che cosa in realtà Dio volesse da loro, perché desiderava nascondere loro la "conoscenza". Ignorarono quindi le sue esplicite raccomandazioni, pur di ottenere una saggezza più grande. Divennero allora euforici per ciò che avevano scoperto ed erano affascinati dalla loro stessa ingannevole filosofia. L'acquisizione di queste nuove conoscenze li trascinò nelle tenebre. Questa loro nuova conoscenza non aveva nulla della Verità. Non era la volontà di Dio che, questa coppia senza peccato, avesse la conoscenza del male, Egli aveva dato loro gratuitamente ogni bene, trattenendo il male... Eva pensava di essere in grado di scegliere tra giusto e sbagliato. Il desiderio di entrare in uno stato di conoscenza più ampia, l'aveva indotta a pensare che il serpente fosse un amico speciale, con un grande interesse per il suo benessere. Se Eva avesse cercato suo marito, se entrambi avessero perseguito la comunione con il loro Creatore, le parole del serpente non avrebbero avuto alcun potere su di loro. The Story of Redemption, 32-37 CIF 17 3 La ribellione e l'apostasia sono nell'aria stessa che respiriamo. Se mediante la fede affidiamo le nostre anime indifese a Cristo, non saremo colpiti da queste cose. Se gli uomini si lasciano ingannare così facilmente ora, come resisteranno quando Satana si presenterà come Cristo e realizzerà dei miracoli? Chi rimarrà fermo davanti all'inganno supremo che presenterà, quando dirà di essere Cristo e in apparenza realizzerà le opere di Cristo? Chi impedirà che il popolo di Dio presti ubbidienza ai falsi cristi? La Scrittura ci consiglia: "Non andate, e non li seguite". Luca 17:2 SM book 2, 394,395 ------------------------La via verso la salvezza, 8 gennaio CIF 18 1 Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Giovanni 14:6 CIF 18 2 Il dolore inondò il paradiso... tutta la famiglia di Admo doveva morire. Poi vidi l'amorevole Gesù, sul Suo viso si leggeva un'espressione di simpatia e di dispiacere: si avvicinò alla luce abbagliante che circondava il Padre. L'ansia degli angeli sembrava essere intensa mentre Gesù discuteva con il Padre. Per tre volte fu avvolto dalla luce gloriosa del Padre e la terza volta che ritornò riuscimmo a vedere la Sua persona. CIF 18 3 Il Suo volto era sereno, non manifestava nessun dubbio e turbamento, ed esprimeva una bontà che le parole non possono esprimere. A questo punto fece sapere agli angeli che c'era una soluzione per l'uomo perduto, Egli aveva implorato il Padre e ottenuto il permesso di offrire la propria vita come riscatto per l'umanità, di portare i loro peccati e prendere la sentenza di morte su di sé aprendo così una strada per la quale, tramite i meriti del Suo sangue, potesse ottenere il perdono per le trasgressioni passate, e tramite l'ubbidienza ritornare nel giardino dal quale l'uomo e la donna erano stati allontanati. In questo modo, l'uomo avrebbe avuto nuovamente accesso al frutto dell'albero della vita che era stato loro proibito... CIF 18 4 Inizialmente gli angeli non riuscirono a rallegrarsi; il loro Comandante non aveva detto che si sarebbe interposto tra l'ira di Dio e la colpa dell'uomo, che avrebbe sopportato la malvagità e la derisione, e che solo alcuni lo avrebbero accettato come Figlio di Dio. Avrebbe rinunciato alla Sua gloria, si sarebbe incarnato e umiliato come un uomo, sarebbe stato tentato... avrebbe dovuto sopportare il peso dei peccati di tutto il mondo. Disse loro che sarebbe morto e resuscitato il terzo giorno e poi sarebbe ritornato in cielo per intercedere presso il Padre per l'uomo colpevole. The Story of Redemption, 42, 43.. CIF 18 5 L'obbedienza tramite Gesù Cristo ridà all'uomo un carattere nuovo e il diritto all'albero della vita. Le condizioni per avere l'accesso al frutto dell'albero sono chiaramente indicate nella testimonianza di Gesù Cristo a Giovanni: "Beati coloro che adempiono i suoi comandamenti per avere diritto all'albero della vita, e per entrare per le porte nella città". The S.D.A. Bible Commentary, Ellen G. White Comments 1:1086 ------------------------La speranza per i peccatori, 9 gennaio CIF 19 1 E noi stessi abbiamo visto e testimoniato che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo. 1 Giovanni 4:14 CIF 19 2 Gli angeli di Dio furono incaricati di visitare la coppia caduta e di informarli che, sebbene non potessero più restare nell'Eden, a causa della loro trasgressione alla legge di Dio, tuttavia il loro caso non era del tutto senza speranza. Inoltre gli fu detto che il Figlio di Dio che aveva parlato con loro nell'Eden, si era commosso nel vedere la loro condizione, e aveva avuto pietà di loro. Inoltre, aggiunsero che Gesù si era offerto di morire, affinché loro potessero vivere mediante l'espiazione che Cristo aveva assunto. Per mezzo di Cristo fu dischiusa la speranza che, nonostante il grande peccato commesso, Adamo ed Eva non dovevano rimanere sotto il controllo assoluto di Satana. La fede nei meriti del Figlio di Dio eleva l'uomo tanto da poter resistere le tentazioni di Satana. Gli sarebbe stato concesso un tempo di prova in cui, attraverso una vita di pentimento e fede nell'espiazione del Figlio di Dio, egli sarebbe stato redento dalla trasgressione della legge del Padre, e quindi essere elevato a una posizione in cui i suoi sforzi per serbare la sua legge potevano essere accettati. Gli angeli riferirono loro che tutto il cielo soffriva per la loro trasgressione alla legge di Dio, e che la trasgressione ha spinto Gesù a sacrificare la Sua preziosa vita. Quando Adamo ed Eva si resero conto della grandezza e sacralità della legge di Dio, e che la trasgressione della legge richiedeva un sacrificio tanto gravoso, per salvare loro e i loro discendenti dalla rovina, chiesero che fosse permesso loro di morire o che la loro discendenza sperimentasse il castigo della trasgressione, prima che l'amato Figlio di Dio facesse un sacrificio così grande... L'angoscia di Adamo era grande. Vide che i suoi peccati erano così gravi da implicare spaventose conseguenze. Egli era onorato di aver camminato e parlato con il Comandante del cielo, eppure ora sentiva una grande tristezza a causa della posizione in cui si era venuto a trovare e che, per causa sua, Gesù sarebbe dovuto morire. Adamo fu informato che la vita di un angelo non poteva saldare questo debito... ma il Figlio di Dio, che insieme al Padre aveva creato l'uomo, poteva offrire per lui un'espiazione che il Signore accettava... gli angeli dissero ad Adamo che, poiché la sua trasgressione aveva portato morte e miseria, la vita e l'immortalità sarebbero state portate alla luce mediante il sacrificio di Gesù Cristo. The Story of Redemption, 46-48 ------------------------Cristo solo ha onorato la legge di Dio, 10 gennaio CIF 20 1 Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo, il quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti, secondo la testimonianza resa nei tempi stabiliti. 1 Timoteo 2:5,6 CIF 20 2 Il Figlio di Dio era un grande Legislatore. Egli sapeva che solo la Sua vita poteva riscattare l'uomo caduto. Perché Comandante dei cieli, come uomo aveva un grande valore, un carattere nobile e immacolato, sopra qualsiasi altro uomo. Era l'immagine di Suo Padre, e non solo nei lineamenti, ma nella perfezione del carattere. Il sangue degli animali non poteva soddisfare le richieste di Dio come sacrificio espiatorio per la trasgressione della Sua legge. La vita di una bestia era meno importante della vita di un peccatore, quindi non poteva essere un riscatto per il peccato. Solo l'offerta di Gesù Cristo era accettabile per Dio. L'uomo non poteva espiare per un altro uomo. La sua condizione peccaminosa lo rendeva un'offerta imperfetta, un sacrificio espiatorio di poco valore rispetto ad Adamo prima della sua caduta. Dio fece l'uomo perfetto e retto, e dopo la sua trasgressione non poteva esserci alcun sacrificio accettabile a Dio per lui, se non l'offerta fatta non fosse superiore all'uomo come lo era nel suo stato di perfezione e innocenza. Il divino Figlio di Dio era l'unico sacrificio che aveva il valore per soddisfare pienamente le esigenze della perfetta legge di Dio... su Cristo non sono stati posti requisiti. Aveva il potere di deporre la Sua vita e di riprenderla. Non gli fu imposto alcun obbligo per impegnarsi nell'espiazione. Il Suo fu un sacrificio volontario. La Sua vita aveva un grande valore per salvare l'uomo dalla sua condizione di peccatore. "Essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l'essere uguale a Dio". Filippesi 2:6 Come uomo, era l'unico, che poteva dire a tutti: "Chi di voi mi convince di peccato"? Giovanni 8:46 Gesù e il Padre avevano partecipato insieme alla creazione dell'uomo, e quindi aveva il potere tramite il suo carattere perfetto di espiare il peccato dell'uomo, per elevarlo e riportarlo alla sua originale immagine. Le offerte sacrificali e il sacerdozio del sistema ebraico furono istituiti per rappresentare la morte e l'opera di Cristo. Tutte le cerimonie non avevano alcun significato, e nessuna virtù, solo si riferivano a Cristo, era Lui il fondamento delle cerimonie, e che portò all'esistenza l'intero sistema. Il Signore aveva fatto conoscere ad Adamo, Abele, Seth, Enoc, Noè, Abramo e agli altri personaggi dell'antichità, soprattutto a Mosè, che il sistema cerimoniale di sacrifici e il sacerdozio, non erano sufficienti per salvare un'anima... l'infinito sacrificio che Gesù ha fatto volontariamente per l'uomo rimane un mistero che gli stessi angeli non possono comprendere appieno. The Review and Herald, 17 Dec. 1872 ------------------------Un sacrificio perfetto, 11 gennaio CIF 21 1 Farai per me un altare di terra e su questo offrirai i tuoi olocausti, i tuoi sacrifici di ringraziamento, le tue pecore e i tuoi buoi; in ogni luogo in cui farò sì che il mio nome sia ricordato, verrò a te e ti benedirò. Esodo 20:24 CIF 21 2 Quando Adamo, secondo le indicazioni di Dio, presentò l'offerta per il peccato, per lui fu una cerimonia molto dolorosa. Egli doveva sopprimere una vita che solo Dio poteva dare, e offrirla per il peccato. Questa era la prima volta che Adamo era alla presenza della morte. Nel contemplare la vittima sanguinante nelle contorsioni della sua agonia, fu indotto a guardare con fede al Figlio di Dio, che prefigurava questa vittima e che moriva come sacrificio in favore dell'uomo. Questa scena gli diede l'immediatamente, profonda consapevolezza della gravità della sua trasgressione: niente, tranne la morte del Figlio di Dio, poteva espiarla. Le offerte simboliche e i sacrifici furono stabiliti da Dio per costituire un richiamo costante alla memoria dell'uomo, una dichiarazione di colpevolezza, una confessione di fede nel Messia promesso. Mentre Adamo uccideva la vittima innocente, gli sembrava che stesse versando il sangue del Figlio di Dio con le sue stesse mani. Sapeva che se fosse rimasto fedele a Dio e alla Sua santa legge, non ci sarebbe stata la morte dell'animale o dell'uomo. Eppure, nelle offerte sacrificali, indicando la grande e perfetta offerta del caro Figlio di Dio, apparve un raggio di speranza per illuminare l'oscuro e terribile futuro, per liberare l'uomo dalla disperazione e dalla rovina. Inizialmente, ogni capo famiglia era considerato sovrano e sacerdote della famiglia. In seguito, mentre la razza umana si moltiplicava sulla terra, gli uomini di rango sacerdotale eseguivano solenni riti di adorazione per il popolo. Nella mente dei peccatori, il sangue degli animali doveva essere associato al sangue del Figlio di Dio. La morte della vittima dimostrava che la conseguenza del peccato era la morte. Con l'atto del sacrificio, il peccatore riconosce la sua colpevolezza e manifesta la sua fede in attesa del grande e perfetto sacrificio del Figlio di Dio, che l'offerta di animali 'aveva preceduto. CIF 21 3 Senza l'espiazione del Figlio di Dio non ci potrebbe essere comunione con Dio, le benedizioni e la salvezza per l'uomo. Dio era geloso della Sua legge. La trasgressione della legge ha causato una separazione incolmabile tra Dio e l'uomo. Dopo la trasgressione della legge Dio avrebbe comunicato con l'uomo tramite Cristo e gli angeli. The Story of Redemption, 50,51.. CIF 21 4 Un tale sacrificio aveva valore sufficiente per salvare il mondo intero. Gesù disse: "Renderò l'uomo mortale più raro dell'oro fino, l'umanità più rara dell'oro di Ofir". The Story of Redemption, 48, 49 ------------------------Dio rivela il Suo amore mediante sacrifici e la santa legge, 12 gennaio CIF 22 1 E, mentre ogni sacerdote è in piedi ogni giorno ministrando e offrendo spesse volte i medesimi sacrifici, che non possono mai togliere i peccati, egli invece, dopo aver offerto per sempre un unico sacrificio per i peccati, si è posto a sedere alla destra di Dio. Ebrei 10:11,12 CIF 22 2 All'epoca dei patriarchi i sacrifici di espiazione erano destinati a ricordare costantemente la venuta del Salvatore. La stessa cosa si era verificata con il rituale dei servizi del santuario nel corso della storia d'Israele. Tramite il tabernacolo prima e il tempio dopo, venivano insegnate al popolo ogni giorno, per mezzo di tipi e di ombre, le grandi verità relative all'avvento di Cristo come Redentore, Sacerdote e Re. Una volta all'anno venivano ricordati agli israeliti gli eventi conclusivi del grande conflitto fra Cristo e Satana, la purificazione finale dell'universo liberato finalmente dalla presenza del peccato e dei peccatori. I sacrifici e le offerte del rituale mosaico si riferivano a un servizio migliore, quello celeste. Il santuario terrestre era "una figura per il tempo presente" nel quale venivano offerti doni e sacrifici. Il luogo santo e quello santissimo erano una raffigurazione del santuario del cielo, perché Cristo, il nostro grande Sommo Sacerdote, è oggi "...entrato in una tenda più grande e perfetta non costruita dagli uomini e non di questo mondo". Ebrei 9:11. Fin dal giorno in cui il Signore, in Eden, disse al serpente: "Metterò inimicizia fra te e la donna, fra la tua e la sua discendenza", Satana ha saputo che non avrebbe mai potuto esercitare un dominio assoluto sugli abitanti di questo mondo. Quando Adamo e i suoi figli cominciarono a offrire i sacrifici cerimoniali ordinati da Dio, come tipi del futuro Redentore, Satana vide in essi un simbolo della comunione fra il cielo e la terra. Durante i lunghi secoli che seguirono ha cercato costantemente di interrompere questa comunione. Si è accanito continuamente per mettere Dio sotto una falsa luce e per alterare il valore dei riti che annunciavano la venuta del Salvatore e ha trionfato sulla maggior parte dei membri della famiglia umana. Mentre il Signore insegnava agli uomini che grazie al suo amore possiamo essere riconciliati con lui, il grande nemico dell'umanità ha cercato di presentare Dio come un essere che si compiace della distruzione degli esseri umani. Così il significato dei sacrifici e delle disposizioni destinati a rivelare l'amore divino è stato falsato. Erano diventati dei sistemi tramite i quali si cercava semplicemente di placare l'ira di un Dio offeso. PK 684--686 CIF 22 3 Ognuno dei suoi atti, delle sue parole, dei suoi miracoli dovevano far conoscere all'umanità perduta l'amore infinito di Dio. Così, per mezzo dei patriarchi e dei profeti come pure mediante tipi e simboli, Dio parlò al mondo della venuta di un Liberatore. Ibid. 696,697 ------------------------La speranza delle età, 13 gennaio CIF 23 1 Or la speranza non confonde, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Perché, mentre eravamo ancora senza forza, Cristo a suo tempo è morto per gli empi. Romani 5:5,6 CIF 23 2 Nel corso dei lunghi secoli: terrore, oscurità terrificante e angoscia (Isaia 8:22) hanno caratterizzato la storia dell'umanità dal giorno in cui i nostri progenitori furono cacciati dal giardino dell'Eden fino al tempo in cui il Figlio di Dio apparve per salvare i peccatori; la speranza dell'umanità decaduta si è concentrata sulla venuta di un liberatore. Egli avrebbe liberato uomini e donne dalla schiavitù del peccato e della morte. Il primo annuncio di questa speranza fu dato ad Adamo ed Eva nella sentenza pronunciata contro il serpente in Eden quando il Signore dichiarò a Satana: "Metterò inimicizia fra te e la donna, fra la tua e la sua discendenza. Questa discendenza ti colpirà al capo e tu la colpirai al calcagno". Genesi 3:15. Quando i due colpevoli udirono queste parole, un barlume di speranza si accese in loro perché nella profezia riguardante la distruzione del potere di Satana, vedevano una promessa di liberazione. Essi potevano sfuggire alla rovina provocata dalla loro trasgressione. Nonostante avessero dovuto soffrire a causa del potere del nemico di cui avevano subito l'influsso e avessero violato il comandamento di Dio, Adamo ed Eva non dovevano cadere in preda alla disperazione. Il Figlio di Dio avrebbe offerto il suo sangue per sottrarli alle conseguenze della loro colpa. fu loro concesso un periodo di prova durante il quale sarebbero potuti diventare nuovamente figli di Dio mediante la fede nella potenza salvifica di Cristo. Grazie al successo conseguito, dopo aver allontanato l'uomo dalla via dell'ubbidienza, Satana diventò "il dio di questo mondo". 2 Corinzi 4:4 Il dominio che aveva detenuto Adamo passò all'usurpatore. Il Figlio di Dio sarebbe dovuto venire su questa terra per riscattare l'uomo dal peccato e quindi non solo per redimerlo, ma anche per recuperare il dominio perduto. Questa speranza della redenzione mediante la venuta del Figlio di Dio come Salvatore e Re non si è mai spenta nel cuore degli uomini. Tramite Adamo, Set, Enoc, Matusalemme, Noè, Sem, Abramo, Isacco e Giacobbe, e altri suoi fedeli seguaci, il Signore ha trasmesso le preziose rivelazioni della sua volontà. Nello stesso modo il Signore fece conoscere ai figli d'Israele il popolo eletto tramite il quale doveva essere trasmessa al mondo la promessa del Messia, le esigenze della sua legge e la certezza della salvezza che si sarebbe realizzata mediante il sacrificio espiatorio di suo Figlio. PR 681-683 ------------------------Il vero carattere di Dio e di Gesù Cristo, 14 gennaio CIF 24 1 E io porrò inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccerà il capo, e tu ferirai il suo calcagno. Genesi 3:15 CIF 24 2 L'inimicizia di cui parla la profezia dell'Eden, non era limitata soltanto a Satana e al Principe della vita. Essa era universale. Satana e i suoi angeli sentivano l'inimicizia per tutta l'umanità. "Io porrò inimicizia -- disse Dio -- fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno". Genesi 3:15 L'inimicizia tra il seme del serpente e il seme della donna era soprannaturale e alo stesso tempo naturale, perché l'umanità e la divinità erano unite in Cristo. L'inimicizia si sviluppò a tal punto che quando Cristo venne ad abitare su questa terra mai, prima d'allora, si era avuto un essere sulla terra che odiasse il peccato con un odio perfetto come lo fece Cristo. Lui vide il potere ingannatore di Satana e l'infatuazione che seduceva i santi angeli, e tutte le facoltà di Cristo si approntarono contro di lui. La purezza e la santità di Cristo, la giustizia immacolata di chi non commise peccato, erano come un rimprovero perpetuo per ogni peccatore, in un mondo di sensualità e peccato. Nella Sua vita, la luce della Verità brillò in mezzo alle tenebre morali con le quali Satana aveva avvolto il mondo. Cristo ha mostrato al mondo la falsità e il carattere ingannatore di Satana, e in molti cuori ha eliminato la sua influenza. Fu questo che irritò Satana con un odio tanto intenso. Insieme ai suoi adepti, egli decise di far pressione con ogni forza nella contesa, perché nel mondo c'era chi era il perfetto rappresentante del Padre, il suo carattere e le sue azioni rigettavano le falsità di Satana, poiché Dio. Satana aveva insinuato che Dio possedeva le sue stesse caratteristiche. Allora vide in Cristo, il Padre rivelato nel suo vero carattere: un Padre compassionevole e misericordioso che non vuole vedere perire nessuno, ma che tutti si pentano e abbiano la vita eterna. L'intensa mondanità è stata una delle tentazioni nelle quali Satana ha avuto maggior successo. In questo modo, Egli vuole che i cuori e le menti degli uomini siano attratti dalle attrazioni del mondo, affinché in loro non ci sia posto per le cose celesti. Egli domina le menti affinché amino il mondo. Le cose terrene coprono le cose celesti, e di conseguenza, il Signore è espulso dalla mente. Satana ferì solo il tallone; non riuscì mai a toccare la testa. Alla morte di Cristo, egli si rese conto di essere stato sconfitto. Egli si rese conto che il suo vero carattere era stato rivelato chiaramente a tutto il cielo, e che gli esseri celesti e i mondi che Dio aveva creato, erano completamente dalla parte di Dio. L'umanità di Cristo dimostrava, che la questione della controversia era definita per i secoli eterni. SM book 1, pp. 254,255 ------------------------Essere un profeta, 15 gennaio CIF 25 1 L'Eterno, il tuo DIO, susciterà per te un profeta come me, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli; a lui darete ascolto. Deuteronomio 18:15 CIF 25 2 La speranza d'Israele si era concretizzata nella promessa fatta in occasione della chiamata di Abramo e quindi ripetutamente rinnovata alla sua progenie: "...Per mezzo tuo io benedirò tutti i popoli della terra". Genesi 12:3. Quando il piano di Dio, relativo alla redenzione dell'uomo, fu rivelato ad Abramo, il Sole di giustizia brillò nel suo cuore. Quando, infine, il Salvatore stesso venne e parlò ai figli degli uomini, diede agli ebrei la testimonianza della meravigliosa speranza di liberazione ottenuta tramite la venuta del Redentore: "Abramo, vostro padre, si rallegrò nella speranza di vedere il mio giorno" dichiarò Cristo. Giovanni 8:56. Questa stessa beata speranza fu enunciata nella benedizione pronunciata dal patriarca Giacobbe in punto di morte su suo figlio Giuda. Il piano di Dio di inviare suo Figlio come Redentore dell'umanità decaduta fu riproposto a Israele tramite Mosè. In una certa occasione, poco prima della sua morte, Mosè dichiarò: "Il Signore, vostro Dio, farà sorgere un profeta come me, e sarà uno del vostro popolo. A lui dovrete dare ascolto". Egli aveva ricevuto delle precise istruzioni per il popolo d'Israele a proposito dell'opera che avrebbe dovuto compiere il Messia promesso. PK pp. 683,684 CIF 25 3 Una quarantina di giorni dopo la nascita di Gesù, Giuseppe e Maria salirono a Gerusalemme per consacrare al Signore il loro figlio e offrire un sacrificio Il sacerdote, terminati i riti, prese il bambino e lo sollevò davanti all'altare. Poi, dopo averlo restituito alla madre, scrisse il suo nome nel rotolo dei primogeniti: Gesù, il sacerdote era ben lontano dal pensare di aver tenuto fra le braccia la Maestà del cielo, il Re di gloria, colui di cui Mosè aveva detto: "Il Signore Iddio vi susciterà di fra i vostri fratelli un profeta come me; ascoltatelo in tutte le cose che vi dirà". Atti 3:22. CIF 25 4 Egli non pensava, certamente, di aver tenuto in braccio uno più grande di Mosè, la cui gloria Mosè stesso aveva desiderato contemplare. E quando registrò il nome del bambino, non fece altro che registrare il nome di colui che era il fondamento dell'economia ebraica. DA pp. 50-52 ------------------------I saggi accolgono Gesù, 16 gennaio CIF 26 1 Ora, dopo che Gesù era nato in Betlemme di Giudea al tempo del re Erode, ecco dei magi dall'oriente arrivarono a Gerusalemme, dicendo: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorarlo». Matteo 2:1,2 CIF 26 2 Il Re di gloria che gli angeli adoravano, rivestì l'umanità al fine di salvare il genere umano. Gli angeli rimasero delusi perché il loro Comandante divino si era trovato in una posizione di così grande umiliazione... Gli ebrei si erano allontanati da Dio a causa delle loro opere malvagie, quindi gli angeli non potevano comunicare loro il prossimo avvento del neonato Redentore. Così, Dio scelse i saggi d'Oriente per realizzare la Sua volontà... Quando giunsero a Gerusalemme, chiesero: "Dov'è il Re dei Giudei che è nato"? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorarlo". Questi uomini non erano ebrei, eppure attendevano il Messia di cui la venuta era stata preannunciata. Essi, in seguito agli studi delle profezie, sapevano che la venuta del Messia stava per avverarsi a breve, così con ansia attendevano quel particolare segno che avrebbe dovuto annunciare questo straordinario evento. Essi desideravano essere tra i primi ad accogliere il neonato Re celeste per adorarlo. I tre saggi erano dei filosofi che studiavano le opere di Dio mediante la creazione. Videro la Sua mano nelle glorie del sole, della luna e delle stelle. Poiché essi avevano ricevuto la Luce, non potevano essere idolatri. Avevano visto una speciale luce nei cieli che annunciava l'avvento di Cristo, vista anche dai umili pastori. Dopo che gli angeli si furono ritirati, apparve una stella luminosa nei cieli. Nessuno mai prima aveva visto una stella tanto insolita, tanto luminosa. Nessuno, a parte i pastori ebbero il privilegio di udire gli angeli annunciare un tale grandioso evento. Lo Spirito di Dio guidò i tre saggi mediante questa stella per trovare il Re celeste venuto in questo mondo decaduto. All'arrivo dei tre saggi nelle vicinanze di Gerusalemme, anche la stella si ritirò nell'oscurità... i tre re venuti dall'oriente furono sorpresi di non vedere alcun interesse riguardo alla venuta del Messia... essi, invece, con molta chiarezza dichiararono il motivo del loro viaggio, e che la stella li aveva guidati per venire ad adorare il Re dei giudei. L'avvento di Cristo fu il più grande evento avvenuto sin dalla creazione del mondo... CIF 26 3 L'occhio di Dio era sopra Suo Figlio in ogni momento... i doni che Maria e Giuseppe ricevettero da parte dei tre saggi li avrebbero sostenuti durante il loro soggiorno in Egitto. RH, Dec. 24, 1872 ------------------------Gesù celebra la prima Pasqua, 17 gennaio CIF 27 1 Or i suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. E, quando egli compì dodici anni, essi salirono a Gerusalemme, secondo l'usanza della festa. Luca 2:41,42 CIF 27 2 Fu in accordo con quest'usanza che Gesù nella sua fanciullezza fece la visita della Pasqua a Gerusalemme. Come tutti gli israeliti devoti, anche quell'anno, Giuseppe e Maria salirono per partecipare alla Pasqua ebraica; e quando Gesù raggiunse l'età richiesta, lo portarono con loro. È impossibile per la mente umana comprendere le meditazioni del Figlio di Dio mentre osservava il tempio per la prima volta. CIF 27 3 Quando Egli camminava in mezzo alle sue navate, il Suo sguardo riconobbe il compito del sommo sacerdote, l'altare con la sua vittima immersa nel sangue, l'incenso che saliva a Dio, il mistero dello Spirito Santo dietro il velo, e comprendeva la realtà di quelle cerimonie prefigurate. Nessun essere umano potrà mai comprendere quali pensieri furono destati nel Suo animo. Cristo stesso è la chiave che può svelare questi misteri. Nemmeno Giuseppe e Maria erano in grado di intenderli. Questi misteri furono istituiti per rappresentare Cristo e completati nella Sua morte. A questa cerimonia fu dato nome Pasqua, come commemorazione del meraviglioso evento dell'esodo degli ebrei dall'Egitto. CIF 27 4 Il Signore ha dato speciali direttive agli ebrei. Egli disse: "Prenderete del sangue e lo metteranno sui due stipiti e sull'architrave delle case... perché questa notte io passerò per il paese d'Egitto e colpirò ogni primogenito, tanto uomo che bestia. Secondo le indicazioni ricevute da Dio, quella stessa notte gli Ebrei erano pronti per intraprendere il loro viaggio... CIF 27 5 L'istituzione della Pasqua doveva indicare la miracolosa liberazione degli ebrei, e allo stesso tempo indicava la futura morte del Figlio di Dio. L'ultima Pasqua del Signore, insieme agli apostoli, fu chiamata "Santa Cena", fu istituita in memoria della Sua morte. Da quel momento in poi non c'era più bisogno della Pasqua sacrificale, perché Gesù l'Agnello di Dio, era pronto per essere sacrificato per i peccati del mondo. Alla morte di Cristo, il tipo incontrò l'antitipo. Youth's Instructor, May 1, 1873 ------------------------Un Figlio obbediente ai genitori terreni, 18 gennaio CIF 28 1 E, trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce. Filippesi 2:8 CIF 28 2 Mentre il Figlio di Dio viveva nella città di Nazareth, quanto disprezzo e umiliazioni dovette subire! Il luogo più sacro sulla terra sarebbe stato molto onorato della presenza del redentore del mondo. I palazzi dei re sarebbero stati onorati nel ricevere Cristo come ospite. Il Redentore del mondo visse in un umile villaggio per 30 anni, accordando così onore a Nazareth disprezzata. CIF 28 3 Il Redentore del mondo camminava su e giù per le colline e le montagne, dalle grandi pianure fino alle valli. Gli piaceva lo splendido spettacolo della natura. Era felice in mezzo ai campi colmi di bei fiori, e ascoltava il canto dei uccelli, univa la Sua voce nelle loro allegre note di lode. I boschetti e le montagne erano i Suoi luoghi preferiti dove meditare e pregare alla presenza di Suo Padre... CIF 28 4 Nonostante la sacra missione, Cristo era in costante comunione con Dio, trascorreva la vita con sincera umiltà durante i Suoi doveri quotidiani. Era il Creatore del mondo, eppure rispettava gli obblighi nei confronti dei Suoi genitori. Si sottomise all'autorità genitoriale e accettò gli obblighi come figlio, fratello, amico e cittadino. Assolse i Suoi doveri verso i genitori terreni con rispetto e cortesia. Eppure era la Maestà, il grande Comandante del cielo. Gli angeli lo adoravano e obbedivano ai Suoi ordini, mentre adesso era Lui agli ordini degli uomini, un servo volenteroso e allegro. CIF 28 5 Gesù non amava distinguersi dagli altri o vantarsi della sua nascita. Persino i Suoi amici e parenti non videro mai segni particolari della Sua divinità. Egli era calmo, altruista, gentile, allegro e sempre obbediente. Evitava di comportarsi in modo ostentato; come una roccia rimase fedele ai Suoi principi. CIF 28 6 Durante la Sua infanzia e giovinezza fu un esempio per i genitori e gli altri loro figli. Con la Sua semplicità naturale e autentico valore morale, era un esempio per la formazione del carattere di altri bambini e giovani. Youth's Instructor, Feb. 1, 1873.. ------------------------Esempio senza macchia, 19 gennaio CIF 29 1 Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato. Ebrei 4:15 CIF 29 2 Durante la vita di Cristo a Nazareth che fu per Lui molto importante, nessuno lo riconosceva come il Figlio di Dio, il loro Redentore. Era considerato nient'altro che il figlio di Giuseppe e Maria. La Sua infanzia e gioventù furono intense. Il Suo carattere mite e tranquillo era un esempio per tutti i giovani. La Sua fedele obbedienza ai Suoi genitori non solo fino all'età di trent'anni, ma anche fino al Calvario, fu d'esempio per i giovani. A nessuno sarà mai richiesto di sopportare la stessa agonia del Figlio di Dio a causa del peccato, ma ci viene richiesta la stessa sottomissione e fedele obbedienza ai propri genitori. Sebbene nessuno dovrà mai sperimentare ciò che ha subito il Redentore, ossia l'agonia del Getsemani e il Calvario, tuttavia tutti siamo tenuti a imitare l'esempio di Cristo in umiltà, abnegazione, sacrificio e obbedienza ai genitori. Il Signore rivelò a Giovanni Battista che Gesù sarebbe stato con gli altri candidati per il battesimo, e che avrebbe riconosciuto in lui l'Agnello di Dio e il Messia atteso da lungo tempo. CIF 29 3 Giovanni aveva sentito parlare del carattere puro e immacolato di Gesù, e che Egli era il Figlio di Dio. Era stato informato della Sue domande e risposte fatte nel Tempio che avevano stupito dottori e i sacerdoti. Udì i racconti della gioventù galilea, come Gesù mise a tacere i dottori con i suoi saggi ragionamenti. Giovanni si era convinto che Gesù doveva essere davvero il Figlio di Dio e il Messia promesso... non appena Giovanni pose lo sguardo su Gesù, lo Spirito Santo destò in lui profonde emozioni. Sentì che Egli non era come tutti gli altri uomini, che erano venuti per essere battezzati da lui. Era profondamente convinto che quell'uomo era il Cristo di cui Mosè e altri profeti avevano parlato. Giovanni, mai prima aveva provato un così intenso amore e riverenza come in quel momento. La santa presenza di Gesù aveva cambiato l'atmosfera e incuteva timore... il suo cuore, mai prima aveva sentito una tale emozione come alla presenza di Cristo... Cristo era venuto da Giovanni a ricevere il battesimo, ma senza confessione dei peccati, senza pentimento, poiché era totalmente innocente... Egli era venuto come Mediatore per l'uomo peccatore... Il Capitano della nostra salvezza fu reso perfetto attraverso la sofferenza; venne per salvare l'uomo caduto, perché aveva un gran bisogno di aiuto. Youth's Instructor, Jan. 1, 1874.. ------------------------Gesù è superiore agli angeli, 20 gennaio CIF 30 1 Ed è diventato tanto superiore agli angeli, quanto più eccellente del loro è il nome che egli ha ereditato. Infatti, a quale degli angeli disse mai: «Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato»? E di nuovo: «Io gli sarò Padre, ed egli mi sarà Figlio"? E ancora, quando introduce il Primogenito nel mondo, dice: «E lo adorino tutti gli angeli di Dio". Ebrei 1:4-6 CIF 30 2 Se l'angelo Gabriele fosse stato di questo mondo e avesse potuto far conoscere Dio agli uomini, con quanto desiderio avrebbero ascoltato le sue istruzioni. Supponiamo che fosse stato in grado di darci un perfetto esempio di purezza e santità, simpatizzando con noi in tutti i nostri dolori, lutti, e affetti, soffrendo la punizione dei nostri peccati, con quanta impazienza avremmo voluto seguirlo. Come lui si sentirebbe esaltato! Gli uomini avrebbero voluto metterlo sul trono di Davide e raccogliere le nazioni sotto la sua bandiera. Quando questo essere celeste, sarebbe tornato a casa sua, avrebbe potuto lasciare un diario contenente la storia della sua missione con rivelazioni riguardanti la storia del mondo, con quale impazienza il suo sigillo sarebbe stato aperto! Con quanta ansia, uomini e donne avrebbero cercato di averne una copia. Molti, avrebbero conservato le preziose istruzioni per le generazioni future. Migliaia di persone da tutto il mondo avrebbero voluto copiare le parole di questo libro per leggerlo con grande interesse. Per un certo tempo tutti sarebbero stati interessati a uno studio approfondito del contenuto di questo libro. Ma, c'è solo Uno che è in grado di presentare ogni cosa a questo mondo. Duemila anni fa una voce misteriosa dal trono di Dio disse: "Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo; Allora io ho detto: "Ecco, io vengo; nel rotolo del libro è scritto di me; io vengo per fare, o Dio, la tua volontà". Ebrei 10:5,7 Il profeta disse: "Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l'impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace". Isaia 9:5 L'apostolo Paolo invece, quando scoprì il potere di Cristo, esclamò: "E, senza alcun dubbio, grande è il mistero della pietà: Dio è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato tra i gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria. 1 Timoteo 3:16 "… poiché in lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra, le cose visibili e quelle invisibili: troni, signorie, principati e potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui". Colossesi 1:16 The Signs of the Times, April 4, 1906 ------------------------Cercare e salvare i perduti, 21 gennaio CIF 31 1 Perché il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto". Luca 19:10 CIF 31 2 Dio, dopo aver anticamente parlato molte volte e in svariati modi ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, che non è inferiore dal Padre. Mosè parlò di Lui ai figli d'Israele, dicendo: "E l'Eterno mi disse: "Ciò che hanno detto, va bene; io susciterò per loro un profeta come te di mezzo ai loro fratelli e porrò le mie parole nella sua bocca, ed egli dirà loro tutto ciò che io gli comanderò. E avverrà che se qualcuno non ascolterà le mie parole che egli dice in mio nome, io gliene domanderò conto". Deuteronomio 18:17-19 Le sue parole non dovevano essere ignorate, poiché la Sua autorità era suprema e il Suo potere invincibile. Ecco cosa dice ancora il profeta Isaia dell'opera di Cristo: "Lo Spirito del Signore, l'Eterno, è su di me, perché l'Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili; mi ha inviato a fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamare la libertà a quelli in cattività, l'apertura del carcere ai prigionieri, a proclamare l'anno di grazia dell'Eterno e il giorno di vendetta del nostro DIO, per consolare tutti quelli che fanno cordoglio, per accordare gioia a quelli che fanno cordoglio in Sion, per dare loro un diadema invece della cenere, l'olio della gioia invece del lutto, il manto della lode invece di uno spirito abbattuto, affinché siano chiamati querce di giustizia, la piantagione dell'Eterno per manifestare la sua gloria". Isaia 61: 1-3 La Bibbia ci parla di Cristo, il Sole della Giustizia che deve ancora sorgere. Questo tema per i profeti è il primo e l'ultimo... Alla venuta di Cristo, gli Ebrei non lo accolsero. Il Messia, il Figlio di Dio per loro era solo un falegname di origini sconosciute, oscure. No, Lui di certo non poteva essere il Messia. La particolarità che separava gli ebrei dalle altre nazioni, scomparve in Cristo. Egli si è posto là dove poteva dare le istruzioni a tutte le classi sociali. Egli ammetteva spesso di essere imparentato con tutti, sia ebrei sia gentili, "di non essere venuto a chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori", e i perduti. Luca 5:32 Per questa ragione ha lasciato le novantanove... per questa ragione ha deposto le Sue vesti regali - per indossare quelle umane. L'intero mondo divenne il Suo campo di lavoro. The Signs of the Times, June 24, 1897 ------------------------Cristo rappresentò il Padre, 22 gennaio CIF 32 1 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; e costoro hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto loro conoscere il tuo nome e lo farò conoscere ancora, affinché l'amore, del quale tu mi hai amato, sia in loro e io in loro». Giovanni 17:25,26 CIF 32 2 Come Satana mise il Padre celeste in una falsa luce davanti a tutto l'universo, così Cristo è venuto nel mondo per testimoniare il Suo vero carattere davanti a tutti gli uomini. Il nemico ha fatto di tutto per convincere gli uomini di considerare Dio un tiranno, eppure Egli è il Dio di giustizia, la Maestà del cielo, con un potere infinito. Gesù è insieme al Padre dall'eternità, ancor prima della creazione del mondo. Egli venne sulla terra per rivelarlo, dicendo: "Dio è amore". Gesù lo rappresentò come un padre per ciascuno di noi, che si prende cura dei sudditi di tutto il Suo regno. Gesù disse: Neppure uno dei passeri cade a terra senza il volere del Padre vostro. Non temete dunque; voi siete da più di molti passeri". Matteo 10:29-31. Il Signore fu presentato alla razza umana sia nel Vecchio che nel nuovo Testamento. Il salmista dice: "L'Eterno opera con giustizia e difende la causa degli oppressi... "L'Eterno è pietoso e clemente, lento all'ira e di grande benignità. Egli non contende in eterno e non serba l'ira per sempre. Egli non ci tratta come meritano i nostri peccati, e non ci castiga in base alle nostre colpe. Poiché, quanto sono alti i cieli al di sopra della terra, tanto è grande la sua benignità verso quelli che lo temono. Quanto è lontano il levante dal ponente, tanto ha egli allontanato da noi le nostre colpe". Salmo 103:6,8,10-12 Mentre Satana falsifica gli attributi di Dio, Gesù Cristo li presenta al mondo come se ci avesse dato un nuovo e prezioso dono, un regalo particolare, un tesoro inestimabile. Durante la Sua sovrana missione su questa terra, Gesù impartì ai Suoi discepoli la conoscenza del carattere di Dio, affinché potessero testimoniarlo al mondo... Tutti quelli che credono nel messaggio di Dio, dovrebbero glorificare Gesù, dicendo: "Ecco l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo" ... quando l'anima è colma dell'amore di Cristo, diventa una cosa sola con Lui; è in stretta comunione con Gesù, perché Egli è la speranza della gloria. Un Cristiano che testimonia il Padre e il Figlio davanti al mondo, può continuare a camminare verso la salvezza eterna. The Signs of the Times, June 27, 1892 ------------------------Un Restauratore, 23 gennaio CIF 33 1 I tuoi riedificheranno le antiche rovine, e tu rialzerai le fondamenta di molte generazioni passate; così sarai chiamato il riparatore di brecce, il restauratore dei sentieri per abitare nel paese. Isaia 58:12 CIF 33 2 Il Figlio di Dio è venuto al mondo come Restauratore, perché Egli è la Via, la Verità e la Vita. Ogni parola che pronunciava lo faceva con lo spirito di vita. Parlò con autorità, consapevole del Suo potere di benedire l'umanità; liberò i prigionieri di Satana. Solo Gesù poteva portare la pienezza della gioia. Desiderava portare aiuto a ogni anima oppressa e sofferente facente parte della famiglia umana; dimostrò che Dio voleva benedire e non condannare. CIF 33 3 Lo scopo di Gesù dopo essere venuto su questa terra era fare la volontà di Dio mediante la sua opera. Tutti i tesori dell'eternità erano a Sua disposizione, e disponeva d'essi per fare del bene a tutti quelli che erano nel bisogno. Onorava sia il povero come qualsiasi altra persona. Pronunciava benedizioni su tutti quelli che avrebbero dovuto soffrire a causa Sua, dicendo: "Beati sarete voi, quando v'insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia". Matteo 5:11 Cristo si è appropriato del diritto all'autorità e alla fedeltà: "Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono", Giovanni 13:13, "... perché uno solo è il vostro Maestro". Matteo 23:8 CIF 33 4 Ci sono state occasioni in cui ha parlato con dignità della Sua grandezza. "Chi ha orecchi da udire, oda" -- diceva Gesù. "Mentre egli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li adombrò; e si udì una voce dalla nuvola che diceva: «Questi è il mio amato Figlio, in cui mi sono compiaciuto: ascoltatelo!» Matteo 17:5 Mentre Gesù si trovava tra i farisei che cercavano di far risaltare la loro importanza, Cristo non esitò a confrontarsi con questi uomini, rivendicando la sua preminenza su tutti loro. Uno di questi uomini che era tenuto in alta considerazione era Giona. Cristo ha ricordato ai Suoi ascoltatori il messaggio di Giona che aveva lo scopo di salvare i niniviti. Egli disse: "I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'è uno più grande di Giona". Matteo 12:41 CIF 33 5 Cristo sapeva che gli israeliti consideravano Salomone come un grande re che sia mai esistito nel loro regno... eppure Cristo ha dichiarato: "...Ecco, qui vi è uno più grande di Salomone". Youth's Instructor, Sept. 23, 1897 ------------------------Nostro Difensore, 24 gennaio CIF 34 1 Voi conoscete infatti la grazia del Signor nostro Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. 2 Corinzi 8:9 CIF 34 2 Quando siamo propensi a credere di fare grandi sacrifici nel nostro lavoro, dobbiamo prendere in considerazione il grande sacrificio che Gesù ha fatto per noi. La razza umana era sotto la condanna della morte, eppure il Figlio di Dio rivestì la Sua divinità con l'umanità, e venne in questo mondo per vivere e morire in nostro favore. Venne per ostacolare l'esercito degli angeli caduti. Avevamo la necessità di un Difensore, ed Egli è arrivato rivestendo l'umanità per vivere su questa terra e per essere tentato come lo siamo noi. Con il Suo esempio Egli ha voluto insegnarci come proteggerci dalle tentazioni. Nella Sua posizione solo Egli poteva rendere idonei gli uomini a rimanere fermi nella fede, a non lasciarsi travolgere dagli stratagemmi del nemico. Abbandonò la Sua veste e la Sua corona regale, scese dal Suo trono, per diventare povero, affinché noi, attraverso la Sua povertà, potessimo diventare ricchi. Tale era il piano previsto nelle corti celesti. Il Redentore dell'umanità doveva nascere in povertà, e diventare un operaio. Lavorò con suo padre come carpentiere, e tutto ciò che fece, lo fece in modo perfetto. CIF 34 3 A volte, i Suoi compagni lo criticavano per via della Sua perfezione. A che serve distinguersi in modo così particolare -- si chiedevano. Gesù doveva portare a compimento i suoi compiti in modo perfetto, per poter poi alzare lo sguardo su coloro che lo deridevano, e fare capire il loro errore. Invece di ricambiare i comportamenti scorretti dei suoi compagni, iniziava a cantare i salmi, così, prima di accorgersene, loro stessi si univano al canto. Non dovremmo mai permettere che tali atteggiamenti accadano nelle nostre istituzioni. Ogni studente dovrebbe sapere che per raggiungere la perfezione del carattere, bisogna essere fedeli nei più piccoli doveri loro assegnati. "Noi siamo, infatti, collaboratori di Dio; voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio", e il nostro lavoro deve essere fatto per essere accetto dal Signore. Facciamo del nostro meglio e gli angeli celesti ci aiuteranno a compiere l'opera di Dio alla perfezione. Cerchiamo di diventare puri e santi affinché Cristo possa presentarci al Padre. Cerchiamo e manteniamo i Suoi principi. Lasciamo che la verità arda nelle nostre anime. Dobbiamo vivere in modo esemplare, al fine di portare i peccatori al Salvatore. Solo con l'aiuto della grazia di Gesù possiamo partecipare alla Sua natura divina. RH, June 1, 1905.. ------------------------Assalito dalle più feroci tentazioni, 25 gennaio CIF 35 1 Infatti, poiché egli stesso ha sofferto quando è stato tentato, può venire in aiuto di coloro che sono tentati. Ebrei 2:18 CIF 35 2 Se in circostanze particolarmente difficili uomini dotati di vigore spirituale, tormentati al di là delle loro forze, si scoraggiano e si abbattono convinti dell'inutilità della vita, ricordino Elia e ritrovino il coraggio ispirandosi all'esempio offerto dal profeta. Si ricordino che uno dei profeti più potenti fuggì per salvare la propria vita minacciata dall'ira di una donna furibonda. Ma fu proprio quando la sua speranza sembrava svanita, perché tutta l'opera della sua vita stava per essere distrutta, che imparò una delle lezioni più preziose: la necessità e la possibilità di confidare in Dio anche in circostanze apparentemente difficili. Se coloro che hanno impegnato tutte le loro energie al servizio di un'iniziativa che implicava dei sacrifici sono caduti in preda al dubbio e allo scoraggiamento, pensino all'esempio offerto dal profeta per ritrovare il loro coraggio. L'interesse costante di Dio, il suo amore e la sua potenza si manifestano particolarmente nei confronti di coloro che lavorano per lui e il cui zelo è frainteso o criticato, i consigli e i rimproveri disprezzati e il desiderio di riforma contrastato dall'odio e dalla resistenza. Quando siamo più deboli Satana ci presenta le tentazioni più crudeli. In questo modo aveva sperato di trionfare sul Figlio di Dio poiché aveva già ottenuto tante vittorie sugli uomini. Ogni volta che la volontà si indeboliva e la fede si affievoliva, coloro che con grande coraggio e per lungo tempo avevano lottato per la giustizia finivano col cedere alla tentazione. Stanco per i quarant'anni di peregrinazioni nel deserto, per le lotte contro l'incredulità, Mosè perse per un certo periodo di tempo il suo contatto con Dio. Si dimostrò debole proprio quando doveva entrare nella terra promessa. Elia visse un'esperienza simile. L'uomo che aveva manifestato la sua fiducia nell'Eterno durante gli anni di siccità e di carestia, che si era fatto annunciare senza timore al re Acab, che per un'intera giornata, sul monte Carmelo, si era presentato al popolo d'Israele come l'unico testimone del vero Dio, ora, in un momento di stanchezza, lasciava che la paura della morte avesse il sopravvento sulla sua fede. Anche oggi è così. Quando siamo messi alle strette dal dubbio, resi perplessi dalle circostanze, o abbattuti per la povertà o le sofferenze, allora Satana cerca di indebolire la nostra fiducia in Dio, sottolinea i nostri errori e cerca di indurci a dubitare di Dio e del suo amore. In questo modo spera di farci cadere nello scoraggiamento e di separarci dal Signore. Coloro che trovandosi in prima linea, sono incaricati dallo Spirito Santo di svolgere un'opera speciale, spesso hanno questa reazione quando la tensione si allenta. Lo sconforto può scuotere perfino la fede più eroica e indebolire la volontà più salda. Ma il Signore comprende ogni cosa e continua ad amare e a comprendere i suoi figli. Egli legge i moventi e i propositi del cuore. PK 173-175 ------------------------Rivestiti con la giustizia di Cristo, 26 gennaio CIF 36 1 Offrite sacrifici di giustizia e confidate nell'Eterno. Salmo 4:5 CIF 36 2 L'apostolo Paolo si rese conto della sua debolezza e tentò di mettere alla prova le sue forze. Riferendosi alla legge, dice: "...e trovai che proprio il comandamento, che è in funzione della vita, mi era motivo di morte". Si era fidato delle opere della legge. Riguardo alla sua stessa vita esteriore, dice: "... quanto alla giustizia che è nella legge, è irreprensibile"; e quindi ha riposto la sua fiducia nella Sua giustizia. Filippesi 3:6 Ma quando allo specchio della legge vide sé stesso come lo vedeva Dio, pieno di errori, macchiato dal peccato, esclamò: "O miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte"? Romani 7:24 Paolo vide l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Sentì la voce di Cristo che diceva: "Io sono la Via la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". Giovanni 14:6 Decise di avvalersi dei benefici della grazia salvifica, di lavare la sua colpa nel sangue di Cristo, di rivestire la Sua giustizia e di diventare un tralcio della Vite vivente. Egli camminava con Cristo e Gesù divenne per lui la porta della salvezza, perché era il migliore in tutto. La sua fede lo attirava a Cristo, così poté conformare la sua vita a quella del Modello divino. Questa fede non rivendica nulla per il suo possessore a causa della sua rettitudine, ma reclama tutto a causa della giustizia di Cristo. Tutto il Vangelo raffigura il carattere di Cristo. Mentre scendeva dal Suo trono, la Sua divinità era velata dall'umanità; ma nei Suoi miracoli, le Sue dottrine, le Sue sofferenze, il Suo tradimento, il Suo scherno, la Sua prova, la Sua morte per crocefissione, la sua tomba tra i ricchi, la Sua resurrezione, i Suoi 40 giorni sulla terra, la Sua ascensione, il Suo trionfo, il Suo sacerdozio, sono inesauribili tesori di saggezza, registrati per noi per ispirazione della Parola di Dio. L'acqua viva scorre in abbondanti flussi di salvezza. Il mistero della redenzione, la fusione del divino e dell'umano in Cristo, la Sua incarnazione, il sacrificio, la mediazione, sono sufficienti per elevare le menti, i cuori, lingue e penne con pensieri ed espressioni in tutti i tempi; e il tempo non sarà sufficiente per esaurire le meraviglie della salvezza, ma attraverso epoche eterne, Cristo sarà la scienza e il canto dell'anima redenta. Continueranno nuovi sviluppi della perfezione e della gloria di Dio nel volto di Gesù Cristo. Dobbiamo avere una perfetta fiducia e fede solo nei Suoi meriti e nella Sua grazia. ST, Nov. 24, 1890.. ------------------------Gesù è l'unico nostro Modello, 27 gennaio CIF 37 1 A questo infatti siete stati chiamati, perché Cristo ha sofferto per noi, lasciandoci un esempio, affinché seguitate le sue orme. 1 Pietro 2:21 CIF 37 2 Poiché il sacrificio di Cristo era troppo grande, Egli chiede da noi il massimo. "Siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente" ... Romani 12:2, perché è un solo modo per arrivare all'auto abnegazione. E quando pensate che la strada è tropo stretta, che ci siano troppi sacrifici sul vostro sentiero angusto, e quando dite: oh! com'è difficile rinunciare a tutto! -- allora riflettete, di che cosa si è privato Cristo per me? Tale domanda farà sì che i vostri sacrifici risulteranno nulla in confronto a quello di Gesù. Mentre Gesù, nel giardino di Getsemani ha sudato sangue, un angelo veniva per consolarlo. Lo seguì quando si recava nel tribunale; fu presente mentre la folla inferocita lo derideva e insultava, quando si burlava di Lui nel modo volgare, quando fu rivestito con un vecchio manto color viola; quando misero sul Suo capo una corona di spine che perforava la Sua santa fronte, da cui scendevano grandi gocce di sangue miste al sudore, quando fu colpito con una canna... CIF 37 3 Ascoltate quella folla omicida che reclama con ardore il sangue del Figlio di Dio. Egli è stato consegnato nelle loro mani: pallido, debole, senza forze, per essere condotto verso la croce. Lo vediamo disteso sul legno; le Sue tenere mani e i Suoi piedi sono state perforate con i chiodi. Guardate a Lui agonizzante, mentre è appeso su quella terribile croce, fino a quando gli angeli non velano i vostri volti per nascondere quest'orribile scena, pur di non vederla più. Pensate a queste cose e poi chiedetevi: La mia vita è davvero abbastanza stretta e angusta?... dovrebbe essere nostro privilegio saper rinunciare a tutto per Cristo?. Non guardiamo le vite degli altri e non tentiamo di elevarci sopra di loro. Abbiamo un solo Modello vero e infallibile da seguire. dobbiamo seguire unicamente Gesù... esaminiamo le Scritture con più diligenza e più spesso per scoprire le Sue meraviglie. Solo allora lo studio quotidiano della Parola avrà un'influenza santificante sulla nostra mente; respireremo un'atmosfera del cielo. Leggiamo quindi questo prezioso libro affinché la Sua verità possa toccare i nostri cuori. Essa ci rivela chi è il nostro vero Amico mentre siamo angosciati e perplessi. CIF 37 4 Nonostante grandi difficoltà, abbiamo raggiunto molti dei nostri obiettivi grazie alla nostra tenacia e perseveranza. Abbiamo saputo calcolare e pianificare fino a che tutte le nostre aspettative sono state realizzate. Raggiungere la salvezza e la vita eterna, deve essere il nostro obiettivo, degno di sacrifici, di sforzi perseveranti e instancabili; ciò richiede abnegazione, sacrifici e continui studi approfonditi... essere un figlio di Dio e un Suo erede insieme a Cristo è un grande privilegio. Testimonies for the Church 1, 240-243.. ------------------------La natura ha simpatizzato con la Sua sofferenza, 28 gennaio CIF 38 1 Era circa l'ora sesta, e si fece buio su tutto il paese fino all'ora nona. Il sole si oscurò e la cortina del tempio si squarciò in mezzo. Luca 23:44,45 CIF 38 2 Fede e speranza avevano abbandonato Cristo durante la Sua agonia, perché Dio aveva rimosso la certezza che Egli aveva finora dato all'amato Figlio. Il Redentore del mondo si affidò quindi alle prove che fino a quel momento aveva dovuto sopportare, perché Suo Padre potesse accettare le Sue fatiche e sofferenze, ed essere compiaciuto della Sua opera. Ora, tutto il Suo santo corpo era avvolto dall'opprimente oscurità. Nessun occhio poteva penetrare l'oscurità che circondava la croce, e ancor meno quella più fitta dell'anima sofferente di Cristo. In attesa di ottenere la totale vittoria, Gesù, gridando con gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito". Luca 23:46 Riapparvero le tenebre, si udì un rimbombo simile a quello di tanti tuoni e vi fu un violento terremoto. CIF 38 3 In mezzo a queste orrende tenebre, apparentemente abbandonato da Dio, Cristo aveva bevuto sino in fondo la coppa del dolore umano. In quelle ore terribili aveva confidato nella benevola accettazione del Suo sacrificio, di cui il Padre aveva testimoniato nel passato. Egli conosceva il carattere del Padre, ne comprendeva la giustizia, la misericordia e il grande amore; e poneva la Sua piena fiducia in Colui alla cui volontà aveva sempre ubbidito con gioia. Affidandosi al Padre, in piena sottomissione, superò il senso del Suo distacco. La natura stessa esprimeva simpatia per il suo Creatore insultato e morente. La folla accalcata intorno alla croce fu colta da un terrore incontenibile. Lampi sfolgoranti squarciarono le nuvole e illuminarono il Redentore crocefisso. Sacerdoti, capi, scribi, carnefici e tutta la folla pensarono che fosse giunto il tempo della condanna. Mentre tutti tacevano, Cristo consegnava il Suo spirito nelle mani del Padre. La folla attonita si batteva il petto, gemendo. CIF 38 4 Prima di rendere lo spirito, Gesù esclamò: "È compiuto"! Gli angeli si rallegrarono nell'udire queste parole. Satana fu quindi sconfitto. Sapeva che il suo regno era perduto. Il grande piano di redenzione, che dipendeva dalla morte di Cristo, era stato portato a termine. Il cielo esultava, perché d'ora in poi i figli di Adamo, attraverso una vita di obbedienza, aveva speranza di salvezza. Oh! Che amore! Che incredibile amore che Gesù ha portato sulla terra. Egli si è reso peccato per noi affinché noi potessimo riconciliarci con Dio ed essere elevati a una vita insieme a Lui nelle dimore gloriose. T2, pp. 210,212 ------------------------L'importanza del Suo Sacrificio, 29 gennaio CIF 39 1 Verso l'ora nona, Gesù gridò con gran voce dicendo: «Elì, Elì, lammà sabactanì?». Cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».Matteo 27:46 CIF 39 2 Quando uomini e donne potranno comprendere pienamente la grandezza del sacrificio della Maestà del cielo, allora il piano di salvezza sarà ampliato, esaltato e le riflessioni sul Calvario risveglieranno le tenere e sacre emozioni nel cuore del cristiano. Nel suo cuore e sulle sue labbra ci sarà una costante lode. L'orgoglio e l'autostima non possono prosperare nei cuori che mantengono il ricordo delle scene del Calvario. Questo mondo, ai suoi occhi, avrà un valore minimo alla luce della redenzione dell'uomo, del prezioso sangue dell'amato figlio di Dio. Tutte le ricchezze del mondo non hanno alcun valore per riscattare un peccatore. Chi può misurare l'amore di Cristo mentre pendeva sulla croce, soffrendo nel modo inimmaginabile per i peccati del mondo? Un tale amore è infinito, è incommensurabile! CIF 39 3 Cristo ha dimostrato che il Suo amore era più forte della morte. Egli stava compiendo la salvezza dell'uomo; e sebbene si trovasse nel mezzo del più terribile conflitto con i poteri dell'oscurità, tuttavia, il Suo amore divenne sempre più forte. Sopportò il distacco dal Padre fino a quando non esclamò: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» Matteo 27:46 La Sua sofferenza ha portato la salvezza. Egli pagò il prezzo per la redenzione dell'uomo, quando nell'ultima lotta dell'anima, pronunciò le parole: "È compiuto"! ... CIF 39 4 Nessuno potrà mai comprendere la lunghezza, l'ampiezza, la profondità dell'inverosimile amore di Cristo. La contemplazione delle ineguagliabili profondità dell'amore di un Salvatore dovrebbe far sì che la mente, il tatto e l'animo si elevino, e gli effetti trasformino l'intero carattere... In alcun modo Cristo cedette al nemico, nemmeno nella Sua tremenda angoscia. Le legioni di angeli malvagi controllavano ogni Suo passo; tuttavia i santi angeli furono invitati a non rompere le loro file e a non impegnarsi in un conflitto con il temibile nemico. A loro non era permesso venire in aiuto all'angosciato Figlio di Dio. Fu in questa terribile ora delle tenebre, quando il volto del Padre era celato, Gesù gridò: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? CIF 39 5 Dovremmo avere una visione più ampia e profonda della vita, della sofferenza e della morte dell'amato Figlio di Dio. Quando la Sua espiazione sarà vista correttamente, la salvezza delle anime si percepirà come un valore infinito. Alla luce della vita eterna, ogni altra cosa è insignificante. 2T, pp. 212-215.. ------------------------Un nuovo modo di vivere per tutti, 30 gennaio CIF 40 1 Quando Gesù ebbe preso l'aceto, disse: «È compiuto". E, chinato il capo, rese lo spirito. Giovanni 19:30 CIF 40 2 Mai prima la terra era stata testimone di un evento simile. La folla restò a contemplare il Salvatore come paralizzata e con il fiato sospeso. Riapparvero le tenebre, si udì un rimbombo simile a quello di tanti tuoni e vi fu un violento terremoto. I presenti furono scaraventati gli uni addosso agli altri: era una scena terribile di confusione e spavento. Grossi massi si staccarono dalle montagne vicine e precipitarono nella pianura. Alcuni sepolcri si aprirono e i morti uscirono dalle tombe. Sembrava che il creato si dissolvesse. Sacerdoti, capi, soldati, carnefici e tutta la folla, muti di terrore, giacevano a terra. CIF 40 3 Nel momento in cui Gesù esclamò: "È compiuto!", dei sacerdoti officiavano nel tempio. Era l'ora del sacrificio della sera. L'agnello, simbolo del Cristo, stava per essere immolato. Il sacerdote, con i sontuosi paramenti sacerdotali, aveva il coltello in mano, come Abramo quando stava per uccidere proprio figlio. La folla contemplava attenta la scena. Ma in quello stesso momento la terra fu scossa perché il Signore stesso si avvicinava. Con un rumore lacerante la cortina interna del tempio fu strappata in due, da cima a fondo, da una mano invisibile e svelò agli occhi della folla il luogo in cui si manifestava la presenza di Dio. Lì, sul propiziatorio, il Signore esprimeva la sua gloria. Soltanto il sommo sacerdote sollevava la cortina che separava il luogo santissimo dall'altra parte del santuario, una volta l'anno, per fare l'espiazione dei peccati del popolo. Ma adesso quella cortina era strappata in due. Il luogo santissimo del santuario terreno aveva perso il suo carattere sacro. CIF 40 4 Ovunque regnavano terrore e confusione. Il sacerdote stava per immolare la vittima, ma il coltello gli cadde dalla mano tremante e l'agnello fuggì. Il simbolo si era incontrato con la realtà nel momento della morte del figlio di Dio. Il grande sacrificio era compiuto. La via che dava accesso al santuario fu aperta, una via nuova e vivente, accessibile a tutti; l'umanità peccatrice e sofferente non aveva più bisogno di aspettare la venuta del sommo sacerdote. Da quel momento in poi il Salvatore avrebbe officiato in cielo come sacerdote e avvocato. Fu come se una voce dicesse agli adoratori: "Sono cessati tutti i sacrifici e tutte le offerte per il peccato." "Il Figlio di Dio è venuto secondo la sua Parola". CIF 40 5 "Ecco, io vengo (nel rotolo del libro è scritto di me) per fare, o Dio, la tua volontà". Per "il proprio sangue, è entrato una volta per sempre nel santuario, avendo acquistata una redenzione eterna". DA 756,757 ------------------------Circondati dal Suo amore, 31 gennaio CIF 41 1 Camminate nell'amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave. Efesini 5:2 CIF 41 2 Il Figlio di Dio ha offerto il suo amore al mondo che Satana rivendica come suo dominio e che governa da tiranno crudele, un mondo che ha riconciliato con l'Altissimo. Quando il Redentore trionfò, i cherubini, i serafini e gli abitanti dei mondi che non hanno peccato, intonarono un canto di lode a Dio e all'Agnello. Essi erano felici che la via della salvezza era stata aperta all'umanità perduta e la terra stava per essere riscattata dal peccato. Quanto dovrebbero rallegrarsi coloro che beneficiano direttamente di un amore così immenso, come possiamo considerarci orfani o cadere nel dubbio e nell'incertezza? Per aiutare chi ha trasgredito la sua legge Gesù ha rivestito la natura umana, si è fatto simile a noi perché acquisissimo pace e fiducia eterne. Noi abbiamo un avvocato in cielo: se l'accettiamo come Salvatore personale non ci sentiremo orfani e neanche obbligati a portare il peso dei nostri peccati. "Il primo passo per avvicinarsi a Dio è rendersi conto e credere che egli ci ama (cfr. 1 Giovanni 4:16) perché è proprio il suo amore che ci avvicina a lui. CIF 41 3 Sperimentando questo amore riusciamo a rinunciare a noi stessi. Quando rivolgendoci a Dio lo chiamiamo Padre, riconosciamo che tutti i suoi figli sono nostri fratelli. Facciamo parte dell'umanità perché discendiamo dalla stessa famiglia. Pregando dobbiamo ricordarci del nostro prossimo. Nella preghiera non dobbiamo ricercare le benedizioni divine solo per noi. Gesù ci rivela che il Dio infinito ci offre il privilegio di rivolgersi a lui chiamandolo Padre nostro. Cerchiamo di comprenderne tutto il significato. Nessun genitore ha mai supplicato con tanta insistenza un figlio sbandato come ha fatto il Creatore con i peccatori. Nessun uomo è mai stato oggetto di un amore che sia stato espresso in così tanti inviti. Dio è presente in ogni famiglia, egli ode tutto quello che si dice, partecipa ai dolori, alle delusioni, osserva come vengono trattati il padre, la madre, la sorella, l'amico, il vicino e conosce le nostre necessità. Il suo amore, la sua misericordia e la sua grazia sono a nostra disposizione per soddisfare le nostre esigenze. Se chiamiamo Dio, Padre nostro, riconosciamo di essere suo figli, di avere bisogno di lasciarci guidare dalla sua saggezza, ubbidendogli sempre nella consapevolezza che il suo amore è eterno. Accetteremo il piano che ha fatto per la nostra vita. In quanto figli di Dio considereremo la sua gloria, il suo carattere, la sua famiglia, la sua opera come l'oggetto principale dei nostri interessi. Sarà nostro privilegio godere dei legami con il Padre e con ogni membro della sua famiglia, compiendo con gioia ogni azione, per umile che sia, che ci permetterà di onorare il suo nome o contribuire al benessere dei nostri fratelli. GMB pp, 104-106 ------------------------La legge di Dio per tutto l'universo, 1 febbraio CIF 43 1 Anticamente tu hai stabilito la terra e i cieli sono opera delle tue mani. Salmo 102:25 CIF 43 2 Nel principio, tutte le cose create erano una rivelazione di Dio. Il Cristo ha disteso i cieli e ha posto le fondamenta della terra. La sua mano ha collocato i mondi nello spazio e ha formato i fiori dei campi. "Egli con la sua potenza rende stabili i monti"; "Suo è il mare perché egli l'ha fatto". Salmi 65:6; 95:5. Grazie al Cristo la terra si è riempita di bellezza e il cielo di canti. Su tutte le cose, in terra e in cielo, egli ha scritto il messaggio dell'amore del Padre. Sebbene il peccato abbia alterato l'opera perfetta di Dio, quel messaggio rimane vivo. Tuttora il creato proclama la gloria della sua magnificenza. Nulla, eccetto il cuore egoistico dell'uomo, vive solo per sé. Né l'uccello che fende l'aria, né l'animale che si muove sul terreno: tutti si rendono utili ad altre vite. Non vi è foglia della foresta o umile filo d'erba che non svolga il suo compito. Ogni albero, arbusto o foglia elabora e trasmette quegli elementi di vita senza i quali non potrebbero sussistere né uomini né animali. Questi, a loro volta, contribuiscono alla vita degli alberi, degli arbusti e delle foglie. I fiori emanano il loro profumo e offrono la loro bellezza in benedizione per il mondo. Il sole diffonde la sua luce e allieta i mondi; l'oceano, fonte di tutte le nostre sorgenti, riceve i corsi d'acqua da ogni terra; ma prende per dare. Il vapore acqueo ricade sotto forma di pioggia sulla terra per renderla fertile. CIF 43 3 Gli angeli gloriosi provano gioia nel dare; offrono amore e instancabile servizio agli uomini dall'anima decaduta ed empia. Le creature del cielo fanno appello al cuore umano; portano in questo mondo oscuro la luce del cielo; con un servizio amorevole e paziente, operano per condurre le anime perdute alla comunione con il Cristo, il quale è più vicino a loro di quanto non se ne rendano conto. CIF 43 4 Ma oltre a queste manifestazioni minori, noi possiamo contemplare Dio nella persona di Gesù. Guardandolo, scorgiamo la gloria del Padre. Il Cristo ha detto: "Non fo nulla da me". "Il vivente Padre mi ha mandato e io vivo a cagion del Padre". "Io non cerco la mia gloria", ma "la gloria di colui che l'ha mandato". Giovanni 8:28; 6:57; 8:50; 7:18. In queste parole è espresso il grande principio che è la legge di vita dell'universo. Il Cristo ha ricevuto tutto da Dio; ma ha preso per dare. Come nel cielo, così è nel suo ministero verso tutte le creature. Tramite il diletto Figliuolo, la vita del Padre si riversa su tutti; sempre per mezzo suo, essa ritorna in un servizio traboccante di lode e di gioia, simile a una grande corrente d'amore, fino alla sorgente di tutte le cose. Così, attraverso il Cristo, si completa il circolo del bene, manifestazione del carattere del grande Donatore, espressione della legge della vita. DA pp. 20,21 ------------------------La creazione del mondo, 2 febbraio CIF 44 1 Nel principio DIO creò i cieli e la terra. Genesi 1:1 CIF 44 2 Il Padre e il Figlio erano impegnati nel meraviglioso lavoro che avevano contemplato, ossia: creare il mondo. La terra uscì dalla mano del Creatore straordinariamente bella. Vi erano montagne, colline e pianure; e tra di loro si alternavano fiumi e specchi d'acqua. La terra non era soltanto una vasta pianura, perché c'erano pure le colline e montagne, e non irregolari come adesso, ma avevano una forma regolare e bella. Sopra di esse non spuntavano le nude rocce, perché esse si trovavano sotto la superficie, corrispondendo come ossa della terra. Le acque erano regolarmente disperse. Le colline, le montagne e le bellissime pianure erano adornate con le piante e fiori, con alberi alti e maestosi, che molte volte erano più grandi e molto più belli di quelli di oggi. L'aria era pura, e la terra sembrava essere come un palazzo dei nobili. Gli angeli videro e gioirono della meravigliosa opera di Dio. CIF 44 3 Dopo che la terra fu creata e gli animali su di essa, il Padre e il Figlio realizzarono il loro scopo, che fu progettato prima della caduta di Satana: la creazione dell'uomo. Avevano lavorato insieme nella creazione della terra e di ogni altra cosa vivente su di essa. E ora Dio disse a Suo Figlio: "Facciamo l'uomo a nostra immagine". Come Adamo uscì dalla mano del Suo Creatore, era di bell'aspetto, era perfetto. Era alto più del doppio degli uomini che vivevano sulla terra, e ben proporzionato. CIF 44 4 Eva non era alta come Adamo. Anche lei aveva un aspetto nobile, era perfetta e molto bella. Questa coppia senza peccato non indossava indumenti artificiali. Come gli angeli, erano rivestiti di luce e di gloria. Mentre ancora vivevano nell'obbedienza a Dio, erano avvolti dalla luce divina. Oltre a tutto ciò che Dio aveva fatto per la loro felicità, manifestò pure il Suo grande amore donando loro uno stupendo giardino dove abitare. Una parte del loro tempo dovevano occupare nella cura di questo giardino con aiuto dei suggerimenti degli angeli che gli visitavano spesso. The Story of Redemption, 20, 21.. CIF 44 5 L'uomo è stato creato da Dio nel modo perfetto in tutte le sue facoltà della mente, del corpo e della salute. My Life Today, 126.. ------------------------Creati all'immagine di Dio, 3 febbraio CIF 45 1 Poi DIO disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza. Genesi 1:26 CIF 45 2 La vita di Cristo deve essere rivelata nell'umanità. L'amore di Dio era un fatto che coronava la Sua creazione. Essa è stata progettata per rivelare il Suo carattere. Satana, invece, ha fatto di tutto per cancellare questa meravigliosa immagine del Creatore nell'uomo, per imprimergli la propria. Questo fatto dovrebbe ricordarci l'importanza della gravità del peccato, della contaminazione, dell'indulgenza, dell'appetito o di qualsiasi altra pratica peccaminosa. L'uomo è stato creato allo scopo di rappresentare Dio nel mondo... CIF 45 3 Per comprendere il valore che Dio pone sull'uomo, dobbiamo comprendere il piano di redenzione, il grande sacrificio che il nostro Salvatore ha fatto per salvare la razza umana dalla rovina eterna. Gesù è morto per riappropriarsi dell'unica perla di grande valore... La vita dei figli di Dio dovrebbe essere una vita di abnegazione, di umiltà. Coloro che non partecipano alle Sue sofferenze non possono sperare di condividere la Sua gloria... Saremo giudicati secondo come usiamo la nostra conoscenza della Verità che ci è stata presentata. CIF 45 4 Il Signore ha dato il Suo unigenito Figlio per riscattarci dal peccato. Come le Sue creature, siamo Suoi rappresentanti nel mondo, e quindi, Egli si aspetta che riveleremo il vero valore dell'uomo con la nostra vita pura, e con i nostri sforzi sinceri, usati per recuperare la perla di grande valore. Il nostro carattere deve essere modellato secondo la divina similitudine ed essere riformati dalla fede che opera per amore e purifica l'anima. Solo la grazia di Dio può abbellire, nobilitare e santificare il carattere. Quando un operaio del Signore lavora saggiamente, allora avrà successo. Il nostro Salvatore disse: "In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre". Giovanni 14:12 CIF 45 5 Quali sono queste "grandi opere"? Se le nostre labbra sono toccate con il carbone dell'altare, riveleremo al mondo il meraviglioso amore manifestato da Dio nel dare Gesù, il Suo unigenito Figlio, "affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna". Il mistero dell'incarnazione di Cristo, la Sua sofferenza, la Sua crocefissione, la Sua resurrezione e la Sua ascensione, fanno conoscere a tutta l'umanità il meraviglioso carattere divino. The Review and Herald, 18 giugno 1895… CIF 45 6 La creazione di Dio non è altro che un serbatoio di mezzi, pronti di essere impiegati per fare la Sua volontà. The S.D.A. Bible Commentary, Ellen White Comments 1:1081). … ------------------------Il Creatore ha programmato ogni cosa per la nostra felicità, 4 febbraio CIF 46 1 Poi l'Eterno DIO piantò un giardino in Eden, ad oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato. Genesi 2:8 CIF 46 2 Nonostante tutto quello che è stato detto e scritto riguardo alla dignità del lavoro, prevale ancora l'idea che esso sia degradante. L'opinione popolare, in certi momenti, ha cambiato l'ordine delle cose. Così che gli uomini sono arrivati a pensare che non è appropriato per un uomo lavorare con le proprie mani, perché non possono apparire come gentiluomini. Essi lavorano duramente per ottenere denaro, e avendo accumulato ricchezze, credono che i loro soldi renderanno i loro figli gentiluomini. Eppure molti di loro, non sono stati capaci di crescere i loro figli allo stesso modo come loro stessi sono stati cresciuti, lavorando duramente. I loro figli spendono soldi guadagnati con il lavoro degli altri, senza comprenderne il valore, di conseguenza, abusano del talento che il Signore ha concesso loro per raggiungere buoni risultati. Gli scoppi del Signore non sono gli scopi degli uomini. Non era nel piano di Dio che gli uomini vivessero nell'ozio. Egli ha creato l'uomo per diventare sì un gentiluomo, ma sebbene ricco di tutto ciò che il Creatore dell'universo poteva fornire, Adamo non doveva rimanere inattivo. Non appena fu creato, gli fu chiesto di lavorare. Doveva trovare un impiego per poter curare le cose che Dio aveva creato, e come risposta al suo lavoro, i suoi desideri dovevano essere abbondantemente soddisfatti dai frutti del giardino dell'Eden. Mentre i nostri primi genitori obbedivano a Dio, il loro lavoro nel giardino era un piacere, e la terra dava con abbondanza ricchi frutti per i loro bisogni. Quando l'uomo si allontanò da Dio, fu condannato a lottare contro le tentazioni di Satana e guadagnare il pane con il sudore della fronte. Da quel momento in poi, egli combatté con fatica e nelle avversità contro il potere cui aveva ceduto la sua volontà. Le tentazioni di Satana potrebbero essere rese inefficaci e il male rimosso, anche se ciò costa grande fatica. E sebbene l'uomo sia accompagnato da ansia, stanchezza e dolore, il suo lavoro è ancora fonte di felicità e di crescita; e una salvaguardia contro le tentazioni. La disciplina del lavoro pone il freno all'autoindulgenza e promuove laboriosità, purezza e l'integrità. Così, il lavoro diventa parte del grande piano di Dio per la nostra guarigione dalla caduta. Counsels to Parents, Teachers, and Students, 273, 274.. CIF 46 3 È il Creatore dell'uomo che ha ideato i meccanismi del nostro corpo… Ogni legge che regola l'organismo deve essere considerata divina, come la Parola di Dio, quanto a origine, carattere e importanza. Ogni negligenza, ogni scelta trascurata, ogni abuso nei confronti del perfetto meccanismo ideato dal Signore è una violazione della Sua legge. Medical Ministry, 221.. ------------------------L'amore di Dio espressa nella creazione, 5 febbraio CIF 47 1 poiché in lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra, le cose visibili e quelle invisibili: troni, signorie, principati e potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Colossesi 1:16 CIF 47 2 "Dio è amore". 1 Giovanni 4:16. Il suo carattere e la sua legge manifestano l'amore Ogni manifestazione della sua potenza creatrice esprime un amore infinito. L'autorità di Dio accorda a tutte le sue creature benedizioni illimitate. CIF 47 3 La storia del conflitto tra il bene e il male è iniziata in cielo e si concluderà con la vittoria finale sulla ribellione e l'eliminazione definitiva del male. Essa è una dimostrazione dell'immutabilità dell'amore di Dio. CIF 47 4 Il Sovrano dell'universo non era solo mentre creava il mondo per manifestare il suo amore. Aveva un collaboratore che poteva apprezzare i suoi obiettivi e partecipare alla sua gioia di donare la felicità agli esseri creati. "Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio". Giovanni 1:1, 2. Il Cristo era uno con il Padre -- essi costituivano un'unità per essenza, carattere e scopi -- era l'unico che potesse comprendere e condividere i pensieri e i propositi di Dio. Egli, "...le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni" (Michea 5:1), "...sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace". CIF 47 5 Il Padre, tramite il Figlio, creò tutti gli esseri del cielo. "...In lui sono state create tutte le cose... siano troni, siano signorie, siano principati, siano potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui". Colossesi 1:16. Gli angeli collaborano con Dio risplendendo della luce che si diffonde per la sua presenza, essi volano veloci per eseguirne gli ordini. Ma il Figlio, l'Unto di Dio, "lo splendore della sua gloria", "l'impronta della sua essenza", colui che sostiene "tutte le cose con la parola della sua potenza", ha la supremazia su di loro. Ebrei 1:3. CIF 47 6 La legge dell'amore è il fondamento del governo di Dio: la felicità di tutte le creature intelligenti dipende dalla loro perfetta adesione ai suoi princìpi. Dio desidera un'ubbidienza fondata sull'amore, che nasca da una vera comprensione del suo carattere. Non desidera una sottomissione forzata; ogni essere è libero di scegliere se seguirlo o meno. CIF 47 7 Fino a quando le creature riconobbero questo patto d'amore, vi fu un'assoluta armonia in tutto l'universo. Gli angeli erano pronti a soddisfare con gioia i desideri del loro Creatore: erano felici di riflettere la sua gloria e le loro lodi esprimevano questi sentimenti. L'amore per Dio era assoluto, l'altruismo e la fiducia caratterizzavano ogni rapporto; nessuna nota discordante turbava questo equilibrio. PP 33-35 ------------------------Adoriamo il Creatore, 6 febbraio CIF 48 1 Temete Dio e dategli gloria, perché l'ora del suo giudizio è venuta; adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque. Apocalisse 14:7 CIF 48 2 Il dovere di adorare Dio si basa sul fatto che egli è il Creatore e tutti gli esseri devono a lui la loro esistenza. Nella Bibbia, ogni volta che viene presentata la sua richiesta di rispetto e adorazione al di sopra degli dèi pagani, è sottolineata la sua potenza creatrice: "Poiché tutti gli dèi dei popoli son idoli vani, ma l'Eterno ha fatto i cieli". Salmi 96:5. "A chi dunque mi vorreste assomigliare perch'io gli sia pari? dice il Santo. Levate gli occhi in alto, e guardate: Chi ha create queste cose?..." Isaia 40:25, 26. CIF 48 3 Il salmista dice: "Riconoscete che il Signore è Iddio; egli è quel che ci ha fatti, e non noi stessi..." Salmi 100:3 "Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti all'Eterno che ci ha fatti!" Salmi 95:6. Gli esseri santi che in cielo adorano Dio indicano il motivo dell'omaggio: "Degno sei, o Signore e Iddio nostro, di ricever la gloria e l'onore e la potenza: poiché tu creasti tutte le cose..." Apocalisse 4:11. CIF 48 4 In Apocalisse 14 gli uomini sono invitati ad adorare il Creatore e la profezia mette in luce, come risultato della proclamazione del triplice messaggio, un gruppo di persone che osservano i comandamenti di Dio. Uno di questi comandamenti indica Dio come Creatore. Il quarto dichiara: "ma il settimo è giorno di riposo, sacro all'Eterno, ch'è l'Iddio tuo... poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò ch'è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno del riposo e l'ha santificato". Esodo 20:10,11. A proposito del sabato, il Signore dice che esso dev'essere "...un segno... dal quale si conosca che io sono l'Eterno, il vostro Dio". Ezechiele 20:20. Perché "...in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, e il settimo giorno cessò di lavorare, e si riposò". Esodo 31:17. CIF 48 5 Egli è il nostro Creatore e questo rappresenterà il motivo per cui dobbiamo adorarlo e considerare il sabato come un segno e un memoriale. Se il sabato fosse stato osservato universalmente, i pensieri e gli affetti degli uomini sarebbero stati rivolti al Creatore come soggetto di riverenza e di adorazione e non ci sarebbero mai stati idolatri, atei e increduli. L'osservanza del sabato è un segno di fedeltà al vero Dio, "...Colui che ha fatto il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque". Apocalisse 14:7. Quindi il messaggio che invita gli uomini ad adorare Dio e a osservare i suoi comandamenti, li esorterà a rispettare anche il quarto comandamento. GC 436-438 ------------------------La prima settimana sulla terra, 7 febbraio CIF 49 1 poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato. Esodo 20:11 CIF 49 2 Il ciclo settimanale di sette giorni letterali, sei giorni lavorativi e il settimo per il riposo, che è stato riservato e poi cambiato attraverso la storia biblica, è nato durate i grandi avvenimenti nei primi sette giorni. Quando Dio pronunciò la Sua legge con una voce udibile dal Sinai, introdusse il sabato dicendo: "Ricordati del Sabato per santificarlo". Quindi dichiara in modo definitivo ciò che deve essere fatto nei sei giorni, e ciò che non deve essere fatto il settimo. Dopodiché spiega la ragione per cui osserva la settimana, indicandoci il suo esempio nei primi sette giorni. "Poiché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutto ciò che è in loro, e si è riposato il settimo giorno, perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato". I primi sei giorni di ogni settimana sono dati all'uomo in cui lavorare, perché Dio ha impiegato lo stesso periodo nell'opera della creazione. Il settimo giorno Dio ha riservato come giorno di riposo, in commemorazione del suo riposo. Ma supponendo che gli eventi della prima settimana richiedessero sette giorni ampi per il loro conseguimento, ciò contradirebbe, (minerebbe) l'importanza, e il fondamento della creazione del Sabato del quarto comandamento. Creerebbe dubbi su ciò che Dio ha reso molto chiaro. I geologi non credenti, affermano che il mondo è molto più vecchio di quanto afferma la Bibbia. Rifiutano la testimonianza della Parola di Dio a causa di ciò che per loro è evidente, ossia che la terra esiste da decine migliaia di anni. Dicono che la Bibbia non sia in grado di spiegare le cose meravigliose che si trovano sulla terra, che la settimana della creazione è durata sette giorni letterali e che il mondo ha solo circa 6000 anni. Essi, per liberarsi delle difficoltà che loro stessi hanno cerato con i loro ragionamenti, adottano l'idea che i sei giorni di creazione fosse un periodo indefinito, e che il settimo giorno fu anche un periodo indefinito. Questo significherebbe che il quarto comandamento non avrebbe alcuna ragione di far parte dei comandamenti di Dio. Molti appoggiano questa posizione al fine di distruggere la santità del quarto comandamento. Senza la storia della Bibbia, la geologia non può dimostrare nulla. Le reliquie trovate nella terra, dimostrano uno stato di cose che differiscono molti aspetti della realtà. Ma il tempo della loro esistenza, e quanto è lungo il periodo in cui queste cose sono state sulla terra servono per comprendere la storia della Bibbia... Quando gli uomini abbandonano la Parola di Dio - la quale racconta la storia della Creazione - per cercare di spiegare l'opera creatrice di Dio su principi naturali, si trovano immersi in un oceano di incertezze. Come Dio ha potuto creare il mondo in sei giorni letterali, Egli non ha mai rivelato ai mortali. Le Sue opere creative sono altrettanto incomprensibili come la Sua esistenza spirituale. Spiritual Gifts, v. 3, pp. 90-93.. ------------------------Il sabato rivela il nostro Creatore, 8 febbraio CIF 50 1 Badate bene di osservare i miei sabati, perché è un segno fra me e voi per tutte le vostre generazioni, affinché conosciate che io sono l'Eterno che vi santifica. Esodo 31:13 CIF 50 2 Il sabato è stato dato a tutta l'umanità per commemorare la creazione. Il grande Jehovah, dopo aver gettato le fondamenta della terra, aver rivestito tutto il mondo con la sua bellezza, dopo aver creato tutte le meraviglie della terra e del mare, istituì il giorno di sabato e lo santificò... Dio ha santificato e benedetto il giorno in cui aveva cessato ogni Sua opera. E questo sabato, santificato da Dio, doveva essere osservato in perpetuo. E il memoriale di età in età, fino alla fine della storia della terra... Dio ha portato gli ebrei fuori dalla loro schiavitù egiziana e ha ricordato loro di osservare il Suo sabato e la legge data nell'Eden. Ogni settimana ha compiuto un miracolo per fissare nelle loro menti il fatto che all'inizio del mondo Egli stesso aveva istituito il Sabato... CIF 50 3 Molti sostengono che il sabato è stato dato solo per gli ebrei; ma Dio non ha mai detto questo. Ha donato il Sabato al Suo popolo Israele. Ma c'è il fatto che il sabato è stato proclamato nel deserto del Sinai e non in Palestina; il luogo scelto da Dio per proclamare tutta la Sua legge, e che questa legge è stata rivelata per tutta l'umanità. La legge dei dieci comandamenti è antica quanto lo è la creazione. Quindi, l'istituzione del Sabato non ha particolare relazione con gli ebrei, non più di tutti gli altri esseri creati. Dio ha resa obbligatoria l'osservanza del Sabato per tutti gli uomini. "Il sabato", si afferma chiaramente, "fu fatto per l'uomo". Chiunque si sente ingannato su questo punto, deve prestare attenzione solo alla Parola di Dio, piuttosto che alle affermazioni degli uomini. Concernente l'albero della conoscenza, l'Eterno disse: "...perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai". Genesi 2:16 "Allora il serpente disse alla donna: «Voi non morrete affatto; ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno, e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male". Genesi 3:4 Adamo ha sentito la voce di Satana, ma credeva che fosse era un'altra voce che pronunciava la legge dell'Eden... CIF 50 4 Come l'Albero della conoscenza è stata la prova d'obbedienza di Adamo, il 4° comandamento è la prova che Dio l'ha dato per dimostrare la fedeltà del suo popolo. L''esperienza di Adamo deve essere per noi un monito fino alla fine del tempo. Esso ci ricorda che nessuno ha il diritto di togliere uno iota o un apice della sacra legge di Dio. RH, Aug.30, 1898.. ------------------------I cieli dichiarano la gloria di Dio, 9 febbraio CIF 51 1 I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento dichiara l'opera delle sue mani. Salmo 19:1 CIF 51 2 Il Creatore ha dato abbondanti prove del fatto che il Suo potere è illimitato, che Egli può stabilire regni e rovesciare regni. Egli sostiene il mondo con la parola del Suo potere. Ha creato la notte, schierando le stelle nel firmamento, e li chiama tutte per nome. I cieli dichiarano la gloria di Dio e il firmamento mostra la Sua opera agli uomini, che questo piccolo mondo non è che un granello di sabbia nella creazione di Dio... CIF 51 3 Gli abitanti dei mondi non caduti osservano con pietà l'orgoglio dell'uomo, e stimano quanto egli è importante agli occhi del Creatore. I ricchi e gli onorevoli di questo mondo non sono gli unici che glorificano sé stessi. Molti che professano di riverire Dio, parlano della loro saggezza e delle loro virtù. Agiscono come se Dio fosse sottomesso a loro, come se non potesse portare avanti la Sua opera senza il loro aiuto. Essi dovrebbero soltanto studiare le stelle nei cieli e tutte le altre meraviglie cerate da Dio con grande ammirazione. Dovrebbero riflettere sulla Sua saggezza che Egli mostra nel mantenere perfetto ordine in tutto universo. Tutto ciò che l'uomo ha ricevuto, la vita, i mezzi di sostentamento, la felicità, e le altre benedizioni, vengono dal Padre celeste. L'uomo è un debitore di tutto ciò che afferma con orgoglio, che sia suo. Dio concede i Suoi preziosi doni, affinché l'uomo possa servirsi di essi. Ogni minimo successo dell'uomo appartiene a Dio. La Sua saggezza, che viene dimostrata nelle opere degli esseri umano, appartiene a Lui. Youth's Instructor, April 4, 1905.. CIF 51 4 Tra poco si apriranno le porte del cielo per farvi entrare i figli di Dio, che sentiranno direttamente dal Re di gloria questa meravigliosa benedizione: "Venite, voi benedetti dal Padre mio; entrate nel regno che sta preparando per voi fin dalla creazione del mondo". Matteo 25:34. I redenti, allora, saranno accolti nel regno che Gesù ha preparato per loro, dove non dovranno più condividere l'esistenza con i ladri, gli idolatri, i malvagi, i vigliacchi, gli increduli, ma solo con coloro che hanno vinto Satana e per grazia divina hanno ottenuto un carattere perfetto. Tutto ciò che li induceva a peccare, ogni imperfezione che li addolorava saranno cancellati dal sacrificio del Cristo ed essi vivranno nella grandezza e nello splendore della sua gloria che supera la luminosità del sole. SC 125,126.. ------------------------Ogni cosa è Sua per creazione e redenzione, 10 febbraio CIF 52 1 Le tue mani mi hanno fatto e formato; dammi intelligenza perché possa imparare i tuoi comandamenti. Salmo 119:73 CIF 52 2 Dobbiamo prendere in considerazione i privilegi che abbiamo. Ce ne sono così tanti, che quando siamo nei guai, o cadiamo nelle tentazioni ce ne dimentichiamo di questo dono. Dimentichiamo che Dio ci ha promesso di aiutarci in ogni difficolta, eppure, andiamo a cercare questo aiuto presso gli uomini. E questo fa sì, che la nostra esperienza diventa sempre più debole e confusa. In tutte le nostre prove dovremmo sempre cercare il Signore con la massima serietà, ricordando che siamo di Sua proprietà, che siamo i Suoi figli d'adozione. CIF 52 3 Nessun essere umano potrà mai comprendere le nostre necessità come lo fa Cristo. Se chiediamo a Lui aiuto con fede, lo riceveremo, perché siamo suoi per creazione, e siamo Suoi per Redenzione. Siamo legati con le corde invisibili alla Fonte di ogni potere e forza. Quando accetteremo di dipendere da Dio, quando lo chiederemo ciò di cui abbiamo bisogno, come fa un bambino, otterremo una ricca esperienza. Impareremo che Dio è la Fonte di ogni forza e potenza. Quando pregiamo ma non abbiamo ricevuto immediatamente una risposta, non vuol dire che non riceveremo una risposta. Colui che dice: "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto... perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa". ... CIF 52 4 Egli ci ascolta e i risponderà. Fidatevi della Parola di Dio, chiedete e avrete il privilegio di ricevere. Cristo vi incoraggia dicendo: "Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime". Matteo 11:28,29 Dobbiamo trovare pace prendendo su di noi il Suo giogo. Diventando i Suoi collaboratori nella grande opera per la quale Egli ha dato la sua vita, troveremo il vero riposo. Egli vuole che noi veniamo da Lui e impariamo da Lui, e allora riceveremo la pace. In nessun modo dobbiamo portare i nostri pesi agli esseri umani: Gesù dice: "Imparate da me, perché io sono mite e umile di cuore". CIF 52 5 Quando il popolo dipende dagli esseri umani, Dio è grandemente disonorato. Lui non ci ha detto di fare questo. Ci ha detto che Lui ci insegnerà, che ci guiderà. Possiamo ricorrere a Lui e ricevere aiuto... Egli vuole che ci familiarizziamo con Lui, che gli parliamo delle nostre difficoltà. Egli è Uno che non ci giudica mai male. Manuscript 144, 1901.. ------------------------L'anima ricreata nell'immagine di Dio, 11 gennaio CIF 53 1 È lo Spirito che vivifica; la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita. Giovanni 6:63 CIF 53 2 Il tema centrale della Bibbia, intorno al quale ruotano tutti gli altri in essa contenuti, è il piano della redenzione, la restaurazione dell'immagine di Dio nella persona umana. Dalla prima parola di speranza contenuta nella sentenza di Dio pronunciata in Eden, all'ultima promessa di Apocalisse 22:4, "...vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome scritto sulla fronte", é compito di ogni libro e di ogni versetto del testo chiarire il meraviglioso tema dell'elevazione dell'uomo, e dimostrare il potere di Dio "che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo". CIF 53 3 Quanti riescono a comprendere questo pensiero vedono schiudersi davanti a loro un infinito campo di studio: hanno la chiave che apre il tesoro della Parola di Dio. CIF 53 4 L'energia creativa che chiamò i mondi all'esistenza è nella Parola di Dio: essa dà potenza, genera vita. Ogni ordine che Dio dà è una promessa che, se accettata dalla volontà e accolta nell'animo, porta con sé la vita dell'Essere infinito, trasforma la natura e ricrea l'anima all'immagine di Dio. La mente e lo spirito sono formati da ciò di cui si nutrono. Sta a noi stabilirne il nutrimento, nel senso che rientra nella facoltà di ciascuno scegliere le idee che dovranno occupare la mente e formare il carattere. CIF 53 5 Ogni persona, con la Parola di Dio in mano, dovunque si trovi, godrà della compagnia da lui stesso scelta. In quelle pagine essa può incontrare i migliori e più nobili rappresentanti del genere umano, e ascoltare la voce di Dio. Mentre così studia e medita su argomenti nei quali gli stessi angeli desiderano "penetrare con i loro sguardi" (1 Pietro 1:12), può provare la gioia della presenza di questi messaggeri celesti. Ogni studioso può seguire le orme del Maestro, e ascoltare la sua voce mentre il Salvatore insegna sul monte, nella pianura e in riva al mare. Così, vivendo come nell'atmosfera del cielo, può offrire speranza agli altri e far nascere in loro il desiderio della santità. Quella persona si troverà così in una sempre più intima comunione con l'Invisibile, avvicinandosi tanto alle soglie del mondo eterno fino a quando le porte si apriranno e potrà entrarvi. Le voci che le daranno il benvenuto sono quelle di esseri santi che, invisibili, l'hanno accompagnata sulla terra, voci che fin da quaggiù aveva imparato a riconoscere e ad amare. Chiunque, attraverso la Parola di Dio abbia vissuto in comunione con il cielo, si troverà a casa sua, un giorno, in quella celeste compagnia. Ed 125-127 ------------------------La potenza divina al di sopra di tempest, 12 febbraio CIF 54 1 Ed egli, destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci e calmati!». E il vento cessò e si fece gran bonaccia. Poi disse loro: «Perché siete voi così paurosi? Come mai non avete fede?». Marco 4:39,40 CIF 54 2 Era stato un giorno denso di avvenimenti per Gesù. Sulle rive del mar di Galilea aveva pronunciato le sue prime parabole; con immagini familiari aveva spiegato la natura del suo regno... Per tutto il giorno aveva insegnato e guarito, e al sopraggiungere della sera la folla si accalcava ancora intorno a lui. Giorno dopo giorno aveva svolto il suo ministero in loro favore, interrompendolo appena per mangiare e riposarsi... Dopo che Gesù ebbe congedato la folla, i suoi discepoli presero il largo con il loro Maestro. Ma non partirono soli. Altre barche si riempirono di persone che volevano seguire Gesù per udirlo ancora... Liberatosi infine della folla, stanco e affamato, Gesù si stese nella barca e si addormentò. La sera era calma e le acque tranquille. Ma all'improvviso le tenebre ricoprirono il cielo, il vento cominciò a soffiare impetuosamente attraverso le gole della costa orientale e sul lago si scatenò una tempesta terribile. Onde furiose si infrangevano contro la barca dei discepoli e minacciavano di sommergerla. Quei pescatori coraggiosi avevano passato lunghi anni sul lago e avevano affrontato più di una tempesta, ma in quel momento la loro forza e la loro abilità non servivano a nulla. Erano in balia delle onde, la barca si riempiva di acqua e cominciarono a disperarsi. Assorbiti dalla lotta contro il naufragio, i discepoli si erano dimenticati che Gesù era nella barca. Vedendo l'inutilità dei loro tentativi e con la prospettiva della morte, si ricordarono del Maestro che aveva ordinato loro di attraversare il lago. In Gesù riposero la loro estrema speranza. Lo chiamarono disperatamente. Non riuscivano a vederlo per le fitte tenebre; le loro voci si perdevano nel fragore della tempesta e non udivano alcuna risposta... CIF 54 3 Un lampo improvviso permise loro di scorgere Gesù che, nonostante l'uragano, dormiva placidamente. Stupiti e disperati gridarono: "Maestro, non ti curi tu che noi periamo?" Marco 4:38. Come poteva Gesù dormire tranquillo mentre essi si trovavano in pericolo di morte? Le loro grida risvegliano Gesù. Alla luce di un lampo essi scorgono la pace celeste del suo volto. Il suo sguardo rivela altruismo e amore. I discepoli si rivolgono allora a lui con tutto il cuore, gridando: "Signore, salvaci, siam perduti". Matteo 8:25 Mai un'invocazione simile è rimasta senza risposta. Mentre i discepoli compiono un ultimo tentativo con i remi, Gesù si alza. In piedi, mentre la tempesta infuria, le onde li assalgono e i lampi squarciano le tenebre, il Maestro stende la mano abituata a opere di misericordia e ordina al mare infuriato: "Taci, calmati!" Marco 4:39. Come Gesù confidò nella provvidenza del Padre, così noi dobbiamo confidare in quella del nostro Salvatore. DA 333-336 ------------------------Un nuovo mondo, 13 febbraio CIF 55 1 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio. Romani 12:2 CIF 55 2 Cristo è morto sulla croce per salvare il mondo dal peccato. Egli chiede la vostra collaborazione per questo compito. Dovete essere sempre disposti ad aiutarlo. Cercate di salvare i perduti con impegno e sincerità di cuore... Ricordatevi che la croce si è resa indispensabile a causa dei vostri peccati. Quando accettiamo Cristo come nostro Salvatore, ci uniamo a Lui per portare la croce. Per la vita e per la morte siamo legati a Lui mediante il piano di redenzione... CIF 55 3 Il potere trasformante della grazia di Cristo modella chi si mette al servizio di Dio... Non può più rimanere indifferente nel vedere le anime che periscono e cerca di agire per il bene di chi soffre... Si rende conto che ogni parte del suo essere appartiene a Cristo, Chi lo ha riscattato dalla schiavitù del peccato, che ogni momento della sua vita futura è stato comprato col prezioso sangue dell'Unigenito Figlio di Dio... CIF 55 4 Il sacrificio del Calvario ha per voi un significato tale da essere disposti a collaborare per la salvezza delle anime? Un cristiano non ha più desiderio di vivere per se stesso. Egli desidera consacrare tutto ciò che ha al servizio del Maestro. È mosso da un inesprimibile desiderio di conquistare anime a Cristo... come posso glorificare chi mi ha creato e redento? Questa è la domanda da porsi? Chi è veramente convertito cercherà di salvare quelli che sono ancora sotto il potere di Satana. Si rifiuta di fare qualsiasi cosa che lo ostacoli nel suo lavoro. Se ha figli, si rende conto che il suo lavoro deve iniziare nella sua stessa famiglia. I suoi figli sono molto preziosi per lui. Ricordando che essi sono i membri più giovani della famiglia del Signore, si sforza con tutti il suo potere di collocarli là, dove possono stare dalla parte del Signore. S'impegnano a scrivere, onorare e obbedire a Cristo; con grande pazienza faranno di tutto per guidare i suoi figli verso il Salvatore. CIF 55 5 Sui padri e sulle madri Dio ha posto la responsabilità di salvare i loro bambini dal potere del nemico. Questo è il loro compito che non dovrebbe essere mai trascurato. Quei genitori che hanno una comunione vivente con Cristo non riposeranno finché non vedranno i loro figli al sicuro nel Suo ovile. Faranno di questo un principio della loro vita. Testimonies For The Church 7: 9-11 ------------------------La creazione fornisce prove di fede, 14 febbraio CIF 56 1 Le cose occulte appartengono all'Eterno, il nostro DIO, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre, perché mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge". Deuteronomio 20:29 CIF 56 2 "La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero". Salmo 119:105 Coloro che rigettano la Parola di Dio e i misteri di Jehovah per seguire la propria cieca filosofia, ben presto si troveranno avvolti dalle tenebre. Ai mortali è stata data una guida perché possano vedere ciò che il Signore ha operato per il loro bene. La storia del diluvio raccontata nella Scrittura, ci spiega i suoi misteri, che la geologia odierna non ha mai potuto farlo. È stata l'opera speciale di Satana a guidare l'uomo caduto a ribellarsi contro il governo di Dio, ed è riuscito perfettamente nei suoi sforzi. Ha cercato di annebbiare la legge di Dio, che in sé è molto semplice. Ha manifestato un odio senza limiti contro il quarto precetto del Decalogo, il quale definisce il Dio vivente, il Creatore dei cieli e della terra. Questi precetti sono stati trasformati da lui in favole. CIF 56 3 Non ci sono scuse per gli uomini, perché Dio ha dato sufficienti prove su cui fondare la fede. Negli ultimi tempi la terra sarà quasi priva di vera fede. La Parola di Dio sarà considerata inaffidabile nonostante i fatti in essa esposti sono veri. Gli uomini si sforzeranno di spiegare la creazione basandosi sulle cause naturali, che Dio non ha mai rivelato. La scienza umana non può cercare i misteri del Dio del cielo e spiegare le stupende opere della creazione, poiché sono state un miracolo del potere dell'Onnipotente, prima ancora che essi fossero venuti alla luce. "Le cose occulte appartengono all'Eterno, il nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre..." "I miei pensieri non sono i vostri pensieri né le vostre vie sono le mie vie", dice l'Eterno". Isaia 55:8 CIF 56 4 La scienza umana non potrà mai spiegare le meravigliose opere di Dio. Dopo il diluvio, Dio ordinò che uomini, animali e alberi, molte volte più grandi di quelli che ora sono sulla terra, rimangano sepolti sotto terra, al fine di dimostrare che gli abitanti del vecchio mondo perirono in quel diluvio universale. Nel piano di Dio era che questi resti fossero scoperti per poter stabilire la fede degli uomini nella storia che è stata ispirata. CIF 56 5 Ma gli uomini, con il loro vano ragionamento, fanno un uso sbagliato della storia che Dio ha progettato avrebbe dovuto guidarli a esaltarlo. Spiritual Gifts 3:94-96 ------------------------Tutta la verità è d'accordo, 15 febbraio CIF 57 1 L'Eterno ha fatto i cieli... Date all'Eterno la gloria dovuta al suo nome, portategli offerte e venite davanti a lui. 1 Cronache 16:26-29 CIF 57 2 Ci sono uomini che pensano di aver fatto meravigliose scoperte nella scienza. Citano le opinioni di altri uomini istruiti come se li considerassero infallibili e propagano le loro deduzioni riguardo alla scienza come l'unica verità che non può essere contestata. La Parola di Dio è stata data come una lampada ai piedi del viaggiatore stanco. La ricerca scientifica in cui questi uomini si sono assecondati si è dimostrata una trappola per loro. Ha annebbiato le loro menti e si sono lasciati trasportare dallo scetticismo. Credono di avere un gran potere, e invece di guardare alla Sorgente di ogni saggezza, trionfano nell'infarinatura della conoscenza che possono aver guadagnato. Hanno esaltato la loro saggezza umana in opposizione alla saggezza del grande e potente Dio, e hanno avuto il coraggio di entrare in polemica con Lui... Dio ha permesso che un torrente di luce inondi il mondo con scoperte scientifiche e artistiche; ma quando gli uomini chiamati scienziati pronunciano discorsi e parlano di questi temi da un punto di vista puramente umano, inesorabilmente arriveranno a conclusioni sbagliate. Le menti più sviluppate, se non sono guidate dalla Parola di Dio nelle loro ricerche, saranno disorientate nel loro tentativo di trovare una relazione tra scienza e rivelazione. Il Creatore e le Sue opere sono al di là di ogni comprensione, e per questa ragione non essendo in grado di spiegare le leggi della natura, considerano la storia biblica indegna di fiducia. Coloro che mettono in dubbio l'affidabilità del Vecchio e del Nuovo Testamento, dubiteranno anche dell'esistenza di Dio; permetteranno che la loro ancóra gli sfugga dalle mani, e saranno abbandonati affinché si schianteranno contro le rocce dell'incredulità. Mosè scrisse sotto la guida dello Spirito di Dio, e una teoria corretta della geologia non accetterà mai (supposte) scoperte che non possono riconciliarsi con le loro dichiarazioni. L'idea nella quale molti inciampano, come per esempio che non è Dio che ha creato la materia quando chiamò all'esistenza il mondo, limita la potenza del Santo d'Israele. Molti, quando vedono che sono incapaci di misurare il Creatore e le Sue parole con la propria conoscenza scientifica imperfetta, dubitano dell'esistenza di Dio e attribuiscono un potere infinito alla natura. Queste persone hanno perso la semplicità della fede e mentalmente e spiritualmente sono molto lontane da Dio. Occorre una grande fede stabilita nella divinità della Parola di Dio. La Bibbia non deve essere messa alla prova dalle idee scientifiche degli uomini, al contrario, la scienza deve sopportare la prova di questa norma infallibile. Quando la Bibbia fa dichiarazioni su fatti della natura, la scienza può confrontarsi con la Parola scritta, e una conoscenza corretta di entrambi dimostrerà che ambedue sono in armonia. L'una non contraddice l'altra. Tutte le verità, sia nella natura, sia nella rivelazione, vanno d'accordo. ST, Mar. 13, 1884 ------------------------Il potere illimitato, 16 febbraio CIF 58 1 Poiché egli parlò e la cosa fu; egli comandò e la cosa sores. Salmo 33:9 CIF 58 2 La ricerca scientifica aprirà alle menti degli uomini realmente saggi, vasti campi di conoscenza e informazione. Vedranno Dio nelle Sue opere, e lo loderanno. Diventerà il primo e il migliore, e le loro menti si concentreranno in Lui. CIF 58 3 Gli scettici che leggono la Bibbia solo per sottilizzare, a causa della loro ignoranza pretenderanno di trovare contraddizioni tra la scienza e la rivelazione. Ma gli apprezzamenti dell'uomo non saranno corretti. La mente che non è stata illuminata dallo Spirito di Dio rimarrà sempre nelle tenebre riguardo al potere infinito dell'Altissimo. Le cose spirituali si possono discernere solo spiritualmente. Coloro che non hanno un'unione vitale con Dio, saranno portati qui e là; concedono il primo posto alle opinioni umane, e la Parola di Dio viene relegata in un luogo secondario. Accettano dichiarazioni umane secondo le quali il giudizio contro il peccato è contrario al carattere benevolo di Dio, e soffermandosi sulla benevolenza divina, si sforzano di dimenticare che esiste una cosa chiamata giustizia infinita. CIF 58 4 Quando abbiamo idee corrette della potenza, della grandezza e della maestà di Dio e della debolezza dell'uomo, disprezzeremo le pretese di saggezza fatte dai così chiamati grandi uomini della terra, che non hanno nulla della nobiltà del cielo nei loro caratteri. Non c'è nessuna ragione per cui gli uomini debbano fidarsi delle opinioni dei dotti, quando essi sono disposti a misurare le cose divine coi loro concetti pervertiti. Quelli che servono Dio sono gli unici il cui parere ed esempio sono sicuramente da seguire. Un cuore santificato risveglia e intensifica le facoltà mentali. Una fede viva in Dio dà energia, dà calma e riposo allo spirito e comunica forza e nobiltà di carattere. CIF 58 5 Gli scienziati credono, in base alle loro ampie concezioni, che possano comprendere la sapienza di Dio, ciò che Lui ha fatto o può fare. Prevale maggiormente l'idea che Dio è legato e limitato alle sue leggi. Gli uomini o negano e ignorano la Sua esistenza, oppure credono di poter spiegare ogni cosa, perfino le azioni dello Spirito Santo nel cuore umano, per mezzo delle leggi naturali, e tralasciano di riverire il suo nome o di temere la sua potenza. Anche se credono di guadagnare tutto, stanno seguendo illusioni e perdono preziose opportunità di conoscere Dio. Essi non credono nel soprannaturale, non si rendono conto che l'Autore delle leggi della natura può operare al di sopra di quelle leggi. Negano le dichiarazioni di Dio, e trascurano gli interessi della propria anima; ma l'esistenza dell'Essere Supremo, il Suo carattere e le Sue leggi, sono fatti, sono manifestazioni tangibili; ma non possono abbattere il ragionamento di uomini che hanno fatto le più grandi conquiste... CIF 58 6 La natura è una potenza, ma il Dio della natura è illimitato nel suo potere. La Sue opere manifestano il suo carattere. ST, Mar. 13, 1884 ------------------------Il potere multiplo, 17 febbraio CIF 59 1 Eliseo disse: «Dallo alla gente perché ne mangi". Ma il suo servo rispose: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Eliseo ordinò nuovamente: «Dallo alla gente perché ne mangi, poiché così dice l'Eterno: "Mangeranno e ne avanzerà". 2 Re 4:42,43 CIF 59 2 "Giunse poi un uomo da Baal-Shalisha, che portò all'uomo di DIO del pane delle primizie: venti pani d'orzo e alcune spighe di frumento nel loro guscio. Eliseo disse: «Dallo alla gente perché ne mangi». Ma il suo servo rispose: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Eliseo ordinò nuovamente: «Dallo alla gente perché ne mangi, poiché così dice l'Eterno: «Mangeranno e ne avanzerà». Così egli lo pose davanti alla gente, che mangiò e ne avanzò, secondo la parola dell'Eterno". 2 Re 4:42-44 CIF 59 3 Colui che ha compiuto questo miracolo per 100 uomini nei tempi dell'Antico Testamento, ha fatto la stessa cosa meravigliosa per 5000 uomini mentre predicava il vangelo. Nel deserto, Cristo non ha soltanto fornito al Suo popolo il pane, ma anche flussi di acqua pura... È la grazia di Dio che può trasformare una piccola porzione in una quantità sufficiente. La Sua mano può centuplicare la portata. Con le Sue risorse Egli può imbandire una tavola nel deserto. Col semplice tocco della sua mano Dio può moltiplicare le ultime provviste e renderle sufficienti per tutti. È stata la sua potenza a moltiplicare i pani e il grano nelle mani dei figli dei profeti... Mediante la Sua Parola il Signore creo alberi e le viti. La Sua Parola può aumentare o diminuire il frutto della terra. Se gli uomini volessero discernere la relazione tra la natura e il Dio della natura, i fedeli riconoscimenti del potere del Creatore, sarebbero ascoltati. Senza la vita che Dio diede alla natura, essa morirebbe. Le Sue opere creative dipendono da Lui. Egli vivifica tutto ciò che la natura produce. Dobbiamo prendere in considerazione gli alberi carichi di frutti come il dono di Dio, proprio come se avesse messi i frutti nelle nostre mani. Manuscript 114, 1899. CIF 59 4 Nutrendo la folla Gesù ha sollevato il velo che ci nasconde il mondo naturale e ci ha mostrato la potenza che continuamente opera in nostro favore. Con il racconto, Dio compie ogni giorno lo stesso miracolo servendosi dei mezzi naturali. Ogni giorno Dio nutre gli uomini mediante il raccolto dei campi. Poiché gli uomini, coltivando il grano e preparando il pane, sono chiamati a collaborare con Dio, perdono di vista l'intervento divino... Il Signore desidera che tutto questo cambi, che diventiamo capaci di scorgere la Sua azione misericordiosa e lo glorifichiamo per le manifestazioni della Sua potenza. Desidera che lo riconosciamo nei Suoi doni affinché divengano per noi una fonte di benedizione. DA 367,368 ------------------------Giuseppe onora il Creatore, 18 febbraio CIF 60 1 Il re... lo fece signore della sua casa e governatore sopra tutti i suoi beni, per legare i suoi principi a suo giudizio e insegnare ai suoi anziani la sapienza. Salmo 105:20-22 CIF 60 2 Giuseppe fu liberato dalla sua oscura prigione e diventò governatore di tutto il paese d'Egitto. Era una posizione di grande prestigio, esposta tuttavia a difficoltà e pericoli. È impossibile occupare una posizione molto elevata senza correre dei rischi. Come la tempesta sradica i maestosi alberi sulle cime delle montagne, ma non danneggia i modesti fiori della valle, così coloro che si sono mantenuti integri in un'umile condizione potrebbero essere sconfitti dalle tentazioni che assalgono coloro che vivono fra le ricchezze e gli onori del mondo. Ma Giuseppe aveva superato sia la prova dell'avversità sia quella della prosperità. La sua fedeltà a Dio fu evidente nel palazzo del faraone, come lo era stata nella cella della prigione. Giuseppe rimase sempre uno straniero in una terra pagana, lontano dai suoi parenti che adoravano l'Eterno, tuttavia, fu sempre convinto che Dio lo avrebbe guidato. Svolse fedelmente il suo incarico, riponendo costantemente la sua fiducia nel Signore... Durante la sua infanzia, egli aveva considerato più importante adempiere al proprio dovere piuttosto che soddisfare le proprie inclinazioni. L'onestà, la fede sincera e la nobiltà d'animo che lo avevano caratterizzato da giovane diedero i loro frutti nell'età matura. Una vita semplice e pura aveva favorito lo sviluppo delle sue facoltà fisiche e mentali. Comunicare con Dio riflettendo sulla sua creazione, meditare sulle grandi verità rivelate ai patriarchi, eredi della fede: tutto ciò aveva approfondito ed elevato la sua spiritualità, sviluppando e migliorando le sue capacità intellettuali come nessun altro studio avrebbe potuto fare. La fedeltà al dovere, in qualsiasi situazione, dalla più umile alla più elevata, aveva sviluppato al massimo grado ogni sua capacità. Un carattere integro e nobile è il risultato di una vita conforme alla volontà di Dio... Sono pochi coloro che comprendono l'importanza delle piccole cose per lo sviluppo del carattere: a questo scopo nulla è veramente insignificante. Le diverse circostanze nelle quali ci troviamo, giorno dopo giorno, sono destinate a mettere alla prova la nostra fedeltà e a prepararci ad affrontare impegni più importanti. Il rispetto dei princìpi morali nella nostra vita quotidiana ci abitua a considerare il dovere come superiore e più importante del piacere e delle nostre naturali propensioni. PP 222,223 CIF 60 3 Come scudo contro la tentazione e come ispirazione alla purezza e alla verità, nessun influsso può uguagliare la percezione della presenza di Dio. "Tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto". Ebrei 4:13. Questo pensiero protesse sempre Giuseppe in mezzo alla corruzione dell'Egitto. Alle lusinghe della tentazione, egli rispose con fermezza: "Come dunque potrei io fare questo gran male e peccare contro Dio?" Genesi 39:9. La fede, se coltivata, fornirà questa protezione a ogni persona. Ed 225 ------------------------La nostra forza vitale, 19 febbraio CIF 61 1 Così tutto il tempo che Adamo visse fu di nove centotrent'anni; poi morì. Genesi 5:5 CIF 61 2 Il libro di Genesi fornisce un resoconto abbastanza preciso della vita sociale e individuale, e tuttavia non abbiamo alcuna segnalazione di un bambino cieco, sordo, storpio, deforme o demente. Non c'è un caso di una morte naturale nell'infanzia, o nella prima virilità. Non si parla di uomini e donne che muoiono di malattie. Gli annunci dei necrologi nel libro d Genesi dicono: "Così tutto il tempo che Adamo visse fu di nove centotrent'anni; poi morì". "E tutti i giorni di Seth furono nove centododici anni: ed egli morì". Per quanto riguarda gli altri, il testo dice: "ha vissuto fino prospera vecchiaia, e poi morì". Era così raro che un figlio morisse prima del padre che un evento del genere era considerato degno di essere registrato: "Haran morì alla presenza di Terah suo padre..." Genesi 11:28 Dio ha dotato l'uomo di una forza vitale tale da resistere le malattie causate dalla razza umana in seguito alle perversioni che si sono susseguite per 6000 anni. Questo fatto di per sé è sufficiente a comprovare la forza e l'energia che Dio ha dato all'uomo nella sua creazione. Ci sono voluti più di duemila anni di criminalità e indulgenza delle passioni per sviluppare le malattie degli uomini. Se Adamo, alla sua creazione, non fosse stato dotato di una forza vitale venti volte superiore a quella degli uomini di oggi, la razza umana, con le sue attuali abitudini nel violare le leggi naturali, si sarebbe estinta. Al tempo del primo avvento di Cristo, la razza umana si è degenerata così rapidamente che le malattie si svilupparono in modo da portare dolore e sofferenza inesprimibile... CIF 61 3 Dio non ha creata la razza umana nella sua attuale debole condizione. Questo stato di cose non è opera di Provvidenza, ma opera dell'uomo; ciò è stato causato da abitudini e abusi sbagliati, dalla violazione delle leggi che Dio aveva fatto per governare l'esistenza dell'uomo. Attraverso le tentazioni per assecondare l'appetito, Adamo ed Eva persero la loro statura, la loro santità e la loro felicità. E proprio a causa delle tentazioni che gli uomini si sono indeboliti. Hanno permesso che l'appetito e le passioni diventassero abitudini, perdendo in tal modo intelletto e sano ragionamento... CIF 61 4 È sorprendente notare l'assoluta assenza di principi che caratterizzano questa generazione, e ciò è evidente nel disprezzo per le leggi della vita e della salute. In questo ambito prevale l'ignoranza, nonostante la luce splende intorno a loro. La principale preoccupazione della maggior parte delle persone è: Che mangerò? Che berrò? E con cosa mi vestirò? Quanto grande è il contrasto tra questa generazione e coloro che hanno vissuto durante i primi 2000 anni! 3T, pp. 138-141 ------------------------Noi tutti siamo opera delle Tue mani, 20 febbraio CIF 62 1 Tuttavia, o Eterno, tu sei nostro padre; noi siamo l'argilla e tu colui che ci formi; noi tutti siamo opera delle tue mani. Isaia 64:8 CIF 62 2 Mentre l'agente umano sta progettando e pianificando qualcosa che Dio gli ha impedito di fare, egli si trova in grande difficoltà. Più si lamenta, più le difficoltà aumentano. Quando egli si lascia formare come argilla nelle mani del Vasaio, allora Dio può trarre da lui un vaso d'onore. L'argilla si presta a essere lavorata. Se solo l'uomo si volesse mettere nelle mani di Dio, sarebbe trasformato in un vaso d'onore. CIF 62 3 Lasciamo quindi che la mano di Dio lavori l'argilla. Lui sa esattamente che tipo di vaso vuole. Ogni uomo ha ricevuto il proprio compito, perché sa cosa è più adatto per lui. Molti lavorano contro la volontà di Dio rovinando in questo modo ogni cosa. Il Signore vuole che tutti siano sottomessi alla Sua guida e che lavorino unitamente con Cristo e imparino ad assomigliarlo. Se l'io si sottometterà a Lui, diventando così parte della rete della vita, crescerà in un tessuto meraviglioso che rallegrerà l'universo di Dio. L'argilla non potrà essere modellata per onorare ciò che non è mai stato messo nelle mani di Dio. La vita cristiana è arrendersi quotidianamente, sottomettersi di continuo a Dio al fine di ottenere nuove vittorie. L'io deve essere abbandonato per far posto all'amore di Dio per essere costantemente coltivato. Solo così possiamo crescere in Cristo. Solo così la vita può essere modellata secondo il modello divino. Ogni figlio di Dio deve fare del suo meglio per elevare lo standard di Verità. Egli deve lavorare secondo il piano di Dio. È Cristo che deve essere esaltato al posto dell'io. Nella Sua Parola Dio si paragona a un vasaio e il Suo popolo all'argilla. Il suo lavoro è di plasmare e modellare l'uomo a Sua somiglianza. La lezione che dobbiamo imparare è la sottomissione. Se viene data la dovuta attenzione all'istruzione divina, l'io si arrenderà alla volontà divina, e allora la mano del Vasaio produrrà un vaso con una forma perfetta. The SDA Bible Commentary, Ellen G. White Comments, Vol. 4, p. 1154). CIF 62 4 Il Vasaio prende l'argilla nelle Sue mani e modella secondo la Sua volontà. La impasta e la lavora... Così diventa un vaso adatto all'uso. Il Grande Maestro e Operaio desidera modellarci e adattarci. Come l'argilla è nelle mani del Vasaio, così anche noi dobbiamo metterci nelle Sue mani. Non siamo noi a fare il lavoro del Vasaio. La nostra parte consiste nell'abbandonarci nelle mani del Maestro Operaio. Testimonies, vol. 8, pp. 186, 187.. ------------------------La Parola di Dio creò tutte le cose, 21 febbraio CIF 63 1 I cieli furono fatti per mezzo della parola dell'Eterno, e tutto il loro esercito mediante il soffio della sua bocca. Salmo 33:6 CIF 63 2 Il mondo intero è sottoposto al controllo di Dio. la natura ubbidisce alle Sue leggi. Tutto esprime e attua la volontà del Creatore. Le nuvole, il sole, la rugiada, la pioggia, il vento e la tempesta rispondono alla sua supervisione e ubbidiscono ai suoi comandi. Lo stelo del frumento fuoriesce dal terreno perché ubbidisce alla legge divina, producendo "prima l'erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato". Marco 4:28 Il Signore lo fa crescere nella stagione che gli appartiene, perché non si opponga alla sua opera. Le Sue opere, come si vede nel mondo naturale, purtroppo, non sono né comprese né apprezzate. Questi silenziosi predicatori potrebbero insegnare agli esseri umani le grandi lezioni solo se volessero ascoltare con attenzione. CIF 63 3 Può essere che l'uomo, creato all'immagine di Dio, dotato della ragione e della parola, non sia in grado di riconoscere i doni che Dio gli ha concesso e che questi doni possono essere triplicati. CIF 63 4 Coloro che potrebbero essere elevati e nobilitati, adatti a diventare collaboratori del più grande Maestro che il mondo abbia mai conosciuto, si accontentano di rimanere imperfetti e incompleti nel carattere, producendo disordine, quando potrebbero diventare vasi d'onore? I corpi e le anime comprati a caro prezzo, sono così ostacolati dalle abitudini mondane e dalle pratiche empie, non possono riflettere la bellezza del carattere di Colui che ha creato tutte le cose nel modo perfetto. Nessuno in queste condizioni potrà usufruire delle benedizioni di Cristo, quando dice: "Ben fatto, servo buono e fedele". Dio ha parlato e le Sue parole hanno creato tutte le cose nel mondo naturale. La creazione di Dio è un contenitore di mezzi resi pronti da impiegare per fare la Sua volontà. Niente è inutile, eppure la maledizione ha fatto sì che il nemico ha seminato la zizzania. Sono solo gli esseri razionali a causare confusione nel nostro mondo? Non dovremo forse onorare il nostro Dio e Salvatore onnisciente? Egli è venuto nel nostro mondo affinché la Sua perfezione si rivelasse in noi... CIF 63 5 La nostra fede deve aumentare. Dobbiamo crescere alla sua somiglianza, sia nella condotta sia nella disposizione. La luce che illumina il nostro cammino, la verità che si presta alla nostra intelligenza, se obbedita, santificherà e trasformerà l'anima... CIF 63 6 La conoscenza della Verità, la saggezza celeste, le doti spirituali, sono beni celesti, affidati a noi per un continuo miglioramento. Letter 131, 1897.. ------------------------L'energia creativa di Dio sostiene l'universo, 22 febbraio CIF 64 1 Egli copre il cielo di nuvole, prepara la pioggia per la terra e fa crescere l'erba sui monti. Egli provvede cibo al bestiame e ai piccoli dei corvi che gridano. Salmo 147:8,9 CIF 64 2 La Bibbia dovrebbe occupare il primo posto nell'educazione dei bambini e dei giovani, tuttavia, il libro della natura ha un'importanza ancora maggiore. Le opere create da Dio, testimoniano il Suo amore e il Suo potere. Egli ha creato il mondo con ciò che esso contiene. Dio è amante del bello; e nel mondo che Egli ha creato per noi, non solo ci ha dato tutto ciò che è necessario per il nostro benessere, ma ha riempito i cieli e la terra di bellezza. Vediamo con quale amore Egli prende cura dei ricchi campi. La Sua mano ha fatto le rocce e le montagne. Gli alti alberi crescono al Suo comando; ha stesso il tappeto di velluto verde sulla terra, alternandolo con arbusti e fiori. CIF 64 3 Perché Dio ha rivestito la terra e gli alberi con il verde vivente invece che con il marrone o altro colore scuro? Ciò è potrebbero essere più piacevoli alla vista? I nostri cuori non sono pieni di gratitudine quando vediamo la Sua saggezza e l'amore in tutte queste meraviglie della Sua creazione? La stessa energia creativa che ha portato all'esistenza il mondo, è ancora esercitata per sostenere l'universo e continuare il lavoro della natura. La mano di Dio guida i pianeti nella loro ordinata orbita nei cieli. Non è a causa del potere intrinseco che anno dopo anno la terra continua il suo moto intorno al sole e produce i suoi doni. È la Parola di Dio che controlla gli elementi. Copre i cieli con le nuvole e prepara la pioggia per la terra. Rende fruttuose le valli e "l'erba cresce sulle montagne". Salmo 147:8 È attraverso il suo potere che fiorisce la vegetazione, che le foglie appaiono e i fiori sbocciano. L'intero mondo naturale è stato progettato per essere un interprete delle cose di Dio. Nella casa in Eden di Adamo ed Eva, la natura era piena della conoscenza di Dio e d'istruzioni divine. Alle loro attente orecchie arrivava la voce della saggezza. La sapienza del Creatore fu accolta nei loro cuori, perché erano in comunione con Lui durante le Sue opere. Non appena la coppia trasgredì la legge dell'Altissimo, la luce del volto di Dio e di tutta la natura scomparve. Da questo momento la coppia fu contaminata dal peccato. Le lezioni di Dio non furono cancellate, affinché potessero essere studiate e insegnate... i bambini e i giovani, tutte le classi di studenti, hanno bisogno di trarre le lezioni da questa fonte. Di per sé, la bellezza della natura porta l'anima lontano dal peccato e dalle attrazioni mondane verso la purezza, la pace e verso Dio.Counsels to Parents, Teachers, and Students, 185, 186 ------------------------Il potere di Dio nella natura e in noi, 23 febbraio CIF 65 1 Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili. Romani 1:20 CIF 65 2 Nella coltura del suolo i lavoratori attenti troveranno dei tesori ai quali non avevano neppure lontanamente pensato. Nessuno può avere successo in agricoltura o nel giardinaggio se non tiene conto delle leggi della natura. Si devono studiare le caratteristiche particolari di ogni pianta: qualità differenti richiedono diversità di suolo e di coltura, e la riuscita è subordinata dalla sottomissione alle leggi che reggono ognuna di esse. L'attenzione richiesta per il trapianto, affinché neppure una fibra di una radice si guasti o sia mal sistemato, le cure per le piante tenere, la potatura e l'annaffiamento, la protezione contro il gelo e contro il sole, la lotta contro le erbacce, le malattie e gli insetti, insegnano non solo importanti lezioni sullo sviluppo del carattere, ma a fare del lavoro un mezzo di sviluppo. Quando si coltiva l'accuratezza, la pazienza, l'attenzione per il particolare e l'ubbidienza alle leggi, si raggiunge una grande preparazione. Il costante contatto con il mistero della vita e con le bellezze della natura, come pure la delicatezza necessaria per occuparsi di questi meravigliosi oggetti della creazione divina, tendono a risvegliare la mente e ad affinare ed elevare il carattere. La lezione imparata prepara l'educatore ad agire con maggiore efficacia sulle altre menti. Ed 111,112 La stessa potenza che sostiene la natura agisce nell'essere umano, e le stesse grandi leggi che dirigono la stella e l'atomo controllano anche la nostra vita. Le leggi che comandano i battiti del cuore, regolando l'afflusso del sangue nel corpo, sono quelle dell'Onnipotente che esercita il suo potere anche sull'anima. Da lui procede la vita la quale, soltanto in armonia con lui, può trovare la giusta sfera d'azione. Trasgredire la sua legge nel campo fisico, mentale o morale, significa porsi al di fuori dell'armonia universale, introducendo perciò discordia, anarchia e rovina. Per chi impara a interpretare i suoi insegnamenti in questo modo, tutta la natura si accende di una luce nuova: il mondo diventa un libro di studio e la vita una scuola. La comprensione della stretta unione dell'essere umano con la natura e con Dio, di come la legge regola universalmente ogni cosa, dei risultati della trasgressione, non può mancare di agire allora sulla mente modellando il carattere. Sono queste le lezioni che i nostri figli devono apprendere. Ai bambini la natura offre una sorgente inesauribile d'istruzione e di gioia. E per quelli più avanti con gli anni, che hanno bisogno della silenziosa rievocazione delle verità spirituali ed eterne, l'insegnamento della natura sarà ugualmente fonte di piacere e d'insegnamento. L'invisibile è reso chiaro dal visibile. Su tutte le cose si possono scorgere l'immagine e la firma di Dio. Ed 99,100 ------------------------Il Seminatore celeste, 24 febbraio CIF 66 1 Ed egli espose loro molte cose in parabole, dicendo: «Ecco, un seminatore uscì a seminare. Matteo 13:3 CIF 66 2 In Oriente la situazione era così instabile, e il pericolo di subire violenze così grave, che la gente risiedeva principalmente in città fortificate, e i contadini si recavano quotidianamente al di là delle mura per lavorare. Così Cristo, il Seminatore venuto dal cielo, uscì per seminare. Lasciò la dimora sicura e tranquilla, lasciò la gloria di cui godeva ancora prima che il odo esistesse insieme al Padre, lasciò il Suo posto sul trono dell'universo. Venne per soffrire, per essere tentato; venne in solitudine, per seminare con lacrime e annaffiare col suo sangue il seme della vita per un mondo perduto. I Suoi servi, allo stesso modo, devono uscire a seminare. Quando fu chiamato a diventare un seminatore del seme della verità, Abramo ricevette l'ordine: "Va via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla tua casa di tuo padre, e va nel paese che io ti mostrerò". Genesi 12:1. "È partì senza sapere dove andava". Ebrei 11:8... CIF 66 3 Con fatica e lacrime, in solitudine, con sacrificio, il seme deve essere sparso. "Il seminatore semina la parola". Cristo è venuto per seminare la Verità in questo mondo. Fin dalla caduta dell'uomo, Satana ha seminato il seme dell'errore. Fu con una bugia che riuscì ad avere il controllo sull'uomo, ed è ancora così che lavora per rovesciare il regno di Dio sulla terra e tenere in pugno gli uomini. Seminatore di un mondo superiore, Cristo venne per seminare i semi della Verità. Solo Colui che aveva partecipato ai consigli di Dio, che aveva dimorato nel luogo santissimo dell'Eterno poteva portare agli uomini i principi puri della verità. Fin dalla caduta dell'uomo, Cristo è stato il Rivelatore della verità al mondo. CIF 66 4 Attraverso Lui, il seme incorruttibile, "la Parola vivente e permanente di Dio" -- 1 Pietro 1:23 - viene trasmessa all'uomo. Già con la prima promessa fatta alla stirpe caduta nell'Eden, Cristo stava seminando il seme del Vangelo; ma la parabola del seminatore si applica in maniera particolare al suo ministero personale tra gli uomini, e all'opera che aveva così stabilito. La Parola di Dio è il seme. Ogni seme ha in sé un principio germinativo. In esso è racchiusa la vita della pianta. Perciò c'è vita nella Parola di Dio. Cristo afferma: "Le parole che vi ho dette sono spirito e vita". Giovanni 6:63... CIF 66 5 In ogni comandamento e in ogni promessa della Parola di Dio vi è la potenza, la vita stessa di Dio, con cui il comandamento può essere adempiuto e la promessa realizzata. Chi, per fede, riceve la Parola, riceve la vita stessa e il carattere di Dio. COL 36-38 ------------------------La crescita è un dono di Dio, 25 febbraio CIF 67 1 Quelli che abitano alla sua ombra ritorneranno, rivivranno come il grano, fioriranno come la vite e saranno celebri come il vino del Libano. Osea 14:7 CIF 67 2 La Bibbia descrive il cambiamento del cuore, che permette all'uomo di diventare figlio di Dio, con l'immagine della nascita, oppure di un buon seme che, dopo essere stato gettato nel terreno, germoglia. In questo senso coloro che si convertono al Cristo devono essere "come bambini appena nati" (1 Pietro 2:1), "crescere" fino a diventare "uomini perfetti, degni dell'infinita grandezza di Cristo" (Efesini 4:13); in altre parole devono crescere e portare frutto come un buon seme che viene gettato nel terreno. Il profeta Isaia dice che coloro che vivono un'esperienza simile "saranno come splendidi alberi piantati da Dio per rivelare la sua gloria e potenza". Isaia 61:3. Queste immagini tratte dalla natura aiutano a comprendere meglio le verità misteriose della vita spirituale. Non c'è saggezza o intelligenza umana che possa donare la vita anche al più semplice oggetto che si trova in natura. Come le piante e gli animali vivono perché Dio ha infuso in loro la vita, così la vita spirituale che si manifesta nell'uomo proviene solo da Dio. "Se non si nasce nuovamente" (Giovanni 3:3) non si può vivere quella vita che il Cristo ci ha offerto. Dio non solo dà la vita, ma la sviluppa; è lui che trasforma il bocciolo in fiore e il fiore in frutto, è per la sua potenza che il seme germoglia e diventa "prima un filo d'erba, poi la spiga e poi, nella spiga, il grano maturo". Marco 4:28. Il profeta Osea afferma che Israele "...fiorirà come un giglio... Tornerà a vivere sotto la mia protezione. Coltiverà il grano, fiorirà come la vigna". Osea 14:5, 7. Gesù stesso ci esorta a considerare "come crescono i fiori dei campi". Luca 12:27. Le piante o i fiori non si sviluppano per una loro capacità intrinseca o perché si preoccupino e cerchino con impegno di crescere, ma semplicemente perché vengono sostenuti da Dio; così come nessun bambino può aumentare di statura semplicemente volendo e sforzandosi di diventare più alto, l'impegno personale e la preoccupazione non determinano nessuno sviluppo spirituale. Le piante e i bambini crescono perché ricevono dall'ambiente l'aria, il sole, il cibo, ciò di cui necessitano per la vita. Il Cristo può essere paragonato a questi doni che la natura dispensa, ad animali e piante, perché sostiene coloro che confidano in lui. Grazie all'incomparabile dono di suo Figlio, Dio ha avvolto il mondo in un'atmosfera di grazia che non è meno concreta dell'aria che circonda il nostro pianeta. Tutti coloro che scelgono di respirare in questo ambiente vivificante, vivranno e si svilupperanno fino a raggiungere l'ideale di maturità che il Cristo ha annunciato. Così come i fiori si orientano verso il sole affinché i raggi luminosi ne perfezionino la bellezza e la simmetria, anche noi dovremmo rivolgerci verso il Sole di giustizia perché i suoi raggi ci possano illuminare e rendere il nostro carattere simile a quello del Cristo. SC 67,68 ------------------------Dipendenza totale da Cristo, 26 febbraio CIF 68 1 Poiché in lui viviamo, ci muoviamo e siamo, come persino alcuni dei vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua progenie". Atti 17:28 CIF 68 2 "Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna". Giovanni 3:16 Ecco la chiara condizione dichiarata da Cristo, Colui che è senza peccato. Quando decidiamo deliberatamente rinnegare la Parola pronunciata da Gesù Cristo: "Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte" - Matteo 6:33 -- come possiamo aspettarci di accettare la Sua religione? Per approfondire la nostra visione della Sua condiscendenza e bontà, dobbiamo imparare a distinguere il bene dal male. Questo ci aiuterà a dimostrare che Egli identifica i Suoi interessi con quelli dell'umanità sofferente. I Suoi insegnamenti apriranno i nostri occhi per cogliere le bellezze sia della natura sia delle creature di Dio. "Osservate i corvi, essi non seminano e non mietono, non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre; ebbene, voi valete molto più degli uccelli. E chi di voi può con la sua ansietà aggiungere alla sua statura un sol cubito? Se dunque non potete far neppure ciò che è minimo, perché siete in ansia per il resto"? Luca 12:24-25 Qui c'è presentato, indubbiamente, che l'uomo dipende da Dio per ogni respiro, per ogni battito del cuore, per ogni funzione del nervo e del muscolo dell'organismo vivente. Ogni attività del corpo dipende dal potere di un Dio infinito. "Perché siete in ansietà intorno al vestire? Considerate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico, che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. Ora se Dio riveste in questa maniera l'erba dei campi, che oggi è e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi, o uomini di poca fede? Non siate dunque in ansietà, dicendo: "Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo"? Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte". Matteo 6:28-33 Qui, Cristo guida la mente alla contemplazione della natura; il Suo potere tocca l'occhio e i sensi per discernere le meravigliose opere del potere divino. Dirige l'attenzione attraverso la natura verso il Dio della natura, Colui che sostiene i mondi con la Sua potente mano... non un passero cade a terra senza il volere del Padre vostro... Cristo rappresenta la divinità della Sua creazione, che potrebbe sembrare così insignificante. Eppure, ogni albero, ogni arbusto, ogni fiore che sboccia, il giglio del campo, sono rivestiti con la Sua veste di verde vivente, e tenuti in ordine. Tutto questo testimonia che Dio ama l'uomo. Manuscript 73, 1893.. ------------------------Un impulso di vita in tutta la creazione, 27 febbraio CIF 69 1 Considerate come crescono i gigli della campagna. Matteo 6:28 CIF 69 2 I fiori ancora umidi di rugiada brillavano sulle colline e sui prati. Gesù li indicò dicendo: "...Osservate come crescono i gigli della campagna...". Matteo 6:28. L'arte degli uomini può cercare di imitare la bellezza delle piante e dei fiori e anche i loro colori delicati, ma nessun tocco può infondere vita al più piccolo fiore o al più sottile filo d'erba. Il cespuglio fiorito sul bordo della strada deve la sua esistenza alla stessa potenza che segue le stelle del cielo. Tutta la creazione palpita di quella vita che ha la sua origine dalla generosità di Dio che ha saputo donare ai fiori dei campi una veste così sontuosa che nessun re ha mai avuto. È chi ha creato i fiori e ha permesso al passero di cantare che dice: "Osservate come crescono i gigli" e "guardate gli uccelli". Le bellezze della natura possono insegnarci la saggezza di Dio meglio di quanto possono farlo gli uomini più colti. Sui petali dei gigli Dio ha scritto un messaggio che il nostro cuore potrà comprendere nella misura in cui non proveremo più sfiducia, rinunceremo all'egoismo e dimenticheremo le preoccupazioni. CIF 69 3 Dio non ci ha forse donato la bellezza dei fiori e il canto degli uccelli per rallegrare la nostra vita? Avrebbe potuto donarci solo ciò che era indispensabile per la nostra esistenza, senza i fiori e gli uccelli, Dio non si è limitato all'essenziale. La bellezza del creato è solo un pallido raggio della sua gloria. Se la natura è caratterizzata da tanto splendore, solo per il nostro piacere, come potremmo dubitare che egli non ci accorderà anche tutto ciò che c'è necessario? "Osservate come crescono i gigli della campagna". Ogni fiore che apre i suoi petali alla luce del sole ubbidisce a una grande legge della natura. Com'è semplice e bella la sua vita! Grazie ai fiori Dio vuole attirare la nostra attenzione sulla bellezza del carattere del Cristo. Chi ha dotato i fiori di una tale bellezza desidera ancora di più che gli uomini siano rivestiti della perfezione del Cristo. CIF 69 4 Gesù ci invita a riflettere su come crescono i gigli della campagna; come nonostante spuntino dalla terra fredda e scura, o dal fango di un fiume, siano caratterizzati da tanta bellezza e profumo. Vedendo il bulbo che li produce, chi può immaginare la futura perfezione del giglio? Quando la vita che Dio gli ha dato è che nascosta dentro di lui, risponde all'azione della pioggia e del sole, si manifestano quella grazia e quella bellezza che stupiscono tutti. La stessa cosa accade nella vita che il Signore accorda a ogni uomo che si abbandona all'influsso della sua grazia. La pioggia e il sole dispensano effetti benefici. È l'azione di Dio che fa sbocciare i fiori, e questo stesso influsso produce in noi i doni del suo Spirito. MB 95-97 ------------------------Dio provvede ai nostri bisogni, 28 febbraio CIF 70 1 Non siate con ansietà solleciti per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Matteo 6:25 CIF 70 2 Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro. Colui che vi ha creato sa che avete bisogno di nutrimento; chi ha formato il vostro corpo sa che è necessario proteggerlo. Chi vi ha donato il bene supremo della vita non vi concederà anche tutto ciò che è necessario per il vostro benessere? CIF 70 3 Gesù attrasse l'attenzione dei suoi uditori parlando degli uccelli che senza nessuna preoccupazione facevano risuonare in cielo i loro canti. "...Non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro?" (Matteo 6:26) chiede Gesù. CIF 70 4 La stessa cosa accade nella vita che il Signore accorda a ogni uomo che si abbandona all'influsso della Sua grazia. La pioggia e il sole dispensano effetti benefici. È l'azione di Dio che fa sbocciare i fiori, e questo stesso influsso produce in noi i doni del suo Spirito. La legge di Dio è una legge d'amore. Ci ha circondati con delle bellezze della natura per insegnarci che non siamo su questa terra soltanto per piantare, costruire, mietere o filare ma per diffondere, come i fiori e grazie all'amore del Cristo, la gioia nella vita di coloro che vivono intorno a noi. CIF 70 5 Genitori fate in modo che i vostri figli imparino questi insegnamenti dai fiori. Portateli nei giardini e nei campi, sotto gli alberi ricchi di foglie, insegnando loro a leggere nella natura il messaggio d'amore che il Signore vi ha scritto. Il pensiero di Dio sarà così associato a quello dei fiori, degli uccelli e degli alberi. I bambini impareranno a considerare la creazione come un esempio delle attenzioni che Dio ha per loro. La religione risulterà attraente e potrete spiegare la legge della sua bontà. CIF 70 6 Dite ai vostri figli che grazie al grande amore di Dio la loro natura può cambiare ed essere in armonia con la Sua. Spiegate che la loro vita potrà essere bella come quei fiori e che la bellezza del Creatore è superiore a quella della natura. Allora essi lo ameranno con tutto il cuore. Egli diventerà il Compagno nelle loro attività quotidiane, l'Amico preferito, e la loro vita sarà trasformata dalla sua purezza. RH, May 19, 1896.. ------------------------Cristo ha preso su di Sé la natura umana, 1 marzo CIF 72 1 E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità. Giovanni 1:14 CIF 72 2 Come possiamo vedere, Giovanni attribuisce tutto il potere a Cristo e parla della maestà e della Sua grandezza. Fa rifulgere i raggi divini di preziosa Verità come il sole emana i suoi raggi. Egli presenta Cristo come l'unico mediatore tra Dio e l'umanità. La dottrina dell'incarnazione di Cristo è un mistero, "cioè, il mistero che è stato nascosto per tutti i secoli e per tutte le generazioni, ma che ora è stato manifestato ai suoi santi". Colossesi 1:26 È il grande e profondo mistero della Pietà. "E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi"…Giovanni 1:14 Cristo si rivestì della natura umana, una natura inferiore alla sua natura celeste. Nulla dimostra la meravigliosa condiscendenza di Dio come questo. Egli "ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio".(Giovanni 3:16) Giovanni presenta questo meraviglioso argomento con semplicità, affinché tutti possano cogliere la Verità esposta per essere illuminati. Cristo non prese la natura umana in forma apparente, lo fece veramente. "Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato"… Ebrei 2:14 Gesù era il figlio di Maria; era della stirpe di Davide, secondo la discendenza umana. Di Lui si dice che era uomo, l'uomo Cristo Gesù. "Quest'uomo", scrive Paolo, "è stato ritenuto degno di una gloria tanto più grande di quella di Mosè. La nascita di Cristo quanto chi costruisce una casa ha maggior onore della casa stessa". Ebrei 3:3 La Parola di Dio non parla soltanto dell'umanità di Cristo, ma anche riguardo alla Sua preesistenza. La Parola esisteva come un essere divino, come l'eterno Figlio di Dio, in unione e unità con il Padre. Sin dall'eternità Egli, era il Mediatore del patto, Colui nel quale tutte le nazioni della terra, sia Giudei sia Gentili, dovevano essere benedetti a condizione che lo accettavano. "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio". Giovanni 1:1 Fin dal principio, il Padre e il Figli sapevano che si sarebbe verificata l'apostasia di Satana e la caduta dell'uomo a causa delle sue tentazioni e dei suoi inganni. Il piano della salvezza è stato progettato per redimere la razza umana caduta e dargli un'altra possibilità. Cristo fu designato quale Mediatore, ancor prima della creazione del mondo, designato dall'eternità per essere il nostro sostituto e la nostra garanzia. Ancor prima della creazione del mondo, fu stabilito che la divinità di Cristo avrebbe dovuto rivestire l'umanità. "Tu non hai voluto né sacrificio né offerta…disse Cristo, ma mi hai preparato un corpo"… Ebrei 10:5 Gesù, però, non venne nel mondo in forma umana prima della scadenza del tempo. Egli venne su questa terra, a Betlemme, come un neonato. Nessuno, nemmeno al più dotato dei figli di Dio venuto in questo mondo, gli fu riconosciuta la stessa dimostrazione di gioia come fu data a Gesù bambino in Betlemme. Gli angeli di Dio intonarono le loro lodi per le colline e le pianure di Betlemme. RH Apr. 5, 1906 ------------------------La nascita di Cristo un mistero insondabile, 2 marzo CIF 73 1 Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio e gli porrà nome Emmanuele. Isaia 7:14 CIF 73 2 Noi non potremo mai comprendere perché Gesù si abbassò a diventare un piccolo bambino. Egli poteva venire su questa terra con la Sua bellezza originale, e si sarebbe distinto tra gli esseri umani. Il Suo volto avrebbe potuto essere radioso di Luce, e il suo corpo alto e bello. Sarebbe potuto venire in una forma tale che chiunque l'avesse guardato, sarebbe stato affascinato. Ma il Signore, ha pianificato l'apparizione di Suo Figlio tra gli uomini in tutt'altro modo. Egli doveva essere simile a coloro che appartenevano alla famiglia umana e alla razza ebraica. I suoi lineamenti dovevano essere come quelli di altri esseri umani, senza una particolare bellezza, perché non doveva apparire diverso dagli altri. Egli doveva essere come uno di noi, e presentarsi come un uomo davanti al cielo e alla terra. Era venuto a prendere il posto dell'uomo, e a compromettersi in favore dell'uomo, a pagare il debito per i peccati di tutti gli uomini. Doveva vivere una vita pura sulla terra, e dimostrare che Satana aveva detto una falsità quando affermò che la famiglia umana apparteneva a lui per sempre, e che Dio non poteva riscattare gli uomini dalle sue mani. Gli uomini contemplarono prima Cristo come un bambino… Quanto più pensiamo a Cristo che si fa bambino sulla terra, tanto più meraviglioso appare questo tema. Come poteva essere che il bimbo indifeso nella mangiatoia di Betlemme fosse il divino Figlio di Dio? Anche se non possiamo capire questo mistero, possiamo credere che Colui chi ha creato i mondi, per causa nostra divenne un bambino indifeso. Benché era superiore a tutti gli angeli, benché era così grande come il Padre nel suo trono nei cieli, Egli divenne uno come noi. In Lui, Dio e l'uomo divennero uno, ed è in quest'atto che noi troviamo la speranza della nostra razza caduta. Guardando a Cristo nella carne, noi guardiamo a Dio nell'umanità, e vediamo in Lui lo splendore della gloria divina, l'immagine espressa di Dio Padre. SM 127,128 CIF 73 3 Contemplando l'incarnazione di Cristo con umiltà, siamo avvolti da un mistero insondabile, che la mente umana non può comprendere. Più tentiamo di comprendere, più si fallisce. Quanto è ampio il contrasto tra la divinità di Cristo e il bambino indifeso nella mangiatoia di Betlemme. Come possiamo misurare la distanza tra il Dio potente e un bambino indifeso? Eppure il Creatore dei mondi, Colui nel quale era materialmente la pienezza della divinità, si manifestò nel bambino indifeso nella mangiatoia. Molto più alto di qualunque altro angelo, uguale al Padre in dignità e gloria, eppure con indosso l'abito dell'umanità. La divinità e l'umanità furono misteriosamente combinate, e l'uomo e Dio divennero una cosa sola. È in questa unione che si trova la speranza per la razza umana caduta. ST, July 30, 1896 ------------------------Natura unita con Uno, 3 marzo CIF 74 1 Infatti egli non si prende cura degli angeli, ma si prende cura della progenie di Abrahamo. Egli doveva perciò essere in ogni cosa reso simile ai fratelli, perché potesse essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per fare l'espiazione dei peccati del popolo. Ebrei 2:16,17 CIF 74 2 La natura umana del figlio di Maria fu trasformata nella natura divina del Figlio di Dio? No, entrambe le nature furono misteriosamente fuse in una sola persona: l',Uomo Cristo Gesù. In Lui abitava corporalmente tutta la pienezza della Divinità. Quando Cristo fu crocefisso, fu la sua natura umana quella che morì. La Divinità non s'indebolì né morì; questo sarebbe stato impossibile. Cristo, l',Immacolato, salverà ogni figlio e figlia di Adamo che accetta l'offerta della salvezza, e che acconsente a diventare figlio di Dio. Il Salvatore comprò la razza caduta col suo sangue. Questo è un gran mistero, un mistero che non sarà totalmente e completamente compreso nella sua grandezza finché non avrà luogo la traslazione dei redenti. Allora il potere, la grandezza e l',efficacia del dono di Dio per l',uomo saranno capite. Ma il nemico ha deciso che questo dono sia avvolto nel mistero e che diventi insignificante. Dovremo affrontare falsi sentimenti. Mai, mai potremo permetterci di mettere la nostra fiducia nella grandezza umana, alcuni l',hanno fatto, guardarono all',uomo, come gli angeli nel cielo lo fecero col ribelle Lucifero cosicché persero il senso della presenza di Cristo e di Dio. SDA Bible Commentary, vol. 5, p. 1113.. CIF 74 3 Dovremmo evitare falsi sentimenti. Non dovremo mai e poi mai permetterci di riporre fiducia nella grandezza umana come alcuni hanno fatto, guardando agli uomini come quando gli angeli in cielo guardavano il ribelle lucifero, e quindi, perdere il senso della presenza di Dio. Chi, cercando può scoprire tutto su Dio? I Vangeli rivelano il carattere di Cristo come infinitamente perfetto. Vorrei poter parlare di questo in modo che il mondo intero potesse sentire ciò che riguarda la missione di Cristo... "Investigate le Scritture", disse Cristo, "perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me". Giovanni 5:39 Le sofferenze del Redentore, l'umiltà del Suo carattere, non sono comprese, e quindi le Sue virtù non sono praticate. I tesori di conoscenza che si possono ottenere da Dio sono inesauribili. Gli uomini più dotati sulla terra, con tutti i loro poteri dati da Dio nell'esaltare il carattere di Gesù, potrebbero farlo fino al giudizio universale; eppure non riuscirebbero a presentarlo come Egli è veramente. I misteri della redenzione, che abbracciano il carattere divino-umano di Cristo, la Sua incarnazione, la Sua espiazione per il peccato, non possono essere spiegate nemmeno dagli uomini più saggi. Solo Gesù Cristo potrà rivelarlo. Il tema della redenzione sarà studiato dai redenti attraverso l'eternità. Il riflesso della gloria di Dio risplenderà per sempre dal volto del Salvatore. Letter 280, 1904.. ------------------------Lo Spirito di Cristo nella gioventù, 4 marzo CIF 75 1 E, quando egli compì dodici anni, essi salirono a Gerusalemme, secondo l'usanza della festa. Luca 2:42 CIF 75 2 All'età di 12 anni lo Spirito Santo dimorava già in Gesù. A Cominciare da questo momento, Egli sentiva già l'onere della missione per la quale era venuto nel nostro mondo. Parlava e faceva domande molto importanti come se avesse studiato più di coloro che lo ascoltavano. Eppure i Suoi discorsi illuminavano le loro menti affinché comprendessero le profezie e la vera missione del Messia che ancora stavano aspettando. Il popolo ebraico nutriva idee errate. Stavano anticipando cose grandiose e meravigliose, sperando di superare in sapienza lo stesso Messia davanti a tutto il popolo. Cercando la gloria personale, trascurarono l'umiliazione che avrebbe dovuto assisterli al primo avvento di Cristo. Gesù, con le domande sulle profezie di Isaia, dove indicava la Sua venuta nel mondo, così illuminò la mente di chi era disposto a ricevere la Verità. CIF 75 3 Era Cristo stesso a rivelare queste profezie prima della Sua incarnazione, e mentre lo Spirito Santo portava alla Sua mete queste cose, lo preparava per il grande compito che doveva compiere, impartiva la luce e la conoscenza a coloro che lo circondavano. Nonostante la Sua straordinaria conoscenza, Gesù rimase umile. Accettò di fare la Sua parte insieme al padre, alla madre e ai fratelli... la Sua saggezza stupì i dottori, tuttavia era sottomesso ai Suoi genitori e lavorava come qualsiasi essere umano. Di Lui si disse: "E cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini". Luca 2:52 CIF 75 4 La Sua conoscenza cresceva ogni giorno e, nonostante i Suoi umili doveri, non ne era sminuito. Insegnò con gioia ai giovani, in particolare ai giovani delle famiglie più povere. Comprese le tentazioni dei bambini perché portava i loro stessi problemi e le loro stesse prove. Il Suo scopo era di fare sempre il bene e ciò che è giusto. Sebbene tentato, si rifiutò di abbandonare la Verità e la rettitudine. Mantenne la perfetta obbedienza filiale; la Sua vita senza macchia suscitò l'invidia e la gelosia dei Suoi fratelli. La Sua infanzia e la Sua giovinezza non furono per niente facili. I Suoi fratelli non credettero in Lui e furono infastiditi dal fatto che Egli non agì in ogni situazione come loro. Gesù, nella Sua vita familiare era allegro, mai estroverso o rumoroso. Mantenne sempre l'atteggiamento di uno studente obbediente. Egli provava grande gioia nel trascorrere del tempo nella natura, e Dio, Suo Padre celeste, era il Suo Maestro. Signs of the Times, July 30, 1896.. ------------------------Gesù ha assicurato la Sua figliolanza , 5 marzo CIF 76 1 Ora, come tutto il popolo era battezzato, anche Gesù fu battezzato; e mentre stava pregando, il cielo si aprì. Luca 3:21 CIF 76 2 Quando Gesù venne per essere battezzato, Giovanni riconobbe in lui una purezza di carattere che non aveva mai scorto in nessun uomo. La sua sola presenza creava un'atmosfera di santità e potenza. Dalla folla che si era riunita intorno a lui al Giordano, Giovanni aveva udito racconti di crimini, aveva incontrato uomini curvi sotto il peso di tanti peccati, ma non era mai entrato in contatto con un essere umano che emanava un simile influsso divino. Tutto ciò era in armonia con quanto era stato rivelato al Battista intorno al Messia... Il battesimo di Gesù non va inteso come la confessione dei suoi peccati. Egli si era identificato con i peccatori, aveva imboccato la strada che noi dobbiamo percorrere; aveva fatto l'opera che noi dobbiamo fare. La sua vita di sofferenza e sopportazione, dopo il battesimo, è un esempio anche per noi. Uscito dall'acqua, Gesù si inginocchiò in preghiera sulla riva del fiume. Di fronte a lui si apriva un periodo nuovo e importante. DA 110, 111 CIF 76 3 Gli angeli non hanno mai ascoltato una simile preghiera. Erano solleciti a sentire i messaggi di fede e di amore del Redentore orante. Ma no; Il Padre stesso stava battezzando il Suo Figlio. Direttamente dal trono proveniva la luce della gloria di Dio. I cieli furono aperti, e raggi di luce e gloria procedettero da esso e assunsero la forma di una colomba, in apparenza come oro brunito. La forma simile a una colomba era emblematica della mansuetudine e della dolcezza di Cristo. Il popolo era affascinato dal timore e dallo stupore. I loro occhi erano fissi su Cristo, la cui forma arcuata era immersa nella stupenda luce e gloria che circondano il trono di Dio. Il Suo viso rivolto verso il cielo era glorificato come mai si è visto prima. Poi si udì una voce proveniente dal cielo che disse: "Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto". Matteo 3:17 La voce di Jehovah assicurò Cristo della Sua figliolanza con l'Eterno. Youth's Instructor, March 1, 1874 CIF 76 4 La gloria che riposava sul Cristo è un pegno dell'amore di Dio per noi. Essa testimonia la potenza della preghiera e dimostra come la voce umana possa arrivare fino a Dio ed essere ascoltata in cielo... CIF 76 5 La luce divina che si è posata sul capo del nostro Salvatore si poserà anche su di noi quando chiederemo l'aiuto per resistere alla tentazione. La voce che parlò a Gesù dirà a ogni credente: "Questo è il mio diletto Figliuolo, nel quale mi sono compiaciuto". DA 113 ------------------------Gesù, nostro esempio, 6 marzo CIF 77 1 Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui. 2 Corinzi 5:21 CIF 77 2 Con la sottomissione di Cristo all'ordinanza del battesimo, Egli mostra al peccatore uno dei passi importanti verso la vera conversione. Cristo non aveva alcun peccato da lavare, ma avendo consentito di diventare un sostituto per l'uomo, i peccati del colpevole gli furono imputati... Mentre Dio accetta Cristo come sostituto del peccatore, dà a quest'ultimo una possibilità di aiutarlo mediante il potere divino di Cristo, di sopportare la prova che Adamo non è riuscito a sopportare. Cristo spiegò a Giovanni, che attraverso il piano di salvezza, Egli doveva rivestire l'umanità, soffrire e morire per l'uomo, affinché il peccatore, attraverso il pentimento, la fede e il battesimo potesse accettare Dio. Così, Gesù fu immerso (seppellito) da Giovanni nell'acqua, (tomba). Una volta uscito dall'acqua (risorto a nuova vita), diventò per l'uomo un Modello da copiare. CIF 77 3 I passi della conversione sono: il pentimento, la fede in Cristo come Redentore del mondo, la fede nella sua morte, sepoltura e resurrezione, mostrata dal battesimo e la Sua ascensione per difendere il peccatore. All'inizio del suo ministero pubblico, si presenta come un Mediatore. Si identifica con i peccatori come loro sostituto, prendendo su di Sé i loro peccati; facendosi annoverare con i trasgressori (malfattori), e compiendo l'opera che si richiede per il peccatore, con il pentimento, la fede e l'obbedienza volontaria. Quale straordinario esempio Cristo ha dato da imitare a noi peccatori. Se non seguiremo questo esempio, non avremo alcuna scusa. CIF 77 4 Cari giovani! Il vostro Padre celeste e il caro Gesù, vostro Salvatore, sono i vostri migliori amici. Avete ricevuto tutte le prove del Suo amore per voi. "Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non vi donerà anche tutte le cose con lui"? Dio non tratterrà nulla di ciò che è per il nostro bene. Gesù desidera la nostra felicità in questo mondo, come in quello a venire. Egli invita sia bambini sia i giovani di arrendersi a Lui con tutto il cuore. Egli promette dicendo: "Quelli che mi cercano, mi troveranno" ... Tutti i viventi hanno dei peccati che devono essere lavati... Il vero pentimento e la vera fede è il frutto del battesimo, sinonimo della morte, della resurrezione alla nuova nascita in Cristo, la stessa che è stata data a Nicodemo... CIF 77 5 La nostra sicurezza è nel seguire l'esempio di Cristo. Youth's Instructor, February 1, 1874.. ------------------------Gesù ci mostra come vincere, 7 marzo CIF 78 1 Gesù gli disse: Sta anche scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo". Matteo 4:7 CIF 78 2 Nel deserto, Cristo subisce grandi tentazioni, le stesse che avrebbero potuto assalire gli uomini. Egli con una sola parola lo sconfisse. La prima tentazione concerne l'appetito, la seconda, presunzione, la terza, l'amore per il mondo. Satana ha vinto milioni di uomini tentandoli all'indulgenza dell'appetito. Attraverso la gratificazione del gusto, il sistema nervoso diventa eccitato e la potenza celebrare viene indebolita, rendendo impossibile riflettere con calma e razionalità. La mente è squilibrata. Le sue più alte e nobili facoltà sono pervertite nel servire le concupiscenze degli animali, così gli interessi sacri ed eterni non vengono più presi in considerazione. Ottenendo questo, Satana può cominciare con altre tentazioni trovando un accesso immediato. Le sue molteplici tentazioni derivano da questi tre punti di vista. CIF 78 3 La presunzione è una tentazione comune, e poiché Satana comincia assalire gli uomini con questo, ottiene la vittoria nove volte su dieci. Coloro che professano di essere seguaci di Cristo e rivendicano di fare la guerra contro tutti i mali nella loro natura, spesso sprofondano senza accorgersene nelle tentazioni da cui può salvarli solo un miracolo. La meditazione e la preghiera li avrebbe preservati e li avrebbe portati a evitare di trovarsi in una posizione critica e pericolosa in cui si sono trovati quando davano a Satana il vantaggio su di loro. Quando le promesse di Dio non sono più rivendicate, corriamo incautamente il pericolo, violando le leggi della natura e ignorando la prudenza e il giudizio, cui Dio ci ha generosamente forniti. Questa è la presunzione più flagrante. I troni e i regni del mondo e la gloria degli stessi, furono offerti a Cristo se solo adorasse Satana inchinandosi davanti a lui. L'uomo non sarà mai tentato con tentazioni così potenti quanto quelle che assalirono Cristo. Satana si avvicina all'uomo con l'onore mondano, con la ricchezza e i piaceri della vita, nella luce più attraente possibile per sedurre e ingannare. "Tutte queste cose" -- disse a Gesù -- "ti darò, solo se mi adorerai". Ma Cristo respinse l'astuto nemico e ne uscì vincitore... L'esempio di Cristo è davanti a noi. Egli, avendo vinto Satana con le Scritture, ci ha mostrato che anche noi possiamo vincere usando le stesse parole: STA SCRITTO... Se le Sacre Scritture fossero studiate e seguite, il cristiano si sarebbe fortificato per difendersi contro l'astuto nemico... Quando la religione di Cristo regna nel cuore, nella coscienza della persona regna la pace e felicità; le perplessità e difficoltà possono circondarci, eppure nell'anima vi è la luce. CIF 78 4 La sottomissione, l'amore e la gratitudine a Dio mantengono il sole nel cuore, anche se il giorno e tenebroso. 4T, vol. 4, pp. 44-47 ------------------------Abbiamo trovato il Messia, 8 marzo CIF 79 1 Abbiamo trovato colui, del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, il figlio di Giuseppe". Giovanni 1:45 CIF 79 2 Filippo chiamò Natanaele. Quest'ultimo si trovava tra la folla quando Giovanni Battista aveva indicato Gesù come l'Agnello di Dio. Ma, guardandolo, era rimasto deluso. Quell'uomo, che portava i segni del lavoro e della povertà, poteva mai essere il Messia? Natanaele però non riusciva a respingere Gesù: il messaggio di Giovanni gli era penetrato nel cuore. CIF 79 3 Quando Filippo lo chiamò, Natanaele era appartato in un luogo tranquillo e meditava sulle parole di Giovanni e sulle profezie messianiche. Egli pregava per sapere se colui che il Battista aveva indicato fosse veramente il liberatore. Lo Spirito Santo gli dette la certezza che Dio aveva visitato il suo popolo, suscitando un Salvatore. Il messaggio: "Abbiam trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge, ed i profeti" (Giovanni 1:45), sembrò a Natanaele la risposta alla sua preghiera. Ma la fede di Filippo era ancora incerta, ed egli aggiunse: "Gesù figliuolo di Giuseppe, da Nazaret". A queste parole il pregiudizio si affacciò ancora alla mente di Natanaele, che disse: "Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret? CIF 79 4 Ma Filippo, senza entrare in discussione, si limitò a dire: "Vieni a vedere". Giovanni 1:46. "Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro, e disse di lui: Ecco un vero israelita in cui non c'è frode". Sorpreso, "Natanaele gli chiese: Da che mi conosci? Gesù gli rispose: Prima che Filippo ti chiamasse, quand'eri sotto il fico, io t'ho veduto". Giovanni 1:47, 48. CIF 79 5 Questo bastò. Lo Spirito di Dio, che aveva reso testimonianza a Natanaele quando pregava sotto l'albero, ora gli si rivolgeva con le stesse parole di Gesù. Sebbene incerto e pieno di pregiudizi, Natanaele era venuto dal Cristo con il desiderio sincero di conoscere la verità, e questo desiderio veniva appagato. La sua fede andò oltre quella di colui che lo aveva condotto dal Maestro. La sua risposta fu perciò la seguente: "Maestro, tu sei il Figliuol di Dio, tu sei il Re d'Israele". CIF 79 6 Natanaele, se si fosse lasciato guidare dai rabbini, non avrebbe mai trovato Gesù, mentre, osservando e valutando personalmente, divenne un discepolo. Anche oggi i pregiudizi impediscono a molti di conoscere il bene; essi otterrebbero risultati molto diversi se andassero, di persona, a verificare. Finché confidano in un'autorità umana, non potranno mai giungere alla conoscenza della verità. Come Natanaele, anche noi dobbiamo studiare per conto nostro la Parola di Dio e pregare per ricevere la luce dello Spirito Santo. Colui che vide Natanaele sotto il fico, vedrà anche noi mentre preghiamo segretamente. Gli angeli sono vicini a coloro che cercano con umiltà la guida divina. DA 139-141 ------------------------Siamo fratelli sia per i peccatori sia per i santi, 9 marzo CIF 80 1 Chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. 1 Giovanni 4:7 CIF 80 2 Gesù si identifica con coloro che soffrono per il suo nome. Chi li aiuta, è come se aiutasse lui. Questa è la vera prova del discepolato... CIF 80 3 Tutti quelli che per la nuova nascita sono entrati nella famiglia di Dio, sono in un certo senso fratelli del nostro Signore. L'amore del Cristo unisce i membri della sua famiglia; dove si manifesta questo amore esiste un legame divino. "Chiunque ama è nato da Dio e conosce Iddio". 1 Giovanni 4:7. Coloro che Gesù loderà nel giorno del giudizio, forse non sono stati esperti di teologia, ma hanno messo in pratica i suoi princìpi. Mediante l'influsso dello Spirito Santo sono stati una benedizione per il loro prossimo. Perfino tra i pagani ci sono persone che coltivano uno spirito di benevolenza e aiutano i figli di Dio, a volte a rischio della loro stessa vita, ancora prima di aver avuto la possibilità di conoscere la sua Parola. Vi sono pagani che nella loro ignoranza adorano il Signore sebbene degli strumenti umani non abbiano mai trasmesso loro la conoscenza del suo messaggio, e saranno salvati. Se non conoscono la legge scritta di Dio, hanno udito la sua voce nella natura e l'hanno seguita. La loro condotta attesta che lo Spirito Santo ha toccato i loro cuori e testimonia che sono figli di Dio CIF 80 4 Quale sorpresa e quale gioia per questi uomini umili, fra le nazioni e fra i pagani, quando udranno dalle labbra del Salvatore queste parole: "In verità vi dico che in quanto l'avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me!" Quanto sarà felice anche il Signore quando i suoi figli ascolteranno sorpresi e lieti le sue parole di lode! CIF 80 5 L'amore del Cristo non esclude nessuno. Gesù si identifica con ogni uomo. Egli è diventato membro della famiglia terrena affinché noi potessimo diventare membri di quella divina. Egli, come Figlio dell'uomo, è fratello di ogni figlio e di ogni figlia di Adamo. I suoi discepoli non devono distaccarsi dal mondo che muore intorno a loro. Essi fanno parte della grande famiglia umana, e il cielo li considera fratelli tanto dei peccatori quanto dei santi. L'amore del Cristo abbraccia gli esseri decaduti, erranti, peccatori e ogni gesto di bontà compiuto per risollevarli, ogni atto di misericordia, è considerato come se fosse fatto in suo favore. DA 638 ------------------------L'esempio di obbedienza, 10 marzo CIF 81 1 e, trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce. Filippesi 2:8 CIF 81 2 Gesù è venuto a vivere con noi, noi sappiamo che Dio conosce le nostre lotte e simpatizza con i nostri dolori. Tutti, figli e figlie di Adamo, possono capire che il nostro Creatore è l'amico dei peccatori. In ogni insegnamento della grazia, in ogni promessa di felicità, in ogni atto di amore, in ogni aspetto della vita del Salvatore su questa terra possiamo infatti scorgere "Dio con noi". CIF 81 3 Satana presenta la legge d'amore di Dio come una legge di egoismo. Afferma che per noi è impossibile ubbidire ai suoi comandamenti. Attribuisce la caduta dei nostri progenitori, con tutte le sofferenze che ne sono scaturite, al Creatore e convince gli uomini a considerare Dio come l'autore del peccato, della sofferenza e della morte. Gesù doveva svelare quest'inganno; doveva dare, come uomo, un esempio di ubbidienza. Per questo assunse la nostra natura e passò attraverso le nostre esperienze. "Laonde Egli doveva esser fatto in ogni cosa simile ai suoi fratelli". Ebrei 2:17. Se dovessimo sopportare qualche prova che il Cristo non ha sopportato, allora Satana direbbe che su questo punto la potenza di Dio è insufficiente per noi. Ma il Cristo "in ogni cosa è stato tentato come noi". Ebrei 4:15. Egli sopportò tutte le prove alle quali noi siamo esposti. Non si servì di alcun potere che non sia stato liberamente concesso anche a noi. Fu tentato come uomo, e vinse con la forza ricevuta da Dio. CIF 81 4 Gesù afferma: "Dio mio, io prendo piacere a far la tua volontà, e la tua legge è dentro al mio cuore". Salmi 40:8. Quando andava da un villaggio a un altro facendo del bene, guarendo tutti quelli che erano tormentati da Satana, egli manifestò agli uomini la natura della legge di Dio e il tipo di servizio che stava compiendo. La sua vita attesta che anche per noi è possibile ubbidire alla legge divina. CIF 81 5 Con la sua umanità il Cristo si è unito agli uomini, mentre con la sua divinità siede sul trono di Dio. Come Figlio dell'uomo ci ha dato un esempio di ubbidienza; come Figlio di Dio ci rende capaci di ubbidire. Fu il Cristo a parlare a Mosè dal roveto del monte Horeb e a dire: "Io sono quegli che sono... Dirai così ai figliuoli d'Israele: L'Io sono m'ha mandato da voi". Esodo 3:14. Questa era la garanzia della liberazione d'Israele. Così, quando Egli venne "simile agli uomini", si presentò come l'Io sono. Il bambino di Betlemme, il mansueto e umile Salvatore è Dio "Manifestato in carne". 1 Timoteo 3:16. DA 24 ------------------------Misericordia verso indemoniati, 11 marzo CIF 82 1 E quando giunse all'altra riva, nella regione dei Ghergheseni, gli si fecero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella via. Matteo 8:28 CIF 82 2 Nelle prime ore del mattino il Salvatore e i discepoli giunsero a riva... Ma appena sbarcati videro qualcosa di più terribile di una violenta tempesta. Due pazzi, nascosti fra i sepolcri, si scagliarono su di loro come se volessero farli a pezzi... I discepoli e i loro compagni furono terrorizzati; ed essendosi accorti che Gesù non era con loro, tornarono indietro per cercarlo. Il Maestro era ancora là dove lo avevano lasciato. Colui che aveva placato la tempesta ... non fuggiva davanti ai demoni... Egli ordinò con autorità agli spiriti immondi di uscire da loro. Le sue parole penetrarono nelle menti ottenebrate di quei due disgraziati... Un meraviglioso cambiamento era avvenuto in quei due uomini. Si era fatta luce nella loro mente. I loro occhi rivelavano intelligenza; i loro volti, a lungo deformati da Satana, avevano ritrovato la dolcezza; le mani macchiate di sangue ora erano tranquille. Con gioia lodavano Dio per la liberazione ottenuta... Gli abitanti di Gadara avevano avuto il privilegio di godere della presenza del Cristo, del beneficio della sua potenza e della sua misericordia. Avevano visto la guarigione di due indemoniati ma, per l'eccessivo attaccamento ai beni terreni, trattarono come un intruso colui che aveva vinto davanti ai loro occhi il principe delle tenebre, e allontanarono dal loro territorio l'inviato del cielo... CIF 82 3 Gli indemoniati guariti avevano sentimenti ben diversi. Desideravano restare con Gesù perché in sua presenza si sentivano al sicuro dai demoni, causa del loro tormento e della loro rovina. Mentre Gesù saliva sulla barca, si inginocchiarono davanti a lui e gli chiesero che li portasse con sé perché potessero ascoltare sempre le sue parole. Ma Gesù gli ordinò di andare a casa e raccontare le grandi cose che il Signore aveva fatte... essi ubbidirono subito... CIF 82 4 Non solo parlarono di Gesù ai loro familiari e ai loro vicini, ma percorsero tutta la Decapoli parlando ovunque della sua potenza e del modo in cui erano stati liberati dai demoni. Nell'adempiere questo compito provarono maggior gioia che se fossero rimasti con Gesù per un qualsiasi vantaggio. Noi siamo vicini al Salvatore quando lavoriamo per diffondere la buona novella della salvezza. I due indemoniati guariti furono i primi missionari che il Cristo inviò a proclamare il messaggio del Vangelo nella regione della Decapoli. Essi avevano avuto il privilegio di ascoltare gli insegnamenti del Cristo solo per pochi momenti. Non avevano mai udito un suo sermone; non erano certo capaci di istruire la gente come i discepoli che vivevano tutti i giorni con il Cristo. DA 337-340 ------------------------Dobbiamo credere in Lui, 12 marzo CIF 83 1 Ed egli le disse: «Fatti animo, figliola; la tua fede ti ha guarita; va' in pace!».Luca 8:48 CIF 83 2 Prima ancora che giungesse in quella casa, Gesù aveva incontrato tra la folla una donna disperata che da dodici anni soffriva di una malattia terribile. Aveva speso inutilmente tutti i suoi averi per medici e medicine, ma ricominciò a sperare quando udì parlare delle guarigioni di Gesù. Credeva che sarebbe guarita se soltanto fosse riuscita ad andare da lui. Nonostante la sua debolezza e le sue sofferenze, riuscì ad arrivare sulla riva dove Gesù insegnava, ma non le fu possibile farsi strada attraverso la folla. Lo seguì ancora sino alla casa di Levi Matteo senza però riuscire ad avvicinarsi a lui. Già stava per scoraggiarsi quand'egli, nel farsi largo tra la folla, le passò accanto. CIF 83 3 Era giunta l'occasione preziosa: si trovava proprio davanti al grande Medico. Ma per il clamore della folla non poté parlargli e ne intravide appena la sagoma. Temendo di perdere la sua unica possibilità di guarigione si fece avanti pensando: "Se riesco a toccare non foss'altro che le sue vesti, sarò salva". Marco 5:28. Mentre il Maestro passava, lo raggiunse e riuscì a sfiorare l'orlo della sua tunica. In quell'istante si sentì guarita. CIF 83 4 Era piena di gratitudine, ma cercò di allontanarsi tra la folla. Invece Gesù si fermò, e insieme a lui la folla. Si guardò intorno chiedendo ad alta voce, perché tutti lo udissero: "Chi mi ha toccato?" Marco 5:30 CIF 83 5 Il Salvatore sapeva distinguere il tocco della fede da quello casuale di una folla noncurante. Una tale fiducia non doveva passare inosservata. Voleva dire a quell'umile donna parole di conforto che sarebbero state una fonte di gioia per lei e una benedizione per i discepoli, sino alla fine dei tempi. CIF 83 6 Guardando in direzione della donna, Gesù insistette per sapere chi l'avesse toccato. Non potendosi nascondere, la donna tremando si gettò ai suoi piedi. Raccontò con lacrime di riconoscenza le sue sofferenze e la sua guarigione. Gesù le disse con dolcezza: "Figliuola, la tua fede t'ha salvata; vattene in pace". La guarigione era dovuta non al contatto materiale, ma alla fede che si fonda sulla potenza divina. CIF 83 7 Non basta credere al messaggio del Cristo, bisogna credere in lui. La sola fede che salva è quella che lo accetta come Salvatore personale e si appropria dei suoi meriti. Alcuni riducono la fede a una semplice opinione. La fede vera, invece, è l'atto per il quale coloro che ricevono il Cristo si uniscono a Dio con un patto. La vera fede è vita. Una fede vivente produce forza e fiducia che comunicano all'uomo una potenza vittoriosa. DA 343,347 ------------------------Egli è il Sole della rettitudine, 13 marzo CIF 84 1 Ma per voi che temete il mio nome, sorgerà il sole della giustizia con la guarigione nelle sue ali, e voi uscirete e salterete come vitelli di stalla. Malachia 4:2 CIF 84 2 A Capernaum, in una casa di pescatori, "...la suocera di Simone era tormentata da una gran febbre; e lo pregarono per lei". Gesù "...sgridò la febbre, e la febbre la lasciò; ed ella subito si alzò e si mise a servirli". Luca 4:38, 39; cfr. Marco 1:30; Matteo 8:15... CIF 84 3 Ben presto la notizia si diffuse ovunque. Il miracolo era avvenuto di sabato e, per paura dei rabbini, la gente non aveva il coraggio di chiedere di essere guarita prima che il sole fosse tramontato. Allora dalle case, dai negozi, dai mercati si videro accorrere gli abitanti della città diretti verso l'umile casa dove alloggiava Gesù. I malati, alcuni condotti su delle barelle, altri che si appoggiavano alle stampelle o erano sostenuti dagli amici, si avvicinavano vacillanti al Salvatore... CIF 84 4 A Capernaum non era mai successo niente di simile prima di allora. Nell'aria si sentivano urla di gioia e grida di liberazione. Gesù interruppe la sua azione di guarigione solo dopo aver visitato l'ultimo malato. Era ormai notte fonda quando la gente si allontanò e il silenzio tornò nella casa di Simone. Quella giornata lunga e intensa si era conclusa e Gesù aveva bisogno di riposo. La città era immersa nel sonno e il Salvatore "...mentre era ancora notte... si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava". Marco 1:35... Quel mattino, molto presto, Pietro e i suoi compagni andarono da Gesù per dirgli che la gente di Capernaum lo stava cercando. Con loro sorpresa Gesù disse: "...Anche alle altre città bisogna che io annunzi la buona notizia del regno di Dio; poiché per questo sono stato mandato". Luca 4:43. CIF 84 5 Nell'atmosfera di euforia che regnava a Capernaum si correva il rischio di perdere di vista il vero obiettivo della sua missione. Gesù non voleva attirare l'attenzione su di sé, facendosi passare per qualcuno che dà spettacolo o per un guaritore. Il suo obiettivo era attirare le persone in quanto Salvatore. Mentre la gente preferiva credere che fosse venuto come un re che poteva stabilire un regno terreno, egli desiderava orientare i loro pensieri dalle cose materiali a quelle spirituali. Un successo esclusivamente terreno sarebbe stato in contraddizione con la sua missione. Nella sua concezione della vita non c'era spazio per l'idea di farsi rispettare. Gesù non ricorse a nessuno dei mezzi che gli uomini utilizzano per ottenere l'ubbidienza o esigere il rispetto. Il Sole di Giustizia non ha riempito il mondo con lo splendore della sua gloria per incantare i sensi. Del Cristo è scritto: "...La sua venuta è certa, come quella dell'aurora". Osea 6:3. La luce del giorno si diffonde sulla terra dolcemente e delicatamente, disperdendo l'oscurità e risvegliando il mondo alla vita. Così si alzò il Sole di Giustizia e "...la guarigione sarà nelle sue ali". Malachia 4:2 MH 29-32 ------------------------Egli è sempre vicino, 14 marzo CIF 85 1 Ora, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha autorità in terra di perdonare i peccati: Alzati (disse al paralitico), prendi il tuo letto e vattene a casa tua!» Matteo 9:6 CIF 85 2 Il malato guardò Gesù con una speranza che non aveva mai provato prima, perché l'espressione del suo volto e il tono della sua voce erano diversi da quelli di chiunque altro. La sua presenza sprigionava amore e potenza. La fede dello zoppo si aggrappava alle parole del Cristo. Senza fare domande decise di ubbidire e, così facendo il suo corpo reagì. Ogni nervo e ogni muscolo si riattivarono grazie a nuove energie e i suoi arti storpiati si rivitalizzarono. Balzando in piedi s'incamminò con passo fermo e deciso, lodando Dio e rallegrandosi per la forza ritrovata... Comportandosi secondo la parola del Cristo, egli venne guarito. CIF 85 3 Siamo spiritualmente paralizzati. Da soli non siamo capaci di vivere una vita santa, proprio come quell'uomo non era capace di camminare. Molti avvertono il loro stato di bisogno e desiderano quella dimensione spirituale che li porta a essere in pace con Dio. Essi si impegnano per ottenerla ma inutilmente. Essi gridano, disperati: "Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte?" Romani 7:24 CIF 85 4 Queste persone scoraggiate e in lotta devono guardare in alto. Il Signore si rivolge a coloro che sono stati comprati con il suo sangue e dice loro con compassione e affetto indescrivibile: "Vuoi guarire?" Egli vi chiede di rialzarvi guariti e in pace. Non aspettate di sentirvi guariti. Credete alle parole del Salvatore. Mettete la vostra volontà a disposizione del Cristo. Se desidererete servirlo agirete secondo la sua parola e riceverete la forza. Qualunque sia l'abitudine sbagliata o la passione predominante che per tanto tempo ha imprigionato il corpo e lo spirito, il Cristo può e vuole liberarvi. Egli darà vita a voi che siete "morti... nei vostri peccati". Efesini 2:1. CIF 85 5 Quando le tentazioni vi assalgono, quando il dubbio e le preoccupazioni non vi lasciano in pace, quando vi sentite giù e sapete che state per cedere alla disperazione, guardate verso Gesù e il buio che vi avvolge verrà dissolto dal vivo splendore della sua presenza. Quando il peccato cerca di avere il sopravvento e mina la vostra coscienza, guardate verso il Salvatore. La sua grazia è sufficiente per vincere il peccato. CIF 85 6 Volgete verso di lui il vostro cuore tremante e incerto. Afferrate quella speranza che avete davanti a voi. Il Cristo aspetta di adottarvi nella sua famiglia. La sua forza sorreggerà la vostra debolezza. Egli vi accompagnerà passo dopo passo. Dategli la mano e fatevi guidare da lui. CIF 85 7 Non pensate mai che il Cristo sia lontano da voi. Egli è sempre vicino. La sua presenza affettuosa vi circonderà. Cercatelo sapendo che vuole farsi trovare da voi. Non vuole soltanto che tocchiate il suo abito, ma che camminiate costantemente accanto a lui. MH 84,85 ------------------------Comprendere i nostri motivi, 15 marzo CIF 86 1 E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità vi dico che questa povera vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Marco 12:43 CIF 86 2 Gesù si trovava nel cortile dove c'era la cassa del tesoro e osservava quelli che portavano le loro offerte. Molti ricchi venivano con grandi somme, date con ostentazione. Gesù li guardava con tristezza, senza commentare in nessun modo i loro gesti di generosità. Il suo volto si illuminò quando vide una povera vedova che si avvicinava esitante, come se temesse di essere notata. Mentre i donatori ricchi e orgogliosi avanzavano con sussiego, quella povera donna si teneva in disparte come se temesse di mettersi in mostra. Ma desiderava fare qualcosa, per quanto poco, in favore della causa che amava. Guardò il dono che aveva fra le mani. Era ben poca cosa in confronto alle offerte prestigiose degli altri, ma era tutto ciò che aveva. Allora rapidamente si accostò alla cassa, vi gettò due spiccioli e si allontanò furtiva. Ma i suoi occhi si incontrarono con quelli di Gesù, che la stava osservando con attenzione... CIF 86 3 Il Salvatore chiamò i discepoli e disse loro di notare la povertà di quella vedova. Le sue parole di lode giunsero sino alle orecchie della donatrice. "In verità vi dico che questa povera vedova ha gettato più di tutti". Luca 21:3. Quando sentì che la sua offerta era stata apprezzata, lacrime di gioia scesero dai suoi occhi. Molti le avrebbero consigliato di tenersi i suoi spiccioli poiché, offerti a quei sacerdoti ben nutriti, si sarebbero persi tra i ricchi doni portati nel tesoro. Ma Gesù comprese il movente della sua azione. Ella credeva nell'istituzione divina del servizio del tempio e voleva fare tutto il possibile per sostenerlo. Diede tutto ciò che poteva e il suo dono diventò un monumento alla sua memoria, per tutti i tempi e per la sua gioia nell'eternità. Quel dono esprimeva tutto il suo cuore, e il suo valore fu stimato non sulla base del valore del denaro ma dell'amore per il Signore e dell'interesse per la sua opera... CIF 86 4 Sono i moventi che danno valore alle azioni. Dio non considera più preziose le cose che ogni occhio vede e ogni lingua loda. Ai suoi occhi hanno spesso grandissimo valore i piccoli doveri adempiuti con diligenza, i piccoli doni offerti con discrezione e che agli occhi umani possono apparire insignificanti. Un cuore ricco di fede e amore è per il Signore più prezioso di un dono costosissimo... Quello spirito di fede disinteressata e spontanea fu lodato dal Salvatore... CIF 86 5 Molti poveri desiderano manifestare la loro riconoscenza a Dio per la sua grazia e per la sua verità... Quelle inezie apparenti, se offerte da un cuore pieno di amore per il Signore, diventano doni consacrati, offerte inestimabili per le quali Dio sorride e benedice. DA 614,615 ------------------------La Sua compassione, 16 marzo CIF 87 1 E, presili in braccio, li benedisse, imponendo loro le mani. Marco 10:16 CIF 87 2 Quando Gesù viaggiava per il paese per guarire i malati, le madri con in braccio i loro piccoli, sofferenti o in fin di vita, cercavano di farsi spazio tra la folla per farsi notare da lui... CIF 87 3 Pensate a queste madri pallide, stanche, sull'orlo della disperazione, ma decise e tenaci. Con il peso della sofferenza esse cercano il Salvatore. Nell'agitazione della situazione la folla le respingeva indietro, ma il Cristo si dirigeva lentamente verso di loro fino a quando non le raggiungeva. Nel loro cuore cresceva la speranza e le lacrime bagnavano i loro volti quando capivano di essere riuscite ad attrarre la sua attenzione e ispirare i suoi sguardi pieni di amore e compassione... CIF 87 4 Rivolgendosi a una del gruppo, il Salvatore la invita a confidarsi con lui dicendo: "Cosa posso fare per te?" E lei, singhiozzando, gli manifesta il suo grande desiderio: "Maestro, guarisci il mio bambino". Il Cristo prende il piccolo dalle sue braccia e al suo tocco la malattia svanisce. Il pallore della morte scompare, nelle vene riprende a scorrere l'energia vitale, i muscoli riacquistano forza. Gesù rivolge alla madre parole di conforto e di pace. Subito dopo gli viene presentato un caso altrettanto urgente. Il Cristo esercita di nuovo il suo potere vivificante e tutti lodano e onorano colui che compie questi miracoli... Di solito sottolineiamo con enfasi la vita straordinaria del Cristo. Parliamo delle cose meravigliose che ha realizzato, dei miracoli che ha compiuto. Ma l'attenzione che ha accordato a ciò che riteniamo di scarsa rilevanza è un'ulteriore prova della sua grandezza... CIF 87 5 Tra gli ebrei c'era l'usanza di condurre i bambini da qualche rabbino per ottenere la loro benedizione attraverso l'imposizione delle mani. Ma i discepoli pensarono che la missione del Salvatore fosse troppo importante perché egli potesse occuparsi di queste cose. Quando le madri si rivolsero a Gesù per chiedergli di benedire i loro piccoli, i discepoli le guardarono contrariati. Pensavano che quei bambini fossero troppo piccoli per avere il privilegio di un incontro con Gesù e arrivarono alla conclusione che egli sarebbe stato disturbato dalla loro presenza... CIF 87 6 Oggi il Cristo è lo stesso Salvatore compassionevole che un giorno camminò fra gli uomini. Egli rappresenta ancora un punto di riferimento per le madri, come quando accolse tra le sue braccia quei bambini della Giudea. I nostri figli sono il prezzo del suo sangue così come lo furono i bambini di quell'epoca... CIF 87 7 Mamme, rivolgetevi a Gesù con i vostri problemi perché egli vi aiuterà a educare i vostri figli. Ogni mamma ha la possibilità di portare i suoi pesi ai piedi del Salvatore. Colui che ha detto "Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate" (Marco 10:14) invita ancora oggi le mamme a portare i loro piccoli per essere benedetti da lui. MH 38-42 ------------------------Simpatico a tutti, 17 marzo CIF 88 1 Lo Spirito del Signore, l'Eterno, è su di me, perché l'Eterno mi ha... dare per loro un diadema invece della cenere, l'olio della gioia invece del lutto, il manto della lode invece di uno spirito abbattuto. Isaia 61:1-3 CIF 88 2 Cristo fu uno scrupoloso osservatore, percepiva molte cose che gli altri trascuravano. CIF 88 3 Era disposto sempre ad aiutare, era sempre pronto a pronunciare parole di speranza e di simpatia per gli scoraggiati e i tribolati. Permise che la moltitudine lo stringesse senza lamentarsi, benché qualche volta rimase senza fiato. Quando incontrava un funerale non era indifferente. La tristezza si rifletteva nel suo sembiante al contemplare la morte, e pianse con chi faceva cordoglio. Quando i bambini raccoglievano i fiori selvatici che crescevano abbondantemente intorno e si accalcavano per offrirglieli, li riceveva allegramente, sorrideva a loro ed esprimeva la sua gioia nel vedere tante varietà di fiori. Questi bambini erano la sua eredità. Sappiamo che venne per riscattarli dal nemico mediante la sua morte sulla croce del Calvario. Le sue parole venivano conservate nei loro piccoli cuori. Erano gioiosi al pensare che Lui apprezzava i loro piccoli doni e gli parlava amorevolmente. Cristo osservava i bambini nei loro giochi, e spesso esprimeva la sua approvazione quando ottenevano una vittoria innocente in qualche gioco che decidevano di fare. Intonò canti per questi bambini utilizzando parole dolci e benedette. Essi sapevano che Lui li amava. Mai corrugò la fronte o si accigliò. Condivise le loro gioie e tristezze infantili. Spesso raccoglieva i fiori e dopo aver sottolineato la loro gentile grazia, li regalava. Lui li aveva creati e si deliziava nel decantarne la bellezza. È stato detto che Gesù non ha mai sorriso. Questo non è vero! Un bambino nella sua innocenza e nella purezza della primavera faceva scaturire dalle sue labbra un cantico di gioia. CIF 88 4 A coloro che lo seguirono, Egli spiegò la Parola di Dio in modo così chiaro che amavano essere nella Sua compagnia. Guidò le loro menti verso i santi principi della verità e della giustizia. Li ha preparati per capire cosa è compreso nella trasformazione del carattere per somigliare a Lui. Le Sue parole incoraggiavano la fede. Trasportava le menti dei Suoi ascoltatori verso il mondo più alto e più nobile, che tmolti avevano perso di vista. Ha mostrato che ogni momento della vita è pieno di significato eterno. Dichiarò che le cose di questo mondo sono di minore importanza rispetto alle cose del mondo a venire. Manuscript 20, 1902 ------------------------La sorgente di piacere e gioia, 18 marzo CIF 89 1 Tu mi mostrerai il sentiero della vita; c'è abbondanza di gioia alla tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno. Salmo 16:11 CIF 89 2 La bellezza della mente, la purezza dell'anima, rivelata nel volto, avrà più potere di attrarre ed esercitare un'influenza sui cuori di qualsiasi decorazione esteriore... Una mente coltivata, adornata con la grazia, bontà e umiltà, un cuore puro e retto, rifletterà l'amore e il rispetto... Attraverso la coltivazione dell'intelletto, i bambini e i giovani se si lasciano guidare da Dio, possono avere successo, possono sviluppare caratteri solidi e belli. Il timore di Dio, la contemplazione delle glorie della natura da Lui creata, non sminuirà mai intelletto, ma tenderà a rafforzare ogni facoltà dell'anima. È il grande privilegio per i bambini e i giovani di cedere le loro menti al controllo dello Spirito di Dio e diventare cristiani intellettuali. I loro poteri mentali e morali possono crescere in proporzioni armoniose. La loro comprensione può essere forte, la loro coscienza pura e i loro caratteri amabili... Se chiunque di loro trova pace in tutto ciò che fanno, è perché lo fanno alla gloria di Dio. Se hanno la pace nel cuore, è perché imitano la vita di Cristo. Così facendo, non avranno bisogno di influenzare l'allegria, di ricercare il piacere nell'indulgenza, nell'orgoglio e nelle frivolezze del mondo. Avendo trovato la serenità e felicità in ciò che è giusto, non commetteranno gli errori. CIF 89 3 Gesù ha rivestito la natura umana passando attraverso l'infanzia e la giovinezza, affinché Egli potesse simpatizzare con tutti bambini e i giovani e lasciare loro un eccellente esempio. Egli conosce le tentazioni e le debolezze dei bambini. Con il Suo amore ha aperto la sorgente del piacere e della gioia per le anime che confidano in Lui. Cercando di onorare Cristo e seguire il Suo esempio, i bambini e i giovani possono essere veramente felici. Possono assumere la loro responsabilità e lavorare con Gesù Cristo nel grande piano di salvezza delle anime. Se i giovani affronteranno le loro responsabilità dinanzi a Dio, saranno elevati al di sopra di tutto ciò che è meschino, egoista e impuro. Una vita così, avrà una grande importanza per loro. Si renderanno conto di avere qualcosa di grande e glorioso per cui vivere. Ciò avrà un'influenza sui giovani per renderli seri, allegri e forti nonostante i pesi, gli scoraggiamenti, e le difficoltà della vita, come è stato per il loro Modello divino... La consapevolezza che state facendo tutto ciò che Dio può approvare, vi renderà forti nella Sua forza. Egli aumenterà la vostra saggezza in favore sia di Dio sia degli uomini. Youth's Instructor, September 1873.. ------------------------Presentando sempre la Parola di Dio, 19 marzo CIF 90 1 Che cosa sta scritto nella legge? Come leggi? Luca 10:26 CIF 90 2 Il Signore fece di ogni guarigione un'occasione per imprimere i principi divini nello spirito e nella mente. Questo era l'obiettivo della sua missione. Egli offriva benedizioni terrene per disporre il cuore delle persone a ricevere il messaggio del Vangelo della sua grazia. Il Cristo avrebbe potuto occupare la cattedra più importante tra i professori della nazione ebraica, ma preferì annunciare il Vangelo ai poveri. Egli andava ovunque, dalle vie principali alle strade più nascoste, per offrire a tutti la possibilità di ascoltare parole di verità. Vicino al mare, sui monti, per le vie della città, nella sinagoga, si sentiva la sua voce che spiegava le Scritture. Spesso insegnava nel cortile esterno del tempio. In questo modo i Gentili potevano ascoltare i suoi insegnamenti. Gli insegnamenti del Cristo erano così diversi dalle spiegazioni presentate dagli scribi e dai farisei sulle Scritture che attiravano l'attenzione della gente. I rabbini si basavano sulla tradizione, le teorie e i ragionamenti umani. Spesso ciò che gli uomini avevano insegnato e scritto sulle Scritture andava a sostituire le Scritture stesse. Gli insegnamenti del Cristo traevano spunto dalla Parola di Dio. Egli rispondeva alle domande con un semplice: "Sta scritto", "Cosa dicono le Scritture?", "Come leggi?" In ogni occasione egli presentava la Parola, sia che l'interessato fosse un amico sia che si trattasse di un avversario. Proclamava il messaggio del Vangelo con chiarezza e potenza. Le sue parole illuminavano come raggi di luce gli insegnamenti dei patriarchi e dei profeti e gli uomini venivano in contatto con le Scritture come se stessero ricevendo una nuova rivelazione. Mai prima di allora i suoi uditori avevano colto nella Parola di Dio una tale profondità di significato. Non ci fu mai un altro predicatore come il Cristo. Egli era il Re del cielo, ma decise di umiliare se stesso fino a diventare come noi, per incontrare gli uomini là dove si trovavano. Il Cristo, il Messaggero del patto, portò la notizia della salvezza a tutti, ricchi e poveri, liberi e schiavi. La sua fama di Grande Medico si sparse per tutta la Palestina. I malati si facevano trovare lungo le strade che avrebbe percorso, per poter chiedergli aiuto. Venivano anche persone desiderose di ascoltare le sue parole e sperimentare il tocco guaritore delle sue mani. Così il Re di gloria, negli umili panni di un uomo, andava di città in città, di villaggio in villaggio, predicando il messaggio del Vangelo e guarendo i malati. Egli partecipava alle grandi feste nazionali che si svolgevano ogni anno. Alle folle attratte da queste cerimonie, organizzate all'insegna dell'apparenza, egli parlava di argomenti sacri, prospettando loro l'eternità. Offriva a tutti i tesori della sua saggezza. Parlava un linguaggio così semplice che non potevano fraintenderlo. Con il suo approccio particolare aiutava tutti coloro che soffrivano ed erano tristi. Con modi gentili e affettuosi soccorreva i peccatori malati, assicurando loro guarigione e forza. Gospel Workers, 43-45.. ------------------------Cercate aiuto di Gesù, non presso gli uomini peccatori, 20 marzo CIF 91 1 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. Amen". Matteo 28:20 CIF 91 2 Cristo rivestì l'umanità, mettendo da parte la Sua veste e la corona regale e venne in questo mondo. Rivestì la Sua divinità con l'umanità, Cristo circondò la razza umana con il Suo braccio umano. Egli fu a capo dell'umanità, non come un peccatore ma come un Salvatore. E poiché su di Lui non vi era una macchia di peccato, poté diventare Garante per il peccatore. Essendo senza peccato, può rimuovere i nostri peccati sostenerci davanti al Padre, a condizione che crediamo in Lui, nella Sua santificazione e giustizia... ha promesso, se la chiediamo a Lui, la saggezza ed Egli la concederà. Non è essenziale, per noi, conoscere tutti i perché e i come. Se cerchiamo aiuto presso qualcun altro, lo disonoriamo. Dio non ci ha dato il Suo unigenito Figlio? Non è forse vero che Cristo è sempre vicino a noi in caso di bisogno? Egli disse: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente". Matteo 28:20 Egli ripete questa promessa più e più volte... CIF 91 3 Non è sorprendente che adesso ci sia così tanta debolezza invece di forza. La ragione di ciò è, che invece di bere l'acqua pura del Libano, stiamo cercando di soddisfare la nostra sete dalle cisterne delle pianure che non contengono l'acqua della vita. Abbiamo fiducia negli esseri umani, cosa che ci procura delusioni e spesso ci conduce sul sentiero sbagliato... abbiamo disonorato il nostro Maestro voltandogli le spalle per cercare la saggezza presso gli esseri umani finiti. Continuiamo ad amare il peccato dell'incredulità, che ci assale così facilmente. Se eliminiamo questa zavorra dell'incredulità, andremo alla Fonte della forza e per fede riceveremo pietà e compassione da Colui che conosce il nostro carattere, che ci ama tanto da donare la Sua vita per noi. Eppure, noi non ci lasciamo educare da Lui, non riconosciamo la Sua presenza. Non ci rendiamo conto che Egli vuole essere il nostro ospite d'onore, che siamo circondati dal Suo, braccio umano, mentre con il braccio divino Egli afferra il trono dell'Infinito. Dimentichiamo che la soglia del paradiso è inondata dalla gloria proveniente dal trono di Dio, che la luce può scendere direttamente su chi cerca l'aiuto che solo Cristo può dare. Alla donna samaritana disse: "Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere", tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva". Giovanni 4:10 Manuscript 144, 1901.. ------------------------Gesù il Principe della pace, 21 marzo CIF 92 1 Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa è la legge ed i profeti. Matteo 7:12 CIF 92 2 Ovunque sia impiegato il potere dell'intelletto, dell'autorità, della forza o dell'amore, là dove queste virtù non esistono, e facile che si cerchi di assumere una posizione difensiva e la resistenza aumenta. Gesù il Principe della pace venne nel mondo affinché noi ci sottomettessimo a Lui. La saggezza, e l'amore, sono i mezzi che anche noi dovremmo impiegare per vincere il male. "Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perché questa è la legge ed i profeti". I frutti di benedizioni si manifesterebbero subito. "Sarete giudicati secondo il giudizio col quale giudicate; e con la misura con cui misurate, sarà pure misurato a voi". Matteo 7:2 CIF 92 3 Ecco i motivi che dovrebbero spingerci ad amarci l'un l'altro con tutto il cuore, con tutte le nostre forze. Cristo è il nostro esempio nel fare del bene e visse per fare del bene agli altri. Le Sue azioni si basavano sull'amore e nobiltà d'animo. Egli ci raccomanda di fare per gli altri ciò che noi stessi desideriamo sia fatto a noi. L'amore puro si è sempre distinto in tutte le Sue azioni... lo stesso amore dovrebbe essere coltivato in noi in base alla Sua influenza divina. 2T, vol. 2, pp. 135,136 CIF 92 4 Con aiuto di Gesù è possibile amare gli altri. Quest'amore può crescere ed espandersi senza limiti... solo l'amore di Dio può rendere sicuro l'amore disinteressato e profondo per il prossimo. I principi puri dovrebbero essere la ragione delle nostre azioni, e la pace interiore influirà positivamente sui nostri pensieri... la pace della mente, che deriva da motivi e azioni puri e santi, darà una motivazione di vita a tutti gli organi del corpo. La pace interiore e la coscienza pura verso Dio rafforzeranno e rinvigoriranno l'intelletto come la rugiada sulle tenere piante... le meditazioni sono piacevoli perché sono santificate. La serenità della mente che possediamo, potrà benedire tutti quelli cui siamo associati. Questa calma e pace, col tempo diventeranno preziosi raggi che si rifletteranno su chi si trova intorno a noi, per poi riflettersi su noi stessi. Quanto più esercitiamo questa pace celeste e la quiete della mente, tanto più aumenterà. Essa risveglierà in noi una maggiore attività. La pace perfetta è un atteggiamento del cielo che gli angeli possiedono. Ibid. 326, 327 ------------------------La tenerezza di Cristo senza pari, 22 marzo CIF 93 1 Il Signore, l'Eterno, mi ha dato la lingua dei discepoli perché sappia sostenere con la parola lo stanco; egli mi risveglia ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti come fanno i discepoli. Isaia 50:4 CIF 93 2 Quando cercate di aiutare gli uomini ad abbandonare il peccato, le vostre parole devono essere gentili, come quando la pioggia o la rugiada cadono silenziosamente sulle piante. Nel piano di Dio il primo passo è quello di raggiungere il cuore degli uomini. Dobbiamo presentare la verità con amore, confidando in Dio affinché da essa si possa trarre la forza per cambiare vita. Lo Spirito Santo farà penetrare nell'animo le parole pronunciate con amore. Per natura siamo presuntuosi e ostinati, ma se accettiamo gli insegnamenti che il Cristo ci propone, saremo partecipi della sua essenza e vivremo la sua stessa esperienza. Il meraviglioso esempio del Cristo, la tenerzza che manifesta nel partecipare ai sentimenti degli altri piangendo con chi piange e rallegrandosi con chi è contento, deve esercitare un profondo influsso sul carattere di tutti coloro che lo seguono con sincerità e si impegnano per aiutare chi è stanco e scoraggiato. "Il Signore, Dio, mi ha dato una lingua pronta, perché io sappia aiutare con la parola chi è stanco..." Isaia 50:4 CIF 93 3 Intorno a noi vivono persone che soffrono. Cerchiamole, rivolgiamo loro una parola opportuna che li conforti. Dobbiamo essere come un fiume in cui scorre sempre l'acqua vivificante dell'amore. Quando entriamo in contatto con gli altri dobbiamo sempre ricordarci che nella vita di ognuno esistono esperienze segrete. Nelle pagine della loro memoria sono state archiviate storie tristi, nascoste a ogni forma di curiosità. Vi sono registrate lunghe e dure lotte, verificatesi in circostanze penose, difficoltà familiari che giorno dopo giorno logorano il coraggio e la fede. Coloro che conducono le battaglie della vita fra grandi difficoltà, possono essere incoraggiati e sostenuti con piccole attenzioni che si manifestano con semplici gesti d'amore. Per queste persone la stretta di mano di un vero amico è più preziosa dell'oro e dell'argento e le parole gentili sono paragonabili al sorriso degli angeli. Molti uomini lottano contro la miseria, costretti a lavorare duramente per un salario basso, che può assicurare loro solo l'indispensabile per vivere. La fatica e le privazioni, la mancanza di speranza in un miglioramento rendono enorme questo peso. Quando poi si sommano dolore e malattia il peso diventa quasi insopportabile. Angosciati e oppressi questi poveri uomini non sanno a chi rivolgersi per ricevere aiuto. Condividete le loro difficoltà, le loro sofferenze, i loro momenti di scoraggiamento così avrete l'occasione di aiutarli. Parlate loro delle promesse di Dio, pregate con loro e per loro, comunicategli la speranza. Le parole di incoraggiamento che vengono rivolte a un malato o a chi è vittima della disperazione è come se le rivolgessimo al Signore. Quando qualcuno svolge un'opera di sostegno e conforto gli angeli guardano e approvano con compiacimento. MH 157-159 ------------------------Raggiungere la perfezione, 23 marzo CIF 94 1 Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli". Matteo 5:48 CIF 94 2 Il Signore afferma che la crescita e il perfezionamento del carattere di tutti i Suoi discepoli dura tutta la vita in base alle loro esperienze, a condizione che si lasciano guidare da Lui. Il vero uomo è chi è disposto a sacrificare il proprio interesse per il bene degli altri e che si esercita nell'aiutare i cuori infranti. Il verso senso della vita ha appena incominciato a essere capito da molti... CIF 94 3 L'intelletto da solo non mette l'uomo al pari del divino. Per essere santificato, l'intelletto deve essere controllato dallo Spirito Santo. Esso può essere superiore alle ricchezze e al potere fisico, tuttavia deve essere coltivato per rendere l'uomo, una persona vera... CIF 94 4 È la vita spirituale che porta benedizioni agli uomini. Se siamo in armonia con Dio, allora egli ci donerà forza sufficiente. "Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli." Le nostre attività essenziali devono raggiungere la perfezione del carattere cristiano, lottando continuamente per uniformarci alla volontà di Dio. Gli sforzi iniziati sulla terra continueranno per l'eternità. Lo stendardo dell'uomo di Dio deve essere elevato sempre di più, e se egli agisce in base alla sua umanità che è il dono di Dio, promuoverà la felicità in questa vita, che porterà alla gloria e a una ricompensa eterna nella vita a venire. CIF 94 5 I membri della famiglia umana hanno diritto a diventare veri uomini e vere donne solo quando usano i loro talenti in ogni modo possibile per il beneficio degli altri. La vita di Cristo deve essere il nostro Modello. Come gli angeli, anche noi dobbiamo avere in stretta comunione con Lui. È la natura del cristianesimo creare famiglie soddisfatte e una società felice. Discordia, egoismo e conflitti saranno allontanati da ogni uomo e donna che possiede il vero spirito di Cristo. Coloro che partecipano all'amore di Cristo non hanno il diritto di pensare che ci sia un limite alla loro influenza nel cercare di beneficiare l'umanità. Cristo ha fatto l'impossibile per salvare l'uomo caduto? Il nostro lavoro deve essere continuo e perseverante fino al Suo ritorno. Dio è un rappresentante della morale, e noi dobbiamo rispettare con sottomissione la Sua volontà, essere pronti e disposti a ricorrere ai nostri doveri ogni volta nel compiere il nostro dovere. 4T, pp. 519,520 CIF 94 6 Il nostro Salvatore desidera avere una vera relazione con i figli di Dio. Dobbiamo seguire i passi di Gesù Cristo, dovunque essi conducono. Per trent'anni Egli ha vissuto la vita di un uomo perfetto, secondo i più alti standard di perfezione. The SDA Bible Commentary, Ellen G. White Comments, vol. 5, pp. 1085,1086.. ------------------------Il nostro Fratello maggiore si prende cura di noi, 24 marzo CIF 95 1 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. Matteo 11:29 CIF 95 2 Gesù prese a cuore le sorti degli afflitti, degli oppressi, dei disperati e di coloro che cercavano di alleviare la loro inquietudine con i piaceri terreni, invitandoli tutti a trovare riposo in lui. Egli invitava con affetto coloro che erano stanchi: "Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre". Matteo 11:29. Con queste parole il Cristo si stava rivolgendo a ogni essere umano. Che lo accettiamo o meno, tutti siamo stanchi e oppressi. Tutti siamo schiacciati da pesi che solo Gesù può sopportare. Il peso più grande che portiamo è quello del peccato. Se dovessimo portarlo da soli, ci schiaccerebbe. Ma colui che non ha mai peccato ha preso il nostro posto. "Il Signore ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. Egli ha portato il peso delle nostre colpe. Prenderà il carico dalle nostre spalle stanche e ci farà riposare. Porterà anche il peso delle nostre preoccupazioni e dei nostri dispiaceri. Ci invita a gettare tutte le nostre ansie su di lui perché egli ci porta nel suo cuore. Il nostro fratello maggiore siede accanto al trono divino e si prende cura di ogni persona che rivolge la sua attenzione a lui considerandolo suo Salvatore. Conosce per esperienza quali sono le debolezze dell'umanità, quali sono i nostri bisogni e dove nascono le nostre tentazioni perché egli "è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato". Ebrei 4:15. Egli veglia su di voi, figli di Dio, che siete spaventati. Siete tentati? Egli vi libererà. Siete deboli? Egli vi darà la forza. Siete ignoranti? Egli vi illuminerà. Siete feriti? Egli vi guarirà. Il Signore "conta il numero delle stelle" e inoltre "guarisce chi ha il cuore spezzato e fascia le loro piaghe". CIF 95 3 Qualunque sia il vostro problema e il motivo delle vostre ansie, esponete la vostra situazione al Signore. Il vostro spirito riceverà la forza per resistere. Preparerà una via davanti a voi per aiutarvi nelle difficoltà. Più riconoscerete di essere deboli e bisognosi d'aiuto, più forti diventerete con la sua forza. Più saranno grandi i vostri pesi, più sarà benedetto il vostro riposo nell'affidarli a colui che li porterà. A volte la vita può separare gli amici e le acque agitate del mare possono interporsi fra noi e loro, ma nessuna circostanza, nessuna distanza può separarci dal Salvatore. In qualunque luogo possiamo trovarci, egli si fa trovare accanto a noi per sostenerci, aiutarci e confortarci. L'amore del Cristo per i redenti è più grande dell'amore di una madre per il figlio. Abbiamo il privilegio di contare sul suo amore e dire: "Io voglio avere fiducia in lui perché ha dato la sua vita per me". L'amore umano è mutevole, ma l'amore del Cristo non conosce mutamenti. Quando gridiamo a lui per chiedergli aiuto la sua mano è pronta per salvarci. "Anche se i monti si allontanassero e i colli fossero rimossi, l'amore mio non si allontanerà da te, né il mio patto di pace sarà rimosso dice il Signore, che ha pietà di te. Isaia 54 MH 71,72.. ------------------------Cristo nostro Amico fidato, 25 marzo CIF 96 1 D'ora in poi ti chiamo non servi... ma ti ho chiamato amici; per tutte le cose che ho sentito parlare di mio Padre, ti ho fatto conoscere. Giovanni 15:15 . CIF 96 2 La malvagità cresce ogni giorno sempre di più. I pericoli si addensano intorno a noi, e poiché l'iniquità abbonda, inevitabilmente l'amore si sta raffreddando. Se tutti gli uomini venissero a Gesù in fede, tali cose non accadrebbero. La Sua mitezza, umiltà e amore, può portare pace e riposo, e dare forza morale a ogni anima. La mancanza di tempo è spesso incoraggiata come incentivo per cercare la giustizia e rendere Cristo nostro Amico. Eppure questo non dovrebbe essere l'unico motivo per noi, perché avrebbe sentore d'egoismo. Dobbiamo avere il massimo rispetto per il Signore e cercare di agire rettamente. Gesù Cristo è colmo d'amore, di misericordia e di compassione per tutti. Egli desidera essere nostro Amico, di camminare con noi anche attraverso i percorsi più difficili della nostra vita. Egli ci dice: Io sono il Signore tuo Dio; cammina con me ed io illuminerò il tuo sentiero di luce. Gesù, la Maestà dei cieli, desidera che veniamo a Lui con tutti i nostri fardelli, le nostre debolezze e le nostre preoccupazioni. Egli ci considera come Suoi figli e sta preparando un'eredità il cui valore supera tutte le ricchezze degli imperi terreni. È nostro dovere amare Gesù come nostro Redentore. Egli ha il diritto di guidare il nostro amore, e ci invita a dargli il nostro cuore. Egli ci invita a camminare con Lui nell'umiltà e nell'obbedienza, ci esorta a vivere una vita pura, santa e felice -- una vita di pace e riposo di libertà e amore -- e infine Egli avrà per noi una ricca eredità e la vita immortale. Cosa, dunque sceglieremo: libertà in Cristo o schiavitù e tirannia al servizio di Satana?... se sceglieremo di vivere con Cristo attraverso l'eternità, perché allora non scegliere Lui ora, come nostro Amico e Consigliere fidato e amorevole? È nostro privilegio camminare felici con Gesù. Così facendo, non dovremmo preoccuparci se troviamo sul nostro percorso conflitti e sofferenza. Vicini a Lui avremo la pace che supera la comprensione; ma per avere questo, dobbiamo lottare contro l'egoismo e il peccato. Le vittorie raccolte quotidianamente con perseveranza instancabile, saranno preziose, perché saranno un dono di Cristo che ci ama. Egli ci libererà da ogni iniquità per diventare "un popolo speciale, zelante nelle buone opere". Tito 2:14... il Figlio dell'Altissimo subì la vergogna sulla croce, affinché i peccatori non dovessero soffrire una vergogna eterna e disprezzo, ma essere riscattati e ricevere la corona della gloria eterna. ST, Mar. 17, 1887.. ------------------------Ordine e perfezione visti nell'opera di Gesù, 26 marzo CIF 97 1 Arrivò anche Simon Pietro…entrò nel sepolcro e vide i panni di lino che giacevano per terra, e il sudario, che era stato posto sul capo di Gesù; esso non giaceva con i panni, ma era ripiegato in un luogo a parte. Giovanni 20:6,7 CIF 97 2 Un giovane, vestito di abiti bianchi e splendenti sedeva sulla pietra: era l'angelo che l'aveva fatta rotolare. Aveva assunto un aspetto umano per non suscitare timore; una luce divina risplendeva ancora intorno a lui, e le donne si spaventarono. Si voltarono per fuggire, ma le parole dell'angelo le fecero fermare: "Voi, non temete; perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. Egli non è qui, poiché è risuscitato come avea detto; venite a vedere il luogo dove giaceva. E andate presto a dire a' suoi discepoli: Egli è risuscitato da' morti". Matteo 28:5-7. Le donne guardarono nuovamente il sepolcro e udirono ancora una volta quel meraviglioso annuncio. Un altro angelo, in forma umana era lì, e disse loro: "Perché cercate il vivente fra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordatevi com'Egli vi parlò quand'era ancora in Galilea, dicendo che il Figliuol dell'uomo doveva esser dato nelle mani d'uomini peccatori ed esser crocifisso, e il terzo giorno risuscitare". Luca 24:5-7. CIF 97 3 Egli è risorto! Egli è risorto! Le donne non si stancavano di ripetere quelle parole. Non c'era più bisogno di aromi e unguenti. Il Salvatore non era morto, era vivo. Allora si ricordarono che quando Gesù aveva parlato della sua morte, aveva anche citato la sua risurrezione. Che giorno stupendo per il mondo! Le donne si allontanarono dal sepolcro "con spavento ed allegrezza grande, corsero ad annunziar la cosa a' suoi discepoli". Matteo 28:8. CIF 97 4 Maria non aveva udito quello splendido annuncio. Era andata da Pietro e da Giovanni con questo triste messaggio: "Han tolto il Signore dal sepolcro, e non sappiamo dove l'abbiano posto". Giovanni 20:2. I due apostoli accorsero al sepolcro e trovarono che le cose stavano come Maria aveva detto. Videro le lenzuola e i panni, ma il loro Signore non c'era più. Anche quella era una prova della sua risurrezione: i panni non erano in disordine, ma ognuno al suo posto, piegati con cura. Giovanni "vide, e credette". Giovanni 20:8. Egli non comprendeva ancora quello che le Scritture dicevano sulla risurrezione del Cristo, ma si ricordò delle parole con cui Gesù aveva annunciato la sua risurrezione. CIF 97 5 Era stato Gesù stesso a riporre i panni con tanta cura. Quando l'angelo potente si era avvicinato alla tomba, c'era ancora l'altro angelo che con la sua schiera aveva vegliato sul corpo del Signore. L'angelo sceso dal cielo rotolò la pietra, mentre l'altro entrò nella tomba e tolse le bende dal corpo del Signore. Il Salvatore con le sue stesse mani le raccolse e le mise al loro posto. Per colui che guida le stelle e gli atomi, nulla è privo di importanza. L'ordine e la perfezione caratterizzano tutta la sua opera. AA 788, 789 ------------------------Salvatore risorto ed elevato, 27 marzo CIF 98 1 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono. 1 Corinzi 15:20. CIF 98 2 Era giunto per Gesù il momento di salire al Padre. Come un conquistatore divino, stava per tornare nelle corti del cielo con i trofei della vittoria. Prima di morire aveva detto al Padre: "Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l'opera che tu m'hai data a fare". Giovanni 17:4. Dopo la risurrezione rimase ancora un po' sulla terra affinché i discepoli si familiarizzassero con il loro Salvatore risuscitato e glorificato. Ora era pronto per la partenza. Aveva dimostrato di essere un Salvatore vivente. I discepoli non dovevano più collegarlo al pensiero della tomba, ma vederlo glorificato di fronte all'universo. Per l'ascensione Gesù scelse un luogo che aveva spesso santificato con la sua presenza. Non scelse il monte di Sion dove sorgeva la città di Davide, non il monte Moriah dove sorgeva il tempio. In quei luoghi il Cristo era stato beffeggiato e respinto, e tutte le manifestazioni della sua misericordia avevano urtato contro cuori duri come la roccia. Di là Gesù, stanco e addolorato, si era recato sul monte degli Ulivi per trovarvi riposo. Come la santa Shekinah, allontanandosi dal primo tempio si era fermata sul monte a oriente, quasi esitasse ad abbandonare la città eletta, così il Cristo si era fermato sul monte degli Ulivi, e con animo addolorato aveva guardato Gerusalemme. I boschi e le valli della montagna erano stati consacrati dalle sue preghiere e dalle sue lacrime, e avevano riecheggiato dei canti di trionfo della moltitudine che lo proclamava re. Sui suoi pendii, a Betania, vi era la casa di Lazzaro. Ai suoi piedi, nel giardino del Getsemani, Gesù aveva pregato e lottato da solo. Da quel monte Egli doveva ascendere al cielo. Su quello stesso monte i suoi piedi si poseranno quando tornerà. Egli apparirà allora non come uomo di dolore, ma come re glorioso e trionfante, si ergerà sul monte degli Ulivi, mentre gli alleluia degli ebrei e gli osanna dei Gentili formeranno un concerto di lodi, e le voci della folla dei redenti esclameranno: "Incoronatelo Signore di tutti!" Giunto sul monte degli Ulivi, Gesù condusse i suoi discepoli oltre la cima, vicino a Betania. Là si fermò, e i discepoli gli si strinsero attorno. Sembrava che dei raggi di luce si sprigionassero dalla sua persona mentre Egli li guardava con affetto. Le ultime parole che uscirono dalle sue labbra non furono di rimprovero per le loro colpe e i loro difetti, ma espressero il suo amore più tenero. Con le mani tese, come per benedirli e assicurarli della sua cura e della sua protezione, lentamente si staccò da loro, assunto in cielo da una potenza più forte dell'attrazione terrestre. Mentre spariva ai loro sguardi, i discepoli intimoriti videro per l'ultima volta, con occhi pieni di stupore, il loro Signore che ascendeva al cielo. Una nuvola lo nascondeva al loro sguardo e mentre una schiera di angeli lo accoglieva, giungevano alle loro orecchie le sue parole: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente". Nello stesso istante udirono la melodia dolce e gioiosa del coro degli angeli. DA 829, 831 ------------------------Asceso in cielo in forma umana, 28 marzo CIF 99 1 Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che è stato portato in cielo di mezzo a voi, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo». Atti 1:11 CIF 99 2 Mentre i discepoli guardavano ancora stupiti verso il cielo, udirono delle voci melodiose. Scorsero due angeli che rivolsero loro questo messaggio: "Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù che è stato tolto da voi ed assunto in cielo, verrà nella medesima maniera che l'avete veduto andare in cielo". Atti 1:11. CIF 99 3 Quegli angeli facevano parte della schiera che in una nuvola splendente aveva scortato Gesù fino alla dimora celeste. Erano i due angeli più potenti della schiera angelica; erano stati accanto alla tomba del Cristo al momento della sua risurrezione, e lo avevano seguito durante la sua vita terrena. Tutto il cielo aveva atteso impaziente la fine della sua permanenza in un mondo contaminato dal peccato. Era giunto il tempo in cui l'universo avrebbe accolto il suo Re... CIF 99 4 Il Cristo è asceso al cielo in forma umana. I discepoli lo hanno visto mentre la nuvola lo accoglieva. Quello stesso Gesù che aveva camminato, conversato, pregato con loro; che aveva spezzato il pane con loro; che era stato in barca con loro sul lago; che proprio quel giorno era salito con loro sul monte degli Ulivi: quello stesso Gesù era asceso per sedersi sul trono del Padre. Gli angeli avevano assicurato che colui che avevano visto salire in cielo, sarebbe ritornato nello stesso modo. Egli verrà "colle nuvole; ed ogni occhio lo vedrà". Apocalisse 1:7. CIF 99 5 I discepoli possono dunque rallegrarsi nella speranza del ritorno del loro Signore! CIF 99 6 A Gerusalemme, la gente li guardava con stupore. Si riteneva che dopo il processo e la crocifissione del Cristo, sarebbero apparsi abbattuti e vergognosi. I loro nemici si aspettavano di vedere sui loro volti un'espressione di amarezza e sconfitta; invece vi era in loro solo gioia e trionfo. I loro volti risplendevano di una felicità non terrena. Anziché rammaricarsi delle speranze deluse, non facevano che lodare e ringraziare Dio, raccontavano con gioia la storia meravigliosa della risurrezione del Cristo e della sua ascesa al cielo e molti accettarono quella testimonianza. CIF 99 7 I discepoli non avevano più nessun timore per l'avvenire. Sapevano che Gesù era in cielo e che potevano contare sul suo amore. Sicuri di avere un amico sul trono di Dio, presentavano le loro richieste al Padre nel nome di Gesù. CIF 99 8 Stesero sempre più in alto la mano della fede, confidando su questa promessa: "Cristo Gesù è quel che è morto; e, più che questo, è risuscitato; ed è alla destra di Dio; ed anche intercede per noi". Romani 8:34. La Pentecoste portò loro la pienezza della gioia con la presenza del Consolatore, proprio come il Cristo aveva promesso. DA 831-833 ------------------------Glorificato davanti all'universo, 29 marzo CIF 100 1 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuta l'opera che tu mi hai dato da fare. Giovanni 17:4 CIF 100 2 Risorgendo Cristo dai morti, il Padre ha glorificato il Suo Figlio davanti alla guardia romana, davanti all'ospite satanico e davanti all'universo celeste. Un possente angelo, rivestito dell'armatura completa del cielo, scendendo disperse l'oscurità, spezzò il sigillo romano, rotolò la pietra che chiudeva il sepolcro come se fosse stato un piccolo ciottolo, rovinando così in un solo attimo ogni sforzo che il nemico aveva fatto. Nell'udire la voce del Padre, Cristo uscì dalla tomba. Le guardie romane, nel vedere gli angeli celesti, caddero con la faccia a terra davanti a Chi poco prima era stato crocefisso. Con quest'atto, Egli confermò ciò che una volta aveva affermato: "Io sono la resurrezione e la vira". Non era difficile rimanere sorpresi nel vedere i soldati a terra per la paura. CIF 100 3 L'ascensione di Cristo al cielo, in mezzo a miriadi di angeli celesti, lo glorificò. La Sua gloria risplendeva con tale potenza che l'uomo mortale non poteva guardare e vivere. Tuttavia, agli uomini fu permesso di vederlo mentre saliva al cielo come un vincitore circondato dai santi angeli. Egli venne nel nostro mondo come un uomo e ascese alla Sua dimora celeste come Dio. Visse la vita sulla terra in mezzo al dolore, perché il mondo non l'ha ricevuto. Gli stessi esseri celesti che annunciarono il Suo avvento al mondo, furono autorizzati ad accompagnarlo verso il cielo, cantando: "O porte, alzate i vostri frontoni; e voi, porte eterne, alzatevi; e il Re di gloria entrerà. Chi è questo Re di gloria? È il SIGNORE, forte e potente, il SIGNORE potente in battaglia". Salmo 24:7-10 CIF 100 4 La preghiera di Cristo fu esaudita. Fu glorificato ma, in mezzo a questa gloria, Egli non ha perso di vista i Suoi operai che continuano a lottare sulla terra. Allora Gesù disse: "Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche coloro che tu mi hai dato, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai dato, perché tu mi hai amato prima della fondazione del mondo". Giovanni 17:24 E il Padre disse: «E lo adorino tutti gli angeli di Dio". Ebrei 1:6 CIF 100 5 Gli ospiti celesti si prostrarono davanti a Lui innalzando l'inno di trionfo con gioia. La gloria che circondava il Re dei cieli è stata vista da tutte le intelligenze celesti. Nessuna parola potrebbe mai descrivere la scena che ha avuto luogo quando il Figlio di Dio è stato reintegrato con onori e gloria nel cielo, lasciato volontariamente quando è diventato un uomo. ST, May 10, 1899 ------------------------Nelle braccia del Padre, 30 marzo CIF 101 1 «Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di' loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro". Giovanni 20:17 CIF 101 2 Prima della fondazione del mondo, il Padre e il Figlio avevano concepito un piano di salvezza per redimere l'uomo qualora fosse diventato vittima di Satana. Il Cristo sarebbe stato il Salvatore dell'umanità: Gesù aveva adempiuto il suo impegno. Sulla croce, rivolgendosi al Padre aveva esclamato: "È compiuto!" Il piano della salvezza era stato pienamente realizzato. Gesù ora può dichiarare: "Padre, tutto è compiuto! Io ho fatto la tua volontà, ho completato l'opera della redenzione". Se la tua giustizia ha ottenuto soddisfazione, "io voglio che dove son io, siano meco anche quelli che tu m'hai dati". Giovanni 17:24. CIF 101 3 Allora la voce di Dio proclama che la giustizia ha ottenuto soddisfazione. Satana è stato vinto. Coloro che sulla terra si affaticano e lottano sono accettati "nell'amato suo". Efesini 1:6. Essi vengono dichiarati giusti di fronte agli angeli e ai rappresentanti dei mondi non caduti. Dov'è il Cristo, là sarà anche la sua chiesa. "La benignità e la verità si sono incontrate, la giustizia e la pace si sono baciate". Salmi 85:10. CIF 101 4 Il Padre accoglie il Figlio, e viene dato l'ordine: "Tutti gli angeli di Dio l'adorino!" Ebrei 1:6. CIF 101 5 Con gioia indicibile, domini, principati e potestà riconoscono la supremazia del Principe della vita. Le schiere angeliche gli si prostrano davanti, mentre nelle corti del cielo risuona il lieto canto: "Degno è l'Agnello che è stato immolato di ricever la potenza e le ricchezze e la sapienza e la forza e l'onore e la gloria e la benedizione". Apocalisse 5:12. CIF 101 6 Canti di trionfo si intrecciano con la musica delle arpe: tutto il cielo freme di esultanza e lode. L'amore ha vinto. Colui che era perduto è stato ritrovato. Il cielo proclama con accenti entusiasti: "A colui che siede sul trono e all'Agnello sia la benedizione e l'onore e la gloria e l'imperio, nei secoli dei secoli". Apocalisse 5:13. CIF 101 7 Lo spettacolo della gioia del cielo fa scendere fino a noi sulla terra l'eco delle meravigliose parole del Cristo: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, all'Iddio mio e Iddio vostro". Giovanni 20:17. La famiglia del cielo e quella della terra ne formano ora una sola. Il Signore è asceso per noi e vive per noi. "Onde che può anche salvar appieno quelli che per mezzo di lui s'accostano a Dio, vivendo Egli sempre per intercedere per loro". Ebrei 7:25 DA 834,835 ------------------------Egli è alla destra del Padre, 31 marzo CIF 102 1 Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio". Atti 7:56 CIF 102 2 Stefano, il primo dei sette diaconi, era un uomo di grande pietà e di profonda fede... Come i sacerdoti e i capi del popolo eletto videro l'influsso che la predicazione di Stefano esercitava sul popolo, andarono su tutte le furie. Invece di cedere all'evidenza delle prove che lui presentava, decisero di farlo tacere una volta per tutte, mettendolo alla morte... CIF 102 3 Siccome i sacerdoti e i capi del popolo non riuscivano a prevalere contro la chiara e calma saggezza di Stefano, decisero di far di lui un esempio; e mentre avrebbero soddisfatto la loro sete di vendetta, avrebbero sparso il terrore e prevenuto altri dall'adottare il suo credo. Delle persone furono pagate per testimoniare il falso, e cioè che avevano udito Stefano dire cose blasfeme contro il tempio e la legge... CIF 102 4 Quando Stefano fu interrogato circa la verità delle accuse mosse contro di lui, si difese con una voce così chiara e squillante che risuonava in tutta la sala del concilio... CIF 102 5 Quando Stefano raggiunse questo punto, scoppiò un tumulto fra la gente. Quando connesse Cristo con le profezie e parlò in quei termini del tempio, il sacerdote, pretendendo di essere inorridito si strappò le vesti. Stefano capì che questo gesto era il segno che la sua voce sarebbe stata fatta tacere per sempre. Si rese conto di quanta opposizione incontravano le sue parole, e comprese che stava dando la sua ultima testimonianza. CIF 102 6 Sebbene fosse nel bel mezzo del suo sermone, lo concluse bruscamente. Interruppe improvvisamente il suo discorso, e rivolgendosi ai giudici infuriati, gridò: "Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi contrastate sempre lo Spirito Santo; come fecero i padri vostri, così fate anche voi. Qual dei profeti non perseguitarono i padri vostri? E uccisero quelli che preannunziavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete stati i traditori e gli uccisori; voi, che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli, e non l'avete osservata". Atti 7:51-53 CIF 102 7 Il suo volto illuminato dalla gloria divina, le sue parole, che toccavano l'intimo del cuore di coloro che le udivano, rimasero nella mente dei presenti, e testimoniavano della verità che era stata proclamata. RH. Feb. 23, 1911 ------------------------Il Pane della vita, 1 aprile CIF 104 1 E Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà mai più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. Giovanni 6:35 CIF 104 2 "Io sono il pane della vita", l'Autore, Educatore e Sostenitore della vita eterna e spirituale... Cristo si rappresenta come Pane celeste. Mangiare la Sua carne e bere il Suo sangue significa riceverlo come un Maestro inviato dal cielo. La fede in Lui è essenziale per la vita spirituale. Coloro che "mangiano" la Sua Parola non hanno mai fame, mai sete, non desiderano mai alcun bene più elevato... su questo punto Cristo si spiega con molta chiarezza, in modo che nessuno debba avere dei dubbi. La Sua affermazione riguardante ' mangiare la carne e bere il sangue del Figlio di Dio', deve essere compresa nel senso spirituale. Quando per fede accettiamo Cristo come nostro Salvatore, ciò vuol dire che mangiamo la Sua carne e beviamo il Suo sangue. Cristo, parlando del mangiare e del bere si serve di una metafora la quale rappresenta quella vicinanza che tutti possono avere nella Sua gloria. Il cibo temporale che mangiamo è assimilato, dando forza e solidità al corpo. Similmente, quando crediamo e riceviamo le parole del Signore Gesù, esse diventano parte della nostra vita spirituale, portando luce e pace, speranza e gioia, rafforzando l'anima come il cibo fisico rafforza il corpo. Conoscere e rispettare le parole delle Scritture, non è sufficiente. Dobbiamo comprendere il loro significato studiando seriamente la Bibbia... CIF 104 3 I cristiani riveleranno il grado della loro conoscenza con la purezza del loro carattere spirituale. Dobbiamo applicare, nella nostra vita, la Parola di Dio come aiuto per far crescere e migliorare la nostra personalità. Dobbiamo diventare templi sacri in cui Dio possa albergare e lavorare. Non dobbiamo mai elevarci sopra i servi che Dio ha scelto per compiere la Sua opera e per onorare il Suo santo nome. "Tutti noi siamo fratelli". Applichiamo questa Parola al nostro ego personale, confrontandolo con le Sacre Scritture... nella nostra vita quotidiana, davanti ai nostri fratelli e davanti al mondo, dobbiamo diventare testimoni viventi delle Scritture, onorare Cristo rivelando la Sua mansuetudine e la Sua umiltà. Ogni volta che mangiamo e assimiliamo il pane della vita, miglioriamo il nostro carattere. Con la nostra umiltà dobbiamo portare al mondo una testimonianza vivente del potere della Verità. Quando gli uomini si sottomettono a Dio mangiando il pane della vita e bevendo l'acqua della salvezza, cresceranno in Cristo. Il loro carattere assimilerà ciò che la mente mangia e beve. Attraverso la Parola di vita che ricevono, e attraverso l'obbedienza, diventano partecipi della natura divina. Allora... Cristo, e non l'uomo, sarà glorificato. The SDA Bible Commentary, Ellen G. White Comments, vol. 5, pag 1135 ------------------------La Parola è il nostro pane spiritual, 2 aprile CIF 105 1 Chi viene a me non avrà mai più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. Giovanni 6:35 CIF 105 2 Ci sono molti in questa nostra epoca che agiscono come se fossero liberi di mettere in discussione le parole dell'Infinito, di rivedere le Sue decisioni e statuti, approvandole, rivedendole, rimodellandole e annullandole a loro piacimento. Non siamo mai al sicuro quando siamo guidati da opinioni umane, ma siamo al sicuro solo quando siamo guidati da un COSÌ DICE IL SIGNORE. Non possiamo fidarci della salvezza delle nostre anime basandoci sulle nostre decisioni finite, bensì su quelle di un Giudice infallibile. Coloro che fanno di Dio e della Sua Parola, la loro guida, il loro Consigliere, vedono la luce. Gli oracoli viventi di Dio guidano i loro piedi su sentieri dritti. Quelli che sono così guidati non osano giudicare la Parola di Dio, ma lasciano che essa giudichi loro. Essi ottengono la loro fede e religione dalla Parola di Dio vivente. Essa li guida durante tutto il percorso. La Parola è davvero una luce ai loro piedi e una lampada sul loro cammino. Essi camminano sotto la direzione del Padre della luce, con il quale non esiste né variabilità, né ombra, né sbagliata direzione. Colui la cui tenera misericordia è sopra tutte le Sue opere, rende il sentiero del giusto come una luce splendente che brilla sempre di più fino al giorno perfetto. CIF 105 3 La Parola di Dio deve essere il nostro cibo spirituale. "Io sono il pane della vita", disse Gesù. "Chi viene a me non avrà mai fame, e chi crede in me non avrà mai più sete". Il mondo sta morendo a causa di una verità adulterata. Cristo è la Verità. Le Sue parole sono Verità e hanno un valore maggiore e un significato più profondo di quello che appare in superficie... Le menti che sono vivificate dallo Spirito Santo discerneranno il valore di queste verità... Ogni ebreo onesto era convinto che Gesù Cristo fosse il Figlio di Dio, ma poiché nel suo cuore albergava l'orgoglio e l'ambizione, non si è mai arreso. Quando la Verità è accettata come Verità solo dalla coscienza, quando il cuore non è stimolato ed è reso recettivo, solo la mente è influenzata. Quando la Verità è accolta come Verità dal cuore, è passata attraverso la coscienza tocca l'anima con i suoi puri principi. È lo Spirito Santo che rivela la bellezza e il potere trasformante nel carattere... la vera religione è incarnata nella Parola di Dio e consiste nell'essere sotto la guida di un santo pensiero, parola e azione. Colui che è la Via, la Verità e la Vita dice a tutti coloro che sono umili e che ricercano la Verità: "Seguimi". Attraverso la via stretta e angusta lo conduce verso la santità e il cielo... E tutti quelli che decideranno di seguire pienamente il Signore, saranno condotti per la via reale verso il Paradiso. RH, Mar. 29, 1906 ------------------------Il pane della vita e l'abito della rettitudine, 3 aprile CIF 106 1 Perché il pane di Dio è quello che discende dal cielo e dà vita al mondo. Giovanni 6:33 CIF 106 2 "Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono". Luca 11:13. CIF 106 3 Lo Spirito Santo -- cioè il rappresentante di Dio -- è il più grande di tutti i doni. Tutte le "cose buone" sono comprese in questo dono. Il Creatore stesso non può darci niente di meglio. Quando imploriamo il Signore di avere pietà di noi nelle nostre difficoltà e di guidarci con il suo Santo Spirito egli ascolterà sempre la nostra preghiera. È possibile che un genitore ignori la richiesta di cibo rivoltagli dal figlio affamato, ma Dio non rigetterà mai l'implorazione di un cuore sofferente e desideroso di ottenere il suo aiuto. Con quanta meravigliosa tenerezza ha descritto il suo amore a coloro che nei momenti difficili della loro vita pensano che Dio li abbia abbandonati. "...Il Signore mi ha abbandonata, il Signore mi ha dimenticata. Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero, io non dimenticherò te. Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani...". Isaia 49:14-16. CIF 106 4 Ogni promessa contenuta nella Parola di Dio ci offre un soggetto di preghiera e noi possiamo essere certi del suo esaudimento. Qualunque sia la benedizione di cui avete bisogno è vostro privilegio reclamarla tramite Gesù. Possiamo chiedere al Signore con la semplicità di un bambino, ciò di cui abbiamo bisogno. Possiamo parlargli dei nostri problemi come il nutrimento, i vestiti, o dei nostri bisogni spirituali come il pane della vita e l'abito della giustizia del Cristo. Il Padre, sapendo che abbiamo bisogno di tutte queste cose, ci invita a rivolgerci a lui, nel nome di Gesù. Dio onorerà quel nome e soddisferà le vostre necessità attingendo dalle ricchezze della sua generosità. CIF 106 5 Non dimentichiamo che avvicinandoci a Dio come a un Padre riconosciamo di essere suoi figli. Non solo possiamo confidare nella sua bontà ma dobbiamo anche essere disposti ad accettare la sua volontà e consacrarci al suo servizio. A coloro a cui ha raccomandato di cercare prima il regno di Dio e la sua giustizia, Gesù fa questa promessa: "Chiedete e vi sarà dato". I doni di colui che possiede ogni potere in cielo e sulla terra sono a disposizione dei suoi figli. Essi sono preziosi perché acquistati con il sacrificio del Redentore. Questi doni soddisfano le più profonde esigenze del cuore. Essi sono eterni e saranno concessi a tutti coloro che si rivolgono al padre come bambini. Facciamo nostre le promesse di Dio, ricordiamogliele nelle nostre preghiere e sperimenteremo la gioia perfetta. MB 132-134 ------------------------Gesù ha seminato il seme della Parola vivente, 4 aprile CIF 107 1 Sta scritto: "L'uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio". Matteo 4:4 CIF 107 2 Oggetto dell'insegnamento e della predicazione di Cristo era la Parola di Dio. A chi poneva domande, rispondeva con un chiaro STA SCRITTO, "Cosa dice la Scrittura", "Come leggi?" A ogni occasione, ogni volta che si risvegliava un interesse -- amici o nemici che fossero -- egli seminava il seme della parola. Egli è la Via, la Verità e la Vita, Egli stesso Parola vivente, ci indica le Scritture, dicendo: "Esse sono quelle che rendono testimonianza di me". Giovanni 5:39... CIF 107 3 I servitori di Cristo devono svolgere lo stesso compito. Oggi come allora, le verità fondamentali della Parola di Dio vengono messe da parte per far posto alle teorie umane e alle speculazioni. Molti sedicenti predicatori del Vangelo non accettano tutta la Bibbia come Parola ispirata. Un uomo erudito ne rigetta un brano, un altro ne mette in dubbio un'altra sezione. Essi reputano il loro giudizio superiore a quello della Parola; e insegnano le Scritture basandosi sulla loro posizione autorevole. La loro autorità divina viene distrutta. Così i semi dell'infedeltà vengono seminati e diffusi, e le persone si confondono e non sanno cosa credere. Ci sono molte credenze che la mente non ha diritto di accarezzare. Ai giorni di Gesù, i rabbini forzavano molte parti delle Scritture con le loro interpretazioni mistiche. Poiché il chiaro insegnamento della Parola di Dio condannava le loro pratiche, cercavano di distruggerne la forza. La stessa cosa avviene oggi. La Parola di Dio viene fatta apparire misteriosa e oscura, al fine di giustificare la trasgressione della sua legge. Cristo, a suo tempo, rimproverò questo modo di fare. Egli insegnò che la Parola di Dio doveva essere compresa da tutti. Indicò le Scritture come autorità indiscutibile, e noi dovremmo fare lo stesso. La Bibbia deve essere presentata come la Parola del Dio infinito, come la fine di ogni polemica e il fondamento di tutta la fede. La Bibbia è stata derubata della sua potenza, e i risultati sono visibili in un abbassamento di tono della vita spirituale. In molti dei sermoni che oggi vengono pronunciati dal pulpito non c'è quella manifestazione divina che risveglia la coscienza e ridà vita all'anima... Il tema preferito di Gesù era l'amore paterno e la grazia abbondante di dio; si soffermò molto sulla santità del Suo carattere e della Sua legge; si presentò al popolo come la Via, la Verità e la Vita. Questi dovrebbero essere i temi dei ministri di Cristo: presentare la verità come essa è in Gesù; rendere chiare le esigenze della legge e del Vangelo; raccontare alle presone la vita di abnegazione e sacrificio di Cristo; la Sua umiliazione e la Sua morte; la Sua resurrezione e ascensione; o la Sua opera d'intercessione per loro davanti al tribunale di Dio; la Sua promessa "tornerò e vi accoglierò presso di me". Giovanni 14:3 COL 39,40 ------------------------Nutrirsi con il pane della vita, 5 aprile CIF 108 1 In verità, in verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. Giovanni 6:32 CIF 108 2 Siamo stati battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, e questi tre grandi e infiniti poteri, si uniscono in pegno per lavorare in nostro favore a condizione se collaboreremo con loro. Nel battesimo, siamo stati sepolti con Cristo come testimonianza della Sua morte; siamo emersi dall'acqua come testimonianza della Sua resurrezione. Dobbiamo vivere come "neonati", per essere resuscitati nell'ultimo giorno... Da quel momento viviamo una nuova vita con Cristo in Dio. "Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra del Padre". Colossesi 3:1 È lì che dobbiamo mettere il nostro tesoro. L'uomo finito non può credere per un altro. Venite allora alla grande Fonte per ricevere la forza. La preghiera di Cristo sulle rive del Giordano include tutti quelli che credono in Lui. Questa promessa ci è stata data da Gesù e dobbiamo credere in essa con una fede salda. Dio disse: "Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto". Matteo 3:17 Ciò significa che l'ombra oscura che Satana ha gettato per ostacolare il nostro cammino verso il trono dell'Iddio infinito, Cristo l'ha disperso. Ha acquistato il potere onnipotente per accettarci come Suoi eredi. CIF 108 3 Dobbiamo onorare Dio partecipando alla sua natura divina, affinché possiamo avere la certezza che i nostri peccati sono stati perdonati. Spesso nella nostra esperienza, non c'è la gioia che dovrebbe esserci. Cristo afferma che se Egli è in noi, allora la nostra gioia è reale e completa. Facciamo quindi di tutto per far parte della natura divina, fuggendo dalla corruzione e lussuria che serpeggia nel mondo. Dobbiamo vivere una vita coerente senza lamentarci di niente. Eleviamoci al di sopra di quell'atmosfera nefasta che pervade il mondo, per respirare l'alito di Dio. Solo Lui ci può nutrire con del pane della vita. Cristo dichiara che se mangiamo la Sua carne e beviamo il Suo sangue, avremo la vita eterna. La Sua parola sarà per noi come le foglie dell'albero della vita solo se crediamo in Cristo come nostro personale Salvatore. Se mangiamo il pane che scende dal cielo, abbiamo una comunione con Dio, e alla resa dei conti, saremo accolti nella dimora di Dio alla presenza di tutto l'esercito celeste. Gli angeli ci stanno guardando e ci proteggono. E mentre Dio ci ama, noi non riusciamo ad amarlo, perché la nostra spiritualità è fragile. Dio vuole che riconosciamo di essere la Sua proprietà. "Voi siete miei" -- Egli dice -- "vi ho comprati con un prezzo". "Voi non siete vostri... perciò glorificate Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che sono di Dio". 1 Corinzi 6:20- Lo farete? Pregherete per fede? Prenderete Cristo in parola e lo onorerete? Manuscript 144, 1901.. ------------------------Il Pane della vita ravviva la natura spiritual, 6 aprile CIF 109 1 Questo è il pane che discende dal cielo, affinché uno ne mangi e non muoia. Giovanni 6:50 CIF 109 2 Ciascuno di non dovrebbe approfittare per imparare a non ricadere negli errori visti fare dai nostri fratelli o amici. Notare le carenze degli altri, o perfino diffamargli, spesso porta all'auto esaltazione di noi stessi. È preferibile che ciascuno sta in guardia e continui a proseguire il proprio sentiero per non perdere la giusta direzione per timore di incontrare "gli zoppi". Nessuno di noi è così vicino nel diventare troppo devoto o pretendere di possedere già la statura di Cristo. CIF 109 3 Per trasformare il carattere alla somiglianza di quello di Cristo, il miglior rimedio è vivere in umiltà e continuare a guardare a Lui. L'anima non può essere soddisfatta solo dalle forme, dalle massime o dalle tradizioni. Il suo grido deve essere: "Signore, dammi il Pane della vita, rinnova la mia riarsa natura spirituale, affinché io possa essere rianimato e ristorato. Non permettere che nulla di male si interpone tra me e il mio Redentore. Come l'uomo di dolori, vieni e soccorrimi. Solo Tu, o Signore, sei la mia salvezza. Tu sei stato ferito per le mie trasgressioni e le mie iniquità... aiutami a guarire dalle mie ferite". CIF 109 4 Cristo fu crocefisso per i nostri peccati, e fu elevato dal sepolcro per la nostra giustificazione. Egli proclama trionfante: "Io sono la resurrezione e la vita". Ora, Gesù è il nostro intercessore davanti al Padre. Ha portato i peccati di tutto il mondo affinché noi fossimo liberi. Nessun uomo può sopportare il peso dei propri peccati. E Gesù che si è incaricato di prendergli su di Sé affinché ogni anima che crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna. CIF 109 5 Ogni discepolo di Cristo sarà sostenuto dalla Sua grazia quando fa di tutto per perfezionare il proprio carattere. Distogliendo lo sguardo da Gesù è facile cadere in errore, ma non appena si viene avvertito del pericolo, bisogna fissare nuovamente gli occhi su di Lui, perché solo in Lui c'è speranza di vita eterna, solo seguendo i suoi passi possiamo camminare in modo sicuro. Non smettete a ripetervi: "Egli è il mio intercessore vivente davanti a Dio. Egli prega in mio favore; è il mio Avvocato; mi può rivestire con la Sua giustizia; ed è tutto ciò di cui ho bisogno per essere in grado di sopportare la vergogna e il rimprovero per amore del Suo nome. Egli mi aiuta di sopportare le persecuzioni e mi darà la grazia e il conforto con la Sua presenza. Sia glorificato il Suo nome! Review and Herald , May 12 1896. ------------------------Studio della Bibbia rafforza l'intelletto, 7 aprile CIF 110 1 Infatti tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostro ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza. Romani 15:4 CIF 110 2 Non c'è nulla che sia migliore per rafforzare l'intelletto di uno studio della Bibbia. Nessun altro libro è così potente da elevare i pensieri, per dare vigore alle facoltà, come le ampie verità nobilitanti della Bibbia. Se la Parola di Dio fosse studiata come dovrebbe essere, gli uomini avrebbero un carattere e la mente più nobili, cosa che raramente si vede in questi tempi. Nessuna conoscenza è così ferma, così coerente, così ampia come quella ottenuta da uno studio della Parola di Dio. Se non ci fosse un altro libro in questo vasto mondo, la parola di Dio, studiata e vissuta attraverso la grazia di Cristo, renderebbe l'uomo perfetto con un carattere adatto per la futura vita immortale. Coloro che studiano la Parola come verità accogliendola con fede, saranno completi in Colui che è tutto e in tutti. Grazie a Dio per le possibilità offerte all'umanità... CIF 110 3 Il tempo dedicato allo studio della Parola di Dio e alla preghiera porterà un centuplo in cambio. La Parola di Dio è sempre vivente, e poiché questo seme viene seminato nella mente, l'agente umano deve prestare diligentemente attenzione alle fasi successive della sua crescita. Ma come va fatto? Dopo che la Parola è stata ricevuta in preghiera, deve essere amata e praticata nella vita quotidiana. Essa porterà frutti mettendo nell'orecchio prima il seme e poi il grano. Non è sufficiente studiare la Bibbia come si studiano altri libri. Affinché possa essere compresa in modo salvifico, lo Spirito Santo deve entrare nel cuore dello studente. Lo stesso Spirito che ha ispirato la Parola deve ispirare il lettore della Parola. Allora la voce dal cielo che egli udirà "La Tua Parola, o Dio, è Verità, sarà la voce dell'anima. La semplice lettura della Parola non compirà il risultato disegnato dal cielo; deve essere studiato e amato nel cuore. La conoscenza di Dio non si ottiene senza lo sforzo mentale. Dovremmo studiare diligentemente la Bibbia, chiedere a Dio l'aiuto dello Spirito Santo, affinché possiamo comprendere la Sua Parola. Dovremmo prendere un versetto e concentrare la mente per accertare il pensiero che Dio ha messo in quel versetto per noi. Dovremmo soffermarci sul questo pensiero finché non diventa nostro, e scoprire ciò che il Signore vuole comunicarci... CIF 110 4 La Parola di Dio è il Pane della vita. Coloro che mangiano e assimilano questa Parola, essa farà parte del loro carattere e lo rinforzerà. Darà un vigore all'anima, perfezionerà la sua esperienza e porterà la gioia che durerà per sempre. Signs of the Times, June 25,1902.. ------------------------I tesori della verità rivelati, 8 aprile CIF 111 1 Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perché essi saranno saziati. Matteo 5:6 CIF 111 2 Coloro che riceveranno il messaggio del vangelo nel loro cuore non potranno che desiderare di condividerlo con altri. L'amore celeste di Cristo trabocca e deve trovare forme di espressione. Quanti si sono rivestiti di Cristo si sentiranno spinti a raccontare la propria esperienza, riconoscendo passo dopo passo la guida dello Spirito Santo, la fame e la sete di conoscenza di Dio e di Cristo, la loro comprensione delle Scritture, le loro preghiere, le lotte interiori dell'animo, la gioia di donare agli altri le parole di Gesù: "I tuoi peccati ti sono perdonati". Sarebbe innaturale tenere queste cose per sé; chi è pervaso dell'amore di Cristo certamente non lo farà. Nella misura in cui il Signore ci renderà depositari della sacra verità, avremo il desiderio di condividere con altri le stesse benedizioni. E a mano a mano che diffonderemo le ricchezze del tesoro della grazia divina, noi stessi riceveremo, in misura sempre crescente, la grazia di Cristo. Riceveremo un cuore di fanciullo, con tutta la sua semplicità e obbedienza spontanea. La nostra anima bramerà la santificazione e ci saranno rivelati sempre più i tesori di verità e di grazia affinché possano essere trasmessi al mondo. La sorgente suprema della verità è la Parola di Dio, la Parola scritta, il libro della natura, il libro dell'esperienza della relazione di Dio con gli uomini. Lì sono custoditi i tesori ai quali possono attingere i collaboratori di Cristo. Nel ricercare la verità occorre confidare in Dio, non nell'intelligenza umana, non nei grandi uomini la cui sapienza è follia per Dio. Tramite i canali che lui stesso ha stabilito, Dio rivelerà la conoscenza della sua divinità a chiunque la cerca. CIF 111 3 Se il seguace di cristo crede nella Sua Parola e la mette in pratica, non ci sarà scienza del mondo naturale che egli non saprà comprendere e appezzare. Gli saranno forniti tutti gli strumenti per trasmettere la verità agli altri. le scienze naturali costituiscono un importante vivaio di conoscenze al quale ogni bellezza della natura, imparando lezioni di vita dalla coltivazione del terreno, guardando alla crescita delle piante e a tutte le meraviglie della terra, del mare e del cielo, acquisiremo una nuova percezione della verità. Osservando le modalità con cui Dio si relaziona con l'uomo, nella profondità della sua saggezza e dei suoi giudizi, scopriremo tesori preziosi. La Parola scritta rimane comunque il canale privilegiato della conoscenza di Dio per l'uomo caduto. Essa è il vero deposito delle incommensurabili ricchezze di Cristo... CIF 111 4 Le verità della redenzione sono suscettibili di un continuo sviluppo e approfondimento, e, per quanto antiche, sono sempre nuove, capaci di rivelare costantemente a coloro che ricercano la verità, una gloria e una potenza sempre più grandi. COL 125-127 ------------------------La Verità di Cristo è smisurata, 9 aprile CIF 112 1 Come il Padre vivente mi ha mandato ed io vivo a motivo del Padre, così chi si ciba di me vivrà anch'egli a motivo di me. Giovanni 6:57 CIF 112 2 La verità in Cristo e attraverso Cristo non conosce limiti: per lo studioso delle Scritture sarà come immergersi in una sorgente che si fa più ampia e profonda, a mano a mano che va scoprendo le sue profondità. Non comprenderemo appieno in questa vita il mistero dell'amore di Dio che ha sacrificato suo Figlio per la propiziazione dei nostri peccati. L'opera che il Redentore ha compiuto su questa terra e, e rimarrà sempre, un tema che supera e che oltrepassa la nostra immaginazione: per quanto l'uomo possa porre tutte le sue energie e facoltà mentali nello sforzo di comprendere ed esaurire questo mistero, finirà per stancarsi e indebolirsi fino allo stremo delle sue forze. Anche il ricercatore più ardente dovrà desistere, come di fronte a un oceano senza confini, senza la possibilità di avvistare terra. Su può fare esperienza della verità che è in Cristo Gesù, ma non si può spiegarla o esaurirla: la sua altezza, ampiezza e profondità superano la nostra comprensione. Anche facendo un estremo sforzo d'immaginazione, potremo intuire solo vagamente i tratti di un amore che rimane inspiegabile, indicibile, alto come il cielo, ma che si è chinato fino a terra per imprimere l'immagine di Dio su tutta l'umanità. È sicuramente possibile renderci conto, secondo le nostre capacità, dell'amore di Dio. Esso si rivela all'nimo umile e sincero. Comprenderemo la misericordia di Dio quanto più apprezzeremo il suo sacrificio per noi. Studiando con umiltà di cuore la Parola di Dio, vedremo dischiudersi davanti a noi il grandioso tema della redenzione. A mano a mano che ne scorgeremo i preziosi aspetti, che lo contempleremo e che aspireremo a comprenderlo, esso andrà rischiarandosi nelle sue altezze e profondità. La nostra vita deve essere intimamente legata a quella di Cristo. dobbiamo continuamente aspirare a ricevere da lui il pane della vita che scende dal cielo, e attingere a quella fonte sempre fresca dalla quale zampillano continuamente tesori preziosi. Se mettiamo il Signore al primo posto, se il nostro cuore trabocca di gratitudine e lode, la nostra vita religiosa sarà caratterizzata da una continua freschezza. Le nostre preghiere a Dio assumeranno la forma di una conversazione con un amico ed egli ci svelerà i suoi misteri personalmente. Quando il cristiano vivrà veramente questa esperienza, la sua vita sarà ripiena di semplicità, umiltà, dolcezza e mansuetudine, e quanti gli sono intorno noteranno la sua comunione con Gesù e i Suoi insegnamenti. Per chi fa quest'esperienza, la fede in Cristo sarà un principio rivitalizzante che pervade tutto, una forza spirituale vivente e operante. Essa manifesterà la freschezza, il vigore e la gioia di un'eterna giovinezza. COL 128-130 ------------------------Confrontare precetto per precetto, 10 aprile CIF 113 1 Poiché è un precetto su precetto, precetto su precetto, regola su regola, regola su regola, un po' qui, un po' là". Isaia 28:10 CIF 113 2 Dobbiamo essere grati per aver ricevuto la Parola "colma" di profezie, perché solo grazie ad essa nessuno rimarrà ingannato. Sappiamo che nel mondo ci sono molte eresie, ma noi vogliamo conoscere cos'è la verità, e per avere questa conoscenza, dobbiamo apprenderla attraverso le Sacre Scritture. Per non lasciarci fuorviare, è importante confrontare le Scritture con le Scritture, versi con altri versetti. Dobbiamo ricordare, che nel mondo vi sono molte dottrine, la Verità è una sola. Se qualcuno ci dice di avere la verità, ciononostante, abbiamo il privilegio di poter studiare la Scrittura noi stessi. Il profeta dice: "Attenetevi alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c'è luce". Isaia 8:20 CIF 113 3 Dobbiamo conoscere le Scritture personalmente, affinché possiamo comprendere la vera ragione della speranza che è in noi. L'apostolo ci dice che quando un uomo ci chiede una ragione della nostra speranza, dobbiamo dirgli con umiltà che essa è dentro di noi. "La rivelazione delle tue parole illumina e dà intelletto ai semplici". Salmo 119:130 -- dice il salmista. Non basta leggere semplicemente la Parola di Dio; essa deve dimorare nei nostri cuori e nella nostra mente e sia ben radicata in noi. Quando trascuriamo lo studio delle Scritture, non è possibile conoscere la Verità, e di conseguenza sarà facile cadere in errore. Dobbiamo indagare attentamente la Parola di Dio in modo da conoscere la nostra vera condizione. Le nostre capacità mentali possono essere scarse, ma, se studiamo con diligenza, allora sì che possiamo diventare veri conoscitori della Bibbia e quindi spiegarla agli altri... CIF 113 4 È nostra responsabilità davanti a Dio di farlo. Ognuno dovrebbe sentire questa solenne responsabilità che ricade su di noi per edificare la chiesa nella santissima fede. Ogni singolo membro dovrebbe avere una stretta comunione con l'Iddio vivente; perché condividere la verità con gli altri, dipende dall'influenza che Egli esercita su di noi. CIF 113 5 Cristo ha detto: "Voi siete la luce del mondo"; perciò dobbiamo operare ogni sforzo per far risplendere questa luce. L'unico modo per sapere che abbiamo questa luce, e confrontarla con la Verità che abbiamo ricevuto mediante la Sacra Scrittura... La parola che fu data a Giosuè è anche per noi: "Sii forte e coraggioso..." perché davanti a te c'è una grande opera da compiere. RH, April 3, 1888 ------------------------La Bibbia si commenta da sola, 11 aprile CIF 114 1 Studiati di presentare te stesso approvato davanti a Dio, operaio che non ha da vergognarsi, che esponga rettamente la parola della verità. 2 Timoteo 2:15 CIF 114 2 La Sacra Scrittura si commenta da sola. Ogni versetto deve essere confrontato con un altro versetto. Ogni studente dovrebbe imparare a guardare la Parola nel suo insieme e confrontare le relazioni da entrambe le parti. Dovrebbe acquisire una conoscenza del grande tema centrale: lo scopo originario di Dio per il mondo, l'inizio del grande conflitto e l'opera della redenzione. Dovrebbe comprendere la natura dei due principi che si contendono la supremazia e dovrebbe imparare a individuare il loro operare attraverso i registri della storia e della profezia, fino al finale compimento. Dovrebbe scoprire come questa controversia è entrata nell'esperienza umana; come in ogni atto della vita egli stesso rivela l'uno o l'altro dei due motivi antagonisti; e come, sia lo faccia o meno, sta ancora decidendo da quale parte della controversia sarà trovato. Ogni parte della Bibbia è ispirata da Dio e quindi è veritiera. L'Antico Testamento non meno del Nuovo dovrebbe essere studiato con la stessa attenzione. Mentre studiamo l'Antico testamento, troveremo sorgenti viventi, dove il lettore superficiale discerne solo un deserto. L'antico testamento illumina il Nuovo testamento, il Nuovo testamento completa l'antico testamento. Ognuno rivela la gloria di Dio in Cristo. Cristo si è manifestato ai patriarchi mediante il servizio sacrificale, il che costituisce la sua ricchezza. Nella Sua vita, la Sua morta e la Sua resurrezione, Cristo è stato manifestato dallo Spirito Santo, il che fa del Nuovo Testamento un grande tesoro. Sia le vecchie sia le attuali verità rivelano allo studente serio, nuovi e profondi significati. Counsels to Parents, Teachers, and Students, 462, 463 CIF 114 3 Cristo ha rimproverato ai suoi discepoli la lentezza di comprensione… dopo la Sua risurrezione, mentre camminava verso Emmaus con due dei discepoli, aprì la loro mente affinché potessero comprendere le Scritture, Egli spiegò loro l'Antico Testamento ed essi videro nei Suoi insegnamenti un significato che gli stessi scrittori non avevano visto. Le parole di Cristo sono il Pane della vita. Mentre i discepoli intendevano le parole di Cristo, la loro comprensione fu rafforzata. Comprendevano meglio il valore degli insegnamenti del Salvatore. Nella loro comprensione di questi insegnamenti, passarono dall'oscurità, all'alba, allo splendore di mezzogiorno. La stessa cosa può succedere anche a noi a condizione che studiamo la Parola di Dio costantemente. The Signs of the Times, April 4, 1906 CIF 114 4 Spiegare la Bibbia con la Bibbia è il compito che dovrebbe essere svolto da tutti i ministri, dovrebbero essere ben preparati in vista di questi ultimi tempi in cui viviamo. Letter 376, 1906 ------------------------L'affidabilità della dottrina, 12 aprile CIF 115 1 Verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità per rivolgersi alle favole. Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, fa' l'opera di evangelista e adempi interamente il tuo ministero. 2 Timoteo 4:3-5 CIF 115 2 "La sana dottrina" è la verità biblica -- verità che promuove la pietà e la devozione, conferma il popolo di Dio nella fede. La sana dottrina significa molto per chi la riceve; significa molto per l'insegnante, per il ministro di giustizia. Poiché ovunque è predicato il Vangelo, ogni operaio, qualunque sia il suo servizio, come messaggero del Signore deve presentare la verità. Paolo scrisse: "Questa parola è fedele, perché se siamo morti con lui, con lui pure vivremo; se perseveriamo, regneremo pure con lui; se lo rinneghiamo, egli pure ci rinnegherà. Se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché egli non può rinnegare se stesso. Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti al Signore a non fare vane dispute di parole che non giovano a nulla, ma sono deleterie per coloro che ascoltano. 2 Timoteo 2:11-14. Ai tempi di Paolo, alcuni ascoltavano la verità e presentavano questioni di non vitale importanza ma idee e opinioni di uomini, cercavano di distogliere la mente del monitore dalle grandi verità del vangelo e indirizzare le discussioni verso teorie non essenziali sino ad arrivare a controversie senza importanza. Paolo sapeva che l'operaio di Dio doveva essere abbastanza saggio da vedere il disegno del nemico, e rifiutarsi di essere sviato o deviato. La conversione delle anime deve essere il motivo del suo compito; egli deve predicare la Parola di Dio, evitando le controversie... I ministri di Cristo, oggi, si trovano nello stesso pericolo. Satana è costantemente al lavoro per deviare la mente verso canali sbagliati, in modo che la verità possa perdere la sua forza nel cuore degli ascoltatori... CIF 115 3 Gli uomini con grande abilità hanno dedicato una vita di studio e di preghiera alla ricerca sulle Scritture, e tuttavia, ci sono molte parti della Bibbia che non sono state ancora completamente esplorate. Alcuni passaggi della Scrittura non saranno mai perfettamente compresi fino a quando Cristo non li spiegherà nella vita a venire. Vi sono misteri da sciogliere, affermazioni con cui le menti umane non possono essere in armonia. Così, il nemico ha perfette condizioni per suscitare discussioni su questi punti, che sarebbe meglio non affrontare. Un devoto e spirituale operaio eviterà di sollevare piccole differenze teoriche e dedicherà le sue energie alla proclamazione delle grandi verità al mondo. Parlerà alla gente dell'opera della redenzione, dei comandamenti di Dio, del prossimo avvento di Cristo, permettendo loro, in questo modo, di scoprire che in questi soggetti c'è nutrimento spirituale sui qui riflettere e assimilare. Gospel Workers , pp. 311-313). ------------------------La Bibbia un insieme perfetto, 13 aprile CIF 116 1 Nessuna profezia infatti è mai proceduta da volontà d'uomo, ma i santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo. 2 Pietro 1:21 CIF 116 2 Prima del peccato, Adamo godeva della comunione diretta con il suo Creatore; ma quando l'uomo, in seguito alla trasgressione, si separò da Dio, il genere umano perse questo grande privilegio. Grazie al piano della redenzione si aprì una via che consentì agli abitanti della terra di entrare in contatto con il cielo. Dio, mediante il suo Spirito, si è rivelato agli uomini e così la volontà divina è stata trasmessa all'umanità tramite i messaggeri che si è scelto. "I santi uomini di Dio hanno parlato, essendo sospinti dallo Spirito Santo". 2 Pietro 1:21 CIF 116 3 Durante i primi venticinque secoli della storia umana non ci fu una rivelazione scritta. Coloro che venivano istruiti da Dio comunicavano ad altri la conoscenza ricevuta, che veniva poi trasmessa di padre in figlio, di generazione in generazione. La stesura della Parola scritta iniziò al tempo di Mosè. Fu allora che le rivelazioni ispirate vennero raccolte in un libro. L'opera proseguì per sedici secoli: da Mosè, lo storico della creazione e della legge, a Giovanni, il custode delle più sublimi verità del Vangelo. CIF 116 4 La Bibbia indica Dio come suo autore, ma essa è stata scritta da uomini. Nella differenza di stile dei suoi vari libri, essa presenta le caratteristiche dei suoi autori. Le verità rivelate sono state trasmesse per ispirazione divina (cfr. 2 Timoteo 3:16), ma espresse con parole umane. L'Essere infinito, mediante il suo Spirito, ha fatto risplendere la sua luce nelle menti e nei cuori dei suoi messaggeri. Egli ha dato sogni e visioni, simboli e figure e coloro ai quali fu rivelata la verità la concretizzarono con un linguaggio umano. CIF 116 5 I dieci comandamenti furono enunciati da Dio stesso e scritti dalla sua stessa mano. La Bibbia, invece, con le sue verità divine espresse con un linguaggio umano, presenta l'unione del divino con l'umano. Questa unione esisteva anche nella natura del Cristo che era allo stesso tempo il Figlio di Dio e il Figlio dell'uomo. Della Bibbia si può dire quello che fu detto di Gesù: "E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi..." Giovanni 1:14. CIF 116 6 Scritti in epoche diverse, da uomini molto diversi per ceto sociale, occupazione, qualità intellettuali e spirituali, i libri della Bibbia presentano un notevole contrasto nello stile e una grande varietà nella natura degli argomenti trattati. I vari autori ricorrono a diverse forme espressive e spesso accade che la stessa verità venga presentata con maggiore efficacia da uno scrittore piuttosto che da un altro. CIF 116 7 Elementi diversi della verità, ma in perfetta armonia fra loro. Così rivelati si uniscono e formano un tutto perfetto, adatto alle necessità degli uomini in ogni circostanza ed esperienza della vita. GC v, vi ------------------------La gloria di un potere divino, 14 aprile CIF 117 1 Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia. 2 Timoteo 3:16,17 CIF 117 2 Dio, desiderando rivelare la sua verità al mondo tramite agenti umani, li ha qualificati con il suo Spirito e resi idonei per compiere quest'opera. Egli ha guidato la loro mente nella scelta di quello che doveva essere detto e scritto. Il tesoro è stato affidato a "vasi di terra", ma appartiene al cielo. La testimonianza, anche se trasmessa mediante il linguaggio imperfetto degli uomini, è pur sempre la testimonianza del Signore e ogni figlio di Dio che ubbidisce e crede, vede in essa la gloria della potenza divina piena di grazia e di verità. Nella sua Parola, Dio ha comunicato agli uomini la conoscenza necessaria alla salvezza. Le Sacre Scritture devono essere accettate come rivelazione autorevole e infallibile della sua volontà. Esse rappresentano il modello del carattere, rivelano la dottrina e sono il banco di prova dell'esperienza. "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona". 2 Timoteo 3:16, 17 CIF 117 3 Il fatto che Dio abbia rivelato la sua volontà agli uomini tramite la sua Parola, non ha reso inutile la costante presenza e la guida dello Spirito Santo. Al contrario, lo Spirito era stato promesso dal nostro Salvatore per far comprendere la Parola ai suoi discepoli e illuminarli perché ne applicassero gli insegnamenti. Se lo Spirito di Dio ha ispirato la Bibbia è impossibile che ciò che esso presenta sia in contrasto con l'insegnamento della Scrittura. Lo Spirito non fu dato -- né mai potrà essere accordato -- per sostituire la Bibbia, in quanto le Scritture affermano in modo esplicito che la Parola di Dio è la regola in base alla quale vanno valutati tanto l'insegnamento quanto l'esperienza. Dice l'apostolo Giovanni: "Diletti, non crediate ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se son da Dio; perché molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo". 1 Giovanni 4:1. Isaia dichiara: "Alla Legge e alla Testimonianza, se alcuno non parla secondo questa parola, certo non vi è in lui alcuna aurora". Isaia 8:20 (Diodati). CIF 117 4 In armonia con la Parola di Dio lo Spirito Santo doveva continuare l'opera nella dispensazione evangelica. Nel corso dei secoli, durante i quali furono trasmesse le Scritture dell'Antico e del Nuovo Testamento, lo Spirito Santo continuò a illuminare le menti dei singoli, nonostante le rivelazioni del sacro canone. La stessa Bibbia, infatti, ricorda che mediante lo Spirito Santo gli uomini hanno ricevuto avvertimenti, rimproveri, consigli e direttive al di là di ciò che era stato riportato direttamente nelle Scritture. Si parla, ad esempio, di profeti dei quali nulla ci è stato tramandato. Allo stesso modo, dopo la chiusura del canone delle Scritture, lo Spirito Santo avrebbe proseguito la sua opera per illuminare, avvertire e consolare i figli di Dio. GC vi-viii ------------------------La conoscenza del Signore, 15 aprile CIF 118 1 Non si farà né male né distruzione su tutto il mio monte santo, poiché il paese sarà ripieno della conoscenza dell'Eterno, come le acque ricoprono il mare. Isaia 11:9 CIF 118 2 L'incapacità di studiare e obbedire alla Parola di Dio ha portato confusione nel mondo. Gli uomini hanno abbandonato Cristo per sottomettersi al grande ribelle, il principe delle tenebre. Il fuoco estraneo si è mescolato con il sacro. La concupiscenza e l'ambizione hanno attirato sul mondo il giudizio del cielo. Quando filosofi e uomini di scienza, sono in difficoltà, cercano di soddisfare le loro menti senza fare appello a Dio. Essi diffondono la loro filosofia nei confronti del cielo e della terra, parlano di pestilenze, epidemie, terremoti e carestie, secondo la loro presunta scienza. Le domande concernenti la creazione e la provvidenza li risolvono dicendo: 'Questa è una legge di natura'. CIF 118 3 La disobbedienza ha chiuso le porte a una grande quantità di conoscenza che sarebbe potuta essere acquisita dalla Parola di Dio. Se gli uomini fossero stati obbedienti, avrebbero capito il piano del governo di Dio. Il cielo avrebbe aperto gli scrigni di grazia e gloria per lo studio. Nella forma, nella parola e nel canto, gli esseri umani sarebbero stati del tutto superiori a ciò che sono ora. Il mistero della redenzione, l'incarnazione di Cristo, il Suo sacrificio espiatorio, non sarebbero confusi nella nostra mente. Sarebbero stati meglio compresi, ma anche più apprezzati. CIF 118 4 L'incapacità di studiare la Parola di Dio è la primaria causa della debolezza mentale e dell'inefficienza. Nel volgere l'attenzione verso gli scritti degli uomini non ispirati anziché quelle di Dio, la mente s'indebolisce ed è inefficiente, perché non assorbe gli ampi e profondi principi di verità eterna. E mentre la loro comprensione è adattata a cose a lui famigliari, cose finite, la loro devozione è indebolita. Tutto questo è una falsa educazione. Il lavoro di ogni insegnante dovrebbe essere quello di fissare le menti dei giovani sulle grandi verità della Parola ispirata. Questa è l'educazione essenziale per questa vita e per la vita a venire. E non si pensi che ciò impedirà lo studio delle scienze o causerà uno standard inferiore nell'istruzione. La conoscenza di Dio è superiore quanto è ampio l'universo. Non c'è nulla di così nobilitante e rinvigorente come studio dei grandi temi che riguardano la nostra vita eterna. Facciamo in modo che i giovani cerchino di afferrare queste verità date da Dio e le loro menti si espandano e diventino forti. Ogni studente che studia la Parola nel modo più ampio di pensiero, acquisisce una ricca conoscenza imperitura. Counsels to Parents, Teachers, and Students, 440-442.. ------------------------Cibo spirituale per la nostra crescita, 16 aprile CIF 119 1 Anche per questo non cessiamo di render grazie a Dio perché, avendo ricevuto da noi la parola di Dio, l'avete accolta non come parola di uomini, ma come è veramente, quale parola di Dio, che opera efficacemente in voi che credete. 1 Tessalonicesi 2:13 CIF 119 2 La Bibbia contiene tuto ciò che è necessario per salvare l'anima, e allo stesso tempo, disciplina e rafforza la mente... essa è molto più efficace che qualsiasi libro per la guida negli affari di questa vita, così come nell'aiutare l'anima a salire la scala che conduce al cielo. La Bibbia offre il suo aiuto a un vero ricercatore della verità, come nella contemplazione delle cose divine. L'io subisce umiliazione, mentre Dio e la Sua verità sono esaltati. Gli uomini elevano se stessi anziché Dio, proprio perché non studiano la verità biblica. CIF 119 3 Quando sfogliamo le pagine della Parola di Dio, ci muoviamo attraverso maestose ed eterne scene. Abbiamo visto Gesù venire in questo mondo per impegnarsi nel misterioso conflitto che ha sconcertato il potere delle tenebre. Quanto è meraviglioso e quasi incredibile il fatto che il Dio infinito acconsentisse all'umiliazione del Suo unigenito Figlio... CIF 119 4 La Parola di Dio è il cibo spirituale mediante il quale il cristiano deve crescere forte nello spirito e nell'intelletto, affinché possa combattere per la verità e la giustizia. La Bibbia insegna che ogni peccato deve essere estirpato, che la guerra contro il male deve essere combattuta fino a quando ogni male non viene superato. L'agente umano deve porsi come uno studente disponibile nella scuola di Cristo. Quando accetta la grazia che gli è stata offerta liberamente, la presenza del Salvatore nei pensieri e nel cuore gli aiuta a portare ogni peso, affinché il cuore possa essere riempito con tutta la pienezza di Dio. CIF 119 5 La semplicità della vera pietà deve far parte dell'educazione dei nostri giovani, se vogliono sapere come sfuggire alla corruzione che c'è nel mondo. Devono essere istruiti che i veri seguaci di Cristo serviranno Dio non solo quando è in accordo con le loro inclinazioni, ma anche quando ciò implica l'abbandono dell'io. Devono imparare a combattere il peccato. Tratti discutibili di carattere, siano essi ereditari o coltivati, devono essere vinti e conquistati con la rettitudine che viene da Cristo. Giorno dopo giorno, ora dopo ora, un lavoro di abnegazione e di santificazione deve continuare all'interno, allora le opere testimonieranno che Gesù dimora nel cuore mediante la fede. La santificazione non chiude le vie dell'anima alla conoscenza, anzi, espande la mente. Counsels to Parents, Teachers, and Students, 448, 449. ------------------------Costante crescita e discernimento, 17 aprile CIF 120 1 Il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto. Giovanni 14:26 CIF 120 2 Il giovane che fa della Bibbia la sua guida non si discosterà dal dovere e dalla via della salvezza. Questo libro gli insegnerà a preservare puro il carattere, a essere sincero, a evitare ogni forma di inganno. Gli insegnerà che non deve mai trasgredire la legge di Dio per realizzare qualcos'altro che desidera, anche se obbedire comporta un sacrificio. Gli insegnerà che la benedizione del cielo non si poserà su di lui se si allontanerà dal giusto sentiero, che sebbene gli uomini sembrino prosperare nella disubbidienza, sicuramente raccoglieranno il frutto della loro semina. Coloro che leggono le Scritture e sentono la voce di Dio, essi sono veri studenti della Parola. Nell'udire la voce di Dio sento un santo timore e riverenza, poiché per loro è una realtà vivente. In seguito alle loro preghiere, Dio apre la loro comprensione all'istruzione divina, e ricevono la grazia, affinché possano ottenere una giusta preparazione per il servizio nell'opera. Alla luce della giustizia divina, mentre la torcia celeste è messa nella sua mano, il ricercatore della verità vede la sua fragilità, la sua infermità, la sua disperazione a causa della condizione in cui si trova. Vede che non c'è in lui nulla che possa raccomandarlo a Dio. Prega per lo Spirito Santo, il rappresentante di Cristo, affinché diventi la sua costante guida per conoscere la verità. Egli ripete la promessa. "Il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto". CIF 120 3 Coloro che ricevono nei loro cuori i santi principi della verità, vivranno con sempre più crescente energia. Nessuna circostanza può alterare la loro determinazione nel raggiungere lo standard più elevato possibile. E ciò che hanno ricevuto, lo insegneranno agli altri. Mentre essi stessi bevono dalla fontana dell'acqua viva, da loro scorreranno flussi viventi per benedire e rinfrescare gli altri. Lo studioso diligente della Bibbia crescerà costantemente nella conoscenza e nel discernimento. Il suo intelletto coglierà argomenti elevati e s'impadronirà delle verità eterne. Le sue motivazioni d'azione saranno corrette. Userà la sua influenza per aiutare gli altri a comprendere più perfettamente le responsabilità date da Dio. Il suo cuore sarà una fonte di gioia mentre vede il successo nei suoi sforzi per impartire agli altri le benedizioni che ha ricevuto. Il talento della conoscenza, santificato e messo in pratica nel servizio del Maestro, non è mai perso. Uno sforzo nel sacrificarsi nel fare del bene sarà coronato dal successo. "Noi siamo infatti collaboratori di Dio" -- afferma l'apostolo Paolo. 1 Corinzi 3:9 Il Signore desidera collaborare con ogni operaio umano. A Lui deve essere data la gloria per ciò che siamo in grado di realizzare. Counsels to Parents, Teachers, and Students, 449-451.. ------------------------Per questa vita e quella a venire, 18 aprile CIF 121 1 La rivelazione delle tue parole illumina e dà intelletto ai semplici. Salmo 119:130 CIF 121 2 Per la mente, l'anima e il corpo è una legge di Dio che la forza si acquisisca con l'impegno. In armonia con questa legge, il Signore ha provveduto perché nella sua Parola si trovino i mezzi adatti per favorire il progresso mentale e spirituale dell'individuo. CIF 121 3 La Bibbia contiene tutti i princìpi che gli esseri umani devono comprendere per essere resi idonei per questa vita e per quella futura. Questi princìpi possono essere capiti da tutti. CIF 121 4 Ancora più grande è il potere della Bibbia nello sviluppo della natura spirituale. Uomini e donne furono creati per essere amici di Dio, e solo in questa forma di comunione possono trovare vera vita e sicuro progresso. Quelli che con uno spirito sincero e ricettivo studiano la Parola di Dio, s'accosteranno al suo Autore e non ci saranno limiti alle loro possibilità di sviluppo se non se li pongono essi stessi. CIF 121 5 Nella sua grande varietà di stili e argomenti, la Bibbia ha qualcosa che può interessare ogni mente e fare appello a ogni cuore. Nelle sue pagine si trovano storia, biografie, princìpi per il governo dello stato e della casa: princìpi che nessuna sapienza umana ha potuto uguagliare. CIF 121 6 La Bibbia contiene la più profonda filosofia, la più dolce e sublime poesia. I suoi scritti, anche se considerati da un punto di vista letterario, sono di gran lunga superiori alla produzione di qualsiasi scrittore umano; i suoi concetti, poi, sono infinitamente di più alto scopo e di ancor più grande valore nella loro relazione col grande tema centrale. Considerato alla luce di questo pensiero o tema, ogni argomento trattato riveste un nuovo significato. Le verità enunciate nel modo più semplice implicano princìpi alti come il cielo e che abbracciano l'eternità. CIF 121 7 Il tema centrale della Bibbia, intorno al quale ruotano tutti gli altri in essa contenuti, è il piano della redenzione, la restaurazione dell'immagine di Dio nella persona umana. Dalla prima parola di speranza contenuta nella sentenza di Dio pronunciata in Eden, all'ultima promessa di Apocalisse 22:4, "...vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome scritto sulla fronte", é compito di ogni libro e di ogni versetto del testo chiarire il meraviglioso tema dell'elevazione dell'uomo, e dimostrare il potere di Dio "che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo". 1 Corinzi 15:57. CIF 121 8 Quanti riescono a comprendere questo pensiero vedono schiudersi davanti a loro un infinito campo di studio: hanno la chiave che apre il tesoro della Parola di Dio. Ed 123-126 ------------------------Santificati mediante la fede, 19 aprile CIF 122 1 Santificali nella tua verità; la tua parola è verità. Giovanni 17:17 CIF 122 2 È attraverso la verità e mediante il potere dello Spirito che dobbiamo essere santificati e trasformati alla somiglianza di Cristo. Perché questo cambiamento sia avvenga in noi, deve esserci un'accettazione incondizionata e sincera della verità, una resa senza riserve dell'anima al potere trasformante di Cristo... Molte persone si aggrappano tenacemente alle loro caratteristiche. Anche dopo aver accettato la verità, manifestano la stessa autostima, intrattengono le stesse false idee. Nonostante affermano di essere convertiti, è evidente che non si sono arresi al potere trasformatore della verità... La nuova nascita consiste nell'avere nuovi motivi, nuovi gusti, nuove tendenze. Coloro che sono stati rigenerati alla nuova vita dallo Spirito Santo, sono diventati partecipi della natura divina, e in tutte le loro abitudini e pratiche, forniranno prova della loro relazione con Cristo... Il comando "Siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli", Matteo 5:48 - non sarebbe mai stato dato se non fosse stato preso ogni provvedimento per mezzo del quale saremmo diventati perfetti nella nostra sfera come Dio è nella sua. Dobbiamo sempre avanzare seguendo una luce sempre più grande. Così facendo, non saremo mai lasciati nelle tenebre. Review and Herald , April 12, 1892.. CIF 122 3 L'ultimo messaggio di misericordia deve essere dato al mondo mediante la proclamazione della verità del Vangelo. La Verità della Bibbia, questo è ciò di cui la gente ha bisogno. In ginocchio dobbiamo rivendicare le promesse della Parola di Dio, chiedendo di ricevere la verità pura e non adulterata, affinché possiamo renderci conto della necessità di dare questa verità agli altri. Allora uomini e donne saranno veramente convertiti. La mano di Dio sarà riconosciuta nella fondazione delle nuove chiese. Il Signore battezzerà con lo Spirito apostolico tutti quelli che andranno avanti a svolgere lavori missionari in luoghi in cui la gente non conosce la verità. Il vero lavoro missionario fornirà alle chiese un sicuro fondamento con questo sigillo: "Il Signore conosce quelli che sono suoi". 2 Timoteo 2:19 Allora Dio sarà glorificato nel suo popolo. Le missioni cristiane saranno fondate su Gesù Cristo. Sotto la supervisione di Dio l'opera andrà avanti e saranno fornite innumerevoli prove della genuinità dell'opera. Gli operai non cercheranno di glorificare se stessi, ma loderanno Dio come progettista e organizzatore di ogni opera nobilitante. Sono santificati dalla verità; perché la verità ha agito e apportato un'influenza purificante sul personaggio. Signs of the Times, Aug. 21, 1901.. ------------------------Lo Spirito Santo nella vita, 20 aprile CIF 123 1 Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre. Giovanni 14:16 CIF 123 2 Vi sono anime affamate per il pane della vita, assettate delle acque della salvezza; guai a quell'uomo che li trasformerà in falsi sentieri. Lo Spirito di Dio presenta agli uomini l'obbligo morale di amarlo e servirlo con tutto il cuore, con tutte le forze e con tutta la mente, e di amare il prossimo come sé stessi. Lo Spirito di Dio può toccarci finché non diventiamo consapevoli che attraverso la potenza di Dio le nostre facoltà spirituali ci stimolano ad agire... nella nostra anima deve avvenire un approfondo cambiamento che il mondo non può vedere. Quelli che non sanno cosa vuol dire avere un'esperienza nelle cose di Dio, chi non ha la testimonianza dello Spirito di essere stato accettato da Gesù Cristo, hanno bisogno di rinascere... Cosa può sapere il mondo dell'esperienza cristiana? "In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi". Giovanni 6:53 Il gran Maestro spiegò queste istruzioni, dicendo: "È lo Spirito che vivifica; la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita". Giovanni 6:63 Nel nostro tempo, la Parola di Dio non è considerata affidabile. La parola di Cristo, elimina direttamente i desideri e le indulgenze umane e condanna le abitudini e le pratiche popolari -- la Parola che è stata fatta carne e ha abitato in mezzo a noi -- è ignorata e disprezzata. CIF 123 3 Gli insegnamenti e l'esempio di Cristo non sono presi come criterio per la vita del professo seguace di Cristo. Molti che pronunciano il nome di Cristo, camminano nella loro stessa luce, piuttosto che seguire le orme del loro Maestro. Essi non rappresentano lo stesso carattere che Cristo ha testimoniato con il Suo amore puro e sincero verso Dio e con il Suo amore per l'uomo caduto. Non prendono la Parola di Dio sul serio; non identificano i loro interessi con quelli di Gesù. Non acquisiscono l'abitudine di comunicare con Gesù, di prenderlo come Guida e Consigliere. Coloro che non solo ascoltano Cristo, ma fanno ciò che Egli dice, manifestano nella loro vita l'intervento dello Spirito Santo. Il risultato dell'intervento interno dello Spirito Santo è dimostrato nella condotta esteriore. La vita del cristiano è nascosta con Cristo in Dio, e Dio riconosce chi sono i Suoi, dichiarando: "I miei testimoni siete voi". Isaia 43:10 Essi testimoniano che il potere divino sta influenzando i loro cuori e plasmano la loro condotta. Le loro opere dimostrano che lo Spirito agisce nell'uomo interiore; chi invoca l'aiuto dello Spirito, sono convinti di rendere Gesù Cristo il loro modello. RH, May 12, 1896 ------------------------La Parola di Dio, nostra salvaguardia, 21 aprile CIF 124 1 Attenetevi alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c'è luce. Isaia 8:20 CIF 124 2 La nostra parola d'ordine deve essere: "Alla legge e alla testimonianza! Se il popolo di Dio non parla in questo modo, è perché in esso non c'è luce". Abbiamo una Bibbia colma di verità preziose. Contiene l'alfa e l'omega della conoscenza. "Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, affinché l'uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera". 2 Timoteo 3:16,17 Dobbiamo considerare la Bibbia come libro di studio. Tutti possono capire le Sue istruzioni. Cristo invita il Suo popolo a credere e a praticare la Sua Parola. Coloro che ricevono e assimilano questa parola, facendo di lei parte di ogni azione, di ogni attributo di carattere, cresceranno forti nella forza di Dio. Allora si accerterà che la loro fede è di origine celeste. Non vagheranno in strani percorsi. Le loro menti non si rivolgeranno a una religione basata sul sentimentalismo ed sull'eccitazione. Essi staranno davanti gli angeli e davanti gli uomini, come coloro che hanno carattere cristiano forte e coerente. Nell'incensiere d'oro della verità, come presentato negli insegnamenti di Cristo, abbiamo ciò che condannerà e convertirà le anime. Proclama nella semplicità di Cristo le verità che Egli è venuto a proclamare in questo mondo, e la potenza del suo messaggio si farà sentire. Non dobbiamo difendere teorie o testi che Cristo non ha mai menzionato o che non hanno fondamento nella Bibbia. Abbiamo grandi, solenni verità per il popolo. Sta Scritto è la nostra parola ovunque ci troviamo. Studiamo la Parola di Dio come nostra Guida! Cerchiamo un "Così dice il Signore"! Di metodi umani ne abbiamo già abbastanza. Una mente istruita solo con la scienza del mondo non riuscirà a comprendere le cose di Dio, ma la stessa mente, convertita e santificata, vedrà il potere divino nella Parola. Solo la mente e il cuore purificati dalla santificazione dello Spirito può discernere le cose celesti... nel nome del Signore vi chiedo di svegliarvi al vostro dovere. Possano i vostri cuori sottomettersi alla potenza dello Spirito Santo, perché solo Egli vi renderà sensibili agli insegnamenti della Parola. Allora sarete in grado di discernere le cose profonde di Dio. Possa Dio portare il Suo popolo sotto l'influsso del Suo Spirito, perché solo Lui è in grado di preparaci per ciò che sta per accadere sulla terra. Gospel Workers, pp. 309,310 CIF 124 3 Quando sorgono delle domande sulle quali siamo incerti, chiediamoci: che cosa dice la Scrittura? Chiunque di voi desidera imparare qualcosa di nuovo, cercatelo nella parola di Dio. Possa la Sacra Scrittura purificare le vostre anime obbedendo alla Verità; agite in armonia con le istruzioni che Cristo vi ha dato. Ibid., 314,315.. ------------------------Il pane della vita per gli affamati, 22 aprile CIF 125 1 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui. Giovanni 22 CIF 125 2 Il Signore ha dato ogni disposizione affinché il Salvatore innalzato possa essere rivelato ai peccatori. Sebbene siano morti nelle loro trasgressioni e peccati, la loro attenzione deve essere stimolata dalla predicazione di Cristo, Chi è stato crocefisso... L'infinito valore del sacrificio richiesto per la nostra redenzione, rivela che il peccato è un tremendo male. Dio avrebbe potuto spazzare via questa macchia dalla Sua creazione, spazzando il peccatore dalla faccia della terra. Eppure, Egli "ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna". Giovanni 3:16 CIF 125 3 Perché non tutti quelli che affermano di amare Dio cercano di istruire i loro vicini e le loro conoscenze, affinché non trascurino più la salvezza?... CIF 125 4 Cristo è capace, Cristo è disposto, Cristo desidera salvare tutti quelli che vengono a Lui. Egli parla alle anime che si trovano in pericolo; fatteli conoscere Gesù crocefisso, Colui che morendo ha perdonato tutti. Parlate ai peccatori con il cuore traboccate d'amore e compassione di Cristo. Colui che sta cercando di conquistare l'anima per la vita eterna, deve farlo con grande serietà, senza usare un tono aspro. Una delle cose più importanti è che la vostra anima sia consacrata a Dio. Quando cercate l'Intercessore celeste, fatelo con il cuore sincero, contrito, e sottomesso. Rivolgetevi ai peccatori pentiti con la stessa mitezza e amore di Cristo. Pregate con queste anime, portandole ai piedi della croce con fede; che la vostra mente sia rivolta su Gesù, Colui che portò tutti i peccati del mondo. Convincete queste anime a distogliere lo sguardo dal loro stato peccaminoso per rivolgere verso il Salvatore, perché solo così otterranno la vittoria. Che imparino a guardare Gesù come la Via, la Verità, e la Vita. CIF 125 5 Quando il Sole della rettitudine spargerà i suoi raggi nei loro cuori, e l'amore del Redentore si riverserà nelle loro anime inaridite e assetate, allora essi saranno salvati in Gesù Cristo. Se parlate, pregate e cantate insieme a loro, conquisterete i loro cuori. In questo sta il potere e la saggezza di Dio: accompagnare l'anima a Cristo... L'amore di Dio che dimora nei cuori dei Suoi operai, sarà riconosciuto da coloro per i quali essi lavorano. Le anime hanno sete delle acque della vita. Le Sue cisterne non sono mai vuote. Se riveliamo a loro l'amore di Cristo, gli condurremmo a Lui ed Egli darà loro il pane della vita e l'acqua della salvezza. 6T, pp. 66,67. ------------------------Tutto il cielo sta a guardare, 23 aprile CIF 126 1 Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me. Giovanni 5:39 CIF 126 2 La nostra è un'epoca di disordini, di cui lo spirito viene assorbito da molti giovani. Potrebbero essere sensibilizzati per rendersi conto dell'importanza e del pericolo della posizione in cui si trovano. I genitori e gli insegnanti dovrebbero essere sollecitati a rivedere i loro doveri nel guidarli con saggezza. Mai prima d'ora ci sono stati così tanti interessi importanti in gioco. I problemi, non sono mai stati così gravi come lo sono oggi. I giovani, prima d'ora, non sono stati osservati con tanta intensità dagli angeli come lo sono adesso. Tutto il cielo sta guardando con intenso interesse la loro crescita, la loro formazione -- se, quando vengono messi alla prova, rimarranno fermi presso a Dio, o saranno influenzati dalle influenze del mondo. Dio ha un grande lavoro da fare in breve tempo. Egli vuole impegnare giovani talenti, il loro tempo e i mezzi, e li ritiene responsabili dell'uso che fanno di questi buoni doni. Egli li invita a venire in prima linea, a resistere alle influenze corruttrici e ammalianti di quest'epoca e a diventare qualificati per lavorare nella Sua vigna. Essi, senza mettere il cuore ed energia nel loro lavoro di preparazione, non potranno essere utili, non sapranno ad adattarsi. I principi cristiani devono essere sviluppati, amati e portati all'esercizio attivo. L'autocontrollo deve essere ottenuto con uno sforzo sincero, ottenuto dalla grazia di Dio... CIF 126 3 Quando i giovani scelgono il servizio di Cristo e dimostrano che con l'aiuto divino i loro principi morali fanno parte del loro carattere, allora riceveranno il potere di glorificare Dio insieme agli altri compagni. È una legge divina che le benedizioni arrivano a tutti. Coloro che sono portati a studiare le scienze, che lo fanno; e coloro che sono portati a studiare la verità biblica, che lo fanno, ma affinché possano insegnare agli altri, devono diventare studenti diligenti della Santa Parola di Dio. Non c'è altro modo per scrutare con diligenza, con grande interesse e con la preghiera le Scritture. In essa ci sono preziose promesse e parole d'incoraggiamento, di avvertimento, di rimprovero, e d'istruzione. Attraverso le Scritture potranno conoscere l'amore di Dio, il valore del Suo sangue e i preziosi privilegi offerti mediante la Sua grazia... La Bibbia dovrebbe diventare il libro di testo per ogni cristiano, il libro più attraente per i giovani. Se studieranno con aiuto di Suo Spirito, saranno pronti a resistere alle insidie di Satana e alle tentazioni in questi ultimi tempi senza fede. Per la sua semplice bellezza del linguaggio, il sentimento elevato, l'infallibile sincerità, la sua tenerezza e il suo pathos, la Parola di Dio è ben disposta a impressionare la mente e impartire ricche lezioni. Youth's Instructor, May 7, 1884.. ------------------------Ricerca del pane celeste, 24 aprile CIF 127 1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra. Colossesi 3:1,2 CIF 127 2 Quando le cose temporali assorbono la mente e attirano l'attenzione, tutta la forza dell'essere è impegnata al servizio dell'uomo, e gli uomini considerano l'adorazione dovuta a Dio come una cosa insignificante. Gli interessi religiosi sono stati sottomessi al mondo. Gesù, che ha pagato il riscatto per le anime della famiglia umana, richiede che gli uomini subordinino gli interessi temporali a quelli celesti. Questo impedirebbe di indulgere in tesori terreni, di spendere il denaro in lusso e di circondarsi in tutte quelle cose di cui non hanno bisogno. Gesù desidera affinché il loro potere spirituale non sia distrutto, ma che la loro attenzione sia portata verso le cose celesti. Egli esorta gli uomini a ricercare con più serietà e continuamente, il pane della vita anziché il pane che perisce. Egli dice: "Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, che il Figlio dell'uomo vi darà, perché su di lui il Padre, cioè Dio, ha posto il suo sigillo..." È la Parola di Dio che è essenziale per la nostra crescita spirituale. "È lo Spirito che vivifica; la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita". Giovanni 6:27,63 CIF 127 3 Coloro che acquisiscono le Parole di Cristo, porteranno il cielo nella loro vita. Cristo è il nostro Redentore, il nostro Signore, ed è fortemente interessato a portare la pace in questo mondo. Cerca di portare davanti a noi il fascino del cielo, perché dove c'è il tesoro là ci sarà anche cuore. Raccogliere il tesoro in cielo significa usare le nostre capacità ricevute da Dio nell'acquisire i mezzi e l'influenza che possono essere usati per la gloria di Dio. Ogni centesimo che guadagnammo è proprietà del Signore e dovrebbe essere usato nel modo tale da poter rendere conto davanti a Dio. Nessuno di noi potrà eludere il giudizio finale. Scegliendo di depositare un tesoro in cielo, il nostro carattere sarà modellato secondo la somiglianza di Cristo. Il mondo vedrà che le nostre speranze e i nostri piani sono fatti in riferimento all'avanzamentoI nostri sforzi coronati con il successo della verità e alla salvezza delle anime. Tutti vedranno che Cristo è tutto in tutti per quelli che lo amano... Nell'assicurare il tesoro in cielo, ci poniamo in comunione vivente con Dio, Colui che possiede tutti i tesori della terra e fornisce tutte le misericordie temporali che sono essenziali per la vita. Ogni anima può assicurare l'eredità eterna. Il Signore desidera che ciascuno dei Suoi figli compie il propri dovere, al fine di raccogliere più tesori che non periscono. Essi possono essere depositati là dove nessun fuoco ne qualsiasi altra forma di avversità possa distruggerle o rubare. RH, April 7, 1896 ------------------------I nostri sforzi coronati con il successo, 25 aprile CIF 128 1 Perché l'Eterno DIO è sole e scudo; l'Eterno darà grazia e gloria; egli non rifiuterà alcun bene a quelli che camminano rettamente. Salmo 84:11 CIF 128 2 Gesù ha detto: "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto, poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa". Luca 11:9,10 Siate sinceri, siate resoluti. Crediate nelle promesse di Dio, senza dubitarne mai. No aspettate di provare speciali emozioni prima che il Signore vi risponda. Confidate nella Sua Parola e credete di ricevere ciò che avete chiesto. Abbiate fiducia in Lui perché le vostre preghiere saranno ascoltate e che la risposta arriverà proprio nel momento e nel modo in cui il Padre celeste ritterrà opportuno. Vivete le vostre preghiere. Camminate umilmente con Lui. "Perché l'Eterno DIO è sole e scudo; l'Eterno darà grazia e gloria; egli non rifiuterà alcun bene a quelli che camminano rettamente". "Temete l'Eterno, voi suoi santi, poiché nulla manca a quelli che lo temono". Salmo 34:9 "Gustate e vedete quanto l'Eterno è buono; beato l'uomo che si rifugia in lui". Salmo 34:18 Qui ci sono abbondanti promesse, a condizione che cesserete di fare il male e imparate a fare il bene. Come fecero Giuseppe, Daniele e Mosè, puntate in alto prendendo in considerazione i sforzi per la vostra crescita per il tempo dell'eternità. Satana si opporrà ai vostri sforzi per avanzare. Il vostro percorso non sarà sempre agevole, ma potete contare sulle ricche promesse di Dio. CIF 128 3 Nella Sua Parola, il Signore ha promesso che in ogni sforzo verso la giustizia Egli vi aiuterà. Noi da soli siamo deboli e senza saggezza, ma Dio ha detto: "Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data". Giacomo 1:5 Imparate a essere diligenti; non lasciate mai la presa su Dio, preservate nell'opera, e allora sarete dei vincitori attraverso il sangue dell'Agnello. Facendo questo, voi stessi state influenzando molti altri. Le parole pronunciate al momento giusto, porterà abbondanti frutti. Una parola di speranza, d'incoraggiamento, di determinazione in una giusta direzione, detta a chi è incline alle abitudini sbagliate, è assai appropriata. Quando i vostri scopi sono giusti, avrete una buona influenza per dirigere le anime nella giusta direzione, inculcando loro nello stesso tempo i giusti principi. Non c'è limite al bene che potete fare. Se farete della Parola di Dio la regola della vostra vita la quale governa le vostre azioni secondo i Suoi precetti, allora i vostri propositi e le vostre attività nell'adempimento del vostro dovere diventa una benedizione... e il successo incoronerà i vostri sforzi. Youth's Instructor, Sept. 1, 1886 ------------------------La Parola di Dio, la nostra unica salvaguardia nelle prove e nelle tentazioni, 26 aprile CIF 129 1 La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero. Salmo 119:105 CIF 129 2 Dio ci ha dato la Sua Parola come una lampada per i nostri piedi e una luce sul nostro cammino. I Suoi insegnamenti hanno un impatto vitale sulla nostra prosperità in tutti i rapporti della vita. Anche nei nostri affari temporali sarà una guida più saggia di qualsiasi altro consulente. Le Sue istruzioni divine sono l'unica via per il successo. Non esiste una posizione sociale, nessuna fase dell'esperienza umana, per la quale lo studio della Bibbia non sia una preparazione essenziale. La Bibbia è il grande standard di giusto e sbagliato, che definisce chiaramente il peccato e la santità. I suoi principi viventi, che attraversano le nostre vite come fili d'oro, sono la nostra unica salvaguardia delle prove e nelle tentazioni. La Bibbia è come una tessera che ci mostra i segni della sua vera identità. Coloro che hanno familiarità con questa carta, saranno in grado di camminare con certezza nel percorso del dovere, ovunque possano essere chiamati ad andare. La Bibbia contiene un sistema semplice e completo di teologia e filosofia. È il libro che ci rende saggi al fine di vincere la salvezza. Ci dice come raggiungere le dimore della felicità eterna. Ci parla dell'amore di Dio come mostrato nel piano di redenzione, impartendo la conoscenza essenziale per tutti - la conoscenza di Cristo. Essa ci parla di Dio; Egli è l'autore della nostra salvezza. Senza Parola di Dio non avremmo potuto sapere che una persona come il Signor Gesù abbia mai visitato il nostro mondo, né alcuna conoscenza della sua divinità, come indicato dalla sua precedente esistenza con il Padre. La Bibbia non è stata scritta per il solo studio, al contrario, è stata progettata per la gente comune. Le grandi verità necessarie per la nostra salvezza sono rese chiare come il mezzogiorno, e nessuno sbaglierà e perderà la via tranne che coloro che seguono il proprio giudizio invece della volontà chiaramente rivelata da Dio. La Parola di Dio rivela ogni tratto sbagliato di carattere, plasma l'intero uomo, internamente ed esternamente, attenuando il suo orgoglio e la sua autoesaltazione mediante l'intervento dello Spirito Santo, nei più piccoli o grandi doveri della vita. Essa insegna a essere irremovibile nella fedeltà alla giustizia e alla purezza, e allo stesso tempo deve sempre essere gentile e compassionevole. L'apprezzamento della Bibbia cresce con il suo studio. In qualunque modo lo studente possa trovare la saggezza infinita e l'amore di Dio. A chi è veramente convertito, la Parola di Dio è la gioia e la consolazione della vita. Lo Spirito di Dio gli parla e il suo cuore diventa come un giardino innaffiato. Signs of the Times, June 25, 1902) . Il cuore che è custodito con le preziose verità della Parola di Dio è fortificato contro le tentazioni di Satana, contro i pensieri impuri, e le azioni empie. Youth's Instructor, July 28, 1892.. ------------------------Il nostro pane quotidiano assicurato, 27 aprile CIF 130 1 Dacci oggi il nostro pane necessario. Matteo 6:11 CIF 130 2 Come un bambino, anche noi riceviamo ogni giorno ciò che è necessario per il nostro sostentamento. Tuttavia è necessario che preghiamo sempre come Gesù ci ha insegnato: "Dacci oggi il nostro pane quotidiano". Non dobbiamo essere preoccupati per il domani. Abbiamo la certezza della Sua promessa: "Confida nell'Eterno e fa' il bene, abita il paese e coltiva la fedeltà". Salmo 37:3 Davide dice: "Io sono stato fanciullo ed ora sono divenuto vecchio, ma non ho mai visto il giusto abbandonato, né la sua progenie mendicare il pane". Salmo 37:25 Lo stesso Dio che ha mandato corvi per nutrire Elia, non abbandonerà altri Suoi fedeli figli che si sacrificano per Lui. Di colui che cammina nella rettitudine è scritto: "Il suo pane gli sarà dato, la sua acqua gli sarà assicurata". Isaia 33:16 "Essi non saranno confusi nel tempo dell'avversità e nei giorni di carestia saranno saziati". Salmo 37:19 "Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui"? Romani 8:323 Colui che allevio le preoccupazioni e le angosce della madre vedova, che provvede per la sua casa a Nazareth, simpatizza con ogni madre nella sua lotta per fornire cibo ai suoi figli. Colui, "vedendo le folle, ne ebbe compassione perché erano stanche e disperse, come pecore senza pastore", ha compassione di tutti i poveri e sofferenti. La Sua mano è tesa verso di loro in benedizioni e con la stessa preghiera insegnata ai suoi discepoli, ci insegna a ricordare i poveri. Signs of the Times, Nov. 4, 1903.. CIF 130 3 La preghiera per il pane quotidiano non si riferisce soltanto al nutrimento del corpo, ma anche a quello spirituale, indispensabile allo spirito per assicurare la vita eterna. Gesù dice: "Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna... se uno mangia di questo pane vivrà in eterno". Giovanni 6:27, 51. CIF 130 4 Riceviamo il Cristo attraverso la sua Parola, e lo Spirito Santo ci viene accordato per comprenderla e accettare le sue verità. Ogni giorno, leggendo le Scritture, dobbiamo pregare perché lo Spirito di Dio ci riveli la verità che può rafforzare il nostro spirito per soddisfare le esigenze quotidiane. CIF 130 5 Insegnandoci a chiedere ogni giorno quello di cui abbiamo bisogno, per il nostro corpo e per il nostro spirito, Dio ha un obiettivo: desidera che ci sentiamo dipendenti da lui, cerca di stabilire un legame profondo grazie al quale, tramite la preghiera e lo studio delle preziose verità della sua Parola, saremo nutriti e dissetati alla Fonte della vita. MB 112, 113 ------------------------Lezioni di Timoteo, 28 aprile CIF 131 1 Sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù. 2 Timoteo 3:15 CIF 131 2 Sila, il compagno di lavoro di Paolo, era un operaio capace, che aveva il dono di profezia; in effetti l'opera da svolgere era così grande che fu chiara la necessità di preparare altri uomini per il servizio. Paolo vide che Timoteo riconosceva la santità del ministero. Egli non era spaventato di dover affrontare sofferenza e persecuzione, era disponibile a ricevere l'istruzione necessaria. Tuttavia l'apostolo non si accollò la responsabilità di dare, a un giovane senza esperienza, una preparazione all'attività evangelistica, senza prima essere pienamente soddisfatto del suo carattere e della sua vita passata. Il padre di Timoteo era greco e la madre ebrea. Questo promettente giovane aveva conosciuto le Scritture fin dalla più tenera età. Le buone abitudini della sua famiglia avevano influenzato positivamente la formazione del suo carattere. La fede della madre e della nonna negli scritti sacri lo aveva spinto a considerare le benedizioni che Dio riversa su coloro che fanno la sua volontà. La Parola di Dio era stata la regola con la quale queste due donne avevano educato Timoteo. L'influsso spirituale delle lezioni imparate lo preservarono dal male che lo circondava. Il suo linguaggio era puro. I suoi istruttori familiari avevano cooperato con Dio nel preparare questo giovane ad affrontare le sue responsabilità. Paolo vide che Timoteo era fedele, equilibrato e sincero, perciò lo scelse come compagno di lavoro e di viaggio. Coloro che avevano educato Timoteo nella sua infanzia furono ricompensati nel vedere che le loro cure avevano sortito un buon effetto: egli aveva guadagnato la fiducia del grande apostolo. Timoteo era soltanto un ragazzo quando fu scelto da Dio per essere un insegnante, ma i buoni princìpi assunti durante l'infanzia l'avevano reso capace di assistere Paolo. E sebbene fosse giovane, egli svolse con umiltà cristiana il compito che gli era stato affidato CIF 131 3 Paolo amò Timoteo, il suo "vero figliuolo nella fede". 1 Timoteo Il grande apostolo stimolò spesso il giovane discepolo, interrogandolo circa la storia biblica; e mentre viaggiavano di luogo in luogo, gli insegnò accuratamente quegli accorgimenti che avrebbero contribuito al loro successo. Entrambi, Paolo e Sila, durante il periodo che trascorsero con Timoteo, cercarono di radicare nella sua mente, la santità e la serietà del ministero che era stato loro affidato. CIF 131 4 Nel suo lavoro, Timoteo cercò costantemente il consiglio e l'istruzione di Paolo. Egli non agì d'impulso, ma fu ponderato e riflessivo, avendo cura di mantenersi nella via del Signore. Lo Spirito Santo trovò in lui un uomo che poteva essere modellato per divenire un utile ricettacolo della potenza divina. Quando le lezioni della Bibbia vengono messe in pratica nella vita di ogni giorno, esse lasciano una traccia profonda e durevole sul carattere. Timoteo imparò queste lezioni e le praticò. AA 203-205 ------------------------Seduti ai piedi di Gesù, 29 aprile CIF 132 1 Una sola cosa è necessaria, e Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta. Luca 10:42 CIF 132 2 Il Salvatore apprezzava molto un ambiente tranquillo e degli uditori attenti, e aveva bisogno di tenerezza, cortesia e affetto. Coloro che ricevevano le istruzioni divine che Egli era sempre pronto a dare, godevano di grandi benedizioni. Alla folla che lo seguiva, Egli indicava le bellezze della natura. Mostrava loro come il Signore sostiene il mondo, la sua bontà e benevolenza manifestate nella fresca rugiada, nelle piogge abbondanti e nei brillanti raggi del sole, concessi sia al buono sia al malvagio. Desiderava indicare agli uomini la provvidenza di Dio, all'opera in ogni cosa creata. Ma il cuore della folla era indurito e Gesù trovava nella casa di Betania un po' di riposo dopo i duri contrasti della sua missione. Là poteva parlare dell'opera divina a degli uditori attenti. In quei colloqui privati spiegava ai suoi ascoltatori quello che non poteva dire alla folla. Ai suoi amici non c'era bisogno di parlare in parabole. CIF 132 3 Mentre Gesù spiegava le sue magnifiche lezioni, Maria si sedeva ai suoi piedi per ascoltarlo con attenzione riverente. Un giorno Marta, affaccendata per la preparazione del pranzo, si accostò a Gesù e gli disse: "Signore, non t'importa che mia sorella m'abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che m'aiuti". Luca 10:40. Ciò accadde in occasione della prima visita di Gesù a Betania. Il Salvatore e i discepoli avevano appena compiuto il faticoso viaggio a piedi da Gerico. Marta, preoccupata di provvedere alle loro necessità, si era dimenticata di usare la dovuta cortesia verso l'ospite. Gesù le rispose con queste parole dolci e pazienti: "Marta, Marta, tu ti affanni e ti inquieti di molte cose, ma di una cosa sola fa bisogno. E Maria ha scelto la buona parte che non le sarà tolta". Luca 10:41, 42. Maria arricchiva il suo spirito con i preziosi insegnamenti del Salvatore, che per lei avevano maggiore valore dei più preziosi gioielli della terra. CIF 132 4 La "cosa sola" di cui Marta aveva bisogno era un animo calmo e devoto, un profondo desiderio di conoscere la vita eterna e le qualità necessarie per il progresso spirituale. Aveva bisogno di una minore ansietà per le realtà temporali e un maggiore impegno per quelle che hanno un valore eterno. Gesù voleva insegnare ai suoi figli a cogliere ogni occasione per acquisire quella conoscenza che conduce alla salvezza. CIF 132 5 L'opera del Cristo ha bisogno di collaboratori diligenti e coraggiosi. Un vasto campo di azione si apre per le persone, come Marta, zelanti e laboriose nell'opera religiosa; ma esse devono prima, come Maria, sedere ai piedi di Gesù. Bisogna che la grazia del Cristo santifichi la diligenza, l'impegno e le energie. Solo allora la vita sarà una potenza invincibile al servizio del bene. DA 524,525 ------------------------Risultati nel mangiare il pane della vita, 30 aprile CIF 133 1 Ora dunque queste tre cose rimangono: fede, speranza e amore; ma la più grande di esse è l'amore. 1 Corinzi 13:13 CIF 133 2 Abbiamo in abbondanza delle prediche. Ciò di cui abbiamo più bisogno... è l'amore per le anime che periscono, quell'amore che viene dalle ricche correnti del trono di Dio. Il vero cristianesimo diffonde l'amore attraverso l'intero essere. Tocca ogni parte vitale, il cervello, il cuore, le mani e i piedi, permettendo agli uomini di stare fermi dove Dio richiede loro di stare, in modo che non possono fare percorsi sbagliati, al fine di evitare che lo zoppo li blocchi la via. L'ardente amore di Cristo verso le anime che periscono è la vita dell'intero sistema del cristianesimo. Qual è l'interpretazione biblica di Dio? "Dio è Amore". Dando Cristo al nostro mondo, Dio ha manifestato il Suo amore per l'umanità. "Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna". Giovanni 3:16 Tale amore è l'adempimento della legge. Solo colui il cui cuore è pieno di compassione per l'uomo caduto, mostrando il suo amore mediante le buone opere, sarà in grado di sopportare la vista di Colui che è invisibile. Solo chi ama i suoi simili, può conoscere Dio. Chi non ama quelli per cui il Padre ha fatto tanto, non conosce Dio. Questo è il motivo per cui c'è così poca genuina vitalità nelle nostre chiese. CIF 133 3 La teologia è senza valore a meno che non sia colmo dell'amore di Cristo. Dio è supremo. Il Suo amore nel cuore umano porterà a fare un lavoro che darà i suoi frutti dopo la somiglianza del carattere di Dio... "L'amore è paziente, è benigno; l'amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità..." O foglie benedette dell'albero della vita! 1 Corinzi 13:4 "Ora dunque queste tre cose rimangono: fede, speranza e amore; ma la più grande di esse è l'amore". 1 Corinzi 13:13 "Benedici il Signore, anima mia e tutto quello che è in me benedica il suo santo nome" - Salmo 103:1- perché la nostra guida è così semplice e definita. Altri non potrebbero seguire STA SCRITTO, che Cristo ha usato in ogni occasione per incontrare il nemico caduto; ma noi seguiamo l'esempio del Salvatore. Meno esprimiamo le nostre opinioni umane, più la grazia del Signore accompagnerà le nostre conversazioni. Il Signore desidera, affinché il nostro parlare sia santificato, perché è un assaggio della vita alla vita. Letter 156, 1900 ------------------------Le rivendicazioni della legge di Dio, 1 maggio CIF 135 1 Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge. Salmo 119,18 CIF 135 2 Cristo è venuto per salvare un popolo dalle mani del nemico. A quel tempo il popolo era sotto il giogo romano, e si aspettava che venisse uno che avrebbe stabilito un regno da cui sarebbero stati esclusi tutti gli altri sulla terra; che avrebbe spezzato il giogo pagano; che avrebbe alzato il Suo popolo alla statura dei principi. Tutte le nazioni dovevano essere convocate per comparire davanti all'Uno mandato da Dio per arrendersi a Lui. I profeti continuavano a sorgere sostenendo di avere messaggi speciali in tal senso. Giuda doveva essere onorato come il luogo del potere e della gloria. I regni del mondo e le ricchezze dei gentili dovevano essere posti ai loro piedi; dovevano essere onorati come sacerdoti e i re più dello stesso Dio. Coloro che non credevano in queste grandi cose per la nazione ebraica sono stati considerati infedeli. Se le loro preghiere non abbondavano in queste ardenti aspettative, erano considerate ancor peggio che inutili... La gente era così infatuata dalle falsità di Satana, che le loro menti erano del tutto impreparate per ricevere il vero Cristo. CIF 135 3 La missione di Cristo era di presentare agli uomini il carattere del Suo regno, mostrando che i nomi, le posizioni e i titoli non significano nulla, ma che la pura virtù e un carattere sacro sono considerati come tutto ciò che è agli occhi del cielo. Nel suo sermone sul monte, le prime frasi che uscivano dalle Sue labbra dovevano gettare nella polvere quelle loro basse ambizioni. "Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. Beati coloro che fanno cordoglio, perché saranno consolati. Beati i mansueti, perché essi erediteranno la terra. Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perché essi saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché essi otterranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Dio. Beati coloro che si adoperano per la pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio. Beati coloro che sono perseguitati a causa della giustizia, perché di loro è il regno dei cieli. Matteo 5:3-10 Quel intero sermone era una presentazione della legge. Cristo ha evidenziato le rivendicazioni di vasta portata della legge di Dio. Cercò di correggere la loro immaginazione troppo elevata, troppo ambiziosa, esaltando i veri sentimenti e proclamando una benedizione su quei tratti del carattere che erano completamente opposti agli attributi che amavano. Ha presentato davanti a loro un regno in cui le ambizioni umane e le passioni terrene non hanno il suo posto... CIF 135 4 Il Cristo voleva sollevare le anime che stavano perendo nell'ignoranza della vera pietà in un'atmosfera pura e santa. Signs of the Times, Jan.10, 1900.. ------------------------La legge di Dio è eternal, 2 maggio CIF 136 1 Le opere delle sue mani sono verità e giustizia; tutti i suoi comandamenti sono fermi, stabili in eterno per sempre, fatti con verità e rettitudine. Salmo 111:7,8 CIF 136 2 "E il tempio di Dio che è nel cielo fu aperto, e si vide... l'arca del suo patto..." Apocalisse 11:19. L'arca del patto di Dio è nel luogo santissimo, la seconda parte del santuario. Nel rituale del santuario terrestre "...figura e ombra delle cose celesti" (Ebrei 8:5) questa sezione veniva aperta solo nel gran giorno delle espiazioni, per la purificazione del santuario. L'annuncio che il tempio di Dio in cielo era stato aperto, e che l'arca del suo patto era visibile, indica l'apertura del luogo santissimo del santuario celeste nel 1844, quando il Cristo vi entrò per cominciare la fase conclusiva della sua opera di espiazione. Coloro, che con l'occhio della fede, avevano seguito il loro Sommo Sacerdote che inaugurava il suo ministero nel luogo santissimo, videro l'arca del patto. Avendo studiato l'argomento del santuario, avevano capito il cambiamento sopravvenuto nelle funzioni sacerdotali del Salvatore che officiava davanti all'arca di Dio, presentando i meriti del suo sangue in favore dei peccatori. CIF 136 3 L'arca del tabernacolo terreno conteneva le due tavole di pietra sulle quali erano scritti i precetti della legge di Dio. L'arca era semplicemente il contenitore delle tavole del decalogo: era la presenza di questi precetti divini che le conferiva valore e carattere sacro. Quando il tempio di Dio in cielo fu aperto si vide l'arca del patto. Nel luogo santissimo del santuario celeste è custodita con cura la legge divina, legge che fu promulgata da Dio stesso in mezzo ai tuoni del Sinai e scritta dal suo stesso dito su tavole di pietra. CIF 136 4 La legge di Dio, custodita nel santuario celeste, è il documento originale di quel codice i cui i precetti scritti sulle tavole di pietra e ricordati da Mosè nel Pentateuco erano solo una trascrizione. Coloro che giunsero a comprenderne l'importanza, capirono anche il carattere sacro e immutabile della legge divina. Si resero conto, come mai prima, della forza delle parole di Gesù: "...finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà". Matteo 5:18. La legge di Dio, essendo una rivelazione della sua volontà e una riproduzione del suo carattere, deve durare eternamente, "fedele testimone nei cieli". Nessun comandamento è stato annullato, non uno iota o un apice è stato mutato. Dice il salmista: "In perpetuo, o Eterno, la tua parola è stabile nei cieli"; "...tutti i suoi precetti sono fermi, stabili in sempiterno..." Salmi 119:89; 111:7, 8 GC 433,434 ------------------------Santificare il sabato, 3 maggio CIF 137 1 Io sono l'Eterno, il vostro DIO; camminate secondo i miei statuti, osservate i miei decreti e metteteli in pratica, santificate i miei sabati e siano un segno fra me e voi, affinché conosciate che io sono l'Eterno, il vostro DIO". Ezechiele 20:19,20 CIF 137 2 All'uscita dall'Egitto il popolo eletto ricevette chiare istruzioni in merito. Al tempo della schiavitù gli israeliti subirono il giogo degli oppressori che li obbligarono a lavorare in giorno di sabato aumentando la quantità di lavoro richiesto ogni settimana e le condizioni di lavoro divennero sempre più aspre e impegnative. Ma essi furono liberati dalla schiavitù e condotti dove potevano osservare senza molestie tutti i precetti dell'Eterno. Al Sinai fu data la legge e una copia di essa fu scritta con il dito di Dio su due tavole di pietra e fu consegnata a Mosè. Durante i quarant'anni trascorsi nel deserto agli israeliti fu costantemente ricordato il giorno di riposo istituito da Dio, sia per il fatto che ogni settimo giorno non cadeva la manna, sia per la miracolosa conservazione della doppia porzione di manna che cadeva il giorno della preparazione o sesto giorno. CIF 137 3 Prima di entrare nel paese della promessa, gli israeliti furono esortati da Mosè con queste parole: "Rispetta il giorno di sabato e consacralo a me...". Deuteronomio 5:12. Dio voleva che, tramite una fedele osservanza del sabato, Israele si ricordasse del suo Creatore e Redentore. Se avesse osservato quel giorno nel giusto spirito non si sarebbe orientato verso l'idolatria. Ma se i precetti del Decalogo fossero stati trascurati, il Creatore sarebbe stato ben presto dimenticato e gli uomini avrebbero adorato falsi dei. "Io ho istituito il giorno del sabato come segno della relazione che esiste fra me e loro, perché si ricordassero che io, il Signore, li ho consacrati al mio servizio". Ezechiele 20:12. Ciononostante "...avevano rifiutato di osservare le mie leggi, di ubbidire ai miei ordini, di rispettare il giorno del sabato tanto erano attaccati ai loro sporchi idoli" (Ezechiele 20:16) aggiunse il Signore. Invitandoli a tornare a lui, Dio insistette di nuovo sull'importanza di santificare il sabato. "Io sono il Signore, vostro Dio. Mettete in pratica i miei ordini, rispettate le mie leggi. Consacrate il giorno del sabato come segno della relazione che vi unisce a me. Vi ricorderà che io sono il Signore, vostro Dio!" Ezechiele 20:19, 20. Nel corso del suo ministero terreno Gesù insistette sull'importanza del sabato. In tutti i suoi insegnamenti dimostrò rispetto per l'istituzione che egli stesso aveva concepito. In quell'epoca il sabato era così poco rispettato che la sua osservanza rifletteva il carattere egoista e dispotico dell'uomo piuttosto che quello di Dio. Cristo rifiutò la falsa dottrina insegnata da coloro che pretendevano di conoscere Dio mentre in realtà ne avevano travisato gli insegnamenti. Sebbene oggetto della spietata ostilità dei rabbini, egli continuò a osservare il sabato secondo la legge divina. PK 180-183 ------------------------Il centro della legge, 4 maggio CIF 138 1 Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Esodo 20:8 CIF 138 2 Proprio al centro del decalogo c'è il quarto comandamento, come fu proclamato la prima volta: "Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa' in essi ogni opera tua; ma il settimo è giorno di riposo, sacro all'Eterno, ch'è l'Iddio tuo; non fare in esso lavoro alcuno, né tu, né il tuo figliuolo, né la tua figliuola, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero ch'è dentro alle tue porte; poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò ch'è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno del riposo e l'ha santificato". Esodo 20:8-11... Il Cristo aveva aperto la porta, attraverso la quale usciva la luce del santuario celeste e aveva iniziato il ministero nel luogo santissimo. Tutto questo permise di comprendere che il quarto comandamento faceva parte della legge. Quello che Dio aveva stabilito non poteva essere modificato dall'uomo. GC 434,435 CIF 138 3 Dio ci ha dato i Suoi comandamenti, non solo per essere creduto, ma per essere obbedito. Il grande Jehovah, quando aveva gettato le fondamenta della terra, aveva rivestito il mondo intero con l'abito della bellezza, e lo aveva riempito di cose utili all'uomo. Aveva creato tutte le meraviglie della terra e del mare; ha istituito il giorno di sabato e lo ha reso santo. Dio ha benedetto il Sabato, perché Egli si è riposato in questo giorno da tutta la Sua meravigliosa opera di creazione. Il Sabato fu fatto per l'uomo, affinché potesse riposarsi, come lo stesso Dio si riposò dopo sei giorni di lavoro di creazione. CIF 138 4 Coloro che rispettano i comandamenti di Jehovah, lo obbediscono fedelmente senza mettere in discussione la fattibilità o la convenienza di tale obbedienza. Dio ha fatto l'uomo a Sua immagine e poi gli ha dato un esempio di osservare il settimo giorno, perché l'aveva santificato e quindi lo ha reso santo. In quel giorno l'uomo avrebbe dovuto adorarlo senza alcun impegno nelle attività secolari. Nessuno che ignori il quarto comandamento, dopo essere diventato illuminato riguardo alle pretese di Sabato, può essere ritenuto innocente agli occhi di Dio... All'inizio del quarto comandamento, Dio disse: "Ricorda", sapendo che l'uomo, nella moltitudine delle sue preoccupazioni e delle sue perplessità, sarebbe stato tentato di scusarsi dall'adempiere ai pieni requisiti della legge. A causa degli affari mondani, egli potrebbe certamente dimenticato la sacra importanza di quel giorno... Così, Signore ha messo da parte il Sabato e lo santificò, affinché l'uomo potesse riposare dal lavoro e potesse dedicarsi all'adorazione e al miglioramento della sua condizione spirituale. Testimonies For The Church 4: 247-249). ------------------------Un segno speciale e peculiar, 5 maggio CIF 139 1 I figli d'Israele perciò osserveranno il sabato, celebrando il sabato di generazione in generazione, come un patto perpetuo. Esso è un segno perpetuo fra me e i figli d'Israele, poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, e il settimo giorno si riposò e fu ristorato. Esodo 31:16,17 CIF 139 2 Nella Sacra Scrittura l'osservanza del Sabato è indicato come un segno speciale e distinto tra il popolo di Dio e il mondo. Ciò dà ai genitori un compito molto solenne, ossia di insegnare ai loro figli a obbedire al comandamento del Sabato, in modo che possano essere annoverati in mezzo al popolo di Dio. In esodo 19 leggiamo: "Voi avete visto ciò che ho fatto agli Egiziani, e come io vi ho portato su ali d'aquila e vi ho condotto da me. Or dunque, se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare, poiché tutta la terra è mia. E sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste sono le parole che dirai ai figli d'Israele". Esodo 19:4-6 Quanto meravigliosa condiscendenza è questa! Dio offre agli Israeliti il Suo tesoro particolare, e li chiede di obbedirlo e glorificare il Suo nome. Poniamo attenzione a come hanno reagito a queste parole: "Allora Mosè mandò a chiamare gli anziani del popolo, ed espose loro tutte queste parole che l'Eterno gli aveva ordinato di dire". Esodo 19:7 Tutte queste istruzioni furono poste dagli anziani prima che la vasta moltitudine si radunasse: "E tutto il popolo rispose insieme e disse: «Noi faremo tutto ciò che l'Eterno ha detto. Così Mosè riferì all'Eterno le parole del popolo". Manuscript 152, 1901.. CIF 139 3 Non possiamo sopravvalutare il valore della fede semplice e dell'obbedienza incondizionata. È seguendo il sentiero dell'obbedienza nella fede semplice che il personaggio ottiene la perfezione. Ad Adamo fu richiesto di rendere rigorosa obbedienza ai comandamenti di Dio; oggi, a nessuno chi desidera la salvezza, è stato presentato lo standard inferiore del precetto divino. Cristo dice: "E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò». «Se mi amate, osservate i miei comandamenti. Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi". Giovanni 14:13-17 Il mondo si schiera contro la verità, perché non desidera obbedire ad essa. Il che percepisco la verità devo chiudere i miei occhi e il mio cuore al suo potere salvifico perché il mondo ha scelto l'oscurità piuttosto che la luce? Letter 119, 1895 CIF 139 4 Satana ha sempre odiato e cercato di distruggere la legge divina: allora essa sarà rispettata in tutto l'universo, ormai liberato dal male. PP 342 ------------------------La legge per la felicità dell'uomo, 6 maggio CIF 140 1 I precetti dell'Eterno sono giusti e rallegrano il cuore; il comandamento dell'Eterno è puro e illumina gli occhi. Salmo 19:8 CIF 140 2 Nel principio Dio diede all'umanità la sua legge come mezzo per raggiungere la felicità e la vita eterna. L'unica possibilità di Satana di ostacolare i piani di Dio era indurre uomini e donne a disubbidire a questa legge e il suo costante sforzo è stato di travisarne gli insegnamenti e di sminuirne l'importanza. Il suo colpo magistrale si è evidenziato nel tentativo di mutare la legge stessa in modo da portare gli uomini a violarne i precetti pur professando di ubbidire ai suoi princìpi. CIF 140 3 Uno scrittore ha paragonato il tentativo di cambiare la legge di Dio a un'antica usanza che consisteva nel girare in una posizione sbagliata il cartello indicatore collocato all'incrocio di due strade importanti. La perplessità e gli inconvenienti che ne derivavano si possono facilmente immaginare. CIF 140 4 Dio predispose una specie di segnaletica per coloro che viaggiavano nel nostro mondo. Un cartello indicava la volontaria ubbidienza al Creatore nel cammino verso la felicità e la vita, mentre l'altro indicava la via della disubbidienza che portava alla sofferenza e alla morte. La strada della felicità era chiaramente delineata come lo era quella che conduceva alle città di rifugio sotto la dispensazione ebraica. Purtroppo il nemico ha girato il cartello e così folle intere hanno smarrito la strada. CIF 140 5 Per mezzo di Mosè, Dio diede le seguenti istruzioni agli israeliti: "Dovrete rispettare il sabato: è un segno del legame che c'è tra me e voi per tutte le generazioni; così riconoscerete che sono stato io a scegliervi. Rispettate dunque il sabato perché per voi è un giorno sacro. Chi non lo rispetterà... sarà messo a morte... Gli israeliti dovranno rispettare il riposo del sabato per tutte le generazioni; si tratta infatti di un impegno per sempre. Per sempre questo giorno sarà un segno del legame che c'è tra me e gli israeliti: io ho fatto il cielo e la terra in sei giorni, ma nel settimo ho smesso il lavoro e mi sono riposato". Esodo 31:13-17. CIF 140 6 Con queste parole il Signore definì chiaramente l'ubbidienza come via che conduce alla città di Dio, ma Satana ha spostato il pannello indicatore orientandolo nella direzione sbagliata: ha istituito un falso giorno di riposo e ha fatto credere che gli uomini ubbidissero ugualmente all'ordine del Creatore. Dio ha dichiarato che il settimo giorno è il giorno di riposo dell'Eterno. Quando "furono compiuti il cielo e la terra", egli glorificò questo giorno rendendolo il memoriale della sua opera creatrice. "Il settimo giorno, terminata la sua opera, Dio si riposò. Il settimo giorno aveva finito il suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e disse: 'È mio!' Genesi 2:2, 3 CIF 140 7 PK 178-180 ------------------------La legge di Dio non cambia mai, 7 maggio CIF 141 1 Quando l'Eterno ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole della testimonianza, tavole di pietra, scritte col dito di DIO. Esodo 31:18 CIF 141 2 Durante la dispensazione cristiana il grande nemico della felicità dell'uomo si è scagliato in modo particolare contro il quarto comandamento. Satana dice: "Mi opporrò ai propositi di Dio. Incoraggerò i miei seguaci a non tener conto del memoriale del Signore, il settimo giorno della settimana. Dimostrerò agli uomini che il giorno benedetto e santificato dall'Eterno è stato cambiato. Quel giorno non rimarrà nelle menti degli uomini perché ne cancellerò perfino il ricordo. Lo sostituirò con un giorno che non ha l'impronta divina, un giorno che non sia un segno fra Dio e il suo popolo. Indurrò coloro che accettano questo mio giorno ad attribuirgli la santità conferita da Dio al settimo giorno... Stabilendo un falso giorno di riposo il nemico ha pensato di cambiare i tempi e le leggi. Ma è davvero riuscito a cambiare la legge di Dio? La risposta ci viene dal capitolo 31 dell'Esodo. Colui che è lo stesso ieri, oggi e in eterno ha detto a proposito del settimo giorno: "...Dovrete rispettare il sabato... Per sempre questo giorno sarà un segno del legame che c'è tra me e gli Israeliti...". Esodo 31:13, 17. Il pannello indica la via sbagliata, ma Dio non è mutato. Egli è sempre l'Onnipotente Dio d'Israele. "Per lui, i popoli sono come una goccia in un secchio, come la polvere su una bilancia; per lui le popolazioni lontane pesano meno di un granello di sabbia. Per un sacrificio degno di Dio non bastano tutti gli animali del Libano... Di fronte a Dio tutti i popoli sono come un nulla, per lui non valgono niente, non sono che ombre!" Isaia 40:15-17. Dio è geloso della sua legge oggi come lo era ai tempi di Elia e di Acab... CIF 141 3 Ma in che modo questa legge è ignorata? Guardate il mondo di oggi in aperta ribellione contro Dio. La nostra generazione è composta da persone scontente, ingrate, caratterizzate dal formalismo, dalla falsità, dall'orgoglio e dall'apostasia. Gli uomini trascurano la Bibbia e odiano la verità. Gesù vede la sua legge rigettata, il suo amore disprezzato, i suoi messaggeri trattati con indifferenza. Ha parlato tramite le sue benedizioni, ma non sono state riconosciute, ha parlato tramite i suoi avvertimenti, ma nessuno ne ha tenuto conto. I cortili del tempio dell'animo umano sono stati trasformati in un luogo di traffico profano: egoismo, invidia, orgoglio, malizia sono sistematicamente alimentati... Coloro che credono ancora a questa parola vengono messi in ridicolo; la legge e l'ordine vengono sempre più disprezzati perché vengono trasgrediti i comandamenti divini... CIF 141 4 Dio ha scritto i Suoi dieci comandamenti su tavole di Pietra, affinché tutti gli abitanti della terra potessero comprendere il Suo carattere eterno e immutabile. Counsels to Parents, Teachers, and Students, 248.. ------------------------Il primo grande comandamento, 8 maggio CIF 142 1 Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Questo è il primo comandamento. Marco 12:30 CIF 142 2 Ho visto, che tutto ciò che divide gli affetti, o toglie dall'animo l'amore supremo verso Dio, o s'interpone per impedire una fiducia illimitata e una totale dipendenza da Dio, assume il carattere e prende la forma di un idolo nel tempio dell'anima. Il promo grande comandamento è: "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". In questa non vi è alcuna separazione degli affetti per Dio. Niente può dividere il nostro amore per Dio. I nostri desideri, i nostri piani e la nostra volontà, devono essere sottomessi a Lui. Dobbiamo esaltare il nostro Signore attraverso le nostre conversazioni e le azioni. E in questo Gesù ci potrà aiutare a condizione se lo chiediamo. Senza il Suo aiuto, con soli nostri sforzi non porteremo alcun frutto nel nostro lavoro. Studiamo quindi la Sua Parola... cerchiamo a esporgli ogni nostro piano, ogni nostro motivo...Testimonies For The Church 1:436, 437.. CIF 142 3 Una volta liberati dall'IO, quando ogni falso dio è stato espulso fuori dall'anima, questo vuoto che si era creato è riempito dal flusso dello Spirito di Cristo. A questo punto la fede purifica l'anima dalla contaminazione. Il soggetto si arrende allo Spirito e la sua mente si lascia guidare da Lui. Egli non ha più fiducia in sé stesso ma in Cristo. D'ora in po', egli glorifica il Signore dicendo: "Dio la ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito..." 1 Corinzi 2:10 GW 287 CIF 142 4 La voce cha ha parlato a Israele parla in questi ultimi giorni a uomini e donne, dicendo: "Non avrai altri dèi davanti a me". Esodo 20:3 La legge di Dio è stata scritta col suo dito su tavole di pietra, mostrando in tal modo che essa non può mai essere né modificata né abrogata. Essa deve essere conservata attraverso i secoli eterni; essa è immutabile, come i principi del Suo governo... La volontà degli uomini si ritorce contro quella di Dio, ma questo non può mettere a tacere la Sua saggia legge, sebbene essi impongono le loro teorie speculative in opposizione agli insegnamenti del "Così dice il Signore". Counsels to Parents, Teachers, and Students, 248 CIF 142 5 Lo spirito della mondanità può contaminare la maggior parte degli uomini e dominare la minoranza; la proclamazione del messaggio di Dio può richiedere grandi sforzi e sacrifici continui; ma alla fine la verità trionferà gloriosamente. PK 186 ------------------------Nessun altro Dio, 9 maggio CIF 143 1 Non avrai altri dèi davanti a me. Esodo 20:3 CIF 143 2 Cristo ha dato la Sua vita per tutti quelli che vogliono essere liberati dal peccato e riceve favori del Creatore. Il grande sacrificio di Cristo era l'anticipazione della redenzione per tutti... noi siamo veramente i Suoi seguaci o siamo rimasti al servizio del principe delle tenebre? Adoriamo Jehovah, l'Iddio vivente o Baal e i suoi idoli? Nonostante nessun santuario esteriore, nessuna immagine su cui poggiare l'occhio, tuttavia si può praticare l'idolatria. Le nostre idee o oggetti fatti di legno e di pietra possono diventare nostri idoli. Migliaia di persone hanno una falsa concezione di Dio e dei Suoi attributi. In verità, stanno servendo un falso dio come facevano i servitori di Baal. Stiamo adorando il vero Dio come Egli è rivelato nella Sua Parola, in Cristo, nella natura, o stiamo adorando qualche idolo filosofico custodito al Suo posto? Dio è un Dio di Verità. Giustizia e misericordia sono gli attributi del Suo trono. È un Dio d'amore, di pietà e tenera compassione. Egli è così rappresentato in Suo Figlio, il nostro Salvatore. È un Dio di pazienza e longanimità. Se tale è l'essere che adoriamo e al cui carattere stiamo cercando di assimilare, stiamo adorando il vero Dio. CIF 143 3 Se stiamo seguendo Cristo, i Suoi meriti, imputati a noi, ci presentano davanti al Padre come dolce profumo. E la grazia del carattere del nostro Salvatore, collocato nei nostri cuori, diffonderà intorno a noi una fragranza preziosa. Lo Spirito d'amore, mansuetudine e tolleranza che pervade la nostra vita avranno il potere di addolcire e dominare i cuori duri e conquistare a Cristo forti oppositori della fede. "Non facendo nulla per rivalità o vanagloria, ma con umiltà, ciascuno di voi stimando gli altri più di se stesso. Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri". Filippesi 2:3,4 La vanagloria, l'ambizione egoista, è la roccia sulla quale molte anime sono state annientate e molte chiese rese impotenti. Coloro che non conoscono la devozione, che non hanno comunione con Dio, sono quelli che cercheranno con più impazienza il posto più elevato. Non hanno la percezione della loro debolezza e delle loro mancanze di carattere... L'anima che guarda costantemente a Gesù vedrà il Suo amore che rinnega se stesso e la sua profonda umiltà, e copierà il Suo esempio. L'orgoglio, l'ambizione, l'inganno, l'odio, l'egoismo, devono essere sradicati dal cuore ma, molti di questi tratti, soggiogano parzialmente i malvagi poiché il loro cuore non è completamente libero. In circostanze favorevoli, questi tratti, sorgono di nuovo e maturano in ribellione contro Dio. Qui dimora un terribile pericolo. Trattenere il peccato significa dare una mano al nemico per causare la nostra rovina... 5T 173-175 ------------------------Onore per coloro che onorano Dio, 10 maggio CIF 144 1 Non sapete voi che a chiunque vi offrite come servi per ubbidirgli, siete servi di colui al quale ubbidite, o del peccato per la morte, o dell'ubbidienza per la giustizia? Romani 6:16 CIF 144 2 Quando la mente è stata concentrata a lungo sulle cose terrene, diventa più difficile cambiare il proprio modo di pensare. Ciò che l'occhio vede e l'orecchio sente, troppo spesso attira la nostra attenzione; ma se vogliamo entrare nella città di Dio, e contemplare Gesù e la sua gloria, è necessario abituarsi a vederlo con l'occhio della fede qui sulla terra. Le parole e il carattere dovrebbero essere spesso ogetto dei nostri pensieri e delle nostre conversazioni; ogni giorno dovremmo dedicare un po' di tempo alla meditazione su questi temi sacri. La santificazione è un lavoro quotidiano. Che nessuno s'inganni pensando che Dio perdoni e benedica, mentre si calpestano le Sue esigenze. L'intenzionalità di un peccato fa tacere la voce dello Spirito Santo e separa da Dio. Qualunque sia l'estasi del sentimento religioso, Gesù non può dimorare nel cuore di chi non tiene conto della legge divina. Dio onorerà solo coloro chi onora Lui. "Non sapete voi che a chiunque vi offrite come servi per ubbidirgli, siete servi di colui al quale ubbidite, o del peccato per la morte, o dell'ubbidienza per la giustizia"? CIF 144 3 Se indugiamo nella rabbia, concupiscenza, bramosia, odio, egoismo o qualsiasi altro peccato, diventiamo servi del peccato. "Nessuno può servire due padroni". Se serviamo il peccato, non possiamo servire Cristo. Il cristiano servirà i suggerimenti del peccato, poiché la carne ha desideri contrari allo Spirito; ma lo Spirito lotta contro la carne, mantenendo una costante guerra. A questo punto occorre l'aiuto di Cristo. La debolezza umana si unisce alla forza divina e la fede esclama: "Ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo". 1 Corinzi 15:57 Se sviluppiamo un carattere che Dio può accettare, dobbiamo formare abitudini corrette nella nostra vita religiosa. La preghiera quotidiana è essenziale per la crescita nella grazia e persino per la vita spirituale stessa, così come il cibo temporale è per il benessere fisico. Dovremmo abituarci ad elevare spesso i pensieri a Dio nella preghiera. Se la mente vaga, dobbiamo portarla indietro; con uno sforzo perseverante, l'abitudine finalmente renderà più facile. Non possiamo, nemmeno per un momento separarci da Cristo. Dobbiamo stare alla Sua presenza ad ogni passo, conservando le Sue condizioni e la Sua volontà. La religione deve diventare un grande affare della nostra vita. Tutto il resto deve essere subordinato ad essa. Tutti i nostri poteri dell'anima, del corpo e dello spirito, devono essere impegnati nella guerra cristiana. Dobbiamo guardare a Cristo al fine di ottenere la vittoria con la stessa certezza con cui Gesù l'ha fatto per noi. RH Nov. 15, 1887 ------------------------Obbedienza alla legge di Dio, 11 maggio CIF 145 1 Quale grande nazione ha infatti DIO così vicino a sé, come l'Eterno, il nostro DIO, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha statuti e decreti giusti come tutta questa legge che oggi vi metto davanti? Deuteronomio 4:7,8 CIF 145 2 Riguardo ai Suoi comandamenti Dio dichiarò attraverso Mosè, al Suo popolo: "Li osserverete dunque e li metterete in pratica; poiché questa sarà la vostra sapienza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli". Deuteronomio 4:6 La preziosa istruzione che il Signore diede al Suo popolo dal monte Sinai, fu portata a loro attraverso il deserto e fu ripetuta in ogni luogo si fossero accampati. Dio aveva progettato che avrebbero dovuto dare alle nazioni circostanti la Sua testimonianza e la Sua legge con le parole che avrebbero pronunciato, e in vari altri modi. In molte occasioni, incontrando le persone che non conoscevano Dio, esaltavano il loro Leader come un grande e un santo, l'Essere che tutti dovrebbero sempre onorare, rispettare e riverire... Le nazioni circostanti dovevano familiarizzare con i principi delle leggi date da Dio, e i loro leader avrebbero dovuto educarli a osservarli. Le persone così istruite, avrebbero considerato l'osservanza di queste leggi come una prova che quel popolo era un popolo particolarmente benedetto tra le nazioni. CIF 145 3 Un'altra straordinaria prova per le nazioni circostanti era l'ordine perfetto nel campo degli israeliti. Potevano vedere la nuvola librarsi sopra il luogo in cui il tabernacolo era posto; osservano i sacerdoti e gli altri agenti chiamati a svolgere il loro compito speciale, ognuno faceva la parte assegnatagli nel lavoro di preparazione del campo per la notte. Nessuno faceva nulla al posto dell'altro. Chiunque avesse fatto il lavoro di un altro, avrebbe dovuto prendersi le conseguenze ossia la pena di morte. Ognuno partecipò ai lavori secondo il compito assegnato. La costruzione del tabernacolo fu un compito a parte; la casa del Signore fu allestita con scrupolosa precisione. Durante i lavori non si pronunciava una parola "eccetto" quelle del responsabile. Tutto ciò procedeva senza la minima confusione. Il montaggio del campo era una lezione per i bambini; essi dovevano imparare la precisione, la prudenza e l'ordine. I bambini più grandicelli dovevano imparare come piantare le tende in cui vivevano e osservare il perfetto ordine in tutto ciò che facevano... Ricevevano costantemente istruzioni riguardo alle cose celesti. I genitori spiegavano ai loro figli perché gli israeliti viaggiavano nel deserto, perché la legge era stata data al Sinai, cosa avrebbero dovuto fare ed essere una volta giunti nella Terra promessa. Manuscript 152, 1901 ------------------------Esaltare la legge di Dio, 12 maggio CIF 146 1 Così vi ricorderete di tutti i miei comandamenti e li metterete in pratica, e sarete santi per il vostro DIO. Numeri 15:40 CIF 146 2 Tutte le istruzioni impartite agli israeliti riguardo all'insegnamento dei comandamenti ai loro figli valgono per noi, oggi. Se diventiamo negligenti e trascuriamo di sollecitare la necessità di osservare questi comandamenti, poiché io so che molti lo fanno, non ci resta che umiliare i nostri cuori davanti a Dio, e pentirci. Impariamo a trattare i nostri figli con misericordia. Durante la loro fanciullezza e gioventù, dobbiamo essere gentili e pazienti e amorevoli nei loro confronti. In ogni servizio religioso, i genitori devono rendere queste lezioni semplici e attraenti, in modo che possano far conoscere ai loro piccoli la via del Signore. In passato, il fallimento dei genitori nel fare questo lavoro è stato avvertito nelle generazioni future... CIF 146 3 Mantenere alto il livello della giustizia, richiede uno sforzo costante e perseverante per chiunque desidera essere approvato da Dio; non si devono negligere i Suoi principi. Nella nostra esperienza religiosa, molti principi sono perversi. È ora, più che mai dovremmo prestare attenzione alle seguenti amonizioni: "Siate pronti, perché nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà". Matteo 24:44. Anticamente tale accorgimento era continuamente pronunciato contro l'idolatria. Nella nostra epoca esiste lo stesso pericolo. Dovremmo proteggere i nostri figli dall'avere comunione con il mondo e dall'imitare le opere di chi è nelle tenebre. Per quanto possibile fatte in modo che evitino i miscredenti. Sappiamo che chi non serve il Signor Gesù, serve un altro leader e che questo leader farà di tutto per controllare le menti di chi conosce la verità. Il comportamento ingannevole di Satana è sempre a portata di mano e in ogni luogo. Coloro che amano veramente Dio dimostreranno il loro amore per Lui in ogni circostanza. Non s'impegneranno in divertimenti mondani e insensati. Non si lasceranno persuadere ad abbandonare il Signore in qualsiasi momento. I cristiani possono e devono provare una santa indignazione contro la leggerezza e la follia di quelli che non amano Dio. CIF 146 4 "Ma badate bene a voi stessi" -- Galati 6:2 - a non cadere in tentazione pronunciando parole inutili, a buon mercato, prive di significato. Usate parole che rivelano che siete figli di Dio e che il vostro cuore è pieno del Suo amore. Dobbiamo essere certamente un popolo santo al Signore, come devono essere i veri israeliti, altrimenti non possiamo rappresentare adeguatamente il nostro Redentore che è saggio e compassionevole. Egli deve essere sempre da noi glorificato. Manuscript 152, 1901. ------------------------La legge e il Vangelo in piena armonia, 13 maggio CIF 147 1 E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore. 2 Corinzi 3:18 CIF 147 2 Dopo la morte di Cristo sulla croce come sacrificio per il peccato, la legge cerimoniale non aveva più alcun valore, tuttavia, era relazionata con la legge morale ed era gloriosa. Tutto l'insieme portava il sigillo della divinità ed esprimeva la santità, la giustizia e la rettitudine di Dio. Se il ministero della dispensazione che si doveva abolire era glorioso, quanto più gloriosa doveva essere la realtà, quando Cristo fosse rivelato elargendo il suo Spirito Santificatore a quelli che credono? La proclamazione della legge morale (i dieci comandamenti) fu una splendida testimonianza della gloria e della maestà di Dio. "Mosè disse al popolo: "Non temete, Dio è venuto per mettervi alla prova, perché ci sia in voi timore di Dio, e così non pecchiate". Il popolo dunque se ne stava lontano, ma Mosè si avvicinò alla nuvola dov'era Dio". CIF 147 3 Esodo 20:20,21... Il popolo aveva una concezione sminuita delle verità concernente il perdono dei peccati, la giustificazione per fede in Gesù Cristo, e l'accesso a Dio unicamente attraverso un Mediatore, questo era dovuto alla loro condizione perduta, alla loro colpevolezza e ai peccati. In gran parte avevano perso la conoscenza di Dio e dell'unico modo per arrivare a Lui. Essi avevano perso il senso di ciò che costituisce peccato e di ciò che è giustizia. Il perdono dei peccati per mezzo di Cristo, il Messia promesso, simbolizzato dalle loro offerte, era inteso solo oscuramente... La legge morale non fu mai un simbolo o un'ombra. Essa esisteva già prima della creazione dell'uomo e durerà fino a quando durerà il trono di Dio... Dio non poteva cambiare né modificare un solo precetto della Sua legge al fine di salvare l'uomo, quindi la legge è il fondamento del suo governo. Essa è immutabile, inalterabile, infinita ed eterna. Affinché l'uomo fosse salvato, e si mantenesse l'onore della legge, fu necessario che il Figlio di Dio offrisse sé stesso come sacrificio per i peccati. Colui che non aveva conosciuto peccato, divenne peccato per noi. Morì per noi sul Calvario. La Sua morte dimostra il meraviglioso amore di Dio per l'uomo e l'immutabilità della Sua legge... Cristo è l'avvocato per tutti i peccatori. Chi accetta il Suo Vangelo, lo contempla a viso scoperto. Vedono la relazione della sua missione con la legge, e riconoscono la sapienza e la gloria di Dio come sono rivelate dal Salvatore. La gloria di Cristo è rivelata nella Legge, che è un duplicato del suo carattere e la sua forza trasformatrice viene esercitata sull'anima affinché gli uomini si trasformano alla somiglianza divina. Sono partecipi della natura divina e assomigliano sempre più al loro Salvatore, avanzando passo dopo passo in conformità con la volontà di Dio fino a raggiungere la perfezione. La legge e il Vangelo sono in perfetta armonia. 1SM 238-240 ------------------------Il nuovo comandamento di Cristo, 14 maggio CIF 148 1 Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri. Giovanni 13:34 CIF 148 2 Nelle vostre parole, spirito e azioni, assomigliate a Cristo? Se è così siete cristiani. Il vostro linguaggio testimonierà i principi che caratterizzano la vostra vita. È la prova sicura che il potere divino controlla il cuore. Possiamo giudicare il nostro spirito e i nostri principi con le parole che procedono dalle nostre labbra. La lingua deve essere sempre sotto il controllo dello Spirito Santo. Quando le anime povere, ferite e oppresse vengono a voi per ricevere parole di speranza, dovete parlare loro di Cristo. Vi capita di rifiutare loro parole piacevoli, cortesi e gentili? Coloro che parlano come Cristo ha parlato, non pronunceranno mai parole aspre e forti come frecce che pungono l'anima ferita. "L'Eterno è stato attento ed ha ascoltato..." Malachia 3:16 CIF 148 3 Ricorderete il Signore ascolta le parole pronunciate e conosce lo spirito che guida le vostre azioni? Cristo è difensore di tutto ciò che è nascosto in Lui. Ricordate che ogni parola "scortese", ogni cattiveria, verso la persona che soffre, è registrata nei libri del cielo, come se fossero dette a Cristo. Non era forse Cristo che pronunciava parole gentili, parole confortanti, anche se ci sentiamo inclini a fare diversamente? Non è Cristo che aiuta a portare i nostri fardelli quando esse ci pesano sull'anima? Dio ci ha voluto così bene da dare il Suo unigenito Figlio, affinché chiunque creda in Lui non perisca, ma abbia vita eterna... CIF 148 4 "Credi tu nel Figlio di Dio"? Giovanni 9:35. Quali anime deboli e povere, tutti siamo dipendenti da Cristo per tutto ciò che riceviamo. Credi tu nel Figlio di Dio"? Una fede semplice e speculativa equivale a nulla. Credete nel Figlio di Dio come vostro personale Salvatore? Se credete con tutto il cuore, Dio dimorerà nella vostra anima, e sarete idonei a testimoniare di Gesù. Chi si trovano in una posizione di fiducia è in prova per vedere se è un uomo idoneo a rivelare Cristo, se può rappresentare il Suo carattere ed esprimersi attraverso le sue parole e azioni. Egli ha dato la Sua preziosa vita per tutti quelli che vogliono conoscerlo. Per quanto l'agente umano è partecipe alla natura divina, sarà in sintonia con Cristo. Gesù dice: "Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri. RH May 26, 1896 ------------------------Tutti possono ereditare la corona, 15 maggio CIF 149 1 Non sapete voi che quelli che corrono nello stadio, corrono bensì tutti, ma uno solo ne conquista il premio? Correte in modo da conquistarlo. 1 Corinzi 9:24 CIF 149 2 I partecipanti alle antiche gare sportive, anche se si sottoponevano all'autocontrollo e a una rigida disciplina, non erano certi della vittoria. "Non sapete voi -- chiese Paolo -- che coloro i quali corrono nello stadio, corrono ben tutti, ma uno solo ottiene il premio?" 1 Corinzi 9:24 Per quanto ardentemente e tenacemente i partecipanti potessero impegnarsi, il premio poteva essere consegnato soltanto a uno di loro. Soltanto una mano poteva afferrare la desiderata corona. Alcuni, dopo essersi stremati per ottenere il premio, come stendevano la mano per assicurarselo, scoprivano che un altro, un istante prima di loro, aveva afferrato l'invidiato tesoro. CIF 149 3 Non è così nella corsa cristiana. Chiunque osserva le condizioni non rimarrà deluso alla fine della corsa. A nessuno di quelli che avranno fatto il loro possibile, mancherà il successo. La corsa non sarà vinta dal più forte. Sia il più debole dei santi che il più forte può rivestire la corona di gloria immortale. Possono vincere tutti quelli che, attraverso la potenza della grazia divina, sottomettono la loro vita alla volontà di Cristo. La pratica nei dettagli della vita, dei princìpi contenuti nella Parola di Dio, sono troppo spesso considerati di poca importanza, come cose troppo insignificanti per richiamare l'attenzione. Ma in vista del traguardo da raggiungere anche le cose più insignificanti possono diventare le più importanti. Ogni azione getta il suo peso sulla bilancia che determina la vittoria o la sconfitta di una vita. E la ricompensa data sarà in proporzione all'energia e all'ardore con i quali si sono impegnati... Paolo sapeva che il suo combattimento contro il male sarebbe durato sino alla fine della vita. Per questo egli reputò necessario controllare rigidamente se stesso, affinché i suoi desideri carnali non avessero il sopravvento sul suo zelo spirituale. Egli continuò a lottare con tutte le sue forze contro le inclinazioni naturali. Tenne sempre dinanzi a sé il traguardo da raggiungere, e cercò di farlo con una volontaria ubbidienza alla legge di Dio. Le sue parole, le sue azioni, le sue passioni, tutto fu sottomesso al controllo dello Spirito di Dio... Fu proprio questa motivazione interiore di vincere la corsa per ottenere la vita eterna che Paolo desiderò vedere nella vita dei credenti di Corinto. Egli sapeva che per raggiungere l'ideale di Cristo essi avrebbero dovuto lottare tutta la loro vita, senza posa alcuna. Li esortò a lottare, secondo le regole, giorno dopo giorno, cercando la pietà e l'eccellenza morale. Li supplicò di abbandonare ogni peso e di spingersi avanti verso il traguardo della perfezione in Cristo. AA 313-315 CIF 149 4 Un solo traguardo egli tenne sempre dinanzi e si impegnò a raggiungere: "...la giustizia che vien da Dio, basata sulla fede". Filippesi 3:9 AA 314 ------------------------La legge regale misura il carattere, 16 maggio CIF 150 1 Se veramente adempite la legge regale secondo la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso", fate bene. Giacomo 2:8 CIF 150 2 Il metro con cui misurare il carattere è la legge divina. La legge è quella che rivela il peccato. Attraverso la legge noi conosciamo il peccato, ma il peccatore è costantemente attratto dalla meravigliosa manifestazione dell'amore di Gesù Cristo, poiché lui ha umiliato Sé stesso fino all'ignominiosa morte sulla croce. Quale meravigliosa lezione! Gli angeli hanno lottato e desiderato ferventemente comprendere questo meraviglioso mistero. E' uno studio che richiede lo sforzo della più alta intelligenza umana, perché l'uomo caduto, ingannato da Satana che si mette dalla parte di Satana in questa questione, può conformarsi all'immagine del Figlio di Dio Infinito. L'uomo può essere come Cristo; attraverso la giustizia di Cristo donata all'uomo, Dio amerà l'uomo -- caduto ma redento -- così come ama suo Figlio. Leggetelo negli oracoli divini... Questo è il mistero della pietà. Questo quadro è di altissimo valore da inserire in ogni sermone… da appendere nei corridoi della memoria… deve essere annunciato da labbra umane… deve essere presentato da esseri umani che sanno e che hanno visto che Dio è buono… Questo è qualcosa sul quale meditare, deve essere il tema di ogni discorso. CIF 150 3 Un cristiano quando è realmente tale è un uomo con alti principi... Egli sente la sua debolezza, si impegna di vivere la fede appoggiandosi sulla forza di Dio... Egli è il vincitore. La sua pace e gioia sono rimarcabili perché viene dal Signore e non c'è nulla di più accettabile agli occhi di Dio che la sua umiltà. Queste prove sono prove inequivocabili che il Signore ha toccato il suo cuore per mezzo dello Spirito Santo. Più meraviglioso dei miracoli della guarigione fisica è il miracolo operato nel figlio di Dio nella lotta contro i difetti naturali al fine di superarli. L'universo celeste lo guarda con gioia ben più grande di qualsiasi splendido spettacolo esteriore. La personalità interiore è modellata secondo il modello divino... Cristo è la nostra unica fonte di forza nel presentare il Suo amore senza pari agli peccatori che hanno un grande debito riguardo alla Sua giustizia imputata come un dono gratuito. Ma questo non toglie né la legge né la sua dignità. Questo viene fatto solo attraverso la luce riflessa dalla croce del Calvario. La legge è completa e piena nel grande piano di salvezza, ed è presentata alla luce che proviene dal Salvatore crocefisso e risorto. Tutto ciò può essere percepito solo spiritualmente e allora, nel cuore del cristiano si accende una fede ardente, speranza e gioia, perché egli riconosce che Cristo è la sua giustizia. Una tale gioia è solo per coloro che amano e ascoltano le parole di Gesù, che a sua volta sono parole di Dio. Manuscript 24, 1888.. ------------------------Il principio dell'amore nella legge, 17 maggio CIF 151 1 Noi lo amiamo, perché egli ci ha amati per primo. 1 Giovanni 4:19 CIF 151 2 Il pentimento che non porta a una riforma dello stile di vita non è sincero; ma il peccatore che mantiene le promesse fatte, che restituisce ciò che ha rubato, che confessa i propri peccati e ama Dio e il prossimo può essere certo di passare dalla morte alla vita. Quando ci rivolgiamo al Cristo, addolorati per le nostre colpe e i nostri peccati, e veniamo perdonati per la sua grazia, l'amore rinasce in noi. Ogni peso diventa leggero, perché il giogo del Cristo è facile da portare; si prova gioia nel compiere il proprio dovere, piacere per ciò che prima costava sacrificio e il sentiero che sembrava buio, appare ora illuminato dai raggi del Sole di giustizia. CIF 151 3 La bellezza del carattere del Cristo che nobilitava ogni sua azione, che gli faceva provare gioia nel compiere la volontà di Dio, conducendo una vita caratterizzata dall'amore e dalla ricerca della gloria del Padre, trasparirà nella vita dei suoi discepoli. Chi non è sinceramente consacrato non può suscitare né tanto meno esprimere quell'amore che nasce solo nell'animo in cui regna Gesù. "Noi amiamo Dio, perché egli per primo ci ha mostrato il suo amore". CIF 151 4 I figli di Dio, in particolare coloro che da poco confidano nella sua grazia, devono fare attenzione a non incorrere in due errori. Il primo, di cui abbiamo già parlato, consiste nel contare sulle proprie opere, confidare nei propri sforzi per condurre una vita secondo la volontà di Dio. Chi vuole essere giusto, cercando di osservare la legge con le proprie forze, tenta l'impossibile. Senza il Cristo ogni azione umana è contaminata dall'egoismo e dal peccato; solo la sua grazia ci può rendere puri tramite la fede. Il secondo errore è opposto, ma non per questo meno pericoloso. Esso consiste nel credere che Dio dispensi l'uomo dall'osservanza della sua legge e che, siccome attraverso la fede possiamo avvalerci della grazia del Cristo, le nostre opere non siano determinanti ai fini della redenzione. CIF 151 5 È importante precisare, che ubbidire significa servire con amore e non manifestare un puro formalismo. La legge di Dio esprime realmente il carattere del suo Autore, è l'incarnazione del grande principio dell'amore e il fondamento del governo di Dio in cielo e in terra. Se si rinnova l'immagine di Dio, se regna il suo amore, la sua legge si manifesterà sicuramente nella nostra vita. Quando infatti l'uomo viene trasformato fino ad assomigliare al proprio Creatore e animato dallo stesso amore, può dire che la promessa del nuovo patto. SC 59,60 ------------------------Il piano di redenzione, 18 maggio CIF 152 1 Poiché la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà, per mezzo della conoscenza di colui che ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtù. 2 Pietro 1:3 CIF 152 2 Il piano di salvezza è vagamento compreso nel mondo cristiano. L'uomo che insegna ad altri uomini, pretende di avere una conoscenza delle Scritture, eppure nessuno mai potrà conoscere la sua condizione di caduta e degradazione. Solo Cristo può rivelare la verità così com'è in Lui. L'uomo può conoscere le profondità osservando la meravigliosa catena di redenzione che è stata impiegata per attirarlo. La nostra rovina può essere individuata solo alla luce della legge di Dio mediante la croce del Calvario. Il meraviglioso piano di redenzione deve essere riconosciuto nella morte di Cristo. Il mondo con la sua saggezza umana non può acquisire una conoscenza corretta dell'Iddio vivente. Quando Cristo venne in questo mondo avendo rivestito la Sua divinità con l'umanità, il trattamento che ricevette dalle più alte autorità di una nazione che professava di conoscere Dio, rese pienamente testimonianza della scarsa conoscenza e saggezza. I loro ragionamenti non potrebbero mai possedere una corretta idea di Dio attraverso il loro modo di pensare e operare. Solo attraverso la fede in Cristo è possibile per l'uomo vivere la Sua legge. L'uomo non è in grado di salvare se stesso, ma è il Figlio di Dio che combatte le sue battaglie per lui e lo colloca in posizione privilegiata dandogli i Suoi attributi divini. Solo quando l'uomo accetta la giustizia di Cristo, diventa partecipante della natura divina. Può osservare i comandamenti di Dio e vivere. L'apostolo Pietro dice: "...per mezzo di esse diventiate partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo a motivo della concupiscenza". 2 Pietro 1:4 CIF 152 3 La verità come è in Gesù è l'obbedienza a ogni precetto di Jehovah. È un lavoro che ha luogo nel cuore. La santificazione biblica non è la santificazione falsa, che non cerca le Scritture, ma si basa sui buoni sentimenti e impulsi piuttosto che sulla ricerca della verità come di un tesoro nascosto. La santificazione biblica guiderà i suoi possessori a conoscere le esigenze di Dio e a obbedire a loro. Per chi osserva i comandamenti di Dio, c'è un paradiso puro e santo che li aspetta. Vale quindi la pena di perseverare instancabilmente. Satana è sempre intorno a voi. Lui cerca di imbrogliare tutti quelli che non amano la verità di Gesù; cerca di paralizzare ogni vostro sforzo. Dobbiamo ricordare che c'è una corona di vita da vincere, una vita che si misura con la vita di Dio. E chi non chiude il suo cuore e la sua mente alla convinzione, apprenderà che cos'è l'amore di un Dio santo e giusto; perché è un principio sorprendente, che funziona in modo misterioso e meraviglioso per garantire la salvezza della razza umana. RH, Febb.8, 1898 ------------------------La verità come è in Gesù, 19 maggio CIF 153 1 Se pure gli avete dato ascolto e siete stati ammaestrati in lui secondo la verità che è in Gesù. Efesini 4:21 CIF 153 2 Quando i profeti si ergevano in difesa della verità, lo facevano mediante la Parola di Dio che veniva loro data. Essi compresero che l'opera di salvezza doveva essere compiuta dal Messia che doveva venire. Ma dopo che Cristo venne, dopo che Egli morì come sacrificio per l'uomo, dopo che i tipici sacrifici erano compiuti, la Verità fu rivelata più chiaramente. Una meravigliosa verità è stata rivelata al mondo attraverso Cristo, rappresentante del Padre. La luce della croce del Calvario che è stata era riflessa sul popolo ebraico, conferisce carattere e significato all'intera economia ebraica, e in special modo per mezzo della croce che abbiamo ricevuto la verità così come è in Gesù. La verità comunicata attraverso il nostro Redentore diventa davvero la verità presente. CIF 153 3 Quando contempliamo Gesù, questo meraviglioso Consigliere, questa misteriosa Vittima sulla croce del Calvario, dobbiamo chinarci davanti a Lui con tutto il nostro peso e la riverenza. Affinché gli uomini possano ricevere i favori di Dio Padre, l'eterno Suo Figlio si è interposto per sopportare la punizione per le nostre trasgressioni. Colui che ha rivestito l'umanità, che è ancora Uno con Dio, divenne il nostro riscatto. Quando il Figlio di Dio subiva l'ira di Dio a causa delle nostre trasgressioni, la terrà tremò e vacillò. I cieli furono coperti per nascondere la vista del Dio sofferente. CIF 153 4 Fu la trasgressione della legge di Dio che rese necessaria questa sofferenza. Eppure gli uomini continuano seguire i suggerimenti di Satana attraverso coloro che calpestano la legge di Dio. È stata proprio questa sofferenza a rendere la legge non valida. Ingannati e accecati dal grande trasgressore, dicono che non c'è legge, o che, se osservano i comandamenti di Dio a tale esenzione, sono falliti e quindi privi di grazia. Questa è solo una falsità che Satana ha fissato nella mente degli uomini. Quando si afferma che la legge di Dio che è adottata e insegnata non è vincolante per la famiglia umana, l'uomo cade in una terribile disgrazia, perché non è capace di discernerla. Allora Dio, che governa l'universo celeste, i mondi non caduti e il nostro mondo, misura il carattere secondo il suo standard morale. CIF 153 5 Dio avrebbe potuto abolire la legge per venire incontro all'uomo nella sua condizione decaduta, e tuttavia mantenne il Suo onore come Governatore dell'universo e permise il sacrificio di Cristo. La morte di Cristo è il tema convincente ed eterno secondo cui la legge di Dio è immutabile come il Suo trono.RH, Feb. 8, 1898.. ------------------------Di che cosa parla la legge?, 20 maggio CIF 154 1 Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso. Luca 10:27 CIF 154 2 Tra gli ebrei la domanda, "chi è il mio prossimo"? provocò dispute senza fine. Non aveva nessun dubbio sui pagani e i samaritani. Erano stranieri e nemici. Ma come fare distinzione tra le persone all'interno della loro stessa nazione e le diverse classi sociali? Per il sacerdote, il rabbino e l'anziano, chi era il prossimo? A questa domanda Cristo rispose con la parabola del buon samaritano. Mostrò che il nostro prossimo non significa semplicemente un membro di chiesa o qualcuno che ha la nostra stessa fede. Non si riferisce in alcun modo alla distinzione per razza, colore o classe sociale. Il nostro prossimo è chiunque abbia bisogno del nostro aiuto. Il nostro prossimo è chiunque sia stato ferito dall'avversario. Il nostro prossimo è chiunque appartenga a Dio. CIF 154 3 La parabola del buon samaritano fu raccontata per rispondere a una domanda rivolta a Gesù da un dottore della legge. Mentre il Salvatore stava insegnando al popolo, "un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova e gli disse: "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna? Luca 10:25 Erano stati i farisei a suggerirgli questa domanda, con la speranza d'incastrare Gesù con le Sue stesse parole, perciò erano pronti ad ascoltare con molta attenzione la Sua risposta. Ma il Salvatore non si addentrò in nessuna controversia, anzi, chiese al suo stesso interlocutore di dare la risposta: "Nella legge cosa sta scritto"? chiese, "Come leggi"? I giudei accusavano continuamente Gesù di non prendere abbastanza sul serio la legge del Sinai, ma lui spostò l'argomento della domanda dalla salvezza all'osservanza dei comandamenti di Dio... Il dottore della legge non era soddisfatto della posizione e del modo di fare dei farisei. Studiava la Scrittura con il desiderio di imparare il loro vero significato. Aveva un interesse vitale per l'argomento e quindi, con molta sincerità, domandò: "Che devo fare"? Nella sua risposta fece sì riferimento ai requisiti della legge, ma tralasciò completamente la gran quantità di precetti cerimoniali e rituali: non avevano alcun valore e perciò citò i due grandi principi da cui dipendono tutta la legge e i profeti. Avendo elogiato questa risposta, il Salvatore era ora in vantaggio rispetto ai rabbini. Non potevano condannarlo per aver approvato ciò che aveva affermato un interprete ufficiale della legge. CIF 154 4 "Fa questo, e vivrai". Nei Suoi insegnamenti presentava sempre la legge come un'unità divina, mostrando come sia impossibile osservare un comandamento e violarne un altro; perché alla base di tutti comandamenti c'è lo stesso principio. La sorte degli uomini sarà determinata dalla loro ubbidienza. COL 376-378 ------------------------In armonia con la legge di Dio, 21 maggio CIF 155 1 Ma un Samaritano, che era in viaggio, passò accanto a lui, lo vide e ne ebbe compassione. E, accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra olio e vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Luca 10:33,34 CIF 155 2 Cristo sapeva che nessuno può obbedire alla legge con le sole proprie forze. Volava indurre questo dottore della legge a una ricerca più profonda e più critica, perché potesse arrivare alla verità. Solo accettando la verità e la grazia di cristo possiamo osservare la legge. Credere nella propiziazione per il peccato permette all'uomo caduto di amare Dio con tutto il cuore e il suo prossimo come sé stesso. Il dottore della legge sapeva di non aver osservato né i primi quattro né gli ultimi sei comandamenti. ne fu convinto dalle parole interrogative di Gesù, ma invece di confessare i propri peccati cercò di giustificarsi. Piuttosto che riconoscere la verità cercò di dimostrare quanto sia difficile osservare i comandamenti. Sperava così di affermare la propria giustizia agli aocchi della gente ed evitare la loro condanna. Le parole del Salvatore avevano mostrato che la sua domanda era superflua, dal momento che egli era in grado di rispondere da solo. Eppure fece un'altra domanda: "E chi è il mio prossimo"? CIF 155 3 Ancora una volta Cristo si rifiutò di essere trascinato in una controversia. Rispose alla domanda raccontando un episodio il cui ricordo era ancora fresco nella memoria dei suoi ascoltatori. "Un uomo, disse, scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s'imbatté nei briganti che lo spogliarono, lo ferirono e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto" ... CIF 155 4 Mentre giaceva così, un sacerdote passò di là; vide l'uomo ferito che giaceva nel suo stesso sangue, ma lo lasciò lì, senza prestargli nessun soccorso. Passò oltre dal lato opposto". Poi passò un levita. Essendo curioso di sapere cosa fosse successo, si fermò a guardare il sofferente. Si rese subito conto di ciò che avrebbe dovuto fare, ma era un dovere poco piacevole. Avrebbe voluto non essere passato di là, così non avrebbe visto il ferito. Si convinse che la cosa non la riguardava, e anche lui "passo oltre dal latto opposto". Ma un smaritano, che passava dalla stessa strada, lo vide e fece ciò che li altri si erano rifiutati di fare. Con gentilezza e delicatezza si prese cura dell'omo ferito: "Lo vive e ne ebbe pietà; avvicinatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra l'olio e vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo condusse a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno dopo, presi due denari, li diede all'oste e gli disse: "Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, te lo rimborserò al mio ritorno". Il sacerdote e il levita dicevano di essere religiosi, ma il samaritano dimostrò di essere veramente convertito. Aiutare quel ferito per lui era più piacevole di quanto potesse esserlo per il sacerdote e il levita, ma con il suo modo di pensare e di fare dimostrò di essere in armonia con Dio. COL 378-380 ------------------------Il Salvatore in assoluto, 22 maggio CIF 156 1 Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio. Efesini 2:8 CIF 156 2 Il pensiero che la giustizia di Cristo è imputata a noi, non a causa di alcun merito da parte nostra, ma come un dono gratuito di Dio, è un pensiero prezioso. Il nemico di Dio e dell'uomo non vuole che questa verità sia presentata chiaramente, perché egli sa, se il popolo lo riceve pienamente, il suo potere sarà spezzato. Egli controlla le menti dei figli di Dio in modo da provocare i dubbi e l'incredulità. La semplice fede che prende la Verità di Dio in parola, dovrebbe essere incoraggiata. Il popolo di Dio deve avere quella fede che si impadronirà del potere divino, perché, "infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio". Coloro che credono che Dio ha perdonato i loro peccati per mezzo di Cristo, solo perché sono tentati, non dovrebbero di smettere a continuare il buon combattimento della fede. La loro fede dovrebbe diventare più forte. Essi devono continuare a dichiarare: "Il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato". 1 Giovanni 1:7 CIF 156 3 Se avessimo lo spirito e il potere del messaggio del terzo angelo, avremmo presentato il vangelo insieme alla legge, perché vanno sempre di pari passo. Poiché la potenza nemica sta tentando i figli della disubbidienza di rendere nulla la legge di Dio, di calpestare la verità che Cristo è la nostra giustizia, una potenza dall'alto protegge i cuori di coloro che sono fedeli alla legge e innalzano Gesù come un Salvatore in assoluto. Se il potere divino non viene portato nell'esperienza del popolo di Dio, teorie e false idee prenderanno il sopravento sulle loro menti, e la loro fede sarà senza vita, senza la potenza divina... Il popolo deve essere sapere che Cristo agisce per la loro salvezza e la giustizia. È lo scopo di Satana di impedire alle anime di credere in Cristo come loro unica speranza; poiché solo il Suo sangue può liberare dal peccato tutti quelli che credono nei Suoi meriti. Dobbiamo presentare i frutti della nostra crescita come fece Abele nella sua offerta... Ciò che conta nel nostro messaggio non riguarda solo i comandamenti di Dio, ma la fede in Gesù. La luce che ci è stata data, deve condurci ad una fede ancor maggiore. Dobbiamo accettare ogni raggio di questa luce per poter continuare il nostro cammino. Solo grazie a questa luce gli uomini possono essere riformati, elevati e raffinati. Gospel Workers, pp. 161,162 CIF 156 4 Solo allora avremmo diritto di accostarci ad albero della vita, di mangiare i suoi frutti immortali... e vivere per sempre in perfetta felicità. Youth's Instructor, August 1852 ------------------------La legge si completa da sola, 23 maggio CIF 157 1 Io, l'Eterno, dico ciò che è giusto e dichiaro le cose che sono rette. Isaia 45:19 CIF 157 2 In realtà quando la Bibbia viene accantonata si verifica un allontanamento dai princìpi della legge di Dio. La filosofia secondo la quale gli uomini sono dispensati dall'ubbidienza ai precetti divini ha indebolito il senso del dovere morale e spalancato la porta all'ondata di malvagità che si è abbattuta sul mondo. Illegalità, dissipazione, corruzione dilagano come una marea devastatrice. Ovunque si nota invidia, sospetto, ipocrisia, ostilità, rivalità, guerra, infedeltà ai doveri sacri, indulgenza nei confronti dei piaceri. Tutto il sistema dei princìpi e delle dottrine della religione, che dovrebbe essere la base e l'ossatura della vita sociale, appare come una struttura vacillante pronta a crollare. CIF 157 3 Non è possibile indebolire o rafforzare la legge di Dio. Così come è stata nel passato così sarà anche oggi. Essa è sempre stata e sarà sempre santa, giusta, buona, perfetta in se stessa. Non può essere abrogata o cambiata. Onorarla o disonorarla sono solo espressioni del linguaggio umano. CIF 157 4 L'ultimo grande conflitto fra l'errore e la verità si verificherà fra le leggi degli uomini e i precetti dell'Eterno. Siamo già impegnati in questa battaglia, che non si combatte fra chiese rivali che si contendono la supremazia, ma tra la religione della Bibbia e le religioni delle favole e delle tradizioni. I nemici che si sono coalizzati contro la verità agiscono con potenza. La Parola di Dio, che ci è stata trasmessa a costo di grandi sofferenze e spargimenti di sangue, viene disprezzata. Sono pochi coloro che l'accettano realmente come norma di vita. L'incredulità prevale in misura allarmante, non solo nella società ma anche nella chiesa. Molti vogliono negare le dottrine che sono i fondamenti stessi della fede. I grandi fatti della creazione presentati dagli autori ispirati, la caduta dell'uomo, l'espiazione, la costante validità della legge, sono tutte dottrine rifiutate dalla maggior parte dei cosiddetti cristiani. Migliaia di persone, che si vantano della loro cultura, considerano come una debolezza credere implicitamente nella Bibbia e prova di maturità cavillare sulle Scritture e rendere astratte le sue verità più importanti. CIF 157 5 I cristiani dovrebbero prepararsi per ciò che ben presto si verificherà nel mondo e che potrebbe coglierli alla sprovvista. È necessario uno studio approfondito della Parola di Dio e una vita conforme ai suoi precetti. Le grandi realtà legate all'eternità richiedono qualcosa di più di una religione immaginaria, fatta di parole e di forme, in cui la verità è assente. Dio ci invita a un risveglio e a una riforma. Dal pulpito si dovrebbe sentire la Bibbia e solo la Bibbia. PK 624-626 ------------------------Cristo magnifica la legge, 24 maggio CIF 158 1 L'Eterno si è compiaciuto per amore della sua giustizia; renderà la sua legge grande e magnifica. Isaia 42:21 CIF 158 2 Se la legge fosse stata concepita senza intervento di Cristo, l'uomo non avrebbe alcuna chance alla vita. Poiché essa è legata a Cristo, nostro Sostituto, l'uomo ha speranza. La verità com'è in Gesù è santa, giusta, buona e immutabile com'è immutabile il Salvatore. Egli ha magnificato la legge, ha ampliato ogni suo precetto, e con la sua obbedienza ha lasciato all'uomo un esempio, affinché anche lui potesse soddisfare le sue richieste... l'agonia nel giardino di Getsemani, gli insulti, le beffe, gli abusi sul diletto Figlio di Dio, gli orrori e l'ignominia della crocefissione, fornisce dimostrazioni sufficienti che la giustizia di Dio è corretta. Il fatto che il Suo stesso Figlio, la sicurezza per l'uomo, non è stato risparmiato, è un argomento che rimarrà per l'eternità davanti all'universo di Dio come testimonianza che non si può scusare il trasgressore della Sua legge. CIF 158 3 Dio è amore. Ha mostrato quell'amore nel dono del Suo unigenito Figlio, eppure l'amore di Dio non scusa il peccato, né quello di Satana, né quello di Adamo né di Caino né di qualsiasi altro uomo. La natura perversa dell'uomo può distorcere l'amore di Dio come se fosse un attributo di debolezza; ma la luce continua a splendere dalla croce del Calvario affinché l'uomo potesse avere una corretta visione riguardo alla perversione della verità. Dio ha dato la Sua legge per regolare la condotta delle nazioni, delle famiglie e delle persone. Non ce un solo peccato, nemmeno quello più insignificante o e il più segreto che possa sfuggire al Legislatore celeste. L'intera opera del padre delle menzogne è registrata nei libri del cielo; e coloro che si prestano al servizio di Satana per presentare agli uomini le sue bugie, riceveranno secondo le loro azioni. Ogni offesa contro Dio, per quanto minuta essa sia, sarà sottoposta al giudizio e alla resa dei conti. E quando la spada della giustizia sarà in mano del Giudice, Egli farà ciò che è stato inflitto al divino Salvatore. La giustizia colpirà, perché l'ira di Dio contro il peccato è intensa, è travolgente.La verità com'è in Gesù ci insegna lezioni molto importanti. Ci mostra che l'amore di Dio è grande, profondo e infinito e che nell'assegnare la punizione ai disobbedienti, chi ha reso nulla la legge di Dio, sarà intransigente. Questo è l'amore e la giustizia di Dio messi insieme. Quest'amore raggiunge la profondità del dolore umano e della sua degradazione al fine di sollevare i caduti e gli oppressi che si aggrappano alla verità mediante il pentimento e la fede in Gesù. RH, Feb. 8, 1898 ------------------------Obbedienza alle leggi fisiche e morali, 25 maggio CIF 159 1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. Romani 12:1 CIF 159 2 Dobbiamo preservare le nostre forze per lavorare per la sua causa e presentare la nostra testimonianza quando è necessario. Vidi che dobbiamo essere scrupolosi con la nostra forza, e non prendere su di noi quei pesi che altri possono e devono portare. Dobbiamo coltivare una disposizione mentale allegra, piena di speranza e pacifica, poiché la nostra salute dipende da questo. Vidi che tutti avevano il dovere di salvaguardare e curare la loro salute. Dobbiamo avere un'attenzione particolare e prenderci tempo necessario da dedicare alla nostra salute, affinché possiamo recuperarci dai danni derivati dal sovraccaricare e opprimere la mente. L'opera di Dio esige che ci preoccupiamo della cura della nostra salute. Quanto più perfetta sarà la nostra salute, più perfetto sarà il nostro lavoro. Quando sovraccarichiamo le nostre forze, siamo soggetti a malanni, e in questi momenti c'è il pericolo che ogni piccolo malanno possa assumere una forma più pericolosa. Non dobbiamo negligere la salute, che è il dono di Dio. Egli ha lasciato questa responsabilità a noi. T3, p. 13 CIF 159 3 Dio creò l'uomo leggermente più basso degli angeli e gli ha conferito degli attributi che, se usati correttamente, lo rendono una benedizione per il mondo e lo inducono a riflettere la gloria del Donatore. L'uomo, nonostante l'immagine di Dio, attraverso l'intemperanza ha violato il principio e la legge di Dio nella sua natura fisica. L'intemperanza di qualsiasi tipo, intorpidisce gli organi percettivi e indebolisce il sistema nervoso del cervello, così che le cose eterne non sono più apprezzate, e sono messe al livello delle cose comuni. Le facoltà superiori della mente destinate a propositi elevati, sono schiavizzate dalle passioni più vili. Se le nostre abitudini fisiche non sono corrette, le nostre facoltà mentali e morali non possono essere fortificate, perché esiste una stretta relazione tra il fisico e la morale. L'apostolo Pietro, avendo compreso questo, cominciò ad avvertire i suoi fratelli, dicendo: "Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dai desideri della carne che guerreggiano contro l'anima". 1 Pietro 2:11 Coloro che hanno avuto la luce riguardo al mangiare e vestirsi con semplicità, ma che si allontanano da essa che indica il loro dovere, si adopereranno in altre cose. Se mitigano le loro coscienze per evitare il giogo che dovranno portare per essere in armonia con la legge naturale, per evitare i rimproveri, violeranno i dieci comandamenti... Ci sono molti tra professi osservatori del sabato che sono più legati alla moda e ai usi mondani di quanto non lo siano per avere i corpi sani e cuori santificati. Ibid., 50,51 ------------------------Risultati dell'obbedienza alle leggi fisiche, 26 maggio CIF 160 1 «Or questo è il comandamento, gli statuti e i decreti che l'Eterno, il vostro DIO, ha ordinato d'insegnarvi, perché li mettiate in pratica nel paese nel quale state per entrare per prenderne possesso, affinché tu tema l'Eterno, il tuo DIO, osservando, per tutti i giorni della tua vita, tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, tutti i suoi statuti e tutti i suoi comandamenti che io ti do, e affinché i tuoi giorni siano prolungati. Deuteronomio 6:1 CIF 160 2 La Sacra Scrittura ci insegna che l'obbedienza alle esigenze di Dio porta l'obbediente sotto le leggi che controllano l'essere fisico. Coloro che vogliono preservare la salute, devono mettere sotto controllo gli appetiti e le passioni. Poiché è Dio che controlla le nostre capacità fisiche, mentali e morali, non dobbiamo indulgere alle passioni, lussuria, e all'appetito. I nostre capacitò fisiche e morali devono essere saggiamente impiegati, affinché l'organismo possa rimanere in buone condizioni. La salute, la vita e la felicità sono il risultato dell'obbedienza alle leggi fisiche che governano i nostri corpi. Se la nostra volontà è in accordo con la volontà e le vie di Dio, Egli manterrà il nostro organismo in buone condizioni e ripristinerà i poteri morali, mentali e fisici, affinché possa lavorare attraverso di noi alla Sua gloria. Il Suo potere costantemente ristorerà i nostri corpi. Se collaboriamo con Lui in questo compito, salute, felicità, pace e utilità, saranno risultati sicuri. The SDA Bible Commentary, Ellen G. White Comments, vol.1, 1118). .. CIF 160 3 "Così l'Eterno ci comandò di mettere in pratica tutti questi statuti, temendo l'Eterno, il nostro DIO, per avere sempre prosperità e perché egli ci conservasse in vita, come èoggi. E questa sarà la nostra giustizia, se abbiamo cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti davanti all'Eterno, il nostro DIO, come egli ci ha ordinato". Deuteronomio 6:24,25 In questo caso non si tratta di un timore servile, bensì di un timore divino. Dio ha dato queste leggi a Israele per conservalo in uno stato felice e salubre. Se non esistesse Satana per tentarli, queste istruzioni speciali non sarebbero state necessarie; a meno che il popolo non avesse qualcosa che li guidasse, sarebbero sicuramente portati fuori strada dalle seducenti tentazioni del nemico. La loro unica salvezza era nell'ascoltare con diligenza la Parola del Signore. I genitori che desiderano educare i loro figli, devono prestare attenzione alle istruzioni date nelle Sacre Scritture e permettere ai loro piccoli di non fare nulla ignorando i comandamenti di Dio. Che i padri e le madri insegnino fedelmente ai loro figli questi precetti e imprimano sulle loro tenere menti che nell'obbedienza c'è vita, salute e felicità... dobbiamo tenere in considerazione la conoscenza delle leggi di Dio e l'obbedienza alla Sua volontà. Manuscript 151, 1901.. ------------------------Cristo è il centro della legge, 27 maggio CIF 161 1 Annulliamo noi dunque la legge mediante la fede? Così non sia, anzi stabiliamo la legge. Romani 3:31 CIF 161 2 Di tutti i cristiani che si considerano tali, gli avventisti del settimo giorno dovrebbero essere i primi a innalzare Cristo davanti al mondo. La proclamazione del messaggio del terzo angelo richiede la presentazione della verità sul sabato. Questa verità, con le altre incluse nel messaggio, deve essere proclamata, ma l'epicentro principale che è Gesù Cristo, non deve essere escluso. È davanti alla croce di Cristo che la misericordia e la verità si incontrano, e la giustizia e la pace si baciano. Il peccatore è indotto a guardare al Calvario con la fede semplice di un piccolo bambino, deve confidare nei meriti del Salvatore, accettare la Sua giustizia, credere nella Sua misericordia. Attraverso l'amore di Dio i tesori della grazia di Cristo sono aperti davanti alla chiesa e al mondo. "Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna". Giovanni 3:16 Quale amore meraviglioso e insondabile, ha portato Cristo a morire per noi mentre eravamo ancora peccatori! E quale perdita subisce l'anima, che comprendendo le forti pretese della legge, non riesce a riconoscere che dove il peccato abbonda, la grazia di Cristo sovrabbonda. Quando la legge viene presentata nella sua vera luce, rivela l'amore di Dio. Ma non c'è da meravigliarsi se i cuori non si sciolgono quando la verità è presentata in modo freddo e senza vita; non c'è da stupirsi che la fede vacilli davanti alle promesse di Dio, quando i ministri e gli operai non riescono a presentare Gesù in relazione alla legge... Che l'insegnante della verità dimostri al peccatore chi è veramente Dio -- un Padre che aspetta con amore il ritorno del figlio prodigo, e quando ritorna lo riceve senza arrabbiarsi, senza accusarlo, ma gli prepara una festa per accoglierlo presso di sé. Tutti noi possiamo imparare la via del Signore nella conquista delle anime! Dio vorrebbe richiamare le menti dalla convinzione logica, a una convinzione più profonda, più alta, più pura e più gloriosa. Spesso la logica umana spegne la luce che Dio vorrebbe far brillare per convincere gli uomini. Il Signore della natura è degno di ogni lode e gloria. Egli è il Creatore di tutte le cose. Gospel Workers, pp. 156-158 CIF 161 3 Voi, che insegnate alla gente, elevate Gesù, innalzatelo nelle predicazioni, nel canto, nella preghiera. Con tutte le vostre forze cercate le anime confuse, disorientate, perdute per condurle all'Agnello di Dio. "Camminate nell'amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato sé stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave". Efesini 5:2 Che la scienza della salvezza sia il centro di ogni sermone, il tema di ogni inno, e di ogni preghiera. Rivolgete ogni supplica a Gesù….. Mostrate la grazia e la completezza del Salvatore. Ibid. p. 160 ------------------------Nella scuola di Cristo, 28 maggio CIF 162 1 Oh, se tu avessi prestato attenzione ai miei comandamenti! La tua pace sarebbe come un fiume e la tua giustizia come le onde del mare. Isaia 48:18 CIF 162 2 Dobbiamo seguire l'esempio del Cristo per imparare dalla sua mansuetudine e dalla sua umiltà. Mediante la redenzione, lo spirito viene preparato per il cielo. Questa preparazione significa conoscenza del Cristo; significa liberazione da idee, abitudini, costumi appresi dal principe delle tenebre. L'uomo deve essere liberato da tutto ciò che si oppone alla lealtà verso Dio. CIF 162 3 Nel cuore del Cristo, in perfetta armonia con Dio, vi era anche una pace perfetta. Egli non conobbe mai né l'esaltazione per l'approvazione, né lo scoraggiamento per le critiche o le delusioni. Conservò sempre il suo coraggio tra i più grandi contrasti e le più feroci opposizioni. Ma molti, che si dicono suoi discepoli, sono ansiosi, hanno il cuore turbato perché temono di affidarsi a Dio, perché non si abbandonano completamente a lui, perché indietreggiano di fronte alle conseguenze di un simile abbandono, senza il quale è impossibile trovare la pace. CIF 162 4 L'inquietudine nasce dall'egoismo. Se siamo nati da Dio abbiamo la stessa mente di Gesù, quella mente che lo spinse a umiliarsi perché fossimo salvati. Allora non ricercheremo i primi posti ma desidereremo sederci ai piedi di Gesù e imparare da lui; comprenderemo che il valore del nostro lavoro non consiste nell'ostentazione e nello scalpore che possiamo provocare con un'attività incessante. Il valore del nostro lavoro è proporzionato alla misura di Spirito Santo accordataci. La fiducia in Dio potenzia la mente per farci diventare, attraverso la pazienza, padroni di noi stessi. CIF 162 5 Si pone il giogo sui buoi perché portino meglio il carico, perché pesi meno. Così è del giogo del Cristo. Quando la nostra volontà si fonde con quella del Cristo, quando usiamo i suoi doni come una benedizione per altri, troveremo che i pesi della vita sono più leggeri. Camminare nelle vie dei comandamenti di Dio vuol dire avanzare in compagnia del Cristo e godere del riposo nel suo amore. Quando Mosè chiese: "Deh, fammi conoscere le tue vie, ond'io ti conosca e possa trovar grazia agli occhi tuoi", il Signore gli rispose: "La mia presenza andrà teco e io ti darò riposo". Esodo 33:13, 14. Attraverso i profeti fu dato questo messaggio: "Così dice l'Eterno: Fermatevi sulle vie, e guardate, e domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa; e voi troverete riposo alle anime vostre!" Geremia 6:16. Egli dice ancora: "Oh fossi tu pur attento ai miei comandamenti! la tua pace sarebbe come un fiume, e la tua giustizia, come le onde del mare". Isaia 48:18 DA 330,331 ------------------------La veste della giustizia di Cristo, 29 maggio CIF 163 1 Ti consiglio di comperare da me... delle vesti bianche per coprirti e non far apparire così la vergogna della tua nudità, e di ungerti gli occhi con del collirio, affinché tu veda. Apocalisse 3:18 CIF 163 2 L'abito bianco simbolo d'innocenza fu indossato dai nostri progenitori quando Dio gli insediò nel giardino dell'Eden. Vissero in perfetta conformità con la volontà di Dio. Tutto il loro affetto fu rivolto al loro Padre celeste. Una meravigliosa luce soave, la luce di dio, avvolgeva la santa coppia. Questo abito di luce era il simbolo della loro innocenza spirituale. se fossero rimasti fedeli a Dio avrebbe continuato ad avvolgerli. Ma quando entrò il peccato, spezzarono la loro relazione con Dio e la luce che li aveva circondati svanì. Nudi e pieni di vergogna, cercarono di sostituire l'abito celeste cucendo insieme foglie di fico per coprirsi. CIF 163 3 Questo è ciò che i trasgressori della legge di dio hanno fatto fin dal giorno della disubbidienza di Adamo ed Eva: hanno cucito insieme foglie di fico per coprire la nudità causata dalla trasgressione, hanno indossato le vesti da loro stessi ideate, con le loro opere hanno cercato di coprire i loro peccati e rendersi così accettabili a Dio. Ma non sarebbero mai riusciti in questo. Nessuna produzione umana può sostituire l'abito d'innocenza ormai perso. Nessun abito di foglie di fico, nessun abito da cittadino del mondo può essere indossato da coloro che siedono con Cristo e gli angeli al banchetto nuziale dell'Agnello. Solo abito che Cristo stesso ci ha preparato potrà farci comparire alla presenza di Dio. Questo abito, la veste della sua giustizia, Cristo lo darà a chiunque si penta e creda. "Io ti consiglio" dice, "di comprare da me... delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità". Questo abito, tessuto sul telaio del cielo, non contiene un solo fili di preparazione umana. Cristo, nella sua umanità, ha sviluppato un carattere perfetto e il suo carattere lo vuole offrire a noi perché "tutte le nostre opere di giustizia sono come un abito sporco". Isaia 64:6 Tutto ciò che riusciamo a fare da soli è segnato dal peccato. Ma il Figlio di Dio "è stato manifestato per togliere i peccati; e in lui non c'è peccato". 1 Giovanni 3:5... CIF 163 4 Con la Sua perfetta obbedienza ha fatto sì che ogni essere umano potesse obbedire ai comandamenti di Dio. Quando ci sottomettiamo a Cristo, il nostro cuore e unito al Suo cuore, la nostra volontà è fusa con la Sua volontà, la mente diventa una con la Sua, i nostri pensieri gli sono sottoposti: viviamo la Sua vita. questo è ciò che significa essere rivestiti dell'abito della sua giustizia. Allora, quando il Signore ci guarderà non vedrà il vestito fatto di foglie di fico, non la nudità e la deformità del peccato, ma la sua veste di giustizia, che è perfetta ubbidienza alla legge di Jehovah. COL 310-312 ------------------------Obbedienza alla legge mediante la potenza di Dio, 30 maggio CIF 164 1 Ma ho lasciato in Israele un residuo di settemila uomini, tutti che non hanno piegato le loro ginocchia davanti a Baal e che non l'hanno baciato con la loro bocca. 1 Re 19:18 CIF 164 2 Oggi come ai giorni di Elia, la linea di demarcazione fra gli osservatori dei comandamenti di Dio e gli adoratori di falsi dei è chiaramente tracciata. "...Fino a quando ondeggerete senza decidervi? Se il Signore è Dio servitelo; ma se il Dio è Baal servite lui!" 1 Re 18:21. Ed ecco il messaggio per la nostra epoca: "... È caduta! La grande Babilonia è caduta! (...) Uscite da Babilonia, popolo mio, per non diventare complici dei suoi peccati; fuggite, per non subire insieme con lei il castigo che la colpisce". Apocalisse 18:2, 4, 5. CIF 164 3 Sta per scoccare l'ora in cui ognuno di noi sarà messo alla prova. Sarà imposta l'osservanza del falso sabato e si scatenerà la lotta fra i comandamenti di Dio e quelli degli uomini. Coloro che si sono adeguati a poco a poco alle esigenze della società e si sono conformati alle abitudini mondane cederanno alle sollecitazioni umane piuttosto che esporsi al ridicolo, alla derisione, alla minaccia di carcerazione e di morte. Allora l'oro sarà separato dalle scorie. La vera religione sarà nettamente distinta dalla semplice apparenza. Molte stelle da noi ammirate per il loro splendore svaniranno nelle tenebre. Coloro che hanno indossato i paramenti sacerdotali ma non hanno rivestito la giustizia di Cristo appariranno in tutta la vergogna della loro nudità. CIF 164 4 Fra gli abitanti della terra, sparsi in ogni parte del mondo, ve ne sono alcuni che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal. Simili alle stelle che appaiono solo di notte, questi fedeli risplenderanno quando le tenebre copriranno la terra e una fitta oscurità avvolgerà i popoli. Nell'Africa pagana, nei paesi cattolici in Europa, in America del sud, in Cina, in India, nelle isole lontane e in ogni angolo sperduto della terra il Signore ha un gran numero di fedeli che brilleranno in mezzo alle tenebre rivelando chiaramente all'umanità apostata la potenza trasformatrice dell'ubbidienza alla sua legge. CIF 164 5 Già oggi li vediamo emergere in ogni nazione, popolo, tribù e lingua. Nel giorno della grande apostasia, quando Satana tenterà di fare il possibile perché "tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi" ricevano, per scampare alla pena di morte, il suggello dell'ubbidienza al falso giorno di riposo, questi fedeli "autentici figli di Dio" che vivono "senza colpa e con semplicità" risplenderanno "come stelle nel cielo". Filippesi 2:15. Più la notte sarà scura più viva sarà la loro luce. PK 187-189 ------------------------Insegnanti sostengono la legge di Dio, 31 maggio CIF 165 1 La legge dell'Eterno è perfetta, essa ristora l'anima; la testimonianza dell'Eterno è verace e rende savio il semplice. Salmo 19:7 CIF 165 2 Esdra e i suoi collaboratori si impegnarono a ricondurre i pentiti sulla via giusta. In quanto dottore della legge, dedicò un'attenzione particolare all'esame di ogni caso e cercò di imprimere nella mente del popolo il concetto della santità della legge e delle benedizioni derivanti dall'ubbidienza e ovunque agisse nasceva un nuovo interesse per lo studio delle Sacre Scritture. I libri dei profeti vennero studiati e quei passi che annunciavano la venuta del Messia suscitarono la speranza e confortarono molti fedeli stanchi e oppressi. Sono trascorsi più di duemila anni da quando Esdra "...aveva studiato con grande passione la legge del Signore; la metteva in pratica..." (Esdra 7:10), però questo lungo periodo di tempo non ha minimamente indebolito l'influsso di un'autentica devozione. Le motivazioni che animarono Esdra erano nobili e sante. In tutto quello che faceva manifestava un profondo amore per gli uomini. La compassione e la tenerezza che dimostrò nei confronti di coloro che avevano peccato, volontariamente o inconsciamente, dovrebbero rappresentare un esempio per tutti coloro che cercano di realizzare delle riforme. I collaboratori di Dio devono essere saldi come una roccia quando si tratta di princìpi importanti, ma dimostrare comunque simpatia e comprensione. Come Esdra, devono insegnare ai peccatori la via della vita eterna, presentando loro i princìpi fondamentali del bene. Oggi, mentre Satana sta cercando in tutti i modi, di rendere insensibili gli uomini e le donne alle esigenze della legge di Dio, è necessario che i collaboratori di Dio sappiano sensibilizzare molti a provare un profondo rispetto "...dinanzi ai comandamenti del nostro Dio". Esdra 10:3 Sono necessari dei veri riformatori che sappiano indicare ai trasgressori il grande Legislatore e insegnar loro che "La legge del Signore è perfetta: ridà la vita. La legge del Signore è sicura: dona saggezza. Salmi 19:8. Sono necessari uomini che conoscano bene le Scritture, uomini la cui parola e la cui azione contribuiscano a esaltare i comandamenti dell'Eterno, uomini che cerchino di rafforzare la fede. Occorrono molti insegnanti che sappiano infondere negli uomini rispetto e amore per le Scritture. Nella nostra epoca si sta diffondendo la malvagità provocata in gran parte dalla trascuratezza nello studio della Parola di Dio e dal disprezzo dei suoi insegnamenti. Negli ultimi giorni della storia di questo mondo la voce che parlò al Sinai ripete: "Non avere altro Dio oltre a me". Esodo 20:3. L'uomo si è opposto a Dio, ma non può far tacere la voce dei suoi comandamenti. La mente umana non può sottrarsi ai suoi obblighi nei confronti di un'autorità superiore. Teorie e speculazioni possono abbondare; gli uomini possono cercare di mettere la scienza in opposizione con la rivelazione per abolire così la legge divina, ma l'ordine rimane perentorio: "Adora il Signore, tuo Dio; a lui solo rivolgi la tua preghiera". Matteo 4:10. PK 623-625 ------------------------Il grande Maestro, 1 giugno CIF 167 1 Io sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità; chiunque è per la verità ascolta la mia voce. Giovanni 18:37 CIF 167 2 Cristo è stato il più grande Maestro che il mondo abbia mai conosciuto. Venne su questa terra per spargere i raggi luminosi della Verità, affinché gli uomini potessero guadagnarsi il paradiso. "Io sono venuto nel mondo per rendere testimonianza alla verità". Egli venne a rivelare il carattere del Padre, affinché gli uomini imparassero ad adorarlo in spirito e verità. Era grande il bisogno di avere un Maestro così. La pietà e la compassione di Dio furono mosse a favore degli uomini caduti a causa di Satana, e quando venne la pienezza del tempo, mando Suo Figlio. Colui che era a capo del consiglio celeste venne su questa terra come istruttore dell'uomo. Dio amò così tanto la razza umana, da mandare il Suo Figlio per soddisfare le necessità della natura umana. Così il Verbo eterno venne in questo mondo sotto le spoglie di un bambino indifeso. Egli lasciò le corti reali per allearsi misteriosamente con esseri umani caduti. "E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità". Giovanni 1:14 CIF 167 3 Quando Cristo ha lasciato il Suo comando supremo, ha accettato qualsiasi condizione della vita in cui si era trovato. Egli non ha scelto una posizione di alto rango, bensì intraprese un cammino più umile, senza lusso, senza agi o auto gratificazioni. La Sua missione era far conoscere la Verità, e per fare questo voleva vivere in modo tale da essere accessibile a tutti. Infatti, crescendo ha sviluppato le Sue facoltà e i Suoi talenti, e non nelle scuole di rabbini, perché Dio era il Suo Istruttore. A mano a mano che cresceva, continuava ad aumentare di saggezza. Si applicava diligentemente a uno studio delle Scritture, perché sapeva che erano piene di verità inestimabile. Era fedele nei suoi compiti famigliari. Le prime ore del mattino, invece di trascorrere a letto, si ritirava in preghiera e nello studio della Parola. Tutte le profezie concernenti la Sua opera e mediazione gli erano familiari, specialmente quelle che avevano a che fare con la Sua umiliazione, espiazione e intercessione. L'oggetto della Sua vita prima di Sé stesso, erano gli altri esseri umani, ed Egli si rallegrava dal pensiero di questo compito. Le Sue parole confortavano, rafforzavano e benedicevano tutti quelli che desideravano la pace che Lui solo poteva dare.Counsels to Parents, Teachers, and Students, 259, 260.. ------------------------Il Maestro inviato da Dio, 2 giugno CIF 168 1 Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perché nessuno può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui". Giovanni 3:2 CIF 168 2 Cristo mantenne un autocontrollo totale riguardo alla simpatia verso altri esseri umani. Ha fatto del bene con una tranquillità e pazienza mai uguagliate agli altri esseri uomini. I farisei e i sadducei erano sempre sulla Sua strada, e molti di loro, mentre ascoltavano le Sue parole, notavano con quanta calma lo stava facendo, anche quando era assalito da uomini impetuosi e scortesi, ma che credevano in Lui... CIF 168 3 Tutto il disprezzo e l'amarezza che Cristo incontrava giorno dopo giorno non poteva privarlo del Suo autocontrollo. Quando fu oltraggiato, non reagì con insulti... Non ha mai oltrepassato i limiti del decoro. Ma chi Egli era veramente? La Maestà del cielo, il Re della gloria. Poiché era l'incarnazione vivente della Verità, quando i Suoi avversari si scatenavano contro di Lui, non reagì mai nello stesso loro modo, anzi, rimaneva sempre calmo. Coloro che oggi portano il messaggio della Verità al mondo, dovrebbero studiare la vita di Cristo e praticare le Sue lezioni. Non dimenticate mai che siete figli del Re celeste, figli e figlie del Signore degli eserciti. Riposate in Dio, anche quando incontrate coloro che sono mossi da un potere menzognero. Non dimenticate mai che se anche le loro armi non sono in grado di distruggere la Verità, tuttavia potrebbero fare di tutto per annebbiarle con false dichiarazioni. Se il Signore è per noi, chi sarà contro di noi? Romani 8:31 CIF 168 4 Gesù era il Maestro inviato da Dio per istruire l'umanità. Egli, ha saputo attirare a Sé le moltitudini per assicurargli la vita eterna; in Lui c'era il potere di guarire da ogni malattia fisica o spirituale. Cristo venne nel nostro mondo per realizzare una grande opera salvifica. Dove lo si poteva spesso incontrare mentre compiva la Sua missione? Nei posti coma la casa di Pietro, il pescatore o al pozzo di Giacobbe, dove diede alla donna samaritana dell'acqua viva. Molto spesso insegnava all'aria aperta, altre volte al tempio, dove partecipava alle riunioni del popolo ebraico. Altre volte insegnava nelle vallate o in una barca da pescatore. La sua simpatia era sempre rivolta ai bisognosi, ai sofferenti, ai disprezzati... CIF 168 5 Molti erano attratti da Lui. A coloro che desiderano avere pace e riposo oggi, proprio come la gente in Giudea quando andava ad ascoltare le Sue parole, Egli sta dicendo: "Venite a me..." Signs of the Times, June 24, 1897.. ------------------------I discepoli del Maestro celeste, 3 giugno CIF 169 1 Abbiamo trovato il Messia che, tradotto, vuol dire: "Il Cristo". Giovanni 1:41 CIF 169 2 Mentre Giovanni era accanto ai due discepoli, vide di nuovo Gesù tra la folla. Il volto del profeta si illuminò ancora della gloria dell'Invisibile, mentre esclamava: "Ecco l'Agnello di Dio!" I discepoli non compresero bene quelle parole, ma il loro cuore trasalì. Giovanni non aveva spiegato che cosa significasse il nome "Agnello di Dio". Essi lasciarono Giovanni e seguirono Gesù. Uno era Andrea, fratello di Simone, l'altro Giovanni, l'evangelista. Furono i primi discepoli di Gesù. Spinti da una forza irresistibile lo seguirono, ansiosi d'intrattenersi con lui, e insieme pieni di rispetto, tutti presi dal pensiero che superava la loro capacità di comprensione: costui era veramente il Messia? CIF 169 3 Gesù si accorse dei due uomini che lo seguivano. Erano le primizie del suo ministero, e gioì per quelle anime che rispondevano all'appello della sua grazia. Voltandosi, chiese loro soltanto: "Che cercate?" Giovanni 1:38. Li lasciava liberi di tornare indietro o di esprimere il loro desiderio. CIF 169 4 In quel momento essi non avevano che una meta. Una presenza occupava i loro pensieri, ed esclamarono: "Rabbì... ove dimori?" Un breve colloquio lungo la strada non poteva offrire loro ciò che desideravano. Volevano restare soli con Gesù, sedersi ai suoi piedi e ascoltare le sue parole. "Egli rispose loro: Venite e vedrete. Essi dunque andarono, e videro ove dimorava, e stettero con lui quel giorno". Giovanni 1:39. CIF 169 5 Se Giovanni e Andrea fossero stati increduli come i sacerdoti e gli anziani, non si sarebbero messi, come semplici discepoli, ai piedi di Gesù, ma lo avrebbero criticato e ne avrebbero giudicato le parole. Invece questi primi discepoli non agirono così: avevano risposto all'appello rivolto loro dallo Spirito mediante la predicazione di Giovanni Battista. Ora riconoscevano la voce del Maestro: trovavano le parole di Gesù piene di freschezza e di verità. Una luce divina illuminò gli insegnamenti dell'Antico Testamento. I diversi elementi della verità si presentavano sotto una nuova luce. Il pentimento, la fede e l'amore permettono all'uomo di ricevere la sapienza divina. La fede che opera nella carità è la chiave della conoscenza; chiunque ama "Conosce Iddio". 1 Giovanni 4:7. CIF 169 6 "Il giorno seguente, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo, e gli disse: Seguimi". Giovanni 1:43. Filippo ubbidì a quest'ordine e si mise immediatamente al servizio del Cristo. DA 138,139 ------------------------Cristo chiede la nostra fiducia, 4 giugno CIF 170 1 Gesù disse: "Seguimi"! Luca 9:58,59 CIF 170 2 La caduta dei nostri progenitori ha spezzato la catena d'oro dell'implicita sottomissione della volontà umana a quella divina. Per il genere umano l'obbedienza non è più considerata una necessità assoluta. Gli agenti umani seguono i disegni dell'uomo, di cui Dio disse agli antidiluviani che era male. Gesù dice: "Io ho osservato i comandamenti del Padre mio. Giovanni 15:10 Come? Sotto spoglie umane. Ecco, io vengo a fare la Tua volontà, o Dio. Nonostante le accuse dei giudei, Egli li sfida, ammettendo di essere puro, virtuoso, e di avere un carattere santo; e dice: "Chi di voi mi convince di peccato? CIF 170 3 Il Redentore del mondo è venuto non solo per essere un sacrificio per il peccato, ma per essere un esempio per l'uomo in tutte le cose. Era un Maestro, un Educatore come il mondo non ha mai visto o sentito prima. Ha parlato come uno che ha autorità; Egli ci esorta di fidarci di Lui... L'unigenito Figlio dell'infinito Dio, con la Sua Parola, con il Suo esempio pratico ha lasciato uno schema che dobbiamo copiare. Egli, con la Sua Parola e con il Suo esempio ci ha insegnato ad obbedire a Dio. Questa era la Sua missione; ed ora Egli vuole che tutti noi seguiamo il Suo esempio, che ubbidiamo a Dio, e in modo intelligente osserviamo i Suoi precetti; e infine che insegniamo ad altri a fare lo stesso. Gesù ha dimostrato al mondo intero qual era la Sua missione divina su questa terra; che era venuto a rappresentare il carattere del Padre; e mentre studiamo le Sue parole e le Sue opere, possiamo ricevere sempre un aiuto nel seguire il Suo esempio. Siamo le agenzie umane viventi che rappresentano il carattere il di Gesù Cristo davanti al mondo. CIF 170 4 Cristo non solo ha dato delle regole esplicite che mostrano come possiamo diventare figli obbedienti, ma con il Suo carattere ci ha mostrato come vivere per essere accettabili a Dio. Quindi, non ci sono scuse per non fare quelle cose che sono gradite ai Suoi occhi. Dobbiamo sempre essere riconoscenti a Gesù per averci dimostrato come l'uomo può osservare i comandamenti di Dio e come respingere le menzogne di Satana. Il Gran Maestro venne nel nostro mondo per essere la nostra Guida, per elevare l'umanità mediante la Sua santa obbedienza e tutte le esigenze di Dio; per mostrare che è possibile obbedire a tutti i comandamenti di Dio. Ha dimostrato che l'obbedienza permanente è possibile. Come il Padre ha mandato il Suo Figlio in questo mondo, così Gesù mandò i Suoi discepoli, affinché tutti possono conoscere la Sua vita ... Manuscript 1, 1892 ------------------------Cristo insegna le cose celesti, 5 giugno CIF 171 1 Insegnami la tua via, o Eterno, e io camminerò nella tua verità; unisci il mio cuore al timore del tuo nome. Salmo 86:11 CIF 171 2 Nelle Sacre Scritture è presentato tutto ciò che il Padre e il Figlio hanno ritenuto essenziale per la salvezza dell'uomo. Le verità che riguardano la salvezza sono dichiarate con una tale chiarezza che ogni essere umano finito che desidera conoscere la verità, può comprendere. Sono state fatte rivelazioni divine, per la nostra istruzione, affinché ognuno di noi possa glorificare Dio e aiutare i suoi simili. Queste verità si trovano nella Parola di Dio con cui possiamo giudicare cosa è giusto e cosa è sbagliato. L'obbedienza a questa Parola è il migliore scudo per i giovani contro le tentazioni cui sono esposti mentre conseguono un'istruzione. Dalla Parola di Dio possono imparare come onorare Dio e come essergli fedeli, adempiendo con gioia i doveri e affrontando coraggiosamente le prove di ogni giorno. Cristo, il grande Maestro, cercò di conquistare le menti degli uomini affinché potessero contemplare prima le cose terrene, per poi comprendere meglio le cose celesti. Se gli insegnanti del Suo tempo fossero stati disposti a essere istruiti da Lui, se fossero stati uniti a Lui nello spargere nel mondo i semi della verità, il mondo sarebbe molto diverso da quello che è ora. Se gli scribi e i farisei avessero unito le loro forze con quelle del Maestro celeste, la conoscenza di Cristo avrebbe restaurato l'immagine morale di Dio nelle loro anime. I capi d'Israele si allontanarono dalla fonte della vera conoscenza. Studiarono le Scritture solo per sostenere le loro tradizioni e far rispettare i precetti creati dall'uomo. Con la loro interpretazione hanno espresso sentimenti personali che Dio non aveva mai proferito. Le loro invenzioni mistiche rendevano indistinto ciò che era stato reso molto chiaro. Negarono le verità più essenziali perché si appoggiavano ai loro intendimenti. La Parola di Dio fu derubata del suo potere e gli spiriti malvagi operarono sulla loro volontà. Le parole di Cristo non contengono nulla che non sia essenziale. Il sermone sul Monte fu un modo di parlare tanto meraviglioso quanto semplice, comprensibile da bambino senza alcun equivoco. Il Monte delle Beatitudini è un simbolo dell'elevazione spirituale su cui Cristo si è fermato. Ogni parola che pronunciava veniva da Dio, parlava con l'autorità del cielo. "Le parole che ti dico sono spirito e vita". Giovanni 6:63 Il Suo insegnamento è pieno di nobiltà, di verità salvifica, cui le più alte ambizioni e le indagini più profonde degli uomini non possono essere paragonate. Cristo era venuto per salvare le anime con la Sua stessa giustizia, portando al mondo la pace e la certezza della speranza. Counsels to Parents, Teachers, and Students, 438, 439 ------------------------Dimorare nella Parola di Dio quotidianamente, 6 giugno CIF 172 1 Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli. Giovanni 8:31 CIF 172 2 È la volontà di Dio che ogni cristiano che professa il Suo carattere, perfezioni il proprio alla Sua immagine. Studiando il carattere di Cristo com'è rivelato nella Bibbia e praticando le Sue virtù, il credente crescerà alla somiglianza di bontà e misericordia. Se l'abnegazione e sacrificio di Cristo saranno attuati nella vita quotidiana del credente, svilupperà la fede che opera per amore e purifica l'anima. Ci sono molti che desiderano eludere quella parte che sostiene la croce, ma a loro il Signore dice: "Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua". Matteo 16:24 Un grande lavoro deve essere compiuto mettendo in campo le verità salvifiche della Bibbia. Questo è ciò che Dio ha ordinato per arginare la marea della corruzione morale sulla terra. Cristo ha sacrificato la Sua vita per rendere possibile all'uomo di acquisire l'immagine di Dio. È il potere della Sua grazia che riunisce gli uomini in obbedienza alla verità. Coloro che vorrebbero sperimentare la santificazione per mezzo della verità nelle loro anime, dovrebbero presentare questa verità a chi ne è all'oscuro. Non troveranno mai un altro compito più nobile di questo... CIF 172 3 Nessun uomo è qualificato per questo lavoro se non sta imparando ogni giorno a proclamare le parole del Maestro inviato da Dio. È ora il momento di seminare il seme del Vangelo. Il seme che seminiamo deve essere quello che produrrà il frutto migliore. Non abbiamo tempo da perdere. Il lavoro nelle nostre scuole deve avere un carattere simile all'opera di Cristo. Solo il potere della grazia di Dio nei cuori e nelle menti umane renderà pulita l'atmosfera delle nostre scuole e chiese... nei messaggi che ci sono stati inviati, di volta in volta, abbiamo delle verità che realizzeranno una meravigliosa opera di riforma nei nostri caratteri a condizione che li accettiamo. Questi messaggi ci prepareranno per l'ingresso nella città di Dio. È nostro privilegio fare progressi continui verso un più alto grado di vita cristiana... dobbiamo convertirci alla fede del Vangelo. Se contempliamo costantemente la vita di Cristo, la nostra mente e il cuore saranno rinnovati a sua immagine, e allora brilleranno senza alcuno sforzo dalla nostra parte. Il Signore non chiede alcuna dimostrazione di bontà. Egli, mediante il dono di Suo Figlio, ha provveduto affinché le nostre vite interiori possano essere intrise con i principi del cielo. Quando il popolo di Dio sperimenterà la nuova nascita, l'onestà, la rettitudine e fedeltà, questi principi decisi saranno immancabilmente svelati. Counsels to Parents, Teachers, and Students, 249-251.. ------------------------Insegnamenti di Gesù -- semplici ma con autorità, 7 giugno CIF 173 1 Egli le ammaestrava, come uno che ha autorità e non come gli scribi. Matteo 7:29 CIF 173 2 Negli intervalli tra i suoi viaggi Gesù si fermava a Capernaum. Per questo motivo quella città fu chiamata "la sua città"... CIF 173 3 Viaggiatori provenienti da vari paesi passavano per la città e si fermavano fra le sue mura per riposare. Gesù vi incontrava persone di ogni classe sociale e nazionalità, persone ricche e potenti, persone povere e umili. I suoi insegnamenti potevano diffondersi in altri paesi e in altre famiglie. In questo modo si sarebbe approfondito lo studio delle profezie e lo sguardo di molti si sarebbe rivolto verso il Salvatore del mondo per conoscere la sua missione... CIF 173 4 Nonostante la presa di posizione del sinedrio contro Gesù, il popolo osservava ansioso lo svolgimento della sua missione. Anche tutto il cielo lo seguiva con profondo interesse; gli angeli preparavano la via al suo ministero, operando sui cuori degli uomini e attirandoli verso il Salvatore... CIF 173 5 A Capernaum, il figlio dell'ufficiale reale che il Cristo aveva guarito costituiva una testimonianza della sua potenza. Quell'ufficiale e la sua famiglia parlavano con gioia della loro fede. E quando si seppe che il Maestro era giunto, tutta la città si destò. Numerose persone si raccolsero intorno al Cristo, e in giorno di sabato era tanta la gente che affollava la sinagoga che molti non riuscivano a entrare. Tutti coloro che ascoltavano il Salvatore "stupivano della sua dottrina perché parlava con autorità". Luca 4:32. CIF 173 6 Gesù non si interessava affatto delle varie questioni di cui discutevano gli ebrei. Egli presentava la verità. Le sue parole mettevano in luce gli insegnamenti dei patriarchi e dei profeti e le Scritture apparivano quasi come una nuova rivelazione. I suoi uditori non avevano mai capito, così profondamente, il significato della Parola di Dio... CIF 173 7 Gesù affrontava gli stessi problemi della gente, mostrando di conoscere bene i loro dubbi e le loro difficoltà. Presentava la verità insegnandola nel modo più semplice e diretto. Le sue parole erano pure e chiare come acqua di sorgente. La sua voce era come una musica, diversa da quella monotona dei rabbini. Sebbene i suoi insegnamenti fossero semplici, parlava con autorità... CIF 173 8 Ed era proprio questa caratteristica a distinguerlo nettamente da tutti gli altri. I rabbini parlavano ponendo dubbi e incertezze, come se le Scritture potessero essere interpretate in modo opposto; gli ascoltatori quindi rimanevano incerti. Ma Gesù spiegava le Scritture con indubbia autorità. Ogni sua parola era una rivelazione di Dio! DA 252-254 ------------------------Importanti lezioni spirituali, 8 giugno CIF 174 1 Qualunque cosa facciate, fatelo di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini. Colossesi 3:23 CIF 174 2 Fin dalla più tenera età, Cristo ebbe una vita molto attiva. Non viveva per compiacere sé stesso. Pur essendo il Figlio di Dio, lavorava nella falegnameria di Giuseppe, suo padre terreno. Già il suo lavoro rimandava a significati profondi: ea venuto nel mondo per costruire e, in tal senso, ogni Sua opera fu perfetta. In tutti i Suoi lavori materiali si poteva già intravvedere la perfezione che caratterizzava il Suo carattere trasformato dalla potenza divina. Egli è, e deve rimanere, il nostro modello anche in questo. I genitori hanno il dovere d'insegnare ai propri figli il valore e il giusto impiego del tempo. Dovranno far comprendere che vale la pena impegnarsi in un'opera che non onora innanzitutto Dio, ma che torna anche a vantaggio dell'umanità. Si può essere missionari di Dio sin dalla più tenera età... Qualunque sia il nostro campo di attività, la Parola di Dio ci invita: "Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore". Romani 12:11. "Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze". Ecclesiaste 9:10, "sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l'eredità. Servite Cristo, il Signore". Colossesi 3:24COL 345,346 CIF 174 3 Le lezioni date ai bambini riguardo ai doveri comuni della casa, possono essere presentate in modo tale che attraverso di loro il Signore possa lasciare l'impronta durature nei loro cuori. Usate questi testi di vita comune come le lezioni della Parola di Dio Mostrate ai vostri figli che tutto il loro lavoro deve procedere con la massima perfezione. Insegnando l'esattezza e abilità nei loro doveri quotidiani, impareranno lezioni spirituali che rimarranno con loro tutti i giorni della loro vita. Dio richiede che il buon senso e l'abilità siano esercitati nella pianificazione del vostro lavoro. Nel dare istruzioni per la costruzione del santuario terreno, il grande Maestro stabilì i principi che dovevano essere per l'aiuto spirituale di Israele attraverso tutta la loro esperienza futura. Genitori, interrogatevi qual è il vostro compito? È assumere le responsabilità a casa, fare il meglio che potete, cercate ogni giorno, ogni ora, di dare ai vostri figli un esempio degno di essere imitati... Che le vostre lezioni siano tali da portare gioia e felicità nelle loro vite, che li guidino a desiderare a servire Cristo. Insegnateli a usare i loro poteri dati da Dio al Suo servizio, perché solo così seguiranno l'esempio del Bambino Gesù. The Signs of the Times, November 14, 1911.. ------------------------Gesù insegnava diligenza secondo il proprio esempio, 9 giugno CIF 175 1 Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con tutta la tua forza. Ecclesiaste 9:10 CIF 175 2 Gesù, vestito da operaio, percorreva le strade del villaggio. Non usò mai il potere divino di cui disponeva per alleviare le sue difficoltà e per diminuire la fatica... CIF 175 3 Durante l'infanzia e la gioventù di Gesù, il lavoro contribuì a sviluppargli il corpo e lo spirito. Egli non sprecava le sue forze fisiche, ma le usava in modo tale da mantenersi sano e compiere sempre il suo dovere nel modo migliore. Voleva fare tutto con diligenza, anche saper maneggiare gli utensili; la perfezione del suo carattere si manifestava nel suo modo di lavorare. Con il suo esempio volle insegnarci l'impegno, la fedeltà nel compimento del dovere e la nobiltà di questo modo di agire. Nell'educazione, l'attività manuale che rende abile la mano e porta ad assumersi la propria parte di responsabilità dell'esistenza, sviluppa le energie fisiche e tutte le facoltà. Ognuno dovrebbe svolgere un'occupazione utile per sé e per gli altri. Iddio ha voluto che il lavoro fosse una benedizione, e solo chi lavora diligentemente scoprirà la gioia di vivere e la vera gloria. Dio approva i bambini e i giovani che si assumono fedelmente le loro responsabilità familiari aiutando i genitori. Questi giovani, usciti dalla famiglia, saranno utili a tutta la società... CIF 175 4 Durante la sua vita, il Cristo fu un lavoratore diligente e costante. Egli era pronto a tutto, perciò fu molto attivo... Gesù non scansava responsabilità... CIF 175 5 Mediante la stessa disciplina a cui fu sottoposto il Cristo, anche in noi si possono sviluppare il senso della realtà, l'energia, la solidità e la forza di carattere, doti che Gesù ha posseduto. La grazia che ha ricevuto è anche per noi... CIF 175 6 Nello svolgimento del suo lavoro, Gesù era amabile e pieno di tatto. Occorrono molta pazienza e spiritualità per introdurre la religione nella vita domestica e nella professione, per svolgere i propri affari e lasciare pertanto il primo posto alla gloria di Dio. Anche in questo Gesù ci ha aiutati. Egli non era mai così preso dalle preoccupazioni terrene da non avere il tempo di pensare alle realtà divine. Spesso esprimeva la sua gioia con il canto di salmi o di inni sacri. Gli abitanti di Nazaret lo udivano mentre innalzava a Dio espressioni di lode e di ringraziamento. Mediante il canto restava in comunione con il cielo, e quando i suoi compagni si lamentavano per la stanchezza del lavoro li confortava intonando dolci melodie. Sembrava che i suoi canti allontanassero i demoni e riempissero di profumo il luogo in cui si trovava. La mente degli uditori era trasportata da questo esilio terreno fino alla loro patria in cielo. DA 72,73 ------------------------Cristo affida il Suo potere a noi, 10 giugno CIF 176 1 Il Signore disse ancora: «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano. Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai ritornato, conferma i tuoi fratelli. Luca 22:31,32 CIF 176 2 Come Principe della Vita, Cristo aveva lo stesso potere del Padre, potere indispensabile per venire in aiuto al Suo popolo. Questo Salvatore pregò per chi non sentiva il bisogno della preghiera, pianse per tutti quelli che non sentivano il bisogno di piangere; ora è davanti al trono per ricevere e presentare al Padre le richieste di coloro per i quali pregò sulla terra. L'esempio di Cristo è anche per noi, oggi. La preghiera è una necessità nella nostra opera per la salvezza delle anime. Dio solo può far crescere il seme che stiamo seminando... noi falliamo, molte volte, perché non ci rendiamo conto che Cristo è con noi attraverso il Suo Spirito. Il tempo non ha cambiato la Sua promessa, dopo la separazione dai Suoi apostoli, quando è stato assunto in cielo: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. Matteo 28:20 Egli ha ordinato che ci debba essere una successione di uomini che assumano gli stessi doveri degli insegnanti che li hanno preceduti al fine di continuare gli insegnamenti di Cristo. Il gran Maestro ha delegato il Suo potere ai Suoi servi, per custodire "questo tesoro in vasi di terra". 2 Corinzi 4:7 CIF 176 3 Cristo sovrintenderà all'opera dei Suoi ambasciatori se questi accetteranno le Sue istruzioni e la Sua guida... se loro manterranno la fede e la serietà, saranno fortificati nei loro doveri e nelle prove; le loro labbra saranno toccate col carbone vivo dell'altare celeste affinché possano proclamare la Parola di Dio al popolo. "Il Signore, l'Eterno, mi ha dato la lingua dei discepoli perché sappia sostenere con la parola lo stanco; egli mi risveglia ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti come fanno i discepoli". Isaia 50:2 Cristo disse a Pietro: "Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano. Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai ritornato, conferma i tuoi fratelli". Luca 22:31,32 Chi può stimare il risultato delle preghiere del Redentore per il mondo? Gesù ha supplicato, non solo per uno solo, ma per tutti i Suoi discepoli: "Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche coloro che tu mi hai dato..." Giovanni 17:24 Il Suo occhio trafisse l'oscuro velo del futuro e lesse la storia della vita di ogni figlio di Adamo. Sentiva i fardelli e le pene di ogni anima sconvolta, e quella preghiera sincera includeva i Suoi discepoli... e quella preghiera include anche noi. Quando tutto il sostegno umano fallisce, allora Gesù viene in nostro aiuto e la Sua presenza disperde le tenebre. 4T, 528.530 ------------------------Imparando dal Divino Maestro, 11 giugno CIF 177 1 Egli siederà come chi affina e purifica l'argento; purificherà i figli di Levi e li affinerà come oro e argento, perché possano offrire all'Eterno un'oblazione con giustizia. Malachia 3:3 CIF 177 2 Ecco il processo di raffinazione, di purificazione dell'Iddio degli eserciti. L'opera sarà molto sofferta per l'anima, ma solo attraverso tale processo di purificazione, le impurità contaminati possono essere rimosse. Le prove che abbiamo, sono necessarie per avvicinarci al nostro Padre celeste; solo attraverso l'obbedienza alla Sua volontà, possiamo offrire al Signore un'oblazione secondo giustizia. Abbiamo bisogno di un'esperienza nuova e vivente nella vita divina, per fare la volontà di Dio. Neppure tutta l'esperienza acquisita finora in questa vita ci basterà per il presenta o ci potrà dare la forza di superare le difficoltà sul nostro cammino. Per vincere, dobbiamo ricevere nuova grazia e forza fresca tutti i giorni. CIF 177 3 Di rado siamo, a tutti gli effetti, posti nella stessa condizione due volte... Ognuno ha la propria esperienza peculiare nel suo carattere e nelle circostanze, per realizzare un certo lavoro. Dio ha un'opera, uno scopo nella vita di ognuno di noi. Ogni atto, per quanto piccolo, ha il suo posto nella nostra esperienza di vita. Dobbiamo avere la luce e l'esperienza continue che provengono da Dio, ed Egli è disposto a darci. Egli non ha chiuso le finestre del cielo alle nostre preghiere, ma c'è chi si sente soddisfatto abbastanza senza questo l'aiuto divino, eppure avrebbe tanto bisogno... Dobbiamo imparare dal Maestro divino ogni giorno della nostra vita. Più esperienze acquisiamo, più ci avviciniamo alla pura luce del cielo, più dobbiamo discernere in noi stessi il bisogno di essere riformati. Tutti possiamo fare un buon lavoro nel benedire gli altri, a condizione che cercheremo il consiglio di Dio e li seguiremo nell'obbedienza e nella fede. Il cammino del giusto è progressivo, dalla forza alla forza, dalla grazia alla grazia, dalla gloria alla gloria. L'illuminazione divina aumenterà sempre di più, qualificandoci per soddisfare le responsabilità e le emergenze che ci attendono. La vera pietà e diffusiva e comunicativa. Il salmista dice: "Non ho nascosto la tua giustizia nel mio cuore; ho annunziato la tua fedeltà e la tua salvezza; non ho nascosto la tua benignità né la tua verità alla grande assemblea". Salmo 40:10 CIF 177 4 Ovunque sia l'amore di Dio, c'è sempre il desiderio di esprimerlo. È difficile per noi sottometterci alla crocefissione dell'io... Possiamo essere profondamente convertiti e trasformati, ed essere davvero figli di Dio, godendo non solo della conoscenza della Sua volontà, ma guidando gli altri con il nostro esempio, nello stesso percorso di umile obbedienza e consacrazione. RH, June 22, 1886.. ------------------------L'insegnamento di Cristo abbracciò il mondo, 12 giugno CIF 178 1 Ora, quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle stupivano della sua dottrina... Matteo 7:28 CIF 178 2 Gesù, non si soffermò su teorie astratte, ma si occupò di ciò che è essenziale per lo sviluppo del carattere, di ciò che accresce nell'uomo la capacità di conoscere Dio e aumenta in lui la forza di fare il bene. Egli parlò di quelle verità che sono in relazione con il comportamento e che uniscono l'uomo a Dio. CIF 178 3 L'insegnamento di Cristo, come la sua simpatia, abbracciava il mondo. Non può esserci circostanza nella vita, o crisi nell'esperienza dell'uomo, che non sia stata prevista dai suoi insegnamenti e per la quale i suoi princìpi non costituiscano una lezione. Le parole di Gesù Principe dei maestri, saranno sino alla fine dei tempi una guida per i suoi collaboratori. CIF 178 4 Per lui il presente e l'avvenire, il vicino e il lontano erano una sola cosa: Gesù aveva in vista le necessità dell'intero mondo. Con gli occhi dello spirito intravedeva già ogni sforzo degli uomini e le loro conquiste, come pure le lotte, le tentazioni, le perplessità e i pericoli. CIF 178 5 Egli parlò all'umanità intera: al bambino, nella gioia dei suoi primi anni; al giovane, dal cuore dinamico e irrequieto; all'adulto, nel vigore degli anni, sotto il peso delle preoccupazioni e delle responsabilità; all'anziano, nella sua debolezza e stanchezza: si rivolse all'uomo di ogni luogo e di ogni epoca. CIF 178 6 Egli poneva le cose di questa vita come subordinate a quelle di interesse eterno, senza per questo sottovalutarne l'importanza. Insegnò che il cielo e la terra sono uniti, e che una conoscenza della verità divina prepara l'uomo a meglio compiere i doveri della vita quotidiana. Per lui nulla era privo di scopo. I giochi del bambino, il lavoro dell'uomo, i piaceri, le sollecitudini e le sofferenze della vita erano altrettanti mezzi con un unico fine: la rivelazione di Dio per la redenzione dell'umanità. Ed 81,82 ------------------------Conoscere Dio significa obbedirgli, 13 giugno CIF 179 1 Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò". «Se mi amate, osservate i miei comandamenti. Giovanni 14;14:15 CIF 179 2 Gesù ha invitato i discepoli a pregare nel suo nome. Essi possono presentarsi a Dio nel nome del Cristo: acquistano valore agli occhi del Signore grazie al sacrificio compiuto in loro favore. Sono preziosi perché è stata imputata loro la giustizia di Gesù. Per amore del Cristo il Signore perdona coloro che lo temono: non scorge in loro la bassezza del peccato, ma riconosce la somiglianza con il Figlio al quale hanno creduto. Il Signore non vuole che il suo popolo manifesti poco rispetto per se stesso; desidera che i suoi figli si valutino in base al prezzo con cui sono stati riscattati. Dio ha amato i peccatori sino a dare il proprio Figlio per la loro redenzione. Egli li tiene in grande considerazione ed è lieto per le loro preghiere che esaudisce a lode del suo nome. Essi possono aspettarsi grandi cose se credono nelle sue promesse. Pregare nel nome del Cristo significa accettare il suo carattere, manifestare il suo spirito e compiere le sue opere. Le promesse del Salvatore sono condizionate. "Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti". Giovanni 14:15. Egli salva gli uomini, non nel peccato, ma dal peccato; e coloro che lo amano manifesteranno il loro amore con l'ubbidienza. La vera ubbidienza nasce dal cuore. Gesù mise tutto il suo cuore in ciò che faceva. Se lo vogliamo, trasformerà il nostro cuore e la nostra mente secondo la sua volontà e così, ubbidendo, non faremo che seguire i nostri impulsi. La volontà dell'uomo, trasformata e santificata, proverà la sua massima soddisfazione nel servire il Signore. Quando riusciremo a conoscere Dio, nei limiti in cui è possibile, allora la nostra vita diventerà un'espressione continua dell'ubbidienza. Il peccato sembrerà sempre più odioso per coloro che apprezzano il carattere del Cristo e vivono in comunione con Dio. Possiamo osservare la legge di Dio, come il Cristo ha fatto, se ci serviamo della sua forza. Ma non dobbiamo lasciare agli altri le nostre responsabilità e aspettare che essi ci dicano come dobbiamo agire. Non bisogna chiedere consigli agli uomini; il Signore ci indicherà il nostro compito, così come fa per tutti. Se ci avviciniamo a lui con fede, ci farà conoscere il suo piano per noi. I nostri cuori vibreranno quando il Signore ci parlerà, come faceva con Enoc. Coloro che decidono di non fare nulla, in nessun caso, che possa dispiacere a Dio sapranno quale linea di condotta seguire in ogni occasione. Riceveranno non soltanto sapienza, ma anche potenza: la potenza, secondo la promessa di Gesù, per ubbidire e per servire. Tutta la potenza che è stata data al Cristo per aiutare gli uomini, gli è stata data come al capo e al rappresentante di tutta l'umanità. DA 667,668 ------------------------Lo Spirito Santo nostro educatore, 14 giugno CIF 180 1 Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire. Giovanni 16:13 CIF 180 2 Prima di offrire se stesso in sacrificio, Gesù volle lasciare ai suoi discepoli il dono più importante e completo, un dono che avrebbe reso accessibili a tutti loro le risorse illimitate della sua grazia. "E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. Non vi lascerò orfani; tornerò a voi". Giovanni 14:16-18. CIF 180 3 Lo Spirito era già stato nel mondo, e sin dall'inizio dell'opera della redenzione aveva agito nei cuori. Ma finché Gesù rimase sulla terra, i discepoli non desideravano nessun altro aiuto. Solo dopo la partenza del Salvatore sentirono la necessità dello Spirito, e allora lo ricevettero. CIF 180 4 Lo Spirito Santo è il rappresentante del Cristo, privo dei limiti della natura umana. Nella sua umanità Gesù non poteva essere presente in ogni luogo; quindi era bene per i discepoli che Egli se ne andasse al Padre e che lo Spirito venisse sulla terra come suo sostituto. Così nessuno avrebbe avuto il vantaggio di un contatto diretto con il Cristo. Mediante lo Spirito, il Salvatore sarebbe stato ugualmente accessibile a tutti e più vicino di quando era sulla terra... CIF 180 5 In tutti i tempi, in tutti i luoghi, in tutti i nostri dolori e in tutte le nostre sofferenze, quando le prospettive sembrano oscure e il futuro inquietante, quando ci sentiamo soli e abbandonati, il Consolatore viene inviato in risposta alle preghiere della fede. Circostanze diverse possono separarci da tutti gli amici, ma nessun evento e nessuna distanza possono separarci dal Consolatore divino. Ovunque siamo e ovunque andiamo, Egli è sempre accanto a noi per sostenerci e incoraggiarci... CIF 180 6 Il Consolatore è chiamato "lo Spirito della verità". La sua opera consiste nel precisare e preservare la verità. Comincia a vivere nel cuore come Spirito della verità, e così diventa un consolatore. Nella verità si trovano conforto e pace, ma la menzogna non offre niente di tutto questo. Satana conquista le menti con false teorie e tradizioni; orientando gli uomini verso falsi ideali, ne deforma il carattere. Attraverso le Scritture, lo Spirito parla alla mente, imprime la verità nel cuore e, rendendo palesi gli errori, a poco a poco li elimina. Mediante lo Spirito della verità, che opera servendosi della Parola di Dio, il Cristo lega a sé il suo popolo. DA 668-671 ------------------------Il metodo d'insegnamento di Cristo, 15 giugno CIF 181 1 Quanto sono belli sui monti i piedi del messaggero di buone novelle, che annunzia la pace... che dice a Sion: Il tuo DIO regna! Isaia 52:7 CIF 181 2 Dobbiamo fare in modo che la gente possa imparare da ogni sermone e da ogni studio biblico le parole: "Così dice il Signore"; poiché tutte le dottrine che sosteniamo provengono da Lui. Tale metodo d'insegnamento apparteneva a Gesù. Mentre parlava alla gente, molti erano inclini a mettere in discussione il Suo significato. A coloro che cercavano umilmente la luce, Gesù spiegava il significato delle Sue parole. Cristo non ha mai incoraggiato la critica, per cui nemmeno noi dovremmo farlo. Quando gli uomini cercano di dare origine a una discussione sui punti controversi della dottrina, ditegli che l'incontro non è stato pianificato a tale scopo. Quando rispondete a una domanda, assicuratevi che gli ascoltatori hanno ascoltato la risposta. Non lasciate cadere una domanda a vuoto, ditegli di ripeterla un'altra volta. Se seguirete questa via passo dopo passo, scoprirete di poter ottenere grandi soddisfazioni. T6, 69 CIF 181 3 Dobbiamo proclamare la verità sia in privato sia in pubblico, presentando ogni argomento al fine di attirare gli uomini verso il Salvatore crocefisso. Dio desidera che tutti pervengano la vita eterna. Sensibilizzate le persone attraverso la Parola di Dio perché vengano a Cristo, chiedete loro di rinunciare agli appetiti e alle passioni che corrompono l'anima. Con i poteri che abbiamo ricevuto, dobbiamo esortarli di guardare a Gesù e ad accettare la Sua vita di abnegazione e sacrifici. Dobbiamo rivelare che ci aspettiamo che essi usino i loro doni per onorare il Suo nome... dobbiamo passare molto tempo in preghiera e nello studio della Sua Parola. Dobbiamo credere che lo Spirito Santo sarà donato a tutti quelli che hanno fame e sete di giustizia. Insegnate loro come arrendersi a Dio, come credere, come rivendicare le promesse. Possa il profondo amore di Dio, essere espresso in parole d'incoraggiamento e d'intercessione. Dobbiamo lottare con entusiasmo per la salvezza delle anime; dobbiamo lavorare disinteressamene e con determinazione, con uno spirito che non si lascia mai abbattere. Persuadete le anime a partecipare alla cena delle nozze dell'Agnello. Occorrono più preghiere, più fede, più accoglienza e più collaborazione con Dio... gli occhi del peccatore devono essere illuminati. Lasciate, che tutti quelli che sono statti attratti da Cristo, parlino del Suo amore. Chiunque abbia sentito la potenza di Cristo nella conversione della propria anima, faccia tutto ciò che può nel nome del Signore. Ibid., 65,66 ------------------------Ogni umile studente della Parola può imparare, 16 giugno CIF 182 1 O Eterno, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Salmo 25:4 CIF 182 2 La rivelazione non è creazione o invenzione di qualcosa di nuovo, ma la manifestazione che era sconosciuta agli esseri umani. Le grandi ed eterne verità contenute nel Vangelo sono rivelate attraverso la diligente ricerca e l'umiliazione di noi stessi davanti a Dio. Abbiamo un Maestro divino che guida la mente dell'umile ricercatore della verità per mezzo dello Spirito Santo, perché le verità della Parola sono state rivelate a Lui. Grazie all'intervento dello Spirito di Dio possiamo essere guidati in tutta la verità. Per mezzo di Lui possiamo comprendere la Parola di Dio. C'è consigliato di cercare la verità come se cercassimo un tesoro nascosto. CIF 182 3 Il Signore apre la comprensione del vero ricercatore. Lo Spirito Santo permette alla mente umana di comprendere i fatti della rivelazione che la luce divina comunica all'anima. Quest'atto apre gli occhi per vedere il vero tesoro e la mente si appoggia alle glorie di un mondo migliore. A questo punto l'anima ha sette di conoscere l'eccellenza di Gesù Cristo. Manuscript 59, 1906.. CIF 182 4 Gesù è il più grande Maestro che il mondo ha mai conosciuto. Presentò la verità con parole chiare, e le illustrazioni usate furono pure ed elevate. Non mescolò mai simboli e figure di nessun genere con le Sue istruzioni divine, non assecondò la curiosità o la gratificazione degli ascoltatori per puro divertimento. Le Sue parole avevano carattere nobile e genuino. CIF 182 5 Non ha mai sminuito la verità, né la rettitudine davanti all'uomo nella sua condizione decaduta, ma umiliò Se stesso e divenne ubbidiente fino alla fine sulla croce, in modo che potesse salvare la razza umana perduta a causa del peccato. Non era Suo scopo abolire la legge di Dio con la Sua morte, ma piuttosto dimostrare l'immutabilità delle Sue sacre affermazioni. Il Suo scopo era "magnificare la legge e renderla onorevole", in modo che chiunque contemplasse la croce del Calvario, potesse ricevere la risposta sulla verità della legge... Egli ha salvato la verità eterna dall'errore; la fece risplendere in tutta la sua luminosità celeste. Ha elevato la verità, affinché potesse illuminare l'oscurità morale del mondo... Gesù ripristinò la verità che era stata respinta, al suo ordine reale, e la investì con la Sua vera importanza e dignità. Cristo stesso era la Verità e la Vita. RH, Aug. 6, 1895.. ------------------------Insegnamento ai bambini, 17 giugno CIF 183 1 Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perché di tali è il regno di Dio. Marco 10:14 CIF 183 2 Gesù conosce le preoccupazioni che si nascondono nel cuore delle mamme. Egli sa essere vicino a ogni madre nelle sue angosce perché ne ha avuta una che ha lottato con la miseria e gli stenti. Colui che affrontò un lungo viaggio per alleviare le preoccupazioni di una donna cananea farà altrettanto per le mamme del nostro tempo. Colui che restituì alla vedova di Nain il suo unico figlio e si ricordò di sua madre mentre agonizzava sulla croce, continua ancora oggi a commuoversi per le sofferenze delle mamme. Egli sarà d'aiuto e conforto ovunque ci siano bisogni e dolori... Nei bambini che gli venivano presentati Gesù scorse i futuri uomini e le future donne che sarebbero diventati eredi della sua grazia e abitanti del suo regno, alcuni anche martiri per la sua causa. Sapeva che quei bambini lo avrebbero accettato come Redentore e avrebbero ascoltato i suoi insegnamenti con più prontezza degli adulti, molti dei quali erano considerati saggi ma avevano il cuore duro. Quando insegnava, Gesù si metteva al loro livello... Il Re del cielo rispondeva alle loro domande e rendeva semplici le sue importanti lezioni per farsi capire da loro. Seminava nella loro mente quei semi della verità che sarebbero poi germogliati nel tempo e avrebbero portato frutto per la vita eterna... Quando Gesù diceva ai discepoli di non impedire ai bambini di rivolgersi a lui parlava a quelli di tutte le epoche, ai dirigenti di chiesa, ai pastori, agli assistenti e a tutti i cristiani. Nel parlare dei bambini Gesù ci chiede: "Lasciateli venire". Come se volesse dirci: "Verranno se non glielo impedirete"! Collaborate con lo Spirito Santo che con la sua azione tocca il cuore dei bambini. Insegnate loro che il Salvatore li chiama e niente lo può rendere più felice del fatto di donargli la propria vita nel fiore della giovinezza. Il Salvatore considera con profondo affetto coloro che ha riscattato con il suo sacrificio. Essi sono l'oggetto del suo amore e pensa a loro con profonda attenzione. Egli non è sensibile solo nei confronti dei bambini più bravi ed educati, ma anche di quelli che hanno acquisito o ereditato dei lati negativi nel loro carattere... Molti genitori non si rendono conto di quanto siano responsabili del carattere dei loro figli... CIF 183 3 Gesù, invece, li considera con amore sapendo distinguere la causa dall'effetto. Il cristiano può essere uno strumento del Cristo invitando queste persone deboli a rivolgersi al Salvatore. Con saggezza e tatto potrà parlare al loro cuore, potrà infondere coraggio e speranza e, con la grazia del Cristo, potrà vederli trasformati nel carattere al punto da poter dire: "Di tale è il regno di Dio". Marco 10:14. MH 42-44 ------------------------Dai legami alla simpatia umana, 18 giugno CIF 184 1 Una donna di Samaria venne per attingere l'acqua. E Gesù le disse: «Dammi da bere». Giovanni 4:7 CIF 184 2 Cristo venne proprio per abbattere ogni tipo di barriera. Venne per dimostrare che il dono del suo perdono e del suo amore non ha limiti come l'aria, la luce e la pioggia che rinfresca la terra. Con la sua vita il Cristo ha istituito una religione senza differenze di classe, una religione in cui ebrei e pagani, liberi e schiavi, sono fratelli e uguali davanti a Dio. Nessuna questione politica condizionava le sue azioni. Per lui non c'era nessuna differenza fra vicini e stranieri, amici e nemici. Era interessato da coloro che erano assetati dall'acqua della vita... CIF 184 3 Per lui tutti erano degni di considerazione e cercò di offrire a tutti la sua guarigione. Con chiunque si trovasse, presentava un insegnamento adatto al tempo e alle circostanze. Quando vedeva gli uomini offendersi e trattarsi male comprendeva sempre di più il loro bisogno di ricevere il suo amore. Egli cercava di infondere speranza a coloro che erano meno disponibili e meno dotati, offrendo loro la certezza di diventare buoni e irreprensibili, formandosi un carattere come figli di Dio... CIF 184 4 Nonostante fosse un ebreo, Gesù frequentava senza problemi i samaritani ignorando le abitudini farisaiche del suo paese. A dispetto dei loro pregiudizi egli accettava l'ospitalità di questo popolo disprezzato. Dormiva con loro sotto lo stesso tetto, mangiava con loro condividendo il cibo preparato e servito dalle loro mani, insegnava nelle loro strade e trattava tutti con la massima gentilezza e cortesia. Se da un lato riusciva con il suo affetto ad attirare i loro cuori, con la sua grazia divina donava loro la salvezza che gli ebrei rifiutavano... CIF 184 5 Il Cristo sfruttava tutte le possibilità per proclamare il Vangelo della salvezza. Ascoltate le meravigliose parole che rivolse a una donna samaritana. Egli era seduto vicino al pozzo di Giacobbe quando la donna si avvicinò per attingere dell'acqua. Con grande sorpresa della donna, egli le chiese un favore dicendo: "Dammi da bere". Desiderava un sorso d'acqua fresca ma voleva anche creare un'occasione per offrirle l'acqua della vita. "...Come mai" disse la donna "tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana? Infatti i Giudei non hanno relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva... Chiunque beve di quest'acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna". Giovanni 4:9-14 MH 25-28 ------------------------Fontana soddisfacente, 19 giugno CIF 185 1 Gesù rispose e le disse: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere", tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva». Giovanni 4:10 CIF 185 2 Che cosa ha detto Cristo alla donna samaritana al pozzo di Giacobbe? L'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d ', acqua che scaturisce in vita eterna. Giovanni 4: 10,13,14 L'acqua alla quale Gesù si riferì, era la rivelazione della Sua grazia nella Sua Parola, nel Suo Spirito, nel Suo insegnamento, è una fonte che soddisfa ogni anima. Ogni altra sorgente a cui l'uomo ricorre risulterà insoddisfacente. La Parola di verità è come un torrente rinfrescante, rappresentato dalle acque del Libano che sempre dissetano. In Cristo c'è la pienezza della gioia che dura per sempre. I desideri, i piaceri, le attrattive del mondo mai dissetano né guariscono l'anima umana. Gesù dice: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterà nell'ultimo giorno. Giovanni 6:54 CIF 185 3 La benigna presenza di Cristo nella Sua Parola parla continuamente all'anima, rappresentandolo come acqua viva che rinfresca l'anima assetata. È nostro privilegio avere un Salvatore vivente. Egli è la fonte del potere spirituale in noi, e la Sua influenza influirà sulle parole e sulle azioni. Egli genera in noi il desiderio di purezza, di forza, di pace e quella gioia che non porta con sé il dolore. Tutto questo è il risultato della Sua presenza in noi... Gesù dice: Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente. Matteo 28:20 Gesù camminò sulla nostra terra come uomo. La Sua divinità era rivestita d'umanità, un uomo che soffrì e fu tentato, perseguitato dagli stratagemmi di Satana. Fu tentato in ogni punto come noi, e sa come soccorrere tutti quelli che sono tentati. Ora, Egli è alla destra di Dio dove intercede per noi. Siamo confortati e pieni di speranza per questo. Egli si ricorda di ognuno di noi individualmente e conosce ogni nostra necessità. Quando siamo tentati, dobbiamo dire solamente: Lui ha cura di me, intercede in mio favore, lui mi ama, egli è morto per me. Mi affiderò completamente a Lui senza riserve. Rattristiamo il cuore di Cristo quando ci lamentiamo come se fuggissimo dal nostro Salvatore. No! Dobbiamo affidare le nostre anime a Dio, al nostro fedele Creatore. Gesù non cessa mai di intercedere per coloro che sono tentati. Aprite i vostri cuori alla Luce del Sole di giustizia e non permettete che un solo sospiro di dubbio, una sola parola d'incredulità esca dalle vostre labbra affinché non semini il seme del dubbio. Vi sono ricche benedizioni per noi, quindi aggrappiamoci ad esse con fede. Io vi prego, abbiate coraggio nel Signore. La forza divina è nostra; pronunciamo parole d'incoraggiamento, forza e fede. Praticate le istruzioni date. Presentate una testimonianza vivente in favore di Dio in ogni circostanza. TM 390,391 ------------------------Vera istruzione superior, 20 giugno CIF 186 1 Insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il mio DIO; il tuo buon Spirito mi guidi in terra piana. Salmo 143:10 CIF 186 2 "Rallegratevi del continuo nel Signore; lo ripeto ancora: Rallegratevi". Filippesi 4:4 CIF 186 3 Coloro che fanno questo hanno una vita gioiosa. Nessuna sgradevolezza viene dalle loro labbra o dall'anima, perché non sentono di essere migliori degli altri. Se ci nascondiamo in Gesù Cristo allora la Sua verità ci preparerà per la futura vita immortale. Quando abbiamo la fiducia nel Potente, la nostra esperienza non viene presa in prestito; qualunque sia la nostra predisposizione, Dio è in grado di plasmarla in modo che sia dolce e simile a quella di Cristo. Vivendo la fede, portiamo un paradiso nella nostra vita. E se lo facciamo, il sole ci accompagnerà e ad ogni passo... La vera istruzione superiore è quella ricevuta ai piedi di Gesù. Umiliati sotto la potente mano di Dio, siamo sostenuti ed elevati da essa. E poiché non dobbiamo lottare per risollevarci da soli, possiamo impegnarci nella Sua opera. Facciamolo allora nella fedeltà, nella sincerità, nella verità, nella giustizia e scopriremo che ogni giorno porta la sua ricompensa e che la luce del cielo brilla su di noi. La Sua luce, la Sua grazia, la Sua salvezza sono così a noi rivelate... CIF 186 4 Sappiamo così poco di Gesù Cristo che possiamo solo comprendere vagamente ciò che Egli sta facendo per noi. Dio vuole che impariamo da Lui... Facciamo in modo che la nostra crescita sia conforme allo stupendo schema che è stato rivelato agli uomini nella vita di Cristo. In ogni nostro lavoro, dobbiamo fare come fa l'agricoltore quando produce i frutti della terra. Apparentemente getta via il seme ma, una volta sepolto nel terreno, il seme, prima muore e poi germina. Il potere del Dio vivente gli dà vita e vitalità e si vede "prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga". Marco 4:28 Studiate questo meraviglioso processo. Oh! C'è così tanto da imparare, così tanto di capire, che sembra che è impossibile farlo tutto in questa vita. E in effetti, non possiamo! Ma se ora la nostra mente si allena al massimo grazie alle capacità che abbiamo ricevuto, poi nella vita eterna proseguiremo nello studio delle vie e delle opere di Dio, raggiungendo la conoscenza sempre più profonda. Abbiamo bisogno ora che la nostra mente possa comprendere la semplicità della pietà. Dobbiamo avere desiderio più che mai di avere Gesù Cristo nel tempio della nostra anima, perché Egli non può dimorare in essa senza essere rivelato nei frutti e nelle buone opere... Dio vuole che ognuno di noi diventi la Sua mano amica, e se ci abbandoniamo a Lui, Egli ci insegnerà e opererà attraverso di noi, affinché possiamo essere capaci di istruire gli altri. Solo allora saremo in grado di dire: "La tua benignità mi ha reso grande".Manuscript 91, 1901.. ------------------------Vedere Cristo, 21 giugno CIF 187 1 Dio disse: «Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo". 2 Corinzi 6:16 CIF 187 2 Quando la mente si sofferma su Cristo, il carattere è plasmato alla somiglianza divina. I pensieri sono pervasi da un senso di bontà e dal Suo amore. Se contempliamo il Suo carattere, Egli rimane nei nostri pensieri, Lui ama circondarci col Suo amore. Se osserviamo solo per un momento il sole nella sua gloria in pieno mezzodì, quando abbasseremo il nostro sguardo la sua immagine apparirà in ogni cosa su cui i nostri occhi si poseranno. Così avviene quando contempliamo Gesù: tutto quello che guardiamo riflette la Sua immagine, l'immagine del Sole di Giustizia. Noi non possiamo vedere più nessun'altra cosa, non parliamo più di altro, perché la Sua immagine è impressa nell'occhio dell'anima, e fa parte della nostra vita quotidiana, sottomettendo tutta la nostra natura. Contemplando Cristo, siamo conformati alla natura divina e alla Sua somiglianza. La luminosità del Suo carattere si rifletterà attraverso noi, sui nostri simili. Siamo trasformati nel carattere, quindi il cuore, l'anima e la mente sono inondati dalla Luce di Colui che ci ha amati e ha dato sé stesso per noi. Anche in questo caso, si manifesta un influsso vivo e personale che dimora nei nostri cuori per fede. La costante presenza di Gesù. CIF 187 3 Quando le sue parole d'insegnamento sono state ricevute e hanno preso possesso di noi, Gesù è per noi una presenza costante che governa i nostri pensieri, le nostre idee e le nostre azioni. Siamo influenzati dagli insegnamenti del più grande Maestro che il mondo abbia mai conosciuto. Un senso di responsabilità umana e di influenza umana dà carattere ai nostri punti di vista riguardo la vita e ai doveri quotidiani. Gesù Cristo è tutto per noi, il primo, l'ultimo e il meglio in tutto. Gesù Cristo, il Suo Spirito, il Suo carattere, dà colore a ogni cosa. Egli è la trama e l'orlo, lo stesso tessuto del nostro intero essere. Le parole di Cristo sono Spirito e vita. Non possiamo, quindi, concentrare i nostri pensieri su noi stessi; noi non viviamo più per noi stessi, ma Cristo vive in noi, e Lui è la speranza della gloria. Il nostro IO muore, e Cristo è un Salvatore vivente. Continuando a guardare a Gesù, rifletteremo la Sua immagine attorno a noi. Noi non possiamo soffermarci a considerare le nostre delusioni, o anche solo parlare di loro. Una piacevole immagine deve attrarre la nostra attenzione: il prezioso amore di Cristo Gesù. Egli dimora in noi attraverso la Sua Parola, la Verità... TM 388-390 CIF 187 4 Noi abbiamo una grande vocazione in Gesù Cristo, perché portiamo avanti un'opera santa e grande, e il Signore c'invita ad elevare il Suo stendardo davanti al mondo e all'universo celeste, mediante il potere del Signore nel quale vi è "l'eterna forza". Ibid., 386 ------------------------Siamo benedetti quando istruiamo gli altri, 22 giugno CIF 188 1 La persona generosa si arricchirà e chi annaffia sarà egli pure annaffiato. Proverbi 11:25 CIF 188 2 L'insegnamento di Gesù era l'espressione di una piena convinzione e di un'esperienza di vita, e coloro che imparano da lui diventano maestri come lui. La Parola di Dio, pronunciata da qualcuno che ne è stato santificato, ha la capacità di dare la vita, e diventa convincente per gli uditori. Colui che ha accolto nel suo cuore la verità, lo manifesta con il comportamento e con il tono della voce. Fa conoscere ciò che ha udito, toccato e visto della Parola di vita, affinché altri si uniscano a lui attraverso la conoscenza del Cristo. La sua testimonianza, pronunciata da labbra pure, rappresenta la verità per il cuore ricettivo e opera la santificazione del carattere. Colui che vuole trasmettere ad altri questo messaggio sarà egli stesso benedetto. "L'anima benefica sarà nell'abbondanza, e chi annaffia sarà egli pure annaffiato". Proverbi 11:25. Dio avrebbe potuto salvare i peccatori senza la nostra partecipazione, ma ci chiama a collaborare con lui, affinché possiamo sviluppare un carattere simile a quello del Cristo. Per poter provare la sua gioia, la gioia di coloro che sono stati salvati dal suo sacrificio, dobbiamo collaborare alla sua opera di redenzione. Natanaele espresse la sua fede con parole così ardenti e sincere che suonarono alle orecchie di Gesù come una dolce musica. "Gesù rispose e gli disse: Perché t'ho detto che t'avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste". Giovanni 1:50. Il Salvatore considerava con gioia l'opera da compiere: predicare la "Buona novella" ai mansueti, lenire i cuori affranti e proclamare la liberazione ai prigionieri di Satana. Egli aggiunse, pensando alle preziose benedizioni che era venuto a portare agli uomini: "In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figliuol dell'uomo". Giovanni 1:51. Il Cristo voleva dire: sulle rive del Giordano i cieli si sono aperti, e lo Spirito è disceso su di me in forma di colomba, per attestare che sono il Figlio di Dio. Se lo credete, la vostra fede si ravviverà. Vedrete i cieli aperti; e non saranno mai chiusi. Io li ho aperti per voi. Gli angeli di Dio salgono e innalzano verso il Padre le preghiere dei miseri e degli afflitti, e scendono per portare agli uomini benedizioni, speranza, coraggio, soccorso e vita. Gli angeli di Dio vanno continuamente dalla terra al cielo. I miracoli del Cristo in favore degli afflitti e dei sofferenti furono compiuti dalla potenza di Dio attraverso l'assistenza degli angeli. Grazie a questa, riceviamo in Cristo ogni benedizione da parte di Dio. Diventando uomo, il nostro Salvatore unisce i figli decaduti di Adamo con il trono di Dio. Così, tramite il Cristo, si ristabilisce il legame degli uomini con Dio e quello di Dio con gli uomini... Gli angeli di Dio si spostano continuamente tra cielo e la terra... E Cristo è l'intercessore tra Dio e gli uomini. DA 142, 143 ------------------------Nella scuola di Cristo, 23 giugno CIF 189 1 ma il cui diletto è nella legge dell'Eterno, e sulla sua legge medita giorno e note Salmo 1:2 CIF 189 2 La mente che medita molto sulla volontà di Dio a favore dell'uomo, diventerà forte nella verità. Coloro che leggono e studiano con sincero desiderio per ricevere la luce divina, siano essi ministri o no, scopriranno presto nelle Scritture una bellezza e un'armonia che attireranno la loro attenzione, eleveranno i loro pensieri e daranno loro un'ispirazione e un'energia per condannare o convertire le anime... Il salmista dichiara: "Oh, quanto amo la tua legge! Essa è la mia meditazione per tutto il giorno". Salmo 119:97 "I miei occhi anticipano le vigilie della notte, per meditare nella tua parola". Salmo 119:148 CIF 189 3 Gesù disse ai Suoi discepoli: "Imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime". Matteo 11:29 Coloro che hanno accettato la posizione degli insegnanti, per primi devono diventare umili di cuore e mansueti discepoli di Cristo. L'umiltà dello spirito e la serietà acquisite, si tradurrà nella salvezza delle anime mediante il sangue di Cristo... "La fede senza opere è morta". Giacomo 2:21 Abbiamo bisogno di quella fede che agisce con amore e purifica l'anima. Attraverso la fede vivente in Cristo, le nostre azioni e le nostre emozioni saranno in armonia con la verità e la giustizia di Dio. L'irrequietezza, l'auto esaltazione, l'orgoglio, la passione e ogni altra caratteristica del carattere, devono essere superati coll'aiuto del nostro Modello divino. Allora, l'umiltà, la mansuetudine e la sincera gratitudine a Gesù per la Sua grande salvezza, fluiranno continuamente dalla pura Fonte del cuore divino. La voce di Gesù dovrebbe essere ascoltata mediante il Suo messaggio proveniente dalle labbra del Suo ambasciatore... Coloro che fanno risuonare le solenni note di avvertimento per questa volta, se assumeranno CIF 189 4 le loro responsabilità davanti a Dio, vedranno la necessità di una fervente preghiera. Quando scese il silenzio di mezzanotte, quando la gente si ritirò nelle proprie case, Cristo, nostro Esempio, si ritirò sul Monte degli Ulivi, e lì, in mezzo agli alberi ombrosi, trascorse l'intera notte in preghiera. Colui che era senza peccato, la cui voce fu udita dai discepoli terrorizzati sul mare in tempesta, la cui parola poteva risvegliare i morti dalle loro tombe -- fu Lui a supplicare il Padre con le lacrime sul viso; ma non pregò per sé stesso, ma per coloro che venne a salvare. T4, 526-528 ------------------------Portare la testimonianza vivente, 24 giugno CIF 190 1 Come tu hai mandato me nel mondo, così ho mandato loro nel mondo. Giovanni 17:18 CIF 190 2 A causa delle tentazioni di Satana, i tempi in cui viviamo sono pieni di pericoli per i figli di Dio. Abbiamo quindi bisogno di imparare costantemente dal Grande Maestro, come camminare nella certezza e nella giustizia. Scene meravigliose si stanno aprendo davanti a noi; e in questo momento una testimonianza vivente deve essere data da chi si professa essere cristiano, da chi crede in Dio, in modo che il mondo possa vedere che vi è ancora un popolo che abbandona la propria volontà per seguire quella di Dio, in cui cuori è scritta la Sua legge. Cristo desidera essere rappresentato da tutti quelli che l'hanno accattato come loro Maestro. I loro pensieri devono essere puri, le loro parole edificanti. La religione di Cristo si deve intrecciare con tutto ciò che dicono e fanno. Essi devono essere santificati, purificati per comunicare la luce a tutti quelli con cui sono in contatto. Portare la Verità nel mondo deve essere il loro scopo prioritario. La grazia di Cristo è sufficiente per ottenere grandi risultati. Il popolo di Dio deve ricordare che il loro scopo più importante è portare il Vangelo di Cristo in tutta la terra. Solo quando il popolo di Dio darà le proprie capacità e talenti nella Sua opera, allora approfitterà pienamente delle promesse sulle quali la chiesa è stata fondata. CIF 190 3 I seguaci di Cristo devono essere separati dal mondo, ma non devono isolarsi dal mondo. Il Salvatore si mescolava costantemente con gli uomini, non per incoraggiarli in tutto ciò che non era conforme alla volontà di Dio, ma per elevarli e nobilitarli... Quindi, il cristiano deve vivere tra gli uomini, e con l'aiuto di Dio preservare il mondo dalla corruzione. Cristo, dominato ogni giorno dalle tentazioni, sapeva -contrariamente agli capi del popolo -- di aver bisogno di rafforzare la Sua umanità con la preghiera. Al fine di essere una benedizione per gli uomini, doveva entrare in comunione con Dio, invocando perseveranza, fermezza e l'energia... Senza questa comunione quotidiana, nessun essere umano può ottenere le forze necessarie per l'opera che sta svolgendo. Cristo solo può dirigere rettamente i pensieri. Lui solo può dare nobili aspirazioni e modellare il carattere secondo la divina similitudine. Se ci avviciniamo a Lui in una preghiera sincera, Egli riempirà i nostri cuori con santi propositi e profondi desideri per la purezza e la rettitudine... Dio desidera che il Suo popolo mostri con le loro vite, il vantaggio del cristianesimo sulla mondanità; che mostrino che stanno lavorando per un'opera sacra... Desidera ardentemente renderli canali attraverso i quali Egli può riversare amore e misericordia senza limiti. Counsels to Parents, Teachers, and Students, 322-324.. ------------------------Egli era ciò che sosteneva di essere, 25 giugno CIF 191 1 Chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. Giovanni 14:12 CIF 191 2 Dopo l'ascensione, i discepoli videro il compimento di questa promessa. La morte, la risurrezione e l'ascensione di Gesù divennero per loro una realtà vivente. Si resero conto che le profezie si erano adempiute alla lettera. Studiarono le Scritture e ne accettarono gli insegnamenti con una fede e una convinzione prima sconosciute. Si resero conto che le affermazioni del Maestro erano vere; e mentre testimoniavano della loro esperienza ed esaltavano l'amore di Dio, le folle, commosse e conquistate, credevano in Gesù. La promessa del Salvatore vale per tutta la chiesa, sino alla fine dei tempi. Dio non vuole che il suo meraviglioso piano di salvezza ottenga risultati insignificanti. Coloro che lavorano, confidando non in ciò che possono fare ma in quello che Dio può fare tramite loro, vedranno l'attuazione della sua promessa. Gesù dice: "E ne farà di maggiori, perché io me ne vo al Padre". CIF 191 3 I discepoli non conoscevano ancora le risorse infinite della potenza del Salvatore. Egli disse loro: "Fino ad ora non avete chiesto nulla nel nome mio". Giovanni 16:24. Disse loro che avrebbero potuto ricevere, chiedendo, potenza e grazia nel suo nome. Egli sarebbe stato vicino al Padre per pregare in loro favore, presentando anche la richiesta più umile come un suo desiderio. Ogni preghiera sincera viene udita in cielo; e anche se espressa in modo imperfetto ma con il cuore, sale fino al santuario dove Gesù officia. Egli la presenterà certamente al Padre, accompagnata dall'incenso della sua perfezione. Il cammino della sincerità e dell'integrità non è esente da ostacoli, ma in ogni difficoltà noi dobbiamo scorgere un invito alla preghiera. Tutte le capacità provengono da Dio che è a disposizione anche dell'essere più debole. Gesù ha detto: "E quel che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figliuolo. Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò". Giovanni 14:13, 14 DA 667 CIF 191 4 Il Salvatore desiderava intensamente che i discepoli comprendessero il motivo per cui la divinità si era unita all'umanità. Egli era venuto nel mondo per rivelare la gloria di Dio, affinché gli uomini potessero elevarsi mediante la sua potenza. Dio si era manifestato in lui perché il Cristo potesse manifestarsi in loro. Gesù non ha esercitato poteri di cui gli uomini non potessero disporre, a loro volta, tramite la fede in lui. Tutti i suoi discepoli, se si sottomettono a Dio come ha fatto lui, possono conseguire la sua perfetta umanità. DA 664 ------------------------Il tema preferito di Cristo, 26 giugno CIF 192 1 È bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. Giovanni 16:7,8 CIF 192 2 Cristo, il più grande dei Maestri, ebbe una varietà infinita di soggetti da scegliere, ma il soggetto di cui si occupò di più fu la diffusione dello Spirito Santo... SM, book 1, p. 156.. CIF 192 3 Parlando ai discepoli dell'opera dello Spirito Santo, Gesù infuse in loro la sua gioia e la sua speranza. Egli gioiva per il potente aiuto assicurato alla sua chiesa. Lo Spirito Santo era il più grande dono che potesse chiedere al Padre per il progresso del suo popolo. Lo Spirito era l'agente rigenerante mediante il quale il sacrificio di Gesù diventava efficace. La potenza del male si era rafforzata durante i secoli e gli uomini si sottomettevano pienamente all'influsso di Satana. CIF 192 4 Il peccato poteva essere affrontato e vinto solo tramite la terza persona della divinità, nella pienezza della sua potenza. È lo Spirito che rende effettiva l'opera compiuta dal Redentore del mondo. Attraverso lo Spirito il cuore diventa puro, e grazie a lui il credente partecipa alla natura divina. Lo Spirito concesso dal Cristo è una potenza capace di vincere tutte le tendenze al male -- quelle ereditate e quelle acquisite -- e imprimere il carattere del Salvatore nella sua chiesa. Dello Spirito, Gesù ha detto: "Egli mi glorificherà". Il Salvatore è venuto per glorificare il Padre, rivelandone l'amore. Così lo Spirito doveva glorificare il Cristo manifestando al mondo la grazia. L'immagine di Dio deve essere riprodotta nell'umanità. L'onore di Dio e quello del Cristo si manifestano nella perfezione del carattere del suo popolo. CIF 192 5 "E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio". Giovanni 16:8. La predicazione della Parola non è efficace senza la presenza e il continuo aiuto dello Spirito Santo. Egli è l'unico agente efficace della verità divina. La verità risveglia la coscienza e trasforma la vita solo quando è accompagnata dall'opera dello Spirito Santo... CIF 192 6 Questa benedizione promessa, richiesta per fede, assicura a sua volta tutte le altre benedizioni. Viene concessa nella misura della grazia del Cristo, che è pronto a elargire i suoi doni secondo le capacità di ogni uomo. DA 671,672 ------------------------Il più alta di tutte le istruzioni, 27 giugno CIF 193 1 Or non veniamo meno nell'animo facendo il bene; se infatti non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo. Galati 6:9 CIF 193 2 Cristo ci invita a lavorare con pazienza e perseveranza in favore delle migliaia di anime che periscono nel peccato, disseminate in tutti i paesi, simili a relitti abbandonati su una spiaggia deserta. Coloro che sono partecipi della gloria di Gesù devono essere anche partecipi del Suo ministero, aiutando i deboli, gli infelici, gli scoraggiati... Coloro che s'impegnano nel lavoro missionario devono studiare costantemente la vita di Cristo e utilizzare tutte le lor capacità nel servire il Signore. I loro sforzi nell'opera, seguiti dall'istruzione del Grande Maestro, saranno sinceri e disinteressati. Ma coloro che non impartiscono la luce che hanno ricevuto, un giorno si renderanno conto di aver subito una spaventosa perdita. CIF 193 3 Gli esseri umani non hanno il diritto di pensare che ci sia un limite agli sforzi che devono compiere nella salvezza dell'anima. Cristo si era mai stancato nel Suo lavoro? Si è mai ritirato per evitare sacrifici e privazioni? I membri della chiesa devono portare avanti gli sforzi continui e perseveranti che Egli ha promulgato. Devono essere sempre pronti a entrare in azione in obbedienza ai comandi del Maestro. Ovunque vediamo il lavoro che aspetta di essere fatto, dobbiamo farlo guardando costantemente a Gesù. Se i nostri membri della chiesa ascoltassero questa istruzione, centinaia di anime sarebbero state vinte da Gesù. Se ogni membro della chiesa fosse un missionario vivente, il Vangelo sarebbe rapidamente proclamato in tutti i paesi, in tutti i popoli, nazioni e lingue. In questi ultimi tempi le vostre abilità santificate devono essere usate nel lavoro di proclamare la verità. Se le forze del nemico ottengono la vittoria ora, è perché le chiese trascurano i compiti che ci sono state date da Dio. CIF 193 4 Per anni la stessa opera è stata fatta prima di noi, ma molti sono stati come addormentati. Se gli avventisti del settimo giorno si risveglieranno in tempo per fare ciò che gli è stato assegnato, la verità sarà diffusa nelle nostre città finora dimenticate, con la potenza dello Spirito di Dio. Quando il lavoro è fatto con tutto il cuore, l'efficacia della grazia di Cristo si farà notare. Le sentinelle sulle mura di Sion devono essere sveglie per poter sostenere gli altri. Quando il popolo di Dio lavorerà per Cristo seriamente e con fede, ogni egoismo scomparirà dalle loro vite. La fiducia sarà ripristinata e ci sarà unità in tutte le nostre chiese... Tutti si accorgeranno che la Sua mano faceva parte dell'opera, e affinché l'opera fosse efficiente, Cristo ha promesso il Suo aiuto per arrivare al successo. 9T, pp. 31-34 ------------------------Dio stesso era il Maestro di Daniele, 28 giugno CIF 194 1 Io onoro quelli che mi onorano. 1 Samuele 2:30 CIF 194 2 Nell'acquisizione della sapienza babilonese Daniele e i suoi compagni riuscirono molto meglio degli altri studenti, ma le loro conoscenze non erano frutto del caso: le ottennero col fedele uso delle loro facoltà intellettuali e sotto la guida dello Spirito Santo. Essi erano in contatto con la fonte di ogni sapienza e facevano della conoscenza di Dio la base della loro educazione. Essi pregavano con fede per acquisire la saggezza e vivevano in armonia con le loro preghiere. Essi ricercavano la costante benedizione di Dio, evitando tutto ciò che rischiava di indebolire le loro facoltà, cogliendo tutte le occasioni per svilupparle. Avevano un'unica preoccupazione: onorare il Signore. Sapevano che per rappresentare la vera religione, in seno al paganesimo, essi dovevano possedere un'intelligenza lucida e perfezionare il loro carattere. Dio stesso era il loro istruttore. Pregando costantemente, studiando in modo coscienzioso e stando in contatto con l'Invisibile, essi camminavano con Dio come aveva fatto Enoc. CIF 194 3 Il vero successo in qualsiasi ambito di lavoro non è il risultato della fortuna o del destino. E il risultato delle benedizioni divine, la conseguenza della fede, della saggezza, della virtù e della perseveranza. Brillanti qualità intellettuali, un livello morale elevato non sono frutto del caso. Dio suscita le occasioni, il successo dipende dall'uso che se ne fa. CIF 194 4 Mentre Dio attuava in Daniele e nei suoi compagni "il volere e l'operare per la sua benevolenza" (Filippesi 2:13, Luzzi), essi stavano lavorando per la loro salvezza. Così si manifesta l'opera del principio divino della collaborazione senza la quale nessun vero successo può essere conseguito. Senza la potenza divina i tentativi umani sono votati al fallimento e senza la partecipazione umana l'azione divina non ha alcun effetto su numerosi individui. Per poter acquisire la grazia divina dobbiamo fare la nostra parte. CIF 194 5 Come collaborò con Daniele e i suoi compagni, il Signore collaborerà con tutti coloro che si sforzano di agire secondo la sua volontà. Mediante il dono del suo Spirito, Dio potenzierà ogni sincero proposito, ogni nobile intenzione. Coloro che desiderano ubbidire fedelmente incontreranno numerosi ostacoli. Influssi sottili e tenaci potranno trascinarli verso forti tentazioni, ma Dio è in grado di neutralizzare tutti gli espedienti messi in atto per mettere in difficoltà i suoi figli. Tramite la sua forza supereranno tutte le tentazioni e tutte le difficoltà. PK 486,487 ------------------------Istruito dal più grande Educatore del mondo, 29 giugno CIF 195 1 Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono e non potevano più tirarla su per la quantità di pesci. Giovanni 21:6 CIF 195 2 Si ritrovarono in sette, vestiti semplicemente con gli abiti modesti dei pescatori, poveri di beni terreni, ma ricchi di conoscenza ed esperienza della verità, veri maestri agli occhi del cielo. Non avevano studiato alle scuole dei profeti, ma per tre anni avevano ascoltato gli insegnamenti del più grande educatore. Si erano sviluppati e formati alla sua scuola per condurre altri alla conoscenza della verità... Era una bella serata e Pietro, che amava sempre le barche e la pesca, propose di andare in mare e gettare le reti. Furono tutti d'accordo. Avevano bisogno di cibo e vestiti, e una nottata di buona pesca avrebbe supplito alle loro necessità immediate. Misero dunque le barche in mare, ma gettarono inutilmente le reti per tutta la notte. In quelle ore parlarono del loro Signore assente e rievocarono le opere meravigliose del suo ministero di cui erano stati testimoni lungo le rive di quel mare. Ma parlando del futuro, i loro cuori si rattristavano. Nel frattempo, lungo la riva qualcuno li guardava senza essere visto. Quando giunse l'alba, la barca si trovava a poca distanza dalla riva, e i discepoli videro uno straniero in piedi sulla spiaggia, che rivolse loro questa domanda: "Figliuoli, avete voi del pesce?" Alla loro risposta negativa, Egli replicò: "Gettate la rete dal lato destro della barca, e ne troverete. Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero dei pesci". Giovanni 21:5, 6. CIF 195 3 Giovanni riconobbe lo straniero, e disse a Pietro: "È il Signore!" Giovanni 21:7 CIF 195 4 Vivida si ripresentò alla loro memoria quella scena lungo il mare, quando Gesù aveva ordinato loro di seguirlo. Si ricordarono che alla sua parola erano andati al largo, avevano gettato le reti e le avevano ritirate così piene che quasi si rompevano. Allora Gesù li aveva invitati a lasciare le barche e le reti, e aveva promesso loro che li avrebbe fatti pescatori di uomini. Adesso Egli ripeteva lo stesso miracolo per ricordare loro quella scena e imprimerla più profondamente nei loro cuori. Fu come se Gesù avesse rinnovato il suo mandato e indicato che la sua morte non li aveva affatto esentati dal compiere l'opera affidata loro... CIF 195 5 Sebbene fossero ormai privi della sua compagnia e dei mezzi di sostentamento del loro antico mestiere, il Salvatore risorto avrebbe avuto sempre cura di loro. Per tutto il tempo che avrebbero svolto quest'opera, il Salvatore avrebbe provveduto alle loro necessità. Di proposito Gesù aveva ordinato loro di gettare la rete a destra della barca; Egli si trovava sulla spiaggia da quel lato: era il lato della fede. Lavorando in collaborazione con lui -- la sua potenza divina si sarebbe unita alla loro opera umana -- il successo sarebbe stato immancabile. DA 809-811 ------------------------Mettere in pratica la Parola di Dio, 30 giugno CIF 196 1 Perciò, chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia... essa però non crollò, perché era fondata sopra la roccia. Matteo 7:24,25 CIF 196 2 Gesù concluse il suo Sermone sul Monte con un'illustrazione che rappresentava l'importanza di mettere in pratica le parole che aveva pronunciato. Fra la gente che si accalcava intorno al Salvatore molti avevano trascorso la vita sulle rive del mar di Galilea. Mentre erano seduti sulla collina ad ascoltare le parole del Cristo essi potevano osservare le vallate e i pendii attraversati dai torrenti che scendevano verso il mare. In estate questi torrenti erano a secco e il loro letto era asciutto e polveroso. Ma quando i temporali invernali si scatenavano in cima alle colline, diventavano dei torrenti rabbiosi che talvolta inondavano le vallate trascinando verso il mare tutto ciò che incontravano sul loro percorso. Spesso le capanne costruite dai contadini nella pianura verdeggiante, apparentemente al sicuro, erano spazzate via. In cima alle colline, invece, erano costruite delle case fondate sulla roccia. In alcune zone della campagna vi erano case in pietra, che avevano resistito per migliaia di anni ai più violenti uragani... Erano fondate sulla roccia e il vento, le inondazioni e le tempeste non potevano distruggerle. Gesù paragonò coloro che avevano costruito quelle case sulla roccia a colui che riceveva le sue parole e ne faceva il fondamento del proprio carattere e della propria vita. Alcuni secoli prima il profeta Isaia aveva scritto: "...La parola del nostro Dio dura per sempre". Isaia 40:8. E Pietro, molto tempo dopo il Sermone sul Monte, riportando le parole di Isaia aggiungeva: "...E questa è la parola che vi è stata annunziata". 1 Pietro 1:25. La Parola di Dio è l'unico punto fermo nel nostro mondo. È il fondamento sicuro. "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno". Matteo 24:35. I grandi principi della legge e della natura di Dio sono riassunti nelle parole del Cristo pronunciate sul monte. Colui che vi costruisce sopra, edifica la propria vita sul Cristo, la Roccia eterna. Accettando la sua Parola accettiamo il Cristo. Soltanto coloro che l'ascoltano e la vivono, costruiscono su di lui. "Poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù". 1 Corinzi 3:11. "In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati". Atti 4:12. Il Cristo -- la Parola, la rivelazione di Dio, la manifestazione del suo carattere, della sua legge, del suo amore, della sua vita -- è l'unico fondamento sul quale costruire una personalità stabile. Se seguirete la luce che avete a disposizione essa aumenterà. State costruendo sulla base della Parola di Dio e il vostro carattere diventerà simile al carattere del Cristo. Gesù, il vero fondamento, è la pietra vivente. Egli dà la vita a tutti coloro che edificano su di lui. "Anche voi come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale...". MB 147-150 ------------------------Cristo è il nostro sommo Pastore, 1 luglio CIF 198 1 E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce. 1 Pietro 5:4 CIF 198 2 La vita di un pastore è molto scrupolosa. Egli è obbligato a sorvegliare il suo gregge giorno e notte, perché le bestie selvagge, sempre in agguato, non causino gravi danni. Sebbene Giacobbe avesse un certo numero di servitori che lo aiutassero a prendersi cura delle greggi sue e di Labano, tuttavia la responsabilità ricadeva su di lui. In alcune stagioni dell'anno era costretto a rimanere con gli animali giorno e notte per proteggerli. Per esempio nella stagione della siccità doveva badare a dissetare le bestie, e nella stagione fredda doveva evitare che si raffreddassero durante le notti gelide. Le greggi correvano, anche, il pericolo di essere rubate da pastori senza scrupoli, che desideravano arricchirsi sottraendo il bestiame al loro vicino. CIF 198 3 La vita di un pastore è una vita di cure costanti per il gregge. Nessuno è qualificato come pastore se non è misericordioso, coraggioso ed è perseverante. Giacobbe era capo pastore e aveva sotto di lui pastori che erano chiamati servi. Il capo pastore affidava il gregge alle loro cure e chiedeva con severità di mantenere il gregge in perfette condizioni perché si potessero incrementare. Se mancava un capo del bestiame, il pastore capo subiva una perdita. CIF 198 4 La relazione di Cristo, con il Suo popolo, è paragonata a quella di un pastore. Dopo la caduta dell'uomo, vide le Sue pecore in una condizione pietosa, vicine a una totale distruzione. Egli lasciati gli onori e la gloria della Sua dimora celeste divenne un pastore per salvare le pecore erranti vicine alla morte. La Sua voce persuasiva fu ascoltata, e il gregge rientrò all'ovile protetto dai ladri. L'ovile era un luogo che riparava dal caldo torrido o dal freddo. Le cure del pastore furono per il bene delle Sue pecore; nutrì le più deboli e si prese cura delle sofferenti; i piccoli agnelli li portava, perfino, sulle Sue spalle. Le Sue pecore lo amano, riconoscono la Sua voce quando egli parla, ed esse lo seguono. "Non seguiranno però alcun estraneo, ma fuggiranno lontano da lui, perché non conoscono la voce degli estranei". Giovanni 10:5 Cristo dice: "Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore". Giovanni 10:11 Egli affida le Sue pecore ai Suoi collaboratori e raccomanda ai quei servi di prendersi cura del Suo gregge con la stessa attenzione che Lui ha insegnato loro... se imiteranno il Suo esempio di abnegazione, il gregge prospererà... saranno costantemente al lavoro per il benessere del gregge... Spiritual Gifts, vol.3, pp. 122-124.. ------------------------Cristo è la Porta, 2 luglio CIF 199 1 Perciò Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Giovanni 10:7 CIF 199 2 Satana si scatenò contrò Gesù. Gli angeli malvagi cospiravano con gli uomini malvagi per calpestare la giustizia di Dio, per resistere al bene. Tutte le loro energie malefiche si erano confederate per distruggere la Verità di Dio. Mentre il successo sembra accompagnare Satana nelle sue attività, Gesù scende in campo per contestare il suo potere. "Egli era venuto in casa Sua e i Suoi non lo hanno ricevuto". Giovanni 1:11 Fu accusato da un'esagerata misericordia; ma Gesù, nonostante una crisi di ribellione, venne per offrire la vita eterna attraverso la fede nel Figlio di Dio. Attraverso Cristo l'uomo doveva schiacciare la testa del serpente e ottenere la vita eterna... CIF 199 3 Nella parabola del buon pastore, Gesù parla della Sua missione, di rappresentare Sé stesso come il buon pastore che nutre e si prende cura delle Sue pecore. Egli disse: "Chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, quello è un ladro e un brigante". Giovanni 10:1 Gesù afferma che chiunque era venuto prima di Lui sostenendo di essere il Messia, erano ingannatori. In tutto il tempo in cui era sulla nostra terra, ci fu molta agitazione riguardo all'apparizione del Messia. La nazione ebraica si aspettava che sarebbe venuto un grande liberatore, e cerano uomini che approfittavano di questa aspettativa, trasformandola per il proprio tornaconto ed essere glorificati dagli uomini. Eppure la profezia aveva predetto che proprio tali ingannatori sarebbero sorti. Ma gli ingannatori non si aspettavano che il vero Redentore sarebbe realmente venuto, ma Cristo è venuto secondo come la profezia aveva previsto. Tipi e simboli lo aveva rappresentato, e in Lui il tipo incontrava l'antitipo. Nella vita, nella missione e nella morte di Gesù, ogni specifica profezia è stata adempiuta. Gesù era il Buon Pastore che conosce tutte le Sue pecore, gli chiama per nome e li conduce fuori dall'ovile. Lui è il più forte da qualsiasi ladro, un ladro che non entra dalla porta ma sceglie una direzione sbagliata. I farisei non erano in grado di discernere che questa parabola veniva detta contro di loro, gli unici capi del mondo e pastori del gregge. Gesù si è presentato per contrastare la loro presunzione, e nel momento in cui cominciarono a ragionare cosa poteva significare questa parabola, ha detto: "Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me, sarà salvato; entrerà, uscirà e troverà pascolo". Giovanni 10:9 CIF 199 4 Cristo si è presentato come l'unico che possedeva le qualifiche di un Buon Pastore. Egli, infatti, è rappresento come "Capo Pastore". The Signs of the Times, Dec. 4, 1893 ------------------------Il liberatore è un umile Pastore, 3 luglio CIF 200 1 Or l'Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e DIO lo chiamò di mezzo al roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Egli rispose: «Eccomi». Dio disse: «Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo santo". Esodo 3:4,5 CIF 200 2 Il tempo della liberazione d'Israele era giunto: Dio avrebbe realizzato il suo piano schiacciando l'orgoglio degli uomini... Il liberatore sarebbe stato un umile pastore con in mano un semplice bastone, che Dio avrebbe trasformato in un simbolo della sua potenza. Un giorno, mentre Mosè faceva pascolare il suo gregge vicino a Horeb, "la montagna di Dio", vide un arbusto in fiamme... e una voce che proveniva dalle fiamme lo chiamò per nome. Con voce tremante egli rispose: "Eccomi". Gli fu detto di non avvicinarsi con un atteggiamento di curiosità profana...Tutti coloro che si presentano davanti a Dio devono avere un atteggiamento umile e rispettoso. Nel nome di Gesù possiamo avvicinarci al Signore con fiducia ma non per questo dobbiamo nutrire sentimenti irriverenti o presuntuosi, come se Egli fosse al nostro stesso livello. Alcuni si rivolgono al Dio grande, onnipotente e santo, che abita in una luce inaccessibile, come se avessero a che fare con un loro simile, o perfino con un essere a loro inferiore... Altri, nel luogo di culto si comportano come certo non si permetterebbero nella sala di udienza di un sovrano terreno. Queste persone dovrebbero ricordare che si trovano alla presenza di Colui che viene adorato dai serafini, davanti al quale gli angeli si velano il volto, in segno di adorazione. A Dio deve essere manifestato profondo rispetto. Tutti coloro che sono realmente coscienti della sua presenza si inchineranno con umiltà davanti a lui... Mosè fu avvertito dei problemi che il faraone avrebbe creato per non concedere agli israeliti di lasciare l'Egitto; tuttavia non si doveva scoraggiare... Mosè, però, vedeva davanti a sé ostacoli insormontabili. Come avrebbe potuto convincere il suo popolo che era stato realmente Dio a mandarlo? "Ma ecco" disse "essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perché diranno: l'Eterno non t'è apparso". Esodo 4:1. Gli fu allora offerta una dimostrazione che faceva appello direttamente ai suoi sensi. Dio gli chiese di gettare il suo bastone a terra e appena Mosè lo fece "...esso diventò un serpente; e Mosè fuggì d'innanzi a quello". Esodo 4:3. Poi gli ordinò di riprenderlo e tra le sue mani si ritrasformò in un bastone... Il Signore assicurò a Mosè che questi segni avrebbero convinto il popolo d'Israele e il faraone che un Essere più potente del re d'Egitto si stava manifestando in mezzo a loro... Dio lo benedisse per la sua pronta ubbidienza ed egli divenne eloquente, ottimista e sicuro di sé, pronto per la più grande opera mai affidata a un uomo. Il suo esempio indica ciò che Dio fa per rafforzare il carattere di coloro che si affidano completamente a lui e ubbidiscono ai suoi ordini senza riserve. PP 252-255 ------------------------Davide scelto come pastore del popolo di Dio, 4 luglio CIF 201 1 Allora Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno in poi lo Spirito dell'Eterno investì Davide. Poi Samuele si levò e andò a Ramah. 1 Samuele 16:13 CIF 201 2 Quando i figli di Jesse passarono davanti a Samuele, avrebbe scelto Eliab, perché era di alta statura e aveva aspetto dignitoso, ma l'angelo di Dio che gli stava accanto per guidarlo nella decisione tanto importante, lo istruì che non doveva giudicare dall'aspetto. Eliab non temeva il Signore. Il Suo cuore non apparteneva a Dio. Se fosse stato scelto, sarebbe un sovrano fiero ed esigente. Nessuno tra i figli di Jesse fu trovato idoneo a parte Davide, il più giovane, la cui umile occupazione fu quella di badare alle pecore. Egli eseguiva il suo compito di pastore con tanta fedeltà che Dio lo scelse come capitano del Suo popolo. Nel corso del tempo, egli cambiò il suo bastone di un semplice guardiano di pecore per lo scettro regale.Spiritual Gifts, 4, pp.77,78 CIF 201 3 Dio ha scelto Davide, un umile pastore, per governare il Suo popolo. Era rigoroso in tutte le cerimonie legate alla religione ebraica e si distinse per la sua audacia e incrollabile fiducia in Dio. La sua fedeltà e riverenza erano straordinarie. La sua fermezza, umiltà, amore per la giustizia e decisione di carattere, lo qualificarono per portare a termine gli alti propositi di Dio, per istruire Israele nelle loro devozioni e per governarli come un monarca generoso e saggio. La sua vita religiosa era sincera e fervente. Fu mentre Davide era così fedele a Dio, e possedendo queste caratteristiche esaltate di carattere che Dio lo chiamò "un uomo secondo il Suo cuore". 1 Samuele 13:14 Ibid., pp. 85,86.. CIF 201 4 Il grande onore conferito al giovane Davide non ebbe l'effetto di inorgoglirlo; egli, nonostante questa prospettiva, continuò tranquillamente a svolgere il suo lavoro, attendendo con serenità l'adempimento del piano di Dio. Con la stessa umiltà e modestia che aveva dimostrato prima dell'unzione, tornò sulle colline per sorvegliare e proteggere il gregge con cura ancora maggiore... Questa bella adolescenza preparava Davide a occupare un posto al fianco degli uomini più nobili della terra. I suoi talenti, preziosi doni di Dio, erano impiegati per esaltare la gloria del Creatore. La contemplazione e la meditazione lo arricchivano di quella saggezza e pietà che lo rendevano l'amico di Dio e degli angeli... L'amore che lo animava, le afflizioni che lo circondavano, i trionfi che lo aspettavano, erano tutti soggetti su cui egli rifletteva; e quando pensava all'amore che Dio aveva dimostrato nella sua vita, lo animava un profondo senso di gratitudine e adorazione, e la sua voce innalzava una melodia più ricca, e la sua arpa veniva suonata con gioia maggiore. Così il giovane pastore procedeva di forza in forza, di conoscenza in conoscenza, perché lo Spirito del Signore era con lui. PP 641,642 ------------------------Un legame con il Capo Pastore, 5 luglio CIF 202 1 Noi siamo infatti collaboratori di Dio; voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio. 1 Corinzi 3:9 CIF 202 2 Una comunione con il Capo Pastore farà del pastore un vivente rappresentante di Cristo, una vera luce per il mondo. È essenziale per tutti noi una profonda comprensione della nostra fede, ma è ancora più importante che il ministro di Dio sia santificato attraverso la verità che egli presenta. L'operaio che conosce il significato della comunione con Cristo, avrà il desiderio di accrescere le proprie capacità tanto necessarie nel servizio per Dio. Quando la sua conoscenza si amplia, è perché crescere in grazia e la comprensione delle Scritture è migliore. Tale persona è davvero un collaboratore di Dio. Egli si rende conto di essere solo uno strumento nelle Sue mani, e quando sarà sottoposto alle prove, comprenderà che senza di esse non avrebbe mai conosciuto le proprie debolezze, non avrebbe mai imparato la saggezza e acquisito esperienze. Se il Signore è cercato con umiltà e fiducia, ogni prova sarà da lui accettata perché comprenderà che è per il suo bene. A volte può sembrare che fallisca, ma il suo apparente fallimento potrebbe essere il modo in cui Dio l'ha guidato verso un vero progresso, e ciò potrebbe significare per lui di aver acquisito una profonda conoscenza di se stesso e una più solida fiducia nel cielo. Può ancora commettere errori, ma una volta imparata la lezione, non ripeterà più gli stessi errori. Diventa più forte nel resistere al male, e altri vedranno in lui un esempio... CIF 202 3 Chi ha una profonda esperienza nelle cose di Dio, non conosce l'orgoglio e l'auto esaltazione. Poiché hanno una giusta concezione della gloria di Dio; il loro umile lavoro diventa un grande onore per loro. Quando Mosè scese dal monte Sinai dopo 40 giorni trascorsi in comunione con Dio, non sapeva che il suo volto risplendeva di una luminosità che spaventò tutti quelli che lo vedevano. Paolo aveva un'opinione molto umile del suo progresso nella vita cristiana. Parla di se stesso come il capo dei peccatori. Egli dice: "Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento..." Filippesi 3:12 Eppure Paolo era stato molto onorato dal Signore. Il nostro Signore dichiarò che Giovanni Battista è stato il più grande dei profeti, eppure, quando gli fu chiesto se era il Cristo, si dichiarò indegno persino di sciogliere i sandali del Suo Maestro. Quando i suoi discepoli lo consideravano un nuovo maestro, Giovanni ricordò loro che era solo il precursore del Grande Maestro. Gli operai con lo stesso spirito sono necessari anche oggi... il nostro Signore chiama al Suo servizio gli operai che sentono il bisogno del sangue espiatorio di Cristo gli sono fedeli e comprendono d'aver bisogno sempre dell'aiuto di Cristo per sapere come trattare le anime. Gospel Workers, pp. 142, 143.. ------------------------Il Buon Pastore, 6 luglio CIF 203 1 Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore. Giovanni 10:11 CIF 203 2 Cristo paragona se stesso a un pastore. "Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore... Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e depongo la mia vita per le pecore". Giovanni 10:11,14,15 Come un pastore terreno conosce le sue pecore, così il Pastore divino conosce il Suo gregge che è sparso in tutto il mondo. «Voi siete le mie pecore, le pecore del mio pascolo; siete uomini e io sono il vostro DIO», dice l'Eterno. Ezechiele 34:31 CIF 203 3 Nella parabola della pecora smarrita, il pastore, scoprendo che manca una delle pecore, guarda il gregge che è al sicuro e dice: "Ne ho novantanove, e mi costerà troppe difficoltà andare alla ricerca di quella perduta". Lascerò la porta aperta dell'ovile e li permetterò d'entrare'. No! Ogni volta che una pecora va fuori strada, il pastore è pieno di ansietà. Lascia le novantanove nell'ovile e va alla ricerca di quella che si è persa. Per quanto buia e tempestosa posa essere la notte, per quanto possa essere pericolosa e incerta la via, per quanto possono essere lunghe le ricerche, egli non vacilla mai finché non la trova. Con quale sollievo sente in lontananza il suo timido belare. Allora segue questo suono, risale le vette, anche se sono ripide, scende al limite del precipizio a rischio della propria vita. E quando la trova, gli ordina di seguirla? No! La prende, la mette sulle spalle e con gratitudine e gioia ritorna all'ovile. La sua gratitudine la troviamo nei canti di gioia. " giunto a casa, convoca gli amici e i vicini e dice loro: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta". Luca 15:6 CIF 203 4 Quando il peccatore è trovato dal Buon Pastore, il cielo e la terra si uniscono nella gioia e nel ringraziamento. "Perché in cielo vi è più gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento". (v.7) Gospel Workers, pp. 181, 182).. CIF 203 5 Nel nostro lavoro anche il minimo sforzo può dare più di quando si possa immaginare. Quando manca questo, allora le anime stanno perendo. Ogni anima, agli occhi di Dio ha un valore infinito e lo conferma il sacrificio al Calvario. Un'anima che è stata conquistata a Cristo diventerà uno strumento per vincere altre anime fino a ottenere un risultato sempre più crescente di benedizione e salvezza. Ibid., 184 ------------------------Il Pastore Divino, 7 luglio CIF 204 1 Stabilirò su di esse un solo pastore che le pascolerà, il mio servo Davide. Egli le pascolerà e sarà il loro pastore. Ezechiele 34:23 CIF 204 2 Gesù riuscì nuovamente a farsi comprendere dai suoi uditori servendosi di immagini a loro familiari. Egli aveva paragonato l'azione dello Spirito all'acqua fresca e dissetante. Aveva presentato se stesso come la luce, la fonte della vita e della felicità. Ora, con un magnifico quadro pastorale, illustrava le sue relazioni con coloro che credevano in lui e associava per sempre alla sua persona quella scena così familiare. In questo modo i suoi discepoli, ogni volta in cui avrebbero visto dei pastori, si sarebbero ricordati dell'insegnamento del Salvatore. Avrebbero scorto il Cristo in ogni fedele pastore e avrebbero riconosciuto se stessi in ogni gregge bisognoso di aiuto e di guida... CIF 204 3 Già il profeta Isaia aveva applicato quest'immagine alla missione del Messia e aveva usato parole piene di consolazione: "O tu che rechi la buona novella a Sion, sali sopra un alto monte! O tu che rechi la buona novella a Gerusalemme, alza forte la voce! Alzala, non temere! Di' alle città di Giuda: Ecco il vostro Dio!... Come un pastore, egli pascerà il suo gregge; raccoglierà gli agnelli in braccio, se li torrà in seno". Isaia 40:9, 11. Davide aveva cantato: "L'Eterno è il mio pastore, nulla mi mancherà". Salmi 23:1. Lo Spirito Santo aveva dichiarato tramite Ezechiele: "E susciterò sopra d'esse un solo pastore, che le pascolerà... Io cercherò la perduta, ricondurrò la smarrita, fascerò la ferita, fortificherò la malata... E fermerò con esse un patto di pace... E non saranno più preda alle nazioni... se ne staranno al sicuro, senza che nessuno più le spaventi". Ezechiele 34:23, 16, 25, 28 ... CIF 204 4 Il Cristo è la porta dell'ovile divino. Per quella porta sono entrati tutti i suoi figli, in tutte le epoche. In Gesù, raffigurato nei tipi e nei simboli, rivelato dai profeti e annunciato negli insegnamenti impartiti ai discepoli e nei miracoli compiuti per gli uomini, essi hanno potuto contemplare "l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo" (Giovanni 1:29), grazie al quale sono entrati nell'ovile della grazia. Molti altri hanno cercato di orientare altrove la fede del mondo, escogitando cerimonie e sistemi attraverso i quali gli uomini potessero ricevere la giustificazione e la pace con Dio ed entrare così a far parte del suo gregge. Ma l'unica porta è il Cristo, e tutti quelli che tentano di sostituirlo ed entrare nell'ovile in un altro modo, sono ladri e briganti... CIF 204 5 "... ma chi entra per la porta è il pastore delle pecore". CIF 204 6 Cristo è sia la Porta sia il Pastore. Entra da solo. È attraverso il Suo Sacerdozio che Egli diventa il Pastore delle pecore. DA 476-478 ------------------------Il pastore conosce ogni pecora, 8 luglio CIF 205 1 Non temere, perché io ti ho redento, ti ho chiamato per nome; tu mi appartieni. Isaia 43:1 CIF 205 2 La pecora è uno degli animali più timidi e indifesi e in Oriente il pastore ha una cura instancabile per il suo gregge. Un tempo non si era molto al sicuro fuori dalle mura delle città. Predoni appartenenti a tribù nomadi o bestie feroci nascoste nelle tane fra le rocce stavano sempre in agguato per assalire il gregge. Il pastore vegliava sulle pecore a rischio della propria vita. Giacobbe diceva, parlando del duro lavoro compiuto quando custodiva le greggi di Labano: "Di giorno, mi consumava il caldo; di notte, il gelo; e il sonno fuggiva dagli occhi miei". Genesi 31:40. Mentre si occupava del gregge del padre, Davide strappò con le sue mani al leone e all'orso l'agnello che gli avevano rubato. CIF 205 3 Il pastore identifica a poco a poco la sua vita con quella delle pecore quando le conduce sulle colline rocciose, nei prati erbosi, lungo i fiumi, attraverso boschi e gole selvagge, e quando le custodisce sui monti durante le notti solitarie, difendendole dai briganti e curando teneramente quella malata e quella debole. Si sente unito da un legame forte e tenero a quegli animali che sono oggetto delle sue cure. Anche se il gregge è numeroso, il pastore conosce tutte le pecore. Ognuna ha il suo nome e risponde al richiamo del pastore. CIF 205 4 Come un pastore terreno conosce le sue pecore, così il divino Pastore conosce il suo gregge sparso in tutto il mondo. "E voi, pecore mie, pecore del mio pascolo, siete uomini, e io sono il vostro Dio, dice l'Eterno". Ezechiele 34:31. Gesù può dire: "T'ho chiamato per nome; tu sei mio!" (Isaia 43:1); "Io t'ho scolpito sulle palme delle mie mani". Isaia 49:16. CIF 205 5 Gesù conosce ognuno di noi personalmente e simpatizza con le nostre debolezze. Egli ci conosce per nome. Conosce la casa in cui viviamo e il nome di tutti coloro che vi abitano. A volte ha inviato i suoi discepoli in una determinata città, in una certa strada, in una certa casa per trovare una pecora del suo gregge. CIF 205 6 Gesù conosce ogni anima così bene, come se fosse la sola per la quale è morto. Il dolore per ognuna di loro colpisce il suo cuore e l'invocazione di aiuto perviene alle sue orecchie. Egli è venuto per attirare tutti gli uomini a sé; li invita, mentre il suo Spirito opera nei loro cuori affinché lo seguano. Molti, purtroppo, rifiutano e Gesù li conosce. Ma conosce anche coloro che ascoltano volentieri la sua voce e sono pronti ad affidarsi alla sua cura pastorale. "Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono". Giovanni 10:27. Egli si occupa di ognuna di loro, come se fosse l'unica su tutta la faccia della terra. DA 478-480 ------------------------Il Pastore guida il Suo gregge, 9 luglio CIF 206 1 E, quando ha fatto uscire le sue pecore, va davanti a loro; e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Giovanni 10:4 CIF 206 2 "Egli chiama le proprie pecore per nome e le mena fuori... e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce". Giovanni 10:3, 4. Il pastore in Oriente non sospinge le pecore e non ricorre alla forza o alla paura, ma va avanti e le chiama. Esse conoscono la sua voce e ubbidiscono al suo richiamo. Il buon Pastore agisce nella stessa maniera verso le pecore. Le Scritture affermano: "Tu conducesti il tuo popolo come un gregge, per mano di Mosè e d'Aaronne". Salmi 77:20. Gesù dichiara tramite i profeti: "Io t'amo d'un amore eterno; perciò ti prolungo la mia bontà". Geremia 31:3. Non costringe nessuno a seguirlo, ma afferma: "Io li attiravo con corde umane, con legami d'amore". Osea 11:4 Chi segue Gesù non lo fa per paura del castigo o per la speranza della ricompensa eterna. Egli contempla l'amore puro del Salvatore come si è manifestato nella sua vita terrena, dalla mangiatoia di Betlemme sino alla croce del Calvario, e quella visione intenerisce e conquista il cuore. Così nasce l'amore. Ha udito la sua voce e lo segue. Come il pastore precede il gregge e affronta per primo i pericoli del cammino, così Gesù si comporta con il suo popolo. "Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va innanzi a loro". Giovanni 10:4. La via che conduce al cielo è stata consacrata dalle impronte del Salvatore. Il sentiero può essere ripido e difficile, ma Gesù ha già percorso quella strada; i suoi piedi hanno calpestato le spine affinché il cammino fosse più agevole per noi. Egli stesso ha già portato ogni peso che noi siamo chiamati a portare. Gesù, sebbene sia asceso al cielo alla presenza di Dio e condivida il trono dell'universo, nutre la stessa compassione che aveva in passato. Anche oggi considera tutte le sventure dell'umanità con la stessa tenerezza e simpatia. Quella mano che è stata trafitta, è aperta per riversare con abbondanza le sue benedizioni sul suo popolo disperso nel mondo. "Non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano". Giovanni 10:28. Gesù considera chi si affida a lui più prezioso del mondo intero. Il Salvatore sarebbe disposto, per salvare un uomo e introdurlo nel suo regno, a passare di nuovo attraverso l'agonia del Calvario. Non abbandonerà mai nessuno per il quale è morto. Finché i suoi discepoli non decidono di lasciarlo, Egli li sostiene. In tutte le prove abbiamo un Salvatore il cui aiuto non verrà mai meno. Egli non ci lascia soli nella lotta contro la tentazione, nella battaglia contro il male e non permette che siamo schiacciati dalle preoccupazioni e dai dolori. Sebbene gli occhi terreni non possano vederlo, l'orecchio della fede può udirlo, mentre ci incoraggia a non avere paura perché Egli è con noi. "Io sono... il Vivente; e fui morto, ma ecco son vivente per i secoli dei secoli". Apocalisse 1:18. DA 480-483 ------------------------Il Pastore ha dato la Sua vita per le pecore, 10 luglio CIF 207 1 Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e depongo la mia vita per le pecore. Giovanni 10:14,15 CIF 207 2 Io ho provato i vostri dolori, ho affrontato le vostre lotte e le vostre tentazioni. Conosco le vostre lacrime, perché anch'io ho pianto. Conosco i tormenti interiori che non si possono raccontare a nessuno. Non abbattetevi al pensiero della solitudine. Sebbene nessuno sulla terra possa comprendere il vostro dolore, pensate a me e vivrete. "Quand'anche i monti s'allontanassero e i colli fossero rimossi, l'amor mio non s'allontanerà da te, né il mio patto di pace sarà rimosso, dice l'Eterno, che ha pietà di te". Isaia 54:10. Per quanto un pastore ami il suo gregge, prova però un amore più grande per i suoi figli e le sue figlie. Gesù non è soltanto il nostro pastore, ma è anche il nostro "Padre eterno". Egli dice: "Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie mi conoscono, come il Padre mi conosce ed io conosco il Padre". Quale consolante dichiarazione! La comunione che esiste fra lui -- il Figlio unico, che è una cosa sola con il Padre, colui che Dio ha chiamato "l'uomo che mi è compagno" (Zaccaria 13:7) -- e il Dio eterno, è considerata come un'immagine della comunione fra il Cristo e i suoi figli sulla terra. Gesù ci ama perché noi siamo il dono di suo Padre e la ricompensa della sua opera. Egli ci ama come figli. Lettore, lui ti ama. Il cielo intero non può accordare niente di più grande, niente di più bello. Perciò abbi fiducia. Gesù pensa a tutti gli uomini che sulla terra sono stati sviati dai falsi pastori. Riferendosi a coloro che vorrebbe raccogliere nel suo ovile e che sono dispersi fra i lupi, Egli dice: "Ho anche delle altre pecore, che non son di quest'ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore... Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita, per ripigliarla poi". Giovanni 10:16, 17. Con queste parole Gesù voleva dire che il Padre ha tanto amato gli uomini e ama ancora di più suo Figlio che ha dato la sua vita per la loro redenzione. Diventando il loro sostituto e il loro garante, rinunciando alla sua vita, prendendo su di sé le loro debolezze e le loro trasgressioni, Egli è diventato più caro allo stesso Padre... Gesù, come membro della famiglia umana, era mortale; ma come Dio, era fonte di vita per tutto il mondo. Egli sarebbe potuto sfuggire alla morte e rifiutarsi di sottoporsi al suo dominio, ma volontariamente rinunciò alla propria vita per offrire l'immortalità. Egli portò il peccato del mondo, ne accettò la maledizione, rinunciò alla vita, affinché gli uomini non subissero la morte eterna. "E, nondimeno, eran le nostre malattie ch'egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui s'era caricato". Isaia 53:3-6 DA 483-484 ------------------------La pecora perduta, 11 luglio CIF 208 1 "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta". Luca 15:6 CIF 208 2 Questa meditazione si riferisce alla parabola della pecora smarrita. Mentre le novantanove sono state lasciate nell'ovile, il pastore va alla ricerca della pecora smarrita. Non appena la trova, la mette sulle spalle e torna a casa traboccante di gioia. Egli non rimprovera l'anima perduta per avergli procurato angoscia, anzi, esprime una grande gioia per averla trovata. Chiama tutti gli amici e dice: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta". Luca 15:6 Il centro di questo tema è la gioia che occupa il posto del dolore della perdita, delle perplessità e del pericolo. "Io vi dico che allo stesso modo vi sarà in cielo più gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento". Luca 15:17 T3, p. 99 CIF 208 3 Gesù presentò la parabola della pecora smarrita con lo scopo di sensibilizzare lo studio della Sacra Scrittura. Il vero Pastore, lascia le novantanove pecore e torna nel deserto per trovare a qualunque costo quella smarrita... Nel frattempo Egli soffre... Quante pecore perdute avete cercato e riportato nell'ovile con il cuore pieno di tenerezza, con amore e con il perdono? Quante parole d'incoraggiamento avete detto a queste pecore erranti che vi hanno causato dolore, ansia e molti disagi?... Avete pronunciato parole di speranza, coraggio e perdono, mentre la riportavate a casa sulle vostre spalle, rallegrandovi a ogni passo e dicendo: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta"? ... CIF 208 4 Studiate la vita e il carattere di Cristo e imparate a imitare il Suo esempio. Ci sono alcuni che affermano di credere nel messaggio del terzo angelo, ma non sono totalmente consacrati, non hanno mai portato a Cristo una povera anima che vaga nel deserto. Non è forse tempo di manifestare di essere cristiani sia nella pratica sia nelle azioni? Gesù ha manifestato grande benevolenza, compassione e tenera simpatia verso l'umanità sofferente. Il cuore che batte all'unisono con il Suo grande cuore pieno d'amore infinito, è pieno di compassione per ogni anima bisognosa, testimonia di avere la mente di Cristo... CIF 208 5 Ogni anima sofferente rivendica la simpatia degli altri; chi è permeati dell'amore di Cristo, pieni della Sua pietà, della Sua tenerezza e della Sua compassione, risponderanno a ogni appello con la loro simpatia... ogni anima che desidera ritornare a Dio ha bisogno dell'aiuto di quelli che hanno un cuore tenero e compassionevole... e di amore cristiano. RH, Oct. 16, 1894 ------------------------Stima di una pecora smarrita, 12 luglio CIF 209 1 In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi. 1 Giovanni 4:10 CIF 209 2 I farisei dicevano che se Gesù fosse stato un vero profeta sarebbe stato d'accordo con loro, avrebbe accettato i loro precetti e le loro massime, avrebbe trattato i pubblicani e i peccatori come li trattavano loro. Nel dare il Suo Figlio a morire per i peccati del mondo, Dio manifestò qual era la stima che Egli aveva degli uomini; poiché nel mandare Gesù in questo mondo, ha fatto alla razza umana il miglior regalo del cielo. Per questo grande sacrificio c'è richiesta la più profonda gratitudine. Qualunque sia la nostra nazionalità, il parentado o la lingua, se un uomo è bianco o nero, porta sempre l'immagine di Dio, perché lui è il prezzo del sangue di Cristo. Mostrare disprezzo, manifestare odio verso qualsiasi nazione, vuol dire manifestare il carattere di Satana. Dio ha posto la sua stima sull'uomo nel dare a Gesù una vita di umiliazione, povertà e l'abnegazione, al disprezzo, al rifiuto e alla morte, affinché l'uomo, la pecora smarrita potesse essere salvato. Ciò che è straordinario, che tutto il cielo abbia grande interesse al riscatto dell'uomo. È un fatto meraviglioso che decine di migliaia di angeli siano impiegati per salire e scendere sulla scala ideale per aiutare chi sarà erede della salvezza. Gli angeli non vengono sulla terra per denunciare e distruggere, per governare. Essi sono messaggeri di misericordia; cooperano con il loro Capitano; cooperano con gli agenti umani nel salvare le pecore smarrite. "L'Angelo dell'Eterno si accampa attorno a quelli che lo temono e li libera". Salmo 34:7 CIF 209 3 La simpatia di tutti i cieli riguarda la pecora smarrita che vaga lontano dall'ovile. Se i farisei avessero lavorato in armonia con Dio, invece di unirsi con l'avversario dell'uomo e di Dio, non avrebbero disprezzato il sacrificio di Cristo. Quando le aspettative di Satana sono deluse dall'uomo, quando il peccatore guarda al Calvario e vede un tale sacrificio per la razza umana apostata e perduta, contempla ed è profondamente commosso dall'amore di Dio, e si pente. "In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi". Oh! Perché non vogliamo comprendere l'amore di Dio e la Sua compassione che Egli ha manifestato all'uomo caduto? Come potremmo guardarlo e vivere! Se guardiamo a Cristo, saremo trasformati in uomini dalla gloria alla gloria. Il conflitto è entrato tra luce e oscurità. Il pastore sta cercando la povera pecora smarrita. Il povero peccatore, guarda alla croce!... il povero cieco la cui cecità era stata guarita dal compassionevole Pastore, era la persona verso la quale, gli ipocriti farisei, sentivano un profondo odio. The Signs of the Times, November 20, 1893 ------------------------Cristo è venuto per cercare la pecora smarrita, 13 luglio CIF 210 1 Io non sono venuto a chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori Luca 5:32 CIF 210 2 Mentre era sulla terra, Cristo ha compiuto l'opera per la quale ha lasciato il trono di Dio in cielo. Attraverso la Sua missione a favore dell'uomo, l'umanità potrebbe essere elevata nella scala del valore morale con Dio. Cristo assunse la natura umane al fine di elevare la famiglia umana e renderla partecipe della natura divina e metterla in posizione di vantaggio con Dio. Ogni Sua azione era stata a favore dell'uomo caduto, per cercare la pecora che si era allontanata dall'ovile e riportarla a Dio. Il Signore ci ha visto in una triste condizione e ha mandato nel nostro mondo l'unico Messaggero di cui poteva fidarsi. A Cristo, l'unigenito Figlio di Dio, fu richiesto di fare un lavoro che nemmeno gli angeli potevano realizzare. Solo a Lui si poteva affidare il compito richiesto per la redenzione di un mondo segnato con la maledizione. E con questo dono il Padre ha dato tutto il cielo al mondo. CIF 210 3 Quale straordinario cambiamento era questo per il Figlio di Dio; Chi è la Luce del cielo, quanto era adorato dagli angeli! Avrebbe potuto visitare piacevoli case dei mondi non caduti in un'atmosfera pura, dove non esistono la slealtà né la ribellione; lì sarebbe stato accolto con acclamazioni di lode e amore. Era il mondo caduto che aveva bisogno del Redentore. "Non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori" -- disse Gesù. Egli venne per rappresentare il Padre portando il Suo messaggio di speranza e salvezza nel nostro mondo. Non visse per se stesso; non cedette alle tentazioni; condiscese a morire affinché gli uomini peccatori potessero essere redenti e vivere eternamente nelle dimore che doveva preparare per loro. La Sua missione era istruire le anime che stavano morendo nei loro peccati. CIF 210 4 Questo stesso compito Cristo lo ha dato a tutti quelli che sono stati comprati con il Suo sangue. Il Signore darà la luce necessaria a tutti quelli che saranno fedeli e leali a Lui... la Sua missione, le influenze del Suo Spirito, rimangono le stesse per tutti coloro che li riceveranno. La Sua offerta di salvezza non cambia. È l'uomo che cambia la sua relazione con Dio. Molti si collocano là dove non riescono a riconoscere la Sua grazia e la Sua salvezza... Dio ha fatto tutto il possibile per la razza umana. Ha dato un perfetto esempio del Suo carattere nel carattere di Suo Figlio. I seguaci di Cristo, per crescere a Sua somiglianza, devono studiare l'incomparabile eccellenza della Sua vita e del Suo carattere. E mentre guardano a Gesù e rispondono al Suo amore, allora saranno in grado di riflettere la Sua immagine. RH, Feb. 15, 1898.. ------------------------Una missione speciale per una pecora smarrita, 14 luglio CIF 211 1 Qual uomo fra voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro alla perduta finché non la ritrova? Luca 15:4 CIF 211 2 Trattare con le menti umane è un lavoro molto importante. L'uomo è proprietà di Dio, e gli angeli guardano con grande interesse come l'uomo tratta il suo prossimo. Quando le intelligenze celesti vedono gli uomini affermare di essere figli e figlie di Dio, e manifestano sforzi per aiutare a correggere gli errori, e hanno uno spirito di tenerezza e compassione per la persona pentita, gli angeli si stringono vicino a loro e portano alla loro memoria le parole giuste che leniranno e allieveranno l'anima. Gli angeli hanno uno spirito benevolo e sono inviati per servire chi sarà erede della salvezza. Essi giganteggiano nel proteggere quelli che temono Dio. CIF 211 3 Nella nostra vita i santi angeli ci accompagnano sempre. Non dobbiamo disprezzare il più piccolo dei figli di Dio, non dobbiamo cercare di ottenere alcun elogio da parte degli altri. Dovremmo sentirci privilegiati nel cooperare con le intelligenze celesti? Dio ci accetterà come portatori di luce nel mondo? Lo scopo di Gesù Cristo nel venire su questa terra era di salvare le anime perdute; Egli è morto per redimerle, per riportare le pecore smarrite all'ovile. Gesù ha dato la Sua preziosa vita; Egli sente un particolare interesse per il più piccolo dei Figli di Dio; Cerchiamo allora di Stare in guardia e non avere mai il più piccolo pensiero sprezzante che occupi la mente nei confronti di uno dei piccoli di Dio. Dovremmo badare all'errore con sollecitudine e dire parole incoraggianti alle anime perdute, affinché non si allontanino dal Salvatore. Chi ama Gesù, amerà coloro per i quali Cristo è morto. Se molti dei peccatori che ci circondano avessero ricevuto la luce, la stessa luce che ci ha benedetti, si sarebbero rallegrati nel riceverla e avrebbero ottenuto grandi vantaggi da essa. CIF 211 4 le pecore smarrite non come un fardello, ma come anime bisognose di aiuto. Non Accogliete pensate a voi stessi, ma agli altri e dite: "Ecco l'Agnello che toglie i peccati del mondo". Questo è il messaggio di un vero cristiano per il mondo. Rincuorate i vostri cuori per persuadere le anime ai loro occhi su Chi è stato elevato sulla croce; ricordate che mentre lo fate, gli angeli invisibili gli sono accanto... il peccatore è abilitato a vedere Gesù così Egli è -- pieno di compassione, pietà e amore -- ed esclama -- "La tua benignità mi ha reso grande". Salmo 18:35 RH, June 30, 1896.. ------------------------Trovare una pecora smarrita, 15 luglio CIF 212 1 E se gli capita di ritrovarla, io vi dico in verità che si rallegrerà più di questa, che delle novantanove che non si erano smarrite. Matteo 18:13 CIF 212 2 Gesù desidera imprimere nei cuori e nella mente dei suoi discepoli il valore dell'anima umana. Per fare questo Egli richiede la cooperazione dei Suoi seguaci affinché tutti possano essere salvati. Se ogni pecora ha un grande valore agli occhi del Signore, perché lascia le novantanove e va cercare quella perduta, allora, perché i figli e figlie di Dio sono così tiepidi, così indifferenti nei confronti di chi vive intorno a loro? Perché i membri della chiesa lasciano tutto il peso sulle spalle del ministro? Ogni soggetto di grazia deve avere una parte nella salvezza di chi è perduto. A ciascuno di noi Cristo ha dato il proprio compito, e ognuno deve fare tutto il possibile per partecipare alla salvezza di coloro che periscono. Ogni operaio deve impegnarsi nelle preghiere individuali, perché questo lavoro richiede una grande saggezza in questo compito di salvataggio. Cristo disse: "Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". Giovanni 8:12 E quando si rivolse ai discepoli, disse: "Voi siete la luce del mondo". Matteo 5:14 CIF 212 3 Il Signore ha fatto della chiesa il depositario della sacra verità. Ha lasciato a essa un compito di portare avanti la missione di salvare il mondo. Egli è il Sole della giustizia che impartisce ai Suoi seguaci raggi luminosi che a loro volta, devono riversare questa luce sugli altri. Devono essere i Suoi rappresentanti nel mondo. Devono credere in Cristo come loro personale Salvatore e continuare l'opera dove Egli l'ha lasciata. "Senza di me non potete far nulla" -- disse Gesù. Giovanni 15:5; ma con Lui possiamo fare tutto. C'è un grande numero di pecore vaganti e smarrite che muoiono nel deserto del peccato, semplicemente perché nessuno le cerca per portarle all'ovile. Gesù usa l'illustrazione di una pecora smarrita per mostrare il bisogno di cercare coloro che si sono persi; perché una pecora, una volta persa, non troverà mai la via dell'ovile senza l'aiuto pertanto, deve essere cercata e riportata all'ovile. Tutto il cielo è coinvolto in questo compito. Gli angeli guardano con grande interesse chi lascia le novantanove pecore e va alla ricerca di quella perduta nonostante la tempesta o il freddo. Ci sono molti perduti e trascurati intorno a noi, e agli occhi di Dio tutti loro hanno un grande valore perché sono stati comprati col sangue di Cristo... è nostro compito salvare quelle anime che si sono perse. Dobbiamo cercare ogni pecora smarrita e riportarla nell'ovile, e questo richiede lo sforzo individuale di ciascun cristiano. RH, June 30, 1896.. ------------------------La vera pecora ascolta la voce del Pastore, 16 luglio CIF 213 1 Io ho anche delle altre pecore che non sono di quest'ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge e un solo pastore. Giovanni 10:16 CIF 213 2 La verità dovrebbe essere presentata con tatto, gentilezza e tenerezza divina. Dovrebbe venire da un cuore che è stato intenerito e reso empatico... le nostre parole devono essere gentili mentre cerchiamo di conquistare anime. Dio darà sapienza a chi cerca la saggezza dalla fonte divina. Dobbiamo continuare a pregare con fervore per essere pronti a dare sempre la speranza che è in noi ad altri con umiltà e riverenza. Per non impressionare sfavorevolmente un'anima per la quale Cristo è morto, dovremmo mantenere i nostri cuori elevati a Dio, così che quando si presenta l'occasione, potremo avere le parole giuste per dire al momento giusto. Se intraprendiamo un lavoro per Dio, il Suo Spirito verrà in nostro aiuto. Egli applicherà la Parola con amore nell'anima. Il piano di Dio è innanzitutto quello di conquistare il cuore. Insegniamo la Verità affinché essa possa essere riformata. Evitiamo di ascoltare ciò che dicono i nostri avversari, facciamo di tutto perché la verità avanzi. La Verità svela la Parola con molta chiarezza in tutta la sua imponenza. CIF 213 3 Le prove si concentrano intorno a noi, sia la separazione sia l'unità sono viste nei nostri ranghi. Alcuni che ora sono pronti a brandire le armi di guerra, nel tempo del vero pericolo dimostreranno di non aver costruito sulla solida roccia, cederanno alla tentazione. Chi ha avuto grandi privilegi nel ricevere la preziosa luce ma non sono migliorati, con un pretesto abbandoneranno le nostre file. Non avendo accettato o ricevuto la Verità, saranno presi nella rete del nemico; daranno ascolto agli spiriti seduttori e alle dottrine dei demoni, si allontaneranno dalla fede. D'altra parte, quando la tempesta della persecuzione si abbatterà davvero su di noi, le vere pecore sentiranno la voce del loro Pastore. Saranno fatti grandi sforzi di abnegazione per salvare i perduti, e molti che si sono allontanati dall'ovile torneranno a seguire il grande Pastore. Il popolo di Dio formerà un fronte unito contro il nemico. In vista del comune pericolo, le lotte per la supremazia cesseranno; non ci saranno contestazioni su chi deve essere considerato il più grande. Nessuno dei veri credenti dirà: "Io sono di Paolo, ed io sono di Apollo, ed io sono di Cefa". 1 Corinzi 1:12 La testimonianza di tutti sarà: "Mi unisco sotto la bandiera di Cristo, mi rallegro in Lui come mio personale Salvatore..." L'amore di Cristo e l'amore dei nostri fratelli renderanno testimonianza al mondo che siamo con Gesù e che abbiamo imparato da Lui. Allora il messaggio del terzo angelo sarà proclamato con un forte grido, e tutta la terra sarà illuminata dalla gloria del Signore. 6T, pp. 400,401 ------------------------Gioia per un peccatore pentito, 17 luglio CIF 214 1 Io vi dico che allo stesso modo vi sarà in cielo più gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento. Luca 15:7 CIF 214 2 Gesù, il Figlio dell'Altissimo, sta combattendo Satana, chi contrasta la Sua opera con ogni mezzo possibile. Il premio che la potenza della luce e dell'oscurità si contende, è l'anima dell'uomo. Il Buon Pastore sta cercando le Sue pecore con abnegazione, con privazioni e tra i disaggi. I Suoi collaboratori conoscono questo duro conflitto, eppure quanto poco rispetto ha per ciò che Gesù ha dovuto sopportare. Con quale compassione, quale tristezza, quale perseveranza Egli cerca l'anima perduta. Pochi si rendono conto di quali sforzi disperati sono stati fatti da Satana per sconfiggere le intenzioni del Pastore. E quando il Pastore trova finalmente la Sua pecora smarrita, la prende sulla Sue spalle con immensa gioia e la riporta all'ovile. Le arpe del cielo intonano un inno di esultanza in onore di questo riscatto per la pecora smarrita e ritrovata. "Io vi dico che allo stesso modo vi sarà in cielo più gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento..." CIF 214 3 Il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto. Una pecora smarrita non trova mai la strada per tornare all'ovile da sola. Se non è cercata e salvata da un vigile pastore, continuerà a vagare finché non morirà. Quale straordinaria testimonianza del Salvatore è questa! Se non Gesù, il Buon Pastore non fosse venuto a cercare e salvare tutti noi che eravamo perduti, saremmo morti. I farisei avevano insegnato al popolo che nessuno tranne la nazione ebraica sarebbe stata salvata e così hanno trattato con disprezzo tutte le altre nazioni. Gesù attirò l'attenzione di chi fu maltrattato dai farisei e li trattò con amore... "Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna". Giovanni 3:16 Quest'amore a favore dell'uomo, espresso nel dono del Suo Figlio unigenito, provocò in Satana un profondo l'odio verso il Donatore come verso le Sue creature. Satana ha presentato il Padre celeste in una falsa luce, ma con questo grande Dono le sue spiegazioni si sono rivelate false, perché in Lui c'era amore senza uguali, ed Egli ha dimostrato che l'uomo doveva essere riscattato a un prezzo incalcolabile. Satana aveva cercato di cancellare l'immagine di Dio nell'uomo ma Dio mentre lo vedeva nella sua miseria, nella sua perversità, nella sua degradazione, ha deciso di intervenire e salvarlo da questa disperata situazione mediante il sacrificio del proprio Figlio. The Signs of the Times, November 20, 1893 ------------------------Noi siamo collaboratori del grande Pastore, 18 luglio CIF 215 1 Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Matteo 7:15 CIF 215 2 Meno meditiamo su Cristo e il Suo amore senza pari, meno assomigliamo a Lui. Più guardiamo a noi stessi, più possederemo fiducia e auto compiacimento in noi stessi. Una profonda e corretta conoscenza di Cristo, un costante sguardo verso l'Autore e il Compitore della nostra fede, darà a noi una vera visione del carattere di un vero cristiano. Solo mediante il nostro grande Esempio possiamo avere una giusta stima della nostra vita e del nostro carattere. Il nostro appropriato lavoro è la base della vita, della lotta quotidiana corpo a corpo, con abitudini consolidate e inclinazioni e tendenze ereditarie. Osservare e controllare se stessi richiede uno sforzo costante, serio e vigile, per mantenere Gesù in primo piano. Dobbiamo esaminare i punti deboli del nostro carattere al fine di frenare le tendenze sbagliate e rafforzare e sviluppare le facoltà nobili che non sono state adeguatamente esercitate. Il mondo non conoscerà mai ciò che avviene tra un'anima e Dio, né l'amarezza interiore dello spirito, né il disprezzo di sé, né gli sforzi costanti che essa sta facendo per controllare se stessa; ma molti saranno in grado di apprezzare il risultato di questi sforzi. Essi vedranno quando Cristo si rivela nella nostra vita quotidiana, perché diventeremo un'epistola vivente, conosciuta e letta da tutti gli uomini. Il nostro carattere sarà nobile e perfetto. "Imparate da me" -- dice Cristo -- "perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime". Matteo 11:29 Egli istruirà tutti quelli che vanno a Lui per conoscerlo. Ci sono molti falsi insegnanti nel mondo. L'apostolo dichiara che negli ultimi giorni gli uomini "si accumuleranno maestri secondo le loro voglie", " 2Timoteo 4:3 perché desiderano sentire delle favole. Verso questi Cristo ci ha avvertito, perché disse: "Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Voi li riconoscerete dai loro frutti". Matteo 7:15,16 La classe di religiosi di cui parla l'apostolo si professano cristiani, hanno la forma della pietà e sembrano preoccuparsi delle anime ma sono in conflitto con Cristo e con i Suoi insegnamenti, e non approvano il Suo Spirito mansueto e umile. Il Buon Pastore è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto. Ha manifestato nelle Sue opere il Suo amore per le pecore. Tutti i pastori che lavorano sotto il Capo Pastore possiederanno le stesse Sue caratteristiche, saranno miti e umili. La fede di un giovane porta il riposo e l'amore all'anima di quelli che sono interessati a salvare le altre anime. Se lo Spirito di Cristo dimora in loro, saranno come Lui, e faranno le stesse Sue opere. 4T, pp. 375-377 ------------------------Ritorno dal Pastore, 19 luglio CIF 216 1 Come un pastore ha cura del suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore disperse, così io avrò cura delle mie pecore e le strapperò da tutti i luoghi dove sono state disperse in un giorno di nuvole e di dense tenebre. Ezechiele 34:12 CIF 216 2 La pecora smarrita che si allontana dal gregge è la più bisognosa tra le creature. Il pastore deve andare a cercarla perché da sola non saprebbe ritrovare la via del ritorno. Allo stesso modo, chi si allontana da Dio è debole come la pecora smarrita e non saprebbe ritornare a lui senza l'intervento dell'amore divino. Quando il pastore si accorge che una pecora manca, non se ne sta tranquillo a guardare il gregge che è rimasto al sicuro, pensando: "Ne ho altre novantanove e mi costerebbe troppo andarne a cercare una che si è smarrita. Aspetterò che torni indietro, e quando sarà arrivata, le aprirò la porta dell'ovile e la farò entrare". Niente affatto? Non appena nota l'assenza, comincia a preoccuparsi e a rattristarsi. Conta e riconta il gregge. E quando è sicuro che manchi una pecora, non si metterà certo a dormire. Lascerà le novantanove nell'ovile e andrà in cerca di quella perduta. CIF 216 3 A mano a mano che la notte si fa più buia e tenebrosa, e la via più pericolosa, la sua ansia crescerà, ma anche il suo impegno nel ricercarla. Non baderà a sforzi e fatiche finché non l'avrà trovata. Ascolterà con grande sollievo i deboli lamenti avvertiti in lontananza. Seguirà quel lamento, disposto ad arrampicarsi per i pendii più ripidi, ad avanzare fino all'orlo del precipizio, a rischio della propria vita. continuerà le sue ricerche, mentre il belato, sempre più flebile, gli fa capire che non rimane molto tempo e che la pecorella potrebbe anche morire nel frattempo. Ma alla fine i suoi sforzi saranno premiati: la pecora sarà ritrovata! Non la sgriderà per avergli procurato tanti guai, non la manderà davanti a sé spingendola con la frusta né tenterà di ricondurla all'ovile: per la gioia che prova, si caricherà sulle spalle quella creatura ancora tremolante; se ferita o contusa la prenderà tra le braccia, e se la stringerà al peto per infonderle il calore del suo corpo. Felice per non averla cercata invano, la riporterà al sicuro col resto del gregge. CIF 216 4 Grazie a Dio, Cristo non ci presenta qui l'immagine di un pastore che, triste, è costretto a ritornarsene a mani vuote. La parabola non ci parla di un fallimento: al contrario, essa sottolinea il successo e la gioia per il ritrovamento! Ecco la garanzia di Dio: egli non ignora una sola pecora smarrita del suo gregge né l'abbandonerà senza prestargli soccorso. Cristo trarrà dall'abisso della corruzione e dai rovi del peccato chiunque voglia essere sa lui riscattato. COL 187, 188 ------------------------Le pecore del Suo Pastore, 20 luglio CIF 217 1 L'Eterno è il mio pastore, nulla mi mancherà. Egli mi fa giacere in pascoli di tenera erba, mi guida lungo acque riposanti. Salmo 23:1,2 CIF 217 2 Gesù, il grande Maestro, presentando le Sue lezioni dal libro aperto della natura, stimola l'attenzione dell'uomo sulle cose, in proporzione al grado che occupano nella scala della creazione. Se l'erba del campo, che oggi è così bella, delizia i sensi, e domani sarà abbattuta e bruciata, riceve tanta benedizione da Dio, quanto più Egli concederà all'uomo formato a Sua immagine! Non possiamo formulare idee sconsiderate sul valore dell'anima e sull'attenzione data dal cielo all'uomo. Il Signore ci rassicura dicendo: "Non temere, o piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno". Luca 12:32 Gesù è il buon Pastore. I Suoi seguaci sono le pecore del Suo pascolo. Un pastore è sempre con il Suo gregge per difenderlo, per tenerlo lottando dai lupi, per cercare le pecore perdute e riportarle all'ovile, per condurle accanto a verdi pascoli e acque vive. Non posiamo trascurare la salvezza che ci è stata data dal nostro Pastore celeste a un costo così infinito, che "ha tanto amato il mondo da dare il Suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna". CIF 217 3 Non possiamo disonorare il nostro Redentore prendendo alla leggera le Sue sofferenze, le Sue prove, la Sua condiscendenza, il Suo sacrificio, la Sua morte, perché Lui ci ama così da prendere su di sé i nostri peccati. Oh! Che amore inesprimibile! Egli divenne un uomo di dolore per causa nostra. Morì sulla croce come se fosse un trasgressore, affinché ciascuno di noi possa essere giustificato attraverso i suoi meriti... L'uomo deve prendersi particolarmente cura della propria anima che Cristo ha acquistato con il Suo stesso sangue. Nel Cristo c'è l'onnipotenza. Se la preziosità dell'anima non è apprezzata, se i vostri tribunali sono stati contaminati dai compratori e venditori, e con l'averla applicata alla regola e la presenza di Satana nel pensiero e nel sentimento, vorrei seriamente implorarvi di non rimandare, ma di venire davanti a Dio nella preghiera sincera senza alcuna esitazione e dire. "O Signore, ho aperto la porta del mio cuore al Tuo peggior nemico e al peggior nemico della mia anima, come se potessi peccare e poi informarti quando scelgo di farlo; ma mi sento preso in trappola. Tu solo puoi salvarmi; Tu solo puoi fare sì affinché la mia anima non sia perduta per l'eternità. Non mi allontanerò più da Te. Non l'affiderò più a nessun altro potere se non al Tuo. La depongo ai Tuoi piedi. Agnello di Dio, lava la mia anima nel sangue dell'Agnello; rivestila con la Tua veste pura della Tua giustizia". Manuscript 73, 1893 .. ------------------------"Che cosa di più avrei potuto fare?", 21 luglio CIF 218 1 "Avranno almeno rispetto di mio figlio!" Matteo 21:37 CIF 218 2 Esiste un tale potere che possa sensibilizzarci e mostrarci che siamo alle porte dell'eternità? Come mai la nostra mente è rivolta dall'altra parte? Perché continuiamo ad affliggerci quando parliamo di queste cose? Ascoltiamo ciò che dice l'apostolo Paolo a questo proposito: "Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria". 1 Corinzi 4:17 Come avremmo considerato le percosse, una notte trascorsa nel buio, soffrendo la fame, nudi e cose simili -- o peggio ancora trovarsi in mezzo ai falsi fratelli? Eppure, Paolo le chiama "queste leggere afflizioni" ... Invece di pensare a Gesù Cristo, siamo pieni dell'Io. Eppure Egli ci chiede di andare a Lui, di non parlare di scoraggiamento, delle difficoltà e di tutte quelle piccole cose, ma del Suo grande piano di redenzione e del potere incomparabile di Gesù Cristo. Egli ha rivestito la natura umana ed è venuto in questo mondo affinché noi possiamo essere elevati e un giorno trovare un posto alla destra del Padre celeste. Che cosa potrebbe esserci di più bello di questo? Se questo non è abbastanza, che cosa di più il cielo potrebbe fare di ciò che ha già fatto per noi? "Che altro" -- dice Gesù -- "avrei potuto fare per le mie pecore"? Dovrà lasciarci perdere? E lo farà se non noi non cambiamo il nostro atteggiamento verso di Lui, poiché Egli ha fatto tutto il possibile per salvarci. Secondo la luce che abbiamo ricevuto, abbiamo una grande responsabilità dinanzi a Dio. Camminiamo quindi nella Sua luce! ... CIF 218 3 La malvagità e il parlare male degli altri devono essere sradicati dalle nostre vite. Non parleremo più di noi stessi, o di ciò che gli altri stanno facendo, ma di ciò che Dio sta facendo per noi. Egli in questo momento sta purificando il santuario e noi dovremmo partecipare in questo compito e purificare il santuario delle nostre anime da ogni ingiustizia, affinché i nostri nomi possano essere scritti nel libro della vita, e che i nostri peccati possano essere cancellati per trovarci alla presenza del Signore puri. È il lavoro più solenne che sia mai stato dato ai mortali. Non c'è più tempo per esaltare se stessi, ma di elevare Cristo. Allora, facciamolo! Come? Il Pastore del gregge dice: "Gustate e vedete quanto l'Eterno è buono; beato l'uomo che si rifugia in lui". Salmo 34:8 Dio vuole unire il Suo potere divino con i nostri sforzi umani affinché possiamo conquistare la salvezza con santa riverenza. Questo è un potere che Satana non può rovesciare. Manuscript 26, 1888 ------------------------Nutrire il gregge, 22 luglio CIF 219 1 Andarono verso l'ingresso di Ghedor fino a ovest della valle in cerca di pascoli per le loro greggi. Trovarono pascoli pingui e buoni, e il paese era vasto, quieto e tranquillo, perché prima vi abitavano i discendenti di Cam. 1 Cronache 4:39,40 CIF 219 2 La Parola di Dio è una vera scienza, e vera filosofia. Le opinioni umane e le predicazioni sensazionali valgono ben poco. Coloro che sono imbevuti della Parola di Dio, dovrebbero insegnarla nello stesso Suo modo semplice agli altri. Il più grande Maestro del mondo ha usato il linguaggio e i simboli nel modo molto chiari. Il Signore chiama i Suoi pastori a nutrire il gregge con puro cibo provenzale. Avrebbe voluto che presentassero la verità nella sua semplicità. Quando questo lavoro è fatto con fedeltà, molti saranno convertiti mediante il potere dello Spirito Santo. C'è bisogno che gli insegnanti della Bibbia si avvicinino ai non convertiti, che cerchino le pecore smarrite, che diano istruzioni chiare e definite. Non si devono pronunciare mai sentimenti di dubbio. Nella sua natura, l'insegnamento di Cristo era sempre positivo. Per poter elevare l'Uomo del Calvario sempre più in alto, dobbiamo portare il messaggio alla gente con un tono sicuro. È il privilegio dello studente avere idee chiare e accurate sulla Verità che sta studiando. Egli dovrebbe essere radicato nella fede. Dovrebbero imparare a comprendere quanta forza sta nella verità, e a parlare di essa con il cuore pieno di amore e tenerezza. Sensibilizzate la loro mente alle verità vitale della Bibbia. CIF 219 3 Lasciate che ripeta questa verità nella propria lingua, affinché possa essere certo di aver compreso correttamente. Assicuratevi che ogni punto sia fissato nella sua mente. Questo può risultare un processo lento, ma ha un valore dieci volte maggiore rispetto agli argomenti importanti senza aver dato loro una dovuta considerazione. Non è sufficiente che lo studente creda alla verità per sé stesso. Egli deve saper affermare con chiarezza questa verità con le stesse parole affinché gli sia evidente che in esse vede la forza e che possa applicarle nella vita. CIF 219 4 Non dimenticate mai che la più grande lezione da imparare è quella del piano della salvezza. Una corretta educazione data allo studente, potrà garantire la conoscenza di questo tema, e in più, restituirà l'immagine di Dio nell'anima. Rafforzerà e fortificherà la mente contro le tentazioni e lo studente si adatterà per diventare un collaboratore di Cristo nella sua missione di misericordia verso il mondo. Farà di lui un membro della famiglia celeste e coerede dei santi. La Bibbia diventa per lui un libro di lezioni come Dio ha desiderato che fosse, un libro che contiene le lezioni sulle gloriose verità. Counsels to Parents, Teachers, and Students, 433-437 ------------------------Speciale cura del gregge, 23 luglio CIF 220 1 Riconoscete che l'Eterno è DIO; è lui che ci ha fatti e non noi da noi stessi; noi siamo il suo popolo e il gregge del suo pascolo. Salmo 100:3 CIF 220 2 Gesù conosce i desideri di ciascuna delle Sue creature. Egli sa leggere il dolore che è nascosto in ogni cuore. Se pur uno dei Suoi più piccoli per i quali Egli è morto è ferito, cerca il colpevole. Gesù è un buon Pastore. Si prende cura delle Sue pecore flebili, malate o perse. Le conosce tutte per nome. L'angoscia di ogni pecora e ogni agnello del Suo gregge tocca il Suo amorevole e comprensivo cuore, e il grido di aiuto raggiunge il Suo orecchio. Uno dei più grandi peccati dei pastori di Israele viene così indicato dal profeta: "Non avete fortificato le pecore deboli, non avete curato la malata, non avete fasciato quella ferita, non avete riportato a casa la smarrita e non avete cercato la perduta, ma avete dominato su loro con forza e durezza. Così esse per mancanza di pastore si sono disperse, sono diventate pasto di tutte le fiere della campagna e si sono disperse... e nessuno è andato in cerca di loro, o ne ha avuto cura". Ezechiele 34:3 Come divinità Egli esercita un potente potere in nostro nome, mentre come nostro fratello maggiore è pronto ad aiutarci a guarire i nostri mali. La Maestà del cielo non si è tenuto in disparte dall'umanità degradata e peccatrice. Non abbiamo un altro sommo sacerdote così premuroso che possa simpatizzare con noi, ma Uno che è stato tentato in tutti i punti come noi, ma senza peccare... Avremo molte perplessità nella vita cristiana, ma nessuno di noi nella chiesa deve modellare gli altri fratelli. Se vediamo che non soddisfano i requisiti della Parola di Dio, non condoniamoli, se provocano, non ci vendichiamo. Quando certe cose sono dette che portano a esasperazione, restiamo tranquilli... Lasciate che il loro cuore si sottometta allo Spirito di Dio, lasciamo che il Signore operi attraverso voi come Suoi agenti. Portate i vostri pesi a Gesù, perché solo Lui può dominare il nemico. Noi, invece, dobbiamo fare ciò che posiamo con umiltà e mansuetudine, seguendo le istruzioni che ci sono date nella Parola. Ciò che non siamo in grado di rimediare, mettiamolo nelle sagge mani di Dio. Avendo fatto tutto il possibile per salvare un fratello, non dobbiamo più preoccuparci e continuiamo ad avanzare e lavorare su altre cose urgenti, perché a questo punto non è più di nostra competenza, ma di Dio. Nessuna difficoltà deve essere rimossa con impazienza. Lasciate che Dio districhi i fili ritorti al posto nostro. Egli è abbastanza saggio da gestire le complicazioni della nostra vita, e lo fa con tatto e abilità. Coltiviamo amore e conformità in tutte le cose ma con l'aiuto di Cristo. Lui è la Fonte di unità e forza... Se faremo tutto secondo la Sua volontà, Egli ci benedirà. 5T, pp. 346-348 ------------------------Un Pastore gentile e premuroso, 24 luglio CIF 221 1 Egli pascolerà il suo gregge come un pastore; radunerà gli agnelli col suo braccio e li porterà sul suo seno, e guiderà con dolcezza e cura le pecore che hanno i piccoli. Isaia 40:11 CIF 221 2 I veri operai del Signore camminano e lavorano per fede. A volte rimangono delusi per il lento avanzamento a causa della battaglia tra i poteri tra bene e il male. Ma se fanno di tutto per non fallire o di non scoraggiarsi, allora le nubi si diradano e vedono splendere i raggi luminosi del Sole della Giustizia. E quando pregano e lavorano con fede, il mistero della sua provvidenza porterà a buoni risultati. A volte sembra che non otterremo alcun successo, ma per ottenerlo dobbiamo continuare a progredire con fede, speranza e coraggio. Una volta aver fatto quello che potevamo, dobbiamo rendere grazie al Signore per aver adempiuto le Sue promesse secondo la Sua Parola. Dobbiamo fare ogni cosa sempre con fiducia incrollabile. "Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?... Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui"? Romani 8:31,32 7T, p. 245 CIF 221 3 Il Padre divino ha mille modi, a noi sconosciuti, per aiutarci. Coloro che accettano di collaborare con Dio vedranno le loro perplessità svanire e un chiaro sentiero aprirsi davanti a loro. Oggi l'adempimento fedele del nostro dovere è la preparazione migliore per le prove che sopraggiungeranno. Non aggiungete alle difficoltà del presente le preoccupazioni per il futuro... Cerchiamo di essere fiduciosi e coraggiosi. Al servizio di Dio lo scoraggiamento è illogico, diventa un peccato. Dio conosce le nostre necessità. All'onnipotenza del Re dei re unisce la bontà e la tenerezza del buon Pastore. La sua potenza è senza limiti e assicura l'adempimento delle promesse che ha fatto a coloro che si affidano a lui. Ha la possibilità di eliminare le difficoltà e soddisfare le esigenze di coloro che lo onorano. Il suo amore per noi supera l'amore di qualsiasi altro, così come i cieli sono distanti dalla terra. Con questo amore incommensurabile ed eterno veglia sui suoi figli... Nei giorni più difficili, quando tutto sembra andare storto, abbiate fede in Dio. Egli compie la sua volontà, dirigendo gli eventi in vista del bene del suo popolo. La forza di coloro che lo amano e lo onorano si rinnova ogni giorno... Egli può e vuole accordare ai suoi collaboratori l'aiuto di cui hanno bisogno. Egli offrirà loro la saggezza necessaria secondo le circostanze. MH 482,482 ------------------------La tenerezza del Pastore, 25 luglio CIF 222 1 E quando la ritrova, se la mette sulle spalle tutto contento. Luca 15:5 CIF 222 2 Nel suo mandato Gesù non ha solo tracciato il compito dei discepoli, ma ha anche dato un messaggio: "Insegnando loro d'osservar tutte quante le cose che v'ho comandate". Essi dovevano insegnare non solo tutto quello che Egli aveva detto personalmente, ma anche gli avvertimenti che aveva dato attraverso i profeti e i maestri dell'Antico Testamento. Gli insegnamenti umani erano esclusi; non c'era posto né per le tradizioni, né per le teorie o le conclusioni umane. In questo mandato non erano comprese le leggi ordinate dall'autorità ecclesiastica, non vincolanti per i servitori del Cristo. Il tesoro affidato ai discepoli per essere trasmesso al mondo comprende "la legge e i profeti", insieme con il racconto del suo insegnamento e delle sue opere. Il nome del Cristo è la loro parola d'ordine, il loro segno di riconoscimento, il vincolo della loro unione, il principio della loro condotta, la fonte del loro successo. Solo ciò che ha la sua approvazione sarà riconosciuto nel suo regno. CIF 222 3 Il Vangelo deve essere presentato non come una teoria priva di vitalità, ma come una forza capace di trasformare la vita. Dio desidera che coloro che sono oggetto della sua grazia diventino testimoni della sua potenza. Egli accoglie volentieri coloro che lo hanno maggiormente offeso con la loro condotta; quando si pentono infonde in loro il suo Spirito divino, affida loro incarichi di fiducia e li invia dagli altri uomini a proclamare la sua misericordia infinita. Egli vorrebbe che i suoi collaboratori testimoniassero che gli uomini, attraverso la Sua grazia, possono acquisire un carattere simile a quello del Cristo e rallegrarsi nella certezza del suo grande amore. Vorrebbe che annunciassimo che Gesù non avrà pace finché la razza umana non sarà ristabilita e restaurata nella sacra posizione di figli e figlie di Dio. In Cristo c'è la tenerezza di un pastore, l'affetto di un padre e la grazia di un Salvatore compassionevole. Egli non si accontenta di pronunciare con affabilità le sue benedizioni; le offre nella maniera più persuasiva per far sorgere nei cuori il desiderio di riceverlo. Nello stesso modo i suoi discepoli devono presentare le ricchezze della gloria del suo dono ineffabile. La semplice ripetizione delle dottrine è inefficace, perché solo il meraviglioso amore del Cristo può toccare e consolare i cuori... Il Cristo vuole che il suo ritratto sia riprodotto nei suoi discepoli, in coloro che Dio ha predestinati "ad esser conformi all'immagine del suo figliuolo". Romani 8:29. In ogni fedele si deve manifestare l'amore del Cristo, la sua santità, la sua dolcezza, la sua misericordia e la sua verità. DA 826,827 ------------------------Cristo è tutto per coloro che lo ricevono, 26 luglio CIF 223 1 Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono; Giovanni 10:27 CIF 223 2 La trasformazione del carattere umano rende facile il giogo di Cristo e il carico leggero. Attraverso la fede tutti possono diventare uno con Cristo mediante l'obbedienza e servizio. È la prerogativa di Dio comandare; ed è dovere dell'uomo obbedire. Nessuno forza, nessuno costringe nessuno. L'onore del dovere è una cosa conferita su di noi come figli di Dio ed eredi del cielo. Dobbiamo lavorare per Dio con sincerità del cuore, con letizia, con onore. Nell'obbedire a tutti i Suoi comandamenti, viene rivelato uno spirito d'amore per Dio. In questa stessa atmosfera di amore, Cristo ha vissuto e lavorato. Ogni parola, ogni azione deve essere rivolta a Dio. Cristo non avrebbe mai dato la Sua vita per la razza umana se non avesse fede nelle anime per le quali è morto. Sapeva che molti avrebbero risposto all'amore che Egli ha espresso per l'umanità. Ogni cuore potrà risponderli, a condizione se accetterà questo grande amore senza uguali. "Le mie pecore ascoltano la mia voce" -- disse Gesù. Giovanni 10:27 Un cuore che aspira a Dio, riconoscerà la Sua voce. Dio non può rispondere a un'anima che non accetta la Sua grazia e amore offertagli. Il Signore aspetta una risposta da ogni anima... La decisione appartiene a tutti noi. Gesù ci invita alle nozze; pone davanti a noi il banchetto per soddisfare ogni desiderio. "L'anima mia sarà saziata come di midollo e di grasso" -- dice il salmista. Salmo 63:5 "Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore" - dice il Signore... Allora il Signore farà scendere lo Spirito Santo come nel giorno di Pentecoste... La comunione con Dio è personale e diretta. Il cuore sotto la guida dello Spirito Santo sarà colmo d'amore di Dio. Cristo non cerca meriti. Oh! Se tutti volessero venire a Lui così come sono per lasciarsi trasformare e diventare Suoi figli! Il Signore desidera che lo riceviamo, che impariamo a portare il Suo giogo, affinché tutto il cielo possa vedere che abbiamo bisogno di aiuto per portare i nostri pesi, e che siamo collaboratori di Dio. Noi, che abbiamo bisogno di aiuto e di riposo, perché non cerchiamo questo aiuto? Cristo non poté fare a meno di essere luminoso e splendente. Da Lui si sprigionava una meravigliosa luce. Egli disse: "Io sono venuto affinché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza". Giovanni 10:10 "Dio è luce e in lui non vi è tenebra alcuna". 1 Giovanni 1:5 La luce significa rivelazione, ed essa deve risplendere tra le tenebre morali. Cristo è tutto per coloro che lo ricevono: il Consolatore, la loro sicurezza, il balsamo. Senza Cristo non c'è la luce. Il Suo grande cuore colmo d'amore è desideroso di inondare l'anima con i raggi luminosi della Sua giustizia. Letter 153a, 1897.. ------------------------Il Pastore chiama le Sue pecore per nome, 27 luglio CIF 224 1 Egli entra per la porta è il pastore delle pecore... le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le sue pecore per nome e le conduce fuori. Giovanni 10:2,3 CIF 224 2 La via dei giusti è la via della pace. Essa è illuminata in modo tale che l'uomo umile e timorato di Dio può camminare senza imbattersi nei sentieri tortuosi. Nonostante il loro sentiero è stretto, ma possono sostenersi camminando fianco a fianco seguendo il Capitano della loro salvezza. Coloro che desiderano portare con sé tuto tratti malvagi e le loro abitudini egoistiche non possono camminare su questo sentiero. Il Grande Pastore chiama le Sue pecore per nome e invita a seguire le Sue orme. Egli riflette la Sua luce attraverso la Parola per avvertirgli dei pericoli. Egli parlando loro del cielo, desidera richiamarli sulla retta via. Cerca di sollevarli quando cadono. Molti, hanno seguito la via del peccato così a lungo da non sentire la voce di Gesù. Hanno abbandonato tutto ciò che poteva dare loro la pace e sicurezza, accettando una falsa guida, e una cieca fiducia in sé stessi, allontanandosi sempre più dalla luce, dalla pace e dalla felicità. La croce di Cristo è la nostra l'unica speranza. Essa ci rivela la grandezza dell'amore del nostro Padre e il fatto come la Maestà del cielo ha sopportato gli insulti, scherni, umiliazione e sofferenza perché le anime potessero essere salvate e vincere il regno di Dio. Lasciate che questo tema sia soggetto di studio principale dei vostri figli... Lavorate mentre è giorno perché solo così potrete vincere la corona della gloria immortale. Cercate la salvezza per voi e per le vostre famiglie, perché la salvezza dell'anima è preziosa. T4, pp. 502,503 CIF 224 3 Più di un marito potrebbe trarre un'utile lezione dall'attenzione manifestata dal patriarca, quel coscienzioso pastore che, chiamato a intraprendere un viaggio veloce e difficile, dichiarò: "...I bambini sono in tenera età... ho con me delle pecore e delle vacche che allattano; se si forzasse la loro andatura anche per un giorno solo, le bestie morirebbero... Io me ne verrò piano piano, al passo del bestiame che mi precederà, e al passo dei bambini". Genesi 33:13, 14. CIF 224 4 Nel difficile percorso della vita, anche il padre deve "procedere lentamente", al passo delle forze e della capacità di resistenza della sua compagna di viaggio. In un mondo rivolto all'avida ricerca della ricchezza e del potere, deve imparare a "rallentare la sua marcia" per confortare e assecondare colei che deve camminare al suo fianco. MH 347 ------------------------Aiutanti pastori, 28 luglio CIF 225 1 Pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidità di guadagno ma di buona volontà. 1 Pietro 5:2 CIF 225 2 Il Grande Pastore ha i Suoi aiutanti ai quali delega la cura delle Sue pecore e agnelli. Il primo compito che Gesù affidò a Pietro, fu di nutrire gli agnelli. Questo era un lavoro in cui Pietro aveva poca esperienza. Qui si richiedeva grande cura e tenerezza, molta pazienza e perseveranza nel seguire i bambini e i giovani, nell'insegnare agli illetterati le Scritture e a educarli essere utili nel servizio di Cristo. Finora Pietro non era atto per fare questo, né capirne l'importanza. La domanda che Cristo rivolse a Pietro è stata significativa, menzionando solo qual è la condizione di discepolato nell'opera. "Mi vuoi bene" -- lo chiese. Questa è qualifica essenziale. CIF 225 3 Sebbene Pietro potesse possedere ogni altra virtù, senza l'amore per Cristo non poteva essere un fedele pastore del gregge del Signore. Conoscenza, benevolenza, eloquenza, gratitudine e zelo, sono fondamentali aiuti nel buon lavoro; senza l'amore per Gesù nel cuore, il lavoro del ministro cristiano si rivelerà un fallimento. La lezione che Cristo gli ha insegnato, Pietro ha portato con sé per il resto della sua vita. Scrivendo alle chiese, disse: "Esorto gli anziani che sono fra voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev'essere rivelata: pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidità di guadagno ma di buona volontà, e non come signoreggiando su coloro che vi sono affidati, ma essendo i modelli del gregge. E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce". 1 Pietro 5:1-4 CIF 225 4 La pecora che si è allontanata dall'ovile è la più indifesa di tutte le creature. Deve essere cercata, perché da sola non è in grado di tornare. Quindi, ogni anima che si è allontanata da Dio, è indifesa come la pecora smarrita; a meno che l'amore divino non venga in suo aiuto, non potrà mai trovare la via di ritorno verso Dio. Quindi, con quale compassione e tenacia un pastore dovrebbe cercare anime perse... Certo, questo significa sopportare disagio fisico e il sacrificio. Significa avere una tenera sollecitudine, una divina compassione e tolleranza. Significa avere un buon udito per ascoltare con simpatia il richiamo di disperazione e miseria. Il vero spirito del vero pastore è in assoluto l'abnegazione e generosità. GW 182-184 ------------------------Pietro convertito un aiutante del Grande Pastore, 29 luglio CIF 226 1 Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai ritornato, conferma i tuoi fratelli. Luca 22:32 CIF 226 2 Per tre volte Pietro aveva apertamente rinnegato il suo Signore e per tre volte Gesù volle che il discepolo dichiarasse il suo amore e la sua lealtà, affinché quella domanda penetrasse profondamente nel suo cuore ferito. Così, davanti ai discepoli, fu manifestata la profondità del pentimento di Pietro e la piena umiltà di quel discepolo, un tempo tanto spavaldo. Per natura Pietro era impulsivo, e Satana ne aveva approfittato per dominarlo. Poco prima del rinnegamento, Gesù aveva detto a Pietro: "Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per te affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, conferma i tuoi fratelli". Luca 22:31,32. Quel momento era giunto, e la trasformazione di Pietro era evidente. Le precise domande del Signore non avevano provocato una risposta dettata da presunzione; e Pietro, dopo il pentimento e l'umiliazione, era pronto più di prima a esercitare le funzioni di pastore del gregge... CIF 226 3 Prima del suo errore, Pietro aveva sempre parlato senza riflettere, seguendo l'impulso del momento. Era sempre pronto a rimproverare gli altri ed esprimere la propria opinione prima ancora di vedere chiaro in sé e sapere ciò che voleva dire. Ma dopo la conversione, Pietro diventò un altro. Mantenne il suo fervore di sempre, ma guidato dalla grazia del Cristo. Non era più impulsivo, pieno di fiducia in sé e superbo, ma calmo, padrone di sé e docile. Ora poteva pascere gli agnelli e le pecore del gregge del Signore... Il modo in cui il Salvatore si comportò con Pietro rappresentava una lezione per lui e per i suoi fratelli: i peccatori devono essere trattati con pazienza, simpatia e comprensione. Sebbene Pietro avesse rinnegato il Signore, l'amore di Gesù per lui non si era mai affievolito. Come collaboratore del pastore, avrebbe dovuto nutrire lo stesso suo amore per le pecore e per gli agnelli affidati alle sue cure. Ricordandosi delle sue debolezze e del suo errore, Pietro doveva dimostrare, nei loro confronti, la stessa tenerezza con cui il Signore lo aveva trattato... Gesù camminava da solo con Pietro, perché aveva qualcosa da dirgli. Prima di morire, Gesù gli aveva detto: "Dove io vado, non puoi per ora seguirmi; ma mi seguirai più tardi". Pietro aveva replicato: "Signore, perché non posso seguirti ora? Metterò la mia vita per te!" Giovanni 13:36, 37... Pietro era caduto davanti alla prova, ma gli fu offerta nuovamente la possibilità di dimostrare il suo amore per il Cristo... Gesù rivelava così a Pietro il modo in cui sarebbe morto. Gli predisse perfino che le sue mani sarebbero state distese sulla croce. Questa rivelazione non scoraggiò Pietro: era disposto a soffrire e a morire per il suo Signore. DA 812-815 ------------------------Nutrire gli agnelli con dolcezza, 30 luglio CIF 227 1 Or il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che si adoperano alla pace. Giacomo 3:18 CIF 227 2 Il vero ministro, mentre cammina con Cristo, dovrebbe essere circondato da un'atmosfera di luce spirituale. Gli argomenti possono essere contrastati, la persuasione e la supplica possono essere disprezzate, gli appelli più eloquenti, sostenuti dalla logica, possono essere ignorati; ma un carattere basato sulla rettitudine, una pietà quotidiana nei percorsi della vita, un'ansia per il peccatore, lo spirito della verità che brucia il cuore, che irradia dal volto, ogni parola "uscita" delle sue labbra, costituisce un sermone che è difficile resistere o mettere da parte e che fa tremare le fortezze di Satana. I ministri che camminano con Dio sono rivestiti con la veste celeste e i loro sforzi sono ripagati con la vittoria. Coloro che sono impegnati nella grande e solenne opera di avvertimento nel mondo, dovrebbero coltivare l'amore gli uni per gli altri, dovrebbe lavorare per avere una sola mente, e un solo giudizio. L'assenza di quest'amore piace molto al nostro astuto nemico. Egli è l'autore d'invidia, gelosia, odio e dissenso; si rallegra nel vedere queste malvagie erbacce soffocare l'amore, quella tenera pianta celeste. CIF 227 3 A Dio non piace avere collaboratori censurati, criticati e condannarsi a vicenda. Ha dato loro un lavoro speciale, quello di difendere la verità. Sono i Suoi operai e tutti dovrebbero rispettarsi vicendevolmente. CIF 227 4 Nell'esercito, gli ufficiali sono tenuti a rispettare i loro colleghi ufficiali, e tutti gli altri devono accettare questa norma. Quando i leader nei conflitti tra i cristiani sono gentili e tolleranti e manifestano un amore e un rispetto speciali per i loro collaboratori, insegnano agli altri a fare lo stesso. La reputazione di un compagno di lavoro deve essere custodita con la sacralità. Se si vedono difetti in un altro, non si devono esaltare davanti agli altri e rendere in pubblico la loro gravità. Possono essere errori di giudizio, ma con la grazia divina possono essere superati. Dio aveva visto che gli angeli, che sono già perfetti, e che avrebbero potuto mandargli a fare lavoro migliore degli uomini; invece, al loro posto scelse gli uomini deboli, che hanno la stessa infermità dei loro fratelli, perché erano meglio preparati per questo compito. CIF 227 5 Lo stesso Pietro ha rinegato tre volte il suo Signore perché non aveva ancora acquisito lo spirito di mansuetudine e umiltà tanto necessari per occuparsi degli agnelli; ma più tardi quando divenne più sensibile, poteva avvicinarsi a loro con la dovuta tenerezza e aiutarli. Historical Sketches pp. 120,121.. ------------------------La voce del vero pastore, 31 luglio CIF 228 1 Io vi ho fatto vedere molte buone opere da parte del Padre mio; per quali di esse mi lapidate? Giovanni 10:32 CIF 228 2 "Io sono il buon Pastore -- dichiarò Gesù -- e il buon Pastore sacrifica la Sua vita per le pecore" (Giovanni 10:11)… Queste parole dette davanti a una grande congregazione, produssero una profonda impressione nei cuori dei presenti. Gli scribi e i farisei erano gelosi e invidiosi nel vedere che molti lo ricevevano favorevolmente…. Mentre lui si presentava come il buon Pastore, i farisei dicevano: "Ha un demonio, ed è pazzo, perché lo ascoltate"? E altri rispondevano: "Queste non sono le parole di un indemoniato". Può un demonio aprire gli occhi ai ciechi? CIF 228 3 In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno, e Gesù camminava nel tempio sotto il portico di Salomone. I Giudei dunque gli si fecero attorno e gli dissero: "Fino a quando turberai l'animo nostro? Se tu sei il Cristo dillo apertamente". E Gesù rispose: "Ve lo detto, e non lo credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, son quelle che testimoniano di me….Io e il Padre siamo uno". Giovanni 10: 24,25,30 CIF 228 4 I giudei compresero il significato delle sue parole e presero delle pietre per lapidarlo. Allora Gesù lì guardò e con calma disse: "Molte buone opere vi ho mostrato da parte del Padre mio; per quale di queste opere mi lapidate? "Giovanni 10:33 CIF 228 5 Cristo, la Maestà del cielo stava davanti ai suoi avversari calmi e tranquilli. I loro volti accigliati, e le loro mani piene di pietre, non spaventarono Gesù. Egli sapeva che forze invisibili, legioni di angeli, lo circondavano, e che una sola parola dalle sue labbra sarebbe stata sufficiente a trattenere la moltitudine se qualcuno avrebbe osato scagliare una sola pietra. E mentre stava di fronte a loro, perché nessuno scagliò le pietre? Fu perché la divinità attraversò l'umanità dei presenti ed essi ricevettero una rivelazione, e furono condannati perché le Sue non erano rivendicazioni comuni. CIF 228 6 Allora, le loro mani si abbassarono e le pietre Cadero a terra. Le Sue parole hanno confermato la Sua divinità, e ora la Sua presenza, la luce dei Suoi occhi, la Maestà nel Suo atteggiamento, testimoniava che Egli era il Figlio prediletto di Dio. Signs of the Times, Nov. 27, 1893.. ------------------------Quale immenso amore!, 1 agosto CIF 230 1 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre". Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio. Romani 8:15,16 CIF 230 2 Se la legge di Dio è rispettata, se la Sua giustizia è accettata, il peccatore può essere perdonato. Dio ha concesso all'uomo questo straordinario dono "per manifestare la Sua giustizia nel tempo presente, affinché egli sia giusto e giustificatore di chi ha la fede di Gesù". Romani 3:26 Con quel dono gli uomini sono salvati dalla rovina e dalla degradazione a causa del peccato per diventare figli di Dio. L'apostolo Paolo dice: avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre" ..... CIF 230 3 Insieme con l'amato Giovanni io vi chiedo di "vedere quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio". 1 Giovanni 3:1 Che amore ineguagliabile, attraverso il quale, noi peccatori possiamo ritornare a Dio. Possiamo rivolgerci a Lui dicendo: "Padre nostro", il che è un segno del nostro affetto per Lui, un pegno della Suo tenera considerazione nei nostri confronti. Egli che è il Figlio di Dio, "colui che santifica e quelli che sono santificati provengono tutti da uno, per questo motivo egli non si vergogna di chiamarli fratelli. Ebrei 2:11 Noi possiamo avere una sacra relazione con Dio, la stessa che hanno gli angeli che non sono mai caduti. Tutto l'amore paterno che è stato dato attraverso le generazioni, tutta la Sua tenerezza che ha toccato le anime umane, non è altro che una minuscola goccia davanti ad un oceano sconfinato. La lingua non può esprimerlo; la penna non può descriverlo. Possiamo meditare su quest'ogni giorno della nostra vita, possiamo scrutare diligentemente la Scrittura per capirlo, possiamo ricercare ogni potere e capacità che Dio ci ha dato nel tentativo di comprendere l'amore e la compassione del Padre celeste, e tuttavia non potremo mai comprendere pienamente la lunghezza, la larghezza, la profondità e l'altezza dell'amore di Dio nell'accettare la morte di Suo Figlio per il mondo. L'eternità stessa non può rivelarla completamente. Tuttavia mentre studiamo la Bibbia e meditiamo sulla vita di Gesù e sul piano di redenzione, questi grandi temi apriranno la nostra comprensione sempre un po' di più. E allora tutte le benedizioni che Paolo desiderava per la chiesa di Efeso le riceveremo anche noi: "... affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui, e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi, e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l'efficacia della forza della sua potenza". Efesini 1:17-19 5T, pp. 739, 740.. ------------------------Speranza e salvezza per il mondo, 2 agosto CIF 231 1 Quelli che confidano nell'Eterno sono come il monte Sion, che non può essere smosso, ma rimane in eterno. Come Gerusalemme è circondata dai monti, così l'Eterno sta intorno al suo popolo, ora e per sempre. Salmo 125:2 CIF 231 2 La croce, strumento di vergogna e tortura, ha portato speranza e salvezza al mondo. I discepoli erano uomini semplici, senza ricchezze, senza armi tranne la Parola di Dio; tuttavia, fortificati da Cristo, avanzavano predicando la storia meravigliosa della sua vita: dalla nascita alla morte. Essi raccontavano di come avessero superato tutte le difficoltà. Sebbene fossero privi di onori e di riconoscimenti mondani, si dimostrarono dei veri e propri eroi della fede. Dalle loro labbra uscivano parole di eloquenza divina che sconvolsero il mondo. In Gerusalemme, dove esisteva il più profondo pregiudizio e le più confuse idee circa Colui che era stato crocifisso come un malfattore, i discepoli continuavano a predicare con franchezza le parole di vita, presentando ai giudei l'opera e la missione di Cristo, la sua crocifissione, la sua risurrezione e ascensione al cielo. I sacerdoti e i capi del popolo ascoltavano con stupore la chiara e coraggiosa testimonianza degli apostoli. La potenza del Salvatore risorto era sui discepoli e il loro lavoro, accompagnato da segni e miracoli, ogni giorno aumentava il numero dei convertiti. La gente portava i suoi malati lungo le strade dove i discepoli dovevano passare, "Li mettevano su lettucci e giacigli, affinché, quando Pietro passava, l'ombra sua almeno ne adombrasse qualcuno". Atti 5:15 (Luzzi). Qui erano portate anche persone afflitte da spiriti immondi. La folla si raccoglieva intorno a loro e quelli che erano guariti innalzavano lodi a Dio, glorificando il nome del Redentore... CIF 231 3 Fino a questo momento tutti gli sforzi di sopprimere il nuovo insegnamento erano stati vani; ma ora entrambi, sadducei e farisei, decisero che il lavoro dei discepoli doveva essere fermato, perché stava dimostrando che essi erano colpevoli della morte di Gesù. Pieni di indignazione, i sacerdoti, con un'azione violenta, arrestarono Pietro e Giovanni, e li rinchiusero entrambi nella stessa prigione... I discepoli non furono impauriti o scoraggiati da questo trattamento... L'Iddio del cielo, l'onnipotente sovrano dell'universo, prese la faccenda dell'imprigionamento dei discepoli nelle sue stesse mani. L'angelo del Signore, nella notte, aprì le porte della prigione, e disse ai discepoli: "Andate, presentatevi nel tempio e quivi annunziate al popolo tutte le parole di questa Vita". Atti 5:20... Poco prima della sua crocifissione, Cristo li fece eredi della sua pace. "Io vi lascio pace -- Egli disse -- vi do la mia pace... CIF 231 4 Questa non è la pace che si ottiene conformandosi al mondo. Cristo mai acquistò la pace attraverso il compromesso con il male. La pace che Cristo lasciò ai suoi discepoli è una pace interiore più che esteriore, e una pace che rimane con i suoi testimoni anche di fronte a lotte e difficoltà. AA 77-80; 84 ------------------------La grande Verità, 3 agosto CIF 232 1 sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia. 1 Pietro 1:18,19 CIF 232 2 La Parola di Dio è il grande strumento che convince gli inconvertiti che hanno grande bisogno di avere perdonati i loro peccati dal Signore. Il piano di salvezza unisce l'influenza della luce passata e presente. Queste influenze sono legate insieme dalla catena d'oro dell'obbedienza amorevole. Ricevere Cristo per fede e inchinarsi sottomessi alla volontà di Dio, rende uomini e donne, figli e figlie di Dio. Per il potere che solo il Salvatore può dare, essi diventano membri della famiglia reale, eredi di Dio e coeredi con Cristo... amare Dio con tutto il cuore, essere partecipi dell'umiliazione di Cristo e della Sua sofferenza, significano più di quanto molti comprendono. L'espiazione di Cristo è la grande verità centrale attorno alla quale si raggruppano tutte le verità che appartengono alla grande opera della redenzione. La mente dell'uomo deve fondersi con la mente di Cristo. Quest'unione santifica la comprensione dando chiarezza e forza ai pensieri... CIF 232 3 Il mondo è il nostro campo di lavoro e dobbiamo andare avanti con il nostro incarico circondati dall'atmosfera del Getsemani e del Calvario... Dio detesta l'infedeltà, odia l'indifferenza verso le questioni religiose, pretendere di essere religiosi senza veritiera religione, è un continuo ostacolo per i peccatori. Più gli uomini sono freddi e formali nella vita religiosa, più diventano egoisti e l'egoismo opera sempre contro Cristo. Possiamo avere una grande conoscenza, ma se non diventiamo possessori di una vera e autentica religione, le nostre conoscenze non hanno valore per Cristo... Dio non dica: "Io conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né caldo. Oh, fossi tu freddo o caldo! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca. Poiché tu dici: "Io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla"; e non sai invece di essere disgraziato, miserabile, povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me dell'oro affinato col fuoco per arricchirti, e delle vesti bianche per coprirti e non far apparire così la vergogna della tua nudità, e di ungerti gli occhi con del collirio, affinché tu veda. Io riprendo e castigo tutti quelli che amo; abbi dunque zelo e ravvediti". Apocalisse 3:15-19 Ogni anima può diventare ricca di tesori. In mezzo alla terribile iniquità di questo mondo, gli uomini possono servire Dio con una tale fedeltà da poter ricevere ricchezze eterne. Lavorerà per coloro che lo servono fedelmente. Può umiliare gli acerrimi persecutori del Suo popolo, rendendoli amici attraverso una credenza nella verità, o rimuovendo il loro potere di fare del male. Letter 122, 1901 ------------------------La croce è il centro, 4 agosto CIF 233 1 Ed io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me. Giovanni 12:32 CIF 233 2 La croce del Calvario sfida e alla fine sconfiggerà ogni potere terreno e quello del nemico. Nella croce vi sono tutti i centri d'influenza, e da essa tutta l'influenza va avanti. È il grande centro di attrazione, perché su di esso Cristo ha rinunciato alla Sua vita per la razza umana. Questo sacrificio è stato offerto allo scopo di riportare l'uomo allo stato di perfezione originale. Inoltre, Egli offrì all'uomo l'intera trasformazione di carattere, rendendolo più che vincitore. Coloro che nella forza di Cristo supereranno il grande nemico di Dio e dell'uomo, occuperanno una posizione nelle corti celesti sopra gli angeli che non sono mai caduti. CIF 233 3 Cristo dichiara "Ed io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me". Se la croce non trova un'influenza a suo favore, la crea. Attraverso le generazioni, la verità è rivelata sempre come verità presente. Cristo sulla croce era il mezzo con cui la misericordia e la verità s'incontrano, e la giustizia e la pace si bacia. Questo è la forza che smuove il mondo. Nel piano di Dio, tutte le ricchezze del paradiso devono essere attinte dagli uomini. Delle risorse divine nulla è considerato troppo costoso per essere confrontato con il grande dono dell'unigenito Figlio di Dio... CIF 233 4 Cristo è stato autorizzato di alitare lo stesso soffio di vita all'umanità. Coloro che lo ricevono non avranno mai fame, mai sete; accettare Cristo è la più grande gioia che si possa sentire. Studiamo quindi le parole pronunciate dal Salvatore sul Monte delle Beatitudini. Con quale intensità la Sua natura divina brillava attraverso la Sua umanità, mentre le Sue labbra pronunciavano le benedizioni su chi erano gli oggetti della Sua misericordia e amore. Li benedisse con una pienezza che mostrava che stava attingendo dall'inesauribile riserva dei tesori più ricchi. I tesori dell'eternità erano al Suo comando. Il Padre ha conferito le ricchezze del cielo al Figlio e nel fare questo non vi erano limiti. Coloro che lo accettano, Egli li riconoscerà davanti all'ospite celeste, davanti ai mondi non caduti, e davanti al mondo caduto, come Suo peculiare tesoro... Che cos'è il cristianesimo? È uno strumento di Dio per la conversione del peccatore. Gesù chiamerà tutti quelli che non hanno accettato la croce del Calvario a renderne conto. Egli dovrebbe essere elevato da coloro che ha redento morendo sulla croce di una morte vergognosa. Chiunque abbia sentito il potere della grazia di Cristo, ha una storia da raccontare. Cerca di mettere in atto metodi di lavoro che diffondano il Suo vangelo. L'umanità, attingendo dalla Sua grande Fonte di saggezza, esercita il suo potere di trasformazione sulla mente e sul cuore. Manuscript 56, 1899 ------------------------"Elevate l'uomo del Calvario"!, 5 agosto CIF 234 1 Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! Giovanni 1:20 CIF 234 2 I principi che dovrebbero sensibilizzarci per l'opera di Dio sono stati stabiliti dall'apostolo Paolo. Egli dice: "Noi siamo infatti collaboratori di Dio; voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio". 1 Corinzi 3:9 "E qualunque cosa facciate, fatelo di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini". Colossesi 3:23 Pietro esorta i credenti dicendo: "Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; chi fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli". 1 Pietro 4:10,11 Quando questi principi controllano i nostri cuori, realizziamo che l'opera è di Dio, non è nostra. Quando Cristo e la Sua gloria sono stati creati per primi, l'amore per le anime per cui Cristo è morto è la conseguenza di questa creazione. Nessun operaio deve essere assorbito dalla causa a tal punto da perdere di vista l'importanza di altri esseri umani... Nella Parola di Dio ci viene insegnato che questo è il momento nel cercare la luce di Dio. È ora dobbiamo accettare la presenza del Signore. Dovremmo guardare i movimenti della provvidenza di Dio "mentre l'esercito di Israele osservava i movimenti del nemico tra le cime dei gelsi", il segnale designato fu che il cielo li avrebbe guidato. 2 Samuele 5:22-25 Dio non può essere glorificato attraverso il Suo popolo mentre gli uomini si appoggiano su altri uomini. Il nostro attuale stato di debolezza continuerà finché Cristo non sarà esaltato, finché, come Giovanni Battista, non diremo con un cuore umile e riverente: "Bisogna che egli cresca e che io diminuisca". Giovanni 3:30 Mi è stato raccomandato di dire al nostro popolo: "Elevate l'uomo del Calvario"! Lasciate che l'umanità si abbassi; che tutti possano contemplarlo Colui nel quale sono concentrate le loro speranze di vita eterna. Il profeta Isaia dice: "Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l'impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace". Isaia 9:5 La chiesa e il mondo devono guardare al loro Redentore. Ogni voce deve accompagnare quella di Giovani ed esclamare: "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo"! Per l'anima assetata Egli è la Fonte delle acque vive. Dio dichiara: "Poiché io spanderò acqua sull'assetato e ruscelli sulla terra arida; spanderò il mio Spirito sulla tua progenie, e la mia benedizione sui tuoi discendenti". Isaia 44:3 Alle anime che cercano sinceramente la luce e che accolgono con gioia ogni raggio divino della Sua Santa Parola, a queste anime sarà data la luce. È attraverso queste anime che Dio rivela la Sua luce e la potenza che illuminerà tutta la terra con la Sua gloria. 5T, pp. 726-729 ------------------------Il Suo coronamento, 6 agosto CIF 235 1 L'Eterno, l'Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in benignità e fedeltà, che usa misericordia a migliaia, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito. Esodo 34:6,7 CIF 235 2 Coloro che accettano Cristo per fede, saranno considerati dal cielo come perle preziose per le quali il mercante ha pagato un prezzo infinito; mentre gli agenti umani che hanno trovato Cristo realizzeranno che hanno trovato un tesoro celeste. "Di nuovo, il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto ciò che ha e compera quel campo". Matteo 13:44 Mentre contemplano l'amore di Dio, mentre il piano di salvezza si apre alla loro vista, mentre il mistero della condiscendenza di Cristo diventa per loro più chiaro, mentre vedono il sacrificio che Egli ha fatto per il mondo, nulla è troppo prezioso per non rinunciare a Suo favore... CIF 235 3 Il Signore del cielo ha raccolto tutte le ricchezze dell'universo e le usa per acquistare la perla dell'umanità perduta. Il Padre ha dato tutte le Sue risorse divine nelle mani di Cristo, affinché le più ricche benedizioni del cielo potessero essere riversate sulla razza umana caduta. Dio non poteva esprimere un amore più grande di quello che ha espresso nel dare il Figlio per questo mondo. Questo dono fu fatto all'uomo per convincerlo che Dio aveva lasciato il Suo regno per lui senza alcuna riserva. La felicità presente ed eterna dell'uomo consiste nel ricevere l'amore di Dio e nel rispettare i Suoi comandamenti. Cristo è il nostro Redentore. Lui è la Parola che si è fatta carne e ha abitato in mezzo a noi. Lui è la fonte in cui possiamo essere lavati e purificati da ogni impurità. Il Suo è stato un grande sacrificio per riconciliare l'uomo con Dio. CIF 235 4 L'universo del cielo, i mondi non caduti, il mondo caduto e la confederazione del male non possono dire che Dio avrebbe potuto fare ancor di più per salvare l'uomo di quanto non abbia fatto. Il Suo dono non poteva essere più grande, più eccelso. Il Calvario rappresenta il suo coronamento. Ora è l'uomo che deve rispondere al Suo grande amore, appropriandosi della salvezza che la benedizione del Signore ha reso possibile di ottenere all'uomo. Dobbiamo mostrare il nostro apprezzamento per questo meraviglioso dono di Dio diventando partecipi della natura divina, sfuggendo la corruzione e la lussuria che hanno invaso il mondo. Dobbiamo mostrare la nostra gratitudine a Dio divenendo collaboratori di Gesù Cristo, e rappresentanti del Suo carattere nel mondo... Il Signore considera le anime come perle preziose... E mentre elevano Cristo, i loro occhi possono vedere come Egli è unito con la famiglia umana. Allora diventano saggi, e con grande umiltà presentano alle anime provate e tentate la sublime realtà della grazia salvifica di Dio. Youth's Instructor, October 17, 1895) .. ------------------------Cristo è morto per noi, 7 agosto CIF 236 1 perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl'ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito, 1 Pietro 3:18 CIF 236 2 La croce del Calvario ci attrae offrendoci il motivo perché dovremmo amare il nostro Salvatore, e perché dovremmo considerarlo il primo, l'ultimo e il migliore in tutto. Dovremmo andare ai piedi della croce con umiltà e pentimento. E là, mentre meditiamo il Salvatore agonizzante, il giusto per gli ingiusti, possiamo imparare la lezione di umiltà e mansuetudine. Egli con una sola parola avrebbe potuto chiamare legioni di angeli in Suo aiuto per evitare insulti e odio, ma si sacrificò per i peccatori senza fare minacce e in silenzio. Lui pregò sulla croce per i Suoi assassini; con la Sua morte pagò un prezzo infinito per ognuno di loro. Sopportò la pena dei peccati degli uomini senza un minimo lamento. Il Suo trono è eterno e il Suo regno non avrà fine. Voi, che cercate solo i piaceri nelle gioie proibite e nelle indulgenze peccaminose, venite verso Cristo, guardate la croce del Calvario, guardate la vittima che soffre al posto vostro. Solo presso a Lui potete trovare la saggezza, la Fonte della vita e la vera felicità. CIF 236 3 Voi, che vi lamentiate e mormoriate per piccoli inconvenienti e per le prove che state affrontando in questa vita, guardate a Gesù, l'Autore e sostenitore della vostra fede. Egli lasciò il Suo trono reale, il Suo comando supremo, e mettendo da parte la Sua divinità, si rivestì di umanità. Per il vostro bene fu respinto e disprezzato. Diventò povero, affinché voi attraverso la Sua povertà possiate diventare ricchi. Affidate a Lui con fede le vostre prove e i vostri guai? Non dovete dimenticare che Egli non ha mai nutrito la vendetta, anzi, pregò per i Suoi assassini dicendo: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno". Luca 23:34 CIF 236 4 Davanti a tutti noi c'è un grande lavoro da fare per estirpare l'orgoglio e la vanità che occupano i nostri cuori, e attraverso la penitenza e la fede possiamo avvicinarci a Cristo... Dobbiamo rinnegare il nostro Io e combattere continuamente contro l'orgoglio. Dobbiamo nasconderci in Gesù e lasciarlo partecipare alla nostra vita mediante il nostro carattere. Mentre guardiamo costantemente a Chi è stato trafitto a causa nostra, acquisiremo forza per rimanere sempre con Lui. Le nostre vite e il nostro comportamento testimoniano quanto realmente amiamo il nostro Redentore, Chi ci ha comprati a caro prezzo. Accostiamoci quindi a Lui per avere la pace e la felicità. Signs of the Times, March 17, 1887 ------------------------Anime salvate dal potere di Satana, 8 agosto CIF 237 1 L'Eterno disse a Satana: «Ti sgridi l'Eterno, o Satana! Sì, l'Eterno che ha scelto Gerusalemme ti sgridi! Non è forse costui un tizzone strappato dal fuoco?» Zaccaria 3:2 CIF 237 2 Tramite il piano della salvezza Gesù elimina l'influsso di Satana sulla famiglia umana e la libera dalla sua potenza. Allora tutto l'odio e tutta la malizia del principe del male si inaspriscono in presenza della supremazia del Cristo. Egli mette in atto tutta la sua potenza e la sua astuzia per strappare al Signore gli uomini che hanno accettato la salvezza. Egli li spinge allo scetticismo inducendoli a perdere la fiducia in Dio e a separarsi dal suo amore. Egli li invita a infrangere la legge e poi li reclama come suoi prigionieri contestando il diritto di Cristo di sottrarli a lui. Satana sa che tutti coloro che chiedono a Dio il perdono e la grazia saranno esauditi, ecco perché presenta loro i peccati commessi affinché si scoraggino. Egli crea continuamente occasioni in cui coloro che si impegnano a ubbidire al Signore sono portati a lamentarsi. Cerca anche di mettere sotto una cattiva luce le loro azioni migliori. Tramite numerosi espedienti, di una crudeltà e astuzia incredibili, cerca di provocare la loro condanna. Con le sue forze l'uomo non può far fronte alle accuse del nemico. In piedi davanti a Dio, con gli abiti macchiati dal peccato, confessa le sue colpe. Ma Gesù, nostro Avvocato, presenta delle forti argomentazioni in favore di tutti coloro che pentiti e con fede si sono affidati a lui. Egli difende la loro causa e con le potenti argomentazioni del Calvario vince il loro accusatore. CIF 237 3 La sua perfetta ubbidienza alla legge di Dio gli ha dato ogni potere in cielo e sulla terra e quindi può chiedere al Padre suo misericordia e riconciliazione per l'uomo colpevole. All'accusatore del suo popolo egli dichiara: "Il Signore ti riduca al silenzio, Satana...". Questo popolo è stato riscattato dal mio sangue, è un tizzone strappato dal fuoco! A chi confida in lui, egli dà questa certezza: "...Ho tolto il tuo peccato e ti darò da indossare abiti da festa". Zaccaria 3:2, 4. Tutti coloro che hanno indossato l'abito della giustizia di Cristo saranno considerati come i suoi eletti, i suoi fedeli e i suoi giusti. Satana non avrà nessun potere per strapparli dalle mani del Salvatore. Nessun uomo che reclama la sua protezione con fede soccomberà sotto la potenza del nemico. La parola di Dio ce ne dà la certezza. Cfr. Isaia 27:5. La promessa fatta a Giosuè è valida anche per noi: "...Se ti comporti come io desidero e se osservi le mie leggi... ti renderò degno di stare tra quelli che ora sono davanti a me". Zaccaria 3:7. Gli angeli di Dio saranno accanto a noi... Nessuno può difendersi dalle accuse di Satana a parte Cristo. Con argomenti fondati sui Suoi meriti, Egli solo è in grado di farlo tacere. 5T, pp. 470-472 ------------------------Conquistatore oltre ogni potere di tenebre, 9 agosto CIF 238 1 Ma quanto a me, non avvenga mai che io mi vanti all'infuori della croce del Signor nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me e io al mondo. Galati 6:14 CIF 238 2 Cristo lasciò la Sua corte celeste e venne su questa terra per vivere la vita degli esseri umani. Questo sacrificio doveva dimostrare che le accuse di Satana contro Dio erano false, che era impossibile per l'uomo obbedire alle leggi del regno di Dio. Uguale al Padre, onorato e adorato dagli angeli, Cristo si è umiliato al posto nostro. È venuto su questa terra per vivere una vita di sofferenza. Eppure l'impronta della divinità ricade sulla Sua umanità. Venne come un Maestro divino per elevare gli esseri umani, per ripristinare la loro capacità fisica, mentale e spirituale. Non c'è nessuno che possa spiegare il mistero dell'incarnazione di Cristo. Eppure sappiamo che venne su questa terra e visse da uomo tra gli uomini. Gesù Cristo come l'uomo, non era il Signore Dio onnipotente, eppure è Uno con il Padre. La Sua divinità non scomparve sotto la tortura del Calvario, tuttavia, è pur vero, che "Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna". Giovanni 3:16 Ad ogni modo, Satana cercò di impedire a Gesù di sviluppare un'infanzia perfetta, una virilità impeccabile, un sacro ministero e un sacrificio senza macchia. Ma fu sconfitto. Non poteva condurre Gesù al peccato. Non poteva né scoraggiarlo né impedirgli di fare ciò che era venuto a fare in questo mondo. Sin dal deserto fino al Calvario l'ira di Satana lo colpiva, ma più era spietato, più il Figlio di Dio si aggrappava alla mano di Suo Padre e proseguì nel sentiero tracciato dalla sofferenza e il sangue. The SDA Bible Commentary, Ellen G. White Comments, vol. 5, p. 1129, 1130.. CIF 238 3 Cristo fu crocefisso e nella Sua morte le potenze dell'inferno sembravano prevalere. Ma anche quando sulla croce il Salvatore gridò: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato"? -- vinse contro il potere delle tenebre. E mentre pronunciava le parole "È compiuto", l'oscurità della mezzanotte nascondeva la Sua agonia agli occhi degli spettatori. Durante lunghe ore della agonia era stato visto dalla moltitudine che lo scherniva. Ma in questo stesso momento Egli era misericordiosamente coperto dal manto regale del Padre. Alla Sua morte, ci fu un violento terremoto. La gente fu scossa insieme alla terra. Poi seguì una confusione e costernazione... Tutta la creazione sembrava tremare. Era come se la natura stesse protestando contro l'omicidio del Figlio di Dio. La morte di Cristo sulla croce ha pagato il riscatto per ogni essere umano. Cristo ha pagato per tutti i peccati del mondo, e per mezzo della Sua espiazione, offrì la redenzione e la grazia al genere umano caduto. Manuscript 140, 1903 ------------------------Per fede Cristo divenne vincitore, 10 agosto CIF 239 1 «Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito". Luca 23:46 CIF 239 2 L'innocente Figlio di Dio era là, appeso alla croce; la sua carne era lacerata dalle ferite; le sue mani, che si erano tanto prodigate per benedire, erano inchiodate; anche i suoi piedi, instancabili nel servizio, erano stati fissati al legno; la testa regale era trafitta da una corona di spine; quelle labbra tremanti esprimevano gemiti di dolore. Tutto quello che Egli ha sopportato, le gocce di sangue che scendevano dal suo capo, dalle sue mani e dai suoi piedi, l'agonia del suo corpo e l'inesprimibile angoscia della sua anima per la separazione dal Padre, annunciano a ogni uomo questo messaggio: è per te che il Figlio di Dio ha acconsentito a portare il peso del peccato, e per te ha strappato alla morte il suo dominio e ha aperto le porte del cielo. Colui che placò le onde agitate, che fece tremare e fuggire i demoni e le malattie, che aprì gli occhi ai ciechi e chiamò alla vita i morti, si offre sulla croce in sacrificio perché ti ama. Egli prende su di sé il peccato, subisce la collera della giustizia divina e diviene Egli stesso peccato, per amor tuo. CIF 239 3 I presenti, in silenzio, osservavano la fine di quella scena terribile. Il sole risplendeva, ma la croce restava avvolta nelle tenebre. Sacerdoti e capi guardavano verso Gerusalemme: una densa nuvola si stendeva sulla città e sulla pianura della Giudea. Il Sole di giustizia, la Luce del mondo ritraeva i suoi raggi da quella città, che una volta aveva goduto di tanti privilegi. I lampi minacciosi della collera di Dio erano diretti verso Gerusalemme, la città destinata alla distruzione. All'improvviso si dissipò anche l'oscurità che avvolgeva la croce, e Gesù, con voce chiara e risonante che parve riecheggiare attraverso tutto il creato, gridò: "È compiuto!... Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio". Giovanni 19:30; Luca 23:46. Una luce avvolgeva la croce e il volto del Salvatore risplendeva di una gloria simile a quella del sole. Allora piegò il capo sul petto e spirò. CIF 239 4 In mezzo alle tenebre orrende, apparentemente abbandonato da Dio, il Cristo aveva bevuto sino in fondo la coppa del dolore umano. In quelle ore terribili aveva confidato nella benevola accettazione del suo sacrificio, di cui il Padre aveva testimoniato nel passato. Egli conosceva il carattere del Padre, ne comprendeva la giustizia, la misericordia e il grande amore; e poneva la sua piena fiducia in colui alla cui volontà aveva sempre ubbidito con gioia. Affidandosi al Padre, in piena sottomissione, superò il senso del suo distacco. Per fede il Cristo riportò la vittoria. DA 755,756 ------------------------Vegliate, credete, e vivrete, 11 agosto CIF 240 1 Dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi. 1 Pietro 1:5 CIF 240 2 Coloro che vogliono dipendere dalla propria giustizia invece che fare affidamento sulla giustizia di Cristo, perderanno il premio; saranno pesati sulla bilancia del santuario e trovati mancanti. Tutti quelli che si battono per il prezioso dono della vita eterna, devono diffidare delle proprie forze, e per mezzo della preghiera affidare le loro anime indifese a Cristo. Si studia ancora troppo poco la Sacra Scrittura per trovare il giusto modo di vivere. La maggioranza di chi professa di credere in Cristo, ha ancora idee superficiali su ciò che costituisce il carattere cristiano... CIF 240 3 Non vi ingannate pensando che la vostra rettitudine vi porterà in armonia con Dio. Non dimenticate che agli occhi di Dio siete ancora dei peccatori. Non cessate di guardare Gesù innalzato sulla croce, e mentre guardate, credete e vivrete, poiché solo mediante la fede nel sacrificio espiatorio potrete essere giustificati attraverso la redenzione che è in Cristo Gesù. Dovete credere di essere stati perdonati, ma non solo per le trasgressioni e disobbedienza, ma anche nella sottomissione alla volontà di Dio. Se attraverso la fede vi afferrate alla giustizia di Cristo, non siate incuranti riguardo ai vostri pensieri, parole e opere. Non cessate mai di studiare, affinché Cristo vi possa indicare la via, perché solo Lui può farlo mediante la Sua grazia. "Dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi". La fede è un dono di Dio. CIF 240 4 Per crescere nella grazia e nella conoscenza di Cristo, è essenziale meditare molto su grandi temi della redenzione. Dovreste chiedervi perché Cristo ha preso l'umanità su di Sé, perché ha sofferto sulla croce, perché ha portato i peccati degli uomini, perché è diventato peccato e giustizia per noi. Dovreste studiare molto per imparare perché Egli è asceso al cielo con la natura umana, e qual è il Suo compito riguardo a noi, oggi... Se i pensieri di Cristo, la Sua opera e il Suo carattere, sono da voi apprezzati, allora conoscerete la verità totalmente, e sarete abilitati a entrare in possesso di prezioso gioiello di verità. Apprezzando il carattere di Cristo, attraverso la comunione con Dio, il peccato diventerà odioso per voi. Mentre meditate sulle cose celesti e camminate con Dio, come fece Enoc, metterete da parte ogni vostro problema e il peccato che vi affligge, e la vostra corsa sarà più leggera. Per resistere a tutte le prove, dovete costruire il vostro carattere sulla Riccia che è Gesù Cristo. Signs of the Times, Dec. 1, 1890 ------------------------Trasformazione mediante Cristo, 12 agosto CIF 241 1 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove. 2 Corinzi 5:17 CIF 241 2 Chi accetta Cristo, subisce un grande cambiamento del carattere; perché "se uno è in Cristo, egli è una nuova creatura". Incontrando chi, pur professando il cristianesimo, continua a manifestare vecchi desideri carnali nella parola e nell'azione, possiamo dedurre che non è in Cristo, che la Sua grazia trasformatrice non ha toccato l'anima, non ha plasmato il carattere e non ha purificato il cuore della persona. Chi ha una conoscenza sperimentale della grazia di Cristo, sentirà l'obbligo nei Suoi confronti di diventare rappresentante del Suo potere nel mondo. Capirà che, Chi non ha conosciuto peccato è stato fatto peccato per loro, affinché fosse giustificato mediante la giustizia di Dio in Lui. Una volta apprezzato, questo dono consentirà di avere una visione corretta dell'opera del nostro Redentore. I veri cristiani comprenderanno che mentre erano separati da Lui a causa dell'impenitenza e del peccato, Egli non lì ha abbandonati, anzi, intercede per loro, affinché potessero ricevere i benefici della salvezza che Egli aveva acquistato per loro mediante il sacrificio infinito. Accettando Cristo, sanno che devono uscire dal mondo per essere separati dalle cose impure, affinché possano chiamarsi figli di Dio. Devono amare Cristo in modo immenso. È impossibile per le menti finite avere una giusta stima dell'amore di Dio verso le Sue creature cadute. Siamo sempre in pericolo di dimenticare questo grande amore, perché non riusciamo a meditare su di esso e permettiamo a noi stessi di essere assorbiti nelle cose di questo mondo. Permettiamo di dividere i nostri cuori dalla Fonte della felicità a causa dei nostri affetti per le cose mondane. Cristo dovrebbe essere il tema dei nostri pensieri, l'oggetto del nostro più tenero affetto. Dovremmo fare il possibile affinché la nostra mente si soffermi sulle preziose caratteristiche del nostro Signore; dovremmo contemplare le ricche promesse della Sua Parola; dovremmo meditare sulle glorie del cielo. Non dovremmo mai accontentarci delle cose occasionali che riguardano il nostro Redentore; la nostra mente dovrebbe rimanere su Dio con continua fiducia nella Sua Parola. Dobbiamo studiare diligentemente le Scritture in modo di acquisire una comprensione delle affermazioni che Cristo ha su di noi e per ricevere la retta visione della verità. La nostra volontà deve essere sottomessa a quella di Dio. La preziosa luce di Cristo splende sul nostro cammino, e gli angeli non smettono di interessarsi del nostro benessere... se testimonieremo l'amore di Cristo con umiliazione e abnegazione, nella Sua morte sul Calvario, allora intoneremo i canti di gratitudine e la speranza della Sua prossima venuta. The Signs of the Times, December 8, 1890 ------------------------La grazia del Suo carattere, 13 agosto CIF 242 1 «In verità, in verità io vi dico che da ora in poi vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo». Giovanni 1:51 CIF 242 2 Dio ci ha dato un perfetto esempio di carattere del Cristo che dobbiamo sempre tenere in vista davanti a noi. Attraverso la forza che Cristo ci impartisce, possiamo osservare la legge di Dio. Dobbiamo essere figli obbedienti nonostante le prove e le difficoltà. Non dobbiamo aspettarci di entrare in paradiso senza passare per conflitti e prove, se non ci appoggiamo sulle nostre forze, ma accettiamo la volontà di Dio, non saremo lasciati soli per combattere le battaglie della vita. C'è un grande lavoro da fare nel mondo, e ognuno di noi dovrebbe permettere che la Sua luce risplenda sul sentiero degli altri. Abbiamo bisogno di raccogliere i divini raggi di luce da Cristo. Per guadagnare un paradiso, dobbiamo studiare le Scritture per conoscere la Sua verità, perché in essa si trovano i preziosi gioielli. Ora è il momento per prepararci a ricevere ciò che Egli sta preparando per noi; ma per fare questo, dobbiamo accettare Cristo nella nostra vita ogni giorno, perché quelli che dimorano nella beatitudine, devono avere cuori liberi da ogni invidia, gelosia, odio, malizia ed egoismo. Gesù desidera fare cose grandi per noi, riempirci di tutta la pienezza di Dio. Dovremmo credere nelle Sue promesse. Signs of the Times, Dec. 8, 1890 CIF 242 3 È Cristo che unisce la terra con il cielo con la scala ideale che Giacobbe vide nella sua visione a Bethel. Quando siamo stati separati da Dio, Cristo è venuto per riconciliarci con il Padre. Nell'amore compassionevole pose il Suo braccio umano sulla razza caduta, e col Suo braccio divino afferrò il trono dell'Infinito, collegando così l'uomo finito con il Dio infinito; attraverso il piano di salvezza siamo uniti al cielo. Attraverso i meriti di un Redentore crocefisso e risorto, possiamo guardare in alto e vedere la gloria di Dio che splende dal cielo sulla terra. Dovremmo essere grati a Dio per il piano di salvezza. Siamo stati benedetti con molte benedizioni e in cambio dovremmo dare a Dio i nostri cuori indivisi. Quanto è triste mentre attraverso la nostra indifferenza verso i nostri interessi eterni, ci allontaniamo da Cristo... Non vediamo la gloria di Dio brillare su ogni gradino della scala perché non avanziamo con Cristo. Se lo facessimo, potremmo riflettere la Sua immagine, avere purezza di carattere e diventare la luce per il mondo. Dovremmo vederlo continuamente al fine di essere incantati dalla grazia del Suo carattere. Solo allora non mancheremmo di parlare di Lui e del Suo amore. Dovremmo avere ricche benedizioni che il mondo non può dare o togliere. E infine, dovremmo perdere il gusto per il peccato. Ibid. Dec. 15, 1890 ------------------------Immacolato Figlio di Dio, 14 agosto CIF 243 1 Perciò gli darò la sua parte fra i grandi, ed egli dividerà il bottino con i potenti... egli ha portato il peccato di molti e ha interceduto per i trasgressori Isaia 53:12 CIF 243 2 Mentre i discepoli contendevano su chi dovesse essere il più grande nel regno promesso, Gesù, "dopo aver messo dell'acqua in una bacinella, cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui era cinto". Giovanni 13:5 Il Suo ministero era quasi completo. Aveva solo poche altre lezioni da impartire. E affinché non dimenticassero mai l'umiltà dell'Agnello di Dio puro e immacolato, lavò i piedi dei Suoi discepoli. Per noi dovrebbe essere molto importante ricordare quella scena finale del nostro Redentore. Dalle Sue afflizioni a causa delle tentazioni cui andava incontro, dobbiamo imparare una grande lezione. Sarebbe opportuno che potessimo trascorrere ogni giorno una profonda riflessione sulla vita di Gesù cominciando dalla mangiatoia fino al Calvario. Dovremmo meditare su queste scene, punto per punto, specialmente sulle ultime scene della Sua vita terrena. Mediante la studio dei Suoi insegnamenti e delle sofferenze, e l'infinito sacrificio fatto per la razza umana, può fortificare la nostra fede. Tutti dobbiamo imparare la lezione di penitenza e di fede ai piedi della croce. Cristo ha sofferto l'umiliazione per salvarci dalla morte eterna. Ha accettato di essere disprezzato, schernito e maltrattato al fine di proteggere noi. Egli divenne la nostra trasgressione che raccoglieva il velo delle tenebre sulla Sua anima divina. Egli nella Sua angoscia gridò a causa dell'immane sofferenza come chi è ferito e abbandonato da Dio. Egli sopportò i nostri dolori; è fu sottoposto a una dura prova per i nostri peccati. Offrì la Sua stessa vita per noi peccatori, affinché fossimo giustificati davanti a Dio per mezzo di Lui. Tutto ciò che è nobile e generoso nell'uomo proviene dalla contemplazione di Cristo sulla croce... La potente dimostrazione della croce condannerà il peccato. L'amore divino di Dio per i peccatori, espresso nel dono di Suo Figlio che soffrì vergogna e morte affinché noi possiamo essere elevati e ricevere la vita eterna, è lo studio di una vita intera. Vi esorto a studiare di continuo la croce di Cristo. Chiunque di voi tiene ancora orgoglio e vanagloria, chi si aspetta ricevere gli applausi degli uomini, dovrebbe piuttosto imparare a elogiare il valore del Figlio di Dio che è stato respinto, disprezzato, oltraggiato; eppure Egli è venuto a riscattarci. Quanto insignificante apparirebbe tutto l'onore che l'uomo finito riesce a elargire... Richiede uno sforzo costante, serio e vigile controllare se stessi, per mantenere Gesù in primo piano. 4T, pp. 374-376 ------------------------Il valore di un'anima, 15 agosto CIF 244 1 E non solo, ma anche ci vantiamo in Dio per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, tramite il quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione. Romani 5:11 CIF 244 2 Coloro che alla fine vinceranno, avranno vissuto momenti difficili e affrontato dubbi e perplessità nella loro esperienza spirituale. Nonostante questo, non devono perdere la fiducia perché essa è un elemento importante per la loro disciplina alla scuola del Cristo ed è essenziale per eliminare tutto ciò che è superfluo e di scarso valore. I figli di Dio devono resistere con fermezza agli attacchi del nemico e devono superare gli ostacoli che Satana pone sulla loro strada. CIF 244 3 Egli cercherà di dissuadere i discepoli del Cristo dalla preghiera e dallo studio delle Scritture e oscurerà il loro cammino per offuscare l'immagine del Cristo e le glorie della vita eterna. Egli è felice quando i figli di Dio vivono nell'incertezza, nelle difficoltà e nell'eterno dubbio. Fa di tutto per rendere il sentiero il più penoso possibile. Ma se continuerete a guardare verso l'alto, non pensando continuamente alle vostre difficoltà, non vi perderete d'animo lungo il cammino. Presto Gesù vi tenderà la mano per aiutarvi e voi non dovrete fare altro che afferrarla con fiducia per farvi condurre da lui. Se ci crederete, la vostra speranza sarà sempre viva. CIF 244 4 Gesù è la luce del mondo e voi dovete seguire il suo esempio. Egli vi aiuterà a sviluppare un carattere forte ed equilibrato. Satana non può intaccare un carattere simile. Il Signore ha un compito da svolgere per ognuno di noi. Egli non ha previsto che fossimo sostenuti dalla lode e dalla simpatia degli uomini, ma che vivessimo grazie alla potenza del Signore. Dio ci ha offerto il dono più bello, suo Figlio, per elevarci, nobilitarci e prepararci per vivere nel suo regno dopo averci rivestiti della perfezione del suo carattere. Gesù venne sulla terra e visse proprio come si aspetta che anche noi viviamo... CIF 244 5 Dio vuole che la nostra opera venga portata avanti con una fede ben salda e con speranza, non con scetticismo. Quando leggiamo la Bibbia siamo felici della notizia che, grazie al Padre che ha permesso che Gesù venisse nel mondo, chi crede in Cristo non morirà ma vivrà per sempre. Tutto ciò che impariamo può essere utilizzato da Dio per la proclamazione del messaggio della verità. Il nostro carattere e la nostra vita devono manifestare un cristianesimo vivo e autentico. Devono presentare la croce del Cristo agli uomini. Alla luce della croce, ogni persona acquista un immenso valore. Apriamo la nostra mente per comprendere le Scritture e nutriamoci di quel pane spirituale che ci porterà a essere moralmente forti. MG 63,64 ------------------------Il valore del carattere di una persona, 16 agosto CIF 245 1 Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. Molto più dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui. Romani 5:8,9 CIF 245 2 Cristo crocefisso dovrebbe diventare il tema delle nostre riflessioni, e dovrebbe scuotere le più profonde emozioni della nostra anima... I veri seguaci di Cristo apprezzeranno la salvezza che Egli ha pianificato per loro; e lo seguiranno sempre. Lo considereranno un privilegio sopportare qualunque peso gravi su di loro. È solo attraverso la croce che possiamo stimare il valore dell'anima umana per la quale Cristo è morto pagando un prezzo infinito per la salvezza dell'uomo. Quale straordinaria saggezza, misericordia e amore sono manifestati sulla croce. Il valore dell'uomo può essere conosciuto solo andando al Calvario. Nel mistero della croce possiamo avere la stima di un'anima. La comunione con il Redentore del mondo è una posizione di grande responsabilità nella salvezza degli uomini. Questo lavoro richiede abnegazione, sacrificio e benevolenza; perseveranza, coraggio e fede... È necessaria una fede superiore e persistente. 2T, pp. 634,635 CIF 245 3 L'abnegazione di sé e la croce si trovano sul percorso di ogni seguace di Cristo. La croce dovrebbe superare gli affetti naturali e la volontà. Se il cuore non è interamente santificato per Dio, se la volontà, gli affetti e i pensieri non sono sottomessi alla volontà di Dio, ci sarà un fallimento nel portare avanti i principi della vera religione e nella crescita in Cristo. Ibid., p. 651 CIF 245 4 I seguaci di Cristo dovrebbero valutare le anime come le ha, valutalo Lui stesso. Dovrebbero simpatizzare con la Sua opera e con il Suo sacrificio. Che cosa sono i soldi, le case e le terre in confronto a una sola anima? Cristo ha fatto un sacrificio completo, un sacrificio sufficiente per salvare ogni figlio e figlia di Adamo, e chiunque mostra pentimento verso Dio per aver trasgredito la Sua legge, e manifestare la fede in nostro Signore Gesù Cristo. Tuttavia, nonostante il sacrificio sia stato completo, pochi acconsentono a vivere in obbedienza, di conseguenza non possono essere salvati. Pochi sono disposti a imitare le Sue incredibili privazioni, a sopportare le Sue sofferenze e persecuzioni e a condividere il Suo lavoro estenuante per portare la luce alla gente... Cristo è il Capitano della nostra salvezza, e con le Sue sofferenze e sacrifici Egli ha dato un esempio a tutti i Suoi seguaci come vegliare e pregare, per poter correttamente rappresentare l'amore e che dimora in Lui per la razza umana caduta. Ibid., p. 664 ------------------------Cristo eleva l'umanità, 17 agosto CIF 246 1 Infatti, colui che santifica e quelli che sono santificati provengono tutti da uno; per questo motivo egli non si vergogna di chiamarli fratelli. Ebrei 2:11 CIF 246 2 Dio offrì suo Figlio all'umanità decaduta non solo perché vivesse fra gli uomini, si immedesimasse nella loro realtà, ne comprendesse profondamente gli interessi e le necessità, unendosi indissolubilmente a loro tanto da non vergognarsi "...di chiamarli fratelli" (Ebrei 2:11), ma anche perché proprio lui, che era uno con Dio, ne portasse i peccati e morisse per loro. Il Cristo, nostro sacrificio, nostro avvocato e nostro fratello, che si presenta al Padre nella sua dimensione umana, rimarrà in eterno il Figlio dell'uomo. CIF 246 3 Questo piano è stato concepito per dare all'uomo la possibilità di risollevarsi dalla miseria e dalla degradazione del peccato, riflettere l'amore di Dio e condividerne la gioia e la purezza. CIF 246 4 Il sacrificio che il Padre ha accettato per la nostra redenzione, permettendo che suo Figlio morisse per noi, dovrebbe farci comprendere quali mete possiamo raggiungere grazie al Cristo. CIF 246 5 L'apostolo Giovanni, contemplando l'immenso amore del Padre per l'umanità perduta, fu pervaso da un sentimento di rispetto e di adorazione. Non trovando parole adatte per esprimerne la grandezza e la bontà, invitò gli uomini a contemplarlo: "Vedete come ci ha voluto bene il Padre! Egli ci ha chiamati a essere suoi figli...". 1 Giovanni 3:1. CIF 246 6 L'uomo assume così un valore enorme! Mentre a causa del peccato l'umanità era soggetta a Satana, grazie alla fede nel sacrificio espiatorio del Cristo i figli di Adamo possono diventare figli di Dio. ST 14,15 CIF 246 7 Il Cristo, assumendo la natura umana, ha nobilitato l'uomo; grazie a lui anche l'individuo più corrotto può diventare degno del nome di "figlio di Dio". Solo un amore infinito, quell'amore straordinario di Dio per un mondo che non lo ama, può renderci figli del Re del cielo. Esso deve costituire il soggetto di una profonda riflessione e porre la mente e l'intero essere sotto il controllo della volontà di Dio. CIF 246 8 Osservando il carattere di Dio, alla luce dell'esperienza della croce, notiamo che la misericordia, la sensibilità e il perdono si armonizzano con la giustizia e comprendiamo con sempre maggiore chiarezza quell'amore così grande e intenso che supera anche il più profondo affetto di una madre per il figlio ribelle. ST 21,22 ------------------------Un'atmosfera di speranza e felicità, 18 agosto CIF 247 1 Rallegratevi del continuo nel Signore; lo ripeto ancora: Rallegratevi! Filippesi 4:4 CIF 247 2 A ogni cristiano è concesso di raccogliere i raggi di luce eterna dal trono di gloria e di riflettere questi raggi non solo sulle strade, ma sui sentieri di coloro con i quali sono in stretto contatto. Portando parole di speranza e d'incoraggiamento, egli può guidarli sul sentiero verso il cielo e verso la gloria. Egli può insegnarli a cercare la Verità eterna, le ricchezze e l'eredità immortali, che sono al di sopra di tutte le cose terrene. Rallegratevi del continuo nel Signore (Filippesi4:4) dice l'Apostolo, lo ripeto ancora rallegratevi? Ovunque andiamo, dobbiamo portare un clima di speranza cristiana e allegria; poi quelli che sono in Cristo, potranno vedere la loro religione svilupparsi, e i non credenti vedranno la sincerità della nostra fede. Abbiamo bisogno di vedere che la distanza dal cielo sta diminuendo, che la luce e la gioia stanno avvolgendo sempre di più la terra. Abbiamo bisogno di credere nella pienezza della beata speranza. Se siamo costantemente 'colmi di speranza', saremo in grado di parlare parole d'incoraggiamento a coloro che incontriamo. "Uno prova gioia quando può dare una risposta, e quanto è buona una parola detta al tempo giusto"! Proverbi 15:23 CIF 247 3 Le anime stanno morendo per mancanza del nostro sostegno. Ma uniti a non credenti possiamo glorificare Dio insieme a loro; dobbiamo dimostrare davanti a loro la nostra gratitudine a Dio e gioia. Come cristiani, siamo esortati a non abbandonare la nostra comune adunanza, e di consolare gli altri. In questi incontri tenuti ogni settimana, dobbiamo aggiungere bontà e misericordia di Dio, Colui che ci libera dal peccato. In ogni momento dobbiamo testimoniare con nostro carattere o a parole, che servire il Signore è una cosa buona. In questo modo proclamiamo che la legge del Signore è perfetta, essa ristora l'anima. (Salmo 19:7) CIF 247 4 Le nostre preghiere durante le riunioni devono essere d'aiuto e d'incoraggiamento. Parlare di Dio e del Suo amore durante le riunioni, può diventare un'esperienza positiva. Ognuno ha un lavoro da compiere per rendere queste riunioni più interessanti. Se parleremo più di Gesù e meno di noi stessi, ci accorgeremo della Sua presenza. Questo può essere fatto meglio avendo una nuova esperienza quotidiana con Dio. Egli non permetterà nessuna oscurità di entrare nei nostri cuori e nei nostri incontri. Mediante il mistero e la gloria della croce posiamo stimare il valore dell'uomo, e allora vedremo e sentiremo l'importanza del nostro lavoro per i nostri simili, affinché anche loro possono essere elevati al trono di Dio. The Southern Watchman, March 7, 1905 ------------------------Abbandonarsi a Cristo, 19 agosto CIF 248 1 Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua. Luca 9:23 CIF 248 2 Quante volte veniamo in contatto con le persone che non sono felici, che non hanno la pace che Gesù solo può dare. Si professano cristiani ma non rispettano le condizioni in cui si realizza la promessa di Dio. Gesù ha detto: "Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime". Matteo 11:28,29 La ragione per cui molti sono in uno stato di agitazione è che non stanno imparando nella scuola del Maestro. Il figlio sottomesso con lo spirito di sacrificio, comprende per esperienza cosa significa avere la pace di Cristo. CIF 248 3 I veri seguaci di Cristo sanno che devono prendere il Suo giogo, condividere le Sue prove, portare i Suoi pesi; e tuttavia non si lamentano, perché la mansuetudine e l'umiltà di Cristo rendono il giogo facile e il peso leggero. Ciò che ci impedisce ad apprendere preziose lezioni di vita nella scuola di Cristo è l'amore per il piacere, l'egoismo, l'autoesaltazione, l'autostima. È dovere di ogni cristiano non permettere che le circostanze della vita ci modellino diversamente dal Modello divino. Egli deve essere fedele in qualunque posto e situazione si trovi. Egli deve fare il suo dovere con fede per migliorare le opportunità offerte da Dio, sfruttando al massimo le sue capacità. Rivolgendo il suo sguardo alla gloria di Dio, egli deve lavorare per Gesù ovunque egli sia. CIF 248 4 Dobbiamo abbandonarci a Dio con la nostra volontà e il nostro cuore, e accettare Cristo. Solo rinnegando noi stessi possiamo prendere la croce e seguire Gesù. Nessuno di noi può raggiungere il paradiso se non per la via stretta e angusta. Molti professano di essere servitori di Cristo, eppure sono riluttanti a sopportare la vergogna che Egli ha subito. Portare la croce non è una cosa che fa piacere a nessuno, specialmente quando essa si trova sul sentiero degli amanti del piacere dei loro desideri carnali e delle loro inclinazioni egoistiche... Ciò che è essenziale per avere un successo nel nostro lavoro, è la profonda conoscenza di Cristo; poiché questa conoscenza porterà sani principi di giustizia, uno spirito nobile e disinteressato, come quello del nostro Salvatore che si professa di servire. Fedeltà, cure, accuratezza ed economia, dovrebbe caratterizzare tutto il nostro lavoro, ovunque ci troviamo, sia in cucina, in officina... o in altri posti, dove si trova la vigna del Signore. The Review and Herald, September 22, 1891 .. ------------------------L'unico oggetto di suprema considerazione, 20 agosto CIF 249 1 Mi ero proposto di non sapere fra voi altro, se non Gesù Cristo e lui crocifisso... La mia parola e la mia predicazione non consistettero in parole persuasive di umana sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza. 1 Corinzi 2:2-4 CIF 249 2 Per Paolo la croce era un oggetto di supremo interesse. Da quando era stato indotto ad abbandonare la persecuzione contro i seguaci del A quel tempo Paolo aveva ricevuto una rivelazione dell'infinito amore di Dio, manifestato nella morte di Cristo, e una meravigliosa trasformazione aveva preso atto nella sua vita, armonizzando tutti i suoi piani e i suoi ideali con la volontà di Dio. Da quel momento, egli era diventato un nuovo uomo in Cristo. Paolo capì per esperienza personale che quando un peccatore contempla l'amore del Padre, come è rivelato nel sacrificio del Figlio, e si sottomette all'influsso divino, realizza un cambiamento del cuore... Al tempo della sua conversione, Paolo fu ispirato con l'ardente desiderio di aiutare i suoi simili a riconoscere Gesù di Nazareth come il Figlio dell'Iddio vivente, come Colui che è capace di trasformare e salvare ogni uomo. Da allora la sua vita era stata totalmente dedicata alla testimonianza dell'amore e della potenza di Gesù crocifisso. Nel suo grande cuore c'era simpatia per gli appartenenti di ogni ceto sociale. "Io son debitore -- Paolo dichiarò -- tanto ai Greci quanto ai Barbari, tanto ai savî quanto agli ignoranti". Romani 1:14 (Luzzi). L'amore per il Signore della gloria, che egli aveva accanitamente perseguitato, accanendosi contro i suoi santi, era il principio base della sua condotta, e la sua potente motivazione. Se mai egli avesse vacillato nell'adempimento del suo dovere, uno sguardo alla croce e al meraviglioso amore da essa rivelato, sarebbero stati sufficienti a costringerlo a fare dei piani e ad agire con spirito di abnegazione... Paolo, sospinto dallo Spirito, riferì la storia della sua miracolosa conversione e confermò la sua fede nelle scritture dell'Antico Testamento CIF 249 3 Le sue parole furono così tanto impressionanti che solo quelli che avevano l'animo pieno di odio contro la religione cristiana riuscirono a rimanere indifferenti. Le sue parole furono pronunciate con solenne fervore e i suoi ascoltatori non poterono non accorgersi che egli amava con tutto il cuore il Salvatore crocifisso e risorto. Essi videro che la sua mente era centrata in Cristo, che la sua intera vita era legata al suo Signore... Paolo comprese che la sua forza non proveniva da se stesso ma dalla presenza dello Spirito Santo che riempiva il suo cuore di un influsso salvifico e che assoggettava ogni suo pensiero a Cristo. Parlando di questa condizione, egli disse: "Portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo". 2 Corinzi 4:10 (Luzzi). Cristo fu la principale figura dell'insegnamento paolino. "Non son più io che vivo -- egli dichiarò -- ma è Cristo che vive in me". Galati 2:20 (Luzzi). Il suo io era nascosto, mentre Cristo era rivelato e innalzato. AA 245-251 ------------------------Gloria al Maestro, 21 agosto CIF 250 1 Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Filippesi 2:4 CIF 250 2 Quanto è pressante e toccante questo appello: "...Voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo, il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché, mediante la sua povertà, voi poteste diventar ricchi". 2 Corinzi 8:9. Sapete da dove proveniva, conoscete la profondità dell'umiliazione che accettò di subire. Egli si incamminò lungo la via del sacrificio e proseguì fino al momento della morte. Non ci fu un attimo di tregua per lui da quando lasciò il trono del cielo fino alla croce. Il suo amore per l'uomo gli permise di accettare le offese e sopportare gli abusi... CIF 250 3 Paolo ricorda che non dobbiamo limitarci a cercare il nostro "interesse, ma anche quello degli altri". E ci raccomanda: "Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma spogliò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce". Filippesi 2:4-8... Voi sapete, dice Pietro "...che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati..." 1 Pietro 1:18. Se tutto questo fosse stato sufficiente sarebbe stato realizzato con facilità da colui che dice: "Mio è l'argento e mio è l'oro..." Aggeo 2:8. Ma il peccatore poteva essere riscattato soltanto dal prezioso sangue del Figlio di Dio. Coloro che rinunciano ad apprezzare questo sacrificio meraviglioso e rifiutano di servire il Cristo moriranno vittime del loro egoismo... CIF 250 4 Tutti coloro che accettano il Cristo come Salvatore personale aspireranno a collaborare nella sua opera. Riflettendo su quello che Dio ha fatto per loro, proveranno un amore e una riconoscenza profondi. Desidereranno manifestare la loro gratitudine consacrando i loro talenti al servizio di Dio. Vorranno manifestare il loro amore per il Cristo e i redenti. Non eviteranno impegno, privazioni e sacrificio. Il vero collaboratore di Dio farà il possibile per glorificare il suo Maestro. Agirà in modo da adempiere alla volontà divina. Cercherà di sviluppare le sue facoltà, adempirà tutti i suoi doveri come se si trovasse in presenza di Dio. Desidererà soltanto che il Cristo riceva onore e servizio perfetti. In un quadro era stato rappresentato un bue tra l'aratro e l'altare con l'iscrizione: "Pronto per l'uno o per l'altro". Pronto per preparare il solco o per essere offerto in sacrificio sull'altare. Questa è la posizione del vero figlio di Dio. È pronto ad andare dove lo chiama il dovere, a rinunciare a se stesso, a sacrificarsi per l'opera del Redentore. MH 501,502 ------------------------Gli operatori di Dio, 22 agosto CIF 251 1 Infatti, la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria. 2 Corinzi 4:17 CIF 251 2 Se Paolo ha sopportato le persecuzioni, afflizioni e altre prove, noi cristiani di che cosa dovremmo lamentarci oggi? Quanto sono insignificanti le nostre prove alle molte afflizioni di Paolo! Quanto sono insignificanti le nostre prove rispetto a quelle di Paolo. Non sono degni di essere paragonati alla luce della gloria eterna che aspetta il vincitore. Gli operai di Dio sono consacrati alla perfezione del carattere. Per quanto grande possa essere la privazione e la sofferenza del cristiano, per quanto oscura e imperscrutabile possa sembrare la via della provvidenza, egli deve rallegrarsi nel Signore, sapendo che tutto coopera al Suo bene. Quanti ce ne sono che rattristano lo Spirito Santo lamentandosi continuamente, è questo perché hanno perso di vista Cristo. Se contempliamo Colui che ha portato i nostri dolori e morì in sacrificio per noi, affinché potessimo vedere la Sua gloria, non possiamo e non dobbiamo considerare la nostra sofferenza un peso eccessivo. Pensiamo invece al Salvatore sulla croce, pieno di lividure, percosso, deriso, senza mai lamentarsi, senza mai mormorare. Questo è il Signore del cielo, il cui trono è eterno. Tutta la Sua sofferenza e vergogna Egli ha sopportato per noi, per donarci la vita eterna. Quando ci concentriamo sulla croce di Cristo, l'intero essere viene nobilitato. La conoscenza dell'amore del Salvatore sottomette l'anima a Lui ed eleva la mente al di sopra di tutto. Allora impariamo a stimare tutte le cose temporali nella luce che brilla dalla croce. Cerchiamo di sondare le profondità dell'umiliazione a cui il nostro Salvatore è disceso per rendere l'uomo il possessore di ricchezze eterne. Mentre studiamo il piano di redenzione, il cuore sente il palpito dell'amore del Salvatore e allora sarà rapito dal fascino del Suo carattere. È l'amore di Cristo che ci fa conoscere il paradiso. Ma quando cerchiamo di parlare di questo amore, ci mancano le parole. Pensiamo alla Sua vita sulla terra, al Suo sacrificio per noi; pensiamo alla Sua missione in cielo come nostro Avvocato, alle dimore che Egli sta preparando per coloro che lo amano; e allora possiamo "...comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza". E mentre ci soffermiamo sotto la croce, otteniamo una vaga concezione dell'amore di Dio, e diciamo: "In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere l'espiazione per i nostri peccati". 1 Giovanni 4:10 Nel cuore di ogni discepolo di Cristo questo amore dovrebbe avere suo posto. Fu sulla terra che l'amore di Dio fu rivelato attraverso Gesù. E sulla terra che i Suoi figli devono testimoniare questo amore attraverso il comportamento irreprensibile. Solo così i peccatori potranno essere condotti alla croce per conoscere l'Agnello di Dio. RH, May 6, 1902 ------------------------"Vivi peccatore vivi", 23 agosto CIF 252 1 Cantate lodi all'Eterno, voi suoi santi, e celebrate la sua santità. Salmo 30:4 CIF 252 2 Se penseremo e parleremo più di Gesù e meno di noi stessi, sentiremo molto di più la Sua presenza. Se ci rifugiamo il Lui, avremo la pace, la fede e il coraggio; avremo un'esperienza così vittoriosa da raccontare, quando partecipiamo alle riunioni, e gli altri si sentiranno rinfrescati dalla nostra chiara e potente testimonianza di Dio. Questa preziosa riconoscenza alla lode e alla gloria della sua Grazia, quando è sostenuta da una vita simile a quella di Cristo, ha un potere irresistibile che opera per la salvezza delle anime. Il lato luminoso e gioioso della religione sarà rivelato da tutti quelli che ogni giorno si consacrano a Dio. Non dobbiamo disonorare il Signore con esperienze e prove deludenti e gravose. Tutte le prove che riceviamo per la nostra educazione, produrranno gioia. Tutta la vita religiosa sarà elevata, nobilitata, profumata di buone parole e opere. CIF 252 3 Nelle benedizioni di grazia che il Padre celeste ci elargisce, possiamo discernere innumerevoli testimonianze di un amore infinito, e una tenera pietà che sorpassa la pietà di una madre per il figlio ribelle. Quando studiamo il carattere divino alla luce della croce, vediamo la misericordia, la tenerezza, il perdono unito all'equità e giustizia. Usando le parole di Giovanni, esclamiamo: Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. (1 Giovanni 3:1) In mezzo al trono scorgiamo Uno con le mani e piedi e il fianco perforati. Egli ha sopportato una tale sofferenza per riconciliare l'uomo con Dio, e Dio con l'uomo. Il Padre celeste ci ha rivelato la Sua grande e infinita misericordia e che abita nella luce inaccessibile, tuttavia noi la riceviamo per i meriti di Suo Figlio. La nube di vendetta che sprigionava solo miseria e disperazione della croce ci rivela: Vivi, peccatore, vivi! Io ho pagato un riscatto per te! . CIF 252 4 Dobbiamo raccoglierci intorno alla croce. Cristo crocefisso deve essere il tema della nostra contemplazione, della nostra conversazione e delle nostre emozioni più gioiose. Dovremmo avere i servizi speciali per la lode allo scopo di ricordare sempre tutto quello che riceviamo da Dio, di esprimere la nostra gratitudine per il Suo grande amore, per imparare a confidare in Colui i cui mani e piedi sono stati inchiodati sulla croce per noi... Dovremo imparare a parlare la lingua di Canaan, a cantare gli inni di Sion. The Southern Watchman, March 7, 1905.. ------------------------L'eterno peso della Gloria, 24 agosto CIF 253 1 Mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne. 2 Corinzi 4:18 CIF 253 2 Gli anni di abnegazioni, privazioni processi, afflizioni e persecuzioni che Paolo ha sopportato, ha chiamato cose di un momento. Le cose del tempo presente non erano considerate degne di menzione se paragonate al peso eterno della gloria che li attendeva quando la guerra doveva essere finita. Queste stesse afflizioni hanno subito gli operai di Dio come mezzo per il perfezionamento del carattere cristiano. Qualunque siano le circostanze del cristiano, per quanto oscure e misteriose possano essere le vie della Provvidenza, per quanto grande sia la sua privazione e sofferenza, egli può distogliere lo sguardo dall'invisibile e dall'eterno. Ha la benedetta certezza che tutte le cose stanno funzionando per il suo bene... Lo Spirito Santo irradiava l'anima di Paolo con la luce dal cielo, e gli fu assicurato che aveva un interesse per il possesso acquistato riservato ai fedeli. Nonostante il linguaggio di Paolo forte, non sempre trovava le parole per esprimere l'eccellenza di quella gloria, onore e immortalità che i credenti avrebbero ricevuto quando Cristo sarebbe venuto. Rispetto alla scena su cui si stava soffermando l'occhio della sua mente, tutte le afflizioni temporali erano solo afflizioni momentanee, lievi, indegne di preoccupazioni. Viste alla luce della croce, le cose di questa vita erano vanità e vuoto. La gloria che lo attraeva era sostanziale, pesante, durevole, al di là del potere del linguaggio che si possa descrivere. Tuttavia, Paolo si avvicina a sperimentarlo come può, che l'immaginazione possa afferrare la realtà per quanto possibile alle menti finite. Era un peso di gloria, una pienezza di Dio, una conoscenza che era senza misura. Eppure Paolo sente che il suo parlare è diventato sottomesso, disciplinato. Non riesce a esprimere la realtà. Si allunga usando le parole espressive. Cerca i termini più ampi che il linguaggio umano può fornire, che l'immaginazione possa cogliere in una certa misura l'eccellenza superlativa della gloria. Santità, dignità, onore e felicità alla presenza di Dio sono cose che non si vedono se non attraverso la fede. Ma le cose che si vedono come l'onore mondano, il piacere, le ricchezze e la gloria mondane sono eclissate dall'eccellenza, dalla bellezza e dalla splendente gloria delle cose che non si vedono. Le cose di questo mondo sono temporali, durano solo per un tempo, mentre le cose che non sono viste, sono eterne, che durano per secoli, senza fine. Assicurare questo tesoro infinito è guadagnare tutto e non perdere nulla. The SDA Bible Commentary, Ellen G. White Comments, vol. 6, pp. 1099, 1100.. CIF 253 3 In futuro vedremo quanto "la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria". 2 Corinzi 4:17 Letter 5, 1880 ------------------------Guardando a Gesù siamo trasformati, 25 agosto CIF 254 1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui. 1 Giovanni 3:1 CIF 254 2 Per i meriti di Gesù e attraverso la Sua grazia che per fede ci è stata imputata, dobbiamo raggiungere la perfezione del carattere cristiano. Del nostro lavoro quotidiano Paolo dice: "Tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio". Ebrei 12:2 E mentre facciamo ciò, le nostre menti diventano più aperte, la nostra fede più forte e la nostra speranza rassicurata. Siamo così assorbiti dal punto di vista della Sua purezza e bellezza, e del sacrificio che Egli ha fatto per metterci in comunione con Dio, che non abbiamo più alcun dubbio né siamo scoraggiati. La manifestazione dell'amore di Dio, la Sua misericordia e la Sua bontà e l'opera dello Spirito Santo sul cuore che lo illuminano e rinnovano, ci permettono, attraverso la fede di avere una comunione così stretta con Cristo che, avendo una chiara concezione del suo carattere, siamo in grado di discernere i magistrali inganni di Satana. Guardando Gesù e confidando nei Suoi meriti, ci appropriamo delle Sue benedizioni, della Sua luce, della pace, della gioia nello Spirito Santo. E in vista delle grandi cose che Cristo ha fatto per noi, siamo pronti ad esclamare: "Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio". CIF 254 3 Fratelli e sorelle, guardando Gesù possiamo essere cambiati. Dimorando nell'amore di Dio e nel nostro Salvatore, contemplando la Sua perfezione del carattere divino e rivendicando la giustizia di Cristo per fede, dobbiamo essere trasformati nella Sua stessa immagine. Allora le nostre iniquità, la corruzione, le delusioni e le prove, scompaiono... Grazie a Dio avremmo immagini di Gesù più luminose e incoraggianti. Il nostro ragionamento accompagnato dalle benedette certezze sul Suo amore come preziosi tesori, farà sì che possiamo guardalo continuamente. Il Figlio di Dio lasciò il Suo trono celeste, rivestì la Sua divinità con l'umanità, affinché l'uomo possa essere salvato dal potere di Satana; il Suo trionfo in nostro favore, aprendo il paradiso all'uomo, rivelando alla visione umana la Divinità, svela la Sua gloria. Allora la razza umana caduta viene elevata dal rovinoso pozzo in cui il peccato li aveva immersi, per ripristinare la comunione con l'Infinito. Queste sono le immagini con le quali Dio ci invita ad allietare le stanze dell'anima. "Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria; mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne". 2 Corinzi 4:17,18 5T, pp. 744,745 ------------------------Amore e giustizia collaborano insieme, 26 agosto CIF 255 1 La benignità e la verità si sono incontrate; la giustizia e la pace si sono baciate. Salmo 85:10 CIF 255 2 Solo Dio può guidarci a riconoscere la Sua misericordia, amore, tolleranza e la tua fede che opera per amore e purifica anima. Questo è il dono di Dio. Aprendo il nostro cuore riceviamo la Parola che è come le foglie dell'albero della vita. Possa Dio riempire il tuo cuore con il Suo amore, affinché ti possa dire che... hai purificato la tua anima obbedendo alla verità. Credere in Cristo e ricevere la Sua grazia trasformante non è un'ipotesi, ma un'opera che fa sì che le virtù di Cristo si riflettano nella mente e nel carattere. Quando acquisisci questa esperienza, puoi dire: "Ho gustato e ho visto quanto l'Eterno è buono; beato l'uomo che si rifugia in lui". Salmo 34:8 CIF 255 3 Il potere della croce muoverà in te le misteriose sorgenti di speranza e timore, adorazione e amore. Gli angeli stanno guardando e aspettando; saranno testimoni del fatto che non fai parte del mondo. Gesù ti ha visto seduto ai Suoi piedi per imparare da Lui la Via, la verità e la Vita. D'ora in poi, abbandonando la tua volontà accettando quella di Cristo, hai accettato la croce che è l'oggetto centrale della vita di un cristiano. La gloria celeste splende sopra di te. Le ricchezze della grazia di cristo ti sostengono nella tua obbedienza... Sei felice di comunicare agli altri il dono che hai ricevuto. Desidero ardentemente vederti migliorare le capacità che hai ricevuto come dono di Dio, in modo che tu possa rispondere alla domanda "Che cosa devo fare per essere salvato"? Lascia che le parole escono dalle labbra santificate: "Accettando Cristo per fede come tuo personale Salvatore, sarai salvato". Dio è amore! Il peccatore che eserciterà fede nella meravigliosa efficacia della Croce di Cristo, non morirà. La croce è lo stupendo espediente con cui è armonizzato l'amore e la giustizia di Dio. È l'unico mezzo di salvezza del peccatore... CIF 255 4 L'immagine del Suo amore può essere così impresa nella mente che non può mai essere cancellata. Allora Gesù Cristo crocefisso sarà davanti a te affinché tu puoi essere partecipe della Sua dignità e della Sua sofferenza. Il mio più profondo desiderio è che tu possa guardare nel cuore di questo grande mistero e scoprire questo Suo grande amore... Quando arrenderai completamente la tua volontà alla volontà di Dio, camminerai secondo le Sue vie, imparerai di essere umile di cuore e troverai riposto per la tua anima. Ti accompagnerà una calma fiducia... Sperimenterai sempre più chiaramente la presenza del Salvatore onnipotente. Questo colmerà la tua anima di un potere divino... che le mutevoli circostanze della terra non potranno distruggere. Tieni i tuoi piedi su una Roccia solida. Letter 123, 1901… ------------------------Il nostro mondo come un campo di battaglia, 27 agosto CIF 256 1 Tenendo gli occhi su Gesù... il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio. Ebrei 12:2 CIF 256 2 "Per la gioia che l'era, posta davanti, soffrì la croce"... Gesù morì sulla croce come sacrificio per il mondo e attraverso questo sacrificio, abbiamo ricevuto la più grande benedizione che Dio possa concedere: il dono dello Spirito Santo. Questa benedizione è per tutti quelli che accettano Cristo. Il mondo caduto è il campo di battaglia, il più grande conflitto dell'universo celeste e le potenze terrene che il mondo abbia mai conosciuto. Il mondo è come un palcoscenico sul quale si sta combattendo una lotta tra il bene e il male, tra il paradiso e l'inferno. Ogni essere umano fa parte di questo conflitto. Nessuno rimane su un terreno neutro. Gli uomini possono accettare o rifiutare il Redentore del Mondo. Tutti sono testimoni o a favore o contro Gesù. Cristo invita chi sta sotto il Suo stendardo a impegnarsi nel conflitto con Lui contro il nemico come fedeli soldati, e che desiderano ereditare la corona della vita. Essi saranno adottati come figli e figlie di Dio... CIF 256 3 Il Signore Gesù invita tutti ad ascoltarlo: "Chi ha orecchi da udire, oda"! Matteo 11:15 Tutti dovrebbero ascoltare con attenzione, sottomissione e riverenza le parole di Dio: "Questo è il mio amato Figlio! Ascoltatelo! Chi di voi ascolta le parole che sono la luce e vita? È Egli che ha formato la mente dell'uomo. Ogni nobile pensiero può venire solo da Lui! Egli conosce tutti i misteri della mente umana. Dio vede che il peccato ha svilito e degradato l'uomo, e lo guarda con pietà e compassione perché molti sono sotto potere di Satana... Nelle case di alcune famiglie vi è una piccola chiesa con la croce. In essa i membri di famiglia si raccolgono per praticare un culto. I genitori fanno fedelmente il loro dovere consigliando, correggendo e guidando i suoi membri. Il padre come un pastore, e la madre come missionaria nella propria casa, stanno creando un'atmosfera sacra. Essi stanno preparando i figli per l'opera, e loro stessi si legano ai loro figli e a Dio. Così, tutti insieme diventano collaboratori del Signore e i membri della famiglia reale celeste, figli del Re celeste. Manuscript 56, 1899 ------------------------Raccolti intorno alla croce, 28 agosto CIF 257 1 Là mangerete davanti all'Eterno, il vostro DIO, e gioirete, voi e le vostre famiglie, di tutto ciò a cui avrete posto mano e in cui l'Eterno, il vostro DIO, vi avrà benedetti. Deuteronomio 12:7 CIF 257 2 Dio ordinò al popolo di Israele di organizzare così il solenne culto comune: "In quel luogo farete il banchetto sacro davanti al Signore, vostro Dio, e farete festa voi e le vostre famiglie, per ringraziare il Signore di aver benedetto il vostro lavoro". Deuteronomio 12:7. Quando facciamo qualcosa per la gloria di Dio dovremmo essere sempre allegri, animati da uno spirito di lode e ringraziamento. Non dovremmo servire il nostro Dio scontenti o addolorati, perché è un Padre sensibile e misericordioso; adorare il Signore e contribuire al progresso della sua opera dovrebbe costituire per noi un piacere. Dopo aver offerto loro la salvezza, Dio non si aspetta certo che i suoi figli si comportino come se egli fosse un padrone severo ed esigente; egli è il loro migliore amico e vuole che coloro che lo onorano lo sentano vicino, godano delle sue benedizioni e si rallegrino. Il Signore desidera che i suoi figli provino gioia e consolazione nel fare la sua volontà; desidera che tutti coloro che si riuniscono per adorarlo sentano di essere amati e protetti da lui; questo amore li aiuta a svolgere con gioia i loro doveri quotidiani e a comportarsi sempre onestamente e fedelmente. Raccogliamoci intorno alla croce. Cristo Gesù crocifisso dovrebbe essere l'argomento dei nostri pensieri e delle nostre conversazioni. Ciò che più ci emoziona, dovrebbe essere il Cristo, il Cristo crocifisso. Pensiamo a ogni benedizione che riceviamo da Dio e comprenderemo il suo amore e affideremo tutto a colui che è stato inchiodato sulla croce per noi. Possiamo elevarci verso il cielo cantando le lodi di Dio, manifestando al Signore quella gratitudine che le creature celesti gli rivolgono con canti e musica. "Chi offre come sacrificio la lode, mi onora davvero. A chi prende questa strada io mostrerò la salvezza" (Salmi 50:23), dice Dio. Avviciniamoci al Creatore con gioia, rispetto e "...canti di lode e di ringraziamento". Isaia 51:3. SC 103,104 CIF 257 3 Se chiamiamo Dio, Padre nostro, riconosciamo di essere suo figli, di avere bisogno di lasciarci guidare dalla sua saggezza, ubbidendogli sempre nella consapevolezza che il suo amore è eterno. Accetteremo il piano che ha fatto per la nostra vita. In quanto figli di Dio considereremo la sua gloria, il suo carattere, la sua famiglia, la sua opera come l'oggetto principale dei nostri interessi. Sarà nostro privilegio godere dei legami con il Padre e con ogni membro della sua famiglia, compiendo con gioia ogni azione, per umile che sia, che ci permetterà di onorare il suo nome o contribuire al benessere dei nostri fratelli. MB 105 ------------------------La natura nella luce del Calvario, 29 agosto CIF 258 1 Signore, non hai seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?" Ed egli disse loro: "Un nemico ha fatto questo". Matteo 13:27.28 CIF 258 2 Per quanto è possibile, i bambini dovrebbero essere posti, fin dai primi anni, lì dove questo meraviglioso libro di testo si apre dinanzi a loro. Fate in modo che essi contemplino le gloriose scene dipinte dal sommo Artista sulla tela cangiante dei cieli, che familiarizzino con le meraviglie della terra e del mare, che osservino il misterioso alternarsi delle stagioni e imparino a conoscere il Creatore in tutte le sue opere. Non c'è altro modo per gettare basi solide e sicure per una vera educazione. Tuttavia i bambini, entrando in contatto con la natura, potranno riconoscere in essa l'azione di forze antagoniste. Ed è qui che la natura ha bisogno di un interprete. Tutti, vedendo come il male si manifesta anche nel mondo naturale, hanno la stessa dolorosa lezione da imparare: "Un nemico ha fatto questo". Matteo 13:28. Solo grazie alla luce che s'irradia dal Calvario, l'insegnamento della natura può essere giustamente compreso. Per mezzo della storia di Betlemme e della croce si insegni come il bene deve vincere il male e come ogni benedizione che giunge fino a noi è un dono della redenzione. Il rovo e la spina, il cardo e la zizzania illustrano vivamente il male che rovina e deturpa. Nel canto degli uccelli, nello schiudersi dei fiori, in diecimila altre cose della natura, dalla quercia della foresta alla violetta che sboccia ai suoi piedi, è visibile l'amore che rigenera. La natura ci parla ancora della bontà di Dio. "...io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore, pensieri di pace e non di male". Geremia 29:11. È questo il messaggio che, alla luce della croce, si può leggere in tutta la natura. I cieli dichiarano la gloria di Dio e la terra è ricolma delle sue ricchezze. Ed 100,101 CIF 258 3 In Eden. Prima di peccare, Adamo ed Eva erano circondati di una luce meravigliosa e splendente: la luce di Dio. Essa illuminava qualsiasi cosa avvicinassero... Per coloro che ricevono la luce della vita del Cristo, la natura e nuovamente illuminata. Alla luce della croce possiamo interpretare con certezza gli insegnamenti della natura... Colui che conosce Dio e la Sua Parola per esperienza personale ha una fede assoluta nella divinità delle Sacre Scritture. Ha sperimentato che la Parola di Dio è verità e sa che non si contraddice. Egli sa che nella vera scienza nulla può smentire gli insegnamenti della Parola... Le vie di Dio rivelate nel mondo naturale e nei suoi rapporti con l'uomo, costituiscono un tesoro da cui ogni studente della scuola di Cristo può attingere. 8T 324,325 ------------------------Deponiamo le nostre trasgressioni ai piedi della croce, 30 agosto CIF 259 1 Gettiamo su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi. 1 Pietro 5:7 CIF 259 2 Il dolore, ansia, scontentezza, sensi di colpa, rimorsi, diffidenza: tuto ciò contribuisce a indebolire le forze vitali, a sviluppare il deperimento organico e condurre alla morte. MH 241 CIF 259 3 Il sentimento di colpevolezza deve essere deposto ai piedi della croce del Calvario. Il senso del peccato ha avvelenato le sorgenti della vita e la vera felicità. Gesù dice: 'Metti il tuo peso su di Me e ti darò la pace. Non perdere il rispetto di te stesso, perché ti ho comprato con il mio sangue. Sei mio! Rafforzerò la tua volontà debole; rimuoverò i tuoi rimorsi a causa del peccato. Aggrappati alla speranza con il cuore leggero; Dio accetta il tuo cuore contrito; ti offre il perdono gratuitamente; ti vuole adottare nella Sua famiglia; il caro Gesù ti guiderà passo dopo passo se solo metti la tua mano nella Sua e ti lasci guidare'. Satana cerca di trascinare le nostre menti lontano dal potente Soccorritore, per condurci a riflettere sul degrado della nostra anima. Sebbene Gesù veda le colpe del passato, Egli parla del perdono, per cui noi non dovremmo disonoralo dubitando del Suo amore... Se vi sentite essere dei grandi peccatori, Cristo è proprio ciò di cui avete bisogno, ossia in vostro grande Salvatore. Alzate quindi la testa e guardate all'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Egli ha portato tutto le vostre colpe per liberare le vostre spalle da questo grande peso. Egli vi darà riposo e si prenderà cura di voi. Vi invita a confidare nelle Sue cure perché vi ama tanto e vi porta nel Suo cuore. Mind, Character, and Personality 2:451, 452 CIF 259 4 Quando si accetta il messaggio del Vangelo nella sua forza e nella sua purezza esso rappresenta la cura migliore per le malattie originate dal peccato. Il Sole di Giustizia sorge e "...la guarigione sarà nelle sue ali". Malachia 4:2... CIF 259 5 L'amore che il Cristo infonde in tutto l'essere rappresenta una forza vivificante. Ogni elemento vitale -- cervello, cuore e sistema nervoso ne traggono benefici salutari. Esso stimola all'azione le migliori energie dell'essere; libera l'animo dal senso di colpa e dalla tristezza, dall'ansia e dalle preoccupazioni che annientano le forze vitali. Allora subentrano calma e serenità. Si prova una gioia così profonda che nulla di terreno può minarla: è la gioia che nasce dalla presenza dello Spirito Santo, una gioia che assicura salute e vita. MH 115 ------------------------Un Salvatore crocefisso e risorto, 31 agosto CIF 260 1 Io prenderò un ramoscello dalla punta del cedro più alto e lo pianterò; dalla cima dei suoi giovani rami staccherò un tenero ramoscello e lo pianterò sopra un monte alto ed elevato. Lo pianterò sull'alto monte d'Israele; metterà rami, porterà frutto e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui dimoreranno uccelli di ogni specie; essi dimoreranno all'ombra dei suoi rami. Ezechiele 17:22,23 CIF 260 2 Tutto l'universo celeste era testimone che Cristo subì la pena al posto della razza umana e che Egli fece alleanza con essa mediante la redenzione. Il trono di giustizia deve essere eternamente e per sempre reso sicuro... Con il sacrificio che Cristo stava per compiere, tutti i dubbi sarebbero stati allontanati per sempre, e la razza umana sarebbe stata salvata se solo tornasse alla fedeltà. Solo Cristo poteva restituire l'onore al governo di Dio. La croce del Calvario sarebbe stata presa in considerazione dai mondi non caduti, dall'universo celeste, dalle agenzie sataniche, dalla razza caduta e ogni bocca sarebbe stata messa a tacere. Nel fare il Suo sacrificio infinito, Cristo esalta e onora la legge divina, e fa conoscere il carattere del governo di Dio, che non poteva in nessun modo essere cambiato. Chi è in grado di descrivere le ultime scene della vita di Cristo sulla terra, il Suo giudizio, la Sua crocefissione? Chi ha visto queste scene? L'universo celeste, Dio Padre, Satana e i suoi angeli. Eventi meravigliosi accadero mentre Cristo stava subendo il tradimento. Al Suo finto processo i suoi accusatori non hanno trovato nulla che potesse provare qualsiasi colpa in Lui. Tre volte il Pilato ha dichiarato: "Non trovo alcuna colpa in Lui". Nondimeno ordinò che fosse flagellato e quindi lo consegnò nelle mani degli accusatori per subire la più crudele morte che potesse essere escogitata... CIF 260 3 Le terribili scene della crocefissione hanno dimostrato cosa l'umanità è capace di fare sotto il controllo di Satana. Hanno mostrato quale sarebbe stato il risultato se Satana avesse il controllo sul mondo. Coloro che hanno assistito a queste scene, non hanno mai dimenticato ciò di cui erano testimoni. Molti furono convertiti e raccontarono ad altri ciò che hanno visto. Gli altri che hanno udito la notizia della morte di Cristo, furono convertiti e iniziarono a studiare le Scritture. Così furono adempiute le profezie: "Così egli aspergerà molte nazioni". Isaia 52:15 "Così dice il Signore, l'Eterno: «Io prenderò un ramoscello dalla punta del cedro più alto e lo pianterò; dalla cima dei suoi giovani rami staccherò un tenero ramoscello e lo pianterò sopra un monte alto ed elevato. Lo pianterò sull'alto monte d'Israele; metterà rami, porterà frutto e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui dimoreranno uccelli di ogni specie; essi dimoreranno all'ombra dei suoi rami". Cristo era ramo, il ramo più alto del più alto cedro. Era la pianta posta dal Signore. The Signs of the Times, July 12, 1899 ------------------------La guarigione delle malattie spirituali e fisiche, 1 settembre CIF 262 1 E Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l'evangelo del regno, e sanando ogni malattia e ogni infermità fra il popolo. Matteo 4:23 CIF 262 2 Questo mondo è come un grande ospedale, ma Gesù è venuto per guarire gli ammalati e per liberare i prigionieri di Satana. Egli era sano e forte; infondeva la sua vita agli ammalati, agli afflitti e agli indemoniati, e non scacciava nessuno di tutti coloro che si rivolgevano a lui per beneficiare della sua potenza di guarigione. Sapeva che quanti gli chiedevano aiuto soffrivano per le loro colpe; ma non per questo si rifiutava di aiutarli. Quando la potenza del Cristo penetrava in quelle povere anime, esse si convincevano di peccato e molte venivano guarite sia dalle malattie spirituali sia da quelle fisiche. Il Vangelo ha sempre la stessa potenza; perché oggi non dovremmo ottenere gli stessi risultati? Il Cristo ode i lamenti di ogni sofferente. Quando uno spirito malvagio tormenta un corpo umano, Egli ne sente lo strazio. Quando la febbre inaridisce la corrente di vita, Egli ne avverte l'agonia. Gesù ora è disposto a guarire gli ammalati come quando lo era quando viveva sulla terra. I suoi discepoli sono i suoi rappresentanti e i suoi strumenti di lavoro; tramite loro desidera esercitare la sua potenza di guarigione. Il modo in cui Gesù guariva gli ammalati conteneva delle lezioni per i discepoli. Una volta sparse del fango sugli occhi di un cieco, e gli disse: "Va', lavati nella vasca di Siloe... Egli dunque andò e si lavò, e tornò che ci vedeva". Giovanni 9:7. Soltanto la potenza del gran Medico poteva guarire; ma Gesù si servì ugualmente di semplici mezzi naturali. Pur non raccomandando l'uso di medicine, Gesù sanzionò l'impiego di rimedi semplici e naturali. A molti che erano stati guariti, Gesù diceva: "Non peccar più, che non t'accada di peggio". Giovanni 5:14. Insegnava così che la malattia è il risultato della violazione delle leggi di Dio, sia di quelle della natura sia di quelle dello spirito. Non ci sarebbe tanta sofferenza nel mondo se gli uomini vivessero secondo la legge del Creatore. Il Cristo è stato la guida e il maestro dell'antico Israele e ha insegnato che la salute è il frutto dell'ubbidienza alle leggi di Dio. Il gran Medico che guariva gli ammalati in Palestina, aveva parlato al suo popolo dalla colonna di nuvola, per dir loro che cosa dovevano fare e ciò che Dio avrebbe fatto per loro. "Se ascolti attentamente la voce dell'Eterno, ch'è il tuo Dio, e fai ciò ch'è giusto agli occhi suoi e porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io non ti manderò addosso alcuna delle malattie che ho mandato addosso agli Egiziani, perché io sono l'Eterno che ti guarisco". Esodo 15:26. Fino a quando il popolo rispettò le condizioni prescritte, questa promessa si adempì. "Non vi fu alcuno, fra le sue tribù, che fosse fiacco". Salmi 105:37 DA 832,834 ------------------------La guarigione della cecità spiritual, 2 settembre CIF 263 1 L'Eterno è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità. Salmo 145:18 CIF 263 2 In mezzo agli scribi, farisei e governanti, Gesù non ha trovato i vasi per il nuovo vino. Fu costretto a lasciarli a sé stessi per occuparsi degli uomini umili, di cui cuori non erano pieni di invidia, bramosia, ipocrisia. Mentre gli scribi e i farisei rifiutarono di convertirsi gli umili pescatori obbedirono alla chiamata del divino Maestro. I discepoli che Gesù chiamava a Sé non erano istruiti ed erano ben lontani dall'essere perfetti nel carattere; eppure erano disposti a imparare dal più grande Maestro che il mondo abbia mai conosciuto. Erano uomini veramente convertiti e divennero i nuovi vasi in cui Gesù poteva versare il vino nuovo del Suo regno. Ma sebbene convertiti a Cristo, tuttavia, a causa della loro limitata comprensione -- il risultato dell'insegnamento che avevano ricevuto dagli ebrei -- non erano in grado di comprendere appieno la natura spirituale della verità che Egli poteva impartire. Il peso delle sue istruzioni era la necessità che i suoi seguaci avessero un cuore puro e santo, poiché solo la santità li avrebbe resi idonei sudditi del suo regno celeste. Il divino Seminatore sparse i chicchi di seme prezioso, che non si possono vedere fine a quando un abile lavoratore, sotto la guida dello Spirito Santo li riunisse e li presenta a noi come un sistema completo di verità, dispiegando le profondità dell'amore divino. CIF 263 3 Per tutte le età, Gesù, l'Autore della verità, attraverso i profeti e gli agenti umani, aveva presentato tutte le verità agli ebrei dalla colonna di nuvole e fuoco. Ma la verità che aveva dato si era mescolata con l'errore, ed era necessario separarla dalle eresie e del male. Era necessario riadattarla nella struttura del Vangelo, in modo che potesse risplendere nella sua lucentezza originale e illuminare l'oscurità morale del mondo. Ovunque abbia trovato una gemma di verità che abbia perso il suo giusto posto, o era stata rovinata dall'errore, l'ha resettata e impressa su di essa la firma di Jehovah. Ha dimostrato di essere la Parola e la saggezza di Dio. Le questioni ordinarie del tempo e della terra avevano assorbito le menti delle persone al tempo di Cristo, proprio come Satana aveva progettato. Il peccato aveva espulso dal cuore l'amore per Dio. Solo Cristo poteva aggiustare le rivendicazioni tra cielo e terra. La visione dell'uomo era diventata cieca, perché non teneva in considerazione il mondo spirituale ed eterno... La santità di Dio è rivelata nella persona e nell'opera di Cristo perché Gesù è venuto a rivelare il Padre.The Signs of the Times, December 11, 1893.. ------------------------La salute del corpo e dell'anima, 3 settembre CIF 264 1 Carissimo, io desidero che tu prosperi in ogni cosa e goda buona salute, come prospera la tua anima. 1 Giovanni 3:2 CIF 264 2 Tutti coloro che vogliono mantenersi in buona salute devono conoscere e osservare queste condizioni. Il Signore non vuole che ignoriamo le sue leggi, sia naturali sia spirituali. Noi dobbiamo collaborare con Dio per ristabilire la salute del corpo e quella dello spirito. È nostro dovere insegnare come si può preservare e recuperare la salute. Dovremmo usare i rimedi che la natura ci offre e indicare ai malati colui che può dare la guarigione. È nostro compito presentare con fede al Cristo gli ammalati e i sofferenti; insegnare loro a credere nel gran Medico, ad aver fiducia nelle sue promesse e a pregare per ottenere la manifestazione del suo potere. L'essenza del Vangelo è la guarigione, e il Salvatore vuole che invitiamo gli ammalati, gli scoraggiati e i sofferenti ad attingere alla sua potenza. La potenza dell'amore si manifestava in tutte le guarigioni del Cristo; solo partecipando per fede a quell'amore, noi possiamo diventare strumenti nella sua opera. Se trascuriamo la comunione vivente con il Cristo, non potremo trasmettere al mondo la corrente di vita che infonde potenza. In alcune occasioni il Salvatore non poté compiere dei miracoli a causa dell'incredulità. DA 824,825 CIF 264 3 Il corpo deve essere tenuto in buone condizioni affinché l'anima anche possa essere in salute. La condizione del corpo influenza la condizione dell'anima. Colui che possiede una forza fisica e spirituale, deve mantenere sotto controllo il suo appetito in modo corretto. Deve stare attento a non sovraccaricare l'anima per mantenere sani poteri fisici e spirituali. Osservare giusti principi nel mangiare, bere, nel vestirsi, è un dovere che Dio ha posto sugli esseri umani. Il Signore desidera che obbediamo alle leggi della salute e della vita. Egli ritiene responsabile ciascuno di voi nel prendersi cura adeguatamente del suo corpo, affinché possa essere tenuto in buona salute. Ev p. 261 CIF 264 4 Il Salvatore, grazie ai suoi miracoli, ha rivelato quella potenza che opera costantemente in favore dell'uomo per sostenerlo e guarirlo. Il Signore tramite la natura, giorno dopo giorno, ora dopo ora, attimo dopo attimo opera per mantenerci in vita, per aiutarci a crescere e rafforzarci...Il desiderio di Dio per ogni essere umano è espresso dalle parole: "Carissimo, io prego che in ogni cosa tu prospero e goda buona salute, come prospera l'anima tua". 3 Giovanni 2 CIF 264 5 La vera religione e le leggi della salute vanno di pari passo! My Life Today, 135 ------------------------Forti nella forza di Dio, 4 settembre CIF 265 1 Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato. Giovanni 17:3 CIF 265 2 Dalla lettura frettolosa della Bibbia si ricavano pochi vantaggi. Si può leggerla è tuttavia non vedere la Sua bellezza o comprenderne il significato profondo e nascosto. Un passaggio che riguarda per esempio il pano di salvezza, deve essere studiato in modo approfondito per comprendere il Suo significato, affinché diventasse chiaro per la mente. Leggere i capitoli della Scrittura senza uno preciso scopo non ci insegnerà nulla. Dobbiamo avere la Bibbia sempre con noi, affinché non appena si presenza un'opportunità possiamo leggerla e correggere nella nostra mente ciò che non ricordiamo bene o ciò che non abbiamo compreso nel modo giusto. La vita di Cristo è un esempio per la vita di noi tutti. Essa è stata espressa nella Sua Parola. E proprie grazie alla Parola che Gesù guarì le malattie e scacciò i demoni; con la sua Parola calmò il mare e resuscitò i morti. La gente rese testimonianza che la Sua Parola era sostenuta dal potere divino. Egli ha pronunciato la Parola di Dio nello stesso modo come aveva parlato a tutti i profeti e insegnanti dell'Antico Testamento. Tutta la Bibbia è una manifestazione di Cristo. È la nostra fonte di potere. Poiché la nostra vita fisica è sostenuta dal cibo, così la nostra vita spirituale è sostenuta dalla Parola di Dio. Ogni anima deve ricevere la vita mediante la Parola di Dio. Poiché dobbiamo mangiare per noi stessi per ricevere nutrimento, quindi, dobbiamo ricevere il Pane della vita anche per noi stessi. Non dobbiamo riceverla attraverso la mente di terze persone. Sì, la Parola di Dio è il Pane della vita. Coloro che mangiano e assimilano questa Parola, le loro azioni, il loro carattere vengono sostenuti, diventano forti nella forza di Dio. Essa da vigore all'anima e perfeziona esperienza e porta gioie che rimarranno per sempre. Signs of the Times, June 25, 1902.. CIF 265 3 "In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini". Giovanni 1:4 Non è la vita fisica di cui si parla qui, ma la vita eterna, la vita che è esclusivamente proprietà di Dio. La Parola, che era con Dio, ha avuto questa vita. La vita fisica è qualcosa che ogni individuo ha ricevuto. Essa non è eterna o immortale, perché Dio che è il Donatore di vita, la riprende... Cristo dice: "Io me la depongo da me". Giovanni 10:18 La Sua vita non è inerente all'uomo; la si può possedere solo attraverso Cristo. Non la può guadagnare; gli viene data come dono gratuito se crede in Cristo come suo personale Salvatore. "Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato". Giovanni 17:3 The S.D.A. Bible Commentary, Ellen G. White Comments, vol. 5, 1130)... ------------------------Il frutto dell'abnegazione, 5 settembre CIF 266 1 Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun'altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio. 1 Corinzi 10:31 CIF 266 2 Noi non ci rendiamo conto di ciò che Dio conosce su di noi. Nessuno ha mai realizzato quanto i Suoi frutti possono essere sacri... Invece di acquistare cose frivole, mettete ogni spicciolo nella banca del cielo, perché quando arriverà il Maestro i vostri interessi saranno raddoppiati... Quando la religione è pura e incontaminata, i suoi principi diventano come un'ancora. Per rispondere ai bisogni della vita, dobbiamo evitare l'esempio di coloro che cercano solo i piaceri e godimenti e che non hanno il timore di Dio. Dio ha preparato ricche provviste per tutti. Egli ha previsto che se rispettiamo le condizioni stabilite nella Sua Parola, se ci separiamo dal mondo, possiamo ricevere forza da Lui per sviluppare in noi ciò che è nobile, buono ed elevato. CIF 266 3 Cristo sarà per noi una "fonte d'acqua che zampilla in vita eterna". Giovanni 4:14 Quando la volontà, l'intelletto e ogni emozione, sono controllate dalla religione, allora la religione ha un potere trasformante. "Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun'altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio". Ecco un principio che sta alla base di ogni atto, pensiero e motivo; la consacrazione di tutto l'essere, sia fisico sia mentale sarà sotto controllo dello Spirito Santo. La volontà e le passioni non santificate devono essere crocefissi. Questo lavoro può essere considerato difficile, eppure deve essere fatto, in caso contrario Cristo ci dirà: "Andate via da me". Eppure noi possiamo fare ogni cosa attraverso Cristo. CIF 266 4 Dio ha messo in noi scopi elevati e santi, per cui non devono diventare una maledizione... le menti non santificate non riescono a ricevere quella forza e conforto che Dio ha provveduto per loro... sono irrequieti e hanno un forte desiderio di avere qualcosa di nuovo, qualcosa che gratifichi, che accontenti ed ecciti la mente; e questo si chiama piacere. CIF 266 5 Satana ha un fascino seducente per coinvolgerci e per metterci in una trappola... Dobbiamo quindi pregare: "O Signore, desidero che la mia anima sia convertita". Solo allora potrete avere un'ascendente positivo sugli altri giovani.... Possa il Signore della pace santificarvi interamente, anima, corpo e spirito. 3T, pp. 83,84 ------------------------La forza viene dal Signore, 6 settembre CIF 267 1 E Gesù disse loro: «Venite in disparte in un luogo solitario e riposatevi un po'». Poiché era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare. Marco 6:31 CIF 267 2 Coloro che sono impegnati nell'opera, vivono così vicino al Signore che la Sua luce risplende in loro come una lampada accesa. Quando è mostrata una profonda determinazione, l'unità degli operai testimonierà la verità con il loro potere, dando una grande impressione su coloro che non hanno la nostra stessa fede... I collaboratori di Dio potranno incontrare confusioni, disagi e stanchezza. A volte quando il nostro cuore appare incerto e distratto, diviene perfino disperato. E quando arriva questa irrequietezza, l'operaio dovrebbe fermarsi e riposare. Cristo lo invita dicendo: "Venite in disparte in un luogo solitario e riposatevi un po'". Egli da forza ai deboli, e a quelli che sono stanchi... Chi attende di ricevere questo rinnovamento delle loro forze, "s'innalzeranno con le ali come le aquile". Isaia 40:29-30 ... Un lavoratore non può ottenere successo mentre le sue preghiere sono frettolose, se si preoccupa, senza ragione, di aver dimenticato qualcosa o trascurato qualcosa. Egli parla con Dio nel modo troppo veloce; non si concede tempo per pensare, pregare, e attendere la risposta del Signore per ricevere nuove forze sia a livello spirituale sia fisico. Diventa presto stanco. Non sente l'ascendente edificante e ispiratore dello Spirito di Dio. Non è vivificato dalla freschezza che viene dallo Spirito Santo. Quando il suo corpo e la sua mente sono stanchi, non possono avere contatto personale con Cristo. "Spera fermamente nell'Eterno; sii forte, si rinfranchi il tuo cuore; spera fermamente nell'Eterno". Salmo 27:14 "Buona cosa è aspettare in silenzio la salvezza dell'Eterno". Lamentazioni 3:26 Ci sono quelli che lavorano tutto il giorno e spesso fino a notte inoltrata. Il Signore guarda pietosamente quelle persone cariche di pesi e dice loro: "Venite a me... ed io vi darò riposo. Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero". Matteo 11:28-30 Letter 83 .. CIF 267 3 La nostra vita deve essere nascosta con Cristo in Dio; è se siamo ben nascosti in Lui, allora le nostre mani saranno come lampade che riverseranno luce sul mondo... Sebbene il tempo sia breve, e c'è ancora grande lavoro da fare, il Signore non è contento di dover prolungare il nostro tempo di attività in modo che non c'è tempo né per riposare, né per lo studio della Bibbia o per la comunione con Dio. Tutto questo è essenziale per fortificare l'anima, per collocarci in una posizione in cui riceveremo la saggezza da Dio per impiegare i nostri talenti nel servizio del Maestro al massimo livello. Youth's Instructor, Feb. 3, 1898 ------------------------Perfezione morale e spiritual, 7 settembre CIF 268 1 E sopra tutte queste cose, rivestitevi dell'amore, che è il vincolo della perfezione. E la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti. Colossesi 3:14,15 CIF 268 2 "Fate dunque morire le vostre membra che son sulla terra -- scrisse Paolo ai colossesi -- ... in quelle camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse. Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, maldicenza, e non vi escano di bocca parole disoneste... Vestitevi dunque, come eletti di Dio, santi ed amati, di tenera compassione, di benignità, di umiltà, di dolcezza, di longanimità; sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi a vicenda, se uno ha di che dolersi d'un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. E sopra tutte queste cose vestitevi della carità che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti". Colossesi 3:5-15 (Luzzi). La lettera ai colossesi contiene lezioni di prezioso valore per tutti coloro che sono impegnati nel servizio di Cristo, lezioni che mostrano l'unicità dello scopo e la grandiosità dei risultati che verranno rivelati dalla vita di colui che rappresenta giustamente il Salvatore. Il credente, rinunciando a tutto ciò che potrebbe ostacolarlo nel progresso spirituale o che potrebbe allontanarlo dalla stretta via, manifesterà nella sua vita di ogni giorno pietà, gentilezza, umiltà, semplicità, perseveranza e amore per Cristo. La potenza di una vita più elevata, più pura e nobile è il nostro grande bisogno. La nostra attenzione è più rivolta alle cose che riguardano il mondo che a quelle che riguardano il regno celeste. Il cristiano non deve mai disperare nel suo sforzo di raggiungere l'ideale divino. Per mezzo della grazia e della potenza di Cristo, la perfezione spirituale e morale è promessa a tutti. Gesù è la sorgente di potenza, la fonte di vita. Egli ci conduce alla sua Parola e dall'albero della vita ci porge le sue foglie per la guarigione dell'anima malata di peccato. Ci guida al trono di Dio, e mette nella nostra bocca una preghiera attraverso la quale possiamo entrare in intima comunione con lui. Per aiutarci Egli mette in azione tutte le forze del cielo. Noi tocchiamo a ogni passo gli effetti della sua potenza nella nostra vita. Dio non fissa alcun limite al progresso di coloro che desiderano essere "ripieni della profonda conoscenza della volontà di Dio". Attraverso la preghiera, la vigilanza, la crescita nella conoscenza e nel discernimento, essi devono essere "fortificati in ogni forza secondo la potenza della sua gloria". Così sono preparati a lavorare per gli altri. Il piano del Salvatore è che gli esseri umani, purificati e santificati, diano il loro contributo all'opera della salvezza. Per questo grande privilegio ringraziamo Colui che ci "ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. Egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figliuolo". Colossesi 1:9, 11-13 AA 477,478 ------------------------Pensiamo a Dio continuamente, 8 settembre CIF 269 1 Per questa ragione, io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesù Cristo, dal quale prende nome ogni famiglia nei cieli e sulla terra, perché vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere fortificati con potenza per mezzo del suo Spirito nell'uomo interiore. Efesini 3:14,15 CIF 269 2 La forza spirituale di cui parliamo è qualcosa che ognuno di noi può ottenere; ma come possiamo ottenerla? Forse quando ci troviamo nell'oscurità, ci sentiamo deboli e scoraggiati, pensiamo che Dio non ci ami. Se è così, non dobbiamo lasciare il posto ai sentimenti; il sentimento non ha nulla a che fare con la questione. Mentre leggiamo le parole di Gesù Cristo, dobbiamo prenderle sul serio, così come sono state scritte. Leggiamo cosa ci scrive il Salvatore: "Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono a un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia. Cadde la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa, però non crollò, perché era fondata sopra la roccia". Matteo 4:24-27 È nostro privilegio costruire sulla Roccia eterna, perché così facendo non disonoreremo Dio, e le nostre parole e le nostre azioni non si disperderanno lontano da Cristo... Quando accettiamo la misericordia di Dio e la Sua Parola nonostante le interferenze del nemico, dobbiamo invocare l'aiuto di Gesù, rivendicare le sue promesse e ricordarci di ciò che Egli ha fatto per noi. L'apostolo continua: "Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede, affinché, radicati e fondati nell'amore, possiate comprendere con tutti i santi quali sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza, e conoscere l'amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza, affinché siate ripieni di tutta la pienezza di Dio". Efesini 3:17-19 CIF 269 3 Mentre questa pienezza divina è stata posta alla nostra portata, dobbiamo essere eternamente grati. Ci siamo abituati a pensare che sia sufficiente avere una conoscenza della verità senza il suo potere santificante. Solo un piccolo sorso alla fontana può già dissetare la nostra sete, e non abbiamo più bisogno di ritornare a essa a bere. Questo non è secondo il pensiero di Dio. Le nostre anime dovrebbero essere continuamente dissetate con l'acqua viva. Il nostro cuore dovrebbe desiderare continuamente la comunione con Lui. Solo allora la nostra fame di giustizia e della Sua grazia potrà essere appagata. Enoc "camminava con Dio", ma come ha ottenuta questa dolce intimità? Perché era continuamente alla Sua presenza. Le sue meditazioni riguardavano la Sua bontà, la Sua perfezione, e la bellezza del carattere divino. E mentre era così concentrato su Cristo, vide la gloriosa immagine del suo Signore. Se guardiamo a Gesù nello stesso modo, possiamo essere cambiati a sua immagine. The Signs of the Times, August 18, 1887 ------------------------Potere spiritual, 9 settembre CIF 270 1 Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede, affinché, radicati e fondati nell'amore, possiate comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza. Efesini 3:17,18 CIF 270 2 Come cristiani, dobbiamo riflette il carattere di Gesù. Ovunque sia, nella chiesa, nelle nostre case o nei rapporti sociali con i nostri vicini, dovremmo far apparire la bella immagine di Gesù. Ma questo non si potrà fare se non abbiamo la comunione con Lui. Se vogliamo conoscere meglio Gesù, dovremmo amarlo per la Sua bontà ed eccellenza; dovremmo desiderare di diventare come Lui; dobbiamo comprendere il Suo carattere divino affinché tutti possano vedere che Gesù è in noi e che abbiamo imparato da Lui. Insegnando i puri principi del Vangelo di Cristo, possiamo dimostrare che onoriamo e glorifichiamo il nostro Padre celeste. Solo così facendo possiamo riflettere la luce celeste sul mondo che ci circonda che è nelle tenebre. Allora i peccatori saranno pronti a confessare che noi non siamo i figli delle tenebre ma i figli della luce. Ma come potranno capirlo? Dai frutti delle nostre opere. I nomi di molti uomini possono essere scritti nei libri della chiesa; ma questo non significa che sono figli della luce. Possono tenere posizioni onorevoli e ricevere lodi dagli uomini, ma questo non li rende figli della luce... CIF 270 3 Ci deve essere l'influsso di grazia e dell'amore di Dio nei loro cuori, e questo amore è espresso dall'obbedienza. Quando Cristo dimora nell'anima, può darci il potere spirituale e renderci canali di luce. Più luce abbiamo, più possiamo trasmettere agli altri. Più strettamente viviamo con Gesù, meglio vediamo la Sua bellezza. Mentre contempliamo la Sua purezza, discerniamo con chiarezza i nostri difetti di carattere. E se vogliamo essere cambiati alla Sua immagine, la Sua luce e il Suo carattere celeste devono risplendere in noi. Ogni giorno dobbiamo seminare il Suo seme. Se seminiamo l'incredulità, raccoglieremo incredulità, se seminiamo l'orgoglio, raccoglieremo orgoglio, se seminiamo la cocciutaggine, raccoglieremo la cocciutaggine, "perché qualunque cosa un uomo semini, lo raccoglierà più avanti anche lui... I nostri cuori possono essere colmi di tutta la pienezza di Dio; ma c'è sempre qualcosa che Egli può fare per noi, ossia, come liberarci dai nostri difetti e dei nostri peccati, o mettere ordine nel nostro cuore. Una volta fatto questo, riceveremo delle ricche benedizioni di Dio... In Lui c'è una pienezza infinita da cui attingere. Abbiamo ricevuto le promesse del nostro divino Signore: "Vi sia fatto secondo la vostra fede". Matteo 9:29 E quando riceveremo la corona della vita, quando siederemo alla destra del trono di Dio, Egli ci dirà: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore". Matteo 25:23 The Signs of the Times, August 18, 1887 ------------------------Forti nella grazia di Dio, 10 settembre CIF 271 1 Tu dunque, figlio mio, fortificati nella grazia che è in Cristo Gesù; e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri. 2 Timoteo 2:1,2 CIF 271 2 Le lezioni contenute nella parole di Paolo a Timoteo, sono della massima importanza per noi oggi. Egli forse lo esorta ad essere forte nella propria saggezza? No! Nella grazia che è in Cristo Gesù. Colui che vuole diventare un seguace di Cristo, non farà affidamento sulle proprie capacità, o sulle proprie forze; né atrofizzerà i propri sforzi religiosi, evitando le responsabilità e rimanendo inefficienti nella causa di Dio…. "Sii forte nella Grazia che è in Cristo Gesù". Se un cristiano si sente debole, incapace, ma mette tutta la sua fiducia in Dio, si renderà conto che la grazia di Cristo è sufficiente per ogni emergenza. Il soldato di Cristo che è sottoposto a molte forme di tentazione, deve imparare a resistere e a superarle. Se ci troviamo nel più feroce conflitto, riceveremo maggiore dose di grazia per soddisfare le esigenze dell'anima. L'anima del credente deve desiderare con tutto il cuore di conoscere e capire la verità e la giustizia di Cristo... Tutti quelli che avanzano nella vita con Cristo, avranno una maggiore capacità di cercare sempre più la verità come un tesoro nascosto. Un vero cristiano comprenderà cosa significa passare attraverso gravi conflitti e varie prove; tuttavia crescerà fermo e costantemente nella grazia di Cristo, e potrà affrontare il nemico con successo. Passando attraverso gravi prove di giudizio, il seguace di Cristo comprenderà meglio le vie di Dio e il piano di redenzione; ma non ignorerà i dispositivi del nemico. CIF 271 3 A volte l'oscurità opprimerà la sua anima, ma la vera luce brillerà ancora e allora i raggi del sole di giustizia dissiperanno le tenebre e attraverso la grazia di Cristo egli diventerà un testimone fedele della Parola udita dal messaggero ispirato di Dio… Comunicando in tal modo la verità agli altri, l'operaio di Cristo, otterrà una visione più chiara delle provviste abbondanti fatte per tutti dalla grazia di Cristo che è sufficiente in ogni tempo di conflitto, di dolore e di prova. Mediante il misterioso piano di redenzione, la grazia è stata provvista in modo tale che l'opera imperfetta dell'agente umano possa essere accettata nel nome di Gesù nostro Avvocato. Il potere dell'uomo è limitato, e nel migliore dei casi egli può realizzare solo un piccolo compito. Dio è onnipotente, e in ogni momento in cui necessitiamo l'aiuto divino, lo riceveremo. Dio ha impegnato la Sua Sacra Parola, ha promesso che la Sua grazia sarà sufficiente per tutte le nostre necessità, e le nostre angosce. Cristo sarà un aiuto sempre presente, solo se noi ci approprieremo della Sua Grazia infinita. RH, June 16, 1896 ------------------------Conformarsi alla volontà di Dio, 11 settembre CIF 272 1 La donna graziosa ottiene la gloria, e gli uomini violenti ottengono ricchezze. Proverbi 11:16 CIF 272 2 È possibile che qualcuno di noi non sarà mai chiamato a fare un lavoro davanti al pubblico, o fare i lavori di grande importanza. Ma tutto il lavoro che facciamo è necessario completare, sia che lavare i piatti, preparare i tavoli, accudire i malati, cucinare; tutti questi compiti hanno un'importanza morale. I compiti umili che abbiamo davanti a noi, devono essere fatti da qualcuno, e quelli che li fanno, dovrebbero sapere che stanno facendo un lavoro onorevole e necessario, e che nella loro missione, per quanto possa essere umile, stanno facendo l'opera di Dio con la stessa sicurezza con cui sono stati inviati i profeti come Gabriele. Tutti stanno lavorando nel loro ordine e nelle rispettive sfere. La donna nella sua casa, facendo i semplici doveri, può e dovrebbe testimoniare la fedeltà, l'obbedienza e amore. Deve conformarsi alla volontà di Dio per rendere il suo compito onorevole... Noi non siamo ancora in cielo ma sulla terra. E quando saremo in paradiso, saremo qualificati per i compiti più elevati; mentre qui, sulla terra dobbiamo ancora passare per varie prove... CIF 272 3 Il compito più importante che hanno i giovani in famiglia è quello di essere una benedizione per i propri genitori, per i fratelli e le sorelle tramite il loro affetto e un sincero interessamento. È in questo ambito che possono manifestare spirito di sacrificio e amore disinteressato occupandosi degli altri e lavorando per loro. Una donna non si sentirà mai degradata svolgendo quest'opera, perché è il compito più sacro ed elevato che possa realizzare. Pensate a quale influsso può avere una sorella sui suoi fratelli! Se è una donna giusta, può determinare il loro carattere. Le sue preghiere, la sua gentilezza e il suo affetto possono contare molto in una famiglia. CIF 272 4 Sorelle, non potete trasmettere queste nobili qualità agli altri se non esistono già in voi. Uno spirito allegro, l'affetto, la gentilezza e quel buon umore che contagia gli altri, tutto ciò che il vostro cuore può offrire si rifletterà su di voi. CIF 272 5 Se il Cristo non regna nel nostro cuore, nascerà il malcontento e l'abbrutimento morale. L'egoismo ci porterà a esigere dagli altri ciò che non siamo disposti a offrire loro... Non sono solo le grandi imprese e le grandi lotte che ci mettono alla prova e richiedono molto coraggio. La vita di tutti i giorni comporta prove, difficoltà e momenti difficili. I lavori più umili spesso logorano la pazienza e la forza d'animo. Avere fiducia in se stessi ed essere decisi serve per affrontare i problemi e superarli. Chiedete al Signore di stare al vostro fianco in ogni situazione per consolarvi e rincuorarvi. 3T, pp. 79-81 ------------------------La salvezza dei bambini, 12 settembre CIF 273 1 Anche il fanciullo si fa conoscere con i suoi atti se ciò che fa è puro e retto. Proverbi 20:11 CIF 273 2 Per ricevere la saggezza celeste per come affrontare le menti giovanili, abbiamo bisogno di pregare e di studiare la Parola. Infatti, molto dipende dai genitori per quanto riguarda lo sviluppo dei loro figli. Riequilibrare le loro menti nella giusta direzione e al momento giusto è un lavoro molto importante, perché il loro destino eterno può dipendere dalle decisioni prese in un momento critico. È importante quindi, che le menti dei giovani siano il più possibile libere da perplessità, dalle cose temporali, affinché possano pensare e agire con calma, saggezza e amore. La salvezza delle loro anime è di massima considerazione. La cosa prioritaria per i genitori è fare di tutto affinché i loro figli imparassero l'adorazione interiore. I genitori non possono permettersi di perdere tempo con gli estranei a scapito dei loro figli. Questa vita è troppo breve per essere sperperata in un'inutile e insignificante diversione, in visite non redditizie, in inutili vestimenti o in eccitanti divertimenti. Non possiamo permetterci di sprecare il tempo che ci è stato dato da Dio per benedire gli altri e in cui depositare un tesoro celeste; perché infatti, non abbiamo abbastanza tempo per l'adempimento dei doveri che sono veramente necessari. Dobbiamo dedicare più tempo per curare i nostri cuori e le nostre menti per poter essere qualificati per i compiti di importanza vitale. Trascurando questi doveri essenziali e conformandoci alle abitudini e ai costumi della società mondana e alla moda, facciamo un grave errore sia verso noi stessi sia verso i nostri figli... È dovere delle madri coltivare le loro menti e mantenere i loro cuori puri. Dovrebbero migliorare ogni mezzo alla loro portata per il loro miglioramento intellettuale e morale, affinché possano essere qualificati per migliorare le menti dei loro figli... CIF 273 3 I doveri domestici, anche se sembrano essere banali e poco interessanti, sono sacri e necessari. C'è bisogno di disciplina e autoesame, visto quanto spesso la mente ha fame per le diverse ed eccitanti avventure della vita mondana... CIF 273 4 Se i genitori sentissero che Dio ha imposto loro un dovere solenne nell'educare figli perché diventassero utili in questa vita; se avessero adornato il tempio interiore delle anime dei loro figli e delle loro figlie per la vita immortale, allora potremmo vedere un grande cambiamento in meglio nella società. 3T, pp. 146,147 ------------------------Sviluppo fisico, mentale e spiritual, 13 settembre CIF 274 1 Ammaestra il fanciullo sulla via da seguire, ed egli non se ne allontanerà neppure quando sarà vecchio. Proverbi 22:6 CIF 274 2 È il lavoro più bello mai assunto da uomini per educare le menti giovanili, nel variare il modo d'insegare si da richiamare i poteri elevati e nobili della mente. I genitori e gli insegnanti che non hanno imparato la lezione dell'autocontrollo, della pazienza, della tolleranza, della dolcezza e dell'amore, non sono idonei a educare adeguatamente i bambini. Ci sono pochissimi che realizzano le necessità essenziali della mente e come dirigere l'intelletto in via di sviluppo, i pensieri e i sentimenti crescenti della gioventù... L'educazione più importante della gioventù dovrebbe plasmare i loro caratteri sia nella vita secolare sia nella vita religiosa. Salomone dice: "Ammaestra il fanciullo sulla via da seguire, ed egli non se ne allontanerà neppure quando sarà vecchio". Questo linguaggio è positivo. L'educazione che Salomone prescrive è di dirigere, educare e sviluppare. Per fare in modo che i genitori e gli insegnanti facciano questo lavoro, devono capire "il modo in cui" quale direzione il bambino dovrebbe seguire. E questo abbraccia più che la conoscenza dai libri. Include tutto ciò che è buono, virtuoso, giusto e santo. Comprende la pratica della temperanza, della pietà, della bontà fraterna e dell'amore verso Dio e gli uni agli altri. Per raggiungere questo scopo, l'educazione fisica, mentale, morale e religiosa dei bambini deve avere una particolare attenzione... CIF 274 3 Ai bambini deve essere insegnato a rispettare il giudizio; devono essere guidati dai genitori e dagli insegnanti. Le loro menti dovrebbero essere istruite per essere allo stesso piano alle menti dei genitori e insegnanti, da poter prestare attenzione ai loro consigli. Il bambino, non più guidato dai genitori e dagli insegnanti, non avrà un carattere "come la canna che è sbattuta dal vento"! Matteo 11:7... I bambini piccoli dovrebbero essere lasciati liberi e felici come agnelli per correre fuori di casa; a loro dovrebbero essere concesse le opportunità più favorevoli per gettare le basi per una sana costituzione... La madre non dovrebbe perdere tempo per cose futili... ma consacrare ogni momento, del suo tempo, per coltivare l'amore per le belle gemme sia per se stessa come per i figli... la mente dei bambini deve essere guidata verso il Creatore. Risvegliare nei loro giovani cuori l'amore per il loro Padre celeste, che manifesta tanto amore per loro. I genitori possono associare Dio a tutte le sue opere create ... Queste lezioni, impresse nella mente dei bambini piccoli in mezzo alle scene piacevoli e attraenti della natura, non saranno mai più dimenticate. 3T, pp. 131.137 ------------------------I poteri morali sotto la prova, 14 settembre CIF 275 1 I nostri figli nella loro giovinezza siano come piante rigogliose, e le nostre figlie siano come colonne d'angolo, ben scolpite per adornare un palazzo. Salmo 144:12 CIF 275 2 La disposizione e le abitudini della gioventù saranno molto probabilmente manifestate nella maturità matura. Puoi piegare un albero giovane in quasi tutte le forme che scegli, e se rimane e cresce man mano che lo hai piegato, sarà un albero deformato e parlerà mai della ferita e degli abusi ricevuti nella tua mano. Potresti, dopo anni di crescita, provare a raddrizzare l'albero, ma tutti i tuoi sforzi si dimostreranno imprevedibili. Sarà mai un albero storto. Questo è il caso delle menti della gioventù. Dovrebbero essere attentamente e teneramente allenati durante l'infanzia. Possono essere addestrati nella direzione giusta o nel torto, e nelle loro vite future perseguiranno il corso in cui sono stati diretti nella gioventù. Le abitudini formate nella giovinezza cresceranno con la crescita e rafforzeranno con la forza, e saranno generalmente le stesse nell'aldilà, solo in continua crescita. CIF 275 3 Viviamo in un'epoca in cui quasi tutto è superficiale. C'è poca stabilità e fermezza di carattere, perché la formazione e l'educazione dei bambini cominciando dalla loro culla è superficiale. I loro personaggi sono costruiti sulla sabbia. L'abnegazione e autocontrollo non sono stati modellati nei loro caratteri. Sono stati abituati a indulgere fino a quando non sono caduti nel vizio. L'amore del piacere controlla le menti e così i bambini sono lusingati e di conseguenza sono abbandonati alla totale rovina. CIF 275 4 I bambini dovrebbero essere preparati e istruiti per sapere come affrontare le tentazioni, difficoltà e pericoli. A loro si dovrebbe insegnare ad avere il controllo su sé stessi e a superare nobilmente le difficoltà; e se respingono volontariamente le tentazioni; se sfuggono alle influenze malvagie e alla società malvagia, se evitano di trovarsi in una pericolosa compagnia, allora avranno forza di carattere per difendere il diritto e preservare i sani principi. Così facendo la loro morale non contaminata sarà accettata da Dio. Se i giovani che sono stati adeguatamente istruiti di Dio, i loro poteri morali saranno di una grande forza... Se i genitori volessero accettare il senso della responsabilità che è stata posta su di loro nell'educazione dei figli, il loro tempo sarebbe meglio impiegato alla preghiera e meno alle cose inutili. Studierebbero e pregherebbero con sincerità per ricevere la saggezza e l'aiuto divino per educare i loro figli affinché possano sviluppare il carattere che sia gradito a Dio. 3T, pp. 143-145 ------------------------Corpo e mente sono inseparabili, 15 settembre CIF 276 1 Se alcuno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui, perché il tempio di Dio, che siete voi, è santo. 1 Corinzi 3:17 CIF 276 2 Uno delle maggiori tentazioni per un individuo è l'appetito. Tra la mente e il corpo c'è una connessione misteriosa e meravigliosa. Una reagisce in collaborazione con l'altra. È necessario mantenere il corpo in una condizione sana per poter sviluppare le forze, affinché ogni parte del meccanismo vivente possa agire in armonia. Questo tema dovrebbe essere il primo studio della nostra vita. Trascurare il corpo significa trascurare la mente. Non si può glorificare Dio con il corpo o mente malato. Indulgere nei gusti a spese della salute è un abuso dei sensi... Il Redentore del Mondo sapeva che l'indulgenza dell'appetito avrebbe portato alla debolezza fisica, e così avrebbe attutito gli organi percettivi che le cose sacre ed eterne non avrebbero potuto essere riconosciute. Cristo sapeva che il mondo si sarebbe abbandonato agli appetiti e che questo avrebbe provocato pervertimento dei poteri morali. Se l'indulgenza dell'appetito era così potente sulla razza umana da spezzare il Suo potere, il Figlio di Dio, fu costretto a nome dell'uomo a digiunare per quasi sei settimane. Questo doveva essere per il cristiano un esempio di vittoria, come Cristo ha vinto. La forza della tentazione di assecondare l'appetito pervertito può essere misurata solo dall'angoscia indicibile di Cristo in quel lungo digiuno nel deserto. CIF 276 3 Cristo sapeva che per portare avanti con successo il piano di salvezza, doveva iniziare l'opera di riscattare l'uomo proprio dove cominciava la sua rovina. A causa dell'indulgenza il primo a cadere era Adamo. Per imprimere all'uomo i suoi doveri di obbedire alla legge di Dio, Cristo ha iniziato la Sua opera di redenzione riformando le abitudini fisiche dell'uomo... L'intemperanza nel mangiare, anche se si tratta di cibo della buona qualità, avrà un'influenza prostrante sul sistema e attenuerà le emozioni più sane e più sante. La rigorosa moderazione nel mangiare e nel bere è molto importante per la conservazione e l'esercizio vigoroso di tutte le funzioni del corpo... L'unico corso sicuro è quello di non toccare, gustare è il tè, caffè, vini, tabacco, oppio e bevande alcoliche. La necessità per gli uomini di questa generazione di chiamare in loro aiuto la forza della volontà, rafforzata dalla grazia di Dio, per resistere alle tentazioni di Satana e resistere alla minima indulgenza di appetito pervertito è due volte più grande di quanto non fosse generazioni fa... Il Redentore del mondo venne dal cielo per aiutare l'uomo nella sua debolezza, che, nel potere che Gesù venne per portarlo, potrebbe diventare forte per vincere l'appetito e la passione, e potrebbe essere vittorioso su ogni punto. 3T pp. 485-488 ------------------------Le promesse di Dio per l'uomo, 16 settembre CIF 277 1 Col cuore, infatti, si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per ottenere salvezza. Romani 10:10 CIF 277 2 In primo luogo il cuore deve accettare la verità così come è in Gesù. Questo è il fondamento della vera religione. La convinzione del peccato inizia quindi a farsi sentire; l'anima malata a causa del peccato, sentendo il bisogno di un medico, viene a Gesù per il perdono. Volendo vincere le tentazioni, deve guardare a Gesù; deve pregare e studiare le Scritture. Così facendo, la verità biblica è vista in una luce nuova, e lo Spirito di Dio gli apre la mente per comprendere la sua solenne importanza. CIF 277 3 Quando il cristiano studia la vita di Cristo, discerne più chiaramente la purezza immacolata del carattere del Salvatore. La fiducia in sé, la sua auto-giustizia scompaiono, lasciando posto alla concentrazione su Gesù. Il suo Io viene spezzato sulla Roccia che è Cristo Gesù. E quando sarà tentato da Satana, a volte potrebbe provare sentimenti di scoraggiamento e sarà tentato di pensare che Dio non l'accetterà; ma se prende Dio in Parola, se lo supplica, allora dopo le tenebre vedrà di nuovo la luce dell'amore di Cristo. "Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per ottenere salvezza". Romani 10:10 CIF 277 4 Se il cuore è colmo della grazia e l'amore di Cristo, ciò sarà espresso nelle parole e nel comportamento. Ci sarà una costante attrazione per Cristo. La grazia divina è necessaria per sopportare le prove, di mantenere una sana fede e i suoi principi. Le labbra dovrebbero essere santificate, affinché le parole pronunciate siano poche e ben scelte. CIF 277 5 Spesso i cristiani professi sono deboli spiritualmente perché si soffermano sulle loro prove e rimostranze. Tutto questo li separa da Cristo in quanto trasgrediscono particolari norme di Dio. Satana cerca di attirare la loro attenzione su sé stessi e di fissare su di loro l'idea che non sono apprezzati. Cominciano a compatire sé stessi, fino a perdere la fede e la fiducia in Gesù, e infine si allontanano da Colui che chiede soltanto di condividere i loro fardelli con Lui. CIF 277 6 A tale persona suggeriamo di raccontare tutto ciò che Dio ha fatto per lui; di respingere Satana dicendo di non fidarsi più della propria giustizia, ma di quella di Cristo. La Bibbia è colma di promesse nelle quali dobbiamo credere; ma quando Satana ci travolge con le tentazioni, dobbiamo dire: STA SCRITTO! Già questo può spezzare il suo potere portandoci alla vittoria. Historical Sketches, 129, 130.. ------------------------Portatori di frutti, 17 settembre CIF 278 1 Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, in modo da dare il seme al seminatore e pane da mangiare. Isaia 55:10 CIF 278 2 Cristo desidera riprodurre la propria immagine nel cuore dell'uomo, e lo fa tramite coloro che credono in Lui. Lo scopo della vita cristiana è quello di portare frutto, cioè riprodurre il carattere di Cristo nel credente che poi, a sua volta, cercherà di condividerlo con altri. La pianta non germoglia né cresce né porta frutto per sé stessa, bensì per "dare il seme al seminatore e pane da mangiare". Isaia 55:10 Allo stesso modo nessuno dovrebbe vivere per sé stesso. Il cristiano e, nel mondo, il rappresentante di Cristo per la salvezza di tutti. Non ci saranno né crescita né buoni frutti in una vita ripiegata su sé stessi. Se hai accettato Cristo come personale Salvatore, metti da parte le tue prerogative e vai ad incontrare l'altro. Parla del Suo amore, racconta la Sua bontà, Assolvi i compiti e accetta le responsabilità che ti si presentano. Porta i pesi degli altri con cuore disponibile e fa quanto è in tuo potere per salvare coloro che si perdono. Nel ricevere lo Spirito di Cristo, che è Spirito d'amore disinteressato e di dedizione per l'altro, crescerai e porterai frutto. Il tuo carattere maturerà i frutti dello Spirito. La tua fede aumenterà, le tue convinzioni saranno più solide, il tuo amore diverrà perfetto. Sarai sempre più simile a Cristo in tutto ciò che è puro, nobile e amabile. "Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo". Galati 5:22 quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché l'ora della mietitura è venuta". Cristo attende con entusiasmo di vedere la sua immagine riflessa dalla sua chiesa. Quando il popolo di Cristo rifletterà perfettamente il Suo carattere, Egli verrà a reclamarlo come qualcosa che gli appartiene intimamente. È il previlegio di ogni cristiano non solo attendere, ma anche affrettare il ritorno del nostro Signore Gesù Cristo. Se tutti coloro che professano il suo nome portassero frutto alla sua gloria, con quanta rapidità si potrebbe spargere il seme dell'Evangelo in tutto il mondo. Quanto prima il raccolto dell'ultima stagione sarà maturo, tanto più velocemente Cristo tornerà per mietere il prezioso grano. COL 67-69 CIF 278 3 Come la pianta affonda le sue radici nel terreno, noi dobbiamo radicarci in Cristo. come la pianta riceve il sole, la rugiada e la pioggia, noi dobbiamo aprire il cuore allo Spirito Santo. Quest'opera deve realizzarsi "non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio ", dice il Signore degli eserciti. Zaccaria 4:6 Ibid., 67 ------------------------Crescita spirituale mediante l'opera, 18 settembre CIF 279 1 Date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi». Luca 6:38 CIF 279 2 Coloro che donano la loro vita al ministero cristiano conoscono il significato della vera felicità. I loro interessi e le loro preghiere travalicano la propria persona e sono i primi a crescere quando cercano di aiutare gli altri. Familiarizzano con i progetti più vasti, con le imprese più temerarie; come potrebbero non maturare se s collocano nel canale divino della luce e delle benedizioni? Queste persone ricevono la saggezza dal cielo e si identificano sempre più con Cristo in tutti i Suoi piani. Non c'è alcun rischio di stagnazione spirituale. L'ambizione egoistica e la ricerca di sé sono rimproverati da interessi e le aspirazioni elevate che appartengono ad attività alte e sante. 9T 42 CIF 279 3 Le intelligenze celesti stanno aspettando di cooperare con gli uomini per rivelare all'umanità ciò che potrebbe diventare e ciò che si potrebbe fare in vista della salvezza, quando l'elemento umano si unisce a quello divino. Non ci sono limiti per il bene che si può compiere quando rinunciando a sé stessi si permette allo Spirito Santo di agire e vivere una vita pienamente consacrata a Dio. Colui che è veramente convertito sarà così pieno d'amore di Dio che desidera ardentemente trasmettere agli altri la gioia che lui stesso possiede. Il Signore desidera che la Sua chiesa mostri al mondo la bellezza della santità. La chiesa deve dimostrare il potere della religione cristiana. Il paradiso deve riflettersi nel carattere del cristiano. L'inno della gratitudine e della lode deve essere ascoltato da coloro che sono nell'oscurità. Per la buona novella del Vangelo, per le sue promesse e certezze, dobbiamo esprimere la nostra gratitudine cercando di fare del bene agli altri. Questo lavoro porterà raggi di giustizia celeste ad anime stanche, perplesse, sofferenti. È come una fontana aperta per il viaggiatore assetato. Ad ogni opera di misericordia e d'amore, gli angeli di Dio sono presenti. Il lavoro di Cristo deve essere il nostro esempio. Egli non ha mai cessato a fare del bene. Nel tempio e nelle sinagoghe, nelle strade delle città, nel mercato e nell'officina, vicino al mare e tra le colline, predicava il vangelo e guariva gli ammalati. La sua vita era un servizio altruistico, e deve essere il nostro libro di lezioni. Il suo amore tenero e compassionevole rimprovera il nostro egoismo e la nostra mancanza di cuore. Ovunque Cristo è andato, ha disperso le benedizioni sul suo cammino. Quanti che pretendono di credere in Lui hanno imparato le Sue lezioni di gentilezza, di tenera pietà, di amore altruistico? Ascoltate la sua voce che parla ai deboli, agli affaticati, agli indifesi: "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo" (Mt 11:28). Non c'era stanchezza per la sua pazienza, nessuna repressione del suo amore. Ibid., pp. 30, 31.. ------------------------Nascosti con Cristo in Dio, 19 settembre CIF 280 1 Il giusto fiorirà come la palma, crescerà come il cedro del Libano. Salmo 92:12 CIF 280 2 Consideriamo un viaggiatore stanco che cammina con fatica sulla sabbia calda del deserto, senza un riparo che lo protegga dai raggi del sole tropicale. Il suo approvvigionamento d'acqua è esaurito e non ha nulla con cui placare la sua sete ardente. La sua lingua diventa gonfia; barcolla come un ubriaco. Nella sua mente mentre si crede pronto a perire, passano scene di casa e degli amici. All'improvviso scorge in lontananza una palma verde e rigogliosa che emerge dalle desolate dune sabbiose. La speranza accelera i suoi battiti; fa un ultimo sforzo, perché sa che ciò che dà vigore e freschezza alla palma, rinfrescherà anche il suo sangue febbrile e gli darà una nuova vita. CIF 280 3 Come la palma nel deserto è una guida e un motivo di gioia per il viaggiatore sfinito così il cristiano deve essere per il mondo. Egli deve guidare anime stanche che periscono nel deserto del peccato, fino all'acqua viva. Egli deve condurre i suoi simili a Chi invita tutti dicendo: "Se qualcuno ha sete, venga a me e beva". Il cielo può essere di colore ottone, la sabbia brucia le radici della palma, si accumula attorno al suo tronco; eppure l'albero vive, fresco e vigoroso. Quando rimuovi la sabbia, scopri il segreto della sua vita; le sue radici arrivano in profondità fino alle acque nascoste sotto terra. Così è con il cristiano. La sua vita è nascosta con Cristo in Dio. Gesù è per lui un pozzo d'acqua, che lo fa vivere sino alla vita eterna. La sua fede, come le radici della palma, penetra in profondo, traendo vita dalla fonte della vita. E, in mezzo a tutta la corruzione del mondo, egli rimane fedele a Dio. Lo circonda una dolce influenza della rettitudine di Cristo; la Sua influenza lo eleva e lo benedice. CIF 280 4 Il più umile e il più povero dei discepoli di Gesù può essere una benedizione per gli altri. I discepoli potrebbero non rendersi conto che stanno facendo del bene speciale, ma con la loro influenza inconscia iniziano grandi benedizioni che si allargano fino a ottenere grandi risultati che non saranno conosciuti che nel giorno della ricompensa finale. Essi non sono tenuti a stancarsi per ottenere il successo, eppure desiderano andare avanti in silenzio, facendo fedelmente l'opera di Dio, e i loro sforzi non saranno vani. Le loro anime diventano sempre simili a quella di Cristo; in questa vita sono diventati i collaboratori di Dio, e sono quindi atti per il lavoro superiore e la loro gioia durerà fino alla fine. Signs of the Times, Aug. 6, 1902.. ------------------------Cristo ha promesso riposo, 20 settembre CIF 281 1 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. Matteo 11:28 CIF 281 2 Gesù invita, gli stanchi figli e figlie di Adamo, a recarsi da Lui per portare insieme i loro pesanti fardelli. Chi ode questo invito, pur desiderando riposarsi, continua a camminare nel sentiero accidentato, trascinando i suoi pesi. Gesù li ama e desidera ardentemente aiutarli e portarli nelle sue forti braccia. Egli vuole liberarli dalle paure e dalle incertezze, cose che li privano della pace e del riposo; ma per essere aiutati, essi devono andare a Lui e confessare i segreti nascosti nei loro cuori. Egli vuole che il Suo popolo si fidi del Suo amore. La fiducia è il più prezioso dono tra tutte le ricchezze. Se solo andassero a Lui nella semplicità e nella confidenza come un bambino va dai suoi genitori, il tocco divino delle sue mani li libererebbe dai loro fardelli. CIF 281 3 Gesù, il nostro compassionevole Salvatore, è la Via, la Verità e la Vita. Perché non accettiamo la Sua attraente offerta di misericordia, perché non crediamo alle Sue promesse? Perché rendiamo la nostra vita così difficile? . . . Le vie di Cristo sono piacevoli e portano verso la pace. Se finora il nostro sentiero era troppo difficile per i nostri piedi, se il nostro giogo era troppo pesante, ora è il momento di cominciare a seguire Gesù secondo le Sue vie. Perché allora non siamo disposti a venire a Gesù con le nostre difficoltà? Invece di confidare tutto a Gesù, Chi è in grado di cambiare ogni cosa, l'unico che posa dare la pace, riversiamo i nostri problemi nelle orecchie umane e raccontiamo le nostre afflizioni a chi non può aiutarci... Oh! Ministri e tutti voi altri, portate i vostri fardelli e le perplessità a Gesù. Egli aspetta di ricevervi, di aiutarvi, di portare i vostri pesi. Signs of the Times, March 17, 1887). CIF 281 4 È una lotta molto dura abbandonare la propria volontà e la propria strada, eppure è necesario imparare la lezione che Cristo ci ha dato per trovare riposo e pace. L'orgoglio, l'egoismo e l'ambizione devono essere superati; la vostra volontà deve essere sostituita dalla volontà di Cristo. L'intera vita può diventare un costante sacrificio d'amore, ogni azione e ogni parola un'espressione d'amore. Mentre la vita della vite circola attraverso il gambo e il grappolo, scende nelle fibre inferiori e raggiunge la foglia più alta, così la grazia e l'amore di Cristo abbondano nell'anima, trasmettendo le sue virtù in ogni parte dell'essere, e che pervade ogni esercizio del corpo e della mente. The SDA Bible Commentary, Ellen G. White Comments, vol. 5, pp. 1091, 1092). .. ------------------------Il piano di redenzione è un dono, 21 settembre CIF 282 1 Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. Efesini 1:3 CIF 282 2 "Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il suo grande amore con il quale ci ha amati, anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù, per mostrare nelle età che verranno le eccellenti ricchezze della sua grazia, con benignità verso di noi in Cristo Gesù". Efesini 2:4-6 CIF 282 3 Con queste parole, in una lettera scritta dalla prigione a Roma, Paolo esprimere la pienezza delle imperscrutabili ricchezze di Cristo, il tesoro della grazia offerto gratuitamente ai figli degli uomini caduti. Il piano di redenzione preparato in base al sacrificio, è un dono di Dio. Egli scrive ancora: "Voi conoscete infatti la grazia del Signor nostro Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per voi, affinché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà". 2 Corinzi 8:9... E per coronare la redenzione, "il dono di Dio" è la vita eterna attraverso Gesù Cristo nostro Signore"... Molti di noi che contemplano le ricchezze della grazia possono dire con Paolo: "Or sia ringraziato Dio per il suo dono ineffabile". 2 Corinzi 9:15 CIF 282 4 Giacché il piano di redenzione inizia e finisce con un dono, quindi deve essere portato avanti. Lo stesso spirito di sacrificio che ha acquistato la salvezza per noi, dimorerà nei cuori di tutti coloro che divengono partecipi del dono celeste. L'apostolo Pietro dice: "Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio". 1 Pietro 4:10 CIF 282 5 Gesù disse ai suoi discepoli: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date." Matteo 10:8 In colui che è pienamente in sintonia con Cristo non può esserci nulla di egoistico. "Chi beve dell'acqua che io gli darò non avrà mai più sete in eterno". Giovanni 4:14 In lui lo Spirito di Cristo è come una sorgente che sgorga nel deserto, che scorre per rinfrescare coloro che sono desiderosi di bere l'acqua della vita. CIF 282 6 Era lo stesso spirito di amore e sacrificio di sé che dimorava in Cristo che spinse l'apostolo Paolo nelle sue molteplici doveri. "Io sono debitore", dice "sia ai Greci, sia ai barbari, sia agli ignoranti". Romani 1:14 "A me, il minimo di tutti i santi, è stata data questa grazia di annunziare fra i gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo". 5T, 730,731 ------------------------La potenza dell'amore di Dio, 22 settembre CIF 283 1 Riconciliati dunque con Dio e sarai al sicuro; così avrai benessere. Giobbe 22:21 CIF 283 2 Gesù disse: "Il Padre stesso infatti vi ama". Giovanni 16:27 Se la nostra fede è concentrata su Dio mediante Cristo, possiamo dimostrare che "questa speranza che noi abbiamo è come un'ancora sicura e ferma della nostra vita, e che penetra fin nell'interno del velo". Ebrei 6:19 È vero che arriveranno delusioni e tribolazioni; ma dobbiamo dare tutto di noi stessi a Dio sia nelle piccole cose sia in quelle grandi. CIF 283 3 Non dobbiamo lasciarci sopraffare dai nostri fardelli. Egli protegge ogni famiglia, arricchisce ogni individuo; si preoccupa per tutti i nostri affari e per le nostre pene. Accoglie ogni lacrima, ed è commosso per le nostre infermità. Per il nostro bene, per la nostra crescita, Egli permette ogni prova o afflizione che ci colpisce. Solo attraverso lo studio della Bibbia possiamo ottenere la conoscenza di Dio. L'apostolo Pietro dice: "Grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù, nostro Signore". "Poiché la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà, per mezzo della conoscenza di colui che ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtù". 2 Pietro 1:2,3 CIF 283 4 Il Signore ci dice: "E sarete santi per me, poiché io, l'Eterno, sono santo". Levitico 20:26. Mentre l'apostolo ispirato dichiara: "Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore". Ebrei 12:14 La santità avviene mediante la comunione con Dio. Poiché il peccato ha rovinato l'immagine di Dio nell'uomo, il Vangelo deve ripristinare ciò che è stato perso; quindi, dobbiamo cooperare con l'agenzia divina in questo lavoro. Come possiamo avere la comunione con Dio? Come possiamo ottenere la sua somiglianza se non lo conosciamo? Ed è questa conoscenza che Cristo è venuto nel mondo per rivelarci. La poca conoscenza del carattere di Cristo ha provocato questa ristretta esperienza religiosa e ha ostacolato notevolmente il progresso nella vita religiosa. La religione personale tra noi come popolo è a basso livello. C'è molta forma, molto movimento, molta religione verbale; ma abbiamo bisogno qualcosa di più profondo e solido nella nostra esperienza religiosa... CIF 283 5 Ciò di cui abbiamo bisogno, è conoscere Dio e la potenza del Suo amore, come rivelato in Cristo. Dobbiamo studiare con diligenza le Scritture con la preghiera; la nostra comprensione deve essere vivificata dallo Spirito Santo, e il nostro cuore deve essere elevato a Dio nella fede, nella speranza e nella continua lode. 5T, 742-744 ------------------------Ferma fiducia in Cristo, 23 settembre CIF 284 1 Ora il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo. Romani 15:13 CIF 284 2 A volte rabbrividiamo di paura perché ci sentiamo profondamente indegni. Questo non significa che Dio abbia cambiato atteggiamento nei nostri confronti, né noi nei Suoi... Se ci affidiamo totalmente al Cristo, con una fiducia incrollabile, proveremo un senso di pace e di equilibrio, sperimenteremo pienamente la Sua luce. Satana potrebbe sussurrarci: "Sei un peccatore troppo grande per essere salvato". E mentre riconosciamo che siamo davvero peccatori e indegni, allora possiamo ribadire e risponderli: "In virtù dell'espiazione, rivendico Cristo come mio Salvatore. Non mi fido dei miei meriti, ma del prezioso sangue di Gesù che mi purifica. In questo momento consegno la mia anima indifesa a Cristo". La vita cristiana deve essere una vita di fede costante e vivente. Una fiducia inflessibile, un affidamento su Cristo, porteranno pace e sicurezza all'anima... CIF 284 3 Ogni ostacolo, ogni nemico interiore aumenta il nostro bisogno di Cristo. Egli è venuto per cambiare il cuore di Pietra per darci un cuore di carne. Solo mediante la Sua grazia possiamo superare i nostri difetti peculiari. Quando siamo assaliti dalla tentazione, dobbiamo resistere a questi suggerimenti malvagi e chiederci: "Come ho potuto a disonorare il Redentore? Mi sono donato a Cristo, per cui non posso seguire i suggerimenti di Satana". Invochiamo il nostro Salvatore per chiederli aiuto per liberarci da ogni idolo e da ogni peccato. Possa l'occhio della fede vedere Gesù davanti al trono del Padre, mentre intercede per noi presentando le Sue mani ferite. Dobbiamo credere che riceveremo la forza attraverso il nostro prezioso Salvatore. Per fede, chiunque desidera superare ogni prova, riceve una corona da vincitore, ascolterà gli inni d'esultanza dei redenti alla gloria dell'Agnello che fu immolato per riscattare il genere umano. Dobbiamo sforzarci di considerare queste scene come reali. CIF 284 4 Se permettiamo alla nostra mente di soffermarsi maggiormente su Cristo e sul mondo celeste, troveremo un potente stimolo e sostegno nel combattere le battaglie del Signore. Se contemplassimo le glorie di quei sacri luoghi che presto diverranno la nostra dimora, allora l'orgoglio e l'amore di questo mondo perderebbero il loro potere. Paragonate all'amore di Cristo, le attrattive mondane sembrerebbero di poco valore. RH, Nov. 15, 1887 ------------------------Il potere santificante della Verità, 24 settembre CIF 285 1 E per loro santifico me stesso, affinché essi pure siano santificati in verità. Giovanni 17:19 CIF 285 2 La nostra crescita può avvenire solo attraversa la costante applicazione della Parola nella vita quotidiana. Coloro che desiderano avere un successo nella vita, non si accontentano di una lenta crescita... Non soffermiamoci troppo su un punto... concentriamo tutte le nostre energie e la nostra attenzione su altri soggetti ed esaminiamole attentamente, affinché ogni mistero sia svelato alla nostra comprensione. In questo modo otterremo due vittorie: una è la conoscenza più approfondita, e l'altra quando l'esercizio della mente aumenta in forza e in potere. Risolvere un mistero può riscoprire altre gemme preziose fino ad ora sconosciute... CIF 285 3 Il mondo è pieno di errori e favole. Le novità sotto forma di drammi sensazionali stanno continuamente sorgendo per assorbire la mente; abbondano di teorie assurde che sono distruttive per il progresso morale e spirituale. La causa di Dio ha bisogno di uomini d'intelletto, uomini di pensiero, uomini -- studiosi delle Sacre Scritture, al fine di respingere la crescente ondata di opposizione. Non dovremmo dare alcuna attenzione all'arroganza, alla ristrettezza mentale e alle incongruenze, benché la veste della pietà professata possa essere gettata su di loro. Coloro che hanno il potere santificante della verità, eserciteranno un'influenza persuasiva. Sapendo che i difensori dell'errore non possono creare o distruggere la verità, possiamo permettersi di restare calmi... Satana deve essere combattuto intelligentemente con la spada dello Spirito che è la Parola di Dio. La stessa Mano invisibile che guida i pianeti nei loro corsi, e sostiene i mondi con la Sua potenza, ha provveduto che l'uomo possa crescere all'immagine di Cristo, ossia, poco meno degli angeli, nell'esercizio delle sue funzioni sulla terra. Agli uomini è stata affidata la più solenne Verità come mai prima è stata data a nessun'altro. CIF 285 4 Il Signore vuole che ci eleviamo sempre più verso uno stato di perfezione, vedendo e realizzando ad ogni passo il potere e la gloria di Dio. L'uomo non conosce abbastanza se stesso. Le nostre responsabilità sono esattamente proporzionate alla nostra luce, opportunità e privilegi... Il prezioso Libro di Dio contiene regole di vita per gli uomini di ogni classe e ogni vocazione. In esso si trovano esempi che sarebbe bene studiare e imitare. "Il Figlio di Dio è venuto per servire e non per essere servito". Marco 10:45 Il vero onore e gloria del servo di Cristo consiste, non nel numero di sermoni predicati, né nella quantità di libri letti, ma nell'opera che concerne il fedele servizio a favore del nostro prossimo. 4T, 413-416 ------------------------Vera umiltà, 25 settembre CIF 286 1 Dio ha scelto le cose stolte del mondo per svergognare le savie... affinché nessuna carne si glori alla sua presenza. 1 Corinzi 1:27-29 CIF 286 2 Dopo l'ascensione di Gesù, dottori, avvocati, sacerdoti, governanti, scribi e teologi hanno ascoltato con stupore le parole di saggezza e di potere da parte di uomini ignoranti e umili. Questi saggi si meravigliarono del successo degli umili discepoli, e infine si resero conto con soddisfazione, che erano stati con Gesù e che avevano appreso da lui. Il loro carattere e la semplicità dei loro insegnamenti erano simili al carattere e agli insegnamenti di Cristo .... CIF 286 3 Coloro che insegnano la verità oggi, devono ricevere il potere dall'alto per unirsi alla dottrina dei discepoli di Cristo, altrimenti i loro sforzi non avranno alcun valore. Oggi, purtroppo la preziosa grazia dell'umiltà spesso manca nella chiesa. Gli uomini che predicano la verità pensano troppo alle proprie capacità. Solo la vera umiltà condurrà un uomo a esaltare Cristo e la verità, al fine di realizzare la sua totale dipendenza da Dio. Imparare a essere umili non è facile, ma alla fine nulla è più utile. Quando non riusciamo a imparare a essere umili, questo accade perché esaltiamo la falsa stima di noi stessi, o perché pretendiamo di non aver bisogno. Vanità e orgoglio riempiono i nostri cuori. Solo la grazia di Dio può operare in noi una vera riforma. Umiliarsi... è nostro compito ... anziché aspettare che Dio ci umili. A volte Dio ci umilia per portarci in una posizione adeguata davanti a Lui; ma è molto più giusto e appropriato quando noi stessi umiliamo il nostro cuore ogni giorno davanti a Dio. Possiamo abbassarci, oppure possiamo elevarci nell'orgoglio e aspettare finché Dio non ci abbassa... CIF 286 4 Per comprendere la verità, dovremmo disciplinare la mente e cercare continuamente di possedere la grazia della pietà genuina. Quando Cristo è in noi, avremo qualcosa in più di una teoria della Verità. Non solo avremo le lezioni che Cristo ci ha dato quando era sulla terra, ma siamo in grado di istruire gli altri con la nostra vita di abnegazione e devozione alla causa di Dio. La nostra vita sarà un sermone vivente perché abbiamo un potere più grande di qualsiasi discorso sul pulpito. Dobbiamo coltivare in noi lo spirito disinteressato, quella grazia d'abnegazione e la pura devozione che gli altri possano vedere e a sua volta imparare. Per ottenere un'intelligenza spirituale e diventare sempre più efficienti, è necessario coltivare abitudini di utilità nei compiti minori che si trovano nel nostro percorso. Non dobbiamo aspettare l'opportunità di fare un grande lavoro, ma cogliere la prima occasione per dimostrarsi fedele in ciò che è meno importante, e così passare da una posizione di fiducia a un'altra. 4T, 378 -380 ------------------------In armonia con Cristo, 26 settembre CIF 287 1 Ora, essendo suoi collaboratori, vi esortiamo a non ricevere invano la grazia di Dio. 2 Corinzi 6:1 CIF 287 2 Tutto il cielo è interessato dell'opera che si sta svolgendo in questo mondo, ossia quella che prepara gli uomini e le donne per l'immortale vita futura. È nel piano di Dio che gli uomini collaborino con Gesù per la salvezza delle anime... La Parola di Dio rivela chiaramente che è il nostro privilegio in questa grande opera rendersi conto che c'è Uno che desidera aiutarci in ogni nostro sforzo per raggiungere la più alta eccellenza morale e spirituale nel lavoro del Maestro. Questo sarà il caso di tutti quelli che sentono il bisogno di aiuto. Essi dovrebbero considerare quest'opera come sacra e santa; dovrebbero portare davanti al Signore le offerte di gioia e di gratitudine ogni giorno in cambio della potenza e grazia ricevute per l'avanzamento di quest'opera. Un operaio del Signore dovrebbe umiliarsi considerando le sue molte opportunità perse per mancanza di diligenza e apprezzamento in ciò che fa. Non dovrebbe scoraggiarsi, ma continuamente rinnovare i suoi sforzi per riscattare il tempo... Non è per niente necessario che uno ceda alle tentazioni di Satana e cosi violi la propria coscienza e contristi lo Spirito Santo. Nella Parola di Dio è stato provvisto perché tutti possano godere del soccorso divino nei loro sforzi e riportino la vittoria. Se guardano a Gesù anziché a se stessi, cresceranno alla Sua immagine. Tutti quelli che per fede dimorano in Cristo, ricevono un potere nel loro lavoro che li conduce al successo. Diventeranno sempre più efficienti, e la benedizione di Dio, mostrata nella prosperità dell'opera, testimonierà che sono davvero lavoratori insieme a Cristo. Ma per quanto possa progredire nella vita spirituale, non arriverà mai a un punto in cui non avrà bisogno di cercare le Scritture con diligenza; poiché in essa si trovano le prove della nostra fede. Tutti i punti della dottrina, anche se sono stati accettati come verità, dovrebbero essere portati alla legge e alla testimonianza; se non sopportano questo test, allora "in loro non c'è la luce". Il grande piano di redenzione, come rivelato nel lavoro conclusivo di questi ultimi giorni, dovrebbe essere studiato con diligenza. Le scene collegate con il santuario dovrebbero fare una tale impressione sulle menti e sui cuori, da essere in grado di impressionare gli altri. Tutti hanno bisogno di diventare più intelligenti riguardo al lavoro dell'espiazione, che sta accadendo nel santuario celeste. Quando questa grande verità è vista e compresa, coloro che la detengono, lavoreranno in armonia con Cristo per preparare un popolo di incontrare il Signore, e allora i loro sforzi avranno successo. 5T, 573-575 ------------------------Le parole sono un indice, 27 settembre CIF 288 1 L'uomo buono dal buon tesoro del cuore trae cose buone; ma l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. Matteo 12:35 CIF 288 2 Le nostre parole sono indice del carattere... In esse vediamo l'importanza della prudenza nell'impiego della parola. Questo talento è un grande potere per il bene quando è usato bene... È il grande privilegio di tutti riempire le stanze dei tesori puri e santi, diventando completamente familiari con le preziose parole di Cristo, dette per la nostra istruzione... Ascoltando il rimprovero e l'incoraggiamento dati nella Parola di Dio, leggiamo: ..."Camminiate in modo degno del Signore, per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio, fortificati con ogni forza, secondo la sua gloriosa potenza, per ogni perseveranza e pazienza, con gioia. Colossesi 1:10,11 Coloro che sono così rinfrancati non cammineranno a testa bassa... "Rendendo grazie a Dio e Padre, che ci ha fatti degni di partecipare alla sorte dei santi nella luce. Poiché Egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio". Colossesi 1:12,13 Allora, non dovremmo noi tutti, vecchi e giovani a imparare a conversare nella lingua che è pronunciata da coloro che sono salvati? Le nostre parole non potrebbero diventare tali da essere ascoltati dal nostro Padre celeste? CIF 288 3 Come chi afferma di essere cristiani, abbiamo l'obbligo solenne di rivelare la Verità della nostra professione di fede con le nostre parole. La lingua è un piccolo membro ma quanto bene può fare se il cuore è puro. Se il cuore è colmo di cose buone, di tenerezza, simpatia e cortesia cristiana, questo sarà dimostrato dalle parole pronunciate e dalle azioni compiute. La luce che brilla dalla Parola di Dio è la nostra guida. Niente indebolisce di più una chiesa come l'uso sbagliato del talento della parola. Disonoriamo il nostro Leader quando le nostre parole non sono come dovrebbero venire dalle labbra di un cristiano. La qualità delle nostre opere è dimostrata dalle nostre parole. Quando le nostre parole e opere sono compatibili con la volontà di Cristo, dimostriamo che siamo consacrati a Dio e che stiamo perfezionando il nostro carattere. Quando facciamo del nostro meglio con tutta l'anima, corpo e spirito per Gesù, Egli opererà in noi per il Suo beneplacito. L'amore di Cristo che abita nel nostro cuore è rivelato mediante le espressioni di lode. Coloro che sono consacrati a Dio lo dimostreranno con la loro conversazione santificata. Se i loro cuori sono puri, le loro parole saranno pure, mostrando un principio nella santa contemplazione e sarà percepita la presenza di Dio. RH, Jan. 18, 1898 ------------------------L'umiliazione di Ezechia, 28 settembre CIF 289 1 Poi Ezechia si umiliò dell'orgoglio del suo cuore, lui e gli abitanti di Gerusalemme; perciò l'ira dell'Eterno non venne sopra di loro durante la vita di Ezechia. 2 Cronache 32:26 CIF 289 2 Sia Ezechia sia gli abitanti di Gerusalemme riconobbero il loro orgoglio e si umiliarono. Il Signore non mandò più castighi per il resto della vita di Ezechia". 2 Cronache 32:26. 2 Ormai il seme era stato gettato e col tempo avrebbe prodotto desolazione e sventura. Durante gli ultimi anni del suo regno, il re di Giuda visse momenti di grande prosperità grazie alla sua decisione di riscattare il passato e di onorare il suo Dio. La sua fede era stata messa a dura prova e dovette imparare che solo fidandosi completamente di Dio poteva sperare di vincere le forze del male che stavano complottando per la sua rovina e per la completa distruzione del suo popolo. L'errore di Ezechia, quando trascurò il proprio dovere in occasione della visita degli ambasciatori babilonesi, racchiude un'importante lezione per tutti noi. Dovremmo parlare, molto più di quanto facciamo, delle preziose benedizioni legate alla nostra esperienza religiosa: la bontà di Dio e il suo grande amore. Quando la mente e il cuore sono compenetrati dell'amore di Dio non sarà difficile comunicare agli altri la nostra esperienza spirituale. Grandi pensieri, nobili aspirazioni, chiare percezioni della verità, propositi altruistici, desiderio di devozione e di santità: tutto si esprimerà in termini che rivelano ciò che abbiamo nel cuore. Coloro con i quali entriamo in contatto, giorno per giorno, hanno bisogno del nostro aiuto e dei nostri consigli. Essi possono trovarsi in una situazione tale che una parola detta al momento opportuno sarà come un chiodo piantato al posto giusto. Domani queste persone saranno forse là dove noi non potremo più raggiungerle. Quale sarà stato il nostro influsso su questi nostri compagni di viaggio? Ogni giorno di vita implica un certo numero di responsabilità che dobbiamo affrontare. Le nostre parole e le nostre azioni esercitano un influsso sulle persone che incontriamo. Dobbiamo fare attenzione a quello che diciamo e alle scelte che facciamo. Un atteggiamento inconsulto, una decisione imprudente e una forte tentazione possono fuorviare chiunque. Non è facile eliminare quei pensieri che abbiamo inserito nella nostra mente. Quelli cattivi possono aver messo in moto una serie di circostanze, un'ondata di effetti negativi che difficilmente riusciremo a frenare. Se invece, col nostro esempio, aiuteremo gli altri a sviluppare buoni princìpi, avremo offerto loro la possibilità di fare il bene. A loro volta, essi eserciteranno lo stesso benefico influsso su altri. In questo modo influiremo indirettamente su centinaia e migliaia di persone. Il vero credente contribuisce a rafforzare i buoni propositi di tutti quelli con cui viene in contatto. In un mondo incredulo e malvagio rivela la potenza della grazia di Dio e la perfezione del suo carattere. PK 347, 348 ------------------------L'influenza personale è un potere, 29 settembre CIF 290 1 Tu sei una fonte di giardini, un pozzo di acque vive, ruscelli che scaturiscono dal Libano. Cantico dei Cantici 4:15 CIF 290 2 L'influsso personale è una vera forza; esprimerlo correttamente significa collaborare con il Cristo, salvare gli uomini che egli ha salvato, trasmettere giusti princìpi, frenare la corruzione che dilaga nella società. Significa anche diffondere quella grazia che solo Cristo può donare, purificare e affinare la vita e il carattere del prossimo offrendo un esempio irreprensibile: una fede e un amore sincero. A proposito della sorgente inquinata di Gerico il Signore dichiarò: "Io rendo pura quest'acqua: non procurerà più né morte né sterilità". La fonte inquinata rappresenta l'anima separata da Dio. Il peccato non soltanto allontana da Dio ma distrugge nell'essere umano il desiderio e la capacità di conoscerlo. Crea disordine nell'organismo, turba lo spirito, perverte l'immaginazione e degrada le facoltà dell'essere. Non si riesce più a individuare quale sia la vera religione e la santità; la potenza divina non può compiere un'opera di trasformazione del carattere; l'uomo è debole, sprovvisto di forze morali per lottare contro il male. Si perverte e si avvilisce. Per il cuore rigenerato, invece, tutto cambia. La trasformazione del carattere è la prova della presenza di Cristo in noi. Lo Spirito di Dio produce nell'anima una nuova vita facendo sì che i pensieri e i desideri siano in armonia con la volontà di Cristo, mentre l'uomo interiore è rinnovato a immagine di Dio. I deboli e gli sbandati sono la dimostrazione che la potenza rigeneratrice della grazia divina può sviluppare armoniosamente un carattere che prima era imperfetto e renderlo esemplare. Il cuore che riceve la Parola di Dio non è come uno stagno che inaridisce, né come una cisterna crepata che perde le sue preziose acque. È simile al ruscello di montagna, alimentato da sorgenti perenni, le cui acque limpide e fresche rianimano coloro che hanno sete e sono affaticati e aggravati. È come un fiume che scorre costantemente e man mano che avanza si fa sempre più profondo e largo fino a che le sue acque, apportatrici di vita, si diffondono su tutta la terra... CIF 290 3 La stessa cosa accade al vero figlio di Dio. La religione di Cristo agisce come un principio tonificante che infonde un'energia spirituale attiva. Quando coloro che sono stati purificati e santificati dalla conoscenza delle verità bibliche si impegnano con entusiasmo per salvare gli uomini, sono realmente un "odore di vita a vita". E mentre, giorno dopo giorno, si disseteranno alla fonte inesauribile della grazia e della conoscenza, si renderanno conto che i loro cuori sono ricolmi dello spirito del loro Maestro e che, grazie al loro impegno altruistico, molti otterranno un beneficio fisico, mentale e spirituale. Gli stanchi saranno rianimati, i malati ritroveranno la salute e gli oppressi saranno liberati dal peso del peccato. PK 232-234 ------------------------Il vero, onesto e sincere, 30 settembre CIF 291 1 Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita. Apocalisse 2:10 CIF 291 2 L'occhio onniveggente di Dio annota i difetti di tutti e la passione dominante di ciascuno, tuttavia sopporta i nostri errori e ha pietà della nostra debolezza. Egli chiede al Suo popolo di coltivare lo stesso spirito di tenerezza e tolleranza. I veri cristiani non esulteranno nell'esporre i difetti e le mancanze degli altri. Fisseranno la mente su ciò che è attraente e amabile. Per il cristiano ogni colpa individuata, ogni parola di censura o condanna, è dolorosa .... Tutti i cristiani professi dovrebbero investigare quali dei loro errori dovrebbero correggere, invece di parlare dei torti altrui. Così facendo la condizione della chiesa, oggi, sarebbe molto più in salute. Ad alcuni non cosata nulla, essere onesti, quando le cose cambiano, specialmente a livello politico, quest'onestà può essere dimenticata. L'onestà e la politica non vanno d'accordo, col tempo la politica sarà respinta e verità e onestà regneranno sovrane. In altre parole: se la politica è amata, l'onestà sarà dimenticata. Entrambe non hanno nulla in comune. Uno è il profeta Baal, l'altro è il vero profeta di Dio. Quando il Signore ricompone i Suoi gioielli, il veritiero, l'onesto, e il sincero, saranno guardati da Lui con piacere. Gli angeli sono impegnati per creare le corone per queste persone, e su queste corone risplenderanno le gemme con uno splendore celeste... CIF 291 3 Il Signore sta mettendo alla prova il Suo popolo. Forse qualcuno di noi avrà ancora un carattere difettoso, tuttavia cerchiamo di essere gentili e cortesi verso gli altri. Domandiamoci ogni giorno: Sono giusto? O vivo ancora nella falsità. Invitiamo il Signore affinché ci salvi da ogni inganno su questo punto. Molti interessi eterni sono ancora in gioco. Cari fratelli, cercate l'amore di Dio con umiltà e con lacrime: chi mi mostrerà come rendere sicura la mia fede? CIF 291 4 Satana studia attentamente i peccati di ciascuno di noi allo scopo di sedurci. Anche se ci troviamo nella fitta nebbia delle tentazioni, abbiamo sempre una possibilità di vincere a condizione che combattiamo le battaglie del Signore. Tutti quanti siamo in pericolo, ma se camminiamo umilmente in preghiera, usciremo preziosi com'è prezioso l'oro di Ofir. Se siamo negligenti, se non preghiamo, diventeremo come un suono di ottone o un cembalo risonante. Alcuni si sono persi nel labirinto dello scetticismo. A tali voglio dire: "Sollevate la mente e guardate in alto; fissate lo sguardo su Dio. Più salda sarà la vostra fede, più vicini siamo all'Eterno, più chiara e luminosa sarà la Sua giustizia. Cerchiamo di rendere la nostra vita terrena come se fosse la vita eterna. 5T, 95-98 ------------------------Il Capo della Chiesa, 1 ottobre CIF 293 1 Egli stesso è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, affinché abbia il primato in ogni cosa. Colossesi 1:18 CIF 293 2 Dal giorno dell'ascensione, Cristo ha portato avanti la sua opera sulla terra mediante scelti ambasciatori, attraverso i quali parla ai figli degli uomini e li assiste con cura. Il grande Capo della chiesa dirige la sua opera attraverso strumenti umani ai quali Dio ordina di agire come suoi rappresentanti. Coloro che sono stati chiamati da Dio per lavorare nella predicazione e nell'insegnamento per l'edificazione della sua chiesa, hanno una grave responsabilità. Come rappresentanti di Cristo, essi devono supplicare uomini e donne a riconciliarsi con Dio, e possono compiere la loro missione solo se ricevono dall'alto saggezza e potenza. I ministri di Cristo sono i guardiani spirituali del popolo che Egli ha affidato alla loro cura. Il loro lavoro è stato paragonato a quello delle sentinelle. Nei tempi antichi spesso venivano stazionate delle guardie sulle mura della città. Queste erano localizzate in punti strategici da dove potevano sorvegliare le zone importanti e dare il segnale di pericolo all'avvicinarsi del nemico. L'incolumità di tutti quelli che si trovavano all'interno della città dipendeva dalla loro fedeltà. Ogni tanto esse dovevano chiamarsi l'un l'altra, per assicurarsi che tutte fossero sveglie e che nessuna era stata assalita. Il grido che segnalava la quiete o il pericolo veniva trasmesso dall'una all'altra, ciascuna ripeteva il messaggio fino a che esso echeggiva intorno alla città... CIF 293 3 È privilegio delle sentinelle che sono in guardia sulle mura di Sion di vivere così vicino a Dio e di essere così sensibili alle impressioni del suo Spirito, che Egli può operare mediante loro per avvertire gli uomini e le donne del pericolo e per indicare loro il rifugio della salvezza. Fedeli sono coloro che avvertono la gente del sicuro risultato della trasgressione. Fedeli sono coloro che salvaguardano gli interessi della chiesa. Essi non possono mai rilassarsi nella loro vigilanza. Il loro è un lavoro che richiede l'esercizio di ogni facoltà dell'essere. Le loro voci si devono innalzare come il suono della tromba, mai devono emettere suoni vacillanti, note incerte. Colui che serve sotto la bandiera bagnata con il sangue dell'Emmanuele compirà tutto ciò che richiede sforzi eroici e paziente sopportazione. Il soldato della croce si erge indomito sul fronte della battaglia. Quando il nemico inizia il suo attacco, lui chiede l'aiuto che viene dall'alto, e mentre porta al Signore le promesse della Parola, viene fortificato per il dovere di quell'ora. Egli riconosce di aver bisogno della forza celeste. Le vittorie che ottiene non lo guidano all'esaltazione, ma lo spingono ad appoggiarsi sempre più sull'Onnipotente. La sua fiducia in Dio lo rende capace di presentare il messaggio della salvezza con una forza tale da impressionare le menti dei suoi ascoltatori. AA 360-363 ------------------------I Suoi collaborator, 2 ottobre CIF 294 1 Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può essere nascosta. Matteo 5:14 CIF 294 2 Il nostro Signore ha pianificato che la Sua chiesa debba riflettere sul mondo la stessa Sua pienezza e grandezza. Egli ci elargisce costantemente la Sua grazia, affinché a nostra volta possiamo dimostrare al mondo l'amore e la bontà di Cristo. Mentre tutto il cielo è al lavoro per mandare i messaggi in ogni parte del mondo per portare avanti l'opera della redenzione, la chiesa dell'Iddio vivente deve collaborare con Cristo. Siamo membri del suo corpo mistico. Lui è il Capo che controlla tutti i membri del corpo. Gesù stesso, nella Sua infinita misericordia, sta lavorando con gli uomini, realizzando in loro trasformazioni spirituali così incredibili che gli angeli lo osservano con stupore e gioia. Lo stesso amore disinteressato che caratterizza il Maestro è visto nel carattere e nella vita dei suoi seguaci. Cristo si aspetta che gli uomini diventino partecipi della Sua natura divina mentre sono in questo mondo, quindi non solo riflettendo la Sua gloria per la lode di Dio, ma illuminando le tenebre del mondo con lo splendore del cielo. Saranno così adempiute le parole di Cristo: "Voi siete la luce del mondo". Matteo 5:14 CIF 294 3 "Noi siamo, infatti, collaboratori di Dio..." - 1 Corinzi 3:9 -- "come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio". 1 Pietro 4:10 La conoscenza della grazia di Dio, la verità della sua Parola e anche i doni temporali -- tempo e mezzi, talenti e influenza -- occorre la fiducia da parte di Dio per essere impiegati nella Sua gloria e nella salvezza degli uomini. Niente può essere più offensivo per Dio, Chi ci elargisce costantemente molti doni, afferrare questi doni egoisticamente, senza dare nulla in cambio allo stesso Donatore. Oggi, Gesù è nei cieli a preparare le dimore per quelli che lo amano; anzi, non sono solo dimore, ma un intero regno che sarà nostro. Tutti quelli che erediteranno queste benedizioni, devono rinnegare se stessi, devono sacrificare l'io per Cristo e per il bene degli altri. È ora il momento, prima che il tempo sarà chiuso, prima che l'ultimo messaggio sarà pronunciato al mondo, di lavorare con serietà e di mostrare l'altruismo. La mia anima s'inquieta nel sentire il grido di un uomo Macedone, che veniva da ogni direzione, dalle città e dai villaggi della nostra terra, dall'altra parte dell'Atlantico e dall'ampio Pacifico, e dalle isole: "Passa in Macedonia e soccorrici". Atti 16:9 CIF 294 4 Fratelli e sorelle, rispondete a questo grido dicendo: "Faremo del nostro meglio mandandovi sia i missionari sia il denaro; rinunceremo agli abiti, alle nostre case, ai gioielli; rinunceremo di gratificate i nostri appetiti, e affideremo tutti i mezzi possibili alla causa di Dio; ci dedicheremo senza riserve alla Sua opera". 5T, pp. 731-733 ------------------------Cristo glorificato nel Suo popolo, 3 ottobre CIF 295 1 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo. Giovanni 16:33 CIF 295 2 l Cristo non si è mai scoraggiato: i suoi discepoli devono avere la stessa fede e la stessa fermezza. Poiché dipendono da lui, che è il loro Maestro, devono vivere come Egli è vissuto, lavorare come Egli ha lavorato. Hanno bisogno di coraggio, forza e perseveranza per avanzare anche se ostacoli insormontabili sembrano sbarrare la loro strada, per superare le difficoltà, per sperare contro ogni speranza. Gesù li ha uniti al trono di Dio con la catena d'oro del suo amore inestinguibile. Egli offre loro la più grande forza dell'universo, quella che scaturisce dalla Fonte di ogni potenza. Per resistere al male, dispongono della potenza su cui né la terra, né la morte, né il male possono prevalere: potenza che li renderà capaci di vincere come il Cristo ha vinto. CIF 295 3 Il Cristo desidera che nella sua chiesa si eseguano gli ordini del cielo, si attuino i piani del governo divino e regni un'armonia perfetta. In questo modo Egli è glorificato nel suo popolo; per mezzo dei credenti il Sole di giustizia brillerà sul mondo con grande splendore. Gesù ha elargito molti doni alla sua chiesa, affinché dal suo popolo, riscattato e redento, scaturiscano risultati gloriosi. Egli ha accordato benedizioni e doni al suo popolo, perché in esso si manifesti la sua pienezza. Sulla chiesa, rivestita della giustizia del Cristo, Egli ha riversato le ricchezze della sua misericordia, della sua grazia e del suo amore, ricchezze che avranno una manifestazione finale e completa. Gesù considera il suo popolo puro e perfetto come la ricompensa della sua umiliazione e il compimento della sua gloria; è lui, il Cristo, il grande centro dal quale si irradia tutta la gloria... CIF 295 4 Gesù aveva concluso l'opera che gli era stata affidata. Aveva glorificato Dio sulla terra; aveva manifestato il nome del Padre; aveva riunito coloro che dovevano continuare la sua opera fra gli uomini. E disse ancora: "Ed io son glorificato in loro. E io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, essi che tu m'hai dati, affinché siano uno, come noi. Con queste parole, che manifestano l'impronta dell'autorità divina, Gesù affida al Padre i suoi eletti. Intercede per il suo popolo come Sommo Sacerdote. Il Pastore fedele, raccoglie il suo gregge all'ombra dell'Altissimo, al riparo, in un rifugio sicuro. Lo attende l'ultima battaglia con Satana ed Egli si prepara ad affrontarla. DA 679,680 ------------------------Un nome regale, 4 ottobre CIF 296 1 Se uno soffre come cristiano, non si vergogni, anzi glorifichi Dio a questo riguardo. 1 Pietro 4:16 CIF 296 2 Dio mi ha ordinato di dire al Suo popolo, ai ministri e ai membri laici quanto segue: "Prendete la vostra posizione su un terreno più elevato, cercate di raggiungere lo stesso sentiero che lo stesso Gesù ha percorso, senza poggiarvi sulle vostre opinioni: la santificazione attraverso la Verità è la vostra unica sicurezza". CIF 296 3 Il Signore Dio di Israele vuole che il Suo popolo rimanga forte, e che impartisca la stessa loro forza agli altri. Egli sosterrà sempre coloro che lo servono con cuore, la mente e azioni. Dobbiamo capire cosa significa confidare in Cristo, cosa significa avere una conoscenza sperimentale della grazia di Cristo e una fede in continua crescita. Parlando del mistero "che dalle più antiche età è stato nascosto in Dio", - Efesini 3:9 - Paolo dice: "A me, il minimo di tutti i santi, è stata data questa grazia di annunziare fra i gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo... affinché, per mezzo della chiesa, nel tempo presente sia manifestata ai principati e alle potestà, nei luoghi celesti, la multiforme sapienza di Dio". Efesini 3:8,10 Questo non si riferisce soltanto a coloro che vivono in questo mondo, dove c'è la chiesa su questa terra per rivelare la gloria di Dio, ma anche ai principati e le potenze nei luoghi celesti. Dio scelse tra i gentili un popolo per sé e diede loro il nome di cristiani. Questo è un nome regale, dato a quelli che si uniscono a Cristo... CIF 296 4 Pietro dice: "Se uno soffre come cristiano, non si vergogni, anzi glorifichi Dio a questo riguardo". 1 Pietro 4:16 Oh! Come sarebbe magnifico se il popolo di Dio Lo prendesse in parola e si impadronisse del meraviglioso tesoro di conoscenza che li è stata concessa. Abbiamo davanti a noi l'esempio più santo e più eccelso. Nel pensiero, nella parola e nelle azioni, Gesù era senza peccato. Tutto ciò che Egli ha fatto era perfetto. Egli ci indica lo stesso sentiero che Lui stesso aveva percorso, dicendo: "Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua". Matteo 16:24 Abbiamo ricevuto un'istruzione perfetta, ossia: la Parola del Dio vivente. Questa Parola è la nostra guida e la nostra consigliera. Il salmista dice: "Ho conservato la tua parola nel mio cuore, per non peccare contro di te". Salmo 119:11 CIF 296 5 I cristiani, coloro che devono rappresentare Dio nel mondo, non devono cercare altre strane dottrine. Non devono curiosare nei misteri della vita futura. La loro parte è di rendere la loro vita in questo mondo tale che sia approvata da Dio. RH, April. 26, 1906 ------------------------La Chiesa deve essere elevata e brillare nel mondo, 5 ottobre CIF 297 1 Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e la gloria dell'Eterno si è levata su te. Poiché ecco, le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te si leva l'Eterno e la sua gloria appare su di te. Isaia 60:1,2 CIF 297 2 La gelosia ha causato la prima morte nel nostro mondo... Ogni sorta di egoismo viene da Satana. Gli esseri umani appartengono a un'unica grande famiglia, la famiglia di Dio. In essa vige il rispetto e amore. Non devono esistere parole dure che feriscono. Nei rapporti tra i membri non deve aver luogo ingiustizia, facendo perdere la fiducia dei propri compagni di cammino. L'egoismo e l'ingiustizia portano infelicità. Sotto la loro minacciosa influenza gli uomini perdono il senso di Ciò che significa amarsi l'un l'altro come Cristo ci ama. Tutti devono lavorare nell'amore e nell'unità, guardando a Dio come al grande centro. L'amore per Cristo è il principio che unisce l'uomo ai suoi simili... Nel mondo di oggi si percepisce l'opposto della fedeltà a Dio. Ogni regno, ogni provincia, ogni famiglia, ogni individuo, ha il desiderio di stare al centro di attenzione. Gli uomini desiderano dominare i loro simili... L'Io è la molla dell'azione... Il Signore chiede al Suo popolo di allontanare da loro ogni scoglio; di essere ripieni dello Spirito Santo. Per unire l'uomo con Dio e con i suoi simili, per restituire agli esseri umani la benevolenza perduta attraverso il peccato -- questa è la gloria del vangelo. Che la chiesa sorga e risplenda, poiché la luce di Dio gli è stata data e la gloria del Signore è stata sparsa su di lei. Possano i suoi membri cercare con ogni sforzo di ottenere la vittoria su sé stessi. Manuscript 78, 1901.. CIF 297 3 La religione di Cristo comporta molto più del perdono dei peccati. Essa non solo cancella i nostri peccati, ma riempie il vuoto lasciato con la grazia dello Spirito Santo. Essa è la luce e gioia di Dio in noi. Ci svuota il cuore dal nostro egoismo, per inondarlo della continua presenza di Cristo. Quando Gesù regna nell'intimo, c'è purezza interiore, c'è schiettezza e libertà dal peccato. La gloria, la pienezza e la totalità del piano del Vangelo si compiono nella vita. accettare il Salvatore porta una pace perfetta, una sensazione di amore e sicurezza. Quando la bellezza e la fragranza del Carattere di Cristo si manifestano nella vita di un uomo, ciò dimostra che Dio ha veramente inviato suo Figlio affinché fosse il Salvatore del mondo. La rivelazione della Sua gloria in forme umane ha avvicinato così tanto il cielo all'uomo che è possibile scorgere la bellezza del santuario divino in chiunque ha accettato Gesù come proprio Salvatore. Gli uomini saranno affascinati dalla gloria di Cristo che dimora nei cuori sinceri ed eleveranno un concerto di lodi e ringraziamenti a Colui che per primo ha elargito ogni bene. COL pp. 419,420 ------------------------Cielo in attesa di collaborare, 6 ottobre CIF 298 1 Allora la tua luce irromperà come l'aurora e la tua guarigione germoglierà prontamente, la tua giustizia ti precederà e la gloria dell'Eterno sarà la tua retroguardia. Isaia 58:8 CIF 298 2 La preziosità del sacrificio espiatorio di Cristo in nostro favore, ci qualifica idonei a indicare agli altri l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo. È mediante il sangue di Cristo che i nostri peccati sono stati perdonati e possiamo raggiungere uno scalino superiore verso il cielo... Cristo disse: "È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio". Marco 10:25 Ma con Dio tutto è possibile. Egli può lavorare attraverso le agenzie umane sulle menti di altri uomini le cui vite sono state dedicate solo al denaro. L'universo celeste ha aspettato molto per poter cooperare con gli agenti umani in questo lavoro. Eppure, molti hanno trascurato questo aiuto, e a causa del scoraggiamento hanno rinunciato completamente. Se avessero perseverato, avrebbero avuto un grande successo. Coloro che continueranno questo lavoro con fedeltà, saranno benedetti da Dio. La giustizia di Cristo continuerà appoggiarli, e la gloria del Signore li accompagnerà. CIF 298 3 Molti miracoli di autentiche conversioni avranno luogo; miracoli che per ora non si vedono. I più grandi uomini della terra sono al di là del potere di un Dio che opera questi miracoli. Gli uomini che collaborano con Dio sono quelli che lo fanno con coraggio e fedeltà. Gli uomini che occupano i posti della responsabilità, uomini di intelletto e influenza, saranno realmente convertiti. Attraverso il potere dello Spirito Santo, molti accetteranno i principi divini. Vedendo Gesù nella sua bellezza, nella Sua abnegazione, il ricco vedrà sé stesso come un miserabile, povero, cieco e nudo, ma quando diventerà piccolo, piccolo, preferirà Cristo e sé stesso e conquisterà la vita eterna. Convertito alla verità, diventerà un agente nelle meni di Dio per comunicare la Verità. Avrà un compito speciale per sostenere quelle anime che sono state trascurate. Sentirà di aver ricevuto il compito di studiare il Vangelo con gli altri. Il tempo e il denaro saranno consacrati a Dio; tutti i mezzi necessari saranno portati a Lui; il talento e l'influenza saranno usati per la divulgazione della Verità. E allora, alla chiesa sarà data tutta la potenza ed efficienza.... L'amore puro e santificato, l'amore che è stato espresso nella vita di Cristo, diventerà come un sacro profumo. Come il profumo di Maria ha riempito la casa, così il profumo della Verità riempirà la chiesa. L'eloquenza, la conoscenza della verità, i rari talenti mescolati con l'amore, sono doti molto preziose... L'amore per Dio e per coloro per i quali Cristo è morto, contribuirà a fare un lavoro che difficilmente potremo comprendere. 6T, pp. 81-84 ------------------------Chiesa si unirà all'altra Chiesa, 7 ottobre CIF 299 1 Cercate l'Eterno mentre lo si può trovare, invocatelo mentre è vicino. Isaia 55:6 CIF 299 2 I membri della chiesa devono splendere tra le tenebre morali del mondo. Se siamo connessi con la Luce del Signore, dovremmo allora rifletterla sugli altri. Quando riceviamo una ricca grazia del Salvatore, siamo una benedizione per coloro che ci circondano... Non dobbiamo mai fidarci di quei seguaci di Cristo che pretendono essere sempre ai primi posti. Se fossero umili, se fossero disposti a essere istruiti da Lui, avrebbero potuto mostrare al mondo l'influenza della verità sul carattere umano. Coloro che collaborano con Cristo, senza mai cercare di esaltare se stessi, faranno costanti progressi nell'opera missionaria. Non saranno soddisfatti fino a quando la chiesa non si unirà ad altra chiesa. CIF 299 3 Dio si aspetta che chi è al Suo servizio sostengano seriamente la fede di tutti gli altri che lo cercano. Il nostro lavoro missionario deve essere sempre più sviluppato di quanto non sia stato finora. La verità deve essere seminata sempre più nei nuovi territori; c'è bisogno di fondare sempre nuove chiese. Dobbiamo seguire il comandamento di Cristo che dice: "Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente". Matteo 28:19-20 La vita di una chiesa dipende dall'interesse che i suoi membri manifestano verso l'ovile del Signore. Essa deve ricordare che Cristo ha dato se stesso come sacrificio per salvare il mondo dalla distruzione. Per il nostro bene divenne povero, affinché attraverso la Sua povertà potessimo entrare in possesso di ricchezze eterne. Coloro che hanno ricevuto benedizioni e la conoscenza della verità non dovrebbero forse seguire i Suoi piani scrupolosamente? Essi devono avere il senso dei loro vasti doveri, di eliminare ogni minimo accenno di egoismo, affinché il Signore possa riversare su di loro il Suo Santo Spirito. CIF 299 4 "Cercate l'Eterno mentre lo si può trovare, invocatelo mentre è vicino" -- dice il profeta. Non ci sono validi motivi per essere infedeli e lamentarsi. Invece di mormorare, incoraggiamoci con spirito di gratitudine, misericordia e con benedizioni che riceviamo. Lodiamo il Signore con gratitudine per la luce che brilla sul nostro cammino, la luce che possiamo riflettere su chi è nelle tenebre. Se facciamo questo, molti saranno preparati a lavorare alla lode e alla gloria di Cristo. Così facendo potremo scrive sul nostro stendardo: "Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù". Apocalisse 14:12 The Signs of the Times, August 21, 1901.. ------------------------Il più grande obbiettivo, 8 ottobre CIF 300 1 Se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. 1 Giovanni 1:7 CIF 300 2 L'unione è la forza, e il Signore desidera che questa verità sia rivelata a tutti i membri del corpo di Cristo. Tutti devono essere uniti nell'amore, nell'umiltà, nella mansuetudine della mente; organizzarsi come un gruppo di credenti col proposito di promuovere e diffondere la sua influenza; devono lavorare come Cristo lavorò. Devono sempre manifestare cortesia e rispetto reciproci. Ogni talento ha il suo posto e deve essere sotto il controllo dello Spirito Santo... CIF 300 3 La chiesa è la società cristiana formata dai membri che la compongono, affinché ognuno gioisca dell'aiuto di tutta la grazia e dei talenti degli altri membri, e anche dell'opera di Dio in loro favore, in accordo con i diversi doni e capacità che Dio ha loro concesso. La chiesa è unita nei sacri vincoli di amicizia affinché ogni membro benefici dell'influsso degli altri. Tutti devono essere unirti dal patto d'amore e armonia che esiste. I principi e la grazia cristiani di tutta la società di credenti devono comunicare forza e potere in un'azione armoniosa. Ogni credente deve beneficiare e progredire dell'influenza purificante e trasformatrice delle varie capacità degli altri membri, affinché le cose che mancano in uno possano abbondare in un altro. Tutti i membri devono avvicinarsi l'uno all'altro, affinché la chiesa arrivi a essere uno spettacolo davanti al mondo, davanti agli angeli e davanti agli uomini. Il compromesso che caratterizza il patto dei membri di chiesa è che ognuno cammini sulle orme di Cristo, che ognuno prenda su di sé il giogo di Cristo e impari da Colui chi è mansueto ed umile di cuore. Facendo così, Troverete - dice l'amato Salvatore - riposo per le vostre anime. Perché il mio giogo è dolce, e il mio peso leggero. (Matteo 11:29-30). CIF 300 4 Coloro che portano il giogo di Cristo cammineranno uniti; eserciteranno la simpatia e la tolleranza, e con santa imitazione lotteranno per mostrare agli altri la tenera simpatia e l'amore che loro stessi necessitano grandemente. Colui che è debole e manca d'esperienza, anche se debole può essere reso forte da colui che ha più speranza e da coloro che possiedono una esperienza matura. CIF 300 5 Anche se è il più giovane di tutti è una pietra che deve brillare nell'edificio. E' un membro vitale del corpo organizzato, unito a Cristo, il capo vivente, e per mezzo di Cristo è identificato a tal punto con tutta l'eccellenza del carattere del Signore, che egli non si vergogna di chiamarlo fratello... Una chiesa separata e diversa dal mondo è, nella stima del cielo, l'oggetto più importante su tutta la terra... La chiesa deve essere quello che Dio ordinò che fosse: un rappresentante della famiglia di Dio in un altro mondo. 3SM pp. 15-17 ------------------------Unità nella Chiesa, 9 ottobre CIF 301 1 E il gran numero di coloro che avevano creduto era di un sol cuore e di una sola anima. Atti 4:32 CIF 301 2 Quando lo Spirito Santo venne sparso sulla chiesa primitiva, la moltitudine di coloro che avevano creduto, era d'un sol cuore e d'un'anima sola. (Atti 4:32) Lo Spirito di Cristo li unì in uno solo. Questo è il frutto del rimanere in Cristo… Abbiamo bisogno di ricevere l'illuminazione divina. Ogni individuo sta lottando per diventare un centro d'influenza, e fino a quando Dio non lavorerà per il suo popolo, non capirà che la sottomissione a Lui è l'unica sicurezza per ogni anima. La sua grazia trasformerà i cuori umani e li condurrà all'unità, un'unità che ancora non è avvenuta, ma tutti quelli che sono assimilati a Cristo saranno in armonia gli uni gli altri. Lo Spirito Santo creerà unità. La preghiera di Cristo a suo Padre, contenuta nel capitolo 17° di Giovanni deve essere il credo della nostra chiesa. Essa ci dimostra che le nostre differenze e le nostre disunioni disonorano Dio. Leggete l'intero capitolo, versetto dopo versetto. CIF 301 3 Nella parola di Dio non si trova alcun consiglio né autorizzazione per coloro che credono che il messaggio del terzo angelo debba guidarli affinché possano separarsi. Potete risolvere questo problema nella vostra mente una volta per sempre. Ciò che stimola uno stato di divisione è il piano di menti non santificate. I sofismi degli uomini possono sembrare retti ai loro occhi, ma non sono Verità e giustizia. Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione….. e mediante la croce riconciliare con Dio ambedue in un corpo unico.(Efesini 2:14-16) CIF 301 4 Cristo è il vincolo d'unione nella catena d'oro che unisce i credenti e li mantiene uniti a Dio. Non ci deve essere alcuna separazione in questo grande tempo di prova. I figli di Dio costituiscono una sola unità in Cristo, che presenta la Sua croce come centro d'attrazione. Tutti quelli che credono, sono uno in Lui. I sentimenti umani indurranno alcuni uomini a prendere l'opera nelle loro mani, e l'edificazione allora diventerà sproporzionata. Il Signore, invece, impiega una varietà di doni affinché l'edificio sia simmetrico. Neppure un solo raggio della Verità dev'essere nascosto o sminuito. Dio non può essere glorificato a meno che l'edificio "ben coordinato vada crescendo per essere un tempio santo nel Signore"... Questo punto comprende un tema grandioso, e coloro che comprendono la Verità per questo tempo devono fare molta attenzione a come ascoltano, a come edificano, e come educano gli altri a praticarla. Quando ogni consiglio che Cristo ha dato sarà stato compiuto nel vero spirito cristiano, allora, e solamente allora, il cielo rettificherà la decisione della chiesa, perché i loro membri hanno la mente di Cristo e fanno quello che Lui farebbe se fosse qui sulla terra. 3SM 20-22 ------------------------Purezza, 10 ottobre CIF 302 1 Nessuno disprezzi la tua giovinezza, ma divieni esempio ai fedeli nella parola, nella condotta, nell'amore, nello Spirito, nella fede e nella castità. 1 Timoteo 4:12 CIF 302 2 Accettando Cristo come personale Salvatore, l'uomo è portato ad avere una stretta comunione con Dio e gode del Suo speciale favore come fa il Suo amato Figlio. Egli è onorato e glorificato e ha un'intima comunione con Dio; la sua vita è nascosta con Cristo in Dio. Oh! Che amore, che meraviglioso amore! Questo è il mio insegnamento per quanto riguarda la purezza morale. L'eliminazione dell'impurità non sarà efficace nello stesso modo quanto sradicare il peccato; così come la presentazione di questi temi grandiosi e nobilitanti... Solo la Bibbia ci ha trasmesso le vere lezioni sulla purezza, perciò predichiamo la Parola! Tale è la grazia di Dio, tale l'amore con cui Egli ci ha amato, anche quando eravamo morti a causa del peccato. Il peccato è il nemico della nostra mente che si presenta mediante opere malvagie, con le concupiscenze e diversi piaceri, come schiavi di appetiti e passioni. CIF 302 3 Quale profondità di amore si manifesta in Cristo, mentre Egli diventa la propiziazione per i nostri peccati! Attraverso il ministero dello Spirito Santo, le anime sono portate a trovare il perdono dei peccati. La purezza e la santità della vita di Gesù, presentata dalla Parola di Dio, hanno più potere di riformare e trasformare il carattere di quanto non facciamo tutti gli sforzi nella raffigurazione di peccati e crimini degli uomini e dei risultati sicuri. Uno sguardo risoluto al Salvatore innalzato sulla croce farà di più per purificare la mente e il cuore da ogni contaminazione di quanto non facciano tutte le spiegazioni scientifiche della lingua più eloquente. CIF 302 4 Davanti alla croce, il peccatore vede la sua non somiglianza di carattere con Cristo; vede solo le terribili conseguenze della trasgressione; odia i peccati che ha commesso e s'impegna davanti a Gesù di vivere in fede. Ha compreso qual è la sua posizione peccaminosa alla luce di Dio e delle intelligenze celesti, misurato secondo lo standard della croce e soppesato sulla bilancia del santuario. La purezza di Cristo gli ha rivelato la sua stessa impurità nei suoi odiosi colori. A questo punto abbandona il peccato e volge lo sguardo verso Gesù e vive. Scopre un carattere attraente, dominante in Gesù Cristo, Chi è morto per liberarlo dalle deformità provocate dal peccato, e con labbra tremanti e occhi pieni di lacrime dichiara: "La tua destra mi ha sostenuto, e la tua benignità mi ha reso grande". Letter 102, 1894.. CIF 302 5 Come uno scudo contro la tentazione e come ispirazione alla purezza e alla verità, nessun influsso è da paragonare a quello rappresentato dalla presenza di Dio. Ed. 255 ------------------------L'amore: la prova del discepolato, 11 ottobre CIF 303 1 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri. Giovanni 13:35 CIF 303 2 Il grande desiderio espresso da Gesù nell'ultimo incontro con i discepoli, era che potessero amarsi, come Egli li aveva amati. Aveva insistito ripetutamente su questo soggetto. La prima raccomandazione che fece quando si trovò riunito con loro per l'ultima cena fu: "Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Com'io v'ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri". Giovanni 13:34. Questo comandamento era nuovo per i discepoli, perché essi non si erano ancora amati come il Cristo li aveva amati. Dovevano avere nuove idee e nuovi impulsi per poter attuare quel nuovo comandamento. La vita e la morte di Gesù avrebbero offerto loro una nuova rivelazione di quell'amore. Il comandamento dell'amore ha ricevuto un nuovo significato dopo il sacrificio di Gesù. L'opera della grazia è un servizio continuo che manifesta amore, abnegazione e sacrificio. Mentre era su questa terra, Gesù ha sempre espresso in maniera irresistibile l'amore di Dio. Tutti coloro che beneficiano della presenza del suo Spirito, amano come Egli ha amato e infondono questo sentimento nelle loro relazioni reciproche. CIF 303 3 Questo amore è la prova che sono veri discepoli. "Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri". Giovanni 13:35. Quando gli uomini si uniscono, non per interesse ma per amore, dimostrano che opera in loro una potenza superiore a quella umana. L'esistenza di una tale unità è la prova che l'immagine di Dio è stata ristabilita negli uomini e che in essi è stato infuso un nuovo principio di vita; essa dimostra anche che la potenza divina può respingere gli agenti soprannaturali del male e la grazia di Dio ha conquistato le inclinazioni egoistiche del cuore naturale. L'amore manifestato nella chiesa provocherà certamente l'ira di Satana; d'altra parte Gesù non ha promesso ai discepoli una vita facile. "Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe quel ch'è suo; ma perché non siete del mondo, ma io v'ho scelti di mezzo al mondo, perciò vi odia il mondo. Ricordatevi della parola che v'ho detta: Il servitore non è da più del suo signore. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo ve lo faranno a cagione del mio nome, perché non conoscono Colui che m'ha mandato". Giovanni 15:18-21. Il messaggio del Vangelo si diffonde tramite una lotta attiva, in mezzo ai contrasti, ai pericoli, alle sconfitte e alle sofferenze. Coloro che compiono quest'opera seguono l'esempio del loro Maestro. DA 677,678 ------------------------Preghiera intima e studio biblico, 12 ottobre CIF 304 1 Confessate i vostri falli gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, affinché siate guariti; molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia. Giacomo 5:16 CIF 304 2 La chiesa di Dio è fatta di vasi grandi e vasi piccoli. Il Signore rispetta una certa logica. Non pretende che il vaso piccolo contenga ciò che entra in quello grande. Egli ci considera in base a quello che abbiamo e non a quello che non abbiamo. Fate il possibile e Dio apprezzerà il vostro impegno. Eseguite i vostri compiti con fedeltà e il Maestro apprezzerà il lavoro che avrete svolto. Non trascurate i piccoli doveri per realizzare solo grandi progetti. Fate attenzione a non tralasciare la preghiera e lo studio della Parola di Dio. Essi sono le vostre armi da opporre a colui che cerca di ostacolare il vostro cammino verso il cielo. Se una volta vi dimenticate di pregare e di studiare la Bibbia sarà molto facile che accada di nuovo. Se resistete all'influsso dello Spirito Santo è molto probabile che vi opporrete nuovamente; il vostro cuore diventerà insensibile e la coscienza si inaridirà. Ogni volta che resisterete alla tentazione sarete più forti per affrontarne altre. Ogni sacrificio rafforzerà in voi lo spirito di rinuncia. Ogni vittoria aprirà la via a quelle successive. Ogni volta che riuscirete a opporvi alla tentazione, ogni sacrificio e ogni vittoria sul peccato rappresenteranno un passo verso la vita eterna. Ogni gesto altruista rafforzerà la spiritualità. Nessuno può pensare di essere come il Cristo se non è sincero e puro di cuore. Il Signore riconoscerà ogni sforzo che farete per migliorare. Quando vi capita di commettere un errore o un peccato, non pensate che sia inutile pregare perché non siete degni di presentarvi davanti a Dio. "Figli miei, vi scrivo queste cose perché non cadiate in peccato. Se uno cade in peccato, possiamo contare su Gesù Cristo, il Giusto. Egli è il nostro difensore accanto al Padre; egli si è sacrificato per farci avere il perdono dei nostri peccati, e non soltanto dei nostri, ma di quelli del mondo intero". 1 Giovanni 2:1, 2. Egli aspetta il peccatore a braccia aperte. Rivolgetevi a lui e confidategli i vostri errori e i vostri insuccessi. Chiedetegli la forza necessaria per i tentativi successivi. Non vi deluderà mai, non approfitterà mai della vostra fiducia. Non disperatevi. Pensate al domani e anche il giorno più buio passerà "...Se tornate a me in pace, sarete salvi. Se avrete fiducia in me sarete forti..." Isaia 30:15. Il Cristo conosce la forza delle vostre tentazioni e la vostra capacità di resistere. La sua mano affettuosa è sempre tesa per aiutare i suoi figli in difficoltà. Alle persone tentate e scoraggiate egli rivolge la domanda: "Se sapete per chi ho sofferto e per chi sono morto, perché non avete fiducia in me? "La tua forza duri quanto i tuoi giorni. CIF 304 3 Alle persone tentate e scoraggiate egli rivolge la domanda: "Se sapete per chi ho sofferto e per chi sono morto, perché non avete fiducia in me?".. Youth's Instructor, June 26, 1902.. ------------------------La Verità conquisterà molti, 13 ottobre CIF 305 1 Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe di questo mondo e non ha nulla in me. Giovanni 14:30 CIF 305 2 Come Redentore del mondo Gesù, apparentemente, ebbe solo insuccessi. Egli trasmetteva al mondo il messaggio della misericordia e sembrava che la sua opera di soccorso e salvezza procedesse con grande lentezza. CIF 305 3 Gli influssi satanici agivano costantemente contro di lui, ma Gesù non si scoraggiò e poté ripetere con il profeta Isaia: "Invano ho faticato, inutilmente, per nulla ho consumato la mia forza; ma certo, il mio diritto è presso l'Eterno, e la mia ricompensa è presso all'Iddio mio". A Gesù è stata fatta questa promessa: "Così parla l'Eterno, il redentore, il Santo d'Israele, a colui ch'è disprezzato dagli uomini, detestato dalla nazione... farò di te l'alleanza del popolo, per rialzare il paese, per rimetterli in possesso delle eredità devastate, per dire ai prigioni: Uscite! e a quelli che sono nelle tenebre: Mostratevi! Essi pasceranno lungo le vie, e troveranno il loro pascolo su tutte le alture; non avranno fame né sete, né miraggio né sole li colpirà più; poiché Colui che ha pietà di loro li guiderà, e li menerà alle sorgenti d'acqua". Isaia 49:4, 7-10. CIF 305 4 Gesù confidava in queste promesse e non concedette nulla a Satana. Negli ultimi momenti della sua umiliazione, quando il dolore più profondo gravava sul suo animo, disse ai discepoli: "Viene il principe di questo mondo. Ed esso non ha nulla in me". Giovanni 14:30. "Il principe di questo mondo è stato giudicato". Giovanni 16:11. "Ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo". Giovanni 12:31. CIF 305 5 In un'ottica profetica Gesù tracciò le scene dell'ultimo grande conflitto. Sapeva che quando avrebbe esclamato: "È compiuto!", il cielo intero avrebbe esultato. Udiva già le esclamazioni di vittoria del cielo trionfante. Sapeva che ben presto sarebbero risuonati i rintocchi funebri del regno di Satana e che il nome del Cristo sarebbe riecheggiato, di mondo in mondo, in tutto l'universo. Gesù si rallegrava di poter fare per i suoi discepoli più di quello che essi fossero capaci di chiedere o pensare. Parlò con sicurezza perché sapeva che un piano era stato predisposto prima della creazione del mondo; sapeva che la verità, mediante la potenza dello Spirito Santo, sarebbe prevalsa sul male e che l'emblema del suo sacrificio avrebbe sventolato vittorioso davanti ai suoi discepoli; sapeva che la loro vita sarebbe stata simile alla sua: una successione ininterrotta di vittorie, non pienamente visibili in terra, ma riconosciute come tali in cielo. DA 678,679 ------------------------Una riforma è necessaria, 14 ottobre CIF 306 1 In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. Giovanni 5:24 CIF 306 2 Fintanto che permetti all'orgoglio di dimorare nel tuo cuore, non riceverai nessun sopporto nel tuo lavoro. Per anni hai conservato uno spirito scorretto, uno spirito orgoglioso, un desiderio di supremazia. Mentre ha servito Satana, hai disonorato Dio. Il Signore chiede una riforma decisa... Lascia che la tua anima si converta; rinnova la tua comunione con Dio... affinché sia gli angeli sia gli uomini vedano Dio perdonare i tuoi peccati. Lo straordinario potere di Dio deve impadronirsi delle chiese avventiste del settimo giorno. La riconversione deve avvenire tra i membri, che come testimoni di Dio possono testimoniare il potere autorevole della verità salvifica dell'anima . La chiesa deve essere rinnovata, purificata, santificata, altrimenti l'ira di Dio cadrà su quelli che non don mai stati santificati. Mentre chi è stato santificato attraverso la verità, mostrerà che la verità ha operato una riforma nella sua vita, e lo sta preparando per la traslazione nel mondo celeste. Fintanto che l'orgoglio, l'invidia e il malumore predominano nella vita, Cristo non regnerà nei loro cuori. Il Suo amore non tocca l'anima. Nella vita di chi partecipa alla natura divina, c'è la crocefissione dello spirito altezzoso e autosufficiente che conduce all'auto esaltazione. Al suo posto dimora lo Spirito di Cristo, e nella vita appaiono i frutti dello Spirito. Avendo la mente di Cristo, i Suoi seguaci rivelano le grazie del Suo carattere. Questo renderà gli uomini accettabili a Dio. Non appena un uomo volge lo sguardo a Cristo, avviene in lui un grande cambiamento. Un'atmosfera celestiale avvolge la sua anima, perché Cristo dimora in essa. Gesù dice: "In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna". Oh! Quanto pochi ci sono che rivelano nelle loro vite i principi di questa vita! Profetizzano di credere alla più sacra verità mai data ai mortali, ma nella loro vita essi disonorano Dio. "Colui che mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Poiché la mia carne è veramente cibo e il mio sangue è veramente bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui". (vv.54-56) È necessario che viviamo nel timore e nell'amore di Dio. Dio è supremo e coopera con coloro che rappresentano Cristo nella vita e nel carattere, quelli che sono gentili, premurosi, che negano se stessi e si sacrificano. Cristo dice: "Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua". Matteo 16:24 Letter 63, 1903 ------------------------L'ordinanza del battesimo, 15 ottobre CIF 307 1 Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte, affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi similmente camminiamo in novità di vita. Romani 6:4 CIF 307 2 Le istituzioni del battesimo e della Santa Cena del Signore sono due pilastri monumentali... Su queste istituzioni Cristo ha inscritto il nome del vero Dio. Cristo ha fatto del battesimo il segno dell'ingresso nel Suo regno spirituale. Ha reso questa una condizione positiva in cui tutti devono conformarsi all'autorità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Prima che l'uomo possa trovare una casa nella chiesa, prima di superare la soglia del regno spirituale di Dio, ognuno deve ricevere l'impronta del nome divino "Il Signore nostra giustizia" (Geremia 23: 6). CIF 307 3 Il battesimo è la più solenne rinuncia al mondo. Coloro che sono battezzati nel triplice nome: del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, dichiarano pubblicamente che hanno abbandonato il servizio di Satana e sono diventati membri della famiglia reale, figli del re celeste. Hanno obbedito al comando: "...uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo, ed io vi accoglierò". 2 Corinzi 6:17 A essi sarà adempiuta la promessa: "e sarò come un Padre per voi, e voi sarete per me come figli e figlie, dice il Signore Onnipotente". (v.18) CIF 307 4 I principi della vita cristiana dovrebbero essere resi manifesti a chi è appena venuto alla verità. Nessuno può dipendere dalla propria confessione di fede come prova che hanno una comunione salvifica con Cristo. Non è abbastanza dire "io credo"... c'è bisogno di praticare la verità che è conforme alla volontà di Dio nelle nostre parole, nel nostro comportamento, nel nostro carattere. Tutto questo dimostra la nostra relazione con Lui. Ogni volta che si rinuncia al peccato che è la trasgressione della legge, la nostra vita sarà resa conforme alla legge divina in perfetta obbedienza. CIF 307 5 Questa è l'opera dello Spirito Santo. Se la Parola di Dio è attentamente studiata, se la voce della coscienza ci parla, allora lo Spirito Santo produrrà nel cuore l'amore genuino per Cristo, Chi ha dato Se stesso per riscattare l'intera persona, corpo, anima e spirito; l'amore si manifesterà nell'obbedienza. Gli uomini e le donne cristiani fedeli dovrebbero avere un intenso interesse a portare l'anima condannata a una corretta conoscenza della giustizia in Cristo Gesù... Non devono trascurare ciò che la Bibbia insegna. La prima esperienza dovrebbe essere quella giusta: ossia ricevere forza attraverso l'unità con coloro che amano e temono Dio. 6T, pp. 91-93 ------------------------Le benedizioni durante il servizio del culto di sabato, 16 ottobre CIF 308 1 Non abbandonando il radunarsi assieme di noi come alcuni hanno l'abitudine di fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete approssimarsi il giorno. Ebrei 10:25 CIF 308 2 Ogni cristiano dovrebbe intervenire per rendere interessanti gli incontri del Sabato. Non si dovrebbe venire in chiesa semplicemente per una questione di forma, ma per lo scambio di pensieri, per acquisire esperienze, per esprimere la gratitudine e sincero desiderio di ricevere la luce divina, infine per conoscere meglio Dio e Gesù Cristo. L'unità dei membri rafforzerà l'anima in vista delle prove e i conflitti della vita. Non possiamo considerarci cristiani e vivere per noi stessi Ognuno fa parte della grande rete dell'umanità e l'esperienza di ciascuno sarà in gran parte determinata dall'esperienza di altri membri. Perché allora non riceviamo nemmeno la centesima parte delle benedizioni che dovremmo ottenere durante l'adorazione sabatica? Le nostre facoltà percettive hanno bisogno di essere arricchite. La fratellanza significa essere uniti agli altri fratelli; essa dovrebbe renderci felici. Perché allora i nostri cuori non ardono con l'amore di Dio? Durante le riunioni religiose, la nostra coscienza spirituale dovrebbe essere risvegliata dalla presenza di Dio e i suoi angeli; essi collaborano sempre con i sinceri adoratori del Signore. Quando entriamo nel luogo di culto, chiediamo al Signore di allontanare dal nostro cuore ogni male. Dobbiamo portare nel Suo tempio solo ciò che Egli possa benedire. CIF 308 3 Inginocchiamoci davanti a Lui per consacrare noi stessi a Cristo, Chi ci ha acquistato con il proprio sangue. Preghiamo per quelli che conducono il culto. Preghiamo affinché scenda la grande benedizione su tutti i presenti attraverso chi presenta la Parola di Dio. Dobbiamo fare di tutto per ricevere le benedizioni tanto necessarie per la nostra vita. Dio benedirà tutti quelli che si preparano adeguatamente a partecipare al Suo servizio. Dobbiamo comprendere cosa significa avere la certezza che lo Spirito di Dio ci sarà dato per fede. Il luogo di culto può essere molto umile, ma non avrà meno importanza agli occhi di Dio. Per quelli che adorano Dio in spirito e verità e santità, la chiesa sarà come la porta del paradiso. I credenti possono essere pochi, ma agli occhi di Dio sono sempre preziosi. Per mezzo della verità essi sono stati tolti dalla ruvida cava per essere portati nell'officina di Dio e modellati. Tuttavia anche allo stato grezzo sono a Lui preziosi. L'ascia, il martello e lo scalpello sono nelle mani di Chi è abile, sono usati, non per distruggere, ma per realizzare la perfezione di ogni anima. 6T, pp. 361-363 ------------------------Riconoscere la proprietà di Dio, 17 ottobre CIF 309 1 La legge della tua bocca per me è più preziosa di migliaia di monete d'oro e d'argento. Salmo 119:72 CIF 309 2 Le parole del salmista: "La legge della tua bocca per me vale più di migliaia di monete d'oro e d'argento" (Salmi 119:72), stabiliscono una verità assoluta, stimata come tale perfino nel mondo degli affari. Anche in questo tempo di brama per il denaro, in cui la lotta è così viva e i metodi appaiono poco scrupolosi, è ampiamente riconosciuto che l'integrità, la diligenza, la temperanza e l'economia, per un giovane che affronta la vita, costituiscono un capitale migliore di qualsiasi somma di denaro. Eppure, anche fra quanti apprezzano il valore di queste qualità e riconoscono nella Bibbia la loro sorgente, pochi sono quelli che sanno discernere il principio da cui dipendono. Ciò che sta alla base dell'integrità e del successo in ambito economico è l'accettazione del fatto che tutto appartiene a Dio e che noi siamo suoi amministratori. Tutto quello che l'uomo possiede gli è stato affidato perché lo utilizzi secondo le direttive divine. Quest'obbligo incombe su ogni essere umano e ha a che fare con l'intera sfera dell'attività umana. Che lo riconosciamo oppure no, noi siamo degli amministratori, forniti da Dio di talenti e potenzialità e da lui posti nel mondo per compiere l'opera da lui assegnataci. A ogni uomo è data un'opera adatta alle sue capacità, opera che risulterà come un grande beneficio per il prossimo e che contribuirà al maggiore onore di Dio. I nostri affari e la nostra vocazione rientrano in questo modo nel piano di Dio, e fino a quando operiamo in armonia con la sua volontà, egli stesso ne garantirà i risultati. In quanto "collaboratori di Dio" (cfr. 1 Corinzi 3:9), la nostra parte consiste in una fedele adesione alle sue direttive. In questo modo non ci sarà posto per le preoccupazioni ansiose. Ogni facoltà deve essere esercitata al massimo grado; però la riuscita non dipenderà tanto dai nostri sforzi, quanto dall'ubbidienza alla promessa di Dio. La parola che nel deserto nutrì Israele e che in tempo di carestia provvide per Elia, ha ancora lo stesso potere. "Non siate dunque in ansia, dicendo: 'Che mangeremo? Che berremo?... Colui che dà agli uomini la possibilità di arricchire unisce al dono un impegno: chiede una parte di tutto quello che noi abbiamo. La decima appartiene al Signore. "Ogni decima della terra, sia delle raccolte del suolo, sia dei frutti degli alberi, appartiene al Signore; ... ogni decima dell'armento o del gregge... sarà consacrata al Signore". Levitico 27:30-32. L'ordine divino è: "Portate tutte le decime alla casa del tesoro...". Malachia 3:10. Esso non fa appello né alla gratitudine né alla generosità: si tratta di semplice onestà. La decima appartiene al Signore ed egli ci ordina di restituirgli quello che è suo. "Del resto, quel che si richiede dagli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele". 1 Corinzi 4:2. Se l'onestà è un principio essenziale nel mondo degli affari, non dobbiamo noi riconoscere il nostro obbligo verso Dio, obbligo su cui poggiano tutte le altre responsabilità? Ed 137-139 ------------------------Bellezza imperitura, 18 ottobre CIF 310 1 Il vostro ornamento non sia quello esteriore: intrecciare i capelli, portare i gioielli d'oro o indossare belle vesti, ma l'essere nascosto nel cuore con un'incorrotta purezza di uno spirito dolce e pacifico, che è di grande valore davanti a Dio. 1 Pietro 3:3,4 CIF 310 2 La pura religione di Gesù richiede ai suoi seguaci la semplicità della bellezza naturale, e lo splendore, la raffinatezza naturale e la purezza, piuttosto che l'artificiale e il falso... La religione della Bibbia non ha nulla che possa turbare i sentimenti più belli. È, in tutti i suoi precetti essa è pura come il carattere di Dio ed elevata come il Suo trono. Il Redentore del mondo ci ha messo in guardia contro l'orgoglio della vita, ma non contro la sua grazia e la sua bellezza naturale. Indicò tutta la bellezza incandescente dei fiori del campo; e il giglio che riposava nella sua immacolata purezza sulla superficie del lago... Vestire secondo la moda, indossare i pizzi, oro e altre cose artificiali, non testimonia la vera religione e la verità che professiamo... Alle ie sorelle più giovani raccomando un vestito semplice e senza pretese. La semplicità nel vestire e nel comportarsi nel modo adeguato è il modo migliore di far risplendere la luce agli altri. Abbiamo ora una perfetta occasione per formare il carattere puro e santo per il cielo. CIF 310 3 Non possiamo permetterci di dedicare questi momenti preziosi ad abbellire l'esterno con l'incuria... dagli ornamenti senza valore. Dio, che ha creato tutto ciò che è bello su cui poggia l'occhio, perché Egli è un amante del bello. Ci mostra come valutare la vera bellezza. L'ornamento di uno spirito mansueto e silenzioso è ai Suoi occhi di grande valore. Non cercheremo quindi seriamente di ottenere ciò che Dio considera essere più prezioso di un vestito o perle o oro? L'adorazione interiore, la grazia della mansuetudine, uno spirito in armonia con gli angeli celesti, non diminuirà la vera dignità di carattere o ci renderà meno adorabili qui in questo mondo. Un vero cristiano possiede spiccata allegrezza, una santa fiducia in Dio; una sottomissione alle Sue provvidenze che rinfrescano l'anima. CIF 310 4 Per il cristiano, l'amore e la benevolenza di Dio possono essere visti in ogni dono che riceve. Le bellezze in natura sono un tema per la contemplazione. Nello studio della bellezza naturale che ci circonda, la mente è trasportata attraverso la natura all'Autore di tutto ciò che è bello. Tutte le opere di Dio stanno parlando ai nostri sensi, magnificando il Suo potere, esaltando la Sua saggezza. Ogni cosa creata ha in sé un fascino che interessa il figlio di Dio e plasma il suo gusto nel considerare queste preziose prove dell'amore di Dio al di sopra dell'opera dell'abilità umana. 3T, pp. 375-377 ------------------------La radice e il frutto, 19 ottobre CIF 311 1 Se voi credeste a Mosè, credereste anche a me, perché egli ha scritto di me. Giovanni 5:46 CIF 311 2 La Parola di Dio comprende sia gli scritti dell'Antico sia quelli del Nuovo Testamento. L'uno non è completo senza l'altro. Cristo dichiarò che le Verità dell'Antico Testamento sono preziose quanto quelle del Nuovo. Egli rimane a tutt'oggi il Redentore dell'umanità, come lo era agli inizi del mondo. Prima che Egli rivestisse la Sua divinità di umanità e venisse sulla terra, il messaggio del Vangelo fu annunciato da Adamo, Set, Enoc , Matusalemme e Noè. Abramo diffuse in Canaan e Lot a Sodoma, e così, di generazione in generazione, c'erano fedeli messaggeri che proclamavano la Sua venuta... Gli apostoli dovevano rendere testimonianza della vita, della morte e dell'intercessione di Cristo, verità già anticipate dai profeti, mettendo in evidenza la Sua umiliazione, la purezza, la santità e il Suo amore incomparabile. Per proclamare il Vangelo nella sua pienezza, non bastava presentare il Salvatore la Sua vita e i Suoi insegnamenti, ma mostrare anche come i profeti dell'Antico Testamento lo avessero preannunciato e come il servizio dei sacrifici lo rappresentasse simbolicamente... CIF 311 3 In ogni epoca si può assistere a uno sviluppo della verità: c'è un messaggio di Dio per gli uomini di ogni generazione. Le verità antiche rimangono tutte essenziali e le nuove, lungi dall'essere indipendenti dalle vecchie, ne costituiscono piuttosto una diversa fioritura. Solo comprendendo le verità più antiche si possono comprendere le nuove. Quando Cristo volle annunciare ai discepoli la sua resurrezione, cominciò: "da Mosè e da tutti i profeti" e "spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano". Luca 24:27 Inoltre, è la luce che splende sulle nuove prospettive della verità che glorifica le più antiche... CIF 311 4 Ci sono persone che professano di credere e di insegnare le verità dell'antico Testamento ma poi rifiutano quelle del Nuovo. Non si rendono conto che rigettando gli ingegnamenti di Cristo dimostrano di non credere nemmeno a ciò che hanno detto i patriarchi e i profeti... CIF 311 5 Rifiutando l'Antico, essi rifiutano virtualmente anche il Nuovo, dal momento che entrambi costituiscono un'unità inscindibile. Nessuno può presentare a ragione la legge di Dio senza il Vangelo o il vangelo senza la legge. La legge è l'incarnazione del Vangelo e il vangelo e la realizzazione della legge. La legge è la radice, il Vangelo è il fiore profumato, il frutto. CIF 311 6 L'Antico Testamento illumina il Nuovo e viceversa. Entrambi manifestano la gloria di Dio in Cristo. entrambi presentano verità che rivelano continuamente profondi e nuovi significati a chi le investiga con passione. COL 126-128 ------------------------Presentare qualcosa di straordinario, 20 ottobre CIF 312 1 Ecco l'Agnello di Dio. Giovanni 1:36 CIF 312 2 Svolgere una vera opera missionaria significa raggiungere gli uomini ovunque si trovino, qualunque sia la loro posizione e condizione e aiutarli in tutti i modi possibili. Si conquisterà così il loro cuore e si aprirà una via per raggiungerli. CIF 312 3 Ricordate che siete collaboratori del Cristo nel grande piano della redenzione. L'amore di Gesù che pervade tutta la vostra vita è come un nuovo flusso di forze che guariscono e vivificano. Quando cercate di attrarre gli altri nel raggio d'azione del suo amore, la vostra purezza nel linguaggio, il vostro disinteresse nel servizio, la gioia che traspare dal vostro comportamento testimonieranno la potenza della sua grazia. Presentate al mondo un'immagine del Cristo pura e giusta affinché venga apprezzato nella sua bellezza... CIF 312 4 Questo è un esempio del modo in cui dobbiamo lavorare. È importante proporre alle persone qualcosa di meglio di quello che hanno, cioè la pace del Cristo che va al di là di ogni comprensione. Dobbiamo presentare la legge di Dio, che manifesta il suo carattere ed esprime quello che desidera essi diventino. Dimostrate quanto la gloria eterna del cielo sia superiore a qualsiasi gioia o piacere terreno. Parlate della libertà e della serenità che offre il Salvatore: "...Chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete..." Giovanni 4:14. CIF 312 5 Esaltate la figura del Cristo proclamando: "...Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!" Giovanni 1:29. Soltanto lui può soddisfare i desideri del cuore e assicurare pace all'anima. CIF 312 6 Fra tutti gli uomini, coloro che desiderano realizzare una riforma dovrebbero essere i più disinteressati, i più gentili, i più cordiali. Nella loro vita dovrebbero dimostrare la vera bontà, compiendo azioni disinteressate... CIF 312 7 Anche i più umili collaboratori del Cristo possono toccare quelle corde che vibreranno fino alle estremità della terra ed emetteranno una melodia che si diffonderà per l'eternità. MH pp. 156-159 ------------------------In attesa di essere accolti, 21 ottobre CIF 313 1 State dunque saldi nella libertà con la quale Cristo ci ha liberati, e non siate di nuovo ridotti sotto il giogo della schiavitù. Galati 5:1 CIF 313 2 Il Signore ha suoi rappresentanti in tutte le chiese. Molti, purtroppo, non hanno avuto speciali prove sulla verità per questi ultimi giorni da presentare agli altri, perché essi stessi, avendo rigettato la luce, hanno interrotto la loro comunione con Dio. Gli altri hanno camminato e continuano a camminare nella luce. Hanno fame di sapere di più sulle opere di Dio. In tutto il mondo uomini e donne guardano con nostalgia il cielo. Le preghiere, le lacrime e varie questioni di queste anime desiderose di ricevere la luce, la grazia e lo Spirito Santo, salgono in alto continuamente. Molti sono alle porte del regno in attesa di essere accolti. Davanti a queste anime la Verità viene esposta nella sua semplicità affinché la sua luce li possa rallegrare. Così, davanti a questa luce le loro perplessità scompaiono ancor prima di sorgere del sole. Le loro concezioni della verità biblica vengono espanse e la rivelazione di Dio in Cristo mostrerà la profondità, l'ampiezza e l'altezza del mistero divino e spirituale che prima non discernevano perché non sono state spiegate nel modo adeguato. Molti di coloro che non sono uniti a nessuna chiesa e che appaiono del tutto estranei alle norme di Dio, non sono così indifferenti come sembrerebbe. Anche i più religiosi hanno i loro momenti di convinzione, di desiderio di avere ciò che non hanno ancora ricevuto. In ogni città c'è un grande numero di persone che non frequentano alcun culto religioso. Diversi di loro sono attratti da varie riunioni... Altri, che si sentono come vittime indifese delle cattive abitudini o come schiavi del peccato, partecipano già a queste riunioni. Se certi vengono convertiti, gli altri condannati. E mentre afferrano per fede la promessa di Dio per il perdono dei loro peccati, la schiavitù dell'abitudine viene spezzata. Abbandonano le loro peccaminose indulgenze e diventano liberi in Cristo Gesù considerandosi dei figli di Dio. 6T, pp. 70,71 CIF 313 3 Questa opera richiede una grande vigilanza per il bene delle anime, come chi deve rendere conto... Il profumo dell'amore di Cristo sarà rivelato nel nostro lavoro. Colui che ha dato la propria vita per la vita del mondo, è disposto a cooperare con ogni operaio devoto, per produrre un'impressione sui cuori umani... Cerchiamo di venire vicino alle persone al fine di insegnare loro l'amore di Dio, affinché Egli potesse far parte della loro vita. Cerchiamo a non pensare a noi stessi, ma seguiamo l'esempio di Cristo nella nostra opera. Egli è pronto di darci la Sua efficienza e il potere in ogni emergenza. Il Signore è in nostro Consigliere, la nostra Guida, il Capitano della nostra salvezza. Continuiamo ad andare avanti con fronte alta per conquistiamo le anime. 6T, pp. 75,76 ------------------------Messaggio del terzo angelo, 22 ottobre CIF 314 1 Ma la sapienza che viene dall'alto prima di tutto è pura, poi pacifica, mite, docile, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità e senza ipocrisia. Giacomo 3:17 CIF 314 2 Il messaggio del terzo angelo è infallibile. Con queste nobili verità possiamo andare avanti in perfetta sicurezza. Possiamo lavorare in modo intelligente per incoraggiare la fede e il giudizio, affinché tutti possano essere uniti nei legami della comunione e dell'amore cristiano... "Ma la sapienza che viene dall'alto prima di tutto è pura, poi pacifica, mite, docile, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità e senza ipocrisia. Or il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che si adoperano alla pace". Giacomo 3:17,18 Il principio qui esposto è la conseguenza naturale della religione cristiana. Soprattutto coloro che sono impegnati a proclamare l'ultimo messaggio solenne a un mondo morente, devono adempiere questa verità biblica. Pur possedendo diversi temperamenti e disposizioni, parleranno delle stesse cose; avranno lo stesso giudizio; saranno uno in Cristo Gesù... Nessuno dovrebbe pretendere di avere un giudizio impeccabile, o che le sue idee sono al di sopra delle critiche e che può perseguire un suo corso a prescindere dalle opinioni degli altri con cui è unito nel lavoro. CIF 314 3 Quando pensiamo di sapere ogni cosa, ci mettiamo in una posizione in cui Dio non può usarci. Il messaggio del terzo angelo non è un messaggio solo per noi, è mondiale; e dovremmo essere uniti, per quanto possibile, nel modo tale da presentarlo al mondo. L'uomo è fallibile; ma il messaggio è infallibile. Uniti possiamo essere in armonia; anche i nostri interessi dovrebbero essere uniti. Il messaggio serve per preparare un popolo per l'ultimo grande giorno... e per essere uniti anche in cielo. Coloro che non vivono uniti in armonia qui sulla terra, non potranno mai essere uniti in cielo... Alcuni credono di avere una naturale indipendenza; pensano di conoscere la verità meglio di chiunque altro. Così facendo, non riescono a conoscere meglio il Signore... Dottrine e i piani dovrebbero essere confrontati con la legge e la testimonianza. Non dovremmo mai sentirci troppo indipendenti, ma imparare gli uni dagli altri. Historical Sketches, 122-125 .. CIF 314 4 Il Messaggio del terzo angelo ci chiama a presentare il giorno di riposo del 4° comandamento davanti al mondo... Il peccatore deve sempre guardare verso il Calvario con una fede semplice di un bambino, deve riposare nei meriti di Cristo, accettare la Sua giustizia e credere nella Sua misericordia. Ev 184, 185 ------------------------Avanziamo insieme!, 23 ottobre CIF 315 1 E perché l'iniquità sarà moltiplicata, l'amore di molti si raffredderà; ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Matteo 24:12,13 CIF 315 2 Dio ha scelto un popolo come depositario della Sua legge, e questo popolo avrà sempre compiti spiacevoli da eseguire. "Io conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi; e hai messo alla prova coloro che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi". Apocalisse 2:2 Il Signore richiede da Suo popolo molta diligenza e una continua lotta per allontanare il male dalle nostre chiese. Essa deve esercitare una disciplina rigida e imparziale, perché alcuni che hanno una parvenza di religione, cercheranno di minare gli altri e lavoreranno nell'ambito personale per esaltare sé stessi. Il Signor Gesù, sul monte degli Ulivi dichiarò che "perché l'iniquità sarà moltiplicata, l'amore di molti si raffredderà". Matteo 24:12 CIF 315 3 Gesù parla di una classe che ha perso la spiritualità. Dov'è il fervore, la devozione a Dio, che corrisponde alla grandezza della verità che pretendiamo di avere? L'amore per il mondo e per il peccato ha allontanato l'amore per la preghiera e per la meditazione sulle cose sacre. Si continuano servizi religiosi formali, ma con quale sentimento verso Gesù? La spiritualità sta morendo. Come mai questo torpore, questo deterioramento continua perpetuarsi? La lampada della verità si sta spegnendo perché manca l'olio della grazia?... CIF 315 4 L'autostima e l'autosufficienza stanno uccidendo la vita spirituale. Si parla troppo dell'io. Oh! Fossi questo l'Io potesse finalmente morire! Paolo afferma: "Io muoio ogni giorno per il vanto di voi, che ho in Cristo Gesù, nostro Signore". 1 Corinzi 15:31 Quando quest'auto sufficienza e auto giustizia permane nell'anima, non c'è spazio per Gesù. Mentre Egli viene spostato al secondo piano, l'Io si esalta riempiendo così l'intero tempio dell'anima. Questo è il motivo per cui il Signore può fare così poco per noi. Spesso ci comportiamo come il fariseo quando dice: "Io digiuno due volte la settimana e pago la decima di tutto ciò che possiedo". Luca 18:12 Quando l'io sarà nascosto in Cristo, non verrà portato alla superficie così frequentemente... Quando saremo attenti a seguire gli ordini del Maestro in modo efficiente e armonioso, lasceremo il segno nell'opera che stiamo facendo. E allora, andiamo avanti insieme e continuiamo a lavorare tutti insieme! 5T pp. 538,539 ------------------------Ogni chiesa è una scuola di formazione, 24 ottobre CIF 316 1 Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi. Luca 4:18 CIF 316 2 Per trasmettere i suoi messaggi al popolo Dio non si era rivolto a un'unica classe sociale. Daniele era un principe di Giuda, anche Isaia era di discendenza regale, ma Davide era un pastore, Amos un mandriano, Zaccaria un israelita esiliato a Babilonia ed Eliseo un agricoltore. Il Signore sceglieva per rappresentarlo profeti e principi, nobili e plebei e comunicava loro le verità da trasmettere al mondo... Se coloro a cui Dio ha affidato grandi talenti intellettuali ne fanno solo un uso egoistico, dopo un periodo di prova il Signore li scarterà. Egli allora chiamerà uomini apparentemente non così dotati e che non hanno grande fiducia in se stessi. Dio renderà forti i deboli perché essi sono certi che egli compirà per loro ciò che non sono in grado di realizzare. Dio accetterà il loro servizio sincero e supplirà ai loro limiti. Spesso il Signore ha scelto come suoi collaboratori uomini con un'istruzione limitata, ma essi si sono impegnati al massimo delle loro possibilità e Dio ha ricompensato la loro fedeltà per la sua opera, il loro impegno e il desiderio di colmare le proprie lacune. Egli ha visto le loro lacrime e ha udito le loro preghiere. Così come le sue benedizioni scesero sui deportati alla corte di Babilonia, anche oggi dona saggezza e conoscenza a coloro che collaborano con lui nella sua opera. In alcuni casi uomini di scarsa cultura e appartenenti a classi sociali inferiori hanno avuto per la grazia del Cristo uno straordinario successo nella diffusione del messaggio del Vangelo. Il loro segreto era la fede in Dio. Essi hanno imparato, giorno dopo giorno, da colui che offre saggi consigli e accorda la sua potenza. Questi collaboratori devono essere incoraggiati. Il Signore li affianca a coloro che sono più capaci per colmare il vuoto che altri hanno lasciato. La loro intuizione nel comprendere ciò che è necessario fare, la loro prontezza nell'assistere coloro che sono in difficoltà e l'influsso positivo delle loro parole riesce ad attrarre molte persone a Dio. La loro opera dimostra ciò che migliaia di uomini potrebbero fare se soltanto lo volessero. MH 148-151 ------------------------È il momento di grande riforma, 25 ottobre CIF 317 1 Chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina generosamente mieterà altresì abbondantemente. 2 Corinzi 9:6 CIF 317 2 Quando comprenderemo bene il sacrificio di Cristo compiuto per salvare la razza umana, potremmo anche comprendere quanto Egli ha lottato per salvare le anime. Oh! È il mio desiderio affinché le nostre chiese potessero realizzare questo infinito Suo sacrificio. Durante le visioni notturne passarono davanti a me immagini di una grande riforma tra il popolo di Dio. Molti lodavano il Signore. Gli ammalati furono guariti e furono compiuti altri miracoli. Ho visto uno spirito d'intercessione, proprio come si manifestò prima del grande giorno di Pentecoste. Ho visto centinaia e migliaia che visitavano le famiglie e aprivano davanti a loro la Parola di Dio. I cuori furono toccati dal potere dello Spirito Santo e si manifestò uno spirito di un'autentica conversione. Da ogni parte le porte erano aperte alla proclamazione della verità. Il mondo sembrava essere illuminato dall'influenza celeste. Il popolo di Dio riceveva grandi benedizioni e si udivano voci di ringraziamento e lode... CIF 317 3 Il messaggio che abbiamo ricevuto dobbiamo proclamarlo sotto l'influenza dello Spirito di Dio, e dobbiamo farlo subito, precetto dopo precetto, linea dopo linea. Gli uomini saranno presto costretti a prendere decisioni importanti, ed è nostro dovere vedere che gli viene data l'opportunità di comprendere la verità, affinché possano fare la loro scelta in modo intelligente da quale parte stare. Il Signore invita il Suo popolo a lavorare con serietà e saggezza, fino all'ultimo giorno. CIF 317 4 I membri delle nostre chiese dovrebbero distribuire continuamente i testi biblici. Dovremmo considerarci privilegiati poter proclamare e distribuire volontariamente e disinteressatamente la Parola di Dio, nonché sostenere la Sua causa. Dobbiamo seminare accanto a tutte le acque, mantenere l'amore di Dio nei nostri cuori, continuare a lavorare mentre è ancora giorno e usare i mezzi che il Signore ci ha dato per continuare l'opera di Cristo. Qualunque cosa fanno le nostre mani, devono farlo con fede, qualunque sacrificio siamo chiamati a fare, dobbiamo farlo allegramente. CIF 317 5 L'apostolo Paolo afferma: "Chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina generosamente mieterà altresì abbondantemente". 2 Corinzi 9:6 ... Il Signore ha presentato davanti a me il lavoro che deve essere fatto nelle nostre città. I credenti in queste città devono lavorare per Dio nelle vicinanze delle loro case. Devono lavorare con calma e umiltà, portando con sé ovunque vadano l'atmosfera del cielo. Se allontaneranno l'io e guarderanno sempre a Cristo, si sentirà il potere della loro influenza. 9T, 125-128 ------------------------Il popolo eletto di Dio, 26 ottobre CIF 318 1 Vestitevi dunque come eletti di Dio, santi e diletti, di viscere di misericordia, di benignità, di umiltà, di mansuetudine e di pazienza, sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi, se uno ha qualche lamentela contro un altro; e come Cristo vi ha perdonato, così fate pure voi. Colossesi 3:12,13 CIF 318 2 L'amore "non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità". 1 Corinzi 13:6 Colui il cui cuore è impregnato d'amore è pieno di tristezza a causa degli errori e delle debolezze dei suoi simili; ma quando la verità trionfa, quando la nuvola che oscurava la sua anima è rimossa, o quando i peccati sono confessati e gli errori corretti, egli si rallegrerà... L'amore non solo sopporta le colpe degli altri, ma si sottometterà allegramente a qualsiasi sofferenza o disagio che tale tolleranza rende necessaria. Quest'amore "non fallisce mai". Non può mai perdere il suo valore; è l'attributo del cielo, come un tesoro prezioso sarà portato dal suo possessore attraverso i portali della città di Dio. Il frutto dello Spirito è amore, gioia e pace. Discordia e conflitto sono l'opera di Satana e il frutto del peccato. Se vogliamo che il popolo goda della pace e dell'amore, se vogliamo entrare in armonia con Dio, dobbiamo allontanare i nostri peccati. Ognuno si chieda: Possiedo la grazia dell'amore? Ho imparato a sopportare la sofferenza? Ho imparato a essere gentile? I talenti, l'apprendimento e l'eloquenza, sono attributi celesti ma, saranno privi di significato come un ottone o un cembalo se sono privi di suono chiaro. Purtroppo questo prezioso tesoro è poco apprezzato e poco ricercato da molti che professano la fede... Dobbiamo costruire le nostre speranze sulla Verità contenuta nella Bibbia e non su falsi fondamenti. Solo la Parola di Dio può portarci la grazia. Se non raggiungeremo lo standard che ci è stato dato mediante la Sacra Scrittura, non avremo alcuna scusa da offrire nell'ultimo giorno di Dio. L'apostolo ci ammonisce dicendo: "Nell'amore fraterno, amatevi teneramente gli uni gli altri; nell'onore usate riguardo gli uni verso gli altri". Romani 12:10 Paolo vuole che impariamo a distinguere l'amore puro, disinteressato, dono dello Spirito di Cristo dalla finzione insipida e ingannevole di cui il mondo abbonda. Questa contraffazione ha ingannato molte anime. Cancellerebbe la distinzione tra giusto e sbagliato, concordando con il trasgressore invece di mostrargli fedelmente i suoi errori. Un tale corso non nasce mai dalla vera amicizia. Lo spirito con cui è indotto, dimora solo nel cuore carnale. Il cristiano sarà sempre gentile, compassionevole e tollerante, non ha alcuna connessione con il peccato. Aborrirà l'amicizia con gli empie e il male e si aggrapperà a ciò che è buono. Solo lo spirito di Cristo può indurci a odiare il peccato, a condizione che siamo disposti a fare qualsiasi sacrificio per salvare il peccatore. 5T, 169-171 ------------------------Continua testimonianza della Chiesa, 27 ottobre CIF 319 1 L'Eterno vi parlò faccia a faccia sul monte, di mezzo al fuoco. Deuteronomio5:4 CIF 319 2 Dio non ha mai lasciato la sua chiesa senza un testimone. In tutte le scene di prove, di opposizioni, e persecuzioni in mezzo alle tenebre morali per le quali la chiesa è passata, Egli ha avuto degli uomini che sono stati preparati per svolgere la sua opera in diverse fasi, per farla avanzare e portarla a termine. Per mezzo dei patriarchi e dei profeti, Egli rivelò la Verità al Suo popolo. Cristo era il Maestro di Verità per il Suo antico popolo, come lo è stato quando è venuto su questa terra rivestito d'umanità. Nella sua forma umana, Egli ha celato la Sua gloria, ma spesso è apparso al Suo popolo e ha parlato con loro "faccia a faccia, come un uomo parla al suo amico". CIF 319 3 Egli, il loro invisibile Leader era avvolto nella colonna di fuoco e di nuvola, e ha parlato al Suo popolo per mezzo di Mosè. La voce di Dio è stata ascoltata dai profeti da Lui prescelti per un compito speciale e per proclamare un messaggio speciale. Lui li inviò a ripetere le stesse parole più volte. Aveva un messaggio preparato per loro, che non proveniva dalla volontà di esseri umani, lo pose nelle loro bocche affinché lo proclamassero. Assicurando che lo Spirito Santo avrebbe suggerito le parole giuste per poter parlare. Colui che conosce il cuore avrebbe dato le parole con le quali avrebbero potuto raggiungere le persone... CIF 319 4 Non ci sarà mai un tempo nella storia della Chiesa in cui gli operai del Signore potranno incrociare le braccia e starsene comodi, dicendo: Tutto pace e sicurezza (1Tessalonicesi 5:3), perché allora sopravverrà una distruzione improvvisa. Tutte le cose vanno avanti in un'apparente prosperità, ma Satana non dorme, egli sta studiando con i suoi angeli malvagi un piano d'attacco dove può avere successo. Il conflitto aumenterà d'intensità, perché Satana è mosso da un potere sotterraneo. CIF 319 5 Nella misura in cui l'opera del popolo di Dio avanza con energia santificata e irresistibile, impiantando la bandiera della giustizia di Cristo nella chiesa, mossa da un potere che procede dal trono di Dio, il gran conflitto aumenterà e ogni volta sarà sempre più decisivo. Una mente si opporrà a un'altra mente, i piani contro altri piani, i principi d'origine celeste contro i principi di Satana. La Verità nei suoi differenti aspetti, sarà in conflitto con l'errore nelle sue forme sempre crescenti di mutamento, che se fosse possibile si ingannerebbero anche gli stessi eletti. TM 404-407 CIF 319 6 Il mondo ha bisogno della testimonianza di un sincero cristianesimo. TM 416 ------------------------La chiesa trionferà, 28 ottobre CIF 320 1 E cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell'Agnello, dicendo: «Grandi e meravigliose sono le tue opere, o Signore, Dio onnipotente; giuste e veraci sono le tue vie, o Re delle nazioni. Apocalisse 15:3 CIF 320 2 Cristo ha dato alla chiesa una sacra responsabilità. Ogni suo membro dovrebbe essere uno strumento attraverso il quale il Signore può comunicare al mondo i tesori della sua grazia e delle sue inscrutabili ricchezze. Non c'è nulla che il Salvatore desideri tanto quanto degli agenti che rappresentino al mondo il suo Spirito e il suo carattere. Il mondo ha bisogno di conoscere, attraverso l'uomo, l'amore del Salvatore. Tutto il cielo è in attesa di uomini e donne mediante i quali Dio poter rivelare la potenza del cristianesimo. CIF 320 3 La chiesa è lo strumento di Dio per la proclamazione della verità ed è abilitata dalla sua potenza a compiere un'opera speciale. L'eccellenza della grazia divina dimorerà in lei, se sarà fedele ai suoi comandamenti. Se sarà fedele al suo patto di alleanza, se onorerà l'Iddio d'Israele, non ci sarà forza che le potrà resistere. Lo zelo per Dio e per la sua causa spronò i discepoli a dare testimonianza al Vangelo con grande potenza. Non dovrebbe un simile ardore infuocare i nostri cuori con la determinazione di proclamare la storia della salvezza per mezzo di Cristo crocifisso? Ogni cristiano ha il privilegio, non solo di aspettare, ma anche di affrettare il ritorno del Salvatore. CIF 320 4 Quando la chiesa si rivestirà della giustizia di Cristo, abbandonando tutti i compromessi con il mondo, vedrà sorgere l'alba di un glorioso giorno. La promessa che Dio le ha fatta sussisterà per sempre. Egli l'adornerà di uno splendore eterno ed essa diventerà fonte di gioia per molte generazioni. La verità trionferà tralasciando quelli che la disprezzano e la rigettano. A volte il suo progresso è sembrato apparentemente ritardato, ma è sempre stato sotto controllo. Quando il messaggio di Dio incontra opposizione, Egli interviene in suo favore, affinché possa esercitare un più grande influsso. Investito con l'energia divina, esso si farà strada tra le più solide barriere e trionferà su ogni ostacolo. CIF 320 5 Cosa sostenne il Figlio di Dio durante la sua vita di fatiche e sacrificio? Egli vide il risultato della sua opera e ne fu soddisfatto. Egli contemplò, guardando nell'eternità, la felicità di quelli che per mezzo della sua umiliazione avevano ricevuto il perdono e la vita eterna. Sentì i redenti esultare di gioia e intonare il canto di Mosè e dell'Agnello... CIF 320 6 Per fede noi possiamo entrare nella città eterna e sentire l'amorevole accoglienza riservata a quelli che in questa vita lavorano con Cristo. AA 600-601 ------------------------La luce della Verità, 29 ottobre CIF 321 1 Tuttavia il saldo fondamento di Dio rimane fermo, avendo questo sigillo: «Il Signore conosce quelli che sono suoi», e: «Si ritragga dall'iniquità chiunque nomina il nome di Cristo». 2 Timoteo 2:19 CIF 321 2 Dio stesso opererà in favore d'Israele. Ogni lingua bugiarda dovrà essere messa a tacere. Le mani degli angeli rovesceranno i disegni ingannevoli che si stanno tracciando. I baluardi di Satana non potranno mai trionfare. La vittoria accompagnerà il messaggio dal terzo angelo. Così come il capitano del Signore demolì le mura di Gerico, il popolo che osserva tutti i suoi comandamenti trionferà e tutti i suoi oppositori saranno sconfitti. Nessuno si lamenti dei servitori di Dio che sono venuti con un messaggio celeste da parte del Signore. Non continuate a cercare dei difetti in loro, dicendo: "Sono troppo diretti, il loro parlare è troppo forte". Si! possono parlare con molta forza, ma forse non è necessario farlo? Il Signore provocherà un formicolio agli orecchi di coloro che resistono al Suo messaggio... CIF 321 3 La purificazione e il vaglio passeranno sicuramente su ogni chiesa del nostro paese, che ha avuto grandi opportunità e privilegi, ma li ha disprezzati. Ciò di cui abbiamo bisogno non sono maggiori prove. Per camminare nella Luce che Dio ha dato, abbiamo bisogno d'avere un cuore puro e santificato. Noi non abbiamo bisogno di affermare: "I pericoli degli ultimi giorni stanno per venire su di noi", perché sono già qui. Ora abbiamo bisogno della spada del Signore per tagliare l'anima e le giunture della nostra concupiscenza, gli appetiti e le passioni carnali. Vorrei che il taglio penetrasse in profondità, più di quanto abbia fatto finora... CIF 321 4 Io mi rivolgo al popolo di Dio, che oggi conservi la sua fiducia; che nessuno si allontani dalla fede che un tempo è stata trasmessa ai santi, che si trovano in mezzo alle tenebre morali di questi ultimi giorni di corruzione. La Parola del Signore ci dice: CIF 321 5 "Io esulterò a motivo di Gerusalemme e gioirò col mio popolo; là non si udranno più voci di pianto né grida d'angoscia". Isaia 65:19 CIF 321 6 In queste parole non vediamo forse l'amore paterno di Dio espresso verso coloro che mantengono salda la fede nella giustizia? Tra Dio e il Suo popolo esiste una stretta relazione. Noi non siamo solo oggetto della Sua misericordia o del Suo perdono, siamo molto più di questo. Il Signore si rallegra del suo popolo. Egli si diletta dei Suoi figli. E' il loro garante. Abbellisce tutti quelli che lo servono con cuore integro e con spirito di santità. Li riveste di giustizia. Ama quelli che fanno la Sua volontà ed esprimono la Sua immagine. Tutti quelli che sono veraci e fedeli, si conformano all'immagine di suo Figlio. Nella loro bocca non si trova menzogna, perché sono senza colpa alcuna davanti al trono di Dio. TM 410-415 ------------------------Potere di Dio e non nostro, 30 ottobre CIF 322 1 Io so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli è capace di custodire il mio deposito fino a quel giorno. 2 Timoteo 1:12 CIF 322 2 Paolo aveva già perdonato i suoi carnefici, lo sorreggeva un'incrollabile fiducia in Cristo. Questo comportamento spinse certuni tra quelli che assistettero al martirio ad accettare il cristianesimo. Molte di quelle persone, che avevano accettato il Salvatore predicato da Paolo, suggellarono coraggiosamente la loro fede con il sacrificio della propria vita... Fino alla sua ultima ora di vita, Paolo testimoniò delle parole di verità che aveva rivolto ai Corinzi: "L'Iddio che disse: Splenda la luce fra le tenebre, è quel che risplendé ne' nostri cuori affinché noi facessimo brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo. Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché l'eccellenza di questa potenza sia di Dio e non da noi. Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all'estremo; perplessi, ma non disperati: perseguitati, ma non abbandonati: atterrati, ma non uccisi; portiam sempre nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo". 2 Corinzi 4:6-10 (Luzzi). L'efficacia della sua predicazione non derivava da qualche virtù personale, ma dall'azione e dalla presenza dello Spirito Santo che colmava la sua anima e che assoggettava ogni suo pensiero alla volontà di Cristo. Il profeta dichiara: "A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida". Isaia 26:3 (Luzzi). La pace celeste espressa dal volto di Paolo conquistò molte anime al Vangelo... Paolo comunicò al prossimo l'atmosfera del cielo. Tutti quelli che ebbero un qualche contatto con lui sentirono l'influsso della sua unione con Cristo. Il fatto che la sua stessa vita rispecchiasse la verità garantiva l'efficacia della sua predicazione. Tale corrispondenza è sempre un segno della potenza della verità. L'influsso spontaneo e involontario di una vita santa è il più convincente sermone che possa essere fatto in favore del cristianesimo. Gli argomenti, anche quando sono indiscutibili, possono provocare opposizione; ma un buon esempio ha in sé una potenza alla quale è impossibile resistere... Egli era preoccupato per la sorte di quei credenti che avrebbero dovuto affrontare da soli il pregiudizio, l'odio e l'opposizione dei nemici. Tale preoccupazione gli aveva fatto perdere di vista l'approssimarsi della fine. Egli cercò di incoraggiare quei pochi cristiani che lo accompagnavano al luogo dell'esecuzione ripetendo le promesse dirette a coloro che sono perseguitati per amore della giustizia. Li assicurò che tutto ciò che il Signore aveva detto circa i suoi fedeli servitori si sarebbe avverato... CIF 322 3 Riscattato dal sacrificio di Cristo, lavato dal peccato nel suo sangue, rivestito della sua giustizia, Paolo ha la certezza che la sua anima è preziosa agli occhi del suo Redentore. AA 510-512 ------------------------Eterna vigilanza di Cristo, 31 ottobre CIF 323 1 All'angelo della chiesa in Efeso scrivi: queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e che cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro. Io conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi; e hai messo alla prova coloro che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. Apocalisse 2:1,2 CIF 323 2 Questa immagine rivela l'attenzione eterna. Cristo è nel mezzo dei sette candelabri d'oro; cammina da una chiesa all'altra, da una congregazione all'altra, da un cuore all'altro. Chi vigila sull'Israele, non dorme. Se i candelabri fossero lasciati alle cure degli esseri umani, quante volte la luce si spegnerebbe! Dio non ha dato la Sua chiesa nelle mani degli uomini. Cristo, che ha sacrificato la Sua vita per il mondo, affinché tutti quelli che credono in Lui non periscano, ma abbiano vita eterna e siano i guardiani della Sua casa. Egli è il Custode fedele e verace delle corti del tempio del Signore. "Queste cose dice Colui che tiene le sette stelle nella sua destra". Le parole sono rivolte come insegnamento alla chiesa, affidate da Dio con grandi responsabilità. Le dolci influenze sono legate ai ministri di Dio che devono rivelare il prezioso amore di Cristo. Le stelle del cielo sono sotto il Suo controllo, così che lo riempiono di luce. Egli guida i loro movimenti perché se non lo facesse, diventerebbero stelle cadenti. I ministri sono strumenti nelle Sue mani e tutto il bene che compiono viene fatto attraverso il Suo potere e attraverso di loro la luce deve risplendere. Il Signore deve essere la loro efficienza. Se guarderanno a Lui mentre guardano a Suo Padre, faranno il Suo lavoro, poiché si sottomettono a Lui. CIF 323 3 Cristo cammina in mezzo alle Sue chiese, percorrendo la terra per lungo e per largo. Egli veglia su di essi con vivo interesse per vedere se sono in condizioni spirituali tali da far progredire il Suo regno. Cristo è presente in ogni assemblea della chiesa e conosce chiunque vi partecipa. Sa quali sono i cuori che Egli può riempire del Suo olio santo perché essi, a loro volta, possano impartirlo ad altri. Quanti fedelmente lavorano per l'avanzamento dell'opera di Cristo nel mondo, rappresentando il carattere divino con le parole e con le azioni, e adempiono ciò che il Signore si attende da loro, sono preziosi agli occhi Suoi. Cristo si compiace di loro. "Io conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza". Cristo conosce la storia e l'esperienza di chiunque lo abbia accettato. Egli dice a ciascuno dei Suoi seguaci: "Ti ho inciso sui palmi delle mie mani". Isaia 49:16 Egli gradisce l'amore di ciascuno di loro... Tiene le stelle nella sua mano destra affinché illuminino tutto il mondo. Egli vuole che il Suo popolo sia preparato per un servizio superiore nella chiesa celeste... Mostriamo allora con le nostre vite ciò che la grazia divina può fare per l'umanità. RH, May 26, 1903 ------------------------Gesù è il nostro Avvocato, 1 novembre CIF 325 1 Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. 1 Giovanni 2:1 CIF 325 2 Gesù è il nostro Avvocato, il nostro Sommo Sacerdote, il nostro Intercessore. La nostra posizione è simile a quella degli israeliti nel giorno dell'espiazione. Quando il sommo sacerdote entrò nel luogo santissimo, rappresentando il luogo in cui il nostro Sommo Sacerdote ora supplicava e spargeva il sangue espiatorio sul propiziatorio, nessun sacrificio propiziatorio fu offerto senza di lui. Mentre il sacerdote stava intercedendo presso Dio, ogni capo doveva essere piegato in contrizione, invocando il perdono della trasgressione. Tipo incontra l'antitipo nella morte di Cristo, l'Agnello ucciso per i peccati del mondo. Il nostro grande Sommo Sacerdote ha fatto l'unico sacrificio di un immenso valore per la nostra salvezza. Quando Gesù si è offerto sulla croce, è stata fatta un'espiazione perfetta per i peccati del popolo. Ora siamo nella corte esterna, aspettando e cercando quella benedetta speranza, l'apparizione gloriosa del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Nessun sacrificio deve essere offerto senza di Lui, perché il grande Sommo Sacerdote sta eseguendo la Sua opera nel Luogo Santissimo. Nella Sua intercessione come nostro Avvocato, Cristo non ha bisogno delle stesse virtù dell'uomo, dell'intercessione da parte degli uomini. Egli è l'unico portatore del peccato, l'unica offerta per il peccato. La preghiera e la confessione devono essere offerte solo a Colui che è entrato una volta per tutte nel luogo Santissimo. Egli salverà tutti quelli che vengono a Lui nella fede. Egli è vivente e intercede sempre in nostro favore. Per quanto l'intelletto possa essere potente, non può comprendere Dio; le parole di una lingua più eloquente non riesce a descriverlo... Gli uomini hanno un solo Avvocato, un solo Intercessore che è in grado di perdonare la trasgressione. I nostri cuori non dovrebbero esaltarsi di gratitudine a Colui che ha dato a Gesù la propiziazione per i nostri peccati? Riflettiamo quindi seriamente sull'amore che il Padre ha manifestato in nostro favore, l'amore che Egli ha espresso per noi. Non è possibile misurare il Suo amore. Possiamo misurare l'infinito? No! Possiamo solo indicare il Calvario, l'Agnello che è stato ucciso per salvare il mondo... Non c'è nessun altro intermediario tra il peccatore e Cristo... Egli stesso è il nostro Avvocato. Tutto ciò che il Padre è per il suo Figlio, è per tutti quelli che il suo Figlio nell'umanità ha rappresentato. In tutte le sue opere Cristo ha agito come rappresentante del Padre. Ha vissuto come nostro sostituto e garante. Ha lavorato come avrebbe fatto lavorare i Suoi seguaci, altruisticamente, apprezzando il valore di ogni essere umano per il quale ha sofferto ed è morto. Signs of the Times, June 28,1899.. ------------------------Nella Corte celeste, 2 novembre CIF 326 1 per cui egli può anche salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro. Ebrei 7:25 CIF 326 2 Il Redentore del mondo possedeva il potere di attirare gli uomini a Sé, di acquietare le loro paure, di dissipare le loro tristezze, di infondere in loro la speranza e il coraggio, di permettergli di credere nella volontà di Dio e di riceverlo mediante i meriti del Sostituto divino. Come oggetto dell'amore di Dio, dovremmo essere grati di avere un Mediatore, un Avvocato, un Intercessore nelle coorti celesti, che supplica in nostro favore davanti al Padre. Abbiamo tutto ciò che si potrebbe chiedere per ispirarci fede e fiducia in Dio. Nei tribunali terreni, quando un re vuole dare la massima garanzia che assicuri la sua veridicità, egli dà il proprio figlio come ostaggio, affinché questi possa essere riscattato quando si compie la promessa del re. Ecco quanto è grande il pegno di fedeltà del Padre: perché quando volle assicurare gli uomini dell'immutabilità dei suoi consigli, diede il Suo Unigenito Figlio affinché venisse sulla terra e prendesse la natura umana, non solo per brevi anni di vita, ma per ritenere questa natura nelle coorti celesti come garanzia eterna della fedeltà di Dio... CIF 326 3 Attraverso la fede in Cristo, noi diventiamo membri della famiglia reale, eredi di Dio e coeredi di Gesù Cristo. Siamo uno in Cristo. Quando guardiamo al Calvario e vediamo la Maestà Sofferente che, nella natura dell'uomo e per lui ha sostenuto la maledizione della legge, sono cancellate tutte le distinzioni nazionali, tutte le differenze settarie, si perde tutto l'onore delle gerarchie, tutto l'orgoglio delle caste. CIF 326 4 La luce che brilla dal trono di Dio sopra la croce del Calvario pone fine per sempre alle separazioni fatte dagli uomini tra classi e razze. Uomini d'ogni classe sociale diventeranno membri di una sola famiglia e figli del Re celeste, non attraverso il potere terreno, ma attraverso l'amore di Dio che diede Gesù perché vivesse una vita di povertà, afflizione e umiliazione, per subire la vergogna della morte, affinché potesse condurre molti suoi figli verso la gloria celeste. Non è la posizione sociale, non è la saggezza, non sono le qualità, non sono i doni di una persona che la fa diventare speciale davanti a Dio. L'intelletto e i talenti degli uomini sono doni di Dio, e devono essere impiegati alla Sua gloria e per l'edificazione del Suo regno eterno. Davanti agli occhi del Signore contano solo il carattere spirituale e morale. Questi valori sopravvivranno alla tomba e saranno resi gloriosi con l'immortalità per i secoli infiniti dell'eternità... CIF 326 5 Solo coloro che hanno apprezzato la grazia di Cristo, saranno resi eredi di Dio e coeredi di Cristo, e usciranno dalla tomba portando l',immagine del loro Redentore. 1 SM, 258,259 ------------------------Gesù l'unico Intercessore, 3 novembre CIF 327 1 Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede. Ebrei 4:14 CIF 327 2 Dobbiamo adattarci allo stesso spirito che era in Cristo Gesù. Cristo sta lavorando per noi; e noi non lavoreremo nei Suoi ranghi? Figlioli, coltivate pazienza, fede e speranza. Possa il Signore accrescere la nostra gioia e fede in questo Intercessore sempre vivente. Cercate di non lasciare passare nessun giorno in cui non avete realizzato la vostre responsabilità verso Dio attraverso il sacrificio del Suo unigenito Figlio. Gesù non riceve gloria da chi accusa i propri fratelli. Ogni giorno dobbiamo guarire le nostre ferite... Coltivate l'amore; non permettete che le parole malvagie escono dalle vostre labbra. Chiudete rapidamente questa porta e tenetela chiusa; e aprite invece quella la porta dove Cristo presiede e tenetela aperta, perché conosciamo il valore del sacrificio di Cristo e il Suo amore immutabile. Dissetatevi con l'acqua della vita rinfrescante dai pozzi del Libano e rifiutate l'acqua torbida della valle, contenente i sentimenti oscuri e sospettosi. Poiché c'è molta veracità nella causa di Dio. Perché allora dovremo rovinare la fragranza dello spirito? Dio non vuole che mostriamo la nostra amarezza. Non è saggio dedicare del tempo alle cose futili. Eliminate i discorsi senza valore; parlate con dolcezza; mantenete fermamente la vostra fiducia in Gesù. CIF 327 3 Abbiamo un Avvocato che sta intercedendo per noi. Dobbiamo diventare sostenitori in linea di principio a favore di coloro che sbagliano. "Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù, che è la via recente e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, e avendo un sommo sacerdote sopra la casa di Dio, accostiamoci con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha fatto le promesse". Ebrei 10: 19-23 "Egli doveva perciò essere in ogni cosa reso simile ai fratelli, perché potesse essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per fare l'espiazione dei peccati del popolo. Quindi, mentre Egli lavora per noi, dobbiamo lavorare anche noi con la stessa serietà e interesse per promuovere l'unione tra noi... Mettiamo da parte tutte sbagliate supposizioni e immaginazioni; rimaniamo vicini a Cristo per accogliete il Suo incoraggiamento, affinché, a nostra volta possiamo incoraggiare gli altri. Accogliendo l'amore di Dio, abbandonerete l'invidia e la gelosia. Ascoltiamo il grido di coloro che periscono: "Poiché Egli libererà il bisognoso che grida, e il misero che non ha chi lo aiuti". Salmo 72:12 Manuscript 129, 1901 ------------------------L'opera mediatrice di Cristo, 4 novembre CIF 328 1 Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. Matteo 28:18 CIF 328 2 I discepoli, percorrendo strade secondarie, giunsero in Galilea da varie direzioni per non suscitare i sospetti dei capi del popolo. I loro cuori vibravano mentre lungo il cammino parlavano delle voci che erano giunte loro a proposito del Cristo... CIF 328 3 Nel momento stabilito, circa cinquecento credenti si trovarono riuniti, a piccoli gruppi, sul fianco della montagna, pronti ad ascoltare la testimonianza di coloro che avevano visto il Cristo dopo la sua risurrezione. I discepoli andavano da un gruppo all'altro, raccontando ciò che avevano udito su Gesù, e spiegavano le Scritture come il Maestro le aveva spiegate loro. Tommaso parlava dei suoi dubbi e di come erano stati fugati. All'improvviso Gesù apparve fra loro. Nessuno avrebbe saputo dire da dove e come era venuto. Molti dei presenti non lo avevano mai visto prima, ma le sue mani e i suoi piedi recavano i segni della crocifissione; aveva un aspetto divino, e appena lo videro lo adorarono. Alcuni, come accade sempre, dubitavano. Erano coloro che non riuscivano ad abbandonarsi completamente alla fede e rimanevano dalla parte del dubbio. Fu quella l'unica volta in cui Gesù dopo la risurrezione si incontrò con un gran numero di credenti. Disse loro: "Ogni potestà m'è stata data in cielo e sulla terra". Prima che Egli parlasse, i discepoli l'avevano già adorato; ma quelle parole che sgorgavano da labbra che erano state chiuse dalla morte, infusero in loro una particolare potenza. Egli era il Salvatore risorto. Molti dei presenti lo avevano visto quando aveva manifestato la sua potenza nella guarigione dei malati e nella liberazione degli indemoniati. Credevano che avesse il potere di instaurare il suo regno in Gerusalemme, vincere ogni opposizione e dominare tutti gli elementi della natura. Aveva calmato le acque infuriate, aveva camminato sulle onde agitate, aveva richiamato i morti alla vita. In quel momento Egli affermava che "ogni potestà" gli era stata data. Le sue parole fecero volgere l'attenzione dei suoi ascoltatori dalle cose terrene e temporali a quelle divine ed eterne e furono testimoni così della più alta manifestazione della sua dignità e della sua gloria. Il Cristo, sul pendio del monte, annunciò che il suo sacrificio era stato totale, che le condizioni della redenzione erano state adempiute, che l'opera che era venuto a compiere nel mondo era conclusa. Egli stava per dirigersi verso il trono di Dio, dove sarebbe stato onorato dagli angeli, dai principati e dalle potestà. Avendo iniziato l'opera di mediazione ed essendo rivestito di un'autorità immensa, dette ai discepoli questo mandato: "Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d'osservar tutte quante le cose che v'ho comandate. DA 818,819 ------------------------Nostro infallibile Giudice, 5 novembre CIF 329 1 Tu, Salomone figlio mio, riconosci il DIO di tuo padre e servilo con cuore integro e con animo volenteroso, perché l'Eterno investiga tutti i cuori e comprende tutti gli intenti dei pensieri. 1 Cronache 28:9 CIF 329 2 Il Signore è giusto e infallibile in tutto quello che fa. Comprende il funzionamento e i principi attivi della mente umana che Egli stesso ha formato. "Poiché le vie dell'uomo stanno davanti agli occhi dell'Eterno, ed egli scruta tutti i suoi sentieri". Proverbi 5:21 "Gli occhi dell'Eterno sono in ogni luogo, per guardare i cattivi e i buoni". Proverbi 15:3 "Egli osserva le estremità della terra e vede tutto ciò che è sotto i cieli". Giobbe 28:24 "L'Eterno investiga tutti i cuori e comprende tutti gli intenti dei pensieri". 1 Cronache 28:9 Il Signore conosce tutti i tuoi pensieri... Egli ha pietà dei poveri, delle anime che sono state ingannate e che calpestano la Sua Verità. Gesù dice di lasciare crescere, insieme, il grano e la zizzania fino alla raccolta. Devi avere pietà e deplorare la cecità delle menti che sono sotto il dominio di Satana. Trattieni la tua ira; non devi pronunciare alcun giudizio nei loro confronti, perché questo è compito del Signore. A Mosè non fu detto di pronunciare un giudizio contro Israele ribelle. La palese debolezza dei suoi rappresentanti porterà la sua ricompensa... CIF 329 3 Gli operai di Dio devono continuare a portare la colpa di fedifraghi, tuttavia non sono liberi di propagare le loro ragioni. Non andare nelle assemblee degli schernitori, non sederti accanto a loro; stai lontano dai raduni di chi renderà la tua presenza, un'occasione per parlare in modo umiliante di te, e che ti disprezzano a causa della tua fede. Non fare polemiche con questi uomini; non avere nulla a che fare con loro, perché essi frequentano le sinagoghe di Satana. Quando sei costretto a incontrarli, ricordati le parole del Salvatore: "Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe". Matteo 10:16 Tu devi lasciarti guidare da Dio ed Egli ti vestirà con una panoplia divina, e il Suo Spirito Santo influenzerà la tua mente e il tuo cuore in modo che la tua voce non catturi le note del lamento dei lupi. Non devi mai dimenticare che rappresenti Cristo. Non userai armi di nessun genere contro gli increduli... Non una parola "scortese", difensiva o offensiva deve uscire dalle tue labbra o dalla tua penna. Quando ti senti insultato, non devi rispondere con l'insulto. CIF 329 4 "Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede". Matteo 10:16 Letter 18, 1895 ------------------------La grande espiazione, 6 novembre CIF 330 1 E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati. Atti 67-69 CIF 330 2 Prima della caduta, Adamo poteva comunicare in modo libero e diretto con il suo Creatore: quando il peccato lo separò da Dio, la frattura fu così profonda che solo l'intervento di Gesù poteva risanarla. Il suo sacrificio permise all'uomo, nonostante tutto, di ricevere le benedizioni divine e la salvezza. Poiché l'umanità aveva perso la possibilità di comunicare con Dio, Egli stesso ripristinò la relazione interrotta, tramite il Cristo e gli angeli... Adamo ricevette la rivelazione di alcuni dei momenti più importanti della storia dell'umanità, a partire dalla caduta: apprese che la terra sarebbe stata distrutta dal diluvio e il suo sguardo arrivò fino al tempo in cui Gesù, il Figlio di Dio, sarebbe venuto sulla terra per la prima volta. Adamo vide inoltre che molti avrebbero scelto di vivere nel male, piuttosto che pentirsi e ubbidire: nonostante l'immenso valore del sacrificio del Cristo in vista della salvezza. Con l'avvicendarsi delle generazioni la corruzione sarebbe aumentata e le conseguenze dell'errore sarebbero diventate sempre più gravi per gli uomini, gli animali e la terra. Il male avrebbe accorciato l'esistenza del genere umano, ne avrebbe ridotto la statura fisica, le capacità di resistenza e la forza morale e intellettuale, fino a riempire il mondo di miseria... Tuttavia il Cristo, fedele alla decisione che lo aveva spinto ad abbandonare il cielo, avrebbe continuato a interessarsi all'uomo, invitandolo ad affidare al suo sostegno ogni debolezza e insufficienza. Egli avrebbe offerto il suo aiuto a tutti coloro che avrebbero creduto in lui: tuttavia, pochi sarebbero riusciti a preservare il loro legame con Dio, restando fedeli nonostante la corruzione dilagante... Le offerte simboliche e i sacrifici furono stabiliti da Dio per costituire un richiamo costante alla memoria dell'uomo, un riconoscimento di colpevolezza e una confessione di fede nel Messia promesso. Il loro scopo era presentare alle coscienze una solenne verità: il peccato ha provocato la morte. Per Adamo, l'offerta del primo sacrificio fu una cerimonia estremamente penosa. La sua mano doveva distruggere la vita, che solo Dio poteva dare. Fu la prima volta in cui egli assistette alla morte. Sapeva che se avesse ubbidito a Dio essa non sarebbe mai esistita, né per gli uomini né per gli animali. Quando uccise la vittima innocente, egli tremò al pensiero che la sua colpa avrebbe causato l'uccisione dell'Agnello di Dio... L'uomo rimase allora confuso e stupito di fronte a quell'immensa bontà, che era pronta a pagare un prezzo così grande per salvare gli uomini colpevoli: una speranza illuminò il suo futuro così oscuro e terribile. Si sentì sollevato e l'amara disperazione in cui era caduto lo abbandonò. Il sacrificio di Gesù -- la sua morte per la salvezza dell'umanità -- da un lato avrebbe restituito all'uomo la possibilità di instaurare una relazione con il Creatore, dall'altra avrebbe giustificato davanti a tutto l'universo l'atteggiamento di Dio e di suo Figlio nei confronti della ribellione di Satana. PP 67-69 ------------------------Il libro di testimonianze in cielo, 7 novembre CIF 331 1 Poiché DIO farà venire in giudizio ogni opera, anche tutto ciò che è nascosto, sia bene o male. Ecclesiaste 12:14 CIF 331 2 Dobbiamo prendere in considerazione che nel libro del cielo è descritta tutta la nostra vita, il nostro carattere e il nostro atteggiamento verso Dio. Come era il nostro amore verso Dio l'anno scorso? Se Cristo sta veramente dimorando nei nostri cuori, allora ameremo seriamente Dio, obbediremo a tutti i Suoi comandamenti, e questo amore sarà approfondito e rafforzato continuamente. Se rappresentiamo Cristo davanti al mondo, saremo puri di cuore, le nostre conversazioni saranno santificate; non ci sarà inganno sulle nostre labbra. Se esaminiamo la nostra vita passata, potremo vedere se abbiamo dato prova del nostro amore per Gesù cercando di essere come Lui, lavorando come ha lavorato Lui al fine di salvare coloro per i quali Egli è morto. Riguardo ai discepoli zelanti e alturisti Cristo scrive che non si vergognava di chiamarli fratelli, perché anche loro non si vergognavano a manifestare il Suo Spirito e hanno fato di tutto per assomigliargli. Con le loro opere hanno costantemente testimoniato che questo mondo non era la loro casa, perché consideravano il cielo dove sarà la loro cittadinanza. Le loro conversazioni e affetto volgevano su cose celesti. Erano nel mondo, ma non del mondo; nello spirito e nella pratica erano separati dalle sue massime e dai suoi costumi. Il loro esempio testimoniava che vivevano per la gloria di Dio. Il loro grande interesse, era come quello del loro Maestro, ossia, la salvezza delle anime. Hanno sacrificato la loro vita per fare del bene agli altri. La loro vita e il loro carattere lasciavano la traccia luminosa fin verso il cielo. Gesù poteva considerare i Suoi discepoli i Suoi rappresentanti con grande soddisfazione, perché non alteravano nulla del Suo carattere... CIF 331 3 Il progresso della causa di Dio in questo mondo dipende dalle fatiche e dai sacrifici dei Suoi seguaci. La salvezza delle nostre anime è stata acquistata col il dono infinito del Figlio di Dio. Gesù lasciò il cielo, mise da parte la Sua gloria, lasciò la comunione e l'adorazione degli angeli, e per nostro bene si umiliò fino alla morte sulla croce. Ora, noi che siamo diventati partecipi del Suo grande dono, dobbiamo essere partecipi anche del Suo sacrificio, estendendo ad altri le benedizioni della salvezza. Nella vita di Cristo non vi era traccia di egoismo. Tutti coloro che lavorano per Dio devono avere lo stesso spirito del loro Maestro. Devono allontanare completamente l'egoismo e rinunciare all'auto compiacimento... E quando la Sua gloria sarà rivelata, saranno felici e "verranno all'altare di DIO, al Dio, che è la mia (loro) gioia e il mio (loro) giubilo; e ti celebrerò con la cetra, o DIO, DIO mio". Salmo 43:4 ST, Dec. 22, 1890 ------------------------Il libro della vita, 8 novembre CIF 332 1 Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio, e davanti ai suoi angeli. Apocalisse 3:5 CIF 332 2 Se vogliamo essere dei vincitori, dobbiamo essere sicuri di amare ciò che Dio si aspetta che amiamo. Se amiamo le cose di questo mondo, allora non indosseremo la veste bianca che ci è stata promessa. Se vogliamo trovarci davanti a Dio indossando la veste bianca che rappresenta la giustizia dei santi, dobbiamo ora correggere tutto ciò che non piace a Dio. Del vincitore Cristo dice: "Io non cancellerò il suo nome dal libro della vita". I nomi di tutti quelli che hanno accettato Cristo sono scritti nel libro della vita, e i loro caratteri sono ora passati in rassegna davanti a Lui. Gli angeli di Dio stanno soppesando il loro valore morale. Stanno osservando lo sviluppo del carattere dei viventi per vedere se i loro nomi possono essere mantenuti nel libro della vita. Ci viene concessa una prova in cui dobbiamo lavare le nostre vesti nel sangue dell'Agnello per renderle pure e bianche. Chi di voi sta facendo questo lavoro? Chi di allontana l'egoismo dal proprio carattere? L'apostolo Paolo dice: "...perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio". Colossesi 3:3 Quando viviamo nascosti in Dio, il nostro Io è morto. Possa Dio aiutarci realmente di morire a sé stessi, affinché i nostri nomi non siano cancellati dal libro della vita. Solo i nomi di coloro che hanno amato Dio e il loro prossimo saranno iscritti nel libro del cielo. C'è un grande lavoro da fare per molti di noi. Le nostre menti e il carattere devono diventare uguali alla mente e il carattere di Cristo. Dobbiamo estirpare l'egoismo che è intriso nel nostro stesso essere. Cristo è la nostra eredità, e dobbiamo amarlo come si ama un tesoro prezioso. Nessun lavoro per Dio può essere compiuto fino a che il nostro l'Io e l'egoismo non siano abbandonati. L'Io è un centro attorno al quale tutto sembra girare. Se Cristo fosse sulla terra, ci direbbe: "Prendi il largo e non preoccuparti di niente. Ci sono migliaia le cui vite sono preziose come la tua. Allora perché questa ansia? Svegliati, e renditi utile! Se calerai le reti più in profondità, il Maestro radunerà i pesci...".Historical Sketches, 138, 139.. CIF 332 3 Quando i nostri cuori sono colmi di amore per Gesù e per le anime per le quali è morto, le nostre fatiche saranno ripagate con successo. Che ciascuno di voi si chieda: Posso essere il mezzo per portare un anima a Gesù? Dobbiamo domandare l'aiuto dello Spirito Santo, affinché posiamo essere in grado non solo di assicurare le vesti bianche per noi stessi, ma di influenzare gli altri, affinché anche i loro nomi siano inseriti nel libro della vita per sempre. Ibid. 140 ------------------------Il giudizio finale -- i libri sono aperti, 9 novembre CIF 333 1 Un fiume di fuoco scorreva, uscendo dalla sua presenza; mille migliaia lo servivano e miriadi di miriadi stavano davanti a lui. Il giudizio si tenne e i libri furono aperti. Daniele 7:10 CIF 333 2 I registri del cielo, in cui sono segnati i nomi e le azioni degli uomini, serviranno come punti di riferimento per il giudizio. Il profeta Daniele dice: "Il giudizio si tenne, e i libri furono aperti". Giovanni, nell'Apocalisse, descrive la stessa scena e aggiunge: "...e un altro libro fu aperto, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le opere loro". Apocalisse 20:12. Il libro della vita contiene i nomi di tutti coloro che si sono impegnati al servizio di Dio. Gesù esortò i suoi discepoli: "...rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti ne' cieli". Luca 10:20. Paolo parla dei suoi "...collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita". Filippesi 4:3. Daniele, contemplando in visione "...un tempo d'angoscia, quale non se n'ebbe mai..." dichiara che il popolo di Dio "...sarà salvato; tutti quelli, cioè, che saran trovati iscritti nel libro". Daniele 12:1. Il profeta di Patmos, poi, dice che nella città di Dio entreranno solo quelli "che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello". Apocalisse 21:27. "...Un libro è stato scritto davanti a lui [Dio]..." In esso vengono registrate le buone azioni "...di quelli che temono l'Eterno e rispettano il suo nome". Malachia 3:16. Le loro parole di fede, i loro atti di amore sono registrati in cielo. Nehemia allude a questo quando dice: "Ricordati per questo di me, o Dio mio, e non cancellare le opere pie che ho fatte per la casa del mio Dio e per il suo servizio!" Nehemia 13:14. Nel libro dei ricordi di Dio, viene immortalato ogni atto di giustizia. Ogni tentazione respinta, ogni male vinto, ogni parola gentile pronunciata, sono registrati fedelmente. Vengono scritti anche ogni atto di rinuncia, ogni sofferenza, ogni tristezza sopportate per amore di Gesù. Dice il salmista: "Tu conti i passi della mia vita errante; raccogli le mie lacrime negli otri tuoi; non sono esse nel tuo registro?" Salmi 56:8. Ogni opera umana viene sottoposta a Dio ed è registrata come atto di fedeltà o di infedeltà. Accanto a ciascun nome, nei libri del cielo, vengono segnati con assoluta esattezza ogni parola cattiva, ogni atto egoistico ogni dovere non assolto, ogni peccato segreto, ogni falsità... L'emozione più intensa che gli uomini possono manifestare nell'attesa delle decisioni di un tribunale terreno, può solo parzialmente descrivere l'interesse dimostrato nelle corti celesti quando, davanti al Giudice di tutta la terra passano in rassegna i nomi scritti nel libro della vita. L'intercessore divino chiede che tutti coloro che hanno vinto grazie alla fede nel suo sacrificio, siano perdonati dalle loro trasgressioni, affinché possano nuovamente beneficiare della vita eterna e siano coronati come coeredi dell'"antico dominio". Michea 4:8. GC 480-484 ------------------------Iscritti nel libro del cielo, 10 novembre CIF 334 1 Voi dunque non siete più forestieri né ospiti, ma concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio. Efesini 2:19 CIF 334 2 Non è detto che coloro che hanno una stretta comunione con Dio saranno privi delle prove o delle afflizioni. Giuseppe fu diffamato e perseguitato perché conservava la sua virtù e integrità. Davide, il messaggero scelto da Dio, fu perseguitato come un animale da preda dai suoi nemici. Daniele fu gettato in una fossa dei leoni perché la sua fedeltà verso Dio era vera e inflessibile. Giobbe fu privato dei suoi beni terreni, della salute, dei figli, amici e parenti, eppure ha conservato la sua integrità e fedeltà a Dio. Le parole che Dio mise nella bocca di Geremia hanno fatto infuriare il re e i principi a tal punto che lo hanno gettato in una fossa puzzolente. Geremia 18:18 Stefano fu lapidato perché ha predicato Cristo crocefisso. Paolo fu imprigionato, picchiato, lapidato, e infine messo a morte perché era un fedele messaggero per portare il Vangelo alle genti. L'amato Giovanni fu bandito sull'Isola di Patmos "a motivo della parola di Dio e della testimonianza di Gesù Cristo". Apocalisse 1:9 CIF 334 3 Questi esempi di fermezza basata sul potere divino, è una testimonianza al mondo riguardo alle promesse di Dio, della Sua presenza costante e del Suo sostegno mediante la grazia. Ma il mondo, quando guarda questi umili uomini, non può discernere il loro valore morale come fa Dio. Per quanto possiamo essere provati, dobbiamo per fede confidare in Dio in ogni momento più buio della nostra vita. Egli è il nostro Sostegno; Egli deve essere al timone della nostra vita. Solo l'occhio della fede può vedere oltre le cose del tempo; può stimare il senso e il valore delle ricchezze eterne. Il grande comandante militare può conquistare le nazioni e scuotere gli eserciti di mezzo mondo, eppure, deluso, può morire in esilio. Il filosofo che attraversa l'universo perché è alla ricerca della potenza di Dio, deliziandosi nella sua armonia, spesso non riesce a vedere in queste meravigliose meraviglie la Mano che li ha formato. "L'uomo che vive nelle ricchezze senza avere intendimento è simile alle bestie che periscono". Salmo 49:20 Nessuna gloriosa speranza può illuminare la vita dei nemici di Dio. Ma gli eroi della fede hanno la promessa di ricevere un'eredità di valore superiore a qualsiasi ricchezza terrena -- un'eredità che soddisferà i desideri dell'anima. Possono essere sconosciuti al mondo, ma sono iscritti nei registri del cielo come suoi cittadini. L'eternità e la gloria, saranno la ricompensa finale di coloro che Dio ha scelto come Suoi eredi. 4T, 525,526 ------------------------Il santuario celeste, 11 novembre CIF 335 1 Noi abbiamo un sommo sacerdote così grande, che si è posto a sedere alla destra del trono della Maestà nei cieli, ministro del santuario e del vero tabernacolo, che ha eretto il Signore e non un uomo. Ebrei 8:1,2 CIF 335 2 Tutti hanno bisogno di conoscere personalmente la posizione e l'opera del loro grande Sommo Sacerdote. Diversamente, non potranno esercitare quella fede indispensabile per la nostra epoca od occupare la posizione loro assegnata da Dio. Ognuno può salvarsi o perdersi. Ognuno ha una vertenza aperta presso il tribunale di Dio. Ognuno dovrà incontrarsi faccia a faccia con il grande Giudice. È quindi importante contemplare sempre più spesso la solenne scena del giudizio, quando i libri saranno aperti e quando, con Daniele, ognuno si alzerà "per ricevere" la sua parte d'eredità "alla fine de' giorni". Tutti coloro che hanno una chiara conoscenza di questi soggetti devono testimoniare delle grandi verità che Dio ha loro affidate. Il santuario celeste è il centro dell'opera del Cristo in favore degli uomini. Esso riguarda ogni uomo sulla terra; ci presenta il piano della redenzione, ci conduce alla fine dei tempi e ci rivela il trionfante epilogo del conflitto fra la giustizia e il peccato. Tutti devono studiare a fondo questi soggetti e saper rispondere a chi chiede spiegazioni sulla loro speranza. L'intercessione del Cristo in favore dell'uomo nel santuario celeste è indispensabile per il piano della salvezza, come lo è stata la sua morte sulla croce. Dopo la risurrezione, Gesù andò a completare in cielo l'opera iniziata sulla croce. Noi, per fede, dobbiamo penetrare al di là del velo "...dove Gesù è entrato per noi qual precursore..." Ebrei 6:20. E là che si riflette la luce della croce del Calvario; è là che possiamo avere una visione più chiara del mistero della redenzione. La salvezza dell'uomo è stata compiuta a un prezzo inestimabile per il cielo e il sacrificio soddisfa le più elevate esigenze della legge di Dio che era stata infranta. Gesù ci ha aperto la via che conduce al trono del Padre e tramite la sua mediazione può essere presentato a Dio ogni sincero desiderio espresso da coloro che si rivolgono a lui con fede. "Chi copre le sue trasgressioni non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia". Proverbi 28:13. Se coloro che nascondono e scusano le proprie colpe potessero vedere come Satana esulta e come schernisce il Cristo e i suoi angeli per questa ragione, si affretterebbero a confessare i propri peccati e ad abbandonarli. Attraverso i difetti di carattere, Satana cerca continuamente di dominare sulle nostre menti, sapendo che se noi accarezziamo questi difetti, egli riuscirà nei suoi intenti. Perciò egli cerca costantemente di ingannare i discepoli di Gesù con i suoi sofismi, facendo loro credere che non possono assolutamente conseguire la vittoria. Ma Gesù interviene in loro favore mostrando le sue mani ferite... Nessuno deve considerare i propri difetti incorreggibili. Dio vi darà la fede e la grazia per vincerli. GC 488,489 ------------------------Vivere un grande giorno di espiazione, 12 novembre CIF 336 1 «Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno dell'espiazione. Ci sarà per voi una santa convocazione; umilierete le anime vostre e offrirete all'Eterno un sacrificio fatto col fuoco. Levitico 23:27 CIF 336 2 Viviamo all'epoca del giorno dell'espiazione. Nel servizio cerimoniale terreno, mentre il sommo sacerdote compiva l'opera di espiazione per Israele, tutti erano invitati a pentirsi dei loro peccati e a umiliarsi davanti a Dio per non essere esclusi dal popolo. Allo stesso modo, tutti coloro che desiderano che i loro nomi rimangano scritti nel libro della vita dovrebbero ora, nei pochi giorni che ancora rimangono del tempo di grazia, rendersi conto del proprio stato nei confronti di Dio, provare un sincero dolore per i propri peccati e dimostrare un vero pentimento. È necessario un profondo e scrupoloso esame di coscienza. Molti cristiani dovranno rinunciare alla leggerezza e alla frivolezza. Si profila una lotta accanita per tutti coloro che vogliono vincere quelle tendenze al male che minacciano di avere il sopravvento. L'opera di preparazione è individuale. Noi non siamo salvati in gruppo; la purezza e la devozione dell'uno non possono compensare l'assenza di questi requisiti nell'altro. Sebbene tutte le nazioni debbano comparire in giudizio davanti a Dio, egli esaminerà con la massima cura il caso di ogni singola persona, come se fosse l'unico essere al mondo. Ognuno dovrà essere provato e trovato "senza difetto né macchia" (1 Pietro 1:19) né cosa alcuna simile. Le scene relative all'opera conclusiva dell'espiazione sono particolarmente solenni. Gli interessi implicati sono della massima importanza. Attualmente è in atto il giudizio nel santuario celeste e si tratta di un'opera che ormai si svolge da moltissimi anni. Presto, anche se nessuno sa quando, il giudizio riguarderà i viventi. In presenza di Dio la nostra vita sarà presa in considerazione. Perciò, oggi più che mai, bisogna tener conto dell'invito di Gesù: "...vegliate, poiché non sapete quando sarà quel tempo". Marco 13:33. "...Se tu non vegli, io verrò come un ladro, e tu non saprai a quale ora verrò su di te". Apocalisse 3:3. Quando finirà il giudizio investigativo, il destino di tutti sarà deciso per sempre: o per la vita o per la morte. Il tempo di grazia si chiuderà poco prima dell'apparizione del nostro Signore sopra le nuvole del cielo. Alludendo a quel tempo, Gesù dichiara: "Chi è ingiusto sia ingiusto ancora; chi è contaminato si contamini ancora; e chi è giusto pratichi ancora la giustizia e chi è santo si santifichi ancora. Ecco, io vengo tosto, e il mio premio è meco per rendere a ciascuno secondo che sarà l'opera sua". Apocalisse 22:11, 12. GC 489,491 CIF 336 3 Come nel servizio cerimoniale del santuario terrestre il sommo sacerdote, dopo avere fatto l'espiazione per Israele, usciva dal santuario per benedire il popolo, così il Cristo, alla fine della sua opera di Mediatore, apparirà "senza peccato a quelli che l'aspettano per la loro salvezza". Ebrei 9:28. GC 485 ------------------------Fede nell'espiazione, 13 novembre CIF 337 1 Questa speranza che noi abbiamo è come un'àncora sicura e ferma della nostra vita, e che penetra fin nell'interno del velo. Ebrei 6:19 CIF 337 2 Quando ci sentiamo scoraggiati, guardiamo a Gesù e parliamo con Lui. Quando pensiamo che i nostri fratelli non ci capiscono, ricordiamoci di Gesù, nostro fratello maggiore, Chi non ha mai peccato. Egli è l'unico giusto nel giudicare. Le parole di Cristo pronunciate nel grande giorno della festa hanno un significato e un potere meravigliosi. Egli disse: "Se qualcuno ha sete, venga a me e beva". Giovanni 7:37 Quando ci sentiamo scoraggiati, per la nostra scelta dobbiamo andare a Gesù, la Sorgente di vita. Allora perché non lo facciamo? Le lezioni, che ci sono state date da Cristo, sono piene di pensieri vitali. È nostro dovere, e privilegio di appropriarci della verità divina. L'apostolo Paolo ci esorta ad aggrapparci alla speranza che ci è stata presentata nel Vangelo. Per fede dobbiamo appropriarci delle promesse di Dio e provvedere alle abbondanti benedizioni che ci sono state assicurate attraverso Cristo Gesù. La speranza della vita eterna è stata posta davanti a noi. Nulla di meno di queste benedizioni soddisfaranno il nostro Redentore; ma è nostro interesse impadronirci di questa speranza mediante la fede in Chi ha promesso. CIF 337 3 Coloro che partecipano alle Sue sofferenze, soffrendo loro stessi, saranno partecipi della Sua gloria. Egli ha acquistato il perdono e l'immortalità per le anime che peccano; ma è nostro compito richiedere questi doni per fede. Credendo in Cristo, abbiamo questa speranza sicura e costante. Dobbiamo capire che possiamo confidare in Dio non solo in questo mondo, ma nel mondo celeste, poiché Egli ha pagato un prezzo per la nostra salvezza. La fede nell'espiazione e l'intercessione di Cristo ci manterrà saldi e inamovibili in mezzo alle tentazioni che ci pressano nella chiesa militante. Contempliamo la gloriosa speranza che c'è posta davanti e, per fede, ci aggrappiamo... Non possiamo trovare la salvezza in noi stessi; dobbiamo guardare a Gesù che è l'autore e il compitore della nostra fede... e mentre lo guardiamo... viviamo. Con quanta difficoltà noi poveri mortali cerchiamo di portare da soli i nostri pesi o quelli degli altri! Eppure, Gesù Cristo si è offerto di prendere su di Sé tutto il nostro peso. Solo Lui può essere il nostro sostituto nel portare i peccati. Il precursore di Cristo disse: "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo". Giovanni 1:29 Quindi volgiamo il nostro sguardo solo verso Cristo con fiducia e con speranza. Parliamo della beata speranza e della gloriosa apparizione del nostro Signore Gesù Cristo. RH, June 9, 1896 ------------------------L'espiazione: la nostra fonte di pace, 14 novembre CIF 338 1 Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi. Giovanni 14:27 CIF 338 2 Gesù ha detto: "Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi". La pace di cui parla il grande Maestro è più ampia di quanto possiamo immaginare. Cristo è pronto a fare grandi cose per noi, per ripristinare la nostra natura rendendoci partecipi della Sua natura divina. Egli aspetta solo di collegare il nostro cuore al Suo per riempirlo con l'amore infinito, affinché possiamo essere pienamente riconciliati con Dio. È il nostro privilegio capire che Dio ci ama come ama Suo Figlio. Se crediamo in Cristo come nostro personale Salvatore, la Sua pace è nostra. La riconciliazione mediante l'espiazione di Cristo è il fondamento della nostra pace. Nessun sentimento negativo deve convincerci che le promesse di Dio non hanno alcun effetto. Spesso quando guardiamo dentro di noi, pensiamo che Dio ci ha abbandonato; ma dobbiamo guardare a Cristo per convincerci che non è così. Infatti, Gesù ha promesso che solo in Lui potremmo avere la pace; solo attraverso la comunione con il Salvatore riceviamo la pace. Mentre Satana tenta di distruggerci, Cristo, invece è il nostro Restauratore. Qualunque siano i nostri sentimenti, la nostra fede deve essere esercitata costantemente nella fiducia in Dio. Isaia dice: "Chi tra voi teme l'Eterno e ascolta la voce del suo servo? Chi cammina nelle tenebre senza alcuna luce, confidi nel nome dell'Eterno e si appoggi sul suo DIO"! Isaia 50:10 Col salmista possiamo dire: "Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga sono quelli che mi consolano. Tu apparecchi davanti a me la mensa in presenza dei miei nemici; tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca. Per certo beni e benignità mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa dell'Eterno per lunghi giorni". Salmo 23:4-6 "Credete nell'Eterno, il vostro DIO e sarete saldi; credete nei suoi profeti e prospererete. Quindi, dopo essersi consigliato con il popolo, stabilì quelli che dovevano cantare all'Eterno e dovevano lodarlo per lo splendore della sua santità, mentre camminavano davanti all'esercito e dicevano: Celebrate l'Eterno, perché la sua benignità dura in eterno. Quando essi cominciarono a cantare e a lodare, l'Eterno tese un'imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda, e rimasero sconfitti". 2 Cronache 20:21-23 "Per voi dunque che credete essa è preziosa..." 1 Pietro 2:7 Consideriamo il fatto che il Signore ha dato il Suo Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna. Giovanni 3:16 RH, May 19, 1896 ------------------------Aggrappiamoci strettamente a Gesù, 15 novembre CIF 339 1 Conosciamo l'Eterno, sforziamoci di conoscerlo; il suo levarsi è certo come l'aurora. Osea 6:3 CIF 339 2 Quando Satana ci vuole convincere che i nostri peccati sono così grandi da non avere speranza della vittoria in Cristo, dobbiamo risponderli che la Bibbia ci insegna che coloro che amano Dio di più, sono quelli che sono stati perdonati molto. Tuttavia non dobbiamo sminuire le nostre colpe scusando il peccato. Chiunque di noi non si rende conto della propria misera condizione a causa del peccato, non può avvicinarsi a Dio. Solo se crediamo nelle promesse, solo se abbiamo una fede incrollabile possiamo rivendicare un infinito sacrificio che è stato fatto per la razza umana. Aggrappiamoci, quindi strettamente a Gesù! Mi è difficile sopportare il pensiero che qualcuno di voi possa allontanarsi da Dio, senza aver rafforzato la propria fede... Ogni passo che si fa in avanti, deve essere fatto con fede. "Come potrebbe uno solo inseguirne mille e due metterne in fuga diecimila, se non perché la loro Roccia li ha venduti e l'Eterno li ha consegnati al nemico"? Deuteronomio 32:30 Tutti i talenti che possediamo, tutta l'abilità e l'eloquenza che possiamo acquisire non avranno effetto se non saranno consacrati a Dio... L'apostolo Paolo desiderava che i suoi fratelli venissero consolati "con la consolazione da lui ricevuta". 2 Corinzi 7:7 Il cristiano trova costante conforto e forza in Gesù... Dobbiamo solo volgere lo sguardo alla gloria di Dio. Nulla si deve interporre tra noi e Lui. "Se continueremo a conoscere il Signore", sapremo che - " il suo levarsi è certo come l'aurora. Egli verrà a noi come la pioggia, come l'ultima e la prima pioggia alla terra". Osea 6:3 Se siamo partecipi della natura divina, rifletteremo nella nostra vita l'immagine del nostro divino Signore. Non possiamo essere indolenti nel perfezionare il nostro carattere. Non possiamo cedere passivamente a ciò che ci circonda e pensare che altri faranno il nostro lavoro. "Chiunque ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli è puro". 1 Giovanni 3:3 Per diventare umili e seri nei nostri sforzi al fine di ottenere la salvezza con timore di Dio, dobbiamo collaborare con Lui. Solo allora la fede, la speranza e amore rimarranno nei nostri cuori. Un nemico implacabile e determinato ha preparato le sue astuzie per ogni anima che non è preparata per ogni sua aggressione. Solo mediante una costate preghiera e una vita vissuta in fede, possiamo diventare dei vincitori. Non possiamo individualmente proteggerci dai continui assalti del nemico; ma nella forza di Gesù, ogni tentazione, ogni influenza opposta, può essere respinta con successo. Dobbiamo ricordare sempre "che il nostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi posa divorare, perciò siamo sobri e vigilanti". 1 Pietro 5:8 Historical Sketches, pp. 135, 136.. ------------------------Non giudichiamo, 16 novembre CIF 340 1 Non giudicate, affinché non siate giudicati. Perché sarete giudicati secondo il giudizio col quale giudicate; e con la misura con cui misurate, sarà pure misurato a voi. Matteo 7:1,2 CIF 340 2 Sapendo come sta operando il nemico, desidero dire a ogni anima: "Non giudicate, affinché non siate giudicati. Perché sarete giudicati secondo il giudizio col quale giudicate; e con la misura con cui misurate, sarà pure misurato a voi". Ci sono momenti in cui dobbiamo prendere una posizione decisa, ma quando lodiamo il Signore, assicuriamoci di non condannare, di non accusare gli altri. Se il nostro popolo dovesse dividersi, ciò porterebbe tutte le potenze dell'inferno a esultare di gioia. Alcuni, tuttavia, sono in grave pericolo di sprofondare nell'infedeltà. Dobbiamo, perciò operare con tutte le forze per aiutare queste anime che si trovano in pericolo. Non comprendo il loro atteggiamento, e per questo ne soffro molto... C'è una cosa che possiamo fare, ossia verificare che noi ci troviamo in una condizione di pentimento. Il nostro cuore deve essere convertito. La fine è vicina; il tempo è breve. Preghiamo affinché il Signore cancelli dal nostro percorso l'errore e innalzi lo stendardo sul quale è scritto: "Qui è la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù". Apocalisse 14:12 Mosè ha dichiarato: "Ecco, io vi ho insegnato statuti e decreti, come l'Eterno, il mio DIO, mi ha ordinato, affinché li mettiate in pratica nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso. Li osserverete dunque e li metterete in pratica; poiché questa sarà la vostra sapienza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutti questi statuti, diranno: "Questa grande nazione è un popolo saggio e intelligente! "Quale grande nazione ha infatti DIO così vicino a sé, come l'Eterno, il nostro DIO, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha statuti e decreti giusti come tutta questa legge che oggi vi metto davanti? Solo bada bene a te stesso e veglia diligentemente sull'anima tua, per non dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, e perché non si allontanino dal tuo cuore per tutti i giorni della tua vita. Ma insegnali ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli". Deuteronomio 4:5-9 Letter 30, 1906 CIF 340 3 Il Salvatore ha dichiarato: "Non giudicate, affinché non siate giudicati". Matteo 7:1 Chi di voi può resistere davanti a Dio e implorare un carattere impeccabile, una vita irreprensibile? Allora come ti permetti di criticare e condannare tuo fratello? Mentre condanni gli altri, il Signore condanna te... Possa il Signore toccare il cuore di ognuno di noi, affinché la Sua grazia trasformi la nostra vita e il nostro carattere. Quindi, quando ci riuniamo insieme, non critichiamoci l'un l'altro, ma parliamo di Gesù e del Suo amore. RH, Nov. 30, 1886 ------------------------L'unico vero standard di carattere, 17 novembre CIF 341 1 Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Matteo 7:3 CIF 341 2 L'affermazione: "Tu che giudichi fai le stesse cose" non è sufficiente da sola a esprimere la gravità del peccato di colui che pensa di poter criticare e condannare il proprio fratello. Gesù ha detto: "Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo?" Matteo 7:3. Le sue parole descrivono coloro che sono pronti a rilevare i difetti degli altri. Quando pensano di aver individuato un difetto nella vita o nel carattere, si sforzano in tutti i modi di farlo notare. Gesù sostiene che questo modo di comportarsi non è cristiano. Secondo le sue parole il rapporto che esiste fra questo atteggiamento e l'errore scoperto equivale a quello che esiste fra una trave e una pagliuzza. L'assenza di spirito di sopportazione e di amore induce gli uomini a ingigantire gli errori degli altri. Chi non ha vissuto l'esperienza completa dell'abbandonarsi al Signore non è capace di manifestare nella propria vita la dolcezza dell'amore del Salvatore. Costoro presentano un'immagine sbagliata della gentilezza e della cortesia del Vangelo e feriscono le persone per le quali il Cristo è morto. Secondo l'immagine usata dal Signore colui che coltiva uno spirito di censura commette un errore più grave di colui che accusa, in quanto non solo è responsabile dello stesso peccato ma vi aggiunge l'orgoglio e la critica. Il Cristo è il vero e unico metro di misura per il carattere. Chi fa di se stesso il metro di misura degli altri si mette al posto del Cristo. Questi impostori si schierano dalla parte dell'Anticristo, "l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio". 2 Tessalonicesi 2:4... Lo spirito freddo, critico e implacabile che animava i farisei ha come conseguenza il peccato peggiore. Quando l'esperienza religiosa è priva di amore, Gesù non può essere presente e non si può ricevere la luce della sua presenza. Nessuna azione, per quanto zelante, può sopperire a questa mancanza. Si può essere molto bravi nello scoprire i difetti degli altri, ma a tutti coloro che si lasciano prendere la mano da questa tendenza Gesù dice: "Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello." Matteo 7:5 MB 125,126 CIF 341 3 Uno spirito gentile, affettuoso e amabile può salvare colui che è nell'errore per aiutarlo ad abbandonare il peccato. Rivelando il Cristo nel proprio carattere eserciterete un influsso trasformatore su tutti coloro che verranno in contatto con voi. Lasciate che il Cristo si riveli ogni giorno tramite la vostra persona ed egli comunicherà la forza della sua Parola, che persuade con dolcezza ma con potenza, e può riprodurre la bellezza dell'amore di Dio nei cuori. MB 18,129 ------------------------La verità è la base del carattere, 18 novembre CIF 342 1 Ho conservato la tua parola nel mio cuore, per non peccare contro di te. Salmo 119:11 CIF 342 2 Coloro che studiano la Bibbia, si affidano a Gesù e consigliano agli altri di fare lo stesso. Essi saranno in grado di agire con saggezza in ogni momento e in ogni circostanza. I buoni principi saranno illustrati nella vita reale. La verità in questi ultimi tempi deve essere accolta con tutto il cuore, affinché possa diventare la base del carattere, produrre fermezza nella fede per non essere influenzati dai piaceri del mondo, dall'incostanza e dal disprezzo degli amanti del mondo. La coscienza deve essere illuminata, la volontà deve essere portata in soggezione. L'amore della verità e della giustizia deve regnare nell'anima. Solo allora apparirà un carattere che potrà essere approvare in cielo. Abbiamo ricevuto molte illustrazioni del potere di sostegno con un fermo principio religioso. Perfino Davide, non volle bere l'acqua del pozzo di Betlemme, portata da tre uomini valorosi rischiando la loro vita. 2 Samuele 23:16 La fossa dei leoni non riuscì a tenere lontano Daniele dalle sue preghiere quotidiane. La fornace ardente non indusse Shadrach e i suoi compagni a inginocchiarsi davanti all'idolo al comando di Nabucodonosor. I giovani che hanno principi saldi, eviteranno i piaceri del mondo, sfideranno persino la paura e il dolore davanti alla fossa dei leoni e la fornace ardente, anziché essere ritenuti disobbedienti da Dio. Poi, abbiamo l'esempio di Giuseppe. La sua virtù fu severamente provata, eppure egli trionfò... Lo stesso principio elevato e inflessibile apparve in ogni altro momento della sua vita. Il Signore era con lui e la Sua Parola era legge. Tale fermezza e il principio è in contrasto con la debolezza e l'inefficienza della gioventù odierna... CIF 342 3 L'idea che dobbiamo sottometterci a chi è perverso è un errore. Eliseo, all'inizio della sua opera, fu deriso dai giovani di Bethel. Era un uomo di grande dolcezza, ma lo Spirito di Dio lo spinse a pronunciare una maledizione contro questi ingiuriosi schernitori. Quando seppero dell'ascensione di Elia, fecero di questo evento un oggetto di scherno. Eliseo, durante il suo sacro compito, non si lasciò prendere in giro né dai giovani né da nessun altro. Quando li dissero che sarebbe stato meglio per lui seguire Elia, li maledisse nel nome del Signore. Il giudizio che cadde su di loro da parte di Dio fu terribile. In seguito, Eliseo non ebbe altri problemi nella sua missione. Per 50 anni uscì dalla porta di Bethel passando da una città all'altra in mezzo alla folla piena di persone sciatte e oziose e di giovani dissoluti, ma nessuno mai derise il suo ruolo come profeta dell'Altissimo. Questa terribile prova, all'inizio della sua carriera, fu sufficiente a fargli ottenere rispetto per tutta la sua vita. 5T, 43,44 ------------------------Cristo parla come un Giudice, 19 novembre CIF 343 1 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Matteo 23:37 CIF 343 2 Il Cristo parlò come giudice a coloro che stavano davanti a lui. Quella voce che spesso era stata udita formulare intense preghiere, ora pronunciava rimproveri e condanna. Gli ascoltatori rabbrividirono. Mai dal loro animo si sarebbe cancellata l'impressione delle sue parole e del suo sguardo. Gesù era indignato per l'ipocrisia e per i gravi peccati attraverso i quali quegli uomini distruggevano il loro spirito, ingannavano il prossimo e disonoravano Dio. Egli scorgeva l'opera satanica nei ragionamenti sottili e insidiosi dei sacerdoti e dei capi. Sebbene denunciasse il peccato con forza e provasse una sacra collera contro il principe delle tenebre, non manifestò nessuna impazienza e non espresse sentimenti di vendetta. Nello stesso modo il cristiano che vive in comunione con Dio deve possedere i dolci attributi dell'amore e della misericordia, provare una giusta indignazione contro il peccato, ma non deve lasciarsi mai prendere dalla passione sino a maltrattare chi lo insulta. Anche se dovrà affrontare coloro che ispirati da uno spirito malefico perseverano nell'errore egli, con l'aiuto del Cristo, troverà la forza per restare calmo e avere l'autocontrollo. Il Figlio di Dio, mentre guardava il tempio e i suoi uditori, manifestava nel suo aspetto una pietà divina. Con voce rotta da profonda angoscia e lacrime amare, esclamò: "Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!" Matteo 23:37. Questa è la lotta che precede la separazione. Nel lamento del Cristo si manifestano i profondi sentimenti di Dio. I farisei e i sadducei rimasero silenziosi. Gesù chiamò i discepoli e si preparò a lasciare il tempio, non come uno sconfitto, ma come colui che aveva adempiuto il suo compito. Si ritirava dalla lotta come un vincitore. Le preziose verità che in quel giorno, denso di eventi, uscirono dalle labbra di Gesù, furono raccolte e conservate come un tesoro da molti cuori. Esse suscitarono nuovi pensieri di vita, risvegliarono nuove aspirazioni e dettero inizio a nuove esperienze. Dopo la crocifissione e la risurrezione, quelle persone si impegnarono per adempiere il mandato divino con una saggezza e uno zelo adeguati alla grandezza dell'opera. Diffusero il messaggio che si rivolge al cuore e distrugge le vecchie superstizioni che per tanto tempo avevano ostacolato la vita di molti. Di fronte a quella testimonianza, le teorie umane apparvero in tutta la loro vanità. Straordinari furono gli effetti di quelle parole sgorgate dalla bocca del Salvatore, pronunciate davanti alla folla stupita e impaurita, nel tempio di Gerusalemme. DA 619 ------------------------Il giudizio universale concerne tutti, 20 novembre CIF 344 1 Ora tu, perché giudichi il tuo fratello? O perché disprezzi il tuo fratello? Poiché tutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo. Matteo 14:.10 CIF 344 2 Ci stiamo avvicinando alla fine dei tempi. Le prove saranno molte, ma non dobbiamo permettere che esse vengono dall'interno della chiesa. Coloro che professano la fede in Dio devono rinnegare se stessi per amor Suo, perché, infatti, "dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo". 2 Corinzi 5:10 Chiunque ama veramente Dio avrà lo spirito di Cristo e un fervente amore per i fratelli. Più il cuore di una persona è in comunione con Dio, più i Suoi affetti sono centrati su Cristo, tanto meno sarà turbato dalle avversità che incontra in questa vita. Coloro che crescono fino alla statura di uomini e donne in Cristo, diventeranno sempre più simili a Lui nel carattere, e si eleveranno sopra i mormorii e del malcontento. La chiesa dovrebbe avere la fede dei santi, che permetterà loro di dire con coraggio: "DIO è il mio aiuto". Salmo 54:4 "Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica". Filippesi 4:13 CIF 344 3 Il Signore ci invita ad alzarci e ad andare avanti. Ogni volta che la chiesa, in qualsiasi periodo, ha abbandonato i suoi peccati e ha creduto e camminato nella verità, è stata onorata da Dio. Nella fede e nell'obbedienza c'è un potere che il mondo non può sopportare. La provvidenza di Dio sul Suo popolo, progredisce, e il progresso della sua perfezione continuerà fino a quando il suo carattere non otterrà la vera santificazione attraverso la conoscenza e l'amore di Dio. Oh! Perché impariamo così poco sulla dottrina di Cristo? Il Signore ha ricche benedizioni per la Sua chiesa se solo i Suoi membri volessero, cercheranno seriamente di uscire dalla tiepidezza. La vanità, le parole prive di energia, la mancanza di forza morale -- sono indicate nel solenne messaggio del vero Testimone alle chiese. Siamo stati avvertiti contro l'orgoglio, mondanità, formalismo e autosufficienza... La Parola d'incoraggiamento deve essere data agli umili, ai sofferenti, ai fedeli, a tutti quelli che sono deboli: "Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me". Apocalisse 3:20 "Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni credono che egli faccia, ma è paziente verso di noi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento". 2 Pietro 3:9 Quando noi, insieme a tutti i redenti staremo sul mare di vetro con arpe e corone di gloria davanti all'eternità, allora vedremo quanto insignificante era il periodo della prova. "Beati quei servi che il padrone troverà vigilanti quando egli verrà. In verità vi dico che egli si cingerà e li farà mettere a tavola, ed egli stesso si metterà a servirli". Luca 12:37 5T 483-485 ------------------------Madri fedeli onorati nel giudizio, 21 novembre CIF 345 1 Ho pregato per avere questo fanciullo, e l'Eterno mi ha concesso ciò che gli ho chiesto. 1 Samuele 1:27,28 CIF 345 2 Anna tornò presso la sua casa di Rama, lasciando a Sciloh il piccolo Samuele affinché sotto la guida del sommo sacerdote fosse preparato al servizio del santuario. Ella aveva insegnato al figlio ad amare, rispettare Dio e consacrarsi a Lui, sin da quando il piccolo aveva cominciato a capire. Si serviva di qualsiasi oggetto che lo circondava per dirigere i pensieri del bambino verso il Creatore. Le cure di questa madre non cessarono nemmeno quando si separò dal suo piccolo. Ogni giorno pregava per lui... Vorrei che ogni madre potesse rendersi conto delle sue responsabilità, e quando grande sarà la ricompensa per la sua fedeltà! Ogni madre ha il privilegio di influire positivamente sui figli e sulla loro coscienza attraverso il proprio esempio, e andarne fiera. Ella educherà i propri figli affinché seguano, nella buona e nell'avversa sorte, la via giusta, adempiendo gli obbiettivi divini. La madre esercita nella propria casa un'autorità pari a quella di un ministro di culto o perfino di un re sul trono. Nel giorno di giudizio, Dio rivelerà quanto il mondo deve alle madri che sono state sostenerci appassionate di Verità e di riforma. Hanno resistito con coraggio le prove e le tentazioni. La stessa cosa riguarda anche gli uomini che hanno scelto la sacra Verità e la gloria di Dio al posto della gloria mondana o della stessa vita. Quando i libri saranno aperti, quando il Giudice pronuncerà il giudizio "Ben fatto"! la corona di gloria immortale sarà posta sulla fronte del vincitore. Molte corone saranno assemblate davanti a tutto l'universo, preparate per le madri meritevoli, e di esse si dirà: "Hanno fatto ogni cosa per mezzo della grazia di Dio. I loro insegnamenti, le loro preghiere sono stati benedetti per la nostra salvezza eterna"... Dio ha stabilito che la virtù delle famiglie, delle nazioni e di ogni individuo è la base della felicità... Con i pensieri e i sentimenti d'amore nei primi anni, nella gioventù viene determinata la propria storia di vita. Corrette e virtuose abitudini formate nella giovinezza, diventeranno una parte del personaggio e di solito segneranno il corso dell'individuo attraverso la vita. I giovani posso diventare viziosi o virtuosi, secondo la loro scelta... CIF 345 3 I giovani di oggi possono diventare preziosi agli occhi di Dio come Samuele. I loro nomi possono essere iscritti nel libro della vita e considerati dal Re dell'universo e dagli angeli. Mantenendo fedelmente la loro integrità cristiana, il giovane può, come il nobile Lutero, esercitare una potente influenza nel lavoro di riforma. Tali uomini sono necessari proprio in questo momento. Dio ha una posizione e un lavoro per ognuno di essi. ST, Nov. 3, 1881 ------------------------Scegliamo Cristo, 22 novembre CIF 346 1 Scegliete oggi chi volete servire. Giosuè 24:15 CIF 346 2 Perché l'uomo possa essere salvato, Dio impiega vari metodi. Per mezzo dello Spirito Santo manda i Suoi messaggi di avvertimento, riprensione e istruzione ai ministri della Sua chiesa. Questi messaggi servono per facilitare la comprensione e per accentuare i doveri, rivelare i loro peccati e le benedizioni di tutti noi. Inoltre questi messaggi hanno il compito di risvegliare in loro un senso di bisogno spirituale, affinché possano andare a Cristo e trovare in Lui la grazia di cui hanno bisogno... CIF 346 3 Ogni individuo dovrebbe fare una scelta: o stare da parte di Cristo o rifiutare il Suo spirito, il Suo amore, il Suo esempio, l'obbedienza e infine la fede. È importante che preferiamo Cristo, semplicemente perché Egli ci ha scelto per primo. La comunione con Gesù respingerà il nemico da noi. È una relazione di totale dipendenza da Lui; essa ci libera dall'orgoglio. Questo lavoro deve essere fatto da ogni seguace di Cristo. Gesù deve essere accettato come l'unico Signore del nostro cuore... CIF 346 4 Dobbiamo rinunciare alla nostra volontà, cosa che molti esitano a fare: vacillano e indietreggiano. Eppure questa battaglia deve essere combattuta in ogni cuore che è veramente convertito. Per ottenere la vittoria su noi stessi, dobbiamo combattere le tentazioni, crocefiggere gli affetti e le concupiscenze. Solo allora può avvenire una vera comunione con Cristo... Dopo che quest'unione si è formata, è necessario mantenerla. Cristo esercita il Suo potere per preservare e custodire questo sacro legame; se il peccatore vuole dipendere da Gesù, deve agire con instancabile energia. In caso contrario Satana ci separerà da Lui usando tutto il suo potere... CIF 346 5 La nostra nascita, la nostra reputazione, le nostre ricchezze, i nostri talenti, le nostre virtù e la pietà -- non possono formare un legame tra l'anima e Cristo. La nostra connessione con la chiesa... sarà inutile se non crediamo in Cristo. Non basta credere in Lui. CIF 346 6 Ogni cristiano deve vigilare continuamente affinché Satana non trovi accesso nel suo cuore. Dobbiamo perorare l'aiuto divino e allo stesso tempo resistere risolutamente a ogni inclinazione al peccato. Possiamo ottenere la vittoria solo con il coraggio, con la fede e con la perseveranza. Non dobbiamo dimenticare che per ottenere la vittoria, Cristo deve dimorare in noi e noi in Lui... Solo attraverso la comunione quotidiana con Lui possiamo portare i frutti dello Spirito Santo. 5T 46-48 ------------------------Essere un cristiano significa essere realmente Cristiano, 23 novembre CIF 347 1 Chi salirà al monte dell'Eterno? Chi starà nel suo santo luogo? L'uomo innocente di mani e puro di cuore, che non eleva l'animo a vanità e non giura con frode. Salmo 24:3,4 CIF 347 2 Che cosa significa essere un cristiano? Un cristiano deve essere come Cristo e continuare le Sue opere. Alcuni falliscono su un punto, altri su un altro. Altri ancora per natura sono impazienti. Quando Satana scopre le nostre debolezze, riesce a conquistarci. Non dobbiamo scoraggiarci. Ogni volta che sorgono piccoli problemi o prove, chiediamo a Dio mediante la preghiera di darci la forza e grazia per sopportarle pazientemente. Il Signore non interverrà se non abbiamo richiesto a Lui d'intervenire. Se faremo sempre questo, ben presto il nostro temperamento migliorerà e creeremo il cielo intorno a noi prima di andare nel vero cielo. Dio vuole che il Suo popolo purifichi le sue mani e i suoi cuori. Ciò forse ci renderà infelici? Porterà infelicità nelle famiglie mentre siamo gentili, pazienti, cortesi e tolleranti? Lungi da ciò! La gentilezza che manifestiamo nei confronti delle nostre famiglie si rifletterà su noi stessi. Questo è il lavoro che dovrebbe essere portato sempre più avanti nelle nostre case. Se i membri della famiglia non sono preparati a stare in pace qui sulla terra, non saranno disposti a dimorare nella famiglia che si riunirà attorno al grande trono bianco. Mentre il fare del bene porta pace e gioia Il peccato porta sempre oscurità e schiavitù... Nel giorno dell'afflizione, quando il nemico ci pressa, possiamo camminare tra gli angeli. Essi diventeranno come un muro di fuoco intorno a noi; e un giorno cammineremo con loro nella città di Dio... Non c'è mai stato un tempo in cui il popolo di Dio non avesse avuto più bisogno di rivendicare le sue promesse come adesso. Possa la nostra fede superare l'oscurità per afferrare il braccio dell'Iddio infinito. Mentre parliamo delle necessità di separarci dal peccato, dobbiamo ricordare che Cristo è venuto nel nostro mondo per salvare i peccatori e che è anche in grado di salvarli in "extremis" mediante la potenza di Dio. È nostro privilegio credere che il Suo sangue sia in grado di purificare da ogni macchia. Il Signore vuole che andiamo da Lui così come siamo, peccatori! Il Suo sangue è efficace. V'imploro, non rattristate il Suo Spirito continuando a vivere nel peccato. Quando cadete a una tentazione, non scoraggiatevi. "Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto". 1 Giovanni 2:1 Questa promessa è sempre valida. Dobbiamo continuare a lodare il Signore. Non cessate mai di raccogliere le Sue promesse come preziosi gioielli. Rispettiamo le parole di Cristo: "Tutto quello che il Padre mi dà verrà a me; e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori". Historical Sketches, 157,158 ------------------------Il carattere sotto il giudizio, 24 novembre CIF 348 1 Tutti quelli che hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati secondo la legge, perché non coloro che odono la legge sono giusti presso Dio, ma coloro che mettono in pratica la legge saranno giustificati. Romani 2:12,13 CIF 348 2 Coloro che avevano accettato il messaggio relativo alla mediazione del Cristo e il valore eterno della legge di Dio, si resero conto che queste verità erano presentate in Apocalisse 14. I messaggi di questo capitolo costituiscono un triplice avvertimento1 che deve preparare gli abitanti della terra per il ritorno del Signore. L'annuncio: "...l'ora del suo giudizio è venuta" indica l'opera conclusiva del ministero del Cristo per la salvezza degli uomini e annuncia una verità che deve essere proclamata fino a quando non sarà conclusa l'intercessione del Salvatore; allora egli ritornerà su questa terra per prendere il suo popolo con sé. L'opera del giudizio, iniziata nel 1844, dovrà proseguire finché non siano stati decisi i casi di tutti, vivi e morti, e continuare sino alla fine del tempo di grazia. In questo modo gli uomini saranno pronti ad affrontare il giudizio, il messaggio dice loro: "...Temete Iddio e dategli gloria... e adorate Colui che ha fatto il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque". Apocalisse 14:7. Il risultato dell'accettazione di questi messaggi è indicato dalle parole: "Qui è la costanza dei santi che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù". Apocalisse 14:12. Per essere pronti per il giudizio è necessario che gli uomini osservino la legge di Dio, che servirà come metro di misura del carattere in occasione del giudizio. L'apostolo Paolo dichiara: "...tutti coloro che hanno peccato avendo legge, saranno giudicati con quella legge... nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo..." E dice inoltre che: "...non quelli che ascoltano la legge sono giusti dinanzi a Dio, ma quelli che l'osservano saranno giustificati". Romani 2:12-16. Per osservare la legge di Dio è indispensabile la fede perché "...senza fede è impossibile piacergli..." (Ebrei 11:6) e "...tutto ciò che non vien da convinzione è peccato". Romani 14:23. Il primo angelo invita gli uomini a temere Dio, glorificarlo e adorarlo come Creatore dei cieli e della terra. Per farlo, essi devono ubbidire alla sua legge. L'autore dell'Ecclesiaste afferma: "...Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell'uomo". Ecclesiaste 12:15. Senza l'ubbidienza ai suoi comandamenti nessun culto può essere gradito a Dio. "...Questo è l'amor di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti..." 1 Giovanni 5:3. "Se uno volge altrove gli orecchi per non udire la legge, la sua stessa preghiera è un abominio". Proverbi 28:9. GC 435,436 CIF 348 3 La domanda che dobbiamo porci, è: Sto accettando le norme della legge di Dio? Solo attraverso un attento esame dell'Io alla luce della Parola di Dio, possiamo scoprire le nostre deviazioni dai Suoi santi precetti... Solo Lui può perdonare i nostri fallimenti del passato, e nella Sua forza crescere perfetti in Cristo Gesù. Youth's Instructor, June 10, 1897.. ------------------------La corona della vita, 25 novembre CIF 349 1 Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione. La 2 Timoteo 4:8 CIF 349 2 Paolo teneva sempre in vista la corona della vita che avrebbe ricevuta; ma non solo lui ma anche tutti quelli che amano Cristo e aspettano la Sua venuta. Ma fu la vittoria per mezzo di Cristo che rese la corona della vita così desiderata per Paolo. Gesù non vuole che attendiamo una ricompensa per mezzo delle nostre ambizioni, ma che abbiamo l'ambizione di fare la Sua volontà per riceverla indipendentemente dalla ricompensa. Il dono di Dio è la vita eterna. Il Signore desidera che tutti quelli che ricevono la Sua grazia, confidino interamente in Lui. Egli ci esorta a esercitare una fede pura e semplice, confidando in Lui, senza domandarci su quale ricompensa riceveremo. Dobbiamo lavorare per Lui con tutto il cuore, dimostrando che abbiamo la perfetta fiducia nel Suo giudizio. Durante il giudizio, i giusti si chiederanno che cosa hanno fatto per ricevere una ricompensa. È la risposta sarà 'perché hanno amato Cristo, perché hanno avuto una totale fiducia in Lui, che erano impregnati del Suo Spirito Santo, e perché operavano per Cristo'. Ma il loro motivo nel lavorare per Gesù, non era quello di ricevere un indennizzo. Lo consideravano il più alto onore a cui fosse permesso di lavorare insieme a Lui. Ciò che hanno fatto è stato fatto per amore verso Cristo e ai loro simili. Colui che si è identificato con l'umanità sofferente ha accreditato questi atti di compassione e amore come se fossero stati fatti a sé stessi... Ogni nostro mandato, ogni nostro talento... dobbiamo al Signore. Ogni vittoria è ottenuta attraverso la Sua grazia. Pertanto, è del tutto fuori luogo per noi vantarci... Se ci ricordassimo che siamo in prova davanti al universo celeste, avremmo contemplato con più serietà, avremmo pregato con più serietà. Non dobbiamo dimenticare che per natura non facciamo nulla di buono. Dobbiamo essere colmi di gratitudine per aver ricevuto il privilegio di avere la comunione con Dio. Dobbiamo avere la stessa fiducia in Dio come un bambino ha nel suo padre terreno. Non tanto per il nostro zelo che saremo ricompensati, ma per quanta tenerezza, la grazia, e l'amore abbiamo avuto per il nostro prossimo malato, oppresso o afflitto. ST, Aug. 9, 1899.. ------------------------Cristo ritornerà portando la ricompensa, 26 novembre CIF 350 1 Giudicami secondo la tua giustizia, o Eterno, DIO mio, e fa' che essi non si rallegrino di me. Salmo 35:2 CIF 350 2 Quando il re venne a vedere gli ospiti, il vero carattere di tutti i presenti fu rivelato. A ogni invitato era stato dato un abito nuziale. Questo abito era un regalo del re. indossandolo, gli ospiti mostravano il proprio rispetto per l'organizzatore della festa. Ma un uomo era vestito dei suoi abiti comuni da cittadino. Si era rifiutato di presentarsi come aveva richiesto il re. Aveva designato l'abito che gli era stato dato a caro prezzo. In questo modo insultava il suo Signore. Alla domanda del re: "Amico, come sei entrato qui senza un abito di nozze?", non poté rispondere. Si era autocondannato. Allora il re disse: "Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori". Matteo 22:12,13 CIF 350 3 L'esame che il re fa degli ospiti presenti alla festa rappresenta l'opera del giudizio. Gli invitati al banchetto del Vangelo sono coloro che professano di servire Dio, i cui nomi sono scritti nel libro della vita. Ma non tutti quelli che si dichiarano cristiani sono veri discepoli. Prima della ricompensa finale, deve essere stabilito chi è adatto a condividere l'eredità dei giusti.. Questa decisione deve essere presa prima della seconda venuta di Cristo sulle nuvole del cielo, perché quando verrà, portando con sé la sua ricompensa, verrà per "dare a ciascuno secondo le sue opere". Apocalisse 22:12... CIF 350 4 Mentre gli uomini sono ancora sulla terra, nel santuario celeste ha luogo il giudizio investigativo. Le vite di tutti quelli che si sono professati suoi seguaci vengono passate in rassegna davanti a Dio. tutti vengono esaminati in base a quanto scritto nei libri celesti, e in base alle proprie opere il destino di ciascuno è decretato per sempre. CIF 350 5 L'abito di nozze della parabola rappresenta il carattere puro e immacolato che i veri seguaci di Cristo devono possedere. Alla chiesa "è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro", "senza macchia, senza ruga o altri simili difetti". Apocalisse 19:8; Efesini 5:27 Il lino fino, dice la Scrittura, "sono le opere giuste dei santi". Apocalisse 19:8 La giustizia di Cristo, il suo carattere senza macchia, che per fede viene attribuita a tutti quelli che lo ricevono come loro personale Salvatore"... CIF 350 6 Questo abito, la veste della sua giustizia, Cristo lo darà a chiunque si penta e creda. COL 309-311 ------------------------Nostro Sommo Sacerdote misericordioso e fedele, 27 novembre CIF 351 1 Entrò una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli, ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione eterna. Ebrei 9:12 CIF 351 2 Cristo, portatore del peccato, come Sacerdote e Rappresentante dell'uomo davanti a Dio, entrò nella vita dell'umanità come uomo con lo stesso sangue e la stessa carne. La vita è nel sangue, e il sangue è stato versato affinché l'uomo potesse vivere. Cristo ha fatto una piena espiazione, dando la Sua vita come riscatto per noi. E nato come qualsiasi altro essere umano ma senza peccato. Non aveva una semplice parvenza di corpo, ma ha preso la natura umana e partecipò alla vita dell'umanità... Gesù Cristo tolse la Sua veste regale, la Sua corona regale e rivestì la Sua divinità con l'umanità, per diventare un Sostituto e una garanzia per l'umanità, perché con la Sua morte avrebbe distrutto colui che aveva il potere della morte. Questo atto, Gesù non avrebbe potuto farlo come Dio, ma come uomo, per cui doveva morire. Con la Sua morte ha vinto la morte. La morte di Cristo portò alla morte colui che aveva il potere della morte e aprì le porte del sepolcro di tutti quelli che lo accettarono come loro personale Salvatore. Cristo, davanti al sepolcro di Giuseppe disse: "Io sono la resurrezione e la vita". Egli, il Redentore del mondo, ha ferito la testa del serpente, privandolo di ogni potere; per far sentire agli uomini la puntura colma di veleno; Egli ha portato alla luce la vita e l'immortalità. Le porte della vita eterna sono state aperte a tutti quelli che credono in Gesù Cristo... CIF 351 3 Morendo per coloro che credono in Lui, Gesù ha reso possibile la vita eterna... Cristo visse e morì come un uomo, affinché potesse essere Dio sia dei vivi sia dei morti. Con il Suo sacrificio ha reso possibile agli uomini ricevere la vita eterna a condizione che credono in Lui. La vita degli uomini e delle donne è preziosa agli occhi di Dio, poiché Cristo ha acquistato la loro vita con il proprio sangue, essendo condannato al posto loro. Così facendo ha reso possibile per noi pervenire all'immortalità. In Cristo divino e umano erano congiunti: il Creatore e la creatura; la natura di Dio, la cui legge è stata trasgredita e la natura di Adamo, il trasgressore. In Gesù si incontrò il Figlio di Dio e il Figlio dell'uomo, e avendo il Suo stesso sangue, ha pagato il prezzo della redenzione. Dopo aver attraversato l'esperienza dell'uomo, avendo sopportato e superato per conto dell'uomo la tentazione, senza mai peccare. Dopo aver subito la vergogna, la colpa e il peso del peccato, divenne il nostro Avvocato e Intercessore. Quale straordinaria garanzia per le anime che lottano; quale straordinaria sicurezza per l'universo, mentre Cristo diventa un "Sommo Sacerdote" misericordioso e fedele. The SDA Bible Commentary, Ellen G. White comments, vol. 7, pp. 925, 926). . ------------------------Nel giorno del giudizio, 28 novembre CIF 352 1 Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto. Luca 16:10 CIF 352 2 Un'attenzione scrupolosa a quelle che generalmente definiamo delle piccole cose, ci permette di ottenere successo nella vita. Compiere piccolo gesti di generosità, essere disposti a piccole rinunce, pronunciare semplici parole appropriate, evitare di commettere dei peccati apparentemente insignificanti: questo è cristianesimo. Riconoscere con gratitudine le benedizioni che riceviamo ogni giorno, sfruttare saggiamente le opportunità che si presentano, sviluppare con senso di responsabilità i talenti che ci sono stati affidati: questo è ciò che il Maestro si aspetta da noi. Colui chi assolve fedelmente i piccoli doveri sarà pronto per affrontare maggiori responsabilità. L'uomo che si dimostra buono e gentile nella vita di ogni giorno, che è generoso e paziente nella sua famiglia, che pensa costantemente a come rendere felici i suoi cari, sarà il primo a fare delle rinunce e dei sacrifici quando il Signore glieli chiederà... Un viaggio per quanto lungo possa essere, lo si effettuata un passo per volta. Arriviamo a destinazione in seguito a una serie di passi. Anche la catena più lunga è composta di singoli anelli. Se uno solo di questi anelli è difettoso, la catena non serve a niente. Per il carattere accade la stessa cosa. Un carattere equilibrato si forma grazie a singoli azioni corrette. Un solo difetto che tolleriamo, invece di eleminarlo, ci rende imperfetti e ci preclude l'accesso al regno di Dio. Per entrarvi dobbiamo avere un carattere che non presenta difetti, incrinature o imperfezioni. Non ci sarà spazio per tuti ciò che contamina. L'opera di Dio è perfetta nel suo insieme perché lo è anche nei minimi dettagli. Egli ha creato i piccoli fili d'erba con la stessa cura con cui ha fatto la terra. Tutto ciò che vale la pena di essere fatto vale la pena di farlo bene. Qualunque sia il vostro compito, svolgetelo fedelmente. Dite sempre la verità, anche quando si tratta di argomenti di scarsa importanza. Ogni giorno le vostre azioni siano ispirate dall'amore e pronunciate parole di incoraggiamento. Dispensate sorrisi nella vostra vita. Se agirete così, riceverete l'approvazione di Dio e il Cristo, un giorno, vi dirà: "...Bene, sei un servo bravo e fedele..." Matteo 25:23. Nel giorno del giudizio, verranno rivolte queste parole a coloro che sono stati fedeli nella loro vita quotidiana e sono stati pronti a individuare il loro compito e a compierlo, senza pensare agli onori o al proprio interesse: "...Venite, voi che siete i benedetti dal Padre mio; entrate nel regno che è stato preparato per voi fin dalla creazione del mondo". Matteo 25:34. Il Cristo non li benedirà per i loro discorsi eloquenti o per le capacità intellettuali che avranno dimostrato né per la loro generosità. Saranno ricompensati piuttosto per aver prestato attenzione alle piccole cose, che di solito vengono trascurate. "Perché, io ho avuto fame e voi mi avete dato da mangiare..." egli dice e "...tutte le volte che avete fatto ciò a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, lo avete fatto a me!" Matteo 25:35, 40. YI, Jan 17, 1901 ------------------------Chi è iscritto nel libro della vita, 29 novembre CIF 353 1 Ci sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato da quando esistono le nazioni fino a quel tempo. In quel tempo il tuo popolo sarà salvato, tutti quelli che saranno trovati scritti nel libro. Daniele 12:1 CIF 353 2 Mentre ci avviciniamo ai pericoli degli ultimi giorni, le tentazioni del nemico diventano sempre più forti e più determinati. La venuta di quell'empio avverrà per l'azione di Satana, accompagnata da ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi, e da ogni inganno di malvagità per quelli che periscono, perché hanno rifiutato di amare la verità per essere salvati... Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e miracoli tanto da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Meravigliosi eventi si apriranno ben presto davanti al mondo. La fine di tutte le cose è a portata di mano. Molte prove stanno per venire sul popolo di Dio. Allora il decreto andrà avanti proibendo l'osservanza del sabato del Signore, di comprare o di vendere. Chi non obbedirà a questo decreto, ossia di osservare il primo giorno -- la domenica - rischierà perfino la condanna di morte. "Ci sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato da quando esistono le nazioni fino a quel tempo. CIF 353 3 In quel tempo il tuo popolo sarà salvato, tutti quelli che saranno trovati scritti nel libro". Da questo vediamo l'importanza di avere i nostri nomi scritti nel libro della vita. Tutti i nomi che sono in esso registrati, saranno liberati dal potere di Satana, e Cristo ordinerà che le loro sudici vesti siano rimosse e che siano rivestiti della Sua giustizia. "Essi saranno miei, dice l'Eterno degli eserciti, nel giorno in cui preparo il mio particolare tesoro, e li risparmierò, come un uomo risparmia il figlio che lo serve". Malachia 3:17 Nel momento di questo grande problema, Satana susciterà i malvagi per circondare il popolo di Dio al fine di distruggerlo. Ma egli non sa che "il perdono" è stato scritto di fronte ai loro nomi nel libro dei cieli. Non sa che il seguente comando è stato pronunciato: "Toglietegli di dosso quelle vesti sudicie! Così essi gli misero in capo un turbante puro e gli fecero indossare delle vesti, mentre l'Angelo dell'Eterno era là presente". Zaccaria 3:1-5 La promessa fatta a Giosuè concerne anche al rimanente popolo di Dio: "Se camminerai nelle mie vie e osserverai la mia legge, anche tu governerai la mia casa e custodirai i miei cortili, e io ti darò libero accesso fra quelli che stanno qui". Zaccaria 3:7 CIF 353 4 Chi sono coloro che stanno ritti in piedi? Sono gli angeli di Dio. Se potessimo aprire i nostri occhi, come fecero i servi di Eliseo a Dothan, potremmo vedere gli angeli malvagi tutt'intorno a noi, pronti a tentarci. Potremmo pure vedere i santi angeli che ci proteggono e che la loro luce e la loro potenza premono contro gli angeli malvagi. Historical Sketches, pp. 155, 156 ------------------------Cristo è il supremo Giudice, 30 novembre CIF 354 1 Poiché, come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; e gli ha anche dato l'autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo. Giovanni 5:26,27 CIF 354 2 A Gesù è stato affidato ogni giudizio da parte del Padre. È Cristo che avrà l'ultima parola riguardo alla ricompensa per la lealtà dei santi. "Poiché il Padre non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio". Giovanni 5:22 Cristo ha rivestito l'umanità e ha vissuto su questa terra una vita pura e santificata, ed è proprio per questo motivo che è stato nominato il Giudice supremo. Quanta gioia avremo nel riconoscere in Lui il nostro Maestro e Redentore, su cui le mani saranno visibili i segni della crocefissione e da cui si riflette la gloria. Questi segni daranno un valore aggiunto alle corone che i redenti riceveranno dalle Sue mani, le mani che benedissero i Suoi discepoli mentre ascendeva al cielo. La stessa voce gli diceva: "Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente". Matteo 28:20 Allora essi prenderanno le corone e le getteranno ai piedi del loro Redentore... CIF 354 3 Il giudizio avrà luogo in accordo alle le regole stabilite da Dio. Per la legge a cui ora gli uomini sono chiamati ad ubbidire, ma che molti rifiutano di accettare, tutti loro saranno giudicati. Ciascuno sarà sottoposto a delle prove, e ognuno dovrà scegliere dove stare: o da parte del Signore attraverso l'obbedienza alla Sua legge, o dalla parte del nemico perché sporchi a causa della trasgressione... Gesù dividerà le pecore dalle capre. Gli uni saranno alla Sua destra e gli altri alla Sua sinistra. Allora gli uomini e donne vedranno l'esito delle loro scelte e di conseguenza il loro destino. RH, June 18, 1901 CIF 354 4 A Cristo è stato affidato ogni giudizio, perché è il Figlio dell'uomo. Niente sfugge alla Sua conoscenza. Per quanto alto sia il rango e grande il potere degli apostati spirituali, vi è Uno che è sempre più grande, ed ha portato il peccato di tutto il mondo. Egli è Infinito nella giustizia, nella bontà e nella verità. Ha il potere di resistere ai principati e ai poteri e alla malvagità spirituale nelle alte sfere. Armato e equipaggiato come l'ospite del Capitano del Signore, viene in prima linea in difesa del Suo popolo. La Sua giustizia copre tutti coloro che lo amano e si fidano di Lui. Come Generale degli eserciti, Egli difende il Sul suo popolo, erigendo il muro di fuoco; Egli solo è il Giudice della loro giustizia, poiché li ha creati, e a costo infinito per sé stesso li ha riscattati. Egli vedrà che l'obbedienza ai comandamenti di Dio è stata onorata. The S.D.A. Bible Commentary, Ellen G. White Comments, vol. 5, 1134)... ------------------------Il Re sta per ritornare, 1 dicembre CIF 356 1 Ora, quando queste cose cominceranno ad accadere, guardate in alto e alzate le vostre teste, perché la vostra redenzione è vicina. Luca 21:28 CIF 356 2 Il Cristo aveva esortato il suo popolo a considerare i segni del suo avvento e a rallegrarsi perché essi preannunciavano la sua venuta. "Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra redenzione è vicina". Poi, additando gli alberi con germogli aggiunse: "Guardate il fico e tutti gli alberi; quando cominciano a germogliare, voi guardando, riconoscete da voi stessi che l'estate è ormai vicina. Così anche voi quando vedrete avvenire queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino". Luca 21:28-31. Purtroppo, nella misura in cui l'umiltà e la devozione lasciarono il posto all'orgoglio e al formalismo, l'amore del Cristo e la fede nel suo avvento svanirono a poco a poco. Assorbito dalla mondanità e dalla ricerca del piacere, il popolo di Dio finì per diventare cieco alle istruzioni del Salvatore relative al suo ritorno. La dottrina del secondo avvento fu trascurata e le relative dichiarazioni sminuite da errate interpretazioni che vennero quasi totalmente dimenticate. Questo, si verificò in modo particolare nelle chiese d'America. La libertà e le comodità di cui godevano le varie classi sociali, la sete di ricchezza e il lusso provocarono un forte desiderio di guadagno unito a una forte aspirazione di popolarità e di potenza che sembravano ormai alla portata di tutti. Tutto ciò spinse gli uomini a concentrare i propri interessi e le proprie speranze sulle esigenze terrene e a rimandare a un futuro molto lontano il giorno del giudizio. Il Salvatore, nel richiamare l'attenzione dei discepoli sui segni del suo ritorno, predisse lo stato di totale apostasia che si sarebbe verificato prima del suo ritorno. Come ai tempi di Noè le realtà terrene e la ricerca del piacere avrebbero avuto il sopravvento: comperare, vendere, piantare, costruire, sposare, abbandonando Dio e dimenticando la vita eterna. L'esortazione del Signore per coloro che sarebbero vissuti a quell'epoca fu: "Badate a voi stessi, che talora i vostri cuori non siano aggravati da crapula, da ubriachezza e dalle ansiose sollecitudini di questa vita, e che quel giorno non vi venga addosso all'improvviso come un laccio". Luca 21:34. "Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere, e di comparire dinanzi al Figliuol dell'uomo". Luca 21:36. GC 308,309 CIF 356 3 Dobbiamo combattere molto seriamente per la fede una volta i santi l'hanno accetto... Ora dobbiamo unirci e ... preparare la strada per il nostro Re che sta per tornare. Aumentiamo la conoscenza della verità e rendiamo ogni eccellenza e gloria dovuta a Colui che è uno con il Padre. Cerchiamo più seriamente l'unzione celeste dello Spirito Santo. MM 22 ------------------------Enoc e la seconda venuta di Cristo, 2 dicembre CIF 357 1 Enoc, il settimo da Adamo, profetizzò: «Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi, per far giudizio contro tutti e per convincere tutti gli empi di tutte le opere d'empietà che hanno commesso empiamente e di tutte le parole offensive che gli empi peccatori hanno proferito contro di lui. Giuda 14,15 CIF 357 2 Il puro e meraviglioso Giardino dell'Eden, nel quale i nostri progenitori vissero, rimase fino a quando il diluvio universale non lo distrusse. Nel proposito di Dio era preservare questo giardino come Sua perfetta creazione, libero dalla maledizione, e l'ha benedetto in modo speciale, ma a causa del peccato l'ha distrutto per renderlo ancor più glorioso di prima. "Ebbene, per loro profetizzò anche Enoc, il settimo da Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi". Giuda 14 Enoc è rimasto turbato davanti alla morte. Gli sembrava che il giusto e il malvagio sarebbero entrambi diventati polvere, e quella sarebbe stata la loro fine. Non riusciva vedere chiaramente la vita del giusto oltre la tomba. Attraverso una visione profetica fu istruito riguardo al Figlio di Dio che doveva morire per l'uomo; gli fu mostrato l'avvento di Cristo tra le nuvole del cielo, cui parteciperanno gli angeli, per dar vita ai giusti morti e liberarli dalle loro tombe. Vide anche la condizione corrotta del mondo in cui Cristo sarebbe apparso la seconda volta; che ci sarebbe stata una generazione orgogliosa, schierata nella ribellione contro la legge di Dio, rinnegando l'unico Dio e nostro Signore Gesù Cristo; calpestando il Suo sangue e disprezzando la Sua espiazione. Vide i giusti coronati di gloria e onore mentre i malvagi erano separati dalla presenza del Signore... Enoc, mentre era in comunione con Dio, continuò a crescere sempre di più. Il suo volto irradiava una luce santa e sarebbe rimasta su di essa mentre istruiva quelli che avrebbero ascoltato le sue parole piene di saggezza. Le apparizioni di cui parlò, risvegliarono un timore riverenziale nel popolo. I Signore amava Enoc perché egli lo seguì con fermezza, perché aborrì l'iniquità e cercò seriamente di fare la Sua volontà. Desiderava avere una comunione con Dio ancor più forte, perché lo rispettava e lo adorava. Dio non voleva permettere che Enoc morisse come altri uomini, così, mandò i Suoi angeli per portarlo in cielo senza passare per la morte. Fu tolto alla presenza dei giusti e dei malvagi. Coloro che lo amavano, pensavano che Dio avrebbe potuto lasciarlo in uno dei suoi luoghi preferiti dove passava tempo in solitudine, ma dopo averlo cercato diligentemente, non l'hanno trovato, perché egli non c'era più, perché Dio l'aveva preso con sé. The Story of Redemption, 58,59 ------------------------Originare l'azione, 3 dicembre CIF 358 1 Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo. Luca 21:36 CIF 358 2 Mi è stato mostrato il nostro popolo essere in pericolo perché assorbito dal mondo anziché essere accanto a Cristo. Siamo vicini ai confini del mondo eterno, ma lo scopo di Satana è di allontanare le anime dal giorno finale. Egli, in ogni modo concepibile assalirà tutti quelli che professano di essere seguaci del grande Comandante e che aspettano il Suo secondo avvento con potenza e grande gloria. Egli (Satana) porterà il maggior numero possibile di essi nel mondo per seguire i suoi costumi. Mi sento preoccupata quando vedo che lo spirito del mondo sta controllando i cuori e le menti di coloro che stanno professando la fede nella Verità... CIF 358 3 Considerando la brevità del tempo, noi come popolo, dovremmo vegliare e pregare affinché in nessun caso ci allontaniamo dalla solenne preparazione per il grande avvenimento che è davanti a noi. Poiché il tempo apparentemente si sta prolungando, molti sono diventati indifferenti per quanto riguarda le loro parole e azioni. Non si rendono conto del pericolo, non vedono e non capiscono la misericordia del nostro Dio e del fatto che stia prolungando il tempo della prova, affinché possano prepararsi per la vita futura e immortale. Ogni momento ha un alto valore. Il tempo che è stato loro concesso deve essere usato per migliorare il carattere, per aiutare gli altri, per meditare la bellezza della santità. CIF 358 4 Il popolo di Dio deve presentare le profezie con la santa speranza, deve purificare le proprie anime ubbidendo alla Verità per potere indossare l'abito nuziale nel giorno dell'apparizione di Cristo. CIF 358 5 I segni preannunciati nella profezia si stanno rapidamente adempiendo intorno a noi. Ciò dovrebbe invogliare ogni vero seguace di Cristo ad agire con zelo. 4T 306,307 ------------------------Andate per tutto il mondo, 4 dicembre CIF 359 1 Poi disse loro: Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura. Marco 16:15 CIF 359 2 La luce che Dio ha dato al Suo popolo non deve essere rinchiusa nelle chiese che già conoscono la verità. Deve essere sparsa al suo esterno, nei luoghi oscuri della terra. Coloro che camminano nella luce come Cristo è nella luce coopereranno con il Salvatore rivelando agli altri ciò che Egli ha rivelato loro. È lo scopo di Dio che la verità per questo tempo sia resa nota a ogni famiglia, nazione, lingua e popolo. Nel mondo di oggi, uomini e donne sono assorti nella ricerca del guadagno terreno e del piacere mondano. Ci sono migliaia e migliaia di persone che non utilizzano tempo per la salvezza dell'anima. È giunto il momento in cui il messaggio di Cristo deve avere l'eco in tutto il mondo. Molti segni profetici inconfondibili indicano l'avvicinarsi della fine. L'avvertimento deve essere dato con decisa energia. La via deve essere preparata per la venuta del Principe della pace tra le nuvole del cielo. C'è molto da fare nelle città che non hanno ancora sentito la verità per questo tempo. Non dobbiamo fondare istituzioni per rivaleggiare in termini di dimensioni e splendore con le istituzioni del mondo; ma nel nome del Signore, con l'infaticabile perseveranza e l'instancabile zelo, che Cristo ha dimostrato nelle sue fatiche, dobbiamo portare avanti l'opera del Signore. Come popolo abbiamo molto bisogno di umiliare i nostri cuori davanti a Dio, invocando il Suo perdono per la nostra negligenza, affinché possiamo adempiere le istruzioni del Vangelo. Abbiamo creato grandi centri in pochi posti, lasciando senza attività importanti città. Prendiamo sul serio il compito che ci è stato assegnato e proclamiamo il messaggio che è quello di stimolare gli uomini e le donne a percepirne il pericolo... Tutto nell'universo fa appello a chi conosce la verità per consacrarsi senza riserve alla proclamazione della verità, com'è stato reso noto nel messaggio del terzo angelo. Ciò che vediamo e ascoltiamo, richiama la nostra attenzione per compiere il nostro dovere. Le agenzie sataniche stanno facendo di tutto affinché ogni cristiano si converta a loro... Sono necessari uomini e donne i cui cuori sono toccati dalla sofferenza umana e le cui vite testimoniano che ricevono e impartiscono luce, vita e grazia. Il popolo di Dio deve avvicinarsi a Cristo con l'abnegazione e il sacrificio, il suo unico scopo è di dare il messaggio di misericordia a tutto il mondo. Alcuni lavoreranno in un modo e alcuni in un altro. Poiché essi sono chiamati da Dio all'opera, saranno guidati da Lui. Tutti, però, devono lottare insieme per rendere il loro lavoro proficuo. Con la penna e la voce devono lavorare per il Signore. La parola "stampata" che riguarda la Verità, deve essere tradotta in diverse lingue e portata fino ai confini della terra... Ogni credente, colto o ignorante, è in grado di portare il messaggio nel mondo. 9T, pp. 24-26 ------------------------Siamo capaci di cose migliori, 5 dicembre CIF 360 1 Perché, mentre eravamo ancora senza forza, Cristo a suo tempo è morto per gli empi. Romani 5:6 CIF 360 2 La società oggi si sta avvicinando rapidamente alle condizioni del mondo prima del Diluvio. Quando i bambini crescono fino all'adolescenza e i giovani alla virilità e alla femminilità, stanno diventando autosufficienti, e velocemente vengono alla conoscenza del male .... CIF 360 3 I giovani di oggi leggendo storie popolari e altre pubblicazioni e imparano presto le vie del crimine. Non hanno il discernimento di ciò che è giusto mentre leggono le storie sui furti, omicidi e ogni altra specie di crimine. Così facendo sono portati a escogitare mezzi con cui poter migliorare i metodi criminali e sfuggire alla loro identificazione. Le pubblicazioni sbagliate li guidano alla perdizione. I giovani delle nostre città respirano l'atmosfera contaminata e inquinata del crimine; così, l'influenza malefica è comunicata al paese e l'intera comunità è contaminata. Alcuni dei governanti della nostra terra sono uomini senza alcun valore morale. Non hanno desiderio di controllare le pubblicazioni, la pessima letteratura che aumenta di anno in anno e che alimenta la passione per il crimine e il male. Storie di vita criminale come quelle che si trovano nelle pagine dei quotidiani e le cosiddette rivelazioni del futuro, sono trattate come realtà .... Cristo ha visto il conflitto che si sta avvicinando e ha mandato la Sua Parola per studiare e pregare, affinché non entriamo in tentazione. Egli ci ha avvertito che "come avvenne ai giorni di Noè, così avverrà anche nei giorni del Figlio dell'uomo...." Luca 17:26 CIF 360 4 Non siamo stati messi in guardia contro una comunicazione adeguata alle transazioni commerciali, ma contro ciò che è lecito, contro ciò che è importante riguardo al nostro interesse eterno. Siamo stati messi in guardia dall'indulgere agli appetiti pervertiti, alla contraffazione e dall'ubriachezza... Tuttavia anche nelle condizioni corrotte in cui si trova la società di oggi, vi sono persone capaci di cose migliori -- anime rappresentate da Cristo sotto il simbolo della "perla perduta". Cristo ha rinunciato a tutto per cercare e salvare ciò che era perduto, per recuperare la perla che ha considerato abbia un prezzo infinito. Siamo noi pronti a cooperare con Lui? Siamo pronti a fare dei sacrifici? Quando consideriamo che Cristo sia morto per gli empi mentre erano ancora peccatori, siamo portati a comprendere quanto sia disposto e persino ansioso di benedirci, affinché possiamo essere una benedizione per gli altri. RH, April 21, 1896 ------------------------Riscattare il tempo, 6 dicembre CIF 361 1 Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplenderà su di te". Badate dunque di camminare con diligenza... riscattando il tempo, perché i giorni sono malvagi. Efesini 5:14-16 CIF 361 2 Noi viviamo nel periodo più solenne della storia del mondo. La sorte degli uomini che vivono sulla terra sta per essere decisa. Il nostro destino eterno e la salvezza di altri uomini, dipende dalle nostre scelte. Abbiamo bisogno di essere guidati dallo Spirito di Dio... Molti si illudono circa la loro reale condizione nei confronti di Dio. Si rallegrano di non aver commesso cattive azioni, ma non pensano a quelle buone e nobili che Dio richiede da loro e che essi, però, non hanno compiuto. Non basta essere degli alberi nel giardino di Dio: bisogna anche portare frutto. Egli li ritiene responsabili del bene che non hanno fatto e che avrebbero potuto fare con l'aiuto della sua grazia. Nei libri del cielo sono iscritti come alberi che occupano inutilmente il terreno, ma il loro caso non è disperato. A coloro che hanno disprezzato la misericordia di Dio e hanno abusato della sua grazia, egli rivolge ancora questo pressante appello: "...Risvegliati, o tu che dormi, e risorgi da' morti, e Cristo t'inonderà di luce. Guardate dunque con diligenza come vi conducete... approfittando delle occasioni, perché i giorni sono malvagi". Efesini 5:14-16. Quando sopraggiungerà il tempo della prova, allora si riconosceranno coloro che hanno fatto della Parola di Dio la norma della loro vita. D'estate, non si nota la differenza fra le piante sempreverdi e le altre, ma quando sopraggiungono i geli invernali, mentre gli alberi sempreverdi rimangono inalterati, gli altri perdono le loro foglie. Così coloro che non hanno un cuore sincero possono anche sembrare simili ai veri cristiani, ma verrà il tempo in cui la differenza risulterà evidente. Quando si manifesteranno l'opposizione, il fanatismo e l'intolleranza, quando esploderà la persecuzione, gli incerti e gli ipocriti vacilleranno e perderanno la fede, mentre il vero cristiano rimarrà saldo come una roccia, la sua fede aumenterà e la sua speranza risulterà ancora più viva di quella dei giorni della prosperità. Dice il salmista: "...le tue testimonianze son la mia meditazione... Mediante i tuoi precetti io divento intelligente: perciò odio ogni sentiero di falsità". Salmi 119:99, 104. "Beato l'uomo che ha trovato la sapienza..." (Proverbi 3:13); "Egli è come un albero piantato presso all'acque, che distende le sue radici lungo il fiume; non s'accorge quando vien la caldura, e il suo fogliame rimane verde; nell'anno della siccità non è in affanno, e non cessa di portar frutto". Geremia 17:8. GC 601, 602 CIF 361 3 Il valore di un albero non dipende dal suo nome, ma dal frutto che porta. DA 107 ------------------------Risalire fino alla fine, 7 dicembre CIF 362 1 Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili, in pace. 2 Pietro 3:14 CIF 362 2 Contemplando la fine de' tempi, Pietro fu ispirato a indicare le condizioni che avrebbero caratterizzato il mondo poco prima della seconda venuta di Cristo. "Negli ultima giorni verranno degli schernitori coi loro scherni -- egli scrisse -- i quali si condurranno secondo le loro concupiscenze e diranno: Dov'è la promessa della sua venuta? Perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano nel medesimo stato come dal principio della creazione". 2 Pietro 3:3, 4 (Luzzi). Quando diranno: "Pace e sicurezza, allora di subito una improvvisa ruina verrà loro addosso". 1 Tessalonicesi 5:3 (Luzzi). CIF 362 3 Non tutti comunque saranno ingannati dalle astuzie di Satana. Quando la fine di tutte le cose terrene si approssimerà, ci saranno dei fedeli che saranno capaci di discernere i segni dei tempi. Mentre un grande numero di credenti professanti rinnegheranno con le loro opere la propria fede, ci sarà un rimanente che sarà fedele sino alla fine. Pietro nutrì nel suo cuore la speranza del ritorno di Cristo e assicurò che la promessa del Salvatore: "Quando sarò andato e v'avrò preparato un luogo, tornerò, e v'accoglierò presso di me", si sarebbe certamente avverata. I fedeli e i provati avrebbero potuto pensare che la venuta del Signore era ritardata, ma l'apostolo li assicurò: "Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni reputano che faccia; ma egli è paziente verso voi, non volendo che alcuni periscano, ma che tutti giungano a ravvedersi. Ma il giorno del Signore verrà come un ladro; in esso i cieli passeranno stridendo, e gli elementi infiammati si dissolveranno, e la terra e le cose che sono in essa saranno arse. CIF 362 4 Poiché dunque tutte queste cose hanno da dissolversi, quali non dovete voi essere, per santità di condotta e per pietà, aspettando e affrettando la venuta del giorno di Dio, a cagione del quale i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno? Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, ne' quali abiti la giustizia. "Perciò, diletti, aspettando queste cose, studiatevi d'esser trovati, agli occhi suoi, immacolati e irreprensibili nella pace; e ritenete che la pazienza del Signor nostro è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo ve l'ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data... Voi dunque, diletti, sapendo queste cose innanzi, state in guardia, che talora, trascinati anche voi dall'errore degli scellerati, non venir meno nella vostra fermezza; ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo". 2 Pietro 3:9-18 (Luzzi). AA 535-537 ------------------------L'ultima crisi, 8 dicembre CIF 363 1 La rettitudine si è allontanata e la giustizia è rimasta lontana, perché la verità è venuta meno sulla piazza e l'equità non può entrarvi. Isaia 59:14 CIF 363 2 Stiamo vivendo nel tempo della fine. I segni dei tempi testimoniano prossimo ritorno di Cristo. I giorni in cui viviamo sono solenni e importanti. Lo Spirito di Dio gradualmente ma inesorabilmente si sta ritirando dalla terra. Piaghe e giudizi si stanno abbattendo sugli schernitori della grazia di Dio. Le calamità per terra e per mare, lo stato di instabilità della società, gli allarmi della guerra, sono portentosi. Si prevedono nuovi eventi di una grande portata. Le agenzie del male stanno unendo e consolidando le loro forze. Si stanno preparando con tutte le forze per l'ultima grande crisi. Grandi cambiamenti stanno per avvenire nel nostro mondo e i movimenti finali saranno rapidi. La condizione del mondo mostra che i tempi difficili sono già maturi. I giornali quotidiani parlano già di un terribile conflitto che avrà luogo nel prossimo futuro. Le rapine sono sempre più frequenti. Gli scioperi sono comuni. Furti e omicidi sono commessi in ogni angolo. Gli uomini posseduti dai demoni si stanno impossessando delle vite di uomini, donne e bambini piccoli. Gli uomini si sono infatuati del vizio e prevale ogni specie di male. Il nemico è riuscito a pervertire la giustizia e a riempire il cuore degli uomini con il desiderio di un guadagno egoistico. "La rettitudine si è allontanata e la giustizia è rimasta lontana, perché la verità è venuta meno sulla piazza e l'equità non può entrarvi". Nelle grandi città ci sono moltitudini che vivono in povertà e miseria, quasi prive di cibo, riparo e vestiario; mentre nelle stesse città ci sono quelli che hanno più che il cuore possa desiderare, che vivono lussuosamente, spendono i loro soldi in case riccamente arredate, su ornamenti personali, o peggio ancora, sulla gratificazione degli appetiti sensuali, su liquori, tabacco e altre cose che distruggono i poteri del cervello, squilibrano la mente e sviliscono l'anima. Le grida dell'umanità affamata stanno arrivando davanti a Dio. 9T, pp. 11,12 CIF 363 3 Le Scritture descrivono le condizioni del mondo ancor prima della seconda venuta di Cristo ( ibid., p. 13). Testimonianze e prove spaventose attendono il popolo di Dio. Lo spirito della guerra sta muovendo le nazioni da un'estremità della terra all'altra. Appariranno molti problemi e difficoltà come mai prima -- eppure il popolo di Dio rimarrà indifferente. Ma Satana non riuscirà a distruggerli, perché gli angeli interverranno per proteggerli. Ibid. p. 17 .. ------------------------Chiamati a essere testimony, 9 dicembre CIF 364 1 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli". Matteo 5:16 CIF 364 2 In un certo senso, gli avventisti del settimo giorno sono stati chiamati per essere portatori di luce e come sentinelle. A loro è stato affidato l'ultimo avvertimento per un mondo in via di estinzione. Su di loro splende una luce meravigliosa dalla Parola di Dio. Sono stati chiamati a un'opera dell'importanza più solenne - la proclamazione dei messaggi del primo, secondo e terzo angelo. Non c'è altro compito che avesse la stessa importanza. Le più solenni verità mai affidate ai mortali sono state date per annunciare al mondo. La proclamazione di queste verità deve essere la nostra priorità. Il mondo deve essere avvertito e il popolo di Dio deve essere fedele nel compiere questo lavoro. Non deve impegnarsi in speculazioni, né entrare in affari con i miscredenti; perché ciò li ostacolerebbe nel progredire nell'opera data da Dio. Cristo dice del suo popolo: "Voi siete la luce del mondo" (Matteo 5:14). Non è poca cosa che i consigli e i piani di Dio siano stati così chiaramente presentati a noi. È un meraviglioso privilegio essere in grado di comprendere la volontà di Dio rivelata nelle profezie. Questo ci pone una pesante responsabilità. Dio si aspetta che insegnammo agli altri ciò che Egli ci ha rivelato. È Suo scopo che gli strumenti divini e umani si uniscano nella proclamazione del messaggio di avvertimento. Chiunque abbia ricevuto la luce della verità ha la stessa responsabilità del profeta di Israele: "Così, o figlio d'uomo, io ti ho stabilito sentinella per la casa d'Israele; perciò ascolta la parola dalla mia bocca e avvertili da parte mia". Ezechiele 33:7 Abbiamo ricevuto la grande luce la quale ci esorta di essere pronti per il grande giorno del Signore che è "alle porte". Dobbiamo studiare e comprendere bene la Parola prima che sia troppo tardi. Dobbiamo diventare canali consacrati, attraverso i quali la vita celeste deve fluire verso gli altri. Lo Spirito Santo deve animare e pervadere l'intera chiesa, purificando e cementando i cuori. Coloro che sono stati sepolti con Cristo nel battesimo devono elevarsi alla novità della vita... Su di noi è posta un sacro dovere. Ci è stato raccomandato: "Andate dunque e fate discepoli di tutte le nazioni". Matteo 28:19 Dobbiamo seriamente dedicarci all'opera nel far conoscere il vangelo della salvezza. La perfezione che occorre per essere salvati è nel nostro potere. 9T, pp. 19-21 ------------------------Cerchiamo di salvare il perduto, 10 dicembre CIF 365 1 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi; e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo, affinché qualunque cosa chiediate al Padre nel mio nome, egli ve la dia. Giovanni 15:16 CIF 365 2 Questo compito è per tutti quelli che sostengono di credere in Gesù Cristo. Dobbiamo cercare di salvare quelli che sono persi... Il vero operaio di Dio lotta in preghiera e fa di tutto con serietà per salvare le anime. Dio prende in considerazione quei cristiani che lavorano con tutta l'anima per le persone perdute. Le intelligenze celesti vogliono collaborare con gli uomini che non aspirano alla propria gloria, ma di onorare Dio. Chi sente maggiormente il bisogno di saggezza divina, che implora il cielo per ricevere la potenza e la comunione con Cristo, per avere il contatto con le anime che periscono nei loro peccati; e poiché è stato unto con lo Spirito del Signore, avrà successo, dove l'istruito ministro potrebbe aver fallito. Dio ci ha dato lezioni che sono importantissime per il dovere di ogni discepolo, ogni cristiano deve essere una lettera vivente, conosciuta e letta da tutti gli uomini. Chiunque crede in Cristo come personale Salvatore è vincolato a Dio per essere puro e santo, per essere un lavoratore spirituale, per cercare di salvare i perduti, siano essi grandi o piccoli, ricchi o poveri, schiavi o liberi. La più grande opera sulla terra è cercare di salvare chi è perduto, per chi Cristo ha pagato il prezzo infinito del proprio sangue. Tutti devono fare un servizio attivo... La pecora che non desidera essere salvata, non va all'ovile. Per compiere il dovere al meglio delle nostre capacità, abbiamo bisogno dell'aiuto di Dio. Se gli agenti umani cooperassero con le intelligenze divine, migliaia di anime sarebbero salvate. Se solo fossimo operai di Gesù più devoti, se solo cercassimo la Sua forza, Egli ci avrebbe resi più che vincitori. Il Signore ha promesso che dove due o tre si riuniscono insieme nel suo nome, Egli sarà in mezzo a loro. Coloro che s'incontrano per la preghiera riceveranno un'unzione dallo Spirito Santo. C'è un grande bisogno di preghiera segreta, ma c'è anche bisogno affinché molti cristiani se incontrino e uniscano le loro suppliche a Dio con grande serietà. In ogni piccolo gruppo Gesù è presente; il loro amore è approfondito nei loro cuori, e lo Spirito interviene con la potenza divina, affinché gli agenti umani possano ricevere aiuto per salvare chi è sulla via della perdizione. Gesù non ha fatto mai niente per intimorire i Suoi discepoli. È lo Spirito Santo che illumina, rinnova e santifica l'anima. RH, June 30, 1896.. ------------------------C'è bisogno di un cambiamento radicale, 11 dicembre CIF 366 1 affinché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la parola della vita. Filippesi 2:15 CIF 366 2 Gli abitanti dell'universo si aspettano che i seguaci di Cristo siano la luce del mondo. Devono mostrare il potere della grazia di Cristo, perché Egli è morto ed è risorto ed è l'unico che può rifletterla agli uomini. Dio si aspetta che chi professa di essere cristiani, rivelino nelle loro vite la loro reale crescita spirituale. Essi sono rappresentanti riconosciuti di Cristo, per cui devono dimostrare che il cristianesimo è una realtà. Devono essere uomini di fede, uomini coraggiosi e di cuore, che, senza polemizzare, credono in Dio e nelle Sue promesse. Tutti quelli che vorranno entrare nella città di Dio devono, durante la loro vita terrena manifestare Cristo nei loro rapporti. Le loro testimonianze confermano che sono i messaggeri di Cristo. Le loro testimonianze devono essere semplici e decise, contrarie a tutte le pratiche malvagie, che avvicinano i peccatori all'Agnello di Dio, Chi toglie i peccati del mondo. Tutti quelli che lo accetteranno come loro personale Salvatore, riceveranno il potere di diventare i Suoi figli. La rigenerazione è l'unica via attraverso la quale si può entrare nella città di Dio. Il cancello per il quale vogliamo entrare sarà indubbiamente stretto, tuttavia dobbiamo guidare attraverso di esso uomini, donne e bambini, insegnando loro che, per essere salvati, devono avere un cuore e uno spirito nuovo. I vecchi tratti di carattere ereditati devono essere superati. I desideri naturali dell'anima devono essere cambiati. Tutti gli inganni, tutte le falsità, tutti i mali, devono essere messi da parte. Dobbiamo imparare a vivere una nuova vita in Cristo Gesù. CIF 366 3 Coloro che amano Gesù, faranno tutto nella loro vita in armonia con la Sua volontà. Hanno scelto di stare dalla parte del Signore, e le loro vite devono emergere in vivido contrasto con le vite dei mondani. Il tentatore verrà da loro con le sue lusinghe e le sue insinuazioni, dicendo: "Tutte queste cose ti darò se vuoi ... ma adora solo me". Matteo 4:9 Loro sanno che non c'è nulla, che valga, da ricevere dal nemico, così si rifiutano di cedere alle sue tentazioni. Attraverso la grazia di Dio sono in grado di mantenere la loro purezza e i sani principi. I santi angeli sono sempre vicini a loro, e Cristo si rivela attraverso lo studio della verità. Essi sono volontari nell'opera di Cristo come veri testimoni a favore della verità. Mostrano che esiste un potere spirituale che può aiutare chiunque a non allontanarsi dalla verità e dalla giustizia. Quelli, ovunque essi siano, saranno onorati dal cielo perché hanno adeguato le loro vite alla volontà di Dio, senza preoccuparsi quali sacrifici sono chiamati a sopportare. 9T, pp. 22-24 ------------------------Nulla di terreno deve introdursi tra noi e Dio, 12 dicembre CIF 367 1 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un po' di tempo, dovete essere afflitti da varie prove affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell'oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo. 1 Pietro 1:6,7 CIF 367 2 Quando siamo tentati di mettere i nostri affetti sulle cose terrene, cose che hanno la tendenza ad assorbire il nostro amore, dobbiamo cercare la grazia divina per allontanarci da esse e non permettere che si impongano tra noi e il nostro Dio. Dobbiamo tenere davanti a noi l'immagine delle dimore che Gesù è andato a prepararci. Non dobbiamo permettere che le nostre case e le nostre terre, le nostre transazioni commerciali e le nostre imprese mondane, si frappongano tra noi e il nostro Dio. Dovremmo tenere dinanzi a noi le ricche promesse dell'Eterno. Dovremmo studiare i grandi segnali che indicano gli ultimi tempi in cui viviamo. Sappiamo che siamo molto vicini alla fine della storia di questa terra e che tutto ciò che è di natura mondana dovrebbe essere secondario nell'opera di Dio. Dovremmo ora pregare con la massima serietà per essere preparati alle lotte che ci aspettano, prima che il grande giorno di Dio si presenti. Dovremmo rallegrarci nella prospettiva di essere presto con Gesù. Solo Lui può sovvenire a ogni nostro bisogno a condizione se lo cerchiamo con fede. Mentre lo contempliamo, rimaniamo affascinati dalle ricchezze della gloria e dal Suo amore divino. L'amore idolatrico per le cose terrene sarà sostituito da un amore più eccelso, perché sono le cose imperiture e preziose. Una volta imparato questo, possiamo guidare gli altri a fare lo stesso. Possiamo aiutarli a vedere che il denaro è stato speso inutilmente, perché avrebbe potuto essere stato usato per presentare la verità a quelle anime che stanno per perire. Il Signore chiese ai Suoi servi di commerciare i beni che Egli ha messo nelle loro mani. I talenti che Egli ha dato a loro devono essere migliorati con l'esercizio. Coloro che apprezzano il denaro nel modo corretto sono quelli che vedono l'opportunità nel portare la verità a tutti quelli che non hanno mai ascoltata, e quindi, con questo mezzo essi possono essere salvati dal potere del nemico. L'anima che accetta la verità, allontanerà le sue preferenze a favore delle cose celeste. Essa vede in esse la gloria suprema e apprezza l'eccellenza di ciò che riguarda la vita eterna. È affascinato dall'invisibile e dall'eterno. Fissa il suo sguardo con ammirazione sulle glorie invisibili del mondo celeste. Si rende conto che le sue prove stanno elaborando per lui un peso di gloria molto più grande ed eterno in confronto alle sue ricchezze terrene, e alle prove che durano solo in momento. RH, June 23, 1896.. ------------------------La sapienza sta nel conoscere Dio, 13 dicembre CIF 368 1 O profondità di ricchezze, di sapienza e di conoscenza di Dio! Quanto imperscrutabili sono i suoi giudizi e inesplorabili le sue vie! Romani 11:33 CIF 368 2 È lo scopo di Satana interrompere tutte le comunicazioni tra Dio e il Suo popolo, affinché possa praticare le sue ingannevoli astuzie. Egli può condurre gli uomini a diffidare del messaggio divino, o a non attribuire ad esso alcuna sacralità. Egli sa che non abbiamo alcun obbligo a prestare l'attenzione alla Parola di Dio. E quando la luce viene messa da parte, subentra l'oscurità tanto apprezzata dal nemico. Il nostro Dio è un Dio geloso; Egli non apprezza di essere preso in giro. Colui che fa ogni cosa secondo il consiglio della propria volontà, gioisce a imporre agli uomini i loro doveri nelle condizioni da loro stabiliti. Se premiassero la luce che hanno ricevuto, le loro facoltà sarebbero notevolmente arricchite e nobilitate, si aprirebbero vedute molto più ampie della verità. Il mistero delle cose eterne, e specialmente la meravigliosa grazia di Dio manifestata mediante il piano di redenzione, sarebbe stato spiegato alle loro menti; perché le cose spirituali si possono discernere solo spiritualmente... CIF 368 3 Gesù desidera ad aprire davanti al Suo popolo la gloria che accompagnerà il Suo secondo avvento, di condurre i fedeli alla contemplazione e alla beatitudine. Ci saranno molte meraviglie da rivelare. Una lunga vita di preghiera e di ricerca, lascerà molte cose inesplorate e inspiegabili. Ma ciò che ora non sappiamo, ci sarà rivelato in seguito. Il lavoro di istruzione che inizia su questa terra, continuerà nell'eternità. L'Agnello guiderà i redenti alla fonte delle acque viventi, impartirà ricchi depositi di conoscenza; Egli svelerà misteri nelle opere e nella provvidenza di Dio che non sono mai stati compresi. Non ci è dato di scopriremo tutto attraverso ricerca di Dio. Egli non espone i Suoi piani alle persone curiose. Non dobbiamo nemmeno tentare di sollevare il velo dietro il quale la Maestà del cielo si cela. CIF 368 4 L'apostolo dice: "Quanto imperscrutabili sono i suoi giudizi e inesplorabili le sue vie"! Romani 11:33 Dio, velando il Suo potere dietro le nuvole e oscurità, dimostra la Sua misericordia, perché nessuno può vedere la Sua gloria e vivere. Nessuna mente mortale può penetrare la segretezza in cui l'Onnipotente dimora e lavora. Nessuno è in grado di comprendere quali sono realmente i Suoi rapporti con noi, e perché ritiene opportuno a non rivelarci alcune cose. Egli ci chiede a non essere diffidenti, insoddisfatti; ci chiede invece, di inchinarsi davanti a Lui con riverente sottomissione. Egli ci rivela solo questi propositi che servono per il nostro bene; oltre a ciò, dobbiamo fidarci della Sua mano onnipotente e del Suo cuore pieno d'amore. RH, Apr. 7, 1885 ------------------------Il Signore arriverà più rapidamente che molti si aspettano, 14 dicembre CIF 369 1 Non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. Tarderà egli forse a intervenire a loro favore? Sì, io vi dico che li vendicherà prontamente. Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?». Luca 18:7,8 CIF 369 2 Se gli uomini potessero vedere con gli occhi dello spirito, scorgerebbero schiere di angeli accampati intorno a coloro che sono rimasti fedeli alle promesse del Cristo. Con tenera simpatia questi angeli vedono la loro angoscia e odono le loro preghiere. Essi aspettano l'ordine del loro Capo per strapparli dal pericolo. Ma devono aspettare ancora un po' perché il popolo di Dio deve bere il calice di Gesù ed essere battezzato del suo battesimo. Il ritardo stesso, anche se doloroso, è la migliore risposta alle loro invocazioni. Mentre il popolo di Dio aspetta fiducioso l'intervento del Signore, dovrà sviluppare la fede, la speranza e la pazienza forse poco esercitate nel corso della sua precedente esperienza religiosa. Ma per amore degli eletti, il "tempo di distretta" sarà abbreviato. Sebbene un decreto abbia fissato il tempo a partire dal quale gli osservatori dei comandamenti potranno essere giustiziati, i loro nemici vorranno anticiparne l'esecuzione cercando di toglier loro la vita prima di quella data. Nessuno, però, potrà forzare il cordone di sentinelle poste intorno ai fedeli. Alcuni verranno assaliti mentre fuggiranno dalle città e dai villaggi, ma le spade sguainate contro di loro si spezzeranno e cadranno come fili di paglia. Altri saranno difesi da angeli vestiti da guerrieri. In ogni epoca Dio ha inviato i suoi angeli a soccorrere i suoi figli. Gli esseri celesti si sono impegnati attivamente negli affari umani. Si sono presentati in abiti splendenti come il fulmine; sono apparsi in forma umana a uomini di Dio; si sono avvicinati come semplici viandanti; si sono riposati sotto le querce a mezzogiorno come se fossero stanchi; hanno accettato l'ospitalità degli uomini; hanno fatto da guida a chi aveva smarrito la strada; hanno acceso con le loro mani il fuoco sull'altare; hanno aperto le porte del carcere per liberare i figli di Dio; rivestiti di gloria celeste hanno rotolato la pietra del sepolcro del Salvatore CIF 369 3 Gli angeli, in forma umana, spesso sono presenti nelle assemblee dei giusti, ma anche in quelle degli empi, come fecero quando si recarono a Sodoma, per prendere atto del loro modo di vivere e stabilire se avessero oltrepassato i limiti della pazienza di Dio. Nella sua misericordia e per amore dei pochi che realmente gli sono fedeli, il Signore impedisce il verificarsi delle calamità e assicura la tranquillità a milioni di persone. I peccatori non si rendono conto di essere debitori della loro vita proprio a quei pochi fedeli che essi amano deridere e opprimere. GC 630-632 ------------------------Una lezione di temperanza, 15 dicembre CIF 370 1 Perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà né vino né bevande inebrianti e sarà ripieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre. Luca 1:15 CIF 370 2 Dio aveva chiamato il figlio di Zaccaria a un'importante missione, la più importante che sia mai stata affidata a un essere umano. Per compierla, gli era necessario l'aiuto del Signore. Lo Spirito di Dio sarebbe stato con lui se le istruzioni dell'angelo fossero state seguite. Giovanni doveva essere il portavoce di Dio per trasmettere agli uomini i suoi messaggi e dare un nuovo orientamento ai loro pensieri. Doveva mostrare la santità delle richieste divine e la necessità che essi avevano della perfetta giustizia. Un tale messaggero doveva vivere una vita santa, doveva essere un tempio in cui avrebbe abitato lo Spirito di Dio. Per una simile missione occorrevano un fisico sano e una grande energia mentale e spirituale. Bisognava quindi che sapesse dominare le sue passioni, che non si lasciasse trascinare dagli eventi e restasse fermo come le rocce e le montagne del deserto. Al tempo di Giovanni Battista, l'avidità, la passione per i divertimenti, il lusso e l'ostentazione erano molto diffuse. I piaceri sensuali e i banchetti erano causa di malattie e degenerazione morale, affievolivano la sensibilità spirituale e riducevano la capacità di riconoscere il peccato. Giovanni doveva essere un riformatore. Con la sua vita austera e i suoi abiti rozzi avrebbe condannato gli eccessi del suo tempo. Perciò un angelo del cielo dette ai genitori di Giovanni istruzioni precise riguardanti la temperanza. Il carattere è plasmabile, soprattutto nell'infanzia e nella giovinezza. È in questo periodo che si dovrebbe acquisire la capacità di autocontrollo. In famiglia si possono esercitare influssi profondi i cui risultati si estendono fino all'eternità. Le abitudini adottate nell'infanzia valgono più delle doti naturali ai fini della vittoria o della sconfitta nella battaglia della vita... CIF 370 3 Come profeta, Giovanni avrebbe dovuto far "volgere i cuori de' padri ai figliuoli e i ribelli alla saviezza de' giusti, affinché di preparare al Signore un popolo ben disposto". Luca 1:17. Preparando la via al primo avvento del Cristo, Giovanni Battista raffigurava coloro che devono preparare un popolo per il ritorno del Signore. Il mondo, oggi, è rilassato moralmente. Errori e favole abbondano. Le astuzie di Satana per la distruzione degli uomini si moltiplicano. Quelli che vogliono acquisire una perfetta santità nel timore di Dio devono imparare la lezione della temperanza e dell'autocontrollo. Gli appetiti e le passioni devono essere sottomessi allo spirito. Questa autodisciplina è essenziale per ottenere l'acutezza di mente e la forza spirituale che rendono capaci di comprendere e mettere in pratica le sacre verità della Parola di Dio. Per questo motivo la temperanza ha un suo posto nell'opera di preparazione per il ritorno del Cristo. DA pp. 100,101 ------------------------Sull'orlo di una crisi mirabile, 16 dicembre CIF 371 1 Ahimè, per quel giorno! Poiché il giorno dell'Eterno è vicino; sì, verrà come una devastazione dall'Onnipotente. Gioele 1:15 CIF 371 2 I segni dei tempi proclamano che siamo arrivati alla vigilia di avvenimenti grandi e solenni. Tutto sembra pronto. Le profezie del Salvatore relative a ciò che accadrà prima del suo ritorno si adempiranno sotto i nostri occhi. Cfr. Matteo 24:6, 7. La nostra epoca riveste un profondo interesse per tutti noi. Sovrani, funzionari di stato, uomini e donne di ogni classe riflettono su quanto sta accadendo intorno a loro. Essi osservano i rapporti che intercorrono fra le nazioni, considerano il grado di intensità che va assumendo ogni elemento terreno e riconoscono che qualcosa di grande e decisivo sta per accadere: il mondo sta per affrontare una crisi senza precedenti. Solo la Bibbia ci offre una giusta chiave di lettura di queste cose. In essa sono descritte le scene finali della storia del mondo, vengono presentati gli eventi che proiettano già le loro ombre sinistre; la notizia del loro approssimarsi fa tremare la terra e gli uomini sono angosciati! Parlando di questa nostra epoca il profeta Isaia così si esprime: "Il Signore spacca la terra e la fa tremare; ne sconvolge la superficie e ne disperde gli abitanti... essi non hanno osservato la legge del Signore e sono stati infedeli alla sua alleanza eterna. Per questo la terra è maledetta, quelli che l'abitano ne sono gravemente puniti...". Isaia 24:1-6; cfr. Gioele 1:15-18, 12; Geremia 4:19, 20. CIF 371 3 "Veramente terribile sarà quel giorno, non ce n'é mai stato uno simile! Sarà un tempo di angoscia per i discendenti di Giacobbe, ma ne usciranno sani e salvi". Geremia 30:7; cfr. Salmi 91:9, 10. CIF 371 4 "...il Signore vi strapperà dal potere dei vostri nemici. Ora molte nazioni si sono riunite per attaccarvi. Esse dicono: "La città sia profanata. Vogliamo vedere Gerusalemme distrutta". Ma esse non conoscono l'intenzione del Signore, non capiscono la sua decisione". Michea 4:10-12. Dio non abbandonerà la sua chiesa nell'ora del pericolo. Le ha promesso la liberazione: "Farò ritornare alle loro abitazioni i discendenti di Giacobbe e sarò generoso con le loro famiglie". Geremia 30:18. CIF 371 5 In questo modo si realizzerà il piano di Dio e i princìpi del suo regno saranno rispettati da tutti su tutta la terra. PK 536-538 ------------------------Preparazione per la seconda venuta di Cristo, 17 dicembre CIF 372 1 Ma come fu ai giorni di Noè, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. Matteo 24:37 CIF 372 2 Noè predicava al popolo del suo tempo che Dio avrebbe dato loro centoventi anni di tempo per pentirsi dei loro peccati e trovare rifugio in l'arca, ma hanno rifiutato l'invito con tutte le loro forze. Il tempo che li è stato concesso era sufficiente per abbandonare il peccato e di convertirsi. Ma le loro inclinazioni al peccato, continuarono con ripetute indulgenze, cosa che li ha condotto a una totale rovina. L'avvertimento misericordioso di Dio è stato respinto con scherno e derisione; di conseguenza furono lasciati nelle tenebre per seguire il corso che i loro cuori peccaminosi avevano scelto. Ma la loro incredulità non ha ostacolato l'evento previsto. La punizione venne, e grande fu l'ira di Dio nel aver visto la loro rovina generale. Le seguenti parole di Cristo dovrebbero entrare nei cuori di tutti coloro che credono nella verità presente: "Or fate attenzione che talora i vostri cuori non siano aggravati da gozzoviglie, da ubriachezza e dalle preoccupazioni di questa vita, e che quel giorno vi piombi addosso all'improvviso". Luca 21:34 Cristo stesso ci avverte dell'incombente pericolo; tuttavia Egli desidera che siamo preparati a incontrarlo... CIF 372 3 Credere nel prossimo ritorno di Cristo è un invito a non diventare negligenti e noncuranti riguardo a questo evento. Coloro che sono in attesa dell'apparizione di Cristo non devono farlo nella pigrizia, ma con diligenza, specialmente per quanto riguarda gli affari. Il loro lavoro non sarà fatto con noncuranza e disonestà, ma con fedeltà, prontezza e completezza. Quelli che continuano a vivere nella spensieratezza riguardo alle cose di questa vita, testimoniano la loro mancata spiritualità; la loro separazione dal mondo è un grande inganno. La loro fedeltà e integrità sono sottoposte alla prova nelle cose temporali. Se rimarranno fedeli nelle cose piccole, saranno fedeli anche in quelle più importanti. Mi è stato mostrato che molti non riusciranno a superare il test perché il loro carattere non era migliorato a causa delle preoccupazioni per le cose temporali. Essi manifestano infedeltà, intrighi, disonestà nel trattare con i loro simili. Non pensano seriamente della futura vita immortale a causa delle preoccupazioni di questa vita. Non c'è in loro l'integrità tanto importante per la formazione di un carattere virtuoso. 4T, pp. 308-310 CIF 372 4 Coloro che credono alla verità presente dovrebbero mostrare la loro fede con le loro opere. Dovrebbero essere santificati attraverso la verità che professano di credere, poiché sono un assaggio della vita alla vita o della morte alla morte. ibid., p. 308… ------------------------Glorificare Dio deve essere nostra priorità, 18 dicembre CIF 373 1 Date all'Eterno la gloria dovuta al suo nome; adorate l'Eterno nello splendore della sua santità. Salmo 20:2 CIF 373 2 Oggi, tutti stiamo vivendo in libertà vigilata. La vita e il servizio a favore di Dio di coloro che ormai dormono nelle loro tombe, è stata già giudicata. Noi viventi dobbiamo compiere ogni sforzo per usare saggiamente le opportunità e i beni che ci sono state offerte dal nostro Signore. Per diventare efficaci e fedeli amministratori di Dio, dobbiamo mantenere l'equilibrio salutare a livello muscolare, osseo e mentale. L'atteggiamento egoistico contrae l'intelletto, indurisce il cuore e indebolisce il potere morale, per cui abbiamo tutto l'interesse di eliminarlo... Daniele era considerato dal Signore un uomo nel vero senso della parola, perché era amministratore fedele riguardo ai beni del suo Dio. Egli non ha mai dimenticato Dio, ha accettato la luce da Lui ricevuta ed ha vissuto in permanente comunione con Lui mediante la preghiera. Nelle Scritture leggiamo che Dio ha dato a Daniele e ai suoi simili grande conoscenza, abilità e saggezza... CIF 373 3 Dovunque vi troviate, testimoniate agli altri che la gloria del Signore è sopra di voi. Fatte loro capire che in Lui c'è l'unica speranza della razza umana. Ciascuno di noi dovrebbe costruire il proprio carattere sulla Roccia eterna che è Cristo Gesù; solo con Cristo sopporteremo le tempeste della vita. Solo Cristo può aiutarci a combattere le nostre battaglie. Tutti quelli che si trovano sotto il Suo vessillo, impareranno ad essere fedeli amministratori della Sua grazia. Dio ha dato all'uomo principi immortali, ai quali ogni potere umano dovrebbe un giorno piegarsi. Egli ci ha dato la verità nella fiducia. I preziosi raggi della luce che abbiamo ricevuto non devono essere nascosti sotto un moggio, ma in un posto dove tutti possono vederle. La verità deve essere resa predominante a tutti coloro con i quali entriamo in contatto. Dobbiamo sostenere e testimoniare i principi che viviamo quotidianamente. A ognuno Dio ha dato dei talenti affinché solo il Suo nome possa essere esaltato, onorato e glorificato, e non nostro. Che nessuno sprechi il proprio tempo nei rimpianti di aver ricevuto solo un talento. Ogni talento, per quanto possa essere insignificante, dovrebbe essere usato per la Sua gloria. E poiché questi talenti sono il dono di Dio, devono essere restituiti a Lui mediante l'opera, perché i talenti non sono la nostra proprietà ma del Signore. Cerchiamo quindi di adempiere fedelmente i nostri doveri, affinché possiamo incontrare il Signore in pace. RH, Sept. 12, 1899 ------------------------Trasformazione per grazia, 19 dicembre CIF 374 1 Or la fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere. 1 Pietro 4:7 CIF 374 2 [Cristo] si compiace quando il Suo popolo manifesta solidità, forza e fermezza di carattere, e quando ha predisposizioni allegre, felici e speranzose. Pietro dice: "...avendo cinti i lombi della vostra mente, siate vigilanti, e riponete piena speranza nella grazia che vi sarà conferita nella rivelazione di Gesù Cristo". 1 Pietro 1:13 Ecco una lezione per noi da imparare. Dobbiamo imparare a controllare la mente per non lasciarla andare alla deriva su temi proibiti e spendere energie su argomenti insignificanti. "La fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere". Non ci viene solo richiesto di pregare, ma di custodire le parole e le azioni, e anche i pensieri. Se la mente è concentrata su cose celesti, le conversazioni si svolgeranno usando temi del cielo. Il cuore traboccherà nella contemplazione della speranza del cristiano, le grandi e preziose promesse che ci sono date per il nostro incoraggiamento; e la nostra gioia in vista della misericordia e della bontà di Dio non deve essere repressa; è una gioia che nessun uomo può dare a un altro uomo. Durante le ore di veglia, la mente sarà costantemente occupata... I pensieri possono scattare come dei lampi, ma nello stesso tempo la mente non è disciplinata da una riflessione ferma e sobria. Ci sono temi che richiedono una seria considerazione, come il grande piano di redenzione, che presto sarà messo in pratica. Gesù sta per apparire sulle nuove del cielo, e allora come dovrà essere il nostro carattere per poter affrontare quel giorno? Meditando i temi di interesse eterno, la mente si rinforzerà e il carattere si svilupperà sempre in meglio. In questo piano è posto il fondamento dei fermi e incrollabili principi che possedeva Giuseppe. Ecco il segreto della crescita nella grazia e nella conoscenza della verità. La religione di Cristo non è ciò che molti pensano che sia, né ciò che le loro vite rappresentano. L'amore di Dio nell'anima avrà un'influenza diretta sulla vita e sensibilizzerà l'intelletto e gli affetti in un esercizio attivo e salutare. Il figlio di Dio non riposerà soddisfatto finché non sarà rivestito della rettitudine di Cristo e sostenuto dal Suo potere vivificante. Quando vede i difetti nel proprio carattere, non è sufficiente confessarlo; deve fare di tutto per rimuoverle con determinazione ed energia. Non eviterà questo compito solo perché non è facile. Per fare questo lavoro è necessaria un'energia instancabile del cristiano, tuttavia nessuno devo farlo con le proprie forze. Il potere divino attende le nostre richieste per mezzo della preghiera. RH, June 10, 1884 ------------------------Vegliate e pregate, 20 dicembre CIF 375 1 State attenti, vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà quel momento. Marco 13:33 CIF 375 2 "Vegliate e pregate", sono le parole del nostro Salvatore dirette a noi in riferimento alla fine dei tempi. Con "vegliare" si intende di non parlare troppo in fretta e non con un tono di impazienza; vegliate, affinché l'orgoglio non dimora nei vostri cuori; vegliate affinché non ci sia in voi uno spirito di indifferenza; vegliate per non trascurare i vostri doveri, e non considerateli con leggerezza. CIF 375 3 "Pregate, pregate sempre". Se questo non fosse una reale necessità, Gesù non lo avrebbe raccomandato con tanta premura. Gesù sa che nessuno di noi è in grado da solo superare numerose insidie di Satana. Egli ci propone sempre il Suo aiuto. Quindi, dobbiamo sole venire alla croce e pregare. Le nostre richieste devono essere fate nel modo giusto e nella fede. Tali preghiere dovrebbero essere fate in un luogo tranquillo, come una cameretta dove si possa rimanere da soli con il Signore. Attraverso tali preghiere viene trasmessa la nostra debolezza, ma nello stesso momento viene richiesto un aiuto divino. Dobbiamo andare al Signore, Colui che sa ascoltare le nostre pene, le nostre debolezze o quando ci sentiamo vinti dal nemico. L'aiuto che ci viene dato proviene da Cristo, Colui che è stato tentato prima di noi, per cui Egli sa come aiutare coloro che sono tentati. Confessiamoli i nostri difetti, le nostre debolezze e chiediamolo di aiutarci a superare ogni difficoltà. E mentre chiedete, dovete credere che Egli vi ascolta... Il Signore non negherà mai il Suo aiuto. Gli stessi angeli vi proteggeranno. CIF 375 4 Tuttavia, prima di ricevere questo aiuto, dovete fare la vostra parte. Vegliate e pregate. Siano le vostre preghiere ferventi e che vengano dal cuore: "Non ti lascerò andare, se non mi avrai prima benedetto"! Genesi 32:26 Come faceva Daniele, dobbiamo anche noi avere sempre un tempo prestabilito per pregare almeno tre volte al giorno: mattina, a mezzogiorno e la sera. Egli, nonostante il decreto del re, e la tana dei leoni, Daniele non si vergognava di pregare. Dio, ha Egli dimenticato il Suo fedele servitore quando fu gettato nella fossa dei leoni? No, Mai! Ha chiuso le bocche dei leoni affamati ed è rimasto con lui tutta la notte. Il Signore non poteva permettere che il Suo servo tanto fedele dovesse perire. Youth's Instructor, October 1, 1855 ------------------------Una fede semplice ci unisce a Dio, 21 dicembre CIF 376 1 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesù Cristo, nostro Signore. Romani 6:11 CIF 376 2 Viviamo in un periodo molto solenne della storia di questa terra. Non ci deve essere posto per il peccato. È molto pericoloso continuare a persistere nella trasgressione, ma purtroppo per il momento è ciò che accade. Ci stiamo avvicinando ai confini del mondo eterno, e la nostra relazione verso il tempo e l'eternità è solenne più che mai, prima d'ora. È ora che ognuno investighi il suo cuore e preghi che i brillanti raggi del Sole di Giustizia dissipino ogni tenebra spirituale, e ci purifichino da ogni contaminazione. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.1 Giovanni 1:9 Attraverso la fede, a prescindere da ciò che sentiamo, Gesù è l'Autore della nostra salvezza, il Consumatore della nostra fede, per la Sua preziosa grazia rafforzerà le facoltà morali, e i peccatori potranno considerarsi d'essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesù. Romani 6:11 La fede semplice con l'amore di Cristo nell'anima, unisce il credente a Dio. Mentre combatte duramente come un soldato di Cristo, Egli ha la simpatia di tutto l'universo non caduto. Gli angeli lo circondano per aiutarlo nel conflitto, affinché egli possa dire con fiducia: Il Signore è il mio aiuto... (Ebrei 13:6), l'Eterno è la mia forza e il mio scudo.Salmo 33:20 non sarò vinto. Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. (Efesini 2:8) L'infinita sapienza e potenza di Dio sono esercitate in nostro favore. La moltitudine celeste sta combattendo le nostre battaglie per noi. Essi osservano con vivo interesse le anime purificate dal sangue di Cristo. Attraverso il sacrificio di Cristo gli angeli apprezzano il valore dell'animo umano. E' sempre sicuro stare dalla parte del Signore, non a metà, ma totalmente. L'indifferenza, la tiepidezza e la trascuratezza nell'opera, separa le vostre anime da Gesù, la fonte della vostra forza. Sia questa la vostra preghiera: "Signore, prendi tutto quello che possiedo, ma non privarmi della tua presenza". Affidiamo quindi la nostra anima a Dio, Colui che regna nei cieli e sulla terra! Per amore di Cristo, ripulite l'accampamento, iniziando, per grazia di Cristo, l'opera personale di purificare l'anima dalla contaminazione morale. Un ministro che dal pulpito fa battute o esagera per farsi notare e ottenere le lodi, è uno spettacolo che crocifigge nuovamente il Figlio di Dio e lo espone di nuovo alla vergogna. Egli deve pentirsi totalmente, avere fede nel nostro Salvatore Gesù Cristo, vigilante cura, preghiera incessante e diligente ricerca delle Scritture. Davanti al Signore abbiamo una grande responsabilità riguardo ai talenti che abbiamo ricevuto...Tutto quello che acquisiamo deve essere usato per la gloria di Dio. Tutti i beni che il Signore ci ha affidato devono essere mantenuti sul Suo altare. Ognuno di noi sta decidendo per il proprio destino. Possa il Signore aiutarci a diventare saggi per l'eternità. TM, 147,148 ------------------------Una lotta invisibile, 22 dicembre CIF 377 1 Non temere, Daniele, perché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di intendere e di umiliarti davanti al tuo DIO, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto in risposta alle tue parole. Ma il principe del regno di Persia mi ha resistito ventun giorni; però ecco, Mikael, uno dei primi principi, mi è venuto in aiuto, perché ero rimasto là con il re di Persia. Daniele 10:12,13 CIF 377 2 Nella Parola di Dio abbiamo delle agenzie celesti che lavorano sulle menti dei re e governanti, mentre allo stesso tempo le agenzie sataniche stanno facendo lo stesso lavoro. Nessuna intelligenza umana può cambiare il funzionamento delle agenzie sataniche. Satana cerca continuamente di fuorviare dalla giusta strada, in modo che la Verità non sia vincolata; coloro che hanno la luce e conoscenza sono in grande pericolo a meno che non si consacrino a Dio, non si umilino, e non si accorgono del pericolo che tiranneggia in questi ultimi tempi... CIF 377 3 Esseri celesti sono nominati per rispondere alle preghiere di coloro che operano disinteressamento per promuovere la causa del Signore. Gli angeli più eccelsi delle corti celesti sono designati affinché le preghiere che ascendono a Dio per l'avanzamento della Sua opera siano accolte ed efficaci. Ogni angelo ha un compito e un posto particolare, e non gli è consentito cambiare per andare in un altro luogo. Se questo dovesse accadere, le potenze delle tenebre beneficerebbero di tale vantaggio. Il conflitto tra il bene e il male prosegue giorno per giorno. Perché coloro che hanno avuto molte opportunità e vantaggi non si rendono conto dell'importanza di quest'opera? In quanto a questo dovrebbero aver buonsenso. Dio è sovrano! Mediante il suo potere supremo, reprime e domina le potenze della terra! Attraverso i Suoi agenti, Egli esegue i suoi piani stabiliti già sin dalla fondazione del mondo. Come popolo di Dio, non abbiamo compreso ancora l'importanza del gran conflitto che è in corso tra esseri invisibili, ossia la lotta tra gli angeli leali e sleali. Gli angeli malvagi sono costantemente in azione, pianificando la loro linea di attacco, controllando i re, i governanti e le forze umane sleali. Invito i ministri di Cristo a far comprendere a tutti quelli che odono la loro voce, la verità che riguarda il ministero degli angeli. Non indulgete in speculazioni fantasiose. La Parola scritta è la nostra unica salvezza. Dobbiamo pregare come ha fatto Daniele affinché siamo protetti dagli esseri celesti. Gli angeli sono spiriti ministratori, inviati a servire coloro che erediteranno la salvezza... Fratelli, pregate come non avete mai pregato prima. Noi non siamo ancora pronti per la venuta del Signore. Abbiamo bisogno di fare un'opera completa per l'eternità. The S.D.A Bible Commentary, Ellen G. White Comments, vol. 4, 1173 ------------------------Lezioni antidiluviani, 23 dicembre CIF 378 1 Ma voi, carissimi, edificando voi stessi sulla vostra santissima fede, pregando nello Spirito Santo, conservatevi nell'amore di Dio, aspettando la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo, in vista della vita eterna.Giuda 20,21 CIF 378 2 Osserviamo per un momento l'immagine che il mondo presenta oggi: disonestà, frode e bancarotta, violenza e spargimento del sangue da ogni parte. Le vedove e gli orfani sono derubati di tutto. Giochi, corse di cavalli e divertimenti di ogni tipo occupano la mente. Nella chiesa i peccati sono diventati di moda. Sono ignorati e scusati. La mano della fratellanza viene tesa agli uomini che portano false teorie e sentimenti. In tal modo il discernimento e la sensibilità sono stati attenuati da ciò che costituisce i giusti principi. La coscienza è diventata insensibile ai consigli e ai rimproveri che sono stati dati. La luce che è stata data ci richiama al pentimento; eppure da molti è rifiutata a causa dell'incredulità e opposizione. Gli abitanti del mondo antidiluviano sono stati avvertiti delle conseguenze qualora non si ravvedessero, ma non diedero retta. Si rifiutarono di ascoltare le parole di Noè; si sono beffati del suo messaggio. Solo pochi in mezzo a quella generazione erano uomini retti. Prima della distruzione totale, Enoc non cessava mai di portare la testimonianza da parte di Dio. Egli, quando nella visione profetica vide la condizione del mondo che si era creata, disse: "Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi, per far giudizio contro tutti e per convincere gli empi di tutte le opere d'empietà che hanno commesso empiamente e di tutte le parole offensive che gli empi peccatori hanno proferito contro di lui. Costoro sono mormoratori, scontenti, che camminano secondo le loro passioni; per di più la loro bocca proferisce cose oltremodo gonfie e adulano le persone per l'utilità propria". Giuda 1:14 In più Giuda lascia un'altra testimonianza ai credenti: "Ma voi, carissimi, ricordatevi delle parole che gli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo hanno predetto. Essi vi dicevano che nell'ultimo tempo vi saranno degli schernitori che seguiranno le loro empie passioni. Costoro sono quelli che causano le divisioni, gente carnale, che non ha lo Spirito". Giuda 1:15-19 RH, Nov. 1, 1906 CIF 378 3 Dio aveva deciso di purificare il mondo con un diluvio; ma poiché è misericordioso e amorevole, diede al popolo centoventi anni di tempo per ravvedersi. Durante questa prova, mentre Noè stava costruendo l'arca, la sua voce era udita da Matusalemme come da alcuni altri in preghiera, e ogni colpo di martello ricordava il messaggio di Dio... Il sermone predicato da Enoc era un argomento convincente per tutti quelli che vivevano all'epoca di Enoc. Era un argomento che Mathuselah e Noah potevano usare con il potere divino per dimostrare che i giusti potevano essere salvati. The SDA Bible Commentary, Ellen G. White Comments, Vol. 1, P. 1088). ------------------------Aspettando… vegliate, 24 dicembre CIF 379 1 Non gettate via dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. Ebrei 10:35 CIF 379 2 Gesù sta per tornare, di conseguenza noi, mentre lo aspettiamo dovremmo essere preparati per la sua apparizione. Non dovremmo permettere che qualcosa ci separi da Cristo. Dobbiamo imparare gli inni del cielo, così che quando le nostre lotte saranno finite, ci uniremo ai canti celesti nella città di Dio. Canteremo alla lode e alla gloria di Colui che siede sul trono e all'Agnello nei secoli dei secoli. Certo, incontreremo l'opposizione, saremo odiati da tutti gli uomini per amore di Cristo. Satana farà di tutto per minare l'influenza di Cristo in noi, m noi non dovremmo permetterlo... Il nostro tempo non dovrebbe essere occupato solo con le cose di natura temporale, ma prevalentemente relative alla causa di Dio e Gesù Cristo, Colui che ha versato il sangue per noi. Dobbiamo essere in comunione con Lui ogni giorno per sconfiggere le battaglie e mantenere una vita di fede sincera. Affidiamoci totalmente a Cristo, perché solo così saremo in grado di respingere il nemico e ottenere una vittoria gloriosa. L'apostolo Paolo ci esorta dicendo: "Non gettate via dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa". Ebrei 10:35 E ancora: "Il giusto vivrà per fede". Ebrei 10:38 Quando sentiamo la minima inclinazione a entrare in comunione con Gesù, allora non cessiamo di pregare, perché così facendo spezzeremo il laccio di Satana e le nubi delle tenebre scompariranno e potremo realizzare la dolce presenza di Gesù. Historical Sketches, 145,146 CIF 379 3 Possiamo già provare la gioia della comunione con il Cristo, essere illuminati dal suo amore e confortati dalla sua presenza. Ogni occasione ci può avvicinare a Gesù, al regno della pace e farci sentire più profondamente il suo amore. Non rinunciamo ad avere fiducia, ma crediamo sempre più fermamente alle promesse divine, perché l'Eterno, che fin qui ci ha protetti (cfr. 1 Samuele 7:12), ci sosterrà sino alla fine. Richiamiamo alla nostra mente ciò che il Signore ha fatto per consolarci e liberarci dal nemico, ricordiamo la misericordia e l'attenzione che Dio ha dimostrato per noi, le lacrime asciugate, i dolori leniti, le preoccupazioni e i timori allontanati, le necessità a cui ha provveduto, le benedizioni che abbiamo ricevuto, perché pensare a tutto questo ci incoraggia per affrontare le difficoltà future. SC 125 CIF 379 4 Quindi, siccome non c'è mai stato un tempo in cui Dio non ci fosse, così sicuramente non c'è mai stato un momento in cui non era la gioia della mente eterna manifestare la Sua grazia all'umanità The SDA Bible Commentary, Ellen G. White Comments, vol. 7, p. 934 ------------------------Il primo e il secondo avvento, 25 dicembre CIF 380 1 Così Cristo fu sacrificato una volta per togliere i peccati di molte persone; e apparirà una seconda volta, non essere peccato, ma portare la salvezza a coloro che lo stanno aspettando. Ebrei 9:28 CIF 380 2 Al primo avvento di Cristo. . . gli angeli del cielo non avrebbero mai trattenuto per sé stessi l'evento della nascita del Figlio di Dio... Questa nascita, così poco preparata sulla terra, fu celebrata nelle corti celesti a favore dell'uomo. Mentre i pastori sulle colline di Betlemme osservavano le loro greggi di notte, "un angelo del Signore si presentò loro e la gloria del Signore risplendette intorno a loro..." Luca 2:9 I capi d'Israele professavano di conoscere profezie, eppure le loro idee riguardo alla venuta del Messia erano del tutto false. Palesemente sono stati ingannati da Satana. Le stesse glorie e gli stessi eventi meravigliosi che sono state riversate alla prima venuta di Cristo, saranno riversate anche alla seconda Sua venuta. Pertanto, quando Egli venne, su questa terra, gli Israeliti non erano preparati per riceverlo... CIF 380 3 Tra il primo e il secondo avvento di Cristo si vedrà un meraviglioso contrasto. Nessun linguaggio umano potrà mai esprimere le scene della seconda venuta del Figlio dell'uomo sulle nuvole del cielo. Egli verrà con la stessa gloria del Padre e dei santi angeli. La Sua veste sarà piena di luce, la stessa che indossa dall'eternità. Egli sarà accompagnato da diecimila volte diecimila di esseri celesti. Il suono della tromba e la voce di Cristo penetreranno nel sepolcro e apriranno le orecchie dei morti che dormono nelle tombe, ed essi resusciteranno... In quest'epoca viviamo in mezzo ai gravi pericoli. Le scene del conflitto si stanno accavallando e affrettando, e di conseguenza il giorno del Signore si avvicina sempre di più. E noi, siamo preparati a questo giorno? Ogni azione sia grande o piccola, deve sarà esaminata scrupolosamente. Quello che è stato considerato banale, rimarrà come tale. I due soldi della vedova saranno riconosciuti. Un bicchiere d'acqua offerto, la visita in prigione, un affamato che è stato sfamato -- ognuno riceverà la propria ricompensa... La testa del serpente sarà presto schiacciata. Il glorioso memoriale del meraviglioso potere di Dio sarà presto riportato al suo giusto posto. Allora il paradiso perduto diventerà un paradiso restaurato, e ll piano di Dio per la redenzione dell'uomo sarà completo. Il figlio dell'uomo donerà ai giusti la corona della vita eterna, e i salvati "lo serviranno giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono dimorerà tra di loro". Apocalisse 7:15 RH, Sept. 5, 1899 ------------------------Dio non dimenticherà i Suoi figli, 26 dicembre CIF 381 1 Chi tocca voi tocca la pupilla del suo occhio. Zaccaria 2:8 CIF 381 2 Solo coloro che studiano con cura le Scritture e amano la verità saranno protetti contro il grande inganno che sedurrà il mondo. Grazie alla testimonianza biblica, essi riconosceranno il seduttore nonostante il suo travestimento. L'ora della prova scoccherà per tutti e il vaglio della tentazione permetterà di riconoscere il vero cristiano. Oggi il popolo di Dio è così legato alla sua Parola, da non credere neppure alla testimonianza dei propri sensi? In quel momento così difficile, saprà attenersi alla Bibbia e alla Bibbia soltanto? Satana farà tutto il possibile per impedire al popolo di Dio di prepararsi per poter resistere in quel giorno. Egli farà di tutto per ostacolargli il cammino, per attirarlo con i miraggi dei beni terreni, impegnandolo in tante attività affinché provi l'angoscia delle preoccupazioni della vita e il giorno della prova sopraggiunga improvviso e inatteso come un ladro. Quando i vari governi del mondo cristiano avranno emanato contro gli osservatori dei comandamenti un decreto che li priverà della protezione del governo per consegnarli nelle mani dei loro nemici, il popolo di Dio fuggirà dalle città e dai villaggi, si riunirà in gruppi e andrà ad abitare nei luoghi più solitari e più remoti. Molti troveranno rifugio sulle montagne. Come i cristiani delle valli valdesi, sceglieranno i luoghi elevati della terra come loro santuari e ringrazieranno Dio per le "rocche fortificate". Isaia 33:16. Ma molti, di ogni nazione e di ogni classe, ricchi e poveri, piccoli e grandi, bianchi e neri saranno ridotti nella più ingiusta e crudele schiavitù. Gli eletti di Dio vivranno giorni particolarmente duri chiusi in carcere, in attesa della morte; alcuni sembreranno destinati a morire di fame in oscure e fetide celle dove nessun orecchio umano ode i loro gemiti, dove nessuno porge loro aiuto. Il Signore dimenticherà il suo popolo in quell'ora così tragica? Dimenticò forse il fedele Noè quando il castigo si abbatté sul mondo? Dimenticò Lot quando il fuoco scese dal cielo per consumare le città della pianura? Dimenticò Giuseppe circondato dai pagani in Egitto? Dimenticò Elia quando Izebel lo minacciava della stessa sorte subita dai profeti di Baal? Dimenticò Geremia nell'oscuro e fangoso pozzo che gli serviva da prigione? Dimenticò i tre giovani coraggiosi nella fornace ardente? Dimenticò Daniele gettato nella fossa dei leoni? CIF 381 3 Anche se i nemici getteranno in carcere i figli di Dio, le mura della prigione non potranno impedire loro di comunicare con il Cristo. Colui che vede ogni loro debolezza, che conosce ogni loro prova è superiore alle potenze terrene. Gli angeli si avvicineranno a loro e porteranno in quelle celle la luce e la pace del cielo. Il carcere diventerà un palazzo perché in esso abita chi è ricco nella fede e le mura oscure saranno illuminate dalla luce del cielo, come lo furono quelle del carcere di Filippi dove Paolo e Sila, a mezzanotte, pregavano e cantavano le lodi di Dio. GC 632,633 ------------------------Pronti per la traslazione, 27 dicembre CIF 382 1 Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. 1 Giovanni 5:4 CIF 382 2 Dio guida il Suo popolo passo dopo passo manifestando loro il Suo amore. Alcuni, mentre resistono su un punto, cadono su un altro. Tutti coloro che si sentono forti nel Signore, se non vogliono essere "vomitati dalla bocca del Signore", dovrebbero aiutare a rialzare i più deboli. "Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca". Apocalisse 3:16 L'angelo disse: "DIO farà venire in giudizio ogni opera, anche tutto ciò che è nascosto, sia bene o male". Alcuni sono disposti a sopportare le prove fino a un certo punto, ma quando Dio tocca i loro idoli, allora essi indietreggiano. A questo punto possono vedere con molta chiarezza come si sono allontanati da Gesù. Per loro è molto più importante elevare i loro idoli anziché lo stesso Gesù Cristo. Tutti gli individui dovranno essere testati durante la loro vita per vedere se sono pronti a sacrificare i loro idoli e accettare i consigli del Testimone Verace... Coloro che riescono sopportare ogni prova e la superano, è perché hanno ascoltato i consigli del Testimone Verace e di conseguenza riceveranno l'ultima pioggia e saranno pronti per il cielo. CIF 382 3 In questo mondo, e in questi ultimi tempi, le persone mostreranno quale potere influenza i loro cuori e controlla le loro azioni. Se il potere della verità divina li porterà alle buone azioni, allora saranno resi nobili e generosi, esattamente come è il divino Salvatore. Ma se gli angeli malvagi controllano il cuore, questo cuore sarà visto in tutto altro modo. In tal caso il frutto sarà egoismo, bramosia, orgoglio e passioni malvagie. "Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente malato; chi lo può conoscere"? Geremia 17:9 I professori di religione non sono disposti a esaminare attentamente se stessi per vedere se sono nella fede: ed è un fatto spaventoso che molti si appoggiano a una falsa speranza... Sembrano credere che una professione della verità li salverà. Quando confesseranno i propri peccati che Dio odia, Gesù verrà e rimarrà con loro e loro con Lui. Solo allora potranno attingere forza divina da Gesù; solo allora potranno crescere in Lui, e saranno capaci di dire con santo trionfo: "Ma ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo". 1 Corinzi 15:571T, pp. 187,188 CIF 382 4 Il terzo angelo sta guidando un popolo passo dopo passo, sempre più in alto. Ad ogni passo tutti saranno messi alla prova. Ibid., 190.. ------------------------Il tocco finale dell'immortalità, 28 dicembre CIF 383 1 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. E chiunque ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli è puro. 1 Giovanni 3:2,3 CIF 383 2 Attraverso lo sforzo personale unito alla preghiera della fede, l'anima è ammaestrata. Giorno dopo giorno il carattere migliora a somiglianza di Cristo; e infine, invece di indulgere nell'egoismo e di essere trascinato in una conversazione futile e insignificante, l'uomo è padrone dei suoi pensieri e parole. Volendo superare abitudini che sono state trascurate a lungo, ciò può creare un conflitto, ma possiamo vincerli mediante la grazia di Cristo. In ogni circostanza Egli ci invita a imparare da Lui. Egli vorrebbe che esercitassimo l'autocontrollo e che fossimo perfetti nel carattere, facendo ciò che gli è gradito. Il Suo motto è: "Voi li riconoscerete dai loro frutti". Matteo 7:16 Se siamo fedeli ai suggerimenti dello Spirito di Dio, cammineremmo in grazia, finché non riceveremo il tocco finale dell'immortalità. "Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando Egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come Egli è". 1 Giovanni 3:2... Può qualunque promozione terrena conferire onore pari a questa: essere figli di Dio, figli del Re celeste, membri della famiglia reale? L'uomo, può egli ambire l'onore che il suo simile finito può conferirgli? Ma a cosa servirà? I nobili della terra non sono che uomini; muoiono e tornano in polvere; non c'è soddisfazione duratura nella loro lode e onore. Mentre l'onore che viene da Dio è duraturo. Essere eredi di Dio e coeredi con Cristo, ci dà il diritto di ricevere le ricchezze imprevedibili -- tesori di tale valore che in confronto all'oro e all'argento, alle gemme e alle pietre preziose della terra, sprofondano nell'insignificanza. "Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d'uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano". 1 Corinzi 2:9 Dobbiamo avere una fede semplice; abbiamo bisogno di imparare l'arte di fidarci del nostro migliore Amico. Sebbene non lo vediamo, Gesù ci sta proteggendo con tenera compassione; Egli con il Suo tocco cura le nostre infermità. Nessuno, nel suo grande bisogno ha mai guardato a Lui con fede ed è rimasto deluso... Il cristiano è... l'uomo più felice del mondo. Si sente sicuro, poiché confida in Gesù e gode della Sua assistenza. La sua difesa è: "Il mio scudo è in DIO, che salva quelli che sono retti di cuore". Salmo 7:10 Fissiamo quindi la nostra mente senza indugiare su Cristo e sulle cose celesti, ricordando che solo guardando a Lui possiamo essere trasformati a Sua immagine. Abbiate fede in Dio. RH, June 10, 1884 ------------------------La tunica della giustizia di Cristo, 29 dicembre CIF 384 1 E le è stato dato di essere vestita di lino finissimo, puro e risplendente, poiché il lino finissimo sono le opere giuste dei santi. Apocalisse 19:8 CIF 384 2 I fedeli che sono in comunione con Dio, non cesseranno mai di pregare. Essi stessi non si rendono nemmeno conto in quale straordinario modo sono protetti dagli angeli che gli sono vicini e che li proteggono dalle tenebre. Mentre il popolo di Dio nella loro afflizione si rivolge a Dio per cercare aiuto, Egli dice: "Toglietegli di dosso quelle vesti sudicie"! Guarda, ho fatto scomparire da te la tua iniquità e ti farò indossare abiti magnifici". Zaccaria 3:4 La veste immacolata della giustizia di Cristo è posta sui figli di Dio provati, tentati, ma fedeli. I rimanenti del Signore saranno rivestiti con abiti gloriosi... non indosseranno mai più abiti incontaminati dalla corruzione del mondo. I loro nomi saranno conservati nel libro della vita dell'Agnello, iscritti tra i fedeli di tutte le età. Essi hanno resistito alle astuzie del nemico; sono rimasti sempre fedeli e leali a Dio. I loro peccati sono stati perdonati ed eliminati. Nel cielo li aspetta una meravigliosa corona da vincitori, e diventeranno come re e sacerdoti di Dio. Mentre Satana incalza con le sue accuse e cerca di distruggere i santi, gli angeli invisibili mettono su di loro un sigillo dell'Iddio vivente. I salvati avranno il loro posto sul Monte Sion accanto all'Agnello, con il nome del Padre scritto sulla loro fronte. Intoneranno inni davanti al trono che nessun uomo ha potuto imparare a parte i centoquarantaquattro mila, che sono stati riscattati dalla terra. "Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne; sono, infatti, vergini. Essi sono quelli che seguono l'Agnello, dovunque egli va; essi sono stati riscattati fra gli uomini, per essere primizie a Dio e all'Agnello. Sulla loro bocca non è stata trovata menzogna, perché sono irreprensibili davanti al trono di Dio". Apocalisse 14:4 a questo punto l'angelo aggiunge ancora: "Ascolta dunque, o Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che siedono davanti a te, perché essi sono uomini di presagio. Ecco, io faccio venire il mio servo, il Germoglio". Zaccaria 3:8 CIF 384 3 Cristo è stato rivelato come il Redentore e il Liberatore del Suo popolo. Ora il rimanente, " uomini di presagio", Zaccaria 3:8 danno luogo alla gioia e all'onore alla presenza di Dio e dell'Agnello. "In quel giorno il germoglio dell'Eterno sarà tutto splendore e gloria, e il frutto della terra sarà l'orgoglio e l'ornamento per gli scampati d'Israele. Ed avverrà che chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo, cioè chiunque in Gerusalemme sarà iscritto tra i vivi". Isaia 4:2,3 5T 475,476 ------------------------La scuola nell'eternità, 30 dicembre CIF 385 1 facendoci conoscere il mistero della sua volontà secondo il suo beneplacito, che egli aveva determinato in se stesso, per raccogliere nella dispensazione del compimento dei tempi sotto un sol capo, in Cristo, tutte le cose, tanto quelle che sono nei cieli come quelle che sono sulla terra. Efesini 1:9,10 CIF 385 2 Avvicinandoci alla fine della storia di questo mondo, dovremo soffermarci maggiormente a prestare particolare attenzione alle profezie relative agli ultimi giorni. L'ultimo libro del Novo Testamento, in particolare, è carico di verità che bisogna assolutamente cercare di comprendere. Satana ha accecato la mente di molti al punto che, con grande piacere, ricorrono a qualunque pretesto pur di non approfondire l'Apocalisse. In questo libro, Cristo, tramite il suo servo Giovanni, ci parla degli avvenimenti degli ultimi giorni e dichiara: "Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino". Apocalisse 1:3 "Questa è la vita eterna", disse Cristo, "che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo". Giovanni 17:3 Come mai non ci rendiamo conto del valore di questa conoscenza? Dandoci la Sua Parola, Dio ci ha messo a disposizione tutte le verità essenziali per la nostra salvezza. Migliaia di persone hanno attinto forze da questa sorgente di vita senza che le sue riserve diminuissero. Migliaia di persone hanno messo il Signore al primo posto e contemplandolo sono stati trasformati a Sua immagine. Il loro spirito si accende quando parlano del suo carattere e rendono testimonianza di ciò che Cristo significa per loro e di ciò che loro rappresentano per Cristo. Eppure, neanche questi credenti hanno esaurito questi temi sacri e gloriosi: i misteri della salvezza sono talmente profondi che rimangono aperti alla ricerca di ognuno. Ogni volta che si medita sulla vita di cristo e sulla natura della sua missione è come se raggi di luce illuminassero sempre più chiaramente ogni sforzo di approfondimento della verità. In ogni ricerca scopriremo qualcosa di più profondo e interessante che prima ci era sfuggito. Il tema è inesauribile: l'incarnazione di cristo, il suo sacrificio espiatorio e l'opera di mediazione rimarranno oggetto di studio fino alla fine dei tempi. E contemplando il cielo immenso dall'alto dei suoi anni, lo studioso della Bibbia potrà affermare: "grande è il mistero della pietà". 1 Timoteo 3:16 Nell'eternità potremo ulteriormente approfondire quanto abbiamo già ricevuto su questa terra. I temi della salvezza riempiranno il cuore, la mente e la bocca dei redenti per sempre. Comprenderanno appieno le verità che Cristo desiderava rivelare ai suoi discepoli ma che essi non capirono per mancanza di fede. Una luce sempre nuova illuminerà la perfezione e la gloria di Cristo. il padrone di casa fedele trarre da suo tesoro, di eternità in eternità, cose vecchie e cose nuove. COL 133,134 ------------------------Partecipi della gloria di Cristo, 31 dicembre CIF 386 1 Ecco, questo è il nostro DIO: in lui abbiamo sperato ed egli ci salverà. Questo è l'Eterno in cui abbiamo sperato; esultiamo e rallegriamoci nella sua salvezza! Isaia 25:9 CIF 386 2 Gesù sta per ritornare. Lui non verrà per prestare attenzione alle nostre debolezze o ai nostri peccati o per darci il Suo perdono. Il caso di tutti sarà già deciso o per la vita e per la morte. Coloro che hanno vissuto nel peccato resteranno sempre peccatori; chi ha confessato i suoi peccati a Gesù nel santuario, l'hanno reso loro Amico, sono felici di vederlo, avranno ottenuto il Suo perdono. E poiché sono stati purificati perché hanno "obbedito alla verità", rimarranno puri e santi per sempre. Gesù apparirà nella stessa maniera com'è asceso al cielo, però, ora, con uno splendore ancora più grande. Verrà con la gloria del Padre e tutti i santi angeli per prendere tutti quelli che l'hanno accettato. Ora, invece della crudele corona di spine che trapassava la Sua santa fronte, avrà una corona di gloria. Non apparirà come l'uomo di dolori, perché il Suo volto risplenderà più del sole di mezzogiorno. Non indosserà una semplice veste senza cuciture, ma un indumento più bianco della neve, di una luminosità abbagliante. Gesù sta per ritornare! Non per regnare come principe temporale. Risveglierà i giusti che dormono, e i santi viventi insieme con quelli che sono stati risvegliati, rivestiranno una gloriosa immortalità per portarli in cielo. Il loro nuovo regno non avrà mai fine. Coloro che hanno pazientemente aspettato Gesù saranno fatti a Sua immagine. Alla vista di un solo angelo del cielo la guardia romana non resistette alla sua vista, coloro che sono impreparati o empi, come potranno sopportare la vista di Gesù nella gloria di Suo Padre e miriadi di angeli che lo accompagnano? Come i peccatori potranno sopportare una tale visione? "E i re della terra, i grandi, i ricchi, i capitani, i potenti, ogni schiavo ed ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e fra le rocce dei monti e supplicheranno disperati: cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello. Apocalisse 6:15,16 Allora, prepariamoci con diligenza per incontrare Gesù, affinché quando Egli apparirà potremo dire con gioia: "Ecco, questo è il nostro DIO: in lui abbiamo sperato ed egli ci salverà. Questo è l'Eterno in cui abbiamo sperato; esultiamo e rallegriamoci nella sua salvezza! Isaia 25:9 Youth's Instructor, April 1854 CIF 386 3 Nessuno, che ami veramente Gesù, sarà dispiaciuto nel vederlo. E mentre il Suo ritorno si avvicina sempre di più, i Suoi veri amici guarderanno avanti con gioiosa speranza, e cercheranno di prepararsi per vedere Colui che amano, e che è morto per redimerli. Ibid.