La mia vita oggi

17 dicembre

Si mangerà dall'albero della vita

[ ÀUDIO ]

E in mezzo alla piazza della città e da una parte e dall'altra del fiume si trovava l'albero della vita, che fa dodici frutti e che porta il suo frutto ogni mese; e le foglie dell'albero sono per la guarigione delle nazioni. Apoc. 22:2

Là vedemmo l'albero della vita e il trono di Dio. Dal trono usciva un fiume d'acqua pura e sui lati del fiume c'era l'albero della vita... I suoi rami si piegavano fino a noi, ed i suoi frutti risplendevano: sembravano d'oro e d'argento. EW 17

Il frutto dell'albero della vita nel giardino dell'Eden possedeva virtù soprannaturali. Mangiare quel frutto significava vivere per sempre. Il suo frutto era l'antidoto alla morte. Le sue foglie mantenevano in vita e davano l'immortalità... Dopo l'ingresso del peccato, l'albero della vita fu trapiantato in cielo. 8T, 288

I santi redenti, che hanno amato Dio ed hanno osservato i Suoi comandamenti sulla terra, entreranno attraverso le porte della città e avranno diritto all'albero della vita. Mangeranno liberamente il frutto come fecero i nostri progenitori prima della loro caduta. Le foglie di quell'albero grande e immortale serviranno per la guarigione delle nazioni. Tutta la tristezza svanirà. Malattia, dolore e morte non ci saranno mai più, perché le foglie dell'albero della vita li avranno guariti.

Gesù, vedendo il travaglio della Sua anima, sarà soddisfatto quando i redenti, che sono stati sottoposti a dolore, fatica e afflizioni, che hanno pianto sotto la maledizione, ora sono raccolti attorno all'albero della vita per mangiare il suo frutto immortale, che i nostri primi genitori, peccando, avevano perduto. Non ci sarà alcun pericolo di perdere il diritto all'albero della vita, perché colui che ha indotto i nostri primi genitori a peccare, sarà distrutto dalla morte seconda. YI, Oct. 1852

Sull'albero della vita c'era un frutto, il più bello di tutti, che i santi potevano mangiare liberamente... le espressioni più raffinate sono insufficienti per descrivere la gloria del cielo e le profondità incomparabili dell'amore del Salvatore. EW 289