Messaggio ai giovani

Capitolo 28

Come diventare forti interiormente

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Il Cristo ha fatto il possibile perché potessimo essere forti. Ci ha inviato lo Spirito Santo, il cui compito è rammentarci tutte le promesse che ci ha fatto, perché potessimo ricevere la pace e la dolcezza del perdono. Se il nostro sguardo rimane concentrato sul Salvatore e confidiamo nella sua potenza, una sensazione di sicurezza pervaderà il nostro cuore, perché la giustizia del Cristo diventerà la nostra giustizia...

Se parliamo delle nostre incapacità, disonoriamo il Cristo. Invece di concentrarci su noi stessi, guardiamo costantemente verso Gesù. In questo modo ogni giorno saremo sempre più simili a lui, sempre più disposti a parlare con lui, pronti ad accettare il suo amore, il suo aiuto e ricevere le benedizioni che ci offre.

Grazie alla sua potenza, diventeremo più forti e saremo in grado di aiutare chi ci sta intorno nella misura in cui vivremo in comunione con lui. Se facessimo tutto quello che il Signore desidera da noi, il nostro cuore vibrerebbe come le arpe sacre, le cui corde cantano la lode e il ringraziamento al Redentore inviato da Dio per eliminare il peccato dal mondo...

Contemplare la sua gloria

Quando le tentazioni vi assalgono, come sicuramente vi accadrà, quando il dubbio e le preoccupazioni vi assillano, quando vi sentite stressati e scoraggiati e state per lasciarvi andare alla disperazione, guardate nella direzione in cui l'ultima volta scorgeste la luce con l'occhio della fede. L'oscurità che vi avvolge verrà dissipata dai raggi splendenti della gloria di Dio. Quando il peccato lotta per avere la supremazia nel vostro cuore, opprimendo la coscienza, quando lo scetticismo offusca la mente, rivolgetevi al Salvatore. La sua grazia è sufficiente per vincere il peccato. Egli ci perdonerà e saremo felici...

Non soffermiamoci più sulla nostra incapacità e sulle nostre debolezze. Dimentichiamo il passato e incamminiamoci sulla via che porta al cielo. Non perdiamo nessuna occasione per renderci utili al servizio di Dio. Come un filo d'oro, la perfezione caratterizzerà la nostra esistenza e gli angeli, ammirando la nostra consacrazione, evocheranno la promessa: "I superstiti saranno più rari dell'oro puro". Isaia 13:12. Nel cielo c'è gioia quando un essere umano debole e imperfetto si affida a Gesù per vivere come visse lui stesso. -- The Review and Herald, 1 ottobre 1908.

Dal pentimento nasce la gioia

Dio ha stabilito delle condizioni per essere salvati. Il peccatore pentito che è disposto a umiliarsi e a portare la sua croce, troverà il conforto e la pace. Al pensiero che Gesù venne umiliato e si sacrificò, come nessun uomo sarà chiamato a fare, dobbiamo dissipare ogni dubbio che ci assale. La felicità per eccellenza scaturisce da un sincero pentimento nei confronti di Dio per aver trasgredito la sua legge e dalla fede in Gesù Cristo quale Redentore e Avvocato dei peccatori. -- The Signs of the Times, 4 marzo 1880.