Messaggio ai giovani

Capitolo 35

Autodisciplina

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"Chi è paziente è più di un eroe, chi domina se stesso è più di un conquistatore". Proverbi 16:32. Egli ha conquistato se stesso, il nemico più forte che l'uomo deve affrontare.

La prova più evidente del carattere nobile di un cristiano è l'autocontrollo. Colui che riesce a rimanere impassibile in mezzo a una pioggia di insulti è un eroe di Dio. Educare il nostro spirito significa imporsi una disciplina, opporsi al male, misurare ogni parola e ogni azione in base al metro della giustizia di Dio. Colui che ha imparato ad autocontrollarsi supererà il disprezzo, i rifiuti e i fastidi a cui è esposto quotidianamente e lo sconforto che ne deriva.

Dio desidera che la forza della ragione, santificata e controllata dalla grazia divina, possa esercitare un influsso nella vita delle persone. Colui che riesce a dominarsi otterrà questa forza.

Il potere dell'autocontrollo

Negli anni dell'infanzia e della giovinezza il carattere è estremamente impressionabile. È in questi anni che si deve coltivare l'autocontrollo. Le relazioni familiari e i dialoghi a tavola esercitano sui giovani un influsso i cui effetti risultano eterni. Più di qualsiasi inclinazione naturale, le abitudini che si adottano nei primi anni saranno decisive per stabilire se il giovane sarà un vincente o un perdente nella battaglia della vita.

Per quanto riguarda l'uso del linguaggio, sia i giovani sia gli anziani sono estremamente propensi a giustificarsi per il loro modo di parlare avventato e impaziente. Essi pensano che sia sufficiente invocare la scusa: "È stato più forte di me, non pensavo a quello che dicevo". Ma la parola di Dio non è dello stesso avviso: "Hai mai visto un uomo che ha sempre fretta di parlare? Uno stupido dà più affidamento". Proverbi 29:20. "Città indifesa e senza mura è l'uomo che non sa dominarsi". Proverbi 25:28.

La maggior parte dei problemi della vita, le angosce e le tensioni sono il frutto di un carattere irritabile. A volte, per delle parole pronunciate in modo avventato e istintivo, in un attimo si può fare tanto di quel male che un'intera vita di pentimento non è in grado di porvi rimedio. Quanti cuori feriti, quanti amici persi per strada, quante vite spezzate per colpa di alcune parole dure e inopportune pronunciate da persone che avrebbero potuto fare tanto bene!

Il superlavoro porta, a volte, a perdere il controllo di sé. Ma il Signore non ci obbliga mai a intraprendere lavori complessi e stressanti. Molti si accollano impegni gravosi che il nostro Padre misericordioso non ha mai affidato loro. Incombenze che lui non ha mai assegnato si accumulano una dopo l'altra con un ritmo frenetico. Dio vuole farci capire che non glorifichiamo il suo nome quando ci assumiamo così tanti pesi. In questo modo abusiamo delle nostre forze indebolendo il nostro spirito e la nostra mente e diventando irascibili, nervosi e brontoloni. Dobbiamo gestire soltanto le responsabilità che il Signore ci affida. Dobbiamo avere fiducia in lui e coltivare nel nostro cuore la purezza, la dolcezza e la solidarietà.

Dominare lo Spirito

C'è una forza meravigliosa nel silenzio. Quando vi rivolgono delle parole dure, non pensate a una ritorsione. Le parole pronunciate contro qualcuno che è arrabbiato hanno spesso l'effetto di una frustata che manda su tutte le furie. Ma la rabbia che viene affrontata con il silenzio si smorza molto velocemente. Il cristiano deve tenere a freno la lingua, imponendosi fermamente di non ricorrere a parole dure e azzardate. Se riesce a frenare la sua lingua supererà ogni prova di pazienza che sarà chiamato a sostenere.

L'uomo, da solo, non è in grado di dominare il suo spirito. Grazie al Cristo, però, può acquisire l'autocontrollo. Con le sue forze ha la possibilità di sottoporre i pensieri e le parole alla volontà di Dio. La religione del Cristo sottomette le emozioni al controllo della ragione e tiene a freno la lingua. Il suo influsso modera il carattere impetuoso e riempie il cuore di pazienza e gentilezza.

Rimanete uniti a colui che detiene ogni potere sia in cielo sia in terra. Anche se non riuscite sempre a essere calmi e pazienti, non dovete desistere. Decidete di nuovo, questa volta con più fermezza, di essere pazienti nonostante le provocazioni e non distogliete nemmeno per un istante lo sguardo dal vostro Esempio divino. -- The Review and Herald, 31 ottobre 1907.

Nessuna scusa per il peccato

Nessuna tentazione deve essere considerata come una scusa per poter peccare. Satana esulta quando coloro che dicono di essere cristiani cercano di giustificare i loro difetti. Sono proprio queste scuse che portano a peccare.

Ogni figlio di Dio che si pente e crede può conseguire un carattere puro e condurre una vita simile a quella del Cristo. -- The Desire of Ages, 311.