Messaggio ai giovani

Capitolo 101

"Onora l'Eterno con i tuoi beni"

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"...Tu, quanto devi al mio padrone?" Luca 16:5. Abbiamo il coraggio di accettare le benedizioni di Dio senza restituirgli niente in cambio, neppure la nostra decima, la parte che lui ha riservato per sé? È diventata un'abitudine utilizzare a proprio vantaggio tutto ciò che dovrebbe essere offerto agli altri. Continueremo a ricevere i favori divini con indifferenza, senza contraccambiare con il nostro amore

Cari giovani, non desiderate diventare missionari per il Signore? Perché non imparate a mettere in pratica, come non avete mai provato a fare, la preziosa lezione che consiste nel presentare dei doni al Signore arricchendo il suo tesoro con ciò che lui vi ha concesso gratuitamente? Qualunque cosa abbiate ricevuto, accantonatene una parte da restituire a Dio come segno della vostra gratitudine. Inoltre, riservate una parte del vostro denaro per il lavoro missionario da svolgere nel proprio paese o all'estero.

Tesori in cielo

Dobbiamo avere a cuore l'opera di Dio. Il messaggio della verità, che è stato una fonte di benedizioni per una famiglia, lo sarà anche per altre famiglie, se i genitori e i ragazzi lo trasmetteranno ad altri. Ma, come ha dichiarato il Signore, la maledizione sostituirà la benedizione di Dio se le benedizioni divine, concesse con tanta generosità, verranno utilizzate per soddisfare l'egoismo anziché realizzare obiettivi elevati. Dio desidera avere la priorità su ogni altra esigenza. Ci sono i poveri e i bisognosi di cui prendersi cura. Questo non va mai dimenticato, costi quel che costi.

"...Perché ci sia sempre del cibo di riserva..." Malachia 3:10. Dobbiamo essere moderati in ogni cosa: nel mangiare, nel bere, nel vestire, nel costruire e nell'arredare la nostra casa. Dobbiamo preoccuparci scrupolosamente di restituire a Dio ciò che gli appartiene, non solo sotto forma di decime, ma anche, per quanto ci è possibile, in doni e offerte. Molte persone potrebbero accumulare tesori in cielo, alimentando quello del Signore con la parte che lui ci chiede, oltre che con doni e offerte.

Coloro che vogliono sapere sinceramente che cosa si aspetta Dio da loro, per quanto riguarda i beni che essi possiedono, devono studiare a fondo l'Antico Testamento e scoprire che cosa il Cristo, guida invisibile d'Israele nel suo lungo pellegrinaggio nel deserto, ha detto di fare da questo punto di vista. Dobbiamo scegliere di affrontare inconvenienti o difficoltà piuttosto che derubare Dio di ciò che gli spetta. Chi legge la Bibbia e crede in essa, conosce bene il significato dell'espressione: "Così dice l'Eterno".

Nessuna scusa

Nel giorno in cui ogni individuo verrà giudicato in base alle azioni compiute, tutte le scuse che l'egoismo ci suggerisce per trattenerci la decima del Signore, i doni e le offerte si dissolveranno come rugiada alla luce del sole. Se in quel momento non fosse troppo tardi, quante persone sarebbero felici di tornare indietro e cambiare il loro atteggiamento! Purtroppo però sarà troppo tardi per modificare l'operato di coloro che hanno derubato Dio settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno. La loro sorte verrà stabilita irreversibilmente...

L'egoismo è un male mortale. L'amor proprio e l'indifferenza nei confronti degli accordi presi tra Dio e l'uomo, il rifiuto di agire come suoi amministratori fedeli hanno attirato su di loro la maledizione divina, come egli aveva annunciato. Queste persone si sono allontanate da Dio. Con l'esempio e i discorsi che facevano, hanno incoraggiato altri a ignorare i chiari comandamenti di Dio e, per questo, non hanno ricevuto le sue benedizioni.

La decima

Il Signore è stato esplicito: "La decima parte delle vostre entrate è mia. I vostri doni e le vostre offerte devono alimentare il mio tesoro, per lo sviluppo della mia opera, perché i pastori possano presentare il messaggio delle Scritture a coloro che vivono nelle tenebre". Qualcuno di voi è disposto a correre il rischio di negare a Dio la sua parte, agendo come il servitore infedele che nascose sotto terra il denaro del suo Signore?

Cercheremo, come fece lui, di giustificare la nostra infedeltà lamentandoci di Dio e dicendo: "...Signore, io sapevo che sei un uomo duro, che raccogli anche dove non hai seminato e che fai vendemmia dove non hai coltivato. Ho avuto paura, e allora sono andato a nascondere i tuoi soldi sotto terra. Ecco, te li restituisco"? Matteo 25:24, 25. Non sceglieremo, piuttosto, di presentare le nostre offerte di riconoscenza a Dio? -- The Youth's Instructor, 26 agosto 1897.