------------------------Contemplare la vita di Cristo CC 3 1 Introduzione CC 4 1 Nota sull'autrice CC 12 1 Cristo uno con il Padre, 1 gennaio CC 13 1 Un Maestro mandato da Dio, 2 gennaio CC 14 1 Cristo si è sacrificato per noi, 3 gennaio CC 15 1 Cristo fornisce all'uomo l'acqua viva, 4 gennaio CC 16 1 Compassione di Cristo senza limiti, 5 gennaio CC 17 1 Cambiati alla Sua immagine, 6 gennaio CC 18 1 Cristo attira le anime fiduciose a Dio, 7 gennaio CC 19 1 Continua presenza di Cristo, 8 gennaio CC 20 1 Cristo morì a causa del peccato, 9 gennaio CC 21 1 L'immagine di Cristo, 10 gennaio CC 22 1 Cristo porta guarigione spirituale e fisica, 11 gennaio CC 23 1 Parole di Cristo espresse con la potenza, 12 gennaio CC 24 1 Cristo riconosce la dignità degli uomini, 13 gennaio CC 25 1 Cristo riconosce i diritti di tutti, 14 gennaio CC 26 1 Cristo non fa preferenze di persone, 15 gennaio CC 27 1 Cristo nostro esempio di cortesia, 16 gennaio CC 28 1 Cristo un esempio per la società, 17 gennaio CC 29 1 Testimoniare Spirito e potenza di Cristo, 18 gennaio CC 30 1 La rivelazione di Dio mediante la croce, 19 gennaio CC 31 1 Gloria di Cristo si riflette sopra le tenebre, 20 gennaio CC 32 1 Cristo esempio in tutto e per tutti, 21 gennaio CC 33 1 Cristo è la Verità, 22 gennaio CC 34 1 Cristo un perfetto esempio per tutti, 23 gennaio CC 35 1 Cristo il Principe della pace, 24 gennaio CC 36 1 Personalità di Dio rivelata in Cristo, 25 gennaio CC 37 1 Gesù è il nostro Esempio, 26 gennaio CC 38 1 Gesù un Modello per tutti, 27 gennaio CC 39 1 Cristo colma pensieri dei suoi discepoli, 28 gennaio CC 40 1 Cristo ha rivelato la ricchezza del cielo, 29 gennaio CC 41 1 L'opera dei seguaci di Cristo, 30 gennaio CC 42 1 Cristo la sorgente della grazia, 31 gennaio CC 43 1 La rivelazione del carattere di Dio e della Sua volontà, 1 febbraio CC 44 1 La legge di Dio è la base per la santificazione del carattere, 3 febbraio CC 45 1 Veri seguaci di Dio obbediscono alla Sua legge, 4 febbraio CC 46 0 La legge di Dio è immutabile, 5 febbraio CC 47 1 La legge di Dio è la legge di amore, 6 febbraio CC 48 1 Responsabilità individuale, 7 febbraio CC 49 1 Cristo è venuto per celebrare la sua legge, 8 febbraio CC 50 1 Come dobbiamo magnificare la legge, 9 febbraio CC 51 1 La legge come uno specchio rivela il peccato, 10 febbraio CC 52 1 La legge di Dio contro la legge umana, 11 febbraio CC 53 1 Nessun compromesso con il nemico, 12 febbraio CC 54 1 Dio rivela la Sua giustizia e il Suo amore, 13 febbraio CC 55 1 La verità deve essere praticata durante tutta la vita, 14 febbraio CC 56 1 L'autorità di Dio è eterna, 15 febbraio CC 57 1 Principi alla base della legge di Dio, 16 febbraio CC 58 1 Lo standard nella sentenza, 17 febbraio CC 59 1 Come si può osservare la legge, 18 febbraio CC 60 1 Essenza della legge di Dio, 19 febbraio CC 61 1 Lo studio del carattere di Cristo aiuta diventare come Lui, 20 febbraio CC 62 1 Vera beneficienza non è un compromesso col male, 21 febbraio CC 63 1 Spiritualità della legge, 22 febbraio CC 64 1 La promessa della nuova alleanza, 23 febbraio CC 65 1 Legge di Dio protezione contro il male, 24 febbraio CC 66 1 Ogni anima deve essere trattata con rispetto, 25 febbraio CC 67 1 Trasparenti come la luce del sole, 26 febbraio CC 68 1 La legge del perdono e dell'amore, 27 febbraio CC 69 1 Perfetta legge d'amore in noi, 28 febbraio CC 70 1 Giustificazione per fede, la nostra unica speranza, 1 marzo CC 71 1 Il peccatore pentito è accettato in Cristo, 2 marzo CC 72 1 Siamo completi in Cristo, 3 marzo CC 73 1 Il sangue di Cristo è stato versato per la nostra salvezza, 4 marzo CC 74 1 Camminare nella luce, 5 marzo CC 75 1 Fede senza opere è morta, 6 marzo CC 76 1 Santificazione continua durante tutta la vita, 7 marzo CC 77 1 Santificazione è il risultato di una vita di ubbidienza, 8 marzo CC 78 1 Concentrarsi sulla fede di Gesù, 9 marzo CC 79 1 Tempo di prova rivela la fede e amore, 10 marzo CC 80 1 Santificazione abbraccia tutto l'essere, 11 marzo CC 81 1 Daniele rimase fedele in qualunque situazione, 12 marzo CC 82 1 Vita santificata di Daniele, 13 marzo CC 83 1 Alla presenza dell'Infinito, 14 marzo CC 84 1 Tre ebrei mostrano la potenza di Dio, 15 marzo CC 85 1 Il re riconosce il Figlio di Dio, 16 marzo CC 86 1 Dio rispende alla fervente preghiera di Daniele, 17 marzo CC 87 1 Vera santificazione fa sentire l'uomo indegno, 18 marzo CC 88 1 Amore di Dio conduce al pentimento del peccatore, 19 marzo CC 89 1 Giovanni impara bene le lezioni di Gesù, 20 marzo CC 90 1 Discordie tra Giovanni e Giuda, 21 marzo CC 91 1 Stupendo amore di Dio, 22 marzo CC 92 1 Amore si mostra con disposizione all'obbedienza, 23 marzo CC 93 1 Santificazione mediante obbedienza e fede, 24 marzo CC 94 1 Paolo enfatizza santificazione, 25 marzo CC 95 1 Contemplare Gesù con gli occhi della fede, 26 marzo CC 96 1 Dio opera secondo il piano della crescita, 27 marzo CC 97 1 Santificazione mediante la Parola di Dio, 28 marzo CC 98 1 La necessità di consacrazione personale, 29 marzo CC 99 1 Senza Cristo non possiamo fare niente, 30 marzo CC 100 1 Uniti a Cristo, 31 marzo CC 101 1 Piano originale di Dio per comunicare con l'uomo, 1 aprile CC 102 1 Cristo offre la ricchezza dell'universo, 2 aprile CC 103 1 L'Io nascosto si rivela in Cristo, 3 aprile CC 104 1 Che cosa comporta arrendersi a Dio, 4 aprile CC 105 1 Amore di Cristo è una sorgente di felicità, 5 aprile CC 106 1 Frutti di giustizia, 6 aprile CC 107 1 La Parola di Dio è potente, 7 aprile CC 108 1 La Verità deve essere incisa nel cuore, 8 aprile CC 109 1 La Luce delle Scritture deve essere amata, 9 aprile CC 110 1 La Verità ci rende liberi, 10 aprile CC 111 1 Divinità vista nella Parola, 11 aprile CC 112 1 Incontro di Satana con le armi delle Scritture, 12 aprile CC 113 1 IL premio della ricerca, 13 aprile CC 114 1 Potere divino per mezzo della preghiera, 14 aprile CC 115 1 Sperare, vedere e pregare, 15 aprile CC 116 1 Potenza a prevalere Dio e agli uomini, 16 aprile CC 117 1 I credenti che pregano devono abbracciare il mondo, 17 aprile CC 118 1 Pregate in ogni momento e ovunque, 18 aprile CC 119 1 Fede opera mediante amore, 19 aprile CC 120 1 Per fede tutte le cose sono nostre, 20 aprile CC 121 1 Crescita della fede per eccellenza, 21 aprile CC 122 1 Fede è uno scudo per l'anima, 22 aprile CC 123 1 Fede conduce alla dimora regale, 23 aprile CC 124 1 Come ottenere la forza spirituale, 24 aprile CC 125 1 Spirito Santo rappresentante di Cristo, 25 aprile CC 126 1 Colmi dal potere dello Spirito Santo, 26 aprile CC 127 1 Non possiamo usare lo Spirito Santo, e lo Spirito che usa noi, 27 aprile CC 128 1 Lo Spirito Santo dono speciale di Cristo, 28 aprile CC 129 1 L'effetto dello Spirito su di noi, 29 aprile CC 130 1 Rivelare l'amore e gioia di Cristo, 30 aprile CC 131 1 L'albero glorioso della vita, 1 maggio CC 132 1 Dominio universale della legge, 2 maggio CC 133 1 Le leggi della natura sono le leggi di Dio, 3 maggio CC 134 1 Glorificare Dio nel nostro corpo e spirito, 4 maggio CC 135 1 Siamo chiamati a rivelare i principi del cielo, 5 maggio CC 136 1 Salute è una benedizione apprezzata da pochi, 6 maggio CC 137 1 Obbedienza alle leggi della natura, 7 maggio CC 138 1 Importanza della stretta temperanza, 8 maggio CC 139 1 Ogni organismo vivente è proprietà del Signore, 9 maggio CC 140 1 Rapporto tra carne e spirito, 10 maggio CC 141 1 Il valore della vita vissuta all'aperto, 11 maggio CC 142 1 Fare giusta scelta, 12 maggio CC 143 1 L'esercizio fisico indispensabile per la salute, 13 maggio CC 144 1 Esercizi appropriati, 14 maggio CC 145 1 Le meraviglie del corpo umano, 15 maggio CC 146 1 Principi morali per salvaguardare l'anima, 16 maggio CC 147 1 Errate abitudini fisiche colpiscono il cervello, 17 maggio CC 148 1 La fonte della vita è santa fiducia, 18 maggio CC 149 1 La vera religione promuove la salute, 19 maggio CC 150 1 Valorizziamo meraviglioso lavoro di Dio, 20 maggio CC 151 1 Potere nel pensare e nell'agire, 21 maggio CC 152 1 La saggezza eterna è il dono di Dio, 22 maggio CC 153 1 Norme dei veri cristiani, 23 maggio CC 154 1 Saggezza umana soddisfa i piani di Dio, 24 maggio CC 155 1 Pienamente illuminati, 25 maggio CC 156 1 Godere dei piaceri della vita reale, 26 maggio CC 157 1 Giusto percorso verso la salute, 27 maggio CC 158 1 Cultura mentale acquisita con gli studi biblici, 28 maggio CC 159 1 Obiettivo per avanzamento continuo, 29 maggio CC 160 1 Cristiani devono continuare ad avanzare, 30 maggio CC 161 1 Il tempio di Dio, 31 maggio CC 162 1 Eden, prima casa, 1 giugno CC 163 1 L'influenza di una famiglia cristiana, 2 giugno CC 164 1 Un argomento basato sull'infedeltà non ha radici profonde, 3 giugno CC 165 1 Impossessarsi della potenza celeste, 4 giugno CC 166 1 Cristo elargisce le grazie necessarie, 5 giugno CC 167 1 Cristo condivide il peso dei genitori, 6 giugno CC 168 1 Genitori devono insegnare obbedienza, 7 giugno CC 169 1 Cristo, è la forza della madre e moglie, 8 giugno CC 170 1 Padri devono trascorrere tempo con i loro figli, 9 giugno CC 171 1 Padri guidano i loro figli alla preziosa luce, 10 giugno CC 172 1 Il lavoro di entrambi i genitori è importante, 11 giugno CC 173 1 I figli sviluppano personalità ben bilanciata, 12 giugno CC 174 1 Padre come un sacerdote, madre come insegnante, 13 giugno CC 175 1 Fedeltà dei ministri nella vita familiare, 14 giugno CC 176 1 I genitori consigliano loro figli, 15 giugno CC 177 1 Studio della Parola per il culto, 16 giugno CC 178 1 La Bibbia è la voce di Dio per famiglie, 17 giugno CC 179 1 Il culto in famiglia, 18 giugno CC 180 1 Formazione precoce dei bambini determina future speranze, 19 giugno CC 181 1 Famiglia testimonia la bontà di Dio, 20 giugno CC 182 1 Gentilezza e pazienza dei genitori, 21 giugno CC 183 1 Occupazioni pratiche meglio dei giochi, 22 giugno CC 184 1 Bambini diventano collaboratori di Dio, 23 giugno CC 185 1 Famiglia unita ha legami d'amore, 24 giugno CC 186 1 In casa deve regnare la cortesia, 25 giugno CC 187 1 Allegria in casa promuove felicità, 26 giugno CC 188 1 Grandi verità tramandate da padre al figlio, 27 giugno CC 189 1 Abramo, l'esempio di un padre, 28 giugno CC 190 1 Abramo obbedisce alla voce di Dio, 29 giugno CC 191 1 Anna e primi anni di vita di Samuele, 30 giugno CC 192 1 La chiesa di Dio riflette la Sua gloria, 1 luglio CC 193 1 Ogni vero cristiano è portatore della Verità, 2 luglio CC 194 1 Dio glorificato nella vita umana, 3 luglio CC 195 1 Uniti in Cristo come Cristo è unito al Padre, 4 luglio CC 196 1 Una perfetta unità porta al successo, 5 luglio CC 197 1 Preparati per incontrare tuo Dio, 6 luglio CC 198 1 Ogni membro può essere utile, 7 luglio CC 199 1 Il perdono per i pentiti, 8 luglio CC 200 1 Svegliatevi, e prendetevi cura delle anime, 9 luglio CC 201 1 Benedetti membri di chiesa, benedicono gli altri, 10 luglio CC 202 1 Fatte al vostro prossimo ciò che volete sia fatto anche a voi, 11 luglio CC 203 1 Dio onora quelli che lo onorano, 12 luglio CC 204 1 Il percorso verso una vita spirituale nella chiesa, 13 luglio CC 205 1 Dieci vergini rappresentano la chiesa, 14 luglio CC 206 1 Due categorie di persone, 15 luglio CC 207 1 Le vergini sagge fanno risplendere la loro luce, 16 luglio CC 208 1 La gloria del Signore rivelata sull'umanità, 17 luglio CC 209 1 Riflettere la Luce del Sole della giustizia, 18 luglio CC 210 1 Lo scopo di Cristo è la santificazione della chiesa, 19 luglio CC 211 1 Essere ricolmi di intelligenza spirituale, 20 luglio CC 212 1 Potenza dello Spirito Santo negli ultimi tempi, 21 luglio CC 213 1 La forza trasformatrice dello Spirito Santo, 22 luglio CC 214 1 Vera religione necessaria nella chiesa di oggi, 23 luglio CC 215 1 Seguaci di Cristo uniti saldamente a Lui, 24 luglio CC 216 1 Il potere è la conseguenza della lode a Dio, 25 luglio CC 217 1 Parola profetica più ferma, 26 luglio CC 218 1 Amore di Cristo rimpiazza il male, 27 luglio CC 219 1 Gesù, la pietra angolare della chiesa, 28 luglio CC 220 1 Costruzione del tempio di Dio va avanti, 29 luglio CC 221 1 La chiesa trionferà contro ogni ostacolo, 30 luglio CC 222 1 La chiesa non fallirà mai, 31 luglio CC 223 1 Misericordia di Cristo elargita a tutti, 1 agosto CC 224 1 Gesù, amico di ogni essere umano, 2 agosto CC 225 1 Chi è il mio prossimo?, 3 agosto CC 226 1 Seguire vero lavoro missionario medico, 4 agosto CC 227 1 Il mondo ha bisogno la rivelazione di Cristo, 5 agosto CC 228 1 Seguire Gesù con abnegazione, 6 agosto CC 229 1 L'amore di Dio ci permette di impartire la luce, 7 agosto CC 230 1 Amore - il principio di azione, 8 agosto CC 231 1 Raggi di luce riflessi sugli altri, 9 agosto CC 232 1 Possibile collegare un'anima al cielo, 10 agosto CC 233 1 Pescatori di uomini hanno bisogno della presenza divina, 11 agosto CC 234 1 Il mondo ha bisogno seguire principi di sanità, 12 agosto CC 235 1 Rivelare il prezioso carattere di Gesù, 13 agosto CC 236 1 Verità presente in amore, 14 agosto CC 237 1 Intere città devono essere avvertite, 15 agosto CC 238 1 I campi sono pronti per la mietitura, 16 agosto CC 239 1 Fare la volontà di Dio in vista della salvezza, 17 agosto CC 240 1 C'è bisogno di missionari sinceri, 18 agosto CC 241 1 Il successo del ministero porta a porta, 19 agosto CC 242 1 Atti di simpatia verso il prossimo, 20 agosto CC 243 1 Invitate i giovani nelle vostre case, 21 agosto CC 244 1 Giovani aiutano altri giovani, 22 agosto CC 245 1 Il potere dell'influenza divina, 23 agosto CC 246 1 Simpatizzare con chi ha bisogno di aiuto, 24 agosto CC 247 1 Dio chiama giovani a Se, 25 agosto CC 248 1 Religione pura significa dare soccorso al prossimo, 26 agosto CC 249 1 Raggiungere altri attraverso l'Evangelo, 27 agosto CC 250 1 Portate sollievo ai sofferenti, 28 agosto CC 251 1 Il ministero nel campo della musica, 29 agosto CC 252 1 La gioia di servire Cristo, 30 agosto CC 253 1 Premio eterno, 31 agosto CC 254 1 Essere pronti per il ritorno di Cristo, 1 settembre CC 255 1 Crescere in Cristo, 2 settembre CC 256 1 La nostra capacità viene solo da Cristo, 3 settembre CC 257 1 Chi è il più grande nel regno dei cieli?, 4 settembre CC 258 1 Influenza umana si trasforma in benedizione, 5 settembre CC 259 1 Acquisizione della divina mansuetudine, 6 settembre CC 260 1 Le anime adorne con mansuetudine, 7 settembre CC 261 1 Un gioiello imperituro, 8 settembre CC 262 1 Alleviare miseria del mondo, 9 settembre CC 263 1 La veste tessuta nel telaio celeste, 10 settembre CC 264 1 Lo spicciolo di una povera vedova, 11 settembre CC 265 1 Utilizzare ricchezze del Signore, 12 settembre CC 266 1 Ciò che Spirito farà della liberalità, 13 settembre CC 267 1 Siate onesti e integri come Daniele, 14 settembre CC 268 1 Integrità deve essere un marchio del cristiano, 15 settembre CC 269 1 Pietre viventi riflettono una meravigliosa luce, 16 settembre CC 270 1 Obbedienza-frutto della fede, 17 settembre CC 271 1 Il motivante del perdono, 18 settembre CC 272 1 Incoraggiare lo spirito di gentilezza, 19 settembre CC 273 1 Tenere costantemente lo sguardo su Cristo, 20 settembre CC 274 1 Gesù augura la pace a tutti, 21 settembre CC 275 1 Disciplina prepara il destino dei giovani, 22 settembre CC 276 1 Tenero sguardo sugli operai anziani, 23 settembre CC 277 1 Nelle infermità occorre fiducia in Dio, 24 settembre CC 278 1 Coltivate Il Talento Della Parola, 25 settembre CC 279 1 Non parlate male di nessuno, 26 settembre CC 280 1 La gioia nel scegliere parole giuste, 27 settembre CC 281 1 Riversiamo la lode di ringraziamento, 28 settembre CC 282 1 Dobbiamo usare saggiamente il nostro tempo, 29 settembre CC 283 1 Testimonianza attraverso le opere, 30 settembre CC 284 1 Vero carattere s'irradia dall'interno, 1 ottobre CC 285 1 Il mondo ha bisogno di persone con carattere nobile, 2 ottobre CC 286 1 Riflettere l'amore di Cristo, 3 ottobre CC 287 1 Solo Dio può rinnovare il cuore, 4 ottobre CC 288 1 La nobiltà è la prova più alta, 5 ottobre CC 289 1 Auto controllo con auto di Cristo, 6 ottobre CC 290 1 Sottometti la tua volontà a quella di Dio, 7 ottobre CC 291 1 La preghiera quotidiana essenziale per la crescita, 8 ottobre CC 292 1 Potenza divina e lo sforzo umano, 9 ottobre CC 293 1 Cristo perfeziona il nostro carattere, 10 ottobre CC 294 1 La potenza del carattere, 11 ottobre CC 295 1 Mantenete alto lo standard, 12 ottobre CC 296 1 Raccogliamo quello che abbiamo seminato, 13 ottobre CC 297 1 Il Signore conosce tutti i pensieri, 14 ottobre CC 298 1 Testimoniare quotidianamente la presenza di Cristo, 15 ottobre CC 299 1 Gesù desidera che diventiamo uno con Lui, 16 ottobre CC 300 1 La grazia divina è alla nostra disposizione, 17 ottobre CC 301 1 La verità di Dio affina la sensibilità, 18 ottobre CC 302 1 Gli elementi per costruire un carattere nobile, 19 ottobre CC 303 1 La trasformazione del carattere avviene sulla terra, 20 ottobre CC 304 1 Quello che un uomo pensa quello egli è, 21 ottobre CC 305 1 Il carattere è lo specchio dei nostri atti, 22 ottobre CC 306 1 Dimorare in Cristo mediante la viva fede, 23 ottobre CC 307 1 I nostri pensieri centrati su Dio, 24 ottobre CC 308 1 La scienza del cristianesimo, 25 ottobre CC 309 1 Vivere il carattere di Cristo, 26 ottobre CC 310 1 La conoscenza di Dio è vitale, 27 ottobre CC 311 1 La necessità di crescere nella grazia, 28 ottobre CC 312 1 Il carattere di Cristo riflesso nel carattere di Giovanni, 29 ottobre CC 313 1 I discepoli rivelano l'amore di Cristo, 30 ottobre CC 314 1 Contemplazione delle cose celesti, 31 ottobre CC 315 1 I figli di Dio portatori di luce, 1 novembre CC 316 1 Enoc camminò con Dio, 2 novembre CC 317 1 Predicatore di giustizia, 3 novembre CC 318 1 Noè fedele a Dio come una roccia, 4 novembre CC 319 1 Noè proclama parole di Dio con potenza, 5 novembre CC 320 1 Cieca obbedienza di Abramo, 6 novembre CC 321 1 Incrollabile fede di Abramo, 7 novembre CC 322 1 La fedeltà di Giuseppe verso Dio, 8 novembre CC 323 1 Influenza di Iochebed su Mosè, 9 novembre CC 324 1 Mosè come guida ispira fiducia, 10 novembre CC 325 1 Sostegno di Debora per Barak, 11 novembre CC 326 1 Gedeone conduce trecento uomini alla vittoria, 12 novembre CC 327 1 Gedeone testimonia cortesia a Efraim, 13 novembre CC 328 1 Abigail rivela l'altruismo e saggezza, 14 novembre CC 329 1 Intervento di Abigail impedisce una tragedia, 15 novembre CC 330 1 Davide apprende per mezzo delle avversità, 16 novembre CC 331 1 Salomone apprende dalla sofferenza, 17 novembre CC 332 1 Eliseo dimostra perseveranza, 18 novembre CC 333 1 Serva israelita preoccupata per la salute di Naaman, 19 novembre CC 334 1 Isaia risponde alla chiamata di Dio, 20 novembre CC 335 1 Giovanni fa appello al pentimento, 21 novembre CC 336 1 Gesù mostrò come vivere, 22 novembre CC 337 1 Grande raccolta dei frutti, 23 novembre CC 338 1 Pur soffrendo, Paolo e Sila cantano, 24 novembre CC 339 0 Ospitalità di Lidia, 25 novembre CC 340 1 Paolo mette in guardia contro le tradizioni e vane filosofie, 26 novembre CC 341 1 Qualificazione essenziale per l'opera, 27 novembre CC 342 1 Coloro che ritornano alle vecchie abitudini, 28 novembre CC 343 1 Rivelare il trionfo di grazia, 29 novembre CC 344 1 Popolo di Dio rivela principi divini, 30 novembre CC 345 1 Dio ci guida verso perfetta fiducia, 1 dicembre CC 346 1 Rallegriamoci nelle prove, 2 dicembre CC 347 1 Dio si prende cura del Suo popolo con tenerezza, 3 dicembre CC 348 1 Noi combattiamo le battaglie nella forza di Cristo, 4 dicembre CC 349 1 Dio mette alla prova la nostra fedeltà, 5 dicembre CC 350 1 Invece di mormorare, esercitiamo la fede, 6 dicembre CC 351 1 La grazia di Dio addolcisce ogni afflizione, 7 dicembre CC 352 1 Qualunque sia la nostra prova, Cristo è vicino, 8 dicembre CC 353 1 Il valore del dolore, 9 dicembre CC 354 1 La mancanza di fiducia avviene a causa delle prove, 10 dicembre CC 355 1 Umiltà messa alla prova, 11 dicembre CC 356 1 Irresistibile potere di Paolo, 12 dicembre CC 357 1 Le prove di Pietro rinfrancano i credenti, 13 dicembre CC 358 1 Prove educano, purificano e rafforzano, 14 dicembre CC 359 1 I difetti del carattere di Giovanni, 15 dicembre CC 360 1 Cristo ci eleva attraverso le prove, 16 dicembre CC 361 1 Amore per Gesù rende la sofferenza dolce, 17 dicembre CC 362 1 Conoscere Dio mediante le prove e afflizione, 18 dicembre CC 363 1 Dividi con Gesù il tuo peso, 19 dicembre CC 364 1 I cristiani devono rappresentare Cristo in ogni atto, 20 dicembre CC 365 1 La Scrittura tutela contro l'inganno, 21 dicembre CC 366 1 Dio opera con potenza in favore degli eletti, 22 dicembre CC 367 1 La lotta con aiuto di Dio per ottenere la vittoria, 23 dicembre CC 368 1 Popolo di Dio è protetto, 24 dicembre CC 369 1 "Gloria a Dio nei luoghi altissimi", 25 dicembre CC 370 1 I redenti cantano, "degno è l'Agnello", 26 dicembre CC 371 1 La liberazione del popolo di Dio, 27 dicembre CC 372 1 Testimonianza trionfante di Paolo, 28 dicembre CC 373 1 Nostro destino glorioso, 29 dicembre CC 374 1 I puri di cuore confessano Cristo, 30 dicembre CC 375 1 Cristiani riflettono la luce del cielo, 31 dicembre ------------------------Introduzione CC 3 1 Questo voume, originalmente rilasciato nel 1985, è stato il quattordicesimo libro di carattere ispirato a devozione scritto da Ellen White. I suoi scritti si occupano in modo particolare della persona di Gesù Cristo, è sono una fonte inesauribile di materiale perfettamente adatto per la lettura ispirata a devozione. Durante il suo ministero di 70 anni, l'autrice parla attraverso la sua penna ai giovani, ai membri di chiesa e a tutto il mondo attraverso vari periodici come Review &Herald, periodici, nonché i manoscritti inediti e lettere. CC 3 2 Affinché a lettura di ogni singola pagina possa essere letta nel modo chiaro, occorreva fare una selezione di brani particolarmente importanti. In ogni caso, selezionando questo testo, è stata presa particolare cura nel preservare il pensiero e l'intenzione della scrittrice senza alcuna distorsione. CC 3 3 Reflectin Christ, è il titolo di questo libro in cui tema, ricorre costantemente attraverso tutti gli scritti di Ellen G. White. Avendo amato il Signore profondamente, l'autrice cammina nelle Sue orme, e con i suoi scritti incoraggia gli altri di seguire l'esempio di Cristo. Quando tutti quelli che professano di servire Dio seguiranno l'esempio di Cristo, applicando i principi della legge divina nella vita quotidiana, quando ogni loro atto dimostrerà concretamente che amano Dio più di ogni altra cosa e il prossimo come loro stessi, la chiesa sarà in grado di smuovere l'intero mondo...(Christ's Object Lessons, p. 340) CC 3 4 Amare e sguire Cristo dovrebbe diventare per ciascun cristiano il più alto obiettivo. Per dimorare in Dio, per vivere in pace e la felicità, abbiamo bisogno l'intervento dello Spirito Santo e la grazia di Cristo. La meditazione di questo libro unita alla sincera preghiera vi permetterà di camminare con il Signore. The Trustees of the Ellen G. White Estate, Silver Spring, Maryland. ------------------------Nota sull'autrice CC 4 1 Ellen Goud White, co-fondatrice della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno, è stata una scrittrice, conferenziera, consulente, e infine, colei che ha ricevuto il dono della profezia (secondo le credenze degli Avventisti). È nata a Gorham, Maine, il 26 novembre, 1827, ed era una degli otto figli di Robert ed Eunice Harmon. CC 4 2 Durante i suo 70enne ministero presso la chiesa Avventista, ha scritto intorno a 100.000 pagine. Il suo tempo prevalentemente ha dedicato per i suoi libri, e il resto per la famiglia. CC 4 3 Tuttavia urante il suo servizio per la chiesa, essa scrive i diari in cui racconta il suo lavoro pubblico, dei suoi viaggi, del lavoro personale, di contatti con i vicini, come anche del tempo dedicato quale casalinga e madre. Dio la benedisse abbondantemente in queste attività. Le sue ambizioni e preoccupazioni, le sue soddisfazioni e gioie, i suoi dolori -- ossia tutta la sua vita -- ha dedicato per l'avanzamento dell'opera che tanto amava. CC 4 4 Ellen G. hite è nota come una donna scrittrice più tradotta in tutto il mondo. Per esempio, il suo piccolo libretto Passi verso Gesù, è disponibile in oltre 100 lingue. Dopo una vita interamente dedicata al servizio di Dio e del prossimo, mori 16 luglio 1915, confidando in Colui in cui aveva creduto. ------------------------Cristo uno con il Padre, 1 gennaio CC 12 1 Ecco, la ergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: Dio con noi. Matteo 1:23 CC 12 2 "La luce ella conoscenza della gloria di Dio" è vista "nel volto di Gesù Cristo". (2 Corinzi 4:6) CC 12 3 Fin dall'ntichità il Signore Gesù era uno con il Padre; era l'immagine di Dio invisibile, (Colossesi 1:15) l'immagine della Sua grandezza e maestà, lo splendore della Sua gloria. (Ebrei 1:3) Per manifestarla, egli venne in questo mondo; venne per rivelare a questa terra, immersa nelle tenebre del peccato, la luce dell'amore di Dio; per essere Dio con noi. Per questo la profezia aveva detto di lui: sarà chiamato Emmanuele. CC 12 4 Venendo avivere con noi, Gesù avrebbe rivelato Dio agli uomini e agli angeli. Egli era la Parola di Dio, il pensiero dell'essere supremo reso intelligibile. Nella preghiera per i discepoli, Egli dirà: Io ho manifestato il Tuo nome agli uomini -- misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in bontà e fedeltà... Io ho fatto conoscere loro il Tuo nome...affinché l'amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro. Ma questa rivelazione non era diretta solo alle creature della terra. CC 12 5 Il nostropiccolo mondo è il libro di testo dell'universo. Il piano meraviglioso della grazia di Dio, il mistero dell'amore redentore è il tema in cui gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi; (1 Pietro 1:12) esso sarà il soggetto di studio per tutta l'eternità. Gli esseri redenti, insieme con quelli che non hanno mai peccato, troveranno nella croce di Cristo il loro soggetto di studio e il loro motivo di gioia...Il Calvario insegna che l'amore, pronto alla rinuncia, è la legge di vita della terra e del cielo; che l'amore il quale non cerca il proprio interesse, (1 corinzi 13:5) ha la sua fonte nel cuore di Dio, e che il Maestro umile e mansueto manifesta il carattere di Colui che vive nella luce e che nessuno uomo può vedere. CC 12 6 Ma oltre queste manifestazioni minori, possiamo contemplare Dio nella presenza di Gesù. Guardandolo, scorgiamo la gloria del Padre. Cristo ha detto: Non faccio nulla di male. Il vivete Padre mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre. Io non cerco la mia gloria, ma la gloria di Colui che l'ha mandato. (Giovanni 8:28; 6:57; 8:50; 7:18) In queste parole è espresso il grande principio che è la legge di vita dell'universo. Cristo ha ricevuto tutto da Dio, ma ha preso per dare. Come nel cielo così è nel suo ministero verso tutte le creature. Tramite il diletto Figlio, la vita del Padre si riversa su tutti; sempre per mezzo suo, essa ritorna in un servizio traboccante di lode e di gioia, simile a una grande corrente d'amore, fino alla sorgente di tutte le cose. Così attraverso Cristo, si completa il circolo del bene, manifestazione del carattere del grande Donatore, espressione della legge della vita. CC 12 7 The Desir of Ages, pp. 19-22 ------------------------Un Maestro mandato da Dio, 2 gennaio CC 13 1 Quando è enuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione. CC 13 2 Galati 4:,5 CC 13 3 Nel momeno in cui Cristo venne sulla terra, essa era immersa nelle tenebre. Il popolo si trovava in piena oscurità. In nessun luogo era possibile scorgere il riflesso della Sua immagine, perché le tenebre invasero il mondo religioso, e quest'oscurità divenne universale. Tutta la terra reclamava la presenza di un Maestro mandato da Dio al fine di unire divinità e umanità. La profezia con chiarezza annunciava l'apparizione di Cristo in forma umana per guidare il popolo e per liberare ogni anima dal peccato. Così, Cristo rinunciò delle Sua veste e corona regale, e venne su questa terra per mostrare agli uomini ciò che essi potessero diventare se collaborassero con Dio. Egli è venuto per dissipare le tenebre e per far risplendere la luce della Sua presenza. CC 13 4 Il Padre il Figlio decisero che Cristo deve venire al mondo sotto spoglie di un bambino, di vivere la stessa vita di tutti gli esseri umani, cominciando dall'infanzia. Egli doveva sopportare le stesse prove di tutti gli esseri umani, ma nello stesso tempo vivere una vita senza peccato. Con il Suo esempio, Egli poteva aiutarli nella lotta contro il peccato. Cristo doveva essere esposto alla stessa tentazione e alle stesse prove al fine di dimostrare al genere umano che essi possono vivere attraverso il Suo potere e sotto la Sua guida. CC 13 5 Patriarch e Profeti hanno predetto la venuta di un Maestro le cui parole dovevano essere rivestite di autorità e il potere invincibile. Egli avrebbe predicato il Vangelo ai poveri, e proclamato grazia del Signore. Egli avrebbe portato la giustizia sulla terra e confermato la Sua legge. I gentili avrebbero potuto accettare la Sua luce e i re, lo splendore della Sua persona. Cristo era il messaggero del patto...il sole della giustizia. (Malachia 4:2) CC 13 6 E quando venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato Suo Figlio. (Galati 4:4) Il Maestro divino era nato. Ma chi Egli era veramente? Era il Figlio di Dio ma allo stesso tempo il fratello maggiore della razza umana. CC 13 7 Signs of he Times, May 17, 1905 CC 13 8 Gesù era iò che insegnava, e le Sue parole esprimevano l'esperienza della Sua vita, rivelavano il Suo carattere. Il Maestro non si limitò a insegnare la Verità, Egliera la Verità e questo diede forza al suo insegnamento. CC 13 9 Education pp. 78,79 ------------------------Cristo si è sacrificato per noi, 3 gennaio CC 14 1 Lo vediam coronato di gloria e d'onore per la morte che sofferse, Gesù, che è stato fatto per un po' di tempo inferiore agli angeli, affinché per la grazia di Dio gustasse la morte per tutti. CC 14 2 Ebrei 2:9 CC 14 3 Il Signor creò l'uomo puro e santo; ma Satana lo portò fuori strada, ha pervertito i suoi principi e ha corrotto la sua mente, trasformando i suoi pensieri. Il suo scopo era di rendere il mondo totalmente corrotto. Quando Cristo vide l'uomo in pericolo, decise di salvarlo sacrificando Sé stesso. Per amore, Egli divenne osso delle nostre ossa e carne della nostra carne. CC 14 4 Poiché duque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch'egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte, colui che ha l'impero della morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la loro vita. Infatti, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di Abramo. Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l'espiazione dei peccati del popolo. (Ebrei 2:14-17) CC 14 5 Attravers lo Spirito Santo, Cristo infonde nell'uomo i principi del potere mentale e spirituale, il quale unito alla divinità divenne uno con Dio. Cristo, il Redentore e Restauratore, ha santificato e purificato la mente dell'uomo al fine di renderlo idoneo a richiamare altre menti a Lui, perché potessero essere santificati. Egli, (Cristo) ha rivelato il Suo carattere e ha esercitato la Sua influenza sulle menti, affinché tutti gli uomini potessero vivere in armonia con la Sua mente. CC 14 6 Cristo a ausa del peccato avrebbe potuto allontanarsi dalla razza umana, invece, è venuto ad abitare in mezzo a noi, affinché attraverso la Sua grazia noi potessimo raggiungere la stessa Sua perfezione. Con la Sua sofferenza, vergogna e infine morte, ha riscattato la razza umana. Egli ha rinunciato della Sua divinità per rivestire l'umanità e sceso negli abissi dell'umiliazione. Nessuna parola è in grado di esprimere la profondità del Suo amore. CC 14 7 Mi stupise il fatto, che i professi cristiani non riescono accogliere le risorse divine, che non vedono la croce come mezzo di perdono, come mezzo, per rinunciare dell'Io, della superbia, dell'egoismo. Se il cuore umano si rivolge allo Spirito Santo, Egli riverserà su di lui le ricchezze di Cristo e la Sua grazia. CC 14 8 Signs of he Times, Sept. 24, 7902 ------------------------Cristo fornisce all'uomo l'acqua viva, 4 gennaio CC 15 1 Or nell'utimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d'acqua viva. CC 15 2 Giovanni :37,38 CC 15 3 Quella matina il sacerdote aveva appena celebrato il rito che ricordava la roccia colpita nel deserto. Quella roccia era il simbolo di Gesù che con la Sua porte avrebbe fatto zampillare fonti di salvezza per tutti gli assettati. Le parole di Cristo erano acqua di vita. Alla presenza della folla egli si offriva per essere percosso affinché l'acqua della vita sgorgasse nel mondo. Percuotendo Gesù, Satana pensava di distruggere il Principe della vita, ma dalla roccia zampillò un'acqua viva. Mentre Gesù parlava così al popolo, uno strano timore fece fremere i loro cuori e molti, come la samaritana, erano sul punto di esclamare: Dammi di quest'acqua, affinché io non abbia più sete. (Giovanni 4:15) CC 15 4 Gesù conoceva i desideri dello spirito, desideri che né ricchezze né pompa né onori possono soddisfare. Se alcuno ha sete, venga a me. Ricchi e poveri, grandi e piccoli, tutti sono accolti. Egli promette di sollevare lo spirito operoso, consolare l'afflitto e infondere speranza nello scoraggiamento. Molti uditori di Gesù erano tristi per le loro speranze deluse, altri erano amareggiati da tormenti segreti, altri ancora cercavano di placare le loro inquietudini con i beni del mondo e le lodi degli uomini; ma, una volta attuati i loro desideri, si rendevano conto di aver attinto a cisterne rotte, incapaci di estinguere la sete. Nonostante lo sfarzo della festa, rimanevano scontenti e tristi. Quell'invito improvviso: Se alcuno ha sete, li riscosse dalle loro malinconiche riflessioni, e le parole che seguirono ravvivarono in loro la speranza. Lo Spirito Santo si servì di quel simbolo perché essi comprendessero il dono inestimabile della salvezza. CC 15 5 L'invito i Cristo alle anime assettate echeggia oggi ancora più forte che in quel giorno nel tempio, in quell'ultimo giorno della festa. CC 15 6 La fonte accessibile a tutti. L'acqua fresca della vita eterna è per tutti coloro che si sentono stanchi ed esausti. Gesù ripete: CC 15 7 Se alcunoha sete, venga a me e beva; Chi ha sete venga; chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita. (Apocalisse 22:17); Chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l'acqua che io gli darò, diventerà in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna. CC 15 8 The Desir of Ages, p. 454 ------------------------Compassione di Cristo senza limiti, 5 gennaio CC 16 1 Affinché i adempisse ciò che fu detto dal profeta Isaia, quando disse: Egli ha preso le nostre infermità e ha portato le nostre malattie. CC 16 2 Matteo 8:7 CC 16 3 Nostro Sinor Gesù Cristo è venuto in questo mondo come il servitore instancabile dell'uomo. Egli ha preso le nostre infermità e le nostre malattie per sovvenire alle esigenze dell'umanità. Gesù è venuto tra noi per rimuovere il peccato, la miseria e malattie. La Sua missione era di portare agli uomini la pace, la salute e la perfezione del carattere. CC 16 4 Le circosanze e le esigenze di chi cercava il Suo aiuto erano molto varie, e nessuno di chi si è avvicinato a Lui è stato respinto. Da Gesù scorreva un flusso di potere di guarigione per ciascun essere umano. CC 16 5 La missioe di Gesù non si limitava a un momento o a un luogo. La Sua compassione non conosceva limiti. Egli guariva e insegnava alle folle all'aperto, durante i Suoi viaggi, in riva al mare, nelle sinagoghe, e in ogni luogo, dove i malati potevano raggiungerlo. In ogni citta, ogni villaggio, non esitava a porre le mani sugli afflitti, e lì guarì. Ovunque c'erano cuori pronti a ricevere il Suo messaggio per essere consolati, per ricevere l'amore del Padre celeste. Ogni giorno, dalla mattina fino la sera Gesù riceveva tutti quelli che venivano da Lui per essere consolati e incoraggiati. CC 16 6 Gesù port il terribile peso della responsabilità riguardo alla salvezza degli uomini. Sapeva che se non ci fosse stato alcun deciso cambiamento nei principi e nelle finalità della razza umana, tutto sarebbe perduto. Questo pensiero gravava sulla sua anima, e nessuno ha mai potuto comprendere questo enorme peso che è stato posto su di Lui. Già dall'infanzia, nella gioventù e come uomo maturo, Egli camminava da solo. CC 16 7 Giorno doo giorno incontrava prove e tentazioni; giorno dopo giorno era confrontato con il male, testimoniando il Suo potere su coloro con le benedizioni e ogni tipo di aiuto. Eppure, Egli non si scoraggiò mai.. CC 16 8 Era sempr allegro e paziente. Gli afflitti lo salutavano come un messaggero di vita e di pace. Egli vide i bisogni di uomini e delle donne, dei bambini e dei giovani; e ogni volta mentre li incontrava, diceva: Venite a me... Mentre percorreva le città, diffondeva la vita e la gioia. CC 16 9 Gospel Wokers, pp. 41-43 ------------------------Cambiati alla Sua immagine, 6 gennaio CC 17 1 E noi tuti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore. CC 17 2 2 Corinzi3:18 CC 17 3 Gesù, nela Sua umanità glorificata, salì al cielo per intercedere per le anime che stanno lottando contro il peccato. Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato. (Ebrei 4:15) Ciascuno di noi dovrebbe continuamente essere alla ricerca di Gesù, l'Autore e Perfezionatore della nostra fede. Solo mediante la Sua potenza possiamo essere trasformati alla Sua immagine. Egli conosce tutte le nostre difficoltà e afflizioni. CC 17 4 Per ottenre santificazione, dovremmo diventare partecipi della natura divina accogliendo lo spirito di Gesù nei nostri cuori e nella nostra mente, mediante la scuola di Cristo. Allora, noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, saremo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore. (2 Corinzi 3:18) È impossibile per chiunque di noi ottenere questo cambiamento con le proprie forze. Gesù ha promesso di inviare lo Spirito Santo, il Consolatore, per cambiare il nostro carattere alla Sua immagine; e quando questo avviene, la gloria del Signore che è in noi si riflette come in uno specchio. Il carattere di Cristo risplenderà attraverso il nostro carattere. A questo punto, camminando secondo le Sue vie e facendo la Sua volontà, cresceremo in Lui e rifletteremo inconsciamente Sua immagine. CC 17 5 Spesso i rofessi cristiani continuano camminare secondo il mondo. I loro occhi sono abituati a vedere solo le cose banali, e le loro menti si soffermano sulle cose che i loro occhi vedono. La loro esperienza religiosa è spesso superficiale e insoddisfacente, e le loro parole sono prive di valore. A questo stato, come può un cristiano riflettere l'immagine di Cristo? Come possono riflettere i raggi del sole della giustizia in luoghi oscuri della terra? Essere cristiani vuol dire essere come Cristo. CC 17 6 Enoc ha vssuto sempre sotto l'influenza di Gesù. Egli rifletteva il Suo carattere, mostrava le Sue qualità, tali come bontà, misericordia, tenera compassione, simpatia, pazienza, mansuetudine, umiltà e amore. La sua comunione con Cristo l'ha trasformato alla Sua immagine. CC 17 7 Review an Herald, Dec. 5, 1912 ------------------------Cristo attira le anime fiduciose a Dio, 7 gennaio CC 18 1 Poiché tuto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. CC 18 2 1 Giovann 5:4 CC 18 3 Quale tip di fede può vincere il mondo? Quella che fa di Cristo il personale Salvatore; riconoscendo la propria impotenza e incapacità di salvare sé stessi. La nostra sola e unica speranza è in Cristo. Egli ci dice: Abbiate fiducia, io ho vinto il mondo, e la mia forza divina può essere tua...Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. Amen. CC 18 4 Il motivoper cui le chiese sono deboli e malaticce e pronte a soccombere, è che il nemico ha diffuso lo scoraggiamento in mezzo a esse. Egli ha cercato sempre di allontanare l'uomo dalla presenza di Cristo, da Colui chi ci ammonisce dicendo: Questa è la via, camminate per essa. Cristo ha ogni potere in cielo e in terra; Egli desidera portare il sostegno a ogni anima che vacilla o che si sente smarrita. La fiducia in Dio si traduce sempre in fiducia degli uni per gli altri. Ogni anima deve avere la consapevolezza che Cristo è il suo Salvatore personale; solo allora essa manifesterà l'amore, zelo e costanza nella vita cristiana. Tuttavia, un'anima non riuscirà essere santificata se non ha la Verità e la costante comunione con la Vite. Satana, quando vede un'anima di cui la vita cristiana è intorpidita, esulta, perché è riuscito ad allontanarla dal Salvatore. CC 18 5 Un cristino non dovrebbe mai allontanare Cristo dalla propria vita. A proposito di Cristo gli angeli dissero: Ed ella partorirà un figlio e tu gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati. (Matteo 1:21) Gesù è un Salvatore prezioso! In Lui dimorano: la certezza, disponibilità, sicurezza. Egli è in grado di disperdere tutti i nostri dubbi; Egli è la garanzia di tutte le nostre speranze. Quanto è prezioso il pensiero che possiamo davvero diventare partecipi della natura divina, e di conseguenza anche dei vincitori. Gesù è la pienezza delle nostre aspettative. Egli è la melodia dei nostri canti, l'ombra di una grande roccia quando siamo stanchi. Egli è l'acqua viva dell'anima assetata. Egli è il nostro rifugio nella tempesta, la nostra giustizia, santificazione e la nostra redenzione. Quando accettiamo Cristo come il nostro Salvatore personale, allora li dobbiamo rendere lode, perché Egli ci ha chiamato dalle tenebre alla Sua luce meravigliosa. Cristo è morto a causa del peccato...tuttavia, con la Sua morte, Egli ha salvato l'uomo colpevole dalla pena e dal suo enorme senso di colpa. Ma, la storia ha dimostrato che è più facile distruggere il mondo che di salvarlo; perché sono gli uomini che hanno crocefisso il Signore della gloria, Colui che è venuto unire la terra con il cielo e l'uomo con Dio. CC 18 6 The Revie and Herald, 26 agosto, 1890 ------------------------Continua presenza di Cristo, 8 gennaio CC 19 1 Tuttavia o vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò CC 19 2 Giovanni 6:7 CC 19 3 Cristo dise: E bene per voi che io me ne vada. Nessuno può pretendere di avere Cristo in esclusiva visto la Sua posizione. Il Salvatore è accessibile a tutti allo stesso modo, in particolare nel senso spirituale. Tutti hanno la possibilità di riflettere il Suo carattere. L'occhio della fede può vederlo sempre, sia la Sua bontà, grazia, la pazienza, cortesia e l'amore, nonché i Suoi attributi spirituali e divine. E se noi lo accettiamo, saremo trasformati nella Sua stessa immagine. CC 19 4 Ancora unpo' e Cristo verrà sulle nuvole del cielo, e noi dobbiamo essere pronti a incontrarlo, senza macchia né ruga alcuna. È tempo di accettare l'invito di Cristo. Egli dice: Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero! (Matteo 11:28-30) CC 19 5 Le paroledi Cristo a Nicodemo hanno un valore valido anche per noi oggi: In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo". Il vento soffia, dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va; così è per chiunque è nato dallo Spirito». (Giovanni 3:6,7,8) CC 19 6 Dobbiamo icevere il potere di conversione mediante lo studio della Parola e in particolare lo studia sulla vita di Gesù, al fine di prenderlo come il nostro Modello. Dobbiamo soffermarci sulla perfezione del Suo carattere, e di lasciarci trasformare alla Sua immagine. Nessuno potrà entrare nel regno di Dio se non ha seguito la volontà di Cristo. Il cielo e libero da ogni peccato, da ogni contaminazione e impurità. Per vivere un giorno nella Sua stessa atmosfera e contemplare la Sua gloria, dobbiamo essere puri di cuore e avere un carattere perfetto com'è perfetto il carattere di Cristo. Tutto questo si può ottenere solo secondo la Sua grazia e la Sua giustizia. CC 19 7 Per salir nell'alto dei cieli e occupare i gloriosi palazzi che Cristo ha preparato per noi, dobbiamo abbandonare ogni piacere e divertimento mondano. Se siamo fedeli, se aiutiamo gli altri a diventare fedeli e pazienti, se impariamo a fare del bene, Egli ci darà la corona di gloria e d'immortalità. CC 19 8 Review an Herald, Dec. 5, 1912 ------------------------Cristo morì a causa del peccato, 9 gennaio CC 20 1 Poiché Di ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. CC 20 2 Giovanni :16 CC 20 3 Il peccat è nato dall'egoismo. Lucifero, il cherubino protettore, desiderò essere il primo in cielo. Cercò di ottenere il controllo degli angeli, di allontanarli dal Creatore, di accaparrarsi la loro considerazione. Perciò calunniò Dio, addossandogli il desiderio dell'esaltazione di sé; cercò di attribuire all'amorevole Creatore le proprie caratteristiche malvagie. In questo modo ingannò gli angeli e poi gli uomini indussero a dubitare della parola di Dio e a diffidare della Sua bontà. Siccome Dio è giusto e grande Maestà, Satana lo dipinse ai loro occhi come severo e spietato. Nello stesso modo trascinò gli uomini a unirsi a lui nella ribellione contro Dio, e una notte di dolore scese sul mondo. CC 20 4 La terra ra nelle tenebre perché non comprendeva Dio. Perché le cupe ombre fossero rischiarate e il mondo si riconciliasse con Dio, occorreva che la potenza ingannatrice di Satana fosse infranta; ma ciò non poteva avvenire con la forza. L'uso della forza è contrario ai principi del governo di Dio, il quale accetta solo un servizio d'amore; e questo non può essere imposto; non può essere conquistato con la forza o con l'autorità. Solo l'amore suscita amore. Conoscere Dio significa amarlo. Si doveva manifestare il Suo carattere che è l'opposto di quello di Satana; un solo essere in tutto l'universo avrebbe potuto farlo. Solo Colui chi conosce la profondità e l'altezza dell'amore di Dio avrebbe potuto farlo conoscere. Allora sull'oscura notte del mondo sarebbe sorto il Sole di Giustizia. Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle Sue ali. (Malachia 4:2) CC 20 5 Il piano ella nostra redenzione non fu un ripiego, concepito dopo la caduta di Adamo. Esso è la rivelazione del mistero che fu tenuto nascosto fin dai tempi più remoti, (Romani 16:25) la manifestazione dei principi che sono alla base del governo di Dio sin dall'eternità. Fin dal principio, il Padre e il Figlio sapevano che si sarebbe verificata l'apostasia di Satana e la caduta dell'uomo a causa delle sue tentazioni e dei suoi inganni. Dio non aveva voluto l'esistenza del peccato, ma in anticipo aveva previsto i mezzi per affrontare questa terribile situazione di emergenza. CC 20 6 Poiché Geù è venuto a vivere con noi, noi sappiamo che Dio conosce le nostre lotte e simpatizza con i nostri dolori. Tutti, figli e figlie di Adamo, possono capire che il nostro Creatore è l'Amico dei peccatori. In ogni insegnamento della grazi, in ogni promessa di felicità, in ogni atto di amore, in ogni aspetto della vita del Salvatore su questa terra possiamo infatti, scorgere Dio con noi. CC 20 7 The Desir of Ages, pp. 21-24 ------------------------L'immagine di Cristo, 10 gennaio CC 21 1 Voi dunqu siate perfetti, com'è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli CC 21 2 Matteo 5:8 CC 21 3 L'ideale el cristiano è avere un carattere simile a quello di Cristo. Come il Figlio dell'uomo è stato perfetto nella Sua vita, così i Suoi discepoli devono esserlo nella loro. Gesù in tutte le cose era simile ai Suoi fratelli. Divenne un uomo come noi. Provò fame, sete e stanchezza. Ebbe bisogno di cibo e riposo. Condivise la sorte dell'uomo ma, nonostante ciò fu irreprensibile Figlio di Dio manifestato in carne. Il Suo carattere deve essere il nostro. Il Signore dice a tutti quelli che credono in lui: Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò Dio ed essi saranno il mio popolo. (2 Corinzi 6:16) CC 21 4 Cristo è a scala vista da Giacobbe, la cui base poggiava sulla terra e la cui cima giungeva sino alle porte del cielo, alla soglia della gloria. Se quella scala non poggiasse sulla terra, anche per un solo gradino, noi saremo perduti; ma Cristo arriva accanto a noi, là dove siamo. Ha assunto la nostra natura e ha vinto affinché anche noi, prendendo la sua, possiamo vincere. Egli ha rivestito una carne simile a carne di peccato, (Romani 8:3) ma ha vissuto una vita senza peccato. Ora con la Sua divinità siede sul trono dei cieli, mentre con la sua umanità scende fino a noi. Egli ci esorta a raggiungere, mediante la fede in lui, la gloria del carattere di Dio. Voi dunque siate perfetti, com'è perfetto il Padre vostro celeste. CC 21 5 Dopo avermostrato la natura della giustizia che ha la sua fonte in Dio, Gesù enumera alcuni doveri pratici. Nelle elemosine, nelle preghiere e nei digiuni, nulla deve essere fatto per attirare l'attenzione o per ottenere lodi. Bisogna dare con spontaneità per aiutare i bisognosi che soffrono. Nella preghiera occorre ricercare la comunione con Dio. Nel digiuno non si deve chinare il capo e nello stesso tempo nutrire sentimenti di egoismo. Il cuore dei farisei era un terreno sterile in cui non poteva germogliare nessun seme di vita divina. Solo colui chi si consacra pienamente a Dio riesce a rendergli un culto ben accetto. Mediante la comunione con Dio gli uomini divengono suoi collaboratori e riflettono il suo carattere nell'umanità. CC 21 6 Il servizo reso con sincerità di cuore ha una grande ricompensa. Il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. (Matteo 6:4) Il carattere si forma sotto l'influsso della grazia di Cristo. Lo Spirito riacquista così la sua bellezza primitiva. Le doti del carattere di Cristo ci vengono trasmesse e l'immagine del divino ritrova il suo splendore. Gli uomini e le donne che camminano e lavorano con Dio emanano pace e vivono nell'atmosfera del cielo. Per loro il regno di Dio è già iniziato. Posseggono la gioia di Cristo, di chi è la fonte di benedizione per l'umanità. Hanno ricevuto l'onore di servire il Maestro e lavorare nel Suo nome. CC 21 7 The Desir of Ages, pp. 311, 312 ------------------------Cristo porta guarigione spirituale e fisica, 11 gennaio CC 22 1 Benedici,anima mia, l'Eterno e non dimenticare alcuno dei suoi benefici. Egli perdona tutte le tue iniquità e guarisce tutte le tue infermità CC 22 2 Salmo 1032,3 CC 22 3 Cristo dise al paralitico: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra il potere di perdonare o peccati...La guarigione del corpo era la dimostrazione della potenza che aveva rinnovato il cuore. Cristo guarì il paralitico affinché sapessero che il Figlio dell'uomo ha sulla terra autorità di rimettere i peccati. Questa lezione non dovrebbe essere dimenticata. Vi sono oggi migliaia di sofferenti nel corpo che, come il paralitico, desiderano udire questo messaggio: O uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi. IL peso del peccato, con i suoi desideri inappagati, e insoddisfatti, è alla base della loro malattia. Non possono riacquistare la salute finché non vanno dal Medico dello spirito. CC 22 4 La pace ce solo Lui può dare infonderà vigore alla loro mente e salute al loro corpo. Gesù è venuto per distruggere le opere del diavolo. In lui era la vita. Egli dice delle Sue pecore: Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano ad esuberanza. Egli è Spirito vivificante. (1 Giovanni 3:8; Giovanni 1:4; 10:10; 1 Corinzi 15:45( Cristo possiede oggi lo stesso potere di vita che aveva al tempo in cui guariva i malati e pronunciava parole di perdono. Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità. (Salmo 103:3) CC 22 5 A coloro hi aveva assistito alla guarigione del paralitico era sembrato che il cielo si fosse aperto per rivelare la gloria di un mondo migliore...Vi fu una grande gioia nella casa del paralitico quando egli tornò guarito portando agilmente sulle spalle il giaciglio su cui era stato lentamente trasportato poco prima. Egli stava davanti a loro nel pieno vigore. Le braccia prima inerti, ubbidivano ora prontamente alla volontà. La carne, raggrinzita e scura, era diventata fresca e rosea. Camminava con passo sicuro e svelto. Tutti i lineamenti del volto esprimevano gioia e speranza. Ai segni del peccato e della sofferenza era subentrata un'espressione di purezza e pace. CC 22 6 Preghieredi ringraziamento si elevarono da quella casa, e Dio fu glorificato mediante suo Figlio che aveva restituito la fiducia al disperato e la forza all'esausto. Quest'uomo era pronto, insieme con la sua famiglia, a consacrare la propria vita a Gesù. Nessun dubbio turbava la loro fede, nessuna fiducia incrinava la loro fedeltà verso chi aveva portato nuova luce in quel luogo tenebroso. CC 22 7 The Desir of Ages, pp. 270,271 ------------------------Parole di Cristo espresse con la potenza, 12 gennaio CC 23 1 Ecco l'Agello di Dio, che toglie il peccato del mondo! CC 23 2 Giovanni :29 CC 23 3 Or Gesù, amminando lungo il mare della Galilea, vide due fratelli: Simone detto Pietro e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete nel mare, poiché erano pescatori; e disse loro: «Seguitemi e io vi farò pescatori di uomini. Or essi, lasciate prontamente le reti, lo seguirono. (Matteo 4:18-20) CC 23 4 Straordinria era l'obbedienza di questi uomini, senza alcuna promessa di salario. Le parole di Cristo sono state un invito espresso con un potere impellente. Cristo desiderava allontanare questi pescatori dall'influenza di Satana e metterli al servizio di Dio, perché, in primo luogo essi potevano diventare i Suoi testimoni, e in secondo luogo, avrebbero portato al mondo la pura Verità, libera dalle tradizioni e sofismi degli uomini. Avendo praticato le Sue virtù, avendo lavorato con Lui, sono diventati pescatori di uomini. CC 23 5 Per tre ani lavoravano in stretta collaborazione con il Salvatore, e il Suo insegnamento, le Sue opere di guarigione, il Suo esempio, essi erano pronti a portare avanti. Con la semplicità della fede e un servizio umile, i discepoli insegnavano agli altri ad assumersi le responsabilità per la causa di Dio. CC 23 6 Le esperinze degli apostoli sono per noi, oggi, un'importante lezione. I principi di questi uomini erano radicati in loro saldamente. Erano uomini che non si sarebbero mai scoraggiati, pieni di riverenza e di zelo per Dio; pieni di nobili scopi e le aspirazioni. Anche se per natura erano uomini deboli e indifesi come qualsiasi essere umano che lavora, tuttavia hanno messo tutta la loro fiducia nel Signore. Rinunciavano volentieri delle loro ricchezze materiali per arricchire la mente e l'anima. Anche se con fatica imparavano alla scuola di Cristo, ma i loro sforzi non erano vani. Hanno voluto legarsi al più potente di tutti i poteri, per comprendere le realtà eterne allo scopo di presentarle con successo questi tesori a un mondo bisognoso. CC 23 7 Ovunque l luce della Verità risplendeva, toccava i cuori degli uomini al risveglio e alla conversione. Anche oggi il Vangelo deve essere proclamato con la stessa potenza. I servitori del Signore sono al lavoro nei luoghi lontani, là dove la gente si trova ancora in mezzo alle tenebre. Essi operano finché dura il giorno, perché durante la notte nessuno può operare. CC 23 8 Gospel Wokers, pp. 24-26 ------------------------Cristo riconosce la dignità degli uomini, 13 gennaio CC 24 1 Ma ora, i Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete stati avvicinati per mezzo del sangue di Cristo. Egli, infatti, è la nostra pace, colui chi ha fatto dei due popoli uno e ha demolito il muro di separazione... CC 24 2 Efesini 213,14 CC 24 3 Il Cristonon conosceva differenze di credo, nazionalità o classe. Gli scribi e i farisei volevano ottenere dalle benedizioni divine vantaggi a livello locale e nazionale escludendo il resto della famiglia di Dio nel mondo; ma il Cristo venne proprio per abbattere ogni tipo di barriera. Venne per dimostrare che il dono del Suo perdono e del Suo amore non ha limiti come l'aria, la luce e la pioggia che rinfrescano la terra. Con la sua vita il Cristo ha istituito una religione senza differenze di classe, una religione in cui ebrei e pagani, liberi e schiavi, sono fratelli e uguali davanti a Dio. Per Lui tutti erano degni di considerazione e cercò di offrire a tutti la sua guarigione. Con chiunque si trovasse, presentava un insegnamento adatto al tempo e alle circostanze. Quando vedeva gli uomini offendersi e trattarsi male, comprendeva sempre di più il loro bisogno di ricevere il Suo amore. Egli cercava di infondere speranza a coloro che erano meno disponibili e meno dotati, offrendo loro la certezza di diventare buoni e irreprensibili, formandosi un carattere come figli di Dio. CC 24 4 Incontrav spesso persone che erano schiacciate dal potere di Satana e che non avevano la forza di liberarsene. A coloro che erano scoraggiati, malati, indotti in tentazione e sul punto di cedere, Gesù rivolgeva dolci parole di comprensione, parole chiare e opportune. Inoltre incontrava spesso persone che combattevano una dura battaglia contro il nemico degli uomini: diceva loro di non arrendersi, che avrebbero vinto perché gli angeli di Dio erano dalla loro parte e li avrebbero aiutati a vincere. Era invitato alla tavola dei pubblicani come un ospite d'onore, dimostrando con la sua simpatia e la sua socievolezza di rispettare la dignità umana; gli uomini a loro volta desideravano essere degni della sua fiducia. Le Sue parole suscitavano nei cuori assetati l'effetto di una forza vitale e benedetta, risvegliavano nuovi stimoli e per coloro che erano stati rigettati dalla società si apriva la possibilità di una nuova vita. Nonostante fosse un ebreo, Gesù frequentava senza problemi i samaritani ignorando le abitudini farisaiche del suo paese. A dispetto dei loro pregiudizi egli accettava l'ospitalità di questo popolo disprezzato. Dormiva con loro sotto lo stesso tetto, mangiava con loro condividendo il cibo preparato e servito dalle loro mani, insegnava nelle loro strade e trattava tutti con la massima gentilezza e cortesia. Se da un lato riusciva con il suo affetto ad attirare i loro cuori, con la sua grazia divina donava loro la saggezza che gli ebrei rifiutavano. CC 24 5 The Minisry of Healing, pp. 25,26 ------------------------Cristo riconosce i diritti di tutti, 14 gennaio CC 25 1 In qualunue nazione chi lo teme e opera giustamente, gli è gradito, secondo la parola che egli ha dato ai figli d'Israele, annunziando la pace per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti. CC 25 2 Atti 10.3,36 CC 25 3 Il SignorGesù esige che riconosciamo i diritti di ogni uomo. Sia i diritti sociali sia quelli religiosi, devono essere presi in considerazione. Tutti devono essere trattati come figli di Dio. La cristianità farà di ogni uomo una persona corretta, giusta. Come Cristo dimostrava la cortesia anche ai Suoi persecutori, così dobbiamo fare anche noi. I Suoi veri seguaci manifesteranno lo stesso Suo spirito. Guardiamo Paolo come si comportava davanti ai governatori! Il suo discorso ad Agrippa è un esempio di vera cortesia ed eloquenza persuasiva. Il Vangelo non incoraggia la gentilezza formale del mondo, ma la cortesia che scaturisce dalla vera bontà del cuore. CC 25 4 Non è suficiente escludere dal comportamento esteriore l'irritabilità, severo giudizio o parole disdicevoli! La vera raffinatezza non sarà mai rivelata fintanto che non impariamo dal comportamento supremo del nostro Maestro. Nei nostri cuori deve dimorare l'amore. Un vero cristiano attinge le proprie motivazioni dal Suo amore. L'affetto per Cristo scaturisce un interesse disinteressato verso il prossimo. L'amore conferisce la grazia, correttezza e la bellezza del nostro portamento; fa illuminare il volto del cristiano, il suo tono della voce è sottomesso, e infine affina ed eleva l'intero essere. CC 25 5 Gospel Wokers, p.123 CC 25 6 Alcuni co i quali siamo in contatto, possono avere un atteggiamento grossolano e scortese, ma ciò non vuol dire che essi lo sono sempre così. Chi vuole preservare la dignità e l'onore, deve fare attenzione a non mancare di rispetto verso gli altri. Questa regola dovrebbe essere religiosamente osservata verso tutti, perfino quelli che appaiono sciocchi e goffi. Ciò che Dio vuole fare di queste persone poco attraenti, nessuno può sapere. È possibile che Egli si servirà anche di loro nella Sua grande opera. Il Signore, mediante il Suo Spirito può risvegliare in loro ogni facoltà al Suo servizio. Egli vide in questi soggetti grezzi, pietre preziose che hanno bisogno di essere affinate con calore e pressione. CC 25 7 Ibid., p.22 CC 25 8 Se saretegentili con tutti quelli con i quali siete in contatto, sarete in grado di attirargli a Cristo. Lodatelo per la sua bontà, diventate i Suoi testimoni, perché facendo questo, avrete parte della famiglia di Cristo in cielo. CC 25 9 Manuscrip 31, 1903 ------------------------Cristo non fa preferenze di persone, 15 gennaio CC 26 1 Allora Pitro, aperta la bocca, disse: «In verità io comprendo che Dio non usa alcuna parzialità CC 26 2 Atti 10:3 CC 26 3 La religine di Cristo eleva i pensieri e azioni di coloro che lo ascoltano, mentre nello stesso tempo, l'intera razza umana diventa il soggetto del Suo amore, e viene riscattata mediante il Suo sacrificio. Ai piedi di Gesù, ricchi e poveri, dotti e ignoranti diventano uguali ai Suoi occhi. Guardando a Cristo, Colui chi è stato trafitto a causa del peccato, scompaiono tutte le distinzioni terrene. L'abnegazione, la condiscendenza, l'infinita misericordia di Colui chi è stato esaltato in cielo, fa vergognare gli orgogliosi. La religione pura, senza macchia manifesta i Suoi principi divini; unisce tutti quelli che sono santificati attraverso la Verità. Per mezzo del sangue di Cristo, tutti siamo stati redenti. CC 26 4 Tutti hano ricevuto talenti da parte del Signore. Gli uni che hanno ricevuto il denaro devono portare al Maestro gli interessi. Altri uomini o donne con posizioni influenti, devono utilizzare questi doni che Dio ha dato loro. Coloro che hanno ricevuto la saggezza, devono portare davanti alla croce di Cristo questi doni che hanno utilizzato per la Sua gloria. CC 26 5 Pure i poeri hanno il loro talento, che può essere più grande di qualsiasi altro. Può trattarsi di semplicità di carattere, di umiltà, di virtù, della fiducia in Dio. Attraverso un paziente sforzo, attraverso tutta la loro dipendenza da Dio, essi entrano in comunione con Gesù loro Redentore. I loro cuori sono pieni di compassione per i poveri e gli oppressi. La loro testimonianza dimostra ciò che Gesù è per loro. Essi cercano la gloria, l'onore e la vita eterna come loro ricompensa. CC 26 6 Affinché 'opera di Dio sia perfetta, nella fratellanza umana ci devono essere tutti i tipi di talenti. La chiesa di Cristo è composta dagli uomini e donne di vari talenti, di tutti i ceti e di tutte le classi. Dio non ha mai progettato in modo che l'orgoglio degli uomini dovrebbe sciogliere ciò che la Sua saggezza aveva ordinato, la combinazione di tutte le classi, di tutti i talenti che rendono un'unità completa. Se tutti gli uomini sono uniti nella Sua opera, non ci sarà alcun ammortizzamento. Tutti hanno la loro parte nella diffusione della Luce, anche se in diversi gradi. Siamo tutti tessuti insieme nella grande rete di umanità, e quindi dobbiamo collaborare, mantenendo le nostre simpatie gli uni verso gli altri. CC 26 7 Gospel Wokers, pp.330, 331 ------------------------Cristo nostro esempio di cortesia, 16 gennaio CC 27 1 Infine site tutti di una sola mente, compassionevoli, pieni di amor fraterno, misericordiosi e benevoli... CC 27 2 1 Pietro :8 CC 27 3 Coloro ch lavorano per Cristo devono essere affidabili; la loro fede, deve essere solida, e il loro atteggiamento gentile e cortese. La cortesia è un dono dello Spirito. La mente umana è il più grande dono di Dio. Gesù dice: Siate tutti di una sola mente, compassionevoli, pieni di amor fraterno, misericordiosi e benevoli... In ciò, dove non riuscite a realizzare, subentrerà l'amore. Un momento di petulanza, una sola risposta sgarbata, la mancanza di gentilezza e cortesia cristiana, può comportare la perdita di amici e la loro influenza. CC 27 4 Ciò che Cisto era su questa terra, il lavoratore cristiano deve sforzarsi di essere. Egli è il nostro esempio, non solo nella sua purezza immacolata, ma con la sua pazienza, la dolcezza, e una vera cortesia. Aveva sempre un aspetto gentile, una parola di conforto per i bisognosi e gli oppressi. La Sua presenza creava un'atmosfera pura. La Sua vita era come lievito tra i membri della società. Puro e senza macchia, camminava tra gli sconsiderati, maleducati e scortesi; tra i pubblicani ingiusti, samaritani ingiusti, soldati pagani, contadini grossolani e altra moltitudine mista. Ovunque si trovava, aveva sempre una parola gentile per tutti. Quando vide uomini stanchi, costretti a sopportare pesanti fardelli, condivideva con loro tutti i loro pesi, insegnando nel frattempo l'amore, la gentilezza e la bontà di Dio. Ha cercato di ispirare in loro la speranza e la certezza che è possibile raggiungere il carattere di Cristo per diventare figli di Dio. CC 27 5 La religine di Cristo intenerisce tutto ciò che è duro e grezzo nel temperamento; leviga tutto ciò che è rozzo e pungente nei modi. Rende le parole gentili e il contegno vincente. Imparate da Cristo come ottenere purezza e integrità. La gentilezza e cortesia è l'argomento più potente a favore del cristianesimo. Le parole gentili sono come rugiada dell'anima. La Scrittura dice di Cristo, che la grazia è stata versata sulle Sue labbra perché sappia sostenere con la parola lo stanco. Il Signore ci invita dicendo: Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano. CC 27 6 Gospel Wokers, p.121,122. CC 27 7 L'essenzadella vera educazione è la considerazione per gli altri. CC 27 8 Education p. 241 ------------------------Cristo un esempio per la società, 17 gennaio CC 28 1 Or avvenn che, mentre egli era a tavola in casa di Levi, molti pubblicani e peccatori si misero a tavola con Gesù e con i suoi discepoli; infatti erano molti quelli che lo seguivano. CC 28 2 Marco 2:1 CC 28 3 Tutti queli che pretendono di essere figli di Dio dovrebbero ricordarsi che come missionari verranno in contatto con tutti i tipi di persone. Ci saranno i più rudi e i raffinati, gli umili e i fieri, i credenti e gli increduli, gli istruiti e gli ignoranti, i ricchi e i poveri. Essi non potranno essere trattati nello stesso modo, ma tutti hanno bisogno di simpatia. Nei contatti reciproci dovremmo essere educati e corretti, dipendiamo gli uni dagli altri e siamo uniti saldamente da legami di umana fratellanza. CC 28 4 Tramite l relazioni sociali i cristiani entrano in contatto con il mondo. Ogni uomo e ogni donna che ha ricevuto la luce divina, devono a sua volta farla brillare sui sentieri bui di chi non conosce una via migliore. Il nostro influsso, santificato dallo Spirito del Cristo, deve svilupparsi nel condurre altri al Salvatore. Il Cristo non deve essere nascosto nel cuore come un tesoro sacro, a uso esclusivo del suo possessore. Deve essere in noi come una fonte di acqua che sgorga in vita eterna e che ristora tutti quelli che entrano in contatto con noi. CC 28 5 The Minisry of Healing, pp. 495, 496 CC 28 6 Cristo no si rifiuta di mescolarsi con gli altri in un rapporto amichevole. Quando era invitato a una festa da fariseo o pubblicano, ha accettato l'invito. In tali occasioni ogni parola che Egli pronunciò, era profumo di vita a vita per i Suoi ascoltatori. Dell'ora di cena ha fatto un'occasione di impartire preziose lezioni secondo le esigenze dei presenti. Cristo ha insegnato ai Suoi discepoli come comportarsi mentre erano in compagna di chi non era religioso, così come di quelli che lo erano. Con il Suo esempio ha insegnato loro come parlare in pubblico, e come dovevano essere le conversazioni fatte tra di loro. CC 28 7 Se Cristodimora nell'anima, le parole pronunciate verranno dal cuore; esse saranno edificanti ed esaltanti; invece, se Cristo non dimora nell'anima, la crescita spirituale è ostacolata, le parole pronunciate sono frivole, schernitore. Tale atteggiamento provocherà un grande dispiacere agli angeli di Dio. La lingua è un membro indisciplinato, ma non dovrebbe essere così. Al fine di pronunciare discorsi preziosi ed elevati è necessaria la conversione. Cristo è sempre pronto a impartire le Sue ricchezze, e noi dovremmo raccogliere questi preziosi gioielli per condividerle con gli altri. CC 28 8 Testimonis, vol. 6, pp. 173, 174 ------------------------Testimoniare Spirito e potenza di Cristo, 18 gennaio CC 29 1 Le guardi risposero: «Nessun uomo ha mai parlato come costui". CC 29 2 Giovanni :46 CC 29 3 Dopo averfatto il sermone della montagna, i discepoli di Cristo si erano avvicinati a Lui, e la folla piena di curiosità pressava per riunirsi a loro. Qualcosa d'inaspettato stava per accadere. Volti ansiosi esprimevano un profondo interesse. Gli occhi di tutti fissavano Gesù, e quelli di Cristo esprimevano un amore indicibile. Mentre parlava, il Suo volto aveva l'espressione celeste. Oltre agli angeli, lì vi era pure l'avversario con i suoi angeli malvagi, pronti a contrastare, per quanto possibile, l'influenza del Maestro divino. CC 29 4 Le Veritàpronunciate su quel monte sono state riflesse durante i secoli come una luce fra le tenebre. Molti hanno trovato in quel sermone ciò che l'anima aveva più bisogno, ossia il fondamento della fede e di pratica. Ma in queste stupende parole pronunciate dal grande Maestro, non c'è traccia dell'eloquenza umana. Il linguaggio è semplice, i pensieri e i sentimenti si contraddistinguono con la semplicità. I poveri e gli ignoranti erano in grado di capire ogni Sua parola. CC 29 5 Il Signor dei cieli affrontava queste anime con misericordia e bontà; Egli è venuto a salvare il genere umano. Insegnava loro come uno che ha autorità, pronunciando le parole di vita eterna. Tutti dovrebbero copiare il modello di Cristo. Giacché non possono possedere lo stesso potere che Gesù aveva, tuttavia possono connettersi con la Fonte divina e permettere che Cristo dimori in loro e loro in Lui. Solo attraverso questa comunione è possibile che la Sua potenza si riveli in loro. Se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri. (1 Giovanni 1:7) CC 29 6 L'egoismoe la mondanità separano l'uomo da Dio. I messaggi dal cielo sono di un carattere che suscitano l'opposizione. I testimoni fedeli di Cristo attraverso la Verità acquisita, respingono il peccato. Le loro parole saranno come un martello che rompe la crosta delle rocce, come un fuoco che consuma le scorie. Abbiamo costante bisogno di seri messaggi di avvertimento. Ci sono molti uomini di Dio che sono fedeli alla sua Parola. Al momento giusto, Egli manda i Suoi servitori di fare lo stesso lavoro a quello di Elia. CC 29 7 Testimonis, vol. 5, pp. 253, 254 CC 29 8 Uomini moto colti nelle lettere e nelle scienze hanno ricevuto preziose lezioni da umili cristiani che il mondo considerava ignoranti. Ma questi semplici discepoli hanno conseguito un'educazione nella scuola migliore si sono seduti ai piedi di Colui che ha parlato come nessun altro uomo. CC 29 9 The Desir of Ages, p. 257 ------------------------La rivelazione di Dio mediante la croce, 19 gennaio CC 30 1 Cristo è hi è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi. CC 30 2 Romani 8:4 CC 30 3 La rivelaione dell'amore di Dio per l'uomo ha come centro la croce. Il suo vero significato non può essere espresso a parole, descritto con la penna o compreso dalla mente umana. Guardando la croce del Calvario possiamo dire soltanto: Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figlio, affinché chiunque creda in Lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16) CC 30 4 Il Cristocrocefisso a causa dei nostri peccati, il Cristo risorto, il Cristo asceso al cielo è la scienza della salvezza che dobbiamo imparare e insegnare. Cristo Gesù è Colui che è morto e, ancor più, è resuscitato, è alla destra del Padre... (Romani 8:34) Perciò Egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di Lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro. (Ebrei 7:25) CC 30 5 Mediante l Cristo riceviamo tutte le benedizioni. Attraverso il Suo sacrificio, giorno dopo giorno, ci viene trasmesso il flusso inesauribile della bontà di Dio. Mediante quel dono ci sono stati offerti i fiori, con i loro colori e il loro profumo delicato, perché ne godiamo. Egli ha creato il sole e la luna. Non c'è stella in cielo che non sia opera sua. Ogni goccia di pioggia che cade, ogni raggio di luce che illumina questa terra ingrata testimonia l'amore di Dio in Cristo. Riceviamo ogni cosa tramite il dono meraviglioso del Figlio di Dio. Il Cristo fu inchiodato alla croce perché le opere di Dio beneficiassero di tutte le sue benedizioni. Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio... (1 Giovanni 3:1 CC 30 6 Tutti queli che sono salvati devono conoscere Dio, così com'è rivelato in Cristo. Questa conoscenza trasforma il carattere. Ricevendola lo spirito è rinnovato a immagine di Dio e tutto l'essere beneficia di una forza divina. Dalla sua esperienza di vita Gesù disse: Io ho osservato i comandamenti del Padre mio... (Giovanni 15:10) Egli non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli piacciono. (8:29) Dio desidera che i Suoi discepoli siano come Gesù quando condivise la natura umana. Tramite la Sua forza dobbiamo vivere la vita nobile e pura che condusse il Salvatore. CC 30 7 The Minisry of Healing, pp. 423-426 CC 30 8 La nostraunica sicurezza si trova nella roccia: Cristo Gesù. CC 30 9 The Upwar Look, p. 293 ------------------------Gloria di Cristo si riflette sopra le tenebre, 20 gennaio CC 31 1 Signore, icordati di me quando verrai nel tuo regno». CC 31 2 Luca 23:4 CC 31 3 Una luce i consolazione giunse a Gesù agonizzante: la preghiera del buon ladrone. I due uomini che erano crocefissi con Gesù lo avevano dapprima schernito. Via via che le sofferenze aumentavano, uno di loro si fece più disperato e insolente; ma non così l'altro. Egli non era un criminale incallito, era stato traviato da cattive compagne, ma era meno colpevole di molti che ai piedi della croce stavano oltraggiando il Salvatore. CC 31 4 Nel passao aveva visto e udito Gesù, e si era anche convinto della verità dei Suoi insegnamenti; ma i sacerdoti e i capi lo avevano distolto. Per soffocare le sue convinzioni si era abbandonato sempre di più al peccato, finché era stato arrestato, riconosciuto colpevole e condannato alla morte della croce. Si era trovato con Gesù nella sala del tribunale e lungo la strada sino al Calvario. Aveva udito la dichiarazione di Pilato: "Non trovo in lui alcuna colpa". (Giovanni 19:4) Ne aveva notato il comportamento divino e il perdono per i suoi accusatori. CC 31 5 Dalla croe aveva visto molti uomini religiosi scuotere la testa con disprezzo e con scherno. Aveva udito il rimprovero del suo compagno di pena: Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi! (Luca 23:39) Aveva sentito che tra i passanti molti difendevano Gesù, ripetevano i suoi insegnamenti e raccontavano le Sue opere. Si convinse che era Cristo. Si volse al suo compagno di pena e gli disse: Non hai tu nemmeno timore di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? CC 31 6 Cessaronole domande, i dubbi, i rimproveri. Al momento della condanna quel ladro era disperato, ma ora nascevano in lui nuovi e consolanti pensieri. Si ricordò delle parole di Gesù, della guarigione dei malati, del perdono dei peccati. Aveva udito le parole di chi credeva in Gesù e che lo avessero seguito in lacrime; aveva visto e letto l'iscrizione posta sul capo del Salvatore; aveva udito i passanti che la ripetevano , alcuni con labbra tremanti, altri con disprezzo e scherno. CC 31 7 Durante l lunghe ore di agonia, Gesù aveva udito ingiurie, insulti e imprecazioni. Mentre era appeso alla croce, giungeva alle sue orecchie il suono delle beffe e delle maledizioni. Aveva desiderato intensamente udire alcune espressioni di fede da parte dei suoi discepoli, ma ha udito soltanto queste amare parole: Or noi speravamo che fosse Lui che avrebbe liberato Israele. (Luca 24:12) CC 31 8 Le espresioni di fede e amore del ladrone pentito consolarono il suo cuore. CC 31 9 The Desir of Ages pp.749,750 ------------------------Cristo esempio in tutto e per tutti, 21 gennaio CC 32 1 In lui er la vita, e la vita era la luce degli uomini CC 32 2 Giovanni :4 CC 32 3 L'etica dl Vangelo concerne la perfezione della mente di Dio e della Sua volontà. Dio esige dalle sue creature conformità alla Sua volontà. L'imperfezione di carattere è il peccato, e il peccato è la trasgressione della legge. Tutti gli attributi giusti di carattere dimorano in Dio, perché Egli è perfetto. Chiunque riceve Cristo come suo personale Salvatore ha il privilegio di possedere questi stessi attributi. Questa è la scienza della santità. CC 32 4 Quanto glriose erano le possibilità prima della caduta dell'uomo. Attraverso il Suo Figlio, Dio ha rivelato l'eccellenza cui l'uomo è in grado di raggiungere. Per i meriti di Cristo, l'uomo è elevato dal suo stato depravato, purificato e reso prezioso come l'oro di Ofir. È possibile per lui diventare un compagno degli angeli in gloria e riflettere l'immagine di Gesù Cristo, nello splendore del trono eterno. È il suo privilegio di avere la fede acquisita attraverso la potenza di Cristo, e diventare immortale. Tuttavia, l'uomo raramente si rende conto quali vette avrebbe potuto raggiungere se avesse permesso a Dio di guidare ogni suo passo. CC 32 5 Il Signor permette a ogni essere umano di esercitare la propria individualità. Egli non desidera che gli uomini diventino mortali. Coloro che desiderano trasformare la mente e il carattere, non devono guardare agli uomini, ma all'esempio divino. Dio rivolge a tutti noi il seguente invito: Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesù. (Filippesi 2:5) Attraverso la conversione e la trasformazione, gli uomini possono ricevere la mente di Cristo; ma per ottenere questo, essi devono essere in comunione costante con Dio mediante la fede. Questa esperienza permetterà a Cristo di dimorare nel cuore di tutti quelli che lo cercano. CC 32 6 Se limitimo l'esempio di una persona qualsiasi, perfino quella che sembra essere la più perfetta nel suo caratare, sarebbe come affidare la nostra fiducia ad un essere umano imperfetto, incapace di trasmettere la ben minima perfezione. CC 32 7 Cristo, i nostro esempio, deve essere presente in tutti, deve distinguersi fra diecimila, perché la Sua Eccellenza è senza confronti. Egli ha adattato la Sua vita per tutti gli esseri umani. Se rimaniamo uniti in Cristo sia in ricchezza sia in povertà, la Sua illimitata mitezza e umiltà si rifletteranno in ogni anima. Le qualità, il potere e la saggezza del più grande Maestro, saranno rivelate in tutto il mondo. Dio vuole che diventiamo i Suoi testimoni viventi davanti al mondo, affinché gli uomini e le donne, possano essere salvati mediante la Sua grazia. CC 32 8 Signs of he Times, Sept. 3, 1902 ------------------------Cristo è la Verità, 22 gennaio CC 33 1 Gesù gli isse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. CC 33 2 Giovanni 4:6 CC 33 3 Cristo è a Verità. Le Sue parole sono Verità e hanno un significato ancora più profondo di quanto non appaia in superficie. Tutti i suoi detti hanno un valore che va ben oltre la loro modesta apparenza. Coloro che sono stati vivificati dallo Spirito Santo ne coglieranno pienamente il valore. Essi potranno scoprire le preziose gemme di verità custodite come un tesoro nascosto. Le teorie e le speculazioni umane non ci condurranno mai a una migliore comprensione della Parola di Dio. Quanti si ritengono esperti di filosofia giudicano necessarie le loro disquisizioni per aprire le porte della conoscenza e per impedire che errate teorie possano infiltrarsi nella chiesa. Non si accorgono, invece, che sono state proprio queste disquisizioni a portare le eresie all'interno della chiesa. Gli uomini hanno fatto grandi sforzi per spiegare testi biblici che ritenevano ermetici e di difficile comprensione. Troppo spesso, invece, sono stati proprio questi sforzi che hanno oscurato ciò che avrebbero voluto chiarire. CC 33 4 I sacerdoi e i farisei s'illudevano di fare grandi cose in qualità di maestri introducendo le loro personali interpretazioni alla Parola di Dio; ma Cristo disse loro: ...voi...non conoscete le Scritture né la potenza di Dio. (Marco 12:24) Egli li accusò di insegnare dottrine che sono precetti di uomini. (Marco 7:7) anche se avrebbero dovuto capire la Sua Parola, in realtà non erano operatori della Parola. Satana li aveva resi ciechi ed essi non se ne accorgevano. CC 33 5 Anche ai ostri giorni molti fanno altrettanto. Numerose chiese si macchiano di questo peccato. C'è il pericolo, il grave pericolo, che i presunti sapienti dei nostri tempi ripetano l'esperienza dei loro antenati maestri ebrei; a causa della loro falsa concezione della verità e dell'interpretazione non corretta delle rivelazioni divine, conducono altre anime nel dubbio e le avvolgono nelle tenebre. CC 33 6 Non bisoga leggere le Scritture sotto la tenue luce delle tradizioni e delle speculazioni umane; spiegare la Bibbia attraverso di esse sarebbe come cercare di illuminare il sole con una torcia. La sacra Parola di Dio non ha bisogno della debole luce di una torcia. Essa stessa è luce che fa risplendere le meraviglie della gloria di Dio, di fronte alla quale ogni altra luce impallidisce. CC 33 7 Christ's bject Lessons pp. 110, 111 CC 33 8 Fratelli iei, quello di cui tutti abbiamo bisogno è la Verità che opera per amore e purifica l'anima. CC 33 9 The Upwar Look, p. 293 ------------------------Cristo un perfetto esempio per tutti, 23 gennaio CC 34 1 E Gesù crsceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini CC 34 2 Luca 2:52 CC 34 3 Da quandol'uomo è caduto, l'immagine di Dio in lui è stata danneggiata. A causa della disobbedienza egli è depravato e il suo potere si è indebolito, e di conseguenza divenne soggetto di tribolazioni e ira. Ma Dio, per mezzo di Cristo ha preparato per lui la soluzione perché dice: Voi dunque siate perfetti, com'è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli. (Matteo 5:48) Lo scopo di Dio è che l'uomo, affinché non si lasci sconfiggere, rimanga davanti a Dio in posizione verticale e nobile. Il Signore mandò Suo Figlio in questo mondo per sopportare la pena del peccato, e di mostrare all'uomo come vivere una vita senza peccato. CC 34 4 Cristo è l nostro ideale. Già dall'infanzia fino alla maturità, Egli divenne per noi un perfetto esempio. Gesù venne su questa terra per vivere l'esperienza umana, tuttavia senza mai peccare. Fin dalla Sua nascita fino alla fine della Sua vita terrena, ha conservato intatta la Sua fedeltà a Dio. La Scrittura dice di Lui: Intanto il bambino cresceva e si fortificava nello spirito, essendo ripieno di sapienza; e la grazia di Dio era su di lui. (Luca 2:40) CC 34 5 Il Salvatre ha vissuto non per compiacere se stesso. Egli non possedeva neppure una casa dove riposare, così è stato ospitato presso i Suoi amici... Eppure essere alla Sua presenza era come essere in paradiso. Giorno dopo giorno incontrava prove e tentazioni... ma non si scoraggiò mai. Era sempre allegro e paziente. Quando incontrava gli afflitti, li incoraggiava con un messaggio di vita e di pace. Per tutta la Sua vita era esempio di purezza e nobiltà. CC 34 6 La promesa di Dio è: Siate santi, perché io sono santo. (1 Pietro 1:16) La santità è il riflesso di Dio; ma per riflettere questa gloria, dobbiamo cooperare con Dio. Cuore e mente devono essere liberati di tutto ciò che è male. La Parola di Dio deve essere letta e studiata con un sincero desiderio di guadagnare da essa la forza spirituale. La Parola è il Pane celeste; chi la riceve, cresce forte nella forza di Dio. Il proposito di Dio è la nostra santificazione. Lui ci ha scelto sin dall'eternità, affinché possiamo essere santi. Gesù dichiara: Poiché questa è la volontà di Dio - la vostra santificazione. (1 Tessalonicesi 4:3) È anche la vostra volontà che i vostri desideri e le inclinazioni siano sottomessi alla volontà di Dio? CC 34 7 Signs of he Times, March 30, 1904 ------------------------Cristo il Principe della pace, 24 gennaio CC 35 1 Beati colro che si adoperano per la pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio CC 35 2 Matteo 5: CC 35 3 Cristo è l Principe della pace. (Isaia 9:5) e la Sua missione è quella di ricercare in terra e in cielo quella pace che il peccato ha infranto. Perciò ora siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. (Romani 5:1) Chiunque consenta di rinunciare al peccato e apra il suo cuore all'amore di Cristo condivide questa pace divina. Non ci sono altre vie per conquistare la pace. La grazia di Cristo che penetra nel cuore placa l'ira, dilegua le discordie e riempie l'animo d'amore. Chi è in pace con Dio e con il prossimo non può essere infelice. Nelle sue cure non c'è spazio per l'invidia, i sospetti e l'odio. Chi è in armonia con Dio condivide la pace del cielo e diffonderà un influsso positivo intorno a lui. Lo Spirito della pace si spanderà come la rugiada su chi è stanco e turbato per le avversità quotidiane. CC 35 4 I discepoi di Cristo sono inviati nel mondo per trasmettere messaggi di pace. Chi spontaneamente rivela l'amore di Cristo e, con parole o azione, induce qualcuno a rinunciare al peccato e ad affidarsi a Dio diffonde la pace. Beati quelli che diffondono la pace: Dio li accoglierà come suoi figli. (Matteo 5:9. Lo Spirito di pace è una prova del suo legame con il cielo. Il dolce influsso di Cristo si diffonde intorno a loro. La fragranza della loro vita, la bellezza del loro carattere rivela al mondo il fatto che essi sono figli di Dio. Coloro che li circondano si rendono conto che sono in contatto con Gesù. I sopravvissuti d'Israele, dispersi in mezzo a numerosi popoli, saranno come la rugiada mandata dal Signore, come la pioggia che cade sull'erba: dipenderanno da Dio e non dagli uomini. (Michea 5:6) CC 35 5 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 27,28 CC 35 6 Quando ilprofeta Isaia predisse la nascita del Messia, gli attribuì il titolo di Principe della pace. Quando gli angeli annunciarono ai pastori la nascita di Gesù, cantarono nelle pianure di Betlemme: Gloria a Dio nei luoghi altissimi, pace in terra fra gli uomini che egli gradisce. CC 35 7 (Luca 2:1. CC 35 8 C'è un'aparente contraddizione fra queste affermazioni e quella di Gesù: Non sono venuto a mettere la pace ma spada. (Matteo 10:34) Se comprese correttamente, queste parole si armonizzano fra loro. Il Vangelo è un messaggio di pace; se accettato e messo in pratica, diffonderebbe pace, armonia e felicità in tutta la terra. La religione di Cristo unisce con vincoli di fratellanza tutti quelli che ne accettano gli insegnamenti. La missione di Gesù, non era forse quella di riconciliare gli uomini con Dio e gli uni con gli altri? CC 35 9 The GreatControversy, pp. 46, 47 ------------------------Personalità di Dio rivelata in Cristo, 25 gennaio CC 36 1 Io e il Pdre siamo uno CC 36 2 Giovanni 0:30 CC 36 3 Poiché pesona di Dio si è rivelata tramite il Figlio Gesù, espressione della gloria del Padre è impronta della Sua essenza (Ebrei 1:3), è venuto sulla terra come Salvatore personale e nello stesso modo è asceso al cielo. Sempre come Salvatore personale intercede in cielo. Uno simile a un Figlio d'uomo (Apocalisse 1:13) opera in nostro favore davanti al trono di Dio. Il Cristo, la luce del mondo, offuscò volutamente l'abbagliante splendore della sua divinità e venne a vivere da uomo fra gli uomini perché potesse conoscere il loro Creatore. Da quando il peccato aveva creato una barriera fra l'uomo e Dio nessun essere umano aveva mai visto l'Eterno, se non tramite la sua manifestazione in Gesù Cristo. Io e il Padre siamo Uno (Giovanni 10:30) dichiarò il Cristo. Nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo. (Matteo 11:27) CC 36 4 Il Cristoè venuto a insegnare agli uomini quello che il Signore desidera che conoscano. Vediamo l'intervento di Dio nei cieli, sulla terra e nell'ampia distesa del mare. Tutto il creato esprime la Sua potenza, la Sua saggezza e il Suo amore. Ciò che il Cristo ha rivelato della Sua persona non può essere conosciuto tramite le stelle, gli oceani o le cascate dei fiumi. Dio sapeva che per manifestare il Suo carattere e la Sua personalità era necessaria una rivelazione più chiara di quella che si ha tramite la natura. Inviò il Figlio nel mondo affinché l'uomo, pur con certi limiti, riuscisse a percepire l'essenza e le prerogative del Dio invisibile. CC 36 5 Assumendola natura umana, il Cristo si è identificato con l'uomo e nello stesso tempo ha rivelato il Padre all'umanità vittima del peccato. Egli, che aveva sempre vissuto alla presenza del Padre, era l'immagine del Dio invisibile, l'unico che poteva rivelare il carattere della divinità agli uomini. Egli era in tutto simile ai suoi fratelli, un uomo proprio come noi. Aveva fame, sete e si stancava. Ritrovava le energie tramite il cibo e il sonno. Condivise la sorte degli uomini pur essendo il Figlio di Dio. Sulla terra era straniero e di passaggio; visse nel mondo senza essere del mondo; fu provato e tentato come ancora oggi lo sono gli uomini e le donne, ma visse senza peccare. Affettuoso, attento, comprensivo, rispettoso dei sentimenti altrui manifestò il carattere del Padre e si consacrò al servizio di Dio e dell'uomo. CC 36 6 The Minisry of Healing, pp. 418-423 CC 36 7 Il tema dlla redenzione occuperà le menti e le lingue dei redenti attraverso l'eternità. Il riflesso della gloria di dio risplenderà per sempre dal volto del Salvatore. CC 36 8 Letter 28, 1904 ------------------------Gesù è il nostro Esempio, 26 gennaio CC 37 1 Efesini 51 CC 37 2 Le sentinlle di Dio non devono confidare in ciò che dice la gente, bensì, devono ascoltare ciò che dice il Signore. Se essi preparano i loro discorsi molto tempo prima, potrebbero non riuscire a soddisfare le necessità del momento. Essi devono aprire i loro cuori affinché il Signore possa imprimere in essi la preziosa Verità per poi condividerla con il popolo. CC 37 3 A molte sntinelle manca lo Spirito e la potenza di Dio per l'opera che stanno svolgendo. Lo Spirito che ha caratterizzato quel meraviglioso incontro nel giorno di Pentecoste, è in attesa di manifestare il Suo potere sugli uomini che fungono da ambasciatori per Dio. Il potere che ha smosso le persone con così tanta forza durante la crisi nel 1844, sarà nuovamente rivelato in mezzo al popolo di Dio. CC 37 4 Il messagio del terzo angelo andrà avanti, e non con un tono di sottovoce, ma con grande potenza. Molti di coloro che professano di avere grande luce, camminano secondo le proprie vie. Essi, per diffondere la Verità, hanno bisogno che le loro labbra siano toccate con il carbone ardente dell'altare. CC 37 5 Cristo, pr essere accettato, non è venuto sulla terra nella maestosità di un re, con lo sfarzo che accompagna i grandi della terra. Gesù di Nazareth, è venuto senza gloria, e non per essere riverito. Egli venne come un uomo umile, come Maestro, come Esempio, e come il Redentore. Se Egli fosse venuto con grande pompa, con un seguito di grandi uomini della terra, come avrebbe potuto insegnare umiltà? Come avrebbe potuto presentare il Sermone sul Monte? Egli ha voluto che i suoi seguaci potessero prendere esempio da Lui. Se Egli fosse venuto su questa terra come un re, in chi il popolo avrebbe potuto trovare la speranza degli umili? CC 37 6 Gesù conoceva le esigenze del mondo, meglio degli stessi uomini. Egli non è venuto come un angelo rivestito di panoplia dei cieli, ma come un uomo umile. Nonostante la Sua bellezza, aveva un aspetto modesto, agì con la dignità di un re. La gente rimaneva stupita, perfino confusa. Mentre cercavano di ragionare, non rinunciavano alle loro idee; e poiché gli assalivano i dubbi, tentavano ad aggrapparsi alla vecchia aspettativa di un Salvatore a venire in grande pompa. CC 37 7 Testimoninze, vol. 5, pp. 252.253 ------------------------Gesù un Modello per tutti, 27 gennaio CC 38 1 Voi sietemorti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria. CC 38 2 Colossesi3:3,4 CC 38 3 Lasciate he la luce risplenda attraverso le vostre buone opere. Gesù disse: Voi siete il sale della terra; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli si renderà il sapore? A null'altro serve che ad essere gettato via e ad essere calpestato dagli uomini. (Matteo 5:13) Temo che tra di voi, molti sono in questa condizione. Non tutti hanno lo stesso compito da fare; gli individui possiedono diverse circostanze e talenti per diversi tipi di lavoro nella vigna del Signore. Ci sono quelli che hanno più responsabilità degli altri; ma a ciascuno è dato il preciso compito, e se lo fa con zelo e fedeltà, egli è un amministratore fedele della grazia di Dio. Egli non vuole che la luce splenda per mezzo delle vostre buone parole e azioni compiute per la propria vanagloria, ma che l'Autore di ogni bene sia glorificato ed esaltato. Gesù con la Sua vita è un modello per ciascuno di noi. Quanta poca importanza l'uomo ha dato a Colui chi desidera plasmare il carattere secondo il Suo modello. Tutta la Sua influenza è stata rigettata. Gesù dichiara: Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e di compiere l'opera sua. (Giovanni 4:34) CC 38 4 Se avessio questa devozione per l'opera di Dio, se avessimo fatto ogni cosa unicamente per la Sua gloria, allora potremmo dire con Cristo: Io non cerco la mia gloria. (Giovanni 8:50) La Sua vita era piena di buone opere, ed è nostro dovere di vivere secondo il Suo esempio. La nostra vita deve essere nascosta con Cristo in Dio, perché solo così la Sua luce potrà essere riflessa in noi e per mezzo di noi su quelli che si trovano intorno a noi. Evitiate quindi discorsi e azioni futili, perché solo mediante le buone opere si può manifestare il carattere di Cristo. Coloro che riflettono la luce di Dio, hanno predisposizione all'amore. Saranno allegri, ben disposti e obbedienti a tutte le esigenze di Dio. Nel loro lavoro si distingueranno dalla misericordia e amore a favore delle anime. CC 38 5 Tutti queli che sono fedeli portatori di luce, la rifletteranno su sentieri degli altri. Coloro che invocano il nome di Gesù, saranno preservati da ogni iniquità. CC 38 6 Se tu ti ttieni alle richieste di Dio e diventi impregnato dal suo amore e ripieno della sua pienezza, bambini, giovani e giovani discepoli guarderanno il tuo esempio riguardo a quello che costituisce spiritualità pratica; cosi potrai essere strumento per guidarli nel cammino di ubbidienza a Dio. CC 38 7 Eserciterte un'influenza che li porta a Dio, e il vostro lavoro sarà paragonato all'oro, argento, e pietre preziose, perché per natura sarà incorruttibile. CC 38 8 Review an Herald, 16 Ottobre, 1888 ------------------------Cristo colma pensieri dei suoi discepoli, 28 gennaio CC 39 1 Or essi, ista la franchezza di Pietro e di Giovanni e avendo capito che erano uomini illetterati e senza istruzione, si meravigliavano e riconoscevano che erano stati con Gesù. CC 39 2 Atti 4:13 CC 39 3 Fin dallacaduta di Adamo, Cristo aveva affidato a uomini scelti il seme della Sua Parola, perché fosse seminato nei cuori umani. Durante la sua vita, Egli aveva seminato il seme della Verità e lo aveva innaffiato con il Suo sangue. Le conversioni che avvennero nel giorno della Pentecoste erano il risultato di questa semina, erano dovute al lavoro di Cristo e rivelavano l'efficacia del Suo insegnamento. CC 39 4 I discors dei soli apostoli, sebbene chiari e convincenti, non abbiano rimosso il pregiudizio che era stato diffuso fra il popolo; ma lo Spirito Santo aggiunse ai discorsi che già toccavano i cuori alla potenza divina. Le parole degli apostoli erano come le frecce acuminate dell'Onnipresente, e convincevano gli uomini della terribile colpa di aver rigettato e crocefisso il Signore della gloria. CC 39 5 L'insegnaento di Cristo aveva spinto i discepoli a ricercare il bisogno dello Spirito. Con l'insegnamento dello Spirito, essi ricevevano la qualificazione finale per compiere l'opera della loro vita. Non erano più limitati dalla loro scarsa educazione. Essi avevano realizzato una perfetta unità. La loro mente e il loro carattere si erano adeguati all'ideale proposto dal loro Maestro. CC 39 6 Gli apostli potevano pronunciare il nome di Gesù con certezza; non era forse lui il loro Amico e Fratello maggiore? La loro comunione con Cristo era tanto intensa da far sentire la vicinanza fisica del Maestro. Con quali parole ferventi essi esprimevano i loro pensieri mentre testimoniavano di Lui! I loro sentimenti di amore per il prossimo erano così profondi da costringerli ad andare fino alle estremità della terra per testimoniare della potenza di Cristo. CC 39 7 Essi voleano portare avanti, a ogni costo, il lavoro che Egli aveva iniziato. Riconoscevano la grandezza del loro debito verso Dio e la responsabilità della loro missione. Fortificati dalla potenza dello Spirito Santo, avanzavano pieni di zelo per estendere a tutto il mondo, il trionfo della croce. Lo Spirito li animava e parlava attraverso loro. La pace di cristo splendeva sui loro volti. Avevano dedicato la loro vita al Suo servizio e il carattere testimoniava della loro consacrazione. CC 39 8 The Act o the Apostles, pp. 45, 46 ------------------------Cristo ha rivelato la ricchezza del cielo, 29 gennaio CC 40 1 L'Eterno,è su di me, perché l'Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili; mi ha inviato a fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamare la libertà a quelli in cattività CC 40 2 Isaia 61: CC 40 3 Non ci fumai un altro predicatore come il Cristo Egli era il Re del cielo, ma decise di umiliare se stesso fino a diventare come noi, per incontrare gli uomini là dove si trovavano. Il Cristo, il Messaggero del patto, portò la notizia della salvezza a tutti, ricchi e poveri, liberi e schiavi. La Sua fama di Grande Medico si sparse per tutta la Palestina. I malati si facevano trovare lungo le strade che avrebbe percorso, per chiedergli aiuto. Venivano anche persone desiderose di ascoltare le sue parole e sperimentare il tocco guaritore delle sue mani. Così il Re di gloria, negli umili panni di un uomo andava di città in città, di villaggio in villaggio, predicando il messaggio del Vangelo e guarendo i malati. CC 40 4 Egli partcipava alle grandi feste nazionali che si svolgevano ogni anno. Alle folle attratte da queste cerimonie, organizzate all'insegna dell'apparenza, egli parlava di argomenti sacri, prospettando loro l'eternità. Offriva a tutti i tesori della Sua saggezza. Parlava un linguaggio così semplice che non potevano fraintenderlo. Con il Suo approccio particolare aiutava tutti quelli che soffrivano ed erano tristi. Con modi gentili e affettuosi soccorreva i peccatori malati, assicurando loro guarigione e forza. La Sua esistenza era vissuta intensamente. Giorno dopo giorno era possibile vederlo entrare nelle umili case dei bisognosi e degli afflitti per offrire speranza agli scoraggiati e pace a chi era angosciato. Misericordioso, amorevole e pietoso si spostava da un luogo all'altro aiutando le persone abbattute e confortando gli sconsolati. Ovunque si trovava offriva benedizioni. CC 40 5 Mentre sioccupava dei poveri, Gesù cercava anche il modo di raggiungere i ricchi. Egli voleva entrare in contatto con i farisei ricchi e colti, con i nobili giudei e con i governanti romani. Egli accettava i loro inviti, partecipava alle loro feste, s'interessava dei loro passatempi e delle loro attività: in questo modo poteva raggiungere i loro cuori e rivelare le ricchezze che durano per sempre. CC 40 6 Il Cristovenne per dimostrare che ricevendo forza dall'alto l'uomo può vivere una vita pura. Egli cercò di soddisfare le esigenze degli uomini con una pazienza e disponibilità infinite. Con il misericordioso tocco della Sua grazia allontanava dal cuore il dubbio e l'inquietudine trasformando l'ostilità in amore e la diffidenza in fiducia. Se si rivolgeva a qualcuno dicendo: Seguimi, egli si alzava e lo seguiva. Il fascino che poteva suscitare il mondo circostante si dissolveva immediatamente. Al suono della sua voce l'avidità e l'ambizione svanivano dal cuore e le persone, una volta libere, si alzavano per seguire il Signore. CC 40 7 The Minisry of Healing, pp. 22-25 ------------------------L'opera dei seguaci di Cristo, 30 gennaio CC 41 1 In verità in verità vi dico: chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. CC 41 2 Giovanni 4:12 CC 41 3 Con ciò Cisto non intendeva dire che i Suoi discepoli avrebbero compiuto azioni più importanti delle Sue, ma che la loro opera avrebbe avuto un'estensione maggiore. Non si riferiva inoltre ai Suoi miracoli, ma a tutto ciò che sarebbe stato compiuto con l'influsso dello Spirito Santo. Ma quando verrà il Consolatore che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me. E anche voi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. (Giovanni 15:26,27) CC 41 4 Queste paole si adempirono in modo prodigioso quando, dopo la discesa dello Spirito Santo, i discepoli furono talmente colmi di amore per Colui chi era morto per loro, da intenerire con le loro parole e le loro preghiere coloro che li ascoltavano. Migliaia di persone si convertirono per aver sentito parlare degli uomini diretti dalla potenza dello Spirito. CC 41 5 Come rappesentanti di Cristo, gli apostoli avrebbero destato una notevole impressione sulla gente. Il Fatto di essere uomini di umile estrazione, invece di diminuire il loro ascendente, l'avrebbe aumentato, perché il pensiero dei loro ascoltatori sarebbe andato al Salvatore il quale, pur senza farsi vedere, operava ancora con loro. Lo straordinario insegnamento degli apostoli, i loro invitati al coraggio e alla fiducia, avrebbe garantito che tutto ciò che facevano dipendeva dalla potenza di Cristo e non dalle loro capacità. La loro umiltà avrebbe testimoniato del fatto che Colui che i Giudei avevano crocefisso era il Principe della vita, il Figlio del Dio vivente, perché solo nel suo nome si potevano compiere le opere che i discepoli avevano fatto. CC 41 6 Nell'ultio colloquio intrattenuto con i discepoli, la notte precedente la crocefissione, il Salvatore non fece riferimento alle sofferenze che avrebbe patito, non parlò dell'umiliazione che lo attendeva, ma Attirò la loro attenzione su ciò che avrebbe rafforzato la loro fede, invitandoli a soffermarsi sulla gioia che precede la vittoria. Gioì per la consapevolezza di poter fare per i Suoi seguaci più di quanto aveva promesso, per l'amore e la pietà che avrebbe infuso nei loro animi, per il fatto che avrebbe dato all'uomo un carattere simile al suo. La diffusione della Verità che aveva insegnato ai Suoi discepoli sarebbe progredita, raccogliendo un successo dopo l'altro. Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo. CC 41 7 The Acts f the Apostles, pp. 22,23 ------------------------Cristo la sorgente della grazia, 31 gennaio CC 42 1 In lui abta corporalmente tutta la pienezza della Deità CC 42 2 Colossesi2:9 CC 42 3 Con la Su umanità Cristo si è unito agli uomini, mentre con la Sua divinità siede sul trono di Dio. Come Figlio dell'uomo ci ha dato un esempio di ubbidienza; come Figlio di Dio ci rende capaci di ubbidire. CC 42 4 Abbassandsi per diventare uomo, Cristo ha manifestato un carattere opposto a quello di Satana. CC 42 5 Gesù è stto trattato come noi meritiamo, affinché possiamo ricevere il trattamento che egli merita. Egli è stato condannato per i nostri peccati, senza avervi partecipato, affinché potessimo ottenere la giustificazione in virtù della sua giustizia, senza avervi preso parte. Egli subì la morte che era nostra, affinché potessimo ricevere la vita che era Sua. Mediante le Sue lividure noi siamo stati guariti. CC 42 6 Con la Su vita e con la sua morte, Cristo ha più che rimediato al danno prodotto dal peccato. L'obiettivo di Satana era creare una separazione eterna fra Dio e l'uomo; ma in Cristo non possiamo unirci a Dio più intimamente di come avremmo potuto fare se non fossimo mai caduti. Prendendo la nostra natura, il Salvatore ha attratto a sé l'umanità con un legame che non potrà mai essere infranto. Per tutta l'eternità rimarrà unito a noi. Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figlio. (Giovanni 3:16) Egli lo ha scelto non solo per portare i nostri peccati e per morire come nostro sacrificio, ma lo ha offerto alla stirpe umana decaduta. Dio ha dato il Suo unigenito Figlio come prova della Sua immutabile intenzione riconciliatrice, per farlo entrare nella famiglia umana e fargli conservare in eterno la natura umana. E questa la garanzia che Dio adempirà la Sua Parola. Dio ha adottato la natura umana nella persona del Figlio e l'ha portata in cielo. È il Figlio dell'uomo che condivide il trono dell'universo. È lui che sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace. L'Io sono, nell'atto in cui li riconcilia, è il mediatore fra Dio e l'umanità. Egli, che è santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori, non si vergogna di chiamarci fratelli. In Cristo la famiglia della terra e quella del cielo si riuniscono. Cristo nella gloria è nostro fratello. Il cielo è compreso nell'umanità, e l'umanità è racchiusa nell'amore infinito. Il governo di Dio è riconosciuto giusto grazie all'opera redentrice di Cristo. L'Onnipotente è presentato come Dio d'amore. Le accuse di Satana sono confutate e il suo carattere è svelato. La ribellione non scoppierà un'altra volta; il peccato non più riapparirà nell'universo. L'opera della redenzione sarà completata. Il nostro piccolo mondo contaminato dal peccato, unica macchia nella gloriosa creazione divina, sarà onorato in tutti gli altri mondi dell'universo. CC 42 7 The Desir of Ages, pp.24-26 ------------------------La rivelazione del carattere di Dio e della Sua volontà, 1 febbraio CC 43 1 Così, la egge è certamente santa, e il comandamento santo, giusto e buono. CC 43 2 Romani 7:72 CC 43 3 Molti resonsabili delle varie denominazioni affermano che Cristo, con la Sua morte, ha abolito la legge e quindi, gli uomini non sono più tenuti a osservarla. Alcuni la presentano come un giogo opprimente e oppongono alla pretesa schiavitù della legge la libertà di cui si gode con il Vangelo. Non è così, però, che i profeti e gli apostoli consideravano la santa legge di Dio. Davide disse: Camminerò con libertà, perché ho cercato i tuoi precetti. (Salmo 119:45) L'apostolo Giacomo, che scrisse dopo la morte di Cristo, definisce il decalogo legge reale, legge perfetta... legge della libertà. (Giacomo 2:8; 1:25) Giovanni, circa cinquant'anni dopo la crocefissione, pronunciò una benedizione su coloro che mettono in opera i comandamenti d'esso, affinché abbiano ragione nell'albero della vita, ed entrino per le porte nella città. (Apocalisse 22:14) CC 43 4 La pretes che Gesù con la Sua morte abbia abilito la legge del Padre è priva di fondamento. Se fosse stato possibile cambiare la legge o sopprimerla, non sarebbe stata necessaria la morte di Cristo per salvare l'uomo dalla pena del peccato. La morte di Gesù invece di abolire la legge, ne dimostra l'immutabilità. Il Figlio dell'uomo venne per rendere la sua legge grande e magnifica. (Isaia 42:21)Egli disse: Non pensate che io sia venuto per abolire la legge...io vi dico in verità che finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà. (Matteo 5:17,18) Riguardo a Se stesso, Egli dichiara: Io prendo piacere a far la tua volontà, e la tua legge è dentro al mio cuore. (Salmo 40:8) Per Sua natura, la legge è dentro è immutabile. Essa è una rivelazione della volontà e del carattere del suo Autore. Dio è amore e anche la sua legge è amore. I Suoi due grandi principi sono l'amore per Dio e l'amore per il prossimo. Il Salmista dice: La Tua legge è verità; tutti i Tuoi comandamenti sono giustizia. (Salmo 119:142,172) L'apostolo Paolo dichiara: La legge è santa, e il comandamento è santo e giusto e buono. (Romani 7:12). Questa legge, che è l'espressione del pensiero e della volontà di Dio, deve essere eterna come il Suo Autore. CC 43 5 L'opera dlla conversione e della santificazione consiste nel riconciliare gli uomini con Dio e con i principi della Sua legge. L'uomo creato a immagine di Dio, era in perfetta armonia con la natura e con la legge. I principi della giustizia erano scritti nel suo cuore. Il peccato l'ha separato dal suo Creatore ed egli non rifletté più la Sua immagine.... Ma Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio... (Giovanni 3:16) affinché l'uomo potesse essere riconciliato con Dio. Grazie ai meriti di Cristo è stato ristabilito il legame fra l'uomo e Dio. Il suo cuore, però, deve essere rigenerato dalla grazia divina. CC 43 6 The GreatControversy, pp. 466, 467 ------------------------La legge di Dio è la base per la santificazione del carattere, 3 febbraio CC 44 1 La tua gistizia è una giustizia eterna e la tua legge è verità.… CC 44 2 Salmo 119142 CC 44 3 Teorie sbgliate sulla santificazione, che scaturiscono dalla negligenza o dal rifiuto della legge divina, occupano un posto importante negli attuali movimenti religiosi. Queste teorie non soltanto false ma anche pericolose per le loro implicazioni pratiche, incontrano generalmente il favore della gente e questo rende indispensabile che tutti abbiano un'esatta visione di quello che le Scritture insegnano su questo soggetto. CC 44 4 La santifcazione è una dottrina biblica. L'apostolo Paolo, nella sua lettera ai Tessalonicesi, dice: Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate...Poi prega: Or l'Iddio della pace vi santifichi Egli stesso completamente. (1 Tessalonicesi 4:3; 5:23) La Bibbia insegna distintamente che cosa è la santificazione e come la si raggiunge. Il Salvatore pregò così per i suoi discepoli: Santificali nella verità, la tua parola è verità. (Giovanni 17:17) Paolo insegnò che i credenti devono essere santificati dallo Spirito Santo. Ma qual è l'opera dello Spirito Santo? Ecco ciò che Gesù spiegò agli apostoli: ma quando sia venuto lui, lo Spirito della Verità, egli vi guiderà in tutta la verità. (Giovanni 16:13) Il salmista afferma: la Tua legge è Verità. Poiché la legge di Dio è santa, giusta e buona, è un'espressione scritta della perfezione divina, ne deriva che un carattere formato dall'ubbidienza a questa legge deve essere necessariamente santo. CC 44 5 Cristo è n perfetto esempio di questo carattere. Ecco quanto afferma: ...io ho osservato i comandamenti del Padre mio... faccio del continuo le cose che li piacciono. (Giovanni 15:10; 8:29) I Suoi discepoli devono diventare simili a lui e, tramite la grazia di Dio, raggiungere un carattere che risulti in armonia con i principi della Sua santa legge. Questa è santificazione biblica. Quest'opera può essere realizzata solo mediante la fede in Cristo e la potenza dello Spirito di Dio operante nell'uomo. L'apostolo Paolo esorta così i credenti: ...compiete la vostra salvezza con timore e tremore; poiché Dio è quel che opera in voi il volere e l'operare, per la sua benevolenza. (Filippesi 2:12,13) Il cristiano sperimenta le tentazioni del peccato e lotta costantemente. Grazie all'aiuto di Cristo, la debolezza umana si unisce con la forza divina e il credente esclama: ...ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Gesù Cristo. (1 Corinzi 15:57) CC 44 6 Le Scrittre mostrano chiaramente che l'opera della santificazione è progressiva. Quando grazie alla conversione il peccatore ritrova la pace con Dio, mediante il sacrificio dell'espiazione, inizia la vita cristiana la cui meta è ormai la perfezione e la crescita fino al raggiungimento della statura perfetta di Cristo. (Efesini 4:13) CC 44 7 The GreatControversy, pp. 469, 470 ------------------------Veri seguaci di Dio obbediscono alla Sua legge, 4 febbraio CC 45 1 Chiunque ommette il peccato, commette pure una violazione della legge; e il peccato è violazione della legge. CC 45 2 1 Giovann 3:4 CC 45 3 Il desideio di una religione comoda, che non richiede né lotte né rinunce, né distacco dalle follie del mondo ha fatto della fede, e della sola fede, una dottrina popolare. Ma la Parola di Dio che cosa insegna? L'apostolo Giacomo scrive: A che giova, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? ...Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta. Così si adempì la Scrittura, che dice: Or Abramo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia; e fu chiamato amico di Dio. Perciò vedete che l'uomo è giustificato per le opere e non per fede soltanto. (Giacomo 2:14-24) CC 45 4 La testimnianza della Parola di Dio è contraria alla seducente dottrina della fede senza le opere. Non è fede quella che reclama le benedizioni divine senza adempiere le condizioni previste dalla grazia: è solo presunzione, in quanto la fede vera si basa sulle promesse e sulle benedizioni contenute nella Scrittura. Nessuno s'illuda da poter diventare santo pur violando volontariamente uno degli ordino di Dio. Peccare deliberatamente significa far tacere la voce dello Spirito e separarsi dall'Eterno. Il peccato è la violazione della legge... Chiunque pecca non l'ha veduto né l'ha conosciuto. (1 Giovanni 3:6) L'apostolo Giovanni, che nelle sue epistole si sofferma a lungo sul tema dell'amore, non esita a rivelare il vero carattere di coloro che pretendono di essere santificati, mentre in realtà vivono nella trasgressione della legge di Dio. Chi dice... io l'ho conosciuto e non osserva la sua parola, l'amore di Dio non è in lui veramente compiuto. (2:4,5) Questo è il banco di prova di ogni professione di fede. È impossibile considerare santo un uomo senza confrontarlo con l'unica regola di santità stabilita da Dio per il cielo e per la terra. Se l'uomo non riconosce l'importanza della legge morale, se sminuisce i precetti di Dio e li considera con leggerezza, se infrange uno di questi minimi comandamenti e insegna agli uomini a fare altrettanto, non godrà di nessuna stima agli occhi del cielo e così si avrà la certezza che le sue affermazioni sono prive di fondamento. CC 45 5 Chi pretede di essere senza peccato dimostra di essere ben lontano dalla santità. L'uomo può ritenersi santo perché non ha la cognizione dell'infinita purezza e santità di Dio, di cosa bisogna fare per essere in armonia con il Suo carattere e anche perché non riconosce chiaramente la purezza e l'amore di Gesù e la malvagità del peccato. Più ci si allontana da Cristo, meno si comprendono il carattere e le esigenze di Dio, e più ci consideriamo giusti. CC 45 6 The GreatControversy, pp. 472, 473 CC 45 7 Fu la giutizia rivelata nella Sua vita che il differenziò dal mondo e provocò il suo odio. CC 45 8 The Upwar look, p. 303 ------------------------La legge di Dio è immutabile, 5 febbraio CC 46 0 Ora è il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo. CC 46 1 Ed io, qundo sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me". CC 46 2 Giovanni 2:31,32 CC 46 3 Poiché lalegge è santa come Dio stesso, in tutto l'universo solo un essere uguale a Dio avrebbe potuto riparare all'errore dell'uomo. Il Cristo si sarebbe assunto la colpa e la vergogna del peccato: esso costituisce un'offesa così grande per un Dio santo, da separare perfino il Padre dal Figlio. Gesù avrebbe conosciuto le estreme profondità della miseria per liberare l'umanità condannata. CC 46 4 Patriarch and Prophets, p. 63 CC 46 5 Il piano ella salvezza aveva tuttavia una finalità ancora più ampia e importante: il Cristo, infatti, non venne sulla terra solo per salvare l'umanità. Il Suo sacrificio non era destinato unicamente a far comprendere agli abitanti di questo piccolo pianeta il vero significato della legge di Dio. Egli voleva difendere la natura e il carattere di Dio davanti a tutto l'universo. Egli pensava a quest'obiettivo -- all'influsso della sua azione sugli esseri intelligenti degli altri mondi e sull'uomo -- quando disse, poco prima della Sua crocefissione: Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo; ed io, quando sarò innalzato dalla terra, trarrò tutti a me. (Giovanni 12:31,32) Il sacrificio di Gesù -- la sua morte per la salvezza dell'umanità -- da un lato avrebbe restituito all'uomo la possibilità di instaurare una relazione con il Creatore, dall'altra avrebbe giustificato davanti a tutto l'universo l'atteggiamento di Dio e di Suo Figlio nei confronti della ribellione di Satana, attestando il valore permanente della legge. Il sacrificio del Cristo doveva rivelare, infatti, la natura e le conseguenze del peccato. CC 46 6 Fin dal pincipio, era nato un aspro conflitto intorno alla legge. Satana aveva cercato di dimostrare che Dio era ingiusto, che i suoi comandamenti fossero imperfetti e dovevano essere modificati per il bene dell'universo. Attaccando la validità della legge, egli pensava di abbattere l'autorità del suo ideatore, di Dio stesso. In quella controversia, era necessario chiarire se gli statuti divini fossero ingiusti, e quindi suscettibili di cambiamento, oppure perfetti e immutabili. CC 46 7 Le creatue del cielo assistettero agli insulti e alle ingiurie che colpirono il Messia e riconobbero che Satana ne era l'istigatore. Assistettero alla battaglia tra il bene e il male, che diventava sempre più aspra. Quando il Cristo morendo gridò sulla croce È compiuto. L'universo intero esplose in un grido di trionfo, che percorse tutto il cielo. Satana si era rivelato per quello che era: un bugiardo e un assassino... Ma il fatto che lo stesso Figlio di Dio abbia subito le conseguenze delle trasgressioni dell'uomo per tutte le creature intelligenti è un importante argomento in favore dell'immutabilità della legge. La croce afferma che Dio è giusto, misericordioso e pronto al sacrificio e che nella sua autorità egli concilia clemenza e giustizia infinite. CC 46 8 Ibid., p.68-70 ------------------------La legge di Dio è la legge di amore, 6 febbraio CC 47 1 Ama il Sinore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Questo è il primo comandamento. E il secondo è simile a questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non vi è alcun altro comandamento maggiore di questi. CC 47 2 Marco 12:0,31 CC 47 3 L'amore èla base della creazione e della vera educazione. La legge di Dio è la guida della vita... Amare l'Onnipotente, l'Infinito, Onnisciente con tutta la forza, la mente e il cuore, significa sviluppare ogni potere umano. Significa che quest'amore può ripristinare l'immagine di Dio nella mente e in tutto l'essere. Il primo come anche il secondo comandamento ama, il tuo prossimo come te stesso, ha grande importanza. La legge dell'amore esige la devozione del corpo, mente e anima al servizio di Dio e il nostro prossimo. E questo servizio, mentre porta benedizioni per gli altri, produce la più grande benedizione per noi stessi. Altruismo è alla base del vero sviluppo del carattere. CC 47 4 Lucifero,mentre era ancora nel cielo, pretendeva di avere il primo posto come autorità e come unico potere; voleva prendere posto di Dio, voleva avere il dominio del cielo. E a tal fine ha vinto molti angeli al suo fianco. Quando il ribelle è stato espulso dal cielo sulla terra, egli volle continuare la sua opera di ribelle. Attraverso la tentazione di auto-indulgenza, Satana provoca la caduta dei nostri progenitori, e da quel momento fino a oggi, l'ambizione umana, l'indulgenza e i desideri egoistici hanno dimostrato la rovina del genere umano. CC 47 5 Sotto la uida divina, Adamo è stato posto a capo della famiglia terrena, al fine di mantenere i principi della famiglia celeste, cosa che avrebbe portato pace e felicità. Ma poiché secondo la legge divina nessuno di noi, infatti, vive per se stesso (Romani 14:7) Satana era determinato di continuare a ribellarsi. Ha cercato di sottomettere il genere umano sotto la sua influenza. E proprio questo fatto che l'ha incitato alla ribellione in cielo, e per lo stesso motivo egli porto il peccato sulla terra. Nello stesso momento in cui Adamo ha peccato, l'uomo si staccò dalla sorgente divina. Un demone è diventato il potere centrale nel mondo. Dove il trono di Dio avrebbe dovuto esserci, là Satana ha posto il suo trono, davanti al quale il mondo porge i suoi più alti omaggi. CC 47 6 La trasgrssione della legge di Dio ha portato seri guai e perfino la morte. Attraverso la disobbedienza, il potere umano è stato pervertito, e l'egoismo ha preso il posto dell'amore. La sua natura è diventata così debole che era impossibile per lui resistere il potere del male... Gli uomini avevano scelto un sovrano che li incatenò a sé come prigionieri. CC 47 7 Cristo è enuto al mondo per mostrare che aveva piantato per loro l'albero della vita le cui foglie servono per la guarigione delle nazioni. CC 47 8 Review an Herald, Jan.16 1913 ------------------------Responsabilità individuale, 7 febbraio CC 48 1 Tutti i toi comandamenti sono giusti CC 48 2 Salmo 119172 CC 48 3 Lo Spirit di Dio ci conduce sul sentiero dei comandamenti. Secondo la promessa ricevuta che dice: quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire, (Giovanni 16:13) Egli ci condurrà attraverso le prove mediante la Parola di Dio, perché ci sono molti spiriti in tutto il mondo. Attenetevi alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c'è luce. (Isaia 8:20) CC 48 4 Davanti aDio tutti siamo responsabili individualmente per la più piccola trasgressione della legge. Egli ci invita a servirlo, di sceglierlo come nostra guida. Il salario del peccato è la morte. Le conseguenze della disobbedienza, dimostrano che la natura del peccato è in inimicizia con il benessere del governo di Dio e il bene delle Sue creature. Dio è un Dio geloso, che punisce le colpe dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di coloro che lo odiano. Il risultato della trasgressione segue quelli che persistono nel male, tuttavia Egli mostra misericordia a migliaia di coloro che lo amano e osservano i Suoi comandamenti, coloro che si pentono e si offrono al Suo servizio. Allora, Egli perdona tutte le loro iniquità e guarisce tutti i loro malanni. CC 48 5 In affariterreni, per essere apprezzati, ciascuno di noi cerca di soddisfare le esigenze del proprio capo e di agire secondo la sua volontà. Un giorno, un signore ha voluto assumere un cocchiere fidato. Come risposta alla sua pubblicità, si presentano alcuni uomini. Egli chiese a ciascuno di loro se sarebbero capaci di guidare al limite del bordo di un precipizio senza far danno al trasporto. Uno di loro rispose che sarebbero capace di farlo, ma declinò l'offerta, dicendo che preferiva stare il più lontano possibile da un'impresa tanto pericolosa. Ed è stato proprio questo candidato di aver ottenuto l'impiego. CC 48 6 Può un uoo essere capace di apprezzare un buon servitore più dal nostro Padre celeste? La nostra ansia non dovrebbe essere quella di vedere quanto siamo in grado di discostarci dai comandamenti del Signore, o presumere che la misericordia di Dio è nei limiti della Sua pazienza. La nostra attenzione deve essere concentrata nel mantenere il più lontano possibile le trasgressioni. Dovremo deciderci a stare dalla parte di Cristo e nostro Padre celeste, senza correre il rischio di cadere nella presunzione inebriante. Dovremmo magnificare i precetti del cielo con le parole e azioni. Chi onora la legge, sarà onorato da essa in ultima sentenza. CC 48 7 Review an Herald, 22 giugno 1911 ------------------------Cristo è venuto per celebrare la sua legge, 8 febbraio CC 49 1 L'Eterno i è compiaciuto per amore della sua giustizia; renderà la sua legge grande e magnifica. CC 49 2 Isaia 42:1 CC 49 3 Il nemico con grande astuzia ha saputo allontanare l'uomo da Dio; così, egli ha ceduto alle sue tentazioni e cadendo nel peccato infrange la legge dell'Altissimo. Per incontrare l'uomo nella sua condizione decaduta, il Signore non poteva alterare la Sua legge nemmeno di una virgola, ma scelse un'altra soluzione per salvarlo. Manda il Suo unigenito Figlio per soffrire a causa del peccatore e attraverso Lui impartisce all'uomo la Sua grazia perfetta. CC 49 4 Così, Crito è diventato il sacrificio per la razza decaduta, rendendo l'uomo prigioniero della speranza, in modo che attraverso il pentimento davanti a Dio, e mediante la fede in Cristo come suo sostituto, potesse essere ricondotto a Dio in fede e obbedienza alla Sua santa legge. CC 49 5 La vita ela morte di Cristo in favore dell'uomo peccatore era lo scopo di ripristinare il peccatore a favore di Dio, impartire a lui la giustizia che potesse soddisfare la legge e trovare accoglienza presso il Padre. Nondimeno, lo scopo di Satana è annullare la legge di Dio e sovvertire il vero significato del piano di salvezza. Con l'inganno, falsifica il sacrificio di Cristo sulla croce di Calvario, allo scopo di liberare gli uomini dall'obbligo di osservare i comandamenti di Dio. Davanti al mondo egli insinuò che Dio abbia abolito i Suoi precetti, che ha rigettato le Sue norme divine, e resa vana la Sua legge santa e perfetta. Se Dio avesse realmente fatto questo, ciò comporterebbe gravi conseguenze per il cielo. CC 49 6 Invece diproclamare l'abolizione della legge, annunzia croce del Calvario proclamando nello steso tempo l'immutabilità della legge eterna. Se effettivamente la legge fosse stata abolita, se il governo di Dio sarebbe stato caduto, la morte di Cristo non avrebbe alcun valore. Invece, essa (morte) doveva risolvere per sempre il problema della validità della legge di Jehovah. Dopo aver sofferto la terribile condanna a causa del peccato, Gesù divenne il Mediatore tra Dio e l'uomo al fine di ricongiungere l'anima pentita a Dio, dandoli la grazia per osservare la legge dell'Altissimo. CC 49 7 Gesù è veuto non per abolire la legge e i profeti, ma per compierla alla lettera. L'espiazione sul Calvario conferma che la legge di Dio è santa, giusta e vera, non solo di fronte al mondo caduto, ma anche di fronte al cielo e ai mondi non caduti. CC 49 8 Signs of he Times, 20 giugno, 1895 ------------------------Come dobbiamo magnificare la legge, 9 febbraio CC 50 1 Colui cheli metterà in pratica e li insegnerà, sarà chiamato grande nel regno dei cieli. CC 50 2 Matteo 5:9 CC 50 3 Che motiv hanno gli uomini per pensare che Dio non si prenda cura di loro sia che essi ubbidiscono o no alla Sua legge? Quando Adamo ed Eva persero Eden a causa della trasgressione della Sua legge, come posiamo noi prendere alla leggera questa santa legge, ingannando noi stessi? Facendo questo, ci troviamo in un terribile pericolo. È imperativo di osservare tutta la legge, ogni iota e ogni sua apice. Colui chi cade su un solo punto, ha trasgredito in tutti i punti. Ogni raggio di luce deve essere ricevuto e amato, in caso contrario sprofonderemo nelle tenebre. Gesù dichiara: Chi dunque avrà trasgredito uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma colui che li metterà in pratica e li insegnerà, sarà chiamato grande nel regno dei cieli. (Matteo 5:19) CC 50 4 Dobbiamo unque magnificare i precetti del cielo con le parole e le azioni. . . . CC 50 5 Prima deldiluvio, Dio ha mandato Noè come Suo messaggero per avvertire il mondo del diluvio. Molti non presero sul serio gli avvertimenti divini, ma la loro incredulità non rimane impunita. Le cateratte del cielo fanno sommergere lo scherno del mondo. E oggi, mentre l'ultimo messaggio si sta annunciando attraverso i servitori di Dio in accordo con ogni precetto della Sua legge, ci saranno schernitori e non credenti come al tempo di Noè. Ogni anima deve stare in guardia al fine di rimanere integra. Come Noè fu fedele a Dio, nello stesso modo dobbiamo anche noi essere fedeli a Dio e rimanere fiduciosi. CC 50 6 Nonostant incontriamo beffardi da ogni parte, non dobbiamo smettere di annunciare la Verità celeste per questa generazione. Mentre molti sonnecchiano nella propria sicurezza carnale; noi altri abbiamo un grande lavoro da svolgere. Il mio messaggio di avvertimento è che riformiate le vostre vite, che cessate di ribellarvi contro Dio dell'universo... La fede in Gesù non rende invalida le legge, anzi, la stabilisce, portando frutto di obbedienza nella nostra vita. La chiesa che Cristo presenta davanti al trono della Sua gloria è senza macchia, né ruga o qualcosa simile. Volete essere tra chi ha lavato le loro vesti nel sangue dell'Agnello? Se è così, allora cessate di fare il male e imparate a fare del bene; camminate secondo comandamenti di Dio. Non vi chiedete se vi conviene a mantenere la Verità del cielo... Prendete la vostra croce e seguite Gesù, costi quel che costi, e troverete che il Suo giogo è dolce e il Suo carico è leggero. CC 50 7 Review an Herald, 22 giugno 1911 ------------------------La legge come uno specchio rivela il peccato, 10 febbraio CC 51 1 Chi ossera la sua parola, l'amore di Dio in lui è perfetto. Da questo conosciamo che siamo in lui. CC 51 2 1 Giovann 2:5 CC 51 3 La giustiia di Cristo è come un termometro che misura il carattere. La Sua santa legge è stata data a noi come una regola di vita, per cui siamo stati chiamati a rispettare le sue esigenze, e facendo questo, onoriamo Dio e Gesù Cristo. La legge viene da Dio, e Cristo la rende onorevole. Egli dichiara: Se mi amate, osservate i miei comandamenti... dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. (Giovanni 15:10) Il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno. (1 Giovanni 2:17) CC 51 4 Ci sono mlti che ascoltano, ma pochi che osservano ciò che Gesù insegna. Le Sue parole possono essere teoricamente accettate, ma se non sono state impresse sull'anima, e nella vita, non avranno alcun effetto santificante sul carattere. È una cosa di accettare la Verità, e un'altra cosa a praticarla nella vita quotidiana. Dio non si aspetta nulla da chi ascolta soltanto. Il comandamento ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza (Marco 12:30) anche se è riconosciuto, ma i suoi principi non vengono messi in pratica. CC 51 5 Siamo tuti peccatori, e noi stessi non siamo in grado di accogliere le Parole di Cristo; ma Dio ha provveduto affinché il condannato possa essere liberato da ogni macchia. E se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. (1 Giovanni 2:1) Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. (1 Giovanni 1:9) Tuttavia, mentre Cristo libera dal peccato, non elimina la legge che condanna il peccatore. La legge mostra i nostri peccati come uno specchio mostra che il nostro volto è pulito o sporco. Lo specchio ha il potere di pulire il viso, anche se questo non è il suo compito. CC 51 6 Così è co la legge. Essa evidenzia nostri difetti e ci condanna, ma non ha alcun potere di salvarci. Dobbiamo arrivare a Cristo per ottenere il perdono. Egli, prendendo la nostra colpa su di Se, ci rende obbedienti alla volontà di Dio. CC 51 7 Oggi, moli erigono le proprie norme pensando che in questo modo guadagneranno il paradiso, trascurando nel frattempo la volontà di Dio; ma è come costruire i castelli sulla sabbia. In effetti, sono solo uditori. La nostra salvezza è costata la vita del Figlio di Dio, e Dio esige da noi di costruire il nostro carattere su delle fondamenta che saranno la prova della sentenza. CC 51 8 Signs of he Times, Sept. 24, 1896 ------------------------La legge di Dio contro la legge umana, 11 febbraio CC 52 1 Infatti, ome per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così ancora per l'ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti. Or la legge intervenne affinché la trasgressione abbondasse; ma dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata. CC 52 2 Romani 5:9,20 CC 52 3 Adamo nonha sfidato Dio in alcun modo né parlò contro di Lui. Egli semplicemente ha espresso il disappunto nel confronto della Sua richiesta. Oggi, quanti stanno facendo la stessa cosa, e in più la loro colpa è di maggior portata, perché alla luce della disobbedienza di Adamo, quali terribili conseguenze possono esserci anche oggi a causa della disobbedienza alla legge di Dio. Essi, avendo ricevuto la luce su quest'argomento, cercano sempre le scuse per coprire le proprie colpe negando di aver disubbidito il Signore. Adamo non si è soffermato per calcolare i danni della sua disobbedienza. CC 52 4 Noi, oggi avendo ricevuto la stessa luce, abbiamo il privilegio di sapere che cosa significa disobbedire ai comandamenti di Dio. La disobbedienza è la negazione virtuale di Dio, è rifiuto delle Sue leggi. Noi conosciamo molto bene quali sono conseguenze del peccato. La felicità dell'uomo sta nella sua obbedienza alle leggi di Dio. Obbedendo alla Sua legge, siamo protetti contro il male. CC 52 5 Nessun uoo può essere felice senza accettare le norme specifiche di Dio e decidere di seguire le proprie in tutta sicurezza. Inoltre, ci sarebbe una varietà di norme da seguire, tuttavia non sono quelle di Dio, bensì dirette dal governo umano. La legge dell'uomo è eretta ed è fatta suprema; e da quando la santa legge di Dio e la Sua volontà ci è stata presentata per essere obbedita, e la Sua volontà onorata, la legge umana la scavalca inventando i propri suggerimenti. In questo stato di cose si crea controversia tra l'agente umano e il divino. CC 52 6 La cadutadei nostri progenitori ha spezzato la catena d'oro di obbedienza della volontà umana a quella divina. Per genere umano l'obbedienza non è più considerata una necessità assoluta. CC 52 7 Gli agent umani seguono la loro immaginazione riguardo a ciò che Dio abbia detto agli abitanti del vecchio mondo, quali sono conseguenze del peccato. Gesù dice: Io ho osservato i comandamenti del Padre mio. (Giovanni 15:10) Come? Come un uomo? Ecco, io vengo a fare la Tua volontà, o Dio. Nonostante le accuse dei giudei, Egli li sfida, ammettendo di essere puro, virtuoso, e di avere un carattere santo e dice: Chi di voi mi convince di peccato? CC 52 8 Manuscrip 1, 1892 ------------------------Nessun compromesso con il nemico, 12 febbraio CC 53 1 Lasci l'epio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all'Eterno che avrà compassione di lui, e al nostro DIO che perdona largamente. CC 53 2 Isaia 55: CC 53 3 Quando "i libro della legge fu trovato nella casa del Signore", questa legge è stata letta davanti al re, e quando il re udì le parole del libro della legge, si stracciò le vesti e disse: Andate a consultare l'Eterno per me, per il popolo e per tutto Giuda, riguardo alle parole di questo libro che è stato trovato; poiché grande è l'ira dell'Eterno che si è accesa contro di noi, perché i nostri padri non hanno ubbidito alle parole di questo libro e non hanno agito in conformità a tutto ciò che è scritto per noi. (2 Re 22) Poi, il re chiamò tutti gli uomini d'Israele e lesse gli statuti del Signore alla presenza della congregazione. I peccati dei governanti e del popolo sono stati sottolineati, e il re si alzò in piedi davanti a loro e confessò le proprie trasgressioni. Manifestò il suo pentimento e fa un patto per mantenere gli statuti del Signore con tutto il cuore. CC 53 4 Non è fore questo nostro compito, oggi? I nostri padri hanno trasgredito, e noi continuiamo seguire le loro orme; ma Dio ha fatto aprire il libro della legge, affinché il popolo d'Israele potesse ritornare a Lui e osservare i Suoi comandamenti. Le loro trasgressioni sono state messe davanti a loro; e anche oggi, l'ira di Dio sarà sopra tutte quelle anime che non si pentono e che non accettano la Sua luce splendente nel loro cammino. CC 53 5 Quando Gisia udì le parole di avvertimento e di condanna perché Israele aveva calpestato i precetti del Cielo, umiliò se stesso e pianse davanti al Signore. Ha fatto un lavoro accurato di pentimento e di riforma, così che Dio ha accettato i suoi sforzi. Tutta la comunità di Israele ha fatto un patto solenne di osservare i comandamenti del Signore. Oggi, anche noi dobbiamo pentirci delle nostre azioni peccaminose del passato e cercare Dio con tutto il cuore. Dobbiamo credere in ciò che Dio dice senza alcun compromesso con il male. Dobbiamo umiliarci di più davanti a Dio, e prendere in considerazione eventuali conseguenze. Cristo ha lasciato tutto per salvare gli uomini dalla punizione. Il Suo percorso su questa terra dalla mangiatoia al Calvario è stato segnato con il sangue. Il Figlio di Dio non si è mai discostato dal sentiero dell'ubbidienza fino alla morte di croce. Sopportò il dolore del peccato dell'uomo. CC 53 6 Fratelli,vi supplico, nel nome di Cristo, confessate i vostri peccati e riformate le vostre vie, che il vostro nome non sia cancellato dal libro della vita. Gesù intercede per voi davanti al Padre; e finché siete ancora in tempo, finché siete in libertà vigilata, e che la misericordia indugia, cercate l'approvazione del cielo. CC 53 7 Review an Herald, June 29, 1911 ------------------------Dio rivela la Sua giustizia e il Suo amore, 13 febbraio CC 54 1 L'adempimnto della legge è l'amore CC 54 2 Romani 1310 CC 54 3 Dopo la cduta dei nostri progenitori, Cristo ha dichiarato che, al fine di salvare l'uomo dalla pena del peccato, Egli sarebbe venuto al mondo per sconfiggere il nemico. Il conflitto che ebbe inizio in cielo doveva essere continuato sulla terra. In questa polemica molto è stato coinvolto. Molti interessi erano in gioco. È possibile che gli abitanti dell'universo celeste si domandassero: È la legge di Dio è imperfetta? C'e bisogno di modifiche o abrogazione, o essa è immutabile, o il governo di Dio ha bisogno di cambiamenti, o è stabile? CC 54 4 Prima di rimo avvento di Cristo, il peccato di rifiutare di conformarsi alla legge di Dio era diventato molto difuso. A quanto pare il potere di Satana era in crescita; la sua guerra contro il cielo diventava sempre più determinata. È stato raggiunto un completo collasso. Egli, (Satana) con grande interesse sorvegliava i movimenti di Dio e degli angeli. Avrebbe Egli lasciato il Suo trono per punire gli abitanti del mondo a causa della loro iniquità? Avrebbe mandato il fuoco o un altro diluvio per distruggerli? Tutto il cielo attese gli ordini per riversare il calice colmo d'ira su un mondo ribelle. Basta una Sua parola, un segno, e il mondo sarebbe stato distrutto. Il mondo caduto avrebbe detto: AMEN! Tu sei giusto, o Dio, perché hai sterminato i ribelli. CC 54 5 Ma, Dio h tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna. Dio avrebbe potuto mandare Suo Figlio per condannare, invece, lì mandò per salvare. Cristo è venuto come un Redentore. Non ci sono parole per descrivere l'effetto di quest'amore sugli angeli celesti. Con stupore e ammirazione potevano solo esclamare. Ecco, in questo sacrificio è amore! CC 54 6 Cristo inziò la Sua missione di misericordia. Sin dalla mangiatoia fino alla croce Egli è stato assediato dal nemico. Satana ha contestato ogni palmo di terreno, esercitando la sua massima potenza per vincere Gesù. Scatenò su Cristo una tempesta dopo l'altra. Più spietate erano le tentazioni e pericoli, più saldamente il Figlio di Dio si aggrappava alla mano del Padre in quel Suo percorso insanguinato. La gravità del conflitto attraverso il quale Cristo è passato era proporzionata alla vastità degli interessi coinvolti nel suo successo o il fallimento... Satana cercò di rovesciare Cristo, affinché potesse continuare a regnare su questo mondo come un dio supremo. CC 54 7 Il Padre,il Figlio, e Lucifero sono stati rivelati nella loro vera relazione l'uno contro l'altro; ma solo Dio ha dato la prova inequivocabile della Sua giustizia e il Suo amore. CC 54 8 Signs of he Times, Aug. 27, 1902 ------------------------La verità deve essere praticata durante tutta la vita, 14 febbraio CC 55 1 Figlioleti, nessuno vi seduca: chi pratica la giustizia è giusto, come egli è giusto. CC 55 2 1 Giovann 3:7 CC 55 3 Coloro ch sono alla ricerca nel vedere Cristo sulle nuvole del cielo con potenza e grande gloria, come Re dei re e Signore dei signori, cercheranno di presentarlo al mondo. E chiunque ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli è puro. (1 Giovanni 3:3) Essi odiano il peccato e l'iniquità come Cristo odiava il peccato. Essi osservano i comandamenti di Dio, esattamente come osservavano Cristo gli stessi comandamenti. Si renderanno conto, che non è sufficiente accettare la Verità, ma che la Verità deve essere applicata nel cuore, e praticata nella vita, in modo che i seguaci di Cristo siano una cosa sola con Lui, e che gli uomini possono essere puri nella loro sfera come Dio è nella Sua. Ci sono stati uomini in ogni generazione che hanno affermato di essere figli di Dio, che pagano decima della menta, dell'aneto e del comino, ma che hanno condotto la loro vita senza Dio. Essi hanno trascurato le cose più importanti della legge: la misericordia, giustizia e l'amore di Dio. CC 55 4 I figli d Dio non sono attaccati alle cose terrene. Essi, avendo accettato la Verità nel cuore, possono purificare l'anima, possono trasformare il carattere, e pensare come Dio. A meno che egli non è disposto a pensare come Dio, egli è ancora nella sua fase di depravazione naturale. Se Cristo è nel cuore di una persona, sarà pure a casa sua, in officina, al mercato, in chiesa. La forza della Verità lo sta elevando, nobilitando, intenerendo; egli, sottomettendo il cuore a Gesù, tutto il suo essere è in armonia con Dio. Chi è trasformato dalla Verità, rifletterà la stessa luce sul mondo. E chiunque ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli è puro. La speranza di Cristo che appare in lui è una speranza di vasta portata. È la speranza di vedere il Re nella Sua bellezza, e di essere diventato come Lui. CC 55 5 Chi dimor in Cristo, perfeziona il carattere nell'amore di Dio; i suoi propositi, pensieri, parole e azioni sono in armonia con la volontà di Dio espressa nei comandamenti della Sua legge. Non vi è nulla d'impuro nel cuore di un uomo che dimora in Cristo e che osserva i precetti della Sua legge. Se lo Spirito di Cristo dimora nel suo cuore, egli rivelerà il carattere di Cristo, manifesterà la Sua dolcezza e pazienza. Figlioletti, nessuno vi seduca: chi pratica la giustizia è giusto, come egli è giusto. La giustizia può essere definita solo da una grande morale di Dio e i dieci comandamenti. Non c'è altra norma con cui misurare carattere. CC 55 6 Signs of he Times, June 20, 1895 ------------------------L'autorità di Dio è eterna, 15 febbraio CC 56 1 Allora Geù gli disse: «Vattene Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo. CC 56 2 Matteo 4:0 CC 56 3 Satana cecò di far sembrare che stava lavorando per la libertà dell'universo. Era deciso di ingannare tutti in modo assai insidioso, allo scopo di convincere che la legge di Dio era tirannica. Mentre Cristo era appeso sulla croce, perfino in quell'occasione Satana non si smentiva e lo assaliva con le sue feroci tentazioni; ma nonostante tutto questo, Cristo uscì vittorioso... Con un soffio di voce appena udibile esclamò: TUTTO È COMPIUTO. La battaglia era stata vinta. Il sangue del innocente era stata versata per i colpevoli. Con la Sua vita l'uomo è stato riscattato dalla morte eterna e il destino di colui che aveva il potere sulla morte è stata sigillata. CC 56 4 Il carattre di Satana non era rivelato del tutto agli angeli e ai mondi non caduti prima della morte di Cristo. Poi, le accuse e le prevaricazioni di colui che un tempo era stato un angelo più bello, sono stati visti nella loro vera luce. Si è visto che il suo personaggio senza macchia era ingannevole. Nel suo piano era esaltare se stesso per la supremazia totale. Le sue falsità erano evidenti a tutti. Tuttavia l'autorità di Dio e la Verità hanno trionfato sulla menzogna. CC 56 5 La legge on è immutabile soltanto per alcune creature finite di questo mondo, ma anche per gli abitanti dell'universo celeste. La battaglia di Satana contro Cristo è stata annunciata a tutti gli altri mondi, e quando la questione è stata determinata, ogni essere dei mondi non caduti ha espresso la propria indignazione contro la ribellione. Essi, in coro esaltavano Dio come giusto, misericordioso, pronto a sacrificare se stesso per gli altri. CC 56 6 L'univers celeste ha assistito il Principe di vita a pronunciare le parole della Scrittura: STA SCRITTO contro le armi utilizzate dal principe del mondo, ossia la menzogna e l'inganno. E mentre egli esercitava il suo potere con astuzia, segreta abilità, l'inimicizia, e la vendetta, il Principe celeste contro reagiva con la Verità, l'onesta, e l'integrità. E mentre Cristo portava la bandiera insanguinata della Verità, il nemico portava la bandiera della rivolta contro il Principe della Verità. CC 56 7 I mondi clesti e il cielo stesso si stupivano della pazienza di Dio. La sapienza e la giustizia di Dio, bandiva Satana dal cielo... Gli esseri non caduti, considerano la legge di Dio come immutabile... La Sua legge è stata dimostrata impeccabile e il Suo governo è sempre sicuro. CC 56 8 Signs of he Times, Aug. 27, 1902 ------------------------Principi alla base della legge di Dio, 16 febbraio CC 57 1 Beati i pveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. CC 57 2 Matteo 5: CC 57 3 Nel sermoe di Cristo sul monte, la Verità, la luce e i principi stabiliti per essere applicati in ogni condizione di vita, sono stati riflessi sugli uditori. Ogni dovere verso Dio richiede la nostra buona volontà. Cristo era venuto a magnificare e rendere onorevole la legge che Egli stesso ha proclamato dal Monte Sinai al Suo popolo eletto durante il loro peregrinare nel deserto. CC 57 4 In tutte e Sue lezioni, Cristo ha cercato di imprimere nella mente e nel cuore dei suoi ascoltatori i principi che sono alla base della rettitudine. Egli insegnava che se avessero osservato i comandamenti di Dio, avrebbero imparato di manifestare l'amore di Dio per i loro simili nella vita quotidiana. Gesù ha cercato di instillare nei loro cuori l'amore che prova per l'umanità. Egli ha seminato i semi di Verità i cui frutti producono una ricca messe di santità e di bellezza di carattere. La Sua influenza purificatrice non solo era di vasta portata, ma i suoi risultati saranno sentiti per tutta l'eternità. CC 57 5 Seduto su monte, circondato da Suoi discepoli, Gesù disse: Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. Essi non mormorano e non si lamentano; sono contenti della loro condizione in cui vivono. Essi non bramavano un'altra posizione migliore da quella che la Provvidenza ha assegnato loro; anzi, manifestano uno spirito di gratitudine per ogni favore che è loro concesso. Per loro ogni pensiero o sentimento fiero o esaltato è bandito.. CC 57 6 Coloro ch sono veramente santificati, hanno un senso delle proprie debolezze. Sentono il bisogno della luce, della grazia e della forza di Gesù, in cui dimora tutta la pienezza e le virtù che sono in grado di sostenere in ogni loro bisogno. Consapevoli delle proprie imperfezioni, essi cercano di diventare simili a Cristo e di vivere in conformità con i principi della Sua santa legge. Questo continuo senso d'inefficienza li porta alla completa dipendenza da Dio mediante l'intervento dello Spirito Santo. I tesori del cielo sono a disposizione a tutti al fine di dissetare l'anima. Tutte queste persone hanno la garanzia di meditare un giorno la gloria di quel regno, mentre nel frattempo, su questa terra, la loro immaginazione può appena cogliere. CC 57 7 Il desideio di ogni cristiano dovrebbe essere quello di mantenere la purezza e la bellezza del carattere di Cristo. Giorno dopo giorno egli deve riscoprire le nuove bellezze non solo quelle del mondo ma anche quelle dell'immagine divina. CC 57 8 Bible Ech, Feb. 21, 1898 ------------------------Lo standard nella sentenza, 17 febbraio CC 58 1 Parlate qindi e agite come se doveste essere giudicati dalla legge della libertà. CC 58 2 Giacomo 212 CC 58 3 Il primo ngelo dell'Apocalisse 14 annuncia agli uomini dicendo: temete Dio e dategli gloria. Adorate Colui che ha fatto il cielo, la terra e le fonti delle acque. (Apocalisse 14:7,8) Per fare queste è necessario obbedire alla Sua legge; senza l'obbedienza ai Suoi comandamenti il culto non può essere gradito a Dio; Questo infatti è l'amore di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. (1 Giovanni 5: 3) CC 58 4 Molti insgnanti della religione affermano che Cristo, con la Sua morte, ci ha liberati dalla legge; ma non tutti hanno lo stesso punto di vista. La legge di Dio, per la Sua stessa natura è immutabile. Si tratta di una rivelazione della volontà e del carattere del suo Autore. Dio è Amore, e la Sua legge è amore. I Suoi due grandi principi sono l'amore di Dio e l'uomo. L'amore è il compimento della legge. (Romans 13:10) Il carattere di Dio è giustizia e la Verità, e tale è la natura della Sua legge. Il Salmista dice: La Tua legge è la Verità, tutti i Tuoi comandamenti sono giustizia. (Salmo 119:101). L'apostolo Paolo dichiara: La legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono. (Romani 7:12) Tale legge che è espressione della mente e della volontà di Dio, deve essere il più duratura come il suo Autore. CC 58 5 Secondo qesta legge gli uomini saranno giudicati nel giorno di giudizio. Dopo aver ricordato il dovere di obbedire ai Suoi comandamenti, Salomone aggiunge: Poiché Dio farà venire in giudizio ogni opera. (Ecclesiaste 12;14) L'apostolo Giacomo ammonisce i suoi fratelli: Parlate quindi e agite come se doveste essere giudicati dalla legge della libertà. (Giacomo 2:12) Gesù apparirà come l'Avvocato del Suo popolo e intercederà in favore degli uomini davanti a Dio. Se qualcuno ha peccato, abbiamo un Avvocato presso il Padre -- Gesù Cristo, giusto. (1 Giovanni 2:1) Cristo, infatti, non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura delle cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi...per cui egli può anche salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro. (Ebrei 9: 24; 7: 25). CC 58 6 Nella senenza tutti quelli che si erano veramente pentiti, e per fede hanno accettato il sacrificio espiatorio di Cristo, hanno ricevuto il perdono dei peccati iscritti nei libri del cielo. E poiché essi sono diventati partecipi della giustizia di Cristo e sono in armonia con la legge di Dio, i loro peccati sono stati cancellati e di conseguenza saranno degni della vita eterna. Gesù disse: Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio, e davanti ai suoi angeli. (Apocalisse 3:5) CC 58 7 Southern atchman, Oct. 10, 1905 ------------------------Come si può osservare la legge, 18 febbraio CC 59 1 Le sue opre sono maestose e grandiose e la sua giustizia dura in eterno. CC 59 2 Salmo 1113 CC 59 3 Quando unraggio di gloria, un barlume di purezza di Cristo penetra nell'anima, la rende pura dalla contaminazione e mostra la deformità e difetti del carattere umano. Come si può vantare di essere santi quando si trasgredisce la legge di Dio, quando si continua a essere infedeli, o quando le labbra continuano a essere impure? Gli atti di una tale persona rendono nulla la legge di Dio. Tuttavia la sua coscienza afflitta può essere sottoposta all'influenza dello Spirito Santo. E poiché egli odia il suo stato peccaminoso, comincia cercare l'aiuto di Dio al fine di assomigliare Gesù Cristo. CC 59 4 Quando loSpirito di Cristo scuote il cuore con il Suo potere meraviglioso, c'è un senso di vuoto nell'anima che conduce al pentimento e all'umiliazione. Quando Daniele vide la gloria e la maestà che circonda il messaggero celeste, esclamò: Così, rimasi solo a osservare questa grande visione. In me non rimase più forza; il bel colorito cambiò in un pallore e le forze mi vennero meno. (Daniele 10:8) CC 59 5 L'anima ce viene così toccata dallo Spirito di Dio, sarà protetta con la Sua giustizia e dallo splendido abito di santità. Da quel momento in poi, essa odierà l'egoismo e l'amore per se stessa, e cercherà, attraverso la giustizia di Cristo, la purezza del cuore che è in armonia con la legge di Dio e il carattere di Cristo. Essa rifletterà il carattere di Cristo attraverso la speranza della gloria. Per essa, il sacrificio di Gesù rimarrà un grande mistero. CC 59 6 Con umilt e labbra tremanti esclamerà: Gesù mi ama! Ha dato se stesso per me. Egli, essendo ricco, si è fatto povero per me, affinché io potessi diventare ricco per mezzo della sua povertà. (2 Corinzi 8:9) L'Uomo dei dolori non mi disprezza, ha riversato il Suo inesauribile amore su di me affinché il mio cuore sia purificato; Lui mi ha restituito lealtà e la volontà all'obbedienza a tutti i Suoi comandamenti. La Sua condiscendenza, umiliazione e crocefissione... sono i miracoli che coronano il piano della salvezza... Egli ha impartito su di me la Sua giustizia affinché io possa osservare la legge che prima avevo trasgredito. Per tutto questo io lo adoro, e proclamerò la Sua bontà davanti a tutti i peccatori. CC 59 7 Review an Herald, Oct. 16, 1888 ------------------------Essenza della legge di Dio, 19 febbraio CC 60 1 La legge ell'Eterno è perfetta, essa ristora l'anima; la testimonianza dell'Eterno è verace e rende savio il semplice. CC 60 2 Salmo 19: CC 60 3 La mente arnale è nemica di Dio, essa si ribella contro la Sua volontà... Mi è stato mostrato ciò che l'uomo diventa senza aver conosciuto Dio; ma quando lo Spirito di Dio gli rivela il pieno significato della legge, quale meraviglioso cambiamento avviene nel suo cuore. Come Baldassarre, nel momento in cui legge ciò che scrive la mano dell'Onnipotente, lo Spirito di Dio prende possesso della Sua anima. I tuoni della parola di Dio l'hanno scosso dal suo letargo, finché non implora misericordia nel nome di Gesù. Il Signore è sempre pronto ascoltare coloro chi si umiliano davanti a Lui. CC 60 4 Se il poplo di Dio cercasse di avere un continuo rapporto con Lui, se accettasse seriamente i Suoi insegnamenti, avrebbe trovato in lui la guida per sopportare le prove e lo scoraggiamento. Davide ha imparato la saggezza proprio attraverso questo rapporto quando s'inginocchiò con umiltà davanti all'Altissimo. Sotto lo sguardo fedele di profeta Natan, Davide impara riconoscere i propri peccati e di chiedere perdono davanti a Dio. La legge del Signore, esclama, è perfetta. Essa ristora l'anima. (Salmo 19:7,8) CC 60 5 I peccatoi pentiti non hanno alcun motivo di disperarsi; essi, dal momento in cui sono stati avvertiti del pericolo, hanno riconosciuto le loro trasgressioni. Essi hanno compreso che Dio li ama e che desidera salvarli. Per ereditare la vita eterna, devono solo seguire il Suo consiglio e fare la Sua volontà. Dio, avendo conosciuto i peccati del popolo prima di loro stessi, presenta la loro enormità sotto la luce della verità divina. È quindi il loro dovere è di rinunciarvi per sempre. CC 60 6 Dio è cos potente dal salvare dal peccato oggi come lo era ai tempi dei patriarchi, di Davide, e dei profeti e degli apostoli. Le moltitudini di casi menzionati nella sacra storia, in cui Dio ha perdonato le iniquità, dovrebbero rendere i cristiani desiderosi di ricevere l'istruzione divina per perfezionare il carattere ancor prima del giorno di giudizio. Le parole di conforto e d'ispirazione allietano l'anima errante. Sebbene i patriarchi e gli apostoli fossero nella stessa misura esseri umani fragili, tuttavia mediante la fede hanno saputo combattere le loro battaglie in forza del Signore fino a uscire vittoriosi. CC 60 7 Nella virù del sacrificio espiatorio anche noi, oggi possiamo diventare vittoriosi nel nome di Gesù. L'umanità ha caratteristiche uguali in tutto il mondo, cominciando da Adamo fino alle generazioni odierne, e l'amore di Dio è concesso a tutte le età senza eccezioni. CC 60 8 Testimonis, vol. 4, pp. 13-15 ------------------------Lo studio del carattere di Cristo aiuta diventare come Lui, 20 febbraio CC 61 1 Nessuno pò servire a due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro; oppure sarà fedele all'uno e disprezzerà l'altro; voi non potete servire a Dio e a mammona. CC 61 2 Matteo 6:4 CC 61 3 Un cuore ristiano a metà, oscura la gloria di Dio, interpreta male la pietà, e fa sì che gli uomini hanno false idee su ciò che costituisce pietà vitale. Molti pensano che si può essere cristiani e tuttavia mantenere i propri gusti carnali. Ci sono cristiani che professano un seguente motto: "Si può servire Dio e mammona nello stesso tempo". Essi garantiscono di essere come vergini sagge, ma non hanno l'olio nelle loro lampade, per diffondere la luce per la gloria di Dio e per la salvezza degli uomini. Essi cercano di fare ciò che il Redentore del mondo ha detto che era possibile di fare. Egli dichiarò: Voi non potete servire a Dio e a mammona. (Matteo 6:24) CC 61 4 Coloro ch professano essere cristiani, ma non seguono le orme di Cristo, è perché le Sue parole non hanno su di loro alcun effetto, e di conseguenza non conoscono il piano di salvezza. Con il loro spirito e portamento simulato dicono: "Signore, Tu, avendo vissuto negli altri tempi, non sai come stanno le cose ai nostri giorni, e che l'uomo può servire sia a Dio sia a mammona". Tali professi cristiani, sostengono di aver accettato la legge di Dio senza però metterla in pratica. Oh, quale sarebbe la loro virilità se si fossero lasciati abbandonare nelle mani di Dio! Il Signore può elevare tutti quelli che osservano la Sua legge e che hanno fede in Gesù. Se ci abbandoniamo nelle mani di Dio, Egli ci da la pace, giustizia e gioia nello Spirito Santo. CC 61 5 Review an Herald, Aug. 19, 1890 CC 61 6 Non è necssario crescere bene; non è necessario che qualsiasi sforzo renda le preghiere accettabili e garantiscono la salvezza. Ognuno di voi rivolga le preghiere a Dio e non agli uomini. Venite a Cristo con umiltà. Pregando per voi stessi, abbiate fede che ogni vostra parola è ascoltata. Aprite il vostro cuore e confessate i vostri peccati e chiedete il perdono; supplicate l'espiazione mediante i meriti di Cristo. Contemplate con fede la redenzione. Ogni vostra preghiera sarà presentata davanti al trono di Dio mediante il nostro Consolatore. CC 61 7 Quanto pi si studia il carattere di Cristo, tanto più attraente Egli apparirà a voi. Egli sarà sempre vicino a voi e i vostri affetti cresceranno. Se la vostra mente è modellata dagli oggetti con cui avete a che fare, o perché pensate e parlate di Lui, allora Egli permetterà che diventiate come Lui in spirito e carattere. Se riflettete la grandezza e la purezza della Sua immagine, avrete la mente di Cristo ed Egli vi manderà nel mondo come Suo rappresentante spirituale. CC 61 8 Ibid., Au. 6, 1890 ------------------------Vera beneficienza non è un compromesso col male, 21 febbraio CC 62 1 Chiunque ommette il peccato, commette pure una violazione della legge; e il peccato è violazione della legge. E voi sapete che egli è stato manifestato per togliere via i nostri peccati; e in lui non vi è peccato. CC 62 2 1 Giovann 3:4,5 CC 62 3 Mentre gl anni trascorrevano e il numero dei cristiani aumentava, Giovanni lavorò con crescente fedeltà e ardore per i suoi fratelli. I tempi erano pieni di pericolo per la chiesa. Gli inganni di Satana si moltiplicavano ovunque. Con contraffazione e falsità, gli emissari di Satana cercavano di suscitare opposizione contro le dottrine di Cristo. Di conseguenza dissensi ed eresie stavano minacciando la chiesa. Alcuni che professavano Cristo dichiaravano che il Suo amore li aveva sciolti dall'ubbidienza alla legge di Dio. Altri pensavano, che fosse necessario osservare le usanze e le cerimonie giudaiche, e che una semplice osservanza della legge, senza fede nel sangue di Cristo, era sufficiente a salvarli. Altri ancora che pretendevano di essere fedeli alla causa di dio erano invece degli impostori, e nella pratica negavano Cristo e il Suo Vangelo. Vivendo nel peccato, essi stavano portando eresie nella chiesa. Così molti stavano per essere condotti nel labirinto dello scetticismo e dell'inganno. CC 62 4 Giovanni ivenne estremamente triste quando vide questi velenosi errori penetrare nella chiesa. Egli sapeva i pericoli ai quali la chiesa era esposta e affrontò emergenza con prontezza e decisione. Le epistole di Giovanni rivelano uno spirito di amore. Sembra che egli abbia scritto con la penna intinta nell'amore. Ma quando l'apostolo venne in contatto con quelli che, sebbene dichiarassero di vivere senza peccare, trasgredivano la legge di Dio, egli non esitò ad avvertirli del terribile inganno che li avvicinava. CC 62 5 Noi siamoautorizzati a tenere nella stessa considerazione che tenne l'amato discepolo chi pretende di dimorare in Cristo mentre vivono nella trasgressione della legge di Dio. In questi ultimi giorni esistono mali simili a quelli che minacciarono la prosperità della chiesa primitiva. Gli insegnamenti dell'apostolo Giovanni su questi punti dovrebbero essere attentamente seguiti. Voi dovete avere amore è il grido che si ode ovunque, particolarmente da quelli che professano la santificazione. Ma il vero amore è troppo puro per nascondere un peccato inconfessato. Noi siamo chiamati ad amare le anime per cui Cristo morì, ma nello stesso tempo siamo chiamati a non scendere a compromessi con il male. Non possiamo unirci ai ribelli e definire quest'amore. Dio richiede che il Suo popolo in questi giorni difenda ciò che è giusto e si opponga agli errori che distruggono l'anima con la stessa fermezza che aveva espresso Giovanni nelle sue epistole. CC 62 6 The Acts f the Apostles, pp. 553-555 ------------------------Spiritualità della legge, 22 febbraio CC 63 1 Io non soo venuto per abrogare, ma per portare a compimento. CC 63 2 Matteo 5:7 CC 63 3 Fu Cristostesso che dall'alto del monte Sinai, avvolto dalle fiamme e sceso dal rumore dei tuoni, proclamò la legge di Dio. La gloria dell'Eterno si manifestò sulla cima del monte come un fuoco divorante, la Sua presenza scuoteva tutta la montagna e i figli d'Israele, prostrati e terra, assistettero intimoriti alla presentazione dei comandamenti della legge. CC 63 4 Dopo il lngo periodo di schiavitù in Egitto, il popolo d'Israele era insensibile e aveva bisogno di riconoscere la potenza e la maestà divina ma, Dio si rivelò comunque un Dio d'amore. CC 63 5 La legge el Sinai era l'espressione dell'amore in quanto principio e rivelava alla terra la legge del cielo. Solo grazie alla potenza di un Mediatore gli uomini avrebbero potuto conformarsi ai suoi principi. Dio aveva rivelato l'obiettivo della legge quando aveva dichiarato a Israele: Voi sarete un popolo interamente consacrato a me. (Esodo 22:30) CC 63 6 Ma Israel non comprese la natura spirituale della legge e troppo spesso la sua ubbidienza invece di essere l'espressione dei desideri del cuore, era frutto dell'osservanza di forme e cerimonie. Nel suo carattere, e tramite la sua opera, Gesù dimostrò la natura di Dio, cioè la santità, la misericordia e l'amore paterno. Egli sottolineò l'inutilità di un'ubbidienza puramente esteriore, ma i capi del popolo non compresero le sue parole. Essi pensavano che egli considerasse con troppa leggerezza gli obblighi espressi nella legge e quando indicò loro i principi che dovevano motivare l'ubbidienza richiesta da Dio, preoccupati solo dalle forme, lo accusarono di voler annullare la legge. CC 63 7 Le paroledi Cristo, pronunciate con calma, manifestavano una fermezza e una potenza che colpiva la gente. Essi si aspettavano che parlasse delle tradizioni e delle prescrizioni dei rabbini, ma rimasero stupiti perché insegnava come uno che ha piena autorità. (Matteo 7:29) I farisei si resero conto della grande differenza fra il loro metodo di insegnamento e quello di Cristo. Capirono che la maestà, la bellezza e la purezza della Verità, con il suo profondo influsso, colpiva la mente di chi era stato attratto dall'amore del Salvatore. CC 63 8 In realtàil Salvatore non aveva detto nulla che fosse contrario ai principi e alle istruzioni che lui stesso aveva dato a Mosè. I preziosi insegnamenti che questo grande condottiero aveva comunicato al suo popolo li avevano ricevuti da Cristo. Mentre molti pensavano dentro di loro che egli si fosse espresso contro la legge, Gesù rivelò tramite queste parole indimenticabili il suo atteggiamento nei confronti dei principi della legge: Non dovete pensare che io sia venuto aa abolire la legge di Mosè e gli insegnamenti dei profeti...(Matteo 5:17) CC 63 9 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 45-48 ------------------------La promessa della nuova alleanza, 23 febbraio CC 64 1 Questo è l patto, che farò con loro dopo quei giorni, dice il Signore, io metterò le mie leggi nei loro cuori e le scriverò nelle loro menti, aggiunge: E non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità.… CC 64 2 Ebrei 10:6,17 CC 64 3 È il Creaore degli uomini, l'autore stesso della legge che dichiara di non avere nessuna tentazione di abolire i Suoi comandamenti. Nella natura, dal più piccolo atomo fino ai pineti che ruotano nell'universo, tutto ubbidisce a delle leggi. L'ordine e l'armonia dipendono da queste leggi. Esistono anche dei principi di giustizia che regolano la vita degli esseri intelligenti e il benessere del mondo dipende dalla loro applicazione. Queste leggi esistevano prima che la terra fosse creata. Anche gli angeli le rispettano e affinché regni l'armonia fra il cielo e la terra, l'uomo deve ubbidire agli ordini divini. Nel giardino dell'Eden quando le stelle del mattino cantavano in coro e le creature celesti gridavano di gioia (Giobbe 38:7), Cristo aveva presentato ad Adamo i principi della Sua legge. L'opera di Cristo non prevedeva l'annullamento della legge, al contrario mirava ad aiutare l'uomo perché potesse applicarla. CC 64 4 Il disceplo prediletto, che ascoltò in quell'occasione le parole di Gesù, molto tempo dopo, ispirato dallo Spirito Santo, sottolineò il carattere eterno della legge e affermò: Chi commette il peccato va contro la legge di Dio, perché peccare, vuol dire mettersi contro la Sua volontà. (1 Giovanni 3:4) E aggiunge che la legge a cui si riferisce non è un comandamento nuovo; lo avete fin da quando siete di Cristo. È un comandamento antico, è il messaggio che avere udito. (2:7) Parla di una legge che esisteva alla creazione e poi venne ripetuta al Sinai. La sua missione consisteva nel rendere una legge grande e magnifica (Isaia 42:21), cioè nell'indicarne la natura spirituale, presentarne la profondità e confermare l'obbligo dell'uomo nell'adempierne i precetti. CC 64 5 La naturadivina di Cristo conferisce al Suo carattere una bellezza che supera quella degli uomini più nobili e amabili rendendola, al confronto, solo un pallido riflesso. Di questa bellezza Salomone ispirato scrive: Lo sì riconosce tra mille... tutto in lui risveglia il mio desiderio. (Cantico dei Cantici 5:10-16) Davide contemplando in una visione profetica afferma -Tu sei il più bello di tutti gli uomini. (Salmo 45:3) CC 64 6 Gesù, l'imagine perfetta del Padre, il fulcro della sua gloria, il Redentore che si sacrifica nella sua missione d'amore sulla terra, era la rappresentazione vivente delle caratteristiche della legge di Dio. Con la sua vita egli dimostrava che l'amore divino e i principi cristiani sono il fondamento di leggi eternamente giuste. CC 64 7 Fintanto h e il cielo e la terra continueranno a esistere, anche i principi divini saranno validi. CC 64 8 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 48-51 ------------------------Legge di Dio protezione contro il male, 24 febbraio CC 65 1 I Suoi coandamenti sono stabili in eterno, per sempre, fatti con verità e rettitudine. CC 65 2 Salmo 1118 CC 65 3 Chi trasgedisce volontariamente uno dei comandamenti non ne osserva nessuno, né in spirito né in verità. Chi va contro anche a un solo comandamento della legge è colpevole di aver offeso tutta la legge. (Giacomo 2:10) Non è la disubbidienza in sé che costituisce il peccato ma il fatto di essersi allontanati, anche solo parzialmente, dalla volontà di Dio. Questa scelta dimostra che il cuore è diviso, che l'animo umano è sopraffatto dal peccato. È un gesto che rinnega Dio e manifesta la ribellione contro le leggi del suo governo. CC 65 4 Se gli uoini si discostano deliberatamente dalla volontà di Dio, e scelgono la propria linea di condotta, si vengono a tracciare una serie infinita di possibili regole e Dio perde il suo ruolo guida. I desideri umani avrebbero la priorità, e la sacra e suprema volontà di Dio, cioè il Suo piano d'amore nei confronti delle sue creature, verrebbe disprezzato. E quando gli uomini vogliono seguire la propria via, si oppongono a Dio. Per loro non ci sarà posto in cielo perché rifiutano i suoi principi. CC 65 5 Trascurano la sua volontà si alleano con Satana, nemico di Dio e dell'uomo. L'uomo non vivrà per le sue parole ma per ogni parola pronunciata da Dio. Non possiamo trascurare nulla di ciò che ci ha rivelato, per quanto insignificante ci possa sembrare, e sentirci tranquilli. Tutti i comandamenti sono in vista della felicità immediata e futura dell'uomo. L'ubbidienza alla legge di Dio è come una diga che protegge l'uomo dal male. Chi in qualunque punto infrange questa barriera, perde la protezione indispensabile per impedire al nemico di accedere a portarlo alla rovina. CC 65 6 Disprezzado anche un solo punto della volontà di Dio i nostri progenitori hanno permesso al male di devastare il mondo. Chiunque segue il loro esempio otterrà gli stessi risultati. CC 65 7 L'amore d Dio ha ispirato ogni comandamento della Sua legge e chi ne trasgredisce anche uno solo crea intorno a lui infelicità e rovina. Una religione fondata su un'osservanza puramente esteriore dei principi non basta a ristabilire l'armonia fra l'uomo e Dio. CC 65 8 L'unica vra fede che purifica l'animo è la fede che agisce per mezzo dell'amore. (Galati 5:6) CC 65 9 Gesù, coninuò a spiegare ai suoi uditori che cosa significasse osservare i comandamenti di Dio, cioè riprodurre nel proprio carattere quello di Cristo. Grazie a Lui il Signore si manifestava loro quotidianamente. CC 65 10 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 51-55 ------------------------Ogni anima deve essere trattata con rispetto, 25 febbraio CC 66 1 Non odieri il tuo fratello nel tuo cuore; riprendi pure il tuo prossimo, ma non tirarti addosso alcun peccato per causa sua. Non farai vendetta e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono l'Eterno. CC 66 2 Levitico 9:17,18 CC 66 3 Le paroledel Salvatore rivelavano ai suoi ascoltatori che, mentre condannavano gli altri come trasgressori, essi stessi erano ugualmente colpevoli, in quanto, coltivavano malignità e odio. Sulla riva opposta del lago si trovava la regione di Basan, una zona disabitata in cui gole profonde e fitte boscaglie avevano spesso offerto rifugio a criminali di ogni genere. Racconti di furti e omicidi, commessi in quella zona, erano ben noti e molti si affrettavano a denunciare questi crimini. Ma loro stessi erano litigiosi e dominanti dalle loro passioni. Coltivavano un odio feroce nei confronti degli oppressori romani e si sentivano liberi di destare e disprezzare tutti gli altri popoli e anche i compatrioti che non si conformavano fedelmente alle loro idee. In questo modo essi stavano violando il comandamento: NON UCCIDERE. CC 66 4 L'odio e a vendetta hanno avuto origine con Satana e lo hanno spinto a mettere a morte il Figlio di Dio. Chiunque accarezza malvagità e cattiveria sta coltivando lo stesso spirito, il cui frutto è la morte. L'odio genera la vendetta come il seme genera la pianta. Chi odia il suo prossimo è un assassino. Voi lo sapete: se uno uccide il prossimo, la vita eterna non rimane in lui. (1 Giovanni 3:15) Chi dice a suo fratello -- sei un cretino -- sarà portato di fronte al tribunale superiore. (Matteo 5:22) Offrendo Suo Figlio per la nostra redenzione Dio ha dimostrato quanto ogni uomo sia importante per lui. Per questo motivo non permette a nessuno di parlare con disprezzo del prossimo. Anche se notiamo errori e debolezze in coloro che ci circondano, Dio afferma che ogni essere appartiene a Lui, perché Egli è il Creatore e l'ha riscattato con il sacrificio del Suo Figlio. Tutti siamo stati creati a Sua immagine e anche l'uomo più corrotto ha diritto al nostro rispetto e alla nostra attenzione. Dio ci riterrà responsabile di ogni parola pronunciata nei confronti di un essere per cui Gesù ha dato la Sua vita... Gesù afferma che colui chi accusa un fratello di apostasia o di disprezzare Dio, dimostra di meritare la stessa condanna. Cristo stesso, mentre contendeva a Satana il corpo di Mosè, non osò accusarlo con parole offensive, (Giuda 9) se lo avesse fatto si sarebbe posto sul suo stesso piano, perché accusare è uno strumento del male. CC 66 5 Satana, nlle Scritture, viene chiamato l'accusatore dei nostri fratelli. (Apocalisse 12:10) Gesù non poteva usare le armi di Satana e quindi lo respinse dicendo: Che il Signore ti punisca! (Giuda 9)... Il suo è un esempio anche per noi. Quando ci troviamo ad affrontare i nemici di Cristo non dovremmo pronunciare parole di vendetta o che possono anche solo sembrare un'accusa ingiuriosa. I messaggeri di Dio non devono servirsi di appellativi che il Signore stesso non ha utilizzato nel conflitto con Satana. Dobbiamo lasciare a Dio il compito di giudicare e condannare. CC 66 6 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 55-58 ------------------------Trasparenti come la luce del sole, 26 febbraio CC 67 1 Non giurae affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di fare bianco o nero un solo capello. CC 67 2 Matteo 5:4-36 CC 67 3 Tutto proiene da Dio. Non c'è nulla che non abbiamo ricevuto, nulla che non sia stato acquistato per noi con il sangue di Cristo. Tutto ciò che possediamo è frutto della croce, acquistato a prezzo della croce, acquistato a prezzo di un sacrificio inestimabile: la vita stessa di Dio. Non c'è nulla per cui possiamo giurare, rivendicandone la proprietà, o offrendolo in pegno garantendolo con la nostra parola. CC 67 4 Il nostroSalvatore non intendeva proibire il giuramento giudiziario in cui Dio era chiamato come testimone affinché ciò che era dichiarato fosse la verità e soltanto la verità. Egli stesso davanti al sinedrio non rifiutò di giurare quando il sommo sacerdote gli disse: Per il Dio vivente, ti scongiuro di dirci se tu sei il Messia, Cristo, il Figlio di Dio. Gesù rispose: Tu hai detto. (26:63,64) Ma se c'è qualcuno che può giurare è proprio il cristiano. Egli vive alla costante presenza di Dio, sa che ogni suo pensiero è noto al Signore a cui deve rendere conto. Quando il cristiano è chiamato a giurare è naturale che chiami Dio come testimone, il quale sa che le sue dichiarazioni corrispondono a verità. CC 67 5 Il comporamento del cristiano dovrebbe essere trasparente come la luce del sole. La Verità appartiene a Dio. La menzogna, sotto qualsiasi forma, è frutto dell'azione di Satana. Chiunque si allontana dalla Verità si pone sotto il suo influsso. È difficile affermare l'esatta verità. Non possiamo dirla se non la conosciamo, infatti, pregiudizi, distorsioni mentali, conoscenza parziale, errori di valutazione ci impediscono di comprendere correttamente i problemi che dobbiamo affrontare. Non possiamo parlare sinceramente se non siamo guidati da chi è la Verità. CC 67 6 Tramite Polo, Cristo afferma: Parlate sempre con gentilezza e intelligenza, per saper rispondere a tutti nel modo migliore. (Colossesi 4:6) Nessuna parola cattiva deve uscire dalla vostra bocca; piuttosto, quando è necessario, dite parole buone, che facciano bene a chi le ascolta. (Efesini 4:29) CC 67 7 Alla lucedi queste dichiarazioni della Parola di Dio si comprende che le parole di Gesù pronunciate sul monte condannino gli scherni, le frivolezze e le conversazioni volgari: esse esigono che le nostre parole non solo siano sincere, ma anche pure. CC 67 8 Coloro ch conoscono il Signore non partecipano ad azioni tenebrose che non danno alcun frutto. (5:11) Le loro parole e il loro comportamento saranno improntati alla sincerità e alla semplicità perché essi si preparano per vivere con coloro in cui non c'è mai stata menzogna; sono senza macchia. (Apocalisse 14:5) CC 67 9 Thougts Fom the Mount of Blessing, pp. 66-69 ------------------------La legge del perdono e dell'amore, 27 febbraio CC 68 1 Amate i vstri nemici CC 68 2 Matteo 5:4 CC 68 3 L'affermaione del Salvatore: non contrastate il malvagio, era molto dura per gli israeliti vendicativi che mormoravano fra loro a proposito delle Sue parole. E Gesù aggiunse: Sapete che è stato detto: Ama i tuoi amici e odia i tuoi nemici; ma io vi dico -- amate i vostri nemici, pregate per quelli che vi perseguitano. (Matteo 5:43) CC 68 4 Gesù precsò, che doveva dimostrare la superiorità dei loro principi tramite l'amore e la misericordia. Presentò ai suoi uditori colui chi regna nell'universo con il nome di Padre. Egli voleva che comprendessero quanto era grande l'amore di Dio. Insegnò loro che Dio ha cura di ogni uomo che si è allontanato da lui e che com'è buono un padre con i figli, è tenero il Signore con i Suoi fedeli. (Salmo 103:13 CC 68 5 Nessuna rligione eccetto quella della Bibbia, ha proposto al mondo un concetto simile di Dio. Il paganesimo insegnava agli uomini a considerare l'Essere Supremo con terrore; una divinità crudele appagata solo dai sacrifici, e non un Padre che desidera offrire ai suoi figli il dono del suo amore. Per Israele stesso, che era rimasto insensibile ai preziosi insegnamenti dei profeti relativi a Dio, questa rivelazione del suo amore paterno rappresentava un concetto nuovo, un dono per il mondo. CC 68 6 Gesù precsò che non era vero e che tutti godono della luce del suo amore. Questa verità egli la illustrò tramite esempi tratti dalla natura: Egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni e fa piovere per quelli che fanno il bene e per quelli che fanno il male. (Matteo 5:45) CC 68 7 La terra on produce ogni anno i suoi frutti e prosegue la sua corsa intorno al sole per virtù propria. CC 68 8 I figli d Dio condividono la Sua natura. Non è per classe sociale, per nascita, per razza, per privilegi religiosi che essi appartengono alla famiglia di Dio; ciò si dimostra soltanto tramite l'amore, quell'amore che coinvolge tutta l'umanità. Perfino i peccatori, che sono ancora sensibili all'azione dello Spirito di Dio, risponderanno alla Sua bontà. CC 68 9 Ora essi ispondono all'odio con l'odio, ma poi risponderanno all'amore con amore. Solo lo Spirito di Dio dà la forza di rispondere all'odio con amore. Dimostrare bontà agli ingrati e ai malvagi, fare del bene senza aspettare il contraccambio sono le caratteristiche che contraddistinguono i cittadini del regno dei cieli, tramite cui i figli dell'Altissimo rivelano la loro discendenza divina. CC 68 10 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 73-75 ------------------------Perfetta legge d'amore in noi, 28 febbraio CC 69 1 Se ci amimo gli uni gli altri, Dio dimora in noi e il suo amore è perfetto in noi. CC 69 2 1 Giovann 4:12 CC 69 3 Le condizoni per ottenere la vita eterna, nella logica della grazia, sono le stesse dell'Eden: giustizia perfetta, armonia co Dio, adesione ai principi della sua legge. CC 69 4 Il carattre ideale, così com'è presentato nell'Antico Testamento, lo ritroviamo anche nel Nuovo e non è irraggiungibile per il credente. Ogni comandamento, ogni ordine di Dio implica una promessa precisa. Il Signore ha previsto che possiamo diventare simili a lui e realizzerà quest'opera in tutti quelli che non si opporranno all'influsso della sua grazia con una volontà malvagia e ostinata, rifiutando così la sua grazia. CC 69 5 Dio ci haamato di un amore senza limiti. Nella misura in cui riusciamo ad afferrare qualcosa della lunghezza, della larghezza, della profondità e dell'altezza di quell'amore, nel nostro cuore nasce un affetto che risponde al suo. Tramite la rivelazione del fascino della personalità di Cristo, mediante la conoscenza dell'amore che ha manifestato agli uomini mentre erano ancora peccatori, il cuore diventa sensibile e il peccatore diventa un figlio di Dio. Il Signore non usa nessuna forma coercitiva; sradica il peccato tramite l'amore e in questo modo l'orgoglio lascia spazio all'umiltà, l'incredulità si trasforma in amore e fede. CC 69 6 Dio è amoe. Come il sole diffonde i suoi raggi luminosi, Dio trasmette l'amore, la luce e la gioia di cui possono beneficiare tutte le creature. Dare, rientra nella natura di Dio e la sua vita è la fonte dell'amore. Dio desidera che siamo perfetti come Lui è perfetto e dobbiamo essere per chi ci circonda fonte di benedizione così come egli lo è per l'universo intero. Noi non abbiamo nulla da donare, ma la luce del suo amore risplende in noi, così possiamo trasmettere il suo splendore. Grazie a questa luce possiamo essere perfetti nella nostra dimensione come Dio lo è nella Sua. CC 69 7 Gesù ha dtto: Voi dunque siate perfetti com'è perfetto il Padre vostro che è nei cieli. Se siete figli di Dio, siete anche partecipi della sua natura, non potete non assomigliargli. Ogni figlio vive della vita del Padre, e se siete figli di Dio, generati dal Suo Spirito, vivrete la vita di Dio. CC 69 8 In CristoDio è perfettamente presente nella Sua persona. (Colossesi 2:9) La Sua vita manifestata nella nostra vita mortale (2 Corinzi 4:11)produrrà glie stessi effetti che ha prodotto in Gesù e così il vostro carattere diventerà simile al Suo. In questo modo sarete in armonia con ogni comandamento della sua legge. La Parola del Signore è perfetta; ridà la vita. (Salmo 19:8). Mediante l'amore la giustizia della legge si adempirà in noi che non viviamo più nella nostra debolezza, ma siamo fortificati dallo Spirito. (Romani 8:4) CC 69 9 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp.76-78 ------------------------Giustificazione per fede, la nostra unica speranza, 1 marzo CC 70 1 E se purequalcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. Egli è l'espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. CC 70 2 1 Giovann 2:1,2 CC 70 3 Un peccatre pentito e contrito davanti a Dio, discerne espiazione di Cristo fatta a suo favore e accetta questa espiazione come la sua unica speranza in questa vita e la vita futura. I suoi peccati sono stati perdonati. Questa è giustificazione per fede. Ogni anima credente è quella che si conforma alla volontà di Dio, e si mantiene in uno stato di pentimento e contrizione. L'esercizio della fede nel merito dell'espiazione del Redentore, avanza sempre più e si rafforza di gloria in gloria. CC 70 4 Perdono egiustificazione sono la stessa cosa. Mediante la fede, il credente passa dalla posizione di un ribelle, alla posizione di un soggetto fedele di Cristo Gesù, non ha causa di una bontà intrinseca, ma perché Cristo lo accoglie come Suo figlio. Il peccatore riceve il perdono dei suoi peccati, perché questi peccati sono a carico del suo sostituto Cristo il Signore. Gesù parla al Suo Padre celeste, dicendo: A questo mio figlio ho garantito la vita eterna, l'ho liberato dalla morte eterna mediante il mio sacrificio. Egli, d'ora in poi, è il mio figlio diletto. Così, da questo momento, egli ha rivestito la veste della giustizia di Cristo e si trova davanti a Dio. CC 70 5 Il peccatre può sbagliare, ma non è abbandonato senza pietà. La sua unica speranza, tuttavia, è nel pentimento e la fede nel Signor Gesù Cristo. È prerogativa del Padre di perdonare i nostri peccati e le trasgressioni, perché Cristo ha preso su di Sé le nostre colpe e ci ha graziato, imputando a noi la Sua propria giustizia. Il Suo sacrificio soddisfa pienamente le esigenze della giustizia. CC 70 6 La giustiicazione è l'opposto di condanna. La misericordia infinita di Dio è esercitata verso quelli che altrimenti non la meritano. Egli perdona trasgressioni e peccati per amore di Gesù, che è diventato vittima di espiazione per i nostri peccati. Mediante la fede in Cristo, il trasgressore colpevole è portato in grazia davanti a Dio e nella forte speranza della vita eterna. CC 70 7 The SDA Bble Commentary, vol. 6, pp. 7070, 1071 CC 70 8 Il peccatre è giustificato per i meriti di Gesù, e questo è il riconoscimento della perfezione del riscatto pagato per l'uomo di Dio. Cristo era obbediente fino alla morte di croce, e questo è per un peccatore pentito un pegno davanti il Padre. CC 70 9 Signs of he Times, July 4, 1892 ------------------------Il peccatore pentito è accettato in Cristo, 2 marzo CC 71 1 Cristo, ifatti, non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura delle cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi. CC 71 2 Ebrei 9:2 CC 71 3 Cristo è l nostro sacrificio, il nostro sostituto, la nostra garanzia e nostro intercessore divino. Egli è stato fatto per noi giustizia, santificazione e redenzione. Cristo, infatti, non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura delle cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi. CC 71 4 L'intercesione di Cristo in nostro favore consiste nel presentare i Suoi meriti divini, l'offerta di Se stesso al Padre come nostro sostituto; perché Egli è salito in alto per fare l'espiazione per le nostre trasgressioni...In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio, per essere l'espiazione per i nostri peccati...per cui egli può anche salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro. (Ebrei 7:25) CC 71 5 La Scrittra ci insegna che non è la volontà di Dio che il peccatore diventa diffidente, che si torturi perché Dio non lo accetta, perché è indegno... Gesù Cristo presenta il caso dell'anima pentita davanti a Dio, supplicandolo per i meriti del sangue versato sulla croce del Calvario. Satana vi accuserà sempre di essere un grande peccatore, tuttavia, egli può ammettere: Io sono consapevole di essere un grande peccatore, e per questa ragione ho bisogno di un Salvatore che è venuto nel mondo per salvare i peccatori. Il Suo sangue mi purifica da ogni peccato... Non ho alcun merito, ma Egli mi presenta davanti a Dio per essere purificato con il sangue dell'Agnello immacolato che toglie i peccati del mondo. Questa è la mia unica richiesta. Il nome di Gesù mi dà accesso al Padre. Il Suo orecchio, il Suo cuore è sempre aperto alla mia supplica, ed Egli soddisfa le mie necessità più profonde. CC 71 6 È la giusizia di Cristo che rende il peccatore pentito gradito a Dio, Colui che opera la Sua giustificazione. Tuttavia, il peccato è stato nella sua vita; ma se crede in Gesù come suo personale Salvatore, egli sta davanti a Dio nelle vesti immacolate di giustizia imputata di Cristo. CC 71 7 Il peccatre morto nei falli è vivificato dalla fede in Cristo. Egli vede per fede che Gesù è il suo Salvatore. La sua vita è salva. Solo Cristo è in grado di salvare fino all'estremo tutti quelli che si avvicinano a Dio per mezzo di Lui. Nell'espiazione di Cristo, il credente vede la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità del Suo amore, vede completezza della salvezza, acquisita a prezzo infinito, e che la sua anima è piena di lode e ringraziamento. CC 71 8 Signs of he Times, July 4, 1892 ------------------------Siamo completi in Cristo, 3 marzo CC 72 1 Se confesiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. CC 72 2 1 Giovann 1:9 CC 72 3 Quando ilpeccatore vede il fascino ineguagliabile di Gesù, per lui il peccato non sembra avere su di lui la minima attrazione. Egli ha imparato distinguere l'incomparabile amore di Cristo. Per mezzo delle esperienze personali scopre quale grande influenza ha l'Evangelo su di lui. CC 72 4 Abbiamo u Salvatore vivente. Egli non è nel sepolcro di Giuseppe, perché è risorto dai morti ed è salito in cielo come sostituto per ogni anima credente... Il peccatore è giustificato attraverso meriti di Cristo, e Dio riconosce questo riscatto a favore dell'uomo. L'obbedienza di Cristo fino alla morte di croce è un pegno di accettazione del peccatore pentito davanti al Padre. Alla luce di questo sacrificio, dobbiamo vacillare e dubitare? Gesù è il pegno della nostra accettazione davanti a Dio. Ci troviamo in grazia davanti a Dio, non a causa dei nostri meriti, ma a causa della nostra fede nel Cristo nostra giustizia. CC 72 5 Ora, Gesùsi trova nel luogo Santissimo per intercedere per noi al cospetto del Padre. Egli non cessa di presentare il Suo popolo al Padre, e proprio per questa ragione non dobbiamo dimenticare la Sua misericordia e diventare negligenti, indifferenti e auto indulgenti. Cristo non è il portatore del peccato. Per fede ci completiamo in Lui. CC 72 6 Da soli nn potremmo mai raggiungere la perfezione per mezzo delle buone opere. L'anima che accetta Gesù per fede, ripudia la propria giustizia. Senza la giustizia di Cristo, l'uomo si vede incompleto, il suo pentimento è insufficiente, la sua fede è debole, il suo sacrificio non ha alcun valore; allora, viene ai piedi della croce con umiltà, e sente il messaggio di Dio che dice: Hai ricevuto la pienezza in lui, essendo egli il capo di ogni principato e potestà. (Colossesi 2:10) A questo punto la sua anima è in pace. Non è più necessario alcuno sforzo di cercare i propri meriti, o qualche atto meritorio con cui ottenere il favore di Dio. CC 72 7 Vedendo lAgnello di Dio che toglie i peccati del mondo, trova la pace di Cristo; è stato perdonato e quindi il suo nome è stato scritto nel libro del cielo. La Parola di Dio dice: Voi siete completi in Lui. CC 72 8 Quanto è ifficile per l'umanità piena di dubi accogliere questa grande Verità! È la pace che permettere di vivere all'anima. CC 72 9 Signs of he Times, July 4, 1892 ------------------------Il sangue di Cristo è stato versato per la nostra salvezza, 4 marzo CC 73 1 Poiché tuti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. CC 73 2 Romani 3:3,24 CC 73 3 Abbiamo bsogno di Gesù ogni momento. Perdere il Suo amore significa perdere molto. Eppure Lui stesso dice: Ma io ho questo contro di te, che hai lasciato il tuo primo amore. (Apocalisse 2:4) CC 73 4 La religine di molti è molto simile a un freddo ghiacciolo. I cuori di molti sono ancora indomabili. Essi non possono toccare il cuore degli altri, perché il loro cuore è privo dell'amore benedetto di Cristo. CC 73 5 La religine genuina si basa sulla convinzione nelle Scritture. È fondamentale credere nella Parola di Dio. Nessuna virgola di essa deve essere spostata per adattarla a nostro piacimento. Gli uomini non devono esaltare la sapienza umana, ma quella di Dio. La Bibbia è stata scritta da santi uomini del passato, sospinti dallo Spirito Santo. Questo libro contiene tutto quello che dobbiamo considerare per certo e tutto ciò che ci permette di osservare la Sua volontà, a meno che, come Paolo, non siamo rapiti fino al terzo cielo. (2 Corinzi 12:2) Questa rivelazione per l'apostolo non ha compromesso la sua umiltà. CC 73 6 La vita dl cristiano deve essere una vita regolata dalla Parola di Dio. Tutte le Verità del Vecchio e del Nuovo Testamento si completano. Dobbiamo imparare ad amare la Parola di Dio, credere in essa e obbedirla. Per il vero discepolo, nella Parola di Dio, la fede è la vita, un principio attivo; perché col cuore, infatti, si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per ottenere salvezza. (Romani 10:10) Per fede l'uomo crede di ricevere la giustizia di Cristo. CC 73 7 La fede, i per sé, è un atto della mente. Gesù stesso è l'autore e il perfezionatore della nostra fede. Egli ha sacrificato la Sua vita per noi; e il Suo sangue parla in nostro favore, meglio di quanto ha parlato il sangue di Abele, che invocò Dio contro l'assassino Caino. Il sangue di Cristo è stato versato per rimettere i nostri peccati. Molti commettono l'errore di cercare di definire minuziosamente la distinzione tra giustificazione e santificazione. Questi due termini spesso sono interpretati secondo le proprie idee, fino alle speculazioni. Perché cercare altre spiegazioni sulla questione già tanto chiara? CC 73 8 Manuscrip 21, 1891 CC 73 9 Coloro ch sono uniti con Cristo quotidianamente, esercitano la fede che opera per mezzo dell'amore e che purifica l'anima. Essi ricevono il perdono dei loro peccati e sono santificati per la vita eterna. CC 73 10 Manuscrip 12°, 1901 ------------------------Camminare nella luce, 5 marzo CC 74 1 Lui ha Di preordinato per far l'espiazione mediante la fede nel suo sangue... per manifestare la sua giustizia nel tempo presente, affinché egli sia giusto e giustificatore di chi ha la fede di Gesù CC 74 2 Romani 3:5,26 CC 74 3 Essere grtuitamente giustificati per la sua grazia -- dice apostolo Paolo - mediante la redenzione che è in Cristo Gesù -- Dio ha prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue. La Sua giustizia dimostra quanto grande è la Sua pazienza. Voglio porre l'accento, che Egli è giusto perché giustifica colui chi ha fede in Gesù. (Romani 3:24) CC 74 4 Qui, la Vrità è espressa in linee semplici. La misericordia e bontà di Dio è totalmente immeritata. La grazia di Cristo è un dono immeritato al peccatore. La giustificazione in seguito al perdono è completa. Nel momento in cui un peccatore accetta Cristo per fede, egli è perdonato. La giustizia di Cristo li è stata imputata, così, egli può essere convinto di essere stato perdonato. Non c'è nulla nella nostra fede che rende il Signore il nostro Salvatore. La fede non può rimuovere il nostro senso di colpa. Cristo è potenza di Dio per la salvezza di tutti quelli che credono. La giustificazione è concessa per i meriti di Gesù Cristo. Egli ha pagato il prezzo di riscatto del peccatore. Eppure è solo attraverso la fede nel Suo sangue che Gesù può giustificare il credente. CC 74 5 Il peccatre non può dipendere dalle proprie opere buone come mezzo di giustificazione. Egli deve rinunciare al suo peccato, e abbracciare la luce per guidarlo nel suo cammino. Egli, per fede, accetta il sacrificio di Cristo, la santificazione, la giustizia e la redenzione. CC 74 6 E se lui eguirà Gesù con umiltà, gioirà nella luce, e diffonderà quella luce agli altri. Giustificato per fede, egli diffonde allegria mediante la sua obbedienza in tutta la sua vita. La pace con Dio è il risultato di ciò che Cristo rappresenta per lui. Le anime che si sottomettono alla volontà a Dio, che lo onorano, e che insegnano la Sua Parola, riceveranno l'illuminazione divina. Nella preziosa Parola di Dio, vi sono la purezza e nobiltà così come la bellezza che, se non assistito da Dio, egli non può raggiungere i più alti poteri. CC 74 7 Senza la omunione con Dio, nessuna prova, sotto qualsiasi forma essa sia, può diventare una scusa. Anche se la compassione di uomo può fallire, Dio lo ama lo stesso e lo compatisce e li tende la Sua mano. Braccia eterne circondano la sua anima, così che egli può confidare di fare le cose che non può fare per se stesso. CC 74 8 Signs of he Times, May 19, 1899. ------------------------Fede senza opere è morta, 6 marzo CC 75 1 Abramo, nstro padre, non fu forse giustificato per mezzo delle opere, quando offrì il proprio figlio Isacco sull'altare? Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta. CC 75 2 Giacomo 221,22 CC 75 3 Abbiamo pù bisogno di Gesù che contare su noi stessi. Abbiamo bisogno di accostarci a Lui con semplicità di un bambino e confessare i nostri bisogni. Egli, secondo le sue ricchezze e la bontà si trova in grado di soddisfare le nostre esigenze, e innanzitutto ci avvicina al Signore. Gesù dice: Se mi amate, osservate i miei comandamenti; ed io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Consolatore che rimanga con voi per sempre, lo Spirito della Verità. (Giovanni 14:15-17) Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui. (Giovanni 14:21) Questa è l'unica prova di carattere. CC 75 4 Nel fare a volontà di Dio, diamo la prova che amiamo Lui e Gesù Cristo. Le parole spesso ripetute che riguardano l'amore, non hanno alcun valore, a meno che questo amore si manifesta nella pratica. L'amore per Dio non è un mero sentimento; si tratta di vivere operando per Lui. L'uomo che fa la volontà del Padre Suo che è nei cieli, mostra al mondo che lo ama, e il frutto del suo amore è visto in buone opere. CC 75 5 L'apostol Giacomo vide che sarebbero potuti sorgere i pericoli nel presentare il tema della giustificazione per fede, e quindi lavorò per dimostrare che la fede autentica non può esistere senza corrispondente opera. L'esperienza di Abramo lo illustra così: Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta? (Giacomo 2:22) Questa fede genuina fa un vero lavoro nel credente. La fede è obbedienza che conduce a una preziosa esperienza. CC 75 6 Molti creono che la fede non salva. Tuttavia, la Parola dichiara che gli stessi demoni credono e tremano. La presunta fede non opera per l'amore, non purifica l'anima, non giustifica l'uomo. Vedete -- dice l'apostolo -- l'uomo è giustificato non soltanto per fede ma anche per opere. Abramo credette a Dio. E noi, coma possiamo sapere che ha realmente creduto? Le sue opere hanno dimostrato il carattere della sua fede, e la sua fede fu accreditata come giustizia. Anche noi, oggi, abbiamo bisogno della fede di Abramo, per dissipare il buio che si raccoglie intorno a noi, affinché possiamo ritrovare la luce del sole dell'amore di Dio per la nostra crescita spirituale. La nostra fede deve essere prolifica di buone opere; perché la fede senza opere è morta. Ogni compito svolto, ogni sacrificio fatto in nome di Gesù, porta una ricompensa superiore. Nell'atto stesso del dovere, Dio parla e concede le Sue benedizioni. CC 75 7 Signs of he Times, May 19, 1898 ------------------------Santificazione continua durante tutta la vita, 7 marzo CC 76 1 Infatti, olui che santifica e quelli che sono santificati provengono tutti da uno; per questo motivo egli non si vergogna di chiamarli fratelli.… CC 76 2 Ebrei 2:1 CC 76 3 Mentre ciaccostiamo in penitenza e fiducia a Gesù con i nostri pesi, possiamo imparare a camminare nelle Sue orme. Egli è pronto a venirci in aiuto per cambiare il nostro carattere alla Sua somiglianza. E quando questo cambiamento avviene in noi, possiamo esaltare Gesù, perché Egli ha guarito le nostre anime per mezzo dei Suoi meriti. CC 76 4 Il nostroSalvatore condanna l'auto-giustizia dell'uomo. Egli ha insegnato ai Suoi discepoli che la vera religione è quella che si manifesta in modo discreto e silenzioso. Egli li ammoniva di svolgere le loro opere di carità in silenzio, senza pompa, per evitare le lodi e onori da parte degli uomini, ma per la gloria di Dio. Sarà Dio a ricompensare le opere degli uomini. Qualora le buone azioni fossero lodate dagli uomini, in questo caso nessuna ricompensa sarebbe stata data a loro da Padre celeste. CC 76 5 I seguacidi Cristo sono stati istruiti a non pregare per essere applauditi da uomini. Gesù dice: Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà pubblicamente. (Matteo 6:6) CC 76 6 Espressioe come questa di Gesù non accetta i modi prevalenti delle preghiere di farisei prive di pietà. I Suoi insegnamenti sul monte mostrano che gli atti di benevolenza assumono una forma nobile, perché sono eseguiti senza pretese, con penitenza e umiltà. Il movente puro santifica l'atto. CC 76 7 La vera sntificazione è in conformità alla volontà di Dio. Pensieri e sentimenti ribelli devono essere banditi, affinché la voce di Gesù possa risvegliare una nuova vita che pervade tutto l'essere. Coloro che sono veramente santificati non si permettono di giudicare cosa è sbagliato o cosa è giusto. La vera santificazione è un lavoro che dura tutta la vita. Coloro che sono in lotta con le tentazioni quotidiane, imparano a superare le tendenze peccaminose mediante la ricerca della santificazione del cuore e della vita stessa, senza alcuna vanagloria. Essi hanno sete di giustizia. Il peccato appare loro un fatto estremamente grave. CC 76 8 La vera gustizia conduce all'amore e timore di Dio. Essa riveste il credente con il manto della giustizia di Cristo sia nella prosperità sia nelle avversità. CC 76 9 The Sanctfied Life, pp. 8-11 ------------------------Santificazione è il risultato di una vita di ubbidienza, 8 marzo CC 77 1 Chi dice i dimorare in lui, deve camminare anch'egli come camminò lui. 1 Giovanni 2:6 CC 77 2 Giovanni u un esempio di santità e nelle sue lettere alla chiesa presentò gli infallibili principi che devono regolare la condotta dei Cristiani. Chiunque ha questa speranza in lui -- egli scrisse -- si purifica com'esso è puro. aChi dice di dimorare in lui deve, camminare anch'egli come camminò Lui. (1 Giovanni 3:3; 2:6) Gesù insegnò che il cristiano deve condurre un'esistenza ispirata a un alto ideale di purezza. Egli non deve essere soddisfatto con un'apparente professione di cristianesimo. L'uomo caduto, per mezzo della fede in Cristo, deve acquisire la stessa santità che contraddistingue il carattere di Dio. CC 77 3 Questa è a volontà di Dio -- scrisse l'apostolo Paolo -- che vi santifichiate. (1 Tessalonicesi 4:3) Lo scopo della relazione di Dio con il Suo popolo è la loro santificazione. Egli li ha scelti perché potessero essere santi. Ha mandato il Suo Figlio a morire per loro affinché potessero essere santificati mediante l'ubbidienza alla Verità, quantomeno liberandosi dalla loro stessa meschinità. Egli chiede loro una personale consacrazione, una personale sottomissione. Dio può essere onorato da coloro chi dichiara di credere in Lui, solo quando riflettono la Sua immagine e sono controllati dal Suo Spirito. Poi, come testimoni del Salvatore, potranno far conoscere agli altri ciò che la grazia divina ha fatto per loro... La vera santificazione si consegue attraverso la messa in pratica del principio dell'amore. Dio è amore; e chi dimora nell'amore dimora in Dio, e Dio dimora in lui. (1 Giovanni 4:16) La vita di colui che ha Cristo nel cuore sarà contraddistinta da numerosi atti d'amore. Il carattere sarà purificato, elevato, nobilitato e glorificato. La pura dottrina sarà amalgamata alle opere di giustizia; i principi divini si manifesteranno nella vita come espressione di una vera santità. CC 77 4 Il nostroamore per Dio si manifesterà attraverso la gradevole fragranza dell'amore per il prossimo. La perseveranza nel servizio procura pace all'anima. È per mezzo di un umile, diligente e fedele impegno che si promuove il benessere d'Israele. Dio sostenne e fortifica colui chi desidera seguire la via di Cristo. CC 77 5 La santifcazione non è opera di un momento, di un'ora, o di un giorno, ma di tutta la vita. Non si ottiene per mezzo di un sentimento estatico, ma è il risultato di una costante rinuncia al peccato e di un'esistenza consacrata al Signore. Gli errori non possono essere riparati, né il carattere può essere riformato con qualche sporadico sforzo. Solo un lungo e perseverante sforzo, una rigida disciplina e un duro conflitto ci faranno ottenere la vittoria. Oggi, noi non sappiamo quanto forte sarà il nostro orgoglioso IO per riuscire a superare il peccato. Fino a quando avremo la vita, non ci sarà un attimo di posa, né un motivo che ci possa far credere di essere provvisti di ogni cosa. La santificazione è il risultato di una vita di ubbidienza. CC 77 6 The Acts f the Apostles, pp. 559-561 ------------------------Concentrarsi sulla fede di Gesù, 9 marzo CC 78 1 E, senza lcun dubbio, grande è il mistero della pietà: Dio è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato tra i gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria CC 78 2 1 Timoteo3:16 CC 78 3 Molte perone sembrano ignorare ciò che costituisce la fede. Altri si sentono scoraggiati, e si lamentano perché si trovano ancora nelle tenebre. Allora ho chiesto: perché non volgete lo sguardo a Gesù, che è il Sole di Giustizia? È necessario ricordare alle chiese l'importanza di fede e la dipendenza dalla giustizia di Cristo. Sono sempre ancora pochi che desiderano dimorare in Cristo, che credono nel Suo amore ineguagliabile, o nel Suo sacrificio fatto a nostro favore, perché è stato eclissato da Satana. Dobbiamo fidarci di meno di esseri umani per cercare aiuto spirituale, e molto di più di avvicinarci a Gesù come nostro Redentore. CC 78 4 Dobbiamo offermarci con determinazione sugli attributi celesti di Gesù Cristo; dobbiamo parlare del Suo amore e raccontare di Sue misericordie. Possiamo fare di Lui il nostro personale Salvatore. Di queste cose si deve parlare di continuo. È necessario che ci ricordiamo che Egli ha perdonato i nostri peccati. Dobbiamo ricordare che Egli è venuto in mezzo a noi per morire, per magnificare e onorare il Padre; per giustificare il peccatore che dipende interamente dai meriti del sangue di un Salvatore crocefisso e risorto. CC 78 5 Il messagio di salvezza del terzo angelo, è il messaggio che deve essere proclamato in tutto il mondo. I comandamenti di Dio e la fede di Gesù sono entrambi importanti, e devono essere proclamati con la stessa forza e potenza. La prima parte del messaggio supera d'importanza sull'ultima parte. La fede di Gesù non è stata compresa; per cui dobbiamo imparare a viverla, dobbiamo pregare ed educare la gente di accettare questa parte del messaggio nella loro vita quotidiana. CC 78 6 Perché lenostre labbra tacciono sull'argomento della giustizia di Cristo e del Suo amore? Perché non dare alla gente quello che possa far rivivere le loro anime, e guidargli verso una nuova vita? L'apostolo Paolo è pieno di trasporto e di adorazione mentre dichiara: Senza alcun dubbio, grande è il mistero della pietà: Dio è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato tra i gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria. (1 Timoteo 3:16) CC 78 7 Il personggio di Cristo è un personaggio infinitamente perfetto, e Lui deve essere elevato, deve essere presentato a tutti, perché Egli è la potenza, la forza, la santificazione e la giustizia per tutti quelli che credono in Lui. CC 78 8 Manuscrip 27, 1889 ------------------------Tempo di prova rivela la fede e amore, 10 marzo CC 79 1 Il saldo ondamento di Dio rimane fermo, avendo questo sigillo: Il Signore conosce quelli che sono suoi. CC 79 2 2 Timoteo2:19 CC 79 3 Abnegazioe, spirito di sacrificio, bontà, amore, pazienza, forza d'animo e la fiducia cristiana sono i frutti di coloro che mantengono una costante comunione con Dio. Se i loro atti non sono conosciuti a tutti, tuttavia, anch'essi combattano quotidianamente contro il male e le tentazioni fino a ottenere la vittoria. I loro voti sono rinnovati continuamente mediante una sincera preghiera. CC 79 4 L'entusiamo ardente non discerne le lotte di questi operai silenziosi; ma l'occhio di Colui chi vede i segreti del cuore, può vedere la loro umiltà e mitezza. Ci vuole tempo affinché il carattere, fede e amore possono diventare come l'oro puro. Quando la chiesa è aggravata dalle prove e le perplessità, è importante che i suoi membri reagiscano con zelo e amore. Coloro che sono umili di cuore, sentono l'importanza di ravvivare le loro anime perché diventassero come roccia eterna, resistente alle prove di ogni giorno. CC 79 5 Un uomo sno, che è in grado di partecipare alle vocazioni della vita e va avanti giorno dopo giorno con uno spirito positivo e con una corrente sana che scorre nelle vene, non ha bisogno di richiamare l'attenzione a quelli che lo circondano. Egli è consapevole di godere di un vantaggio così ricco, perché mantiene la salute e vigore, che sono le condizioni naturali di vita. Egli è cosciente della sua bontà e di pietà. CC 79 6 Il princiio religioso è diventato per lui la molla della sua vita e comportamento, ed è altrettanto per lui sopportare i frutti dello Spirito come per l'albero di fico sopportare il peso dei fichi o per rosaio a sostenere le rose. La sua natura è così profondamente intrisa di amore per Dio e per i suoi simili che il suo operare per Cristo li sembra leggero. CC 79 7 Tutti queli che rientrano nella sfera della Sua influenza, percepiscono la bellezza e la fragranza della propria vita cristiana, perché è in sintonia con le sue abitudini e inclinazioni. Egli prega per ricevere la luce divina e ama camminare in quella luce. Per lui, fare la volontà del Signore diventa cibo e bevanda quotidiana. La sua vita è nascosta con Cristo in Dio. CC 79 8 The Sanctfied Life, pp. 11-13 ------------------------Santificazione abbraccia tutto l'essere, 11 marzo CC 80 1 Ora il Di della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo CC 80 2 1 Tessaloicesi 5:23 CC 80 3 La santifcazione indicata nella Scrittura coinvolge tutto l'essere: lo spirito, l'anima e il corpo. Paolo pregava per i Tessalonicesi affinché l'intero vostro spirito, anima e corpo, siano conservati irreprensibili, per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. (1 Tessalonicesi 5:23) Ai credenti di Roma scriveva: .Io vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio...(Romani 12:1) CC 80 4 Al tempo ell'antico Israele ogni offerta presentata a Dio come sacrificio era esaminata accuratamente. Se l'animale aveva un'imperfezione, veniva scartato perché Dio aveva ordinato che l'offerta fosse senza difetti. I cristiani sono esortati a presentare i loro corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio. Per farlo, tutte le loro energie devono essere conservate nelle migliori condizioni possibili. Ogni abitudine che indebolisce il vigore fisico o mentale squalifica l'uomo per il servizio del suo Creatore. CC 80 5 Dio non pò accontentarsi se non gli offriamo il meglio. Gesù disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore...(Matteo 22:39) Coloro che amano Dio con tutto il cuore proveranno il desiderio di offrirgli il servizio migliore e si sforzeranno continuamente di sottoporre ogni facoltà del loro essere a quelle leggi che potenzieranno le loro capacità di adempiere alla sua volontà. Essi, perciò, non si renderanno né deboli né contaminati, cedendo agli appetiti e alla sensualità, quell'offerta che presentano al Padre celeste. CC 80 6 Pietro die: Diletti, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dalle carnali concupiscenze, che guerreggiano contro l'anima... (1 Pietro 2:11) Ogni peccato tende a offuscare le facoltà dell'essere e a indebolire le percezioni mentali e spirituali. Come risultato, la Parola e lo Spirito di Dio avranno ben poca presa sul cuore. Paolo scrive ai Corinzi: ... purifichiamoci d'ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timor di Dio. (2 Corinzi 7:1) Tra i frutti dello Spirito, amore, allegrezza, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, l'apostolo inserisce anche la temperanza. (Galati 5.22) CC 80 7 Nonostant queste dichiarazioni ispirate, quanti cristiani annientano le loro facoltà nella ricerca del guadagno e nel culto che rendono alla moda. Quanti avviliscono la loro natura umana, che è immagine di Dio, con la golosità, il vino e i piaceri proibiti... e il cui corpo è il tempio dello Spirito Santo, non deve diventare schiavo di abitudini nocive. Le sue facoltà appartengono a Cristo che l'ha riscattato al prezzo del Suo sangue. CC 80 8 The GreatControversy, pp. 473-475 ------------------------Daniele rimase fedele in qualunque situazione, 12 marzo CC 81 1 Il re dise quindi ad Ashpenaz, di condurgli alcuni dei figli d'Israele, sia di stirpe reale che di famiglie nobili, giovani in cui non ci fosse alcun difetto, ma di bell'aspetto, dotati di ogni sapienza, che avessero conoscenza e rapido intendimento, che avessero abilità di servire nel palazzo del re. CC 81 2 Daniele1:,4 CC 81 3 Il profet Daniele era un personaggio illustre. Era un esempio brillante di quello che gli uomini possono diventare quando chiedono la guida e la saggezza di Dio. Un breve resoconto della vita di questo sant'uomo di Dio, può essere d'incoraggiamento per coloro che un giorno possono essere chiamati a sopportare prove e tentazioni. CC 81 4 Quando ilpopolo d'Israele, loro re, nobili e sacerdoti sono portati in cattività, quattro di loro sono stati selezionati per servire alla corte il re di Babilonia. Uno di questi era Daniele, che ben presto ha dimostrato grande capacità sviluppate negli anni successivi. Questi giovani venivano dalla stirpe principesca e sono descritti come giovani in cui non ci fosse alcun difetto, ma di bell'aspetto, dotati di ogni sapienza, che avessero conoscenza e rapido intendimento, che avessero abilità di servire nel palazzo del re e ai quali si potesse insegnare la letteratura e la lingua dei Caldei. (Daniele 1:4) CC 81 5 Avendo scperto doti di questi giovani prigionieri, il re Nabucodonosor decise di preparargli perché potessero ricoprire importanti posizioni nel suo regno. Essi potrebbero diventare pienamente qualificati per la vite a corte, e quindi, secondo l'uso orientale, dovevano, come prima cosa, imparare la lingua dei Caldei. Per tre anni dovevano essere sottoposti a un corso completo di disciplina fisica e intellettuale. Questi quattro giovani non studiavano in questa scuola soltanto per essere ammessi al palazzo reale; era previsto, che dovrebbero mangiare carne e bere il vino servito alla tavola del re. CC 81 6 Tra le viande poste alla presenza del re, era servita carne suina oltre ad altri tipi di carne, dichiarati impuri dalla legge di Mosè, e che agli ebrei era stato tassativamente vietato di mangiare. Qui Daniele è stato messo a dura prova. Deve obbedire alle leggi dei suoi padri in materia di tale cibo e offendere il re, e probabilmente perdere la sua alta posizione e perfino la vita? O deve ignorare il comandamento del Signore e mantenere il favore del re e i vantaggi intellettuali che derivano da essi? CC 81 7 Daniele nn ha esitato a lungo. Ha deciso di rimanere fermo nella sua integrità, e vedere che cosa sarebbe successo. Nel cuor suo decise di non contaminarsi né con le vivande né con il vino del re. (v.8) Egli ha fatto di Dio la sua forza; il timore di Dio era sempre davanti a lui in tutte le vicende della sua vita. CC 81 8 The Sanctfied Life, pp. 18-20 ------------------------Vita santificata di Daniele, 13 marzo CC 82 1 Ecco, io edo quattro uomini slegati, che camminano in mezzo al fuoco, senza subire alcun danno; e l'aspetto del quarto è simile a quello di un figlio di Dio. CC 82 2 Daniele 325 CC 82 3 Daniele arebbe potuto trovare una scusa plausibile per discostarsi dalle sue abitudini strettamente temperate; ma l'approvazione di Dio era per lui più cara del favore del più potente sovrano terreno e anche della vita stessa. CC 82 4 Daniele h chiesto al re dieci giorni di tempo per prendere il cibo semplice, mentre i loro compagni mangiarono leccornie del re... Il Signore guardò con approvazione la fermezza e abnegazione dei giovani ebrei, e la sua benedizione scese su di loro. CC 82 5 La vita d Daniele è un esempio ispirato di ciò che costituisce un carattere santificato. Essa presenta una lezione per tutti e soprattutto per i giovani. Una stretta conformità con i requisiti di Dio è benefica per la salute del corpo e della mente. Al fine di raggiungere i più alti standard di conquiste morali e intellettuali, è necessario cercare la saggezza e la forza presso Dio e di osservare rigorosa temperanza in tutte le abitudini di vita. CC 82 6 Nell'espeienza di Daniele e dei suoi compagni abbiamo un esempio del trionfo sulla tentazione di indulgere l'appetito. Questo ci mostra che, attraverso principi religiosi, i giovani possono trionfare sopra i desideri della carne e rimanere fedeli alle esigenze di Dio, anche se ciò può costare loro grande sacrificio. CC 82 7 E se Danile e i suoi compagni avessero fatto un compromesso con quelli ufficiali pagani e avessero ceduto alla pressione e mangiato e bevuto come usavano fare con i babilonesi? Se questo accadesse, avrebbero indebolito il loro senso del giusto e quindi avrebbero caduto in un grave errore. Indulgenza di appetito avrebbe indebolito le loro forze fisiche, chiarezza dell'intelletto e potere spirituale. Un passo falso li avrebbe probabilmente allontanati da Dio. Il Signore ha detto: Io onoro quelli che mi onorano... (1 Samuele 2:30) CC 82 8 Mentre Daiele si aggrappava al suo Dio con incrollabile fiducia, lo Spirito di forza profetica venne su di lui. Mentre egli è stato incaricato negli impegni della vita di corte, Dio gli ha insegnato a leggere i misteri dei secoli futuri e di presentare alle prossime generazioni, attraverso figure e immagini le cose meravigliose che sarebbero accadute negli ultimi tempi. CC 82 9 The Sanctfied Life, pp. 21-24 ------------------------Alla presenza dell'Infinito, 14 marzo CC 83 1 Ecco, io edo quattro uomini slegati, che camminano in mezzo al fuoco, senza subire alcun danno; e l'aspetto del quarto è simile a quello di un figlio di Dio. CC 83 2 Daniele 325 CC 83 3 La fornac ardente era stata riscaldata sette volte più del solito, e in essa sono stati gettati gli esuli ebrei. Normalmente, con tale temperatura, le fiamme sono così forti che gli uomini che si trovavano dentro non avevano scampo. Questa volta però, il volto del re impallidì di terrore. I suoi occhi fissavano le fiamme, poi si volse ai suoi lord è disse: Non abbiamo noi gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco? (Daniele 3:24) E la risposta fu: Ecco, io vedo quattro uomini slegati, che camminano in mezzo al fuoco, senza subire alcun danno; e l'aspetto del quarto è simile a quello di un figlio di Dio. CC 83 4 Quando Crsto si manifesta agli uomini, un potere invisibile parla alle loro anime. Essi sentono di essere alla presenza di un essere Infinito. Davanti alla Sua Maestà divina, re e nobili tremano e devono riconoscere che il Dio vivente è al di sopra di ogni potere terreno. Con sentimento di rimorso e di vergogna, il re esclamò: Shadrak, Meshak e Abed-nego, servi del Dio Altissimo, uscite e venite qui. (v.26) I giovani hanno obbedito e si presentano davanti al re e alla vasta moltitudine illesi; non avevano neppure l'odore di bruciato sui loro indumenti. Questo miracolo ha prodotto un cambiamento notevole nella mente della gente. A questo punto fu dimenticata la grande statua d'oro eretta con tanta pompa. Allora il re pubblicò un decreto in cui dice che chiunque parla contro il Dio di questi uomini, deve essere messo a morte, perché non c'è nessun altro dio che possa salvare in questo modo. (v.29) CC 83 5 Questi tr ebrei possedevano una vera santificazione. Le conseguenze dei principi cristiani non si possono valutare. Un vero cristiano non si preoccupa di ciò che pensa la gente dei suoi principi; oppure quale sarebbe impatto su di me, se, in effetti, mi sarei realmente preoccupata? I figli di Dio desiderano riconoscere ciò che il Signore ha fatto per loro e che loro opere possono glorificarlo. Il Signore ha preso provvedimenti affinché i cuori e la vita di tutti i Suoi seguaci siano sostenuti dalla grazia divina, che essi possono espandere i raggi della luce divina in tutto il mondo. CC 83 6 Questi feeli ebrei possedevano grande abilità naturale, e avevano goduto della più alta cultura intellettuale occupando una posizione d'onore. Tuttavia, essi non hanno mai dimenticato i precetti di Dio. I loro poteri sono stati influenzati dalla grazia divina. Con la loro integrità incrollabile, hanno dimostrato le lodi di Colui che li aveva chiamati dalle tenebre alla Sua luce meravigliosa. CC 83 7 The Sanctfied Life, pp. 38-40 ------------------------Tre ebrei mostrano la potenza di Dio, 15 marzo CC 84 1 Nebukadnesar prese a dire: «Benedetto sia il Dio di Shadrak, Meshak e Abed-nego, che ha mandato il suo angelo e ha liberato i suoi servi, che hanno confidato in lui. CC 84 2 Daniele 328 CC 84 3 Attravers la loro liberazione, oltre i tre miracolati, davanti alla vasta assemblea è stata dimostrata la grande potenza e la maestà di Dio. Nella fornace ardente accanto ai tre ebrei si trovava Gesù, e la Sua gloriosa presenza convinse l'orgoglioso re di babilonia che anche lui sarebbe potuto diventare altro figlio di Dio. La luce del cielo risplendeva sopra Daniele e i suoi compagni, fino a quando tutti gli altri hanno capito la fede che nobilitava la vita e il carattere dei giovani amici. Con la liberazione dei suoi fedeli servitori, il Signore dichiara che Egli si prende cura degli oppressi e che rovescia tutti i poteri terreni che calpestano l'autorità del Dio del cielo. CC 84 4 Quale strordinaria lezione è stata data per i più deboli di cuore, per coloro chi vacilla davanti alla causa di Dio! Quale incoraggiamento per coloro chi subisce le minacce o si trovano in pericolo! Questi fedeli semplificano la loro santificazione. La quantità di bene che possono essere compiuti da cristiani, provati ma, devoti, non può essere stimata fino a quando i libri del cielo non saranno aperti. CC 84 5 Cristo idntifica suo interesse con questa classe di fedeli; Egli non si vergogna di chiamarli fratelli. Dove ora c'è solo un così come Daniele in mezzo a noi, ci dovrebbero essere centinaia perché la luce di Dio possa riflettere sull'anima, corpo e spirito di molti. CC 84 6 Il conflito continua ancora tra i figli della luce e figli delle tenebre. Chi pronuncia il nome di Cristo, deve scrollarsi di dosso il torpore che indebolisce i loro sforzi, e dovrebbe soddisfare le responsabilità importanti. Questo è il loro compito. Tutti quelli che fanno questo, possono aspettarsi che Dio spanderà su di loro la Sua potenza. Il Figlio di Dio, Redentore del mondo, sarà rappresentato nelle loro parole e nelle loro opere, e il nome di Dio sarà glorificato. CC 84 7 The Sanctied Life, pp. 40-41 CC 84 8 Come ai gorni di Sadrach, Meshak e Abdenego, alla fine dei tempo il Signore agirà con potenza in favore di coloro che si schiereranno saldamente dalla parte della giustizia. Colui che camminò con i tre giovani nella fornace ardente sarà con i suoi fedeli ovunque essi siano... I Suoi eletti rimarranno incrollabili. CC 84 9 Prophets nd Kings, p. 513 ------------------------Il re riconosce il Figlio di Dio, 16 marzo CC 85 1 Servi delDio Altissimo, uscite e venite qui CC 85 2 Daniele 326 CC 85 3 Come quelre pagano poteva sapere com'era il Figlio di Dio? I deportati ebrei che in Babilonia occupavano posizioni di rilievo avevano rappresentato nella loro vita e nel loro carattere la Verità. Quando erano stati interrogati circa le ragioni della loro fede, avevano risposto senza esitare. Con chiarezza e semplicità avevano illustrato i principi della giustizia insegnando così a quanti stavano intorno a loro chi era il Dio che adoravano... Avevano parlato di Cristo, il futuro Redentore, e fu così che nell'aspetto della quarta persona in mezzo alle fiamme il re riconobbe il Figlio di Dio. CC 85 4 Il Signor, però, non dimenticò i suoi figli. La Sua presenza gli ha custodito dal male, solo le loro catene erano state bruciate. Il re, i governanti e capitani, essendosi adunati, ha visto i tre giovani, su cui il fuoco non aveva alcun potere; né i loro indumenti, né capelli, sono stati danneggiati. Non si sentiva nessun odore di bruciato su di loro. CC 85 5 Gli avvenmenti di quel giorno spinsero Nabucodonosor a emanare un decreto: Chiunque, di qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, dirà male del Dio di Shadrak, Meshak e Abed-nego, sia tagliato a pezzi e la sua casa sia ridotta in un letamaio, perché non c'è nessun altro dio che possa salvare a questo modo. (Daniele 3:29) CC 85 6 Con quest e altre parole il re di Babilonia tentava di esporre a tutti i popoli della terra la convinzione che il Dio degli ebrei fosse degno della suprema adorazione. Il Signore accolse con soddisfazione il desiderio del monarca di manifestargli il suo rispetto, divulgando la sua promessa di fedeltà fino agli estremi confini del suo regno. CC 85 7 Era giust che il re facesse confessione pubblica e cercasse di esaltare Dio al di sopra di tutti gli altri dei, ma nel costringere i suoi sudditi ad aderire a questa confessione di fede e a manifestare il suo stesso rispetto, andava oltre i suoi diritti di sovrano terreno. Egli non aveva neppure il diritto civile o morale di minacciare di morte gli uomini che non avessero adorato Dio, come non aveva avuto nel proclamare il decreto in base al quale sarebbero stati dati alle fiamme tutti coloro che avessero rifiutato di adorare la statua d'oro. Il Signore non costringe mei nessuno a ubbidirgli, ma lascia tutti liberi di scegliere chi vogliono servire . CC 85 8 Liberandoi suoi fedeli servitori Dio ha manifestato il Suo interesse in favore degli oppressi. Egli castiga tutte le potenze di questo mondo in rivolta nei confronti della Sua autorità. CC 85 9 Prophets nd Kings, pp. 509-511 ------------------------Dio rispende alla fervente preghiera di Daniele, 17 marzo CC 86 1 Daniele, omo grandemente amato... perché ora sono stato mandato da te... perché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di intendere e di umiliarti davanti al tuo DIO, le tue parole sono state ascoltate ed io sono venuto in risposta alle tue parole. CC 86 2 Daniele 1:11,12 CC 86 3 Io, Daniee, vidi la visione, mentre gli uomini che erano con me non videro la visione, ma un gran terrore piombò su di loro e fuggirono a nascondersi. Così rimase solo a osservare questa grande visione. In me non rimase più forza; il bel colorito cambiò in un pallore e le forze mi vennero meno. (Daniele 10: 7, 8) Tutti quelli che sono veramente santificati avranno una simile esperienza. Più chiaramente vedono la grandezza, gloria e la perfezione di Cristo, tanto meglio vedranno le proprie debolezze e imperfezioni. Essi non avranno alcuna disposizione per rivendicare un carattere senza peccato. Mentre quelli che si credono di essere giusti e avvenenti, davanti alla purezza e la gloria di Cristo appaiono indegni e corruttibili. E quando gli uomini sono separati da Dio, la loro percezione di se stessi è alterata, perché dicono: Io sono senza peccato, sono santificato. CC 86 4 Ora, Gabrel è apparso al profeta e disse: Daniele, uomo grandemente amato, intendi le parole che ti dico...(v. 11) Quale grande onore è mostrato a Daniele dalla maestosità del cielo! Egli conforta il suo servo pieno di tremore, e lo assicura che la sua preghiera è stata esaudita. Alla risposta a questa fervente supplica, l'angelo Gabriele fu mandato per sensibilizzare il cuore del re persiano, ma il monarca aveva resistito lo Spirito Santo durante le tre settimane, mentre Daniele era a digiuno in preghiera. Ora, invece intervenne il Principe del cielo, l'Arcangelo Michael, per trasformare ostinato cuore del re affinché prendesse una decisione riguardo alla richiesta di Daniele. E mentre mi parlava in questa maniera, abbassai la faccia a terra e ammutolii. Ed ecco uno con le sembianze di un figlio d'uomo mi toccò le labbra. Allora io apersi la bocca, parlai e dissi a colui che mi stava davanti: «Signor mio, per questa visione mi hanno colto gli spasimi e le forze mi son venute meno. E come potrebbe un tale servo del mio signore parlare con un tale mio signore, perché ora le forze mi hanno lasciato e mi manca persino il respiro? Allora colui che aveva le sembianze d'uomo mi toccò di nuovo e mi fortificò, e disse: O uomo grandemente amato, non temere, pace a te; riprendi forza, sì, riprendi forza". Quando mi ebbe parlato, io ripresi forza e dissi: Parli pure il mio signore, perché mi hai dato forza. (vv. 15-19 ). CC 86 5 Così grane era la gloria divina rivelata a Daniele! E poiché Daniele non poteva sopportare la vista, il messaggero del cielo coprì la luminosità della sua presenza, e l'angelo prese le sembianze del figlio degli uomini. (v.16) Con la sua potenza divina ha rafforzato questo uomo integro e fedele, e li trasmise il messaggio di Dio. Ripeto, la vita di Daniel è un esempio ispirato di vera santificazione. CC 86 6 The Sanctfied Life, pp. 50-52 ------------------------Vera santificazione fa sentire l'uomo indegno, 18 marzo CC 87 1 Noi non pesentiamo le nostre suppliche davanti a te per le nostre opere giuste, ma per le tue grandi compassioni. CC 87 2 Daniele 918 CC 87 3 Coloro ch sperimentano la santificazione secondo la Parola di Dio manifesteranno uno spirito di umiltà. Come Mosè, essi hanno avuto una visione dell'imponente maestà della santità di Dio e si sono resi conto della propria indegnità, in così netto contrasto con la purezza e con la perfezione dell'Essere infinito. CC 87 4 Il profet Daniele è un esempio di vera santificazione. Il cielo lo definì: ... uomo grandemente amato...(Daniele 10:11) Eppure, invece di ritenersi puro e santo, questo grande profeta s'identificò con il suo popolo, l'Israele peccatore, e decise di intercedere davanti a Dio in suo favore: ...noi umilmente presentiamo le nostre suppliche nel Tuo cospetto, fondati non sulle nostre opere giuste, ma sulle tue grandi compassioni... Noi abbiamo peccato, abbiamo operato malvagiamente.Poi aggiungeva: ... io parlavo ancora, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo...Quando più tardi il Figlio dell'uomo gli apparve per impartirgli delle direttive Daniele dichiarò: ... il mio viso mutò colore fino a rimanere sfigurato, e non mi restò alcun vigore. (9:18;15,20; 10:8) CC 87 5 Quando Gibbe udì la voce del Signore nella tempesta esclamò: Perciò mi ritratto, mi pento sulla polvere e sulla cenere. (Giobbe 42:6) Quando Isaia contemplò la gloria del Signore e udì i cherubini ripetere Santo, santo, santo è l'Eterno degli eserciti, esclamò: Ahi, lasso me, ch'io son perduto. (Isaia 6:3,5) Paolo, dopo essere stato rapito fino al terzo cielo e avere udito cose che l'uomo non può esprimere, parla di se stesso come essendo ... da meno del minimo di tutti i santi. (Efesini 3:8; 2 Corinzi 12:2-4) CC 87 6 Coloro ch camminano all'ombra della croce del Calvario, non potranno mai inorgoglirsi né pretendere di essere esenti dal peccato. Essi sanno che sono stati i loro peccati a provocare l'agonia che spezzò il cuore del Figlio di Dio e questo pensiero li spinge, a essere umili. Coloro che vivono più vicini a Cristo e distinguono più chiaramente la fragilità e la natura peccaminosa del genere umano, si rendono conto che la loro unica speranza risiede nei meriti di un Salvatore crocefisso e risorto. CC 87 7 La santifcazione che oggi caratterizza il mondo religioso manifesta infatuazione o trascuratezza nei confronti della legge dell'Eterno, che è considerata come qualcosa di estraneo alla religione delle Scritture. I sostenitori di questa tesi affermano che la santificazione è un'opera istantanea, grazie alla quale possono raggiungere la santità perfetta mediante la fede... Contemporaneamente negano l'autorità della legge di Dio, sostenendo di non avere l'obbligo di osservare i comandamenti. È possibile agli uomini essere santi, trovarsi in accordo con la volontà e con il carattere di Dio senza essere sottomessi a quei principi che sono l'espressione della sua natura, della sua volontà e che rivelano ciò che egli gradisce. CC 87 8 The GreatControversy, pp. 470, 471 ------------------------Amore di Dio conduce al pentimento del peccatore, 19 marzo CC 88 1 Carissimi amiamoci gli uni gli altri, poiché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. CC 88 2 1 Giovann 4:7 CC 88 3 L'apostol Giovanni si distinse sopra i suoi fratelli come il discepolo amato da Gesù. Nonostante il suo carattere vile, debole e vacillante, aveva una predisposizione amabile e il suo cuore era colmo di amore. In un certo senso favoriva l'amicizia di Gesù, ricevendo molti segni di fiducia e l'amore del Salvatore. Egli era uno dei tre come testimone presente sul monte della trasfigurazione di Cristo, e durante l'agonia nel Getsemani. Gesù affida pure alle sue cure la madre in quelle ultime ore di angoscia sulla croce. CC 88 4 L'affettodel Salvatore per il discepolo prediletto è stato restituito da parte di Giovanni con tutta la sua forza. L'apostolo si aggrappò a Cristo come la vite si aggrappa al tronco maestoso. Per l'amore del Suo Maestro ha sfidato i pericoli del pretorio e si soffermò sulla croce; e alla notizia che Cristo era risorto, si affrettò al sepolcro, dove incontrò l'impetuoso Pietro. CC 88 5 L'amore d Giovanni per il Maestro non era una semplice amicizia umana, è stato l'amore di un peccatore pentito, che è stato redento dal prezioso sangue di Cristo. Egli si sentiva onorato di soffrire e lavorare al servizio del suo Signore. Il suo amore per Gesù l'ha portato ad amare tutti per i quali Cristo è morto. La sua religione aveva carattere pratico, per questa ragione, l'amore di Dio si sarebbe manifestato in amore per i suoi figli. Noi lo amiamo, perché egli ci ha amati per primo. Se uno dice: «Io amo Dio», e odia il proprio fratello, è bugiardo; chi non ama, infatti, il proprio fratello che vede, come può amare Dio che non vede? (1 Giovanni 4:19,20) La vita del apostolo era in armonia con i Suoi insegnamenti. CC 88 6 L'amore ce ardeva nel suo cuore per Cristo l'ha portato a lavorare sempre più seriamente e instancabilmente a favore dei suoi simili, in particolare per i fratelli della chiesa. CC 88 7 Giovanni rdeva di diventare come Gesù, e sotto l'influenza trasformatrice dell'amore di Cristo, è diventato mite e umile di cuore. Il suo Io è stato nascosto in Gesù. Egli, essendo stato profondamente unito alla VITE, divenne partecipe della natura divina. Tale comunione con Cristo sarà il risultato per tutti quelli che lo accettano. Questa è la vera santificazione. CC 88 8 The Sanctfied Life, pp. 53-55 ------------------------Giovanni impara bene le lezioni di Gesù, 20 marzo CC 89 1 Il Figliodell'uomo non è venuto per distruggere le anime degli uomini, ma per salvarle. CC 89 2 Luca 9:56 CC 89 3 Un certo iorno Gesù mandò i suoi messaggeri davanti a Lui fino a un villaggio dei Samaritani, chiedendo le persone di preparare un rinfresco per Lui e per i Suoi discepoli. Questi partirono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparare ciò che era necessario. Ma gli abitanti di quel villaggio non vollero accogliere Gesù perché stava andando a Gerusalemme. Gesù non ha mai voluto imporre la Sua presenza a nessuno, così i Samaritani hanno perso una splendida occasione di ricevere le benedizioni, che sarebbero concesse loro, semmai avessero voluto accettare l'ospite. CC 89 4 Possiamo hiederci, come mai un tale trattamento scortese nei confronti della Maestà del cielo? Purtroppo, spesso anche noi che confessiamo di essere seguaci di Cristo, lo ignoriamo nello stesso modo. Siamo veramente disposti a invitare Gesù nei nostri cuori e nelle nostre case? Egli è pieno d'amore, di grazia, di benedizioni, ed è pronto a elargire questi doni su di noi; ma, come i samaritani, sovente ci rifiutiamo di riceverlo. CC 89 5 I discepoi conoscevano lo scopo di Cristo per benedire i Samaritani con la Sua presenza; e quando si scontrarono con la freddezza, la gelosia e mancanza di rispetto, erano sorpresi e indignati. Giacomo e Giovanni erano particolarmente agitati. Come possibile che Colui che merita il rispetto e riverenza sia trattato in questo modo! A loro, tale atteggiamento sembrava un vero crimine che meritava un'immediata punizione. Nel loro zelo dissero a Gesù: Signore, vuoi che diciamo al fuoco di scendere dal cielo e di distruggerli? (Luca 9:54) Allora Gesù li riprende e dice: Voi non sapete di quale spirito siete; poiché il Figlio dell'uomo non è venuto per distruggere le anime degli uomini, ma per salvarle. (vv. 55,56) CC 89 6 Giovanni gli altri discepoli frequentavano la scuola in cui Cristo era Maestro. Coloro che erano pronti a vedere i propri difetti ed erano ansiosi di migliorare nel carattere, avevano ampie opportunità. L'apostolo fece tesoro di ogni lezione e cercò di vivere in armonia con il Modello divino. CC 89 7 Le lezion di Gesù che enunciano la mitezza, l'umiltà e l'amore sono essenziali per la crescita nella grazia, hanno per l'apostolo un grande valore sia per la sua vita personale sia per l'opera cui è stato chiamato. Queste lezioni sono rivolte a noi come individui e come fratelli di chiesa, così come ai primi discepoli di Cristo. CC 89 8 The Sanctfied Life, pp. 57-59 ------------------------Discordie tra Giovanni e Giuda, 21 marzo CC 90 1 Chi ha ilFiglio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. CC 90 2 1 Giovann 5:12 CC 90 3 Durante gi anni vissuti con Gesù, il Salvatore ammonì e consigliò questo suo discepolo, ed egli accettò i Suoi rimproveri. Contemplando il carattere del Figlio di Dio, Giovanni comprese i suoi difetti personali e ne fu umiliato. Egli ebbe modo di osservare che la gentilezza e la tolleranza di Gesù, come pure le sue lezioni di umiltà e di pazienza non si accordavano con il suo carattere violento. Giorno dopo giorno il suo cuore fu attratto a Cristo, fino a quando, traboccante di amore per il suo Maestro, egli dimenticò se stesso. La potenza, la gentilezza, la maestà, l'umiltà, la forza e la pazienza, sono manifesti nella vita del Salvatore e riempirono la sua anima di ammirazione. Egli sottomise il suo temperamento vendicativo e ambizioso alla potenza rigeneratrice di Cristo e l'amore divino trasformò il suo carattere. CC 90 4 La santifcazione conseguita nella vita di Giovanni è in evidente contrasto con l'esperienza del suo compagno Giuda. Quest'ultimo professava, come gli altri discepoli, di essere un seguace di Cristo, ma possedeva solo l'apparenza della pietà. Egli non fu sensibile alla bellezza del carattere di Cristo. Spesso mentre ascoltava il Salvatore fu persuaso dalle sue parole, ma non umiliò il suo cuore né confessò i suoi peccati. CC 90 5 Giovanni ottò duramente contro i propri difetti, invece Giuda violò la sua coscienza e cedette alla tentazione vincolandosi sempre più alle sue malvagie abitudini. La pratica delle verità insegnate da Cristo differiva dai suoi piani; per questo motivo non riuscì a rinunciare alle sue idee in modo da poter ricevere la saggezza divina. Invece di camminare della luce scelse di camminare nelle tenebre. Egli nutrì desideri malvagio, concupiscenza, sentimenti di vendetta, cattivi pensieri, fino a che Satana prese completo controllo della sua anima. CC 90 6 Giovanni Giuda rappresentano coloro che professano di essere seguaci di Cristo. Questi discepoli ebbero le stesse opportunità di studiare e seguire l'esempio divino. CC 90 7 Ciascuno i loro possedeva dei seri difetti di carattere ed ebbe uguale accesso alla grazia divina che trasforma il carattere; ma mentre l'uno imparò da Gesù in umiltà, l'altro si rivelò non un facitore della Parola ma solo un suo uditore. L'uno, rinunciando a se stesso e vincendo il peccato, fu santificato dalla verità; l'altro, resistendo alla potenza rigeneratrice della grazia e indulgendo nell'egoismo, divenne schiavo di Satana. In un individuo possono esserci seri difetti, tuttavia quando diventa un vero discepolo di Cristo, la potenza della grazia divina lo rigenera e lo santifica. CC 90 8 The Acts f the Apostles, pp. 57-59 ------------------------Stupendo amore di Dio, 22 marzo CC 91 1 Mi trovainello Spirito nel giorno del Signore CC 91 2 Apocaliss 1:10 CC 91 3 Il giornodel Signore di cui parla Giovanni era il sabato, il giorno in cui il Signore si riposò dopo la grande opera della Creazione, che Egli ha benedetto e santificato. Giovanni osservava religiosamente il giorno di sabato su isola di Patmos; e quando si trovava tra la gente quel giorno, predicava la Parola. Attorniato dalle rocce sterili, che ricordavano le rocce di Horeb, Giovanni rammentava quando Dio ha parlato di questo posto: Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. (Esodo 20:8) CC 91 4 Il Figliodi Dio ha parlato a Mosè dalla cima della montagna. Il Signore fece delle rocce il Suo santuario. Il Suo tempio erano le colline eterne. Il Legislatore divino scese sul monte roccioso e presentò la Sua legge alla presenza di tutta la comunità. Gli israeliti furono colpiti dalla terribile potenza e gloria del Signore, perché hanno trasgredito i suoi comandamenti. Dio ha fatto conoscere la Sua legge tra tuoni, lampi e la densa nube sulla cima della montagna, e la Sua voce era come il suono di una potente tromba. La legge di Jehovah era eterna, ed è stata scritta su delle tavole fatte di solida roccia, il che significa che la Sua legge era immutabile come queste tavole. L'Horeb divenne un luogo sacro per tutti quelli che amano e venerano la legge di Dio. CC 91 5 Mentre Givanni contemplava le scene di Horeb, lo Spirito di Colui che santificò il settimo giorno è venuto sopra di lui. Egli contemplò le paure di Adamo provocate della trasgressione della legge di Dio. Infinito amore di Dio nel dare il Suo Figlio per redimere una razza perduta, sembrava troppo grande, per essere espressa con linguaggio umano. CC 91 6 Nella suaepistola, Giovanni si rivolge alla chiesa e a tutto il mondo con queste parole: Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui. (1 Giovanni 3:1) È stato un mistero per Giovanni che Dio possa dare il Suo Figlio a morire per l'uomo ribelle. Egli era grandemente stupito per quel che riguarda il piano di salvezza ideato a tale prezzo; e infine, non comprendeva perché la gente rifiutava questo sacrificio infinito. Obbedire ai comandamenti e il sacrificio di Gesù era ed è nell'interesse degli uomini. CC 91 7 L'uomo è ibero di scegliere se obbedire o disobbedire. La ricompensa della vita eterna è stata promessa a coloro chi osserva la legge di Dio. CC 91 8 The Sanctied Life pp.74-76 ------------------------Amore si mostra con disposizione all'obbedienza, 23 marzo CC 92 1 Se siete isposti a ubbidire, mangerete le cose migliori del paese. CC 92 2 Isaia 1:1 CC 92 3 Il carattre del cristiano si rispecchia nella sua vita quotidiana. Cristo dice: Ogni albero buono produce frutti buoni; ma l'albero cattivo produce frutti cattivi. (Matteo 7:17) Il nostro Salvatore si paragona a una vite, di cui i suoi seguaci sono i rami. Egli dichiara che tutti quelli che desiderano essere i Suoi discepoli devono portare frutto, e allora Egli mostra come si può diventare rami fecondi. Dimorate in me ed io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. (Giovanni 15: 4) CC 92 4 L'apostol Paolo descrive il frutto che il cristiano dovrebbe portare. Egli dice che il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità. (Efesini 5:9) E ancora: Il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. Contro tali cose non vi è legge. (Galati 5: 22,23). Queste preziose grazie sono i principi della legge di Dio operate nella vita. CC 92 5 La legge i Dio è l'unico vero modello di perfezione morale. Tale legge è stata testimoniata nella vita di Cristo. Egli dice: Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. (Giovanni 15:10) Nulla può sminuire questa obbedienza perché essa è conforme ai requisiti della Parola di Dio. Chi dice di dimorare in lui, deve camminare anch'egli come camminò lui. (1 Giovanni 2:6) Non abbiamo alcuna scusa dicendo di non essere in grado di fare ciò che Giovanni ci insegna, perché Gesù promette dicendo la mia grazia ti basta. (2 Corinzi 12: 9) Se ci guardiamo attraverso lo specchio divino della legge di Dio, vediamo i nostri peccati e la nostra condizione come trasgressori; ma il pentimento e la fede ci giustifica davanti a Dio, e per grazia divina impariamo a obbedire ai Suoi comandamenti. CC 92 6 Coloro ch amano Dio, manifestano un sincero desiderio di conoscere e di obbedire alla Sua volontà. Il bambino che ama i suoi genitori, mostra che è disposto a obbedirgli; un figlio ingrato ed egoista, invece, cerca di fare il meno possibile per i suoi genitori, tuttavia vuole godere degli stessi privilegi concessi agli figli obbedienti e fedeli. CC 92 7 La stessadifferenza si vede tra coloro chi professa di essere il figlio di Dio. Molti di chi è oggetto del Suo amore e delle Sue cure, e che desidera ricevere le Sue benedizioni, hanno piacere di fare la Sua volontà. Essi non considerano i precetti di Dio come un giogo gravoso. Chi è veramente alla ricerca di santità e della vita eterna, si diletta nella legge di Dio, e piange solo quando perde questi requisiti. CC 92 8 The Sanctfied Life, pp. 80,81 ------------------------Santificazione mediante obbedienza e fede, 24 marzo CC 93 1 In questoè glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli. CC 93 2 Giovanni 5:8 CC 93 3 Molti son costretti subire nella propria vita le stesse restrizioni del nostro Salvatore. Essi ritengono che questo richieda un grande sacrificio nel imitare il Modello divino, al fine di portare frutto di buone opere; ma quando il cristiano si considera un umile strumento nelle mani di Cristo e s'impegna a svolgere con fedeltà ogni dovere, allora il suo giogo diventa leggero, perché lo porta insieme con Lui. Egli può avanzare con coraggio e con fiducia e dire: Io so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli è capace di custodire il mio deposito fino a quel giorno. (2 Timoteo 1:12) CC 93 4 Se incontiamo ostacoli nel nostro cammino e fedelmente li superiamo; se incontriamo opposizione e i rimproveri, allora in nome di Cristo otteniamo la vittoria. Se sopportiamo le nostre responsabilità e i nostri doveri nello spirito del nostro Maestro, allora otteniamo una preziosa conoscenza della Sua fedeltà e potenza. Non dobbiamo più dipendere dalle esperienze degli altri, perché abbiamo la testimonianza di Cristo in noi stessi. Come samaritani di un tempo, possiamo dire: ...noi stessi abbiamo udito e sappiamo che costui è veramente il Cristo, il Salvatore del mondo». (Giovanni 4:42) CC 93 5 Quanto pi contempliamo il carattere di Cristo, tanto più scopriamo la Sua forza salvifica, più ci rendiamo conto delle nostre debolezze e imperfezioni. Più intensamente guardiamo a Lui come la nostra forza e il nostro Redentore... Con la fede in Cristo e l'obbedienza alla legge di Dio, possiamo essere santificati, e quindi, ottenere l'approvazione dei santi angeli, e la gloriosa veste bianca per il regno dei cieli. CC 93 6 Non è sol il privilegio, ma il dovere di ogni cristiano a mantenere una stretta comunione con Cristo e di avere una ricca esperienza nelle cose di Dio. Facendo questo, la nostra vita sarà feconda di buone azioni. CC 93 7 Quando legiamo i testi che ci parlano di uomini che sono stati eminenti per la loro pietà, spesso consideriamo le loro esperienze fuori dalla nostra portata. Ma questo non è il caso. Cristo è morto per tutti. Nella Sua Parola, Egli stesso ci assicura che è disposto a effondere il Suo Spirito Santo sopra tutti quelli che domandano di diventare dei buoni cristiani e genitori per i loro figli. CC 93 8 I profetie gli apostoli non hanno ottenuto un carattere cristiano per miracolo. Hanno usato i mezzi che Dio aveva posto alla loro portata; e a tutti quelli che faranno gli stessi sforzi, Dio garantisce gli stessi risultati. CC 93 9 The Sanctfied Life, pp. 82-84 ------------------------Paolo enfatizza santificazione, 25 marzo CC 94 1 Voi conosete, infatti, quali comandamenti vi abbiamo dato da parte del Signor Gesù. Poiché questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione; che vi asteniate dalla fornicazione.. CC 94 2 1 Tessaloicesi 4:2,3 CC 94 3 Nella sualettera alla chiesa di Efeso, Paolo pone davanti a loro il ministero del Vangelo (Efesini 6:19), le imperscrutabili ricchezze di Cristo (3:8), e poi assicura i credenti delle sue ferventi preghiere per la loro spiritualità, perché vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere fortificati con potenza per mezzo del suo Spirito nell'uomo interiore, perché Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede, affinché, radicati e fondati nell'amore, possiate comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza, e conoscere l'amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza, affinché siate ripieni di tutta la pienezza di Dio. (vv.14-16) CC 94 4 Egli scrie anche ai fratelli di Corinto ...ai santificati in Gesù Cristo, chiamati ad essere santi, insieme a tutti quelli che in qualunque luogo invocano il nome di Gesù Cristo, loro Signore e nostro: grazia e pace a voi da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo. Io rendo continuamente grazie per voi al mio Dio, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti in ogni cosa, in ogni dono di parola e in ogni conoscenza, per la testimonianza di Cristo che è stata confermata tra voi, così che non vi manca alcun dono, mentre aspettate la manifestazione del Signor nostro Gesù Cristo, CC 94 5 Queste paole sono rivolte non solo alla chiesa di Corinto, ma al tutto il popolo di Dio in questi ultimi tempi. Ogni cristiano può godere la benedizione della santificazione. L'apostolo continua con queste parole: Ora, fratelli, vi esorto nel nome del nostro Signor Gesù Cristo ad avere tutti un medesimo parlare e a non avere divisioni tra di voi, ma ad essere perfettamente uniti in un medesimo modo di pensare e di volere. (v.10) Paolo non avrebbe fatto appello a loro di fare qualcosa di impossibile. L'unità è il risultato sicuro della perfezione cristiana. L'apostolo cercava di raggiungere lo stesso livello di santità ed esorta i fratelli di fare lo stesso. Paolo non ha esitato a rispettare l'importanza della Bibbia. Egli dice: Voi conoscete, infatti, quali comandamenti vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. Poiché questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione; che vi asteniate dalla fornicazione...(1 Tessalonicesi 4:2,3) CC 94 6 Perciò, mei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, ma molto più ora che sono assente, compite la vostra salvezza con timore e tremore... fate ogni cosa senza mormorare e senza dispute, affinché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la parola della vita. CC 94 7 The Sanctfied Life, pp. 84-87 ------------------------Contemplare Gesù con gli occhi della fede, 26 marzo CC 95 1 Ringraziao sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo. CC 95 2 1 Corinzi15:57 CC 95 3 Per fede,chiunque desidera superare ogni prova, riceve una corona da vincitore; ascolterà gli inni d'esultanza dei redenti alla gloria dell'Agnello che fu immolato per riscattare il genere umano. Dobbiamo sforzarci di considerare queste scene come reale. CC 95 4 Stefano, l primo martire cristiano, durante il conflitto con i principati e le potestà e gli spiriti del male nei luoghi eccelsi esclamò: Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio. (Atti 7:56) Il Salvatore del mondo è stato rivelato a lui con la sua luce gloriosa sul volto come di un angelo, che i stessi suoi nemici non potevano non notarla. CC 95 5 Se volessmo che la nostra mente si soffermasse di più su Cristo e il mondo celeste, avremmo trovato un potente stimolo e sostegno nel combattere le battaglie del Signore. Se contemplassimo le glorie di quei luoghi santi, allora l'orgoglio e l'amore in questo mondo avrebbero perso il loro potere. Accanto alla bellezza di Cristo, tutte le attrazioni terrene sembrerebbero di poco valore. CC 95 6 Che nessuo di voi immagini che senza alcuno sforzo si possa ottenere la certezza dell'amore di Dio. Quando la mente è stata concentrata a lungo sulle cose terrene, diventa più difficile cambiare le abitudini di pensiero. Ciò che l'occhio vede e l'orecchio sente, troppo spesso attira attenzione su di noi; ma se vogliamo entrare nella città di Dio, e guardare a Gesù e la Sua gloria, è necessario abituarsi di vederlo con l'occhio della fede qui sulla terra. Le parole e il carattere di Cristo dovrebbe essere spesso oggetto dei nostri pensieri e delle nostre conversazioni, e ogni giorno dovremmo dedicare un po' di tempo alla meditazione su questi temi sacri. CC 95 7 La santifcazione è un lavoro quotidiano. Che nessuno s'inganni che Dio perdoni e benedice mentre si calpesta le Sue esigenze. L'intenzionalità di un peccato fa tacere la voce dello Spirito Santo e separa l'anima da Dio. CC 95 8 Qualunquesia l'estasi del sentimento religioso, Gesù non può dimorare nel cuore di chi non tiene conto della legge divina. Dio onorerà solo coloro chi onora Lui. È proprio a questo punto che necessitiamo l'aiuto di Cristo. La debolezza umana si unisce alla forza divina, e con la fede possiamo esclamare: ..Ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo. (1 Corinzi 75:57) CC 95 9 The Sanctfied Life, pp. 91-93 ------------------------Dio opera secondo il piano della crescita, 27 marzo CC 96 1 Grazia e ace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù, nostro Signore CC 96 2 2 Pietro :2 CC 96 3 Se vogliao sviluppare il carattere che sia gradito a Dio, dobbiamo formare corrette abitudini nella nostra vita religiosa. La preghiera quotidiana è essenziale per la crescita nella grazia della vita spirituale, come il cibo temporale di benessere fisico. Dobbiamo abituarci a elevare i nostri pensieri a Dio nelle preghiere. Se la mente vaga, e necessario correggerla, e perseverare affinché le abitudini siano rese più facili. Nemmeno per un momento dobbiamo allontanarci da Cristo e crederci in sicurezza, così la Sua presenza ci accompagnerà in ogni nostro passo. Tuttavia questo può accadere soltanto se osserviamo le condizioni da Lui stabilite. CC 96 4 La religine deve diventare per noi un grande affare della nostra vita. Tutto il resto dovrebbe essere subordinato a questo. Tutti i nostri poteri dell'anima, corpo e spirito, devono essere impegnati nella guerra cristiana. Dobbiamo guardare a Cristo per ricevere la forza e la grazia che ci condurrà alla vittoria, così come Gesù è morto per noi. CC 96 5 Dobbiamo vvicinarci alla croce di Cristo per pentirci; questa è la prima lezione da imparare per vivere in pace. Chi può realmente comprendere l'amore di Gesù? Un amore di Cristo non è forse infinitamente più grande dell'amore di una madre? Se vogliamo conoscere il valore di un'anima umana, dobbiamo guardare con fede viva sulla croce, e quindi iniziare lo studio che sarà la scienza e l'inno dei redenti per tutta l'eternità. Il valore del nostro tempo e dei nostri talenti può essere stimato solo dalla grandezza del riscatto pagato per la nostra redenzione. CC 96 6 La santifcazione è un lavoro progressivo. I passi successivi sono importanti alla luce di ciò che dice Pietro: ...usando ogni diligenza, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza l'auto-controllo, all'auto-controllo la perseveranza, alla perseveranza la pietà, alla pietà l'affetto fraterno e all'affetto fraterno l'amore. Perché, se queste cose si trovano in voi abbondantemente, non vi renderanno pigri né sterili nella conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. (2 Pietro 1:5-8) CC 96 7 Attravers questo insegnamento possiamo essere certi che non cadremo mai. Chi sta operando in tal mondo per ottenere la grazia, ha la certezza che Dio lavorerà sul progetto di crescita nel concedere loro i doni del suo Spirito. Per grazia divina, tutti quelli che vogliono salire i gradini lucenti della scala tra terra e il cielo, otterranno gioia e letizia, e il dolore e il gemito fuggiranno, (Isaia 35:10) ed essi entreranno per le porta nella città di Dio. CC 96 8 The Snctiied Life, pp. 93-95 ------------------------Santificazione mediante la Parola di Dio, 28 marzo CC 97 1 E per lor santifico me stesso, affinché essi pure siano santificati in verità. CC 97 2 Giovanni 7:19 CC 97 3 Prima cheha cessato la lotta di Gesù contro le potenze delle tenebre, Egli alzò gli occhi al cielo, e pregò per i suoi discepoli: Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Santificali nella tua verità; la tua parola è verità. (Giovanni 17: 15-17) L'onere della richiesta di Gesù è che chi ha creduto in Lui, potrebbero essere conservati dal male del mondo, e di essere santificati attraverso la Verità. Egli (Giovanni) non ci lascia sorprendere dalla vaga supposizione quale sia la Verità, e aggiunge: La Tua Parola è Verità. La Parola di Dio è il mezzo attraverso il quale la nostra santificazione deve essere compiuta. È della massima importanza, quindi, che noi conosciamo noi stessi attraverso la Sacra Bibbia. CC 97 4 È necessaio per noi capire le Parole di Vita come lo fu per i primi discepoli a essere informati per quanto riguarda il piano di salvezza. Sarebbe imperdonabile se per nostra negligenza ignorassimo le rivendicazioni della Parola di Dio. Egli ci ha dato la Sua Parola, ha rivelato la Sua volontà, e ha promesso lo Spirito Santo a tutti quelli che chiedono di essere guidati per mezzo della Verità; e ogni anima che desidera sinceramente di fare la volontà di Dio, conoscerà la dottrina. CC 97 5 La missioe di Gesù è stata comprovata da miracoli convincenti. La Sua dottrina ha stupito la gente... Era un insieme di Verità che ha incontrato i bisogni del cuore. Il Suo insegnamento era semplice, chiaro e completo. Le Verità pratiche che Egli ha pronunciato, avevano una forza convincente a tal punto che la gente non aveva dubbi di viverle. Le moltitudini che lo seguivano ammiravano la Sua saggezza. Il Suo modo di parlare corrispondeva con le grandi Verità. Nessun dubbio, nessuna titubanza o incertezza potevano distogliere la loro certezza su ciò che Gesù dichiarava. Egli parlava delle cose terrene e celesti, delle cose umane e quelle divine con grande autorità, e la gente rimaneva stupita del Suo insegnamento, perché la Sua parola è stata pronunciata con autorità. (Luca 4-32) Tutto questo è una questione della massima importanza e interesse per noi che abbiamo capito cosa sia la Verità. Dobbiamo andare avanti con serietà e lasciarci guidare dalla Parola di Dio. CC 97 6 Davide haapprezzato l'illuminazione divina e riconosciuto il potere della parola di Dio. Egli disse: La rivelazione delle tue parole illumina e dà intelletto ai semplici. (Salmo 119:130) Coloro che desiderano ricevere la luce delle Scritture, supplichino di ricevere lo Spirito Santo. La promessa è che coloro che la cercano la troveranno. CC 97 7 The Revie and Herald, July 6,1911. ------------------------La necessità di consacrazione personale, 29 marzo CC 98 1 Perciò, fatelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando del continuo nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.. CC 98 2 1 Corinzi15:58 CC 98 3 Abbiamo gande bisogno di ricevere il "soffio" dello Spirito Santo. Ogni lavoro individuale deve essere fatto in modo per toccare i cuori duri, ostinati. C'e bisogno di un profondo esame della coscienza che porterà alla confessione dei peccati. I credenti dovrebbero tendere verso la santificazione del proprio carattere mediante il pentimento e la confessione di ogni peccato. Lo Spirito di Dio è pronto ad accendere l'amore di Dio in ogni cuore. Ogni labbro che vuole lodare Dio deve essere puro, sincero e onesto. Quando ci lasceremo guidare da sacri principi, allora la nostra anima sarà pura e bella nella sua semplicità. CC 98 4 L'influena della preghiera della fede è di vasta portata come l'eternità. Il Signore benedirà tutti quelli che lo cercano con tutto il cuore e con l'animo umile. Dobbiamo sforzarci di seguire l'esempio di Cristo. A coloro che in tal modo cercano di diventare partecipi della natura divina, il Signore dice: Non vi stancate di fare del bene... abbondando del continuo nell'opera del Signore. Colui chi si umilia in fede, che accoglie le promesse di Dio, vincerà. La grandezza del regno sotto tutti i cieli sarà rivelata a tutti i fedeli che credono in Figlio di Dio. CC 98 5 Sono stat incaricata a esortarvi riguardo alla necessità della consacrazione personale e la santificazione di tutto l'essere di Dio. Ciascuno di noi ha bisogno di indagare che cosa il Signore vuole che facciamo, affinché Cristo possa prendersi cura di noi, e che il Suo esempio possa servirci nella nostra vita. E infine, come dobbiamo parlare alle anime che si trovano nelle tenebre a causa del peccato? CC 98 6 Ogni indiiduo ha l'obbligo di dare agli altri la Verità che egli stesso ha ricevuto. Nulla deve impedire al servitore di Cristo di far risplendere la Sua luce sui suoi simili. Ogni giorno dovremmo fare il possibile per vincere anime a Cristo. Si tratta di un lavoro che porta grandi soddisfazioni. Tutto il cielo è in attesa che apriamo i canali attraverso i quali può essere versato l'olio celeste per soccorrere le anime bisognose. Il Signore proteggerà, guiderà e benedirà tutti quelli che operano in umiltà attraverso la carità e amore. Questi operai diventeranno agenti consacrati a Dio. CC 98 7 Desidero ire a ogni credente di portare lo spirito della grazia celeste nella propria anima, e nelle proprie esperienze, perché questa è l'impronta del carattere di Gesù... La vostra ricompensa sarà che Cristo rifletterà il Suo spirito nella vostra vita. CC 98 8 Review an Herald, Fe. 25, 1909 ------------------------Senza Cristo non possiamo fare niente, 30 marzo CC 99 1 Ora grazi a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione.. CC 99 2 1 Corinzi1:30 CC 99 3 Molti penano che sia impossibile amare il nostro prossimo come noi stessi; ma amare, è unico frutto del cristianesimo. L'amore per il prossimo s'impara da Gesù Cristo. Amare, significa lavorare e camminare verso il mondo invisibile, verso l'eternità. Dobbiamo, quindi, continuare a guardare a Gesù, autore e perfezionatore della nostra fede. CC 99 4 Il ricco tolto ha ricevuto un solenne avvertimento, e questo dovrebbe essere anche un monito per tutti gli uomini fino alla fine dei tempi. Lezione dopo lezione è stata data dal Signore per abbandonare l'egoismo, per stabilire la stretta comunione e fratellanza tra gli uomini. Cristo vuole che il cuore dei credenti sia strettamente legato con legami di simpatia, in modo per creare l'unità in Lui, per gioire insieme nella speranza della gloria di Dio, alla ricerca di vita eterna attraverso la virtù di Gesù Cristo. Se Cristo dimora nei nostri cuori, il Suo amore si diffonderà sugli altri e legherà il cuore a cuore. CC 99 5 La graziadi Cristo deve essere l'unica dipendenza del cristianesimo, e quando lo è, egli amerà i suoi fratelli come Cristo ha amato per primo. Allora si può dire a un'anima "vieni", e allora essa si lascerà a riconciliare con Dio. La sua influenza sarà sempre quella più decisa, e lui dedicherà la propria vita a Cristo, che è stato crocefisso per lui. Noi posiamo osservare la legge attraverso la giustizia di Cristo. Egli dice: Senza di me non potete fare nulla. Quando riceviamo la giustizia di Cristo come il dono celeste, sappiamo che la grazia divina ci è stata fornita e che le risorse umane sono impotenti. Gesù dona lo Spirito Santo in larga misura in ogni emergenza, per aiutare le nostre infermità, per darci una consolazione, per illuminare le nostre menti e purificare e nobilitare i nostri cuori. Cristo diventa per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione. Dal primo momento all'ultimo della vita cristiana, il nostro successo dipende da Cristo. Egli manda costantemente il Suo Spirito a coloro che confidano in Lui, che si sottomettono alla Sua volontà, e chi lo segue costantemente. CC 99 6 The Revie and Herald, il 26 giugno 1894 CC 99 7 Lo Spirit Santo opererà in ogni cuore sensibile alla Sua influenza. La giustizia di Cristo lo precederà e la gloria del Signore sarà la sua ricompensa. CC 99 8 Letter 19. 1902. ------------------------Uniti a Cristo, 31 marzo CC 100 1 La sapiena che viene dall'alto prima di tutto è pura, poi pacifica, mite, docile, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità e senza ipocrisia. Or il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che si adoperano alla pace. CC 100 2 Giacomo 317,18 CC 100 3 Ovunque v sia unione con Cristo c'è amore, con l'amore possiamo sostenere ogni cosa. Se vi sia unione con Cristo c'è amore, con amore possiamo sostenere ogni cosa. Se amore viene a mancare, non abbiamo alcun profitto. L'amore per Dio e per il nostro prossimo è l'essenza della nostra religione. Nessuno può amare Cristo se non ama i suoi figli. Se siamo uniti a Cristo, avremo la mente di Cristo. CC 100 4 La purezz e l'amore risplendono nel carattere, l'umiltà e la Verità controllano la nostra vita, allora il nostro volto sarà cambiato, sarà risplendente. Cristo dimora nell'anima trasformata, e l'aspetto esteriore di essa riflette la pace e la gioia che regna all'interno di noi. Beviamo l'amore di Cristo, come il ramo ottiene l'alimento dalla vite. Se siamo innestati in Cristo, se fibra per fibra siamo uniti alla Vite vivente, daremo prova di questo fatto dando ricchi grappoli di frutto vivente. Se siamo collegati con la luce, diventeremo i canali di questa Luce, e rifletteremo questa luce al mondo nelle nostre parole e opere. Coloro che sono veramente cristiani, sono legati con la catena d'amore che lega la terra al cielo, che lega l'uomo finito al Dio Infinito. La luce che splende sul viso di Gesù Cristo, risplende nei cuori dei Suoi seguaci per la gloria di Dio. CC 100 5 Contemplado Cristo, siamo trasformati, e quando meditiamo sulla perfezione del Modello divino, desideriamo di essere trasformati e rinnovati all'immagine della sua purezza. La nostra trasformazione avviene attraverso il Figlio di Dio, e il figlio dell'ira diventa il figlio di Dio. Egli, passando dalla morte alla vita diventa spirituale e discerne le cose spirituali. La sapienza di Dio illumina la mente. Contempla cose meravigliose che provengono dalla legge divina... Trasformandosi in un uomo che ubbidisce a Dio, egli ha la mente di Cristo, e la volontà del Signore diventa la sua volontà. CC 100 6 Colui chesi sottomette alla guida dello Spirito di Dio, scoprirà che la sua mente si espande e si sviluppa. Ottiene un'educazione nel servizio di Dio non in modo unilaterale ma in modo completo. Le debolezze che si erano manifestate in una vacillante volontà e in un carattere impotente, sono vinte, poiché la consacrazione continua e la pietà collocano l'uomo in una relazione, tanto intima con Cristo, che egli assume la mente di Cristo. Essendo uno in Cristo, guadagna solidità e forza. La sua percezione e chiara, ed egli manifesta la saggezza che procede da Dio. CC 100 7 Selected assages, book 1, pp. 337,338 ------------------------Piano originale di Dio per comunicare con l'uomo, 1 aprile CC 101 1 Poi udiroo la voce dell'Eterno DIO che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell'Eterno DIO fra gli alberi del giardino.. CC 101 2 Genesi 3: CC 101 3 Il Signor è la vera fonte per la conoscenza e lo sviluppo del carattere. Ovunque ci volgiamo sia il regno spirituale, mentale o fisico, in tutto ciò che vediamo, si rivela la Sua sapienza. Qualunque sia la nostra linea d'indagine, solo attraverso sincero studio possiamo conoscere la Verità, perché siamo portati a contatto invisibile con la potente Intelligenza che sta lavorando attraverso tutti noi. La mente dell'uomo è in comunione con la mente di Dio, il finito con l'Infinito. L'effetto di tale comunione che tocca il corpo, la mente e l'anima è al di là della nostra comprensione. CC 101 4 In questacomunione si trova la più alta formazione, ed è il metodo proprio di Dio per il nostro sviluppo. Riconciliati dunque con Dio (Giobbe 22:21) è il messaggio per l'umanità. Il metodo descritto in queste parole è stato metodo seguito nella formazione del padre della nostra razza. Nell'Eden Adamo era senza peccato, ed egli è stato istruito da Dio nella gloria della sua virilità. CC 101 5 Quando Admo usci dalla mano del Creatore, egli portava nella sua natura fisica, mentale e spirituale una somiglianza con il Suo Creatore. Dio creò l'uomo a sua immagine (Genesi 1:27) e fu il Suo scopo che l'uomo potesse vivere pienamente più a lungo per riflettere la gloria del Creatore. Tutte le sue facoltà erano in grado di svilupparsi; le sue capacità e vigore si sviluppavano continuamente. Vasto e glorioso è stato l'ambito offerto per il suo sviluppo. Egli aveva il privilegio trovarsi a faccia a faccia, cuore a cuore con il suo Creatore. Se fosse rimasto fedele a Dio, tutto questo sarebbe stato suo per sempre. Sarebbe diventato l'oggetto della creazione di Dio, e sempre avrebbe potuto riflettere pienamente la Sua gloria. CC 101 6 Education pp. 14,15 CC 101 7 Le leggi ella natura e i grandi principi della Verità che governano l'universo spirituale, sono stati aperti alle loro menti dall'Autore. Nella luce della conoscenza di Dio (2 Corinzi 4:6), i loro poteri mentali e spirituali erano già sviluppati, ed essi si sono resi conto della loro santa esistenza con tutto ciò che essa comporta. CC 101 8 Il giardio dell'Eden era una rappresentazione di ciò che Dio desiderava per tutta l'umanità. Il Suo scopo era che la famiglia umana si procreasse, che costruisse le proprie case e scuole. Così, nel corso del tempo tutta la terra sarebbe piena di scuole, dove gli studenti avrebbero potuto studiare e riflettere per eternità alla luce della conoscenza e della gloria di Dio. CC 101 9 Ibid., p.22 ------------------------Cristo offre la ricchezza dell'universo, 2 aprile CC 102 1 "Splenda a luce fra le tenebre", è lo stesso che ha fatto brillare il suo splendore nei nostri cuori per illuminarci nella conoscenza della gloria di Dio, che rifulge sul volto di Gesù Cristo.. CC 102 2 2 Corinzi4:6 CC 102 3 A causa dl peccato l'uomo è stato separato da Dio. Fatta eccezione per il piano di redenzione, la separazione eterna da Dio, il buio della notte senza fine, sarebbe stata sua. Attraverso il sacrificio del Salvatore, la comunione con Dio è nuovamente possibile. Come peccatori, non possiamo in prima persona avere un approccio con Dio; non possiamo guardarlo in faccia; ma possiamo contemplarlo e comunicare con Lui attraverso Gesù, il Salvatore. La luce della conoscenza della gloria di Dio, si rivela in volto di Gesù Cristo, poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo. (2 Corinzi 5:19) In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. (Giovanni 1:4) La vita e la morte di Cristo, il prezzo della nostra redenzione, non devono essere per noi solo una promessa e un pegno della vita, non solo i mezzi mediante i quali riceviamo i tesori della sapienza: sono una rivelazione molto più ampia del Suo carattere che anche i santi dell'Eden lo sapevano. CC 102 4 E mentre risto apre il cielo all'uomo, la vita che Egli impartisce, apre il cuore dell'uomo al cielo. Il peccato non ci chiude la porta al cielo, ma ci allontana da Dio, ci impedisce di conoscerlo pienamente. La missione di Cristo consiste nell'annullare questo impedimento. La facoltà dell'anima paralizzata a causa del peccato, la mente ottenebrata, la volontà perversa, può essere ripristinata e rinvigorita con aiuto di Cristo. Egli ci apre le ricchezze dell'universo, e Lui che ci impartisce il potere di discernere e di appropriarsi di questi tesori. CC 102 5 Cristo è a Luce vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo. (Giovanni 1:9) Per mezzo di Gesù, ogni essere umano ha la vita, così anche per mezzo di Lui ogni anima riceve qualche raggio di luce divina. In ogni cuore non esiste solo il potere intellettuale, ma anche spirituale e il desiderio di fare del bene. Tuttavia, questi principi possono avere anche una forza antagonistica. Le conseguenze del mangiare il frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male, si manifestano nelle esperienze di ogni uomo. La sua natura è influenzata dal male, da una forza che, senza aiuto non può resistere. Per vincere questa forza, per raggiungere l'ideale, è necessario cercare aiuto nel potere soprannaturale. E quel potere è Cristo. CC 102 6 Education pp. 28,29 CC 102 7 Cristo rapresenta il Padre, l'anello di congiunzione tra Dio e l'uomo; Egli è il grande Maestro per il genere umano; Egli ordinò che gli uomini e le donne siano i Suoi rappresentanti. CC 102 8 Ibid., p.33 ------------------------L'Io nascosto si rivela in Cristo, 3 aprile CC 103 1 Io sono sato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. CC 103 2 Galati 2:0 CC 103 3 Quando uncristiano si sottopone al solenne rito del battesimo, i tre poteri più alti dell'universo: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo approvano quest'atto e s'impegnano a esercitare il loro potere a favore del battezzante, mentre quest'ultimo promette di onorare Dio. Egli è sepolto in Cristo, e d'ora in poi crescerà alla Sua somiglianza. CC 103 4 Le tre grndi potenze del cielo s'impegnano a fornire al cristiano tutta l'assistenza di cui ha bisogno. Lo Spirito cambia il cuore di pietra in cuore di carne. Alla luce del Verbo di Dio, il cristiano ottiene un'esperienza che è a somiglianza divina. Quando Cristo è accettato per fede, allora il suo cuore diventa il tempio di Dio. Cristo non può dimorare nel cuore del peccatore, ma nel cuore di colui chi è sensibile alle influenze del cielo. CC 103 5 La luce ce risplende nella vita del vero cristiano testimonia la sua unione con Cristo. Il suo l'Io è nascosto, mentre Cristo è rivelato in lui. L'apostolo Giovanni scrive: Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. (1 Giovanni 3:2) Quindi, coloro le cui vite sono state nascoste in Cristo, coloro che su questa terra hanno combattuto la buona battaglia della fede, risplenderanno di gloria in gloria del Redentore nel regno di Dio. CC 103 6 Fratelli iei, lo scopo di Dio per voi è che viviate una vita migliore, una vita in cui dimora Cristo, la speranza della gloria. Egli vuole che ditte insieme all'apostolo Paolo: ... non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. (Galati 2:20). Se riposate in amore di Cristo, se confidate in Lui come vostro Redentore, potete lavorare per la salvezza della vostra anima, potete avere la comunione con Lui, potete confidare nelle Sue promesse di ricevere un regalo di un valore infinitamente più grande dell'oro e dell'argento puro. CC 103 7 Le nostrevite saranno pure soltanto quando ci lasceremo guidare da Dio, saremo felici quando saremo in comunione con Lui. La luce di chi ha acquisito ricche esperienze, sarà il riflesso della luce del Sole della Giustizia. Chi vive vicino a Gesù può risplendere la stessa Luce meravigliosa. CC 103 8 Signs of he Times, Aug. 16, 1905 ------------------------Che cosa comporta arrendersi a Dio, 4 aprile CC 104 1 Or questaè la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato. CC 104 2 Giovanni 7:3 CC 104 3 Attendereun qualche cambiamento magico in voi, senza fare alcuno sforzo, non è possibile. Per ottenere un reale cambiamento è necessario lavorare con umiltà per la propria salvezza con timore davanti a Dio, Colui che è l'unico che può fare tale cambiamento nella vita di una persona. Cristo ci esorta di collaborare con Lui, di essere uno in Lui come Egli è uno con il Padre. Dobbiamo dipendere da Dio, essere disciplinati e preparati per la vita santificata. Sì, dobbiamo dipendere da Lui! Dobbiamo seguirlo in obbedienza alla Sua Parola. Obbedire, non è un atto facile, non è altro che abbandonarsi a Dio. Solo con il Suo aiuto è possibile crescere nella morale e abbandonare l'orgoglio. È importante sottomettere la propria volontà a quella di Dio al fine di entrare nella stessa luce dei santi. CC 104 4 Manuscrip 12, 1888. CC 104 5 Una fede uperficiale non è sufficiente. Per testimoniare Cristo, dobbiamo indossare un manto della giustizia di Cristo con coraggio, con decisione. Non aspettatevi nulla da un uomo finito, ma continuate a guardare a Gesù per diventare perfetti come Egli è perfetto. Vivendo così, manifestiamo il carattere di Gesù e la sua Verità, perché la Verità santifica l'anima, allontana ogni cattivo pensiero, e conduce all'ubbidienza di Cristo. CC 104 6 Letter 14 1891 CC 104 7 Ogni missonario passa per dure battaglie, e questi combattimenti, purtroppo non diminuiscono; ma se egli è in costante crescita spirituale, se continua a guardare a Cristo nella fede, gli sarà data sufficiente forza per ogni emergenza. Tutti i poteri e le facoltà nella natura rigenerata devono essere esercitati quotidianamente. Ogni giorno abbiamo occasione di crocefiggere l'Io, combattere contro l'inclinazione e un temperamento perverso che generalmente richiama la nostra volontà in una direzione sbagliata. Il riposo, il trionfo, e la vittoria non sarà nostra, ad eccezione che accettiamo la vittoria di Cristo per fede. CC 104 8 Letter 4,1892. CC 104 9 Le promese di Dio accettate nella fede genuina, hanno u'influenza benefica sulla vita e sul carattere del cristiano. Ciò permette all'agente umano di riflettere l'immagine del Divino... Dio opera per conto Suo... impartendo la grazia a colui che impartisce a sua volta le grazie divine al mondo. CC 104 10 Manuscrip 45, 1900 ------------------------Amore di Cristo è una sorgente di felicità, 5 aprile CC 105 1 Chi beve ell'acqua che io i darò non avrà mai più sete in eterno.. CC 105 2 Giovanni :14 CC 105 3 Che cosa isse Cristo alla donna samaritana al pozzo di Giacobbe? Chiunque beve di quest'acqua, avrà ancora sete, ma chi beve dell'acqua che io lì darò non avrà mai più sete in eterno; ma l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che zampilla in vita eterna. (Giovanni 4:13,14) CC 105 4 L'acqua ala quale si riferisce Gesù è stata la rivelazione della Sua grazia mediante la Parola. Il Suo Spirito, il Suo insegnamento, il Suo amore è come una fontana che sgorga le benedizioni per ogni anima. Ogni altra fonte cui gli uomini tendono, si rivela insoddisfacente; solo la Parola di Verità è una sorgente fresca e ristoratrice, come le acque del Libano che sono sempre accettabili, appaganti. In Cristo è la pienezza della gioia per sempre. I piaceri e divertimenti mondani non sono mai soddisfacenti né per l'anima né per lo spirito. Gesù dice: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna. (Giovanni 6:54) CC 105 5 L'amabilepresenza di Cristo nella Sua parola parla sempre all'anima, perché Egli stesso è rappresentato come la sorgente di acqua viva che colma la sete. È il nostro privilegio di vivere una vita in comunione con il Salvatore. Egli è la fonte del potere spirituale in noi, e la Sua influenza può scorrere in noi attraverso le Sue parole. Essa (l'acqua) genera in noi desideri e aspirazioni, la forza e la purezza, la santità, la pace, e la gioia. Tutte queste virtù ci proteggono dal male e dal dolore. Tal esperienza sarà il risultato di avere Cristo come nostro Salvatore. CC 105 6 Mentre Geù camminava come uomo su questa terra, la Sua divinità è stata rivestita con l'umanità. Egli divenne un uomo di sofferenza, assediato dalle tentazioni di Satana... Ora, invece, Egli è in cielo alla destra del Padre, come nostro avvocato e intercessore. Questo fatto dobbiamo considerare come conforto e speranza. Gesù si ricorda di tutti quelli che sono soggetti alle tentazioni di questo mondo. Egli pensa a tutti noi e conosce le nostre necessità. Quando siamo tentati, dobbiamo solo ricordare che Egli si prende cura di noi, che intercede per noi, che ci ama e che è morto per noi. Io stessa voglio darmi a Lui senza riserve. CC 105 7 Ogni volt che ci lamentiamo per non nulla, rattristiamo Gesù. Dobbiamo dare i nostri cuori a Dio, nostro Creatore, senza alcuna riserva e con fede. Cristo non cessa di intercedere per tutti quelli che sono tentati. Aprite, dunque i vostri cuori alla splendente luce di giustizia, e non dubitate della Sua parola. Che le vostre labbra non seminano il dubbio. CC 105 8 Ci sono rcche benedizioni per noi, allora cogliamone nella fede. Supplicate di avere coraggio nel Signore. Che la forza divina diventi vostra... parlate di Lui con coraggio e con fede. CC 105 9 Signs of he Times, Sept. 3, 1896 ------------------------Frutti di giustizia, 6 aprile CC 106 1 ...Affincé siano chiamati querce di giustizia, la piantagione dell'Eterno per manifestare la sua gloria.. CC 106 2 Isaia 61: CC 106 3 I cristiai devono avere lo stesso spirito di Cristo; esercitare la stessa influenza e possedere la stessa eccellenza morale. L'idolatra che è corrotto nel cuore, deve domandare aiuto di Dio per essere trasformato attraverso la conversione. Coloro che sono orgogliosi e ipocriti, devono umiliarsi e pentirsi per diventare umile di cuore. Una mente corrotta, deve rimuove da cuore la spazzatura mondana, alla quale si è aggrappata, e supplicare la presenza di Dio al fine di diventare un'anima spirituale. Un'anima disonesta deve convertirsi per diventare sincera e fedele. L'ambizioso o avaro, per cambiare, deve cercare la gloria di Cristo in loro. Devono disprezzare la loro personale santità e colmarla con il tesoro celeste. Chi non prega, deve imparare a sentire il bisogno di farlo sia in famiglia sia personalmente, in segreto. Le preghiere devono essere fate con grande serietà. CC 106 4 Come adortori dell'Iddio vivente, dovremmo portare la luce e privilegi, di cui godiamo, al mondo. Molti adorano idoli al posto del Signore. Tutto ciò che gli uomini amano è l'Io, anziché il Signore. Per essere registrati nel libro del cielo dobbiamo confidare totalmente in Lui. Spesso le benedizioni possono essere trasformati in una maledizione. CC 106 5 Le simpate del cuore umano, a volte sono pervertite fino a diventare una trappola. Se uno è stato rimproverato, c'è sempre qualcuno che simpatizza con lui. Essi, ignorano completamente il danno che è stato fatto all'opera di Dio proprio a causa della sbagliata influenza di colui, la cui vita ha lo stesso carattere della persona che ha sbagliato. Dio manda i suoi servi con un messaggio alle persone che professano di essere seguaci di Cristo, perché rifiutando l'avvertimento, perché sono cristiani soltanto di nome e non di fatto. CC 106 6 A ciascun di noi, Dio ha dato il dono di ragionamento. Chi pianta un albero perché portasse il frutto, è capace di portare i frutti di giustizia. Il Signore ha piantatol'uomo nel suo giardino e si prese cura di lui affinché desse i suoi frutti. Nella parabola del fico Cristo dice: Ecco, sono già tre anni che io vengo a cercare frutto... (Luca 13:7) Con quanta ansia guardiamo un albero preferito o una pianta, in attesa che produca fiori e frutti! E come siamo delusi quando non troviamo altro che foglie. Con quanta ansia e l'interesse, il nostro Padre celeste osserva la crescita spirituale di coloro che Egli ha creato a Sua immagine, che li chiama figli Suoi, perché essi possano essere nobilitati e glorificati. CC 106 7 Testimonis, vol. 5, pp. 249-251 ------------------------La Parola di Dio è potente, 7 aprile CC 107 1 La paroladi Dio, infatti, è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada. CC 107 2 Ebrei 4:1 CC 107 3 La Paroladi Dio deve essere il nostro cibo spirituale. Gesù dice: Io sono il Pane della vita. (Giovanni 6:48) Il mondo perisce per mancanza della Verità. Cristo è la Verità. Le Sue parole sono la Verità, e hanno un significato più profondo di quanto appare in superficie, e un valore contrario all'aspetto ingannatore. Quando i nostri occhi sono unti con il santo collirio, siamo in grado di vedere le gemme preziose della Verità, anche se sembrano essere sepolti sotto la superficie. CC 107 4 La Veritàè delicata, raffinata ed elevata. Quando il carattere è plasmato, l'anima cresce sotto l'influenza divina. Ogni giorno la Verità dovrebbe essere accolta nel cuore, e le Parole di Cristo mangiate come il Pane consacrato, perché tramite essa si riceve la vita. Se la Verità è accolta nel cuore, non rimane come una lettera morta, ma diventa un potere vivente. L'accettazione della Verità farà del figlio di Dio un erede del cielo. La Verità è più potente di qualsiasi altra cosa nella formazione di un carattere. Il carattere del cristiano deve essere formato alla somiglianza di Cristo. In Lui vi è la pienezza e la gioia. Il Cristianesimo si basa sull'amore, e l'amore di Dio abita nell'anima. Così pure, la Verità non adulterata occupa l'intero essere. Gesù dice: Io vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. (Ezechiele 36:26) Chiunque vive e lavora sotto l'influsso vivificante della Parola, il suo cuore è nobile. CC 107 5 Per evitae le prove e tentazioni, la Parola consiglia di lasciarsi convertire dallo Spirito Santo. Chi non studia la Parola, non applica la Verità, non può avere esperienza spirituale, di conseguenza la sua coscienza è addormentata. In lui vi è mancanza di pietà e questa mancanza lo rende debole nel progredire esercizi spirituali, mentre in caso contrario, se fosse disposto a essere veramente convertito, egli potrebbe diventare un gigante nella fede. CC 107 6 Stiamo viendo nei tempi pericolosi. Nel timore di Dio, vi dico, che la Sacra Scrittura è necessaria per il corretto sviluppo morale di tutti. Quando la mente e il cuore sono controllati dallo Spirito Santo, quando l'Io è morto, la Verità è in grado di espandersi. Quando la Verità così com'è in Gesù, plasma il nostro carattere, si scopre come la Verità davvero è. Con essa, il credente cresce nella Luce e nella bellezza originaria. La Verità eleva le nostre aspirazioni che ci permettono di raggiungere lo standard ideale della santità. CC 107 7 Review an Herald, Feb. 14, 1899 ------------------------La Verità deve essere incisa nel cuore, 8 aprile CC 108 1 Ogni paroa di Dio è raffinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi si rifugia in lui.. CC 108 2 Proverbi 0:7 CC 108 3 A ciascun dei Suoi messaggeri Dio dà il proprio compito sostenuto dalla potenza proporzionata alla loro fede. Egli, costantemente riempie i loro cuori con la Sua grazia, affinché attraverso la Parola che hanno ricevuto, la luce divina possa risplendere sugli altri. CC 108 4 Coloro ch accettano e avvalorano la Verità non solo per l'argomento, ma nella loro vita, essi stessi stanno dalla parte della giustizia. Attraverso la conversione danno prova che portano un solenne messaggio di avvertimento, che un profumo di vita o di morte sia stato diffuso. Quando gli uomini sono veramente convertiti, per loro le polemiche e dibattiti sono finite. La buona volontà li conduce a proclamare la Verità e per fare questo, le loro labbra sono state toccate con carbone ardente dell'altare di Dio. A questo punto la loro vittoria è completa. CC 108 5 L'Antico estamento è il terreno fecondo di semi di pietà. Questo è stato ripetuto nelle parabole di Cristo ai Suoi discepoli. Tutti noi dobbiamo imparare che l'intera economia ebraica è una profezia che fa parte del Vangelo. Cominciando dalla colonna di nuvole, il Cristo ha presentato il dovere dell'uomo verso Dio e verso il prossimo. Le Sue parole, sia nel Vecchio Testamento sia nel Nuovo, evidenziano chiaramente le virtù cristiane. Attraverso tutti i Suoi insegnamenti Egli ha seminato i preziosi granelli di Verità. Tutti possono trovare questi tesori, ricchi di valore, solo se vorranno applicare i principi fondamentali stabiliti. CC 108 6 Abbiamo rcevuto la Verità. Perché allora non praticarla? L'egoismo è il grande male che ostacola la predicazione della croce di Cristo... La Verità deve essere praticata e sollecitata al fine di progredire nella santificazione del popolo. Essa deve diventare realtà a tutti gli effetti per quelli che vogliono udirla; deve essere scritta in ogni cuore. Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso. (Luca 10:27) Questo è comandamento più importante che Dio richiede sia compiuto, e conferma che la religione è pura e senza macchia. Il cuore è roccaforte dell'essere; e fino a quando questo cuore si sottomette al Signore, il nemico non potrà avere la vittoria su di noi con le sue sottili tentazioni. CC 108 7 Se mettiao la nostra vita sotto il controllo di Dio, il potere della Verità diventa illimitata. I pensieri sono rivolti costantemente a Cristo, e il cuore riverserà i tesori attraverso le parole appropriate. CC 108 8 Review an Herald, Feb. 21, 1899 ------------------------La Luce delle Scritture deve essere amata, 9 aprile CC 109 1 Manda la ua luce e la tua verità; mi guidino esse e mi conducano al tuo santo monte e al luogo della tua dimora. CC 109 2 Salmo 43: CC 109 3 Lo Spirit Santo deve lavorare sui cuori dei messaggeri della Parola di Dio affinché possano trasmettere la Verità alla gente in modo chiaro, puro, affermando che essa proviene da Cristo stesso. Egli l'ha rivelata non solo con le parole ma con la Sua vita. CC 109 4 Gli uomin della nostra epoca, spesso mettono in discussione le parole e le leggi dell'Infinito. Essi osano rivederla, rimoderarla a loro piacimento, e perfino annullarla. Se non possono modificare o piegare a proprio piacere le decisioni di Dio, allora abbandonano completamente. Le opinioni umane possono facilmente confonderci, ma se ciò dovesse accadere, lasciamoci guidare da COSÌ DICE IL SIGNORE. CC 109 5 Non possimo affidare la salvezza delle nostre anime a qualsiasi giudice inferiore alla decisione di un Giudice infallibile. Coloro che fanno di Dio la loro guida, e la Sua Parola diventa il loro consigliere, allora seguite la Sua Luce per la vita. Gli oracoli viventi di Dio guidano i loro passi nei percorsi rettilinei. CC 109 6 Coloro ch amano la Verità, non osano giudicare la Parola di Dio, ma sostengono essa e il loro giudice. La loro fede e religione è il frutto della Sua Parola, è la guida del loro percorso, è la lampada che illumina questo percorso. Camminando sotto la direzione della Parola, non si cade nei dubbi o nelle tenebre. Colui che è misericordioso, rende questo percorso luminoso fino al giorno perfetto. CC 109 7 Review an Herald, Feb. 21, 1899. CC 109 8 La Scrittra è la fonte della luce, e noi saremo ritenuti responsabili per ogni raggio di luce che non è stato diffuso. Le opere di molti non sono compatibili con la Verità che hanno ricevuto. Essi introducono troppi elementi umani nei loro messaggi, perché non si lasciano guidare dallo Spirito Santo. Di conseguenza non hanno sufficiente energia per trasformare il proprio cuore e la loro stessa vita. Sono carenti di fede, che è invincibile e misteriosa. L'efficacia della Verità è indebolita da coloro che non purificano il cuore e l'anima attraverso l'obbedienza alla Verità. CC 109 9 I segretidel Signore appartengono a tutti quelli che Lo temono e mantengono il Suo patto. Abbiamo bisogno di fede in Dio, perché sotto il potere santificante della Sua Parola, i principi di fratellanza umana possono essere manifestate. Abbiamo bisogno della guida dello Spirito Santo. Il Suo potere sulla mente e sul cuore ci permetterà di presentare la Verità della Santa Parola di Dio. Le dottrine annunciate alle anime umane, si traducono in pratiche elevabili. La Verità di Cristo deve essere celebrata, perché solo così il cristiano può diventare un Suo vero discepolo. CC 109 10 Ibid., Fe. 28, 1899. ------------------------La Verità ci rende liberi, 10 aprile CC 110 1 State dunue saldi nella libertà con la quale Cristo ci ha liberato, e non siate di nuovo ridotti sotto il giogo della schiavitù. CC 110 2 Galati 5: CC 110 3 Ho paura er le nostre chiese. Tremo davanti a Dio per loro conto. Abbiamo la luce delle Scritture, e quindi saremo ritenuti responsabili per ogni Parola non condivisa. CC 110 4 La potenz dello Spirito Santo è necessaria per respingere la nostra incredulità e attributi non cristiani. Dobbiamo vedere quali sono i nostri bisogni di salute; possiamo essere malati senza saperlo. Che il Signore converta i cuori dei Suoi operai. Laddove opera ha un ministro convertito, là avvengono i buoni risultati. Noi da soli non possiamo convertire i nostri cuori. Questo lavoro può essere fatto solo con la potenza dello Spirito Santo. In ogni fase del vostro lavoro dobbiamo ricordare che non per potenza né per forza, ma per il mio Spirito, dice l'Eterno degli eserciti. (Zaccaria 4:6) CC 110 5 Cristo hapromesso di inviare il Consolatore, il cui lavoro è di stabilire il regno di Dio nell'anima. Perché gli esseri umani considerano la Verità come un giogo di schiavitù, nonostante la misericordia, grazia e la pace ricevuta da Dio? Perché non hanno capito che il Signore è buono? Alcuni considerano la Parola di Dio come un vincolo, ma in realtà essa rende gli uomini liberi. Quindi, la Verità vi farà liberi, vi separa dai vostri peccati, dalle tendenze illecite sia che sono ereditarie sia coltivate. L'anima che nutre l'amore per Cristo è libera, riceve la luce e gioia. In una tale anima non ci sono pensieri ambigui. In un uomo così, tutto anela a Dio. Egli non va verso gli altri a conoscere il suo dovere, ma a Cristo, la fonte di ogni sapienza. Egli cerca la Parola di Dio per scoprire ciò che giusto e ciò che sbagliato. CC 110 6 Potremo mi trovare una guida più sicura di Gesù? La vera religione consiste nell'essere sotto la guida dello Santo Spirito nel pensiero, parola e azione. Lui che è la Via, la Verità e la Vita, dice a chi è umile e seriamente ricerca la Sua guida: SEGUIMI! Egli lo porta verso la santità e il cielo. Cristo ha aperto questa strada per noi a caro prezzo, e desidera che lo seguiamo per non inciampare in mezzo alle tenebre. Gesù vuole condurci per mano dicendo: Io sono la Via; e tutti quelli che decidono di seguire il Signore saranno guidati nel loro percorso verso la salvezza. CC 110 7 Che tipo i vasi siamo per Gesù? Vasi vuoti? Quando svuotiamo l'anima da ogni contaminazione, solo allora siamo pronti per essere usati! Quando la mente e il cuore sono circuiti dallo Spirito Santo, quanto l'Io è morto, allora la Verità può avere costante espansione e svilupparsi. CC 110 8 Review an Herald, Feb. 28, 1899 ------------------------Divinità vista nella Parola, 11 aprile CC 111 1 Che la paola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza. CC 111 2 Colossesi3:16 CC 111 3 Le Scrittre contengono anche una storia dell'uomo priva del pregiudizio e dell'orgoglio tipici degli esseri umani. Contengono i racconti delle lotte, delle sconfitte e delle vittorie dei più grandi uomini che questo mondo abbia mai conosciuto; e vi sono affrontati i grandi temi riguardanti il dovere e il destino. Solleva la cortina che separa il visibile dall'invisibile e ci permette di scorgere il conflitto tra le forze opposte del bene e del male, dal sorgere del peccato sino al trionfo finale della giustizia e della Verità. Tutto quest'ampio quadro non è altro che una rivelazione del carattere di Dio. Contemplando con riverenza le verità presentate nella Parola "divina", si entra in comunione con la mente infinita. Uno studio di questo tipo non solo renderà nobile e puro il carattere, ma sicuramente amplierà e rafforzerà le facoltà intellettuali. CC 111 4 L'insegnaento della Bibbia è d'importanza vitale per il bene dell'uomo in tutte le manifestazioni della sua vita. Essa contiene i principi che costituiscono il fondamento della prosperità di una nazione, principi da cui dipende il benessere della società, che rappresentano la salvaguardia della famiglia e senza i quali nessuno può ottenere vantaggi, felicità e onori in questa vita, o può sperare di assicurarsi una vita futura e immortale. Non esistono posizioni sociali e fasi dell'esperienza umana per le quali l'insegnamento della Bibbia non costituisca una preparazione essenziale. Se studiata e messa in pratica, la Bibbia potrà dare all'umanità uomini d'intelligenza e facoltà maggiori di quelle che derivano da un rigoroso studio di tutta la filosofia umana. Potrà formare uomini dal carattere forte e fermo, dall'intuizione acuta e da un'equilibrata capacità di giudizio, uomini che oltre a onorare Dio costituiscono una benedizione per la società. CC 111 5 Anche lo tudio delle scienze può rivelare il Creatore. Tutta la vera scienza non è che un'interpretazione di ciò che Dio ha scritto nel mondo materiale. Essa, attraverso la ricerca, scopre nuove prove della saggezza e della potenza di Dio. Se ben compresi, sia il libro della natura sia le Scritture ci fanno conoscere il Creatore attraverso gli insegnamenti delle sagge e benefiche leggi attraverso cui Dio opera. CC 111 6 L'impront della divinità, espressa nelle immagini della Rivelazione può essere scorta attraverso le alte montagne, le valli ricche di frutti, il vasto e profondo oceano. La natura manifesta all'uomo l'amore del Creatore. CC 111 7 Patriarch and Prophets, pp. 596-600 ------------------------Incontro di Satana con le armi delle Scritture, 12 aprile CC 112 1 Ho conserato la tua parola nel mio cuore, per non peccare contro di te. CC 112 2 Salmo 11911 CC 112 3 Primo e spremo dovere di ogni essere intelligente è imparare dalla Scritture che cosa è la Verità per poi camminare in questa direzione e incoraggiare altri a fare lo stesso. Dovremmo studiare diligentemente la Bibbia ogni giorno, valutando ogni pensiero e confrontando i versetti fra loro. Con l'aiuto divino acquisiremo delle convinzioni personali, sapendo che un giorno saremo chiamati a renderne conto direttamente a Dio... La conoscenza della verità biblica non dipende tanto dall'intelligenza di chi la studia, quanto dalla sincerità e da un profondo desiderio di giustizia. CC 112 4 Lo studiodella Bibbia dovrebbe essere sempre accompagnato dalla preghiera. Solo lo Spirito Santo può farci sentire l'importanza delle cose facili e comprendere o impedirci di travisare quelle più difficili. È compito degli angeli preparare i nostri cuori per comprendere le Scritture in modo che rimaniamo affascinati dalla sua bellezza, incoraggiati dai suoi avvertimenti e fortificati dalle sue promesse. Dovremmo condividere la preghiera del salmista: Apri gli occhi miei ond'io contempli le meraviglie della Tua legge. (Salmo 119:18) Spesso le tentazioni sembrano irresistibili perché si trascura la preghiera e lo studio della Bibbia e quando sopraggiunge la tentazione non si ricordano le promesse di Dio per respingere Satana con la spada della Parola di Dio. Gli angeli proteggono coloro che desiderano conoscere la volontà di Dio e nei momenti difficili essi ricorderanno le verità necessarie. Così quando l'avversario verrà come una fiumana, lo Spirito dell'Eterno lo metterà in fuga. (Isaia 59:19) CC 112 5 Gesù ha pomesso ai suoi discepoli il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi rammenterà tutto quello che vi ho detto. (Giovanni 14:26) È necessario però che gli insegnamenti di Gesù siano introdotti nella mente perché lo Spirito di Dio possa ricordarli al momento opportuno. Davide disse: Io ho riposto la Tua parola nel mio cuore per non peccare contro di Te. (Salmo 119:11) CC 112 6 Noi viviao nel periodo più solenne della storia del mondo. La sorte degli uomini che vivono sulla terra sta per essere decisa. Il nostro destino eterno e la salvezza di altri uomini, dipende dalle nostre scelte. Abbiamo bisogno di essere guidati dallo Spirito di Dio. Perciò, ogni discepolo di Gesù dovrebbe chiede a Dio con la massima sincerità: Signore, che cosa vuoi che io faccia? Umiliamoci davanti al Signore, con digiuno e preghiera e riflettiamo sulla Sua Parola, particolarmente sulle scene del giudizio. Cerchiamo di acquisire, ora, una viva e profonda esperienza delle realtà di Dio, perché non c'è tempo da perdere. Intorno a noi si profilano eventi d'importanza vitale e ci troviamo, per così dire, sul terreno di Satana. Rimante all'erta, pronti a balzare al primo segno di sonnolenza. CC 112 7 The GreatControversy, pp. 598-601 ------------------------IL premio della ricerca, 13 aprile CC 113 1 Se chiedicon forza il discernimento e alzi la tua voce per ottenere intendimento, se lo cerchi come l'argento e ti dai a scavarlo come un tesoro nascosto, allora intenderai il timore dell'Eterno, e troverai la conoscenza di DIO. CC 113 2 Proverbi :3-5 CC 113 3 Nessuno pnsi di non aver più niente da imparare. La profondità della mente umana può essere misurata; le opere degli autori umani possono essere imparate, ma il volo di fantasia più ampio, alto e profondo non può trovare Dio. Al di là di tutto ciò che possiamo comprendere si trova l'infinito. Ciò che c'è dato di concepire rappresenta solo un barlume della gloria divina e dell'immensità della conoscenza e della saggezza. Abbiamo, per così dire, lavorato solo sulla superficie della miniera, mentre le ricchezze, premio glorioso del ricercatore zelante che con fatica le porterà alla luce, si trovano in profondità. Se si vuole ottenere il prezioso tesoro, vi è solo una strada: non scoraggiarsi e continuare a scavare sempre più in profondità. Grazie alla fede sincera, la conoscenza divina si trasformerà in conoscenza umana. CC 113 4 Non ci saà nessuno che, applicandosi nello studio delle Scritture con lo Spirito di Cristo, rimarrà senza premio. Quando una persona è disposta a imparare con la semplicità di un bambino, sottomettendosi completamente a Dio, scoprirà la verità nella Sua Parola. Se gli uomini fossero ubbidienti, comprenderebbero il piano di Dio per ognuno e vedrebbero aprirsi, nel corso della loro ricerca, le ricchezze di grazia e di gloria del mondo celeste. Gli esseri umani sarebbero ben diversi da come sono ora perché sarebbero grandemente nobilitati dall'esplorazione delle miniere della Verità. Il Mistero della redenzione, l'incarnazione di Cristo e il Suo sacrificio espiatorio non rimarrebbero concetti astratti della mente, ma sarebbero compresi e diverrebbero fonte di autentico beneficio. CC 113 5 Nella prehiera che rivolse al Padre, Cristo diede al mondo una lezione che dovrebbe rimanere impressa nell'anima e nello spirito di ognuno: Questa è la vita eterna, che conoscano Te, il solo vero Dio, e Colui che Tu hai mandato, Gesù Cristo. (Giovanni 17:3) Ecco la vera educazione. Ecco la conoscenza capace di infonderci forza. L'esperienza di relazione con Dio e con Gesù Cristo è in grado di trasformare l'uomo a immagine divina. E, oltre a ciò, è capace di trasmettergli quell'autocontrollo necessario a sottomettere ogni nostro impulso e passione, appartenenti alla nostra natura inferiore, al dominio delle nostre facoltà superiori, quelle della mente. Essa rende chi la esercita un vero figlio di Dio ed erede del cielo. La stretta comunione della sua mente con l'Infinito dischiuderà davanti ai suoi occhi i ricchi tesori dell'universo. Ecco la conoscenza che si ottiene nella ricerca e nello studio della Parola di Dio: un tesoro a disposizione di tutti quelli che si dimostrano pronti a dare tutto pur di ottenerlo. CC 113 6 Chrsit's bject Lessons, pp. 111-114 ------------------------Potere divino per mezzo della preghiera, 14 aprile CC 114 1 Il mattin seguente, essendo ancora molto buio, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo solitario e là pregava. CC 114 2 Marco 1:3 CC 114 3 Nessun'alra vita fu così piena di lavoro e carica di responsabilità come quella di Gesù; tuttavia Egli dedicava molto tempo alla preghiera. Era costantemente in comunione con Dio. Spesso leggiamo nel Vangelo: Poi, la mattina, mentre era ancora notte, Gesù, si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava. (Marco 1:35) CC 114 4 Benché laSua vita fosse interamente dedicata a compiere il bene, il Salvatore sentiva la necessità di allontanarsi dalle strade frequentate dalla folla che lo seguiva ogni giorno. Interrompeva la sua attività e il suo contatto con le miserie degli uomini per isolarsi e comunicare con il Padre. Vivendo come noi, partecipe delle nostre necessità e debolezze, dipendeva completamente da Dio e cercava, nella preghiera personale, la forza che gli consentisse di compiere il proprio dovere e superare le prove. Trovandosi in un mondo immerso nel peccato, Gesù sopportò angosce e tormenti; ma la comunione con Dio gli permise di deporre il peso del dolore e trovare conforto e gioia. CC 114 5 In Cristoil grido dell'umanità perveniva sino al Padre della misericordia. Egli come uomo, supplicava Dio per ricevere una potenza che lo unisse con la divinità, e per la quale potesse offrire la vita al mondo. Anche noi possiamo compiere un'esperienza simile alla Sua. Egli ci ordina: Venitevene in disparte... e riposatevi un poco. Se ascoltassimo quelle parole, saremmo più forti e più utili. CC 114 6 Tutti queli che collaborano con Dio devono distinguersi dal mondo, dalle sue abitudini e dal suo spirito. Ognuno deve imparare per esperienza personale qual è la volontà di Dio. Ognuno deve sentire Dio che parla al proprio cuore. Quella voce sarà udita distintamente quando ci sarà silenzio nell'animo e ci sì sarà fermati davanti a Dio. Fermatevi, dice, e riconoscete che io sono Dio. (Salmo 46:10) CC 114 7 Solo doveci si prepara realmente a lavorare per Dio si può trovare il vero riposo. Nonostante la folla in tumulto e la tensione di un'attività intensa, lo spirito così rinvigorito vive in un'atmosfera di luce e di pace. Allora si sprigionerà una potenza divina capace di toccare i cuori. CC 114 8 The Desir of Ages, pp. 362, 363 ------------------------Sperare, vedere e pregare, 15 aprile CC 115 1 Spera feramente nell'Eterno; sii forte, si rinfranchi il tuo cuore; spera fermamente nell'Eterno. CC 115 2 Salmo 27:4 CC 115 3 Vi esortofratelli, aspettate il ritorno del Signore. A chiunque chiediate in mezzo agli uomini, non riceverete; ma se domandate a Dio, Egli dice: vi sarà dato. Pertanto sappiamo bene a chi guardare e a chi chiedere. Non si deve confidare negli uomini. Affidiamoci all'Onnipotente, Colui chi dice: Aggrappati alla mia forza per fare pace con me, sì, per fare pace con me. (Isaia 27:5) Poi, aspetta, prega, e lavori, mantenendo lo sguardo rivolto al Sole di Giustizia. CC 115 4 Lasciate he i fasci luminosi dalla faccia di Gesù brillino nei vostri cori, affinché la Sua luce risplenda attraverso di voi. Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può essere nascosta. Similmente, non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia luce a tutti quelli che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. (Matteo 5:14-16) Dobbiamo elevare Gesù davanti al popolo! CC 115 5 È noto ch tutti noi in un certo senso dipendiamo gli uni dagli altri, che desideriamo riceve apprezzamenti ed essere liberi dalle delusioni. Il vostro incoraggiamento e sostegno non sempre provengono dalla buona volontà. Il Signore ci insegna che dobbiamo dipendere solo da Lui, perché Egli è in nostro Redentore. Siamo la Sua proprietà sia per la creazione sia per la redenzione. Tocca a noi sceglie se vogliamo seguire il Signore e la Sua volontà. CC 115 6 Il Santo ei santi ci ha dato le regole come nostra guida. Queste regole formano lo standard, dal quale è pericoloso allontanarsi. I principi di santità devono essere imparati tutti i giorni, affinché la volontà di Dio diventi per noi di grande importanza. Se rimaniamo in comunione con Dio, presenteremo la Verità così com'è in Gesù. CC 115 7 Non dobbimo vergognarci quando il nostro cuore subisce intervento dello Spirito Santo. Quando Gesù bussa al vostro cuore, apritelo, ed esprimete costante gratitudine per tutto quello che Egli ha fatto per voi, per il Suo amore riflesso in voi. Quando avete presentato con gioia il Suo amore agli altri, è perché lo Spirito Santo ha agito attraverso di voi, spargendo le Sue benedizioni. È il privilegio di tutti quelli che hanno ricevuto lo Spirito di Verità per rappresentare la Parola nella sua semplicità, al fine di raggiungere i cuori delle anime che si trovano nelle difficoltà. Il Signore sa come applicare il balsamo. Sottomettevi a Lui con piena fiducia. Pregate, pregate e ancora pregate con fede. Affidate la vostra anima al Signore ed Egli non mancherà di soccorrervi. Fidatevi con fermezza del Signore! CC 115 8 Letter 12, 1895. ------------------------Potenza a prevalere Dio e agli uomini, 16 aprile CC 116 1 Ho visto io a faccia a faccia, e la mia vita è stata risparmiata. CC 116 2 Genesi 3230 CC 116 3 Coloro ch ora non esercitano la fede, corrono il grave rischio di essere vittime degli inganni di Satana e di accettare il decreto che intende soggiogare le coscienze. Anche se riusciamo a superare le prove nel tempo di distretta, si troveranno in uno stato di angoscia particolarmente profonda, perché non sono abituati a confidare in Dio. Dovranno imparare gli insegnamenti della fede che hanno trascurato sotto la terribile pressione dello scoraggiamento... Dobbiamo confidare fin da ora sulle promesse di Dio. Gli angeli registrano ogni preghiera fervente e sincera. Dobbiamo rinunciare a soddisfare il nostro egoismo, piuttosto che trascurare la comunione con Dio. L'estrema povertà, la più dolorosa rinuncia accompagnata dalla sua approvazione sono preferibili alla ricchezza, agli onori, alle comodità e alle amicizie. Dedichiamo del tempo alla preghiera. A chi si lascia assorbire dagli interessi mondani, il Signore accorderà ancora un po' di tempo, perché si sbarazzino degli idoli rappresentati dall'oro, dalle case e dai terreni fertili... I giovani non si lascerebbero sedurre dal peccato, se rifiutassero di andare là dove non possono chiedere a Dio di accompagnarli con la sua benedizione. Se i messaggi che annunciano al mondo l'ultimo solenne avvertimento pregassero per ricevere la benedizione divina, non in modo freddo, formalistico e pigro, ma con fervore e fede, come fece Giacobbe, potrebbero ripetere spesso: ho veduto Iddio a faccia a faccia, e la mia vita è stata risparmiata. (Genesi 32:30) Allora agli occhi del Signore sarebbero come dei principi, capaci di vincere la loro lotta con Dio e con gli uomini... Mentre il nostro Sommo Sacerdote compie la sua opera di propiziazione in nostro favore, noi dobbiamo cercare di raggiungere la perfezione in Cristo. Il nostro Salvatore non ha mai ceduto alla tentazione neppure con un solo pensiero. Satana, invece trova sempre nei nostri cuori qualche punto debole che gli consente di penetrarvi. Un desiderio negativo accarezzato dà potenza alle sue tentazioni. Cristo, parlando di se stesso disse: viene il principe di questo mondo; ed esso non ha nulla in me. (Giovanni 14:30) CC 116 4 The GreatControversy, pp. 622, 623. CC 116 5 Gesù e gl apostoli non hanno forse fatto dei miracoli? Lo stesso misericordioso Salvatore non è forse vivo e pronto ad ascoltare la preghiera della fede come lo era quando camminava fra gli uomini? Il mondo naturale collabora con il mondo soprannaturale. Rientra nel piano di Dio accordarci, in risposta alla preghiera della fede, quello che non otterremmo se non lo avessimo domandato. Ibid., p. 525 CC 116 6 Nessun uoo è al sicuro per un solo giorno o per una sola ora, senza la preghiera...Studiamo quindi la Bibbia con umiltà, senza mai perdere di vista la nostra dipendenza di Dio. Dovremmo sempre vegliare per vincere le tentazioni di Satana, dobbiamo pregare costantemente e con fede. (Matteo 6:13) CC 116 7 Ibid., p.530 ------------------------I credenti che pregano devono abbracciare il mondo, 17 aprile CC 117 1 Poi propoe loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi.. CC 117 2 Luca 18:1 CC 117 3 I nostri ratelli e sorelle devono ricordare che stiamo vivendo nell'anticamera dell'eternità. I cassi di tutti sono già nei tribunali celesti, ed è giunto il momento per sconfiggere il peccato e di lavorare seriamente per salvare maggior numero possibile di persone. Tra il popolo di Dio, in questo momento ci dovrebbero essere frequenti momenti di preghiera. La mente deve essere costantemente in atteggiamento di preghiera. In casa o in chiesa, offrite le vostre preghiere a favore di coloro che si dedicano alla predicazione della Parola. I credenti dovrebbero pregare come fecero i discepoli dopo l'ascensione di Cristo... I membri delle nostre chiese, devono essere convertiti, per diventare molto di più spirituali. Una catena di seri fedeli in preghiera, dovrebbe circondare il mondo. Pregate in umiltà uniti con i vostri vicini invocando la presenza dello Spirito Santo. Quelli che non possono uscire di casa, possono unirsi ai loro figli per pregare insieme a loro. Essi possono rivendicare la promessa del Salvatore: Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro. (Matthew18:20) CC 117 4 In risposa alle preghiere del popolo di Dio, gli angeli vengono inviati con benedizioni celesti. Il Signore si aspetta da voi molti più successi nei vostri sforzi missionari. Attraverso la preghiera quotidiana e la consacrazione, tutti possono essere in relazione con Padre celeste e ricevere le Sue benedizioni. Soprattutto i giovani nella fede hanno bisogno di essere in guardia contro le strategie di Satana. Essi, con fermezza devono aderire a una fede incrollabile nel grande sacrificio espiatorio. Dovrebbero fare il possibile per continuare a vive senza peccare. Attraverso la preghiera possono ricevere la grazia che li condurrà alla vittoria... Quanto più potrebbe essere stato compiuto se il popolo di Dio incoraggiasse gli altri alla Sua opera. Quanto meglio sarebbe che le voci si unissero nella preghiera piuttosto che sprecare il tempo alla ricerca delle colpe altrui. CC 117 5 Review an Herald, Jan. 3, 7907. CC 117 6 Le più grndi vittorie riportate dalla chiesa del Cristo o dia singoli cristiani non sono ottenute grazie all'abilità o all'educazione, alla ricchezza o all'appoggio umano, ma attraverso una preghiera personale, a tu per tu con Dio, animata da una fede appassionata e tenace, capace di afferrare il potente braccio di Dio. CC 117 7 Patriarch and Prophets, p. 203 CC 117 8 Quello ch desideriamo in più è il potere del cuore, la preghiera a Dio nella fede, e la conversione. Non è il potere del cervello o del denaro, ma il potere del cuore che la gente ha bisogno ora. CC 117 9 Letter, 2, 1890 ------------------------Pregate in ogni momento e ovunque, 18 aprile CC 118 1 Se chiedee qualche cosa nel nome mio, io la farò. CC 118 2 Giovanni 4:14 CC 118 3 Non esist luogo o tempo che non sia appropriato per elevare un pensiero a Dio, perché nulla può impedirci di rivolgere al Signore una silenziosa ma fervente preghiera. Quando camminiamo nelle strade affollate, quando siamo impegnati in affari, possiamo chiedere al Signore che ci guida, proprio come fece Nehemia quando presentò la petizione al re Artaserse. Dovunque, possiamo trovare la possibilità di entrare segretamente in comunione con Dio; e se rimaniamo sempre ricettivi agli appelli divini, Gesù si avvicinerà e dimorerà in noi. CC 118 4 Per quant l'atmosfera che ci circonda sia contaminata e corrotta, noi, invece di respirarne le esalazioni, possiamo vivere nell'aria pura del cielo. Possiamo evitare di pensare e di immaginare tutto ciò che è impuro e, attraverso una preghiera sincera, elevarci sino a Dio. Chi è pronto a ricevere l'aiuto e le benedizioni divine, vivrà in un'atmosfera più santa di quella di questo mondo e sarà in costante comunione con il cielo. CC 118 5 Abbiamo bsogno di scorgere più chiaramente la figura di Gesù e di comprendere meglio il valore delle realtà eterne, perché così proveremo pienamente la bellezza della santità. CC 118 6 Lasciamoc attrarre sempre di più da ciò che è divino in modo che Dio ci conceda di respirare l'atmosfera del cielo e affinché quando le prove sopraggiungeranno improvvise, possiamo facilmente rivolgere il nostro pensiero a Dio con la stessa spontaneità con cui il fiore si orienta verso il sole. CC 118 7 Presentat a Dio le necessità, le gioie, le tristezze, le preoccupazioni e i timori che sentite, perché niente lo potrà stancare o infastidire. Egli non è affatto insensibile alle necessità dei propri figli; anzi, di loro conta pure i capelli. Il Signore è pieno di compassione e misericordia, e si commuove al pensiero dei nostri dolori, e perfino quando noi ci lamentiamo per essi. Presentategli dunque tutto ciò che vi rende perplessi, perché niente è troppo gravoso per Colui che sostiene i mondi e regna su tutto l'universo. Non esiste pensiero che turbi la nostra pace che Egli non noti; tutta la nostra vita è per Dio come un libro aperto e nessun nostro problema è troppo difficile da risolvere per Lui. Ogni disgrazia che colpisce il più piccolo dei Suoi figli, ogni preoccupazione che ci tormenta, ogni gioia che proviamo, ogni preghiera sincera, è immediatamente osservata con interesse dal nostro Padre celeste, che guarisce chi ha il cuore rotto, e fascia le piaghe. CC 118 8 I rapport tra Dio e ogni individuo sono personali e intimi, come se sulla terra non ci fosse nessun altro da aiutare, come se il Figlio diletto fosse morto solo per quella persona. CC 118 9 Steps to hrist, pp. 99,100 ------------------------Fede opera mediante amore, 19 aprile CC 119 1 Confida nll'Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento. CC 119 2 Proverbi :5 CC 119 3 Occorre fre una distinzione quando si parla di fede, perché credere nell'esistenza e nella potenza di Dio nella veridicità della Sua Parola, non significa avere fede. Satana stesso e i suoi angeli non possono fare a meno di credervi. La Bibbia, infatti, afferma che anche i demoni lo credono e temono. Vi è fede invece quando l'uomo non solo crede alla Parola di Dio, ma sottomette a Lui la propria volontà, tutto se stesso, e si sente attratto da Lui. Questa è la fede che per mezzo dell'amore purifica l'essere intero rendendolo simile a Dio. L'uomo naturalmente non si può sottomettere alla legge di Dio, ma in seguito a questo rinnovamento prova piacere nell'osservanza dei comandamenti, tanto da affermare insieme al salmista: Oh, quanto amo la Tua legge! Essa è la mia meditazione di tutti i giorni. (Salmo 119:97) Quando camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito (Romani 8:4), viviamo la giustizia di Dio. CC 119 4 Alcuni dicoloro che sperimentano l'amore e il perdono di Cristo e che desiderano sinceramente diventare figli di Dio, non credono di poter essere rinnovati dallo Spirito santo, liberati dai propri difetti di carattere e delle proprie colpe. A tali persone vorrei dire: Non lasciatevi prendere dalla disperazione! Anche se spesso dobbiamo umiliarci e piangere ai piedi di Gesù per i nostri difetti e i nostri errori, non dobbiamo scoraggiarci; Dio non ci abbandona e non ci dimentica neanche quando siamo sopraffatti dal nemico; anzi, Cristo è alla destra del Padre per intercedere in nostro favore. Giovanni, il discepolo prediletto, disse: Figlioletti mie, io vi scrivo queste cose affinché non pecchiate, e se alcuno ha peccato, noi abbiamo un Avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristi il giusto. (1 Giovanni 1:2) Non dimenticate queste parole di Gesù Il Padre stesso vi ama. (Giovanni 16:27) CC 119 5 Egli desiera risollevarvi sino a Lui, vedere riflessa nel vostro animo la Sua purezza e santità. Se vi rimettete interamente a Lui, completerà sino al giorno di Cristo Gesù quella buona opera che ha cominciato in voi. Pregate con più fervore, credete con maggior fermezza, e mentre perdete fiducia nelle vostre possibilità, confidate nel Redentore e glorificate Colui che ci dona la salvezza. CC 119 6 Chi non s rende conto del proprio stato di colpevolezza non può provare un profondo e duraturo amore per Gesù, perché solo l'anima che è stata trasformata dalla grazia di Cristo sarà attratta dal carattere divino del Maestro. Chi non nota le aberrazioni del proprio senso morale sicuramente non ha una chiara visione della bellezza e dell'eccellenza di Cristo. CC 119 7 Meno stim avremo di noi stessi più apprezzeremo la purezza infinita e la benevolenza del nostro Salvatore. La consapevolezza di essere peccatori, di essere impotenti, ci spingerà a ricercare Colui che si rivela con potenza e a chiedergli perdono. Quanto più la consapevolezza di essere bisognosi, ci spronerà a rivolgerci a Lui e alla Sua Parola, tanto meglio conosceremo il Suo carattere, rifletteremo in maniera più nitida la Sua immagine. CC 119 8 Steps to hrist, pp. 63-65 ------------------------Per fede tutte le cose sono nostre, 20 aprile CC 120 1 Ogni cosaè vostra... e voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. CC 120 2 1 Corinzi3:21-23 CC 120 3 Come il Fglio di Dio è stato dato in sacrificio a causa del peccato, così per mezzo di Lui come Redentore, tutte le cose sono nostre. Coloro che hanno fede in Cristo, che sono obbedienti alla Sua legge, otterranno un potere illimitato, e testimonieranno di essere in Cristo e che Egli è il nostro Salvatore. Il Signore ci ha promesso che se rimaniamo a Lui fedeli, se rimaniamo in comunione con Cristo, diventeremo i Suoi eredi. CC 120 4 Coloro ch sono obbedienti alla sua Parola, avranno la certezza della Verità in quanto, essa è in Gesù. Se rafforziamo la nostra fede, che è il dono di Dio, saremmo capaci a sopportare la visione di Colui chi è invisibile. Coloro che camminano con Gesù, possono esultare di gioia indicibile e gloriosa. Una fede è un'obbedienza costante, ed è essenziale per una continuazione nel Suo amore.... Dobbiamo vivere di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. La Verità così com'è in Gesù, sarà espressa nella nostra vita, nel nostro spirito, nelle nostre parole e nel nostro temperamento. Essa sarà la legge della mente, e Cristo abiterà in noi come speranza della gloria. CC 120 5 Vi è una articolare unione tra l'anima e Dio. È impossibile trovare le parole per descrivere quest'unione. Si tratta di un tesoro infinitamente più grande dell'oro e argento. Il cristiano vede il Salvatore come mai prima, e contempla la Sua immagine di gloria in gloria. Egli porta la firma di Dio. Dobbiamo forse considerarla come sofismi? Mai! La Verità è piena delle ricchezze di Dio. Colui che è partecipe della natura divina, non avrà difficoltà di mantenere ferma la propria fede mediante la Verità. Egli non potrà mai mollare, perché la Verità lo detiene. CC 120 6 Non dimenichiamo mai che mentre stiamo formando il carattere giorno per giorno, stiamo decidendo il nostro destino futuro. Coloro che coltivano l'amore di Cristo, saranno ricevuti nelle corti celesti. CC 120 7 La spiritalità dei figli di Dio è la loro gloria ai Suoi occhi. Questo è un segno particolare che li separa dal mondo... Attraverso la fame e sette di giustizia, possiamo rappresentare Cristo davanti al mondo. Se il Suo amore dimora nei nostri cuori, tutti quelli che ci circondano lo percepiranno. E poiché noi siamo la luce nel mondo, Cristo ci invita di rivelare le Sue virtù di carattere, di rappresentarlo in parole e opere, e di far conoscere il Suo amore. CC 120 8 Manuscrip 84, 1905 ------------------------Crescita della fede per eccellenza, 21 aprile CC 121 1 In verità in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio. CC 121 2 Giovanni :3 CC 121 3 Che cosa evo fare per essere salvato? Prima di iniziare la ricerca per una risposta soddisfacente, occorre mettere da parte le proprie idee preconcette, quelle ereditate e quelle acquisite. Se leggi le Scritture sperando di trovarvi conferma delle tue opinioni già consolidate, non scoprirai mai la Verità. Cerca sinceramente di comprendere ciò che il Signore ha detto. Se nel corso della ricerca ti accorgi che le idee a te care non sono in armonia con la verità, non distorcerla per adattarla alle tue convinzioni ma accetta con umiltà la nuova luce ricevuta. Predisponi il tuo cuore e la tua mente alla contemplazione delle meraviglie della Parola di Dio. CC 121 4 La fede i Cristo quale Redentore del mondo, esige un'intelligenza illuminata e controllata da un cuore capace di discernere e appezzare il tesoro del cielo. Questa lode non può prescindere dal pentimento e dalla trasformazione del carattere. Avere fede significa trovare e accettare il tesoro del Vangelo con tutto ciò che esso comporta. Se uno è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio. Ognuno può addurre ipotesi e fantasticare, ma senza l'occhio della fede non saprà scorgere il tesoro nascosto. Cristo ha sacrificato la vita per assicurarci questo inestimabile tesoro. Se però una persona non è rigenerata per fede attraverso il Suo sangue, non ci sarà remissione dei peccati, né alcun tesoro per l'anima destinata a perire. CC 121 5 Per comprndere a fondo le verità contenute nella Parola di Dio, abbiamo bisogno di essere illuminati dallo Spirito Santo. Non possiamo contemplare nel loro splendore le bellezze del mondo naturale finché il sole, allontanando le ombre, non le monda di luce. Allo stesso modo non è possibile apprezzare appieno i tesori della Parola di Dio se non sono illuminati dai brillanti raggi del Sole di giustizia. CC 121 6 Lo Spirit Santo, inviato dal cielo per bontà di un amore infinito, rivela l'immagine di Dio a ogni anima che cerca con sincerità la fede in Cristo Gesù. Grazie alla Sua potenza, le Verità più importanti, dalle quali dipende la salvezza, s'imprimono indelebilmente nell'animo, e il cammino della vita si rischiara affinché nessuno rischi di perdersi per la via. Quando dedichiamo del tempo allo studio delle Scritture, chiediamo in preghiera che la luce dello Spirito di Dio illumini la Parola affinché ci sia dato di scorgerne gli inestimabili tesori. CC 121 7 Christ's bject Lessons, pp. 112,113 CC 121 8 Mediante a fede i Cristo, ogni deficienza di carattere può essere scoperta, ogni contaminazione purificata, ogni difetto corretto e ogni virtù sviluppata. CC 121 9 Education p. 257 ------------------------Fede è uno scudo per l'anima, 22 aprile CC 122 1 Con lo scdo della fede, potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. CC 122 2 Efesini 616 CC 122 3 Avere la ede vuol dire confidare in Dio, credere che Egli ci ami, e conosce meglio ciò che è per il nostro bene. La fede ci porta a scegliere la giusta strada. Al posto della nostra ignoranza, accettiamo la Sua saggezza. Al posto della nostra debolezza, ci arricchiamo della Sua forza. Al posto del nostro peccato, riceviamo la giustizia. La nostra vita, noi stessi, è Suo. La fede riconosce la sua proprietà e accetta la Sua benedizione. Verità, rettitudine, purezza, sono i segreti del successo della vita. È la fede che ci permette di spossessarci di queste virtù. CC 122 4 Ogni buonimpulso o aspirazione è il dono di Dio; la fede riceve dal'Altissimo la vita che sola può determinare la vera crescita e la vera efficienza. È bene precisare come la fede deve essere esercita. Ogni promessa divina è condizionata. Se noi siamo disposti a fare la volontà del Padre, la Sua potenza sarà messa a nostra disposizione. Qualunque dono Egli prometta, è racchiuso nella promessa stessa: Il seme è la Parola di Dio. (Luca 8:11) Come la quercia è potenzialmente racchiusa nella ghianda, il dono di Dio è racchiuso nella Sua promessa: nell'accettarla noi veniamo in possesso del dono. La fede che ci mette in condizione di ricevere il dono di Dio, è già un dono in se stessa, distribuito in una certa misura a ogni essere umano. Essa, cresce mediante L'esercizio fatto per appropriarci della Parola di Dio. Per rafforzarla, dobbiamo metterla spesso in contatto con le Scritture. Nello studio della Bibbia, lo studente dovrebbe giungere a vedere tutta la potenza della Parola di Dio. Alla creazione Egli disse, e la cosa fu; Egli comandò e la cosa sorse. (Salmo 33:9) CC 122 5 Da un puno di vista umano, la vita è per tutti un sentiero inesplorato, lungo il quale, per quel che si riferisce alle nostre esperienze più intime, ognuno deve procedere da solo. Nessuno,infatti, può penetrare appieno nell'intimo della nostra vita interiore. Quando il fanciullo intraprende il viaggio nel corso del quale presto o tardi dovrà scegliere la propria via e decidere da solo della propria sorte perl'eternità, dovrebbe adoperarsi con tutte le forze di riporre ogni fiducia nella guida sicura e nell'aiuto immancabile. Come uno scudo contro la tentazione e come ispirazione alla purezza e alla verità, nessun influsso è da paragonare a quello rappresentato dalla presenza di Dio. Non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto. (Ebrei 4:13) Egli ha gli occhi troppo puri per vedere il male e non puoi guardare l'iniquità. (Habacuc 1:13) CC 122 6 Questo pesiero fu la salvaguardia di Giuseppe in mezzo alla corruzione di Egitto. Contro le tentazioni, la sua risposta è stata ferma: Come potrei io fare questo grande male e peccare contro Dio? (Genesi 39:9) CC 122 7 Education pp. 253-255 ------------------------Fede conduce alla dimora regale, 23 aprile CC 123 1 La fede ècertezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono. CC 123 2 Ebrei 11: CC 123 3 Quante vote coloro che si confidano nella Parola di Dio, pur essendo di per se stessi senza forza, hanno saputo resistere a tutta la forza del mondo. Enoc, puro di cuore, e santo, seppe far trionfare, grazie a una fede salda, la giustizia in seno a una generazione corrotta e schernitrice. Noè e la sua famiglia rimasero saldi resistendo agli uomini del tempo, uomini dotati di grande forza fisica e intellettuale, ma corrotti. CC 123 4 Israele a Mar Rosso, debole e terrorizzato esercito di schiavi, vinse contro il più potente esercito della più poderosa nazione del mondo. Davide, un giovane pastorello, avuta da Dio la promessa del trono, vinse Saul, monarca regnante che metteva in atto ogni energia per conservare il potere. Shadrac e i suoi compagni vinsero la forza del fuoco e resero vane le minacce di Nabucco. Daniele, nella fossa dei leoni, vinse i nemici che occupavano alte posizioni di governo. Gesù, sulla croce, trionfò sui sacerdoti e sui rettori d'Israele che incitavano il governatore romano a soddisfare la loro volontà. Paolo, menato in catene alla morte come un criminale, non cedette a Nerone, despota di un impero universale. CC 123 5 Tali esemi non si trovano solo nella Bibbia, abbondano anche nel racconto del progresso umano. Valdesi e gli ugonotti, Wycliff e Huss, Girolamo e Lutero, Tyndale e Knox, Zinzerdorf e Wesley, e molti altri, resero testimonianza alla potenza della Parola di Dio contro il potere malvagio e la politica umana. Questi uomini erano esempi di grande nobiltà. I giovani d'oggi sono chiamati a prendere il loro posto. CC 123 6 La fede ènecessaria sia nelle piccole sia nelle grandi questioni della vita. In tutte nostre occupazioni e affari quotidiani, dobbiamo essere sostenuti dalla potenza divina. CC 123 7 Solo il sntimento della presenza di Dio può fugare il timore che renderebbe la vita insopportabile a ogni fanciullo timido. Che egli si imprima bene nella mente la promessa: L'Angelo dell'Eterno si accampa attorno a quelli che lo temono e li libera. (Salmo 34:7) Che egli legga la storia meravigliosa di Eliseo che stava sulla cima di n monte e vedeva fra lui e l'esercito nemico una poderosa schiera di angeli. Che egli legga di Pietro che, in carcere e condannato a morte, fu visitato da un angelo che lo fece passare attraverso la guardia armata, varcare le massicce porte della prigione, il grande portone di ferro con chiavistelli e sbarre, e lo condusse al sicuro. Il Signore si manifesta oggi in modo non meno notevole che nel passato ogni volta che dei credenti sinceri saranno "canali" della Sua potenza. CC 123 8 Education pp. 254-256 ------------------------Come ottenere la forza spirituale, 24 aprile CC 124 1 Investigae le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me. CC 124 2 Giovanni :39 CC 124 3 Lo Spirit Santo è accanto a ogni anima che ricerca la Parola di Dio, al fine di scoprire le gemme nascoste nella Verità. Essa riceve la luce divina, perché conoscerla, è di vitale importanza. Nel apprendere la Verità, l'anima è piena di gioia come mai prima. La pace di Dio riposa su di essa. Una luce celeste illumina la Parola, perché ogni sua lettera è come una gemma d'oro. Dio stesso parla al suo cuore, rendendo il suo spirito affamato colmo di Verità. CC 124 4 La vita eerna è il risultato dell'obbedienza alla parola di Dio. Questo è ciò che s'intende per mangiare la carne e bere il sangue del Figlio di Dio. È il privilegio di tutti a prendere il pane del cielo mediante lo studio della Parola, e quindi, ricevere la forza e la potenza spirituale. CC 124 5 Un ricco anchetto sarà preparato prima per quelli che accettano Cristo come loro personale Salvatore. Dobbiamo nutrirci quotidianamente con la Parola. Perché il popolo di Dio accetta le parole del Grande Maestro? Perché Gesù ha promesso: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui Come il Padre vivente mi ha mandato ed io vivo a motivo del Padre, così chi si ciba di me vivrà anch'egli a motivo di me. Questo è il pane che è disceso dal cielo; non è come la manna che mangiarono i vostri padri e morirono; chi si ciba di questo pane vivrà in eterno". (Giovanni 6:56-58) CC 124 6 Coloro ch partecipano al banchetto previsto per loro, otterranno un'esperienza di grande valore. Essi vedranno che in confronto con la Parola di Dio, la parola dell'uomo è come pula del grano. In ogni nostro progetto dobbiamo coinvolgere Dio, altrimenti saremo ingannati da una parvenza invece della realtà. CC 124 7 Come il nstro corpo deve espellere rifiuti, il sangue, deve essere continuamente rinnovato col cibo. La stessa cosa avviene con la vita spirituale. La Parola deve essere ricevuta quotidianamente, quindi creduta e messa in pratica. Cristo deve abitare in noi per rinnovare la linfa vitale dell'anima. Egli deve diventare per noi la Guida in ogni cosa che facciamo. La Sua grazia deve essere il nostro sostegno nell'opera che svolgiamo. Solo allora potremmoo dire con l'apostolo: Io sono stato crocefisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. (Galati 2:20) CC 124 8 Review an Herald, Oct. 1, 1901 ------------------------Spirito Santo rappresentante di Cristo, 25 aprile CC 125 1 Investigae le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me. CC 125 2 Giovanni :39 CC 125 3 Mentre Crsto si manifestò ai discepoli, rimase invisibile al mondo, è questo suscitò in loro grande mistero. Non riuscivano a capire le parole di Cristo nel senso spirituale. Essi non comprendevano il fatto, che mentre Cristo era alla loro presenza, eppure era invisibile al mondo. CC 125 4 Il grandeMaestro desiderava dare ai discepoli tutto l'incoraggiamento e il comfort possibile, specialmente durante le loro prove. Essi dovevano ancora imparare che la vita spirituale interiore, l'obbedienza e amore, avrebbero dato loro il potere spirituale di cui avevano bisogno. CC 125 5 Il Consoltore ha promesso di svelare a loro la grande Verità. Ha promesso , che non avrebbero perso la fede nonostante le circostanze difficili, perché avrebbe mandato lo Spirito Santo a Suo nome. Inoltre, lo Spirito li avrebbe istruiti su tutte le cose. Il Suo compito era quello di rappresentare Cristo, nostro Avvocato che intercede per tutti i peccatori. Egli, (Spirito Santo) con il Suo potere doveva proteggerli dai nemici di Dio e dell'uomo e permettere che fossero in grado di sconfiggere anche i loro nemici spirituali. CC 125 6 Colui checonosce la fine sin dall'inizio, insegnò loro come respingere attacchi delle agenzie sataniche. Egli raccomanda, affinché la Sua Parola, che è sicura e immutabile, sia conosciuta da tutti e in tutte le epoche. Non uno iota o un apice di essa, doveva essere cambiata. Se gli uomini si lasceranno proteggere da Dio, la Sua bandiera sarà sopra di loro come una fortezza inespugnabile. Gesù si raccomanda, affinché la Sua Parola non debba essere mai ignorata. La Sua luce deve brillare fino ai luoghi oscuri, finché spunti l'alba dell'ultimo giorno. Cristo che è il Sole della giustizia, porta la guarigione ai deboli e perduti... Egli ha promesso che lo Spirito Santo rimarrà con tutti noi per sempre, che sarà il nostro intercessore e la nostra guida. Gesù ci chiede solo di avere fiducia in Lui e di rimanere in comunione con Lui. CC 125 7 Lo Spirit Santo costantemente ci insegna, ci ricorda, testimonia e convince del peccato come un giudice e guida spirituale. Il nostro compito, invece, è di collaborare con Cristo ed essere completi in Lui. Dobbiamo essere uniti a Lui per fede, e se crediamo e Lo riceviamo, egli farà parte della nostra vita e la Sua gloria sarà rivelata in noi. CC 125 8 Manuscrip 44, 1997 ------------------------Colmi dal potere dello Spirito Santo, 26 aprile CC 126 1 Voi ricevrete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all'estremità della terra. CC 126 2 Atti 1:8 CC 126 3 È nostro rivilegio di predicare la Parola testimoniando la presenza di Spirito. Dovrebbe essere grande privilegio per ogni anima di esercitare la fede nel nostro Signor Gesù Cristo. La vita spirituale comincia solo allora, quando l'anima si abbandona alla volontà di Dio per mezzo di Cristo, il Conciliatore e Salvatore. È il nostro privilegio e di lasciarsi convertire dallo Spirito di Dio. Attraverso l'esercizio della fede, noi siamo in comunione con Cristo. Egli vuole dimorare nei cuori di tutti quelli che sono umili e misericordiosi. La loro fede è una fede che opera per amore e purifica l'anima, una fede che porta la pace al cuore, che ci accompagna nel percorso di abnegazione e sacrificio di sé. CC 126 4 La promesa di Gesù è che se continuiamo a conoscere il Signore, il Suo levarsi è certo come l'aurora. (Osea 6:3) È essenziale una conversione del cuore quotidiana, che tutte le nostre parole e le azioni possono provare che abbiamo sottomesso la nostra mente alla volontà di Dio. Se siamo umili, allora testimoniamo di aver ricevuto la vera conversione dello Spirito Santo, e che collaboriamo con il Signore nella Sua opera. CC 126 5 Il nostroservizio a Dio deve essere fatto con serietà, umiltà e mitezza. Cristo è il nostro Modello, il nostro esempio in tutte le cose. Per mezzo di Lui, lo Spirito dimora in noi e la Sua potenza ci conduce a fare le buone opere con zelo. CC 126 6 In mezzo l popolo di Dio c'è grande bisogno di una profonda conversione la quale ci permetterà di ottenere la vera religione. Cristo è nostro Modello ed Educatore. La Sua vita e le parole si basano su sani principi. Il Suo modo di insegnare era molto semplice. Egli è il nostro Modello a somiglianza divina e se seguiamo il Suo esempio, non faremo errori. CC 126 7 Le nostrevite devono essere nascoste con Cristo in Dio. Dobbiamo avere una conoscenza personale di Cristo. Solo allora potremo rappresentarlo correttamente prima della Sua Parola. Ovunque siamo, dobbiamo far risplendere la Sua luce per la gloria di Dio attraverso le buone opere. Questo, in primis, deve essere lo scopo della nostra vita. Coloro che sono sotto l'influsso dello Spirito Santo, possono rivelare la Sua potenza nel modo pratico dei principi eterni della Verità. Inoltre, essi rivelano che l'olio santo scaturisce attraverso due rami di ulivo nelle camere del tempio dell'anima. Le loro parole saranno impregnate con la potenza dello Spirito Santo, al fine di intenerire e sottomettere il cuore. Solo così sarà evidente che le parole dette sono spirito e vita. CC 126 8 Letter 35, 1908 ------------------------Non possiamo usare lo Spirito Santo, e lo Spirito che usa noi, 27 aprile CC 127 1 E quando arà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. CC 127 2 Giovanni 6:8 CC 127 3 Cristo hapromesso alla Sua chiesa il dono dello Spirito Santo. La stessa promessa appartiene tanto a noi come ai primi discepoli. Come ogni altra promessa, anche questa richiede certe condizioni. Ci sono molti che professano di credere e rivendicare promesse del Signore, tuttavia non sempre ricevono un beneficio perché non sottomettono le loro anime alla guida e il controllo alle agenzie divine. CC 127 4 Nessuno pò usare lo Spirito Santo, perché quest'ultimo ha il potere di usare noi. Attraverso lo Spirito, Dio opera in Suo popolo, poiché Egli è Colui chi opera in voi il volere e l'operare, per il Suo beneplacito. (Filippesi 2:13) Molti non si sottomettono alla guida di Dio perché voglio gestire ogni cosa di testa loro. Questo è il motivo per cui non ricevono il dono celeste. Solo quelli che accettano di sottomettersi umilmente a Dio, Egli li guiderà in grazia e per potenza dello Spirito. Questa benedizione sostenuta dalla fede, porta tutte le altre benedizioni. Le benedizioni sono elargite secondo la ricchezza della grazia di Cristo in base alle capacità di ricevere. CC 127 5 Tramite l diffusione dello Spirito viviamo la vita di Cristo. Coloro che hanno accettato insegnamenti di Cristo sotto la guida dello Spirito Santo, in essi si manifesta la vita di Gesù, e di conseguenza, possono divenire i Suoi rappresentanti. Dio si serve di uomini così come sono e li educa al servizio della Sua opera. L'anima che riceve lo Spirito di Dio, accelera tutte le sue facoltà. Sotto la guida dello Spirito Santo, la sua mente si sottomette a Dio senza alcuna riserva, così che diventa rafforzata e può soddisfare i Suoi requisiti. Coloro che hanno un carattere vacillante, ricevono una straordinaria forza e fermezza. CC 127 6 Una devozone continua stabilisce un rapporto tra Gesù e i Suoi discepoli, e il loro carattere diventa più forte come quello del Maestro divino. Essi hanno la visione più ampia e chiara riguardo alle cose spirituali. Il loro discernimento è più penetrabile e il giudizio più equilibrato. Essi, avendo ricevuto la forza vivificante del Sole di giustizia, sono in grado di portare molto frutto per la gloria di Dio. CC 127 7 A cosa ciserve sapere che l'Unigenito Figlio di Dio è stato umiliato, che ha sopportato le tentazioni, che morì per gli ingiusti, se lo Spirito non ci fosse dato nel modo costante come agente rigeneratrice, e non ci ricordasse come il Redentore del mondo è stato battuto? CC 127 8 Gospel Wokers, pp. 284-286 ------------------------Lo Spirito Santo dono speciale di Cristo, 28 aprile CC 128 1 A ciascun di noi è stata data la grazia, secondo la misura del dono di Cristo. Per la qual cosa la Scrittura dice: «Essendo salito in alto, egli ha condotto prigioniera la prigionia e ha dato dei doni agli uomini. CC 128 2 Efesini 47,8 CC 128 3 Gesù, il iglio di Dio umiliò se stesso per noi, ha sopportato tentazioni per noi, ha superato tutte le prove per mostrarci che anche noi possiamo superare. CC 128 4 Lo Spirit Santo è stato promesso di essere con quelli che stanno lottando per la vittoria, dimostrando tutta la sua potenza. Egli ha dottato l'agente umano con poteri soprannaturali, ha istruito gli ignoranti riguardo ai misteri del regno di Dio. Lo Spirito di Dio e di grande aiuto per tutti quelli che credono in Lui; Egli è facitore di meravigliose promesse... Fu Gesù Cristo stesso, attraverso il Suo spirito e potere divino che guidò le penne degli autori della storia sacra. Egli lo fece al fine di presentare al mondo il registro prezioso delle Sue parole e del Suo operato. CC 128 5 Lo Spirit Santo promesso da Gesù dopo la Sua ascensione al Padre, è costantemente al lavoro per attirare l'attenzione sul grande sacrificio della croce del Calvario. Egli rivela al mondo l'amore di Dio per l'uomo; svela le preziose Verità della Scrittura, affinché la sua luce possa aprire le menti alla Verità eterne. Chi, se non lo Spirito Santo presenta lo standard morale della giustizia, che convince del peccato, che produce un ravvedimento, che ispira la fede in Colui che solo può salvare da ogni peccato? CC 128 6 La vita d Cristo deve essere attentamente meditata e studiata con grande desiderio di comprendere il motivo perché Egli è venuto in mezzo a noi. In seguito alle nostre ricerche bibliche possiamo soltanto formulare le nostre conclusioni su come Cristo ci ha ingiunto a farlo, perché dice: Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me. (Giovanni 5:39) CC 128 7 Attravers lo studio della Parola possiamo conoscere le virtù dell'obbedienza in contrasto con il peccato di disubbidienza. Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così ancora per l'ubbidienza di uno solo, molti saranno costituiti giusti. (Romani 5:19) CC 128 8 Il giardio dell'Eden, con la sua macchia di disobbedienza, deve essere attentamente studiato e confrontato con il Giardino del Getsemani, dove il Redentore del mondo ha sofferto un'agonia sovrumana a causa dei peccati di tutto il mondo. CC 128 9 Manuscrip 1, 1892 ------------------------L'effetto dello Spirito su di noi, 29 aprile CC 129 1 Ora noi nn abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. CC 129 2 1 Corinzi2:12 CC 129 3 Lo Spirit Santo ha insegnato ai discepoli di esaltare solo il Signore; li ha istruiti riguardo alle sofferenze dei santi uomini e qual era missione di Gesù in questo mondo. Ancora oggi lo stesso Spirito è costantemente al lavoro, cercando di attirare l'attenzione degli uomini al grande sacrificio compiuto sulla croce del Calvario, a spiegare al mondo l'amore di Dio per l'uomo, e di aprire anime alle promesse rivelate nelle Sacre Scritture. CC 129 4 È lo Spirto che fa risplendere nelle menti ottenebrate i raggi luminosi del Sole della giustizia, che rende il cuore degli uomini sensibile, e che risveglia la mente alla Verità eterna. Egli presenta agli uomini il grande stendardo della giustizia e convince del peccato; ispira la fede in Colui che solo può salvare; lavora costantemente per trasformare il carattere e gli affetti degli uomini da quelle cose che sono temporali e deperibili in cambio dell'eredità eterna. Lo Spirito ricrea, raffina, e santifica gli esseri umani; li guida per diventare membri della famiglia reale, figli del Re celeste. CC 129 5 Una voltaliberati dall'Io, quando ogni falso dio è stato espulso fuori dall'anima, questo vuoto che si era creato è riempito dal flusso dello Spirito di Cristo. A questo punto la fede purifica l'anima da contaminazione. Il soggetto si arrende allo Spirito e la sua mente si lascia guidare da Lui. Egli non ha più fiducia in se stesso ma in Cristo. D'ora in poi egli glorifica il Signore dicendo: Dio le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito... (1 Corinzi 2:10) CC 129 6 Lo Spirit che si rivela in lui, produce i frutti di giustizia. Cristo che abita in lui diventa una fonte d'acqua che zampilla in vita eterna. (Giovanni 4:14) Egli è un ramo della vera vite e porta grappoli ricchi di frutti per la gloria di Dio. Qual è il carattere di questi frutti? Il frutto dello Spirito è amore, non odio; gioia e non scontento, non lutto; la pace non ansia e le prove. È pazienza, gentilezza, bontà, fedeltà, mitezza, temperanza. (Galati 5:22,23) CC 129 7 Coloro ch hanno questo Spirito sono seri collaboratori di Dio... parlano nel modo sensato, i loro cuori sono puri e colmi di cosse sacre sull'esempio di Cristo. CC 129 8 Gospel Wokers, pp. 286-288 ------------------------Rivelare l'amore e gioia di Cristo, 30 aprile CC 130 1 Ora il Di della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo. CC 130 2 Romani 1513 CC 130 3 Il grandee inestimabile dono dello Spirito Santo contiene in sé tutte le ricchezze del cielo. Non è a causa di qualche restrizione valutata da Dio che la Sua grazia non si riversa abbondantemente su tutti gli uomini. Se tutti fossero predisposti e volessero riceverne, tutti sarebbero riempiti del Suo Spirito. CC 130 4 Ognuno dinoi ha il privilegio di poter essere un mezzo vivente tramite il quale Dio trasmette al mondo i tesori della sua grazia e le insondabili ricchezze di Cristo. Non c'è niente che egli desideri di più che avere dei collaboratori che presentino al mondo il Suo spirito e il Suo carattere. Il più grande bisogno del mondo è di poter disporre di uomini che manifestino nella loro vita l'amore del Salvatore. Il cielo intero non vede l'ora di trovare dei canali per trasmettere il sacro olio dello Spirito che sia di gioia e di benedizione per i cuori dell'umanità. Cristo ha adottato tutti i provvedimenti affinché la sua chiesa fosse trasformata nel corpo, illuminata dalla Sua luce, riempita della gloria di Dio, l'Emmanuele. Il suo obiettivo è che ogni cristiano sia circondato da un'atmosfera spirituale di luce e di pace. Egli desidera che nella nostra vita quotidiana sia manifestata la sua gioia. Chi è ripieno dello Spirito, traboccherà di amor divino. E quest'abbondanza non potrà che riversarsi sugli altri. CC 130 5 Il Sole d giustizia porta la guarigione... nelle sue ali. (Malachia 4:2) Allo stesso modo, il vero cristiano emanerà un'influenza vivificante e porterà agli altri incoraggiamento, sostegno e vera guarigione. La religione di Cristo comporta molto più del perdono dei peccati. Essa non solo cancella i nostri peccati, ma riempie il vuoto lasciato con la grazia dello Spirito Santo. Essa è la luce e gioia di Dio in noi. Essa ci svuota il cuore dal nostro egoismo per inondarlo della continua presenza di Cristo. Quando Gesù regna nell'intimo, c'è purezza nell'intimo c'è purezza e libertà dal peccato. La gloria, la pienezza e la totalità del piano del Vangelo si compiono nella vita. Accettare il Salvatore porta una pace perfetta, una sensazione di amore e sicurezza. Quando la bellezza e la fragranza del carattere di Cristo si manifestano nella vita di un uomo, ciò dimostra che Dio ha veramente inviato suo Figlio affinché fosse il Salvatore del mondo. CC 130 6 Nella fed c'è pace, e nello Spirito c'è gioia. Credere, porta la pace, e confidare in Dio porta gioia. CC 130 7 Testimonis, vol. 2, pp. 319,320 ------------------------L'albero glorioso della vita, 1 maggio CC 131 1 L'Eterno IO piantò un giardino in Eden, ad oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato. E l'Eterno DIO fece spuntare dal suolo ogni sorta di alberi piacevoli a vedersi e i cui frutti erano buoni da mangiare; in mezzo al giardino vi erano anche l'albero della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male. CC 131 2 Genesi 2:,9 CC 131 3 L'uomo er l'immagine di Dio, nell'aspetto e nel carattere. Solo il Cristo è tuttavia l'impronta dell'essenza (Ebrei 1:3) del Padre; l'uomo fu creato simile a Dio, intimamente conforme alla volontà divina. La sua mente poteva comprendere le realtà spirituali, i suoi sentimenti erano nobili, gli impulsi e le passioni erano controllati dalla ragione. Nella sua purezza, egli era felice di questa condizione di assoluta armonia con Dio. Quando l'uomo fu creato, era molto più alto di quanto lo sia attualmente; aveva un corpo armonioso e nel suo volto, pieno di salute, risplendeva la luce della vita e della gioia... Tutte le cose create erano di una bellezza perfetta: sembrava non mancasse nulla per garantire la felicità della coppia. Il Creatore dimostrò tuttavia una premura ancora maggiore, preparando per loro, come dimora, un giardino particolare. Vi erano alberi di ogni tipo e belle piante rampicanti che si slanciavano verso l'alto, ricurve per il peso dei frutti invitanti... Una grande varietà di fiori profumati abbelliva il giardino, in mezzo al quale si trovava un albero di una bellezza straordinaria: l'albero della vita. I suoi frutti sembravano mele d'oro e d'argento e avevano il potere di rendere immortali... L'albero della conoscenza era vicino all'albero della vita, in mezzo al giardino: esso avrebbe rappresentato per i nostri progenitori una prova di ubbidienza, fede e amore. Dio aveva permesso loro di mangiare ogni tipo di frutto del giardino, eccetto quello dell'albero della conoscenza del bene e del male. La trasgressione di quest'ordine avrebbe implicato la loro morte... Essi ricevevano le visite degli angeli e potevano comunicare con il Creatore senza alcun intermedio. CC 131 4 Patriarch and Prophets, pp. 45-50 CC 131 5 I nostri rogenitori avrebbero potuto avere il privilegio di comunicare don Dio e con gli angeli per sempre, ma prima di raggiungere definitivamente questa condizione la loro lealtà verso il Creatore sarebbe stata messa alla prova... L'albero avrebbe rappresentato per i nostri progenitori una prova di ubbidienza, fede e amore. CC 131 6 Per viver in eterno, l'uomo avrebbe dovuto continuare a nutrirsi dell'albero della vita: senza questo frutto, la sua vitalità si sarebbe gradualmente spenta fino alla morte. Satana sapeva che la disubbidienza dei nostri progenitori sarebbe stata motivo di dolore per il Signore. La sua speranza era che essi, non avendo ottenuto il perdono, mangiassero ancora il frutto dell'albero della vita, rendendo così eterna un'esistenza di miseria e di colpa. Subito dopo la caduta dell'uomo, tuttavia, alcuni angeli ricevettero il compito di sorvegliare dell'albero. Essi risplendevano, emanando raggi di luce simili a spade scintillanti. Nessun uomo avrebbe potuto oltrepassare quella barriera per mangiare il frutto della vita; così, non sarebbe mai esistito un peccatore immortale. CC 131 7 Ibid. 45-0/ 60 ------------------------Dominio universale della legge, 2 maggio CC 132 1 All'Etern appartiene la terra e tutto ciò che è in essa, il mondo e i suoi abitanti. Poiché egli l'ha fondata sui mari e l'ha stabilita sui fiumi. CC 132 2 Salmo 24:,2 CC 132 3 Su tutte e cose create si vede l'impronta della Divinità: la natura testimonia il creato di Dio. La mente sensibile, messa in contatto col miracolo e col mistero dell'universo, non può fare a meno di riconoscere l'opera di una potenza infinita. Infatti, non è per energia propria che la terra offre i suoi doni e che prosegue di anno in anno il suo moto attorno del sole:Una mano invisibile guida i pianeti nel loro circuito celeste. Una vita misteriosa pervade tutta la natura: - essa sostiene innumerevoli mondi nell'immensità, vive nel minuscolo insetto che volteggia nella brezza estiva; dà ali alla rondine e cibo ai piccoli del corvo che gridano: fa sbocciare i fiori e maturare i frutti. CC 132 4 La stessapotenza che sostiene la natura agisce nell'uomo,e le stesse grandi leggi che dirigono la stella e l'atomo controllano anche la vita umana. Le leggi che guidano i battiti del cuore regolano l'afflusso della corrente della vita nel corpo., sono le leggi dell'intelligenza infinita e hanno la loro giurisdizione anche sull'anima. La vita procede da Dio e può trovare la sua vera sfera di azione solo in armonia con Dio. La condizione è,del resto,la stessa per tutti gli oggetti della sua creazione: la vita si regge grazie alla vita che deriva dall'Eterno e deve svolgersi in armonia con la volontà del Creatore. Trasgredire la sua legge nel campo fisico, in quello mentale o in quello morale significa uscire dall'armonia universale e determinare discordia, anarchia e rovina. CC 132 5 A chi impra a così interpretare i suoi insegnamenti, tutta la natura appare sotto una nuova luce: il mondo diventa un libro di studio e la vita una scuola. L'unità dell'uomo con la natura e con Dio, l'universale dominio della legge, i risultati della trasgressione, non possono fare a meno di agire sulla mente e di trasformare il carattere. Sono queste le lezioni che i nostri figli devono imparare da bambini. Al bambino che non può ancora imparare dalla pagina stampata o accedere all'aula scolastica, la natura offre una sorgente inesauribile di lezioni e di delizie. Il cuore,non ancora indurito dal contatto col male, facilmente riconoscerà la presenza che pervade tutte le cose create. CC 132 6 Non c'è atro mezzo per gettare la base salda e sicura di una vera educazione. Nondimeno il fanciullo, nel contatto con la natura, troverà motivi di perplessità. Egli non potrà fare a meno di riconoscere l'azione di forze antagonistiche. È qui che la natura ha bisogno di un interprete. Tutti, vedendo il male manifesto anche nel mondo naturale,devono imparare la dolorosa lezione: Un nemico ha fatto questo. CC 132 7 Insegnameto della natura può essere letto bene solo alla luce che si sprigiona dal Calvario. CC 132 8 Education pp. 99-101 ------------------------Le leggi della natura sono le leggi di Dio, 3 maggio CC 133 1 Fa' attenione alle mie parole, porgi l'orecchio ai miei detti; non si allontanino mai dai tuoi occhi, custodiscili nel centro del tuo cuore; perché sono vita per quelli che li trovano, guarigione per tutto il loro corpo. . CC 133 2 Proverbi :20-22 CC 133 3 Siccome l mente e l'anima si esprimono mediante il corpo,il vigore mentale e spirituale dipendono molto dalla forza e dall'attività fisiche. Tutto ciò che contribuisce alla salute fisica,contribuisce anche allo sviluppo di una mente forte e di un carattere equilibrato. Senza salute nessuno può distintamente comprendere o completamente soddisfare i propri obblighi verso se stesso, verso gli altri e verso Dio. Per conseguenza, la salute dovrebbe essere curata con attenzione, pari a quella che va posta nella cura del carattere. La conoscenza della fisiologia e dell'igiene dovrebbe costituire la base di ogni tentativo nel campo dell'educazione. CC 133 4 I giovani nella freschezza e nel vigore della vita, ben poco si rendono conto del valore della loro esuberante energia. Eppure si tratta di un tesoro più prezioso dell'oro,più necessario all'avanzamento che la cultura, la posizione e la ricchezza. Quanti uomini hanno sacrificato la salute lottando perla ricchezza e per il potere e, sul punto di raggiungere l'oggetto del loro desiderio, sono caduti, mentre altri, dotati di maggiore resistenza fisica, sono riusciti a raggiungere il premio ambito . Molti si sono lasciati andare ad abitudini viziose in seguito alle condizioni morbose, frutto della negligenza delle leggi della salute, e si sono privati di ogni speranza per questo mondo e per quello avvenire. CC 133 5 Come basefondamentale di ogni principio di educazione in questo campo, i giovani dovrebbero sapere che le leggi della natura sono le leggi di Dio,nella stessa misura in cui lo sono i precetti del Decalogo. Le leggi che governano il nostro organismo fisiologico sono state scritte da Dio su ogni nervo, su ogni muscolo e su ogni fibra del nostro corpo. Ogni negligenza e ogni violazione volontaria di esse rappresentano un peccato contro il nostro creatore. Come è necessario, perciò, impartire una completa conoscenza di queste leggi. I principi di igiene applicati alla dieta,all'esercizio, alla cura dei fanciulli, l'assistenza degli ammalati e tante altre cose del genere dovrebbero essere oggetto di un'attenzione maggiore di quanta in generale non se ne dia loro. CC 133 6 Inoltre, ovrebbero essere sottolineati la forza della volontà e l'importanza del dominio di sé sia nella conservazione della salute che nel recupero di essa, l'effetto deprimente dell'ira, del malcontento, dell'egoismo e dell'impurità, e d'altro canto il meraviglioso potere vivificatore della contentezza e della gratitudine. Nella Scrittura c'è una verità fisiologica che va sempre ricordata:Un cuore allegro è una buona medicina, ma uno spirito abbattuto inaridisce le ossa. (Proverbi 17:22) CC 133 7 Education pp. 195,197 ------------------------Glorificare Dio nel nostro corpo e spirito, 4 maggio CC 134 1 Siete stai comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito che appartengono a Dio. CC 134 2 1 Corinzi6:20 CC 134 3 Come possamo seguire gli insegnamenti del nostro Maestro? Studiando la Sua Parola, la Sua vita e le Sue opere. Le Sue parole devono essere per noi il pane per le nostre anime. In ogni ambito in cui si trova l'uomo, egli dovrebbe seguire le orme di Gesù. È una buona cosa di seguirlo! Dobbiamo imparare ad amare lo spirito con cui Egli parlava. È fondamentale di presentare la Verità così com'è in Gesù. Dobbiamo seguirlo con la purezza del cuore e con amore. L'Io deve essere nascosto con Cristo in Dio; poi, quando Cristo, che è la nostra vita, apparirà, anche noi saremo manifestati con Lui nella gloria. CC 134 4 Mediante 'ispirazione dello Spirito di Dio, l'apostolo Paolo scrive che qualunque cosa facciate, anche l'atto naturale di mangiare o bere, fatelo di buon animo, non per gratificare un appetito perverso, ma con responsabilità...Fatte tutto per la gloria di Dio. (Colossesi 3:23) Ogni parte del corpo deve essere custodito; dobbiamo stare attenti affinché ciò che mangiamo, non bandisce dalla mente pensieri santi. CC 134 5 Non possofare con il mio corpo ciò che voglio? -- si chiedono alcuni, come se qualcuno li stesse privando di un gran bene, parlando loro delle necessità di mangiare in modo intelligente e conformemente alle leggi che Dio ha stabilito. CC 134 6 Ci sono dlle regole che appartengono a ogni individuo. Abbiamo un'individualità e un'identità propria. Nessuno può imporre la propria identità a quella degli altri. Tutti devono agire secondo i dettami della propria coscienza. Per quanto riguarda la nostra responsabilità e influenza, dobbiamo imparare che dipendiamo dalla volontà di Dio. Noi siamo la Sua proprietà per la creazione e la redenzione. I nostri corpi non sono nostri per essere trattati come ci piace e pare, di seguire le abitudini che portano al degrado. Tale atteggiamento rende impossibile perfetto il nostro servizio a Dio. La nostra vita e tutte le nostre facoltà appartengono a Lui. Egli si prende cura di noi in ogni momento; mantiene tutte le funzioni del corpo in azione. Se per qualche ragione il corpo cessa le sue funzioni, allora muore. Siamo, quindi dipendenti da Dio. CC 134 7 Quando abiamo compreso la nostra relazione con Dio e la Sua con noi, allora abbiamo imparato una grande lezione. Le parole non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo e che voi non appartenete a voi stessi? (1 Corinzi 6:19) -- devono essere ben radicate nella vostra memoria. Dobbiamo imparare a riconoscere che i nostri talenti, la nostra influenza e individualità provengono da Dio, e che siamo stati comprati a caro prezzo. Dobbiamo imparare come rispettare questo grande dono di Dio, affinché il nostro servizio gli sia gradevole. CC 134 8 Special Tstimonies, Serie A, No. 9, pp. 58,59 ------------------------Siamo chiamati a rivelare i principi del cielo, 5 maggio CC 135 1 Uscite dimezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo, ed io vi accoglierò.. CC 135 2 2 Corinzi6:17 CC 135 3 Molti chesi professano cristiani spendono ogni anno ingenti somme di denaro per soddisfare capricci inutili e malsani, mentre tanti muoiono privi del pane della vita. Si deruba Dio nelle decime e nelle offerte, mentre si sacrifica per le proprie passioni più denaro di quanto se ne offra per aiutare i poveri e sostenere il Vangelo. CC 135 4 Se tutti uelli che si definiscono discepoli di Cristo fossero davvero santificati, i loro beni sarebbero offerti per il tesoro del Signore invece di essere utilizzati per cose inutili, se non addirittura nocive, e i cristiani sarebbero un esempio di temperanza, rinuncia, altruismo e rappresenterebbero così la luce del mondo. CC 135 5 Gli uomin amano soddisfare i piaceri dei sensi. La concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, (1 Giovanni 2:16) dominano le masse, ma i discepoli di Cristo hanno obiettivi più elevati. Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo. (2 Corinzi 6:17) Alla luce della Parola di Dio, noi siamo nel giusto affermando che la santificazione non può essere genuina se non genera la totale rinuncia alle ambizioni e alle soddisfazioni terrene. CC 135 6 A coloro he si conformano a quest'ordine Dio promette: io v'accoglierò e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figli e per figlie, dice il Signore Onnipotente. (v.18) È privilegio e dovere di ogni cristiano acquistare una ricca esperienza nelle cose di Dio. Io sono la luce del mondo -- disse Gesù, chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita. (Giovanni 8:12) Il sentiero dei giusti è come la luce che spunta e va vie più risplendendo, finché sia giorno perfetto. (Proverbi 4:18) Ogni progresso nella fede e nell'ubbidienza porta l'anima a un'unione più intima con la luce del mondo, in cui non c'è tenebra alcuna. CC 135 7 I raggi lminosi del Sole di giustizia risplendono sui servi di Dio che, a loro volta, ne riflettono lo splendore. Come le stelle rivelano che nel cielo vi è un'immensa luce, di cui esse riflettono la gloria, così i cristiani devono rendere noto a tutti che sul trono dell'universo c'è un Dio il cui carattere è degno di essere lodato e imitato. Le grazie del suo Spirito, la purezza e la santità del Suo carattere saranno espresse dai Suoi testimoni. CC 135 8 The GreatControversy, pp. 475, 476 CC 135 9 La nostraopera in questo mondo deve rivelare i puri principi che esistono nel cielo. CC 135 10 The Upwar Look, p. 291 ------------------------Salute è una benedizione apprezzata da pochi, 6 maggio CC 136 1 Non sapet che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? CC 136 2 1 Corinzi6:19 CC 136 3 La saluteè un bene che pochi sanno apprezzare; eppure, la nostra efficienza fisica e mentale dipende in gran parte da essa. Il corpo è la sede delle nostre sensazioni e dei nostri istinti più forti: bisogna perciò mantenere nelle migliori condizioni fisiche e sottoporlo a influenze spirituali costruttive per utilizzare al meglio i talenti ricevuti. Tutto ciò che riduce le nostre forze fisiche, indebolisce anche lo spirito e le facoltà di distinguere il bene dal male. In tali condizioni, saremo sempre meno in grado di scegliere il bene e discernere la giustizia. CC 136 4 Abusare dlle nostre forze fisiche abbrevia la durata della vita che avremmo altrimenti potuto impiegare alla gloria di Dio, rendendoci incapaci i eseguire l'opera che ci ha affidato. Le abitudini sbagliate, come per esempio le veglie prolungate o l'ingordigia dell'appetito, pregiudicano il nostri benessere fisico. La mancanza di movimento o il sovraffaticamento fisico e mentale squilibra il sistema nervoso. Chi abbrevia in tal modo la propria vita e si rende non idoneo al servizio per Dio, ignorando le leggi della natura, è colpevole di rapina davanti a Dio e davanti agli uomini. Col suo modo di agire distrugge la possibilità di fare del bene agli altri, che è poi la missione alla quale Dio ci chiama in questo mondo; non sarà più in grado di assumere incarichi di rilevanza né piccoli impegni che avrebbero assolto in breve tempo. Il Signore ci ritiene responsabili del bene che non abbiamo potuto fare al mondo a motivo delle nostre abitudini sbagliate. CC 136 5 Violare l leggi naturali equivale a violare le leggi morali, dal momento che Dio è l'Autore delle prime come delle altre. Egli le ha scritte in ogni nostro muscolo, su ogni nostro nervo, su ogni nostra facoltà. Quando abusiamo di una qualunque parte del nostro organismo, stiamo trasgredendo contemporaneamente anche la legge morale. CC 136 6 Tutti dovebbero avere una conoscenza approfondita del corpo umano per mantenerlo nelle condizioni più adatte a svolgere il lavoro nella viglia del Signore. Occorre curare con attenzione la nostra salute se vogliamo riflettere la natura divina in tutta la sua pienezza. L'intima relazione esistente tra la condizione fisica e la vita spirituale costituisce uno degli aspetti più rilevanti dell'educazione: bisognerebbe dedicare la dovuta attenzione in famiglia e la scuola... Tutti noi dovremmo adoperarci per creare le migliori condizioni possibili a favore della vita e della salute. Dovremmo sottoporre le nostre abitudini al controllo di una mente che sia anch'essa guidata da Dio. CC 136 7 Christ's bject Lessons, pp. 364-368 ------------------------Obbedienza alle leggi della natura, 7 maggio CC 137 1 Daniele dcise in cuor suo di non contaminarsi con i cibi squisiti del re e con il vino che egli stesso beveva; e chiese al capo degli eunuchi di concedergli di non contaminarsi. CC 137 2 Daniele 18 CC 137 3 È possibie che non comprenderemo mai il tema che riguarda la temperanza fino a quando non lo considereremo dal punto di vista biblico. Nessun altro libro o illustrazione è completo a questo proposito, pieno di benedizioni, come la storia del profeta Daniele nella corte di Babilonia. CC 137 4 Il loro arivo alla corte del re babilonese, dove il vero Dio è sconosciuto, non accade a causa dell'orgoglio o ambizione dei giovani ebrei, bensì come prigionieri in terra straniera. La loro posizione non era del tutto facile, ma piena di pericoli e difficoltà. Tuttavia, nel timore di Dio presero le giuste decisioni, anche se a rischio dare il dispiacere al re, vogliono essere fedeli ai loro padri e alla legge divina. CC 137 5 Questi givani hanno ricevuto una giusta educazione cominciando già dall'infanzia e ora, separati dalle influenze sacre della famiglia, hanno onorato i primi maestri della loro infanzia. Oltre alle loro abitudini di abnegazione, mantenevano diligenza e costanza. Daniele e i suoi compagni erano abituati dai loro genitori a una vita di stretta temperanza. Era stato insegnato loro che Dio li avrebbe ritenuti responsabili delle loro capacità per cui non dovevano mai frenarne lo sviluppo o indebolirle. Questa educazione avrebbe preservato Daniele e i suoi amici dagli influssi negativi della corte di Babilonia, dove erano circondati da forti tentazioni, ma resistettero fedelmente. Non volevano perdere il tempo nei piaceri, la vanità e follie. CC 137 6 Dio rispeta il diritto della scelta. I giovani più promettenti provenienti da ogni terra soggiogata per mano del grande conquistatore, erano stati riuniti a Babilonia; ma tra tutti loro, i prigionieri ebrei erano senza rivali. Il loro comportamento e condizioni di salute, dimostrava che il sangue era sano, i loro sensi chiari, il respiro incontaminato, aventi buone abitudini, segno della nobiltà con cui la natura onora chi è obbediente alla legge di Dio. E quando la loro abilità è stata dimostrata davanti al re alla fine di tre anni di formazione, nessun altro è stato trovato come Daniele, Hanania, Mishael e Azaria. Le loro ampie conoscenze, la lingua e le scelte, testimoniavano la forza intatta e il vigore dei loro poteri mentali. CC 137 7 La storiadi Daniele e dei suoi compagni è stata registrata sulle pagine della Parola ispirata a beneficio di tutti i giovani di tutte le età future. CC 137 8 Signs of he Times, Feb. 11. 1886 ------------------------Importanza della stretta temperanza, 8 maggio CC 138 1 Beato te,o paese, il cui re è di stirpe nobile, e i cui principi pranzano al tempo giusto, per ristorare le forze e non per ubriacarsi!. CC 138 2 Ecclesiase 10:17 CC 138 3 L'esperieza di questi giovani ebrei deve indurci a una profonda riflessione. Il pericolo non sta nella scarsità ma nell'abbondanza. Siamo costantemente tentati da eccessi. Tutti quelli che desiderano mantenere inalterati i loro poteri nel servizio per il Signore, devono osservare la massima sobrietà nell'uso dei Suoi doni, così come l'astinenza totale da ogni indulgenza dannosa o degradante. CC 138 4 Le giusteabitudini fisiche promuovono la superiorità mentale. Il potere intellettuale, la forza fisica e la longevità dipendono da leggi immutabili. Non esistono altre possibilità riguardo a quest'argomento. Il cielo non interferirà per preservare gli uomini dalle conseguenze della violazione delle leggi naturali. Ogni uomo è l'artefice della propria fortuna -- dice un adagio. Mentre siamo responsabili per il proprio carattere, lo siamo pure per l'istruzione e la formazione che dobbiamo dare ai nostri figli. Eppure, è vero che la nostra posizione e l'utilità nella società, dipendono in grande misura dalla nostra linea di condotta. CC 138 5 Lasciate he sia giovani sia anziani si ricordino che la natura protesterà contro ogni violazione della legge della vita. Il castigo sarà inevitabile; toccherà sia la salute mentale o quella fisica. Gli effetti della negligenza si vedono nella loro prole come mali ereditari, nella terza o quarta generazione. CC 138 6 Le soffernze che ci assillano, sono conseguenze delle abitudini sbagliate dei nostri padri, e nonostante questo, quanti continuano a seguire abitudini malsane peggiori di questi ultimi. Ogni anno milioni di litri di liquori inebrianti creano ubriachi, e milioni di dollari sono spesi per il tabacco. Oppio, tè, caffè, tabacco e liquori stanno spegnendo rapidamente la vitalità delle persone. L'uso degli alcolici sconvolge la ragione, e rende il cuore insensibile contro ogni influenza pura e santa. CC 138 7 C'è bisogo oggi di uomini come Daniele, uomini che hanno il coraggio di essere riformisti, che mettono in pratica la temperanza radicale. Che ciascuno dei cristiani possa imparare dall'esempio di Daniele. Che i ministri del Vangelo istruiscono e avvertono la gente. Tutti noi dobbiamo ricordare che la nostra felicità sia nel mondo terreno sia in quello futuro, dipende dalla scelta nel migliorare il primo. CC 138 8 Signs of he Times, Feb. 11, 1886 ------------------------Ogni organismo vivente è proprietà del Signore, 9 maggio CC 139 1 Ogni argoento che richiedeva sapienza e intendimento e intorno ai quali il re li interrogasse, li trovò dieci volte superiori a tutti i maghi e astrologi che erano in tutto il suo regno. CC 139 2 Daniele 120 CC 139 3 Perché Daiele e i suoi compagni si rifiutano di mangiare alla mensa del re? Perché rifiutano la carne e il vino? Perché gli era insegnato che questa categoria di cibo non mantiene la mente lucida e il fisico nella condizione di salute per servire Dio. All'ufficiale cui era stata affidata la cura dei giovani ebrei Daniele disse: Ti prego, mettici alla prova per dieci giorni; dacci da mangiare soltanto legumi e da bere soltanto acqua. Alla fine confronterai il nostro aspetto con quello dei giovani che mangiano lo stesso cibo del re. Allora deciderai di conseguenza verso di noi. (Daniele 1:12,13) CC 139 4 Dopo diec giorni i risultati smentirono i timori espressi dal principe. I giovani ebrei mostrarono una netta superiorità nei confronti dei loro compagni. Daniele e i suoi amici, erano in grado di continuare a praticare il loro regime alimentare per tutto il periodo della loro preparazione. Il Signore approvò la fermezza e l'abnegazione dei giovani ebrei come anche la purezza delle loro motivazioni, e li benedisse. Diede loro capacità di discernimento, ampia conoscenza nel sapere e saggezza. La loro acuta intelligenza, le ampie conoscenze, il linguaggio raffinato e preciso testimonia dell'impareggiabile vigore delle loro facoltà mentali. CC 139 5 I giovaniebrei furono impareggiabili per forza fisica, bellezza, vigore intellettuale e conoscenza; la loro figura eretta, l'andatura elastica e ferma, l'aspetto gradevole, la lucidità mentale, la salute che emanava da tutto il loro essere delle caratteristiche che costituivano l'attestazione con cui la natura gratifica chi ha un comportamento corretto e si sottomettono alle sue leggi. A tutti questi quattro giovani DIO diede conoscenza e intendimento in tutta la letteratura e sapienza; e Daniele ricevette intendimento di ogni genere di visioni e di sogni. (Daniele 1:17) CC 139 6 La Paroladel Signore era la loro carne e la loro bevanda. Quando i figli della fede si dedicano a Dio mediante la fervida preghiera, il Signore onora la loro fede, e li benedice. Non abbiamo il diritto di trascurare il nostro corpo. Ogni parte del nostro organismo appartiene al Signore. La conoscenza del nostro corpo dovrebbe insegnarci che ogni membro è al servizio di Dio, come strumento di giustizia. La vita di Daniele e dei suoi amici è la dimostrazione di ciò che Dio può fare per coloro che si affidano a lui e cercano con tutto il cuore di realizzare i suoi progetti. CC 139 7 Special Tstimonies, Series A, No. 9, pp. 60-62. ------------------------Rapporto tra carne e spirito, 10 maggio CC 140 1 Colui chesemina per la sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. CC 140 2 Galati 6: CC 140 3 Le passioi degradanti hanno la loro sede nel corpo e agiscono attraverso di esso. Le parole carne o carnoso, o concupiscenza carnale, si riferiscono alla natura inferiore, corrotta. La carne di per sé, non può agire in contrasto con la volontà di Dio. La Parola di Dio ci esorta di crocefiggere la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Ma come si può fare questo? Dobbiamo infliggerci dolori sul corpo? No! Essi devono essere abbandonati attraverso la morte del peccato. I pensieri corrotti devono essere espulsi e abbandonati davanti al trono di Dio. Tutte le tendenze malvagie devono essere sottoposte all'elevata potenza dell'anima. L'amore di Dio deve regnare sovrana in ogni anima cristiana. I nostri corpi devono essere considerati il dono di Dio. I membri del corpo devono diventare strumenti della giustizia. CC 140 4 The Advenist Home, pp. 127, 128. CC 140 5 Un rigoroo rispetto dei requisiti di Dio è benefico per la salute del corpo e della mente. Al fine di raggiungere i più alti standard di conquiste morali e intellettuali, è necessario cercare la saggezza e la forza in Dio, e a osservare la massima moderazione in tutte le abitudini di vita. Nell'esperienza di Daniele e i suoi compagni, abbiamo un esempio del trionfo sulla tentazione di indulgere l'appetito. Questo ci mostra, che attraverso i principi religiosi, i giovani possono trionfare sopra i desideri della carne e rimanere alle esigenze di Dio, anche se questo comporta un grande sacrifico. CC 140 6 Dovremmo rendere in considerazione le parole dell'apostolo in cui si appella ai suoi fratelli per la misericordia di Dio, nel presentare i loro corpi quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. (Romani 12:1) Questa è vera santificazione. E non è solo una teoria, un'emozione o una forma di parole, ma una vita, un principio attivo, entrati nella vita di tutti i giorni. Si richiede che le nostre abitudini di mangiare, bere, vestirsi, siano tali da garantire la conservazione della salute fisica, mentale e morale, al fine di offrire al Signore il nostro corpo -- non come un'offerta corrotta da abitudini sbagliate, ma come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio. Esiste una stretta affinità tra il fisico e la natura morale. Dovunque si trovino coloro che sono realmente santificati, il loro standard morale e abitudini fisiche è preservato, come accade nella vita di Daniele. Essi sono esempio di temperanza e di abnegazione. Ogni appetito depravato diventa un desiderio che produce in noi la guerra. Tutto ciò che è in conflitto con la legge morale crea una condizione malsana dell'anima. Il cristiano dovrebbe regolare le proprie abitudini con grande cura, al fine di preservare il pieno vigore di ogni facoltà necessaria al servizio di Cristo. CC 140 7 Review an Herald, Jan. 25, 1881 ------------------------Il valore della vita vissuta all'aperto, 11 maggio CC 141 1 Carissimo io desidero che tu prosperi in ogni cosa e goda buona salute, come prospera la tua anima. CC 141 2 3 Giovann 2 CC 141 3 Le cose dlla natura sono benedizioni di Dio, a condizione cha si mantiene la salute sia del corpo, della mente e dell'anima. Questi doni ci sono stati affidati per essere conservati in buone condizioni. L'acqua è uno dei migliori farmaci su questa terra allo scopo di ripristinare le condizioni del corpo. CC 141 4 Il trattaento con l'acqua, è la miglior farmaco su questa terra. Inoltre, ovunque volge il nostro sguardo, troviamo una quantità enorme di altri farmaci come fiori, la frutta, gli alberi, le colline e le valli con la loro variegata vegetazione e molte forme di vita. Ma non solo siamo intrattenuti da questi stupendi ambienti per la nostra salute fisica; impariamo da essi i più preziosi insegnamenti spirituali. Circondati dalle meravigliose opere di Dio, la nostra mente si eleva verso le cose che sono invisibili. La bellezza della natura ci fa riflettere il fascino ineguagliabile della nuova terra, dove non ci sarà nulla che rovini la sua bellezza, nulla che la contamini o distrugga, niente che potrà causare la malattia o la morte. CC 141 5 La naturaè il medico di Dio. L'aria pura, la luce del sole, i bellissimi fiori, alberi, frutteti e vigneti, l'esercizio fisico all'aperto in mezzo a tale ambiente, sono salutari, è l'elisir di lunga vita. La vita all'aria aperta è l'unica medicina di cui molti invalidi hanno bisogno. La sua influenza è potente, e guarisce le malattie causate dalla vita moderna, una vita che indebolisce e distrugge i poteri fisici, mentali e spirituali. CC 141 6 Come potrbbero essere grati gli invalidi abituati alla vita di città piena di luci artificiali e rumori delle strade, trovarsi nella quiete della campagna. Con quale entusiasmo essi potrebbero osservare le scene della natura. Quanto potrebbero essere contenti nel ricevere le cure nei sanatori, dove si può trascorrere del tempo all'aria aperta, gioire dei raggi del sole e respirare il profumo di alberi e dei fiori. In molti luoghi ci sono proprietà vivificanti come balsamo del pino, del cedro o l'abete. E ci sono ancora tanti altri alberi che possono essere salutari. Non lasciate che questi alberi siano tolti senza pietà. Custoditeli là, dove sono in abbondanza insieme alle altre piante. CC 141 7 Nulla puòmeglio ripristinare la salute e la felicità come la vita in mezzo a un tale ambiente. Che Dio ci aiuti a fare del nostro meglio per utilizzare il potere vivificante del sole e l'aria pura. CC 141 8 Testimonis, vol. 7, pp. 76-79 ------------------------Fare giusta scelta, 12 maggio CC 142 1 Chiunque ompete nelle gare si autocontrolla in ogni cosa; e quei tali fanno ciò per ricevere una corona corruttibile, ma noi dobbiamo farlo per riceverne un'incorruttibile. CC 142 2 1 Corinzi9:25 CC 142 3 È fondametale che ciascun individuo decida di controllare la salute della mente e del corpo. Ogni giovane dovrebbe per conto proprio fare la scelta per modellare la sua vita, sia al livello fisico sia a livello caratteriale, cosa che non esclude fare sacrifici. L'intemperanza è un nemico contro di cui tutti hanno bisogno di essere protetti. Il rapido aumento di questo terribile male dovrebbe suscitare in ciascuno di noi una pronta difesa. CC 142 4 Education p. 202 CC 142 5 L'osservaza della temperanza e la regolarità in tutte le cose hanno un meraviglioso potere. In questo caso conta pure la dolcezza del carattere e serenità dell'individuo. Allo stesso tempo, il potere di autocontrollo così acquisito, avrà un enorme successo nella vita di chi è disposto a controllarsi. Le sue vie sono vie dilettevoli e tutti i suoi sentieri sono pace. (Proverbi 3:17) Possa ogni giovane imparare questa lezione trasmessa con sagge parole della Scrittura: Beato te, o paese, il cui re è di stirpe nobile, e i cui principi pranzano al tempo giusto, per ristorare le forze e non per ubriacarsi! (Ecclesiaste 10:17) CC 142 6 Ibid., p.206 CC 142 7 Figlio mi, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei comandamenti, perché ti aggiungeranno lunghi giorni, anni di vita e pace... perché sono vita per quelli che li trovano, guarigione per tutto il loro corpo... Le parole soavi sono come un favo di miele, dolcezza all'anima e medicina alle ossa. (Proverbi 3: 1,2; 4: 22; 16:24). CC 142 8 I giovanihanno bisogno di capire la verità profonda espressa nella Parola: Presso di Te è la fonte della vita, e per la tua luce noi vediamo la luce. (Salmo 36:9) Essi devono ricordare che Dio è la vita di tutto ciò che vive. Noi riceviamo la vita dalla luce del sole, dall'aria pura, e dal cibo che ci fornisce le forze. Grazie alla vita che proviene da Dio, noi esistiamo, ora per ora, momento per momento, ad eccezione quando a causa del peccato i doni che riceviamo vengono pervertiti. CC 142 9 Egli ha ftto ogni cosa bella nel suo tempo; ha persino messo l'eternità nei loro cuori, senza che alcun uomo possa scoprire l'opera che DIO ha fatto dal principio alla fine, (Ecclesiaste 3:11) e la vera bellezza viene oscurata, e l'opera di Dio viene guastata... tuttavia, nel momento in cui ritorna l'armonia con le leggi di Colui che ha creato tutte le cose, la pace, la bellezza e perfezione saranno ritrovate. CC 142 10 Ibid., pp 197, 198. ------------------------L'esercizio fisico indispensabile per la salute, 13 maggio CC 143 1 La gloriadei giovani è la loro forza, l'onore dei vecchi è la loro canizie. CC 143 2 Proverbi 0:29 CC 143 3 Salvaguarare la salute è uno dei nostri compiti più importanti. Lo dobbiamo a noi stessi, alla società e innanzitutto a Dio. Oggi, giovani non hanno premura di prendersi cura del loro benessere. L'esercizio fisico è indispensabile per la salute di ogni organo. Se una serie di muscoli è utilizzata a scapito degli altri, il meccanismo del resto del corpo non sta lavorando nel modo corretto. CC 143 4 Durante lesercizio fisico, la circolazione è accelerata. Il cuore riceve il sangue più velocemente e lo invia ai polmoni. A questo punto, i polmoni funzionano più vigorosamente, fornendo una maggiore quantità di sangue che è trasmesso attraverso l'intero essere più velocemente. In questo modo, l'esercizio porta la vita e produce la forza in ogni parte del corpo. CC 143 5 I nervi gadagnano o perdono forza secondo il modo in cui sono trattati. Se sforzati troppo a lungo e troppo severamente, sono oberati e indeboliti. Se usati correttamente, guadagnano la forza. Per avere la salute, deve essere mantenuto l'equilibrio di azione. La mente deve essere in armonia con resto del corpo. L'esercizio fisico è considerato faticoso se la mente non collabora con diverse parti del corpo, e di conseguenza non si avranno dei benefici. La mente deve collaborare con esercizi dei muscoli. Nella formazione dei giovani, l'esercizio fisico deve essere combinato con esercizio mentale. CC 143 6 Letter 6 885. CC 143 7 Una perfeta obbedienza ai comandamenti di Dio richiede la conformità alle leggi di tutto essere. Il tempo trascorso in esercizio fisico non deve essere considerato perso. Lo studente che è costantemente oberato dallo studio, che non prende tempo per gli esercizi all'aria aperta, si può considerare come una persona handicappata. È essenziale che gli esercizi dei vari organi e delle loro facoltà siano proporzionati per ottenere il buon lavoro. Quando il cervello è costantemente aggravato mentre altri organi sono inattivi, vi è perdita di forza fisica e mentale. Subentra la mancanza del tono muscolare, e la mente perde la sua freschezza e vigore. CC 143 8 È importate mantenere sia la mente sia il corpo ben equilibrato, per ottenere buoni risultati nel lavoro che si sta svolgendo, e per corretto sviluppo dei giovani. Il Signore ci ricorda che siamo la Sua proprietà e di conseguenza dobbiamo mantenere il corpo puro, sano, e santificato per la Sua gloria. CC 143 9 Counsels o Parents and Teachers, pp. 295-300 ------------------------Esercizi appropriati, 14 maggio CC 144 1 Tutto ciòche la tua mano trova da fare, fallo con tutta la tua forza, perché nello Sceol dove vai, non c'è più né lavoro né pensiero né conoscenza né sapienza. CC 144 2 Ecclesiase 9:10 CC 144 3 Qualunquemestiere s'impara, deve comprendere una varietà per lo sviluppo delle capacità fisiche e mentali. Le occupazioni che richiedono abitudini sedentarie sono più pericolose, perché privano gli uomini dell'aria pura, del sole, formando così una serie di debolezze. Gli uomini che continuano nel loro lavoro in questo modo pur di progredire negli affari, ben presto finiscono nella tomba. CC 144 4 Molto piùfavorevole è la condizione di coloro che lavorano all'aria aperta, usando i loro muscoli, mentre il cervello e altri organi sono ugualmente attivi. Per chi vive e lavora al di fuori della città, possono ammirare le opere del grande Maestro, e rendersi conto che Dio è sopra ogni cosa, cominciando dal piccolo passero fino alle gloriose estese del cielo. CC 144 5 La Maestàdel cielo ci ha dimostrato quanto è grande il Suo amore per tutte le cose da Lui create. Colui chi ha creato i fiori dice: Osservate come crescono i gigli: essi non lavorano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, in tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. (Luca 12:27) Il Signore è il nostro Maestro, e sotto la Sua istruzione si può imparare le più preziose lezioni della natura. CC 144 6 Il nostromondo è sotto la maledizione del peccato, ma nonostante il suo decadimento è ancora molto bello. Se non fosse contaminato dalla malvagità e corruzione degli uomini che calpestano il suolo, potranno gioire di molte più benedizioni di Dio. Purtroppo però, l'ignoranza, sconfinati piaceri, abitudini peccaminose, corruzione dell'anima, del corpo e dello spirito, fa del mondo un posto pieno di lebbra morale; una malaria morale sta distruggendo migliaia e decine di migliaia di persone. Anche se noi possiamo fare ben poco contro questa catastrofe, Iddio vivente può fare molto. CC 144 7 E mentre oi evitiamo il falso e artificiale -- scommettendo alle corse, giocando a carte, bevendo alcolici, fumando l'erba, dovremmo piuttosto cercare le fonti di piacere puro e nobile per elevare lo spirito. E arrivato il momento di prendere una posizione cosa scegliere: o le cose che ci offrono la città o i luoghi dove possiamo vivere in salute e serenamente, dove la natura parla ai sensi, dove si può ascoltare la voce di Dio, dove si possono contemplare le Sue opere meravigliose. CC 144 8 Fundamentls of Christian Education, pp. 319,320 ------------------------Le meraviglie del corpo umano, 15 maggio CC 145 1 Dio, infati, non ci ha dato uno spirito di paura, ma di forza, di amore e di disciplina. CC 145 2 1 Timoteo1:7 CC 145 3 Dalla Parla di Dio abbiamo imparato che Egli ha creato un mondo stupendo. Ha preparato questa dimora per l'uomo, anima vivente; e in segreto ha formato un tempio come dimora del Suo Spirito Santo. (Salmo 139:15) La mente controlla tutto l'essere umano. Tutte le nostre azioni, buone o cattive, hanno la loro origine in essa. È la mente che adora Dio, ci unisce agli esseri celesti. Eppure, molti trascorrono tutta la loro vita senza imparare ciò che riguarda i tesori del corpo umano. CC 145 4 Child Guiance, p.360. CC 145 5 Tutti gliorgani umani sono al servizio della mente, mentre i nervi sono i messaggeri che trasmettono i suoi ordini in ogni parte del corpo, e guida i movimenti della macchina vivente. L'esercizio fisico è un importante aiuto per lo sviluppo del corpo. Accelera la circolazione del sangue, e da tono al tutto sistema. Se il tono muscolare è debole, ciò significa che il sangue non li nutre a sufficienza. Invece di aumentare in dimensioni e forza, perdono la loro compattezza ed elasticità, e quindi diventano molli e deboli. L'inattività non è la legge che il Signore ha stabilito per il corpo umano. L'azione armoniosa di tutte le parti del cervello, ossa e muscoli sono necessari per lo sviluppo completo e salutare di tutto l'organismo umano. CC 145 6 Gli appetti e le passioni devono essere controllati per non contaminare il tempio di Dio. Tutto ciò che riduce la potenza fisica, indebolisce la mente e la rende meno chiara, portando la confusione tra il bene e il male, tra giusto e sbagliato. Questo principio è illustrato nel caso di Nadab e Abiu. Dio ha dato loro un lavoro sacro da eseguire, permettendo di avvicinarsi a Lui nel servizio a loro assegnato. Purtroppo però, a causa del consumo dell'alcol, entrarono nel Suo santuario con le menti confuse. Ivi c'era il fuoco sacro acceso da Dio stesso, ma sui loro turiboli hanno usato il fuoco comune mentre offrivano incenso come una dolce fragranza insieme alle preghiere del popolo di Dio. E poiché le loro menti sono state offuscate da un'indulgenza diabolica, e hanno ignorato i requisiti divini, un fuoco sacro uscì dalla presenza dell'Eterno e lì divorò. (Levitico 10:2) CC 145 7 È dovere i ogni studente, di ogni individuo, a fare il meglio possibile per presentare il proprio corpo a Cristo come un tempio purificato, fisicamente perfetto, moralmente privo di contaminazioni; una dimora adatta per la presenza del Signore. CC 145 8 Fundamentls of Christian Education, pp. 426-428 ------------------------Principi morali per salvaguardare l'anima, 16 maggio CC 146 1 Fuggite l fornicazione. Qualunque altro peccato che l'uomo commetta è fuori del corpo, ma chi commette fornicazione pecca contro il suo proprio corpo. CC 146 2 1 Corinzi6:18 CC 146 3 Mi è stat mostrato che stiamo vivendo in mezzo ai pericoli degli ultimi giorni A causa dell'iniquità che abbonda in questo mondo, l'amore di molti sta diminuendo. La parola, molti, si riferisce a coloro che si professano seguaci di Cristo. Essi si sono lasciati travolgere dall'iniquità, cosa che li ha allontanati da Dio. La causa di questo declino è che essi non si rendono conto di essere caduto così un basso. CC 146 4 Davanti ame passarono le scene che riguardavano la terribile condizione del mondo. L'immoralità, libertinaggio e il peccato abbondano ovunque. Il vizio e la deformazione in tutti i campi, non si è mai visto come ora con tanta sfacciataggine. Le persone sembrano essere intorpidite, e maggior numero dei sostenitori delle virtù e la vera bontà si scoraggiano sempre di più. Si direbbe che l'iniquità che abbonda, coinvolge solo i non credenti o beffardi, ma non è così. CC 146 5 Ogni crisiano dovrebbe imparare a frenare e controllare di continuo le proprie passioni. I nervi celebrali che comunicano con l'intero sistema sono l'unico mezzo attraverso il quale il cielo può comunicare con l'uomo e influenzare la sua vita intima. Indipendentemente dalla circolazione delle correnti elettriche che perturbano il sistema nervoso, le forze vitali e la sensibilità della mente possono essere ridotte. CC 146 6 Testimonis vol. 2, pp. 346,347 CC 146 7 I princip morali rigorosamente mantenuti, sono l'unica protezione dell'anima. Ora, più che mai, le passioni devono essere sottoposte a un serio controllo. La gratificazione dell'appetito non dovrebbe essere sollecitata a prescindere dalla salute fisica, intellettuale o morale. I vostri corpi non sono di vostra proprietà. CC 146 8 Dio ci hadato la nostra dimora dove si può curare e conservare la salute al Suo servizio e alla gloria. I vostri corpi non sono di vostra proprietà. L'apostolo Paolo afferma: Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? (1 Corinzi 6:19) Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio. (v.20) CC 146 9 Ibid. pp.352,353 ------------------------Errate abitudini fisiche colpiscono il cervello, 17 maggio CC 147 1 Sia dunqu sia mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun'altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.. CC 147 2 1 Corinzi10:31 CC 147 3 La qualit del cibo e il modo in cui è consumato, esercitano una forte influenza sulla salute. Molti non hanno mai fatto uno sforzo adeguato per controllare l'appetito, o di osservare adeguate regole in materia di mangiare. Alcuni mangiano troppo durante i pasti, e ciò che è peggiore, si trangugia tra i pasti ogni volta che si presenta l'occasione. La temperanza nelle abitudini di dieta deve essere impressa nella mente di tutti... Sto facendo appello a tutti voi - evitate a mangiare quelle cose che fanno male alla salute, perché è l'unico modo che il nostro servizio per Dio è a Lui gradito. CC 147 4 Coloro ch obbediscono alle leggi della salute, osservano le esigenze del corpo e le leggi della digestione. Facendo questo, i loro pensieri e la forza d'animo saranno limpidi. Può capitare, che una persona può rovinare la sua esperienza cristiana, abusando del cibo, e di conseguenza sconvolge il lavoro dello stomaco. Ogni abitudine malsana danneggia la salute sia fisica sia mentale. Ogni momento dedicato alla conservazione della buona salute è ben speso. Il sistema nervoso sano aiuta mantenere la circolazione corretta. L'osservanza di questi principi salutari è il risultato dei suggerimenti della coscienza. CC 147 5 Il cervelo è il centro dell'essere umano. Abitudini fisiche errate, colpiscono il cervello, e impediscono il raggiungimento della corretta disciplina mentale. A meno che, i giovani non siano esperti nella cura del corpo e della mente, non saranno studenti di successo. Lo studio non è la causa principale della ripartizione dei poteri mentali. La causa principale è la dieta non corretta, i pasti irregolari, mancanza di esercizio fisico, e la disattenzione incurante sotto altri aspetti alle leggi della salute. Quando facciamo tutto il necessario per preservare la salute, allora possiamo chiedere a Dio nella fede di benedire i nostri sforzi. CC 147 6 Ai giovan si deve insegnare che non sono liberi di fare quello che vogliono con la loro vita. Dio non terrà per innocente colui chi tratta i Suoi preziosi doni con leggerezza. Gli uomini devono rendersi conto che maggiore è la loro dotazione di forza, di talento, di mezzi, o di opportunità. Tutto questo permetterà di dedicare più tempo al servizio del Signore. I giovani che non credono nell'esistenza della fede, sprofonderanno nel vortice di dissipazione e della criminalità. CC 147 7 Counsels o Parents and Teachers, pp. 297-300- CC 147 8 Il poterementale e morale dipendono dalla salute fisica. CC 147 9 Mind, Chaacter, and Personality, vol. 1, p. 61 ------------------------La fonte della vita è santa fiducia, 18 maggio CC 148 1 Poiché prsso di te è la fonte della vita, e per la tua luce noi vediamo la luce. CC 148 2 Salmo 36: CC 148 3 Abbiamo bsogno degli operai che continuano a guardare a Gesù, Autore e Perfezionatore della nostra fede. Come collaboratori di Dio, siamo chiamati ad attirare le anime a Cristo. Dobbiamo ricordare che ciascuno di noi ha un compito da svolgere al servizio del Maestro. Quante buone cose i membri della chiesa potrebbero realizzare se si fossero resi conto della responsabilità che si poggia su di loro nel avvicinare le persone al Redentore. CC 148 4 Più i memri di chiesa sono impegnati disinteressatamente nel lavoro assegnatoli da Dio, molta più influenza sarà esercitata in favore delle anime che cercano la salvezza. Quando ogni membro della chiesa compie la sua parte per la causa di Dio con fedeltà, il loro lavoro va avanti con grande potenza. Quando si prende il tempo per coltivare il proprio giardino per mantenerlo in buone condizioni, altrettanto avviene lavorando per il Signore. Dio è il nostro Padre, Egli ci ama, ed Egli non richiede nulla di più che potesse abusare dei loro corpi. CC 148 5 Un altro roblema che riguarda la cattiva salute, è l'inefficienza nel lavoro e indigestione. È impossibile per il cervello a fare il suo lavoro quando sono abusati i poteri digestivi. Molti mangiano in fretta vari tipi di cibo e questo provoca guerra nello stomaco e confonde il cervello. L'uso di alimenti malsani e l'eccesso di cibo - anche se questo è sano - devono essere allo stesso modo evitati. Molti mangiano a tutte le ore a prescindere dalle leggi della salute. La malinconia ostacola la mente. Come possono gli uomini essere onorati con illuminazione divina, quando sono così sconsiderati nelle loro abitudini, nonostante abbiano ricevuto insegnamento riguardo a queste cose? CC 148 6 La vita èuna santa fiducia che solo Dio può consentire di ottenerla e di utilizzarla per la Sua gloria. Colui che ha formato la meravigliosa struttura del corpo, si prenderà cura per tenerlo in ordine, a condizione che gli uomini non agiscono contro i Suoi insegnamenti. Ogni talento che è stato affidato a noi, il Signore ci aiuterà a migliorare e utilizzare in accordo con la Sua volontà. Giorni, mesi e anni saranno aggiunti alla nostra esistenza se ci impegneremo a migliorare le nostre opportunità e vantaggi nel promuovere il benessere degli altri. Solo in questo modo è possibile edificare il regno di Cristo e rendere manifesta la gloria di Dio. CC 148 7 Review an Herald, June 20, 1912 ------------------------La vera religione promuove la salute, 19 maggio CC 149 1 Le sue vi sono vie dilettevoli e tutti i suoi sentieri sono pace CC 149 2 Proverbi :17 CC 149 3 Questo modo, in cui Dio ha lasciato innumerevoli segni di Sé stesso, non rappresenta solo tristezza e miseria. Su ogni gemma che si apre, su petali di ogni fiore e su ogni stelo d'erba è scritto: Dio è Amore. Sebbene la maledizione del peccato abbia fatto sorgere sulla terra, spine e cardi, in mezzo ad essi si sviluppano rose e fiori. Tutto in natura testimonia le tenere e paterne cure del nostro Dio e il Suo desiderio di rendere i Suoi figli felici. Divieti e ingiunzioni non devono essere considerati una semplice manifestazione di autorità, perché tutto ciò che Egli fa è per il bene dei Suoi figli, ai quali non richiede nulla di ciò che potrebbe essere loro veramente utile. CC 149 4 L'opinion che prevale in alcuni ceti della società, secondo cui la religione non porta in questa vita al bene e alla felicità, è uno degli errori peggiori. Le Scritture affermano: Il timore dell'Eterno mena alla vita; chi l'ha si sazia. (Proverbi 19:23) Qual è l'uomo che prenda piacere nella vita, ed ami lunghezza di giorni per goder del bene? Guarda la tua lingua dal male e le tue labbra dal parlar con frode. Dipartiti dal male e fa il bene; cerca la pace e procacciala. (Salmo 34:12-14) I saggi insegnamenti sono vita per quelli che li trovano, e salute per tutto il corpo. (Proverbi 4:22) CC 149 5 La vera rligione induce l'uomo a vivere in armonia con le leggi fisiche, mentali e morali di Dio; insegna l'autocontrollo, la serenità e la temperanza; nobiltà dell'animo, affina i gusti, santifica la capacità di giudizio e permette di vivere la purezza del cielo. La fede nell'amore di dio e nella realizzazione delle Sue promesse allevia il peso delle ansietà e delle preoccupazioni; riempie di gioia il cuore dei più ricchi e dei più umili. La religione rafforza la salute, prolunga la vita permettendoci di goderne tutte le benedizioni e dischiude una perenne fonte di felicità. Tutti quelli che non hanno scelto il Cristo devono comprendere che ha qualcosa di decisamente migliore da offrire loro rispetto a ciò che essi ricercano. Quando l'uomo pensa o agisce in maniera contraria alla volontà di Dio, compie la più grande ingiustizia e offesa nei confronti di se stesso. CC 149 6 Esiste unintima relazione fra mente e corpo. Per raggiungere un alto livello morale e intellettuale occorre fare attenzione alle leggi che controllano il nostro corpo, e per ottenere un carattere forte ed equilibrato occorre esercitare e sviluppare le facoltà fisiche e mentali. Esiste forse per i giovani uno studio più importante di quello riguardante il magnifico organismo che Dio ci ha affidato e le leggi che permettono di preservarne la salute? CC 149 7 Patriarch and Prophets, pp. 600, 601 ------------------------Valorizziamo meraviglioso lavoro di Dio, 20 maggio CC 150 1 Io ti celbrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo; le tue opere sono meravigliose, e io lo so molto bene. . CC 150 2 Salmo 13914 CC 150 3 Ogni potee che abbiamo ricevuto da Dio dovrebbe essere impiegato nell'opera con saggezza. Il Signore ha fatto uscire un popolo dal mondo non solo per prepararlo per un cielo puro e santo attraverso la saggezza, ma perché diventasse i Suoi collaboratori. CC 150 4 Una grand luce è stata data sulla riforma sanitaria, e quindi, è essenziale per tutti di trattare quest'argomento con candore e con saggezza. Nella nostra esperienza abbiamo visto molti che non hanno presentato la riforma sanitaria in un modo tale per fare la migliore impressione su coloro che desiderano ricevere il loro parere. La Bibbia è piena di saggi consigli, specialmente per quanto riguarda mangiare e bere. Il privilegio più grande per l'uomo è ricevere doni della natura e della fede che lo lega in forte relazione con Dio, al fine di diventare uno con Cristo. Nessuno dovrebbe attraverso l'intemperanza assecondare i propri gusti, perché in questo modo s'indebolisce il funzionamento dell'organismo e si mente in pericolo anche la mente. Non dobbiamo dimenticare che il nostro corpo è proprietà del Signore. CC 150 5 Se siamo artecipi della natura divina, se siamo in comunione con il nostro Creatore, possiamo dire con Davide: sono stato fatto in modo stupendo! Non possiamo considerare i nostri organi la nostra proprietà, come se avessimo creato tutte le facoltà del corpo da noi stessi, perché, infatti, siamo stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio. (1 Corinzi 6:20). CC 150 6 Non si pu trattare incautamente le facoltà della mente, anima o corpo. Non possiamo abusare di delicati organi del corpo umano senza dover pagare le conseguenze della trasgressione delle leggi della natura. La religione biblica ci guida attraverso una vita pratica, assicurandoci la più alta cultura dell'intelletto. CC 150 7 Se la temeranza è basata sugli insegnamenti biblici, allora diventa tenace e continua. Obbedendo alla Parola di Dio, siamo in grado di elevarci sempre più in lato. Solo attraverso le Scritture possiamo imparare la temperanza. Il Signore ci esorta dicendo: Voi dunque siate perfetti, com'è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli. (Matteo 5:48). . . . CC 150 8 La riform sanitaria, sapientemente trattata, si rivelerà come un grande successo. CC 150 9 Review an Herald, June 25, 1959. ------------------------Potere nel pensare e nell'agire, 21 maggio CC 151 1 Riconciliti dunque con Dio e sarai al sicuro; così avrai benessere. CC 151 2 Giobbe 2221 CC 151 3 La legge ell'amore esige la dedizione del corpo, della mente e dell'anima al servizio di Dio e dei nostri simili. E questo servizio per nostro mezzo diventa una benedizione per gli altri e reca a noi stessi una grande benedizione. L'altruismo sta alla base di ogni vero sviluppo: con un servizio disinteressato noi raggiungiamo il massimo sviluppo in ogni disciplina. Diventiamo in modo sempre più completo partecipi della natura divina; siamo resi idonei per il cielo,perché riceviamo il cielo nel nostro cuore. CC 151 4 Dal momeno che Dio è la fonte di ogni vera conoscenza, il fine primo del'educazione è, come abbiamo visto,dirigere la nostra mente alla Rivelazione che Dio ha fatta di sé medesimo. Adamo ed Eva ricevettero la vera conoscenza attraverso una diretta comunione con Dio, e impararono a conoscerlo attraverso le sue opere. Tutte le cose create, nella loro perfezione originaria erano un'espressione del pensiero di Dio. Per Adamo ed Eva, la natura abbondava di sapienza divina. Ma per la disubbidienza, è stata preclusa all'uomo la possibilità di conoscere Dio mediante una comunione diretta con Lui, e anche in gran parte attraverso le sue opere. La terra, rovinata e contaminata dal peccato, riflette soltanto debolmente la gloria del Creatore. È vero che le lezioni che Dio impartiva attraverso le illustrazioni della natura non sono state cancellate. Si può ancora riconoscere la sua mano su ogni pagina del grande volume del creato: la natura parla ancora del suo Creatore. Tuttavia, queste rivelazioni sono parziali e imperfette. E nel nostro stato di decadenza, con la visuale limitata e le energie indebolite, noi siamo incapaci di interpretare giustamente. Abbiamo bisogno della rivelazione più completa di Dio, che lui stesso ha dato nella Sua parola. CC 151 5 Le sacre critture rappresentano l'eccellenza della Verità, e come tali dovrebbero occupare il posto più elevato nell'educazione. Per ottenere un'educazione degna di tale nome, dobbiamo acquisire una dovuta conoscenza di Dio, il Creatore, e di Cristo, il Redentore, come sono rivelati nella Parola sacra. Ogni essere umano creato all'immagine di Dio è dotato di una facoltà simile a quella del Creatore: l'individualità,la capacità di pensare e di agire. Gli uomini, nei quali viene sviluppata questa facoltà, sono uomini che portano delle responsabilità, che promuovono delle iniziative, che esercitano un influsso sul carattere dei loro simili. È opera della vera educazione sviluppare questa facoltà, esercitare i giovani a pensare, e non a riflettere semplicemente il pensiero degli altri. Invece di limitare il loro studio a ciò che gli uomini hanno detto o scritto, che gli studenti siano indirizzati alle sorgenti della verità, ai vasti campi di ricerca della natura e della rivelazione. Che essi contemplino i grandi fatti del dovere e del destino, e la loro mente si espanderà e si rinforzerà. CC 151 6 Education pp. 16-18 ------------------------La saggezza eterna è il dono di Dio, 22 maggio CC 152 1 Insegna a saggio e diventerà ancor più saggio. Ammaestra il giusto e accrescerà il suo sapere.. CC 152 2 Proverbi :9 CC 152 3 Seguendo suggerimenti dello Spirito, il nostro cuore potrà ricevere sempre più la Sua forza e saremo in grado di lavorare sempre di più e con migliori risultati. Ritroveremo energie sopite e le nostre capacità atrofizzate riceveranno nuova vita. CC 152 4 Chi ubbidsce umilmente all'appetto divino può avere la certezza che Dio verrà in suo aiuto. Accettare una responsabilità così importante eleverà il nostro carattere e le nostre facoltà mentali e spirituali, affinerà i nostri pensieri e nobiliterà i nostri sentimenti. È meraviglioso osservare come, grazie alla fede nella potenza di Dio, un essere debole possa acquistare forza, produrre sforzi decisi e ottenere grandi risultati. Chi inizia questo percorso anche con modeste conoscenze, ma continuando a studiare con zelo, vedrà schiudersi davanti a lui tutti i tesori celesti. Quanta più luce trasmetterà agli altri tanta più ne riceverà. A mano a mano che condividerà la Parola di Dio con altri, spinto dall'amore per il prossimo, la comprenderà meglio anche lui e crescerà nella conoscenza. Il nostro sapere e le nostre capacità quindi, crescono con l'uso. CC 152 5 Ogni sforo intrapreso a favore di Cristo si rifletterà in modo benefico anche su noi stessi. Se impieghiamo le nostre risorse alla Sua gloria, egli le benedirà e le moltiplicherà. Quando cercheremo di guadagnare altri a Cristo, con un atteggiamento di preghiera e di consapevolezza della nostra responsabilità, l'influsso vivificante della grazia di Dio ci toccherà il cuore e conferirà al nostro agire una forza divina. Tutta la nostra vita di fede diventerà più autentica, più fervente e animata da uno spirito sincero di preghiera. CC 152 6 Il cielo iudica il valore di n uomo dalla sua capacità di conoscere Dio. Questa conoscenza è la sorgente di ogni forza. Dio ha creato l'uomo per manifestare il Suo Spirito creativo in ognuna delle capacità che ci ha conferito. Egli ci offre il privilegio di collaborare con Cristo nel rivelare la Sua grazia al mondo e farci acquistare una maggiore conoscenza delle realtà celesti. CC 152 7 Nel conteplare Gesù, la nostra immagine di Dio si farà sempre più chiara e nitida e ne saremo trasformati: la bontà e l'amore verso il prossimo diventeranno un istinto naturale e svilupperemo un carattere ispirato a quello di Dio. Crescendo a sua somiglianza, riusciremo a conoscerlo sempre meglio, entreremo in intima comunione col cielo e aumenterà la nostra capacità di ricevere le ricchezze della conoscenza e della saggezza eterne. CC 152 8 Christ's bject Lessons, pp. 354, 355. ------------------------Norme dei veri cristiani, 23 maggio CC 153 1 Come colu che vi ha chiamati è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo CC 153 2 1 Pietro :15,16 CC 153 3 Nel pianodi Dio era la riforma e l'opera di tutto il Suo popolo, e che tutti i loro obiettivi dovrebbero essere guidati e controllati dai principi cristiani e corretta esperienza. Tuttavia molti non riescono a capire questi principi, e sotto influenza di vari errori, sacrificano tutto quello che nella vita è veramente prezioso. Il vero uomo è colui chi è disposto a sacrificare il proprio interesse per il bene degli altri, mettendo al secondo piano la propria felicità. CC 153 4 L'intelleto è una forza più potente della ricchezza o potenza fisica. Se è santificato e controllato dallo Spirito di Dio, si può esercitare una forte influenza verso il bene. Eppure, intelletto da solo, secondo la norma divina, non rende l'uomo completo. Quando si fa del ministero un vizio, subentra una maledizione su colui che provoca tale influenza. CC 153 5 La sua riendicazione per una vera virilità deve essere determinata mediante l'uso dei poteri che Dio gli ha dato. Lord Bayron aveva rare doti intellettuali; ma non era un uomo secondo lo standard di Dio. Quest'uomo era uno dei più illustri nel mondo; tuttavia il Signore l'ha riconosciuto solo come uno che aveva abusato del suo talento, che era il dono di Dio. Molti altri che Dio dotato di menti geniali, chiamati dal mondo grandi uomini, si erano radunati sotto la bandiera di Satana utilizzando i doni di Dio per la perversione della Verità e della distruzione delle anime. CC 153 6 In contrato con la vita di questi uomini è Martin Lutero. Non era un principe, non portava corona regale. Da una cella di clausura la sua voce raggiungeva la gente, e la sua influenza si sentiva in modo speciale. Aveva un cuore nobile e generoso, un intelletto vigoroso, e tutti i suoi poteri sono stati esercitati per il bene dell'umanità. Si distingueva con un coraggio eccezionale nel proclamare la Verità a beneficio dei suoi simili nonostante le opposizioni dei suoi avversari. CC 153 7 Ciò che bnedirà l'umanità è la vita spirituale. Se l'uomo è in armonia con Dio, dipenderà da Lui in ogni cosa. Il Signore dice: Siate perfetti, com'è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli. (Matteo 5:48) La nostra premura dovrebbe essere nel continuare la perfezione del carattere, di fare la volontà di Dio, ricordando che tutti sforzi fatti su questa terra saranno ricompensati nell'eternità. CC 153 8 Il Signor ha stabilito che la famiglia umana dovrebbe avere un elevato standard, e colui chi è fedele a Dio, egli non promuoverà soltanto la felicità dei suoi simili in questa vita, ma avrà garantito una ricompensa nella vita a venire. CC 153 9 Signs of he Times, June 17, 1886 ------------------------Saggezza umana soddisfa i piani di Dio, 24 maggio CC 154 1 Il timoredell'Eterno è il principio della sapienza, e la conoscenza del Santo è l'intelligenza.. CC 154 2 Proverbi :10 CC 154 3 Tutte le acoltà mentali, morali e fisiche che l'uomo possiede provengono da Dio per essere sviluppate sino ai massimi livelli. Ma questa cultura non deve essere perseguita con uno scopo egoistico, perché il carattere di Dio, cui noi dobbiamo tendere, è caratterizzato dalla bontà e dall'amore. Tutte le qualità che Dio ci ha donato devono essere impiegate alla Sua gloria e per il bene dei nostri simili. E questo è quanto di più puro, nobile e positivo si possa fare. CC 154 4 Quando qusti importanti principi sono considerati con sufficiente attenzione, gli attuali metodi di educazione subiscono un radicale cambiamento. Gli insegnamenti, invece di far leva sull'orgoglio, l'egoismo e l'ambizione, invece di incitare all'emulazione, devono sforzarsi di risvegliare l'amore per la bontà, la verità, la bellezza e la perfezione. CC 154 5 Lo studene deve lavorare per sviluppare i doni che Dio gli ha accordato, non per primeggiare, ma per adempiere il piano di Dio e rifletterne l'immagine. Invece di essere orientati verso ideali puramente terreni, spinti dal desiderio di primeggiare che già di per sé sminuisce l'uomo, devono rivolgersi al Creatore, per conoscerlo e diventare simili a lui. CC 154 6 Formare u carattere è l'opera più importante della vita, e conoscere Dio è il fondamento di ogni vera educazione. CC 154 7 La legge i Dio, come dice il salmista, ne riflette il carattere. Tutti i Tuoi comandamenti sono Giustizia...mediante i Tuoi precetti io divento intelligente. (Salmo 119:172, 174) Dio s è rivelato nella Sua Parola e nel creato, ed è attraverso le pagine ispirate e il libro della natura che dobbiamo impegnarci per conoscerlo. CC 154 8 È natural che la mente si conformi gradualmente a ciò su cui si sofferma di solito. Se ci si occupa solo di questioni banali le facoltà intellettuali, s'indeboliranno, e se non ci si applicherà a risolvere problemi difficili si perderà possibilità di sviluppo. Il potere educativo della Bibbia è ineguagliabile. Essa contiene pensieri che invitano alle riflessioni più profonde e alle aspirazioni più elevate, e contiene la storia più istruttiva che l'uomo possegga. Proviene direttamente dalla fonte della verità eterna ed è stata divinamente preservata nella sua purezza attraverso i secoli. CC 154 9 Patriarch and Prophets, pp. 595, 596 ------------------------Pienamente illuminati, 25 maggio CC 155 1 Conosciam l'Eterno, sforziamoci di conoscerlo; il suo levarsi è certo come l'aurora. Egli verrà a noi come la pioggia, come l'ultima e la prima pioggia alla terra. CC 155 2 Osea 6:3 CC 155 3 Stiamo viendo in mezzo ai pericoli degli ultimi giorni, ed è importante che ci purifichiamo da ogni contaminazione per ricevere il manto della giustizia di Cristo. L'opera di Dio deve essere costantemente portata avanti. La nostra anima, corpo e spirito devono essere sottomessi a Cristo, e se non facciamo questo, la salute del corpo e anima sarà in pericolo. CC 155 4 Dio desidra che i Suoi operai acquistino la saggezza per ogni cosa che devono fare. Non possiamo permetterci di fare errori. Come i bambini, dobbiamo sederci ai piedi di Cristo e imparare da Lui come lavorare, per avere successo. Dobbiamo pregarlo affinché ci dia la luce per impartirla a suo tempo agli altri. La conoscenza è il frutto dell'esperienza, e noi tutti ne abbiamo bisogno. Ogni giorno la nostra conoscenza deve crescere sia nelle cose temporali sia nelle spirituali. Non dobbiamo porre nessun stendardo che non vogliamo poi risollevare e porre più in alti, più vicino alle cime che vogliamo raggiungere. CC 155 5 L'educazine viene dalla formazione quotidiana della mente. La nostra marcia quotidiana deve concludersi da vincitori. Il nostro lavoro ci porterà una ricca ricompensa in questa vita come nella vita a venire. Se guardiamo ogni giorno a Gesù invece che a ciò che abbiamo fatto, avremo successo nell'avanzamento dell'opera di Dio e acquisiremo la conoscenza sia temporale sia spirituale. CC 155 6 La fine d tutte le cose è a portata di mano Il Capitano della nostra salvezza dice: Avanzate, perché la notte viene in cui nessuno può fare più niente. La nostra disponibilità deve continuamente crescere. Nostre vite devono essere sottomesse al potere di Cristo, e le nostre lampade devono essere sempre tenute accese. CC 155 7 La preghira è un mezzo per ottenere successo. I ricorsi, petizioni, suppliche, muovono gli uomini in tutte le nazioni, mentre le preghiere smuovono il cielo. Il potere della preghiera rende gli uomini saggi attraverso la saggezza del cielo. Dobbiamo lavorare uniti allo Spirito Santo e tra di noi da vincoli di pace. La preghiera, la fede, la fiducia in Dio, ci daranno un potere divino in tutto ciò che facciamo. Chi si lascia sottomettere a Dio, può illuminare il progresso della Sua opera. CC 155 8 Australia Union Conference Record, Nov. 1, 1904 ------------------------Godere dei piaceri della vita reale, 26 maggio CC 156 1 Spera in IO, perché io lo celebrerò ancora; egli è la mia salvezza e il mio DIO. CC 156 2 Salmo 42:1 CC 156 3 Il saggiodice: Le sue vie sono vie dilettevoli e tutti i suoi sentieri sono pace. (Proverbi 3:17) Molti hanno impressione che la devozione a Dio è dannosa per la salute e per la felicità nei rapporti sociali. Invece, coloro chi camminano nella via della saggezza e della santità, scoprono che la pietà è utile a ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura. (1 Timoteo 4:8) Essi sono vivi perché godono di veri piaceri della vita, e non sono turbati a causa dei rimpianti né dalla tristezza. CC 156 4 È vero ch molti che si professano cristiani hanno fantasie malsane, e che non rappresentano correttamente la religione biblica. Essi stanno camminando costantemente sotto una nuvola. Sembrano di pensare che lamentarsi, essere depressi, vivere in mezzo ai conflitti e grandi prove, è una virtù. Tale atteggiamento non è compatibile con le parole di Gesù: La vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. (Matteo 5:16) È dovere di tutti a camminare nella luce e di coltivare l'allegria mentale, affinché possano riflettere la luce, piuttosto che il buio e oscurità. CC 156 5 La pietà on è in contrasto con le leggi della salute, anzi, è in armonia con esse. Se gli uomini fossero stati obbedienti alla legge dei dieci comandamenti, se fossero fedeli ai principi di questi dieci precetti, la maledizione non avrebbe mai inondato il mondo. Gli uomini possono pretendere che i divertimenti sono necessari per mantenere la mente lontana dallo sconforto. Può capitare che la mia mente sia deviata per un momento; ma passata l'eccitazione, subentra la calma e riflessione. A questo punto la coscienza mi fa sentire la voce interiore che dice: Questo non è il modo per ottenere la salute o la vera felicità.. CC 156 6 Ci sono mlti divertimenti che eccitano la mente, e in conseguenza a ciò, subentra la depressione. Altri modi di ricreazione sono molto più innocenti e salutari; ma lavoro utile che permette l'esercizio fisico, spesso avrà un'influenza più vantaggiosa sulla mente, rafforzerà i muscoli, migliorerà la circolazione, e infine recupera la salute. CC 156 7 Qual è l'omo che desidera la vita, e che ama lunghi giorni per vedere il bene? ... I giusti gridano e l'Eterno li ascolta e li libera da tutte le loro sventure (Salmo 34 :12,17) CC 156 8 Signs of he Times, Oct. 23, 1884 ------------------------Giusto percorso verso la salute, 27 maggio CC 157 1 Gli occhidell'Eterno sono sui giusti, e i suoi orecchi sono attenti al loro grido. CC 157 2 Salmo 34:5 CC 157 3 La coscieza che ci spinge a fare del bene è la miglior medicina per il corpo e la mente malati. Oltre a questo subentra una speciale benedizione di Dio per mantenere la salute e le forze. Una persona con la mente tranquilla e che ha fede in Dio, è sulla buona strada per mantenere la salute in buone condizioni. Sapendo che il Signore si sta prendendo cura di noi, è una grande soddisfazione e conforto. Essere consapevoli che abbiamo un infallibile Amico al quale possiamo confidare tutti i segreti dell'anima, ci da una tale felicità che le parole non possono esprimere. Coloro le cui facoltà morali sono offuscate da malattia, non sono in grado di vivere nel modo corretto una vita cristiana o le bellezze della santità. Tali persone, spesso si trovano sotto influsso del fanatismo, o nella totale oscurità. CC 157 4 Coloro ch non vivono i doveri cristiani al fine di disciplinare la mente, di solito si ritrovano in uno dei due estremi: o saranno esaltati per via di continui divertimenti emozionanti, comprese le risate, scherzi o frivolezze, oppure, saranno depressi, con seri conflitti a livello mentale, credendo che nessuno li possa capire. In questi casi il lavoro e i sani esercizi, possono liberare queste persone da concentrare i propri pensieri su se stessi. CC 157 5 Se essi vlessero formare la loro mente con aiuto di temi che non hanno nulla a che vedere con l'Io, potrebbero essere ancora utili nell'opera... I sentimenti scoraggianti sono spesso il risultato di troppo tempo libero. Le mani e la mente devono essere occupati in lavori utili, alleggerendo i fardelli altrui... Coloro che sono quindi impegnati in qualsiasi attività, ne traggono pure i benefici. La mente deve essere liberata da pensieri che si concentrano sull'Io. È fondamentale esercitarla allo scopo di trovare i mezzi per rendere felici gli altri. CC 157 6 La religine pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puro dal mondo. (Giacomo 1:27) CC 157 7 La vera rligione nobilita la mente, affina il gusto, santifica il giudizio, e fa il suo possessore partecipe della purezza e della santità del cielo. Avvicina gli angeli, e separa sempre di più dallo spirito e l'influenza del mondo. Essa fa parte di tutte le relazioni della vita e di tutti i nostri atti; ci da lo spirito di ...una mente sana..., e come risultato subentra la felicità e pace. CC 157 8 Signs of he Times, Oct. 23,1884 ------------------------Cultura mentale acquisita con gli studi biblici, 28 maggio CC 158 1 Con la cooscenza si riempiono le stanze di ogni sorta di beni preziosi e gradevoli. CC 158 2 Proverbi 4:4 CC 158 3 È la legg divina che il vigore della mente, dell'anima e del corpo si acquisti con lo sforzo, perché è l'esercizio che determina lo sviluppo. In armonia con questa legge, l'Eterno ha provveduto perché nella sua parola si trovino i mezzi adatti per il nostro progresso mentale e spirituale. CC 158 4 La Bibbiacontiene tutti i principi di cui gli uomini hanno bisogno per essere resi idonei a questa vita e alla vita a venire: tali principi possono essere capiti da tutti. Nessuno, infatti, a meno che il suo spirito non apprezzi l'insegnamento, può leggere un passo biblico senza attingere da esso un pensiero utile. Però un insegnamento davvero efficace al massimo grado non si può conseguire con uno studio occasionale o discontinuo della parola di Dio in quanto il suo grande sistema di verità non viene da essa presentato in modo che un lettore superficiale e frettoloso possa facilmente identificarlo. Molti dei suoi tesori giacciono al di sotto della superficie e possono essere scoperti solo con una diligente ricerca e un incessante sforzo. Poiché è un precetto su precetto, precetto su precetto, regola su regola, regola su regola un po' qui, un po' là. (Isaia 28:10). CC 158 5 Una voltache queste verità sono state messe insieme,ci si accorge che si adattano perfettamente le uno alle altre. Ogni vangelo è un supplemento degli altri, ogni profezia è la spiegazione di un'altra, ogni verità è lo sviluppo di un'altra verità. i tipi dell'economia ebraica sono resi chiari dal vangelo,e ogni principio enunciato dalla Parola di Dio ha il suo compito, mentre ogni fatto ha la sua portata. Questa completa struttura, sia nella sua elaborazione che nella sua esecuzione, testimonia del suo Autore: nessuna mente, all'infuori di quella dell'Infinito, poteva concepirla e formarla. CC 158 6 Il valorementale dello studio della Bibbia non consiste solo nella ricerca della Verità, ma anche nello sforzo necessario per poter capire gli argomenti da essa presentati. La mente che si occupa soltanto di cose comuni rimpicciolisce e diventa debole: se non si sforza di comprendere le grandi verità che hanno una vasta ripercussione, dopo un certo tempo finirà col perdere la sua facoltà di espansione. Come salvaguardia contro tale forma di degenerazione, come stimolo allo sviluppo, nulla può eguagliare lo studio della parola di Dio. Come mezzo di formazione intellettuale, la Bibbia è più efficace di ogni altro libro, anzi di tutti gli altri libri messi insieme. La grandezza degli argomenti in essa trattati, la dignitosa semplicità delle sue espressioni, la bellezza delle sue immagini stimolano ed elevano il pensiero più di qualsiasi altra cosa. Nessun altro studio può infondere il vigore mentale che risulta dallo sforzo fatto per assimilare le sublime verità della Rivelazione. CC 158 7 Education pp. 123, 124 ------------------------Obiettivo per avanzamento continuo, 29 maggio CC 159 1 Custodisc il tuo cuore con ogni cura, perché da esso sgorgano le sorgenti della vita. CC 159 2 Proverbi :23 CC 159 3 Pochi son uomini seri in questo mondo, tuttavia anch'essi sono nel grande bisogno. L'esempio di una persona energica è di vasta portata; ha una grande influenza sugli altri. Egli, anche se incontra ostacoli nel suo lavoro, è in grado di abbattere ogni barriera. CC 159 4 In ogni prcorso ci sono le difficoltà. Tutti quelli che seguono il Signore come loro guida, devono aspettarsi di incontrare delusioni, prove e le perdite; ma uno spirito di vero eroismo li aiuterà di superare ogni cosa. Molti ingrandiscono notevolmente apparenti difficoltà, si impietosiscono sulla propria sorte, ma alla fine trovano il conforto. Tale atteggiamento comporta un intero cambiamento in se stessi. Hanno bisogno di disciplina per superare i sentimenti infantili. Essi dovrebbero imparare a non perdere tempo nelle inezie, bensì decidersi a realizzare qualcosa nella vita. CC 159 5 Molti fano buoni propositi, ma non arrivano a fare niente. Tutte le loro soluzioni finiscono in una bolla di sapone. In molti casi, se avessero più energie, avrebbero potuto realizzare qualcosa nonostante gli ostacoli, e di conseguenza la loro salute sarebbe migliore. CC 159 6 Tutti dovebbero avere un compito, uno scopo nella vita. I lombi della mente devono essere cinti, e il pensiero esercitato. La mente deve essere incanalata secondo i piani ben formati, affinché ogni passo preceda un altro. Seguire le idee vaghe e piani casuali è solo una perdita di tempo. I propositi devono essere tenuti sempre al primo piano per essere realmente realizzati. CC 159 7 Il succeso o il fallimento in questa vita dipende molto dalla disciplina dei pensieri. Se essi sono controllati dalla volontà di Dio, i soggetti saranno portati a una maggiore devozione. Se i pensieri sono giusti, anche parole saranno giuste. Il sole pomeridiano... della vita, può essere più produttivo della frutta maturata al sole del mattino. Si può continuare ad aumentare di dimensioni e la luminosità fino a che non scende dietro le colline dell'occidente. Mantenete il cuore e la mente giovane attraverso l'esercizio continuo. CC 159 8 La Bibbiaè il libro migliore che esiste nel mondo per la nostra cultura intellettuale. I grandi temi presentati in essa, la dignitosa semplicità con cui sono gestiti questi temi, getteranno la luce sui misteri del cielo, e porteranno forza e vigore a chi la studia. CC 159 9 Review an Herald, April 6, 1886 ------------------------Cristiani devono continuare ad avanzare, 30 maggio CC 160 1 Dovete esere rinnovati nello spirito della vostra mente e per essere rivestiti dell'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e santità della verità. CC 160 2 Efesini 423,24 CC 160 3 Abitudinisbagliate devono essere superate e quelle giuste formate. Sotto la disciplina del grande Maestro che il mondo abbia mai conosciuto, i cristiani devono avanzare verso la perfezione. Questo è il comandamento di Dio, e nessuno dovrebbe dire... non posso, non riesco farlo. Si dovrebbe dire invece... Dio m'impone di essere perfetto, e Lui mi darà la forza per superare tutto ciò che mi impedisce a farlo. Egli è la fonte di ogni sapienza, Egli ha il potere. CC 160 4 I cristiai devono essere portatori di luce, e dire a tutti coloro con cui vengono in contatto: Ecco l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. (Giovanni 1:29) Essi devono essere esempi di pietà, che rappresenta Cristo nella parola, nello spirito e in azione. Le loro azioni devono essere basate sull'esempio delle azioni del Salvatore, testimoniando così la superiorità dei principi di Cristo. Essi devono agire sul piano superiore e non su quello dei non cristiani. Devono avere un'ascendente nobilitante del Vangelo in ogni fase della loro vita. La loro purezza e disponibilità devono essere una fonte della luce per gli altri. CC 160 5 Il mondo a definito uno standard per soddisfare le inclinazioni dei cuori impuri, ma questo non deve essere lo standard di coloro chi ama Cristo. Il Redentore li ha scelti fuori dal mondo e ha sacrificato la propria vita senza peccato come standard. Egli vuole che si elevino al di sopra di tutte parole e azioni mondane. Perciò, avendo cinto i lombi della vostra mente, siate vigilanti, e riponete piena speranza nella grazia che vi sarà conferita nella rivelazione di Gesù Cristo...ma come colui che vi ha chiamati è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta. (1 Pietro 1:13,15) CC 160 6 Queste paole devono essere prese e praticate nel modo serio. I cristiani devono essere superiori in sapienza, in conoscenza, in abilità, perché credono in Dio e nella Sua potenza. Il Signore vuole che essi raggiungano alto livello della santità e che possano glorificalo. Egli ha una grande saggezza da cui i cristiani possono trarre dei benefici. Il vero cristiano tende a ottenere un'esperienza che porta verso la santità. La Verità irradia la sua comprensione. Un bagliore di amore per il Redentore spazza via le nubi che s'interpongono tra loro e Dio. La volontà di Dio, che è pura, elevata e santificata, diventa la loro volontà Il loro volto rispecchia la luce del cielo. Il loro corpo è un tempio dello Spirito Santo. La santità adorna la loro persona. Dio può comunicare con loro per mezzo del loro corpo e l'anima in armonia con i principi del cielo. CC 160 7 Signs of he Times, July 17, 101 ------------------------Il tempio di Dio, 31 maggio CC 161 1 Egli è moto per tutti, affinché quelli che vivono, non vivano più d'ora in avanti per sé stessi, ma per colui che è morto ed è risuscitato per loro. CC 161 2 2 Corinzi5:15 CC 161 3 Dio ha crato l'uomo allo scopo di elevarlo alla santità. Egli ha scritto la Sua legge su ogni membro del corpo, su ogni nervo e su ogni muscolo. L'ha dotato delle capacità mentali e fisiche, e desidera che le stesse siano mantenute pure. Secondo il Suo piano, il corpo dell'uomo deve essere un tempio per il Suo Spirito. Come solenne deve essere la responsabilità che poggia su ogni anima. Se contaminiamo il nostro corpo, stiamo facendo male non solo a noi stessi ma, anche a molti altri. CC 161 4 Cristo è orto, affinché l'immagine morale di Dio possa essere ripristinata nell'umanità, che gli uomini possano essere partecipi della natura divina. Quindi, non sì dovrebbe usare i poteri ricevuti in dono per gli scopi egoistici, perché essi appartengono a Dio e devono essere usati per la Sua Gloria. Il corpo dell'uomo, è il tempio di Dio, di conseguenza deve essere tutelato. Possiamo esclamare con Davide: Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. (Salmo 139:14) I servitori del Signore devono essere preservati dal mondo, affinché l'universo celeste e tutti gli apostati possano vedere che gli uomini e le donne sono il tempio dell'Iddio vivente. CC 161 5 La perfezone di carattere comprende tutto l'essere, perché egli è tempio del Signore in cui è presente Suo Spirito. Dio ci chiede, affinché tutto nostro essere partecipi al servizio a Lui dedicato. Tutte le parti del corpo devono collaborare nell'opera, altrimenti essa non sarà compiuta nel modo completo. Il fisico degli uomini e delle donne, deve essere sviluppato, coltivato, e la mente istruita sul modello della natura divina. Dio si aspetta che gli uomini usino l'intelletto ricevuto come dono. Egli si aspetta, che gli uomini che collaborano con Lui, usino tutti i poteri di sapienza ricevuta. Essi, su esempio di Cristo, devono lavorare con coscienza, devono usare i loro poteri mentali e fisiche come anche gli affetti, in modo tale di raggiungere la massima efficienza. CC 161 6 Al Signor non fa piacere di vedere che le facoltà dei Suoi figli sono trascurate o che si abusi dalla propria salute. Inoltre, è fondamentale coltivare il dono della fede. Siate quindi coraggiosi ed evitate ogni pratica malsana per non guastate il Tempio di Dio. Siamo totalmente dipendenti da Dio, e la costante comunione con Lui rafforzerà la nostra fede. Essa ci conduce verso l'alto, verso la vita eterna, ed è l'unica che ci completa in Lui. CC 161 7 Review an Herald, Nov. 6, 1900 ------------------------Eden, prima casa, 1 giugno CC 162 1 L'Eterno IO... formò... una donna e la condusse all'uomo... Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una sola carne. CC 162 2 Genesi 2:2-24 CC 162 3 Il matrimnio fu dunque istituito da Dio che celebrò la prima unione tra un uomo e una donna. Sia il matrimonio tenuto in onore... (Ebrei 13:4), diceva l'apostolo Paolo. Esso fu, infatti, uno dei primi doni di Dio all'umanità, l'istituzione che, insieme al sabato, Adamo portò con se al di là delle porte dell'Eden, dopo la caduta. Quando nel matrimonio i principi divini sono riconosciuti e rispettati, esso diventa una benedizione. Assicura l'integrità e la felicità dell'uomo, soddisfa le sue esigenze sociali, lo nobilita dal punto di vista fisico, psichico e morale. CC 162 4 La dimoradei nostri progenitori sarebbe stata il modello di quelle che i loro figli avrebbero occupato sulla terra. Dio l'aveva resa magnifica, ma non si trattava di un palazzo lussuoso. CC 162 5 L'ambient in cui Adamo ed Eva vivevano prima del peccato, costituisce un esempio per gli uomini di ogni tempo. La vera felicità non consiste nel soddisfare il proprio orgoglio con l'ostentazione del lusso; essa trova piuttosto nell'intimità del contatto con Dio attraverso il creato. Se gli uomini prestassero meno attenzione a ciò che è artificiale e coltivassero la semplicità, realizzerebbero con maggiore facilità il progetto per cui Dio li ha creati. CC 162 6 Dio affid ad Adamo la cura del giardino, perché lo lavorasse e lo custodisse; la sua occupazione non era faticosa ma, piacevole e stimolante. Nelle intenzioni divine, il lavoro doveva costituire una benedizione che avrebbe impegnato la mente, rafforzato il corpo e sviluppato le facoltà intellettuali. Nell'attività fisica e mentale Adamo trovò uno dei maggiori piaceri della sua esistenza. Quando, a causa della disubbidienza, fu allontanato dalla sua magnifica dimora, fu costretto a lottare con un terreno ostile per guadagnarsi il pane: allora proprio il lavoro, sebbene molto diverso dalle piacevoli occupazioni dell'Eden, furono per lui una fonte di felicità e una salvaguardia contro le tentazioni. CC 162 7 Dio li avva circondati delle Sue cure paterne: li istruiva personalmente con infinita saggezza; essi ricevevano le visite degli angeli e potevano comunicare con il Creatore senza alcun intermediario... L'ordine e armonia della creazione parlava della potenza e della saggezza infinite. Con il passare del tempo Adamo ed Eva scoprivano nuove meraviglie che suscitavano in loro un amore sempre più profondo e li inducevano a continuare esclamazioni di gratitudine. Finché ubbidirono alla legge di Dio, le loro facoltà di conoscere, di gioire e di amare si svilupparono e si accrebbero. Avrebbero raggiunto alti livelli di conoscenza, scoprendo così nuovi motivi di felicità, in una comprensione sempre più profonda dell'infinito, straordinario amore di Dio. CC 162 8 Patriarch and Prophets, pp. 46-51 ------------------------L'influenza di una famiglia cristiana, 2 giugno CC 163 1 Io sono l luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". CC 163 2 Giovanni :12 CC 163 3 Il nostrotempo, la nostra forza e le nostre energie appartengono a Dio; e se sono consacrati al Suo servizio, la luce della Verità risplenderà. Il primo posto, dove la Verità dovrebbe risplendere, è la nostra casa, in mezzo ai nostri famigliari, dopodiché essa si estenderà nel mondo. Per molti questa luce può essere un profumo di vita a vita. Tuttavia ci sono alcuni che si rifiutano di accogliere la luce e di camminare in essa. È una classe di cui parla il nostro Salvatore: CC 163 4 Ora il gidizio è questo - la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie. (Giovanni 3:19) Nonostante che queste persone si trovano in una posizione molto pericolosa, ciò non giustifica nessuno di noi a smettere di farla risplendere. CC 163 5 Se prendimo l'esempio di una nave che ha ignorato il faro di avvertimento e si schianta sulle rocce, il guardiano del faro potrebbe dire: Non c'è ragione che io sto cui ad accendere la luce! Se egli avrebbe realmente smesso di fare il guardiano, quali sarebbero le conseguenze? Nondimeno egli non decide in tal senso. Mantiene le luci sempre accese durante la notte affinché i raggi del faro riflettessero nel buio segnalando i pericoli. In caso come questo, il guardiano non ha nessuna colpa, perché la nave è stata avvertita, ma ignoro l'avvertimento. CC 163 6 Che cosa otrebbe succedere se la luce in una casa si spegnesse? Rimarrebbe al buio, e il risultato sarebbe ugualmente disastroso come successe con la nave. Molte anime sono alla ricerca della luce che noi abbiamo ricevuto; vogliono avere in noi compagni di fede per sostenersi a vicenda durante il percorso della vita, per raggiungere la vita immortale. Essi ci osservano e vedono in noi ciò che influenza la nostra vita, se siamo veri missionari o quale formazione stiamo dando ai nostri figli. CC 163 7 Il primo overe del cristiano riguarda la propria famiglia. Padri e madri, la vostra è una grande responsabilità. State preparando i vostri figli per la vita o per la morte? Gli state preparando per l'auto-gratificazione in questa vita, o per la vita immortale e per lodare Dio per sempre? CC 163 8 Dovrebbe ssere vostra premura di istruire i vostri figli affinché un giorno possano fare una giusta scelta. CC 163 9 Signs of he Times, Jan. 74, 1886 ------------------------Un argomento basato sull'infedeltà non ha radici profonde, 3 giugno CC 164 1 Mentre avte la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce. Queste cose disse Gesù; poi se ne andò e si nascose da loro. CC 164 2 Giovanni 2:36 CC 164 3 Una famigia con molti principi cristiani è un'immagine che un infedele non può sopportare. Egli non vuole trovare né voglia né tempo per cercare le proprie debolezze. I figli di tale famiglia ben presto imparano a soddisfare i capricci e sofisticherie d'infedeltà. Hanno accettato la Bibbia come base della loro fede ma non vogliono liberarsi da scetticismo. CC 164 4 Gesù diss: Voi siete la luce del mondo. Egli ci ha fornito molti talenti, ma cosa stiamo facendo di questi doni? Facciamo risplendere la luce utilizzando la Sua gloria per il beneficio dei nostri simili, o li stiamo usando per far avanzare i nostri interessi egoistici? Molti si servono delle loro tendenze egoistiche e non sembrano rendersi conto che presto dovranno rendere conto dell'uso che hanno fatto dei doni ricevuti. Nel giorno di giustizia, quale scusa troveranno per giustificare la mancanza d'uso delle loro abilità, l'educazione, costanza e zelo? CC 164 5 Abbiamo bsogno di aiuto divino se vogliamo mantenere le nostre luci accese. Gesù è morto per fornire tale aiuto. Egli ci estende il Suo invito: Voi dovreste piuttosto aggrapparsi alla mia forza per fare pace con me, sì, per fare pace con me. (Isaia 27:5) Aggrappatevi al braccio del Potere Infinito, e troverete il tesoro per le vostre anime, e tutto il cielo sarà al vostro comando. Se camminate nella luce, come egli è nella luce, sarete in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato (1 Giovanni 1:7) Chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita. (Giovanni 8:12) E chi sono fra quelli che stanno qui? (Zaccaria 3:7) Sono gli angeli di Dio. Giosue camminava sempre con Dio perché aveva fiducia in Lui; e gli angeli camminavano con lui, e la potenza di Dio riposava su di lui durante tutte le sue fatiche. CC 164 6 Quindi, aici cristiani, padri e madri, possa la luce di Dio accompagnarvi. Non lasciate che la vostra fede si indebolisca, perché solo così i portali della città celeste saranno aperte per voi affinché voi stessi e i vostri figli possiate entrare davanti al trono dicendo: Eccoci, sono i figli che ci hai dato! A questo punto, come ricompensa della vostra fede riceverete una corona incorruttibile. CC 164 7 Signs of he Time, 4 giugno, 1886 ------------------------Impossessarsi della potenza celeste, 4 giugno CC 165 1 La graziadel Signore DIO nostro sia su di noi, e rendi stabile per noi l'opera delle nostre mani; sì, rendi stabile l'opera delle nostre mani. CC 165 2 Salmo 90:7 CC 165 3 I genitor dovrebbero insegnare ai propri figli il controllo del loro temperamento, di coltivare un amore simile a quello di Cristo. Dovrebbero inculcare loro l'amore per la Sua opera, di dedicare il tempo al culto anziché ai luoghi di divertimento. Insegnate ai vostri figli che la religione è un principio di vita. Se i miei genitori mi avessero inculcato l'idea che la religione è un semplice sentimento, la mia vita sarebbe stata inutile. Non mi sono mai premessa che questi piati sentimenti avessero preso il sopravento sulla mia anima. Qualunque sono i miei sentimenti, io cerco Dio dalla mattina alla sera e spesso anche durante la notte, per trarre da Lui la forza e la luce. CC 165 4 Madri, è ra è il tempo che i vostri figli devono coltivare il buon carattere. Dovete fare di tutto per crescere i vostri figli nella saggezza, per formare il loro carattere al fine di guadagnare il posto nel regno di Dio, e per garantire loro una vita accanto al trono di Gesù. È possibile che una madre mentre è affaccendata con lavori domestici non si accorga che i suoi fogli vanno a letto senza pregare o senza un bacio della buona notte. Se questo accade, è probabilmente perché il suo cuore non è stato toccato dalle corde d'amore, proprio per mancanza di tempo. CC 165 5 Qualcuno otrebbe chiedersi come mai noi parliamo così tanto della religione domestica e dei bambini. Noi lo facciamo, perché riscontriamo troppa negligenza nei loro confronti con la scusa dei compiti domestici. Come i servi di Dio, i genitori sono responsabili dei loro figli. Molti di loro crescono senza riverenza, irreligiosi, ingrati e perfino come malvagi. Se questi bambini fossero stati adeguatamente formati con disciplina, se fossero stati ammoniti da Dio, gli angeli celesti dimorerebbero nei loro focolari. Se voi foste i veri missionari e coscienziosi operai per la causa del Signore nelle vostre case... avreste fatto di tutto perché i figli crescessero accanto a voi. CC 165 6 Quale mervigliosa impressione sarebbe stata data alla società vedendo ogni famiglia unita al servizio del Signore. Tale famiglia suscita le opinioni sulla realtà del cristianesimo. Molti possono notare che i genitori stanno lavorando per loro figli sotto l'influenza divina, e questo esempio può toccare altre vite. Se i focolari dei cristiani professi vivono la giusta religione, possono avere una potente influenza sugli altri, possono diventare la luce del mondo. CC 165 7 Signs of he Times, Jan. 14, 1886 ------------------------Cristo elargisce le grazie necessarie, 5 giugno CC 166 1 I nostri igli nella loro giovinezza siano come piante rigogliose, e le nostre figlie siano come colonne d'angolo, ben scolpite per adornare un palazzo. CC 166 2 Salmo 14412 CC 166 3 Il più urente dovere della madre davanti al suo Creatore, è quello di formare i figli che sono il dono di Dio. Il suo linguaggio alla presenza di questi piccoli allievi deve essere corretto… CC 166 4 Madri, lavostra influenza dovrebbe essere d'esempio nella formazione del loro carattere. È la vostra responsabilità, sviluppare una mente ben equilibrata, un carattere puro affinché possa riflettere il bene e il bello. CC 166 5 Il nostroRedentore compassionevole vi sta guardando con amore e simpatia, pronto ad ascoltare le vostre preghiere e prendersi cura di voi di cui avete bisogno. Egli consce gli oneri del cuore di ogni madre, e vuole essere il vostro migliore Amico in ogni emergenza. Le Sue braccia eterne sostengono ogni madre fedele e timorosa di Dio. La madre di Gesù, mentre Egli era su questa terra, lottava contro la povertà, contro molte preoccupazioni e perplessità. Così, Gesù simpatizza con ogni madre cristiana quando si trovano in mezzo alle ansie e preoccupazioni. Come Egli ha affrontato un lungo viaggio con lo scopo di alleviare il cuore ansioso di una donna la cui figlia è stata posseduta da uno spirito maligno, così udendo le preghiere di ogni madre, benedirà anche i suoi figli in ogni tempo. CC 166 6 Colui chiha restituito alla vedova il suo unico figlio, mentre era portato alla sepoltura, anche oggi lenisce il dolore delle madri in lutto. Gesù pianse alla tomba di Lazzaro in segno di simpatia, e restituisce a Marta e Maria il loro fratello già sepolto. Egli ha perdonato Maria Maddalena; si ricordò della propria madre mentre era appeso alla croce; è apparso alle donne in lacrime, e le mandò come prime messaggere di portare la lieta notizia che riguardava la resurrezione del Salvatore. Egli è sempre un migliore Amico della donna anche oggi, ed è pronto sostenerla in tutte le vicende della vita. CC 166 7 Il nostroSalvatore, che capisce le nostre lotte, che conosce la debolezza della nostra natura, ha pietà delle nostre infermità, perdona i nostri errori, ed elargisce a tutti noi le Sue grazie di cui abbiamo tanto bisogno. Gioia, pace, longanimità, la fede e la carità, sono gli elementi del carattere cristiano. Se queste virtù regnano in casa, allora i nostri figli nella loro giovinezza siano come piante rigogliose, e le nostre figlie siano come colonne d'angolo, ben scolpite per adornare un palazzo. Queste conquiste del cielo non dipendono dalle circostanze, né dall'imperfetto giudizio degli uomini. Nulla può dare più perfetto appagamento e soddisfazione come la coltivazione di un carattere cristiano; le aspirazioni più elevate non possono mirare a nulla di più elevato. CC 166 8 Signs of he Times, Sept. 9, 1886 ------------------------Cristo condivide il peso dei genitori, 6 giugno CC 167 1 Venite a e, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me... e troverete riposo per le vostre anime. CC 167 2 Matteo 1128,29 CC 167 3 Nessuna oera può eguagliare a quella di una madre Cristiana. Il suo lavoro consiste nell'insegnare ai suoi figli la disciplina e inculcare le ammonizioni del Signore. Quante volte abbiamo sentito che i suoi fardelli pesano più di quel che essa può sopportare. Perciò, quanto sia prezioso il privilegio perché il Signore simpatizza con esse mediante le loro preghiere. CC 167 4 Ogni madr può deporre i propri fardelli ai piedi di Gesù, e trovare presso di Lui una forza, l'allegria, la speranza, il coraggio e la saggezza. Quanto bene può fare a una madre sapere di avere un tale Amico. Se tutte madri volessero solo andare a Cristo con maggiore frequenza e fiducia, i loro fardelli sarebbero più leggeri, e avrebbero trovato riposo per le loro anime. CC 167 5 Gesù ama olto bambini. La responsabilità della loro formazione non deve poggiare soltanto sulla madre... Il padre dovrebbe incoraggiare e sostenere la madre nel suo lavoro con parole gentili... Egli dovrebbe dedicare ai figli più tempo e più attenzioni. La formazione spirituale dei bambini richiede tempo, perseveranza e la preghiera; e questa formazione non dovrebbe giammai essere trascurata. CC 167 6 Molte vole nella giornata si litiga tra figli e genitori e in risposta a certe grida una madre spesso corre avanti e indietro per ascoltare i loro reclami. Quanto per lei sarebbe positivo ricevere invece una parola di approvazione, affinché essa da parte sua, potesse regalare i preziosi raggi di luce, e di gioia ai figli. I suoi affetti sarebbero molto più apprezzati. Purtroppo però, spesso la sua pazienza è messa a dura prova. Più volte si dimentica di rivolgersi al Suo Redentore, Colui chi è in grado di portare la pace e autocontrollo nella sua vita. Senza intervento di Dio essa fa grande sforzo di parlare con calma, di trattenere parole dure, di sottomettere a Lui sentimenti di rabbia. CC 167 7 Mentre i enitori desiderano che Dia abbia la comunione con loro, lo stesso desiderio dovrebbe essere tra figli e genitori. CC 167 8 I nostri igli sono solo i membri più giovani nella famiglia del Signore. Essi sono stati affidati alle nostre cure, e noi dobbiamo educarli con saggezza, disciplina, pazienza, affinché diventassero cristiani qualificati per aiutare in seguito gli altri. CC 167 9 Signs of he Times, Sept. 13, 1877 ------------------------Genitori devono insegnare obbedienza, 7 giugno CC 168 1 Figli, ubidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto. CC 168 2 Efesini 61 CC 168 3 I genitor devono insegnare ai bambini che le loro capacità li sono stati dati per l'onore e la gloria di Dio. A tal fine essi devono imparare obbedienza, perché solo attraverso di essa possono rendere a Dio il servizio che Egli richiede. Il bambino deve cominciare a obbedire ancor prima dell'età di ragionamento. Con dolcezza e tatto i genitori devono insistere finché non diventi un'abitudine. I bambini devono comprendere che obbedienza si rivela attraverso la vera devozione. Per il Signore non c'è nulla di più importante come manifestare la riverenza mediante l'obbedienza. CC 168 4 La madre la regina della casa e i bambini devono sottomettersi a lei. Essa deve governare su tutta la famiglia con saggezza e dignità. Dite ai vostri figli esattamente ciò che devono fare. Fate loro capire che devono obbedire a ogni sua richiesta. In questo modo essi imparano rispettare sia lei sia i comandamenti di Dio. Non commettere...non desiderare.... non fare questo...ricordati di fare questo ect. . CC 168 5 Pochi gentori si prendono la pena per insegnare abbastanza presto l'obbedienza dei loro figli. In generale, al bambino occorrono almeno due o tre anni per imparare a obbedire i genitori. E poiché in questo prevale l'Io, il compito dei genitori è di insegnare con gentilezza e semplicità ciò che loro devono fare o non possono fare. CC 168 6 I figli nn devono mai mostrare ai loro genitori la mancanza di rispetto e accogliere i loro rimproveri con la buona volontà. Il benessere del bambino dipende da adeguata disciplina, da gentilezza e dall'amore. CC 168 7 I genitor saggi non dicono ai loro figli... seguì la propria scelta, vai, dove vuoi e fai ciò che vuoi; ma... segui le istruzioni del Signore. I genitori devono applicare saggi consigli per mantenere in casa una vita bella e felice. Con una corretta disciplina i bambini crescono felici e senza sfrenati impulsi. Essi devono essere guidati a camminare nel sentiero del dovere. CC 168 8 Soprattuto i genitori dovrebbero circondare i loro figli con un clima di allegria, cortesia e amore. Una casa dove abita amore è un luogo dove dimorano gli angeli. CC 168 9 Counsels o Parents and Teachers, pp. 111-115 ------------------------Cristo, è la forza della madre e moglie, 8 giugno CC 169 1 I suoi fili si levano e la proclamano beata; anche suo marito ne fa l'elogio CC 169 2 Proverbi 1:28 CC 169 3 È vero ch nella vita familiare quotidiana non vi siano dei problemi; ci vuole una grande pazienza nel superare tutte le prove. Mentre le madri non sono responsabili per le circostanze sulle quali non hanno controllo, è inutile negare che le circostanze fanno una grande differenza nella loro vita quotidiana. Quando esse abbandonano i propri doveri, si sentono stanche e travagliate è perché hanno sovvertito i principi, perché hanno abbandonato la fede e la fiducia. CC 169 4 La mogliee madre, vincerà nobilmente le difficoltà solo se avrà pazienza, forza e volontà di farlo. La sua esperienza nel tentativo di superare gli ostacoli e tentazioni, sarà efficace aiuto per gli altri, sia mediante le parole sia con l'esempio. Molti di coloro che fanno del bene in circostanze favorevoli, sembrano subire una trasformazione di carattere nonostante le prove e avversità, tuttavia lo stesso carattere si può deteriorare in proporzione ai loro problemi. CC 169 5 Dio non h mai pianificato che noi dovremmo essere condizionati dalle circostanze. Una madre e moglie eseguirà i suoi doveri con dignità e allegria, senza considerare degradante ciò che sta facendo. Essa, per compiere suo dovere quotidiano con le proprie mani, per seguire i suoi figli e mantenere sacra unione con il marito, deve domandare il Signore per ricevere le forze necessarie e la Sua sapienza. In questa vita, non abbiamo altre possibilità che questa. Il raccolto determina il carattere del seme che è stato seminato. CC 169 6 Madri, ilvostro dovere è sviluppare il buon carattere. Il vostro Redentore è compassionevole; Egli vi guarda con amore e simpatia, pronto ad accogliere le vostre preghiere, di darvi sostegno di cui avete bisogno ogni giorno. L'amore, gioia, pace, longanimità, dolcezza, fede e la carità, sono gli elementi del carattere Cristiano. I più grandi sogni e aspirazioni non possono superare le gemme ivi descritte. Nulla può dare più perfetta soddisfazione e felicità. CC 169 7 Tali conqiste celesti non dipendono dalle circostanze, né dalla volontà o imperfetto giudizio dell'uomo. Il prezioso Salvatore, che comprende le nostre lotte e debolezze della nostra natura, ha pietà di noi, perdona i nostri errori e ci dona la grazia di cui abbiamo ardentemente bisogno. CC 169 8 Health Reormer, Aug. 1, 1877 ------------------------Padri devono trascorrere tempo con i loro figli, 9 giugno CC 170 1 E voi, pari, non provocate ad ira i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell'ammonizione del Signore. CC 170 2 Efesini 64 CC 170 3 Mentre misono soffermata sull'importanza dei doveri di madre, non posso non parlare dei doveri e delle responsabilità del padre e del marito nella formazione dei suoi figli. I suoi sforzi devono essere in armonia con quelli della madre timorata di Dio. Egli deve manifestare il suo amore e il rispetto per la donna che ha scelto come madre dei suoi figli CC 170 4 Ogni padr dovrebbe dedicare più tempo ai figli, simpatizzare con loro nelle piccole difficoltà, e avere legami di affetto e amore. Deve avere una sacra influenza sulle loro menti. CC 170 5 Al ritorn a casa dopo lavoro, egli dovrebbe trascorrere momenti piacevoli con loro, per esempio in giardino, per mostrarli e spiegarli le bellezze della natura. Attraverso tali mezzi, egli può dare la lezione più importante per quanto riguarda il Creatore e la Sua creazione come alberi, l'erba e fiori. Egli può imprimere nella loro mente il fatto che se Dio si prende cura dei alberi e dei fiori, altrettanto si prenderà cura delle Sue creature fatte a Sua immagine. Egli può fargli capire che Dio vuole che loro non siano un ornamento artificiale, ma che sono le creature di Dio viventi con un carattere bello, aventi un fascino di bontà e di affetto, che renderà i loro cuori pieni di felicità e gioia. CC 170 6 I genitor devono incoraggiare i figli ad amare la natura e di riconoscere ciò che il Creatore ha fatto per la loro felicità e gioia. Il loro cuore può quindi, già dalla prima infanzia, essere preparato per ricevere i preziosi semi di Verità che a tempo debito porteranno dei frutti. Padri, le preziose ore passate con i vostri figli, sono momenti migliori per l'educazione, e per la formazione del loro carattere. CC 170 7 Signs of he Times, Dec. 6, 1877 CC 170 8 Il doveredel padre verso i figli dovrebbe essere di grande importanza: non nella ricerca di fortuna o di ottenere una posizione di spicco, ma nel ricercare il loro benessere, di onorare l'unità della famiglia. Se il padre si sforza di sviluppare in loro un carattere armonioso, per lui sarà un onore e una benedizione per il mondo. CC 170 9 Ibid., De. 20, 1877 ------------------------Padri guidano i loro figli alla preziosa luce, 10 giugno CC 171 1 Se l'Etero non custodisce la città, invano vegliano le guardie CC 171 2 Salmo 1271 CC 171 3 Come possamo risvegliare la sensibilità morale dei padri, affinché essi svolgano il loro dovere nei confronti della loro prole? Questa domanda è di una grande importanza, perché concerne il benessere del nostro paese. I genitori dovrebbero assumersi la responsabilità riguardo ai propri figli. Si tratta di una responsabilità da cui nulla, a parte la morte, gli può liberare. È vero che durante i primi anni di vita dei figli, l'onere poggia su madre, ma anche in questo caso il padre dovrebbe aiutarla con consigli, incoraggiamenti e di assisterla il più possibile. Nel giorno della resa dei conti gli sarà chiesto: Dove sono i bambini che Io ho affidato alle vostre cure? Perché le loro labbra non hanno espresso la lode nei miei confronti? Io mi aspettavo che con la loro vita mi avrebbero onorato per tutta l'eternità! CC 171 4 In alcunibambini i poteri morali predominano nel modo spiccato. Hanno la volontà di controllare la loro mente e le loro azioni; in altri, invece, si possono vedere passioni animali. Per controllare temperamenti così diversi che spesso appaiono nella stessa famiglia, i genitori devono agire con pazienza e saggezza tratte dal Soccorritore divino. CC 171 5 Il padre pesso deve riunire i suoi figli attorno a lui per guidare le loro menti verso la luce morale e spirituale. Egli deve studiare le loro tendenze e predisposizioni per raggiungerli per vie più semplici. Alcuni si lasciano influenzare più facilmente attraverso la venerazione e il timore di Dio. Altri, attraverso la manifestazione della sua benevolenza e saggia Provvidenza, suscitando in loro la profonda gratitudine; altri ancora, rimangono impressionati nel vedere le meraviglie e misteri del mondo naturale, con tutta la sua armonia e bellezza, che parlano del Creatore dei cieli e della terra e tutte le cose belle che sono in esso. CC 171 6 I bambiniche sono dotati di talenti o amore per la musica, possono ricevere le impressioni che lasciano i segni per tutta la loro vita. Attraverso la musica che tocca la loro sensibilità, possono un giorno diventare insegnanti della Parola. Molti possono essere raggiunti meglio attraverso le immagini sacre, che illustrano scene di vita e della missione di Cristo. CC 171 7 In ogni fmiglia ci dovrebbero essere la disciplina e unità. I bisogni di tutti i suoi componenti, dovrebbero essere soddisfatti. I genitori non devono negligere lo studio della Parola, l'unica che possa ispirare il desiderio di ottenere la più alta intelligenza e la perfezione del carattere. CC 171 8 Signs of he Times, Dec. 20, 1877 ------------------------Il lavoro di entrambi i genitori è importante, 11 giugno CC 172 1 L'Eterno enedice la dimora dei giusti CC 172 2 Proverbi :33 CC 172 3 La Paroladi Dio deve essere giudiziosamente esercitata sulle menti dei giovani; deve guidarli verso la rettitudine, correggere i loro errori e guidare le loro menti. Solo queste virtù possono controllare il temperamento impulsivo che conduce all'ira. Un volto luminoso e allegro, le parole incoraggianti, allieterà la casa dei poveri; può diventare un talismano per proteggere il padre e i bambini dalle tentazioni che li allontanano dall'amore della casa. CC 172 4 Ciò che prta la felicità a casa non deve poggiare solo sulla madre. Il ruolo dei padri è altrettanto importante. Il marito è a capo della famiglia, e come tale dovrebbe unire tutti i suoi componenti mediante stretti legami di affetto. Egli deve incoraggiarli con parole esultanti, e contribuire nella crescita dei figli. A volte la madre non apprezza il suo compito; ha poca stima del lavoro che deve compiere, perché lo considera troppo faticoso. I suoi doveri di madre e casalinga si ripetono ogni giorno, settimana dopo settimana, senza che essa veda particolari risultati in ciò che fa. Alla fine della giornata, in confronto degli obblighi del marito, essa stima di non aver fatto nulla di speciale, nulla degno di nota. CC 172 5 Mentre ilpadre rientra a casa soddisfatto, e racconta con orgoglio tutto ciò che ha realizzato durante la giornata, la madre ha impressione di non aver fatto molto, tranne che prendersi cura dei figli, cucinare e tenere in ordine la casa. Essa non era coinvolta negli affari compra-vendita, non ha lavorato la terra; non ha fatto nulla che l'avrebbe stancata. CC 172 6 Se essa vlesse soltanto togliersi il velo dagli occhi, vedrebbe che Dio è accanto a lei per sostenerla, o come il Suo occhio divino vigila su di lei e sul suo lavoro, rimarrebbe stupita dalle rivelazioni celeste. Vedrebbe che anche il padre nota le sue fatiche, ovviamente in una luce più modesta. Da questo punto di vista, essa avrebbe potuto ripristinare il suo coraggio ed energia per portare avanti il suo lavoro con saggezza, perseveranza e pazienza. CC 172 7 A questo unto essa riesce a riconosce il suo valore. E mentre il padre si occupa delle cose materiali che periscono, la madre si occupa della crescita e sviluppo del carattere dei figli non solo per il tempo breve, ma per l'eternità. Il suo lavoro, se fatto con fedeltà in Dio, sarà ricordato per sempre. CC 172 8 Signs of he Times, Sept. 13, 1877 ------------------------I figli sviluppano personalità ben bilanciata, 12 giugno CC 173 1 L'Eterno esaltato perché abita in alto... e sarà la sicurezza dei tuoi giorni, la forza della salvezza, sapienza e conoscenza; il timore dell'Eterno sarà il suo tesoro CC 173 2 Isaia 33:,6 CC 173 3 Genitori,proteggete i vostri figli da ogni influenza non consona, perché proprio durante l'infanzia loro accettano con più facilità i valori morali, di purezza, e la bellezza di carattere; oppure, seguono valori contrari come l'egoismo, impurità, la disobbedienza, la vanità, l'orgoglio. In sostanza tutto ciò che può diventare indelebile. CC 173 4 E poiché a formazione famigliare spesso è imperfetta, i giovani non sono più disposti a rispettare l'autorità dei genitori. Io stesso sono una madre e so di cosa parlo, quando dico che sia giovani sia bambini, non solo si sentono più sicuri, ma anche più felici, quando sono guidati nella moderazione delle loro inclinazioni. CC 173 5 The Advenist Home, pp. 469, 470 CC 173 6 Garantireai figli un carattere ben equilibrato, questo deve essere il principio di ogni genitore. È il compito di grande importanza. I genitori, per imparare ad agire con serietà e perseveranza, devono pregare molto. Per andare avanti, ogni giorno devono perfezionare i loro compiti, affinché siano fatti nel modo corretto. CC 173 7 Counsels o Parents and Teachers, pp. 107, 108 CC 173 8 Le capacià fisiche, mentali e spirituali dovrebbero essere sviluppati in modo da formare un carattere ben bilanciato. I bambini devono essere sorvegliati, custoditi e disciplinati al fine di realizzare questo miglioramento. Si richiede dai genitori abilità, pazienza e ogni sforzo per plasmare il carattere del giovane nel modo corretto. Alcune tendenze malvagie devono essere particolarmente controllate e rimproverate con tenerezza e delicatezza. La loro mente deve essere stimolata in favore della giustizia. Il bambino deve essere incoraggiato nel tentativo di controllare se stesso, e tutto questo deve essere fatto con giudizio. CC 173 9 I genitor possono anche interrogarsi: A chi dobbiamo rivolgerci per aiuto? Solo a Dio. Se lo cercate mediante la preghiera e lo studio Biblico, Egli vi viene in soccorso con i Suoi consigli. Egli è la vostra sola speranza. Solo mediante il Suo aiuto avrete successo in questo importante compito. La Bibbia, un libro ricco d'istruzioni, dovrebbe diventare la vostra guida. Le impressioni registrate sulle menti dei giovani sono difficili da cancellare. Di conseguenza, le loro facoltà devono essere dirette nella giusta direzione. CC 173 10 Testimonis, vol. 4, pp. 197, 198 ------------------------Padre come un sacerdote, madre come insegnante, 13 giugno CC 174 1 Ascolta, iglio mio, l'ammaestramento di tuo padre e non trascurare l'insegnamento di tua madre CC 174 2 Proverbi :8 CC 174 3 Ogni crisiano dovrebbe portare l'amore di Cristo nel proprio cuore, al fine di condividerlo con coloro che ci circondano. CC 174 4 Il Signor desidera che i genitori abbiano una chiesa a casa propria, nella quale possono pregare per l'intervento su misura della potenza del cielo. Se solo si vuole, ciascuno di noi può ottenere questa grazia celeste, tuttavia è necessario osservare i voti che sono stati fatti al battesimo, perché sono stati pronunciati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Nessuno ha il diritto di rompere questo impegno. L'aiuto delle tre grandi potenze è a disposizione di tutti noi. CC 174 5 Chiedete vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto -- disse Gesù in Matteo 7:7. Quando siete perplessi, non andate dai vostri vicini, ma imparate a portare i vostri problemi a Dio. Se lo cercate, lo troverete, se bussate, vi sarà aperto. Questo significa vivere la fede in Cristo. CC 174 6 Il padre come un sacerdote per la propria famiglia. La madre è come insegnante per i suoi figli, è la regina della casa. Giammai deve subire offese da parte loro. Il padre dovrebbe insegnare la religione di Cristo ai suoi figli e spiegare loro cosa significa essere un cristiano. CC 174 7 Nel nostr lavoro non valgono le apparenze. Dobbiamo guardare a Cristo; dobbiamo riconoscere quale grande amore che il Padre celeste ha riversato su di noi affinché possiamo essere chiamati figli di Dio. Non si tratta solo di un qualsiasi sentimento, ma di una gioia profonda e costante. Siamo chiamati a presentare la Verità di Dio, e fare di tutto perché essa sia impressa nei cuori della gente e che gli uomini e le donne possano camminare sulle orme del Redentore. CC 174 8 Pregate, ffinché i vostri occhi possano essere unti con il collirio celeste, per saper discernere ciò che è vero e ciò che è errore. Abbiamo bisogno di rivestire le vesti bianche di giustizia di Cristo. Abbiamo bisogno di camminare e parlare con Dio. CC 174 9 Manuscrip 66, 1905 ------------------------Fedeltà dei ministri nella vita familiare, 14 giugno CC 175 1 Ammaestrail fanciullo sulla via da seguire, ed egli non se ne allontanerà neppure quando sarà vecchio.. CC 175 2 Proverbi 2:6 CC 175 3 Il padre come sacerdote della famiglia. Il suo compito è di guidare fedelmente la formazione dei figli. Per quanto riguarda la moglie e i figli dovrebbero portargli un grande rispetto. Prendersi cura dei suoi bambini dovrebbe essere per lui la priorità, perché è per il loro bene presente ed eterno, egli collabora nel sviluppare la loro personalità. Egli deve valutare attentamente le sue parole e le azioni per dare un buon esempio. CC 175 4 Colui cheè impegnato nel lavoro ministeriale del Vangelo, deve essere fedele nella sua vita familiare. È essenziale che, come un padre, debba migliorare i talenti dei suoi figli allo scopo di rendere la casa un simbolo della famiglia celeste. Oltre a questo, il suo compito va oltre... perché egli è stato chiamato di vincere altre anime a Cristo e alla chiesa. Egli è pure l'ambasciatore di Cristo per la chiesa, di conseguenza è chiamato a esemplificare nella propria vita il carattere di Gesù. Deve essere fedele nel prendersi cura delle anime come colui chi un giorno dovrà rendere conto del suo operato. CC 175 5 Nel suo srvizio non ci devono essere né distrazioni né negligenze. Dio non desidera essere servito dagli uomini che non hanno senso della responsabilità, specialmente per quanto riguarda un pastore di una chiesa. Colui chi non riesce a essere fedele nei doveri in famiglia, sicuramente fallirà come pastore del gregge di Dio. CC 175 6 Manuscrip 42, 1903 CC 175 7 Ogni familia è una chiesa su cui presiedono i genitori. La prima considerazione dei genitori dovrebbe essere quella di lavorare per la salvezza dei loro figli. Quando il padre e la madre come sacerdote e insegnante della famiglia assumono pienamente la loro posizione accanto a Cristo, una buona influenza sarà esercitata in casa loro. Tale influenza santificata si farà sentire nella chiesa e sarà riconosciuta da ogni credente. A causa della grande mancanza di pietà e di santificazione in casa, l'opera di Dio è fortemente ostacolata. Nessuno avrà in chiesa un'influenza positiva se non la esercita a casa propria e nelle sue relazioni di affari. CC 175 8 Gli angel di Dio che guidano coloro che un giorno erediteranno la salvezza, vi aiuteranno a fare della vostra famiglia un modello della famiglia celeste. Se nella vostra casa regna la pace, regnerà anche in chiesa. Questa preziosa esperienza se portata in chiesa, creerà affetti tra madre e i figli. Cesseranno litigi, e si noterà la vera cortesia cristiana tra i suoi membri. In fine, essi saranno considerati i testimoni di Cristo, perché hanno imparato da Lui. Quale straordinaria impressione darebbe la chiesa sul mondo se tutti i membri vivrebbero una vita cristiana. CC 175 9 Child Guiance, p. 549 ------------------------I genitori consigliano loro figli, 15 giugno CC 176 1 Se i pecctori ti vogliono sedurre, non acconsentire. CC 176 2 Proverbi :10 CC 176 3 I genitor dovrebbero incoraggiare i loro figli a confidare in loro e alleggerire i loro pesi e prove quotidiane. Se lo fanno, i genitori possono imparare a simpatizzare con loro, pregare per loro e con loro, affinché il Signore sia il loro scudo e la guida. Essi devono appoggiarsi al loro Amico e Consigliere infallibile, perché è l'unico che comprende le loro infermità. Egli per primo fu tentato in ogni punto come noi, senza però peccare. CC 176 4 Satana guda i giovani alla disobbedienza verso i genitori, e in mezzo a loro sceglie quelli più deboli e inesperti come suoi confidenti. Se bambini fossero più affettuosi e rispettosi verso i loro genitori, sarebbero salvati da molti mali. I genitori dovrebbero incoraggiare i figli a essere più aperti e onesti nei loro confronti, di venire da loro in caso delle difficoltà o quando sono perplessi e confusi per chiedere consigli. CC 176 5 Chi sa melio, dove si celano i pericoli, se non i pii genitori? Chi può meglio capire i particolari temperamenti dei loro figli? La madre che accompagna i propri figli già dalla nascita è alla conoscenza delle loro predisposizioni naturali. È essa meglio preparata per consigliare, controllare e aiutare i figli dal padre? CC 176 6 I bambinicristiani preferiscono l'amore e l'approvazione dei loro genitori timorati di Dio che qualsiasi altra benedizione terrena. Essi amano e onorano i loro genitori. La loro principale preoccupazione dovrebbe essere: Come posso fare felici i miei genitori? Bambini, cui non è stata insegnata la disciplina, che non hanno ricevuto adeguata educazione, non hanno senso dei obblighi verso i genitori. CC 176 7 Le menti le mani attive non sentono tentazioni suggerite dal nemico; ma le mani e il cervello inattive, sono da lui controllati, e solo i genitori sono in grado di insegnare a loro che l'ozio è il peccato. CC 176 8 Signs of he Times, June 6, 1878 CC 176 9 Il Signor si aspetta la perfezione dalla Sua famiglia redenta. Egli ci esorta a perfezionare il nostro carattere. In particolare padri e madri hanno bisogno di scegliere i migliori metodi di educazione dei figli, perché un giorno possano collaborare con il Salvatore. Uomini e donne, bambini e giovani, saranno giudicati secondo i criteri del cielo in accordo con ciò che essi hanno fatto nella vita quotidiana domestica. Un cristiano in casa è un cristiano in tutto il mondo. La religione ha portato in casa sua un'influenza che non può essere calcolata con misura umana. CC 176 10 The SDA Bble Commentary, vol. 5, p. 1085 ------------------------Studio della Parola per il culto, 16 giugno CC 177 1 Studiati i presentare te stesso approvato davanti a Dio, operaio che non ha da vergognarsi, che esponga rettamente la parola della verità CC 177 2 2 Timoteo2:15 CC 177 3 La Bibbiaè una guida nell'educazione dei bambini. In essa i genitori possono trovare un percorso tracciato per l'istruzione e la formazione dei loro figli. Quando questa guida è seguita, i genitori, invece di essere indulgenti verso i loro figli, utilizzeranno più spesso il castigo. In vece di chiudere l'occhio sui loro difetti, sulle loro anime perverse, avranno il discernimento chiaro e agiranno alla luce della Bibbia. Impareranno a educare i propri figli nel modo giusto. CC 177 4 Child Guiance, p.256. CC 177 5 La Paroladi Dio è ricca di principi per la formazione delle abitudini corrette, che possono diventare un giorno le testimonianze per gli altri. CC 177 6 Testimonis vol. 4 p. 323 CC 177 7 Per far nscere e rafforzare l'amore per lo studio della Bibbia, l'usanza dell'ora del culto ha grande importanza. Le ore del culto mattutino e di quello serale dovrebbero essere le più dolci e le più utili della giornata. Ognuno comprenda che in quei momenti nessun pensiero malvagio deve turbare la pace, perché genitori e figli si riuniscono per incontrarsi con Gesù e per invitare in casa la Sua presenza. Il culto sia breve e pieno di vita, adatto alla circostanza e variato di volta in volta. Che tutti si uniscano alla lettura della Bibbia e imparino a ripetere spesso la legge di Dio per accrescere l'interesse dei bambini. Questi possono essere talvolta invitati a scegliere essi stessi la lettura. Ponete domande su quel che è stato letto e lasciato che anche loro ne facciano CC 177 8 Come preprazione per insegnare i Suoi precetti, Dio chiede che essi siano riposti nel cuore dei genitori. Questi comandamenti che oggi ti do ti staranno nel cuore, li inculcherai ai tuoi figli; ne parlerai quando sei seduto in casa tua, quando cammini per strada, quando sei coricato e quando ti alzi. (Deuteronomio 6:6,7) CC 177 9 Per interssare i figli alla Bibbia, dobbiamo noi stessi interessarcene; per risvegliare in loro l'amore per lo studio della Parola, dobbiamo amarlo anche noi. L'istruzione da noi impartita avrà il peso dell'influsso esercitato dal nostro esempio e dal nostro spirito. CC 177 10 Chi studi la Bibbia deve imparare ad accostarsi ad essa con lo spirito di chi vuole imparare. Le pagine vanno scrutate non per trovare prove per sostenere le nostre opinioni, ma per conoscere quello che Dio dice. CC 177 11 Tutti dovebbero imparare a obbedire i comandamenti. Tutte le promesse ricevute possono essere rivendicate. CC 177 12 Education p. 186-189 ------------------------La Bibbia è la voce di Dio per famiglie, 17 giugno CC 178 1 I figli sno un'eredità che viene dall'Eterno; il frutto del grembo è un premio. CC 178 2 Salmo 1273 CC 178 3 Solo quano i genitori osserveranno la legge di Dio con tutto il cuore, saranno preparati a esercitare un'autorità sui loro figli. A questo riguardo è necessaria una riforma vasta e capillare. I genitori e i pastori devono essere il primo obiettivo di questa riforma: Dio deve essere presente nelle loro case. Se desiderano davvero cambiare la situazione del mondo, devono parlare della Parola di Dio nelle loro famiglie e seguirne i consigli. Devono insegnare ai loro figli che nelle Scritture Dio stesso parla agli uomini e per questo è necessario ubbidire a quanto lei afferma. È necessario inoltre che gli adulti insegnino ai loro figli l'importanza di una vita vissuta in armonia con Dio, perché questa sarà la risposta più valida ai ragionamenti fuorvianti di chi non crede: in questo compito, i genitori dovranno usare molta pazienza, gentilezza e costanza. Coloro che accettano la Bibbia come base della propria fede, possiedono un fondamento che non può essere demolito dallo scetticismo....Sono troppe le famiglie in cui la preghiera viene trascurata. I genitori dicono di non avere tempo per il culto della mattina e della sera; non riescono a trovare neanche pochi momenti per ringraziare Dio delle Sue benedizioni: il sole, la pioggia che fa crescere la vegetazione, la protezione degli angeli. Non hanno tempo di chiedere in preghiera l'aiuto e la guida divini, la presenza di Gesù nella loro casa. Vanno a lavorare come fa il bue e il cavallo, senza rivolgere un solo pensiero al Dio dei cieli. Eppure questi individui sono così preziosi per il Cristo, che egli ha sacrificato la propria vita per salvarli e per impedire la loro rovina. CC 178 4 Quanti dihiarano di amare il Signore dovrebbero, come gli antichi patriarchi, erigere un altare, in qualunque luogo stabiliscono la propria casa. Se mai è esistito un tempio in cui ogni famiglia dovrebbe essere un luogo di preghiera, quello è proprio il nostro. Padri e madri dovrebbero rivolgersi a Dio con sincerità e umiltà per chiedere il suo aiuto per sé e per i propri figli. Che il padre, sacerdote della famiglia, rivolga a Dio il culto della sera e della mattina, la moglie e i bambini lo ringrazino con le loro preghiere. Gesù rimarrà con piacere in una famiglia come questa... Ogni casa cristiana dovrebbe emanare una luce di sacro. L'amore deve manifestarsi soprattutto nelle azioni: deve risultare evidente a tutti, tramite un comportamento cortese, gentile e premuroso. Vi sono famiglie nelle quali questo principio è applicato, case in cui Dio è onorato, in cui regna l'amore più autentico. Da queste famiglie le preghiere del mattino e della sera salgono a Dio come il profumo dell'incenso, mentre le Sue grazie e le Sue benedizioni scendono come la rugiada del mattino su coloro che lo invocano. CC 178 5 Ciò che rnde una persona bella in casa è ciò che la renderà nelle dimore celesti. CC 178 6 Child Guiance, p. 481 ------------------------Il culto in famiglia, 18 giugno CC 179 1 Credi nelDio vivente, il quale ci offre abbondantemente ogni cosa per goderne. CC 179 2 1 Timoteo6:17 CC 179 3 Se vogliao che i nostri rapporti sociali come quelli in casa propria siano governati dal cristianesimo, dobbiamo dimostrare più felicità e più disponibilità. In questo modo testimonieremo la mitezza e la semplicità di Cristo. Testimoniate la mitezza e la semplicità di Cristo, affinché gli altri possano accorgersi della vostra felicità, e che dimostriate simpatia e amore per il prossimo. CC 179 4 Mentre cisforziamo di testimoniare ai nostri ospiti il nostro benessere, cerchiamo di fare lo stesso verso Dio. L'ora della preghiera non deve essere mai trascurata per nessun motivo. Durante la sera, si può pregare senza fretta, e quindi fatte le vostre suppliche per la lode e con gratitudine al Signore. Fatte in modo che coloro che vi visitano si accorgano che l'ora della preghiera è per voi sacra, ed è il momento più felice del giorno. Tal esempio non passerà senza effetto. CC 179 5 I momentidi preghiera esercitano un cambiamento nella persona, suscitando un'influenza positiva su coloro che vi partecipano. I pensieri giusti e migliori desideri saranno risvegliati nel cuore del più distratto. La preghiera porta una pace e riposo allo spirito stanco. In ogni suo atto, il cristiano cerca di rappresentare il suo Maestro. Molte delle prove e le perplessità possono essere immaginarie. In questi casi non si dovrebbe parlare di queste prove e cessare di ingrandirle. Il cristiano può cadere in ansia o inquietudine, ma non esistono i problemi che Dio non possa acquetare. Niente è impossibile per il nostro Salvatore, niente è troppo grande perché Lui non possa arrangiare. CC 179 6 Mettiamo nostri cuori e le nostre case in ordine; cerchiamo di insegnare ai nostri figli che il timore di Dio è l'inizio della saggezza. Cercate di mantenervi felici e allegri ed esprimete a Lui la vostra gratitudine e amore. Egli ci offre abbondantemente ogni cosa per goderne. Tuttavia, è importante, che portiamo davanti al nostro Salvatore i nostri pensieri e gli affetti, e lui aprirà le porte del cielo per noi. CC 179 7 L'amore pr Gesù non può essere celato, anzi, deve essere notato e sentito, perché esso esercita su di noi un potere meraviglioso. Egli rende la timidezza audace, e l'ignoranza - saggezza. Al balbuziente ridona loquacità, e scuote l'intelletto dormiente nella nuova vita e vigore. Allo scoraggiato rende speranza e gioia. L'amore di Cristo può aiutare ad accettare le responsabilità e preoccupazioni per amor Suo. CC 179 8 Signs of he Times, Dec. 17, 1885 ------------------------Formazione precoce dei bambini determina future speranze, 19 giugno CC 180 1 Onora tuopadre e tua madre, questo è il primo comandamento con promessa, affinché tu stia bene e abbia lunga vita sopra la terra. CC 180 2 Efesini 62,3 CC 180 3 Pochi gentori riflettono quanto importante è istruzione e formazione dei loro figli durante i primi anni della loro vita. È proprio in quel momento è fondamentale la formazione del loro carattere. CC 180 4 Madri, no dimenticate che Dio vi chiede di dare ai vostri figli una costante e amorevole cura. Egli non pretende che siate le schiave per i vostri figli ma, nello stesso tempo Egli vuole che insegnate loro di vivere per Lui. Poco a poco, preparateli per la vita futura. Una lezione che dovreste spesso ripetere è quella dell'obbedienza. Insegnate ai vostri figli che dovrebbero rispettare i vostri desideri e sottomettersi alla vostra autorità, perché in questo modo loro imparano autocontrollo. CC 180 5 Quando i agazzi perdono l'autocontrollo e pronunciano parole sconvenienti, i genitori per una volta non dovrebbero né rimproverare né condannare. In questi casi il silenzio è oro perché condurrà i ragazzi al pentimento invece di mille parole pronunciate con rabbia. Satana è ben contento quando i genitori irritano i figli con le parole dure. A questo proposito Paolo ci dice: Padri, non provocate ad ira i vostri figli, affinché non si scoraggino. (Colossesi 3:21) Quando i figli sbagliano, sì, devono essere ripresi, ma con la pazienza. Se gli dovete rimproverare, fatelo con uno spirito d'animo corretto. CC 180 6 Gesù ama bambini e giovani. Si rallegra quando vede che Satana è respinto. Molti giovani sono in pericolo a causa di varie prove, ma poiché il Salvatore li ama, manderà i Suoi angeli per proteggerli. Egli è il buon Pastore, sempre pronto a cercare la pecorella perduta. CC 180 7 Madri, avte il desiderio di lavorare nei campi missionari? Ebbene, la vostra casa è uno di questi campi, in cui potete lavorare con instancabile energia e zelo, sapendo che i vostri risultati saranno riconosciuti per tutta l'eternità... Il lavoro di una madre, avendo una stretta connessione con Cristo, ha un valore infinito. Il suo ministero d'amore, rende la casa come quella di Bethel. Cristo collabora con lei, trasformando l'acqua comune della vita nel vino del cielo. Genitori cristiani, voi avete una grande responsabilità di mostrare al mondo la potenza e l'eccellenza della vostra religione. Agite per principio e non per impulso. Lavorate con consapevolezza che Dio è il vostro Collaboratore... Lasciatevi guidare da Lui nel crescere i vostri figli e sarete benedetti e onorati in questa vita e nella vita a venire. CC 180 8 Review an Herald, Jan. 24, 1907 ------------------------Famiglia testimonia la bontà di Dio, 20 giugno CC 181 1 Come un pdre è pietoso verso i suoi figli, così è pietoso l'Eterno verso quelli che lo temono.. CC 181 2 Salmo 10313 CC 181 3 Genitori,portate sole del cielo nelle vostre conversazioni. Con parole d'incoraggiamento e gioia rivelate sole di giustizia di Cristo che abita nelle vostre anime. I bambini hanno bisogno di udire parole piacevoli, di sentirsi approvati e felici. Sforzatevi di superare le espressioni aspre e coltivare toni compiacenti. Catturate la bellezza contenuta nelle lezioni della Parola di Dio e custoditele per la felicità della vostra vita domestica. In un ambiente felice, il carattere dei bambini diventa gioioso. CC 181 4 La vera bllezza di carattere non è qualcosa che si vede solo in occasioni speciali; la grazia di Cristo dimora nella loro anima ed è vista in tutte le circostanze. Colui che nutre questa grazia come una presenza costante della vita, rivela la bellezza del proprio carattere. In casa, nel mondo, nella chiesa, dobbiamo vivere la vita di Cristo. Ci sono molte anime che hanno bisogno di essere convertite. Quando la legge di Dio è scritta nel cuore di una persona, essa testimonia di avere carattere sacro davanti a coloro che non conoscono il potere della grazia di Cristo, ma a suo tempo, essa desidera essere convertita. CC 181 5 A questo roposito, in questo momento è in corso una rassegna nel tribunale celeste. Per quanto riguarda la formazione dei figli nel timore e nell'amore di Dio, i genitori dovrebbero essere sollecitati di farlo durante tutta la loro vita; e non con le parole severe e castighi illeciti, ma vigilando e pregando perché non siano presi nelle insidie del nemico. CC 181 6 Ogni familia che ha una conoscenza della Verità, deve condividerla con gli altri. Il popolo del Signore deve essere pronto a fare un lavoro speciale. I bambini come i membri più anziani della famiglia, devono fare il loro meglio per salvare tutti quelli che si trovano sulla strada della perdizione. Durante la Sua giovinezza, Gesù aveva una speciale influenza su tutti quelli che li erano vicini. Così, anche giovani di oggi, devono esercitare la stessa influenza per attirare le anime a Cristo. CC 181 7 I genitor devono imparare di apprezzare più pienamente le responsabilità e l'onere che Dio ha posto su di loro nel rappresentarlo nel mondo. Attraverso la loro personalità devono testimoniare davanti ai loro figli le seguenti parole di Cristo: Come un padre è pietoso verso i suoi figli, così è pietoso l'Eterno verso quelli che lo temono... Come una madre consola il proprio figlio, così io consolerò voi. (Isaia 66:13) CC 181 8 Signs of he Times, Nov. 14, 1911 ------------------------Gentilezza e pazienza dei genitori, 21 giugno CC 182 1 Come una adre consola il proprio figlio, così io consolerò voi. CC 182 2 Isaia 66:3 CC 182 3 La casa èun luogo dove può essere presente la grazia celeste. Il Signore si compiace di dimorare con quelle famiglie che coltivano la religione con lo spirito di lode e dove regna allegria. Il popolo di Dio ha bisogno di comprendere i principi che sono alla base della religione di Cristo e di studiare come rendere questi principi l'elemento dominante nella vita. Ciò riempirà la casa con la luce celeste. Il frutto della fede si manifesterà nel servizio per Cristo. Coloro che si professano veri cristiani che seguono il Cristo con umiltà, non devono mai permettere che il loro naturale temperamento prenda il sopravvento su di loro. I genitori, nel correggere i loro figli non devono mai agire con rabbia, ne colpirli, ma, in ginocchio, davanti al Signore presentare il problema e le angosce. Cercate presso il Signore le benedizioni e la guida nella formazione dei vostri figli... Quando attraverso l'aiuto dei genitori lo Spirito Santo ha potuto trasformare i cuori dei giovani, Dio e gli angeli ne gioiscono. CC 182 4 Genitori,ricordatevi che il vostro esempio influisce sul comportamento dei vostri figli. Ricordatevi inoltre, che i rimproveri fatti nel modo scorretto non aiutano nella formazione del carattere cristiano. La riforma non avverrà mai, né susciterà in loro il desiderio di diventare eletti di Cristo. Solo con la dolcezza e la pazienza potrete vincere i vostri figli dal male. Cercate in Dio la saggezza nel formarli in modo che imparino amare Dio e il prossimo. Quando siete costretti a rifiutare i loro desideri, spiegate loro gentilmente che ciò che state facendo è per il loro bene. Prendetevi cura dei vostri figli con amore; ma non acconsentite loro di seguire la propria strada, perché senza aiuto di Dio, tutte le strade portano verso la maledizione. Mostrate loro gli errori, e insegnate loro che se non li coregono, non potranno mai avere posto nella dimora che Gesù sta preparando per coloro che lo amano. Facendo questo, essi impareranno avere fiducia in voi e ad amarvi. CC 182 5 Sia giovai, sia bambini hanno bisogno di seguire un esempio corretto in un'atmosfera rilassata. Essi hanno bisogno di ricevere istruzioni... ma solo attraverso pazienza e tolleranza, il genitore cristiano può insegnare a temprare il carattere dei loro fogli. La durezza non deve avere posto nella vita di un cristiano. Ogni comportamento contrario agli insegnamenti biblici dispiace a Dio. Man mano che i bambini vedono che seguite i principi di Verità, non mancheranno di lottare contro le abitudini e le pratiche sbagliate, e insieme a voi testimonieranno la bontà e l'amore di Dio. CC 182 6 Signs of he Times, Nov. 14, 1911 ------------------------Occupazioni pratiche meglio dei giochi, 22 giugno CC 183 1 Dio è coli che mi cinge di forza e che rende la mia vita perfetta. CC 183 2 Salmo 18:2 CC 183 3 Educate umini e donne affinché essi crescano i loro figli liberi dalle pratiche false che sono di moda. Insegnate loro a essere utili. Le madri dovrebbero educare le loro figlie per fare dei lavori utili non solo nella loro casa ma anche fuori di essa. Inoltre dovrebbero educare i figli fino a una certa età, affinché anche loro facciano dei lavori utili dentro e fuori di casa. Nel nostro mondo ci sono tante cose utili e necessarie da fare che potrebbero rendere ogni esercizio un divertimento, un vero piacere. Cervello, ossa e muscoli acquisteranno solidità e forza impiegandoli in un proposito ben definito, esercitando intensamente il pensiero con idee azzeccate, e tracciare piani che li preparino (i giovani) a sviluppare le facoltà dell'intelletto e la forza degli organi fisici, il quale, equivarrebbe a utilizzare praticamente i talenti coi quali potrebbero glorificare Dio. CC 183 4 Questi prncipi sono stati esposti nei nostri sanatori e nei nostri collegi, come la ragione predominante che si doveva stabilire tra noi; ma così come avvenne ai giorni di Noè e Lot, così avvenne anche ai nostri giorni, gli uomini hanno cercato molte invenzioni, e si sono allontanati grandemente dai propositi e dalle vie del Signore. CC 183 5 I non conanno il semplice gioco della palla, ma questo, pur nella sua semplicità, può diventare un gioco esagerato. Io evito sempre le conseguenze di tali divertimenti. Conduce a spendere le risorse che si dovrebbero impiegare per portare la luce e la verità, alle anime che periscono senza Cristo. I divertimenti, e le spese di denaro per la compiacenza di se stessi, passo dopo passo conducono alla glorificazione dell'IO e all'abitudine di giocare per i proprio piacere, producono un amore e una passione per le cose del mondo, e questo non è favorevole alla perfezione del carattere cristiano. CC 183 6 L'umanitàsofferente ha bisogno di essere aiutata ovunque. Gli studenti possono conquistare i cuori di molti parlando nel modo opportuno, facendo favori a coloro chi ha bisogno anche nel realizzare lavori fisici. Tale servizio non sarà in alcun modo un degrado per nessuno di voi, anzi, vi darà la soddisfazione di contare sull'approvazione di Dio. Con questo metterete a interesse i talenti che vi sono stati affidati affinché li usiate saggiamente. Il loro uso li accrescerà. CC 183 7 Abbiamo i dovere di cercare di utilizzare bene in ogni momento i muscoli e i cervelli che Dio ha dato a tutti, affinché siano utili agli altri alleviando i loro compiti... separando le menti degli studenti dai divertimenti e dall'esperienza che spesso fanno perdere la dignità della virilità e della femminilità. CC 183 8 Il Signor vuole che la loro mente sia più elevata, verso la ricerca di mezzi più nobili di cui possano servirsi. CC 183 9 Selected essages, book 2, pp. 321-324 ------------------------Bambini diventano collaboratori di Dio, 23 giugno CC 184 1 Le vie del'Eterno sono diritte; i giusti cammineranno per esse.. CC 184 2 Osea 14:9 CC 184 3 Nella vit di un cristiano le cose come orgoglio, stravaganza, indulgenza non devono avere posto. Dio non ha creato l'occhio per gli scoppi egoistici. Egli ci ha dato il potere di visione tale che possiamo vedere e ammirare il Salvatore mediante le Sue opere create per il nostro piacere. CC 184 4 I bambiniche si apprestano a frequentare le nostre scuole, devono essere sensibilizzati dai genitori affinché si sforzino di formare il loro carattere che sia compatibile con esseri non caduti dell'universo. Questo può avvenire solo mediante la potenza di Dio. Senza la Sua grazia, non si può formare un carattere cristiano. CC 184 5 Genitori,insegnate ai vostri figli a diventare gli operai insieme a voi al servizio della chiesa. Educateli in modo tale che essi possano gioire della collaborazione con Dio. Imprimete nella loro mente i pensieri che via via crescono, anche le loro opportunità di servizio crescono, e il loro potere e le capacità aumentino propriamente. Fate loro capire che se si donano a Dio, diventeranno canali di benedizione per tutti quelli che non lo conoscono. Insegnate loro come ottenere le forze e il potere da parte di Dio. Se ogni genitore osserverà fedelmente tutte queste raccomandazioni, allora avremmo molti più operai consacrati in tutto il mondo. CC 184 6 Manuscrip 76, 1903 CC 184 7 I membri i chiesa, giovani e anziani che siano, devono imparare ad annunciare al mondo l'ultimo messaggio. Se lo fanno con profonda umiltà, gli angeli di Dio li accompagneranno, insegnando loro a pregare, cantare e proclamare il messaggio evangelico per la nostra epoca. CC 184 8 Messages o Young People, p. 217 CC 184 9 La Bibbianon è chiusa a chiave. Il suo messaggio può penetrare nelle case e la sua Verità può essere presentata alla coscienza di ogni essere umano. Ci sono molti, che con abitanti di Berea, quando verrà loro presentata la Verità, approfondiranno personalmente il messaggio delle Scritture per vedere se le cose stanno veramente così... Gesù, il Redentore del mondo, non chiede semplicemente agli uomini di leggerla, ma di studiarla. Si tratta di un'opera immensa e importante che ci è stata affidata e che ci assicurerà grandi benefici. L'ubbidienza alla volontà del Cristo, infatti, non rimarrà senza ricompensa. Egli premierà, con un'evidente dimostrazione del Suo amore, la fedeltà di chi accetta gli insegnamenti rivelati nella Sua Parola. CC 184 10 Ibid., p.220 ------------------------Famiglia unita ha legami d'amore, 24 giugno CC 185 1 Apre la sa bocca con sapienza e sulla sua lingua c'è la legge della bontà. CC 185 2 Proverbi 1:26 CC 185 3 Ogni volt che i figli si meritano elogi per la buona condotta, la madre non deve esitare a fargli. Deve incoraggiarli con le parole di approvazione e con amore. Tale atteggiamento della madre sollecita nel bambino il rispetto per lei, ed egli coltiverà con più gioia il proprio carattere. CC 185 4 La naturadei bambini è sensibile e amorevole. Si accontentano facilmente, e sono felici. Con la disciplina adeguata e dolci parole d'amore, le madri possono vincolare i propri figli ai loro cuori. Essere troppo esigente con i bambini o manifestare la gravità del loro comportamento è un grande errore. La fermezza e controllo sono necessarie per la disciplina di ogni famiglia. Ciò che avete da dire, ditelo, ma con calma e senza divagazioni. Se fatte tutto questo con affetto, testimonierete che siete legati ai vostri figli. CC 185 5 Testimonis, vol. 3, p. 532 CC 185 6 L'infanzi è uno specchio per la madre, in cui lei può vedere riflesse le proprie abitudini e comportamento; perfino, possa essere tracciato anche il tono della sua stessa voce. Come attento deve essere quindi il suo linguaggio e il comportamento in presenza di questi piccoli che la prendono come esempio. Se lei vuole che i suoi bambini abbiano modi gentili, essa deve coltivare quei tratti in se stessa. CC 185 7 Quando i ambini amano la madre e hanno fiducia in lei, diventano obbedienti, e questi saranno i primi passi per diventare cristiani... In considerazione delle responsabilità delle madri, ogni donna dovrebbe sviluppare una mente ben equilibrata e carattere puro, al fine di riflettere la Verità, il bene e il bello. La moglie e la madre può essere vincolata al marito e ai figli da un amore incessante, con le parole dolci e portamento cortese, che a sua volta queste virtù saranno copiate dai suoi figli. CC 185 8 Essere cotese non costa niente, ma può avere il potere di ammorbidire un carattere duro. Educazione cristiana deve regnare in ogni casa. La cortesia deve essere condivisa; ossia, come ci comportiamo con gli altri, vorremmo sia fatto anche a noi. Un corretto comportamento può distruggere la metà dei mali nella nostra vita. Il principio amatevi teneramente gli uni gli altri (Romani 12:10-21) è la pietra angolare del carattere cristiano... La cortesia cristiana unisce i membri della famiglia a vincoli d'amore come la catena d'oro, che diventa ogni giorno sempre più forte. CC 185 9 Health Reormer, Aug. l, 1877 ------------------------In casa deve regnare la cortesia, 25 giugno CC 186 1 Amatevi tneramente gli uni gli altri; nell'onore, usate riguardo gli uni verso gli altri. CC 186 2 Romani 129,10 CC 186 3 Amatevi tneramente gli uni gli altri, è un principio che deve essere inculcato già nell'infanzia perché è alla base della felicità domestica. Oltre all'amore, deve regnare anche la cortesia reciproca... La moglie e la madre può essere vincolata al marito e ai figli con forti corde d'amore. Essa deve manifestare amore immutabile con parole dolci e portamento cortese. CC 186 4 Nelle famglie esistono diverse disposizioni di carattere; ma secondo il piano di Dio ogni membro di famiglia deve fare il possibile per mantenere l'unità reciproca. Inoltre, ciascuno dei membri dovrebbe rispettare i sentimenti e i diritti degli altri. In questo modo sarà coltivata la considerazione, l'armonia e tolleranza. Tutto questo permetterà allontanamento dei pregiudizi e miglioramento del carattere. CC 186 5 La vera mglie e madre eseguirà i suoi doveri con dignità e allegria, e se necessario con aiuto di altri membri della famiglia. CC 186 6 Per esser una brava donna, non è necessario che la sua natura sia incorporata in quella del marito. Ogni individuo è diverso dall'altro, ogni sua esperienza è diversa dalle altre. Non è nel disegno di Dio che la nostra individualità sia fusa con quella di un altro. Egli vorrebbe che noi manteniamo la nostra personalità santificata dalla Sua grazia. Egli vuole che pronunciamo parole che esprimono le nostre suppliche. Tutti noi non abbiamo gli stessi esercizi di mente, e Dio non vuole che qualcun altro esprima le nostre sensazioni mentali. Il nostro Redentore compassionevole porge la Sua mano a ciascuno di noi là dove ci troviamo. CC 186 7 Se una dona cerca il Signore per ricevere conforto, e nel Suo timore cerca di svolgere i suoi doveri quotidiani, essa vincerà il rispetto e la fiducia di suo marito, e i suoi figli impareranno onestà e resistenza morale nel fare il bene. CC 186 8 Quando lamadre ha guadagnato la fiducia dei suoi figli e ha insegnato a loro ad amarla e obbedirla, ha dato loro la prima lezione della vera vita cristiana. L'amore e le cure dei genitori per i loro figli, testimoniano l'amore di Gesù per tutta la famiglia e per il Suo popolo. CC 186 9 Signs of he Times, Sept. 9, 1886 ------------------------Allegria in casa promuove felicità, 26 giugno CC 187 1 Le parolesoavi sono come un favo di miele, dolcezza all'anima e medicina alle ossa. CC 187 2 Proverbi 6:24 CC 187 3 Occorre ce la madre di famiglia, coltivi la soddisfazione e la gioia. Ogni sforzo fatto in questa direzione sarà abbondantemente ricompensato da una buona salute e dal carattere allegro dei suoi figli. Il suo spirito gioioso sarà una fonte di felicità per la sua famiglia e metterà anche lei in buona salute. Il marito deve circondare sua moglie di tenerezza e affetto costanti. Se vuole vederla felice e forte, come un raggio di sole nella sua casa, deve aiutarla nel suo compito. La bontà e la gentilezza che le dimostrerà saranno per lei un incoraggiamento prezioso e la felicità che le donerà comunicherà pace e gioia la suo cuore. Invece un marito e un padre litigioso, egoista o arrogante non suscita solo tristezza ma profonda infelicità in tutti i componenti della famiglia. La moglie sarà scoraggiata e debole, i bambini cresceranno condizionati dal suo sgradevole temperamento. CC 187 4 Il padre le madri hanno un grande onore ma anche una grande responsabilità nei confronti dei figli: essi rappresentano per loro un'immagine di Dio. La loro personalità, la loro vita quotidiana, i loro metodi educativi rappresentano per i più piccoli la parola e la volontà divina. Il loro influsso contribuirà a respingere o sviluppare la fiducia del bambino nelle promesse di Dio... Se nella vita dei genitori si rifletterà l'immagine divina, le promesse e i comandamenti di Dio susciteranno nei figli gratitudine e rispetto. Sono felici quei genitori che con l'affetto, la pazienza e la giustizia sapranno insegnare ai bambini che queste sono le caratteristiche del carattere di Dio. Se essi impareranno ad amarli e ubbidirli, avendo fiducia il loro. Impareranno anche a provare gli stessi sentimenti nei confronti del Padre divino. I genitori che sanno donare tutto ciò ai figli assicurano loro un tesoro più prezioso delle ricchezze di tutti i tempi e il cui valore dura per l'eternità. CC 187 5 Ogni madr riceve da Dio un compito sacro in favore dei figli che le sono stati affidati. Il Signore dice: .Prendi questo figlio, questa figlia, educali per me, cura la formazione del loro carattere come si fa con la costruzione di un palazzo, affinché possa risplendere nel regno di Dio per l'eternità.. CC 187 6 C'è un Di nel cielo la cui luce e gloria illumina ogni madre fedele, che cerca di allontanare dal male i suoi figli. Una madre che comprende il suo compito lo considererà infinitamente importante... La sua più grande preoccupazione sarà quella di conoscere la volontà di Dio in ogni circostanza; e quindi studierà la sua Parola con diligenza. Manterrà i suoi occhi fissi su Gesù perché la sua vita, nella molteplicità delle sue occupazioni, sia un riflesso fedele della vita vera che è in lui. CC 187 7 The Minisry of Healing, pp. 374-378 ------------------------Grandi verità tramandate da padre al figlio, 27 giugno CC 188 1 (Il re) l fece signore della sua casa e governatore sopra tutti i suoi beni, per legare i suoi principi a suo giudizio e insegnare ai suoi anziani la sapienza. CC 188 2 Salmo 10521,22 CC 188 3 Giuseppe ella sua infanzia, aveva imparato ad amare e a temere Iddio. Spesso, nella tenda del padre, sotto le stelle di Siria, aveva udito il racconto della visione notturna di Betel, della scala fra il cielo e la terra, degli angeli che salivano e scendevano, di Colui che dal suo trono eccelso si era rivelato a Giacobbe. Aveva udito il racconto della lotta sull'Iabboc, quando Giacobbe, rinunciando al peccato, si era eretto vincitore e aveva ricevuto il titolo di principe di Dio. CC 188 4 Quando dagiovane ragazzo pascolava le greggi paterne, la vita pura e semplice che menava aveva favorito in lui lo sviluppo delle energie fisiche e mentali. Dalla comunione con Dio attraverso la natura e dello studio delle grandi verità trasmesse come sacro deposito di padre in figlio, egli aveva acquistato vigore di mente e saldezza di principi. CC 188 5 Nella crii della sua vita, durante quel tremendo viaggio dalla casa paterna in Canaan alla schiavitù di Egitto, nel guardare forse per la prima volta le colline che nascondevano le tende della sua famiglia, Giuseppe pensò all'Iddio di suo padre. Ricordò le lezioni udite da bambino, e la sua anima fremette. Sorse così in lui la determinazione di rimanere fedele e di agire come si conviene a un suddito del re dei cielo. CC 188 6 Nell'amar schiavitù in terra straniera, in mezzo ai vizi di un culto pagano, circondato dalle attrattive della ricchezza,della cultura e del falso regale, Giuseppe rimase saldo. Egli aveva imparato una lezione di ubbidienza al dovere. Fedele in ogni situazione della vita, dalla più umile alla più elevata,egli si preparò per il servizio supremo. CC 188 7 Quando fuchiamato alla corte, Faraone lo fece signore della sua casa e governatore sopra tutti i suoi beni, per legare i suoi principi a suo giudizio e insegnare ai suoi anziani la sapienza. (Salmo 105:22) Fedeltà nel Dio invisibile era l'ancora di Giuseppe, e da Lui egli trae il suo potere. Le sue braccia e le sue mani sono state rinforzate dalle mani dell'Iddio Potente. (Genesi 49:24) CC 188 8 Giuseppe Daniele si sono dimostrati fedeli ai principi della loro formazione iniziale, fedeli a Colui di cui erano rappresentanti. CC 188 9 Education pp. 52-57 ------------------------Abramo, l'esempio di un padre, 28 giugno CC 189 1 Io, infati, l'ho scelto, perché ordini ai suoi figli e alla sua casa dopo di lui di seguire la via dell'Eterno, mettendo in pratica la giustizia e l'equità, perché l'Eterno possa compiere per Abrahamo ciò che gli ha promesso. CC 189 2 Genesi 1819 CC 189 3 Di Abramoè scritto che fu chiamato amico di Dio, (Giacomo 2:23) ... il padre di tutti quelli che credono (Romani 4:11). Dio confermò la sua fedeltà con queste parole: Abramo ubbidì alla mia voce osservò... i miei comandamenti, i miei statuti e le mie leggi. (Genesi 26:5) E ancora: Io l'ho prescelto affinché ordini ai suoi figli, e dopo di sé alla sua casa, che s'attengono alla via dell'Eterno per praticare la giustizia e l'equità, onde l'Eterno ponga ad effetto a pro d'Abrahamo quello che gli ha promesso. (v. 18.19) Era un grande onore, quello a cui Abramo era stato chiamato: divenire il padre del popolo che per secoli avrebbe conservato e protetto la verità di Dio per il mondo. Attraverso questo popolo tutte le nazioni della terra sarebbero state benedette, grazie all'avvento del Messia promesso. Dio stesso chiamò Abramo, perché lo considerò degno di un onore così grande. Il Signore, che legge i nostri pensieri e valuta gli uomini nel loro giusto valore, disse: Io l'ho prescelto. Abramo, da parte sua, non avrebbe mai tradito la verità per interessi egoistici, ma avrebbe osservato la legge. Avrebbe agito con onestà e integrità; non si sarebbe accontentato di nutrire una sua fede personale in Dio, ma avrebbe reso partecipe della sua religione anche la sua famiglia e il gruppo di persone di cui era responsabile, insegnando loro ad agire con giustizia, i suoi discendenti avrebbero ubbidito alla legge di Dio. Il clan di Abramo comprendeva più di mille persone. Coloro che grazie ai suoi insegnamenti impararono ad adorare l'unico Dio, avevano trovato in quell'accampamento una casa e una scuola, dove era indicato come prepararsi per essere testimoni della vera fede. Tutto ciò implicava una grande responsabilità per Abramo: egli, infatti, educava i capi famiglia e indicava le norme che avrebbero adottato nelle loro case. CC 189 4 Il patriaca cercò dunque con ogni mezzo possibile di proteggerli dalle abitudini pagane, impedendo loro di assimilarsi agli stranieri. Sapeva, infatti, che se essi avessero acquistato familiarità con un ambiente immorale i loro sani principi si sarebbero sicuramente corrotti. Evitò con estrema cura ogni contatto con qualsiasi forma di falsa religione, in modo da insegnare che il vero obiettivo dell'adorazione è il riconoscimento dell'autorità e della gloria di un Dio reale e presente... L'amore di Abramo per i suoi figli e per la sua gente lo indusse a proteggerne la fede e a considerare l'insegnamento dei principi divini, l'eredità più preziosa che potesse trasmettere loro. Essi, a loro volta, avrebbero diffuso questo messaggio al mondo intero, perché tutti comprendessero l'autorità che Dio esercita su ogni essere umano. I genitori non opprimevano i figli e questi non disubbidivano. Attraverso la legge di Dio ciascuno era consapevole dei propri doveri e sapeva che solo l'ubbidienza poteva assicurare felicità a prosperità. CC 189 5 Patriarch and Prophets, pp. 140-142 ------------------------Abramo obbedisce alla voce di Dio, 29 giugno CC 190 1 Abrahamo bbidì alla mia voce e osservò i miei ordini, i miei comandamenti, i miei statuti e le mie leggi. CC 190 2 Genesi 265 CC 190 3 L'esempiodi Abramo, l'influsso silenzioso della sua vita quotidiana, rappresentava una continua lezione. Tutto il clan riconosceva in lui una persona profondamente integra, gentile e altruista: per queste sue doti egli aveva conquistato l'ammirazione dei re. Il suo comportamento si distingueva per nobiltà e gentilezza, doti che rivelavano a tutti la sua costante familiarità con Dio. Egli aveva cura anche dei servi più umili: nel suo accampamento vi era un'unica legge, per i capi come per i servi, per i ricchi come per i poveri. Tutti erano trattati con giustizia e amore, perché tutti avrebbero ereditato insieme la grazia e la vita eterna. CC 190 4 Dio avevadetto: Egli comanderà... la sua casa. Non avrebbe mai commesso l'errore di trascurare le tendenze negative dei suoi figli né si sarebbe mai abbandonato a favoritismi poco saggi. Non avrebbe mai ceduto a sentimenti irrazionali, trascurando il suo dovere e non si sarebbe limitato a impartire una valida educazione, ma avrebbe difeso l'autorità di leggi giuste ed eque. In realtà, oggi poche persone seguono questo esempio. Troppi genitori sono animati da un cieco ed egoistico sentimentalismo, da una falsa concezione di amore che si manifesta nell'abbandonare i figli alle loro inclinazioni, nonostante essi siano ancora impreparati a esercitare il giudizio e siano immaturi nelle loro passioni. Gli adulti li abbandonano così a loro stessi: questo è uno dei maggiori torti che si possa fare ai giovani, e quindi alla società. Gli errori dei genitori creano disordini all'interno della famiglia e all'esterno, perché i figli, seguono le proprie inclinazioni e non gli ideali proposti da Dio. Essi crescono privi di una sensibilità religiosa e contribuiscono a trasmettere, a loro volta, un atteggiamento ribelle e irriverente. Come Abramo, i genitori di oggi dovrebbero sempre esercitare un'autorità sulla loro famiglia. È necessario insegnare l'ubbidienza all'autorità paterna, in quanto, essa costituisce la premessa del rispetto dell'autorità di Dio. CC 190 5 Coloro ch cercano di abbassare gli ideali proposti da questa legge colpiscono i fondamenti dell'istituto della famiglia e dello stato. Vi sono inoltre genitori credenti, che tuttavia non osservano la volontà del Signore: in realtà, essi non insegnano ai loro figli la via indicata da Dio. La legge non è percepita, veramente come una regola di vita e i bambini, quando saranno grandi, non si sentiranno in obbligo di insegnare ai loro figli ciò che in realtà essi stessi non hanno mai appreso. Questo è il motivo per cui esistono molte famiglie atee e la malvagità è così profonda e generalizzata. CC 190 6 Solo quano i genitori osserveranno la legge di Dio con tutto il cuore, saranno preparati a esercitare un'autorità sui loro figli. A questo riguardo è necessaria una riforma vasta e capillare. CC 190 7 Patriarch and Prophets, pp. 142, 143 ------------------------Anna e primi anni di vita di Samuele, 30 giugno CC 191 1 Il fanciulo Samuele cresceva in statura e nel favore dell'Eterno e degli uomini. CC 191 2 1 Samuele2:26 CC 191 3 Anna torn tranquillamente verso la sua casa di Rama, lasciando a Sciloh il piccolo Samuele affinché sotto la guida del sommo sacerdote fosse preparato al servizio del santuario. Ella aveva insegnato al figlio ad amare, rispettare Dio e consacrarsi a Lui, sin da quando il piccolo aveva cominciato a capire. Si serviva di qualsiasi oggetto che lo circondava per dirigere i pensieri del bambino verso il Creatore. Le cure di questa madre non cessarono neanche quando essa si separò dal suo piccolo. Ogni giorno pregava per lui; ogni anno con le sue mani gli cuciva una tunica che, quando si recava a Sciloh con suo marito per l'adorazione, donava al bambino come segno del suo affetto. Ogni fibra della sua piccola veste era intessuta con la preghiera che egli potesse essere puro, nobile e leale. La sua fede e devozione sono state premiate. Vide figlio camminare nella sua semplicità, nell'amore e timore di Dio. Intanto Samuele continuava a crescere, l'uomo umile, rispettoso, pronto al servizio del suo divino Maestro, va apprezzato dall'Eterno e dagli uomini. CC 191 4 Vorrei ch ogni madre potesse rendersi conto delle sue responsabilità, e quanto grande sarà la ricompensa per la sua fedeltà. Ogni madre ha il privilegio di influire positivamente sui figli come sulla coscienza attraverso il suo esempio e può rallegrarsene. Ella educherà i propri figli affinché seguano, nella buona e nell'avversa fortuna, la via giusta adempiendo gli obbiettivi divini. Ella esercita nella sua casa il potere pari a quello di un ministro o perfino di un re sul trono. Nel giorno di giudizio Dio rivelerà quanto il mondo deve alle madri che sono state sostenitrici inflessibili di Verità e di riforma. Esse, hanno resistito con coraggio le prove e le tentazioni. La stessa cosa riguarda anche gli uomini che hanno scelto gli interessi, concernenti la sacra Verità e la gloria di Dio al posto della gloria mondana o la vita stessa. CC 191 5 Quando i ibri saranno aperti, quando il Giudice pronuncerà il giudizio ben fatto, la corona di gloria immortale sarà posta sulla fronte del vincitore. Molte corone saranno assemblate davanti a tutto l'universo, preparare alle meritevoli madri, e di esse si dirà: Esse hanno fatto tutto quanto attraverso la grazia di Dio. I loro insegnamenti, le loro preghiere, sono stati benedetti per la nostra salvezza eterna.. CC 191 6 Samuele èdiventato un grande uomo nel vero senso della parola. Anche oggi i giovani possono diventare preziosi agli occhi di Dio come Samuele. Devono fare di tutto per arrestare l'avanzamento del male, di promuovere le virtù, la purezza e la vera virilità. Oggi, tutti quelli che rimarranno fedeli a Dio otterranno risultati mai raggiunti, prima per il Signore e poi per l'umanità. CC 191 7 Signs of he Times, Nov. 3, 1881 ------------------------La chiesa di Dio riflette la Sua gloria, 1 luglio CC 192 1 Voi sieteuna stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinché proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua mirabile luce CC 192 2 1 Pietro :9 CC 192 3 La chiesadeve operare in favore della salvezza dell'uomo. Essa è stata organizzata per servire; la sua missione consiste nel portare il Vangelo al mondo; il suo scopo è quello, di riflettere nel mondo la pienezza e la perfezione della natura divina. I suoi membri, che Dio ha chiamato dalle tenebre alla sua meravigliosa luce, devono rivelarne la gloria. La chiesa è depositaria della ricca grazia di Dio. Non a caso sarà proprio grazia a mostrare l'amore di Dio in modo pieno e definitivo perfino alle autorità e le presenze presenti nel cielo. (Efesini 3:10) CC 192 4 Ecco comela Bibbia riporta le meravigliose promesse che riguardano la chiesa: Permetterò loro di vivere intorno al mio monte santo. (Isaia 56:7) ...La benedirò facendo piovere nella stagione giusta. ... gli darò campi famosi per la loro fertilità, non soffrirà più la fame nella sua terra e non sarà disprezzata dalle altre nazioni. Allora tutti riconosceranno che il Signore, loro Dio, proteggo Israele e che questo è veramente il mio popolo. Lo dichiaro io, Dio, il Signore... Voi che appartenete al mio gregge, siete gli uomini che guiderò perché sono il vostro Dio. Lo affermo io, Dio, il Signore. (Ezechiele 34:26, 29-31) CC 192 5 La chiesaè una fortezza divina, una città di rifugio che Dio ha posto in un mondo in rivolta. Tradirla significa essere sleali nei confronti di Colui chi ha acquistato l'umanità con il sangue del suo unico Figlio. La chiesa terrena è formata da persone sincere, che fin dai suoi albori hanno svolto il loro compito di sentinelle del Signore. Tali persone non hanno mai smesso di testimoniare e di dare i loro messaggi di avvertimento. E quando costoro dovevano lasciare il campo, altri li sostituivano nella loro missione. Dio ha stretto un patto con questi testimoni unendo la chiesa terrena a quella celeste. Egli ha inviato angeli per servire la sua chiesa ed essa non sarà travolta dalle forze del male. CC 192 6 Nei secol bui, in tempi di persecuzione e lotta, Dio ha sostenuto la chiesa. Colui chi non è stato sorpreso dalle ombre che l'hanno oscurata conosce tutte le forze che si levano per ostacolarla. Infatti, tutto ciò che Egli ha predetto si è verificato. Attraverso il Suo Spirito, i profeti hanno annunciato gli eventi futuri. Tutti i suoi frutti si adempiono e nessuna potenza malefica può permettersi di cancellare la legge che regola il governo divino dell'universo. La verità trionfa sempre sui suoi oppositori perché Dio, oltre a ispirarla, la difende da ogni possibile contraffazione. CC 192 7 The Acts f the Apostles, pp. 9-12 ------------------------Ogni vero cristiano è portatore della Verità, 2 luglio CC 193 1 Mentre soo nel mondo, io sono la luce del mondo. CC 193 2 Giovanni :5 CC 193 3 Il Signor vuole che ogni cristiano diventi la luce nel mondo. L'oscurità ha coperto la terra, e le persone. Gesù Cristo dice ai Suoi seguaci: Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. (Matteo 5:16) Noi, quindi, siamo chiamati a portare la luce della verità agli altri; mai chiedere, mai ricevere, ma sempre dare e lavorare in tutta la semplicità attraverso la santificazione dello Spirito. CC 193 4 Quando Crsto pone l'accento che il Suo popolo deve prendere una posizione, dice: Voi siete la luce del mondo. La luce che proviene dai membri di chiesa deve illuminare gli altri. Dobbiamo quindi portare le nostre lampade sempre accese affinché tutto il mondo possa essere illuminato. Cristo è una fonte inesauribile di luce, ed Egli vuole che la Sua luce possa brillare attraverso di noi sempre. Essa, (la luce) deve essere costantemente mantenuta forte, proprio perché essa proviene dalla sorgente divina. Se portiamo Cristo nei nostri cuori, la nostra natura sarà cambiata a Sua immagine, e di conseguenza possiamo rifletterla al mondo. Ogni anima unita a Cristo, diventa una luce nella casa di Dio. Chiunque può riceverla, e a sua volta potranno risplendere i suoi raggi luminosi verso coloro che si trovano nelle tenebre. Noi siamo responsabili davanti a Dio qualora non portiamo la Sua luce agli altri. Ogni membro della Sua chiesa è stato chiamato a portare la luce al mondo, e quelli che agiscono con fedeltà, riceveranno sempre più luce per continuare a impartirla. Il Signore per mezzo di Spirito Santo modella l'agente umano, accelerando le sue energie e continua fornire la Sua luce per illuminare gli altri. CC 193 5 La vita s manifesta nelle azioni. Se il cuore è vivo, invierà la linfa vitale in ogni parte del corpo. Coloro i cui cuori sono pieni di vita spirituale, non avranno bisogno di essere sollecitati a rivelare questa vita. La vita divina fluirà in loro una corrente ricca di grazia. Dio è glorificato sia nelle loro pregherie sia attraverso le loro parole. Non c'è alcun limite nel ricevere grazia del Signore. Egli ci prepara costantemente per avanzare verso il Suo regno; ma il Suo popolo deve fare la loro parte nel portare avanti la Sua opera. Chiedete e vi sarà dato -- è la promessa di Gesù. La nostra parte è di accogliere la sua Parola con incrollabile fede, credendo che Dio adempirà la Sua promessa. Possa, la vostra fede illuminare tutti quelli che si trovano nelle tenebre. Quando vi trovate nel dubbio, andate immediatamente a Cristo per cercare la guida e incoraggiamento presso di Lui. Il cielo è pronto venire in aiuto di tutti quelli che hanno bisogno di aiuto. CC 193 6 Bible Ech, June 11, 1900 ------------------------Dio glorificato nella vita umana, 3 luglio CC 194 1 Noi siamo infatti, collaboratori di Dio; voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio. CC 194 2 1 Corinzi3:9 CC 194 3 Il Signor si rallegra nel vedere i Suoi seguaci che collaborano con Lui e che portano i frutti del loro lavoro. Come Cristo ha glorificato il Suo Padre portando frutti della sua missione, così anche i Suoi seguaci devono fare lo stesso. Gesù duce: Finora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa (Giovanni 16:24). Il Signore della provvidenza cammina ancora in mezzo a noi, anche se nel modo invisibile, anche se il Suo operato non è riconosciuto o capito. Il mondo nonostante la sua saggezza umana non conosce Dio. Il Signore desidera che attraverso gli esseri umani, la Sua gloria e non la gloria degli uomini, sia manifestata. È la Sua luce che brilla attraverso i Suoi messaggeri. CC 194 4 Provvidena e rivelazione di Dio collaborano insieme. Cristo attira i peccatori a se stesso con le corde d'amore, affinché essi possano diventare collaboratori di Dio, non in orgoglio e autosufficienza, ma in mitezza e umiltà. Quando i peccatori sono convertiti, Dio è glorificato davanti alle potenze del cielo e della terra. Queste anime convertite sono un esempio davanti al mondo e lo spettacolo davanti agli angeli. Voi siete i miei testimoni dice il Signore. (Isaia 43:10) Se guardate a me il vostro carattere sarà trasformato. Questa trasformazione sarà manifestata mediante la cristiana pazienza e l'amore. CC 194 5 Impartend agli altri l'amore e la tenerezza che Dio ha così abbondantemente elargito su di noi, noi siamo in grado di far risplendere la Sua luce. Ogni dono che abbiamo ricevuto, deve migliorare il nostro servizio per il Signore. A Lui non possiamo dare nulla che non sia già Suo, ma siamo in grado di aiutare i sofferenti che vivono attorno a noi. Possiamo sostenerli con nostro aiuto e allo stesso tempo parlare con loro del meraviglioso amore di Dio. CC 194 6 Cristo haidentificato i Suoi interessi con quelli del Suo popolo. Egli ha chiaramente affermato che possiamo collaborare con Lui nel soccorrere i sofferenti con parole d'incoraggiamento e di allegria, pronunciate a quelli malati che si trovano nella distretta. Dobbiamo avere nei loro confronti un'influenza positiva, correttiva, come il sale che conserva il nostro amore verso il Salvatore. In mezzo a una diabolica e impura generazione idolatra, dobbiamo rimanere puri e santi, dimostrando che la grazia di Cristo ha il potere di ristabilire nell'uomo la somiglianza divina. Dobbiamo esercitare un'influenza positiva su tutti loro in tutto il mondo. CC 194 7 Bible Ech, June 11, 1900 ------------------------Uniti in Cristo come Cristo è unito al Padre, 4 luglio CC 195 1 Io non soo più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dato, affinché siano uno come noi. CC 195 2 Giovanni 7:11 CC 195 3 Dove possamo trovare la purezza, la bontà e la santità? Come possiamo fare per difendersi dal nemico? Ve lo dirò io: Il Signore ha i Suoi collaboratori per mezzo dei quali Egli lavora. Tuttavia, ci possono essere più di una ventina di Giuda, un irascibile Pietro che in circostanze difficili tradisce il Signore; ci possono essere persone come Giovanni che Gesù amava, ma possono avere uno zelo che avrebbe distrutto la vita degli uomini chiamando il fuoco dal cielo su di loro per vendicare Cristo e le Verità. Invece, il grande Maestro continua a dare le istruzioni per correggere questi mali esistenti anche oggi, come lo fece ai tempi degli apostoli con esempio del messaggio alla chiesa di Laodicea. CC 195 4 Egli ci mstra che l'egoismo, l'orgoglio, l'incredulità e pregiudizi che portano alla resistenza della Verità e della vera luce, sono cose pericolose, perché conducono nelle tenebre, come accade alla nazione ebraica. Ogni anima deve cercare la risposta di Cristo attraverso la preghiera. Ogni anima dovrebbe pregare incessantemente, presentando le petizioni ed esortazioni per diventare uno con Cristo come Egli è Uno con il Padre. Invocate il Cristo con tutto il cuore come Egli invocò il Padre Suo: Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dato, affinché siano uno come noi... Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. (Giovanni 17: 11-15). . . . CC 195 5 La porta el cuore deve essere aperta allo Spirito Santo, perché solo Lui può santificare noi e la Verità. È fondamentale accettare la Verità perché essa è in Gesù, e perché ci guida verso la santificazione. La Tua Parola è la Verità dice l'apostolo Giovanni. (Giovanni 17:17) Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dato, affinché siano uno come noi-- pregava Gesù. (Giovanni 17:11) La preghiera di Cristo non concerne solo i Suoi discepoli, ma tutti quelli che credono in Cristo attraverso le parole dei Suoi discepoli, attraverso tutte le età fino alla fine del mondo. CC 195 6 Cominciano dai tempi dei primi discepoli, la chiesa di Cristo ha resistito attraverso tutti i secoli e le scene mutevoli fino a oggi... La Bibbia pone davanti a noi una chiesa che deve essere il nostro modello. Tutti i suoi membri devono essere uniti tra loro in Dio. Quando i credenti sono uniti in Cristo vivente, condividono la stessa Sua simpatia, tenerezza e amore. CC 195 7 Manuscrip 21, 1893 ------------------------Una perfetta unità porta al successo, 5 luglio CC 196 1 Siano tuti uno, come tu, o Padre, sei in me e io in te; siano anch'essi uno in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. CC 196 2 Giovanni 7:21 CC 196 3 Vi esortofratelli a cessare le critiche e maldicenze, e andare a Dio nella sincera preghiera, chiedendogli la guida agli smarriti. Perché i fratelli siano uniti, che studino il 17° capitolo di Giovanni al fine di imparare a pregare e come vivere la preghiera di Cristo. Egli è il nostro Consolatore, e desidera dimorare nei cuori di tutti quelli che lo amano. Le Sue parole saranno per loro come il pane della vita, e attraverso la forza ricevuta come un dono, essi saranno in grado di crescere all'immagine di Dio. Tra loro si creerà una perfetta fraternità cristiana, e si vedranno i frutti come il risultato di obbedienza alla verità. Facciamo della preghiera di Cristo la regola della nostra vita, affinché possiamo formare carattere mediante il quale testimonieremo la potenza della grazia di Dio. Smettiamo di fare i discorsi insignificanti, e prendiamo il tempo per lo studio diligente riguardo al significato della preghiera di Cristo. Dobbiamo pregare molto di più per l'unione e quindi vivere in modo che Dio possa rispondere alle nostre preghiere. La perfetta unione tra Cristo e il Padre deve essere l'esempio per noi, perché la perfetta unione tra fratelli porterà al successo l'opera di Dio. CC 196 4 Manuscrip 1, 1903 CC 196 5 Una perfeta comunione con Cristo e tra di noi è assolutamente necessaria per perfezionamento dei credenti. La presenza di Cristo per fede nel cuore del credente, sarà la sua forza. Essa lo porterà alla comunione con Dio. Io sono in loro e tu in me. (Giovanni 17:23) L'unione con Dio per mezzo di Cristo rende la chiesa perfetta. CC 196 6 Manuscrip 133 (senza data) CC 196 7 Colui chicerca di servire gli altri con l'abnegazione e spirito di sacrificio migliorerà il proprio carattere secondo il volere di Dio; sviluppa la saggezza, la vera pazienza, benevolenza e la compassione. Tale cristiano avrà il posto alla mensa del Signore. CC 196 8 Manuscrip 165, 1898 CC 196 9 Nulla puòperfezionare una perfetta fratellanza in chiesa come lo spirito cristiano di sopportazione. Satana può seminare discordie; ma solo Cristo può appianare gli elementi di disaccordo... Noi, come singoli membri di chiesa, se amiamo Gesù come noi stessi, allora nessuna forza ci allontanerà da Lui, nessuno distruggerà la nostra unità. I membri della chiesa uniti in Cristo, diventa una grande famiglia, e di conseguenza, questa famiglia cristiana testimonierà che Dio ha mandato il Suo Figlio nel mondo. Cristo ha detto: Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri» (Giovanni 13:35) CC 196 10 Letter 29 1889 ------------------------Preparati per incontrare tuo Dio, 6 luglio CC 197 1 Il giornodell'Eterno è vicino, è vicino e giunge in gran fretta. CC 197 2 Sofonia 114 CC 197 3 Invito tute le chiese per destarsi dal sonno. Dobbiamo lottare con i nemici invisibili senza sosta. È fondamentale rivestire l'armatura di Dio, affinché possiamo essere pronti per le battaglie quotidiane. CC 197 4 Desidero nvitare tutti quelli che hanno ricevuto la luce e la conoscenza, per continuare a pregare ardentemente, perché il Signore possa venirci in aiuto contro il nemico. Chi sono questi potenti nemici? Sono gli stessi che hanno ostacolato i messaggeri celesti di convincere il re di Persia di fare il lavoro ciò che avrebbe dovuto fare. Il nostro compito è annunciare la seconda venuta di Cristo, lo stesso annuncio che stava facendo Giovanni Battista, il precursore di Cristo. Dobbiamo gridare davanti al mondo: Urlate, perché il giorno dell'Eterno è vicino. (Isaia 13:6) Preparati o Israele a incontrare il tuo Dio. (Amos 4:12) Noi dobbiamo fare molto di più di quanto abbiamo fatto finora. Come accade tra i figli d'Israele, succede che anche in mezzo a noi, ci sono molti che stentano di obbedire alla chiamata di Dio andate avanti, perché hanno poca fede e poco spirito di abnegazione. CC 197 5 Nell'oper di Dio c'è molto lavoro per tutti quelli che hanno spirito di sacrificio. Abbiamo un solenne lavoro davanti a noi. Dio sta chiamando gli uomini e le donne che sono disposte a consacrarsi alla Sua opera. Abbiamo bisogno di uomini con solida esperienza nelle cose di Dio, che, quando incontrano difficoltà, non si arrendono ma vanno avanti dicendo: Non dobbiamo scoraggiarci, e andare avanti! Noi vogliamo uomini forti per continuare l'opera, che non tentano di distruggere ciò che gli altri hanno già fatto. Abbiamo bisogno di uomini e donne che desiderano a lavorare per Dio, aiutando quelli di cui cuore è stato spezzato. Noi non abbiamo bisogno di operai che sono stati sostenuti da coloro che sono stati a lungo in fede... ma abbiamo bisogno di coloro che non sono sopraffatti dall'egoismo, coloro che non si sentono autosufficienti. CC 197 6 Satana colaborerà sempre con quelli che sono disposti a tradire la Verità. Molti che sostengono di essere fedeli al sabato, in realtà sono dei traditori, e ostacolano l'opera criticando e accusando i loro fratelli. CC 197 7 Oh, quant di loro avrebbero potuto eseguire un lavoro nobile con abnegazione e con spirito di sacrificio, invece di dedicare il tempo alle cose senza importanza. Sono le persone cieche, incapaci di vedere lontano. Essi sono diventati ruscelli poco profondi, perché non conferiscono agli altri l'acqua della vita. CC 197 8 Manuscrip 173, 1898 ------------------------Ogni membro può essere utile, 7 luglio CC 198 1 Essendo soi collaboratori, vi esortiamo a non ricevere invano la grazia di Dio. CC 198 2 2 Corinzi6:1 CC 198 3 Tutti i nstri membri di chiesa dovrebbero sentire un profondo interesse sia per i doveri di casa propria sia per le missioni nel mondo. Ogni missionario, nel loro sacrificio di diffondere la Verità nei nuovi territori, riceve grandi benedizioni del Signore. Il denaro investito in quest'opera porterà molti frutti. I nuovi convertiti, rallegrandosi nella luce ricevuta dalla Parola di Dio, a loro volta porteranno la luce agli altri. CC 198 4 Il Signor sta chiamando il Suo popolo per diversi compiti nel lavoro missionario in tutto il mondo. I membri della chiesa devono evangelizzare i loro vicini di casa, gli amici, e tutti quelli che non hanno ancora ricevuto la luce della Verità. Coloro che s'impegnano nel lavoro missionario devono studiare costantemente la vita di Cristo e utilizzare tutte le loro capacità nel servire il Signore. I loro sforzi nell'opera, seguiti dall'istruzione del grande Maestro, saranno sinceri e disinteressasti. CC 198 5 Molti segaci del Signore, stanno portando l'opera mediante le pubblicazioni, diffondendo la Verità in luoghi dove non è stato mai proclamato il messaggio del terzo angelo. Il lavoro di un evangelista che è pervaso da Spirito di Dio, ha molte possibilità per presentare la Verità, nell'amore e semplicità, di casa in casa, e in armonia con istruzioni che Cristo ha dato ai suoi discepoli quando sono stati mandati per il loro primo viaggio missionario. Alla presentazione della verità biblica nella cerchia familiare, con canti di lode, e umili preghiere, oltre lo stesso Maestro divino, molti altri possono prendere parte. Io sono con voi tutti i giorni -- è la Sua promessa. Con la grazia della presenza costante di tale Aiutante, possiamo lavorare con fede, speranza e coraggio. CC 198 6 Dobbiamo pezzare la monotonia del nostro servizio per Dio. Ogni membro della chiesa dovrebbe impegnarsi in qualche servizio per il Signore. Coloro che sono fermi nella Verità, dovrebbero insegnarla tra i vicini, tenere incontri dando un cordiale benvenuto a molti altri. Che questi vostri incontri non siano privi di canti, preghiere e la lettura della Parola di Dio. CC 198 7 Gli altrimembri possono visitare la gente in casa loro parlando di semplici temi della verità biblica. Se ad alcuni non è possibile fare questo lavoro, non pensi di non fare nulla per aiutare l'opera. Questi membri possono incoraggiare tutti quelli che si recano per il servizio fuori di casa, oppure, possono contribuire sostenendo la causa con diversi mezzi. CC 198 8 Manuscrip 150, 1903 ------------------------Il perdono per i pentiti, 8 luglio CC 199 1 Perdonatee vi sarà perdonato CC 199 2 Luca 6:37 CC 199 3 Il Signor perdona tutti quelli che si pentono dei loro peccati, e si allontana da quelli che non si pentono. Tuttavia, Egli non si rifiuta di ascoltare la confessione di un pentito. Non abbandona mai un'anima che viene a Lui con pentimento e dolore. CC 199 4 I membri i chiesa che credono nella Parola di Dio, non guarderanno mai con indifferenza le anime che confessano il suo peccato e si umiliano. Il penitente deve essere rassicurato da altri fratelli. Cristo è venuto al mondo per perdonare tutti quelli che dicono: Mi pento! Mi dispiace per ciò che ho fatto. Quando un fratello dice: Il Signore mi ha perdonato, e tu? Allora, stringendo la sua mano rispose: Poiché il Signore ha perdonato me, anch'io ti perdono.. CC 199 5 Voi dunqu pregate in questa maniera: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volontà in terra come in cielo. Dacci oggi il nostro pane necessario. E perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri debitori. E non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno, perché tuo è il regno e la potenza e la gloria in eterno. Amen. (Matteo 6:9-13) CC 199 6 Quando ilnemico cerca di distruggere un'anima che sta chiedendo il perdono, non sono i membri della chiesa che debbano venire in suo soccorso? Nessun uomo è stato posto da Dio come un giudice degli altri. CC 199 7 Non giudiate, affinché non siate giudicati. (Matteo 7:1-3) Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano! (Matteo 7:14) CC 199 8 Poi Gesù,passando oltre, vide un uomo che sedeva al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, alzatosi, lo seguì. (Matteo 9:9) CC 199 9 E avvenneche, mentre Gesù era a tavola in casa, molti pubblicani e peccatori vennero e si misero a tavola con lui e con i suoi discepoli. I farisei, veduto ciò, dissero ai suoi discepoli: Perché il vostro Maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori? E Gesù, avendo sentito, disse loro: Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Or andate e imparate che cosa significa: Io voglio misericordia e non sacrificio. Perché io non sono venuto per chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori. (Matteo 9:10-13) CC 199 10 Che quest lezione possa entrare nel profondo del vostro cuore CC 199 11 Letter 19, 1905 ------------------------Svegliatevi, e prendetevi cura delle anime, 9 luglio CC 200 1 Bisogna ce io compia le opere di colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare.. CC 200 2 Giovanni :4 CC 200 3 Non ho ma sentito come ora la necessità di seguire il Signore e di fare la Sua volontà in ogni momento. È ora il momento di avanzare nel nostro lavoro verso l'eternità. Dobbiamo essere umili e fiduciosi. Dobbiamo fare uso dei nostri talenti che abbiamo ricevuto come dono di Dio. Abbiamo ricevuto grandi benedizioni e la preziosa luce dalla Parola di Dio, di conseguenza dobbiamo studiarla e far buon uso di questa luce. Viviamo in tempo di prova. Dio sta osservando in che modo stiamo usando le Sue benedizioni. Che cosa possiamo dire o fare per sensibilizzare la gente perché usi i loro talenti per l'onore e la gloria di Dio? Ciò di cui ha bisogno il mondo è la conversione delle anime. Migliaia e migliaia periscono senza conoscenza della Verità. A volte mi sento confusa quando vedo tutte queste terribili scene che accadono nel mondo. Vi esorto fratelli di pregare incessantemente affinché tutti i vostri poteri possano essere impiegati nel salvare le anime. Non abbiamo tempo di sonnecchiare. Dobbiamo destarci per renderci conto quante anime si trovano nel bisogno. CC 200 4 Riuscirano le nostre chiese a farlo? I rappresentanti di Cristo quali siamo, hanno il dovere di portar il giogo delle anime. Ogni nazione deve udire l'ultimo messaggio di misericordia. I nostri membri di chiesa, avendo ricevuto la Verità biblica, non devono sonnecchiare, ma essere pronti per un serio lavoro sotto la guida dello Spirito Santo; devono contribuire con le donazioni per l'opera. Il popolo di Dio sono i Suoi agenti, incaricati di proclamare la Verità in tutte le parti del mondo. CC 200 5 Cristo ciha insegnato a pregare: Venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà in terra come in cielo. (Matteo 6:10) Davanti a noi si sta aprendo la possibilità di raggiungere il costante progresso nel avanzamento. Come membri della Chiesa di Cristo, dobbiamo fare la Sua volontà sulla terra. Se tutti facessero agli altri ciò che ci aspettiamo che gli altri facessero a noi, avremmo visto molte conversioni nel mondo. Questo è un grande principio cristiano da seguire. Giorno dopo giorno stiamo salendo una scala che ci conduce al cielo. Ogni membro della chiesa deve impegnarsi in un servizio attivo per il Maestro. Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far nulla? -- chiede Gesù. (Matteo 20:6) Bisogna che lavoriamo nella vigna del Signore finché è giorno, perché la notte viene in cui nessuno può operare. Voi siete i miei testimoni -- dice il Signore. (Isaia 43:10) Possiamo comprendere questo? Nel nome di Gesù dobbiamo pregare affinché gli uomini si riconcilino con Dio... Se riconosceremo che Egli è il nostro Redentore, diventeremo uno con Lui e uno con il Padre. CC 200 6 Letter 79, 1907 ------------------------Benedetti membri di chiesa, benedicono gli altri, 10 luglio CC 201 1 Voi sieteil sale della terra CC 201 2 Matteo 5:3 CC 201 3 La chiesadi Dio riceve le benedizioni e i suoi membri a sua volta benedicono gli altri. La scelta del popolo di Dio non consisteva solo nel adottare come Suoi figli e figlie, ma che attraverso di loro Egli voleva trasmettere al mondo i benefici della luce divina. Il Signore ha scelto Abramo non solo come un amico, ma perché voleva servirsi di lui come Suo messaggero in mezzo al popolo. Egli doveva essere una luce in mezzo alle tenebre morale in cui si trovava il mondo. Ogni volta quando Dio benedice i Suoi figli attraverso la luce e la Verità, non solo perché essi possono ottenere il dono della vita eterna, ma perché coloro che li circondano possono anche essere spiritualmente illuminati. Voi siete il sale della terra -- dice Gesù. E quando Egli chiama il Suo popolo il sale, lo fa non solo per la loro conservazione, ma perché possono diventare i Suoi agenti di preservare gli altri. CC 201 4 La religine di Cristo non è una religione egoista. Non è da tenere sotto la chiave, ma, deve avere un'ascendente su ogni autentico cristiano al fine di illuminare coloro che si trovano nelle tenebre. La vita di ogni anima se è unita a un vero cristiano sarà una vita migliore. Noi, membri della chiesa di Cristo dobbiamo essere portatori della luce di Dio, la luce che riflette i raggi celesti agli altri. È per i meriti di Cristo che noi riceviamo tutte le benedizioni spirituali e temporali. La nostra salvezza dipende dalla nostra fede; dipende dalla nostra comunione con Cristo, e dall'amore che pratichiamo nella nostra vita. Nessuno di noi può portare la luce agli altri se noi stessi non siamo raggiunti dai raggi divini della Parola di Dio. Per diventare rappresentanti del nostro Signore, dobbiamo avere un carattere cristiano. CC 201 5 Non siamoin grado di fare nulla senza l'aiuto di Dio. Il Suo Spirito deve unirsi ai nostri sforzi, e se la benedizione di Dio ci assiste, diventeremo i Suoi canali di luce. Il Signore è disposto a dare a tutti noi un'esperienza, che, se migliorata, ci porterà in stretto rapporto con il Padre celeste, e ogni particella di egoismo sarà sradicata dalla nostra fallace natura. CC 201 6 Siamo giàdiventati le pietre viventi e lucenti nell'opera di Dio? Non avremo una religione genuina e propria, fintanto che non eserciteremo un'influenza dominante nei nostri affari. Dobbiamo praticare pietà; dobbiamo avere la grazia trasformante di Cristo nei nostri cuori. Per accogliere Gesù nei nostri cuori, dobbiamo liberarci del nostro IO. Per far conoscere i disegni del Signore agli altri, abbiamo bisogno dell'abbondante grazia per mantenerci umili, per pregare di continuo, per essere cortesi e teneri di cuore. CC 201 7 Signs of he Times, Feb. 3, 1890 ------------------------Fatte al vostro prossimo ciò che volete sia fatto anche a voi, 11 luglio CC 202 1 Renderò lro i luoghi intorno al mio colle una benedizione; farò scendere la pioggia a suo tempo, e saranno piogge di benedizione. CC 202 2 Ezechiele34:26 CC 202 3 Tutti queli che hanno a che fare con gli altri dovrebbero incaricarsi dei loro problemi come se fossero i propri. Come noi trattiamo gli altri, così il Signore tratterà noi. Come rispettiamo Cristo, nella stessa maniera dobbiamo rispettare il nostro prossimo, perché Egli è rappresentato nella persona dei Suoi fedeli. La Verità deve santificare l'anima, perfezionare ed elevare il carattere; dobbiamo fare di tutto per ottenere il marchio celeste. CC 202 4 Molti di oi sono in contatto con i credenti che hanno conosciuto la Verità presente e con quelli che non credono, per cui è importante che portiamo a loro la luce affinché diventino seguaci di Cristo. Abbiamo bisogno di ricevere la grazia abbondante per questi ultimi tempi di declino spirituale. Fatte il possibile affinché la vostra luce scenda sugli altri, affinché anche loro possano diventare operai del Signore. Dio vi ha dato preziosi privilegi e vantaggi nell'inviare la luce della Sua Verità, perché possiate condividere le vostre misericordie con gli altri. Intorno alle nostre case ci sono molti luoghi, dove possiamo parlare di Dio e delle Sue promesse. CC 202 5 Signs of he Times, Feb. 3, 1890 CC 202 6 Ogni crisiano ha opportunità di evangelizzare nel proprio quartiere, tuttavia quanti di noi perdono di vista gli interessi eterni perché sono stati assorbiti dai loro affari temporali. Gesù invece ci esorta dicendo: Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. (Matteo 6:33) CC 202 7 Possa la ostra vita eterna diventare il benessere del vostro prossimo. I vostri vicini hanno un'anima che può essere salvata o persa. Dio si aspetta da noi che facciamo ogni sforzo possibile per diffondere la Verità sacra a tutti quelli che ci sono vicini. Sia credenti, sia non credenti possano vedere in coloro che affermano di avere una conoscenza della Verità, la luce e la nobiltà di carattere nei loro rapporti con gli uomini. CC 202 8 Supponiam che la vostra luce risplende, e attraverso la vostra dedizione alla causa di Dio, solo pochi possono consacrarsi al Suo servizio; tuttavia, questi ultimi avranno ricevuto le benedizioni e opportunità per trasmettere la vostra influenza ai terzi che non potevano raggiungere. Il Signore dice: Renderò loro i luoghi intorno al mio colle una benedizione; farò scendere la pioggia a suo tempo, e saranno piogge di benedizione. CC 202 9 Ibid., Fe. 10, 1890 ------------------------Dio onora quelli che lo onorano, 12 luglio CC 203 1 Io onoro uelli che mi onorano. CC 203 2 1 Samuele2:30 CC 203 3 Tutti voisiete chiamati per portare la luce, per impiegare il tempo, il pensiero, il tatto per l'opera di Dio. Se fatte questo alla gloria di Dio, riceverete la Sua approvazione e il dono della vita eterna. Non cessate mai di pregare. Non permettete che nessuno rimanga lontano da Dio, che è la fonte della vostra forza. Quando vi alzate al mattino, unite la vostra famiglia in preghiera, come fece Abramo, e invitate il Signore nelle vostre vite. Se i vostri affari richiedono tutto il vostro impegno, ciò vuol dire che avete bisogno di prendere più tempo per pregare, per presentare le vostre richieste davanti al trono della grazia, per ricevere la protezione, aiuto, la misericordia e la Sua benedizione. CC 203 4 Non portae rancore a Dio perché vi chiede di dedicare a Lui un po' di tempo, e non fatte le preghiere formali, forzate, perché siete in corsa nelle vostre attività. Il Signore può fare molto per voi anche nel vostro lavoro, a condizione che lo chiedete. Egli può inviare i Suoi angeli per proteggervi da incidenti, da perdite di vite umane e beni. I privilegi che Dio ci concede ci portano la pace e la gioia, ma questo non vi scusa di interrompere la comunione con Lui, perché Egli è la fonte della vostra forza. Può Dio effondere il Suo Spirito nell'opera in cui si lavora con indifferenza? Egli non può darci le Sue benedizioni senza la nostra collaborazione. Egli dice: Io onoro quelli che mi onorano.. CC 203 5 È altrettnto essenziale per noi di pregare almeno tre volte al giorno come ha fatto Daniele. La preghiera è la vita dell'anima, il fondamento della crescita spirituale. Dobbiamo testimoniare questa Verità nella famiglia, nel lavoro e in qualsiasi posto ci troviamo. Quando avete i contati con i vostri fratelli nella chiesa, dite loro delle necessità di mantenere aperto il canale di comunicazione tra Dio e l'anima. Dite loro, che se troveranno il tempo e diponibilità del cuore di pregare, Dio avrà le risposte alle loro preghiere. Dite loro di non trascurare i loro doveri religiosi. Esortate i fratelli e pregate per loro. Se vogliamo ricevere, dobbiamo dare, se cerchiamo, troveremo, se bussiamo, ci sarà aperto. CC 203 6 Possono eserci pochi che fanno parte della riunione di preghiera, tuttavia sono abbastanza da rivendicare le preziose promesse di Dio. Il Padre, il Figlio, e gli angeli saranno presenti in mezzo a voi per vedere qual è la vostra fede, quali sono i vostri principi, e a base di ciò che vedono, vi sarà dato lo Spirito Santo. Dio ha ricche benedizioni in serbo per coloro chi porta non solo tutte le decime, ma chi trova il tempo e le forze al Suo servizio. CC 203 7 Signs of he Times, Feb. 10, 1890 ------------------------Il percorso verso una vita spirituale nella chiesa, 13 luglio CC 204 1 Non meravgliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo". CC 204 2 Giovanni :7 CC 204 3 Molto speso ci domandiamo: Perché non esiste più potere nella chiesa? Perché manchiamo di pietà? Perché i requisiti della Parola di Dio non sono rispettati; perché non Lo amiamo abbastanza, e il nostro prossimo come noi stessi. Tale situazione concerne tutta la terra. Da questi due comandamenti, dipendono tutta la legge e i profeti. Questi due requisiti devono essere rispettati in modo esplicito, affinché non ci sia discordia né nella chiesa né in famiglia. Molti lavorano nel modo superficiale. Forme esteriori prendono il posto nel lavoro interiore della grazia... La teoria può aver trasformato la mente, ma il tempio dell'anima non è stato purificato dai suoi idoli. CC 204 4 La vera cnvinzione del peccato sconvolge il cuore a causa della malvagità. La morte dell'Io elimina i difetti del carattere; e come dice l'apostolo Paolo le cose vecchie sono passate, tutte le cose sono diventate nuove. (2 Corinzi 5:17) Molti non sanno nulla di queste cose. Hanno impiantato la Verità nel loro cuore naturale, ma hanno condotto la vita come prima, manifestando i loro tratti infelici di carattere. Ciò che oggi è necessario, è la testimonianza dell'amore, delle labbra toccate con il fuoco dell'altare di Dio. Molti membri di chiesa non dimostrano di avere la sufficiente comunione con Dio, e che il loro ruolo è di vincere le anime dalle tenebre alla luce. Il risultato di un buon albero è il buon frutto. Il cuore di un cristiano deve essere toccato dallo Spirito di Dio. Lo stesso Spirito deve lavorare nei cuori di coloro che accettano la Verità, che osserva i comandamenti e che permettono che Egli crei in loro un cuore nuovo. Solo allora tali persone possono diventare facitori della Parola. Non meravigliarti, ha detto il grande Maestro a Nicodemo sorpreso; che devi nascere di nuovo. CC 204 5 La Bibbianon è studiata abbastanza come dovrebbe essere; non stiamo facendo di lei la regola della nostra vita. I suoi precetti devono essere scrupolosamente seguiti per evitare speculazioni o affari mondani, cose da cui siamo seriamente influenzati. Se ci lasciamo formare dalla Parola di Dio, al giorno dell'ultima prova saremo liberi dalle difficoltà e pericoli. La coscienza deve essere illuminata, e la vita santificata mediante la Verità. CC 204 6 Abbiamo bsogno degli uomini d'azione, rapidi, determinati, con la fede ferma, come una roccia, pronti a soddisfare qualsiasi emergenza. Perché siamo così deboli, perché ci sono tanti uomini fra noi irresponsabili? È perché non sono in comunione con Dio; perché il Signore non occupa i loro cuori, perché l'amore di Cristo non è rinnovato in loro. Nessun sentimento terreno è forte come l'amore di Cristo; nulla si può confrontare con esso. CC 204 7 Review an Herald, Aug. 28, 1878 ------------------------Dieci vergini rappresentano la chiesa, 14 luglio CC 205 1 E sulla mzzanotte si levò un grido: "Ecco, arriva lo sposo, uscitegli incontro!" CC 205 2 Matteo 256 CC 205 3 Cristo seeva con i discepoli sul monte degli Ulivi. Il sole era tramontato nascondendosi dietro le montagne e le ombre della sera iniziavano a ricoprire il cielo. Dinanzi a loro c'era una casa illuminata a festa. La luce, che si faceva breccia uscendo da ogni pertugio e la folla numerosa, che si era radunata intorno in trepidante attesa, faceva capire che si trattava di un matrimonio. CC 205 4 In molte egioni orientali le nozze si celebravano la sera. Lo sposo andava a prendere la sposa e la conduceva a casa sua. Accompagnati dalla luce delle fiaccole e delle torce, il corteo nuziale avanzava dalla casa del padre di lei alla dimora dello sposo, dove veniva preparato un banchetto per gli invitati. La scena che in quel momento si svolse davanti a Gesù e da cui prese spunto per il Suo insegnamento, riguardava, appunto, un gruppo di persone che si era radunato in attesa di potersi unire al corteo nuziale. CC 205 5 Raccontò i dieci ragazze vestite di bianco, in attesa proprio vicino alla casa di uno sposo. Ognuna con una lampada accesa e un vasetto di olio in mano aspettano con ansia l'arrivo dello sposo; ma lo sposo ritarda, e le ragazze, a un certo punto si addormentarono per la stanchezza. A mezzanotte risuona improvvisamente un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro. (Matteo 25:6) Svegliandosi di soprassalto, balzano in piedi e vedono avanzare il corteo nuziale illuminato dalle fiaccole e accompagnato da una bella musica. Distinguono già le voci dello sposo e della sposa. Le dieci vergini afferrano le lampade e cercano di ripristinare la luce; ma cinque di loro hanno dimenticato di riempire il vasetto di olio, e quindi si trovano impreparate. Per far fronte all'emergenza si rivolgono alle compagne più sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. (v.8) Ma le restanti cinque risposero: No, perché non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. (v. 9) CC 205 6 E mentre ueste vanno in giro per cercare di comprare altro olio, il corteo continua, passa oltre, e le lascia indietro. Le cinque ragazze che invece, hanno fornito le loro lampade, si uniscono alla folla ed entrano nella sala con il resto del seguito nuziale. La porta si chiude, quando finalmente arrivano le ritardatarie, ma sono respinte in modo veramente inaspettato. Il padrone, infatti, dice loro: Non vi conosco. (v.12) E così vengono lasciate fuori, nella strada deserta, nel buio della notte. CC 205 7 Cristo racontò ai discepoli la parabola delle dieci vergine mentre osservava una folla in attesa dello sposo. Questa parabola voleva illustrare l'esperienza della chiesa che si prepara al Suo ritorno. CC 205 8 Christ's bject Lessons, pp. 405,406 ------------------------Due categorie di persone, 15 luglio CC 206 1 La tua paola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero. CC 206 2 Salmo 119105 CC 206 3 I due grupi di ragazze rappresentano due categorie di persone che dicono di attendere il Signore. Si parla di vergini perché professano una fede pura. Le lampade rappresentano la Parola Di Dio, di cui il Salmista dice: La tua Parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero. L'olio è un simbolo dello Spirito Santo, come ben evidenzia una profezia di Zaccaria: L'angelo che parlava con me tornò e mi sveglio, come si sveglia un uomo dal sonno. Mi chiese: Che vedi? Io risposi: Ecco, vedo un candelabro tutto d'oro, che ha in cima un vaso, ed è munito delle sue sette lampade e di sette tubi per le lampade che stanno in cima; vicino al candelabro stanno due ulivi: l'una a destra del vaso e l'altra alla sua sinistra. Io ripresi a dire all'angelo che parlava con me: Che significano queste cose, mio Signore? L'angelo che parlava con me rispose: Non sai che cosa significano queste cose? Io dissi: No, mio Signore. Allora egli mi rispose: È questa la parola che il SIGNORE rivolge a Zorobabele - Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio, dice il SIGNORE degli eserciti. Da due ramoscelli d'ulivo, l'olio dorato scorreva attraverso i condotti d'oro fini al vaso del candelabro e di là nelle lampade d'oro che illuminavano il santuario. Così lo Spirito Santo si riversa dagli unti che vivono alla presenza di Dio, sugli uomini che si consacrano al Suo servizio. i "due unti" hanno il compito di trasmettere al popolo di Dio quelle grazie celeste che rende la Sua Parola una lampada al nostro piede e una luce sul nostro sentiero. Nella parabola delle dieci vergini tutte si alzano prontamente per andare incontro allo sposo. Tutte avevano la lampada e il vaso dell'olio. Inizialmente, quindi, sembra non esserci alcuna differenza, Così sarà per la chiesa immediatamente prima della seconda venuta di Gesù. Tutti conoscono la Sacra Scrittura, tutti hanno udito il messaggio del Suo imminente ritorno e tutti lo attendono fiduciosamente; ma, come nella parabola, anche oggi l'attesa si prolunga e mette alla prova la nostra fede. Quando finalmente echeggerà il grido Ecco lo sposo, uscitegli incontro, molti saranno impreparati. Non avranno olio con sé per alimentare la propria lampada. Mancherà loro l'influsso dello Spirito Santo. Senza lo Spirito Santo di Dio, tutta la conoscenza della Sua Parola non serve a nulla. La comprensione teorica della Verità, se non è accompagnata dallo Spirito, non può vivificare la mente né santificare il cuore. Possiamo anche conoscere a memoria i comandamenti e le promesse scritte nella Bibbi, ma se tale verità non penetra attraverso lo Spirito di Dio nell'intimità del cuore, inostro carattere non cambierà per niente. Senza il Suo aiuto non saremo in grado di distinguere la verità dall'errore, e cadremo facilmente nelle sottili e spregevoli tentazioni di Satana. Il carattere, certo, non si può trasmettere. Nessuno può credere al posto di un altro. Nessuno può ricevere lo Spirito in rappresentanza di un altro. Nessuno può trasferire agli altri quelle caratteristiche che sono il frutto dell'azione dello Spirito Santo: Se in mezzo a esso si trovasse Noè, Daniele, Giobbe, com'è vero che io vivo, dice il Signore, Dio, essi non salverebbero né figli né figlie; non salverebbero che se stessi, per la loro giustizia. (Ezechiele 14:29) CC 206 4 Christ's bject Lessons, pp. 406-412 ------------------------Le vergini sagge fanno risplendere la loro luce, 16 luglio CC 207 1 Le vergin avvedute, invece, insieme alle lampade, presero anche l'olio nei loro vasi. CC 207 2 Matteo 254 CC 207 3 Le sagge ergini della parabola avevano con sé anche delle riserve di olio per le loro lampade, e la loro fiamma poté così ardere per tutti il tempo dell'attesa. Quelle fiamme contribuivano ad accrescere lo splendore delle luci preparate per attendere lo sposo con tutti gli onori e rischiaravano la via che conduceva alla sua casa, luogo di festa. CC 207 4 È così ch i discepoli di Cristo dovrebbero brillare nelle tenebre del mondo. Tramite lo Spirito Santo, la parola di Dio agisce come una luce e una potenza che trasforma la vita di chi la riceve. Imprimendo nei cuori i principi della Parola, lo Spirito Santo sviluppa negli uomini le qualità divine. I suoi discepoli devono riflettere la luce della sua gloria, il suo carattere. È così che devono glorificare Dio e illuminare la via che conduce alla dimora dello Sposo, alla città di Dio, dove è pronto il banchetto per le nozze dell'Agnello. CC 207 5 Lo sposo rrivò a mezzanotte, l'ora più buia. Così anche Cristo ritornerà nel momento più tenebroso della storia di questa terra. I giorni di Noè e Lot illustrano in che condizioni si troverà il mondo prima dell'avvento del Figlio dell'uomo. Nella Bibbia è scritto che Satana agirà con ogni sorta di opere potenti e con ogni sorta d'inganno e d'iniquità. (2 Tessalonicesi 2:9,10) La sua azione è palese e, nel rapido dilagare delle sue tenebre, si può riscontrare nei numerosi errori nelle eresie e nelle molteplici delusioni che caratterizzano questi ultimi tempi. Con i suoi inganni, Satana non sta raccogliendo a sé solo i malvagi, ma anche le chiese che professano il nome di Gesù Cristo. Questa grave apostasia genererà fitte tenebre come quelle della mezzanotte, e impenetrabili come un sacco nero di cilicio. Per il popolo di Dio sarà una notte di prova, di lacrime e di persecuzioni per amore della verità; ma sarà proprio nell'ora più buia che la luce di Dio brillerà incontrastata. CC 207 6 Dio dissesplenda la luce fra le tenebre (2 Corinzi 4:6). La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque . E Dio disse: Sia la luce, e la luce fu. (Genesi 1:2,3) Dio pronuncerà queste stesse parole nella notte delle tenebre spirituali: Sia la luce. Al Suo popolo Egli dice: Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te. (Isaia 60:1) Infatti, leggiamo ancora, le tenebre coprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su dite sorge il SIGNORE e la sua gloria appare du di te. (v. 2) CC 207 7 Christ's bject Lessons, pp. 414, 415 ------------------------La gloria del Signore rivelata sull'umanità, 17 luglio CC 208 1 Se camminamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. CC 208 2 1 Giovann 1:7 CC 208 3 Cristo no chiede ai suoi seguaci di sforzarsi di brillare. Piuttosto dice: lasciate che la vostra luce brilli da sola. Se abbiamo accettato la grazia di Dio, la luce sarà in noi. Rimuovendo gli ostacoli, la gloria del Signore si manifesterà in modo naturale! La luce splenderà e dissolverà le tenebre. Noi non possiamo risplendere se non nel campo della nostra influenza. CC 208 4 La rivelaione della sua gloria in forme umane ha avvicinato così tanto il cielo all'uomo che è possibile scorgere la bellezza del santuario divino in chiunque ha accettato Gesù come proprio Salvatore. Gli uomini saranno affascinati dalla gloria di Cristo che dimora nei cuori sinceri ed eleveranno un concerto di lodi e ringraziamenti a Colui chi per primo ha elargito ogni bene. CC 208 5 Cristo riorna con potenza e grande gloria. Tornerà con la potenza della sua gloria e con quella del Padre. Tutti i santi angeli lo accompagneranno. E mentre il mondo intero sarà sprofondato nel buio, ci sarà luce nelle dimore dei santi. Saranno loro a scorgere i primi evidenti raggi della sua seconda venuta. Il suo splendore irradierà una luce nitida e pura. Chi lo avrà servito lo adorerà come suo Redentore. Mentre i malvagi fuggiranno dalla Sua presenza, i redenti si rallegreranno grandemente. Giobbe, come anticipando in visione il momento del secondo avvento di Cristo, scriveva: Lo contempleranno i miei occhi, non quelli d'un altro. (Giobbe 19:27) Per i Suoi fedeli, Cristo sarà stato un compagno di vita e un amico di famiglia. Essi hanno vissuto in stretto contatto e in costante comunione con lui. Su di loro si è levata la gloria dell'Eterno. In loro si è riflessa la luce della conoscenza della gloria di Dio nella figura di suo figlio Cristo Gesù. Allora saranno felici nello splendore del Re dei re. Saranno preparati a godere della comunione celeste, avendo il cielo nei loro cuori. A testa alta, illuminati dai raggi del Sole di giustizia e felici per la redenzione imminente andranno incontro allo Sposo esclamando: Ecco, questo è il nostro Dio; in lui abbiamo sperato, ed Egli ci ha salvati. (Isaia 25:9) CC 208 6 Poi udii ome la voce di una gran folla e come il fragore di grandi acque e come il rombo di forti tuoni, che diceva: Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l'Onnipotente, ha stabilito il suo regno. Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell'Agnello e la sua sposa si è preparata. Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi. E l'angelo mi disse: Scrivi! Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello. (Apocalisse 19:6-9) Poi aggiunse: Queste sono le parole veritiere di Dio. Egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e chi è con lui, sono chiamati, eletti e fedeli. (Apocalisse 17:149 CC 208 7 Christ's bject Lessons, pp. 414, 415 ------------------------Riflettere la Luce del Sole della giustizia, 18 luglio CC 209 1 Di questecose noi gli siamo testimoni, come pure lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che gli ubbidiscono.. CC 209 2 Atti 5:32 CC 209 3 Dio vuoleche ogni membro di chiesa rimanga fedele alle proprie responsabilità, di creare un'atmosfera celeste sulla sua anima, raccogliendo continuamente i raggi di Sole di Giustizia per spargerle sulle anime che si trovano attorno a lui. CC 209 4 Come Criso rappresentava Padre, così noi rappresentiamo Cristo. Dobbiamo fare di tutto per attirare le anime a Gesù, dobbiamo parlare dell'Agnello del Calvario che toglie il peccato del mondo. Cristo, non nasconde i peccati con la Sua giustizia, ma li elimina, e imputa la Sua propria giustizia. Quando il peccato è stato eliminato, subentra la giustizia di Cristo, e la gloria del Signore è sopra su di voi. Cristo ha influenza su di noi; e invece di fare centro di noi stessi, Cristo diventerà il nostro centro. CC 209 5 Non dobbimo mai dimenticare che Cristo ha pagato il prezzo con il Suo sangue per la redenzione di tutti; e questo ci permette di catturare i raggi luminosi della Sua giustizia. Non dobbiamo mai guardare al futuro, pensando che un giorno saremo santi; è ora dobbiamo santificarci per mezzo della Verità…Gesù dice: Voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all'estremità della terra. (Atti 1:8) Dobbiamo chiedere l'intervento dello Spirito Santo... Lo Spirito di Dio è il Consolatore che Cristo ha promesso di mandare ai Suoi discepoli dopo la Sua dipartita. CC 209 6 Smettiamoquindi di guardare a noi stessi e guardiamo piuttosto a Colui dal quale proviene ogni virtù. Nessuno può cambiare se stesso, dobbiamo venire a Gesù così come siamo, ed Egli ci purificherà da ogni macchia, e ci manderà il Suo Consolatore. Per fede dobbiamo afferrare la Sua promessa, perché Egli ha detto: anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. (Isaia 1:18) CC 209 7 Dobbiamo ssere testimoni di Cristo, e riflettere la luce sugli altri, la stessa luce che Egli riflette su di noi. Dobbiamo diventare i Suoi fedeli sodati che marciano sotto la bandiera insanguinata del Principe Emanuele. Il Capitano della nostra salvezza conosce il piano della battaglia, e con il Suo aiuto noi usciremo più che vincitori. CC 209 8 Signs of he Times, April 4, 1892 ------------------------Lo scopo di Cristo è la santificazione della chiesa, 19 luglio CC 210 1 Per quest ragione, io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesù Cristo, dal quale prende nome ogni famiglia nei cieli e sulla terra, perché vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere fortificati con potenza per mezzo del suo Spirito nell'uomo interiore. CC 210 2 Efesini 314-16 CC 210 3 Cristo dihiara: Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. (Matteo 28:18) Questo potere illimitato diventa il nostro privilegio di rivendicarlo. La Gloria di Dio è il carattere di Cristo. Mentre Mosè era sul monte, intercedeva presso Dio, dicendo: Deh, fammi vedere la tua gloria! E il Signore risponde: Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il nome dell'Eterno davanti a te. Farò grazia a chi farò grazia e avrò pietà di chi avrò pietà. (Esodo 33:18) CC 210 4 La Gloriadi Dio -- ossia il Suo carattere -- fu rivelato: E l'Eterno passò davanti a lui e gridò: L'Eterno, l'Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in benignità e fedeltà, che usa misericordia a migliaia, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito. (Esodo 34:6,7) Questo carattere è stato rivelato attraverso la vita di Cristo. Lui solo, con Suo esempio può condannare il peccato nella carne. Egli ha preso su di se ogni peccato umano. Egli non cessò mai a guardare al carattere del Padre, e non solo; lo rivelò al mondo. Cristo desidera che i Suoi seguaci rivelino nella loro vita il carattere di Cristo. CC 210 5 Oggi, è acora il Suo proposito che la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile. (Efesini 5:27) Nessun dono è più grande del carattere che Egli ha rivelato, e che Cristo può chiedere al Padre di concedere a coloro che credono in Lui. Quale pienezza di grazia che ogni seguace di Cristo ha il privilegio di ricevere. CC 210 6 Dio collaora con coloro che rappresentano correttamente il Suo carattere attraverso la Sua volontà. Chi è santificato in questa vita è ricco di ogni opera buona. Colui che ha la mente di Cristo non diventa mai stanco di fare il bene. Egli non si aspetta di ricevere omaggi in questa vita; ma attende giusto riconoscimento da parte della Maestà del cielo. CC 210 7 Quanto vorei che apprezzassimo pienamente l'onore che Cristo ci conferisce! Accettando il Suo giogo e i Suoi insegnamenti, diventiamo come Lui in misericordia, umiltà, e in fragranza di carattere; se siamo uniti a Lui, attribuiamo lode, onore e gloria a Dio come suprema. CC 210 8 Signs of he Times, Sept. 3, 1902 ------------------------Essere ricolmi di intelligenza spirituale, 20 luglio CC 211 1 Cristo abti nei vostri cuori per mezzo della fede, affinché, radicati e fondati nell'amore, possiate comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza, e conoscere l'amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza, affinché siate ripieni di tutta la pienezza di Dio. CC 211 2 Efesini 317-19 CC 211 3 Paolo, nela lettera ai Colossesi, indica le ricche benedizioni accordate ai figli di Dio: non cessiamo di pregare per voi, e di domandare che siate ripieni della profonda conoscenza della volontà di Dio in ogni sapienza e intelligenza spiritual, affinché camminate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; essendo fortificati in ogni forza secondo la Potenza della Sua Gloria, onde possiate essere in tutto pazienti e longanimi. (1:9-11) Ai fratelli di Efeso egli esprime il desiderio che essi giungano a comprendere la portata dei privilegi cristiani e schiude davanti a loro, con il linguaggio più comprensibile, le meraviglie della Potenza e della conoscenza che essi possono e avere come figli e figlie dell'Altissimo. Era loro previlegio di essere fortificati mediante lo Spirito Suo, nell'uomo interiore -- di essere -- radicati e fondati nell'amore, di abbracciare con tutti i santi qual sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo, e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza. La preghiera dell'apostolo Paolo tocca il suo apice quando egli aggiunge: affinché giungiate ad essere ripieni di tutta la pienezza di Dio. (Efesini 3:16-19) Questo è il livello che possiamo raggiungere attraverso la fede nelle promesse del nostro Padre celeste quando adempiamo la Sua volontà. Per I meriti di Cristo, abbiamo accesso al trono della Potenza infinita. Colui che non ha risparmiato il Suo proprio Figlio, ma l'ha dato per tutti noi, come non ci donerà Egli anche tutte le cose con Lui? (Romani 8:32) CC 211 4 Il Padre a dato al Figlio il Suo Spirito senza riserve e noi possiamo essere partecipi della sua pienezza. Gesù disse: Se vuoi dunque, che siete malvagio, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo domandano. (Luca 11:13) Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io lo farò… Chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrezza sia completa. Il Padre ha dato al Figlio il Suo Spirito senza riserve e noi possiamo essere partecipi della sua pienezza. Gesù disse: Se vuoi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni dono ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro chi glielo domanda. (Luca 11:13) Se chiederete qualcosa nel mio nome, io lo farò. (Giovanni 14:14) Per mezzo di Gesù I figli di Adamo diventano figli di Dio. Poiché è colui chi santifica e quelli che sono santificati, provengono tutti da uno; per la qual ragione egli non si vergogna di chiamarli fratelli. (Ebrei 2:11) Questi sono i frutti della conversione e della santificazione prescritti dalla Bibbia. S'individuano raramente perché I grandi principi di giustizia espresso dalla legge di Dio sono considerati con troppa leggerezza dal mondo Cristiano. Raramente si nota quell'opera profonda e duratura dello Spirito di Dio, tipica dei risvegli del passato. CC 211 5 The GreatControversy, pp. 476-478 ------------------------Potenza dello Spirito Santo negli ultimi tempi, 21 luglio CC 212 1 Lo Spirit Santo in quello stesso momento v'insegnerà ciò che dovrete dire.. CC 212 2 Luca 12:1 CC 212 3 Noi, non obbiamo sminuire la Verità, la stessa che ci ha separato dal mondo e che ha fatto di noi ciò che siamo, e perché ci ha colmato d'interessi eterni. Riguardo alle scene che si stanno verificando, Dio ci ha dato la Luce, di conseguenza il nostro compito è di proclamarla al mondo. La vita di Cristo nell'anima, è il principio d'amore impartito dallo Spirito Santo, ed Egli renderà le nostre parole feconde. L'amore di Cristo è la forza e la potenza di ogni messaggio di Dio che mai l'uomo abbia pronunciato. CC 212 4 Giorno doo giorno ci stiamo avvicinando all'eternità attraverso le prove. Dobbiamo pregare come mai prima, affinché lo Spirito Santo riversi l'influenza santificatrice su di noi, collaboratori e seguaci di Cristo. Abbiamo bisogno di collirio spirituale per scorgere i disegni del nemico, e come sentinelle fedeli del Signore denunciare il pericolo. Abbiamo bisogno di ricevere la potenza dall'alto per comprendere i grandi temi del cristianesimo e dei loro principi di vasta portata. CC 212 5 Coloro ch sono sotto l'influsso dello Spirito Santo, devono lavorare con calma e fermezza, devono essere privi di stravaganze sia in pensieri sia nelle azioni. In mezzo alla confusione di dottrine illusorie, lo Spirito di Dio sarà una guida e uno scudo per chi non ha resistito alle prove della verità, mettendo a tacere ogni altra voce tranne quella che proviene da Lui. CC 212 6 Stiamo viendo negli ultimi giorni, in cui molti accettano inganni del nemico, scartando la Verità celeste. Il Signore terrà responsabili sia i ministri sia le persone che hanno ricevuto la luce. Egli ci invita a lavorare diligentemente nel raccogliere le gemme di Verità bibliche per istruire la gente. Gli operai del Signore devono far risplendere la loro bellezza spirituale nel buio morale del mondo; e questo non può essere realizzato senza l'aiuto dello Spirito Santo. Quando siamo ripieni con lo Spirito di Dio, riceviamo potenza infinita. CC 212 7 Nulla di iò che viene da Dio, deve essere perduto. Il Salvatore del mondo invia i suoi messaggeri per dissipare l'oscurità e l'errore. L'opera dello Spirito è incommensurabilmente grande. È da questa fonte che scende la potenza e l'efficienza sugli operai di Dio. CC 212 8 Gospel Wokers, pp. 288,289 ------------------------La forza trasformatrice dello Spirito Santo, 22 luglio CC 213 1 Dio che v manda il suo Spirito Santo CC 213 2 1 Tessaloicesi 4:8 CC 213 3 Quando lapotenza dello Spirito Santo è apprezzata e sentita nel cuore, l'Io verrà alla superficie molto meno, e il sentimento di fratellanza umana sarà molto di più marcata. È importante che ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo, affinché mediante il nostro lavoro altre anime possano essere salvate dalla perdizione. CC 213 4 Se un'ania non è realmente convertita, con grande facilità può passare da una dottrina all'altra. Le parole come vi darò un cuore nuovo, non avrà per lei alcun significato. Accettando nuove teorie e unendosi a una chiesa, non si rinnova la vita di nessuno, anche se la chiesa alla quale si unisce è considerata il vero fondamento. Diventare membro di una chiesa non significa essere convertito. Firmare l'appartenenza e il credo di una chiesa, non da alcun valore alla persona se la sua vita non ha subito un vero cambiamento. CC 213 5 Questo tea è una cosa molto seria, e il suo significato deve essere pienamente compreso. Molti membri possono frequentare la chiesa, possono far parte dell'opera di Dio eseguendo gli obblighi regolarmente, e tuttavia non essere convertiti. Al momento in cui la Verità è accettata nel cuore, e nella coscienza, ha conquistato l'anima con i suoi principi puri. Essa è colmata dalla presenza dello Spirito Santo e la Sua forza trasformatrice agisce sul suo carattere. CC 213 6 Per mezzodella grande Verità di Dio e intervento dello Spirito Santo, abbiamo il privilegio di diventare canali della luce vivente. Possiamo avvicinarci al propiziatorio; possiamo vedere l'arca della promessa; e se ci inginocchiamo con il cuore contrito per cercare il regno dei cieli, da lì viene la ricompensa. Solo allora il nostro messaggio di salvezza diventa potente. Le nostre suppliche devono essere fatte nel modo molto serio, perché sentiamo il grande bisogno di aiuto. La Verità deve essere espressa mediante il carattere e la vita che conduciamo, e le nostre labbra devono essere toccate con il carbone dell'altare di Dio. CC 213 7 Quando qusta esperienza diventa nostra, le nostre anime saranno elevate. Il nostro cuore sarà liberato dall'egoismo e riempito con lode e gratitudine a Dio. Le nostre labbra magnificheranno il Signore, il Dio di ogni grazia. Egli rivelerà la Sua potenza attraverso di noi, rendendoci taglienti falci nel campo di raccolta. Dio ci chiama di testimoniare la Sua presenza vivente. CC 213 8 Review an Herald, Feb. 14, 1899 ------------------------Vera religione necessaria nella chiesa di oggi, 23 luglio CC 214 1 Questi uoini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza. CC 214 2 Atti 16:1 CC 214 3 Oggi, nela nostra chiesa abbiamo bisogno di una vera religione. Il Signore desidera che testimoniamo la nuova nascita, e i principi della Verità. Solo così si può ottenere la vita eterna nel regno di gloria. CC 214 4 Se il poplo di Dio avesse rinnegato se stesso, migliaia di anime si sarebbero aggiunte per seguire Gesù. Ciò di cui abbiamo bisogno è la santificazione quotidiana mediante lo Spirito Santo. Abbiamo bisogno di uomini di preghiera, gli uomini che hanno abbandonato l'Io CC 214 5 Ciò che c serve... è di vivere secondo i principi viventi di Verità presente. Il nemico ci segue con i suoi sofismi per minare la nostra fede. Vi ricordate quando l'apostolo Paolo insegnava in un certo luogo, e una donna gridò: Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza. Questa donna era posseduta da uno spirito nemico, facendo guadagnare ai suoi maestri molto denaro. La sua influenza aveva contribuito a rafforzare l'idolatria. Ma Paolo, infastidito, si voltò e disse allo spirito: «Io ti comando nel nome di Gesù Cristo di uscire da lei». E lo spirito uscì in quell'istante. (Atti 16:18) CC 214 6 A questo unto voi direte che essa ha parlato bene di Paolo, allora perché l'ha rimproverato? In verità era Satana che parlava per mezzo della donna, sperando di confondere la verità che Paolo stava proclamando. CC 214 7 Lo stessopericolo esiste anche oggi. Il nemico sta cercando di confondere la gente attraverso i Suoi seguaci e che gli stessi dovrebbero pregare incessantemente in ginocchio davanti a Dio, per ricevere la comprensione delle Scritture, per resistere alle influenze maligne che riempiono il mondo. Dio desidera che questi sofismi maligni possano essere estirpati da ogni cuore. Egli desidera che il male, e ogni cattiveria, siano condannate. Se non lo facciamo, dovremo subire le conseguenze... Dio vuole che lo preghiamo di darci la luce, di accompagnarci dovunque andiamo. CC 214 8 Il nemicotenterà sempre di minare la vostra fede. Io prego il Signore affinché i vostri occhi possano essere unti con il collirio celeste, affinché possiate discernere ciò che è vero e ciò che è errore. Abbiamo bisogno di rivestire le vesti bianche di giustizia di Cristo. Abbiamo bisogno di camminare e parlare con Dio. CC 214 9 Manuscrip 66, 1905 ------------------------Seguaci di Cristo uniti saldamente a Lui, 24 luglio CC 215 1 Per amoredi Sion io non tacerò... finché la sua giustizia non spunti come l'aurora e la sua salvezza come una fiaccola ardente. CC 215 2 Isaia 62: CC 215 3 Il Signor invita i Suoi operai in questa epoca perversa, di testimoniare la sana spiritualità... Egli vuole che la nostra influenza sia utilizzata per far conoscere Cristo. È necessario chiamare le cose con il loro nome, e difendere la Verità in quanto essa è in Gesù. È necessario, quindi, che ogni anima la cui vita è nascosta con Cristo in Dio si faccia avanti e combatte per la fede una volta trasmessa ai santi. La Verità deve essere difesa e il regno di Dio deve avanzare come se Cristo in persona fosse su questa terra. CC 215 4 Se lo Spiito Santo controlla le menti dei nostri membri di chiesa, si potrà vedere il suo stendardo più elevato sia nel ministero sia nella spiritualità. I membri della chiesa saranno rinvigoriti dall'influenza dello Spirito di Dio, al fine di rivelare il loro Maestro mediante parole e nei fatti. Essi incoraggeranno i fratelli alla collaborazione nell'opera attraverso l'unità nella chiesa. La testimonianza che Dio ha mandato il Suo Figlio a morire per la redenzione dei peccatori, sarà portata al mondo. La Verità divina sarà maggiormente esultata; e quando essa apparirà come una lampada, potremo capirla molto meglio. La Verità che portiamo al mondo non è invenzione di un essere umano; essa proviene da Dio. CC 215 5 Ogni seguce di Cristo dovrebbe testimoniare l'amore per Cristo e per il prossimo, dovrebbe riflettere la luce e le benedizioni a tutti quelli che si trovano ancora nelle tenebre; dovrebbe confortare coloro chi si trovano nelle difficoltà, dovrebbe addolcire il loro pellegrinaggio anziché porgerli il fiele. Tutti noi dobbiamo aumentare la conoscenza della Verità, dando lode e gloria a Colui chi è Uno con il Padre. Dobbiamo chiedere con più serietà di ricevere l'unzione celeste. Dobbiamo cercare di crescere nel puro cristianesimo per ottenere un giorno il posto nelle corti celeste accanto a Gesù Cristo. CC 215 6 Ecco, arrva lo sposo, uscitegli incontro! (Matteo 25:6) Non perdete tempo nella ricerca di una perfetta unità tra i fratelli. Non perdete tempo durante la vostra salita. Durante il nostro pellegrinaggio, dobbiamo aspettarci inevitabilmente di incontrare le difficoltà e le prove; tuttavia non dobbiamo disperarci, perché Gesù dice: fatevi coraggio, io ho vinto il mondo. Cristo è il nostro Capitano, è la nostra salvezza. (Giovanni 16:33) CC 215 7 Pacific Uion Recorder, Dec. 17. 1903 ------------------------Il potere è la conseguenza della lode a Dio, 25 luglio CC 216 1 Allora qulli che temevano l'Eterno si sono parlati l'uno all'altro. L'Eterno è stato attento ed ha ascoltato, e un libro di ricordo è stato scritto davanti a lui per quelli che temono l'Eterno e onorano il suo nome. CC 216 2 Malachia :16 CC 216 3 A ogni crstiano è concesso di raccogliere i raggi di luce eterna dal trono di gloria e di riflettere questi raggi non solo sulle strade, ma sui sentieri di coloro con i quali sono in stretto contatto. Portando parole di speranza e d'incoraggiamento, egli può guidarli sul sentiero verso il cielo e verso la gloria. Egli può insegnarli a cercare la Verità eterna, le ricchezze e l'eredità immortali, che sono al di sopra di tutte le cose terrene. CC 216 4 Rallegratvi del continuo nel Signore (Filippesi4:4) dice l'Apostolo, lo ripeto ancora rallegratevi? Ovunque andiamo, dobbiamo portare un clima di speranza cristiana e allegria; poi quelli che sono in Cristo, potranno vedere la loro religione svilupparsi, e i non credenti vedranno la sincerità della nostra fede. Abbiamo bisogno di vedere che la distanza dal cielo sta diminuendo, che la luce e la gioia stanno avvolgendo sempre di più la terra. Abbiamo bisogno di credere nella pienezza della beata speranza. Se siamo costantemente 'colmi di speranza', saremo in grado di parlare parole d'incoraggiamento a coloro che incontriamo. CC 216 5 Uniti pur ai non credenti dobbiamo glorificare Dio; dobbiamo dimostrare davanti a loro la nostra gratitudine a Dio e gioia. Come cristiani, siamo esortati a non abbandonare la nostra comune adunanza, e di consolare gli altri. In questi incontri, tenuti ogni settimana, dobbiamo aggiungere bontà e misericordia di Dio, Colui che ci libera dal peccato. In ogni momento dobbiamo testimoniare con nostro carattere o a parole, che servire il Signore è una cosa buona. In questo modo proclamiamo che la legge del Signore è perfetta, essa ristora l'anima. (Salmo 19:7) CC 216 6 Le nostrepreghiere durante le riunioni devono essere d'aiuto e d'incoraggiamento. Parlare di Dio e del Suo amore durante le riunioni, può diventare un'esperienza positiva. Se parleremo più di Gesù e meno di noi stessi, ci accorgeremo della Sua presenza. Se Gesù dimora in noi, possiamo vivere in pace, con fede, e coraggio. Raccontando le nostre vittoriose esperienze ai nostri incontri, diamo una testimonianza del nostro Salvatore. Questi preziosi riconoscimenti mediante la lode, e la grazia, se supportate da una vita cristiana, avranno un potere irresistibile su chi lavora per la salvezza delle anime. CC 216 7 Southern atchman, March 7, 1905 ------------------------Parola profetica più ferma, 26 luglio CC 217 1 Noi non v abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signor nostro Gesù Cristo CC 217 2 2 Pietro :16 CC 217 3 L'apostol era ben qualificato a parlare dei propositi di Dio per la razza umana, poiché, durante il ministero terreno di Cristo aveva visto e udito molte cose concernenti il regno di Dio. Non è coll'andar dietro le favole artificiosamente composte -- egli rammentò ai credenti -- che vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signor Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. Poiché egli ricevette da Dio Padre onore e la gloria quando giunse a lui quella voce dalla magnifica gloria "Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi son compiaciuto". E noi stessi udimmo quella voce che veniva dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo. (2 Pietro 1:16-18) CC 217 4 Per quant convincente fosse il fondamento della speranza cristiana, ne esisteva un altro ancora più convincente nella testimonianza della profezia; per mezzo di quest'ultimo elemento la fede di ogni credente poteva essere confermata e stabilita una volta per tutte. CC 217 5 Abbiamo pre la parola profetica, più ferma -- dichiarò Pietro -- alla quale fatte bene di prestare attenzione, come a una lampada splendente in un luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori; sapendo prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura procede da vedute particolari; poiché non è dalla volontà dell'uomo che venne mai alcuna profezia, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo. (2 Pietro 1:19-21) CC 217 6 Mentre esltava la ferma parola profetica come una sicura guida in tempi di pericolo, l'apostolo avvertì solennemente la chiesa del pericolo della falsa profezia: ben presto sarebbero sorti dei 'falsi dottori' che avrebbero diffuso delle eresie, fino a rinnegare il Signore. (2 Pietro 2:1) L'apostolo paragonò questi falsi insegnanti, sorti nella chiesa e reputati veraci da molti fratelli nelle fede, fonti senz'acqua, e nuvole sospinte dal turbine a loro è riservata la caligine delle tenebre. (2 Pietro 2:17) La loro condizione ultima diventa peggiore della prima -- egli dichiarò; perché meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuta, voltar le spalle al santo comandamento che era loro stato dato. (2 Pietro 2:20,21) CC 217 7 Non tutticomunque, saranno ingannati dalle astuzie di Satana. Quando la fine di tutte le cose terrene si approssimerà, ci saranno dei fedeli che saranno capaci di discernere i segni dei tempi. Mentre un grande numero di credenti professanti rinnegheranno con le loro opere la propria fede, ci sarà un rimanente che sarà fedele sino alla fine. CC 217 8 The Acts f the Apostles, pp. 534-536 ------------------------Amore di Cristo rimpiazza il male, 27 luglio CC 218 1 Chi ama i proprio fratello, dimora nella luce e non vi è niente in lui che lo faccia cadere. CC 218 2 1 Giovann 2:10 CC 218 3 I discepoi si rallegrarono nella soave comunione con i santi... Ben presto si notò un cambiamento. I credenti iniziarono a cercare i difetti degli altri; il loro animo fu condizionato da una critica malevola che finì per allontanarli dal Salvatore. Essi divennero più rigidi circa le cerimonie esteriori e più scrupolosi nella teoria che nella pratica della fede. Presi da questo spirito di condanna, finirono per trascurare i loro propri errori. Non praticarono più l'amore fraterno che Cristo aveva ordinato e, peggio ancora, non si resero conto della loro perdita. Non compresero che la felicità e la gioia stavano uscendo dalla loro vita e che avendo escluso l'amore di Dio dai loro cuori avrebbero ben presto camminato nelle tenebre. CC 218 4 Rendendos conto che l'amore fraterno stava scomparendo nella chiesa, Giovanni né enfatizzò la necessità. Le sue lettere alla chiesa si richiamano costantemente a questo pensiero. Diletti, amiamoci gli uni gli altri -- egli scrive -- perché l'amore è da Dio, e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio.. CC 218 5 Non è l'oposizione del mondo che più minaccia la chiesa di Cristo. È il male alimentato nei cuori dei credenti che genera i loro più seri disastri e che, senza dubbio, ritardano il progresso dell'opera di Dio.Chiunque nutra sentimenti d'invidia, sospetto, critica e malignità, danneggia la propria vita spirituale. La migliore prova del fatto che Dio ha mandato Suo Figlio nel mondo sta nell'armonia e nell'unione esistente fra gli uomini di diversa estrazione sociale che formano la Sua chiesa. ?E il privilegio dei seguaci di Cristo dare questa testimonianza. Ma per fare questo essi devono sottomettersi al suo comandamento. I loro caratteri devono riflettere il Suo carattere, la loro volontà deve essere conforme al Suo volere. CC 218 6 Io vi do n nuovo comandamento -- disse Cristo -- che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Che meravigliosa affermazione; ma quanto poco è praticata! Oggi la chiesa di Dio è tristemente priva, per quanto riguarda l'amore fraterno. Ci sono molti che professano di amare il Salvatore e non si amano l'un l'altro. I miscredenti stanno osservando per vedere se la fede di coloro che si dicono cristiani, esercita un influsso santificante nella loro vita... I cristiani sono tutti membri di una stessa famiglia, tutti figli dello stesso Padre celeste e con la stessa beata speranza d'immortalità. Il legame che li lega dovrebbe essere affettuoso e profondo. CC 218 7 The Acts f the Apostles, pp. 547-550 ------------------------Gesù, la pietra angolare della chiesa, 28 luglio CC 219 1 Ecco io pngo in Sion una pietra angolare, eletta, preziosa, e chi crede in essa non sarà affatto svergognato.. CC 219 2 1 Pietro :6 CC 219 3 Gli apostli edificarono la chiesa di Dio sul fondamento che Cristo stesso aveva posto. Nelle Scritture la fondazione della chiesa è spesso illustrata con l'edificazione di un tempio. Zaccaria parla di cristo affermando che Egli è il Germoglio che avrebbe edificato il tempio di Dio. E aggiunge che i gentili parteciperanno a quest'opera. Quelli che sono lontano verranno a lavoreranno alla costruzione del tempio dell'Eterno. (Zaccaria 6:12,15) E Isaia dichiara: I figli dello straniero ricostruiranno le tue mura. (Isaia 60:10) CC 219 4 Gli apostli lavorarono nella cava del mondo ebraico e del mondo Gentile, estraendo le pietre che erano necessarie per costruire questo edificio sul vero fondamento. Nella sua lettera ai credenti di Efeso, paolo dice: Voi dunque non siete più né forestieri né avventizi; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio, essendo stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, sul quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel signore. E in Lui voi pure entrate a far parte dell'edificio, che ha da servire di dimora a Dio per lo Spirito. (Efesini 2:19-22) CC 219 5 Gli apostli costruirono sul vero fondamento: LA ROCCA ETERNA. Vi portarono le pietre che avevano estratto dal mondo. I costruttori ebbero molte difficoltà. La loro opera fu resa estremamente difficile dall'opposizione dei nemici di Cristo. Essi dovettero combattere il bigottismo, il pregiudizio e l'odio di quelli che stavano costruendo su un falso fondamento. Molti di coloro che contribuì all'edificazione della chiesa operarono come i costruttori delle mura nei giorni di Nehemia, dei quali è scritto: Quelli che costruivano le mura e quelli che portavano o caricavano pesi, con una mano lavoravano e con l'atra tenevano la loro arma. (Nehemia 4:17) CC 219 6 Re e govenatori, sacerdoti e capi cercarono di distruggere il tempio di Dio; ma nonostante l'imprigionamento, la tortura e la morte uomini fedeli portarono avanti il lavoro; e la struttura crebbe in tutto il suo splendore. A volte gli operai furono quasi sopraffatti dalla superstizione che li circondava. Spesso furono esposti alla violenza dei loro oppositori. Ciononostante proseguirono la loro opera con incrollabile fede e indomabile coraggio. Uno dopo l'altro i principali costruttori caddero sotto la crudele mano nemica. Stefano fu lapidato, Giacomo fu ucciso con la spada, Paolo fu decapitato, Pietro fu crocefisso e Giovanni fu esiliato. Tuttavia la chiesa crebbe. Nuovi operai occuparono il posto di quelli caduti e la costruzione dell'edificio non conobbe interruzione. In questo modo fu innalzato il tempio della chiesa di Dio. CC 219 7 The Acts f the Apostles, pp. 595-597 ------------------------Costruzione del tempio di Dio va avanti, 29 luglio CC 220 1 Voi dunqu non siete più forestieri né ospiti ma, concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio, edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare. CC 220 2 Efesini 219,20 CC 220 3 Il nemicodella giustizia non lasciò nulla d'intentato nei suoi sforzi per impedire l'opera assegnata ai costruttori del Signore; ma Dio non si è lasciato senza testimonianza. (Atti 14:17) Egli fece sorgere uomini che abilmente difesero la fede data ai santi. La storia ci informa della forza d'animo e dell'eroismo di questi uomini. Molti, come gli apostoli, caddero ai loro posti, ma la costruzione del tempio proseguì continuamente. Gli operai furono uccisi, ma l'opera avanzò. CC 220 4 I valdesi John Wycliff, Huss e Savonarola, Lutero e Zwingli, Cranmer, Latimer e Knox, gli ugonotti, John e Charles Wasley, e tanti altri costruirono su un fondamento che sarebbe durato per l'eternità. La chiesa c'è costruita anche grazie all'opera di coloro che in seguito si sono nobilmente impegnati in favore della diffusione della Parola di Dio: il loro servizio nelle terre pagane ha preparato la via per la proclamazione dell'ultimo messaggio. CC 220 5 Duranze isecoli che sono trascorsi dai giorni degli apostoli, la costruzione del tempio di Dio non è mai cessata. Noi, guardando attraverso e secoli passati, possiamo vedere le pietre viventi che lo compongono brillare come dei raggi di luce che vincono l'oscurità dell'errore e della superstizione. Questi preziosi gioielli brilleranno per l'eternità con crescente splendore, testimoniando della potenza della Verità. La luce di queste pietre ben lavorate rivelerà il grande contrasto esistente tra la luce e le tenebre, tra il valore della Verità e l'ignominia dell'errore. CC 220 6 Paolo e gi altri apostoli, come tutti i giusti che hanno vissuto da allora in poi, hanno svolto la loro parte nell'edificazione del tempio; ma la struttura non è ancora completa. Noi che viviamo in quest'epoca abbiamo un lavoro da compiere, una parte da svolgere nella Sua opera. Noi dobbiamo porre sul fondamento che resisterà alla prova del fuoco, oro, argento e pietre preziose scolpite nella struttura di un palazzo. (Salmo 144:12) Alcune parole di avvertimento e d'incoraggiamento sono rivolte da Paolo a coloro che danno il loro contributo al edificazione del sacro edificio: Se l'opera che uno ha edificata sul fondamento sussiste, ei ne riceverà ricompensa; se l'opera sua sarà arsa, ei ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo, però come attraverso il fuoco. (1 Corinzi 3:14,15) IL cristiano che presenta fedelmente la parola della vita, guidando uomini e donne nella via della santità e della pace, sta costruendo su un fondamento inattaccabile, e nel regno di Dio sarà onorato come un saggio costruttore. CC 220 7 The Acts f the Apostles, pp. 598, 599 ------------------------La chiesa trionferà contro ogni ostacolo, 30 luglio CC 221 1 Essi poi e ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l'accompagnavano. Amen! CC 221 2 Marco 16:0 CC 221 3 Come Gesùmandò i Suoi discepoli, così oggi Egli manda i membri della Sua chiesa. Egli dà a questi ultimi la stessa potenza che aveva dato ai primi discepoli. Se essi faranno di Dio la loro forza, otterranno la Sua collaborazione, e la loro opera non sarà vana. Bisogna comprendere che la missione nella quale sono impegnati è stata voluta da Dio. Egli disse a Geremia: Non dire...Sono un fanciullo poiché tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò, e dirai tutto quello che io ti comanderò. Non li temere, perché io sono con te per liberarti, dice l'Eterno. Poi l'Eterno stese la mano e mi toccò la bocca; e l'Eterno disse: Ecco io ho messo le mie parole nella tua bocca. (Geremia 1:7-9) Il Signore ci ordina di andare e annunciare le parole che ci dà, sentendo il suo santo tocco sulle nostre labbra. CC 221 4 Cristo hadato alla chiesa una sacra responsabilità. Ogni suo membro dovrebbe essere uno strumento attraverso il quale il Signore può comunicare al mondo i tesori della sua grazia e delle sue inscrutabili ricchezze. Non c'è nulla che il salvatore desideri tanto quanto degli agenti che rappresentino al mondo il suo Spirito e il suo carattere. Il mondo ha bisogno di conoscere, attraverso l'uomo, l'amore del Salvatore. Tutto il cielo è in attesa di uomini e donne mediante i quali Dio può rivelare la potenza del cristianesimo. CC 221 5 La chiesaè lo strumento di Dio per la proclamazione della Verità ed è abilitata dalla sua potenza a compiere un'opera speciale. L'eccellenza della grazia divina dimorerà in lei, se sarà fedele ai suoi comandamenti. Se sarà fedele al Suo patto di alleanza, se onorerà l'Iddio d'Israele, non ci sarà forza che le potrà resistere. Lo zelo per Dio e per la Sua causa spronò i discepoli a dare testimonianza al Vangelo con grande potenza. Non dovrebbe un simile ardore infuocare i nostri cuori con la determinazione di proclamare la storia della salvezza per mezzo di Cristo crocefisso? Ogni cristiano ha il privilegio, non solo di aspettare, ma anche di affrettare il ritorno del Salvatore. Quando la chiesa si rivestirà della giustizia di Cristo, abbandonando tutti i compromessi con il mondo, vedrà sorgere l'alba di un glorioso giorno. La promessa che Dio ha fatto sussisterà per sempre. Egli la adornerà di uno splendore eterno ed essa diventerà fonte di gioia per molte generazioni. CC 221 6 Quando ilmessaggio di Dio incontra opposizione, Egli interviene in suo favore, affinché possa esercitare un più grande influsso. Investito con l'energia divina, esso si farà strada tra le più solide barriere e trionferà su ogni ostacolo. CC 221 7 The Acts f the Apostles, pp. 599-601 ------------------------La chiesa non fallirà mai, 31 luglio CC 222 1 In quel gorno avverrà che il residuo d'Israele e gli scampati della casa di Giacobbe non si appoggeranno più su chi li colpiva, ma si appoggeranno in verità sull'Eterno, il Santo d'Israele. Un residuo, il residuo di Giacobbe, tornerà al Dio potente. CC 222 2 Isaia 10:0,21 CC 222 3 In una dele mie visioni mi è stato fatto vedere due eserciti in un terribile conflitto. Uno di questi eserciti portava le insegne del mondo; l'altro portava una bandiera insanguinata del Principe Emmanuele. Molti hanno abbandonato il sentiero del Signore per seguire il nemico. Un angelo che volava in mezzo al cielo distribuiva lo stendarlo di Gesù nelle mani della gente, mentre una potente voce gridava: Venite voi tutti che siete fedeli ai comandamenti di Dio e alla testimonianza di Cristo; uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo, ed io vi accoglierò. (2 Corinzi 6:17) CC 222 4 La battagia infuriava. La vittoria si alternava tra gli uni e gli altri. Ora i soldati dalla parte della croce erano come un ammalato che viene meno, (Isaia 10:18) ma il loro apparente ritiro era per guadagnare una posizione più vantaggiosa. Si sentirono le grida di gioia. Un canto di lode riecheggiava, e le voci degli angeli si elevarono quando i soldati di Cristo avevano piantato la loro bandiera sui muri delle fortezze che fino a poco prima erano del nemico. Il Capitano della nostra salvezza riordinava la battaglia, inviando i Suoi soldati. Il Suo potere era ben visibile; Egli incoraggiava alla battaglia che stava per avere inizio. Egli ha insegnato a questi soldati come procedere nella giustizia, paso dopo passo, fino alla vittoria. E la vittoria fu totale. L'esercito portava la bandiera con la scritta: I comandamenti di Dio e la fede in Gesù hanno trionfato. CC 222 5 Testimonis, vol. 8, p. 41 CC 222 6 Ci sono dfferenti credo, che contano migliaia e migliaia di adepti, ma c'è solo una religione che ha l'approvazione di Dio. Vi è la religione umana e la religione di Dio. Dobbiamo quindi radicare le nostre anime alla Rocca Eterna. CC 222 7 Satana oprerà i suoi miracoli per ingannare a stabilirà il suo potere al di sopra di tutti gli altri. Può succedere che la chiesa stia per cadere, ma non cadrà. Lei rimarrà in piedi, mentre i peccatori che ci sono in Sion saranno vagliati, mentre la paglia sarà separata dal prezioso grano. Questa sarà una terribile prova, ciononostante dovrà avvenire. Nessuno, se non chi ha vinto mediante il sangue dell'Agnello e la Parola della loro testimonianza, saranno annoverati con i leali e i fedeli, con quelli che non hanno né macchia né ruga di peccato, con coloro in cui non è stato trovato inganno nelle loro bocche. Dobbiamo spogliarci della nostra giustizia e vestirci della giustizia di Cristo. CC 222 8 Selected essages, book 2, pp. 379, 380 ------------------------Misericordia di Cristo elargita a tutti, 1 agosto CC 223 1 Beati i msericordiosi, perché essi otterranno misericordia. CC 223 2 Matteo 5: CC 223 3 Gesù diss: Beati i misericordiosi, perché essi otterranno misericordia. Mai prima c'è stato tanto bisogno di misericordia di Cristo come in questi ultimi tempi. In mezzo a noi c'è tanta povertà, afflizione e dolore. Coloro che hanno acquisito le ricchezze, perché hanno accettato i talenti come dono di Dio; ma questi talenti avrebbero dovuto servire innanzitutto per alleviare le condizioni di coloro chi vive nella povertà. Il Signore ha elargito questi doni e tutti quelli che hanno la possibilità di portare la luce a tutti, senza distinzione; giusti e ingiusti, secondo i loro bisogni. I campi missionari sono stati preparati e benedetti da Dio, per sostenere le necessità dei poveri. CC 223 4 Il Signor ha predisposto che i poveri siano sempre con noi, in modo che Egli possa toccare il cuore umano con la misericordia e amore durante costante opera a favore dei bisognosi. Ciascuno di noi deve coltivare la tenerezza e la compassione di Cristo. Come Egli non ha mai abbandonato i sofferenti, gli afflitti e i bisognosi, così dobbiamo fare anche noi. CC 223 5 Signs of he Times, June 13, 1892. CC 223 6 Molti si amentano perché nel mondo c'è tanta sofferenza; ma non è Dio il fattore di questa situazione. Anzi, Egli non desidera questo per nessuno. Egli non ha mai voluto che gli uni vivano nell'abbondanza e lusso, mentre gli altri, specialmente i bambini, muoiono di fame. Il Signore è un Dio di benevolenza. CC 223 7 Testimonis, vol.6, p. 273 CC 223 8 Se gli uoini volessero fare il loro dovere come fedeli amministratori dei beni, dono del nostro Signore, non ci sarebbe né sofferenza né fame; non ci sarebbe povertà e nudità. L'infedeltà degli uomini determina la sofferenza in cui l'umanità è immersa. Il Signore mette alla prova gli uomini, dando loro una grande varietà di cose buone, così come mise alla prova il giovane ricco nella parabola. Coloro che hanno superato il test sulla terra, che è stato trovato fedele, che ha obbedito alla volontà di Dio testimoniando la misericordia, usando i mezzi per l'avanzamento del Suo regno, udiranno dalle labbra del Maestro: Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore". (Matteo 25:23) CC 223 9 Review an Herald, June 26, 1894 ------------------------Gesù, amico di ogni essere umano, 2 agosto CC 224 1 Ecco, io engo per fare, o Dio, la tua volontà. CC 224 2 Ebrei 10: CC 224 3 La dignit di Cristo era di un ordine superiore alla dignità dei sacerdoti e governanti. Come essere divino, si distingueva da tutti i fasti mondani. Ai ranghi di società non concedeva alcun valore. Egli è sceso dal Suo alto commando per dare agli esseri umani la possibilità di diventare figli di Dio. Il rango terreno per Lui aveva un valore minimo. Egli avrebbe potuto portare con sé diecimila angeli come sostegno nella sua missione di redenzione. CC 224 4 Cristo viitò le case dei ricchi, i tribunali, e altri luoghi dove insegnava ai personaggi di alte posizioni, e ovunque si trovasse, la sua casa di Nazareth è stata disprezzata. Già dal principio fino all'ultimo giorno di Sua vita, ha vissuto nell'umiltà, semplicità e povertà. Con il Suo atteggiamento semplice, e nello stesso tempo dignitoso, attirava le persone perché lo ascoltassero. Nessun insegnante ha mai ricevuto tali onori come Cristo Gesù. Era conosciuto come l'amico dei pubblicani e dei peccatori. Si è mescolato con tutte le classi, e in mezzo a tutti ha seminato la Verità. Sia al mercato sia nella sinagoga ha proclamato Suo messaggio. Ha dato sostegno sia fisico sia spirituale ai sofferenti di ogni tipo e classe. Il Suo unico desiderio consisteva nel dare a tutti i bisognosi, sia sostegno spirituale sia fisico. Egli era amico di ogni essere umano. Non è forse venuto tra di noi per portare la vita e luce a tutti quelli che l'avrebbero ricevuto? Non si è forse impegnato di dara possibilità a chiunque lo volesse di diventare il figlio di Dio? Egli non si è risparmiato nella Sua missione. CC 224 5 Avendo visuto facendo del bene, (Atti 10:38) è divenuta Sua l'esperienza di tutti i giorni della Sua vita sulla terra. Una vita così poteva essere sostenuta solo in un modo: da dipendenza da Dio e comunione con Lui. Se gli uomini non dimorano all'ombra dell'Onnipotente, non possono diventare persone nobili, la loro fede non può aumentare, non possono avere la comunione con Lui, e l'opera di tutta la loro vita può essere rovinata. Mentre la vita di Gesù è stata una vita di costante fiducia, sostenuta da comunione ininterrotta con il Padre. Il suo servizio sia per il cielo sia sulla terra non cessò mai. Come uomo Egli pregò di continuo davanti al trono celeste affinché l'umanità potesse essere collegata con la divinità. CC 224 6 Cristo, aendo ricevuto la Vita da Dio, ha potuto impartirla agli uomini. CC 224 7 Signs of he Times, June 7, 1905 ------------------------Chi è il mio prossimo?, 3 agosto CC 225 1 Quale dunue di questi tre ti pare sia stato il prossimo di colui che cadde nelle mani dei ladroni? E quello disse: Colui chi usò misericordia verso di lui. Gesù allora gli disse: «Va' e fa' lo stesso anche tu". CC 225 2 Luca 10:3,37 CC 225 3 Ogni essee umano ha bisogno della solidarietà dell'altro. Tutti viviamo accanto al nostro prossimo. La sofferenza non risparmia nessuno, nemmeno il nostro prossimo; ma quando siamo venuti alla conoscenza dei loro desideri o problemi, il nostro dovere è di venirli in aiuto. CC 225 4 Testimonis, vol. 4, p. 226,227 CC 225 5 Chi ama Do, ama pure i suoi simili, e li guarda con tenera compassione perché essi sono creature di Dio. Quando lo Spirito di Dio prende possesso del cuore di una persona, lo induce a venire in aiuto di chi soffre, anziché di provocarla. Gesù, nella Sua parabola, mostra l'indifferenza sia del sacerdote sia del levita verso il loro prossimo. Un samaritano, quando incontrò lo sfortunato, si commosse è reagì secondo la legge di Dio. Egli ci ha dato la testimonianza come bisogna agire in simili casi. Allora Cristo chiese... quale di questi tre viaggiatori si comportò come prossimo di colui che s'imbatté nei ladri? Il samaritano, che era uno di un popolo odiato, non passò oltre e si prese cura del suo fratello nel bisogno. Ha trattato il suo prossimo come avrebbe desiderato di essere trattato se si trovasse in una condizione simile. CC 225 6 Questa paabola ci insegna qual è il nostro dovere verso il prossimo. Dobbiamo prendersi cura di tutti i casi di sofferenza; di diventare agenti di Dio per alleviare le sofferenze altrui secondo le nostre capacità. Dobbiamo essere, infatti, collaboratori di Dio. Ci sono alcuni che manifestano grande affetto per i parenti, loro amici e altri loro favoriti, tuttavia non riescono a essere gentili e premurosi verso gli altri che hanno bisogno di tenerezza, di gentilezza e amore. CC 225 7 E noi, doandiamoci seriamente chi è il nostro prossimo? I nostri vicini non devono essere per forza i nostri soci, o amici, o quelli che appartengono alla nostra chiesa, o quelli che pensano come noi. I nostri simili fanno parte d'intera famiglia umana. Dobbiamo fare del bene a tutti gli uomini, e in particolare a quelli che fanno parte della famiglia in fede. Dobbiamo dare al mondo la testimonianza di ciò che significa agire secondo la legge di Dio. CC 225 8 Review an Herald, Jan.1, 1895. CC 225 9 Visitate vostri vicini, rifrancateli disinteressatamente e con amore. Simpatizzate con loro, e pregate per loro. Seguite l'esempio di Gesù, sfruttando al meglio i privilegi che Dio vi elargisce. CC 225 10 Ibid., Mach 13, 1888 ------------------------Seguire vero lavoro missionario medico, 4 agosto CC 226 1 Gesù diss ai suoi discepoli: «Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. . CC 226 2 Matteo 1624 CC 226 3 Coloro ch lavorano come Cristo, Il Grande Medico missionario, deve avere una mente spirituale. Purtroppo, non tutti che stanno facendo servizio medico missionario, esaltano Dio e la Sua Verità. Non tutti si sottopongono all'influsso dello Spirito Santo. Io prego per ricevere la saggezza e la potenza di Dio di presentare a voi ciò che costituisce il lavoro missionario in materia della salute. Questo è un grande e importante ramo del nostro lavoro. CC 226 4 Molti, putroppo hanno perso di vista l'importanza del lavoro medico missionario e dei suoi principi nobilitanti. Quale lingua è in grado di esprimere l'amore di Dio per la famiglia umana, come quella espressa da Suo Figlio Unigenito per la nostra redenzione! L'Innocente ha sopportato il castigo al posto del colpevole. Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque creda in lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16) CC 226 5 La definiione di un vero missionario espressa da Cristo è seguente: Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. (Matteo 16:24) Seguire Cristo, come indica il versetto, non è una finzione. Gesù si aspetta che i suoi discepoli seguono le Sue orme, sopportando le stesse cose che ha sopportato Lui, soffrendo ciò che ha sofferto Lui. Egli vuole vedere i Suoi seguaci lavorare con lo spirito di sacrificio. Chi riceve Cristo come personale Salvatore, scegliendo di essere partecipe della sua sofferenza, di vivere la sua vita di abnegazione, di sopportare la vergogna per amor Suo, capirà che cosa vuol dire essere un vero medico missionario. CC 226 6 Quando tuti i nostri missionari medici accetteranno di vivere la nuova vita in Cristo, quando prenderanno la Sua Parola come guida, allora avranno una comprensione molto più chiara di ciò che significa il lavoro medico missionario. Questo lavoro avrà per loro un significato più profondo quando obbediranno alla legge divina, scritta sulle tavole col dito di Dio, tra cui il comandamento del Sabato, riguardo al quale Cristo stesso ha parlato per mezzo di Mosè ai figli d'Israele. CC 226 7 Sono stat incaricata di dirvi: SEGUITE IL VOSTRO CAPO! Egli è la Via, la Verità e la Vita. Egli è il vostro esempio. Agli occhi di Gesù Cristo, su tutti i servitori sanitari -- missionari, poggia la responsabilità di mantenere in vita il servizio disinteressato. Essi devono tenere sempre lo sguardo fisso su di Lui. CC 226 8 Pacific Jnior Recorder, Dec. 17, 1903 ------------------------Il mondo ha bisogno la rivelazione di Cristo, 5 agosto CC 227 1 Siate irrprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la parola della vita. CC 227 2 Filippesi2:15 CC 227 3 La violena è come un'epidemia inarrestabile, davanti alla quale i credenti più attenti rimangono spaventati. Non ci sono parole adeguate per descrivere la corruzione dilagante. Ogni giorno ci troviamo davanti a nuove denunce di contese politiche, inganni e frodi, si registrano episodi di violenza e illegalità, indifferenza per le sofferenze, distruzione brutale di vite umane, si nota lo svilupparsi di forme di pazzia, omicidi e suicidi. Chi può negare che le forze diaboliche sono all'opera fra gli uomini per distruggere e confondere la mente, contaminare e distruggere il corpo? CC 227 4 Mentre ilmondo è invaso dal male, il Vangelo spesso viene presentato in modo inadeguato e non ha un influsso rilevante sulla coscienza e nella vita degli uomini. Ovunque vi sono cuori che vorrebbero colmare il loro vuoti, anime che vorrebbero contare su una forza che permetta loro di dominare il peccato, una forza che li liberi dal male e assicuri loro la salute e pace. Molti fra chi ha sperimentato la potenza della Parola di Dio hanno vissuto in un contesto in cui il Signore era ignorato e quindi desiderano profondamente la presenza divina. CC 227 5 Oggi gli omini hanno la stessa esigenza di quelli di duemila anni fa: la rivelazione del Cristo. È necessaria una grande opera di riforma e soltanto tramite la grazia del Cristo può essere compiuta restaurazione fisica, mentale e spirituale. CC 227 6 The Minisry of Healing, pp. 142, 143 CC 227 7 A tutti qelli che beneficiano della Sua grazia il Signore affida un compito in favore del prossimo. Ognuno di noi deve accettare questo incarico dicendo: Eccomi, manda me! (Isaia 6:8) È una responsabilità che coinvolge tutti: il missionario, il medico, l'infermiere; ogni cristiano: dal commerciante all'agricoltore, dal professionista all'operaio. È nostro dovere annunciare agli uomini il messaggio del Vangelo della salvezza. Ogni attività in cui ci impegnammo deve essere un mezzo per raggiungere questo fine. CC 227 8 Tutti devno potenziare le loro risorse fisiche e mentali, affinarle lavorando per il Signore là dove Egli li chiamerà. La stessa grazia che il Cristo concesse a Paolo e Apollo, arricchendoli dei più nobili doni spirituali sarà offerta anche oggi ai fedeli missionari cristiani. Il Signore desidera che i Suoi figli possano disporre dell'intelligenza e della conoscenza necessarie per rivelare al mondo la sua gloria con chiarezza e potenza tali che nessuno possa fraintenderla. CC 227 9 Ibid., pp 148 ------------------------Seguire Gesù con abnegazione, 6 agosto CC 228 1 (Cristo) vuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini. CC 228 2 Filippesi2:7 CC 228 3 Quanti soo coloro che accettano Cristo e tuttavia vivono una vita cristiana fintanto che le circostanze non cambiano! E proprio in questi momenti che Gesù li mette alla prova per vedere se saranno saggi amministratori; tuttavia non riescono ha sopportare questo test. Usano i loro beni per auto gratificarsi anziché per provvedere il nutrimento agli affamati e per vestire i nudi. Nel bisogno e disagio, i figli di Dio cercano soccorso presso Dio. Molti stanno morendo per mancanza di mezzi di sussistenza. CC 228 4 Il mondo eve essere avvertito, e Dio affida proprio a noi il compito di predicare la Verità. Se necessario, dobbiamo essere disposti a perdere la nostra vita essendo al servizio di Dio. Abbiamo un grande lavoro da fare in questo breve tempo che ci è rimasto... Tutti quelli che sono finalmente diventati vincitori, sono stati rivestiti di giustizia di Cristo. Entrare nella crociata contro Satana, tenendo alta la bandiera insanguinata della croce di Cristo: è il dovere di ogni cristiano. CC 228 5 La cosa pù difficile da predicare e da praticare è l'abnegazione. Il peccatore avido, evita di fare del bene e usa il proprio denaro per scopi egoistici. In questi casi è impossibile ottenere il favore di Dio e rimanere in comunione con il Salvatore; e allo stesso tempo essere indifferenti agli interessi dei suoi simili che non conoscono Cristo e che si perdono nei loro peccati. CC 228 6 Cristo ciha lasciato un meraviglioso esempio di spirito di sacrificio. Egli rinnegò la Sua alta posizione per servire il Suo prossimo. Ad ogni passo si sacrificò per gli altri. Nessuno dei seguaci è in grado di comprendere questo grande sacrificio, perché nessuno ha mai occupato la posizione che Cristo occupò prima di venire sulla terra. Egli è stato Comandante delle schiere celesti, prima di abbandonare il trono per venire cui e soffrire per i peccatori. Era ricco, ma per amor nostro si è fatto povero, affinché per mezzo della Sua povertà potessimo diventare ricchi. Poiché Egli ci ha amato, ha messo da parte la Sua gloria e ha preso su di se la forma del servo. Ha sacrificato la Sua vita per noi. E noi, cosa facciamo per Lui? CC 228 7 Se lo segiamo con la stessa abnegazione, se prendiamo la Sua croce, allora possiamo testimoniare la Sua vita e il Suo carattere. All'altare di sacrificio, incontriamo Dio e riceviamo da Lui una fiaccola celeste la quale ci aiuta a incontrarlo. CC 228 8 Review an Herald, Jan.1, 1907 ------------------------L'amore di Dio ci permette di impartire la luce, 7 agosto CC 229 1 Se provvei ai bisogni dell'affamato e sazi l'anima afflitta, allora la tua luce sorgerà nelle tenebre e la tua oscurità sarà come il mezzogiorno CC 229 2 Isaia 58:0 CC 229 3 Quanta soferenza e quanta miseria ci sono nel mondo e intorno a noi. Ovunque volgiamo lo sguardo, ci sono persone bisognose e in difficoltà; tutti noi siamo chiamati ad alleviare gli affanni della loro vita e ad alleggerire il carico delle loro difficoltà. Un aiuto materiale e concreto è molto più efficace di tanti discorsi e sermoni. Bisogna dare da mangiare agli affamati, vestire gli indigenti e ospitare i senzatetto. Anzi, siamo chiamati a fare anche molto di più. Solo l'amore di Cristo può soddisfare i bisogni dell'anima; ma se egli dimora in noi, anche i nostri cuori traboccheranno, di riflesso, di quella capacità di Dio di simpatizzare con la vita degli altri. Solo così potranno aprire le sorgenti dell'amore cristiano... Dio non ci chiama a offrire solo i nostri doni ai diseredati, ma a farlo anche con un atteggiamento cordiale e allegro, a saper pronunciare parole incoraggianti e di speranza, a dare una calda stretta di mano. Quando Cristo guariva un infermo, gli imponeva le mani toccandolo. Anche noi, dobbiamo entrare in rapporto intimo con le persone alle quali vogliamo fare del bene... Sono tante le persone che vivono senza più alcuna speranza. Portiamo loro un raggio di sole. Molti non hanno più il coraggio di vivere. Rincuoriamoli e preghiamo per loro. Altri hanno fame del pane della vita. Condividiamo con loro i passi della Parola di Dio. Altri ancora, soffrono di una malattia dell'anima che nessun balsamo e nessuna medicina terrena può lenire o guarire. Preghiamo per loro e conduciamoli a Gesù. Ricordiamoli che esiste un "balsamo in Galaad" e un Medico potente... La luce naturale è una benedizione per tutti. Una benedizione universale. Essa porta beneficio anche a quella parte di mondo che è ingrata, empia e corrotta. Allo stesso modo avviene con la luce di Gesù, nostro Sole di giustizia. Tutta la terra, avvolta nel buio del peccato e della sofferenza, deve essere rischiarata dalla conoscenza dell'amore di Dio. La luce che proviene dal trono divino deve illuminare tutti gli uomini senza distinzione di razza, rango o classe sociale. Occorre annunciare il messaggio di speranza e misericordia fino ai confini della terra. Chiunque voglia può tendere la sua mano, Afferrare la potenza di Dio e trovare pace in Lui. Nessun pagano dovrà più rimanere immerso nel buio della notte. L'Oscurità si dissolverà all'arrivo dei luminosi raggi del Sole di Giustizia. Le potenze del male sono state sconfitte. Solo l'olio che gli angeli celesti versavano nei tubi d'oro, e che dal vaso d'oro si riverserà nelle lampade del santuario, poteva alimentare una luce viva e continua. È l'amore che Dio continuamente trasmette all'uomo che permette a quest'ultimo di diffondere la luce intorno a sé. L'olio d'oro dell'amore scorre copiosamente nel cuore di quanti sono uniti a Dio dalla fede, per poi brillare e trasformarsi in buone azioni e in un servizio sincero e fedele. CC 229 4 Christ's bject Lessons,pp.417-419 ------------------------Amore - il principio di azione, 8 agosto CC 230 1 Figlioleti miei, non amiamo a parole né con la lingua, ma a fatti e in verità. CC 230 2 1 Giovann 3:18 CC 230 3 Dio rivole i Suoi più toccanti appelli al cuore quando ci chiama a esprimere la stessa tenera compassione che Cristo manifestò sulla terra. Solo l'uomo che ha un disinteressato amore per suo fratello ha un vero amore per Dio. Il vero cristiano non permetterà deliberatamente che l'anima che è in pericolo e nel bisogno rimanga senza avvertimento senza cure. Egli non rimarrà indifferente all'errante, lasciando che questi sprofondi nell'infelicità e nello scoraggiamento, o che cada nella lotta contro Satana. CC 230 4 Coloro ch hanno sperimentato il tenero e compenetrante amore di Cristo non possono guidare altri alla Fonte della vita. Il suo amore nel cuore è una forza che conduce gli uomini a rivelarlo nella conversazione, nel comportamento, gentile e pietoso, e nell'assistenza delle persone con le quali vengono a contatto. Per avere successo, gli operai cristiani devono conoscere Cristo, e per poterlo conoscere, devono conoscere il Suo amore. In cielo l'idoneità degli operai è misurata a partire dal loro amore e dal loro impegno nel lavoro. Il punto di riferimento di tale misura è dato dall'esempio stesso di Cristo. Non amiamo a parole e con la lingua, ma a fatti e in verità, ci avverte Giovanni. Un carattere cristiano si ottiene quando ci si fa guidare da un sentimento di compassione e di amore per il prossimo. Quest'amore è alla base di un servizio altruistico che può essere benedetto da Dio. CC 230 5 Il miglioe dono che il nostro Padre celeste può elargire è questo: un grande amore per Dio e per il prossimo. Quest'amore non deriva da un istinto; esso è piuttosto l'espressione di un principio divino, di una forza permanente. Il cuore del miscredente non è in grado di produrlo. Esso si trova solo nel cuore, dove regna Gesù. Noi amiamo perché Egli ci ha mati per primo. (1 Giovanni 4:19) L'amore è il principio che dirige l'azione del cuore rigenerato dalla grazia divina. Esso modifica il carattere, governa gli impulsi, controlla le passioni e nobilita gli affetti. Quest'amore quando è alimentato nell'anima addolcisce la vita ed emana tutto intorno a un influsso santificante. CC 230 6 Giovanni i sforzò di far comprendere ai credenti gli elevati privilegi che l'esercizio dell'amore avrebbe prodotto nella loro vita. Questa potenza redentrice, permeando il cuore, avrebbe controllato ogni altra facoltà e avrebbe innalzato il suo possessore al di sopra della corruzione mondana. Quando quest'amore fosse stato pienamente manifestato e fosse diventato la potenza motrice nella vita, la loro fiducia in Dio sarebbe stata completa. Allora essi sarebbero potuto andare a Lui in piena certezza di fede, sapendo che avrebbero ricevuto ogni cosa necessaria per il loro bene presente ed eterno. CC 230 7 The Acts f the Apostles, pp. 550-552 ------------------------Raggi di luce riflessi sugli altri, 9 agosto CC 231 1 Considerimo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere. CC 231 2 Ebrei 10:4 CC 231 3 Il pellegino cristiano non deve camminare nelle tenebre, perché Gesù li apre la via. Coloro che lo seguono, si trovano sotto il raggio di Sole della Sua presenza, e allora il suo percorso è chiaro e ben definito. La giustizia di Cristo lo precede, lo rende disponibile alle buone opere. Egli cammina nella Sua luce in fede con lo scopo di vincere le anime a Lui. La luce di Cristo è costantemente riflessa su di lui per incoraggiarlo all'abnegazione di se stesso. La sua abnegazione porta i segni di obbedienza alla legge di Dio, che lo distingue da quelli che non seguono la via che conduce alla vita eterna. CC 231 4 Colui checammina nella luce... presta attenzione alle parole dell'apostolo per attirare i suoi compagni pellegrini per fare le buone opere e per amare. Coloro che hanno un'attenta considerazione per i bisogni degli altri, quelli che dicono parole di simpatia e gentilezza, coloro che danno premurosa assistenza agli altri, per aiutarli nel loro lavoro, per incoraggiare non solo i loro simili, ma anche se stessi, in tal caso, essi diventano collaboratori di Dio. CC 231 5 Cerchiamodi camminare in modo da non uscire fuori dalla retta via. Nessuno desidera seguire un percorso tortuoso di qualcun altro, perché facendo così, non solo finirebbe lui stesso fuori di strada, ma renderebbe possibile questo percorso tortuoso per chiunque lo segue... Per avere la certezza di trovarsi sotto l'ampio scudo dell'Onnipotente, scegliete di camminare nella via dell'obbedienza. Rendetevi conto che è il vostro compito di rivelare le caratteristiche di Jehovah nella vostra vitta. Lasciate all'Onnipotente a plasmare il vostro carattere a somiglianza divina. Lasciatevi guidare da Colui che è il Capo di tutti. CC 231 6 Parlate dlla luce, e camminate nella luce. Dio è luce e in lui non vi è tenebra alcuna. (1 Giovanni 1:5) Studiate la Parola e pregate non solo per se stessi, ma anche per tutti quelli che muoiono nei loro peccati. Raccogliete il vostro coraggio dalla Sua luce e portatela nel mondo. Dimenticate il vostro Io, e aiutate tutti quelli che vivono attorno a voi. Comunicateli la vostra fede, e la vostra stessa fede aumenterà. Camminate in modo tale che possiate riflettere i raggi di Luce agli altri. Confidate nell'amore di Gesù, e riceverete la grazia per salvare le anime che periscono. Il vostro percorso sarà quello dei giusti alla luce che risplende sempre più radiosa nel giorno perfetto. (Proverbi 4:18) CC 231 7 Signs of he Times, June 3, 1903 ------------------------Possibile collegare un'anima al cielo, 10 agosto CC 232 1 Io ti ho osto come luce delle genti perché tu porti la salvezza fino all'estremità della terra. CC 232 2 Atti 13:4 CC 232 3 Le fondamnta di molti che si professano cristiani sono costruiti in legno, con fieno oppure con paglia. Così facendo essi stanno facendo un lavoro estenuante, il lavoro che occupa il tempo prezioso; non è un lavoro del tutto necessario. Essi esauriscono le loro energie per qualcosa che non rende né in questa vita né per quella futura, immortale. Quale grande differenza esiste in un lavoro spirituale che impegna la mente, quando i talenti sono impiegati nel servizio per Gesù. Egli solo infonde la Luce di cui raggi possono risplendere sugli altri. Ogni cosa che facciamo per Gesù ci permetterà di godere meglio la nostra vita. Nel giorno di giudizio Dio rivelerà quel che vale l'opera di ciascuno. Essa verrà sottoposta alla prova del fuoco. Il fondamento già posto è Gesù Cristo. CC 232 4 Oh, possao tutti vedere ciò che ho visto io, ossia la gioia di coloro chi ha lavorato con umiltà e mansuetudine per aiutare alle anime di conoscere Gesù. Quale gioia potrebbero avere gli operai di Dio se potessero vedere le anime salvate esprimere la loro gratitudine. CC 232 5 Cristo saà glorificato come loro l'unico Redentore, e la gratitudine come una piena si riverserà verso coloro chi ha impiegato le proprie forze nel salvare le anime. La loro gratitudine verso coloro che l'hanno salvato si può esprime con parole come queste: Stavamo inseguendo un corso che era un disonore, mentre voi avete manifestato un amore per la nostra anima; avete svelato per noi la Parola di Dio. Eravamo sull'orlo della rovina, tuttavia avete pregato per noi in lacrime, e il vostro interesse nei nostri confronti hanno suscitato la nostra attenzione. Non avremo mai creduto che avreste condiviso la vostra fede con noi. Abbiamo letto la Parola di Dio e ci siamo convinti che avete detto la verità. Ora siamo salvati e celebreremo il nostro Redentore per la Sua misericordia ineguagliabile e l'amore. CC 232 6 Coloro ch credono di fare ben poco, dovrebbero cogliere ogni opportunità di fare almeno quel poco. Questo poco può fare differenza, può diventare l'anello di una catena. Nei confronti di altri, questo può avere poco valore; ma in una grande catena di circostanze, Dio può essere il legame che collega l'anima con il cielo. Tutti possono fare qualcosa, basta farlo; troppo spesso, l'egoismo impedisce loro di fare quello che avrebbe potuto per salvare le anime, ma sentono che queste cose superano le loro possibilità. CC 232 7 Cari fratlli e sorelle, abbiamo bisogno di ricevere la luce divina. Quando abbiamo la stretta comunione con Redentore del mondo, possiamo ricevere le forze necessarie per salvare i nostri simili. Il futuro del popolo di Dio risiede nel presente. CC 232 8 Signs of he Times, Jan. 28, 1886 ------------------------Pescatori di uomini hanno bisogno della presenza divina, 11 agosto CC 233 1 Maestro, i siamo affaticati tutta la notte e non abbiamo preso nulla; però, alla tua parola, calerò la rete. E, fatto ciò, presero una tale quantità di pesci che la rete si rompeva. CC 233 2 Luca 5:4- CC 233 3 Tutti queli che in fede seguono Gesù, e la loro attenzione è rivolta alla Sua Gloria, vedranno la salvezza esattamente come pescatori quando hanno visto le loro barche riempite miracolosamente. Il miracolo era avvenuto, perché Cristo si trovava con loro nella barca, ed essi ebbero il successo nel catturare i pesci. Parimente, quando la presenza del Salvatore alberga nei nostri cuori, anche noi riceviamo la forza per vincere le anime a Cristo. CC 233 4 Al fine d salvare l'umanità, Cristo, la Maestà del cielo, il Re della gloria, mise da parte la Sua corona e veste regale, e riveste la Sua divinità con l'umanità; ed è venuto su questa terra come il nostro Redentore. Per trentatré anni ha vissuto la vita come uomo tra gli uomini e superò le tentazioni con aiuto del cielo. La Sua divinità non è stata manifestata con pompa o potere regale. Egli, avrebbe potuto chiamare legioni di angeli celesti, inducendo in tal modo tutti di credere in Lui; ma se ciò accadesse, non sarebbe in accordo con il proposito di Dio. CC 233 5 Gesù è veuto come capo dell'umanità, e per dimostrare che attraverso lo Spirito Santo è possibile per l'uomo di resistere alle tentazioni di Satana. Con il Suo lungo braccio umano, il Salvatore ha circondato l'umanità, mentre con il braccio divino afferrò il trono dell'Infinito. È possibile anche per noi di superare le tentazioni a condizione che cerchiamo aiuto. CC 233 6 Questa er la condizione un cui Cristo ha trovato i discepoli dopo la lunga notte di fatica senza ricompensa. Erano infastiditi e perplessi. Allora Gesù comandò dicendo: Prendi il largo, e calate le vostre reti per pescare. (Luca 5:4) Da tempo i pescatori faticano durante la notte, rimanendo delusi quando la rete era vuota; ma quando la Divina Presenza era con loro, al Suo comando gettarono le reti in mare, e tutti insieme tirarono le reti colme di pesce. Sorprendentemente erano impreparati a gestire una così grande pesca... Alla vista della pesca miracolosa, tutta la loro incredulità scomparve. Ora erano pronti a rispondere all'invito di Cristo a seguirlo e imparare a essere pescatori di uomini. CC 233 7 Se ci sfoziamo, anche noi possiamo ottenere gli stessi risultati a condizione che accogliamo Gesù nel cuore, ed Egli opererà i miracoli della salvezza delle anime attraverso di noi. CC 233 8 Manuscrip 67,1903 ------------------------Il mondo ha bisogno seguire principi di sanità, 12 agosto CC 234 1 (I discepli) imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno. CC 234 2 Marco 16:8 CC 234 3 Insegnand i principi della salute si deve sempre avere presente il principio obiettivo della riforma sanitaria, che è quello di assicurare lo sviluppo del corpo, della mente e dello spirito. Occorre sottolineare che le leggi della natura sono leggi divine, istituite in vista del nostro bene e il loro rispetto assicura felicità in questa vita e prepara per quella futura. Aiutate le persone a riconoscere nelle opere della natura l'espressione dell'amore e della sapienza divina. Incoraggiatele a studiare il meraviglioso capolavoro del corpo umano e le leggi che ne regolano il funzionamento. CC 234 4 Coloro ch riescono a riconoscere le espressioni dell'amore di Dio, che comprendono la saggezza, lo scopo ultimo delle Sue leggi e gli effetti dell'ubbidienza, potranno considerare da un punto di vista totalmente diverso i loro doveri e i loro obblighi. Il rispetto delle leggi della salute non rappresenterà più un sacrificio o una rinuncia ma una grande benedizione. CC 234 5 Tutti queli che diffondono il messaggio del Vangelo devono comprendere che l'insegnamento di questi principi rientrerà nel compito che è stato loro affidato: quest'opera è particolarmente necessaria e il mondo ne attende la realizzazione. CC 234 6 Ovunque s osserva la tendenza a sostituire il lavoro individuale con quello svolto da gruppi organizzati. Ci si orienta verso la fusione in società , verso la centralizzazione, la fondazione di grandi chiese e istituzioni. Molti delegano la beneficenza a strutture preposte evitando il contatto diretto e così il loro cuore diventa sempre più insensibile. Ripiegati e preoccupati solo di se stessi, perdono la sensibilità e si spegne il loro l'amore per il Signore e per il prossimo. CC 234 7 Il Cristoha affidato ai suoi discepoli un compito da svolgere individualmente, e non può essere delegato. Il compito di assistere poveri e malati e comunicare il messaggio del Vangelo a coloro che si sono allontanati da Dio, non deve essere affidato a gruppi di beneficenza organizzata: la responsabilità è individuale, richiede impegno e sacrificio personale. Va fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare-- ordina Gesù -- affinché la mia casa sia piena. (Luca 14:23) Egli mette l'uomo in contatto con coloro a cui vuole fare del bene affinché conduca a casa tua gli infelici privi di riparo... che quando vedi un nudo tu lo copra. (Isaia 58:7) Imporranno le mani ai malati ed essi guariranno. (Marco 16:18) CC 234 8 Dobbiamo rasmettere le benedizioni del Vangelo tramite il contatto diretto e un'opera individuale. CC 234 9 The Minisry of Healing, pp. 146-148 ------------------------Rivelare il prezioso carattere di Gesù, 13 agosto CC 235 1 Mentre dicorrevano e discutevano insieme, Gesù stesso si avvicinò e cominciò a camminare con loro... Ed essi dissero l'uno all'altro: Non sentivamo forse ardere il cuore dentro di noi mentre egli ci parlava per la via e ci spiegava le Scritture? CC 235 2 Luca 24:1-32 CC 235 3 Dovremmo arlare di Cristo a coloro che non lo conoscono. Dovremo fare come lui: dovunque fosse, in sinagoga, per strada, in barca, alla mensa del fariseo o a tavola col pubblicano, Egli parlava alla gente della vita eterna. Il mondo della natura e le vicende della vita quotidiana gli offrivano spunti sufficienti per proferire parole di vita. Gli ascoltatori si sentivano fortemente attratti a Lui: guariva gli infermi, dava conforto alle loro sofferenze, prendeva in braccio i loro bambini e li benediceva. Gli bastava muovere le labbra per conquistare la loro attenzione; ogni sua parola era per loro sorgente di vita preziosa. CC 235 4 Anche noidovremo fare così: approfittare di ogni occasione per raccontare agli altri del Salvatore. Se imitiamo Cristo nel fare del bene, arriveremo ad aprire la porta del cuore della gente, come faceva Lui. Ci rivolgeremo agli altri non in modo brusco, ma con quel tatto che scaturisce dall'amore divino, proprio di chi si distingue fra diecimila e la cui persona è un incanto. (Cantico dei Cantici 5:10,16) Ecco l'opera più grande per la quale dovremo far fruttare il dono della parola. CC 235 5 Christ's bject Lessons, pp. 338, 339 CC 235 6 Tutti queli che hanno accettato il Vangelo della grazia, dovrebbero seguire l'esempio di Cristo che associava i suoi interessi a quelli dell'umanità. Non dobbiamo rinunciare a vivere con gli altri, non dobbiamo isolarci. Dobbiamo noi stessi raggiungere gli uomini dove sono, perché molto difficilmente verranno a noi spontaneamente. Non è solo dal pulpito che la verità divina può toccare il cuore degli uomini. Un altro campo più umile ma, pieno di promesse, è quello delle abitazioni del povero e dei palazzi dei ricchi; quello della casa ospitale e delle riunioni sociali che hanno come scopo un sano divertimento. CC 235 7 Ovunque c rechiamo, dobbiamo portare Gesù con noi e rivelare agli altri il valore prezioso del nostro Salvatore. Quelli che pensano di preservare la propria religione chiudendola entro mura di pietra, perdono occasioni preziose di fare il bene. Mediante le relazioni sociali il cristianesimo entra in contatto con il mondo. Tutti quelli che sono entrati in contatto con Dio devono illuminare la strada di quanti non conoscono ancora la luce della vita. CC 235 8 The Desir of Ages, pp. 152, 153 ------------------------Verità presente in amore, 14 agosto CC 236 1 L'Eterno,Dio misericordioso è pietoso, lento all'ira, ricco in benignità e fedeltà. CC 236 2 Esodo 34: CC 236 3 Il Signor sta per ritornare. Gli angeli stanno trattenendo i quattro venti in modo che il popolo di Dio possa continuare l'opera a lungo trascurata. Sembrerebbe che stiamo sonnecchiando invece di agire. L'evangelizzazione di porta in porta è un modo efficace per raggiungere le anime, tuttavia non è l'unico sistema previsto da Dio per l'avanzamento del Suo lavoro. La proclamazione del Vangelo deve essere fatta con decisione. Per quanto riguarda questa linea di procedere, sono stata istruita di dire alla nostra gente: Siate prudenti nel portare il messaggio...alle altre chiese. Cercate di fare attenzione su ciò che dite. Lasciate che i nostri ministri non seguono i propri impulsi nel denunciare e smascherare i misteri d'iniquità. Mantenete il silenzio e l'eloquenza su questi temi.. CC 236 4 Molti si entono ingannati. Presentate loro la Verità con un tono e parole d'amore, esaltando Cristo. Non abbandonate mai la retta via che Dio ha tracciato. Parlate di Dio con gentilezza, senza sforzare nessuno. Un atteggiamento prepotente è scorretto e può estinguere la convinzione nella mente di molti. Che la Verità possa portare alla luce gli errori delle persone. CC 236 5 Indubbiamnte che la gente non si può aspettare di vedere subito il vantaggio della Verità, perché inconsciamente è troppo presa dagli errori. Il modo migliore per esporre la nocività degli errori è di presentare le prove che testimoniano la Verità. Dissipate le tenebre che avvolgono la loro mente con la Luce del sole della Giustizia. CC 236 6 Si posson avere le opportunità di parlare con altre chiese, e per migliorare queste opportunità, ricordate le parole del Salvatore: Siate prudenti come serpenti e semplici come colombe. (Matteo 10:16) Non suscitate la malignità del nemico con le critiche, perché così facendo chiudete le porte d'ingresso della Verità. Date loro messaggi chiari e non troppo difficili. Difendetevi dall'eventuale antagonismo, e trattenete tutte le espressioni dure, inadeguate. Ci sono ancora molte anime da salvare, ma fattelo con parole e fatti corretti per portarle alla salvezza. Presentate Cristo a tutti quelli con cui siete in contatto, affinché possano convincersi, che state portando il Vangelo di pace e di buona volontà. CC 236 7 Ricevendola guida dello Spirito di Cristo, potete vedere i meravigliosi risultati nel vostro lavoro. Se portate avanti la Parola con la giustizia, la misericordia e l'amore, l'aiuto divino vi sarà aggiunto nelle vostre necessità, e la Verità trionferà. CC 236 8 Pacific Uion Recorder, Oct. 23, 1902 ------------------------Intere città devono essere avvertite, 15 agosto CC 237 1 E, dopo ce ebbero pregato, il luogo dove erano radunati tremò; e furono tutti ripieni di Spirito Santo, e annunziavano la parola di Dio con franchezza. CC 237 2 Atti 4:31 CC 237 3 Quando peso delle città, in cui è stato fatto così poco, in cui migliaia di persone aspettano di ricevere messaggio riguardo alla prossima venuta del Salvatore, sento un grande desiderio di vedere uomini e donne impegnati nell'opera, accompagnati dalla potenza dello Spirito, pieni d'amore di Cristo. CC 237 4 Molti pagni e spesso anche i nostri vicini di casa, sono stati stranamente trascurati, ma dobbiamo fare ogni sforzo per portargli alla conversione e quindi alla salvezza. Dobbiamo insegnarli la Verità affinché anch'essi, a sua volta, possano andare a impartire il messaggio del terzo angelo agli altri. Tutti noi abbiamo bisogno di destarci per far avanzare l'opera nelle grandi città. Passo dopo passo dobbiamo condurre le anime verso la Verità. Molti hanno fame e sete di cibo spirituale, perciò, come chiesa, dobbiamo continuare a lavorare con umiltà. Sono molto incoraggiata a credere che le persone non della nostra fede, contribuiranno in maniera rilevante con i loro mezzi. A questo riguardo ho ricevuto una speciale luce, che in molti luoghi, specialmente nelle grandi città, la nostra gente porterà l'aiuto a molte persone. CC 237 5 Coloro ch s'impegnano a lavorare per Dio, devono andare avanti nella fede, facendo del loro meglio. Mentre lavorano e pregano, Dio li ascolta e risponde alle loro richieste. Attraverso l'opera, essi otterranno una preziosa esperienza. Paolo dice: Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono. (Ebrei 11:1) Mi sento piuttosto agitata al pensiero quanto lavoro c'è da fare nelle nostre città. CC 237 6 Abbiamo bsogno di sentire l'influenza vivificante dello Spirito Santo nella stessa maniera come sentivano i discepoli nel giorno di Pentecoste. Riguardo alla loro esperienza in quel momento leggiamo: CC 237 7 E, dopo ce ebbero pregato, il luogo dove erano radunati tremò; e furono tutti ripieni di Spirito Santo, e annunziavano la parola di Dio con E il gran numero di chi aveva creduto era di un sol cuore e di una sola anima; nessuno diceva esser suo quello che aveva, ma tutte le cose erano in comune fra di loro. (Atti 4:31) L'egoismo è stato estirpato dai loro cuori … e gli apostoli con grande potenza rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù; e grande grazia era sopra tutti loro.. CC 237 8 Pacific Uion Recorder, Oct. 23 1902 ------------------------I campi sono pronti per la mietitura, 16 agosto CC 238 1 Non dite oi che vi sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Alzate i vostri occhi e mirate le campagne come già biancheggiano per la mietitura. CC 238 2 Giovanni :35 CC 238 3 I servitoi di Dio non devono sprecare tempo e forze nel lavoro per coloro la cui vita è stata dedicata al servizio di Satana. Se gli emarginati desiderano accettare Cristo, nessuno li deve ostacolare. È il nostro dovere porgerli la mano. Il Signore chiama i Suoi collaboratori di raggiungere le classi superiori, che se convertiti, potrebbero a sua volta fare lo stesso nostro lavoro. Egli desidera vedere affinché i nostri talenti siano adoperati nel Suo servizio. Egli vuole collaborare con uomini e donne di talento, con coloro che portano il messaggio di misericordia nel mondo. CC 238 4 A suo temo è stato fatto un grave errore nell'impiegare giovani uomini e donne nell'opera nei quartieri poveri delle nostre grandi città. Come risultato di questo lavoro, pochi saranno salvati… Il Signore mi ha mostrato che il nostro lavoro consiste nel portare la Verità a quelli che desiderano ascoltarla e accettarla. Ci sono uomini di talento che bramano di ricevere la buona novella. Lasciate quindi che la Verità sia presentata a loro nella sua semplicità; e se convertiti, potranno esercitare l'influenza divina sugli altri. CC 238 5 Dio chiam i suoi servi al Suo servizio, uomini che portano avanti l'opera nel modo efficace, come fu fatto in passato. Molti di coloro che non hanno ancora conosciuto il messaggio da dare al mondo, hanno imparato il senso di abnegazione e di sacrificio. Quando essi conosceranno la Verità, lavoreranno con impegno, serietà e zelo, tatto e comprensione. Che nessuno scoraggi questi lavoratori zelanti. È possibile che essi commetteranno alcuni errori, quindi dovranno essere corretti e istruiti. Non è forse vero che gli uomini che da qualche tempo conoscono la Verità hanno commesso degli errori e hanno avuto bisogno di correzione e l'istruzione? È quando ciò è accaduto, il Signore non gli ha abbandonato, ma li istruì, e li diede la forza di portare avanti la Sua bandiera. CC 238 6 Dio scegle i Suoi messaggeri e dà loro il Suo messaggio; e dice: non glielo impedite. (Marco 10:14) Nell'opera di Dio è necessario introdurre i nuovi metodi. Il popolo di Dio ha bisogno di un risveglio in questi ultimi tempi. Cristo sapeva che quando lo Spirito Santo si sarebbe riversato sugli discepoli, la raccolta del Suo seme sarebbe abbondante. Migliaia si sarebbero convertite in un giorno… Il tempo passa, e il Signore invita i lavoratori di tutte le categorie di alzare gli occhi per vedere i campi maturi, pronti per la raccolta. CC 238 7 Pacific Uion Recorder, Oct. 23, 1902 ------------------------Fare la volontà di Dio in vista della salvezza, 17 agosto CC 239 1 Come serv di Cristo, facciamo la volontà di Dio di buon animo, serviamo con amore, come a Cristo e non come agli uomini. CC 239 2 Efesini 65,6 CC 239 3 La notte corsa mi fu fatta vedere una scena, della quale non era libera di parlare tranne che di un particolare. Vidi una grande palla di fuoco scendere sul mondo che si posava sulle grandi case schiacciandole. Da tutte le parti si sentivano grida: Il Signore è tornato! Il Signore è tornato! Mentre alcuni non erano preparati a incontrarlo, gli altri dicevano: Lodate il Signore! CC 239 4 -Perché ldate il Signore? -- domandavano quelli che subirono la distruzione. CC 239 5 - Perché ra vediamo ciò che ci aspettavamo accadesse! CC 239 6 - Se sapeate cosa stava per succedere, perché non ci avete avvertito? -- cade la terribile domanda. Noi non sapevamo niente di queste cose! Perché allora ci avete lasciati nell'ignoranza? Ci avete incontrato molte volte, e allora perché non avete condiviso con noi ciò che sapevate; perché non ci avete parlato del giudizio a venire e che dobbiamo servire Dio, affinché non periamo? Ora, infatti, siamo perduti! CC 239 7 Ogni membo di chiesa è stato istruito adeguatamente per ottenere una chiara compressione della volontà di Dio che lo riguarda; ognuno può comunicare la Verità a coloro chi è nell'ignoranza. Che Dio ci aiuti a stare ritti, come Daniele, durante le prove degli ultimi giorni. CC 239 8 Genitori,insegnate ai vostri figli tutto ciò che riguarda le cose che stanno per accadere sulla terra; insegnateli a prepararsi a incontrare il loro Signore in pace. Acquisite una conoscenza delle Scritture e non riempite la testa con delle sciocchezze. Coloro che desiderano comprendere la Verità devono riceve la potenza dello Spirito, perché a sua volta essi possano insegnarla agli altri. Dobbiamo mantenere il nostro cervello sano! Non possiamo permetterci di usare tabacco o liquori o qualsiasi altra sostanza dannosa. Dobbiamo sforzarci di tenere la mente libera per l'opera di salvare le anime. CC 239 9 Il Signor si compiace di chi manifesta serietà nel Suo servizio. È il privilegio di tutti noi coltivare fedelmente il potere datoci da Dio. In quel giorno felice, i riscattati esclameranno: Degno, degno è l'Agnello che fu immolato e ora vive per raccogliere il trionfo delle sue conquiste. Quale gioia proveranno gli operai del Signore nel vedere colui al quale ha parlato della Verità in fede e nel timore; con quali hanno pregato affinché possano essere salvati. La provvidenza del Signore è stata compiuta! CC 239 10 Manuscrip 102, 1904 ------------------------C'è bisogno di missionari sinceri, 18 agosto CC 240 1 Cristo è orto per tutti, affinché quelli che vivono, non vivano più d'ora in avanti per sé stessi, ma per colui che è morto ed è risuscitato per loro. CC 240 2 2 Corinzi5:15 CC 240 3 Coloro ch accettano il compito che è stato assegnato non solo rappresentano una benedizione per gli altri, ma anche per se stessi. La consapevolezza di aver adempiuto il proprio dovere si rifletterà su di loro. Chi era scoraggiato ne dimenticherà le motivazioni, i deboli diventeranno forti, gli ignoranti acquisiranno conoscenza e tutti troveranno un sostegno sicuro in chi li ha chiamati a collaborare con lui. CC 240 4 La chiesadel Cristo è stata organizzata in vista del servizio; questo è il suo motto. I suoi membri sono come soldati che sono addestrati per combattere sotto la guida del Capitano che ha offerto loro la salvezza. I Pastori, i medici e gli insegnanti hanno un'opera molto più vasta di quella che immaginano. Non devono semplicemente assistere delle persone ma insegnare loro a fare altrettanto. Non devono solo presentare giusti principi ma anche insegnare agli uditori a trasmetterli a loro volta. La Verità che non è vissuta e condivisa perde la sua forza vivificante, il suo potere di guarigione e non si può beneficiare delle relative benedizioni se non si condividono con altri. CC 240 5 Il nostroservizio nei confronti di Dio non deve essere scontato. Ogni membro di chiesa deve impegnarsi in modo diverso per collaborare con il Signore. Non tutti possono misurarsi con l'impegno di altri ma devono fare il possibile per arginare le malattie e l'angoscia che sta sommergendo il mondo. I collaboratori di Dio, ben preparati e consacrati, possono servirlo in vari modi e compiere un'opera più vasta di coloro chi non ha ricevuto la stessa preparazione: la disciplina cui hanno sottoposto la loro mente li pone in una posizione di vantaggio; ma anche chi non ha grandi talenti e cultura può essere utile agli altri. Dio si serve di tutti quelli che desiderano collaborare con Lui. Non solo per forza le personalità più brillanti e dotate quelle che avranno i risultati migliori e duraturi. C'è un bisogno particolare di uomini e donne che abbiano udito il messaggio divino; i collaboratori più utili sono coloro che rispondono all'invito: Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me! (Matteo 11:29) CC 240 6 Sono necesari missionari che lavorino con entusiasmo. Quando qualcuno ha sperimentato la presenza di Dio nella sua vita, prova un profondo desiderio di mettersi al Suo servizio, in favore di chi non ha mai conosciuto il suo amore. Egli soffre per la loro condizione ed è disposto a mettere a disposizione la propria vita, come messaggero inviato e ispirato da Dio, per compiere un'opera per la quale anche gli angeli collaborano. CC 240 7 The Minisry of Healing, pp. 148-150 ------------------------Il successo del ministero porta a porta, 19 agosto CC 241 1 Io non misono astenuto di annunziarvi e insegnarvi in pubblico e per le case nessuna di quelle cose che sono giovevoli, dichiarando solennemente ai Giudei e ai Greci la necessità della conversione a Dio e della fede nel Signor nostro Gesù Cristo. CC 241 2 Atti 20:2,21 CC 241 3 Il lavoro.. anche se cominciò a piccoli passi, tuttavia poteva essere mantenuto. L'opera di Dio è il mezzo attraverso il quale la Verità può essere portata avanti. Per mezzo dell'opera è stata fondata la chiesa cristiana. Cristo, come prima cosa, scelse un paio di uomini e ordinò loro di seguirlo. In seguito, gli stessi, andarono a cercare i loro parenti e conoscenti per convincerli a seguire il Cristo. E così iniziò l'opera di evangelizzazione. La Verità è stata trasmessa ai primi discepoli, e gli stessi divennero i primi operai... L'onere era quello, di convincere le anime della Verità, e questo può essere fatto con sforzi personali, portando la Verità nelle case, pregando con loro, e leggendo insieme la Parola. CC 241 4 Review an Herald, Dec. 8, 1885 CC 241 5 Il nostroSalvatore andava di casa in casa a curare i malati, a dare il conforto agli afflitti, parlare di pace agli sconsolati. Prendeva i bambini in braccio e li benediceva. Alle loro madri dava conforto e parlò di speranza. Con tenerezza e immancabile dolcezza, leniva ogni dolore umano e afflizione. Egli divenne il servo di tutti. Con la Sua presenza portava speranza e forza a tutti quelli con cui veniva in contatto. E quando la gente ascoltava la Verità che usciva dalla Sua bocca, nei loro cuori crebbe il sentimento di speranza. Negli insegnamenti di Gesù c'era una serietà tale, che il popolo rientrava nelle case con convinzione della Sua potenza. CC 241 6 Paolo, unservitore di Cristo, anche lui andava di casa in casa a predicare il pentimento e la fede nel nostro Gesù Cristo. S'incontrava con gli uomini nelle loro case, dove condivideva con loro il messaggio di Dio, e pregava con gli occhi pieni di lacrime. Gesù aveva un contatto personale con gli uomini. Non rimaneva mai in disparte, anzi, era sempre presente in posti, dove c'era bisogno di Lui. Anche noi dobbiamo avvicinarci a coloro chi desidera di conoscere la Verità. Dobbiamo portare le Scritture alla loro comprensione; presentare la legge di Dio; leggere le Sue promosse a chi esita; e rinfrancare i deboli. CC 241 7 Review an Herald, April 24, 1888. CC 241 8 Non trascrate l'onere di parlare con i vostri vicini, e con gentilezza portate a loro il messaggio di Dio...Abbiamo bisogno della guida dello stesso Spirito che condusse il Paolo nelle case della gente, dove egli pregava e insegnava il pentimento verso Dio e la fede nel nostro Signore Gesù Cristo. CC 241 9 Ibid., Mach 13, 1888 ------------------------Atti di simpatia verso il prossimo, 20 agosto CC 242 1 Il Figliodell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti. CC 242 2 Matteo 2028 CC 242 3 Molti nonhanno fede in Dio e hanno perso la fiducia nell'uomo; tuttavia apprezzano atti di simpatia e diponibilità. Quando vedono qualcuno che visita i malati, che porta il nutrimento agli affamati, o indumenti a quelli che sono nudi, che confortano gli afflitti, i loro cuori sono toccati. In loro germoglia gratitudine, e la nuova fede si risveglia. Si accorgono che Dio si prende cura di loro, e in conseguenza a ciò sono pronti ad ascoltare gli insegnamenti della Sua Parola. CC 242 4 Sia in misioni estere sia in territori a loro vicini, tutti i missionari, uomini e donne, possono avere accesso alle persone che hanno bisogno di sostegno morale, economico, o medico. Pure le donne missionarie che si trovano in mezzo ai pagani del modo, possono trovare opportunità oltre a diffondere il Vangelo, di prendersi cura di malati e disagiati. Tutti gli operai del Vangelo devono saper dare i semplici trattamenti sia per alleviare il dolore sia risanare le malattie. CC 242 5 Gli opera evangelici dovrebbero essere in grado di dare l'istruzione nell'ambito dell'igiene del corpo. In tutto il mondo sono diffuse molte malattie, e la gran parte di esse può essere prevenuta facendo attenzione alle leggi della salute. La gente ha bisogno di conoscere i principi di sanità per il loro benessere, sia in questa vita sia per la vita a venire. Tutti hanno bisogno imparare le loro responsabilità riguardo al proprio corpo, che è dono del nostro Creatore. CC 242 6 Migliaia i persone sono in attesa di ricevere istruzioni, relativi a semplici metodi di trattamento dei malati che fanno l'uso di farmaci velenosi. C'è un grande bisogno d'istruzione in materia di riforma dietetica. Abitudini sbagliate nel mangiare e uso di alimenti malsani, la criminalità e la miseria sono fattori della mancata responsabilità. CC 242 7 Nell'insenamento dei principi di salute, è necessario ricordare di mettere in pratica la riforma sanitaria, perché il suo scopo è quello di garantire migliore sviluppo del corpo, della mente e dell'anima. Attraverso la riforma sanitaria s'impara la legge della natura, ossia le leggi di Dio, progettata per il nostro bene. L'obbedienza a queste leggi promuove la felicità in questa vita e aiuta nella preparazione per la vita a venire. CC 242 8 Review an Herald, Dec. 24, 1914 ------------------------Invitate i giovani nelle vostre case, 21 agosto CC 243 1 Tutte le olte che l'avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me.. CC 243 2 Matteo 2540 CC 243 3 Viviamo i un mondo di peccato e tentazione, dove la gioventù perisce senza Cristo. La nostra priorità, quindi, deve essere occuparci di loro. I giovani, che oggi vivono senza una casa, hanno bisogno della nostra simpatia e rispetto. Cercate di invitarli a casa vostra per dar loro sostegno morale, per testimoniare il vostro amore, per far conoscere Gesù, Colui chi ha sacrificato la Sua vita anche per loro. CC 243 4 Un giornoincontreremo in cielo quei giovani che abbiamo aiutato, quei giovani che abbiamo invitato a casa nostra, quei giovani che abbiamo strappato alle tentazioni, dall'alcolismo, dall'uso del tabacco e di tutte le altre abitudini malsane praticate fuori casa, abitudini che tolgono la ragione, e che lasciano gli uomini alla mercé delle malattie e vizi. CC 243 5 Che cosa eramente vogliamo fare? Vogliamo avere un volto che rifletterà il Sole della gloria di Dio, un volto che rispecchia l'immagine del divino. Vogliamo un carattere rimodellato. Vogliamo che l'immagine di Cristo sia ripristinata in noi. Che Dio ci aiuti a compiere questi desideri. Facciamo del nostro meglio nella nostra vita. CC 243 6 Non abbiao tempo da sprecare nei teatri o nelle sale da ballo. Non abbiamo tempo di lamentarci. Non sprechiamo tempo con i giochi d'azzardo, o alle corse di cavalli, o ancora, di assistere agli spettacoli. A che punto è la vostra anima? Avete una costante comunione con Dio? Se è così, cercate di vincere queste anime che sono attratte da piaceri mondani a Cristo. Satana ci è già riuscito perché gli ha portato in massa verso l'eccitazione smisurata. I seguaci di Satana non hanno tempo per contemplare Dio, per pensare a cielo o alle cose celesti, o di studiare la Bibbia. CC 243 7 Ma quelliche... hanno dato se stessi a Cristo...possono sentire la voce che pronuncia la benedizione dicendo: Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo. (Matteo 25:34) Tale benedizione è stata preparata per ogni anima che ha scelto a obbedire Dio e che agisce secondo gli standard di Cristo. Fatto questo, le anime riceveranno il tesoro della ricompensa celeste ed entreranno nella gioia del loro Signore, perché la loro gioia era la gioia di Cristo, Colui chi ha vinto le anime a Se. CC 243 8 Manuscrip 43, 1894 ------------------------Giovani aiutano altri giovani, 22 agosto CC 244 1 Perseguiao dunque le cose che contribuiscono alla pace e all'edificazione reciproca. CC 244 2 Romani 1419 CC 244 3 Mi sono rvolta agli studenti sollecitando loro le istruzioni della Bibbia e consigliando di frequentare la scuola superiore, alla quale, se fedeli, sarebbero stati presto trasferiti. CC 244 4 Desidero anto che questi studenti facciano del loro meglio, che non pongano alcun ostacolo nel loro percorso e nel percorso degli altri; ma in special modo, che si impegnino di vivere da cristiani, che studino con diligenza e che preghino per ottenere formazione indispensabile per servizio accettabile per la causa di Dio. Vorrei tanto che i giovani impegnino nel servire i loro compagni nell'ambito del esperienza cristiana. Ci stiamo preparando per il giorno di giudizio in cui ogni caso sarà esaminato e deciso. In vista di questo evento solenne, non solo i giovani, ma tutti quelli che si battono per la vita eterna, devono imparare a servire il Signore con la forza del cuore e della menta. Nella nostra vita ci imbatteremo nei gravi conflitti, ma con Cristo otterremo importanti vittorie. CC 244 5 Umiliate,quindi, i vostri cuori davanti al Signore. Mantenete i vostri cuori e la mente puri, e liberatevi da coinvolgimenti mondani. Ogni potere della vita santificata sarà portato al servizio di Dio. CC 244 6 "Durante na certa battaglia, quando uno dei reggimenti della forza d'attacco veniva assalita di nuovo dal nemico, l'insegna di fronte si mosse mentre le truppe si ritiravano. Il capitano gridò a lui per riportare la bandiera: ma la risposta dell'alfiere era, 'Portate gli uomini fino alla bandiera.'. CC 244 7 Tale è lospirito che dobbiamo manifestare. A ogni alfiere fedele spetta portare gli uomini fino alla bandiera di Cristo. Il Signore ci invita di avere i cuori sinceri. A molti cristiani professi manca il coraggio e l'energia di unirsi agli altri sotto lo stendardo di Gesù. Essi non diventeranno mai degli alfieri coraggiosi, e non porteranno mai altri uomini fino allo stendardo di Cristo, perché non si ricordano che Egli è il Capitano della nostra salvezza. CC 244 8 Da tutti paesi risuona l'eco di chiamata macedone: Venite e aiutateci! Dio ha aperto i campi prima di noi. Se gli strumenti umani cooperano con le agenzie divine, molte anime saranno vinte alla Verità. Lo Spirito del Signore sarà manifestato. Possa ogni cuore santificato rispondere a questa chiamata e cercare di proclamare il messaggio vivificante... Se gli uomini e le donne s'impegneranno con umiltà e fedeltà nell'opera del Signore, il potere divino sarà rivelato attraverso la conversione delle anime alla Verità, meravigliose saranno i risultati dei loro sforzi. CC 244 9 Letter 44 1911 ------------------------Il potere dell'influenza divina, 23 agosto CC 245 1 Fate dei entieri diritti per i vostri piedi, affinché l'arto zoppo non divenga slogato, ma sia piuttosto risanato. CC 245 2 Ebreo 12:3 CC 245 3 Noi non c rendiamo conto quanto potente possa essere la nostra influenza positiva o negativa su coloro con i quali ci associamo... Miei cari giovani amici, imparate la semplicità della vera pietà. Voi potete seguire Gesù solo se siete a questo ben preparati. Potete sapere che Egli è il vostro Consigliere. Riceverete da Lui più luce e più gioia, più speranza e più conforto, a condizione che vi sottomettete alle potenze celesti. Solo a questo punto vi separerete da influenze corrotte del mondo. CC 245 4 Il nostrolavoro è preparare i sentieri che conducono a Cristo. Corriamo con perseveranza la gara che c'è posta davanti, tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio. (Ebrei 12:1.2) Egli sarà con noi ogni giorno mentre camminiamo sul sentiero stretto, e attraverso la porta stretta ci condurrà alla vita eterna. Egli verrà in nostro aiuto e sarà la nostra forza. Dobbiamo quindi lodarlo sempre di più, dobbiamo parlare di Lui, e dobbiamo amarlo di più. CC 245 5 Giovani, ambini, Cristo vi ama! Quando le mamme portavano i bambini a Gesù, Egli posava le mani su di loro in segno di benedizione, metre i discepoli stavano per mandarli via. Mentre il Maestro stava dando lezioni importanti alle genti, o a loro stessi, i discepoli non volevano che i bambini disturbassero; ma Gesù dissero loro: Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perché di tali è il regno di Dio. (Luca 18:16) CC 245 6 Sento grade tenerezza per ognuno di questi bambini, e mi auguro che anche voi lì trattate con la mia stessa tenerezza. Fatte in modo che nelle vostre famiglie i più anziani siano pazienti e gli sensibilizzino allo studio della Bibbia. Quando parlate con loro, non usate il tono di voce troppo forte. Le beatitudini del Signore sono appropriate. CC 245 7 Se cercat continuamente aiuto del Signore attraverso le preghiere serali, Egli perdonerà le vostre parole dure o scoraggianti pronunciate durante il giorno. Se avete una stretta e viva comunione con Gesù, incoraggiate i piccoli di fare lo stesso. È possibile che a volte faranno errori, o saranno tentati, ma non scoraggiatevi. Proteggeteli meglio possibile con lo scudo di Cristo dalle tentazioni e incoraggiateli a obbedire al Signore. CC 245 8 Cercate d invocare il nome del Signore sia in chiesa sia a casa, perché Egli guida il vostro cammino passo dopo passo verso l'alto dei cieli. CC 245 9 Manuscrip 61, 1907 ------------------------Simpatizzare con chi ha bisogno di aiuto, 24 agosto CC 246 1 Perché ilFiglio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto. CC 246 2 Luca 19:1 CC 246 3 Tutto l'uiverso celeste è interessato di ogni anima che si pente e che cerca Gesù. Gli angeli osservano ogni nostro atto; sentono ogni parola pronunciata. Essi desiderano di vedere come noi apprezziamo le istruzioni della Parola di Dio; come impariamo la mansuetudine, umiltà e virtù di Cristo, che superano ogni scienza. CC 246 4 Gli angel desiderano che impariamo che il Figlio dell'uomo era venuto su questa terra per salvare ciò che era perduto. Egli era venuto non per salvare ciò che è buono e giusto, ma ciò che era perduto. Fratelli e sorelle, quando vedete un'anima abbandonare la Verità, e mette in pericolo la sua speranza di salvezza eterna, avvicinatevi a essa e cercate di aiutarla in ogni modo possibile. Scoprite i suoi bisogni, pregate con lei, lavorate con lei con gentilezza, con pazienza, senza mostrare la disperazione. I membri di chiesa hanno un gran lavoro da fare riguardo alla crescita spirituale dei giovani. Dovete dimostrare il vostro interesse nei loro confronti. Cercate di proteggerli dalle tentazioni del mondo e dalle lusinghe. Se possibile, aiutateli a trovare un lavoro, affinché le loro menti possano essere occupati e nobilitate. Questo è un vero e proprio ministero -- un ministero che Dio approva, un ministero che lotta contro il nemico. Satana non può nulla contro di quelli che in parole e opere ministrano la giustizia. CC 246 5 A tutti èdato il privilegio di aiutare i suoi simili di poggiare i piedi sulla Rocca Eterna. CC 246 6 Cristo no ha mai cessato di cercarci mentre ci troviamo in difficoltà e continuerà a farlo instancabilmente finché non ci riporta sulla Sua via. Nonostante tutte le nostre cadute, Egli si prende sempre cura di noi con amore. Non ci rendiamo nemmeno conto che le forze divine sono costantemente al lavoro in questo mondo. Intere schiere celesti stanno cercando di salvare ciò che è perduto; gli angeli caduti stanno lavorando con una potenza inimmaginabile per contrastare gli sforzi di Cristo e dei Suoi collaboratori. CC 246 7 Che Dio c aiuti a combattere la buona battaglia della fede. Possa Egli rivestirci con il Suo amore affinché rimaniamo ritti in piedi. CC 246 8 Manuscrip 102, 1904 ------------------------Dio chiama giovani a Se, 25 agosto CC 247 1 O DIO, tumi hai ammaestrato fin dalla mia fanciullezza; e fino ad oggi io ho annunziato le tue meraviglie. CC 247 2 Salmo 71:7 CC 247 3 C'è un grnde lavoro da fare nella vigna del Maestro. Per fare questo lavoro, Dio chiama gli uomini ai quali ha dato la capacità per questo servizio. Egli non fa nulla senza la collaborazione dell'uomo. Ogni volta che il Signore ha un lavoro da fare, chiama non soltanto i capi ma anche tutti i lavoratori. Egli chiama giovani uomini e donne che sono forti e attivi intellettualmente. Egli desidera che i Suoi operai abbiano la mente, ossa e muscoli sani, per affrontare il conflitto contro i principati, i poteri e spiriti malvagi nei luoghi alti. CC 247 4 Gli uomin, per se stessi, non hanno nulla tranne ciò che Dio ha dato loro nella fiducia. Essi non devono indulgere nell'orgoglio o vantarsi dei loro talenti. Tutto ciò che possediamo, rende possibile avanzamento dell'opera. Ciascuno di noi dovrebbe avere un'adeguata preparazione per il servizio alla gloria di Dio. Attraverso un serio studio, possiamo coltivare i poteri che Dio ci elargisce. CC 247 5 Alcuni givani hanno fretta di partecipare all'opera senza una reale idoneità per essa, perché non capiscono che hanno bisogno di essere preparati prima di cominciare il servizio per il Signore. Essi, cercano di convincere i responsabili che nonostante poca preparazione hanno già svolto il lavoro con successo. Ma se questi giovani hanno avuto successo, è perché hanno messo il loro cuore e l'anima nel lavoro. La causa di Dio ha bisogno degli uomini efficienti. CC 247 6 Che cosa la redenzione? È il processo di formazione per il cielo. Questa formazione significa più di una conoscenza teorica. Significa conoscenza di Cristo, l'emancipazione dalle idee, dalle abitudini e pratiche che sono state acquisite nella scuola del principe delle tenebre. L'anima deve essere allontanata da tutto ciò che si oppone alla fedeltà a Dio. La resistenza del male deve essere incoraggiata. CC 247 7 Dio da a utti l'opportunità in questa vita per sviluppare il carattere. Tutti possono prendere parte al Suo stupendo piano. Il Signore ha accettato Samuele già nella sua infanzia, perché il suo cuore era puro, perché aveva rispetto per Dio. Il Signore lo consacrò e fece di lui un canale di luce. Una vita consacrata come quella di Samuele è di grande valore agli occhi di Dio. Se i giovani di oggi si volessero consacrare come fece Samuele, il Signore li accetterebbe e utilizzerebbe nella sua opera. Essi sarebbero in grado di dire con il salmista: O DIO, tu mi hai ammaestrato fin dalla mia fanciullezza; e fino ad oggi io ho annunziato le tue meraviglie. CC 247 8 Manuscrip 51, 1900 ------------------------Religione pura significa dare soccorso al prossimo, 26 agosto CC 248 1 La religine pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puro dal mondo. CC 248 2 Giacomo 127 CC 248 3 Che cosa la religione pura? Cristo ci insegna che la religione pura è l'esercizio di pietà, compassione, e l'amore in casa, in chiesa e nel mondo. Questo è il tipo di religione per insegnare ai bambini, cominciando già nella tenera età. Insegnate loro di non centrare i propri pensieri su se stessi, ma su coloro chi soffre nel mondo. CC 248 4 Molti ponono la stessa domanda del sacerdote Chi è il mio prossimo? La risposta di Gesù giunge anche a noi nelle simili circostanze che si sono verificate nei pressi di Gerico, quando il sacerdote e il levita passarono oltre, lasciando il povero disgraziato ferito, nelle mani di un samaritano. Tutti quelli che si trovano nel bisogno perché soffrono, sono il nostro prossimo. Ogni figlio o figlia di Adamo, che è stato intrappolato dal nemico delle anime, e legato in schiavitù delle abitudini sbagliate, che affliggono la loro virilità o femminilità, che è dono di Dio... è il nostro prossimo. CC 248 5 Vorrei ch i bambini possano essere istruiti sin dalla prima infanzia e attraverso la giovinezza, per comprendere che cosa è il lavoro missionario. Il primo luogo della loro istruzione religiosa è la casa. I genitori devono essere portavoce del Signore, Dio d'Israele, al fine di insegnare i precetti del vero cristianesimo, che siano d'esempio che attraverso i principi di amore essi possono diventare veri uomini e donne. Dobbiamo riflettere come prendersi cura degli altri che hanno bisogno del nostro amore, della nostra tenerezza e delle nostre cure. Dobbiamo sempre ricordarci che siamo rappresentanti di Cristo, e che è il nostro dovere di condividere le benedizioni ricevute, non con quelli che ci possono ricompensare in qualche maniera, ma con coloro che apprezzano i doni materiali e spirituali ricevuti. Chi organizza feste con lo scopo di aiutare gli altri, di portare la luce nella loro triste vita, o allo scopo di alleviare la loro povertà e sofferenza, agiscono disinteressamene e non in armonia con l'insegnamento di Cristo. CC 248 6 Review an Herald, Nov. 12, 1895 CC 248 7 Le buone zioni sono frutto che Cristo ci impone: gentili parole, atti di benevolenza, la tenerezza verso i poveri, bisognosi e afflitti. Quando i nostri cuori simpatizzano con chi è aggravato dallo scoraggiamento, dal dolore, quando la mano è tesa verso i bisognosi, quando il nudo è stato coperto, lo straniero ha ricevuto il benvenuto nella vostra casa e nel vostro cuore, gli angeli sono molto vicini a voi, e il cielo se ne rallegra. CC 248 8 Testimonis, vol. 2, p. 25 ------------------------Raggiungere altri attraverso l'Evangelo, 27 agosto CC 249 1 Io sono i mezzo a voi come colui che serve. CC 249 2 Luca 22:2 CC 249 3 Portare l nostre pubblicazioni porta a porta è più redditizio nell'ambito del lavoro d'evangelizzazione. Le nostre pubblicazioni possono raggiungere luoghi, dove non possono essere tenute riunioni. In questi luoghi queste pubblicazioni prendono posto di un predicatore. CC 249 4 Possa il ignore servirsi dei nostri giovani uomini e donne in questo servizio evangelico porta a porta. Con questo metodo la Verità è presentata a migliaia di persone che altrimenti non avrebbero conosciuto. Abbiamo poco tempo ancora, per cui dobbiamo essere pronti e lavorare in fretta, perché i giovani possano andare nel mondo ed evangelizzare. Il Signore richiama all'opera tutti i Suoi operai proprio in questi ultimi tempi. CC 249 5 Perché alora non esiste un giusto impegno nel cercare il Signore, quando centina di giovani, potrebbero ricevere lo Spirito di Dio e andare a proclamare la Verità, mentre il Signore opera con loro e conferma la parola con i segni che l'accompagnavano? Amen! (Marco 16:20) Il nostro compito è di far risplendere la luce nel mondo attraverso le pubblicazioni. Con le pagine stampate la luce raggiunge tutti i posti isolati che non hanno alcuna possibilità di ascoltare i sermoni. Questo è il lavoro missionario più benedetto. I distributori della stampa possono essere la mano destra del Signore, e aprire le porte per la Verità. CC 249 6 I giovanicristiani possono essere selezionati per la distribuzione dei libri che contengono la Verità presente. Questo è un lavoro sacro, e chi lo farà, dovrebbe essere in grado di rendere testimonianza a Cristo. Per questi giovani che vogliono dedicarsi a Dio, può essere una grande benedizione; essi devono essere in contatto con i collaboratori più anziani che hanno esperienza nel insegnare le cose di Dio. Se i giovani lavorano per la propria salvezza con temerarietà e rispetto, si accorgeranno attraverso l'esperienza personale che Dio sta lavorando con loro, qual è la sua volontà e il Suo beneplacito. Non solo gli uomini, ma anche le donne possono entrare nel servizio porta a porta. Nel piano del Signore è che gli operatori di questo servizio vanno a due a due. CC 249 7 Sono stat incaricata di incoraggiare i loro sforzi nel servizio missionario, nel dare istruzione biblica e nel vendere libri che contengono Verità presente. Quel sapiente lavoro può attirare molte anime a Cristo. Giovani, il vostro aiuto è richiesto perché è fondamentale. Fatte un patto con Dio mediante il sacrificio. Egli è il vostro Capo. Sii forte, si rinfranchi il tuo cuore! (Salmo 27:14) CC 249 8 Pacific Uion Recorder, Oct. 23, 1902 ------------------------Portate sollievo ai sofferenti, 28 agosto CC 250 1 Liberami al sangue versato, o DIO, DIO della mia salvezza, e la mia lingua celebrerà con giubilo la tua giustizia. CC 250 2 Matteo 4:6 CC 250 3 Molti si rovano ancora nell'ombra della morte che hanno bisogno di essere istruiti nella Verità del Vangelo. Quasi l'intero mondo giace nel maligno. Ogni credente in Cristo che ha ricevuto il messaggio di speranza, deve condividerlo con coloro che si trovano nelle tenebre. CC 250 4 La chiesadi Dio ha bisogno di giovani devoti per continuare l'opera sanitaria... Il Signore vuole uomini e donne sagge, che desiderano lavorare come infermieri, per dare aiuto ai malati e i sofferenti; affinché tutti quelli che si sentono afflitti, possano essere assistiti da medici e infermieri cristiani. Quando attraverso ministero le anime vengono portate a Cristo, e che queste anime accettano la volontà di Dio, si ottiene una grande vittoria. CC 250 5 Nel nostr servizio quotidiano vediamo molte anime sofferenti. Che cosa ci dice la sofferenza sul volto di una persona? Essa mostra la necessità di pace in Cristo. Uomini e donne hanno nostalgia di qualcosa che non hanno, né hanno cercato di riempire questa mancanza. Fatte in modo che essi odono la voce che dice: O voi tutti che siete assetati, venite alle acque... (Isaia 55:1) Anime stanche, cercate l'acqua della vita. Tutto il cielo è alla vostra ricerca. Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna. (Giovanni 5:39) CC 250 6 Abbiamo mlto lavoro da svolgere nel campo sanitario. Ci sono opportunità per gli infermieri ben preparati, per dare assistenza nelle case, dove si può risvegliare un interesse verso la Verità. In molti posti ancora si trovano le persone che non hanno udito insegnamenti di Cristo o non hanno partecipato a un servizio religioso. Queste persone devono essere raggiunte dal Vangelo nelle loro case. Questo è il miglior metodo che può portare un grande sollievo ai loro bisogni fisici. CC 250 7 I missionri nel campo sanitario che si prendono cura dei malati e alleviano i disagi dei poveri, possono trovare molte opportunità mediante la preghiera, la lettura della Parola di Dio, oppure parlando loro direttamente del Salvatore. Possono pregare con e per i più deboli che non hanno la forza di volontà per controllare gli appetiti che degradano la loro salute. Possono portare un raggio di speranza agli sfiduciati. L'amore disinteressato che si manifesta in atti di gentilezza, aiuta a sofferenti di credere nell'amore di Cristo. CC 250 8 Review an Herald, Dec. 24, 1914 ------------------------Il ministero nel campo della musica, 29 agosto CC 251 1 La mia ligua celebrerà con giubilo la tua giustizia. CC 251 2 Salmo 51:4 CC 251 3 L'insegnaento di canto è una materia molto importante in ogni scuola. Gli studenti che hanno imparato a cantare, tra cui i gospel, con le loro voci melodiose, possono diventare evangelisti canori. Essi troveranno molte opportunità di testimoniare il loro talento quale dono di Dio, portando attraverso la melodia il Sole di Giustizia in molti luoghi sprofondati nelle tenebre del peccato, nel dolore e nell'afflizione. Cantando, essi hanno il privilegio di fare stupendo ministero evangelico per le strade delle città e villaggi. CC 251 4 Fratelli,sforzatevi di raggiungere le classi inferiori. Entrate nelle case sia dei ricchi sia dei poveri. Quando visitate una casa, chiedete: Gradirete ascoltare i nostri canti? Dovremmo essere lieti di organizzare un servizio canoro e di offrire qualche preghiera a Dio. Sono certa che ci saranno pochi che rifiuteranno tale proposta. CC 251 5 Manuscrip 67, 1903 CC 251 6 Uno spirio di devozione era sempre presente nella scuola dei profeti... Agli studenti non veniva solo presentato il dovere della preghiera, ma anche come pregare, come avvicinarsi al Creatore, come esercitare la fede in Lui e come comprendere e ubbidire agli insegnamenti del Suo Spirito. Insegnanti capaci e consacrati traevano dai tesori divini verità nuove e antiche e lo Spirito di Dio si manifestava attraverso profezie e inni sacri. CC 251 7 La musicaaveva lo scopo di elevare i pensieri verso le realtà pure e nobili e risvegliare la devozione e la gratitudine nei confronti di Dio. Quale contrasto fra quest'obiettivo e l'attuale e troppo frequente strumentalizzazione della musica! Quante persone impiegano questo dono per esaltarsi, invece di usarlo per glorificare Dio! L'amore per la musica porta gli incauti a unirsi a chi ama quei piaceri mondani che Dio ha proibito ai Suoi figli. Così, questo stesso dono, che se fosse ben usato costituirebbe una grande benedizione, diventava uno dei mezzi di cui Satana si serve per sviare gli uomini dal dovere e dalla contemplazione delle verità eterne. CC 251 8 In cielo,Dio è adorato anche attraverso la musica e noi, nei nostri canti di lode, dovremmo sforzarci di avvicinarci il più possibile all'armonia dei cori degli angeli. Un'adeguata educazione della voce è un aspetto importante dell'insegnamento che non dovrebbe essere trascurato. Cantare fa parte del servizio religioso e costituisce un atto di adorazione come la preghiera, ma per dare al canto l'espressione voluta occorre una partecipazione emotiva. CC 251 9 Patriachsand Prophets, p. 594 ------------------------La gioia di servire Cristo, 30 agosto CC 252 1 Chi semin generosamente mieterà altresì abbondantemente. CC 252 2 2 Corinzi9:6 CC 252 3 Ministerocristiano significa servizio, e per questo ministero tutti siamo chiamati. È un disonore per Dio quando chiunque dei Suoi figli sceglie una vita di auto-compiacimento. Fratelli e sorelle, vi rendete conto che ogni anno migliaia di anime periscono nei loro peccati, perché non hanno ricevuto la Verità? CC 252 4 Abbiamo u grande lavoro da svolgere in questo nostro mondo. Gli uomini e le donne devono essere convertite, non con il dono delle lingue, né con i miracoli, ma mediante la predicazione di Cristo crocefisso. Perché allora si ritarda in questo senso? Perché aspettare a fare il nostro meglio per rendere il mondo migliore? Per quanto possa essere umile la vostra sfera, per quanto umile è il vostro compito, se collaborate in armonia con il Signore, Egli si rivelerà a voi, e voi sarete in grado di attirare le anime a Lui. Egli onora i mansueti e umili, coloro che vogliono servirlo con il cuore sincero. In tutto ciò che facciamo, sia si tratta di un lavoro in negozio o in azienda oppure in ufficio, dobbiamo fare tutto il possibile per salvare le anime. CC 252 5 Siamo chimati a seminare accanto a tutte le acque, mantenendo le nostre anime nell'amore di Dio, e lavorare mentre è ancora giorno con i mezzi che ci sono stati affidati dal nostro Maestro. Qualunque cosa le nostre mani trovano da fare, dobbiamo farlo con allegria; qualunque sia il sacrificio che siamo chiamati a fare, dobbiamo farlo allegramente. Se seminiamo lungo le acque, confermiamo le parole di Gesù: Chi semina generosamente mieterà altresì abbondantemente. Tutto quello che facciamo, è per grazia, sola grazia di Cristo. Per grazia abbiamo la redenzione, rigenerazione e l'eredità in Gesù Cristo. Fatte in modo che questa grazia sia rivelata agli altri. CC 252 6 Il Salvatre prende a Suo servizio quelli che vogliono essere modellati a Sua immagine, e utilizzati per la Sua gloria. Egli utilizza il materiale che altri rigettano, e lavora attraverso tutti quelli che si sottomettono alla Sua volontà. Egli si diletta di prendere mezzi apparentemente senza speranza, quelli che Satana ha degradato, e per mezzo dei quali lavora, e li rende i Suoi sudditi. Si rallegra nel liberarli dalla sofferenza, ed è rattristato quando l'ira cade su disobbedienti. Egli fa dei suoi figli i suoi agenti nel compiere la Sua opera, i quali ricevono una preziosa ricompensa ancora in questa vita. CC 252 7 Ma tutto uesto che cosa è nel confronto di gioia che sarà data a loro nel grande giorno della rivelazione finale? CC 252 8 Review an Herald, Jan. 5, 1905 ------------------------Premio eterno, 31 agosto CC 253 1 Quando fa un banchetto, chiama i mendicanti, i mutilati, gli zoppi, i ciechi; e sarai beato, perché essi non hanno modo di contraccambiarti; ma il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti.. CC 253 2 Luca 14:1,14 CC 253 3 Entrare nlla gloria di Cristo è il premio di tutti Suoi operai. La gioia espressa da Cristo mediante la richiesta fatta al Padre è stata espressa con seguenti parole: Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche coloro che tu mi hai dato. (Giovanni 17:24) CC 253 4 Gli angel erano in attesa di accogliere Gesù dopo la Sua resurrezione. Il padrone di casa celeste voleva salutare di nuovo il loro caro Comandante. Miriadi di angeli accorsero per dargli il bentornato non appena Egli ha varcato le porte del cielo, ed Egli ricambiò il saluto. Tuttavia il suo cuore è rimasto con i discepoli, grandemente rattristati dalla sua dipartita. Egli sapeva che i Suoi amati figli dovevano continuare la battaglia contro il nemico. Padre, diceva Gesù, io voglio che dove sono io, siano con me anche coloro che tu mi hai dato. CC 253 5 I redentidi Cristo sono i Suoi gioielli, il Suo prezioso tesoro. Essi sono come le pietre preziose di una corona -- la Sua ricchezza della gloria della Sua eredità nei santi. In loro Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo, renderà giusti molti, perché si caricherà delle loro iniquità. (Isaia 53:11) CC 253 6 Ogni impuso dello Spirito Santo conduce gli uomini verso bontà, e il Signore iscrive i loro nomi nei libri del cielo. Nel giorno di Dio, a tutti quelli che hanno dato se stessi come strumento della Sua opera, sarà permesso di vedere ciò che hanno compiuto nella loro vita. Meraviglioso sarà per loro a vedere la santa influenza, grazie alla quale hanno potuto operare e raccogliere preziosi risultati. Quale grandiosa riconoscenza sarà delle anime che s'incontreranno in corti celesti! Ogni lode, onore e gloria saranno dati a Dio e all'Agnello per la redenzione ricevuta. Ma nell'esprimere la gratitudine, la gloria di Dio non deve essere sminuita perché Egli si è servito delle anime pronte a perire. CC 253 7 I redentiincontreranno e riconosceranno coloro che si sono arresi a Cristo crocefisso e risorto. Quale benedette conversazioni potranno affrontare con queste anime! Ero una peccatrice ... si dirà, e siete venuti a trovarmi, e avete richiamato la mia attenzione sul prezioso Salvatore, come la mia unica Speranza, ed io credetti in Lui. Quale gioia sarà per questi redenti incontrare e salutare coloro che hanno preso a cuore la loro salvezza. CC 253 8 Review an Herald, Jan., 5 gennaio, 1905 ------------------------Essere pronti per il ritorno di Cristo, 1 settembre CC 254 1 Siamo in ttesa della beata speranza e l'apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo.. CC 254 2 Tito 2:1314 CC 254 3 La Sacra crittura ci insegna una lezione molto diversa da quella che è presentata in parole di molti che professano di credere nel Vangelo. Siamo esortati a vivere saggiamente, giustamente e pienamente in questo mondo, e di cercare la gloria del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo. Alcuni hanno fatto obiezioni riguardo al mio lavoro perché sto insegnando che il nostro dovere è attendere l'apparizione di Cristo sulle nuvole del cielo. Essi dicono: Secondo EGW si potrebbe pensare che il giorno del Signore è vicino, e che è stata fatta la predicazione su quest'argomento durante ultimi quaranta anni e il Signore non è ancora venuto.. CC 254 4 Tale obieione è contro le parole di Cristo stesso, il quale per bocca dei discepoli afferma: Ecco, io vengo presto! E Giovanni risponde: Sì, vieni Signore Gesù! Queste parole, di Gesù sono parole d'incoraggiamento e d'avvertimento al Suo popolo. Perché allora non dovremmo ascoltare ciò che il Signore ha detto, ossia che dobbiamo aspettarlo. Un servo infedele ha detto: il mio padrone tarda a venire, e cominciò a battere i suoi compagni di servizio, e continuò a mangiare e bere con gli ubriaconi. CC 254 5 Gesù diss che nessuno conosce l'esatto momento del Suo ritorno. Quanto poi a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, neppure gli angeli dei cieli, ma soltanto il Padre mio. (Matteo 24:36) Ma Cristo ha anche dato segni della Sua venuta: Quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, anzi alle porte. (Matteo 24:33) Poi, ordinò loro: Ora, quando queste cose cominceranno ad accadere, guardate in alto e alzate le vostre teste, perché la vostra redenzione è vicina. (Luca 21:28) E in vista di queste cose l'apostolo scrive: Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno vi sorprenda come un ladro. (1 Tessalonicesi 5:4) Dal momento che non conosciamo l'ora della venuta di Cristo, dobbiamo vivere in sobrietà e pienamente. ...aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesù Cristo. (Tito 2:13) CC 254 6 Il popolodi Dio deve preservare il loro carattere come Suoi rappresentati. C'è lavoro per ciascuno di noi da compiere. I ricchi dovrebbero fornire i mezzi, i capi la loro influenza, gli intellettuali la loro saggezza, i poveri le loro virtù, se sono realmente servitori del Signore. Loro stessi dovrebbero avere una stretta relazione con Dio al fine di rifletterla agli altri. Quali rappresentanti di Cristo, dobbiamo mettere in guardia gli uomini riguardo al giudizio finale. CC 254 7 Signs of he Times, June 24 ------------------------Crescere in Cristo, 2 settembre CC 255 1 Io ho coninuamente posto l'Eterno davanti ai miei occhi; poiché egli è alla mia destra, io non sarò mai smosso.. CC 255 2 Salmo 16: CC 255 3 Molti, pu avendo confidato in Gesù e ottenuto il perdono dei peccati, pensano di dover fare qualcosa, e cercano di impegnarsi per vivere rettamente; ma Gesù dice: Senza di me non potete fare niente. La crescita spirituale, la nostra gioia, l'utilità della nostra vita, dipende dalla comunione quotidiana di ogni ora che stabiliamo con Cristo. Se dimoriamo in Colui che oltre a donare la fede, la fa sviluppare, possiamo crescere in grazia. CC 255 4 Voi che v siete consacrati a Dio per appartenergli completamente, per servirlo e ubbidirlo, che avete accettato Cristo come vostro Salvatore, non potendo espiare i vostri peccati e cambiare il vostro cuore, siate fiduciosi, che per amore di Cristo Dio ha già fatto tutto quello che per voi è impossibile. Come per fede siete divenuti di Cristo, così per fede dovete crescere in Lui attraverso l'esperienza del dare e del prendere. Quando date tutto a Cristo, cuore, volontà, impegno, vi consacrate a Lui e ubbidite a tutti i Suoi precetti, riceverete tutto; Cristo stesso che vivrà dentro di voi, vi sosterrà, vi renderà giusti e vi darà la forza di ubbidire, e tutte le benedizioni che da Lui derivano. CC 255 5 Fatte in odo che la prima preoccupazione della giornata sia di consacrarvi a Cristo, pregando così: Signore, voglio essere completamente tuo, prendimi! Rimetto a Te tutti i miei progetti. Serviti di me oggi, dimora in me e fa che io agisca sempre secondo la Tua volontà. ê un dovere quotidiano consacrare così a Dio la vostra giornata ogni mattina. Sottoponetegli i vostri progetti, pronti a realizzarli o ad abbandonarli secondo la Sua volontà in questo modo giorno dopo giorno offrirete la vostra vita a Dio, che la trasformerà rendendola simile a quella di Cristo. CC 255 6 Dimorare n Cristo più che avere manifestazioni estatiche, significa vivere serenamente, con fiducia. La vostra speranza è riposta in Cristo e non in voi; la Sua forza si sovrappone alla vostra debolezza, la Sua sapienza alla vostra ignoranza e la Sua potenza ricoprono la vostra fragilità. Non dovete guardare a voi stessi, soffermatevi sulla vostra condizione; pensate a Cristo, e confidate nel Suo amore, contemplate la bellezza e la perfezione del Suo carattere, lo spirito di abnegazione, le umiliazioni subite, la Sua purezza e santità. Solo amando cristo, imitando e dipendendo completamente da Lui è possibile essere trasformati sino a rassomigliarli. CC 255 7 Steps to hrist, pp. 69-71 ------------------------La nostra capacità viene solo da Cristo, 3 settembre CC 256 1 Non avvena mai che io mi vanti all'infuori della croce del Signor nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me e io al mondo. CC 256 2 Galati 6:4 CC 256 3 Tramite l fede -- quel tipo di fede che rinuncia a confidare in se stessi -- il peccatore che si pente dovrebbe aggrapparsi all'unica sorgente di infinita potenza. L'osservanza formale non può mai sostituire una fede semplice e la totale rinuncia di se. D'altra parte, nessun può spogliarsi da solo del proprio Io: possiamo solo accettare che sia Cristo a farlo per noi. Allora, con tutta l'anima diremo: Signore, prendi il mio cuore perché io non riesco a dartelo! Ti appartiene. Mantienilo puro, perché io non so farlo. Salvami da me stesso e dal mio carattere debole e così diverso da Cristo. Modellami, formami, elevami in un'atmosfera pura e santa in cui la corrente del Tuo amore m'inondi l'anima.. CC 256 4 La rinunca di sé non deve caratterizzare solo l'inizio della vita cristiana, ma deve rinnovarsi a ogni passo che facciamo sul cammino che porta al cielo. Tutte le nostre opere scaturiscono da una forza che è al di fuori di noi, perciò occorre che ci aggrappiamo a Dio con tutto il cuore, continuamente, che confessiamo con dolore e sincerità i nostri peccati e ci umiliamo davanti a Lui. L'unico cammino sicuro risiede nella totale rinuncia di se stessi in una completa relazione e dipendenza da Cristo. CC 256 5 A mano a ano che ci avviciniamo a Gesù, comprenderemo sempre meglio la purezza del Suo carattere, la gravità del peccato e tenderemo sempre meno alla superbia. Coloro che sono santi agli occhi di Dio saranno gli ultimi a fare sfoggio della loro religiosità- L'apostolo Pietro divenne un fedele ministro di Cristo; fu così grandemente onorato dalla luce e dalla potenza divina che ricevette e contribuì attivamente all'edificazione della chiesa di Cristo. Egli, però, non dimenticò mai la dolorosa esperienza dell'umiliazione. Il Suo peccato era stato cancellato, ma egli sapeva benissimo che solo la grazia di Cristo aveva rimediato alla debolezza del suo carattere che lo aveva indotto a cadere. Non trovava nulla in sé da cui andare orgoglioso. Nessun apostolo o profeta ha mai preteso di essere senza peccato. Erano uomini vissuti in intima comunione con Dio, che avrebbe preferito rimettere la loro vita piuttosto che commettere consapevolmente un peccato. Dio lì onorò concedendoli la Sua luce e potenza. Eppure, anche loro hanno confessato di essere per natura peccatrice. Essi non riponevano la loro fiducia nella carne né si ritenevano giusti; piuttosto, hanno confidato completamente nella giustizia di Cristo. Altrettanto avverrà a tutti quelli che contempleranno Cristo. CC 256 6 Avanzandoprogressivamente nella nostra esperienza cristiana, il nostro pentimento si farà più profondo. Non apriremo più la bocca per esaltare noi stessi; anzi, consapevoli del fatto che la nostra salvezza risiede solo in Cristo. CC 256 7 Christ's bject Lessons, pp. 159-161 ------------------------Chi è il più grande nel regno dei cieli?, 4 settembre CC 257 1 Chi dunqu si umilierà come questo piccolo fanciullo, sarà il più grande nel regno dei cieli. CC 257 2 Matteo 184 CC 257 3 I discepoi stavano discutendo su chi dovrebbe essere il più grande nel regno dei cieli, e non riuscivano ad accordarsi. Ciascuno di loro potrebbe rivendicare quest'onore per se stesso. Nessuno di loro comprendeva il significato degli eventi futuri, o apprezzava la solennità del presente. Essi non erano pronti a partecipare alla Cena di Pasqua. Cristo gli osservò con tristezza, e vide le prove che li aspettavano, e il suo cuore sì riempì di tenera pietà e simpatia. Manifestando il suo amore per loro, si alzò, depose le sue vesti, preso un asciugatoio e se lo cinse. (Giovanni 13:4) Questo doveva essere un grande rimprovero per tutti loro. CC 257 4 Dopo averlavato i loro piedi, si sedette di nuovo e disse: Comprendete quello che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato l'esempio, affinché come ho fatto io facciate anche voi. (Giovanni 13: 10-15 ) CC 257 5 L'umiltà he Gesù ci insegna, deve essere per noi una grande lezione. Cristo ci ha mostrato la necessità di camminare umilmente davanti a Dio e di comprendere ciò che Egli ha fatto per noi con il dono del Suo Figlio. Egli sapeva che i Suoi discepoli non avrebbero mai dimenticato la lezione sull'umiltà data loro durante l'Ultima Cena. Nel prendere su di Se la più umile forma di servitore, ha fatto ai dodici il rimprovero più severo come mai prima. CC 257 6 Nel capitlo 28° di Matteo vi è ancora un'altra lezione di umiltà. Le stesse lezioni sono date a noi per la nostra ammonizione. Chi trascura di trarre profitto da queste lezioni è imperdonabile. CC 257 7 Allora i iscepoli si avvicinano a Gesù dicendo: Chi è il più grande nel regno dei cieli? E Gesù chiamato un bambino a sé, disse; In verità vi dico: se non vi convertite e non diventate come piccoli fanciulli, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli. Chi dunque si umilierà come questo piccolo fanciullo, sarà il più grande nel regno dei cieli. (Matteo 18:4) CC 257 8 Molti nonsi rendono conto che camminando umilmente con Dio, ci mettiamo in una posizione in cui il nemico non può approfittare di noi... Solo quando ci sottomettiamo alla volontà del Signore come bambini al fine di ricevere l'istruzione e la disciplina, Dio si potrà servire di noi per la sua gloria. CC 257 9 Manuscrip 102, 1904 ------------------------Influenza umana si trasforma in benedizione, 5 settembre CC 258 1 La vostrafede che avete verso Dio si è divulgata in ogni luogo, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne.. CC 258 2 1 Tessaloicesi 1:8 CC 258 3 In tutta a Sua vita terrena Cristo esercitò un'immensa influenza che lo univa a Dio e a tutta la famiglia umana. Tramite Cristo, Dio ha investito l'uomo di un influsso che non gli permette di vivere solo per se stesso. Ognuno di noi è legato agli altri e tutti abbiamo obblighi reciproci. Nessuno può vivere indipendentemente dagli altri. Il benessere di ognuno influenza quello degli altri. Nel piano di Dio ciascuno dovrebbe sentirsi necessario nel contribuire al bene comune e alla felicità di tutti. CC 258 4 Ogni indiiduo emana un'atmosfera particolare: essa può essere illuminata dalla forza vivificante della fede, dal coraggio, dalla speranza e dalla dolce fragranza dell'amore, oppure, al contrario, può essere incupita e gravata di malumore ed egoismo o avvelenata da qualche tentazione lungamente accarezzata. Chiunque ci passa vicino, consapevole o no, subisce gli effetti di quest'atmosfera che ci circonda. CC 258 5 Ne scatursce una responsabilità dalla quale non possiamo sottrarci. Le nostre parole, le nostre azioni, il modo di vestire, il contegno, perfino l'espressione del viso ha un influsso sugli altri: nel bene o nel male tale condizionamento porta a risultati imprevedibili. CC 258 6 Ogni nosto comportamento è un seme che porterà il suo frutto. È un anello nella lunga catena delle vicende umane di cui non si può vedere la fine. Se col nostro esempio aiutiamo gli altri a elevarsi a dei buoni principi, gli trasmetteremo la forza di fare il bene. Anch'essi, a loro volta, influenzeranno altri positivamente, e quelli altri ancora; così facendo il nostro influsso, senza che ce ne rendiamo conto, può trasformarsi in una benedizione per migliaia di persone. Getta un sasso in uno stagno e subito si formerà un'onda, e poi un'altra e un'altra ancora; il cerchio andrà via via allargandosi fino a raggiungere la sponda. Altrettanto avviene con la nostra influenza: essa si trasforma in benedizioni. CC 258 7 La testimnianza silenziosa di una vita consacrata, sincera e disinteressata esercita un'influenza quasi irresistibile. Se imitassimo il carattere di Gesù nella nostra vita, collaboreremo con Lui all'opera della salvezza. Solo così si può diventare suoi collaboratori. A mano a mano che il nostro raggio d'influenza aumenterà, crescerà anche la nostra possibilità di fare il bene. CC 258 8 Christ's bject Lessons, pp. 339,340 ------------------------Acquisizione della divina mansuetudine, 6 settembre CC 259 1 Cercate lEterno voi tutti, umili della terra, che praticate la sua legge. Cercate la giustizia, cercate l'umiltà. Forse sarete nascosti nel giorno dell'ira dell'Eterno. CC 259 2 Sofonia 23 CC 259 3 Coloro ch hanno capito di aver bisogno del Cristo, chi ha sperimentato la sofferenza a causa del peccato e hanno condiviso la sua afflizione, impareranno la mansuetudine dal Maestro divino. CC 259 4 L'affermaione di Mosè, ispirata da Dio, quando sosteneva di essere l'uomo più mite della terra, non era considerata dai suoi contemporanei come una dote. Al contrario suscitava commiserazione e disprezzo. Gesù, invece, elenca la mansuetudine fra le qualità più importanti per entrare nel suo regno. La sua vita e il suo carattere rivelavano, infatti, la bellezza divina di questa preziosa virtù. CC 259 5 Egli accetò di condividere l'esperienza umana, nelle varie fasi dell'esistenza, vivendo non come un re che esige omaggi, ma come un uomo qualunque, con la missione di servire gli altri. Il suo comportamento non era caratterizzato né da fredda austerità né da fanatismo. Il Salvatore del mondo aveva una natura superiore a quella degli angeli ma la sua maestà divina era unita a un'umiltà e a una dolcezza tali che tutti ne erano attratti. CC 259 6 Gesù avev rinunciato a se stesso e in tutto ciò che faceva, non vi era nulla di egoistico. Egli sottometteva ogni cosa alla volontà del Padre. Verso la fine del suo ministero sulla terra poteva dire: "Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l'opera che tu mi hai dato da fare". (Giovanni 17:4) CC 259 7 E 'l'amor di sé che distrugge la nostra pace. "L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa". (1 Corinzi 13:4-7) CC 259 8 La felicià terrena è effimera e le circostanze la condizionano, ma la pace del Cristo è duratura. Non dipende dagli eventi della vita, dalla quantità di beni che si possiedono o dal numero degli amici. Il Cristo è la fonte dell'acqua della vita e la gioia che scaturisce da lui non svanirà mai. Se la stessa mansuetudine di Gesù si manifesta in una famiglia, tutti sono felici. CC 259 9 Thoughts rom the Mount of blessing, pp. 13-17 ------------------------Le anime adorne con mansuetudine, 7 settembre CC 260 1 L'Eterno i compiace nel suo popolo; Egli corona di salvezza gli uomini. CC 260 2 Salmo 1494 CC 260 3 Il fruttopiù prezioso di santificazione è la bontà. Quando questa grazia presiede nell'anima, essa modella il carattere della persona, e di conseguenza essa si sottomette alla volontà di Dio. La sua mente afferra ogni verità e precetto divino, senza dubitare o mormorare. La vera bontà intenerisce e sottomette il cuore e la mente alla Parola di Dio, la quale guida i pensieri in obbedienza a Gesù Cristo. Così il suo cuore si apre come accade a Lidia. Essa ci ricorda Maria seduta ai piedi di Gesù. CC 260 4 Egli guidrà i mansueti nella giustizia e insegnerà la sua via agli umili. (Salmo 25:9 CC 260 5 Il parlar di chi possiede la mitezza, non è caratterizzato dal vanto. Egli prega come fece Samuele: Parla Signore, il Tuo servo ascolta. (1 Samuele 3:9) CC 260 6 La mitezz alla scuola di Cristo è uno dei frutti dello Spirito. È una grazia santificatrice che permette al suo possessore, controllare in ogni momento il temperamento impetuoso. Quando la grazia della mitezza controlla le disposizioni acide e impetuose, permette all'individuo di fare seri sforzi per sottomettere il suo temperamento sotto controllo dello Spirito di Dio. Giorno per giorno egli acquisirà l'autocontrollo, fino a quando, non viene conquistato da Gesù. Egli assomiglierà al modello divino, non appena sarà pronto ad ascoltare, lento a parlare o lento all'ira. (Giacomo 1:19). . . . CC 260 7 La mitezz è una virtù interiore che Dio stima essere di grande valore. L'apostolo parla di questa virtù, come di oro o perle preziose o vesti sontuose. Mentre l'esteriore abbellisce solo il corpo mortale, l'ornamento della mitezza adorna anima e collega l'uomo finito con il Dio infinito. Questo è l'ornamento della scelta di Dio. CC 260 8 Colui cheha riempito i cieli di luce, corona di salvezza gli uomini. Gli angeli del cielo registreranno quelli che sono adornati dalla la luce divina, che camminano con Signor Gesù nella mitezza e modestia. CC 260 9 The Sanctfied Life, pp. 14-16 ------------------------Un gioiello imperituro, 8 settembre CC 261 1 Il vostroornamento non sia quello esteriore: intrecciare i capelli, portare i gioielli d'oro o indossare belle vesti, ma l'essere nascosto nel cuore con un'incorrotta purezza di uno spirito dolce e pacifico, che è di grande valore davanti a Dio. CC 261 2 1 Pietro :3,4 CC 261 3 Mentre ioe il fratello Harris avevamo un colloquio con una sorella che indossava l'oro, essa si professava di essere alla ricerca di Cristo. Le abbiamo segnalato di cosa parla la Bibbia riguardo all'uso di gioielli. A questo punto, la sorella ha fatto osservazione sul Salomone, il quale ha ordinato di abbellire il tempio e le strade della città di Dio con oro puro. Essa affermava che era giusto indossare oro, perché in questo modo si poteva influenzare il mondo. Io li risposi che su questa terra eravamo solo poveri mortali caduti, e invece di decorare nostri corpi mortali, e perché il tempio di Salomone fu gloriosamente ornato, dobbiamo ricordare la nostra condizione decaduta, e che questo era il motivo della morte del Figlio di Dio, perché Egli voleva redimerci. Solo il pensiero della morte di Cristo dovrebbe annientare le nostre pretese. Gesù è il nostro modello. Se Egli avesse messo da parte la Sua umiltà e sofferenza, e avesse gridato: Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la tua crocce e mi segua, (Luca 9:23) la moltitudine l'avrebbe creduto e lo avrebbe seguito. Ma Gesù tornerà a noi con il carattere caratterizzato dall'umiltà. Se vogliamo essere con Lui in cielo, dobbiamo essere come Lui sulla terra. Chiunque abbandona questo mondo, lascia tutto ciò che lo appartiene. CC 261 4 Life Skethes, pp. 113, 114 CC 261 5 Nel giorn in cui tutti i conti saranno bilanciati, vi accorgerete... che la bellezza esterna di un uomo è diventata troppo appariscente, mentre la bellezza interiore dell'anima è stata quasi del tutto trascurata. Come mai le nostre sorelle non hanno sufficiente coraggio di adeguarsi alle raccomandazioni della Sacra Scrittura? A questo proposito l'apostolo ci ha dato esplicito consiglio: Io voglio che le donne si vestano in modo decoroso, con verecondia e modestia e non di trecce o d'oro, o di perle o di abiti costosi, ma con le opere buone..(1 Timoteo 2:9) CC 261 6 Testimonis, vol. 4, p. 630 CC 261 7 L'amore nl vestirsi sontuosamente, distrugge la felicità di migliaia di persone... L'abbigliamento sobrio, invece, senza ostentazione di gioielli e ornamenti di ogni genere è in linea con la nostra fede. CC 261 8 Ibid., Vo. 3, p. 366 CC 261 9 L'ornameno interiore di uno spirito umile e calmo è d'inestimabile valore. Nella vita del vero cristiano l'ornamento esteriore è sempre in armonia con la pace e la santità interiore... È giusto apprezzare e desiderare le bellezza terrena; ma Dio desidera che si cerchi prima la bellezza celeste, quella che non perisce mai. CC 261 10 The Acts f the Apostles, p. 523 ------------------------Alleviare miseria del mondo, 9 settembre CC 262 1 Fatevi teori in cielo...perché dov'è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. CC 262 2 Matteo 6:0,21 CC 262 3 Dove è ilvostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. Coloro che hanno ricevuto da Dio mezzi economici proficui, hanno una grande responsabilità. Questi mezzi non devono essere investiti soltanto per gratificare i desideri egoistici. Hanno il dovere di conservare quel tesoro del Signore. Lo Spirito Santo opera attraverso l'agente umano, lo guida nel fare investimenti, sia piccoli sia grandi per la causa di Dio, e per la Sua gloria. CC 262 4 Ogni volt che si pensi di utilizzate il denaro del Signore per la propria gratificazione egoistica, ricordate che ci sono molti che si trovano in condizioni di povertà, senza possibilità di sfamarsi, di vestirsi; eppure anche loro sono eredi di Dio. Dobbiamo fare del bene a tutti gli uomini, e in particolare a quelli che sono i nostri fratelli di fede. Gli agenti del Signore devono utilizzare i mezzi nel annunciare la Verità con saggezza, in modo che nessuno della famiglia cristiana soffre o per la fame o per mancanza d'indumenti. CC 262 5 Se nel notro mondo vi è grande miseria è perché coloro a chi è stato affidato il denaro, lo spendono egoisticamente per desideri impuri, per l'acquisto di ornamenti inutili e pietre preziose, o per procurarsi altri articoli fantasiosi e quindi inutili. Allo stesso tempo, molti di coloro che hanno accettato il sacrificio di Gesù, soffrono fame, e il loro grido tocca le orecchie del Signore... In ogni luogo dove la Verità deve ancora giungere, i collaboratori di Dio hanno un grande lavoro da fare. CC 262 6 L'opera dve andare avanti ma non solo per mano di ministri, ma di tutti i membri della chiesa. Il Signore, Iddio del cielo invita tutti noi di abbandonare gli idoli, e ogni desiderio stravagante, di studiare in che modo acquisire capi di abbigliamento e mobili, di indulgere in nulla di ciò che è semplicemente alla portata di mano. Non spendete un dollaro di Dio per l'acquisto di articoli inutili. Il vostro denaro deve servire per la salvezza delle anime e non essere sprecato per le pietre preziose. CC 262 7 Anime perle quali Cristo è morto periscono nei loro peccati a causa della mancanza di mezzi con cui far avanzare l'opera di Dio. Fratelli e sorelle, io vi domando, non preferite avere un giorno una corona splendente sulla vostra testa, anziché spendere oggi, il denaro per le pietre preziose per soddisfare le proprie fantasie? Ogni centesimo è necessario per portare il tesoro nella casa di Dio. CC 262 8 Letter 90 1895 ------------------------La veste tessuta nel telaio celeste, 10 settembre CC 263 1 Esse cammneranno con me in vesti bianche, perché ne sono degne. CC 263 2 Apocaliss 3:4 CC 263 3 Aiutate igiovani a rendersi conto che nel vestire e nel mangiare la semplicità è indispensabile per riuscire a pensare in modo elevato. Fate loro vedere quanto c'è da imparare, quanto c'è da fare, e quanto sono preziosi i giorni della giovinezza per la preparazione della vita. Aiutateli a notare i tesori esistenti nella Parola di Dio, nel libro della natura e nel racconto di nobili esistenze. CC 263 4 Che la loo mente si rivolga ai sofferenti che essi possono soccorrere e si rendano conto che ogni centesimo speso per l'ostentazione li priva della possibilità di cibare gli affamati, di vestire gli ignudi, di consolare chi soffre. CC 263 5 Essi non ossono permettersi di perdere le meravigliose opportunità della vita, di restringere la propria mente, di rovinarsi la salute, di rinunciare alla felicità solo per cedere a ciò che non ha nessuna base né sulla ragione, né sul benessere, né sulla decenza… CC 263 6 I giovanidovrebbero imparare a riconoscere la lezione della natura. Tanto nel modo di vestire che in tutte le altre cose è nostro privilegio onorare il Creatore. Egli vuole che i nostri abiti siano puliti,sani, adatti e decorosi… CC 263 7 Il carattre di una persona si giudica dal modo di vestire. Un gusto raffinato, una mente coltivata, si riveleranno nella scelta di un abbigliamento semplice ed elegante. La sobria semplicità nell'abito unita alla modestia del comportamento faranno in modo che una giovane donna sia circondata da quell'atmosfera di sacra riservatezza che costituisce uno scudo contro mille pericoli. Si deve insegnare ai giovani che l'arte di vestire bene include la capacità di farsi i propri abiti. È un'ambizione che ogni fanciulla dovrebbe avere, perché si tratta di un modo di rendersi utile e indipendente che nessuno può permettersi di trascurare… È una buona cosa ad amare la bellezza; però Dio vuole che noi cerchiamo anzitutto la somma bellezza: quella imperitura. Le produzioni più scelte dell'arte umana non posseggono bellezza che possa reggere il confronto con quella del carattere, che è di gran prezzo agli occhi di Dio… CC 263 8 Giovani efanciulli imparino a scegliere perse stessi l'abito regale tessuto nei telai celesti, fino lino, risplendente e puro, che un giorno tutti i santi della terra indosseranno. (Apocalisse 19:8) Quest'abito, che è il carattere immacolato di cristo, è offerto gratuitamente a ogni essere umano. Però, tutti quelli che lo ricevono lo indossano fin d'ora, quaggiù… CC 263 9 Education pp. 248, 249 ------------------------Lo spicciolo di una povera vedova, 11 settembre CC 264 1 In veritàio vi dico che questa povera vedova ha gettato più di tutti gli altri. CC 264 2 Luca 21:3 CC 264 3 La poveravedova dando l'ultimo spicciolo che aveva per la causa del Signore, ha dimostrato l'amore, la fede e la benevolenza. Ha dato tutto quello che aveva, confidando nelle cure di Dio per il suo futuro incerto. Questo suo piccolo dono è un esempio per noi oggi. Il suo valore è stato misurato non dal valore della moneta in sé, ma dalla purezza del cuore della donna. CC 264 4 La benediione di Dio su quell'offerta sincera ha dato grandi risultati. Questo spicciolo è stato come un piccolo ruscello che scorre verso il basso attraverso i secoli, ingrandendosi e ampliandosi nel suo corso, e contribuendo in mille direzioni per l'estensione della Verità e i bisogni nel mondo. CC 264 5 L'influena di questo piccolo dono ha toccato migliaia di cuori in ogni epoca e in ogni paese. Come risultato, molti doni affluirono nella tesoreria del Signore per i poveri. In più, il suo esempio ha stimolato migliaia di persone, specialmente egoisti, a moltiplicare questa povera offerta. CC 264 6 Altruismoè un dovere che in nessun caso deve essere trascurato. Tuttavia, che nessuno pensi nemmeno per un momento che con le offerte si possono espiare i peccati. Il grande apostolo dice: Se spendessi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri e dessi il mio corpo per essere arso, ma non ho amore, tutto questo niente mi giova. (1 Corinzi 13:3) CC 264 7 Anche in uesto caso, egli espone i frutti della vera carità: L'amore è paziente, è benigno; l'amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male. (1 Corinzi 13:4,5) CC 264 8 Se vogliao essere accettati come i seguaci di Cristo, dobbiamo produrre i frutti del Suo Spirito; poiché il nostro Salvatore stesso dichiara: Voi li riconoscerete dai loro frutti. (Matteo 7:16) CC 264 9 Si trattadi coltivare uno spirito di benevolenza in noi, che è chiamata da Signore offerte e doni. Dio non dipende da uomini per sostenere la Sua causa. Egli dichiara per mezzo del profeta: Mie, infatti, sono tutte le bestie della foresta; mio è il bestiame che sta a migliaia sui monti. Il mondo è mio... e loro la pienezza. (Salmo 50:10) CC 264 10 Signs of he Times, Jan. 21, 1886 ------------------------Utilizzare ricchezze del Signore, 12 settembre CC 265 1 Se le richezze abbondano, non vi attaccate il cuore. CC 265 2 Salmo 62:0 CC 265 3 Ascoltarele parole del Redentore: La ricchezza è mia. L'ho messa nelle vostre mani per essere saggiamente impiegata al mio servizio, per aiutare nella sofferenza, da investire nello studio del Vangelo di coloro che sono nelle tenebre. Non riporre in essa la vostra speranza nell'incertezza delle ricchezze, ma nel Dio vivente, il quale ci offre abbondantemente ogni cosa per goderne. (1 Timoteo 6:17) CC 265 4 I canali el fare del bene sono molti, e sono raggiungibili. I granai del Signore sono grandi. Se essi traboccano, invece di costruire più grandi, invia il tuo tesoro nel forziere del cielo. Ci sono vedove da sfamare, orfani da adottare, e negozi da rifornire. Ci sono anime che periscono per mancanza del pane della vita; missioni da sostenere, le case da costruire. Se la causa di Dio esige una parte di questi tesori, dobbiamo restituire al Signore ciò che è Suo. Egli ci invita a seminare ora, per raccogliere il raccolto per la gioia eterna. CC 265 5 I doni diDio devono essere impartiti. Lo vediamo illustrato nel caso della povera vedova che il profeta Eliseo, per miracolo, ha sollevato dal debito. Essa aveva soltanto un vasetto di olio, ma il profeta ha detto di prendere in prestito i vasi dei suoi vicini, e l'olio versato dal suo vaso ha continuato a scorrere fino a che tutti i vasi erano pieni. La fornitura cessò solo quando non c'erano più i vasi da riempire. E così sarà ora. Fino a quando i doni di Dio confluiscono in canali di beneficenza, il Signore fornirà il flusso. CC 265 6 Cristo die ai Suoi figli e figlie: Voi siete la luce del mondo. (Matteo 5:14) Ma chi ti ha dato luce? Essa non è in voi nel modo naturale. Dio è fonte di luce; la Verità ha brillato nei nostri cuori per essere riflessa sugli altri. Solo l'amore di Dio può produrre amore nell'uomo. L'amore genera la pazienza, perseveranza, altruismo, intelligenza. CC 265 7 Il Signor ha dato all'uomo l'intelligenza, affinché egli possa sviluppare un carattere buono e nobile. CC 265 8 Il Signor sta per tornare. Non abbiamo tempo da perdere. Non dobbiamo fare come i popoli nel mondo antidiluviano: costruire, mangiare e bere, sposarsi e dare in matrimonio. Che i libri del cielo presentino un record diverso da quello che appare oggi. Affrettatevi a riscattare il tempo; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove il ladro non giunge e la tignola non rode. (Luca 12:33) CC 265 9 Signs of he Times, Jan. 14, 1886 ------------------------Ciò che Spirito farà della liberalità, 13 settembre CC 266 1 C'è chi sande generosamente e diventa più ricco, e c'è chi risparmia più del necessario e diventa sempre più povero. La persona generosa si arricchirà e chi annaffia, sarà egli pure annaffiato. CC 266 2 Proverbi 1:24,25 CC 266 3 In mezzo l popolo di Dio d'Israele, molti hanno pietà e danno sistematicamente le offerte oltre a quelle annuali. Il Dio Onnisciente conosceva molto bene quale sistema di benevolenza sarebbe in accordo con la Sua volontà, e ha dato al Suo popolo le indicazioni in materia di essa. Coloro che hanno pensato di aumentare il loro guadagno trattenendo ciò che è di Dio, o portando un'offerta inferiore per il sostentamento degli zoppi, i ciechi o malati -- per certo subiranno una perdita. Provvidenza, anche se invisibile, è sempre al lavoro negli affari degli uomini. La mano di Dio può far prosperare o trattenere, ed Egli trattiene spesso a chi vuole arricchirsi. Tutto questo è come un test per l'uomo, per dimostrare fin dove arriva il suo cuore. CC 266 4 Dio permete che la sventura cada su un fratello mentre nel frattempo egli prospera. Egli vuole avere la prova fin dove questo fratello riconosce di avere il timore per il Signore, fino a che punto e disposto a obbedire alla Sua Parola; fino a che punto egli ama il suo prossimo come se stesso e aiuta i fratello povero. Atti di generosità e benevolenza sono stati progettati da Dio per mantenere il cuore dei Suoi figli, per incoraggiare in loro un interesse e affetto verso l'altro, sul modello del Maestro, che per amor nostro si è fatto povero, e attraverso la Sua povertà potrebbe diventare ricco. La legge della decima è stata fondata su un principio duraturo ed è stata progettata per essere una benedizione per l'uomo. Il sistema di benevolenza è stato meditato per estirpare il grande male dell'avidità. CC 266 5 Testimonis, vol. 3, pp. 546, 547 CC 266 6 I piccolicorsi d'acqua di beneficienza devono essere sempre tenute come un tesoro. La provvidenza di Dio è molto più avanti, e si sposta molto più velocemente della nostra liberalità. CC 266 7 Welfare Mnistry, pag. 268 CC 266 8 Quando lagrazia di Cristo si esprime nelle parole o nelle opere dei credenti, la luce risplenderà verso tutti quelli che si trovano nelle tenebre; infatti, mentre labbra pronunciano la lode al Signore, la mano sarà tesa in beneficenza verso i bisognosi. Abbiamo letto che nel giorno di Pentecoste, quando lo Spirito Santo discese sui discepoli, nessuno ammise che ciò che possedeva era di sua proprietà. Tutto ciò che avevano, doveva servire per l'avanzamento della meravigliosa riforma. Migliaia di persone sono state convertite in un sol giorno. Quando lo stesso Spirito tocca i cuori dei credenti di oggi, e loro danno del suo con la stessa libertà, una vasta a capillare opera sarà compiuta. CC 266 9 Ibid., p.271 ------------------------Siate onesti e integri come Daniele, 14 settembre CC 267 1 L'integrià degli uomini retti li guida, ma la perversità dei perfidi li distruggerà. CC 267 2 Proverbi 1:3 CC 267 3 Il caso d Daniele, anche se interpretato in maniera molto limitata dalla pena di profeta, è una grande lezione per noi oggi. Egli rivela che, un imprenditore non è necessariamente un uomo facoltoso. Egli può essere un uomo istruito da Dio passo dopo passo. Daniele come primo ministro del regno di Babilonia, era un profeta di Dio, e ricevete da Lui l'ispirazione. CC 267 4 Gli uomin d'affari sono particolarmente necessari (non imprenditori irreligiosi) per tessere grandi principi della Verità in tutte le loro transazioni commerciali. Sono gli uomini le cui qualifiche sono perfezionate con lo studio e la formazione completa. Non un uomo d'affari che partecipa agli appuntamenti del lavoro è necessariamente un novizio. Se gli uomini che vogliono migliorare le loro opportunità di diventare saggi ed efficienti, devono imparare a utilizzare la loro abilità nel lavoro di edificazione del regno di Dio nel nostro mondo. CC 267 5 La lezion per il tempo presente deve essere per tutti molto chiara, e quindi apprezzata. Ci dovrebbero essere maggiore accuratezza e vigilanza. Bisogna vegliare e pregare di più in previsione degli eventi ormai in atto, perché hanno una grande importanza in questi ultimi giorni della storia della terra. L'agente umano deve raggiungere la perfezione, deve diventare un cristiano ideale, completo in Gesù Cristo. Coloro che sono in affari, dovrebbero esercitare tutte le precauzioni contro l'errore attraverso i principi o metodi corretti. Il loro risultato può essere lo stesso a quello di Daniele davanti al giudice di Babilonia. In tutte le sue operazioni, quando è sottoposto al vaglio, non è stato trovato nulla di sbagliato. Egli è stato un esempio di ciò che ogni uomo d'affari può essere. Ma per ottenere questo, il cuore deve essere convertito e consacrato. I loro motivi devono concordare con quelli di Dio. La loro lampada interna deve essere alimentata con l'olio che scorre dai veri messaggeri del cielo attraverso il turibolo d'oro verso la ciottola d'oro. Così, la comunione con il Signore non sarà vana. CC 267 6 Dio non acetta gli splendidi servizi, tranne quelli che sono fatti sull'altare dove una vita è deposta in sacrificio. Per ottenere un frutto sano, la radice deve essere sana, e di conseguenza sarà gradita a Dio... Quelli che hanno sapienza risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno condotti molti alla giustizia, risplenderanno come le stelle per sempre. (Daniele 12:3) CC 267 7 Special Tstimonies, Serie A, N°. 9, pp. 65,66 ------------------------Integrità deve essere un marchio del cristiano, 15 settembre CC 268 1 L'integrià degli uomini retti li guida... CC 268 2 Proverbi 1:3 CC 268 3 In tutti momenti della vita i cristiani devono seguire i principi d'integrità. Questo non sono i principi che governano il mondo; perché Satana è il padrone e i suoi principi sono l'inganno e oppressione. I cristiani, invece, servono il Maestro divino, e le loro azioni devono scaturire dall'amore per Dio. Essi devono mettere da parte ogni desiderio egoistico. CC 268 4 Per alcun, la deviazione dalla perfetta integrità, può sembrare una cosa da poco, ma il nostro Salvatore non lo considera tale. Le Sue parole a questo riguardo sono esplicite: Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto. (Luca 16:10) Se uno vuole raggiunge piccole cose con eccesso, sarà sbilanciato nelle cose più grandi a causa della tentazione. CC 268 5 I seguacidi Cristo hanno l'obbligo di essere relazionati con il mondo per quanto riguarda gli affari. Nella Sua preghiera il Salvatore dice: Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. (Giovanni 17:15) I cristiani devono comprare e vendere con consapevolezza che l'occhio di Dio è su di loro. Nessuno di loro si azzardi a falsificare il peso. CC 268 6 In ogni sa azione il cristiano desidera apparire ciò che realmente è, perché è guidato dalla Verità e rettitudine. Non pianifica falsi schemi, per cui non ha niente da nascondere. Egli può essere criticato, può essere messo alla prova, e tuttavia, la sua integrità rimane inflessibile, e risplende come oro puro. Egli è un amico e benefattore per tutti quelli che li sono vicini, perché è degno di fiducia. CC 268 7 Quando egi ingaggia gli operai per la messe, non imbroglia nei loro guadagni. Egli ha i mezzi con cui venire in aiuto ai fratelli sfortunati. Egli non cerca di arricchirsi a spese del suo prossimo. Accetta un prezzo equo per quel che vende. Se ci sono difetti negli articoli venduti, lo dice francamente all'acquirente, anche se facendo così va contro i propri interessi. CC 268 8 Un uomo, nche se non è piacevole esteriormente, ma se ha la reputazione di essere onesto, egli è rispettato... Un uomo che possiede al Verità, vince la fiducia di tutti. E non solo i cristiani si fideranno di lui, ma anche la gente del mondo riconoscerà il valore del suo carattere. CC 268 9 Signs of he Times, Feb. 19, 1902 ------------------------Pietre viventi riflettono una meravigliosa luce, 16 settembre CC 269 1 Accostandvi a lui, come a pietra vivente, rigettata dagli uomini ma eletta e preziosa davanti a Dio, anche voi, come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale... graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo. CC 269 2 1 Pietro :4,5 CC 269 3 Quando l'pera sacra di Dio deve essere purificata da tutte le scorie che si sono accumulate per anni, sia glorificato il nome di Dio in mezzo a voi. Quando agenti umani si lasciano guidare dallo Spirito Santo, nei loro affari non ci saranno mai imbrogli di nessun genere. L'onesta, sincerità e la volontà saranno le loro virtù in ogni cosa che fanno. Il loro carattere avrà le basi solide. Nei loro accordi sarà vista la semplicità. Ogni filo del tessuto sarà originato sul Modello divino, e ogni lavoratore trarrà il suo filo per comporre il modello, e questo modello verrà dal grande e perfetto Telaio celeste. CC 269 4 Tremila ani fa, Davide ha chiesto: Come può un giovane rendere la sua via pura? Custodendola con la tua parola. (Salmo 119:9) Le anime impure hanno bisogno di essere purificate e santificate per sopportare la testimonianza. Dio disse: Splenda la luce fra le tenebre", è lo stesso che ha fatto brillare il suo splendore nei nostri cuori per illuminarci nella conoscenza della gloria di Dio, che rifulge sul volto di Gesù Cristo. (2 Corinzi 4:6) CC 269 5 In questomondo dobbiamo brillare attraverso le buone opere. Il Signore chiede affinché il Suo popolo gestisca le cose sacre in modo tale che la Sua luce possa riflettere i principi del cielo in ogni transazione commerciale. Il carattere di Cristo riflette l'amore di Dio. Se guardiamo a Gesù, la nostra vita arderà con la sua meravigliosa luce, e questa luce sarà riflessa agli altri. CC 269 6 Che cos'èil frutto dello Spirito? Forse le tenebre, tristezza, lutto o lacrime? Assolutamente No! Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, longanimità, gentilezza, bontà, fedeltà, mansuetudine e temperanza. Queste grazie sono visibili in ogni pietra che aiuta a comporre il tempio di Dio. Tutte le pietre non sono della stessa dimensione o forma ma, ogni pietra ha il suo posto nel tempio. Nel tempio di Dio non esiste una pietra deforme. Ciascuna è perfetta, e nella loro diversità c'è unità. Una cosa è certa, ogni pietra è viva, e riflette la luce. È ora è il momento di prendere pietre dalla cava del mondo perché siano portate in officina di Dio, tagliate, squadrate, e lucidate, affinché possano brillare. CC 269 7 Special Istruction, Regarding Royalties, pp. 20, 21 ------------------------Obbedienza-frutto della fede, 17 settembre CC 270 1 Or dunque se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare, poiché tutta la terra è mia. CC 270 2 Esodo 19: CC 270 3 Ciò che cntraddistingue i veri discepoli è l'ubbidienza, cioè lo spirito di servizio e fedeltà dettati dall'amore. La Bibbia afferma, infatti: Questo è l'amore di Dio -- che osserviamo i Suoi comandamenti. (1 Giovanni 5:3) Chi dice - il l'ho conosciuto e non osserva i Suoi comandamenti è bugiardo e la Verità non è in lui. (2:4) Invece di esonerarci dall'ubbidienza, la fede e solamente la fede ci fa accedere a quella grazia che ci rende capaci di ubbidire. CC 270 4 Non è la ostra ubbidienza che ci permette di essere salvati, perché la salvezza è un dono gratuito Dio che può essere ricevuto attraverso la fede. E voi sapete che egli è stato manifestato per togliere via i nostri peccati; e in lui non vi è peccato. Chiunque dimora in lui non pecca; chiunque pecca non l'ha visto né l'ha conosciuto. (3:5,6) Ecco ciò che caratterizza i discepoli di Cristo. Se dimoriamo in Lui, se siamo animati dall'amore di Dio, i nostri sentimenti, i nostri pensieri, i nostri propositi, le nostre azioni saranno in armonia con la volontà di Dio espressa nei precetti della sua santa legge. Figlioletti, nessuno vi seduca -- chi opera la giustizia è giusto come Egli è giusto. (v.7) Anche la giustizia è definita dalla sacra legge di Dio, espressa dai dieci comandamenti rivelati ai Sinai. CC 270 5 La presuna fede in Cristo secondo cui non saremmo più vincolati all'osservanza della legge, è falsa. Voi siete salvati per grazia, mediante la fede, (Efesini 2:8) ma la fede senza opere è morta. (Giacomo 2:17) Gesù, prima di venire sulla terra, disse di sé: Io prendo piacere a far la Tua volontà e la Tua legge è dentro il mio cuore; (Salmo 40:8) e poco prima di salire al cielo affermò: Io ho osservati i comandamenti del Padre mio e dimoro nel Suo amore. (Giovanni 15:10) La Bibbia sostiene: E da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto - se osserviamo i Suoi comandamenti... Chi dice di dimorare in Lui, deve, nel modo che Egli camminò, camminare anche esso. (1 Giovanni 2:3) CC 270 6 La condizone per avere la vita eterna è sempre rimasta la stessa che vigeva nell'Eden, prima della caduta di Adamo: perfetta ubbidienza alla legge divina che incarna la giustizia perfetta. Se la vita eterna dipendesse da condizioni più semplici, ne sarebbe compromessa la felicità di tutto l'universo, perché il peccato e le sue terribili conseguenze diventerebbero eterni. La consapevolezza di essere peccatori, di essere impotenti, ci spingerà a ricercare Colui chi si rivela con potenza e a chiedergli perdono. Quanto più la consapevolezza di essere bisognosi, ci spronerà a rivolgerci a Lui e alla Sua Parola, tanto meglio conosceremo il Suo carattere, rifletteremo in maniera più nitida la sua immagine. CC 270 7 Steps to hrist, pp. 60-65 ------------------------Il motivante del perdono, 18 settembre CC 271 1 L'Eterno lontano dagli empi, ma scolta la preghiera dei giusti. CC 271 2 Proverbi 5:29 CC 271 3 Tutti noisiamo debitori della grazia gratuita di Dio; col suo patto di grazia Egli ha fatto di noi i Suoi figli. Per grazia del Salvatore siamo stati redenti, rigenerati e scelti per essere coeredi di Cristo . Lasciamo quindi che questa grazia sia rivelata e trasmessa anche agli altri. Non facciamo in modo che chi ha sbagliato cade nello scoraggiamento. Non lasciamo soffrire trattandolo con quella durezza tipica dei farisei. Non diamo spazio ad amari sorrisi di scherno. Non deridiamoli e non disprezziamoli, neanche con sfumature velate della nostra voce. Basta esprimere un giudizio, assumere un atteggiamento d'indifferenza o mostrare sospetto o sfiducia per rovinare un'anima che avrebbe piuttosto bisogno di un fratello, affettuoso come Cristo, per toccare il suo cuore. Fai sentire al fratello la sua vicinanza, invitalo a lodare e pregare insieme. Dio farà fare a entrambi esperienze preziose. La preghiera ci unisce con gli altri e con Dio. La preghiera chiama Gesù al nostro fianco e conferisce al debole e alle dubbiose nuove forze per vincere il mondo, la carne e il male. La Preghiera respingerà con forza gli attacchi di Satana. CC 271 4 Quando cidistoglieremo dalle imperfezioni umane per contemplare Gesù, nel nostro carattere si manifesterà una trasformazione divina. Lo Spirito di Cristo agirà sul cuore e lo modellerà a Sua immagine. Facciamo, dunque, tutto quello che dipende da noi per esaltare Gesù e volgiamo lo sguardo all'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. (Giovanni 1:29) E impegnandoci in quest'opera, ricordiamoci sempre che chi avrà riportato indietro un peccatore dall'errore dalla sua via salverà l'anima del peccatore della morte e coprirà una gran quantità di peccati. (Giacomo 5:20) CC 271 5 Ma se voinon perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe. (Matteo 6:15) Niente e nessun può giustificare uno spirito non dedito al perdono. Chi è spietato con gli altri dimostra di essere estraneo alla grazia divina. Il perdono di Dio condurrà il cuore dell'uomo al cento dell'amore infinito. La corrente della compassione divina gli inonderà l'anima, per poi contagiare anche gli altri. La tenerezza e la misericordia rivelate nella preziosa vita terrena di Cristo si manifesteranno anche in tutti quelli che saranno partecipi della Sua grazia. CC 271 6 Noi non samo perdonati in quanto perdoniamo, ma per come perdoniamo. Il fondamento di ogni perdono si basa sull'amore di Dio gratuito e incondizionato; ma il nostro atteggiamento verso gli altri rivela se abbiamo fatto nostro quest'amore. Perciò Gesù ci ricorda: perché con il giudizio quale misurate, sarà misurato anche a voi. (7:2) CC 271 7 Christ's bject Lessons. Pp. 250, 251 ------------------------Incoraggiare lo spirito di gentilezza, 19 settembre CC 272 1 Non dire ale di alcuno, siate pacifici e miti, mostrando grande gentilezza verso tutti gli uomini. CC 272 2 Tito 3:2 CC 272 3 Molti opeai utili all'opera del Signore, hanno ricevuto una formazione tra le più umili mansioni. Il Signore non poteva servirsi di Mosè, il futuro sovrano d'Egitto, per fare un lavoro umile. Solo dopo quaranta anni come pastore fedele di greggi, è stato scelto come liberatore del suo popolo. Gedeone è stato preso dall'aia per diventare lo strumento di Dio per la consegna delle schiere d'Israele. Eliseo fu chiamato a lasciare l'aratro per eseguire gli ordini di Dio. Amos era un contadino, un lavoratore della terra, quando Dio lo chiama per annunciare il Suo messaggio. CC 272 4 Tutti queli che diventano collaboratori di Cristo avranno un duro lavoro da fare, e la istruzione devono essere scelta con saggezza e adattata alle loro peculiarità del carattere, e al lavoro che devono perseguire. CC 272 5 Il Signor mi ha illustrato con quanta cura dobbiamo trattare i giovani, con quale metodo e in tempi diversi si deve agire. Tutti quelli che hanno a che fare con l'educazione e la formazione dei giovani, hanno bisogno di vivere in una stretta comunione con Grande Maestro, per catturare il Suo spirito e le regole dell'insegnamento, affinché i giovani possano ricevere adeguata istruzione per tutta la loro vita. CC 272 6 Ai giovan si deve insegnare che il Vangelo di Cristo non è solo per le classi prescelte, perché Dio non tollera i pregiudizi, o autoesaltazione. Occorrono invece la gentilezza e i sentimenti d'amore nei confronti di coloro per i quali Cristo è morto. CC 272 7 Alcuni soo in pericolo nel sopravvalutare il valore della semplice convenzionalità... Qualsiasi cosa che può incoraggiare la critica, i difetti o errori, è sbagliato. Favorire sfiducia e sospetti che sono in contrasto con il carattere di Cristo è dannoso per la mente. Coloro che sono impegnati nell'opera di Dio, poco a poco devono acquisire un vero spirito cristiano. CC 272 8 Nell'educzione duratura, ciò che è più importante, è sviluppare le più nobili qualità che favoriscono uno spirito di benevolenza universale, che porta i giovani a non pensare male di nessuno, per evitare fraintendimenti, per evitare sbagliata interpretazione di parole e azioni. Il tempo dedicato a questo tipo d'istruzione permetterà produrre frutti per la vita eterna. CC 272 9 Gospel Wokers, pp. 332-334 ------------------------Tenere costantemente lo sguardo su Cristo, 20 settembre CC 273 1 Tenendo gi occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio. CC 273 2 Ebrei 12: CC 273 3 Sospetti,invidie, gelosie e cattiverie, escludono le benedizioni di Dio, perché Gesù non può dimorare in un cuore in cui queste cose dimorano. Il tempio dell'anima deve essere purificato da ogni contaminazione... Cristo, avendo preveduto queste cose, ha offerto la Sua vita per il mondo. Egli pregò il Padre affinché tutti i Suoi discepoli fossero una cosa sola con Cristo, come Egli era con il Padre... Nulla può rattristare lo Spirito di Dio più da disaccordo tra coloro che sono impegnati nella vigna del Signore, quando questo disaccordo è diffuso tra le chiese. Tale seme, una volta seminato, è difficile da sradicare; richiede tempo, lavoro e sforzo dell'anima per mettere a posto le cose, per riportare l'armonia e pace. Tutto il cielo è al lavoro per l'unità della chiesa, e i seguaci di Cristo stanno collaborando con esso. Se essi non ascoltano i Suoi insegnamenti, ricadranno nel conflitto. CC 273 4 Colui menre corre e guarda indietro, inciampa, e di conseguenza perde la sua vittoria. Egli deve guardare su entrambi latti per vedere se i suoi compagni non lo stanno superando. Egli deve correre per vincere la corona della gloria immortale sempre guardando a Gesù, che è l'autore e perfezionatore della sua fede. CC 273 5 Il lavoroin cui siamo impegnati è una grande e santa opera. Nemmeno per un momento dobbiamo perdere la nostra meta. La corona incorruttibile deve essere il nostro obiettivo. E se vogliamo vincerla, dobbiamo continuare a correre... senza guardare agli uomini. La nostra responsabilità è quella di seguire Cristo, perché lui renderà a ciascuno secondo le sue opere... Dobbiamo catturare i raggi luminosi dal volto di Gesù Cristo. Riceveremo tante prove quanto possiamo sopportare. Non fermiamoci, quindi a litigare sulle circostanze, ma continuiamo a guardare a Gesù. Attraverso la forza trasformatrice dello Spirito Santo, diventeremo simili all'immagine beata e invisibile di Cristo. CC 273 6 Non mormoate, non cercate difetti nel vostro prossimo... L'immagine di Cristo sarà impressa su quell'anima che guarda a Gesù. Essa sarà riflessa mediante lo spirito e le parole nel vero servizio per i nostri simili. La gioia di Cristo è nel nostro cuore. Questa è la vera religione. Cerchiamo dunque di ottenerla per diventare gentili e cortesi. Che il nostro cuore sia pieno d'amore, che si esprima in opere buone, e che la luce che abbiamo ricevuto brilli nel mondo e che la nostra gioia sia completa. CC 273 7 Manuscrip 26, 1889 ------------------------Gesù augura la pace a tutti, 21 settembre CC 274 1 Io vi lasio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.. CC 274 2 Giovanni 4:27 CC 274 3 Prima cheGesù è stato crocefisso, ha fatto la volontà del Padre. Non aveva argento ne oro o casa da lasciare in eredità ai discepoli. Era un uomo povero per quanto riguarda i beni terreni. A Gerusalemme erano in pochi altrettanto poveri come Lui. Tuttavia ha lasciato ai suoi discepoli il dono più ricco che qualsiasi monarca terreno. Io vi lascio la pace, vi do la mia pace -- disse - io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi. Ha lasciato loro la pace, la stessa pace che lo accompagnò durante tutta la sua vita terrena trascorsa nella povertà, in mezzo alle persecuzioni, nel Getsemani e perfino sulla croce. CC 274 4 La vita dl Salvatore sulla terra, anche se ha vissuto in mezzo ai conflitti, è stata colma di pace. Mentre i nemici lo perseguitavano senza sosta, Egli diceva: E chi mi ha mandato, è con me; il Padre non mi ha lasciato solo, perché faccio continuamente le cose che gli piacciono. (Giovanni 8:29) Nessuna tempesta che proviene da Satana poteva perturbare la quieta della sua comunione con Dio. Oggi, Egli dice la stessa cosa a noi: Io vi lascio la pace! CC 274 5 Quelli ch prendono Cristo in parola, e rinunciano alla conservazione della propria anima, della propria vita, troveranno pace e tranquillità secondo la Sua promessa. Nulla può renderli tristi quando Gesù li rende felici con la Sua presenza. In perfetta arrendevolezza vi è perfetto riposo. Il Signore dice: Alla mente che riposa in te tu conservi una pace perfetta, perché confida in te. (Isaia 26:3) CC 274 6 L'esperieza di ogni uomo testimonia la Verità delle parole della Scrittura: Gli empi sono come il mare agitato, che non può calmarsi. (Isaia 57:20) Il peccato ha distrutto la nostra pace... Nessuna forza umana può controllare le passioni del cuore. Siamo impotenti oggi, come lo erano i discepoli durante la tempesta infuriata ai tempi di Gesù. Ma Colui chi ha parlato di pace alle onde infuriate del lago di Galilea, parlato di pace a ogni anima anche oggi. Tuttavia, chi griderà a Gesù: Signore salvaci, troverà la liberazione. Quando la Sua grazia riconcilia l'anima con Dio, acquieta le passioni umane, e nel Suo amore il cuore può trovare riposo. Al loro acquetarsi essi si rallegrano, ed egli li conduce al porto da loro desiderato. (Salmo 107:30) CC 274 7 Quando ilcuore che è in armonia con Dio è partecipe della pace celeste e diffonde la sua influenza benedetta intorno a se. Lo spirito di pace riposa su di lui come rugiada sui cuori stanchi e travagliati contro le lotte mondane. CC 274 8 Signs of he Time, Dec. 27, 1905 ------------------------Disciplina prepara il destino dei giovani, 22 settembre CC 275 1 Proverbi :10,11 CC 275 2 Anche ogg, come al tempo di Israele, a ogni giovane si devono insegnare non solo i doveri della vita pratica, ma anche qualche lavoro manuale che, se sarà necessario, potrà costruire un mezzo di sussistenza. Tutto ciò risulta essenziale per il suo sviluppo. Si dovrà insegnare ugualmente un lavoro pratico anche qualora l'allievo abbia la certezza che non ricorrerà mai a un lavoro manuale per il proprio sostentamento. Senza esercizio fisico, non si può avere una sana costituzione e godere di una buona salute. Inoltre l'impiego che deriva da un lavoro fatto con equilibrio è essenziale per avere una mente forte e attiva e un carattere nobile. CC 275 3 Incoraggire la laboriosità, la diligenza e la purezza significa realizzare lo scopo primario dell'educazione, cioè entrare in armonia con il Creatore. Occorre far comprendere ai giovani qual è lo scopo della loro esistenza affinché essi onorino Dio e benedicano i loro simili. È indispensabile illustrare il tenero amore che il Padre ha manifestato nei loro confronti, il nobile destino cui si devono preparare attraverso la disciplina di questa vita, e la dignità e l'onore cui sono chiamati: diventare figli di Dio. In questo modo migliaia di giovani abbandonerebbero con disprezzo e disgusto i loro ideali bassi ed egoistici e i piaceri frivoli che li hanno coinvolti. Imparerebbero a odiare il peccato e a evitarlo, non per la semplice speranza di una ricompensa o il timore di una punizione, ma per la consapevolezza della bassezza del peccato stesso, che degrada le facoltà che Dio ha affidato loro e deturpa la loro somiglianza con Dio. CC 275 4 Dio non ciese ai giovani di essere meno ambiziosi. Dio non soffoca il forte desiderio di beni maggiori, la volontà indomabile, lo strenuo esercizio, l'instancabile perseveranza, cioè gli aspetti del carattere che rendono una persona un uomo di successo, rispettato e onorato. Per grazia di Dio essi devono essere diretti verso obiettivi molto più elevati come il cielo è più alto della terra, al di là del puro egoismo e degli interessi terreni. CC 275 5 L'educazine iniziata in questa vita, continuerà in quella futura. Le magnifiche opera di Dio, le dimostrazioni della Sua saggezza e della Sua potenza che hanno creato e sostengono l'universo, il mistero infinito dell'amore del piano della salvezza, appariranno giorno dopo giorno in una nuova bellezza. (leggi 1 Corinzi 2:9) Perfino in questa vita possiamo intravedere qualche segno della Sua presenza e godere delle gioie della comunione con il cielo; ma la pienezza di queste gioie e benedizioni sarà raggiunta in futuro. Solo l'eternità può rivelare il destino glorioso a cui l'uomo, riabilitato ad essere all'immagine di Dio, può giungere. CC 275 6 Patriarch and Prophets, pp. 601,602 ------------------------Tenero sguardo sugli operai anziani, 23 settembre CC 276 1 Alzati daanti al capo canuto, onora la persona del vecchio e temi il tuo DIO. Io sono l'Eterno.. CC 276 2 Levitico 9:32 CC 276 3 La storiadi Giovanni fornisce un'impressionante illustrazione di come Dio può usare gli operai anziani. Quando lui fu esiliato all'isola di Patmos, molti pensarono che il suo servizio fosse terminato e che ormai si potesse paragonare a una vecchia canna spezzata, pronta a cadere in qualsiasi momento. Ma il Signore reputò opportuno usarlo ancora. Sebbene non fosse attivo come negli anni precedenti, l'apostolo non cessò di dare testimonianza della Verità. E anche in Patmos si fecero degli amici e convertì alcuni. Egli diede n messaggio di gioia, proclamando un Salvatore risorto che avrebbe interceduto presso il Padre celeste per il Suo popolo fino a quando sarebbe ritornato per condurlo con sé. E fu quando diventò un veterano nel servizio del suo Signore che ricevette una comunicazione dal cielo, maggiore di quella che aveva ricevuto durante gli anni passati. CC 276 4 Noi dovremo nutrire un tenero riguardo per chi ha consacrato la loro vita all'opera di Dio. Questi anziani operai sono rimasti fedeli in mezzo a lotte e a prove. Essi possono avere delle infermità, ma possiedono ancora dei talenti che li qualificano ad adempiere una loro funzione nella causa di Dio. Sebbene invecchiati e incapaci di svolgere quei gravosi incarichi che invece i giovani possono e dovrebbero adempiere, il consiglio che può dare è di altissimo valore. CC 276 5 Questi veerani possono avere commesso degli errori, ma dai loro sbagli hanno imparato a evitare altri errori e pericoli e sono perciò in grado di dare buoni consigli. Essi hanno affrontato molte prove e difficoltà, e anche se hanno perso parte del loro vigore, il Signore non li mette da parte. Egli dà loro una speciale grazia e saggezza. Coloro che hanno servito il loro Maestro quando l'opera attraversava un periodo difficile, che hanno sopportato la povertà e sono rimasti fedeli quando erano in pochi a difendere la verità, devono essere onorati e rispettati....I più giovani devono comprendere che la presenza di questi operai in mezzo a loro può favorirli. Nei diversi incontri di lavoro si deve riservare un posto d'onore agli operai più anziani. CC 276 6 Coloro ch hanno speso la loro vita nel servizio di Cristo, ormai al termine del loro ministero terreno, saranno spinte dallo Spirito Santo a raccontare le esperienze che hanno fatto in seno all'opera di Dio. La storia della meravigliosa relazione di Dio con il Suo popolo, della Sua grande bontà quando libera i Suoi figli dalla prova, dovrebbe essere ripetuta ai neoconvertiti. Dio desidera che gli operai più provati abbiano il posto loro dovuto, e facciano la loro parte per salvare uomini e donne dalle potenti correnti del male. Dio desidera che essi tengano l'armatura fino a quando ordinerà loro di riporla. CC 276 7 The Acts f the Apostles, pp. 572-574 ------------------------Nelle infermità occorre fiducia in Dio, 24 settembre CC 277 1 Ecco, Dioè la mia salvezza; io avrò fiducia e non avrò paura, perché l'Eterno, sì, l'Eterno è la mia forza e il mio cantico, ed è stato la mia salvezza». Voi attingerete con gioia l'acqua dalle fonti della salvezza.Isaia 12:2,3 CC 277 2 Giacché nn sei più attiva a causa della sua infermità e doloro, tutto ciò che il Signore le chiede è fidarsi di Lui. Affidi la sua anima con fede al nostro Creatore. La Sua misericordia è sicura e il Suo patto è eterno. Beato è l'uomo che spera nel Signore suo Dio e che osserva la Verità per sempre. Che la sua mente s'impossessi delle Sue promesse e se ne appropri. Se lei non può ricordare velocemente l'abbondante certezza contenuta nelle preziose promesse, gli ascolti dalle labbra di un'altra persona. Quale pienezza, e che amore e certezza si trovano nelle parole seguenti che procedono dalle labbra di Dio stesso, che proclamano il Suo amore, la Sua pietà e il Suo interesse per i figli che sono oggetto della Sua preoccupazione. Il Signore! Il Signore! Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in bontà e fedeltà, che conserva la Sua bontà fino alla millesima generazione, che perdona l'iniquità, la trasgressione e il peccato. (Esodo 34:6,7) CC 277 3 Il Signor è pieno di compassione per chi soffre. Quali peccati sono troppo grandi perché Lui non li possa perdonare? Egli è misericordioso, e per questo è infinitamente più disposto a perdonare che condannare. Egli è buono, e non cerca il male in noi, perché conosce la nostra natura, e non dimentica che siamo polvere. Nella Sua sconfinata compassione e misericordia, Egli perdona tutti i nostri errori, e anche se siamo ancora peccatori, ci ama abbondantemente; non ci priva della Sua luce e la fa brillare su di noi per amore di Cristo. Abbiate sempre fiducia in Gesù, Colui che è la nostra giustizia. L'amore di Dio è stato riversato abbondantemente nel vostro cuore dallo Spirito Santo. Siete uniti a Cristo. Egli vi concederà la Sua grazi, affinché siate pazienti e fiduciosi; vi darà forza per vincere l'impazienza; conforterà il vostro cuore col Suo tenero Spirito; vivificherà la vostra anima indebolita. Ci restano pochi giorni come pellegrini e stranieri in questo mondo, in cerca di una patria migliore, quella celeste. La nostra dimora è nel cielo, per cui abbiate fede e che la vostra anima rimanga fiduciosa in Dio. Dividete con Lui i vostri pesi. CC 277 4 Oh, quant volte il vostro cuore è stato toccato dalla bellezza del Salvatore, dal Suo carattere, o commosso al pensiero della Sua sofferenza. Ora, invece, Egli desidera che vi affidiate a Lui con tutto il peso che vi opprime. Desidero indicarvi un passaggio nella Bibbia che vi consolerà in ogni momento. In quel giorno dirai: Io ti celebro, o Eterno. Anche se ti eri adirato con me, la tua ira si è calmata e mi hai consolato. Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia e non avrò paura, perché l'Eterno, sì, l'Eterno è la mia forza e il mio cantico, ed è stato la mia salvezza. Voi attingerete con gioia l'acqua dalle fonti della salvezza. (Isaia 12:1-3) CC 277 5 Selected essages, vol. 2, pp. 231,232 ------------------------Coltivate Il Talento Della Parola, 25 settembre CC 278 1 Il vostroparlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come vi conviene rispondere a ciascuno. CC 278 2 Colossesi4:6 CC 278 3 Quello dieducare i figli a esprimersi in modo corretto è un compito proprio dei genitori; la scuola migliore per farsi questo tipo di cultura sono, infatti, le mura domestiche. Sin dai primi anni i bambini dovrebbero imparare a rivolgersi ai genitori, e l'uno all'altro, con rispetto e in modo amabile. Dovrebbero comprendere che dalle loro labbra devono uscire solo parole gentili, vere e pure. I genitori stessi dovrebbero quotidianamente imparare alla scuola di Cristo. Solo allora, tramite l'esempio, potranno condurre i figli a un linguaggio sano, irreprensibile. (Tito 2:8) Si tratta di uno dei compiti più importanti e di più grande responsabilità. CC 278 4 Christ's bject Lessons, pp. 337,338 CC 278 5 La capacià di parola è un talento che merita di essere diligentemente coltivato. Tra tutti i doni ricevuti dal Creatore è quello che può portare alle benedizioni più grande. Con la parola "si" può convincere, persuadere, pregare, lodare Dio e raccontare agli altri l'amore del Redentore. Curare questo dono nel modo migliore è molto importante... Con uno sforzo perseverante chiunque può arrivare a leggere a voce alta, a scandire e parlare in modo chiaro e incisivo. Così facendo, migliorerà sensibilmente la nostra efficienza nel nostro servizio al Maestro. Ogni cristiano è chiamato a far conoscere agli altri le immense ricchezze di Cristo. CC 278 6 La cultur e il buon uso della parola sono importanti in ogni settore dell'attività cristiana, nella vita familiare e in tutti i nostri rapporti interpersonali. Bisognerebbe abituarsi a utilizzare sempre un tono gradevole, un linguaggio puro e corretto, modi gentili e cortesi. Le espressioni amabili sono un dolce balsamo per l'anima. La Scrittura dice di Cristo: Le Tue parole sono piene id grazia, (Salmo 45:2) affinché possa aiutare chi è stanco. (Isaia 50:4) Il Signore ci incoraggia così: Il vostro parlare sia sempre con grazia,... affinché conferisca grazia a chi l'ascolta. (Colossesi 4:6; Efesini 4:29) Quando cerchiamo di correggere o interagire con gli altri dobbiamo stare molto attenti al linguaggio che utilizziamo. CC 278 7 Coloro ch vogliono essere rappresentanti dei principi della Verità devono essere uniti con l'olio dell'amore di Dio. In ogni occasione, il nostro approccio deve essere impregnato di amore; solo così le nostre parole riusciranno a correggere l'altro senza offenderlo o perderlo. Tramite lo Spirito Santo, Cristo ci darà la forza e le capacità necessarie. CC 278 8 Christ's bject Lessons, pp. 335-337 ------------------------Non parlate male di nessuno, 26 settembre CC 279 1 Guai al mndo per gli scandali! Perché è necessario che avvengano gli scandali ma guai a quell'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! CC 279 2 Matteo 187 CC 279 3 Parole dirimprovero possono avere un grande impatto su un'anima. L'educazione del linguaggio deve avere inizio in noi stessi. Non si deve mai parlare male di nessuno. Ora, se la tua mano, o il tuo piede, ti è occasione di peccato, mozzalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani e due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. (Matteo 18:8) CC 279 4 Spesso posiamo fare cose sbagliate con le nostre mani o piedi; ma è importante di allontanare da noi qualsiasi tentazione. Non dobbiamo mai trasmettere le nostre idee impure agli altri. CC 279 5 In mezzo i membri di chiesa c'è ancora molto lavoro da fare. Molti di coloro che non sono chiamati a entrare nel ministero pubblico, potrà lo stesso fare un buon lavoro nelle proprie case. Il talento di parola deve essere utilizzato per glorificare Dio. Troppo spesso la parola è usata nelle critiche e nei mormorii, e questo rattrista lo Spirito Santo. Ricordiamoci che abbiamo un Salvatore e che da Lui dobbiamo andare con nostri fardelli. Egli ci darà la pace della mente, ed Egli stesso soccorrerà ciascuno di noi quando ci troviamo nelle difficoltà. CC 279 6 Venite a e, - dice Gesù - voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. (Matteo 11:28) CC 279 7 Chi di vo ha facilità di criticare ... d'ora in poi, deve prendere serio impegno e con aiuto del Signore, di non parlare male di fratelli; e mediante la preghiera deve seguire le istruzioni che Egli ci ha fornito per eliminare quest'abitudine. Facendo così, ogni membro, con la sua condotta corretta può essere di esempio nel parlare con gentilezza e compassione, come uno che tema e ama Dio. Una tale persona avrà una positiva influenza su altri fratelli. CC 279 8 Noi tuttisiamo fallibili, e abbiamo sbagliato molte volte. Torniamo quindi al Signore con pentimento e la confessione. Mentre ci accingiamo a lavare i piedi di un fratello, chiedetevi: Ho qualcosa contro questo fratello che mi separa da lui? Ho fatto o detto qualcosa che mi allontana da lui? Se è così allora confessate vostro peccato e la benedizione di Dio vi sarà manifestata. CC 279 9 Manuscrip 102, 1904 ------------------------La gioia nel scegliere parole giuste, 27 settembre CC 280 1 Uno, prov gioia quando può dare una risposta, e quanto è buona una parola detta al tempo giusto! CC 280 2 Proverbi 5:23 CC 280 3 Quanto è uona una parola detta al tempo giusto! Le anime periscono per la mancanza della correzione del carattere. CC 280 4 Il lato lminoso e allegro della religione sarà testimoniato da tutti quelli che sono quotidianamente consacrati a Dio. Non dobbiamo mai disonorare il Signore con le relazioni triste e con le prove che appaiono serie. Tutti gli studi che abbiamo ricevuto devono produrre in noi gioia. Con parole e opere buone la vita religiosa diventerà edificante, elevata e nobilitante... Dio vuole che ogni anima trionfi nel Redentore. CC 280 5 Il Salmisa dice: Date all'Eterno la gloria dovuta al suo nome; adorate l'Eterno nello splendore della sua santità. (Salmo 29:2) Cantate lodi all'Eterno, voi suoi santi, e celebrate la sua santità. (Salmo 30:4) CC 280 6 Nelle bendizioni di grazia che il Padre celeste ci elargisce, possiamo discernere innumerevoli testimonianze di un amore infinito, e una tenera pietà che sorpassa la pietà di una madre per il figlio ribelle. Quando studiamo il carattere divino alla luce della croce, vediamo la misericordia, la tenerezza, il perdono unito all'equità e giustizia. Usando le parole di Giovanni, esclamiamo: Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. (1 Giovanni 3:1) In mezzo al trono scorgiamo Uno con le mani e piedi e il fianco perforati. Egli ha sopportato una tale sofferenza per riconciliare l'uomo con Dio, e Dio con l'uomo. Il Padre celeste ci ha rivelato la Sua grande e infinita misericordia e che abita nella luce inaccessibile, tuttavia noi la riceviamo per i meriti di Suo Figlio. La nube di vendetta che sprigionava solo miseria e disperazione della croce ci rivela: Vivi, peccatore, vivi! Io ho pagato un riscatto per te! CC 280 7 Dobbiamo accoglierci intorno alla croce. Cristo crocefisso deve essere il tema della nostra contemplazione, della nostra conversazione e delle nostre emozioni più gioiose. Dovremmo avere i servizi speciali per la lode allo scopo di ricordare sempre tutto quello che riceviamo da Dio, di esprimere la nostra gratitudine per il Suo grande amore, per imparare a confidare in Colui i cui mani e piedi sono stati inchiodati sulla croce per noi... Dovremo imparare a parlare la lingua di Canaan, a cantare gli inni di Sion. Con il mistero e la gloria della croce possiamo stimare il valore dell'uomo, e vedere l'importanza del nostro lavoro per i nostri simili, affinché anche loro possano essere esaltati dal trono di Dio. CC 280 8 Southern atchman, March 7, 1905 ------------------------Riversiamo la lode di ringraziamento, 28 settembre CC 281 1 Io celebrrò il nome di DIO con un canto, e lo magnificherò con le lodi. CC 281 2 Salmo 69:0 CC 281 3 La voce èun meraviglioso organo. Si tratta di una benedizione meravigliosa, quindi, cerchiamo di usarla per lodare Cristo, e non il nemico, lamentandoci della durezza della via che conduce al cielo. Dobbiamo dare al mondo un esempio vivente della bellezza della fede in Gesù Cristo, di parlare della bontà di Dio e della Sua potenza. CC 281 4 Se avete 'abitudine di mormorare, prima di farlo fatte la morire; lasciate che la vostra voce e la lingua siano educate, e poi, quando aprite gli occhi al mattino, la prima cosa che ditte sia: Ti ringrazio Signore, perché hai vegliato su dime durante la notte. Gesù, ti ringrazio per la pace che hai messo nel mio cuore. Fatte questa lode anche a mezzogiorno e la sera, perché essa è come un dolce profumo davanti a Dio. CC 281 5 Allora Geù ci manderà il Consolatore. È chi è questo Consolatore? È lo Spirito Santo di Dio. E chi è lo Spirito Santo? È il rappresentante di Gesù Cristo, è il nostro Avvocato che sta al nostro fianco e presenta le nostre suppliche davanti al Padre. Ed Egli accetta le nostre petizioni più umili. Egli non chiederà quando denaro abbiamo, o quanto pesante è il nostro giogo. Egli porta le nostre richieste a Dio e la Sua grazia ci sarà offerta, non appena il Padre accetterà le nostre offerte. Allora le Sue benedizioni scenderanno su di noi. CC 281 6 A questo unto i nostri cuori si riempiono di gioia. Impariamo dunque a lodare Dio da cui scorrono tutte le benedizioni. Non vale la pena, quindi, a troncare con le nostre lamentele e mormorii, e educare la lingua per pronunciare parole cortesi e amorevoli nei confronti dei nostri simili? Lasciamoci istruire da Cristo nella speranza della gloria mediante il frutto che portiamo in noi, perché solo così testimonieremo al mondo il Salvatore vivente. Egli è resuscitato trionfante dal sepolcro di Giuseppe. Egli disse: Io sono la resurrezione e la vita. Gloria a Dio! Io lodo il Salvatore vivente. CC 281 7 Mettete nlle mani di Cristo le vostre anime indifese e vivrete. Portate frutto alla Sua gloria, e la Sua gioia sarà in voi, e la vostra gioia sarà piena... Possa lo Spirito Santo di Dio impressionare i vostri cuori e che il vostro carattere riveli la bellezza di Gesù Cristo, perché voi siete i Suoi rappresentanti. CC 281 8 Manuscrip 43, 1894 ------------------------Dobbiamo usare saggiamente il nostro tempo, 29 settembre CC 282 1 Non siatepigri nello zelo; siate ferventi nello spirito, servite il Signore, CC 282 2 Romani 1210,11 CC 282 3 Il tempo prezioso. Ogni giorno c'è dato con fiducia, di cui saremo chiamati a rendere conto davanti a Dio. Dobbiamo utilizzarlo per la gloria di Dio se vogliamo prolungare la nostra vita. Dobbiamo dare alla nostra mente il cibo puro. Invece di sprecare tempo, utilizziamolo per le buone opere. Gesù Cristo è la nostra pietra spirituale. Egli ci rivela il Padre. Nulla deve dato come cibo per il cervello che porta alla mente l'umidità o le tenebre al posto della Parola di Dio. Dobbiamo fare molta attenzione come coltivare il cuore. CC 282 4 Manuscrip 15, 1898 CC 282 5 Da un coretto utilizzo del tempo dipende anche il raggiungimento di un buon livello di conoscenza e cultura intellettuale. Le condizioni di povertà e indigenza, assieme ad altre circostanze sfavorevoli, non saranno un ostacolo insormontabile se sapremo far tesoro di ogni istante disponibile. Ogni momento perso in chiacchiere inutili; le ore del mattino passate oziosamente a letto; il tempo impiegato viaggiando in tram o in autobus; o fermi ad aspettare in stazione, i momenti che aspettiamo prima di metterci a tavola; il tempo passato ad aspettare gente poco puntuale a un appuntamento; quante cose si potrebbero fare se avessimo un libro a portata di mano e approfittassimo di questi ritagli per studiare, leggere e riflettere. Chi è deciso in tal senso e sa fare un'attenta economia del proprio tempo, sarà in grado di acquisire conoscenze e abilità mentali che gli permetteranno di occupare qualsiasi posizione importante e di responsabilità. È dovere di ogni cristiano abituarsi a lavorare con metodo, accuratezza ed efficienza. Non ci sono scuse per chi è pigro e lavora in modo lento e impreciso. Se uno è continuamente al lavoro ma, quel lavoro non lo finisce mai, è perché non ci mezze mente e cuore. Chi lavora con superficialità deve rendersi conto della necessità di correggere questo aspetto. Occorre imparare a ottimizzare il tempo in modo da raggiungere i risultati migliori. CC 282 6 Christ's bject Lessons, pp. 343,344 CC 282 7 Non è giuto sprecare il nostro tempo e i nostri pensieri. Ogni attimo vissuto all'insegna dell'egoismo è perduto. Se si valutasse e si utilizzasse in modo corretto il tempo a nostra disposizione, ne avremmo a sufficienza per tutto ciò che dobbiamo fare per noi stessi e per gli altri. Ogni cristiano deve lasciarsi guidare da Dio per l'uso del denaro e del tempo. CC 282 8 The Minisry of Healing, p. 208 CC 282 9 Dio concee agli uomini il dono del tempo con lo scopo di promuovere la Sua gloria. CC 282 10 Counsels o Parents and Teachers, p. 354 ------------------------Testimonianza attraverso le opere, 30 settembre CC 283 1 Or non veiamo meno nell'animo facendo il bene; se, infatti, non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo. CC 283 2 Galati 6: CC 283 3 Sono stat incaricata un'altra volta a ricordare al nostro popolo delle loro responsabilità individuali riguardo al lavoro, al credo e alle preghiere. Regolare studio della Verità ci guiderà alla continua abnegazione. Nel fare esperienza con Cristo non ci può essere auto-indulgenza. Gli uomini e le donne convertite mediante la Verità, testimoniano la croce del Calvario durante le loro attività quotidiane. Ci sono molti avventisti che non capiscono che cosa significhi l'accettazione della causa di Cristo, ossia la Sua croce. L'unica prova che danno nella loro vita riguardo al loro discepolato è il nome che portano; ma il vero cristiano considera il suo lavoro come una cosa sacra. Studiate la Parola con perseveranza e mettete la vostra vita al servizio di Cristo. CC 283 4 Egli ci icoraggia dicendo: Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando del continuo nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore. (1 Corinzi 15:58) Abbiamo grande lavoro da fare che riguarda la salvezza del mondo, cosa che può essere realizzato solo con la proclamazione del messaggio evangelico. (Giovanni 3:16) Non dovremmo quindi ringraziare il Signore con tutto il cuore e l'anima per questo dono ineffabile? Non dovremo essere disposti a dedicare tutte le capacità e il talento nell'opera di Dio di fronte al mondo? Le buone opere cominceranno a compiersi quando l'esperienza del pentimento e la conversione saranno evidenti nella nostra vita... Dobbiamo mostrare agli altri che siamo cambiati nel carattere e trasformati dalla grazia di Dio attraverso la fede nella Verità. CC 283 5 Review an Herald, Feb. 25, 1909 CC 283 6 Ora coluiche è istruito nella parola, faccia parte di tutti i suoi beni a colui che lo istruisce. Non v'ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l'uomo semina, quello pure raccoglierà. Galati 6:6,7) Meravigliosa verità! Questa è una spada a doppio taglio che taglia in entrambe le direzioni. La questione di vita e di morte riguarda il genere umano. La scelta che facciamo in questa vita sarà la nostra scelta per tutta l'eternità. Riceveremo o la vita eterna o la morte eterna. Non c'è via di mezzo, non la seconda chance! Nessun'altra possibilità. Siamo chiamati a vincere in questa vita come Cristo ha vinto. Il cielo ci ha fornito abbondanti opportunità e previlegi, in modo che possiamo diventare vincitori, e sedersi accanto a Cristo sul suo trono. Tuttavia, per essere vincitori, le nostre inclinazioni carnali devono essere eliminate, l'egoismo deve scomparire dalla nostra vita... Il nostro cuore deve appartenere a Cristo e diventare il Suo tesoro per tutta l'eternità. CC 283 7 The SDA Bble Commentary, vol. 6, p. 1112 ------------------------Vero carattere s'irradia dall'interno, 1 ottobre CC 284 1 Voi sietela luce del mondo. CC 284 2 Matteo 5:4 CC 284 3 Voi sietela luce del mondo. Gli ebrei si attribuivano il monopolio della salvezza ma, Cristo disse loro che la salvezza è come la luce del sole: appartiene a tutto il mondo. La religione della Bibbia non può restare chiusa tra le copertine di un libro, o le mura di una chiesa. Non può essere indossata occasionalmente e poi messa da parte, secondo le nostre comodità. Deve, invece, santificare la vita quotidiana a manifestarsi in ogni attività economica e in tutte le relazioni sociali. CC 284 4 Il carattre non si manifesta solo nei nostri atteggiamenti esteriori ma, scaturisce dall'animo. Se vogliamo condurre altri sulla via della giustizia, bisogna che i principi della giustizia siano saldi nei nostri cuori. La professione di fede può esprimere la teoria della religione, ma solo una spiritualità vissuta diffonde la Verità. I mezzi attraverso i quali la luce viene comunicata al mondo sono: una vita coerente, una condotta santa, un'assoluta integrità, uno spirito attivo e benevolo, un esempio di pietà. CC 284 5 The Desir of Ages, pp. 306, 307 CC 284 6 Come il sle sorge per dissipare le tenebre della notte e risveglia il mondo alla vita, così i discepoli di Cristo, deve compiere la loro missione diffondendo la luce del cielo su chi vive nelle tenebre dell'errore e del peccato. In quel mattino luminoso si notavano con maggior chiarezza i villaggi e le città delle colline circostanti, rendendo il panorama ancora più bello. Indicandoli Gesù disse: Una città costruita sopra una montagna non può rimanere nascosta. (v.14) E aggiunse: Non si accende una lampada per metterla sotto un secchio, ma piuttosto per metterla in alto, perché faccia luce a tutti quelli che sono in casa. (v. 15) CC 284 7 La maggio parte degli uditori di Gesù erano contadini e pescatori, e le loro modeste abitazioni comprendevano di solito, un'unica stanza illuminata da una sola lampada. Per questo Gesù aggiunse: Così deve risplendere la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano il bene che voi fate e ringrazino il Padre vostro che è in cielo. (v.16) La luce diffusa dalla presenza di Cristo è l'unica che abbia brillato e brilli per l'umanità decaduta. Gesù, il Salvatore, è l'unica luce che possa illuminare le tenebre di un mondo immerso nel peccato. Del Cristo è stato scritto: Egli era la vita, e la vita era luce per gli uomini. (Giovanni 1:14) Soltanto beneficiando del suo influsso nella loro vita i discepoli di Cristo possono diffondere la Sua luce. Grazie a Cristo che rivive in loro, al Suo amore che si rivela tramite il loro carattere, potranno diffondere la Sua luce. CC 284 8 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 39,40 ------------------------Il mondo ha bisogno di persone con carattere nobile, 2 ottobre CC 285 1 Qualunquecosa facciate, fatelo di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete la ricompensa dell'eredità, poiché voi servite a Cristo, il Signore. CC 285 2 Colossesi3:23,24 CC 285 3 La vera eucazione non ignora il valore della conoscenza scientifica o delle acquisizioni letterarie, ma mette la Potenza al di sopra dell'informazione, la bontà al di sopra della Potenza, il carattere al di sopra delle nozioni intellettuali. Il mondo non ha tanto bisogno di uomini di grande intelletto quanto invece di persone dal carattere nobile, uomini e donne le cui capacità siano controllate da solidi principi. Il principio della saggezza è: Acquista la saggezza. (Proverbi 4:7) La lingua dei saggi è ricca di scienza…(15:2) La vera educazione conferisce sapienza e insegna l'uso migliore non di una ma di tutte le nostre nozioni e facoltà. Così essa permette di far fronte all'insieme dei nostri obblighi: verso noi stessi, verso il mondo e verso Dio CC 285 4 La formazone del carattere è l'opera più importante che mai sia stata affidata a esseri umani e in nessun tempo il suo attento studio è stato così importante come oggi, visto che nessuna precedente generazione è stata chiamata ad affrontare avvenimenti di così grande importanza, e pericoli così gravi con i quali, ai nostri giorni, si devono confrontare ragazzi e ragazze. In questo tempo così critico, qual è generalmente il tipo di educazione offerta? Su quale elemento si fa più spesso leva? Sull'egoismo. Buona parte dell'educazione attualmente impartita, non è degna di questo nome. La vera educazione favorisce lo sviluppo di una forza contraria all'ambizione egoistica, al desiderio di potere, al disprezzo dei diritti e delle necessità del genere umano, cosa che è la maledizione del nostro mondo CC 285 5 Nel progeto di Dio per la vita c'è posto per ogni essere umano, e tutti devono cercare di utilizzare al meglio i talenti di cui dispongono; pochi o molti che siano, e il modo fedele con cui ne fanno uso che conferisce agli uomini d'onore. Quelli che si misurano secondo la propria misura e si paragonano con se stessi, non sono saggi. (2 Corinzi 10:12) Qualunque cosa facciamo, che essa sia fatta di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini; sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l'eredità. Servite Cristo, il Signore. (Colossesi 3:23,24) …In ogni generazione e in ogni luogo il vero fondamento è modello per la formazione del carattere è stato sempre lo stesso. La legge divina: .Ama il Signore Dio tuo con tutto il cuore... e il tuo prossimo come te stesso, (Luca 10:27) il grande principio manifestato nel carattere e nella vita del nostro Salvatore, è l'unica base certa, l'unica guida sicura. Questa è la sola salvaguardia per l'integrità individuale, per la purezza della casa, per il benessere della società e per la stabilità della nazione. In mezzo alle perplessità della vita, ai pericoli e alle contrastanti tendenze umane, l'unica regola certa e sicura è fare quello che Dio chiede: I precetti del Signore sono giusti, e Chi agisce così non sarà mai smosso. (Salmo 19:8; 15:5) CC 285 6 Education pp. 225-229 ------------------------Riflettere l'amore di Cristo, 3 ottobre CC 286 1 Poi Gesù i nuovo disse loro: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io mando voi". CC 286 2 Giovanni 0:21 CC 286 3 Per presetare la Verità agli altri, noi stessi dobbiamo conoscerla e apprezzarla, perché essa proviene da Gesù. Per avere una corretta condotta dobbiamo conoscere il valore della nostra anima. Dobbiamo cercare con ardore la via verso Dio; dobbiamo elaborare una direzione opposta all'egoismo, e attraverso la costante preghiera ricevere la mente di Cristo, di essere da Lui modellati alla Sua somiglianza. Se fissiamo lo sguardo alla sua bellezza, diventeremo trasformati alla Sua immagine. Egli ci darà la grazia per fare la Sua volontà e di camminare nella Verità. CC 286 4 Supplico utti quelli di cui nomi sono iscritti sul libro di chiesa, di essere davvero degni attraverso la virtù di Cristo. A ogni anima umile e contrita è stata promessa misericordia, verità e l'amore di Dio. CC 286 5 Tutto il ielo è pieno di stupore, nel vedere quanto grande amore è stato dato agli uomini che hanno conosciuto la grazia del nostro Signor Gesù Cristo, nonostante la loro indifferenza e freddezza. CC 286 6 I tesori i Verità sono stati accumulati di età in età. Nessun altro testo è in grado di impressionarci con la stessa misura e ricchezza come la Verità di Dio. Queste gemme di Verità devono essere fornite al mondo per mezzo del popolo rimanente di Dio. Spesso però, la fiducia in se stessi e la durezza dell'animo rifiutano tale tesoro. Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16) Tale amore non può essere misurato né espresso. Giovanni chiede al mondo di vedere quale amore il Padre ha riversato su di noi, per chiamarci i figli di Dio. È un amore che sorpassa ogni conoscenza. CC 286 7 Nella pieezza del sacrificio, nulla è stato trattenuto. Gesù ha sacrificato se stesso! Il disegno di Dio prevede che ci amiamo gli uni gli altri come Cristo ci ha amato. Dobbiamo quindi educare e formare le anime per questo amore. Dobbiamo riflettere il Suo amore al mondo attraverso il nostro carattere. Ciascuno di noi deve considerare questo come proprio compito... La pienezza di Cristo deve essere testimoniata davanti al mondo da parte di chi ha ricevuto la Sua grazia. Dobbiamo fare questo per Cristo, come Cristo l'ha fatto per il Padre. Egli è il Suo rappresentante. CC 286 8 Review an Herald, Dec. 23, p. 1890 ------------------------Solo Dio può rinnovare il cuore, 4 ottobre CC 287 1 Dio è coli che opera in voi il volere e l'operare, per il suo beneplacito. CC 287 2 Filippesi2:13 CC 287 3 Molti di oi hanno bisogno di capire il conflitto in cui il mondo è caduto. Abbiamo bisogno di capire più a fondo il valore della Verità che Dio ha dato per questo tempo e il pericolo attraverso il quale le nostre menti possono essere deviate per mano del tentatore. L'infinito valore del sacrificio di Cristo per la nostra redenzione, rivela che il peccato è un male tremendo. A causa del peccato tutto l'organismo si trova nello squilibrio, la mente è perversa e l'immaginazione danneggiata. Il peccato ha degradato le facoltà dell'anima. Le tentazioni deviano il cuore e i piedi ci guidano verso il male. CC 287 4 Quando ilsacrificio in nostro favore fu completato, il nostro restauro dal peccato è stato pure completato. La legge non scusa alcun atto di malvagità, non vi è alcuna giustizia che possa sfuggire alla condanna. La vita di Cristo era un perfetto compimento di ogni precetto della legge. Egli disse: Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. (Giovanni 15,10) La Sua vita è per noi il modello di obbedienza e di servizio. Solo Dio può rinnovare il cuore. Dio è colui chi opera in voi il volere e l'operare, per il suo beneplacito. (Filippesi 2:13). Tuttavia ci fu comandato: Compite la vostra salvezza con timore e tremore. (v. 12). CC 287 5 I torti nn possono essere corretti, né carattere può essere rinnovato con gli propri sforzi… La lotta per ripristinare il carattere per diventare santi, è una lotta di tutta una vita. Senza continuo e costante sforzo non ci può essere progresso nella santificazione, ne ricevere la corona del vincitore. La prova più evidente di caduta dell'uomo da uno stato elevato è il fatto che costa così tanto per rialzarsi. La via di ritorno può essere acquisita solo attraverso un duro combattimento ogni giorno, ogni ora. Attraverso l'atto della momentanea volontà si può sconfiggere il male; ma non basta solo un atto momentaneo per rompere le catene del male per raggiungere una vita più santa. L'opera della santificazione avrà inizio se esiste lo scopo; ma la sua realizzazione richiede fatica, tempo, la perseveranza, pazienza e sacrificio. CC 287 6 Nonostant siamo pieni di tentazioni, per diventare i conquistatori dobbiamo resistere con fermezza. La santificazione di Paolo era il risultato di un costante conflitto con se stesso. Egli disse: Io muoio ogni giorno per il vanto di voi, che ho in Cristo Gesù, nostro Signore. (1 Corinzi 15:31) La Sua volontà e i suoi desideri quotidiani erano in conflitto con il dovere e la volontà di Dio. Tuttavia, invece di seguire le proprie inclinazioni, egli ha seguito la Sua volontà, crocefiggendo la propria natura. Dio conduce il suo popolo passo per passo. CC 287 7 Testimonis, vol. 8, pp. 312,313 ------------------------La nobiltà è la prova più alta, 5 ottobre CC 288 1 Chi è leno all'ira val più di un forte guerriero, e chi domina il suo spirito val più di chi espugna una città. CC 288 2 Proverbi 6:32 CC 288 3 Gesù (cheè lento all'ira) è diventato un Conquistatore, un Vincitore. La più alta prova di nobiltà in un cristiano è l'autocontrollo. Colui che è rimasto impassibile in mezzo a una tempesta, o abusi, è uno eroe agli occhi di Dio. Per governare lo spirito, è necessario mantenere la disciplina, e resistere al male; di controllare ogni gesto e ogni parola mediante la giustizia di Dio. Chi ha imparato a governare il proprio spirito, saprà superare le offese, le mortificazioni, e fastidi, cui siamo quotidianamente esposti. È lo scopo di Dio che ci santifichiamo attraverso la grazia divina. Colui chi governa il proprio spirito ha il potere celeste. CC 288 4 Durante linfanzia e la giovinezza, il carattere è più impressionabile, per cui è necessario acquisire il potere di auto controllo. Se queste influenze sono esercitate nel focolare di famiglia, saranno consolidate per eternità. Oltre ogni dotazione naturale, le abitudini consolidate nei primi anni, possono condurre una persona o alla vittoria o alla sconfitta durante le battaglie della vita. CC 288 5 Nell'uso el linguaggio, non è forse vero che i vecchi e giovani commettono l'errore perché sono disposti a passare sopra con leggerezza i loro discorsi segnati da impazienza? Essi credono che sia una scusa sufficiente nel dire: ero fuori di me, e non sapevo cosa stavo dicendo... ma la Parola di Dio non tollera le leggerezze. CC 288 6 I maggior fastidi della vita, la sofferenza, l'ira, sono dovuti a un temperamento incontrollato. In un solo attimo si possono pronunciare parole imprudenti, far del male, che il pentimento di un'intera vita non può annullare. Oh, quanti cuori vengono rotti, quanti amici persi, quante vite distrutte a causa di dure parole di chi altrimenti, potrebbe portare aiuto e la guarigione. CC 288 7 L'eccessodi lavoro a volte provoca una perdita di controllo; ma il Signore non obbliga nessuno alla fretta o a movimenti complicati. Molti si caricano di oneri che il Padre misericordioso non ha posto su di loro. I doveri mai progettati s'incorrono all'impazzata. Dio vuole farci capire che noi non glorifichiamo il suo nome, quando prendiamo troppi fardelli su di noi, aggravando così il cuore e il cervello. Confidando in Lui, possiamo sopportare solo le responsabilità che il Signore ci dà, e quindi mantenere il nostro cuore puro e sano. CC 288 8 Review an Herald, Oct. 31, 1907 ------------------------Auto controllo con auto di Cristo, 6 ottobre CC 289 1 Il senno i un uomo lo rende lento all'ira ed è sua gloria passar sopra le offese. CC 289 2 Proverbi 9:11 CC 289 3 Nel silenio c'è un meraviglioso potere. Quando nei vostri confronti sono state pronunciate parole scortesi, non vi vendicate. Le parole pronunciate in risposta a chi è arrabbiato, di solito agiscono come una frusta, e irritano la persona ancor di più; ma quando la rabbia incontra silenzio, essa rapidamente svanisce. Ogni cristiano dovrebbe frenare la lingua con fermezza e risoluzione per non esprimere parole dure e impazienti. Se la lingua è imbrigliata, subentra vittoria in ogni prova di pazienza, attraverso la quale si è chiamati a passare. CC 289 4 L'uomo, cn la propria forza non è in grado di governare il suo spirito; solo con aiuto di Cristo egli può ottenere il controllo di sé stesso. Nella sua forza, egli può portare i pensieri e le parole in sottomissione alla volontà di Dio. La religione di Cristo porta le emozioni sotto il controllo della ragione, disciplina e la lingua. Sotto l'influenza di Cristo il carattere frettoloso è a Lui sottomesso e il cuore è pieno di pazienza e dolcezza. Aggrappatevi saldamente a Colui che ha ogni potere in cielo e in terra. Qualora qualcuno di voi non sia capace di essere paziente e calmo, non rinunci a lottare. A ogni provocazione si può rispondere solo con pazienza. Non togliete mai lo sguardo dall'esempio divino. CC 289 5 L'ideale i Dio per i Suoi figli è molto più elevato dai più alti pensieri che l'uomo può raggiungere. Voi dunque siate perfetti, com'è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli". (Matteo 5:48) Questo non è solo un comandamento, ma è anche una promessa. Il piano di redenzione, prevede il nostro recupero completo dal potere di Satana. Cristo allontana un'anima contrita dal peccato. Egli ha previsto che lo Spirito Santo viene impartito ad ogni anima pentita per impedirgli di peccare. I tentativi del nemico non devono essere considerate come scusa dei nostri errori. Satana giubila quando sente i seguaci di Cristo professare le scuse per le loro deformità del carattere. Queste scuse, portano appunto al peccato. Un temperamento santo, una vita in Cristo, è raggiungibile da ogni penitente che crede di essere figlio di Dio. CC 289 6 Review an Herald, Oct. 31, 1907. CC 289 7 Il Cristodonò se stesso per la salvezza del peccatore. Coloro che ricevono il perdono dei loro peccati e amano Gesù saranno uniti a Lui. Essi porteranno il Suo giogo. Non si tratta, però di un giogo che li ostacola e rende l'esperienza religiosa e una penosa fatica. Al contrario, il giogo del Cristo rende piacevole e gioiosa la vita del Cristiano. Egli sarà felice perché il Signore ha permesso che Suo Figlio morisse per il mondo perché chi crede in Lui non muoia, ma abbia vita eterna. CC 289 8 Messages o Young people, p. 138 ------------------------Sottometti la tua volontà a quella di Dio, 7 ottobre CC 290 1 Chi fa lavolontà di Dio rimane in eterno. CC 290 2 1 Giovann 2:17 CC 290 3 La vera rligione è strettamente legata alla volontà. Essa è la facoltà che governa la natura dell'uomo e domina tutte le altre. La volontà non deve essere confuse con il gusto o l'inclinazione personale, ma è quella forza che decide e produce nei giovani, l'ubbidienza o la disubbidienza a Dio. Voi non potete dominare i vostri impulsi e le vostre emozioni come vorreste. Siete in grado, tuttavia, di controllare la volontà e di dare una svolta alla vostra vita. Se sottomettete la vostra volontà al Cristo, avrete per alleato chi domina al di sopra di ogni autorità e potenza. Riceverete forza da Dio e una nuova luce, quella della vostra fede, che v'illuminerà. Ma la vostra volontà dovrà collaborare con quella di Dio, non con quella di certi amici di cui Satana si serve per cercare di ingannarvi e di distruggervi. CC 290 4 Non volet stabilire subito un buon rapporto con Dio? Non volete dire: Voglio donare la mia volontà a Gesù e lo voglio fare subito e schierarvi immediatamente dalla parte di Dio? Non seguite le mode e i richiami degli istinti e delle passioni. Non offrite a Satana la possibilità di dire: "Tu sei un miserabile ipocrita". Dovete impedirgli di accusarvi e di demoralizzarvi. Rispondete: "Voglio credere, credo che Dio sia il mio sostegno" e trionferete con Lui. Lasciate che Dio guidi la vostra volontà ed Egli controllerà le vostre emozioni. I vostri piedi poggeranno sulla roccia. CC 290 5 A volte dvrete ricorrere a tutta la vostra forza di volontà ma, Dio agirà al vostro posto e verrete modellati come vasi preziosi. Parlate di fede e schieratevi dalla parte di Dio. Se non vi addentrerete nel territorio del nemico, Dio sarà il vostro sostegno. Quello che non riuscite a fare da soli, lo farà Lui al vostro posto. Come risultato, diventerete forti come un cedro del Libano. La vostra vita sarà nobilitata e agirete in funzione di Dio. Sprigionerete una forza, un fervore e una semplicità che faranno di voi uno strumento particolare nella Sue mani. CC 290 6 Ricordatei che la volontà è all'origine di tutte le vostre azioni. Essa costituisce un fattore veramente importante nella formazione del carattere. Il sacrificio infinito di Dio ha fatto donando Gesù, il Figlio prediletto, per sconfiggere il peccato, gli permette di dire, senza violare nessun principio espresso nelle sue leggi: Affidatevi a me; donatemi la vostra volontà; sottraetela al controllo di Satana ed io me né impadronirò; allora potrò influire su di voi perché possiate volere e agire secondo la mia volontà. Quando Dio vi darà lo Spirito del Cristo, la vostra volontà assomiglierà alla Sua e il vostro carattere si trasformerà a Sua immagine. CC 290 7 Messages o Young People, pp. 151-154 ------------------------La preghiera quotidiana essenziale per la crescita, 8 ottobre CC 291 1 Or la fin di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere. CC 291 2 1 Pietro :7 CC 291 3 Se vogliao sviluppare carattere accettevole a Dio, dobbiamo formare giuste abitudini nella nostra vita spirituale. La preghiera quotidiana è essenziale per la crescita nella grazia e per la vita spirituale, come il cibo temporale è essenziale per il beneficio fisico. Dobbiamo abituarci a innalzare spesso il pensiero a Dio mediante la preghiera. Se la mente vaga, dobbiamo fare sforzo per concentrarci affinché questa abitudine diventi più facile. Nemmeno per un momento dobbiamo separarci da Cristo, nostra Sicurezza. Se la Sua presenza è sempre nei nostri cuori, se osserviamo i Suoi precetti, Egli ci guiderà paso per passo nel nostro cammino. CC 291 4 La religine deve essere come un grande affare della nostra vita, e tutto il resto dovrebbe essere tenuto subordinato a essa. Tutti i nostri poteri di anima, corpo e spirito, devono essere impegnati in una lotta cristiana contro il male. Dobbiamo guardare a Cristo per ricevere forza e grazia, al fine di ottenere la stessa vittoria di Cristo sulla croce. CC 291 5 Dobbiamo vvicinarci alla croce di Cristo. Penitenza ai piedi della croce è la prima lezione di pace che dobbiamo imparare. Chi può comprendere pienamente l'amore di Gesù? Egli è infinitamente più tenero e amorevole di una madre. Se vogliamo conoscere il valore di un'anima umana, dobbiamo guardare con viva fede sulla croce, e quindi iniziare lo studio che sarà la scienza e l'inno dei redenti per tutta l'eternità. Il valore del nostro tempo e dei nostri talenti può essere stimato solo attraverso la grandezza del riscatto pagato per la nostra redenzione. Che tipo di gratitudine manifestiamo a Dio quando lo derubiamo da ciò che gli appartiene, dai nostri affetti o dal servizio per Lui. È veramente difficile per noi a restituire ciò che è Suo? La nostra preferenza è l'amicizia del mondo rispetto agli onori immortali che Cristo professa? A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono posto a sedere col Padre mio sul suo trono. (Apocalisse 3:21) CC 291 6 Coloro ch stanno lavorando per ottenere le grazie cristiane, hanno la certezza che Dio moltiplicherà i doni del Suo Spirito. Pietro si rivolge a chi ha acquisito la fede preziosa nel modo seguente: Grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù, il nostro Signore. (2 Pietro 1:2-4) Per grazia divina, tutti quelli che possono salire i gradini lucenti della terra verso al cielo con "canti e gioia eterna", entreranno per le porte della città eterna. CC 291 7 Review an Herald, Nov. 15, 1887 ------------------------Potenza divina e lo sforzo umano, 9 ottobre CC 292 1 Infatti, a grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini, e ci insegna a rinunziare all'empietà e alle mondane concupiscenze, perché viviamo nella presente età saggiamente, giustamente e piamente. CC 292 2 Tito 2:1112 CC 292 3 Mentre Crsto sta facendo la pulizia nel santuario, noi fedeli sulla terra dovremmo preoccuparci nel rivedere la nostra posizione, e confrontare il nostro carattere con lo standard di giustizia. Nel vedere i propri difetti, dobbiamo cercare l'aiuto dello Spirito di Dio, per ricevere la forza morale nel resistere alle tentazioni di Satana, e per raggiungere la perfezione. Possiamo diventare vincitori nonostante le tentazioni che affliggono l'umanità. I nostri sforzi uniti al potere divino, possono sconfiggere il nemico. CC 292 4 Tutto il ielo ci osserva con attenzione, ed è pronto di venire in aiuto a tutti quelli che sono caduti, per raggiungere la perfezione. Il Signore sta lavorando per i Suoi figli, ma non senza la loro cooperazione. CC 292 5 Tutti noidobbiamo coltivare il carattere degno del santo cielo. Solo allora potremo diventare servì di Dio, e solo allora potremo portare la Sua luce in tutto il mondo. Se conserviamo le energie nella nostra vita cristiana, saremo in grado di crescere e purificare le nostre anime. Potremmo portare i nostri poteri umani sotto controllo dello Spirito di Dio; studiare la Sua Parola, ascoltare la Sua voce, incoraggiare, rafforzare e progredire nell'esperienza cristiana. Sapremo allontanarci dalle tentazioni di Satana. Rinnegheremo il nostro Io, e acquisiremo uno spirito eroico. Accumuleremo le grandi verità della Parola di Dio, ci nutriremo di essa per diventare uomini e donne forti in Cristo, figli e figlie di Dio. CC 292 6 La grandeza della Verità se è contemplata, amplierà la mente ed eleverà il carattere. Non saremo più novizi nella comprensione della Parola di Dio, né nani nell'esperienza religiosa. Il conflitto con i nemici della Verità non indebolirà le nostre energie, anzi, essi ci uniranno ancor di più a Colui che è potente nel salvare. CC 292 7 Riceverem la disciplina che porterà l'efficienza di tutte le nostre facoltà. Il cielo sarà portato vicino a noi in segno di solidarietà e la cooperazione. Diventeremo un modello per il mondo, per gli angeli e per gli uomini; perché saremo contrassegnati a causa della purezza, la forza di volontà, la fermezza e l'utilità nel mondo. CC 292 8 Review an Herald, April 8, 1890 ------------------------Cristo perfeziona il nostro carattere, 10 ottobre CC 293 1 Presentat voi stessi a Dio... e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. CC 293 2 Romani 6:3 CC 293 3 Coloro ch sono chiamati all'opera di Dio attraverso la dottrina, dovrebbero diventare studenti nella scuola di Cristo... Chi non ha interesse di ricevere la forza divina, non crescerà nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo. Tutto il cielo è interessato su ciò che sta accadendo sulla nostra terra, oggi. Gli angeli osservano con interesse i collaboratori di Dio. Quando i servi di Dio si rendono conto della presenza di Colui che ha potenza di salvarli, sono pieni di gratitudine a Dio per la Sua grazia... Coloro che dedicano ogni cosa a Cristo, imparano a vincere le anime a Lui; essi hanno uno stretto legame con il Redentore del mondo. CC 293 4 Gesù è laluce del mondo, e noi riceviamo questa luce per impartirla agli altri. Solo in Cristo troveremo aiuto per formare il nostro carattere, e Satana non può nulla contro questa luce. Il Signore ha un compito per ciascuno di noi. Egli non prevede che noi saremo sostenuti dall'influenza e lode umana. Ciò significa che ogni anima deve stare nella forza del Signore. Dio ci ha dato il Suo Unigenito Figlio, come migliore regalo, per elevarci e nobilitarci, mettendo in noi il Suo perfetto carattere perché potessimo conquistare il Suo regno. Gesù è venuto in questo mondo e desidera che noi, i Suoi seguaci, viviamo come ha vissuto Lui. Se siamo auto indulgenti, se siamo pigri per collaborare nella Sua opera, perderemo molto non solo in questa vita ma anche la stessa vita eterna. CC 293 5 Il piano i Dio prevede che tutti noi lavoriamo per Lui, e non in maniera disperata, ma con incrollabile fede e la speranza. Se studiamo le Scritture con fede, saremo illuminati per vedere la meravigliosa condiscendenza del Padre, Colui che ha dato il proprio figlio, affinché tutti quelli che credono in Lui, non muoiano, ma abbiano la vita eterna. Dobbiamo quindi rallegrarci di questa indicible e gloriosa gioia. CC 293 6 Tutto ciòche può essere acquisito attraverso l'educazione, Dio lo userà per il progresso della Verità. È vero, la pietà vitale deve essere riflessa nelle nostre vite e nel nostro carattere, affinché la Croce di Cristo sia innalzata di fronte al mondo, e il valore dell'anima sia rivelato alla luce di questa croce. CC 293 7 Le nostrementi devono essere aperte per comprendere le Scritture, affinché possiamo ottenere il potere spirituale, alimentato con il pane celeste. CC 293 8 Review an Herald, April 8, 1890 ------------------------La potenza del carattere, 11 ottobre CC 294 1 Giustificti dunque per fede, abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. CC 294 2 (Romani 51,2) CC 294 3 Cristo no ci ha mai detto che sia facile conseguire un carattere perfetto. Un carattere nobile e armonioso non c'è dato per via ereditaria né si sviluppa spontaneamente: si acquisisce piuttosto con sforzi individuali e con i meriti della grazia di Cristo. Dio ci dona i talenti e le facoltà intellettuali, noi dobbiamo plasmare il carattere. Potremo riuscirci solo ingaggiando un conflitto duro e intransigente con noi stessi. Combattere le proprie tendenze innate negative è il lavoro di tutta una vita. Occorre esaminarsi in modo critico e molto intimo. Non dovremmo tollerare che un solo tratto negativo rimanga nascosto.... Un carattere plasmato a somiglianza divina rappresenta l'unico tesoro che ci porteremo nella vita futura. Coloro che hanno seguito le istruzioni di Cristo in questa vita, in questo mondo, le porteranno con sé in cielo. E lì le approfondiremo e le miglioreremo continuamente. È chiara, dunque, l'importanza di sviluppare un buon carattere in questa vita. Gli esseri celesti assisteranno coloro chi, con fede e decisione, ricercheranno una perfezione del carattere che si traduca in una perfezione di azione. CC 294 4 Christ's bject Lessons, pp. 331-333 CC 294 5 Gesù promtte aiuto e soccorso a tutti quelli che sono impegnati in quest'opera. La volontà umana partecipa all'onnipotenza divina nella misura in cui opera per la sua volontà. Quando il Signore affida un incarico, dà anche la forza di portarlo avanti. In ogni suo mandato, dunque, vi è al tempo stesso anche la promessa del Suo sostegno... Il carattere è una grande potenza. La testimonianza silenziosa di una vita consacrata, sincera e disinteressata esercita un'influenza quasi irresistibile. Se imitassimo il carattere di Gesù nella nostra vita, collaboreremmo con lui all'opera della salvezza. Solo così possiamo essere i Suoi collaboratori... Quando tutti quelli che professano di servire Dio seguiranno l'esempio di Cristo, applicando i principi della legge divina nella vita quotidiana, quando ogni loro atto dimostrerà concretamente che amano Dio più di ogni altra cosa e il prossimo come se stessi, la chiesa sarà in grado di smuovere l'intero mondo. Non possiamo sapere cosa ci riserva il giorno, l'ora e neanche il momento che abbiamo davanti. Per questo dovremmo affidare nelle mani del Padre ogni nostra giornata, sin dal suo inizio. I Suoi angeli hanno l'incarico di vegliare su di noi. Se ci rimettiamo alla loro protezione, saranno accanto a noi nel momento del pericolo. Pur inconsciamente, potremmo sempre cadere nel pericolo di esercitare una cattiva influenza. Gli angeli saranno allora al nostro fianco per portarci su una strada migliore, scegliendo per noi le parole più appropriate e guidando i nostri passi. Così, il nostro influsso si trasformerà in una forza silenziosa, inconsapevole e tuttavia efficace nell'attrarre gli altri a Cristo e al cielo. CC 294 6 Ibid., pp 340-342 ------------------------Mantenete alto lo standard, 12 ottobre CC 295 1 Fratelli,non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa... proseguo il corso verso la mèta, verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù. CC 295 2 Filippesi3:14 CC 295 3 Nessuno dca di non poter vincere i suoi difetti. Se si arriva a questa conclusione, non otterremo mai la vita eterna. L'impossibilità risiede nella nostra volontà. Se non vogliamo, sicuramente non ci riusciremo. Le difficoltà più profonde nascono dalla corruzione di un cuore che non si è abbandonato a Dio e che non è disposto a sottomettersi totalmente a Lui. Molti sono coloro cui Dio ha dato le qualità per fare un ottimo lavoro, ma che in effetti fanno pochissimo perché si impegnano poco. Migliaia di persone trascorrono la loro vita come se non avessero alcun obiettivo ben definito per il quale valga la pena vivere. Ovviamente otterranno una ricompensa proporzionata al loro effettivo sforzo. Dobbiamo tenere presente che non raggiungeremo mai un obiettivo più alto di quello che ci siamo prefissati. Occorre perciò fissarlo il più alto possibile e poi, passo dopo passo, anche se questo ci costa sforzi e sofferenze, rinunce e sacrifici, salire la scala fino all'ultimo gradino. Non lasciamo che nulla ci ostacoli. Il destino non può costringere nessuno a rimanere nell'inerzia e nell'incertezza. Le circostanze avverse dovrebbero piuttosto spingerci a continuare il cammino. Quando superiamo una difficoltà, conquisteremo nuova forza e rinnovato coraggio per andare avanti. Proseguiamo con fermezza nella giusta direzione e le varie circostanze ci saranno di aiuto piuttosto che di ostacolo. CC 295 4 Siate ambziosi. Sforzatevi di coltivare tutti i tratti positivi del carattere per la gloria del Maestro. In ogni fase del vostro sviluppo, cercate di essere degni di Dio e di piacergli. Questo è ciò che dovremmo fare. Anche Enoc fu gradito a Dio pur vivendo in un'epoca di corruzione morale. Anche oggi possono esserci uomini come Enoc! Imitiamo Daniele, uomo fedele che nessuna tentazione riuscì a corrompere. Non deludiamo chi ci ha tanto amato da dare la vita per cancellare i nostri peccati. Ricordiamoci delle Sue parole: Senza di me non potete fare nulla. (Giovanni 15:5) Anche se abbiamo commesso degli errori, possiamo ancora vincere: occorre ammetterli e tenere conto per il futuro. Così facendo trasformeremo le sconfitte in vittorie, a dispetto del nemico e per la gloria del ostro Redentore. CC 295 5 Christ's bject Lessons, pp. 331,332 CC 295 6 Il vostrotempo, la vostra influenza, le vostre capacità, la vostra abilità, tutto deve essere contabilizzato a Colui chi dà tutto...Perseverate nel lavoro che avete iniziato, fino a ottenere la vittoria dopo la vittoria. Educate voi stessi per uno scopo. Tenete in considerazione i più alti standard, riflettendo così la gloria di Dio. CC 295 7 The Youths Instructor, Jan. 25, 1901 ------------------------Raccogliamo quello che abbiamo seminato, 13 ottobre CC 296 1 Ora un sevo del Signore non deve contendere, ma deve essere mite verso tutti, atto ad insegnare e paziente. CC 296 2 2 Timoteo2:24 CC 296 3 Quelli ch sono veramente in comunione con Dio non saranno in conflitto con gli altri. Lo spirito di armonia, pace, amore e unità, è lo Spirito del Signore che regna nei loro cuori. L'opposto di queste virtù fa parte dei figli di Satana. Essi sono in una contraddizione continua. Conflitti, invidia e la gelosia, sono gli elementi dominanti in queste persone. La caratteristica del cristiano è la mansuetudine di Cristo. Benevolenza, bontà, misericordia e amore, proviene dall'infinita saggezza, mentre il contrario è il frutto che proviene da un cuore nemico che non è in armonia con Gesù Cristo. CC 296 4 Quale strordinario lavoro è l'educazione dei bambini! Se i genitori avessero studiato più la vita di Cristo e meno i vizi del mondo, se avessero seguito meno i costumi e le mode del tempo presente e più dedicato tempo e sforzo nel plasmare le menti e carattere dei loro figli secondo il modello divino, avrebbero ottenuto più integrità, più moralità, e così anche più fiducia. Raccoglieremo ciò che abbiamo seminato. Se si semina diffidenza, invidia, la gelosia, l'amore di se stesso, l'amarezza del pensiero e dei sentimenti, possiamo essere certi che raccoglieremo le stesse cose. CC 296 5 Se manifetiamo la gentilezza, amore, tenera premura per gli studenti, in cambio raccogliamo le stesse cose. Se gli insegnanti sono severi, se criticano, se sono prepotenti, insensibili verso il sentimento degli altri, in cambio riceveranno le stesse cose. Un uomo che vuole conservare il rispetto e dignità, deve fare attenzione a non sminuire rispetto e la dignità degli altri. Questa regola deve essere religiosamente osservata verso tutti, sia giovani sia anziani. Ciò che Dio farà con questi giovani, apparentemente poco interessanti, noi non possiamo sapere. In passato, Egli ha scelto e accettato tali uomini per fare la sua grande opera. Il Suo Spirito ha operato nei loro cuori, ha agito come una batteria elettrica, suscitando in loro le facoltà apparentemente fredde all'azione vigorosa e perseverante. Il Signore ha visto in questi uomini grossolani, poco interessanti, i tesori preziosi che hanno superato test contro la tempesta e le prove di fuoco. Dio non vede nella stessa maniera dell'uomo. Egli non giudica come giudica l'uomo. Egli scruta il cuore. CC 296 6 I membri iù giovani della famiglia di Dio, si meraviglierà del fatto che sono stati creati all'immagine del loro Creatore, e che il loro spirito rappresenta lo Spirito di Cristo. CC 296 7 Manuscrip 2, 1881 ------------------------Il Signore conosce tutti i pensieri, 14 ottobre CC 297 1 Tu, Salomne figlio mio, riconosci il DIO di tuo padre e servilo con cuore integro e con animo volenteroso, perché l'Eterno investiga tutti i cuori e comprende tutti gli intenti dei pensieri. Se tu lo cerchi, egli si lascerà trovare da te; ma se lo abbandoni, egli ti rigetterà per sempre. CC 297 2 1 Cronach 28:9 CC 297 3 Non dobbimo permettere che Satana con le sue lusinghe incanti la nostra mente, al fine di allontanarci dalla fede in Dio. Solo con Cristo possiamo avere autocontrollo ed essere felici. Tutti i nostri pensieri e sensazioni devono essere portati in sottomissione alla volontà di Dio. La fantasia non ci è stata data per divagare per conto proprio senza alcuna moderazione o disciplina. Se i pensieri sono sbagliati, lo sono anche i sentimenti, perché questi ultimi compongono il carattere morale. CC 297 4 Se pensiao che, come cristiani non siamo tenuti a frenare i nostri pensieri e sentimenti, è perché ci lasciamo influenzare e guidare da angeli malvagi. Se cediamo alle nostre impressioni, se permettiamo che i dubbi e i sospetti ci assalgono, diventiamo gli esseri più infelici tra i mortali. CC 297 5 L'uomo faparte del mondo di dolore, pieno di perplessità. Egli è stato messo alla prova così come Adamo ed Eva, perché potesse sviluppare un carattere retto e armonioso in mezzo alle discordie e confusione. Abbiamo ancora molto da fare per ripristinare la felicità nostra e quella degli altri. Ci sono ancora molte cose di cui possiamo pienamente godere. Per mezzo di Cristo siamo in comunione con Dio. Le sue misericordie ci pongono l'obbligo continuo; e poiché ci sentiamo indegni dei Suoi favori, possiamo apprezzare anche i più piccoli di essi. Per tutto quello che abbiamo e siamo... siamo in debito con Dio. Egli ci ha dato poteri che, in certa misura, sono simili a quelle che egli stesso possiede; e quindi dobbiamo lavorare con piena serietà per sviluppare questi poteri, senza esaltare se stessi, ma per glorificare Dio. CC 297 6 Questa tera è proprietà del Signore. Qui si può vedere come la natura animata o non animata obbedisce alla Sua volontà. Dio creò l'uomo, un essere superiore; solo lui è stato creato a immagine di Dio ed è in grado di essere partecipe della natura divina, di cooperare con il suo Creatore e di eseguire i Suoi piani. Quanto meraviglioso è tutto ciò che in natura è stato modellato. Ovunque possiamo vedere questa meravigliosa bellezza. Ovunque vediamo le opere perfette del Grande Maestro. I cieli narrano la Sua gloria, e la terra, che è stata formata per la felicità dell'uomo, ci parla del suo amore ineguagliabile. Desidero richiamare la vostra attenzione su queste benedizioni che provengono dalla mano generosa di Dio. Lodate il Signore cominciando già dal risveglio mattutino, e ringraziatelo per tutte le Sue cure e amore. CC 297 7 Testimonis, vol.5, pp. 310-312 ------------------------Testimoniare quotidianamente la presenza di Cristo, 15 ottobre CC 298 1 Il sentieo dei giusti è come la luce dell'aurora, che risplende sempre più radiosa fino a giorno pieno. CC 298 2 Proverbi :18 CC 298 3 Dobbiamo llontanare da noi gli argomenti che sviano la nostra attenzione da Cristo. Molte questioni consumano il nostro tempo, e tuttavia finiscono in nulla. Gli interessi più nobili richiedono l'attenzione e l'energia che, troppo spesso sono relativamente insignificanti. CC 298 4 Accettarenuove terapie non porta all'anima una nuova vita. Pure le teorie o fatti che sembrano essere importanti, di un conoscente, possono avere poco valore se messe al proprio uso. Abbiamo bisogno di assumersi la responsabilità nel dare alle nostre anime cibo che nutre e stimola la vita spirituale... Quando speculiamo sulle cose che Egli non ha rivelate, non stiamo facendo la Sua volontà. La domanda che si pone è: Che cos'è la Verità per questo tempo, se non di amare, onorare e obbedire Dio? I devoti della scienza sono stati sconfitti e scoraggiati nei loro sforzi per scoprire Dio. Ciò che loro vogliono scoprire in questo momento è: Qual è la Verità che ci permetterà di vincere la salvezza delle nostre anime? CC 298 5 Cristo harivelato Dio ai Suoi discepoli in un modo molto speciale nei loro cuori, e noi desideriamo che faccia la stessa cosa nei nostri cuori. Molti di noi ancora si soffermano in gran parte solo sulla teoria, perché hanno perso di vista il potere vivente dell'esempio del Salvatore. Hanno perso di vista Cristo stesso, un operaio umile e autonomo. Ciò di cui hanno bisogno è contemplare Gesù. Dobbiamo testimoniare la Sua presenza in noi quotidianamente. Abbiamo bisogno di seguire da vicino il Suo esempio di rinuncia dell'Io. Abbiamo bisogno di seguire l'esempio di cui Paolo scrive in Galati 2:20: Io sono stato crocefisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me.. CC 298 6 La conoscnza di Dio e di Gesù Cristo espressa in carattere, deve essere esaltata sopra ogni altra cosa sulla terra e nei cieli. Questa è l'educazione più importante ed elevata. È la chiave che apre i cancelli della città celeste. Questa conoscenza è il proposito di Dio che tutti quelli che hanno accettato Cristo... Egli è un faro che riflette i raggi di luce su di noi. Impariamo amare Dio per primo e poi i nostri desideri. Impariamo a custodire la cultura dei pensieri spirituali e santi. Per ricevere il perdono, confessate i vostri peccati e pentitevi. Continuate a imparare da Cristo per ottenere una fede pura e perfetta. CC 298 7 Testimonis, vol. 8, pp. 316-318 ------------------------Gesù desidera che diventiamo uno con Lui, 16 ottobre CC 299 1 Abbiate i voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesù. CC 299 2 Filippesi2:5 CC 299 3 Gesù desiera cancellare dalle nostre menti la mondanità e sostituirla con l'immagini celeste, che formino una cosa sola con Lui, che riflettano il Suo carattere, che mostrano le lodi di Colui che ci ha chiamati dalle tenebre alla Sua luce meravigliosa. Se ci è stato permesso di stare alla presenza del Sole di giustizia, questo non ci autorizza di nascondere la Sua luce agli altri. Ci sono persone che hanno ricevuto la preziosa luce della giustizia di Cristo, ma non si servono di essa a favore degli altri. Essi ascoltano i saffismi del nemico, anziché pronunciare Così dice il Signore. CC 299 4 Il carattre che coltiviamo, l'atteggiamento che assumiamo oggi, segna il nostro destino futuro. Tutti dobbiamo fare una scelta, o stare con i santi nella Città della Luce, o con gli empi fuori di questa meravigliosa città. I principi che governano le nostre azioni sulla terra sono noti in cielo, e le nostre azioni sono fedelmente raccontate nei libri del cielo. Per ordine di Cristo, in essi sono annotati i nostri nomi... Io vi domando, siete veramente vergini sagge? A questa domanda dobbiamo rispondere oggi. Tutto dipende dal nostro carattere e l'atteggiamento. CC 299 5 Essere pedonati come Cristo ha perdonato, non significa essere soltanto perdonati, ma la nostra mente deve essere totalmente rinnovata dallo Spirito Santo. Gesù disse: Vi darò un cuore n uovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. (Ezechiele 36:26) L'immagine di Cristo deve essere impressa sulla mente, sul cuore e sull'anima. L'apostolo dice: Or noi abbiamo la mente di Cristo. (1 Corinzi 2:16) Senza la trasformazione che può avvenire solo attraverso la potenza divina, le propensioni originali al peccato rimangono nel cuore, inducendo in schiavitù che non può essere interrotta dalla forza umana. CC 299 6 Quando Crsto ritornerà, la bilancia celeste peserà i nostri caratteri e deciderà se sono puri, santificati e santi. La felicità è il risultato di santità e la conformità alla volontà di Dio. Coloro che acquisiranno la santità in cielo, devono diventare santi sulla terra. Nel momento in cui lasceremo questa terra, porteremo con noi il nostro carattere in cielo, santificato attraverso la giustizia di Cristo. L'esperienza che segue l'abbandono totale a Dio è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. CC 299 7 Review an Herald, Aug. 19, 1890 ------------------------La grazia divina è alla nostra disposizione, 17 ottobre CC 300 1 E chiunqu ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli è puro. CC 300 2 1 Giovann 3:3 CC 300 3 È il privlegio di chiunque ricerca la Verità e la giustizia per far valere le promesse di Dio. Il Signor Gesù rende manifesto il fatto che i tesori della grazia divina sono posti interamente a nostra disposizione, in modo che possiamo diventare canali di luce. Non possiamo ricevere la ricchezza della grazia di Cristo, senza desiderare di condividerle con gli altri. Quando abbiamo l'amore di Cristo nei nostri cuori, sappiamo che è il nostro dovere e il privilegio di comunicarlo agli uomini. CC 300 4 Il sole ce splende nel cielo versa i suoi raggi luminosi sopra tutto il mondo e su tutti gli uomini. I suoi raggi hanno la luce sufficiente per migliaia di altri mondi come il nostro. È così è con il sole di giustizia. I suoi raggi luminosi di guarigione e gioia sono ampiamente sufficienti per salvare il nostro piccolo mondo, e sono efficaci a stabilire la sicurezza in ogni mondo che è stato creato. Cristo dichiara che il nostro Padre celeste è disposto a dare lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono, come i genitori terreni sono disposti a fare dei regali ai loro bambini. CC 300 5 Il giornodi Pentecoste ha fornito una meravigliosa occasione. Nell'effusione dello Spirito Santo, una testimonianza è stata data riguardo all'abbondanza della grazia di Cristo. Non è vero forse che chi crede nella Verità usufruisce di questi privilegi? Quando abbandoniamo il nostro Io, allora Gesù riversa su di noi una nuova vita. CC 300 6 Si trattadi una crescita nella conoscenza del carattere di Cristo, Colui che santifica l'anima. Per discernere e apprezzare la meravigliosa opera dell'espiazione, dobbiamo essere trasformati al fine di saper contemplare il piano di salvezza. Contemplando Cristo, cresciamo a Sua immagine, di gloria in gloria, attraverso lo Spirito Santo. La contemplazione di Gesù diventa nobilitante, un processo di raffinazione per ogni vero cristiano. Egli, seguendo il modello del Padre, crescere nella Sua somiglianza, e quindi riesce facilmente evitare dissensi, emulazioni e lotte. Il perfetto carattere di Cristo è d'ispirazione per il cristiano. Quando vediamo come Egli è, il desiderio si risveglia di diventare come Lui, e questo eleva tutto l'uomo; perché chiunque ha questa speranza in Lui, purifichi se stesso, come egli è puro. (1 Giovanni 3:3) CC 300 7 Il poteredi Cristo consiste nel dare il conforto, la speranza, la corona di gioia, per tutti quelli che seguono Gesù nei loro conflitti e nelle lotte della loro vita. CC 300 8 Review an Herald, Aug. 26, 7890 ------------------------La verità di Dio affina la sensibilità, 18 ottobre CC 301 1 L'amore èpaziente, è benigno; l'amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non s'irrita, non sospetta il male. CC 301 2 1 Corinzi13:4,5 CC 301 3 La Veritàserve per elevare lanima, per affinare la sensibilità e per santificare il giudizio di chi la studia. Il carattere del cristiano deve essere santo, i suoi modi piacenti, le sue parole senza inganno. Per non cadere nel peccato, abbiamo bisogno d'imitare Gesù come nostro modello. Nessun uomo può diventare cristiano senza ricevere la guida dello Spirito di Cristo. E quando lo Spirito si manifesterà, il nostro portamento diventerà cortese, amabile e raffinato. Il nostro cambiamento esterno testimonierà che il cambiamento interno è avvenuto. La Verità ci santifica. Essa ha un potere di trasformare il nostro carattere. Chi professa di essere seguace di Gesù, e allo stesso tempo si dimostra scortese nelle parole e nel portamento, significa che non ha imparato nulla alla scuola di Gesù. Un uomo impetuoso, prepotente, che cerca guai, non è un cristiano. Essere cristiano significa dimorare in Cristo. CC 301 4 Molti di oloro che sono alla ricerca di felicità, saranno delusi nelle loro speranze perché ricercano il male, perché indulgono nel temperamento peccaminoso e nei sentimenti egoistici. Quando trascuriamo i piccoli doveri, o piccole cortesie della vita, violiamo i principi da cui dipende la felicità. La vera felicità non si trova in auto gratificazione, ma nella via del dovere. Dio desidera che siamo felici, e per questo ha dato la Sua legge affinché obbediamo per la nostra gioia sia in patria terrena sia in quella celeste. Se abbiamo integrità morale, la fede, e il controllo su tutti i poteri che Dio ci concede, allora non possiamo a non essere felici. Se ci aggrappiamo a Dio, il nostro cuore sarà colmo di pace e di gioia, e l'anima risorgerà dall'incredulità e dalla depravazione. CC 301 5 Ogni paroa gentile, un viso allegro, un aspetto piacevole, testimonia del nostro portamento cristiano, ed emanano un'influenza quasi irresistibile. La religione di Cristo che portiamo nel cuore, suscita la nostra gentilezza e il contegno piacevole. Solo quando dimenticheremo il nostro Io, potremo essere felici e in pace, e la nostra dignità sarà contemplata dagli altri. CC 301 6 Queste vitù conducono gli altri a rispettarci. Chi persegue questo corso, non si lamenterà di non aver ricevuto il rispetto da parte degli uomini. Dobbiamo incidere le regole della Bibbia nei nostri cuori, perché possano essere osservate tutti i giorni della nostra vita. CC 301 7 Signs of he Times, Nov. 11, 1886 ------------------------Gli elementi per costruire un carattere nobile, 19 ottobre CC 302 1 L'amore nn si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non s'irrita, non sospetta il male; non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità, tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. CC 302 2 1 Corinzi5-7 CC 302 3 Un cristino gentile e ben educato, sarà influenzato dalla Verità di Dio; e ciò non può essere diversamente. I suoi raggi saranno riflessi sugli altri a tal punto che egli sarà orgoglioso di esclamare: Beati quelli che ripongono la loro forza in te e che hanno in cuore le tue vie! (Salmo 84:5) CC 302 4 Le paroleche pronunciamo e la nostra condotta quotidiana saranno come frutti che maturano sull'albero. Se il frutto è amaro e sgradevole, è perché le radici dell'albero non sono nutriti dalla sorgente pura. Se il nostro carattere è mite e umile, se i nostri affetti sono in armonia con il nostro Salvatore, noi dimostriamo che la nostra vita è nascosta con Cristo in Dio e che lasciamo la Sua luce dietro di noi. La nostra vita sarà in netto contrasto con quella dei non credenti a tal punto che essi stessi si accorgeranno che è Gesù che vive in noi e noi in Lui. CC 302 5 Un cristino non deve diventare un recluso; tuttavia, mentre vive nel mondo, non deve far parte di esso. Dobbiamo coltivare l'educazione cristiana e metterla ogni giorno in pratica. Nessuna parola "scortese" deve essere da lui pronunciata; nessuna tendenza egoistica deve riflettersi nella sua vita. La vera cortesia è il frutto della Verità e della giustizia; entrambe non solo saranno utili nella nostra vita, ma la stessa diventerà bella e piena di amore e di buone opere. CC 302 6 La virtù,l'onesta, la gentilezza e l'integrità, farà di noi persone nobili. Chi possiede queste caratteristiche, otterranno la stima anche presso ai non credenti, e la loro influenza nella chiesa sarà molto preziosa. Siamo tenuti a essere retti in questioni importanti e con la fedeltà nelle piccole cose guadagnare la fiducia dei nostri simili. In molti casi si sente mancanza di vera cortesia. Si parla molto dei miglioramenti dai tempi dei patriarchi, ma chi ha vissuto ai loro tempi poteva vantare già allora lo status superiore di raffinatezza e di buone maniere, le stesse che le persone nella epoca odierna possono vantare grazie alla luce che hanno ricevuta. L'integrità, la giustizia e la bontà cristiana, è una cosa sola. La cortesia è il frutto dello Spirito, ed è un attributo del cielo. Gli angeli non volano per pura passione, non sono invidiosi, egoisti o gelosi. Non pronunciano parole dure, o poco gentili. Se noi vogliamo essere un giorno i loro compagni, dobbiamo diventare raffinati e cortesi come sono loro... Il cristiano che coltiva la carità non si lascia provocare, è paziente, gentile e impara a sopportare ogni cosa. CC 302 7 Signs of he Times, Nov. 11, 1886 ------------------------La trasformazione del carattere avviene sulla terra, 20 ottobre CC 303 1 Beati queli che ripongono la loro forza in te e che hanno in cuore le tue vie! CC 303 2 Salmo 84: CC 303 3 Se noi no diventiamo ciò che Dio desidera che dobbiamo diventare, allora siamo nessuno. È la nostra incredulità che ci allontana da Dio. Solo Lui è in grado di elevare le nostre anime e donarci grazia e forza. Prima del ritorno di Cristo i nostri corpi devono essere cambiati per diventare corpi gloriosi. La trasformazione di carattere deve avvenire ora, prima della Sua venuta. La nostra natura deve diventare pura e santa. Dobbiamo avere la mente di Cristo, affinché Egli possa vedere la sua immagine riflessa sulle nostre anime. CC 303 4 Enoc era n personaggio degno di nota, e molti hanno saputo costatare quanto la sua vita era superiore rispetto a tutti gli altri mortali. La vita e il carattere di Enoc erano così santi che è stato preso in cielo senza passare per la morte. La nostra natura deve diventare simile a quella di Enoc prima del ritorno di Cristo. La nostra vita sarà come quella del patriarca a condizione che viviamo in comunione con Dio. Dobbiamo ricordare che Enoc era circondato da influenze empie. La società intorno a lui era così depravata che Dio ha deciso di mandare il diluvio sul mondo per distruggere i suoi abitanti a causa della loro corruzione. Se Enoc fosse oggi su questa terra, il suo cuore sarebbe in armonia con tutti i requisiti di Dio; avrebbe camminato con Lui, anche se circondato da influenze maligne. La palma rappresenta la vita di un cristiano. Essa sta ritta in mezzo alle sabbie del deserto sotto il sole cocente, e non muore, perché trae sostentamento dalle sorgenti da sotto la superficie. CC 303 5 Giuseppe a conservato la sua integrità nonostante essere stato circondato da idolatri in Egitto, un luogo pieno di peccato, bestemmie e influenze corruttrici. Quando fu tentato di deviare dal sentiero della virtù, la sua risposta era: Come dunque potrei io fare questo gran male e peccare contro Dio? (Genesi 39:9) Enoc, Giuseppe e Daniele dipendevano da una forza infinita. Il Dio di allora è l'unica fonte di sicurezza per i cristiani anche ai giorni nostri. Le vite di questi uomini sono state nascoste con Cristo in Dio. Erano fedeli e puri in mezzo alla depravazione, devoti e ferventi nonostante influenze ateistiche e idolatriche. Attraverso la grazia divina, essi hanno coltivato le qualità necessarie per lo sviluppo del carattere santo e puro. CC 303 6 Così deveessere per noi. Lo spirito di Enoc, Giuseppe e Daniele, deve essere anche in noi. Dalla stessa fonte dobbiamo trarre la forza, potere, autocontrollo e le stesse grazie per la nostra vita. CC 303 7 Signs of he Times, Nov. 11, 1886 ------------------------Quello che un uomo pensa quello egli è, 21 ottobre CC 304 1 Distruggimo le argomentazioni e ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all'ubbidienza di Cristo. CC 304 2 2 Corinzi10:5 CC 304 3 Il poteredel pensiero è più prezioso dell'oro di Opfir. Abbiamo bisogno di avere un alto valore di controllo dei nostri pensieri; perché tale controllo ci prepara per l'opera del Maestro. E fondamentale che i nostri pensieri creino la pace e la felicità in Cristo. Quello che un uomo pensa quello egli è! CC 304 4 L'anima msericordiosa troverà misericordia, i puri di cuore vedranno Iddio. Ogni pensiero impuro contamina l'anima, compromette il senso morale, e tende a cancellare la presenza dello Spirito Santo. Quando i pensieri corrotti offuscano la nostra visione spirituale, è perché non abbiamo comunione con Dio. Il Signore non può a non perdonare il peccatore pentito. Tutte le impurità a causa della parola e del pensiero devono essere nettati in coloro che hanno un chiaro discernimento della verità spirituale. I pensieri cattivi distruggono l'anima. Il potere di conversione cambia il cuore, raffina e purifica i pensieri. Fino a quando i nostri sforzi non saranno tali da mantenere il pensiero centrato su Cristo, la Sua grazia non ci sarà data. La mente deve impegnarsi nella lotta spirituale. Ogni pensiero deve essere diretto sull'obbedienza a Cristo. Tutte le nostre abitudini devono essere sottomesse al controllo di Dio. CC 304 5 Abbiamo bsogno di un costante senso di potere nobilitante di pensieri puri contro di quelli impuri e dannosi. Per la nostra sicurezza dobbiamo concentrare i nostri pensieri sulle cose sacre e vere... Dobbiamo usare tutti i mezzi che Dio ha posto alla nostra portata per governare e coltivare i nostri pensieri. Siamo chiamati a portare i nostri pensieri in armonia con quelli di Cristo. La Sua verità santificherà il nostro corpo, anima e spirito al fine di superare ogni tentazione. Il principe di questo mondo -- dice Gesù -- sta per venire, e non ha nulla in me. (Giovanni 14:30) In Lui non c'è niente che corrisponde ai sofismi di Satana. Egli non ha mai consentito al peccato di perturbarlo. Nemmeno un Suo pensiero era rivolto alla tentazione. La stessa cosa può avvenire per noi. L'umanità di Cristo era sempre unita con la divinità. Egli, era preparato dallo Spirito Santo contro ogni conflitto terreno. Fino a quando saremo uniti con Lui per fede, non un piccolo peccato avrà il potere su di noi. Il Signore ci tende la Sua mano per unirci alla mano di Cristo, affinché possiamo giungere alla perfezione di carattere. Ogni promessa nella Parola di Dio è la nostra. L'uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio. (Matteo 4:4) Quindi, non dobbiamo guardare alle circostanze o alle nostre debolezze, ma alla potenza di Dio che è in noi. CC 304 6 Signs of he Times, Aug. 23, 1905 ------------------------Il carattere è lo specchio dei nostri atti, 22 ottobre CC 305 1 Chi è fedle nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto. CC 305 2 Luca 16:1 CC 305 3 Un'attenzone scrupolosa a quelle che generalmente definiamo delle piccole cose, ci permette di ottenere successo nella vita. Compiere piccolo gesti di generosità, essere disposti a piccole rinunce, pronunciare semplici parole appropriate, evitare di commettere dei peccati apparentemente insignificanti: questo è cristianesimo. Riconoscere con gratitudine le benedizioni che riceviamo ogni giorno, sfruttare saggiamente le opportunità che si presentano, sviluppare con senso di responsabilità i talenti che ci sono stati affidati: questo è ciò che il Maestro si aspetta da noi. Colui chi assolve fedelmente i piccoli doveri sarà pronto per affrontare maggiori responsabilità. L'uomo che si dimostra buono e gentile nella vita di ogni giorno, che è generoso e paziente nella sua famiglia, che pensa costantemente a come rendere felici i suoi cari, sarà il primo a fare delle rinunce e dei sacrifici quando il Signore glieli chiederà. Potremmo anche essere disposti a donare le nostre ricchezze per realizzare i progetti di Dio, ma non conterà nulla se non gli doniamo un cuore pieno d'amore e di riconoscenza. Coloro che vogliono diventare dei missionari nei paesi poveri devono esserlo, in primo luogo, in famiglia. Chi desidera lavorare nell'opera del Signore, deve prepararsi iniziando ad assumersi le piccole responsabilità che gli sono state affidate. CC 305 4 L'uomo coe pensa nell'animo suo, così è... (Proverbi 23:7) Molti pensieri formano l'ipotetica storia di una nostra giornata. Essi giocano un ruolo determinante nella formazione del carattere. Dobbiamo controllare i nostri pensieri con estrema attenzione perché anche un solo pensiero impuro e sufficiente per lasciare un segno profondo nel nostro cuore. Ogni pensiero cattivo lascia un'impronta negativa nella nostra mente. Gli uomini che nutrono pensieri positivi e puri vivono meglio perché riconoscono a progredire e le loro energie spirituali si rinnovano. Come una goccia d'acqua che cade dal cielo annuncia l'arrivo della pioggia, così un pensiero buono ne precede un altro. CC 305 5 Un viaggi, per quanto lungo possa essere, si compie un passo per volta. Arriviamo a destinazione in seguito a una serie di passi. Anche la catena più lunga è composta di singoli anelli. Se uno solo di questi anelli è difettoso, la catena non serve a niente. Per il carattere accade la stesa cosa. Un carattere equilibrato si forma grazie a single azioni corrette. Un solo difetto che tolleriamo, invece di eliminarlo, ci rende imperfetti e ci preclude l'accesso al regno di Dio. Per entrarvi dobbiamo avere un carattere che non presenta difetti, incrinature o imperfezioni. Non ci sarà spazio per tutto ciò che contamina. Non sarà riscontrato nessun difetto nel gruppo dei redenti. CC 305 6 Messages o Young People, pp. 143-145 ------------------------Dimorare in Cristo mediante la viva fede, 23 ottobre CC 306 1 E quale acordo c'è tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: «Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo». CC 306 2 2 Corinzi6:16 CC 306 3 Possiamo ivere in Cristo grazie a una fede autentica. Egli vive nei nostri cuori per un atto personale di fede. Noi godiamo della comunione divina e i nostri pensieri sono controllati da Gesù quando avvertiamo questa presenza. Progrediamo spiritualmente nella misura in cui quest'unione è intensa. Enoc camminò con Dio in questo modo. Il Cristo abiterà per fede nei nostri cuori quando capiremo che cosa significa per noi e che cosa ha fatto per la nostra salvezza. Saremo felici nella misura in cui sapremo apprezzare il dono immenso che Dio ha fatto al mondo e a noi stessi. Riflessioni del genere esercitano un'azione efficace su tutto il carattere. CC 306 4 Quando lamente si sofferma sulla figura del Cristo, il carattere è modellato a immagine divina. I pensieri sono ispirati dalla Sua bontà e dal Suo amore. Quando contempliamo il Suo carattere, Egli occupa tutti i nostri pensieri. Il Suo amore ci avvolge. Se anche per un solo istante fissiamo il sole nel suo splendore, a mezzogiorno, vedremo la sua immagine riflessa in ogni oggetto che appare davanti ai nostri occhi. La stessa cosa avviene quando contempliamo Gesù: tutto ciò che guardiamo riflette l'immagine del Sole della giustizia. CC 306 5 Non possimo vedere o parlare d'altro. La Sua immagine si è impressa in noi e influisce su ogni aspetto della nostra vita addolcendo e soggiogando il nostro temperamento. Contemplandolo, siamo trasformati a Sua immagine. Agli occhi di chi ci frequenta, riflettiamo i raggi splendenti e sereni della Sua giustizia. Il nostro carattere è stato trasformato perché il cuore, lo spirito e la mente sono irradiati dalla luce di Colui che ci ha amati e ha donato se stesso per noi. CC 306 6 Quando acettiamo i Suoi insegnamenti e li interiorizziamo, Gesù diventa per noi una presenza stabile che controlla i nostri pensieri, le nostre idee e le nostre azioni. Beneficiamo dei consigli del più grande insegnante, che il mondo abbia mai conosciuto. Il nostro senso di responsabilità ci dà una visione nuova della vita e dei nostri doveri. CC 306 7 Gesù Criso è tutto per noi. È il primo, l'ultimo e il migliore. Con il Suo Spirito e il Suo carattere, Gesù Cristo dà significato a tutto. È l'intreccio e la trama, il vero tessuto del nostro essere. Le parole del Cristo sono spirito e vita. CC 306 8 Messages o Young People, pp. 159-161 ------------------------I nostri pensieri centrati su Dio, 24 ottobre CC 307 1 Perciò, aendo cinti i lombi della vostra mente, siate vigilanti, e riponete piena speranza nella grazia che vi sarà conferita nella rivelazione di Gesù Cristo. CC 307 2 1 Pietro :13 CC 307 3 Una tempeta implacabile è in arrivo con la sua furia. Siamo preparati per affrontarla? Noi abbiamo bisogno di dire: i pericoli degli ultimi giorni stanno per venire su di noi. Anzi, sono già venuti. Con la spada del Signore dobbiamo estirpare dall'anima e dal midollo tutte le concupiscenze, appetiti e passioni. Abbiamo bisogno di cambiare la nostra mente. CC 307 4 Perciò, aendo cinto i lombi della vostra mente, siate vigilanti, e riponete piena speranza nella grazia che vi sarà conferita nella rivelazione di Gesù Cristo. Come figli ubbidienti, non conformatevi alle concupiscenze del tempo passato, quando eravate nell'ignoranza, ma come colui che vi ha chiamati è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo". (1 Pietro 1:13-16) CC 307 5 I pensier devono essere centrati su Dio. È ora il momento di sforzarci per superare le tendenze naturali del cuore carnale. I nostri sforzi, la nostra abnegazione, la nostra perseveranza, devono essere proporzionate al valore infinito dell'oggetto di cui siamo alla ricerca. Solo vincendo, come Cristo ha vinto, possiamo ricevere la corona della vita. Il nostro grande pericolo è l'inganno, indulgenza, l'autosufficienza e la separazione da Dio, la fonte della nostra forza. Le nostre tendenze naturali, salvo che, non sono corrette dallo Spirito di Dio, portano in sé i semi della morte morale. CC 307 6 Dobbiamo apire i nostri bisogni per ricevere l'aiuto da Cristo. Dobbiamo avere una vera conoscenza di noi stessi. Solo colui che sa di essere peccatore, può essere salvato da Cristo. Solo quando vediamo la nostra totale impotenza, quando perdiamo la fiducia in se stessi, posiamo impadronirci di potere divino. La rinuncia di se stessi deve cominciare dall'inizio della vita cristiana. CC 307 7 Ogni nosto passo verso Gesù ci avvicina al cielo. Tutte le nostre buone opere dipendono da un potere che viene da fuori di noi stessi. Dobbiamo confessare i nostri peccati con umiltà davanti a Dio con sincerità. I pericoli ci circondano, quindi, per ottenere la sicurezza, cerchiamo di aggrapparci con fede al nostro Liberatore. CC 307 8 Ogni paroa di Dio è raffinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi si rifugia in lui. (Proverbi 30: 5). CC 307 9 Testimonis, vol. 8, pp. 315,31 ------------------------La scienza del cristianesimo, 25 ottobre CC 308 1 Io discipino il mio corpo e lo riduco in servitù perché, dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato. CC 308 2 1 Corinzi9:27 CC 308 3 La vita cistiana è una battaglia e una continua marcia. In essa non ce alcuna tregua. I nostri sforzi devono continuare e perseverare, perché proprio grazie a questa perseveranza possiamo ottenere la vittoria sulle tentazioni. L'integrità cristiana deve essere ricercata con energia irresistibile per arrivare alla risoluzione del nostro scopo. Nessuno può rinascere senza intervento divino, senza un impegno personale. Tutti devono impegnarsi nella guerra che coinvolge ciascuno di noi. Individualmente siamo responsabili della lotta che è in corso. Anche Noè, Giobbe o Daniele, non poteva contare sui propri figli e figlie per ottenere la giustizia per loro. CC 308 4 La scienz del cristianesimo è una scienza molto profonda, ampia, superiore a qualsiasi scienza umana, come i cieli sono più alti della terra. La mente deve essere disciplinata, educata, istruita per fare l'opera di Dio in modo che sia in armonia con il piano di Dio. Ci sono tendenze ereditarie e coltivate verso il male che devono essere sconfitte. Spesso, per diventare allievo alla scuola di Cristo, è necessario mettere da parte la formazione e l'istruzione di tutta una vita. CC 308 5 I nostri uori devono essere educati per diventare incrollabili in Dio. Dobbiamo formare abitudini di pensiero che ci permetteranno di resistere alla tentazione. Dobbiamo imparare a guardare sempre verso l'alto. Gli alti principi della parola di Dio, sono come una bussola eterna che ci guida durante il nostro cammino. Ogni atto, ogni parola, ogni pensiero, deve essere in accordo con questi principi. Le preziose grazie dello Spirito Santo non scendono su di noi in un attimo. Coraggio, forza d'animo, la mansuetudine, la fede, la fiducia incrollabile nella potenza del Salvatore, si acquisisce dall'esperienza di molti anni. Il diritto di diventare figli di Dio, è un sigillo per il nostro destino. CC 308 6 Non abbiao tempo da perdere. Non possiamo sapere quando terminerà il tempo di prova. L'eternità si estende davanti a noi. Il velo sta per essere sollevato. Cristo sta per tornare. Gli angeli di Dio cercano di allontanarci dalle cose terrene e dal nostro Io. Che la loro fatica non risulti inutile! Gesù entrò nel Luogo Santissimo indossando la veste di un Mediatore. Giovanni in Apocalisse 22:11,12 afferma: Chi è ingiusto continui ad essere ingiusto, chi è immondo continui ad essere immondo, chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo continui a santificarsi. Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo le opere che egli ha fatto. CC 308 7 Testimonis, vol. 8, pp. 313-315 ------------------------Vivere il carattere di Cristo, 26 ottobre CC 309 1 Perciò caissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili, in pace. CC 309 2 2 Pietro :14 CC 309 3 La più grnde opera che si può fare nel nostro mondo è glorificare Dio vivendo il carattere di Cristo. CC 309 4 Testimonis, vol. 6, p. 439 CC 309 5 Pietro inirizza la sia seconda lettera a quei credenti che hanno provato la loro fede. L'apostolo presenta il piano divino per lo sviluppo del carattere cristiano. Egli scrive: CC 309 6 Grazia e ace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesù, nostro Signore. Poiché la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà, per mezzo della conoscenza di chi ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtù, attraverso le quali ci sono donate le preziose e grandissime promesse, affinché per mezzo di esse diventiate partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo a motivo della concupiscenza. Voi per questa stessa ragione, usando ogni diligenza, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza... se queste cose si trovano in voi abbondantemente, non vi renderanno pigri né sterili nella conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. (2 Pietro 1:2-8) CC 309 7 Queste paole sono piene d'istruzione e possiedono la chiave della vittoria. L'apostolo presenta ai credenti la scala del progresso cristiano, ogni gradino della quale rappresenta una crescita nella conoscenza di Dio. In quest'ascensione non può esserci sosta. I gradini della scala sono la fede, la virtù, la conoscenza, la temperanza, la pazienza, la bontà, la gentilezza fraterna e la carità. Noi siamo salvati scalando gradino dopo gradino, salendo passo su passo, fino a realizzare l'ideale che Cristo ci ha proposto. Egli ci da tutto ciò che può esserci utile per vivere meglio ed essere salvati dal male. CC 309 8 Dio ha detinato il Suo popolo alla gloria e alla virtù, e chi è veramente unito a Lui, manifesteranno queste qualità nella loro vita. Essendo divenuti partecipi del dono celeste, essi devono cercare la perfezione, sostenuti dalla potenza di Dio, mediante la fede. (1 Pietro 1:5) È Dio che nella Sua gloria dà la virtù ai Suoi figli. Egli desidera che tutti raggiungano la perfezione; ogni credente sarà reso completo di ogni cosa, quando per fede si approprierà della potenza di Cristo e reclamerà le sue trionfanti promesse, quando cercherà con tutte le sue forze di disporsi all'influsso dello Spirito Santo. CC 309 9 The Acts f the Apostles, pp. 529, 530 ------------------------La conoscenza di Dio è vitale, 27 ottobre CC 310 1 Il savio on si glori della sua sapienza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza. Ma chi si gloria si glori di questo: di aver senno e di conoscere me, che sono l'Eterno, che esercita la benignità, il diritto e la giustizia sulla terra; poiché mi compiaccio in queste cose", dice l'Eterno.. CC 310 2 Geremia 923,24 CC 310 3 Il compit del credente che ha accettato la fede del Vangelo sarà di aggiungere al suo carattere la virtù e così purificare il cuore e preparare la mente per la ricezione della conoscenza di Dio. Questa conoscenza è il fondamento della vera educazione e del vero servizio. Essa è la sola vera protezione contro la tentazione, la sola che può rendere il carattere di una persona simile a quello di Dio. Attraverso la conoscenza di Dio e del Suo figlio Gesù Cristo, al credente sono date tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà. (2 Pietro 1:3) Nessun dono viene rifiutato a colui chi cerca sinceramente di ottenere il beneficio della giustizia divina. CC 310 4 Questa è a vita eterna disse Gesù, che conoscano Te, il solo vero Dio, e chi tu hai mandato, Gesù Cristo. (Giovanni 17:3) E il profeta Geremia affermò: Io sono l'Eterno che esercita la benignità, il diritto e la giustizia sulla terra; perché di queste cose mi compiaccio, dice l'Eterno. (Geremia 9:23) La mente umana può comprendere solo limitatamente la profondità, l'ampiezza e l'altezza dei vantaggi che questa conoscenza può apportare a chi l'ottiene. Chiunque può riuscire a ottenere, nella propria sfera, la perfezione del carattere cristiano. Per mezzo del sacrificio di Cristo è stato provveduto a quei mezzi spirituali che occorrono al credente per santificare la sua vita. Dio ci chiama a raggiungere l'ideale della perfezione e ci pone davanti all'esempio del carattere di Cristo. Nella sua umanità, resa perfetta da una vita di costante resistenza al male, il Salvatore mostrò che mediante la cooperazione con la Divinità, gli esseri umani possono ottenere in questa vita la perfezione di carattere. Questa è la certezza dataci da Dio e cioè che noi pure possiamo ottenere una completa vittoria. CC 310 5 La santit che la Parola di Dio richiede al credente prima che possa essere salvato, è il risultato dell'azione della grazia divina che opera quando egli si sottomette alla disciplina e all'influsso positivo dello Spirito Santo della Verità. L'ubbidienza dell'uomo è resa perfetta solo per mezzo dell'offerta della giustizia di Cristo che accompagna ogni atto di ubbidienza. Il compito del cristiano è fare ogni sforzo che contribuisca all'eliminazione dei suoi difetti. Egli deve pregare costantemente il Salvatore perché guarisca l'infezione che ha contaminato la sua anima. Lui non possiede la saggezza né la forza per vincere; tali qualità appartengono al Signore. Egli è disposto a concederle a chi si umilia e si pente, ricercando continuamente il Suo aiuto. CC 310 6 The Act o Apostles, pp. 530-532 ------------------------La necessità di crescere nella grazia, 28 ottobre CC 311 1 Fratelli,sforzatevi sempre maggiormente di rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perché, facendo queste cose, non inciamperete mai. CC 311 2 2 Pietro :10 CC 311 3 L'opera dlla trasformazione dall'empietà alla santità e continua. Giorno per giorno Dio opera in favore della santificazione dell'uomo; da parte sua, il credente deve cooperare con Lui, sforzandosi di coltivare delle buone abitudini. Dio è accanto all'uomo che lo cerca con tutto il cuore. Egli non risparmia la sua grazia per quel tipo d'uomo. Il nostro Salvatore è sempre disposto ad ascoltare e rispondere alle preghiere del cuore pentito, moltiplicando le sue benedizioni a favore di chiunque crede in Lui. Con gioia Egli assiste i credenti quando sono vittime dei mali che li circondano. CC 311 4 Alcuni coinciano ad ascendere la scala del progresso cristiano, ma col tempo finiscono per confidare esclusivamente nelle loro forze, perdendo di vista Gesù, la Fonte ineliminabile della loro fede. Il risultato è il fallimento, la perdita di tutto quello che era stato conseguito. È davvero triste la condizione di coloro che, perdendo il contatto con tale Fonte, permettono al nemico delle anime di derubarli di quelle virtù cristiane che sono state sviluppate nei loro cuori e nella loro vita. Chi invece non ha queste cose -- dichiara l'apostolo - è cieco e miope, perché ha dimenticato di essere stato purificato dai suoi vecchi peccati. (2 Pietro 1:9) CC 311 5 L'apostol Pietro aveva avuto una lunga esperienza nelle cose di dio. La sua fede nella potenza salvifica di Dio si era rafforzata con gli anni. Egli si era convinto che non esiste alcuna possibilità di fallimento per colui chi avanza per fede, ascende gradino su gradino, sempre più in alto verso la sommità della scala che raggiunge le porte del cielo. Pietro per molti anni aveva insistito sulla necessità di avere una costante crescita nella grazia e nella conoscenza della Verità. CC 311 6 Ora, sapedo che presto avrebbe patito il martirio per la sua fede, una volta ancora attrasse l'attenzione dei credenti sui preziosi che erano stati offerti. Nella totale certezza della sua fede, l'anziano discepolo esortò i fratelli a seguire i principi cristiani: Fratelli -- supplicò Pietro - sforzatevi sempre maggiormente di rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perché, facendo queste cose, non inciamperete mai. Così, infatti, vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. (2 Pietro 1:10,11) CC 311 7 Quale preiosa certezza! Gloriosa è la speranza che il credente possiede mentre ricerca per fede di raggiungere l'ideale della perfezione cristiana. CC 311 8 The Acts f the Apostles, pp. 532, 533 ------------------------Il carattere di Cristo riflesso nel carattere di Giovanni, 29 ottobre CC 312 1 In questoè l'amore, non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere l'espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amato in questo modo, anche noi ci dobbiamo amare gli uni gli altri. CC 312 2 1 Giovann 4:10,11 CC 312 3 L'amore fducioso e la devozione disinteressata manifestata nella vita e nel carattere di Giovanni, presentano lezioni di grande valore per la chiesa cristiana. L'amabilità che il discepolo manifestò in seguito non discendeva da una qualità innata del suo animo. Per natura egli aveva dei seri difetti. Egli, oltre a essere orgoglioso e avido di onori, era facile a risentimenti quando qualcuno lo offendeva. Non a caso lui e suo fratello erano stati chiamati Figli del tuono. Temperamento violento, desiderio di vendetta, spirito di critica: queste erano le caratteristiche dell'amato discepolo; ma dietro tutto questo il divino Maestro intravvide un cuore zelante, sincero e disposto ad amare. Gesù rimproverò il suo egoismo, deluse le sue ambizioni, provò la sua fede e lì rivelò quello di cui necessitava: considerare la bellezza della santità e la potenza trasformatrice dell'amore. CC 312 4 Le lezion di Cristo indicavano che la mansuetudine, l'umiltà e l'amore sono virtù essenziali per la crescita spirituale, che definiscono l'idoneità dei componenti la Sua chiesa. L'apostolo custodì preziosamente ogni lezione e cercò costantemente di vivere in armonia con l'esempio divino. Egli aveva iniziato a discernere la gloria di Cristo, non la pompa e il terreno potere nel quale gli era stato insegnato di sperare ma, la gloria piena di grazia e verità... dell'Unigenito venuto da presso il Padre. (Giovanni 1:14) CC 312 5 Il profono amore che Giovanni provava per Cristo lo spinse a desiderare di essere sempre al suo fianco. Il Salvatore amò tutti i dodici, ma Giovanni fu l'anima più ricettiva. Essendo più giovane degli altri, egli aprì con maggior fiducia il suo cuore a Gesù. Egli entrò in speciale confidenza col Cristo. Questa esperienza gli permise di approfondire, nei suoi scritti e nella sua testimonianza diretta, gli insegnamenti spirituali del Salvatore. CC 312 6 Gesù ama hi rappresenta il Padre, e Giovanni poté parlare dell'amore del Padre come nessun altro discepolo. Egli rivelò ai suoi simili ciò che era nella sua anima, rappresentando con il suo carattere gli attributi di Dio. Il suo comportamento fu un segno della gloria di Dio. Il suo volto irradiò la bellezza della santità che lo aveva reso simile a Cristo. Egli contemplò, in adorazione e devozione, il Salvatore fino a quando per l'intima comunione e la somiglianza con lui non arrivò al punto di riflettere nella propria persona il carattere del Maestro. CC 312 7 The Acts f the Apostles, pp. 539-545 ------------------------I discepoli rivelano l'amore di Cristo, 30 ottobre CC 313 1 Da questoabbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli. CC 313 2 1 Giovann 3:16 CC 313 3 Dopo l'asensione di Cristo, Giovanni dimostrò di essere un fedele e dinamico operaio per il Maestro. Egli sperimentò, insieme agli altri discepoli, la discesa dello Spirito Santo nel giorno della Pentecoste, e con rinnovato zelo e potenza continuò a proclamare agli uomini la Parola della vita, cercando di dirigere le loro menti verso l'invisibile. Questo discepolato fu un potente predicatore, ardente e profondamente consacrato. Egli raccontò le parole e le opere di Cristo parlando con voce armoniosa e con un linguaggio che impressionava i cuori di quelli che lo ascoltavano. La semplicità delle sue parole, la sublime potenza delle verità rivelate e il fervore che caratterizzava i suoi insegnamenti, gli diede accesso a qualsiasi ambiente. La vita dell'apostolo fu in armonia con i Suoi insegnamenti. L'amore per Cristo che splendeva nel suo cuore lo indusse a compiere grandi cose in favore dei suoi simili, specialmente per i fratelli che condividevano la sua stessa fede. CC 313 4 Cristo avva comandato ai suoi primi discepoli di amarsi l'un l'altro come Egli li aveva amati. Così essi dovevano dare testimonianza al mondo che Cristo vive nel cuore, annunciando la speranza di una gloria futura. Gesù aveva detto loro: Io vi do un nuovo comandamento che vi amiate gli uni e gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. (Giovanni 13:34) Quando queste parole furono pronunciate, i discepoli non riuscirono a comprenderle. Dopo che ebbero contemplato le sofferenze di Cristo, testimoniato la sua crocefissione, la sua resurrezione e la sua ascensione al cielo, dopo che ebbero sperimentato la potenza dello Spirito Santo, essi compresero molto più chiaramente l'amore di Dio, e la natura dell'amore che dovevano nutrire l'uno per l'altro. CC 313 5 Dopo la dscesa dello Spirito Santo, i discepoli iniziarono a proclamare un Salvatore vivente, e la salvezza delle anime divenne il loro unico desiderio. Essi si rallegrarono nella soave comunione con i santi. Erano gentili, premurosi e pronti a fare qualsiasi sacrificio per amore della verità. Nella quotidiana relazione con gli altri rivelarono l'amore che Cristo aveva loro elargito. Con parole e azioni altruistiche, cercarono di alimentare quest'amore nel cuore dei loro simili. I credenti dovevano sempre nutrire tale amore. Essi dovevano progredire nella spontanea ubbidienza a questo nuovo comandamento. Dovevano essere così intimamente uniti a Cristo da divenire capaci di adempiere tutti i suoi comandamenti. La loro vita doveva magnificare la potenza di un Salvatore che poteva renderli giusti mediante la Sua giustizia. CC 313 6 The Acts f the Apostles, pp. 539-545 ------------------------Contemplazione delle cose celesti, 31 ottobre CC 314 1 Dio... ciha vivificati con Cristo... e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù CC 314 2 Efesini 24-6 CC 314 3 Se vogliao tenere a mente gli importanti eventi che ben presto avverranno, dobbiamo già da ora rinforzare il nostro carattere. Dobbiamo costantemente vivere alla presenza di Dio con timore, ascoltando la Sua raccomandazione: Fermatevi e riconoscete che io sono DIO. (Salmo 46:10) Oh, quando realizzeremo in pieno valore del nostro lavoro e l'intercessione del Salvatore? Quando ci affideremo completamente a Lui con piena fiducia per vivere una vita nobile, pura e devota? E' necessario raggiungere le stesse virtù di Cristo per saper glorificare il mondo a venire. Dobbiamo vivere guardando a Gesù che è invisibile e camminare per fede e non per visione. CC 314 4 Attravers le Scritture possiamo arrivare a comprendere ciò che siamo in Cristo e ciò che Egli è per noi. Attraverso Lui, possiamo vedere se siamo cambiati a Sua immagine, se lo rappresentiamo degnamente e infine se siamo diventati i Suoi veri collaboratori. È indispensabile a imparare di vivere come figli e figlie di Dio, di amare Dio sommamente e il nostro prossimo come noi stessi. CC 314 5 Dobbiamo ivere una vita perfetta e pura per amore di Cristo. Dobbiamo amare la perfezione di Cristo, perché Egli è incarnazione della perfezione, e centro di attrazione. La vita che viviamo, oggi, dobbiamo viverla nella fede del Figlio di Dio. CC 314 6 Se seguirmo Cristo, non cadremo nelle influenze negative che ci circondano. Non dobbiamo permettere che le sensazioni, indulgenza, biasimo, la gelosia e la vanità, controllino le nostre vite. CC 314 7 La più peicolosa è l'indulgenza, perché ci allontana dal carattere armonioso di Cristo e ci impedisce di diventare vincitori. Dobbiamo essere influenzati dalla nobiltà del Suo carattere per ottenere le vittorie quotidiane e per vigilare costantemente mediante la preghiera per liberarsi del nostro Io. CC 314 8 Quando inontriamo le prove, dite tra se e se: Io sono un figlio di Dio, erede di Dio e coerede di Cristo e un collaboratore del cielo; e non posso permettermi di pensare solo a me stesso, di accogliere le offese, perché questo distorce il mio carattere e fa di me una persona indegna di diventare il collaboratore del Padre celeste.. CC 314 9 Dobbiamo rendere in considerazione molto seriamente e continuamente l'eccellenza del carattere di Gesù Cristo per saper impartire le benedizioni che abbiamo ricevuto al fine di condurre gli uomini a seguire le Sue orme. CC 314 10 Signs of he Times, July 10, 1893 ------------------------I figli di Dio portatori di luce, 1 novembre CC 315 1 Così rispenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. CC 315 2 Matteo 5:6 CC 315 3 Non è nelpiano di Dio che la mente o il giudizio di un uomo debba diventare un potere di controllo. Dio ha sempre avuto uomini pronti per eseguire i compiti da Lui designati. In ogni epoca, Egli ha chiesto: Chi manderò e chi andrà per noi? (Isaia6:8) E la risposta fu: Eccomi, manda me! Nei tempi antichi il Signore aveva ingaggiato uomini di vari talenti. Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè - con la sua mansuetudine e saggezza- Giosuè -- con le sue diverse capacità, sono stati scelti al servizio di Dio. La musica di Miriam, il coraggio e la pietà di Deborah, l'affetto filiale di Ruth, l'obbedienza e la fedeltà di Samuele -- tutti sono diventati necessari per servire il Signore. Elia con i sui tratti severi di carattere è stato chiamato da Dio per eseguire il giudizio su di Jezebel. CC 315 4 Dio non cncederà il Suo Spirito a chi non fa uso dei doni celesti, ma a chi è disposto a rinunciare del proprio Io e incoraggiare e portare la luce agli altri e di benedirgli, perché essi hanno maggiori capacità ed energie per tale opera. Più loro danno, tanto più riceveranno. CC 315 5 Southern atchman, Oct. 31, 1905 CC 315 6 In ogni eoca...lo Spirito di Cristo che era già in loro..(1 Pietro 1:11) ha permesso che i veri figli di Dio fossero la luce della loro generazione. Giuseppe fece risplendere la sua luce in Egitto. Con la sua onestà, la sua generosità e il suo amore filiale rappresentò Cristo in mezzo a una nazione idolatra. Fra gli israeliti che viaggiavano dall'Egitto verso la terra promessa, i più fedeli rappresentano una benedizione per le nazioni vicine. Tramite la loro testimonianza essi rivelarono Dio al mondo. Daniele e i suoi compagni a Babilonia, Mardocheo in Persia, furono un punto di riferimento nelle tenebre delle due corti reali. Nello stesso modo i discepoli di Cristo dovrebbero illuminare la via che conduce al cielo. Grazie a lor, la misericordia e la bontà del Padre possono essere rivelate a un mondo che non conosce Dio. Tramite il loro esempio altri uomini proveranno il desiderio di glorificare il Padre, riconoscendo che sul trono c'è un Dio degno di essere lodato e apprezzato. CC 315 7 L'amore dvino che pervade l'animo e la sintonia con Cristo che caratterizzano l'esistenza dei figli di Dio permetterà agli uomini di intravedere uno scorcio di cielo per apprezzarne la bellezza. Allora si potrà affermare: Noi sappiamo e crediamo che Dio ci ama...(1 Giovanni 4:16) Gli animi corrotti e schiavi del peccato verranno purificati e trasformati per comparire un giorno ...senza difetti, pieni di gioia di fronte a Lui e nella Sua gloria. (Giuda 24) CC 315 8 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 41,42 ------------------------Enoc camminò con Dio, 2 novembre CC 316 1 Per fede noc fu trasferito in cielo perché non vedesse la morte... egli ricevette la testimonianza che era piaciuto a Dio. CC 316 2 Ebrei 11: CC 316 3 La conoscnza di Dio che opera la trasformazione del nostro carattere è il nostro grande bisogno. Abbiamo bisogno che Dio si riveli nella nostra vita affinché possiamo conoscere e insegnare la Sua Parola. L'esperienza di Enoc e di Giovanni Battista rappresenta tutto ciò che noi dobbiamo sapere di Dio e di diventare come loro e molto di più. Abbiamo bisogno di studiare la vita di questi uomini; uno che è stato traslatato in cielo senza vedere la morte, il secondo come ha preparato la via del Signore, avendo raddrizzato i Suoi sentieri. CC 316 4 È scrittoche Enoc visse sessantacinque anni, prima di avere un figlio e in seguito camminò con Dio per trecento anni. Nei primi anni della sua vita, egli aveva amato e rispettato l'Eterno, osservando i suoi comandamenti. Dopo la nascita del suo primo figlio, Enoc sperimentò una profonda esperienza di fede: entrò in un rapporto più intimo con il Signore e comprese ancora meglio gli obblighi e le responsabilità di un figlio di Dio. Quando vide l'amore che suo figlio nutriva per lui, la sua fiducia nella protezione paterna, quando egli stesso avvertì un'intensa e ardente tenerezza per il suo primogenito, allora comprese la grandezza dell'amore di quel Dio che aveva deciso di offrire in dono agli uomini proprio Figlio. Comprese quale fiducia i figli di Dio potevano nutrire nei confronti del Padre. L'infinito e misterioso amore di Dio manifestato attraverso il Cristo, divenne per Enoc il soggetto di una costante riflessione, giorno e notte. Egli desiderava intensamente che tutti conoscessero quella verità meravigliosa. CC 316 5 Con passae del tempo, la fede di Enoc divenne sempre più forte e il suo amore per Dio più ardente. La preghiera era il sostegno più importante della sua esistenza ed egli avvertiva la presenza di Dio. Trascorse molto tempo in solitudine, nella meditazione e nella preghiera. E proprio grazie a questa costante preghiera egli ha potuto vivere l'atmosfera del cielo... Mediante la potenza di Dio, incoraggiò i suoi contemporanei di comportarsi secondo giustizia. S'impegnò per far conoscere alla gente ciò che Dio gli aveva rivelato... Per trecento anni aveva camminato con Dio aspirando a un legame sempre più stretto con il Padre. Infine questo contatto divenne così intimo che il Signore prese Enoc con sé. Era giunto alla soglia dell'eternità; solo un passo lo separava dalla terra in cui regnava il bene. Le porte si aprirono ed egli continuò a camminare con Dio attraverso i cancelli della città santa; fu il primo uomo a entrarvi. L'esempio di Enoc è per noi oggi un esempio d'integrità e devozione. La sua ascensione fu una prova della veracità delle sue profezie riguardanti una gloriosa vita immortale per tutti quelli che seguono la volontà divina. CC 316 6 Testimonis, vol. 8, pp. 329-331 ------------------------Predicatore di giustizia, 3 novembre CC 317 1 E, come avenne ai giorni di Noè, così avverrà anche nei giorni del Figlio dell'uomo. Le persone mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca; e venne il diluvio e li fece perire tutti. CC 317 2 Luca 17:2,27 CC 317 3 La naturadel peccato che si diffonde sempre di più. Il primo peccato di Adamo si era difuso di generazione in generazione come una malattia contagiosa. Mentre il mondo era ancora in fasce, il peccato aveva già proporzioni spaventose. L'odio verso la legge di Dio e la Sua bontà è diventato universale. Dio che aveva creato l'uomo e gli ha dato i doni della Sua provvidenza, è stato disonorato dagli esseri che aveva creato, ed è stato offeso e disprezzato dai destinatari dei Suoi doni. E nonostante il peccatore ha dimenticato il suo Benefattore, Dio non ha dimenticato la Sua creatura. Non solo ha mandato dal cielo la pioggia e stagioni fruttifere per colmare il cuore dell'uomo con cibo e gioia, ma li ha mandato messaggi di avvertimento e d'implorazione. Tuttavia la malvagità è arrivata a una tale gravità, fino a trasgredire la legge divina. CC 317 4 Nei giorn di Noè, la malvagità del mondo è diventata così grande che Dio non poteva più sopportare tale situazione... Tuttavia, Egli è pietoso, e nel Suo amore ha fornito un rifugio per tutti quelli che lo accettano. Attraverso Noè ha dato un messaggio d'avvertimento a tutti i popoli. Egli disse: Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l'uomo, perché nel suo traviamento egli non è che carne; i suoi giorni saranno quindi centovent'anni. (Genesi 6:3) Lo Spirito di Dio ha continuato a lottare con l'uomo ribelle fino a che il tempo non è scaduto, quando Noè e la sua famiglia entrarono in arca, la mano di Dio ha chiuso la sua porta. La misericordia aveva fatto un passo indietro, e smise d'incedere per il peccatore. CC 317 5 Tutti gliuomini di quella generazione nel vero senso del termine, erano diventati degli idolatri e pagani. Molti conoscevano Dio e la Sua legge; ma non solo hanno respinto il messaggio del fedele Messaggero divino ma, utilizzarono tutta la loro influenza per impedire ad altri di essere obbedienti a Dio. Per tutti arriva un giorno di prova e di mostrare la fiducia. Quella generazione ha avuto il suo giorno di opportunità e di privilegi mentre Noè stava diffondendo l'avvertimento della prossima distruzione; ma essi si sono lasciati influenzare da nemico anziché da Dio; così Egli li ha ignorati nello stesso modo come accade con i nostri primi genitori. Satana ha messo davanti a loro l'oscurità e la falsità al posto di luce e la Verità. Il popolo ha accettato i suoi sofismi e la menzogna, mentre la Verità che li avrebbe salvati è stata respinta come fosse una delusione. CC 317 6 Signs of he Times, April 1, 1886 ------------------------Noè fedele a Dio come una roccia, 4 novembre CC 318 1 E l'Etern si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se né addolorò in cuor suo... Ma Noè trovò grazia agli occhi dell'Eterno. CC 318 2 Genesi 6:-8 CC 318 3 La maggioanza non aveva accettato la Verità; il mondo intero si era schierato contro Dio e contro la Sua legge. Noè venne considerato un fanatico. Quando Satana convinse Eva a disubbidire a Dio le disse: No, non morrete affatto. (Genesi 3:4) Le minacce di Dio - dicevano -- sono solo un'intimidazione, ma non si realizzeranno. Non occorre preoccuparsi. Il Creatore del mondo non potrà distruggere la Sua opera; Quindi non punirà mai gli esseri umani. Tranquillizzatevi, non abbiate paura: Noè è solo un fanatico. Gli uomini, invece di umiliarsi sinceramente, continuarono a manifestare un comportamento ribelle e ingiusto, come se Dio non avesse rivolto loro alcun avvertimento. CC 318 4 Noè, tuttvia, era come una roccia in mezzo alla tempesta circondato dal disprezzo e dalla derisione della gente. Si distinse per la sua eccezionale integrità e per la sua incrollabile fede. CC 318 5 Mentre ilmondo intorno a lui trascurava le avvertenze di Dio divulgando la violenza e crimini di ogni genere, il fedele predicatore di giustizia dichiarò davanti a quella generazione che una marea avrebbe inondato il mondo a causa della malvagità dei suoi abitanti. Egli lì avvertì di pentirsi e di credere al fine di trovare rifugio nell'arca. CC 318 6 Il messagio di Noè per lui era una realtà. Tra le beffe e schernimenti di tutto il mondo, egli rimase un unico inflessibile testimone di Dio. La sua mansuetudine e la giustizia erano in contrasto con i crimini, intrighi e violenza erano praticate intorno a lui. Dio si servì della potente voce del suo servo. La comunione con Dio rese la sua voce tanto potente durante i centovent'anni affinché gli avvertimenti divini toccassero le orecchie degli uomini di quella generazione riguardo ai prossimi eventi. CC 318 7 Per la sagezza umana tutto quello sembrava impossibile. Ma mentre alcuni avrebbero voluto ascoltare le parole d'avvertimento, sono stati ridicolizzati fino al punto che hanno resistito gli inviti di misericordia. Hanno rifiutato di obbedire, e ben presto si sono ritrovati in mezzo agli schernitori e provocatori e di conseguenza condannati a perire. Noè ha dato un grande esempio al mondo della sua fede in Dio. CC 318 8 Signs of he Times, April 1, 1886 ------------------------Noè proclama parole di Dio con potenza, 5 novembre CC 319 1 E Noè fec così, fece esattamente tutto ciò che DIO gli aveva comandato. CC 319 2 Genesi 6:2 CC 319 3 Le paroleche sono state pronunciate ad Adamo -- che Satana non deve sempre trionfare - sono state ripetute da Noè. Chi teme Dio otterrà la vittoria sul nemico. Contro il messaggero di Dio e il Suo monito riguardo alla malvagità degli uomini, è stata manifestata una forte opposizione. Tuttavia, questa opposizione non veniva da tutto il mondo, poiché vi erano alcuni, anche se minoranza, che ha creduto e accettato il messaggio d'avvertimento di Noè. CC 319 4 Gli uomin che sono stati considerati saggi, sono stati inviati nel mondo per proclamare il messaggio di Noè. E mentre il mondo era ancora in pace, i nemici di Dio erano contenti di ostacolare con qualsiasi scusa Cosi dice il Signore, di bloccare la Parola che il messaggero di Dio aveva compito di proclamare. Non vi è alcuna inimicizia tra uomo caduto e angeli caduti; sia gli uni come gli altri combatterono contro Dio attraverso l'apostasia e il male. Gli uomini caduti e gli angeli caduti erano uniti per detronizzare Dio. CC 319 5 Fu così ce loro elevarono la scienza umana sopra alle leggi della natura, dichiarando che non ci può essere diversamente e che il messaggio di Noè non poteva essere vero. Gli uomini di talento all'epoca di Noè si sono schierati contro la volontà e lo scopo di Dio, disprezzando il messaggio e il messaggero che Egli aveva mandato... Noè, da solo, non poteva controbattere le loro filosofie, o confutare le affermazioni della cosiddetta scienza; ma poteva continuare ad annunciare la Parola di Dio, perché sapeva che essa conteneva la saggezza infinita del Creatore. E poiché egli con tenacia, coraggio e grande forza, continuò a proclamare il messaggio divino, fu schernito e disprezzato. CC 319 6 Egli non i è arreso a causa dei subdoli inganni di Satana. Non illuse la gente dicendo che Dio è talmente misericordioso che non avrebbe mai agito contro di loro. E mentre molti credettero che Dio avrebbe concesso loro un'altra occasione di prova, Noè li richiamò a non indulgere nella speranza di tale opportunità, e se mai avessero respinto il presente messaggio, non avrebbero ricevuto un'altra occasione di salvezza. Egli conosceva la potenza di Dio, e sapeva che avrebbe adempiuto la Sua Parola. Il suo timore verso Dio non l'ha separato da Lui, anzi, con assoluta obbedienza continuò a richiamare la gente a fare una scelta. CC 319 7 Signs of he Times, April 18, 1895 ------------------------Cieca obbedienza di Abramo, 6 novembre CC 320 1 L'Eterno isse ad Abramo: «Vattene dal tuo paese, dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò. Io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai una benedizione. CC 320 2 Genesi 121,2 CC 320 3 Dio rivole ad Abramo questo messaggio: vattene dal tuo paese e dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò. (Genesi 12:1) Se egli voleva prepararsi per la sua grande missione, quale portavoce del messaggio divino, doveva allontanarsi dall'ambiente in cui era nato e vissuto fino ad ora. L'influsso dei parenti e degli amici avrebbe costituito, infatti, un'interferenza rispetto al piano di Dio per lui. Il Signore voleva formare il suo carattere in un modo del tutto speciale. CC 320 4 Per fede,Abramo, essendo chiamato, ubbidì, per andarsene in un luogo che egli aveva da ricevere in eredità; e partì senza sapere dove andava. CC 320 5 Abramo deiderava mantenere una stretta unione con il suo Creatore, sarebbe stato necessario che egli andasse a vivere fra gli stranieri. La sua personalità doveva essere trasformata, perché egli costituisse un esempio unico tra tutti gli uomini. La sua obbedienza all'ordine divino non incontrò la comprensione dei suoi amici. Solo chi è sensibile al richiamo di Dio può comprendere le motivazioni di natura spirituale. I parenti, dediti al culto degli idoli, non condividessero la sua decisione. CC 320 6 La ferma bbidienza di Abramo è una delle più evidenti manifestazioni di fede che la Bibbia possa presentare. Certo della promessa divina, il patriarca abbandonò la sua casa, per recarsi dove Dio lo avrebbe guidato. Attraversò deserti senza paura e superò le nazioni idolatre con un unico pensiero: Dio ha parlato ed io obbedirò alla Sua voce, Egli mi proteggerà. CC 320 7 Ancora ogi molti sono messi alla prova come Abramo. Benché non vi sia una voce che parla loro dal cielo, la Parola di Dio e le manifestazioni della Provvidenza rivolgono un appello agli uomini. Tuttavia, molti che sono chiamati a proclamare la volontà di Dio, non accennano a muoversi. Il Signore avrebbe fatto molto di più per i Suoi servi se fossero interamente consacrati a Lui, stimando il Suo servizio al di sopra dei legami terreni. CC 320 8 Testimonis, vol. 4, pp. 523,524 ------------------------Incrollabile fede di Abramo, 7 novembre CC 321 1 Prendi or tuo figlio, il tuo unico figlio, colui che tu ami, Isacco, va' nel paese di Moriah e là offrilo in olocausto sopra uno dei monti che io ti dirò. CC 321 2 Genesi 222 CC 321 3 Il Signor, nella Sua saggezza, ha ritenuto opportuno di sottoporre Abramo a una prova più temibile. Se egli avesse atteso pazientemente la promessa data a Sara, non avesse preso Agar come seconda moglie, e quindi, non sarebbe sottoposto alla prova ancor più grande che sia mai stata richiesta all'uomo. Il Signore ordinò al patriarca dicendo: Prendi ora tuo figlio, il tuo unico figlio, colui che tu ami, Isacco, va' nel paese di Moriah e là offrilo in olocausto sopra uno dei monti che io ti dirò. (Genesi 22:2) Abramo non esitò, e con fiducia, chiama suo figlio Isacco e altri suoi servitori, raccoglie la legna e si recò verso il luogo che Dio gli aveva indicato... In quel momento i suoi sentimenti paterni erano in subbuglio, ma egli non osò a ribellarsi contro Dio. E allora Dio disse: Prendi ora tuo figlio... e come se volesse sondare il suo cuore un po' più a fondo, il Signore ha aggiunto, prendi il tuo unico figlio Isacco, che ami tanto, vale a dire - l'unico figlio della promessa - e offrilo.. CC 321 4 Durante itre giorni di viaggio insieme al figlio, Abramo aveva tutto il tempo per fare i suoi ragionamenti e dubitare di Dio; ma ciò non accade... Abramo credette che Isacco era il figlio della promessa. Egli ha anche creduto che Dio sapeva ciò che stava chiedendo, ossia che egli avrebbe dovuto offrire a Lui il suo unico figlio in olocausto. Abramo, nel suo cuore, ha creduto che Dio nella sua provvidenza, avrebbe dato a Sara un figlio nella sua vecchiaia, e perché lo avrebbe chiesto in sacrificio. Durante il tragitto, Abramo lascia i servi per la via e continuò la salita da solo con suo figlio per adorare in una certa distanza da tutti gli altri... Il padre a fianco del figlio continua il cammino con passo deciso. Quindi, giunsero al luogo che Dio aveva indicato ad Abramo, ivi costruì un altare, mise la legna e quando fu pronto per il sacrificio rivela al figlio che proprio lui doveva essere la vittima offerta in olocausto. Lì rivelò la promessa di Dio, e che attraverso lui, suo unico figlio il Suo popolo sarebbe diventato una grande nazione e che nello svolgimento della richiesta di ucciderlo, Dio avrebbe compiuto la sua promessa. CC 321 5 Isaac creeva in Dio...Quindi abbracciò affettuosamente il padre, e quando la mano del padre fu alzata pronta a uccidere il figlio, un angelo di Dio lo chiamò dal cielo e disse: Non stendere la tua mano contro il ragazzo e non gli fare alcun male; ora infatti so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo figlio. (Genesi 22:12) CC 321 6 The Storyof Redemption, pp. 80-82 ------------------------La fedeltà di Giuseppe verso Dio, 8 novembre CC 322 1 Non temet... Voi avete macchinato del male contro di me... ma DIO ha voluto farlo servire al bene, per compiere quello che oggi avviene: conservare in vita un popolo numeroso. CC 322 2 Genesi 5019,20 CC 322 3 La carovaa che portava Giuseppe prigioniero si dirigeva verso sud, in Egitto, e lungo il percorso passò vicino ai confini di Canaan, Giuseppe intravide in lontananza le colline sulle quali si trovava il suo accampamento. Al pensiero di suo padre così affettuoso, ormai solo e angosciato, il giovane pianse amaramente. Ripensò alla terribile esperienza di Dotan, ai suoi fratelli infuriati e ai loro sguardi crudeli, fissi su di lui. Nelle sue orecchie risuonava ancora le risposte offensive e pungenti alle sue suppliche angosciate. Il futuro lo spaventava. Com'era cambiata la sua situazione: da figlio teneramente amato, a schiavo disprezzato e senza speranza. Solo e senza amici, quale sarebbe stato il suo destino nel paese straniero verso cui stava andando? Per qualche tempo Giuseppe si abbandonò al dolore e alla paura. CC 322 4 Tuttavia,Dio si prese cura di lui. Questa esperienza si sarebbe trasformata, infatti, in una benedizione. In poche ore Giuseppe aveva già imparato una lezione che non avrebbe compreso altrimenti, neppure in tanti anni di vita. Il padre spinto da un affetto profondo e tenero, aveva peccato di parzialità e condiscendenza eccessiva nei suoi confronti. La sua incauta predilezione aveva provocato la collera dei fratelli e li aveva portati a compiere un'azione crudele, che lo aveva allontanato dalla sua casa. Le conseguenze della debolezza paterna erano evidenti nel carattere di Giuseppe. Le tendenze negative che Giacobbe aveva incoraggiato dovevano essere corrette. Il ragazzo, infatti, sarebbe diventato vanitoso ed esigente. Abituato alle premure del padre, si sentì impreparato ad affrontare le difficoltà della vita solitaria e dura che lo attendeva, come straniero e schiavo. CC 322 5 Allora Giseppe si ricordò del Dio di suo padre. Da Ragazzo aveva imparato ad amarlo e a rispettarlo. Nella tenda di Giacobbe, aveva spesso udito il racconto della visione che egli aveva avuto durante la sua fuga verso esilio. Conosceva le promesse del Signore e sapeva che si erano adempiute: nei momenti difficili gli angeli di Dio erano stati vicini a suo padre per consolarlo, avvisarlo e proteggerlo. Sapeva inoltre, che Dio, nel Suo amore, avrebbe offerto all'uomo un Redentore. Tutte queste preziose lezioni gli ritornarono in mente proprio in quei momenti. Giuseppe sapeva che il Dio di Giacobbe sarebbe stato anche il suo Dio. Perciò egli si affidò completamente a Protettore d'Israele e lo pregò di rimanere con lui nella sua terra d'esilio. Aveva deciso di ubbidire all'Eterno, in ogni circostanza. Egli avrebbe servito il Signore con tutto il cuore e avrebbe affrontato ogni prova con coraggio, compiendo il suo dovere con fedeltà. L'esperienza di quel giorno fu decisiva per la vita di Giuseppe. Una terribile disgrazia aveva trasformato un ragazzino viziato in un uomo riflessivo, coraggioso e padrone di sé. CC 322 6 Patriarch and Prophets, pp. 213,214 ------------------------Influenza di Iochebed su Mosè, 9 novembre CC 323 1 Per fede osè, divenuto adulto, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del Faraone, scegliendo piuttosto di essere maltrattato col popolo di Dio che di godere per breve tempo i piaceri del peccato. CC 323 2 Ebrei 11:4,25 CC 323 3 Quando Moè fu strappato dalle cure della sua famiglia, era più giovane di Giuseppe e di Daniele; nondimeno gli stessi eventi che avevano plasmato la vita di questi due uomini, modellarono anche la sua. Egli trascorse dodici anni in famiglia,e durante questo non lungo periodo la base della sua futura grandezza fu gettata dalla mano di una persona non molto conosciuta. CC 323 4 Iochebed ra una donna e una schiava: la sua sorte nella vita era umile e il suo fardello pesante. Eppure se si eccettua Maria di Nazareth, nessun'altra donna ha recato al mondo tenta benedizione come lei. Sapendo che il figlio le sarebbe stato tolto per essere educato da chi non conosceva Iddio, essa fece di tutto il possibile per unire l'anima del figlio al cielo, e si adoperò per inculcare nel suo cuore amore e fedeltà a Dio. L'opera fu svolta con tanta cura che Mosè, nonostante i vari influssi contrari a quali fu esposto, mai abbandonò quei principi di verità che rappresentavano il principale obiettivo degli insegnamenti materni, insegnamenti che scaturivano dalla stessa vita di Iochabed. CC 323 5 Dalla suaumile casa nella terra di Goscen, Mosè passò al palazzo di faraone, e fu accolto dalla principessa egiziana come un figlio amato e prediletto. Nelle scuole di Egitto, Mosè conseguì la più alta istruzione civile e militare. Dotato di grande attrattiva personale, bello, aitante, colto, dal portamento regale, rinomato come capo militare, egli diventò l'orgoglio della nazione. Il re d'Egitto era anche membro della classe sacerdotale, e così Mosè, sebbene rifiutasse di partecipare al culto pagano, fu iniziato a tutti i misteri della religione egizia. L'Egitto era a quell'epoca la nazione più potente e più civilizzata. Il figlio di Iochabed, in qualità di futuro sovrano, era l'erede degli onori più ambiti che il mondo potesse offrire. Vi era, nondimeno, una scelta ancora più bella: per l'onore di Dio e per la liberazione del Suo popolo oppresso, Mosè rinunciò alle glorie di Egitto e il Signore allora si prese cura della sua preparazione. Il figlio di Iochabed non era ancora pronto per la grande opera della sua vita: doveva imparare una lezione di dipendenza dal potere divino. CC 323 6 Education pp. 61-63 CC 323 7 La grandeza dell'Egitto è nella polvere; sono scomparse la sua potenza e la sua civiltà; ma l'opera do Mosè non può perire perché i principi allo stabilimento dei quali egli consacrò la sua esistenza sono eterni. CC 323 8 Ibid., p.69 ------------------------Mosè come guida ispira fiducia, 10 novembre CC 324 1 Og, re diBashan, con tutta la sua gente, ci uscì contro per darci battaglia a Edrei. Ma l'Eterno mi disse: Non aver paura di lui, poiché io ti do nelle mani lui, tutta la sua gente e il suo paese; farai a lui quel che facesti a Sihon, re degli Amorei, che abitava a Heshbon. Così l'Eterno, il nostro DIO, diede nelle nostre mani... e noi lo sconfiggemmo senza lasciargli alcun superstite. CC 324 2 Deuteronoio 3:1-3 CC 324 3 Davanti aloro (Israeliti) si estendeva, infatti, una nazione potente e densamente popolata, il regno di Basan. Ancora oggi i resti delle sue città fortificate suscitano la meraviglia del mondo. (Deuteronomio 3:5) Gli edifici erano costruiti con enormi pietre nere, di dimensioni così straordinarie da rendere quelle costruzioni assolutamente inespugnabili a qualsiasi attacco. Il paese inoltre era pieno di caverne, profondi precipizi e fortezze naturali inaccessibili. Gli abitanti discendevano da una razza di giganti. Essi univano alla forza e all'imponente statura una crudeltà che terrorizzava le popolazioni vicine. Og, il loro re si distingueva perfino in quel popolo di giganti per la sua potenza fisica e per il suo valore militare. CC 324 4 La nuova ivina avanzava, guidando gli ebrei verso Edrei, dove li attendeva il re gigante e il suo esercito. Con astuzia, Og aveva scelto quel luogo per la battaglia. La città di Edrei era situata, infatti, ai limiti di un altopiano: un ripido e accidentato pendio di roccia vulcanica separava quest'altura dalla pianura sottostante, che era accessibile solo attraverso stretti e impervi sentieri, difficili da percorrere. In caso di sconfitta, le forze di Og potevano trovare rifugio tra quelle rocce selvagge, dove gli stranieri non avrebbero potuto inseguirli. CC 324 5 Sicuro divincere, il re raccolse nella pianura aperta un grandissimo esercito... Davanti agli ebrei si presentava uno spettacolo terrificante: Og, il gigante dei giganti, torreggiava fra i suoi soldati, circondato da una folla di uomini armati. L'altopiano che li sovrastava, come una fortezza apparentemente inespugnabile, nascondeva probabilmente migliaia di soldati. Molti israeliti tremarono di paura. Mosè invece era calmo e sicuro, perché Dio aveva detto del re di Basan: Non lo temere, perché io ti do nelle mani lui, tutta la gente e il suo paese; e tu farai a lui quel che facesti a Sihon, re degli Amorei, che abitava a Heshbon. (v.2) CC 324 6 La salda ede di Mosè incoraggiò gli israeliti ad avere fiducia in Dio e a confidare nella sua potenza. Il Signore non li avrebbe abbandonati; né i giganti, né le città fortificate, né gli eserciti o le fortezze rocciose avrebbero potuto resistere a Gesù, il capitano degli eserciti del Signore...Il gigante e il suo esercito furono distrutti e gli ebrei entrarono subito in possesso di tuto il paese, cancellando quel popolo straniero che si era abbandonato all'immoralità e ad atroci pratiche pagane. CC 324 7 Patriarch and Prophets, pp. 435-438 CC 324 8 Le difficltà erano aumentate, rispetto alla prima volta in cui gli ebrei avevano rifiutato di invadere Canaan, sotto la protezione del Signore. Ibid., p. 437 ------------------------Sostegno di Debora per Barak, 11 novembre CC 325 1 Mancavanoi capi in Israele; sì, mancavano, finché non sorsi io, Debora, sorsi come madre in Israele. CC 325 2 Sceglievao nuovi dèi, e la guerra era alle porte. Non si vedeva neppure uno scudo o una lancia, fra quarantamila uomini d'Israele. CC 325 3 Giudici 57,8 CC 325 4 Per vent'nni i figli d'Israele gemevano sotto il giogo dell'oppressore; poi si erano convertiti dalla loro idolatria e con umiliazione e il pentimento gridarono al Signore per la liberazione. E non gridarono invano. A quel tempo dimorava in Israele una donna illustre per la sua pietà, e il Signore l'ha scelto per liberare il popolo. Il suo nome era Debora. Essa era conosciuta come profetessa e in assenza dei soliti magistrati, la gente aveva cercato presso di lei i consigli e la giustizia. Il Signore ha comunicato a Deborah Suo proposito di distruggere i nemici di Israele, e ordinò di condurre da lei un uomo di nome Barak... per fargli conoscere le istruzioni che ha ricevuto da Dio. E quando l'uomo arrivò, Debora lo chiede di unire un'assemblea di diecimila uomini delle tribù di Neftali e Zabulon per fare la guerra contro gli eserciti del re Iabin. CC 325 5 Barak consceva inerme condizione degli Ebrei scoraggiati e dispersi e la forza e l'abilità dei loro nemici. Anche se era designato da Dio stesso per liberare Israele, e aveva ricevuto la promessa che Dio sarebbe andato con lui per sconfiggere il nemico, eppure era timido e diffidente. Ha accettato il messaggio di Debora come la Parola di Dio, ma aveva poca fiducia in Israele, e temeva che loro non abbiano obbedito alla sua chiamata. Quindi si rifiutò di impegnarsi in un'impresa così dubbia, a meno che Debora non lo avrebbe accompagnato e sostenuto i suoi sforzi con la sua influenza e consigli... Barak ora guidava un esercito di diecimila uomini verso il monte Tabor, come il Signore aveva ordinato. Sisera, da parte sua ha riunito un'immensa forza ben attrezzata per circondare gli Ebrei, loro facile preda. CC 325 6 Gli Israeiti... osservavano con terrore questo immenso esercito sparso nella pianura, impugnando gli strumenti di guerra. I loro grandi coltelli sono stati infissi nelle assi, in modo che i carri, spinti attraverso ranghi del nemico, li avrebbero abbattuti come il grano prima della falce. Israeliti, invece si erano stabiliti sulla montagna aspettando un'occasione propizia per attaccare. Incoraggiato da Debora, Barak condusse il suo esercito giù nella pianura e con grande coraggio ordinò di caricare contro il nemico. Gli Israeliti, senza alcuna abilità nella guerra, senza alcuna attrezzatura, non avrebbero mai potuto resistere il nemico senza intervento di Dio. Dio solo avrebbe potuto sconfiggere il nemico, e la vittoria poteva essere attribuita a Lui solo. CC 325 7 Signs of he Time, June 16, 1881 ------------------------Gedeone conduce trecento uomini alla vittoria, 12 novembre CC 326 1 Allora l'terno si volse a lui e gli disse: Va' con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian. Non sono io che ti mando? CC 326 2 Giudici 614 CC 326 3 Gedeone ea figlio di Joas, della tribù di Manasse. Il clan cui apparteneva questa famiglia non aveva una posizione importante ma la famiglia di Joas si era distinta per coraggio e onestà. CC 326 4 Quando Di chiese a Gedeone di liberare il Suo popolo, era il tempo della battitura del grano...Improvvisamente l'Angelo dell'Eterno gli apparve e disse: L'Eterno è con te, o uomo forte e valoroso. Ahimè, signore mio, rispose Gedeone. Se l'Eterno è con noi, perché ci è avvenuto tutto questo? Dove sono tutte quelle meraviglie che i nostri padri ci hanno narrate dicendo -- L'Eterno non ci trasse egli dall'Egitto? Ma ora l'Eterno ci ha abbandonato e ci ha dato nelle mani di Madian... Va con la tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non son io che ti mando? (6:12-14) CC 326 5 L'esercit agli ordini di Gedeone era di ventitremila uomini. Nonostante il grosso esercito nemico schierato davanti a lui, il Signore, gli si avvicinò e disse: La gente che è con te è troppo numerosa perché io dia Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi di fronte a me e dire -- La mia mano è quella che m'ha salvato. Or dunque, proclama questi, si che il popolo lo oda: Chiunque ha paura, e trema, se ne torni indietro e s'allontani sul monte di Galaad. (7:2,3) Gedeone ubbidì all'ordine del Signore e con tristezza vide ventiduemila uomini, più dei due terzi delle sue forze, abbandonarlo per tornare a casa. Poi il Signore si rivolse a lui ancora una volta in questi termini: La gente è ancora troppo numerosa; falla scendere all'acqua e quivi io te né farò la scelta. Quello del quale ti dirò -- questo vada con te; e quello del quale dirò -- questo non vada con te -- non andrà. (Giudici 7:4) CC 326 6 I trecent scelti non solo possedevano coraggio e autocontrollo, erano anche gli uomini di fede; non si erano lasciati contaminare dall'idolatria, Dio li avrebbe guidati e tramite loro avrebbe guidato Israele... Poi, nel cuore della notte, quando Gedeone suonò il corno di guerra, i tre gruppi suonarono le trombe, ruppero le brocche e alzando le torce scintillanti piombarono sul nemico con un terribile grido di guerra: La spada dell'Eterno è per Gedeone. (v. 20) CC 326 7 In questaclamorosa sconfitta caddero non meno di centoventimila invasori. La potenza dei madianiti fu infranta, tanto che non furono più in grado di dichiarare guerra a Israele. La notizia della vittoria del Dio d'Israele si diffuse rapidamente in vaste regioni, e quando le nazioni vicine seppero che mezzi così semplici avevano prevalso su un popolo audace e guerriero, furono prese da un indescrivibile terrore. CC 326 8 Patriarch and Prophets, pp. 546-553 ------------------------Gedeone testimonia cortesia a Efraim, 13 novembre CC 327 1 DIO vi hadato nelle mani i principi di Madian, Oreb e Zeeb; che cosa ho potuto fare io a vostro confronto?». Quando disse questo, la loro ira contro di lui si calmò. CC 327 2 Giudici 83 CC 327 3 Gedeone iseguì i nemici ma i suoi compatrioti espressero rimproveri e accuse nei suoi confronti. Quando gli israeliti, ubbidendo alla chiamata di Gedeone si radunarono per combattere contro i madianiti, i discendenti di Efraim, temendo che l'impresa fosse pericolosa, rimasero indietro e siccome Gedeone non aveva rivolto loro nessun appello, si avvalsero di quella scusa per non unirsi ai loro fratelli. CC 327 4 Quando sepero, però, che Israele aveva trionfato, il fatto di non aver partecipato direttamente suscitò in loro una profonda invidia. È vero che quando i madianiti fuggirono in ritirata essi, per ordine di Gedeone, bloccarono i guadi del Giordano, impedendo che scappassero e uccisero molti nemici, compresi i due principi Oreb e Zeeb, e così contribuirono alla vittoria. Nonostante ciò essi erano gelosi e arrabbiati, come se Gedeone avesse agito di propria iniziativa. Non seppero vedere nel trionfo d'Israele l'intervento di Dio e non apprezzarono la Sua potenza e la Sua misericordia che li avevano liberati. Proprio per questo essi erano indegni di essere scelti come suoi collaboratori. Quando tornarono dalla battaglia con il bottino, rimproverarono aspramente Gedeone, dicendoli: Che azione è questa che tu ci hai fatto, non chiamandoci quando tu sei andato contro Madian? Che ho fatto io al paragon di voi? -- disse Gedeone. La racimolatura d'Efraim non vale essa più della vendemmia d'Abiezer? Iddio vi ha dato nelle mani i principi di Madian, Oreb e Zeeb! Che dunque ho potuto far io al paragon di voi? (Giudici 8:1-3) CC 327 5 Quella geosia poteva facilmente sfociare in contesa e portare alla lotta e allo spargimento di sangue, ma l'umile risposta di Gedeone placò la collera degli uomini di Efraim che ritornarono in pace alle loro case. Fermo e intransigente sui principi, questo valoroso guerriero dimostrò un raro spirito di conciliazione. CC 327 6 Gli israeiti manifestarono la loro gratitudine a Gedeone per averli liberati dai madianiti, proponendogli di diventare loro re e offrendo il trono ai suoi discendenti. Ma tutto ciò si opponeva apertamente alla teocrazia secondo cui il re d'Israele era l'Eterno. Porre un uomo sul trono significava spodestare il Sovrano divino. Gedeone, riconoscendo questo principio, rispose manifestando nobiltà d'animo e fedeltà ai principi: IO non regnerò su voi né il mio figlio regnerà su voi; l'Eterno è quegli che regnerà su voi. (v.23) CC 327 7 Patriarch and Prophets, pp. 554, 555 ------------------------Abigail rivela l'altruismo e saggezza, 14 novembre CC 328 1 Quando Abgail vide Davide... gettandosi con la faccia a terra davanti a Davide, si prostrò fino a terra e disse: O mio signore, su di me, su di me soltanto ricada la colpa! CC 328 2 1 Samuele25: 23,24 CC 328 3 Davide e suoi uomini mentre scendeva verso il deserto di Paran, vennero a sapere che da quelle parti viveva un uomo ricco di nome Nabal, discendente di Caleb, avente un carattere grossolano e avaro. Davide avendo saputo che Nabal tosava le sue pecore, mandò dieci dei suoi giovani, ai quali disse: Salite a Carmel, andate da Nabal, salutatelo a nome mio. CC 328 4 Davide e suoi uomini erano come un muro di protezione ai pastori e le greggi di Nabal contro predoni mentre pascolavano in montagna. E Davide dice: Ho sentito appunto che stanno tosando le tue pecore. Ebbene, quando i tuoi pastori sono stati con noi, non li abbiamo molestati e niente delle loro cose ha subito danno finché sono stati a Carmel. Interroga i tuoi uomini e ti informeranno. Questi giovani trovino grazia ai tuoi occhi, perché siamo giunti in un giorno lieto. Da', ti prego, quanto puoi dare ai tuoi servi e al tuo figlio Davide". Gli uomini di Davide andarono e fecero a Nabal tutto quel discorso a nome di Davide e attesero. Ma Nabal rispose ai servi di Davide: Chi è Davide e chi è il figlio di Iesse?... Devo prendere il pane, l'acqua e la carne che ho preparato per i tosatori e darli a gente che non so da dove venga? CC 328 5 Quando i iovani tornarono a mani vuote, Davide, deluso e disgustato, era pieno d'indignazione... Allora ordinò ai suoi uomini cingersi di spade, e di seguirlo... Nel frattempo, uno dei servi di Nabal s'affrettò per incontrare Abigail, mogie di Nabal... e le disse quello che era successo... Senza consultare suo marito, Abigail allora preparò una grande quantità di viveri, gli caricò su un asino e in gran segreto si diresse per incontrare l'esercito di Davide. CC 328 6 Appena Abgail vide Davide, smontò in fretta dall'asino, cadde con la faccia davanti a Davide e si prostrò a terra e disse: Lascia che parli la tua schiava al tuo orecchio e tu degnati di ascoltare le parole della tua schiava. Abigail affrontò Davide con la stessa riverenza come se parlasse a un monarca... Usando parole gentili ha cercato di calmare l'irritazione di Davide... Con l'altruismo, la donna prese su di se tutta la colpa della stoltezza del marito. CC 328 7 Che spirio è questo! Nessuna ostentazione, nessun orgoglio nelle parole di Abigail. Anzi, con grande sapienza e l'amore di Dio, Abigail ha rivelato la forza della sua devozione per la sua famiglia. Qualunque sia stata la disposizione del marito, era ancora suo marito, e lei ha reso evidente che la mancanza della gentilezza non era in alcun modo un affronto premeditato. CC 328 8 Signs of he Times, Oct. 26, 1888 ------------------------Intervento di Abigail impedisce una tragedia, 15 novembre CC 329 1 Allora Daide disse ad Abigail: «Sia benedetto l'Eterno, il DIO d'Israele, che oggi ti ha mandato incontro a me! Benedetto il tuo consiglio e benedetta tu che oggi mi hai impedito di arrivare allo spargimento di sangue e di farmi giustizia con le mie proprie mani! CC 329 2 1 Samuele25:32,33 CC 329 3 La pietà i Abigail era come un profumo di un fiore che emanava dalle sue parole e azioni. Lo Spirito del Figlio di Dio dimorava nella sua anima. Il suo cuore era pieno di purezza, la dolcezza e l'amore santificato. Il suo discorso, candito con la grazia, bontà e pace, impedisce a Davide di spargere del sangue e di farsi giustizia con le proprie mani. Un'intera famiglia sarebbe stata uccisa, compreso Abigail, una persona preziosa e timorata di Dio. Le sue parole hanno risanato il cuore offeso di Davide. CC 329 4 Come vorri che ci fossero più donne che sapessero lenire i sentimenti irritati, di bloccare gli impulsi avventati, di sedare grandi mali con dolci parole e la saggezza. Beati coloro che si adoperano per la pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio. (Matteo 5:9) CC 329 5 Una vita ristiana consacrata porta pace, luce e conforto. È la purità, il tatto, la semplicità e l'utilità. Essa è controllata da quell'amore disinteressato che santifica l'ascendente. Essa è colma di Cristo, e lascia una traccia di luce, dovunque il suo possessore si trova. Abigail è stata un censore e consigliere saggio. La passione di Davide si spense sotto il potere della sua influenza e il sano ragionamento. Grazie al saggio e umile rimprovero di Abigail, egli ha frenato l'irascibilità, ha trattenuto la collera del proprio spirito... Egli rese grazie e la benedice, perché ha ricevuto da lei un giusto consiglio. CC 329 6 Molti, metre sono rimproverati, dovrebbero essere riconoscenti, senza dimostrare la propria impazienza o diventare irascibili. Benedite coloro chi cerca di aiutarvi, allontanando da voi il male. CC 329 7 Abigail s rallegrava perché la sua missione aveva avuto successo, perché aveva svolto un ruolo fondamentale nel salvare la sua famiglia dalla morte. Davide si rallegrava, perché attraverso il consiglio tempestivo da parte di Abigail, si rese conto che sarebbe stata una questione di vergogna per lui davanti a Israele. Egli sentiva che sia lui sia i suoi uomini hanno avuto il più grande motivo di essere grato nei suoi confronti. Quando Davide venne a sapere della morte di Nabal, rese grazie a Dio per aver preso nelle Sue mani la vendetta. CC 329 8 Signs of he Times, Oct. 26, 1888 ------------------------Davide apprende per mezzo delle avversità, 16 novembre CC 330 1 Così Davie regnò su tutto Israele, pronunciando giudizi e amministrando la giustizia a tutto il suo popolo. CC 330 2 2 Samuele8:15 CC 330 3 Pochi chiometri a sud di Gerusalemme c'era Betlemme, dove circa mille anni prima che Gesù nascesse in una mangiatoia e dorato dai saggi provenienti dall'Oriente vedeva la luce Davide, figlio d'Isai. Secoli prima dell'avvento del Salvatore, Davide, da ragazzo, sorvegliava il gregge che pascolava sulle colline circostanti Betlemme. Questo giovane e semplice pastore cantava salmi composti da lui stesso, e il dolce suono dell'arpa accompagnava la sua fresca voce. Il Signore aveva scelto quel ragazzo e ora lo stava preparando, attraverso la vita solitaria di pastore, per l'opera che gli avrebbe affidato in futuro. CC 330 4 Patriarch and Prophets, p. 637 CC 330 5 In giovenù Davide fu molto vicino a Saul. Il suo soggiorno a corte e l'unione con la famiglia reale gli permisero di conoscere le preoccupazioni, le contrarietà, e le perplessità che si celavano dietro lo splendore e la pompa della regalità. Egli si rese conto così del poco valore che ha la gloria umana per la pace dello spirito. Così, con sollievo e gioia ritornava dalla corte del re alla cura del gregge. Quando la gelosia di Saul lo costrinse a fuggire nel deserto, Davide, tagliato fuori da ogni protezione umana, si appoggiò completamente a Dio. L'incertezza e l'inquietudine della vita nel deserto, coi suoi incessanti pericoli, la necessità di frequenti fughe, il carattere di quanti si erano raccolti intorno a lui, tutti quelli che erano in angustie, che avevano debiti o erano scontenti, (1 Samuele 22:2), lo indussero a una severa disciplina. Quelle esperienze crearono e svilupparono in lui il dono di trattare con gli uomini, di simpatizzare con gli oppressi, di odiare l'ingiustizia. Durante quei lunghi anni di attesa e di pericolo, Davide imparò a trovare in Dio conforto, appoggio e vita. Imparò che solo grazie alla potenza del Signore sarebbe potuto salire al trono, e solo grazie alla sapienza dell'Eterno sarebbe stato capace di regnare con saggezza.. Fu per la preparazione conseguita alla scuola della privazione e del dolore che Davide, nonostante il grave peccato che più tardi macchiò la sua vita, poté essere ricordato come colui chi regnò su tutto Israele, amministrando il diritto e la giustizia a tutto il suo popolo. (2 Samuele 8:15) CC 330 6 Education p. 152 CC 330 7 L'amore ce lo animava, le afflizioni che lo circondavano, i trionfi che lo aspettavano, erano tutti soggetti su cui egli rifletteva; e quando pensava all'amore che Dio aveva dimostrato nella sua vita, lo animava un profondo senso di gratitudine e adorazione, e la sua voce innalzava una melodia più ricca, e la sua arpa veniva suonata con gioia maggiore. Così il giovane pastore procedeva di forza in forza, di conoscenza in conoscenza, perché lo Spirito del Signore era con lui. CC 330 8 Patriarch and Prophets, p. 642 ------------------------Salomone apprende dalla sofferenza, 17 novembre CC 331 1 O Eterno,mio DIO, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide mio padre: ma io non sono che un fanciullo e non so come comportarmi. Concedi dunque al tuo servo un cuore intelligente, perché possa amministrare la giustizia per il tuo popolo e discernere il bene dal male. CC 331 2 1 Re 3:7- CC 331 3 La discipina cui fu sottoposto Davide in gioventù mancò a Salomone. Per circostanze, carattere e vita, questi parve favorito più di ogni altro. Nobile in gioventù, e nell'età virile, prediletto da Dio, Salomone cominciò a regnare con le migliori prospettive di onore e di prosperità. I popoli erano meravigliati della conoscenza e della perspicacia dell'uomo che Dio aveva dotato di sapienza. Però l'orgoglio della prosperità lo separò da Dio. Salomone si distolse dalla comunione con Dio per cercare soddisfazione nei piaceri dei sensi. Parlando della sua esperienza, egli dichiara: CC 331 4 Io intrapesi grandi lavori; mi costruì case; mi piantai vigne; mi feci giardini, parchi, e vi piantai alberi fruttiferi...comprai servi e serve...accumulai argento e oro e le ricchezze dei re e delle province...Così divenni grande e superai tutti quelli che erano stati prima di me a Gerusalemme. ...Poi considerai tutte le opere che le mie mani avevano fatte, e la fatica che avevo sostenuto per farle, ed ecco che tutto era vanità, un correre dietro al vento, e che non se ne trae alcun profitto sotto il sole. (Ecclesiaste 2:4 -11) Perciò ho odiato la vita, perché tutto quello che si fa sotto il sole mi è diventato odioso, poiché tutto è vanità, un correre dietro al vento. Ho anche odiato ogni fatica che ho sostenuto sotto il sole. (vv. 17,18) CC 331 5 Dalla suaamara esperienza, Salomone imparò la vanità di una vita che cerca il suo supremo bene nelle cose di questo mondo. Egli eresse altari a delle divinità pagane, e imparò come sia vana la loro promessa di dar riposo all'anima. Nei suoi ultimi anni, stanco e assettato a causa delle rotte cisterne terrene, Salomone ritornò a dissetarsi alla fonte della vita. La storia degli anni sprecati, accompagnata dalla grande lezione di avvertimento che essi contenevano, fu da lui ricordata, mosso dallo Spirito per il bene delle generazioni future. Così, nonostante il suo cattivo esempio che condusse il popolo a raccogliere una grande messe di mali, l'opera della vita di Salomone non fu una completa sconfitta. Anche per lui, alla fine, la disciplina dell'afflizione realizzò il suo compito. CC 331 6 Con una tle aurora, la vita di Salomone avrebbe potuto essere gloriosa, se avesse imparato fin da giovane la lezione che la sofferenza aveva insegnato ad altri. CC 331 7 Education pp. 152-154 ------------------------Eliseo dimostra perseveranza, 18 novembre CC 332 1 Poi Elia li disse: «Fermati qui, ti prego, perché l'Eterno mi manda al Giordano". Egli rispose: «Come è vero che l'Eterno vive e che tu stesso vivi, io non ti lascerò". Così proseguirono il cammino assieme. 2 Re 2:6 CC 332 2 Eliseo trscorse i primi anni della sua vita nella quiete dei campi imparando da Dio, dalla natura e dalla disciplina di un lavoro utile. In un'epoca di quasi generale apostasia, la casa di suo padre era del numero di coloro che non avevano piegato le ginocchia davanti a Baal. La sua era una famiglia dove si onorava Dio e dove la fedeltà al dovere costituiva la regola della vita quotidiana. Figlio di un ricco agricoltore Eliseo, pur avendo le doti di un capo, era stato istruito nei comuni doveri della vita: per dirigere con saggezza doveva imparare a ubbidire. Fu con la fedeltà nelle piccole cose che egli venne preparato a responsabilità ben più ardue… CC 332 3 Di spirit mansueto e dolce, Eliseo possedeva anche energie e fermezza. Egli coltivava l'amore e il timore di Dio e, nell'umile ambito del lavoro quotidiano, acquistava forza di volontà, nobiltà di carattere, mentre cresceva nella grazia e nella conoscenza divina. La chiamata profetica gli giunse mentre arava il campo con i servi del padre. Quando Elia diretto da Dio alla ricerca di un successore, gettò il suo mantello sulle spalle del giovane, Eliseo comprese l'invito e l'accettò: Segui Elia, e si mise al suo servizio. (1 Re 19:21) Dapprima il compito assegnatoli non fu molto importante: si trattava di lavori comuni che però costituirono la sua disciplina. Si parla ad esempio del fatto che egli versava l'acqua sulle mani di Elia… CC 332 4 Come attedente personale del profeta, egli continuò a essere fedele nelle piccole cose, mentre ogni giorno si andava rafforzando in lui il desiderio di consacrarsi alla missione assegnatagli da Dio. La sua determinazione fu messa alla prova lo stesso giorno della chiamata. Mentre si accingeva a seguire Elia, questi gli ingiunse di ritornare a casa. Eliseo doveva prima riflettere e poi decidere da sé se accettare o declinare l'invito. Eliseo capì il valore dell'opportunità che gli veniva offerta: per nessun vantaggio terreno egli avrebbe rinunciato alla possibilità di diventare il messaggero di Dio… CC 332 5 Passò il empo, e mentre Elia si stava preparando per la traslazione, Eliseo si preparava a diventare il suo successore. Di nuovo la sua fede e la sua decisione furono messe alla prova. Mentre accompagnava il profeta in un ultimo giro di servizio, ben sapendo quello che stava per accadere a Elia, fu ripetutamente invitato da questi a tornare indietro. Ed Elia disse a Eliseo: Fermati qui poiché l'Eterno mi manda fino a Betel. Eliseo, che nel suo antico lavoro di aratura dei campi aveva imparato a non desistere e a non perdersi di animo, ora che aveva messo mano all'aratro nel campo del dovere, non intendeva affatto rinunciare al suo proposito... e così ogni volta che gli veniva rivolta la preghiera di andarsene, egli ripeteva: Come è vero che l'Eterno vive e che tu stesso vivi, io non ti lascerò. (2 Re 2:2) CC 332 6 Ebbene, Eiseo era stato preparato da Dio a tale compito, con l'educazione a lui impartita durante la sua infanzia. CC 332 7 Education pp. 58-61 ------------------------Serva israelita preoccupata per la salute di Naaman, 19 novembre CC 333 1 Or alcunebande di Siri in una razzia avevano portato via come prigioniera dal paese d'Israele una piccola fanciulla, che era finita al servizio della moglie di Naaman. Ella disse alla sua padrona: «Se il mio signore potesse andare dal profeta che è in Samaria, certamente egli lo libererebbe dalla sua lebbra!». (2 Re 5:2,3) CC 333 2 Il comandnte dell'esercito del re di Aram si chiamava Naaman... un uomo possente e valoroso soldato. Ben-Hada, re di Siria, aveva sconfitto gli eserciti d'Israele e da allora i siriani avevano sfidato Israele in una costante guerriglia di frontiera. In una delle loro scorrerie avevano fatto prigioniera una giovane che era stata inviata al servizio della moglie di Naaman. Pur essendo schiava, lontana dai suoi, questa piccola israelita rimase fedele al suo Dio contribuendo inconsciamente ad adempiere il piano che l'Eterno aveva scelto per Israele. Mentre si occupava di quella famiglia pagana si affezionò ai suoi padroni e ricordando i meravigliosi miracoli di guarigione operati da Eliseo, disse alla sua padrona: Basterebbe che il mio padrone potesse incontrare il profeta che sta in Samaria; lui lo guarirebbe! (v. 3) Ella sapeva che Eliseo attingeva la sua potenza dal cieli e tramite questa potenza Naaman poteva essere guarito. CC 333 3 L'atteggimento della giovane schiava in quella famiglia pagana è una chiara dimostrazione del profondo influsso esercitato sul bambino dell'educazione ricevuta in famiglia. Non vi è compito più nobile di quello affidato ai genitori per la formazione dei loro figli. Sono loro che gettano le basi fondamentali delle abitudini e del carattere. Dal loro esempio e dal loro insegnamento dipende in gran parte il futuro dei loro figli. Beati quei genitori la cui vita riflette così perfettamente Dio che le promesse e i comandamenti del Signore risvegliano nel bambino, gratitudine e venerazione! Beati coloro chi rappresentano con la loro tenerezza, la loro rettitudine, la loro pazienza, l'amore, la giustizia e la pazienza di Cristo. Insegnando ai figli ad amarli, ad aver fiducia e a rispettarli, i genitori insegnano anche ad amare il Padre celeste, a confidare in lui e a ubbidirgli. I genitori che hanno trasmesso questo patrimonio ai figli hanno lasciato loro in eredità un tesoro più prezioso di tutte le ricchezze della terra e il cui valore è eterno. CC 333 4 I genitor di quella giovane israelita ignoravano quale sarebbe stato il suo destino quando le parlavano di Dio. Però furono fedeli al loro dovere e lei, in casa del capo dell'esercito siriano, rese testimonianza di quel Dio che aveva imparato a conoscere e ad amare. Naaman fu informato della proposta che la giovane aveva fatto a sua moglie. Chiese al re il permesso di partire e fece i necessari preparativi per il viaggio che gli avrebbe garantito la guarigione. CC 333 5 Prophets nd Kings, pp. 244-246 ------------------------Isaia risponde alla chiamata di Dio, 20 novembre CC 334 1 Chi mandeò e chi andrà per noi?». Io risposi: «Eccomi, manda me!». CC 334 2 Isaia 6:8 CC 334 3 Durante gi ultimi anni del regno di Ozzia, Isaia, chiamato a dare a Giuda i messaggi di avvertimento e di rimprovero da parte di Dio, cercò di sottrarsi a questa responsabilità. Sapeva che avrebbe incontrato un'ostinata resistenza: rendendosi conto della propria incapacità di affrontare la situazione e pensando all'ostinazione e all'incredulità del popolo in favore del quale era stato chiamato a operare, il suo compito gli sembrava disperato. Avrebbe rinunciato alla sua missione e abbandonato Giuda all'idolatria? CC 334 4 Questi erno i pensieri che affollavano la mente di Isaia mentre si trovava sotto il portico del tempio. Improvvisamente, la porta e la cortina interna del tempio parvero aprirsi e gli fu permesso di guardare dentro il luogo santissimo, quel luogo, dove i suoi piedi non potevano entrare. Gli si presentò una visione di Dio seduto sopra un trono elevato, mentre lo splendore della Sua gloria riempiva il tempio. Ai due lati del trono vi erano dei serafini con i volti velati in atto di adorazione, che servendo il loro Creatore univano le voci nel solenne canto: Santo, Santo, Santo è il Signore dell'universo; la Sua presenza gloriosa riempie il mondo tanto che la loro voce faceva tremare il tempio dalle fondamenta e il fumo lo riempiva quale tributo di adorazione e di lode all'Onnipotente. CC 334 5 Quando Isia vide questa rivelazione della gloria e della Maestà del suo Signore, fu sopraffatto dal senso della purezza e dalla santità di Dio. Quale stridente contrasto tra l'incomparabile perfezione del suo Creatore e la condotta vergognosa di coloro che, come lui, facevano parte da così tanto tempo del popolo eletto di Israele e di Giuda. Allora gridò: È finita! Sono morto. E finita perché sono un peccatore e ho visto con i miei occhi il Re, il Signore dell'universo! (Isaia 6:5) CC 334 6 In piedi,in mezzo alla luce sfolgorante della presenza divina dentro il santuario, Isaia si rese conto della propria imperfezione e incapacità di compiere la missione alla quale era stato chiamato. Come poteva andare a parlare con la gente dei santi requisiti di Jehovah? Ma un serafino fu mandato ad assisterlo e a prepararlo per l'opera che doveva svolgere. Toccò le sue labbra con un carbone ardente tolto dall'altare e disse: Ecco, ho toccato le tue labbra con questo carbone ardente, la tua colpa è scomparsa, il tuo peccato è cancellato. Quindi si udì la voce di Dio che diceva: Chi manderò? Chi sarà il nostro messaggero? E Isaia rispose: Sono pronto! Manda me! (vv.7,8) CC 334 7 Review an Herald, Oct. 16, 1888 ------------------------Giovanni fa appello al pentimento, 21 novembre CC 335 1 Ravvedetei, perché il regno dei cieli è vicino! CC 335 2 Matteo 3: CC 335 3 Giovanni attista, un pellegrino in mezzo al deserto, è stato istruito da Dio. Egli ha studiato le rivelazioni di Dio nella natura. Sotto la guida dello Spirito Divino, ha studiato anche i rotoli dei profeti. Di giorno e di notte, Cristo era il suo Maestro fino a quando la mente, il cuore, e l'anima non sono stati riempiti dalla visione gloriosa. Giovanni vedeva il Re dei re nella Sua bellezza perché in lui non vi erano tendenze egoistiche. Egli vide la Maestà della santità e si rese conto quanto era inefficiente e indegno. Tuttavia divenne il messaggero di Dio. Ricevette la potenza del Signore e la Sua giustizia, affinché potesse resistere ogni cosa. Era pronto ad andare avanti come messaggero del cielo senza paura, perché aveva guardato a Dio. In obbedienza al Signore, senza timore poteva presentarsi davanti ai re della terra, ma s'inchinava soltanto all'unico Re dei re. CC 335 4 Senza argmenti elaborati o teorie, Giovanni presentava al popolo il messaggio di Dio pieno di speranza. La sua voce è stata udita ovunque, sin dal deserto: Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino! Con un nuovo e strano potere aveva scosso le coscienze delle moltitudini. L'intera nazione è stata smossa. Moltitudini affollavano il deserto. Contadini e pescatori ignoranti accorrevano dalle campagne; i soldati romani dalle caserme di Erode; capi con le loro spade al fianco, pronti a debellare eventuali ribellioni; i fiscalisti avari uscivano dalle loro catapecchie; e dal Sinedrio filatteri sacerdoti. Tutti lo ascoltavano come incantati. Non mancavano perfino i freddi e beffardi farisei e i sadducei, ma che poi si allontanavano con scherno contro chi rivelava i loro peccati. Perfino l'orgoglioso e indurito di cuore Erode tremava nell'udire la voce del messaggero che lo chiamava al pentimento. CC 335 5 Nella nosra epoca, poco prima della seconda venuta di Cristo, lo stesso richiamo come quello di Giovanni deve essere fatto senza esitazioni. Dio chiama gli uomini di prepararsi a incontrare Dio: Preparati, o Israele, a incontrare il tuo DIO. (Amos 4:12) Il nostro messaggio deve essere diretto nello stesso modo come lo era quello di Giovanni. Egli rimproverò i re per la loro iniquità. Nonostante la sua vita era in pericolo, non ha esitato a proclamare la Parola di Dio. Oggi, questo compito è nostro, al fine di dare lo stesso messaggio. Ma per fare questo, dobbiamo avere la sua stessa esperienza spirituale. Per vedere Dio, prima dobbiamo abbandonare l'Io. Giovanni, nonostante le sue debolezze e difetti, è stato trasformato dall'amore divino. CC 335 6 Testimonis, vol. 8, pp. 331-333 ------------------------Gesù mostrò come vivere, 22 novembre CC 336 1 Mi è stat fatta misericordia, affinché Gesù Cristo facesse conoscere in me, per primo, tutta la sua clemenza, per essere di esempio a coloro che per l'avvenire avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna. CC 336 2 1 Timoteo1:16 CC 336 3 Gesù è stto un Educatore come il mondo non ha mai visto e sentito prima. Egli parlava con autorità, e tuttavia la gente aveva totale fiducia in Lui. Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero! (Matteo 11: 28-30) CC 336 4 Il Figliounigenito del Dio infinito è il nostro esempio pratico. Egli è nostro Modello che dobbiamo seguire. Le Sue parole ci educano e insegnano a obbedire a Dio. Egli vuole che lo obbediamo nel modo intelligente, e che insegniamo agli altri di fare lo stesso, comportandoci da figli obbedienti di Dio. CC 336 5 Gesù, conla Sua missione ci ha insegnato come dobbiamo procedere nel nostro lavoro. Egli è venuto per rappresentare il carattere del Padre davanti a tutti i popoli, di insegnarci come studiare la Sua vita, le Sue parole e le Sue opere. E come Lui è diventato il nostro esempio, dobbiamo diventare lo stesso esempio per gli altri. Noi siamo la Sua stirpe vivente, ed è il nostro dovere di rappresentarlo davanti a tutto il mondo. CC 336 6 Egli ci h mostrato con la Sua vita e con il Suo carattere come possiamo diventare i Suoi figli obedienti, come fare cose nel modo giusto e accettabile a Dio. Per cui, non ci sono scuse, ma con gratitudine dobbiamo fare ciò che ci chiede di fare. CC 336 7 Il grandeMaestro è venuto nel nostro mondo come Capo dell'umanità, per elevarci e santificarci mediante la Sua santa obbedienza al Padre. Egli ci ha mostrato che è possibile osservare tutti i comandamenti di Dio. Egli ha dimostrato che l'obbedienza è possibile. Per questa ragione Egli ha scelto uomini come i Suoi rappresentanti, come il Padre ha scelto il Figlio, per esemplificare la nostra vita in Cristo Gesù. CC 336 8 Manuscrip 1, 1892 CC 336 9 Chi cercadi trasformare l'umanità, deve in primo luogo comprenderla. Solo attraverso la simpatia, la fede e l'amore, gli uomini possono essere raggiunti e resi migliori. In questo, Cristo si presenta a noi come il Maestro per eccellenza, l'unico che abbia saputo comprendere perfettamente l'animo umano. CC 336 10 Education pp. 73,74 ------------------------Grande raccolta dei frutti, 23 novembre CC 337 1 Venuta un povera vedova, vi gettò due spiccioli... E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità vi dico che questa povera vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, mentre ella, nella sua povertà, vi ha gettato tutto quello che aveva per vivere. CC 337 2 Marco 12:2-44 CC 337 3 Nelle legi che Dio ha posto nella natura, l'effetto segue invariabilmente la causa. La maturazione della messe testimonia della semina. Qui nessuna pretesa è tollerata. Gli uomini e donne possono riuscire a ingannare i loro simili e ricevere elogi e premi per un servizio che in realtà non hanno reso, ma nella natura non c'è alcuna possibilità d'inganno: la messe pronuncia la sua sentenza di condanna sull'agricoltore infedele. CC 337 4 Questo è ero in un senso più elevato, nell'ambito delle cose spirituali. Il male vince solo in apparenza, non nella realtà. Il giovane che marina la scuola, che è indolente negli studi;l'impiegato o l'apprendista che trascura gli interessi del proprio datore di lavoro, l'uomo che negli affari o nella professione viene meno alle sue più alte responsabilità , può lusingarsi all'idea che finché il male rimane nascosto, può trarne un certo vantaggio;ma si inganna: la messe della vita è il carattere, ed è proprio il carattere che determina il destino sia per questa vita sia per quella avvenire. CC 337 5 La messe la riproduzione del seme gettato. Ogni seme dà frutto secondo la sua specie. Così è per tutti i lineamenti del carattere che noi accarezziamo. Egoismo, amore di sé presunzione, intemperanza, si riproduce e determina l'infelicità e l'autodistruzione. Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne. (Galati 6:8) Amore, simpatia, gentilezza, danno per frutto la benedizione, un raccolto che non andrà distrutto. CC 337 6 È nella msse che il seme si moltiplica; un chicco di grano, attraverso semine successive, può coprire di bionde spighe un grande appezzamento di terreno. L'influsso di una vita e perfino quello di un singolo atto può avere una risposta simile a quella del seme. CC 337 7 Questi geti di amore hanno suscitato, attraverso i secoli, il ricordo di quel vaso di alabastro rotto per ungere i piedi di Gesù! Quali innumerevoli doni ha assicurato alla causa del Signore quel contributo di appena due spiccioli fatto da una povera vedova sconosciuta. CC 337 8 Il seme sarso insegna la generosità... chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina abbondantemente mieterà altresì abbondantemente. Ciò significa che si deve spargere il nostro aiuto dovunque sia necessario. CC 337 9 Education pp. 108-110 ------------------------Pur soffrendo, Paolo e Sila cantano, 24 novembre CC 338 1 Verso la ezzanotte Paolo e Sila pregavano e cantavano inni a Dio; e i prigionieri li udivano. Improvvisamente si fece un gran terremoto, tanto che le fondamenta della prigione furono scosse: e in quell'istante tutte le porte si aprirono e le catene di tutti si sciolsero. CC 338 2 Atti 16:2,26 CC 338 3 Mentre i essaggeri della croce erano impegnati nel lavoro d'insegnamento, una donna posseduta da uno spirito indovino, li seguiva, gridando: Questi uomini sono servitori dell'Iddio altissimo, e vi annunziano la via della salvezza. Così fece per molti giorni. (Atti 16:17) La dichiarazione di questa donna danneggiava la causa della Verità, perché distraeva le menti del popolo dagli insegnamenti degli apostoli e portava discredito al Vangelo...La gente era convinta che quelle parole erano dovute alla potenza e allo Spirito di Dio...Allora, sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, gli apostoli comandarono allo spirito malvagio di lasciare la donna, ed ella tacque immediatamente... La liberazione da quello spirito malvagio aveva ridato alla donna il pieno controllo delle sue facoltà. Ella aveva scelto di diventare una seguace di Cristo. I suoi padroni si allarmarono perché la sua conversione minacciava i loro affari. Essi videro svanite la speranza di ricavare del denaro dalla sua arte, e si resero conto che se fosse stato permesso agli apostoli di evangelizzare, la loro fonte di guadagno si sarebbe estinta CC 338 4 Allora gl apostoli furono condotti dinanzi ai magistrati. Questi uomini, che sono Giudei, perturbano la nostra città, e predicano dei riti che non è lecito a noi che siamo Romani né di ricevere, né di osservare. (Atti 16:20,219 Lo spirito rissoso della plebaglia prevalse e le autorità dopo aver strappato i vestiti agli apostoli, ordinarono che fossero frustrati. E, dopo averli battuti con molti colpi, li gettarono in prigione, comandando al carceriere di tenerli al sicuro. Questi, ricevuto un tale ordine, lì gettò nella parte più interna della prigione e fissò i loro piedi ai ceppi. (Atti 16:23,24) CC 338 5 La loro clla era buia e tetra, eppure non mancavano d'incoraggiarsi pregando e cantando inni di lode a Dio perché erano stati reputati degni di soffrire tali pene per amor suo. I lor cuori erano confortati da un profondo e ardente amore per la causa del loro Redentore...Gli altri prigionieri si stupirono nell'udire i canti e le preghiere. Mai prima avevano udito parole di preghiera e di lode scendere da quell'oscura cella... Il carceriere frastornato cadde in un sonno da cui fu svegliato al terremoto. Si alzò pieno di terrore, e vide che le porte della prigione erano aperte e che i carcerati fossero fuggiti... Era certo che avrebbe pagato cara la sua apparente infedeltà...Tratta fuori la spada, il carceriere stava per ucciderci, quando udì la voce di Paolo pronunciare le confortanti parole: Non ti far male alcuno perché tutti siamo qui! (Atti 16:28) Il carceriere lascio cadere la spada...Poi, uscendo fuori nel cortile, chiese: Signori, cosa devo fare per essere salvato? CC 338 6 The Acts f the Apostles, pp.212-216 ------------------------Ospitalità di Lidia, 25 novembre CC 339 0 Una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiatira, che adorava Dio, stava ad ascoltare. E il Signore aprì il suo cuore per dare ascolto alle cose dette da Paolo. CC 339 1 Dopo essee stata battezzata con la sua famiglia, ci pregò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, entrate e rimanete in casa mia». E ci costrinse ad accettare. CC 339 2 Atti 16:1,15 CC 339 3 Nel giorn di Sabato -- disse Luca -- andammo fuori della porta, presso il fiume, dove supponevamo fosse un luogo d'orazione; e postici a sedere, parlavamo alle donne che erano quivi radunate. E una di loro, di nome Lidia, negoziante di porpora, della città di Tiatiri, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare; e il Signore le aprì il cuore. (Atti 16:13,14) Lidia fu felice di ricevere la Verità. Lei e la sua famiglia furono convertite e battezzati, ed ella supplicò gli apostoli di dimorare liberamente in casa sua. CC 339 4 The Acts f Apostles, p. 212 CC 339 5 Lo Spirit di Dio può illuminare la comprensione solo di coloro che sono disposti a essere illuminati. Leggiamo che Dio ha aperto le orecchie di Lydia, in modo che lei potesse comprendere il messaggio di Paolo. Tutto ciò che Paolo ha rivelato in sua presenza, contribuì alla sua conversione. La grazia di Dio ha esercitato il Suo potere nel cuore di Lidia. Quando Dio collabora con l'agente umano, al suo lavoro non mancherà mai successo. CC 339 6 The SDA Bble Commentary, vol. 6, p. 1062 CC 339 7 Dopo che e autorità si sono scusate con gli apostoli per la loro ingiustizia e crudeltà, li hanno condotti fuori dalla prigione e li pregarono di lasciare la città... Agendo in armonia con l'istruzione data da Cristo, gli apostoli non imposero la loro presenza dove questa non era desiderata. Usciti dunque dalla prigione, si diressero alla casa di Lidia, dove hanno incontrato nuovi convertiti alla fede di Cristo. Essi rimasero sorpresi e felici della conversione del custode della prigione. CC 339 8 Gli apostli non reputarono che la loro opera a Filippi fosse stata inutile. Essi avevano incontrato molta opposizione e persecuzione, ma l'intervento della Provvidenza e la conversione del carceriere e della sua famiglia, furono da loro considerati molto più importanti delle disgrazie e delle sofferenze che avevano subito. CC 339 9 I Filippei apprezzarono le preziose verità per le quali gli apostoli avevano così tanto sofferto, e diedero sé stessi, con sincera devozione, alla causa del loro Redentore. La notizia del loro ingiusto imprigionamento e della miracolosa liberazione si diffuse per tutta la regione. Il cristianesimo è stato posto su un piano più alto, e la fede dei neoconvertiti è stata notevolmente rafforzata. CC 339 10 The Spiri of Prophecy, vol. 3, pp. 385, 386 ------------------------Paolo mette in guardia contro le tradizioni e vane filosofie, 26 novembre CC 340 1 Colossesi2:8 CC 340 2 Circondat dalle usanze e dagli influssi del paganesimo, i credenti colossesi erano in pericolo di essere allontanati dalla semplicità del Vangelo, e Paolo lì avvertì di questo pericolo, indicando loro Cristo come la sola guida sicura. CC 340 3 Come dunqe avete ricevuto Cristo Gesù il Signore, così camminate uniti a Lui, essendo radicati e edificati in Lui e confermati nella fede, come vi è stato insegnato, e abbondando in azioni di grazie. Guardate che non vi sia alcuno che faccia di voi sua preda con la filosofia e con vanità ingannatrice, secondo la tradizione degli uomini, gli elementi del mondo, e non secondo Cristo; poiché in Lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità, e in Lui voi avete tutto pienamente. CC 340 4 Cristo er il criterio con il quale essi dovevano provare le dottrine presentate. Tutto ciò che non era in armonia con i suoi insegnamenti doveva essere rigettato. Cristo crocefisso per il peccato, Cristo risorto dai morti, Cristo asceso al cielo: questa era la scienza della salvezza che essi dovevano imparare e insegnare agli altri. CC 340 5 Gli avvenmenti della Parola di Dio concernenti i pericoli che circondano la chiesa cristiana li riguardano da vicino. Come al tempo degli apostoli, degli uomini cercarono per mezzo delle tradizioni e della filosofia di distruggere la fede nelle Scritture, così oggi, per mezzo del grande interesse che riesce a provocare la moderna, critica biblica; l'evoluzionismo, lo spiritualismo, la teosofia e il panteismo, il nemico della giustizia sta cercando di guidare gli uomini nei sentieri proibiti dell'errore e della ribellione. CC 340 6 Per moltila Bibbia è divenuta una lampada senza olio. Tali persone hanno indirizzato le loro menti in canali di speculazione che conducono all'incomprensione e alla confusione. L'opera della moderna critica biblica dissezionando, congetturando, ricostruendo, sta distruggendo la fede nella Bibbia come rivelazione divina. Essa sta derubando alla Parola di Dio la potenza di controllare, di elevare e di ispirare le vite umane. Per mezzo dello spiritualismo molti hanno imparato a credere che il desiderio sia la legge più elevata, che la licenziosità sia libertà e che l'uomo sia responsabile solo di fronte alla propria coscienza. CC 340 7 La potenz di una vita sempre più elevata, più pura e nobile è il nostro grande bisogno. CC 340 8 The Acts f the Apostles, pp. 473-478 ------------------------Qualificazione essenziale per l'opera, 27 novembre CC 341 1 Gesù diss a Simon Pietro: «Simone di Giona, mi ami tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo Signore, tu lo sai che io ti amo". Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». CC 341 2 Giovanni 1:15 CC 341 3 Il libro egli Atti fa poco riferimento all'opera che Pietro svolse nei suoi ultimi anni. Durante il periodo d'intenso ministero che seguì la discesa dello Spirito Santo nel giorno della Pentecoste, egli fu tra quelli che più si sforzavano ponendosi l'obiettivo di raggiungere i giudei che arrivavano a Gerusalemme per partecipare alle festività annuali. Mentre il numero dei credenti aumentava sia in Gerusalemme sia negli altri luoghi, erano stati visitati dai messaggeri della croce, i talenti che Pietro possedeva contribuirono all'edificazione della chiesa cristiana primitiva. L'influsso della sua testimonianza riguardante Gesù di Nazareth si sparse ovunque. Su lui era stata posta una duplice responsabilità. Egli testimoniò positivamente del Messia presso gli infelici, lavorando dinamicamente per la loro conversione; e allo stesso tempo svolse un'opera speciale per i credenti, fortificandoli nella fede in Cristo. CC 341 4 Dopo che ietro era stato guidato a rinunciare a se stesso e a confidare totalmente nella potenza divina, egli fu chiamato come pastore al servizio di Cristo. Cristo, prima che Pietro lo rinegasse, gli disse: Quando sarai convertito, conferma i tuoi fratelli. (Luca 22:32) Queste parole indicavano il vasto ed effettivo lavoro che l'apostolo doveva compiere in futuro per coloro che si sarebbero convertiti alla fede. Pietro era stato preparato per questo compito dalla sua stessa esperienza di peccato, di sofferenza e di pentimento. Solo quando ebbe conosciuto la sua debolezza poté capire che ogni credente ha bisogno di dipendere da Cristo. Nella tempesta della tentazione egli era riuscito a comprendere che l'uomo può camminare sicuro solo quando diffida di se stesso e confida nel Salvatore. CC 341 5 Gesù posea Pietro una sola condizione di servizio: Mi ami tu? Da ciò dipendeva la sua qualificazione... L'amore di Cristo non è un sentimento comune, ma un principio vitale che deve essere reso manifesto nel cuore come una potenza inesauribile. CC 341 6 La manier con la quale il Salvatore trattò Pietro conteneva una lezione sia per lui sia per i suoi fratelli. Sebbene avesse rinegato il suo Signore, l'amore che Gesù provava per lui rimase immutato. Così, quando l'apostolo avrebbe svolto la sua opera portando la Parola agli altri, avrebbe saputo manifestare verso il trasgressore, pazienza, simpatia e amore. Ricordando la sua debolezza e la sua caduta, egli doveva trattare le pecore e gli agnelli affidati alla sua cura con la stessa tenerezza che Cristo gli aveva dimostrato... Egli esaltò sempre Gesù come la speranza di Israele e il Salvatore dell'umanità. Sottomise la propria vita alla disciplina del Sommo Pastore. CC 341 7 The Acts f the Apostles, pp. 514-516 ------------------------Coloro che ritornano alle vecchie abitudini, 28 novembre CC 342 1 I riscattti dall'Eterno torneranno, verranno a Sion con grida di gioia e un'allegrezza eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia, e il dolore e il gemito fuggiranno. CC 342 2 Isaia 35:0 CC 342 3 Il mondo pieno di uomini e donne che non manifestano alcun senso di dovere verso Dio nonostante i doni che hanno ricevuto. Loro non si rendono conto che Dio li ha affidato talenti non per autoesaltarsi, ma per la Sua gloria. Ma essi non sono in grado di vedere questa distinzione. CC 342 4 Ci sono prsone cui Dio ha elargito più capacità del normale. Essi sono profondi pensatori, hanno grande energia e serietà. Tuttavia, il ragionamento di molti si basa sui fini egoistici, senza riguardo all'onore e alla gloria di Dio. Alcuni di loro hanno ricevuto la luce, e invece di usarla per il bene degli altri e di se stessi, l'hanno deviata nello scetticismo e l'infedeltà. Quando queste persone ricevono il castigo di Dio, la loro afflizione li conduce sui vecchi sentieri tenebrosi fino a fargli ricadere nel profondo scetticismo. Alcuni di loro si pentono e tornano al vecchio amore, per essere riscattati dal Signore e ricominciare a camminare nelle Sue orme. Non sono più attirati dal denaro o ambizioni egoistiche. Lo Spirito di Dio opera nei loro cuori, ed essi agiscono non più per la gloria degli uomini, bensì, alla gloria di Dio. Quando questo stupendo cambiamento è modellato e fortificato, i pensieri sono guidati dallo Spirito di Dio attraverso nuovi canali, il carattere si trasforma, e le aspirazioni dell'anima raggiungono le cose celesti. CC 342 5 Oggi, la era religione ha un grande potere. Essa permette agli uomini di superare l'influenza dell'orgoglio, dell'egoismo e dell'incredulità, e nella semplicità della vera pietà, si rivela una vivente connessione con il cielo. La grazia cui Cristo conferisce, rende possibile per gli uomini di respingere tutte le tentazioni del nemico. Essa (grazia) li condurrà alla croce di Gesù come suoi fedeli operai verso il progresso della Verità. La fedeltà a Dio ha conquistato molti eroi della fede durante i secoli. La luce di Dio rifulse abbondantemente davanti al mondo. Essi obbedirono al comando di Cristo: Andate avanti, affinché anche gli altri potessero glorificare il mio nome. Oggi, ci sono molti eroi al livello morale, uomini e donne che vivono la vita nobile di abnegazione. Non hanno l'ambizione di ottenere la fama mondiale. La loro volontà è subordinata alla volontà di Dio. L'amore di Dio ispira loro ministero. Il loro scopo più alto è salvare le anime e fare del bene. CC 342 6 Queste pesone hanno acquisito la conoscenza vera e propria, la conoscenza di cui Cristo parla così: questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato. (Giovanni 17:3) CC 342 7 Manuscrip 51, 1900 ------------------------Rivelare il trionfo di grazia, 29 novembre CC 343 1 Voi sietemiei testimoni, dice l'Eterno, ed io sono Dio. CC 343 2 Isaia 43:2 CC 343 3 L'ambascitore fedele di Cristo non si vergogna della Verità. Per quanto impopolare possa essere, egli non cessa di proclamarla. In tutti i luoghi, in tutte le stagioni, egli annuncia la buona novella della salvezza. I missionari di Dio sono chiamati ad affrontare i pericoli, sopportare privazioni, e soffrire rimproveri per amore della Verità, tuttavia, nonostante le prove, essi portano alta bandiera di Cristo. CC 343 4 Il terzo ngelo proclama il suo messaggio non sussurrando, bensì in maniera forte, tangibile e chiaro, senza alcuna esitazione. Questo dimostra che il lavoro degli operai di Dio deve essere eseguito nello stesso modo, con serietà e rapidamente. Essi devono diventare dei testimoni coraggiosi della Verità. Per proclamare l'ultimo messaggio di misericordia, i loro volti devono esprimere luce e gioia in vista della prossima liberazione, e non la vergogna. CC 343 5 Questi tetimoni degli ultimi giorni sono soldati arditi di Gesù Cristo. Hanno pregustato delle potenze del mondo a venire. I loro piedi non poggiano sulla sabbia scorrevole, ma sulla solida roccia. Non si lasciano facilmente allontanare dalla fede una volta trasmessa ai santi. Anzi, saranno rinfrancati dal Maestro per affrontare le difficoltà. Essi sono messaggeri della giustizia, rappresentanti di Cristo, rivelando i trionfi della grazia. CC 343 6 Da questiuomini scelti da Dio, la Verità risplenderà dai loro volti, e sarà udita dalle loro labbra. Essi si distingueranno con la purezza e il carattere incorruttibile. La grazia di Cristo nobilita e purifica il loro carattere. Questi uomini insegneranno le stesse virtù nel nome del Signore. Molti abbandoneranno gli interessi mondani al fine di proclamare le imperscrutabili ricchezze di Cristo. Testimonieranno al mondo il potere del cristianesimo. Testimonieranno che il Vangelo è la potenza di Dio che salva. I fasci luminosi del Vangelo saranno riflessi sul sentiero di coloro che si trovano nelle tenebre. La loro fedeltà incrollabile è registrata nei libri del cielo. CC 343 7 Manuscrip 51, 1900 CC 343 8 Chi cammia come Cristo camminò, chi è paziente, dolce, gentile, umile di cuore, chi condivide il giogo di Cristo, chi anela per le anime come Egli desidera sia fatto a loro, sono quelli che entreranno nella gioia del loro Signore. Essi vedranno Cristo e saranno felici. Il cielo trionferà, perché i posti vacanti dopo la caduta di Satana, saranno riempiti dai redenti del Signore. CC 343 9 Review an Herald, May 29, 1900 ------------------------Popolo di Dio rivela principi divini, 30 novembre CC 344 1 Come tu hi mandato me nel mondo, così ho mandato loro nel mondo. CC 344 2 Giovanni 7:18 CC 344 3 Lo scopo i Dio è manifestarsi attraverso il Suo popolo e i principi del Suo regno. Egli desidera che questi principi allontanino i Suoi figli dai costumi, dalle abitudini e pratiche del mondo. Egli cerca di portarli vicino a Se stesso, affinché possano sottomettere la loro volontà alla Sua. CC 344 4 I Suoi pini per il popolo sono gli stessi che aveva per Israele quando li ha fatto uscire dall'Egitto. Il Signore ha rivelato il Suo carattere per mezzo della Sua Parola, e noi dobbiamo contemplare in essa la Sua misericordia, la giustizia e l'amore riversate per la Sua chiesa. È quando testimonieremo la legge di Dio nella nostra vita, il mondo si accorgerà della nostra superiorità e il timore nel servirlo. CC 344 5 Gli Avvenisti del 7° Giorno, fra tutti i popoli, dovrebbero essere un modello di pietà, santificati nel cuore e nelle conversazioni. A loro sono state affidate le Verità più solenni. Ogni grazia e potenza divine sono state date a loro. Il Signore sta per ritornare, aspettiamolo con impazienza, volgendo lo sguardo al cielo. Ciò che disonora Dio è la mancanza di fede nelle nostre vite. CC 344 6 A causa dlle tentazioni di Satana, i tempi in cui viviamo sono pieni di pericoli per i figli di Dio. Abbiamo quindi bisogno di imparare costantemente dal Grande Maestro, come camminare nella certezza e nella giustizia. Scene meravigliose si stanno aprendo davanti a noi; e in questo momento una testimonianza vivente deve essere data da chi si professa essere cristiano, da chi crede in Dio, in modo che il mondo possa vedere che vi è ancora un popolo che abbandona la propria volontà per seguire quella di Dio, in cui cuori è scritta la Sua legge. CC 344 7 Cristo deidera essere rappresentato da tutti quelli che l'hanno accattato come loro Maestro. I loro pensieri devono essere puri, le loro parole edificanti. La religione di Cristo si deve intrecciare con tutto ciò che dicono e fanno. Essi devono essere santificati, purificati per comunicare la luce a tutti quelli con cui sono in contatto. Portare la Verità nel mondo deve essere il loro scopo prioritario. La grazia di Cristo è sufficiente per ottenere grandi risultati. Il popolo di Dio deve ricordare che il loro scopo più importante è portare il Vangelo di Cristo in tutta la terra. CC 344 8 Solo quano il popolo di Dio darà le proprie capacità e talenti nella Sua opera, allora approfitterà pienamente delle promesse sulle quali la chiesa è stata fondata. CC 344 9 Counsels o Parents and Teachers, pp. 321,322 ------------------------Dio ci guida verso perfetta fiducia, 1 dicembre CC 345 1 Egli siedrà come chi affina e purifica l'argento; purificherà i figli di Levi e li affinerà come oro e argento, perché possano offrire all'Eterno un'oblazione con giustizia. CC 345 2 Malachia :3 CC 345 3 La purifiazione del carattere umano può essere difficile da sopportare, tuttavia è l'unico modo di eleminare le "scorie" che si sono accumulate durante la vita. Solo attraverso la fornace ardente che questa purificazione può avvenire e che ci permetterà di riflettere l'immagine di Cristo. Dio misura ogni prova controllando la temperatura del fuoco. E attraverso questa prova Egli conduce i Suoi figli alla perfetta fiducia. Nel mondo avrete tribolazione, (Giovanni 16:33) dice Gesù -- ma in me avrete la pace. Per entrare nel regno di Dio dobbiamo attraversare molte tribolazioni. CC 345 4 Senza la roce, senza la corona non sarà possibile entrare nella gloria di Dio. Come possiamo essere forti nel Signore senza le prove? Per avere la forza fisica, dobbiamo avere esercizio. Per avere una fede, dobbiamo superare varie circostanze per mezzo alle quali la nostra fede sarà sottoposta alla prova. Ogni tentazione respinta, ogni prova coraggiosamente sopportata, ci dà una nuova esperienza e ci permette di migliorare il carattere. Il nostro Salvatore è stato provato in tutti i modi, ma alla fine ha sempre trionfato in Dio. È nostro privilegio di essere forte in ogni circostanza, nella forza di Dio, e per la gloria nella croce di Cristo. Attraverso afflizione Dio ci rivela i punti deboli del nostro carattere, ma con la Sua grazia possiamo superare i nostri difetti. Il Signore ci apre una chiara visione su noi stessi, e su come dobbiamo accettare i Suoi rimproveri e consigli. Quando saremo davanti al grande Giudice, non dovremo dimostrare alcuna preoccupazione. Alla presenza di Cristo non ci sarà bisogno di ribellarsi, ma di scoprire la nostra anima con umiltà. CC 345 5 Le vie de Signore sono oscure a chi vuole vedere le cose in una luce piacevole per se stesso. Per la nostra natura umana queste vie appaiono scure e senza gioia; me le vie del Signore sono misericordiose e conducono alla salvezza. Elia non sapeva ciò che doveva fare mentre si trovava nel deserto. Allora si umiliò pregando di poter morire. Ma il Signore, nella Sua misericordia non li rispose nulla, perché egli aveva ancora grande lavoro da fare. E quando il suo lavoro è stato terminato, egli non perì nel deserto a causa dalla solitudine. Egli non subì la morte terrena, perché è salito in gloria per mezzo dei carri celesti verso il trono di Dio... Ecco, beato l'uomo che Dio castiga; perciò tu non disprezzare la correzione dell'Onnipotente; poiché egli fa la piaga, ma poi la fascia, ferisce, ma le sue mani guariscono. (Giobbe 5:18) CC 345 6 Chiunque offre può essere guarito mediante la misericordia divina. Il luto, il dolore e la sofferenza possono essere illuminati dalla gloriosa presenza del Salvatore. CC 345 7 Signs of he Times, Feb. 5, 1902 ------------------------Rallegriamoci nelle prove, 2 dicembre CC 346 1 Infatti, oi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato. CC 346 2 Ebrei 4:1 CC 346 3 Lodate ilSignore e pregate, affinché possa avere compassione per le nostre infermità. Non dobbiamo lasciarci andare nonostante le prove e sofferenze. La via per il cielo è seminata di croci; e nonostante il sentiero è stretto, dobbiamo avanzare comunque con gioia, sapendo che il Re della gloria ha superato lo stesso percorso prima di noi. Se vogliamo diventare seguaci di Cristo, non dobbiamo lamentarci del percorso inseminato dalle prove, ma con umiltà seguire le Sue orme. Egli era un uomo di dolore, ma per amor nostro, da ricco è diventato povero, affinché per mezzo della Sua povertà noi diventassimo ricchi. Rallegriamoci nelle nostre tribolazioni e ricordiamoci della ricompensa che ci aspetta. Infatti, la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria. (2 Corinzi 4:17) CC 346 4 Non dobbimo mai lamentarci quando ci troviamo in mezzo alle prove. Tutti i figli di Dio hanno sempre dovuto sopportare le prove, perché esse ci rendono ricchi di gloria. Se potessi, Io stessa, non vorrei entrare nella gloria del cielo senza passare per la sofferenza, e vedere Gesù che ha sofferto così tanto per noi tutti, e per darci ricca eredità, oppure per vedere i martiri che hanno sacrificato la vita per la Verità e amore di Gesù. No! No! Io desidero perfezionare il mio carattere per mezzo delle prove. Io bramo condividere le Sue sofferenze, perché se farò questo, so per certo che sarò partecipe della Sua gloria. Gesù è il nostro modello. Cerchiamo dunque di studiare la Sua vita per avvicinarci a Lui più possibile. CC 346 5 La mia anma invoca il nome di Dio. Tutto il mio essere anelo alla Sua presenza in me. Oh, quanto amo riflettere la Sua immagine per essere interamente consacrata a Lui! Oh, quanto è difficile far morire il proprio Io! Tuttavia, possiamo gioire della presenza di Colui chi salva da ogni peccato. Quando siamo in comunione con Cristo, allora possiamo dire: non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; (Galati 2:20) poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l'operare, per il suo beneplacito. (Filippesi 2:13) Io so che la mia vita è nascosta con Cristo in Dio. CC 346 6 Davanti ame la cortina è stata alzata. Ho visto la ricca ricompensa prevista per i santi. Ho avuto un assaggio delle gioie del mondo a venire, perché questo mondo mi è stato fatto vedere. I miei affetti, i miei interessi, speranze, il mio tutto è in cielo. Ho grande desiderio di vedere il Re nel Suo splendore, Colui che ama l'anima mia. Il dolce cielo! Quanto vorrei trovarmi lì! Voglio pensare che questo avverrà presto, perché sono impaziente di vedere Cristo apparire presto sulle nuvole. Lodiamo il Signore per una buona speranza di vederlo presto e rimanere con lui per eternità. CC 346 7 Letter 9,1851 ------------------------Dio si prende cura del Suo popolo con tenerezza, 3 dicembre CC 347 1 Gli occhidell'Eterno sono sui giusti, e i suoi orecchi sono attenti al loro grido. CC 347 2 Salmo 34:5 CC 347 3 Noi non dbbiamo scoraggiarci. I deboli in fede saranno resi forti; gli scoraggiati riconquisteranno la speranza, perché il Signore si prende cura di ciascuno di noi. Il Suo orecchio ascolta ogni nostro grido. Io non ho paura di difendere la Sua causa, perché Dio è con me. Il nostro dovere è sottomettere le nostre vite ai piedi della croce con umiltà e fedeltà e di fare una vita santa in Lui. Facendo così non rimaniamo confusi e le nostre anime confideranno in Dio con una sant'audacia. Dio ci ha liberato da oneri... I nostri nemici possono trionfare. Loro possono pronunciare menzogne e la loro lingua ci può calunniare; possono dire falsità o ingannarci, tuttavia senza toglierci la fede, perché sappiamo in cui crediamo. Non dobbiamo correre o faticare invano. Gesù ci conosce... Il giorno della resa dei conti è sempre più vicino e tutti saremo giudicati secondo le nostre azioni. CC 347 4 È vero ch sul mondo sono scese le tenebre e che l'opposizione si sta rafforzando. I fannulloni e i beffardi possono crogiolarsi nella loro iniquità, eppure, nonostante la loro presenza, noi non ci arrendiamo. La nostra corsa deve restare ferma e sicura. I nostri cuori devono rimanere uniti in confidenza a Dio e con il nostro Salvatore. Possiamo gioire pienamente della Sua presenza. Più saremo a Lui devoti, più la nostra ricchezza crescerà, e più saremo consacrati a Lui. Questo mondo è troppo scuro per me. Gesù ha promesso che sarebbe andato a preparare per noi una nuova dimora, perché dove è Lui, vuole che ci siamo anche noi. Lode a Dio per tutto questo. Il mio cuore esulta di gioia in vista a tale promessa. CC 347 5 La religine pura e senza macchia ci porta alla semplicità infantile. Dobbiamo pregare e parlare con umiltà per la gloria di Dio. Troppo spesso abbiamo dimostrato una forma di pietà senza potere. L'effusione dello Spirito di Dio ci porterà a una riconoscenza per tale dono; e mentre testimoniamo il meraviglioso amore di Dio, dobbiamo esaltarlo con ringraziamenti e canti. Per avere un valido sostegno e consolazione, fissiamo i nostri piedi sulla Rocca Eterna. Che le nostre anime riposino in Dio con incrollabile fiducia. Perché non approfittiamo della sorgente divina mentre è piena e alla nostra disposizione? Le nostre anime, spesso hanno bisogno di dissetarsi in essa, al fine di rinforzare la fede e prosperare nel Signore. Dobbiamo bramare la salvezza. Senza pietà vitale la nostra religione è vana. Il formalismo è di nessuna utilità. Il nostro operato, deve essere guidato dallo Spirito di Dio. CC 347 6 Letter 2a 1856 ------------------------Noi combattiamo le battaglie nella forza di Cristo, 4 dicembre CC 348 1 Prendete 'intera armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in piedi dopo aver compiuto ogni cosa. CC 348 2 Efesini 613 CC 348 3 Chi pronucia il nome di Cristo e non smette mai la lettura della Sua Parola, può dire con sincerità Sono rivestito con armatura di Dio per servirlo con successo? Più conosciamo noi stessi, più sentiamo il desiderio di diventare santificati, più abbiamo consapevolezza delle nostre incapacità, e con più fervore combattiamo le nostre battaglie nella forza del Signore... Dobbiamo essere convinti che Dio conosce le nostre prove, le difficoltà, e le nostre battaglie contro il male. Egli è disonorato quando un'anima sminuisce la Sua potenza parlando dell'incredulità. CC 348 4 Il nostromondo è un grande campo del lavoro di Dio; Egli ha scelto tutti quelli che vi abitano in esso per collaborare con Lui mediante il sangue del Suo Figlio unigenito. Il Signore desidera che il Suo messaggio di misericordia sia difuso a tutti, indistintamente. Chi ha ricevuto il compito di fare questo lavoro, attraversa per le prove, tuttavia, si ricorda che Dio è vicino a lui per sostenerlo e rinforzarlo. Egli non ci chiede di dipendere da qualsiasi canna spezzata. Noi non dobbiamo andare alla ricerca di aiuto umano, bensì quello di Dio... Il Signore è la nostra forza eterna. (Isaia 26:4) CC 348 5 La lezion di fede ci è stata data mediante l'esperienza di Cristo con i discepoli come Giovanni Battista. Imprigionato, Giovanni si sente scoraggiato, e manda i suoi discepoli a Cristo, dicendo: Sei Tu colui chi deve venire, oppure dobbiamo aspettare un altro? (Matteo 11:3) Cristo conosceva lo scopo della loro visita, e diede loro la prova inequivocabile della Sua divinità mentre apriva le orecchie dei sordi, e gli occhi dei ciechi, affinché potessero godere la bellezza della natura... Egli con il tocco della sua mano allontanò la febbre dei malati. Al Suo comando, gli indemoniati sono stati guariti, e gli stessi cadevano ai Suoi piedi per lodarlo e adorarlo. Poi, rivolgendosi ai discepoli di Giovanni, disse: Andate e riferite a Giovanni le cose che avete udite e avete visto. (Matteo 11:4) CC 348 6 Lo stessoGesù che operò quei miracoli è il nostro Salvatore, ed è disposto a manifestare la Sua potenza nei nostri confronti, come fu ai tempi di Giovanni Battista. Quando ci troviamo in mezzo alle circostanze avverse, circondati dalle difficoltà che sembra impossibile di superare, invece di mormorare, ricordiamoci dell'amorevole gentilezza di Colui che è invisibile. Solo Lui è in grado di togliere dalla nostra mente l'ombra dell'incredulità. CC 348 7 Signs of he Time, Sept. 17, 1896 ------------------------Dio mette alla prova la nostra fedeltà, 5 dicembre CC 349 1 Poi tuttal'assemblea dei figli d'Israele partì dal deserto di Sin, marciando a tappe, secondo gli ordini dell'Eterno, e si accampò a Redifim. Ma non c'era acqua da bere per il popolo. CC 349 2 Esodo 17: CC 349 3 Dietro ilcomando di Dio, i figli d'Israele sono stati condotti a Redifim, un luogo privo di acqua. Colui che è stato avvolto in una colonna di nube, era loro leader, e al suo comando essi dovevano essere accompagnati in questo luogo. Dio era a conoscenza della mancanza di acqua a Redifim, tuttavia ha fatto accompagnare la gente proprio lì per mettere alla prova la loro fede. Ma il popolo ha dimostrato quanto poco si fidavano della potenza di Dio. Più e più volte il Signore aveva manifestato la Sua bontà nei loro confronti. Ha ordinato di uccidere i primogeniti di tutte le famiglie egiziane al fine di compiere la loro liberazione; li aveva fatti uscire dal paese della schiavitù con la Sua mano potente; li aveva nutriti con il cibo portato dagli angeli; li aveva promesso di portarli nella terra promessa. E ora, alla prima difficoltà, si riballarono contro Dio e contro Mosè, perché li abbia portati insieme ai loro figli fuori dall'Egitto nel deserto per morire. CC 349 4 Oggi, moli pensano, che conducendo la vita cristiana, troveranno la libertà senza passare per le prove e difficoltà. Mentre tutti quelli che prendono la propria croce e seguono Cristo, nella loro esperienza giungono a Redifim. La vita non è sempre fata di verdi pascoli e corsi d'acque zampillanti in mezzo a essi. Non mancano le delusioni, sorprese e privazioni. Se seguiamo il sentiero stretto facendo il nostro meglio, non mancheranno lo stesso le difficoltà sul nostro percorso. In certi momenti possiamo ragionare che se avessimo camminato con Dio, di certo non avremmo dovuto soffrire. CC 349 5 Ma se nelVecchio Testamento, il Signore ha condotto il Suo popolo a Redifim, lo può fare anche con noi, oggi, allo scopo di testare la nostra fedeltà. Non sempre Egli ci riserva una vita facile, perché se lo avesse fatto, a causa della nostra autosufficienza avremmo potuto dimenticare che Egli è il nostro Aiuto e Protettore in tempi di necessità. Invece, Egli anela a manifestarsi a noi nelle situazioni di emergenza, e rivela le sue benedizioni, indipendentemente da ciò che ci circonda. La delusione è un processo che ci fa capire la nostra impotenza, e ci costringe a cercare aiuto presso il Signore, come fa un bambino quando ha fame o sete. Il nostro Padre celeste ha il potere di trasformare la roccia dalla quale zampilla l'acqua fresca. Noi non possiamo mai sapere quando saremo a faccia a faccia con Dio... quanti oneri dobbiamo portare nella nostra vita, e quanti di questi oneri avremmo potuto sopportare se solo avessimo condiviso con Lui. CC 349 6 Signs of he Times, Sept. 10, 1896 ------------------------Invece di mormorare, esercitiamo la fede, 6 dicembre CC 350 1 Filippo gi disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta» CC 350 2 Giovanni 4:8 CC 350 3 Poco prim dell'ascensione di Gesù, Filippo disse: Signore, mostraci il Padre, e ci basta. Addolorato Gesù a causa di poca fede, rispose a Filippo: Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: "Mostraci il Padre"? (Giovanni 14:9) CC 350 4 Non crediche io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso. Il Padre che dimora in me è chi fa le opere. (Giovanni 14:10) Chi a visto me ha visto il Padre... perché Egli, che è lo splendore della sua gloria e l'impronta della sua essenza. (Ebrei 1: 1-3) CC 350 5 Troppo spsso ancora esprimiamo la nostra incredulità, la nostra miopia; ci permettiamo a mettere in evidenza le debolezze ereditate e coltivare il male. Quando ci troviamo in certe circostanze difficili, disonoriamo Dio, mormorando o lamentandoci. Invece, dobbiamo dimostrare ciò che abbiamo imparato alla scuola di Cristo, e aiutare coloro che si trovano in peggiore situazione della nostra; coloro che sono alla ricerca della luce, ma non sanno come trovarla. Tali hanno diritto di ottenere la nostra simpatia ed essere elevati. Spesso la nostra incredulità è accompagnata dalle lamentele e mormorii. CC 350 6 O uomo dipoca fede, perché hai dubitato? Cristo stesso ha già dimostrato di essere il nostro Salvatore sempre presente. Lui conosce la nostra situazione, e nell'ora della prova, non possiamo forse pregare affinché il Suo Spirito si manifesti a nostro favore? Non è forse Lui che ci è venuto incontro in altre occasioni? Dei Suoi rapporti passati con i Suoi servi ci ricordiamo molto bene, e quindi già questi ricordi possono sostenere la nostra fede. CC 350 7 Nessuna qantità di prove deve allontanarci da Cristo. Se Egli ci porta a Refidim, è perché sa che è per il nostro bene e per la gloria del Suo nome. Se saremo fiduciosi, Egli, a suo tempo trasformerà l'amarezza in dolcezza. Egli può aprire la dura roccia per far scaturire i flussi dell'acqua rinfrescante. E noi dobbiamo solo innalzare le nostre preghiere di ringraziamento per tutte le misericordie del passato e andare avanti con piena certezza che Egli è sempre presente nel darci aiuto nei momenti di difficoltà. CC 350 8 Signs of he Times, Sept. 17, 1896 ------------------------La grazia di Dio addolcisce ogni afflizione, 7 dicembre CC 351 1 Io sono l vera vite e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; ma ogni tralcio che porta frutto, lo pota affinché ne porti ancora di più. CC 351 2 Giovanni 5:1,2 CC 351 3 Voi sietegià mondi a motivo della parola che vi ho annunziata. Dimorate in me ed io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me ed io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. (Giovanni 15:3-5) Cristo è rappresentato dalla vite che impartisce il nutrimento, la vitalità, la vita, lo spirito, il potere, come un ramo che impartisce il frutto, allo scopo di addolcire ogni afflizione. CC 351 4 Il poteredi Cristo è l'unica prova che ci sostiene in tutte le nostre afflizioni e delusioni. Quando il calice della sofferenza tocca le nostre labbra, non ci resta altro che rivolgerci al Consolatore divino. La coppa della Sua consolazione è nella Sua mano, pronta a distribuire la felicità. Dimorate in me ed io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. Ecco i gioielli più preziosi della Verità per ogni anima! Ecco la lezione di fede che possiamo imparare da Cristo! CC 351 5 Cristo pala al modo nel modo molto chiaro; Egli afferma che tutta la Sua potenza si trova nella vite, in Lui stesso. Allora, perché non impariamo a rimanere in Cristo per ricevere il nutrimento necessario? Vi è una chiara distinzione tra il credente e il non credente, tra coloro che ubbidiscono a Dio e quelli che disubbidiscono. La differenza tra uni e gli altri è vista dai loro frutti. I frutti del carattere. CC 351 6 Ogni nosta possibilità di avere, ogni nostro potere, ogni talento, tutte le capacità che abbiamo, devono essere usati mediante una vita spirituale. La gentilezza, la compassione, la pietà, l'amore di Dio, sono frutti che provengono dal ramo che s'innesta nella vita di ciascuno di noi... E poi, i rami colmi di frutti, mostrano la stessa modestia e umiltà di Cristo. CC 351 7 Egli dice Imparate da me! Venite da me! Dimorate in me ed io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. Ascoltiamo tutti le Sue parole. Accogliamo il Suo invito, perché è un invito sincero e unico. CC 351 8 Manuscrip 43, 1894 ------------------------Qualunque sia la nostra prova, Cristo è vicino, 8 dicembre CC 352 1 Gesù andòverso di loro, camminando sul mare. I discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono...ma subito Gesù parlò loro, dicendo: «Rassicuratevi; sono io, non temete!" CC 352 2 Matteo 1425-27 CC 352 3 Cristo cichiede di guardare a Lui e di pregare. Egli ci guida in confidenza, ci mostra il male, ci avverte contro le potenze delle tenebre che si schierano contro tutti quelli che hanno fede in Lui. Egli ci incoraggia nelle prove e nei conflitti, e non ci lascia senza aiuto. Egli ci dice che Dio si serve dei Suoi angeli per proteggere tutti quelli che bramano essere salvato. Intorno al Suo trono dimorano decine di migliaia di angeli. CC 352 4 È qual è l loro compito? Eseguire gli ordini di Gesù Cristo il loro Maestro. E che cosa fanno di concreto? Ci dicono che Cristo ci ha scelto e che sono presso di noi e rimangono con noi sempre. Noi possiamo condurre le lotte contro i principati e le potenze nemiche, tuttavia non da soli, perché ogni anima sia che è forte o debole, può ottenere la vittoria per mezzo di loro. CC 352 5 Crediamo inceramente che Gesù Cristo sia morto per noi e che Egli è il nostro Salvatore personale? Da questo dipende la nostra fede... Aggrappiamoci alla Sua mano per fede ed esclamiamo come Pietro: Signore, salvaci, noi periamo? (Matteo 8:25) Egli ci salverà! Vi ricordate quando i discepoli navigavano, lavorando duramente con la speranza di raggiungere la terra. E mentre si trovavano in pericolo, ebbero paura ma... improvvisamente videro un'ombra muoversi sulle onde. Allora esclamarono: Si tratta di uno spirito? Ma Gesù li disse: Sono io, non abbiate paura.. CC 352 6 Oh, quant le parole Sono Io significano per me! Spero che anche per voi sia lo stesso quando vi trovate in difficoltà o perplessità. Non sentite la Sua voce che dice Non abbiate paura, sono Io? Egli si rivolge a noi nello stesso modo come ha fatto con i discepoli. Ogni volta che vi troviate in difficoltà, ogni volta che siete sopraffatti dalla sofferenza, Egli è vicino a voi. Egli ci dice: Sono Io, non tenere! CC 352 7 Qualcuno i voi ha mai alzato le mani verso Gesù invocando: Salvami Signore, sto per perire ed Egli è passato oltre? No? Mai! Egli è Gesù che ascolta ogni nostra supplica. Nessuno di noi deve piangere, o essere scoraggiato come fu Pietro, nemmeno quando ci troviamo al buio profondo delle prove. Come il Signore ha preso la mano di Petro e l'ha salvato, lo stesso farà con noi. Dobbiamo solo confidare in Lui, l'Iddio di Israele, ed Egli accorrerà in nostro aiuto. CC 352 8 Manuscrip 10, 1891 ------------------------Il valore del dolore, 9 dicembre CC 353 1 Io riteng, infatti, che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sarà manifestata in noi. CC 353 2 Romani 8:8 CC 353 3 Nell'espeienza dell'apostolo Giovanni durante la persecuzione c'è una splendida lezione di forza e di conforto per il cristiano. Dio non impedisce i complotti degli uomini malvagi, ma fa sì che i loro stratagemmi cooperino per il bene di quelli che nella prova e nella lotta si mantengono fedeli e leali. Spesso l'operaio del Vangelo porta avanti il suo lavoro in mezzo all'imperversare delle persecuzioni, alla crudele opposizione e all'ingiusto pregiudizio. In tali tempi si ricordi che l'esperienza che si ottiene nella fornace della prova e dell'afflizione vale bene quel che costa. Così Dio si avvicina ai suoi figli, mostrando la loro debolezza e la sua forza. Egli insegna loro a confidare in Lui. Così li prepara ad affrontare le emergenze, a coprire posizioni di responsabilità e a svolgere il grande compito che il Signore ha assegnato a ognuno di loro. CC 353 4 In ogni eoca i testimoni di Dio hanno esposto se stessi al biasimo e alla persecuzione per amore della Verità. Giuseppe fu diffamato e perseguitato perché fu integro e non si fece corrompere. Davide, il messaggero scelto da Dio, fu inseguito dai suoi nemici come se fosse una bestia feroce. Daniele fu gettato in una fossa di leoni perché rimase fedele al suo piano con Dio. Giobbe fu privato delle sue possessioni terrene, e così afflitto nel corpo tanto da essere abbandonato da parenti e amici, tuttavia mantenne la sua integrità. Geremia non poté essere impedito dal riferire quel che Dio gli aveva detto di comunicare, e la sua testimonianza infuriò a tal punto il re e i principi che lo gettarono in un pozzo maleodorante. Stefano fu lapidato perché predicò Cristo crocefisso. Paolo fu imprigionato, frustrato, lapidato e alla fine ucciso perché fu un fedele messaggero di Dio ai Gentili. Giovanni fu esiliato all'isola di Patmos a causa della Parola di Dio e della testimonianza di Gesù. (Apocalisse 1:9) CC 353 5 Questi esmpi di perseveranza umana sono la testimonianza della fedeltà alle promesse di Dio, della Sua eterna presenza e della Sua grazia sostenitrice. Essi dimostrano che la forza della fede vince la forza del mondo...Essi diedero testimonianza del fatto che Dio è più forte di Satana. CC 353 6 Attravers le prove e la persecuzione, la gloria e il carattere di Dio sono rivelati nei suoi eletti. I credenti in Cristo, odiati e perseguitati dal mondo, sono educati e disciplinati nella scuola di Cristo. Sulla terra camminano in stretti sentieri e sono purificati nella fornace dell'afflizione. CC 353 7 The Acts f the Apostles, pp. 574-576 ------------------------La mancanza di fiducia avviene a causa delle prove, 10 dicembre CC 354 1 Poiché i iei pensieri non sono i vostri pensieri né le vostre vie sono le mie vie, dice l'Eterno. CC 354 2 Isaia 55: CC 354 3 L'operaiodi Dio considera spesso le attività della vita come essenziali per far avanzare l'opera [di Dio]. Considera se stesso come necessario, e il proprio "io" si mescola con tutto quello che dice o fa. Poi Dio s'interpone. E ritira suo figlio dalle occupazioni terrene che occupano la sua attenzione, per permettergli di contemplare la Sua gloria. Egli dice: Poveretto, mi ha perso di vista ed ha perso di vista anche il fatto che io sono la sua completezza. Il suo sguardo non è centrato nel suo Signore. Devo porre la mia luce e il mio potere rivivificante nel suo cuore, e in questo modo prepararlo per agire nei camini corretti. Ungendo i suoi occhi con il collirio celestiale, lo preparerò per ricevere la verità.. CC 354 4 Il Signor è costretto a fortificare l'animo umano contro autosufficienza e auto dipendenza, in modo che l'operaio non debba considerare i suoi difetti come virtù, e quindi lasciarsi rovinare dall'autoesaltazione. A volte il Signore si avvicina all'anima proprio nel momento della dolorosa prova in cui si trova per purificarla, a costo di sottoporla a una sofferenza ancor più grande. Tuttavia, è necessario che essa attraversi per la fornace ardente affinché le fiamme possano purificare le scorie, e che egli possa riflettere l'immagine divina. CC 354 5 Coloro ch seguono le proprie inclinazioni non possono essere buoni giudici riguardo a ciò che il Signore sta facendo, perché si sentono insoddisfatti. Nel fallimento essi vedono il trionfo, e nella perdita sono senza guadagno. Come Giacobbe, sono pronti a esclamare: Tutto questo ricade su di me, (Genesi 42:36) mentre le stesse cose di cui essi si lamentano stanno lavorando per il suo bene. I miei pensieri non sono i vostri pensieri né le vostre vie sono le mie vie -- dice il Signore. CC 354 6 Prendiamoper un momento in considerazione l'esperienza di Paolo. Proprio nel momento in cui sembrava che i suoi sforzi erano necessari per la crescita della chiesa perseguitata, egli viene imprigionato e messo in catene. Eppure, ottenere la vittoria, era il proposito del Signore proprio in quel momento. Contro ogni apparenza, Paolo è stato condotto al palazzo reale, dove ha potuto presentare la Verità. Egli non fece un sermone magistrale a questi uomini, tuttavia le sue parole hanno attirato la loro attenzione. Attraverso la sua prigionia egli è diventato un vincitore per Cristo. Paolo, con la sua lunga e ingiustificata reclusione ha potuto testimoniare la pazienza e mansuetudine del suo carattere davanti ai suoi oppositori. Nel suo ultimo messaggio diretto ai suoi cari nella fede, Paolo porge i suoi saluti ai santi in tutte le chiese. CC 354 7 Signs of he Times, Feb. 21, 1900 ------------------------Umiltà messa alla prova, 11 dicembre CC 355 1 Fratelli..incoraggiati dalle mie catene, hanno preso maggiore ardire nel proclamare la parola di Dio senza paura. CC 355 2 Filippesi1:14 CC 355 3 Con il su esempio, i cristiani furono spronati a difendere pubblicamente e con più energia la causa, ora che Paolo non poteva farlo. Le catene dell'apostolo esercitavano un influsso; così che quando sembrò che non fosse più utile, Paolo riuscì a portare molte persone ai piedi della croce, in luoghi che a lui erano parsi irraggiungibili. CC 355 4 Prima deltermine di quei due anni di prigione, Paolo poté dire: è noto a tutto il pretorio e a tutti gli altri che io sono in catene per Cristo... I fratelli che sono con me vi salutano; tutti i santi vi salutano, e soprattutto quelli della casa di Cesare. (Filippesi 1:13; 4: 22) La pazienza come il coraggio ha le sue vittorie. L'umiltà nelle prove quanto il coraggio nell'impresa può conquistare anime a Cristo. Il cristiano che manifesta pazienza e allegrezza nell'oppressione e nella sofferenza, che affronta anche la morte con pace e serenità di una fede incrollabile, può compiere per il Vangelo più di quanto una vita di fedele lavoro possa produrre. Spesso quando un servitore di Dio è allontanato dal servizio attivo, la misteriosa provvidenza divina che la nostra vista corta non vede, è all'opera per compiere un lavoro che non si sarebbe potuto fare altrimenti. CC 355 5 Nessun seuace di Cristo pensi, quando non può più lavorare apertamente e attivamente per Dio e per la Verità, che egli non abbia più alcun servizio da rendere, alcuna ricompensa da assicurarsi. I veri testimoni di Cristo non sono mai messi in disparte. Possono essere malati o star bene, vivi o morti: Dio si serve sempre di loro. Quando per l'astuzia di Satana, i servitori di Cristo sono stati perseguitati, impediti nei loro sforzi, gettati in prigione, trascinati al patibolo o al rogo, questo è avvenuto affinché la Verità potesse ottenere un più grande trionfo. Mentre questi fedeli suggellavano la loro testimonianza con il proprio sangue, anime fino allora dubbiose e incerte sono state convinte della fede in Cristo e hanno preso coraggiosamente la decisione di seguirlo. La cenere dei martiri ha prodotto un'abbondante raccolta per Dio. CC 355 6 L'apostol e i suoi collaboratori avrebbero potuto obiettare che era vano chiamare al pentimento e alla fede in Cristo i servitori di Nerone...Ma paolo non ragionò in questo modo . In fede egli presentò il Vangelo a queste persone, e tra quelli che lo ascoltarono ci furono alcuni che decisero di ubbidire a ogni costo. Essi avrebbero accettato la luce, nonostante i pericoli e gli ostacoli, e avrebbero confidato nell'assistenza divina per illuminare altri con la loro luce. CC 355 7 The Acts f the Apostles, pp. 464-466 ------------------------Irresistibile potere di Paolo, 12 dicembre CC 356 1 Alla ment che riposa in te tu conservi una pace perfetta, perché confida in te. CC 356 2 Isaia 26: CC 356 3 Dopo una reve esitazione, Nerone pronunciò la decisione e ordinò l'esecuzione di Paolo... Poche persone assistettero al trasferimento di Paolo al luogo prescelto per l'esecuzione. I suoi persecutori limitarono il numero degli spettatori, i quali temevano che, a causa della fama acquisita dall'apostolo, le scene della sua morte abbiano potuto conquistare nuovi proseliti e rafforzare la causa del cristianesimo. In ogni modo anche gli insensibili soldati che lo scortavano, furono sorpresi dal fatto che l'apostolo era contento, dal suo viso non traspariva il pur minimo segno di preoccupazione a motivo del supplizio che l'attendeva. Egli aveva già perdonato i suoi carnefici, lo sorreggeva un'incrollabile fiducia in Cristo. Questo comportamento spinse alcuni tra quelli che assistettero al martirio ad accattare il cristianesimo. Molte di quelle persone, che avevano accettato il Salvatore predicato da Paolo, suggellarono coraggiosamente la loro fede con il sacrificio della propria vita. CC 356 4 La pace cleste espressa dal volto di paolo conquistò molte anime al Vangelo...Paolo comunicò al prossimo l'atmosfera del cielo. Tutti quelli che ebbero un qualche contatto con lui sentirono l'influsso della sua unione con Cristo. Il fatto che la sua stessa vita rispecchiasse la verità garantiva l'efficacia della sua predicazione. Tale corrispondenza è sempre un segno della potenza della Verità. L'influsso spontaneo e involontario di una vita santa è il più convincente sermone che possa essere fatto in favore del cristianesimo. Gli argomenti, anche quando sono indiscutibili, possono provocare opposizione; ma un buon esempio ha in sé una potenza alla quale è impossibile resistere. CC 356 5 Egli era reoccupato per la sorte di quei credenti che avrebbero dovuto affrontare da soli il pregiudizio, l'odio e l'opposizione dei nemici. Tale preoccupazione gli aveva fatto perdere di vista l'approssimarsi della fine....Per un breve tempo essi sarebbero stati aggravati da molteplici tentazioni, e privati delle comodità terrene; in ogni caso erano certi del fatto che Dio li avrebbe aiutati quando affermavano: Io so in chi ho creduto...(2 Timoteo 1:12) Presto la notte della prova e della sofferenza sarebbe terminata e sarebbe sorta la gioiosa aurora e la pace di un giorno perfetto. CC 356 6 L'apostol guarda al grande aldilà, non con incertezza e paura ma con un animo fiducioso, desideroso di conoscere ciò che l'attende. Mentre si trova sul luogo di martirio, egli non vede la spada dell'esecutore né la terra che presto riceverà il suo sangue, ma contempla, attraverso il cielo terso di quel giorno, il trono dell'Eterno. CC 356 7 The Acts f the Apostles, pp. 509-512 ------------------------Le prove di Pietro rinfrancano i credenti, 13 dicembre CC 357 1 La prova ella vostra fede, che è molto più preziosa dell'oro che perisce, anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo. CC 357 2 1 Pietro :7 CC 357 3 Le person dedite al male sono inclini a trattare aspramente quelli che sono tentati, e si mostrano deboli. Non possono leggere nel cuore e non conoscono le loro lotte e le loro pene. Devono imparare a rimproverare con amore, a riprendere per guarire le ferite e ad avvertire dando speranza. CC 357 4 Durante i suo ministero, Pietro vigilò fedelmente sul gregge affidato alle sue cure così si dimostrò degno dell'incarico e della responsabilità che il Redentore gli aveva dato. Egli esaltò sempre Gesù come la speranza di Israele e il salvatore dell'umanità. Sottomise la propria vita alla disciplina del sommo Pastore. Cercò con ogni mezzo in suo potere di educare i credenti per un servizio attivo. Il suo bon esempio e la sua instancabile attività ispirarono molti giovani promettenti a consacrarsi all'opera del ministero. Col passare del tempo, l'influsso dell'apostolo come educatore e dirigente aumentò; e pur non venendo meno al suo speciale impegno verso i giudei, diede anche la sua testimonianza in altre terre, rafforzando un grande numero di persone nella fede del Vangelo. CC 357 5 Negli ultmi anni del sui ministero, Pietro fu ispirato a scrivere ai credenti che vivono come forestieri nella dispersione del Ponto, della Galazia, della Cappadocia, dell'Asia e della Bitinia. (1 Pietro 1:1) Le sue lettere erano dei mezzi per ravvivare il coraggio e rafforzare la fede di quelli che si trovavano nelle prove e nell'afflizione, dei mezzi per stimolare al bene coloro chi attraversa molteplici tentazioni correvano il pericolo di separarsi definitivamente da Dio. Queste terre dimostrano che colui chi le ha scritte abbondava nelle sofferenze e nella consolazione di Cristo. L'autore era stato completamente trasformato dalla grazia; e non aveva dubbi sulla sua salvezza, il suo animo era ispirato continuamente da una speranza di vita eterna. L'anziano servitore di Dio inizia la sua prima lettera elevando al Suo Signore un tributo di lode e di ringraziamento. Egli esclamò: Benedetto sia l'Iddio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo...(1 Pietro 3-5) CC 357 6 Perciò, aendo cinto i lombi della vostra mente, siate vigilanti, e riponete piena speranza nella grazia che vi sarà conferita nella rivelazione di Gesù Cristo. Come figli ubbidienti, non conformatevi alle concupiscenze del tempo passato, quando eravate nell'ignoranza, ma come colui che vi ha chiamati è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo". (1 Pietro 1:13-16) CC 357 7 The Act o the Apostles, pp. 516-518 ------------------------Prove educano, purificano e rafforzano, 14 dicembre CC 358 1 Carissimi non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi...ma, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi, perché anche nella manifestazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. CC 358 2 1 Pietro :12,13 CC 358 3 L'apostol aveva già una chiara visione dei tempi di pericolo che si sarebbero abbattuti sulla chiesa di Cristo, per questo esortò i credenti a perseverare di fronte alle prove e alle sofferenze. Diletti -- egli scrisse -- non vi stupite della fornace accesa in mezzo a voi per provarvi. (1 Pietro 4:12) CC 358 4 La prova parte dell'educazione prevista dalla scuola di Cristo per purificare i figli di Dio dalle impurità terrene. Dio guida i Suoi figli anche attraverso l'esperienza della prova. Difficoltà e ostacoli sono i metodi di disciplina da lui scelti, le condizioni che hanno stabilito per il successo. Colui chi legge nei cuori degli uomini conosce le loro debolezze più di quanto lo conoscano loro stessi. Egli vede che alcuni hanno delle qualità che, se correttamente dirette, possono essere usate per l'avanzamento della Sua opera. Nella Sua provvidenza, Dio permette che queste persone affrontino situazioni diverse, affinché possano scoprire i difetti di cui non sono a conoscenza. Egli dà loro l'opportunità di correggere questi difetti e diventare idonei per il servizio. Spesso permette che i fuochi dell'afflizione ardano perché possano essere purificati. CC 358 5 Dio cura ncessantemente la Sua eredità terrena. Non permette che alcuna afflizione colpisca i Suoi figli se non quella che è essenziale per il loro bene presente ed eterno. Egli purificherà la Sua chiesa, così come purificò il tempio durante il Suo ministero terreno. Tutte quelle prove e quelle difficoltà che sopraggiungono sul Suo popolo, hanno l'unico scopo di infondere nei credenti una più profonda pietà e una più grande forza per portare avanti l'opera del Signore. CC 358 6 C'era stao un tempo in cui Pietro non era disposto ad accettare l'idea che Gesù dovesse morire sulla croce. Quando il Salvatore fece conoscere ai suoi discepoli le sofferenze e la morte che avrebbe colpito la Sua persona, Pietro esclamò: Tolga ciò Iddio, Signore, questo non ti arriverà mai. (Matteo 16:22 La protesta di Pietro era stata generata dall'autocommiserazione; tale sentimento lo tratteneva dal partecipare alle sofferenze di Cristo. Questa fu una dura lezione per il discepolo, una lezione che imparò lentamente... Ora che il suo corpo una volta vigoroso, era curvo sotto il peso degli anni e delle fatiche, egli poté scrivere: Carissimi, non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi...ma, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi, perché anche nella manifestazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare.. CC 358 7 The Acts f the Apostles, pp. 524, 525 ------------------------I difetti del carattere di Giovanni, 15 dicembre CC 359 1 Questo è l messaggio che abbiamo udito da lui, e che vi annunziamo: Dio è luce e in lui non vi è tenebra alcuna.. CC 359 2 1 Giovann 1:5 CC 359 3 Giovanni,nel suo lavoro incontrava molti ostacoli a causa del nemico. Satana istigava gli uomini malvagi allo scopo di perturbare la vita laboriosa di quest'uomo di Dio. Tuttavia, i santi angeli lo proteggevano dai suoi assalti...La chiesa, trovandosi nel grave pericolo aveva bisogno della testimonianza del apostolo. Con false dichiarazioni dei suoi emissari, Satana aveva cercato di creare l'opposizione, contro Giovanni e contro la dottrina di Cristo. I dissensi provocati da queste zizzanie, mettevano la chiesa in grande pericolo. Giovanni, vedendo questi errori, non reagisce contro gli avversari della Verità. Nelle sue lettere Giovani sottolinea che nessuna eresia ha mai potuto portare ben che minimo incoraggiamento. CC 359 4 Nei giorn nostri, accadono cose simili a quelli che minacciano la prosperità della chiesa, e gli insegnamenti dell'apostolo su questi punti devono essere ascoltati con attenzione. Abbiate la carità, è il grido d'esortazione per tutto il mondo, in particolare da chi professa la propria santificazione. Ma la carità è troppo pura perché possa nascondere un peccato inconfessato. Insegnamenti di Giovanni sono importanti per chi è tentato a vivere in mezzo ai pericoli degli ultimi giorni. Egli è stato intimamente unito a Cristo, aveva ascoltato i Suoi insegnamenti e assisteva ai Suoi miracoli. Egli portò una testimonianza convincente, rendendo così le falsità del nemico molto chiare. CC 359 5 Giovanni ioiva delle benedizioni della vera santificazione, tuttavia non pretende di essere senza peccato; anzi, cerca di perfezionare il proprio carattere camminando nella luce di Dio. In più, egli testimonia che l'uomo che professa di conoscere Dio, e viola la Sua legge, smentisce la sua professione. Chi dice: «Io l'ho conosciuto", e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui. (1 Giovanni 2:4). CC 359 6 In questaepoca di liberalismo, tali parole sarebbero state bollate come bigottismo. Ma l'apostolo insegna che, per essere coerenti con la vera carità, dobbiamo manifestare cortesia cristiana, e che siamo autorizzati a chiamare il peccato e i peccatori con i loro nomi. Mentre amiamo le anime per le quali Cristo è morto e lavoriamo per la loro salvezza, non dobbiamo fare alcun compromesso con il peccato. Non dobbiamo unirci ai ribelli e chiamare questo, carità. Dio chiede al Suo popolo in tutto il mondo, a rimanere saldi nella fede come ha fatto Giovanni a suo tempo, evitando gli stessi suoi errori che distruggono l'anima. CC 359 7 The Sanctfied Life, pp. 64,65 ------------------------Cristo ci eleva attraverso le prove, 16 dicembre CC 360 1 Beato l'umo che Dio castiga... poiché egli fa la piaga, ma poi la fascia, ferisce, ma le sue mani guariscono. In sei sventure egli ti libererà, sì, in sette il male non ti toccherà. CC 360 2 Giobbe 5:6,17 CC 360 3 Molti, cofrontandosi con le sofferenze, reagiscono come Giacobbe. Pensano di essere caduti nelle mani del nemico. Nell'oscurità lontano con tutte le loro forze senza però trovare nessuna via d'uscita. Solo all'alba, Giacobbe riconobbe il tocco divino e si rese conto di aver lottato con l'Angelo del patto. Allora, piangendo di gioia, l'abbracciò per ricevere la benedizione desiderata. CC 360 4 Dio non vole che il nostro animo sia angosciato da una sofferenza segreta che ci spezza il cuore; desidera che ci rivolgiamo a Lui nella consapevolezza del Suo amore. Molti hanno gli occhi così velati dalle lacrime che non scorgono il Salvatore che è accanto a loro. Egli sarebbe felice di prenderci per mano, se solo ci rivolgessimo a lui e ci lasciassimo guidare nella semplicità della fede; è sensibile alle nostre angosce, alle nostre sofferenze e alle nostre preoccupazioni; ci ama di un amore eterno e ci circonda di attenzioni. CC 360 5 Se restermo uniti a Lui, meditando sulla sua grande bontà, egli ci aiuterà a elevare il nostro animo al di sopra delle tristezze e dei dubbi quotidiani per assicurarci la vera pace. Riflettano a questa prospettiva tutti quelli che sono vittime del dolore e della sofferenza, rallegrandosi nella speranza perché chi è diventato figlio di Dio, vince il mondo. È la nostra fede che ci dà la vittoria sul mondo. (1 Giovanni 5:4) CC 360 6 Sono beat coloro che con il Salvatore piangono sulle miserie umane e soffrono per i peccati del mondo. Questo tipo di afflizione non si concilia con l'orgoglio. Gesù è stato un uomo di dolore e non c'è espressione adeguata per descrivere la sua angoscia. Il Suo spirito è stato torturato e trafitto a causa dei nostri errori. Animato dal grande desiderio di alleviare le sofferenze e le miserie dell'umanità, provò un profondo dolore quando si rese conto che gli uomini rifiutavano di rivolgersi a Lui che invece potevano donare loro la vita. CC 360 7 Tutti i dscepoli di Cristo condivideranno questi sentimenti. Nella misura in cui riusciamo a comprendere il Suo amore, condivideremmo la Sua preoccupazione per la salvezza dei perduti. In questo senso non parteciperemo solo alle sue sofferenze ma anche alla sua gloria. Legati a Lui, nell'adempimento della Sua opera, proveranno la Sua gioia. CC 360 8 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 11-13 ------------------------Amore per Gesù rende la sofferenza dolce, 17 dicembre CC 361 1 Infatti, a nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria. CC 361 2 2 Corinzi4:17 CC 361 3 Gesù non ffre ai Suoi discepoli la speranza di raggiungere la gloria e le ricchezze terrene, o vivere una vita senza difficoltà, ma assicura loro il privilegio di camminare insieme al Maestro sulla via della rinuncia, biasimati da coloro che non li apprezzano. Egli, che era venuto per salvare un mondo perduto, fu contrastato dalle forze degli avversari di Dio e degli uomini. Angeli e uomini malvagi si alleavano senza pietà contro il Principe della pace. CC 361 4 La stessaesperienza sarà vissuta da tutti quelli che vivono in sintonia con Cristo. Fra la giustizia e il peccato, l'amore e l'odio, la verità e la menzogna, si scatena un terribile conflitto. Quando qualcuno presenta l'amore di Cristo e, la bellezza della santità, liberando coloro che sono schiavi di Satana, il principe delle tenebre cerca di contrastarlo. Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Cristo devono aspettarsi persecuzioni e umiliazioni. Il tipo di persecuzione varia nel tempo, ma lo spirito che la scatena è sempre lo stesso: quello che fin dal tempo di Abele ha sempre cercato di distruggere i giusti del Signore. Coloro che vogliono vivere in armonia con Dio si rendono conto che ostilità che ha portato alla croce non è cessata. Potenze e spiriti malvagi si alleano contro di tutti quelli che desiderano ubbidire alle leggi divine. Il Signore non ha promesso ai suoi discepoli di esimerli dalle difficoltà, ha previsto qualcosa di meglio: La Sua forza duri tutta la sua vita. (Deuteronomio 33:25) CC 361 5 Se saretechiamati ad affrontare una fornace ardente, Gesù sarà accanto a voi come lo è stato con i tre ebrei fedeli alla corte di Babilonia. Coloro che amano il loro Redentore si rallegreranno di ogni occasione in cui poter condividere con Lui umiliazioni e rimproveri. L'amore che provano per il Signore renderà più sopportabili le difficoltà che dovranno affrontare nel suo nome. Attraverso le prove e le persecuzioni si rivela nei credenti la gloria -- cioè il carattere di Dio. La chiesa di Dio odiata e perseguitata dalla società che la circonda è stata educata alla scuola di Cristo. Essi camminano per gli stretti sentieri della vita e sono purificati nella fornace dell'afflizione... Condividendo le sofferenze di Cristo sono destinati a partecipare anche alla Sua gloria. In visione il profeta vide il trionfo del popolo di Dio. E vidi come un mare di vetro, misto a fuoco e, in piedi sul mare di vetro, quelli che avevano ottenuto vittoria sulla bestia, sulla sua immagine, sul suo marchio e sul numero del suo nome. Essi avevano le cetre di Dio, e cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell'Agnello, dicendo: «Grandi e meravigliose sono le tue opere, o Signore, Dio onnipotente; giuste e veraci sono le tue vie, o Re delle nazioni.. CC 361 6 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 29-31 ------------------------Conoscere Dio mediante le prove e afflizione, 18 dicembre CC 362 1 Fratelli,prendete come modello di sofferenza e di pazienza i profeti, che hanno parlato nel nome del Signore. CC 362 2 Giacomo 510 CC 362 3 Nessuno èstato calunniato così crudelmente come il Figlio dell'uomo. È stato deriso e disprezzato per la sua fedeltà ai sacri principi della legge di Dio. Essi lo odiavano senza motivo. Ma Egli affrontò serenamente i suoi nemici affermando che quel disprezzo faceva parte dell'eredità del credente e consigliò i suoi discepoli su come affrontare gli attacchi del diavolo, incoraggiandoli a non cedere davanti alle persecuzioni. CC 362 4 Se la calnnia può nuocere alla reputazione non può influire sul carattere che è nelle mani di Dio. Non c'è nessuna Potenza, umana o diabolica, che possa influire su di noi se non consentiamo a peccare. L'uomo che si affida a Dio godrà, anche nelle circostanze più difficili e scoraggianti, dello stesso equilibrio dei momenti sereni in cui sembrava beneficiare della guida e delle benedizioni divine. Le sue parole, le sue motivazioni e i suoi gesti possono essere fraintesi, ma non se ne preoccupa perché ha realtà più importanti cui interessarsi. Egli è paziente come Mosè come se vedesse il Dio invisibile, (Ebrei 11:27) rivolgendo la sua attenzione non su quello che vediamo ma su ciò che non vediamo; infatti, quel che vediamo dura soltanto per breve tempo, mentre ciò che non vediamo dura per sempre. (2 Corinzi 4:18) CC 362 5 In ogni eoca i messaggeri scelti da Dio sono stati disprezzati e perseguitati ma, grazie alle loro sofferenze si è diffusa la conoscenza di Dio. Ogni discepolo di Cristo dovrebbe seguire lo stesso esempio, compiere la stessa opera, nella convinzione che i loro nemici non possono fare nulla contro la verità, e tutto si trasforma a suo favore. Dio desidera che il messaggio della Verità si diffonda e sia oggetto di approfondimenti e discussioni, nonostante alcuni lo disprezzino. La sensibilità degli uomini deve essere risvegliato e ogni contrasto, attacco o sforzo per limitare la libertà di coscienza è utilizzato da Dio per destare gli uomini assopiti. CC 362 6 Quante vote esperienze simili sono state vissute dai messaggeri di Dio? Quando Stefano, uomo nobile ed eloquente, fu lapidato su ordine del sinedrio, la sua morte non rappresentò una sconfitta per l'opera del Vangelo. La luce divina che illuminava il suo volto, la compassione manifestata nella sua ultima preghiera convinse Saulo, fariseo fanatico e membro del sinedrio. Da persecutore diventò uno strumento di cui Dio si servì per far conoscere il nome di Gesù Cristo ai Gentili, ai re e ai figli d'Israele. CC 362 7 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 32-34 ------------------------Dividi con Gesù il tuo peso, 19 dicembre CC 363 1 Vegliate unque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo. CC 363 2 Luca 21:3 CC 363 3 Nel linguggio solenne della Scrittura è rilevato un dovere nella vita quotidiana di tutti i giorni sia per i giovani sia per gli anziani. È il dovere di vigilanza, da cui dipende il nostro destino sia per tempo presente sia per l'eternità. CC 363 4 Quanti curi, oggi, soffrono a causa del giogo che portano da soli! Essi pensano: Oh, se ci fosse qualcuno che mi potesse aiutare a portarlo! Ebbene, quel qualcuno c'è, ed è pronto a portare con voi i vostri fardelli, ed è Gesù. Poiché Egli per primo ha portato un grande peso, oggi ci dice: Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed io vi darò riposo. (Matteo 11:25-30) CC 363 5 Ecco la pomessa de Maestro ma, a una condizione: Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. (Matteo 11:29) Perché il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero. (Matteo 11:30) CC 363 6 L'onere psante che provoca una tale stanchezza e perplessità, non è altro che il proprio fardello; il desiderio di alleggerirlo è di tutto il mondo. E se i vostri desideri sono uguali a quelli di tutto il mondo, allora appesantite ancor più la vostra coscienza. Se non vi distinguete dal mondo, e che i vostri desideri si mescolano con il mondo, allora non vi è alcuna differenza tra voi e il mondo, e allora le vostre preoccupazioni vi faranno soccombere completamente. Oh, ci sono tanti interessi egoistici che ci legano a questo mondo! Tuttavia, dobbiamo continuare a rompere le corde mondane e legarci a quelle del nostro Signore. CC 363 7 Il mondo tra noi e Dio. Che diritto abbiamo di sovraccaricarci con le preoccupazioni di questa vita? Che diritto abbiamo di trascurare gli affari della chiesa e gli interessi dei nostri simili? Perché ci incarichiamo dei doveri che Cristo stesso non ha posto su di noi? CC 363 8 Vegliate unque e pregate. C'è un grande bisogno di vigilanza, non solo per amor proprio, ma per il bene degli altri. La nostra influenza sugli altri è di vasta portata... Dobbiamo quindi parlare e camminare nello Spirito di Dio, affinché possiamo godere delle benedizioni divine. CC 363 9 Signs of he Times, Jan. 7, 1886. ------------------------I cristiani devono rappresentare Cristo in ogni atto, 20 dicembre CC 364 1 Ma quantoa voi, fratelli, non vi stancate nel fare il bene. CC 364 2 2 Tessaloicesi 3:13 CC 364 3 Che cosa i può dire a tutti quelli che professano di essere seguaci di Cristo, riguardo all'importanza delle responsabilità solenni che poggiano su di loro? Non vi è nessuno che possa toccare la loro coscienza? Il nostro divino Maestro ha sacrificato la sua vita per il mondo caduto. Nessuno di voi è pronto a fare un sacrificio per le anime per cui Cristo è morto? CC 364 4 In ogni ato della vita, i cristiani devono rappresentare Cristo e di servirlo. Che nessuno faccia della religione qualcosa di ripugnante, qualcosa che suscita il pianto e provoca la sofferenza. CC 364 5 Non profesate la vostra fede con le menzogne, con impazienza, con irritabilità. Lasciate che la grazia di Spirito si manifesti in voi mediante la bontà, mansuetudine, pazienza, serenità e amore. Che la testimonianza dell'amore di Cristo sia per voi un motivo costante; che la religione non sia un abito mostrato in base alle circostanze, ma che diventi un principio invariabile. Possa l'orgoglio, l'incredulità e l'egoismo essere estirpato dai cuori di tutti quelli che si professano cristiani. CC 364 6 Solo alloa l'amore di Gesù sarà visto e sentito. Esso non può essere nascosto, perché è un potere meraviglioso… perché rende i timidi -- coraggiosi, l'ignorante -- saggio. Il balbuziente diventa eloquente; scuote l'intelletto dormiente alla nuova vita vigorosa. Lo scoraggiato ritrova la speranza e la gioia. L'amore di Cristo restituisce la volontà di accettare la responsabilità per amor Suo, e ripristina le forze. L'amore di Cristo non provoca sgomento o tribolazioni, ne svia dal fare i rimproveri. CC 364 7 La pace i Cristo è il più grande tesoro di questa terra. Cerchiamo quindi il Signore con tutto il cuore, impariamo da Lui di essere umili per trovare riposo dell'anima. Facciamo in modo, affinché le nostre energie assopite, diventino attive e ferventi. L'esempio del nostro portamento, nonché le nostre parole come cristiani, devono essere tali da risvegliare il desiderio nel peccatore di venire alla fonte della vita. CC 364 8 Apriamo inostri cuori per ricevere i fasci luminosi del Sole di giustizia. Cerchiamo di lavorare con gioia nel servizio del nostro Maestro. Lodiamo il Signore non solo con le parole, ma con una vita ben ordinata, con nobili sforzi in tutto ciò che facciamo. Diamo la precedenza alla nostra vocazione, ricordando, che se non ci stancheremo di fare del bene, diventeremo dei vincitori. CC 364 9 Signs of he Times, June 24 ------------------------La Scrittura tutela contro l'inganno, 21 dicembre CC 365 1 Attenetev alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c'è luce. CC 365 2 Isaia 8:2 CC 365 3 La Paroladi Dio è stata data ai credenti come tutela contro l'influsso dei falsi maestri e il potere ingannatore degli spiriti delle tenebre. Satana ricorre a ogni mezzo per impedire agli uomini di conoscere la Bibbia, le cui chiare affermazioni smascherano i suoi inganni... Egli imiterà la Verità così bene, che sarà quasi impossibile riconoscere il vero dal falso senza l'aiuto delle Scritture. Infatti, è alla luce della loro testimonianza che bisogna provare ed esaminare la natura di ogni affermazione e di ogni miracolo. CC 365 4 Coloro ch s'impegnano a osservare tutti i comandamenti di Dio, incontreranno opposizione e derisione. Essi potranno resistere solo confidando in Dio. Per superare la prova che li attende, essi devono comprendere la volontà di Dio rivelata nella Sua Parola. Essi potranno onorare il Signore solo tramite una corretta comprensione del suo carattere, del suo governo e dei suoi piani e agendo di conseguenza. Solo coloro che hanno fortificato la loro mente con lo studio della verità biblica, potranno superare l'ultimo grande conflitto. CC 365 5 chi ha pala degli ultimi tempi in questi termini: Verrà il tempo che non sopporteranno la santa dottrina...(2 Timoteo 4:3) Questo tempo è giunto. La gente non ama la Verità biblica, perché entra in conflitto con l'amore per il mondo. Satana, allora, presenta quelle seduzioni che li attraggono. CC 365 6 Dio, però avrà sulla terra un popolo che farà della Bibbia l'unica norma di ogni dottrina e la base di ogni riforma. Né l'opinione dei dotti né le seduzioni della scienza né il credo o le decisioni dei concili ecclesiastici, tanto discordi quanto numerosi, devono essere presi in considerazione in relazione a questioni di fede. Prima di accettare una qualsiasi dottrina o comandamento à necessario assicurarsi che sia sostenuto chiaramente da Così dice il Signore. CC 365 7 Satana è ostantemente all'opera per richiamare l'attenzione sull'uomo piuttosto che su Dio. Egli orienta gli uomini a scegliere, come guide, vescovi, pastori e teologi, anziché studiare direttamente la Parla di Dio, per capire da soli quale sia il loro dovere. Poi, soggiogandolo le menti di questi capi, egli riesce a influenzare le folle a seguire la sua volontà. Quando Cristo pronunciava parole di vita, il popolo le ascoltava con gioia. Molti, perfino fra i sacerdoti e i capi, credevano in Lui. CC 365 8 The GreatControversy, pp. 593-595 ------------------------Dio opera con potenza in favore degli eletti, 22 dicembre CC 366 1 Quando paserai attraverso le acque io sarò con te, o attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai in mezzo al fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà. CC 366 2 Isaia 43: CC 366 3 I tre gioani ebrei fecero conoscere in tutto l'impero babilonese, la fede in colui che adoravano. Essi avevano fiducia in Dio. Dovendo affrontare un momento così difficile essi si ricordarono di questa meravigliosa promessa: Se passerai attraverso il fuoco, to non brucerai, le fiamme non ti consumeranno. (Isaia 43:2) La fede di questi giovani fu sottolineata agli aocchi di tutti in modo meraviglioso. I rappresentanti di diversi paesi invitati da Nabucodonosor alla cerimonia d'inaugurazione della statua pubblicarono ovunque la notizia di questa magnifica liberazione. Dio fu glorificato in tutta la terra della fedeltà dei suoi figli. CC 366 4 Quanto soo importanti le lezioni che si possono trarre dall'esperienza dei tre giovani ebrei nella pianura di Dura. Ai nostri giorni molti servitori di Dio, pur essendo innocenti, dovranno subire umiliazioni e maltrattamenti da parte di coloro che, ispirati da Satana, sono pieni d'invidia o animati da Fanatismo religioso. La loro collera si manifesterà in modo particolare nei confronti degli osservatori del quarto comandamento e alla fine sarà emanato un decreto che li denuncerà passibili di morte. CC 366 5 Il period di distretta che si va profilando davanti al popolo di Dio richiederà una fede incollabile. I suoi figli dovranno dimostrare che adorano soltanto il Signore e che nessuna considerazione, neppure quella della stessa vita, può indurli alla minima concessione nei confronti di un falso culto. Per un uomo leale, gli ordini dati dai peccatori, la cui visione è limitata, non avranno nessun valore rispetto alla Parola di Dio. È necessario rimanere fedeli alla verità anche a costo della prigione, dell'esilio e della stessa morte. CC 366 6 Come ai gorni di Sadrach, Mesach e Abdenego, alla fine dei tempi il Signore agirà con potenza in favore di coloro che si schiereranno saldamente dalla parte della giustizia. Colui che camminò con i tre giovani nella fornace ardente sarà con i suoi fedeli ovunque essi siano. La sua presenza sarà per loro una fonte di conforto e di sostegno. Nella più terribile delle persecuzioni che si ricordino nella storia, i suoi eletti rimarranno incrollabili. Satana, con tutti i suoi eserciti, non potrà distruggere neppure il più debole dei santi di Dio. Alcuni angeli potenti li proteggeranno e l'Eterno si manifesterà a loro come il Dio degli dei in grado di salvare tutti quelli che hanno fiducia in lui. CC 366 7 Prophets nd Kings, pp.512,513 ------------------------La lotta con aiuto di Dio per ottenere la vittoria, 23 dicembre CC 367 1 Anche se el suo mezzo ci fossero Noè, Daniele e Giobbe, com'è vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, essi non salverebbero né figli né figlie; per la loro giustizia salverebbero unicamente se stessi. CC 367 2 Isaia 43: CC 367 3 Satana sugerisce a molti l'idea che Dio non prenderà in considerazione le loro infedeltà nelle cose secondarie della vita, ma il Signore nel Suo modo di agire con Giacobbe dimostra che in nessun modo può approvare o tollerare il male. Chiunque cerca di scusare o di nascondere i propri errori e consente che essi rimangono scritti nei libri del cielo, non confessati e quindi non perdonati, sarà vinto da Satana. Più chiara sarà la sua professione di fede, più onorevole la posizione che occupa, più grave risulterà il suo comportamento agli occhi di Dio e più sicuro il trionfo del grande avversario. Coloro che rimandano la loro preparazione in vista del giorno del Signore, non potranno attuarla né durante il tempo di distretta, né dopo. Il loro caso è disperato. CC 367 4 La storiadi Giacobbe rappresenta anche una garanzia del fatto che Dio non respingerà coloro che sono stati tentati, sedotti e trascinati nel peccato e poi sono ritornati a lui sinceramente pentiti. Mentre Satana cerca di distruggere questa categoria di persone, Dio invia i suoi angeli a consolarla e a proteggerla nell'ora del pericolo. Gli attacchi di Satana sono violenti e decisi; i suoi inganni sono terribili ma il Signore protegge il Suo popolo ed è attento al suo grido. Nonostante i figli di Dio soffrono molto le fiamme del crogiolo sembrino sul punto di consumarli, il grande Affinatore li tirerà fuori come l'oro purificato nel fuoco. L'amore di Dio per le sue creature, nel momento più difficile della loro prova, è forte e tenero come nei giorni della loro prosperità. Ma è necessario che essi siano posti nel crogiolo, affinché ogni scoria di mondanità sia consumata ed essi riflettano perfettamente l'immagine di Dio... Un periodo di grazia è accordato a tutti perché possano prepararsi per quel tempo. Giacobbe vinse perché fi preservato e deciso. Tutti quelli che accetteranno come lui le promesse di Dio e saranno ferventi e perseveranti, riporteranno lo stesso successo. Chi non è disposto a rinunciare a se stesso, a pregare a lungo con fervore fino alla disperazione, per ricevere la sua benedizione, non potrà ottenerla. Lottare con Dio, sono pochi che sanno cosa significhi. ...Quando una disperazione, che non si può descrivere a parole, si abbatte su chi prega, pochi sono coloro che si affidano alle promesse di Dio con fede incrollabile. Se... i messaggeri che annunciano al mondo l'ultimo solenne avvertimento pregassero per ricevere la benedizione divina, non in modo freddo, formalistico e pigro, ma con fervore e fede, come fece Giacobbe, potrebbero ripetere spesso: ho veduto Iddio a faccia a faccia, come fece Giacobbe, e la mia vita è stata risparmiata. (Genesi 32:30) Allora agli occhi del Signore sarebbero come dei principi, capaci di vincere la loro lotta con Dio e con gli uomini. CC 367 5 The GreatControversy, pp. 620-622 ------------------------Popolo di Dio è protetto, 24 dicembre CC 368 1 L'Eterno colui che ti protegge, l'Eterno è la tua ombra, egli è alla tua destra. Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di notte. L'Eterno ti custodirà da ogni male; egli custodirà la tua vita. CC 368 2 Salmo 1215-7 CC 368 3 Quando Crsto non intercederà più nel santuario, si manifesterà la collera divina che incombe su chi adora la bestia, la sua immagine e ne prendono il marchio. (Apocalisse 14:9,10) Le piaghe che colpirono l'Egitto, quando Dio stava per liberare Israele, erano della stessa natura di quelle ancora più terribili e diffuse che si abbatteranno sul mondo poco prima della liberazione finale del popolo di Dio. CC 368 4 Queste pighe non saranno universali, altrimenti tutti gli abitanti della terra morirebbero. Esse saranno, però, i più terribili flagelli che esseri mortali abbiano mai conosciuto. Tutti i castighi che si erano abbattuti sugli uomini prima della chiusura del tempo di grazia erano mitigati dalla misericordia. Il sangue di Gesù, presentato in loro favore, ha sempre preservato il peccatore dalla piena retribuzione della sua colpa: ma nel castigo finale, l'ira divina non sarà attenuata dalla pietà. CC 368 5 Il popolodi Dio sperimenterà la sofferenza ma anche se perseguitato o in difficoltà, anche se esposto a preoccupazioni e provazioni per mancanza di cibo, non sarà lasciato morire. Quel Dio che si occupò di Elia non trascurerà nessuno dei Suoi figli. Colui che conta i capelli del loro capo avrà cura di loro e durante la carestia essi saranno saziati. Mentre gli empi saranno vittime della fame e delle epidemie, gli angeli proteggeranno i giusti e provvederanno alle loro necessità. CC 368 6 Colui checammina giustamente e parla rettamente, colui che disprezza i guadagni distorti, che scuote le mani per non accettare regali, che si tura gli orecchi per non udire parlare di sangue e chiude gli occhi per non vedere il male, costui dimorerà in luoghi elevati, le rocche fortificate saranno il suo rifugio; il suo pane gli sarà dato, la sua acqua gli sarà assicurata. I miseri e poveri cercano acqua, ma non ce n'è; la loro lingua è riarsa per la sete; io, l'terno, li esaudirò; io, il DIO d'Israele, non li abbandonerò. (Isaia 33:15,16; 41:17) Anche se il fico non fiorirà e non ci sarà alcun frutto sulle viti...esulterò nell'Eterno e mi rallegrerò nel DIO della mia salvezza. (Habacuc 3;17,18) Certo egli ti libererà dal laccio dell'uccellatore e dalla peste mortifera. Egli ti coprirà con le sue penne e sotto le sue ali troverai rifugio... basta che tu osservi con gli occhi e vedrai la retribuzione degli empi. Poiché tu hai detto: «O Eterno, tu sei il mio rifugio», e hai fatto dell'Altissimo il tuo riparo, non ti accadrà alcun male, né piaga alcuna si accosterà alla tua tenda. (Salmo 91:3-10) CC 368 7 Great Conroversy, pp. 627-630 CC 368 8 Coloro ch riceveranno il suggello del Dio vivente e saranno protetti in questo periodo, dovranno riflettere perfettamente l'immagine di Dio. CC 368 9 Early Wriings, p. 71 ------------------------"Gloria a Dio nei luoghi altissimi", 25 dicembre CC 369 1 E ad un tatto si unì all'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio, dicendo: «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini, su cui si posa il suo favore". CC 369 2 Luca 2:13 14 CC 369 3 Cari fratlli e sorelle, io vi supplico, beneditevi gli uni gli altri. La nascita di Gesù è stata celebrata da schiere celesti. Gli angeli di Dio mediante una stella hanno condotto gli Uomini Saggi alla ricerca di Gesù. Loro hanno portato i doni e costose offerte come mirra e incenso, come la loro oblazione per il neonato Re, che è stato predetto nella profezia. Hanno seguito i messaggeri con sicurezza e grande gioia. CC 369 4 Gli angel... apparvero agli umili pastori che curavano le loro greggi durante la notte sulle pianure di Betlemme. Allora uno degli angeli apparve loro rivestito con una veste luminosa così che, i pastori sorpresi e spaventati cercavano di guardare a questa straordinaria visione celeste. E l'angelo del Signore li disse: Non temere ... perché ecco, vi annunzio una grande gioia che nella città di Davide vi è nato un Salvatore, che è Cristo Gesù. CC 369 5 Non appen i loro occhi si erano abituati alla presenza gloriosa di un angelo, ed ecco, tutta la pianura è stata illuminata con gloria meravigliosa della moltitudine di angeli che popolavano le pianure di Betlemme. L'angelo calmò i pastori spaventati, prima che loro potessero aprire i loro occhi completamente per contemplare questa straordinaria moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio intonando: «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini, su cui si posa il suo favore».. CC 369 6 Allora i anti del cielo sono stati uditi da orecchie mortali, e poi il coro celeste si ritirò nei cieli. La luce scomparve e le ombre della notte ricadero sulle colline e pianure di Betlemme. Nei cuori dei pastori è rimasta questa meravigliosa immagine mai contemplata, insieme alla promessa e la garanzia dell'avvento del Salvatore. Erano colmi di gioia e letizia mescolata alla fede e amore di Dio. CC 369 7 Review an Herald, Dec. 9, 1884 CC 369 8 Chi ama Do dovrebbe sentire un profondo interesse sia per bambini sia per i giovani. Per mezzo di loro Dio può rivelare la Sua Verità sulla salvezza. Gesù chiama i piccoli che credono il Lui, gli angeli delle Suo gregge. Lui ha un amore speciale e interesse per i bambini... La più preziosa offerta che i bambini possono dare a Gesù è l'innocenza della loro infanzia. CC 369 9 Ibid., 17dicembre 1889 ------------------------I redenti cantano, "degno è l'Agnello", 26 dicembre CC 370 1 Date loroun diadema invece della cenere, l'olio della gioia invece del lutto, il manto della lode invece di uno spirito abbattuto... per la sua gloria. CC 370 2 Isaia 61: CC 370 3 Morirono milioni coperti d'infamia, perché avevano rifiutato con fermezza di cedere alle lusinghe ingannevoli di Satana... Ma ora Dio stesso sta per giudicare... (Salmo 50:6) Essi non sono più deboli, affitti, dispersi e oppressi. D'ora in poi saranno sempre con il Signore. Essi sono davanti al trono, rivestiti di abiti più ricchi di quelli indossati dagli uomini più importanti della terra; portano diademi più preziosi di quelli dei re terreni. I giorni del dolore e del pianto sono finiti per sempre. Il Re della gloria ha asciugato le lacrime da ogni volto e ogni motivo di tristezza è stato eliminato. Agitando rami di palma, essi cantano un inno di lode, chiaro, dolce e armonioso. Ogni voce si unisce alla loro e nel cielo si diffondono le potenti note dell'inno: La salvezza appartiene all'Iddio nostro il quale siede sul trono, e all'Agnello. Tutti gli abitanti del cielo fanno eco dicendo: Amen! La benedizione, la gloria, la sapienza, il ringraziamento, l'onore, la potenza e la forza appartengono al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen! (Apocalisse 7:10,12) CC 370 4 In questavita abbiamo soltanto una comprensione parziale del tema meraviglioso della redenzione. La nostra limitata intelligenza può considerare con la più profonda attenzione l'infamia e la gloria, la vita e la morte, la giustizia e la misericordia che s'incontrano alla croce, ma nonostante il massimo impegno delle nostre facoltà mentali, non riusciamo ad afferrare il pieno significato. Essa comprende solo in maniera imperfetta la lunghezza e la larghezza, la profondità e l'altezza dell'amore del Redentore. I salvati non capiranno perfettamente il piano della redenzione neppure quando vedranno come sono stati visti e conosceranno come sono stati conosciuti; ma nell'eternità nuove verità verranno rivelate alla loro mente meravigliata e rapita. CC 370 5 Sebbene idolori, le angosce e le tentazioni di questa terra non esistano più e ne sia stata eliminata la causa, il popolo di Dio avrà sempre un'esatta e intelligente nozione del prezzo della sua salvezza... Quando i redenti contempleranno l'eterna gloria del Padre che risplende sul viso del Salvatore, quando vedranno il Suo trono ce di eternità in eternità non avrà mai fine, allora intoneranno il canto: Degno è l'Agnello che è stato ucciso e che ci ha riscattati col il Suo prezioso sangue.. CC 370 6 Il mister della croce spiega tutti gli altri misteri. Alla luce che scaturisce dal Calvario, il carattere di Dio che ci aveva riempito di timore e di spavento, ci apparirà in tutta la sua bellezza. In Dio, la misericordia, la tenerezza e l'amore paterno si ritrovano uniti alla santità, alla giustizia e alla potenza. Nel contemplare la maestà del Suo trono, alto ed eccelso, si nota l'amore che determina il Suo carattere e si comprende, come mai prima, la porta di quel nome affettuoso "Padre Nostro". CC 370 7 The GreatControversy, pp. 650-652 ------------------------La liberazione del popolo di Dio, 27 dicembre CC 371 1 Perché ne giorno dell'avversità egli mi nasconderà nella sua tenda, mi occulterà nel luogo segreto della sua dimora, mi leverà in alto sopra una roccia. CC 371 2 Salmo 27: CC 371 3 Impazient, i figli di Dio aspettano i segni della venuta del loro Re. Quando a una sentinella è chiesto: Sentinella, a che punto è la notte? Essa risponde: Vien la mattina, e vien anche la notte...(Isaia 21:11,12) La luce inizia già a spuntare oltre le nubi che avvolgono le cime dei monti. Presto si manifesterà la gloria del Sole di giustizia... Il cielo è illuminato dall'alba di ogni giorno eterno e, simili alla melodia di un canto angelico, risuonano alle orecchie le parole: Rimanete fedeli, l'aiuto viene!. CC 371 4 Il Salvatre ci soccorrerà proprio quando ne avremo bisogno. La via che conduce al cielo è sacra grazie alle impronte dei suoi passi. Ogni spina che ferisce i nostri piedi ha ferito i suoi; ogni croce che siamo chiamati a portare, l'ha portata prima di noi. Il Signore permette la lotta per prepararci alla pace. Il tempo di distretta rappresenterà una prova terribile per il popolo di Dio; però sarà anche, per ogni vero credente, un'occasione per guardare in alto e vedersi, per fede, avvolto dall'arcobaleno delle promesse divine... Guardando attraverso i secoli, Dio ha visto la crisi che il Suo popolo dovrà affrontare quando le potenze terrene si coalizzeranno contro di lui. Simili a deportati, i figli di Dio rischieranno di morire a causa della fame e della violenza. Ma colui chi aprì il mar Rosso davanti a Israele, manifesterà la Sua potenza e porrà fine alla loro schiavitù. (Malachia 3:17) CC 371 5 Se il sanue dei fedeli testimoni di Cristo fosse sparso in quel momento, esso non sarebbe, come lo fu il sangue dei martiri, il seme di un raccolto alla gloria di Dio. La loro fedeltà non sarebbe una testimonianza intesa a convincere gli altri della verità, perché il cuore indurito ha respinto gli appelli della misericordia, per cui essi non si fanno più udire. Se i giusti fossero lasciati in balia dei loro nemici, il principe delle tenebre trionferebbe. Dice il salmista: Poiché egli mi nasconderà nella sua tenda nel giorno dell'avversità, mi occulterà nel luogo più segreto del suo padiglione. (Salmo 27:5) CC 371 6 Cristo esorta: CC 371 7 Va', o poolo mio, entra nelle tue camere, chiudi le tue porte dietro a te; nasconditi per un istante, finché sia passata l'indignazione. Poiché ecco, l'Eterno esce dalla sua dimora per punire l'iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il suo sangue versato e non nasconderà più i suoi uccisi. (Isaia 26:20,21) CC 371 8 La liberaione di chi ha pazientemente atteso la sua venuta e ia cuori sono scritti nel libro della vita sarà gloriosa. CC 371 9 The GreatControversy, pp. 632-634 ------------------------Testimonianza trionfante di Paolo, 28 dicembre CC 372 1 Ho combatuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede. Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione. CC 372 2 2 Timoteo4:7,8 CC 372 3 Paolo ved la scala della visione di Giacobbe, in essa vi scorge il legame che unisce la terra al cielo, l'umanità limitata al Dio infinito. La sua fede è fortificata dall'esempio dei patriarchi e dei profeti che hanno confidato nello stesso Dio che lo sostiene e lo consola, e per il quale sta sacrificando la vita. Da questi santi uomini che attraverso i secoli hanno dato testimonianza della loro fede, egli ode delle parole che lo assicurano della fedeltà di Dio. Gli apostoli, suoi compagni, hanno predicato il Vangelo di Cristo, affrontando il bigottismo religioso e le superstizioni pagane, nella persecuzione e nell'avversità, rinunciando alla loro vita per innalzare la luce della croce sulle oscure tenebre dell'infedeltà. Egli ode da loro le parole che attestano la divinità di Gesù, il Salvatore del mondo. Egli ode la testimonianza dei credenti, che sebbene abbandonati, afflitti e tormentati, danno ardita e solenne testimonianza della loro fede, dichiarando: Io so in chi ho creduto. Questi credenti, sacrificando la loro vita per la fede, proclamano al mondo che Colui nel quale essi confidano è capace di salvare anche il più incallito peccatore. CC 372 4 Riscattat dal sacrificio di Cristo, lavato dal peccato nel suo sangue, rivestito della sua giustizia, Paolo ha la certezza che la sua anima è preziosa agli occhi del suo Redentore. La sua vita è nascosta con Cristo in Dio, ed Egli è persuaso che Colui che ha conquistato la morte è capace di custodire tutto quello che è stato affidato alla sua cura. La sua mente afferra le promesse del Salvatore: Io lo risusciterò nell'ultimo giorno. (Giovanni 6:40) I suoi pensieri e le sue speranze sono concentrate sulla seconda venuta del suo Signore. E mentre la spada dell'esecutore si abbatte su di lui e le ombre della morte lo circondano, lo accompagna questo suo ultimo pensiero, un pensiero che rivivrà il giorno del grande risveglio, quando incontrerà il Creatore della vita, che lo farà partecipe della gioia dei beati. CC 372 5 Come uno quillo di tromba la sua voce ha risuonato attraverso i tempi, rinvigorendo con il suo coraggio le migliaia di persone che hanno testimoniato la loro fede in Cristo, e risvegliando in migliaia di cuori afflitti l'eco della sua trionfante gioia: Io sto per essere offerto in libagione, e il tempo della mia dipartita è vicino. Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede. Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione. (2 Timoteo 4:6-8) CC 372 6 The Acts f the Apostles, pp. 512, 513 ------------------------Nostro destino glorioso, 29 dicembre CC 373 1 Le cose ce occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d'uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano. CC 373 2 1 Corinzi2:9 CC 373 3 Tramite i messaggio del Vangelo coloro che Satana ha portato alla degradazione e ridotto in schiavitù possono gustare la libertà dei figli di Dio. Il piano di Dio non prevede soltanto di liberarci dalla sofferenza, che è la conseguenza inevitabile del peccato, ma salvarci dal peccato stesso. Lo spirito corrotto e degradato deve essere trasformato e purificato, perché possa essere rivestito secondo la bontà del Signore, nostro Dio, (Salmo 90:17) a essere simili al Figlio suo. (Romani 8:29). CC 373 4 Per realizare un obiettivo così elevato, è necessario sacrificare tutto ciò che può rappresentare un'occasione d'intoppo. È a causa della nostra volontà che il peccato conserva il suo predominio su di noi, quindi il nostro spirito deve essere affidato a Dio... Questa rinuncia Gesù la paragona al taglio di una mano o alla perdita di un occhio. Spesso pensiamo che compiere un gesto simile ci mutilerà per tutta la vita; ma anche se dovesse essere così, Gesù afferma che è meglio menomare, amputare, sminuire il proprio IO piuttosto che non entrare nel regno di Dio. Quella che apparentemente può sembrarci una sconfitta, ci apre invece l'accesso alla felicità eterna. CC 373 5 Dio è la onte della vita e noi possiamo ottenerla solo se siamo in comunione con Lui. Lontani da Lui possiamo esistere per un attimo ma non possiamo affermare di possedere la vita. Soltanto che ci affidiamo a Dio, Egli ci offre la Sua vita. Gesù afferma che rinunciando a noi stessi potremo vivere una vita che ci permetterà di abbandonare anche i peccati più nascosti. Forse possiamo pensare di riuscire a nasconderli nel profondo del nostro cuore, e quindi agli occhi dei nostri simili, ma come potremo presentarci davanti a Dio? CC 373 6 Il Signor è un fuoco consumante e il peccato non può resistergli! È necessario fare un sacrificio per affidarsi a Dio, ma si tratta di scambiare ciò che è vile con ciò che è nobile, ciò che è carnale con ciò che è spirituale, ciò che è deteriorabile con ciò che è eterno. Dio non vuole annullare la nostra volontà perché esercitandola, possiamo adempiere ciò che egli desidera da noi. Dobbiamo affidargliela affinché Egli ce la restituisca purificata e rigenerata, in questo modo ci legheremo a Lui che ci offrirà la forza del suo amore divino... Giacobbe, quando cadde esausto e zoppicante nelle braccia dell'Angelo del patto, sperimentò questa fede vittoriosa e gli venne attribuito il titolo di principe di Dio. CC 373 7 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 60-62 ------------------------I puri di cuore confessano Cristo, 30 dicembre CC 374 1 Chi ama l purezza di cuore e ha grazia sulle labbra avrà il re per amico. CC 374 2 Proverbi 2:11 CC 374 3 Nella cità di Dio non ci sarà nulla di contaminato. Tutti quelli che vi abiteranno dovranno avere fin da ora un cuore puro. Il vero discepolo di Gesù proverà una vera e propria avversione per i modi, il linguaggio e i pensieri volgari... Le parole di Gesù Beati quelli che sono puri di cuore, hanno un significato ancora più profondo. Non solo purezza, contrario di sensualità e volontà, ma sincerità nei pensieri più profondi dell'animo, cioè umiltà, disinteresse e semplicità. CC 374 4 Quando Egi verrà, essi cercheranno per nascondersi per non vedere il volto di chi è morto per salvarli; ma chi è stato purificato dalla presenza dello Spirito Santo sono cambiati. Essi conoscono Dio. Come Mosè si nascose in una fenditura della roccia davanti alla gloria del Signore, così dobbiamo nasconderci in Cristo per contemplare l'amore del Padre. Chi ama la purezza di cuore e ha grazia sulle labbra, avrà il re per amico.. CC 374 5 Tramite l fede possiamo contemplare Dio già ora. Nella nostra esperienza quotidiana riconosciamo la bontà e la misericordia nelle manifestazioni della sua provvidenza. CC 374 6 I puri dicuore individuano il Creatore in una nuova e profonda relazione. È anche il loro Redentore e, nella misura in cui riconoscono la purezza e l'amabilità del suo carattere, essi desiderano riflettere la sua immagine. Essi lo vedono come un padre che vorrebbe abbracciare un figlio pentito e il loro cuore si riempie di una gioia inesprimibile. CC 374 7 I puri dicuore, nel corso della loro esistenza, vivono come se fossero alla presenza di Dio. In seguito, quando avranno acquisito l'immortalità, lo vedranno a faccia a faccia, come Adamo quando camminava e parlava con Dio nel giardino dell'Eden. CC 374 8 Ora, infati, vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscerò proprio come sono stato conosciuto. (1 Corinzi 13:12) CC 374 9 Thoughts rom the Mount of Blessing, pp. 24-27 ------------------------Cristiani riflettono la luce del cielo, 31 dicembre CC 375 1 Voi sietela luce del mondo; una città posta sopra un monte non può essere nascosta. Similmente, non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia luce a tutti quelli che sono in casa. CC 375 2 Matteo 5:4,15 CC 375 3 Voi sietela luce del mondo, ha detto Cristo ai suoi discepoli. Come il sole continua brillare nei cieli, dissipa le ombre della notte, e riempie il mondo con la luminosità, così bisogna che i seguaci di Gesù risplendano la loro luce per dissipare il buio morale di un mondo che giace nel peccato. Ma la loro luce non viene da essi stessi, perché essa è la luce del cielo, la quale deve essere riflessa al mondo. CC 375 4 Una cittàposta sopra un monte non può essere nascosta. I nostri pensieri e le finalità sono le sorgenti segrete di azione, e quindi determinano il carattere. Lo scopo che si forma nel cuore non ha bisogno di essere espresso in parole e opere, al fine di renderlo peccato e portare l'anima in giudizio. Ogni pensiero, sentimento e l'inclinazione, anche se non è vista dagli uomini, è vista dall'occhio di Dio. Solo quando il male che ha molte radici nel cuore, e che raggiunge il suo compimento nelle parole o azioni illecite, non può essere giudicato dall'uomo nel carattere del prossimo. Il cristiano è rappresentante di Cristo. Egli deve mostrare al mondo la forza trasformtrice della grazia divina. Egli è un'epistola vivente della Verità di Dio, conosciuta e letta da tutti gli uomini. La legge data da Cristo stabilisce chi sono i Suoi veri seguaci che possono dire: Dai loro frutti li riconoscerete CC 375 5 La vita pa e santa è la testimonianza quotidiana contro il peccato e dei peccatori. Un cristiano deve presentare Cristo e non se stesso. Cristo è il potente rimedio contro il peccato. Il nostro Redentore compassionevole ha previsto per noi un aiuto di cui abbiamo tanto bisogno. Al penitente sincero è imputata la Sua giustizia; essa accende nel cuore l'amore divino come unico cui si può ispirare. Se professiamo di essere i suoi testimoni sulla terra e i Suoi ambasciatori della corte celeste, siamo in grado di glorificarlo e di portare la Sua luce al mondo. CC 375 6 Tutti queli che desiderano ottenere la vita eterna devono manifestare lo zelo e la volontà nell'opera di Dio. Non devono fuggire le prove, disagi, o rimproveri, ma studiare diligentemente la Parola e seguire la Sua luce. Loro non devono interrogarsi: chi saranno i loro amici, semmai dovessero prendere la decisione di allearsi col popolo di Dio? Se essi impareranno di mettere in pratica i propri doveri lo faranno con cuore e senza paura. Cristo ci esorta di non vergognarsi di tali suoi seguaci, che Lui stesso chiama 'fratelli'. Il Dio della Verità sarà dalla loro parte e non li abbandonerà mai. Tutte apparenti perdite per amore di Cristo, saranno contate come vittoria finale. CC 375 7 Signs of he Times, March 25, 1886