Messaggi scelti, vol. 1

Capitolo 5

Una spiegazione sulle prime dichiarazioni

[AUDIO]

Una risposta ad una obiezione

Recentemente la mia attenzione fu richiamata su un opuscolo di 16 pagine pubblicato da C., (Marion, Iowa), intitolato "La comparazione tra i primi scritti della sig.ra White con le pubblicazioni posteriori".

Lo scrittore di quest'opuscolo parla delle mie visioni pubblicate inizialmente, ma che sono state omesse nella recente pubblicazione intitolata Early Writings of Mrs. E.G.White. Questa persona suppone che i passaggi in questione siano stati soppressi perché insegnano dottrine che nell'insieme ora sono ripudiati. Inoltre, mi si accusa d'ingannare deliberatamente la presentazione di Early Writings come una riedizione completa delle mie prime visioni, con qualche cambiamento di alcune parole dell'opera originale. Prima di aver notato il passaggio che lui diceva di essere stato omesso, è giusto presentare alcuni fatti.

Quando le mie prime visioni sono state pubblicate in un opuscolo, (*)questa edizione era di poche copie e quindi fu venduta subito. Dopo questi opuscoli seguì un grosso libro The Christian Esperienze and Views of Mrs. White, (Esperienze Cristiane e Visioni della sig.ra White) stampato nel 1851. Questo libro contiene molto materiale supplementare.

Nella storia editoriale della Chiesa Avventista i nostri spostamenti furono continui. Ho lavorato tra il Maine e Texas, tra Michigan e California, ho attraversato le pianure almeno sette volte. Ho perso le tracce delle mie prime opere pubblicate.

Quando si è deciso di pubblicare i primi scritti ad Oakland lo scorso autunno, siamo stati obbligati a chiedere in Michigan una copia in prestito del libro in questione. Facendo così credevamo di aver ottenuto un'esatta copia della prima pubblicazione. A questo punto lo abbiamo ristampato con poche modifiche dall'originale, come fu menzionato nei Primi Scritti.

A questo punto desidero domandare alle persone che sono in possesso di qualsiasi copia o di tutte le copie delle mie prime visioni pubblicate prima dell'anno 1851 se potessero inviarmele senza indugio e prometto di restituirvele immediatamente dopo la ristampa della nuova edizione.

Lungi da me il desiderio di trattenere tutto ciò che io abbia mai pubblicato. La mia soddisfazione più grande sarà di poter dare al pubblico ogni riga dei miei scritti che siano mai state stampate.

Le testimonianze pervertite da Eli Curtis

Vi è un altro fatto che deve essere presentato.

Io non sono responsabile per tutto ciò che è stato stampato e che riguarda i miei scritti. Durante il periodo in cui i miei primi scritti sono stati pubblicati, nello stesso tempo sono apparsi vari articoli che si pretendeva fossero scritti da me in relazione a ciò che il Signore mi aveva mostrato, ma approvando dottrine nelle quali io non credo. Questi opuscoli sono stati pubblicati in una rivista a cura di un certo signor Curtis. Del nome della rivista in questione non sono certa.

Nel trascorrere degli anni tra preoccupazioni e lavoro, alcuni fatti più o meno importanti sono stati dimenticati, ma le questioni principali sono ancora nella mia mente.

Quest'uomo ha preso gli articoli che io avevo scritto, li ha distorti e trasformati completamente, inserendo alcune delle mie frasi presi qua e là senza alcuna connessione, e dopo aver inserito le proprie idee, li sottoscrisse con il mio nome come se fossero scritti da me. Dopo aver visto questi articoli, abbiamo risposto a questa persona esprimendo lo stupore e la disapprovazione e gli abbiamo proibito di falsare e travisare le mie testimonianze. Alla nostra lettera egli rispose che era libero di pubblicare ciò che gli piaceva e pareva. Inoltre affermò, poiché le mie visioni erano state date per il beneficio della chiesa, che aveva il diritto di usarli a suo piacimento. Alcuni articoli potrebbero essere ancora in giro, e potrebbero essere interpretati come fossero miei, ma in questo caso io non mi prendo alcuna responsabilità.

I miei articoli pubblicati in Early Writings sono stati revisionati da me stessa. E poiché l'edizione Experience and Views pubblicata nel 1851 era una delle prime in nostro possesso, io non sono responsabile delle altre edizioni uscite precedentemente.

La prima omissione

La prima citazione menzionata da C, proviene da un opuscolo di 24 pagine pubblicato nel 1847, dal titolo Una parola al piccolo gregge. Ecco alcune frasi omesse in Esperienze e Visioni:

"Era impossibile per loro (coloro che abbandonarono la fede nel movimento del 1844) risalire il sentiero verso la città celeste, come anche per il mondo empio che Dio aveva rigettato. Uno dopo l'altro inciampavano lungo questo sentiero".

Ora io vi menzionerò il contesto per comprendere meglio l'espressione originale:

"Mentre pregavo davanti all'altare di famiglia, lo Spirito del Signore scese su di me, e allora ebbi l'impressione di salire sempre più in alto, molto più al di sopra dell'oscuro mondo. Mi voltai per vedere il popolo avventista, ma non riuscii a vederlo, quando una voce mi disse: Guarda di nuovo un po' più in alto. Alzai quindi gli occhi e vidi un sentiero stretto e angusto tracciato sopra il mondo. Il popolo avventista percorreva questo sentiero verso la città celeste. Tutto il sentiero era illuminato da una luce splendente. E l'angelo mi disse che questo era "il grido di mezzanotte". Davanti a loro vi era Gesù che li guidava verso la città, essi dovevano tenere gli occhi fissi su di Lui per non cadere....Ben presto però, alcuni di loro si stancarono, cominciarono a lamentarsi a causa della grande distanza, perché credevano di potervi entrare in breve tempo. Allora Gesù li incoraggiò alzando il suo braccio destro, dal quale procedeva una luce che ondeggiava sulla moltitudine avventista, ed essi esclamavano: Alleluia!

Coloro che si lamentavano, negarono con veemenza che non era stata questa luce a condurli finora. A questo punto la luce del Signore si ritirò da loro, ed essi rimasero nel buio totale e quindi persero di vista il Condottiero, Gesù Cristo. Poi uno dopo l'altro caddero fuori dal sentiero nel mondo malvagio".

La definizione della "Porta chiusa"

Si afferma che quest'espressione conferma la dottrina della "porta chiusa", e che questa è la ragione della loro omissione nell'edizione uscita più tardi. Ma in realtà essi insegnano solo quello che è stato ed è ancora sostenuto da noi.

Per un certo periodo dopo la delusione nel 1844, ho creduto insieme al resto della chiesa che la porta della misericordia fosse stata chiusa per sempre al mondo. Presi questa posizione ancor prima di ricevere la prima visione. Fu la luce che mi diede il Signore a correggere il nostro errore e ci permise di vedere la vera situazione dei fatti.

Credo ancora nella teoria della "porta chiusa", ma non nel senso in cui noi in un primo momento abbiamo utilizzato questo termine, o in cui è stato impiegato dai miei avversari. In effetti, ai giorni di Noé esisteva la porta chiusa. A quel tempo lo Spirito di Dio fu ritirato da quella generazione peccaminosa che poi perì nel diluvio.

"Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l', uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni". Genesi 6:3

C'era un'altra porta chiusa ai tempi di Abrahamo. La misericordia cessò di intervenire verso gli abitanti di Sodoma, e a parte Lot, sua moglie e le sue due figlie, la città fu distrutta dal fuoco mandato dal cielo. Poi, un'altra porta fu chiusa ai tempi di Gesù. Il Figlio di Dio dichiarò agli increduli Giudei:

"Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata (deserta)". Matteo 23:38

Guardando indietro nel corso della storia, negli ultimi tempi la stessa potenza infinita, mediante Giovanni ha proclamato:

"Queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre"... Apocalisse 3:7

Mi fu mostrato in visione, e io lo credo ancora, che anche nel 1844 ci fu una porta chiusa. Tutti quelli che hanno visto la luce dei messaggi del primo e del secondo angelo ma, hanno respinto questa luce, sono rimasti nelle tenebre. Invece gli altri che in un primo momento accettarono lo Spirito Santo, e parteciparono alla proclamazione del messaggio divino, e che poi rinunciarono alla loro fede e si dichiararono delusi, lo Spirito si ritirò anche da essi.

Chi non ha visto la luce, non fu colpevole del suo rifiuto. Vi era solo una parte di coloro che aveva disprezzato la luce del cielo e di conseguenza lo Spirito di Dio non poteva raggiungerli. Nei miei scritti io parlavo appunto di questa categoria di persone che si sono rifiutati di accettare il messaggio presentatogli, e che in seguito hanno rinunciato alla loro fede. Questi potevano avere una forma di pietà e professare d'essere seguaci di Cristo, ma non avevano una comunicazione vivente con Dio, essi rimanevano prigionieri di Satana. Nella mia visione ho visto queste due classi di persone: Gli uni che dopo la delusione dichiararono che la luce che avevano seguito era un inganno, e i malvagi, che avendo respinto la luce erano stati respinti da Dio. Qui non si fa riferimento a chi non ha mai visto la luce., di conseguenza non erano colpevoli del suo rifiuto.

Per dimostrare che ho creduto e insegnato la dottrina riguardo la porta chiusa, il signor C. ha menzionato una citazione della Review dell'11 giugno 1861 firmata da alcuni nostri prominenti membri. Essa dice:

"I nostri concetti dell'opera erano allora per lo più vaghi e indefiniti. Alcuni, ritenevano opportuno mantenere l'idea adottata dai credenti nel 1844 con a capo William Miller, ....che la nostra opera "per il mondo" era finita, e che il messaggio era stato limitato a quelli che avevano mantenuto fede nell'avvento. Questa posizione era talmente convincente che eravamo in procinto di rifiutare il messaggio. L'individuo che aveva presentato questa posizione aveva dubbi sulla possibilità della sua salvezza, perché lui non faceva parte del movimento del 1844".

A questo punto desidero aggiungere che durante lo stesso meeting in cui è stato detto che il messaggio non poteva essere dato a questa persona, una testimonianza mi fu data per mezzo di una visione nella quale mi fu raccomandato di incoraggiare la persona in questione, nella fede in Dio e di dare il proprio cuore a Gesù. E lui lo fece.

Una congettura irragionevole

In un altro passaggio del libro "Una parola al piccolo gregge" parlo di scene concernenti la nuova terra e dichiaro che ho visto gli uomini di un tempo come "Abrahamo, Isacco, Giacobbe, Noè, Daniele e altri ancora. E poiché confermai di aver visto questi uomini, i nostri avversari crearono delle congetture del tipo che io credevo nell'anima immortale e che ho cambiato le mie opinioni su questo punto. Per questa ragione ho deciso di cancellare questo passaggio.

Nell'anno 1844 ho accettato la dottrina, che oggi sosteniamo e che concerne la mortalità dell'anima. Questa affermazione si può leggere nel libro Life Sketches alla pagina 170, 171;

(Edizione del 1880, vedi anche edizione del 1915 pag. 49; Testimonies, volume nr. 1, pag. 34,40).

Nessun'altra dottrina è stata mai definita né verbalmente né per iscritto. Se avessi soppresso questo passaggio sulla dottrina dell'immortalità dell'anima, sarebbe stato necessario cancellare ancora altri passaggi.

In relazione alla mia prima visione, alla pagina 13 del libro Early Writing (edizione del 1882, l'edizione presente pag. 17) ho parlato di aver visto fratelli poco prima di essersi addormentati in Cristo, e alla pagina 14 (edizione attuale, pagina 18,19) menziono che mi è stato fatto vedere la grande moltitudine che ha sofferto il martirio a causa della fede. In nessuno dei passaggi da me citati non esiste alcun insegnamento sull'immortalità dell'anima. Si tratta di questo, che nella visione sono stata portata al tempo quando i santi saranno accolti nel Regno di Dio. Nello stesso modo mi fu presentato il giudizio finale e la seconda venuta di Cristo e l'insediamento dei santi nella nuova terra. C'è ancora qualcuno che crede che queste scene siano già accadute? I miei avversari mostrano lo spirito accusatore di frode e d'inganno nei mie confronti, basandosi solo su delle congetture.

Una citazione sbagliata

In questa citazione furono trovate le seguenti parole: "Ho visto due lunghi rami d', oro da cui pendevano dei fili d', argento, e a questi fili erano appesi magnifici grappoli d'uva". I miei avversari mi ridicolizzavano dicendo: " questa espressione debole e infantile dei magnifici grappoli d'uva che crescevano su fili d'argento e che questi fili erano uniti a rami d'oro".Quale motivo spinge lo scrittore, come accennato sopra, a dichiarare o esporre le mie parole con inesattezza? Io non ho dichiarato che l'uva cresceva su dei fili d'argento. Ho descritto ciò che mi fu fatto vedere nella visione.

Non è da supporre che l'uva fosse attaccata a fili d'argento o su rami d'oro, ma che tale era l'aspetto presentato. Espressioni analoghe sono quotidianamente usate ogni giorno dalle persone nelle loro conversazioni comuni. Quando parliamo di frutti d'oro, non intendiamo che questo frutto è composto di quel metallo prezioso, ma semplicemente che esso ha l'aspetto d'oro. La stessa regola applicata alle mie parole elimina ogni scusa per una falsa interpretazione.

Il sigillo di Dio

Un', altra "soppressione" recita così:

"Sorelle e fratelli, sia benedetto il Signore; questo è un incontro speciale per chi ha il sigillo del Dio vivente". Non c'è nulla di male in ciò che noi desideriamo ottenere. L'analisi delle nostre pubblicazioni dimostrerà la nostra fede, cioè che i giusti viventi riceveranno il sigillo di Dio prima della conclusione del tempo di grazia; anche se questi speciali onori saranno poi goduti nel regno di Dio.

L'abbandono del sabato

Il seguente passaggio relativo alla mia visione è stato omesso dalle pagine 25-28 (32-35, dell'edizione attuale) del libro Early Writings:

"Se uno ha creduto e osservato il sabato, e ha ricevuto delle benedizioni, e poi l'ha abbandonato disobbedendo a questo sacro comandamento, avrebbe chiuso a sé stesso le porte della città santa, com'è vero che vi è un Dio che regge i cieli sopra di noi".

Coloro che hanno accettato il 4° comandamento quale Verità, e hanno ricevuto delle benedizioni, ma poi hanno rinunciato alla loro fede violando la legge di Dio, e persistendo in questo percorso di disobbedienza, troveranno le porte della città celeste chiuse davanti a loro.

"Il tempo sta per concludersi"

Un brano pubblicato nel 1851 nel libro Experience and Views, alla pagina 49 (5 edizione attuale) è sta considerata come falsa:

"Vidi che il tempo di permanenza di Gesù nel cielo si stava esaurendo, e che questo tempo potrebbe prolungarsi ma non per molto ancora".

Quando quest'argomento mi fu presentato, il tempo del ministero di Gesù sembrava quasi compiuto. Sono forse colpevole, perché il tempo è continuato più di quello che le mie testimonianze sembravano indicare? Come nel caso nelle testimonianze di Cristo e dei suoi discepoli? Sono essi forse motivo d'inganno?

Paolo scrive ai Corinzi:

"Ma questo dichiaro, fratelli: che il tempo è ormai abbreviato; da ora in poi, anche quelli che hanno moglie, siano come se non l', avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che si rallegrano, come se non si rallegrassero; quelli che comprano, come se non possedessero".... 1 Corinzi 7:29,30

Poi, ancora, nell'epistola ai Romani Paolo dichiara:

"La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce". Romani 13:12

E ancora a Patmos, Cristo ci parla attraverso Giovanni:

"Queste parole sono fedeli e veraci; e il Signore, il Dio degli spiriti dei profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi ciò che deve accadere tra poco. Ecco, sto per venire. Beato chi custodisce le parole della profezia di questo libro". Apocalisse 22:6,7

Nei messaggi del Signore, gli angeli ci confermano che il tempo è breve. Così mi è stato sempre presentato nelle visioni. Tuttavia il tempo continua a prolungarsi, contrariamente a quello che ci aspettavamo ai giorni delle prime rivelazioni. Il Signore non apparirà secondo i nostri calcoli, ma non per questo la Sua Parola ha fallito. Giammai! Dobbiamo ricordare che le promesse o le minacce del Signore sono ugualmente condizionali. Il Signore ha dato al suo popolo un compito da eseguire. Il messaggio del terzo angelo ricorda ai credenti di non distogliere la nostra attenzione dal santuario dove Cristo è entrato per fare espiazione per il suo popolo. La riforma del sabato deve essere portata avanti. La breccia nella legge di Dio deve essere riparata. Il messaggio deve essere proclamato ad alta voce, affinché tutti gli abitanti della terra potranno ricevere l'ammonizione. Il popolo di Dio deve purificare le loro anime attraverso l'obbedienza alla verità e prepararsi per incontrarsi con Lui senza colpa, alla sua venuta. Se dopo la grande delusione del 1844, gli avventisti si fossero mantenuti fermi nella loro fede, e uniti alla provvidenza di Dio che apriva la via, avrebbero proseguito ricevendo il messaggio del terzo angelo e proclamandolo al mondo col potere dello Spirito Santo, avrebbero visto la salvezza di Dio e il Signore avrebbe operato potentemente accompagnando i loro sforzi, l'opera si sarebbe conclusa e Cristo sarebbe tornato prima, per ricevere il suo popolo e dargli la sua ricompensa. In seguito alla delusione vi fu un periodo di dubbio e d'incertezza, molti dei credenti persero la fede. Dissensi e divisioni separarono il popolo. Mentre la maggioranza si oppose sia verbalmente sia per iscritto, i pochi rimasti seguirono la provvidenza di Dio. Accettando la riforma del sabato iniziarono a proclamare il messaggio del terzo angelo. Molti che avrebbero dovuto dedicare il loro tempo e i loro talenti alla proclamazione degli ammonimenti al mondo, furono assorbiti nella loro opposizione alla verità sul sabato, e a sua volta, il lavoro dei sostenitori della verità fu concentrata nel rispondere a questi avversari per difenderla.

Così, l'opera fu ostacolata e il mondo fu lasciato nelle tenebre. Se tutto il popolo avventista fosse stato unito nei comandamenti di Dio e nella fede in Gesù, come diversa sarebbe stata la nostra storia. Non era nella volontà del Signore che la venuta di Cristo fosse così in ritardo. Non era nel disegno di Dio che il popolo d'Israele vagasse per quarant'anni nel deserto. Lui ha promesso di guidarli direttamente verso la terra di Canaan per stabilire la loro felicità. Ma coloro che per primi fu fatta questa promessa, non entrarono a causa della loro incredulità.

"Infatti vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro incredulità". Ebrei 3:19

E poiché i loro cuori erano pieni di mormorazione, di ribellione e d'odio, il Signore non poté compiere la sua alleanza con loro. I 40 anni d'incredulità, di mormorazione e di ribellione, chiusero al popolo d'Israele la terra promessa di Canaan. Gli stessi peccati ritarderanno l'ingresso dell'Israele moderno nella Canaan celeste. In nessun caso le promesse del Signore sono mancanti. È l'incredulità, la mondanità, la mancanza di consacrazione, nonché le contese tra il professo popolo di Dio, ci hanno trattenuto in questo mondo di peccato e tristezza per molti secoli.

Calunniatori degli ultimi giorni

Mi è stato detto che due passaggi del mio primo libro non sono stati menzionati nell'edizione uscita in seguito. A proposito di ciò, mi limiterò a dire, che quando avrò questo libro che contiene questi brani, mi accerterò della correttezza di queste citazioni e quindi sarò pronta a dare la mia opinione. Già dall'inizio della mia opera, sono stata perseguita da odio, da rimproveri e da menzogne. Queste vili imputazioni e calunnie sono state raccolte e ampiamente diffuse dai ribelli, dai formalisti e dai fanatici.

Ci sono dei ministri cosiddetti ortodossi che viaggiano da un luogo all'altro per far guerra contro gli Avventisti del 7° giorno e nel frattempo si servono dei libri di Ellen White. Gli schernitori degli ultimi tempi sono guidati da questi ministri che professano di essere le sentinelle del Signore.

Il mondo incredulo, i ministri delle chiese cadute, e gli Avventisti del primo giorno sono uniti nell'opera distruttiva contro la signora White. Questa guerra è durata per quasi 40 anni, ma non mi sono lasciata coinvolgere dai loro vili discorsi, dai rimproveri o dalle insinuazioni. E non mi separerò più da questa consuetudine, se non fosse per le anime che potrebbero essere indotte nello stesso errore dai nemici della verità, perché essi esultano e dichiarano che sono un'ingannatrice. Presento queste dichiarazione nella speranza di aiutare i sinceri. Non mi aspetto di raggiungere coloro che, avendo visto la luce della verità, si rifiutano di ascoltare, o quelli che hanno dei pregiudizi radicati e le loro anime sono trincerate nell'incredulità. Gesù, la Maestà del cielo, che era uguale a Dio, visse sulla terra per 33 anni, eppure pochi riconobbero in lui un carattere divino. Ed io, che sono una debole, indegna e fragile creatura umana, posso pretendere di avere un maggiore successo di quanto lo ebbe il Salvatore del mondo?

La prima volta quando mi fu comandato di diffondere la parola del Signore, sapevo che sarei stata ostacolata con opposizioni o con persecuzioni e ciò non mi stupiva. Se dovessi contare sugli applausi umani, da molto tempo sarei scoraggiata. Invece ho cercato Gesù e ho scoperto che Colui che era senza peccato fu assalito da lingue diffamatorie. Coloro che si credevano misericordiosi, lo spiavano facendo ogni sforzo per soffocare il suo modo d'agire. Nonostante la sua potenza, Gesù non castigò i suoi avversari, anche se la loro vita peccaminosa l'avrebbe meritata. Gesù avrebbe potuto lanciare contro di loro i fulmini della vendetta, ma non lo fece. Gli lanciò solo dei severissimi rimproveri contro la loro ipocrisia e corruzione, e quando il suo messaggio era respinto e la sua vita era in pericolo, serenamente andava in un altro luogo a portare le parole di vita. Nella mia debolezza ho cercato di seguire il Suo esempio.

Inimicizia nei confronti dei difensori della Verità

I Farisei, cercavano avidamente di dimostrare che Gesù era un ingannatore. Osservandolo, essi cercavano di interpretare male ogni Sua parola. L'orgoglio, il pregiudizio e la passione, chiusero tutte le vie della loro anima contro la testimonianza del Figlio di Dio. Quando Egli rimproverò apertamente la loro iniquità e dichiarò che le loro opere dimostravano che erano figli di Satana, essi con rabbia lo accusarono dicendo: "E che dire di te, non sei forse tu Samaritano e che hai un demonio?" Tutti gli argomenti d'accusa contro Cristo furono fondati sulla falsità. Così è stato nel caso di Stefano e di Paolo. Ma le dichiarazioni più deboli e irrazionali presentate contro Gesù dagli uomini, ebbero un enorme impatto su coloro i cui cuori non erano santificati, perché desideravano che queste dichiarazioni fossero vere.

Questi individui sono sempre ansiosi di cercare degli errori in coloro che parlano della Verità per loro tanto sgradevole, e insopportabile. Non ci dovrebbero sorprendere le congetture fatte da coloro che sono inclini alla falsità. Gli oppositori di Cristo furono sempre confusi e messi a tacere dalla saggezza delle sue parole, eppure essi lo ascoltavano con avidità per trovare ogni appiglio contro di Lui. Erano decisi a non abbandonare il loro scopo. Sapevano bene che se Gesù avrebbe continuato la sua opera, molti avrebbero creduto in Lui, e gli scribi e i Farisei avrebbero perso il loro potere sul popolo. Perciò essi erano disposti a calpestare e ad utilizzare qualsiasi mezzo vile e disprezzabile per realizzare le loro malvagie intenzioni contro di Lui. Odiavano gli Erodiani, eppure si unirono a questi inveterati nemici per ideare qualche piano per togliere di mezzo Cristo.

Tale era lo spirito di coloro che contrastarono il Figlio di Dio, e per i quali era venuto a salvare l'uomo. Chiunque cerca di obbedire al Signore, potrà aspettarsi un'accoglienza migliore di quella che è stata concessa a Cristo?

Non ho alcun rancore verso chi sta cercando di sminuire il messaggio che Dio ha mandato per rimproverare, avvertire e incoraggiare il suo popolo. Ma, come ambasciatrice di Cristo, devo difendere la Verità. Chi sono quelli che con grande zelo si schierano contro di me? Sono forse i puri, i santi figli della fede? Sono forse nati di nuovo? Sono forse partecipi della natura divina? Amano forse Gesù e manifestano il suo Spirito d'umiltà e mansuetudine?

"Li riconoscerete dunque dai loro frutti"-- risponde l'apostolo Matteo nel vangelo al capitolo 7:20.

Assomigliano ai primi discepoli o ai furbi scribi e farisei, che costantemente stavano vigilando per intrappolare Gesù in ogni Sua parola? Notiamo bene il comportamento sleale degli antichi oppositori della fede, dei dottori, dei sacerdoti, degli scribi e magistrati, uniti per trovare qualcosa contro di Lui che era la Luce del mondo.

E perché erano tanto decisi a condannare Cristo?

Perché essi non amavano le sue dottrine e i suoi precetti. Essi erano dispiaciuti perché vedevano che il popolo si rivolgeva a Lui e non a loro. La natura umana rimane sempre tale. Non ingannino sé stessi coloro che credono di prestare un servizio a Dio ostacolando il mio cammino allo scopo di distruggere l'influenza delle mie parole. Loro sono al servizio di un altro padrone e saranno premiati in base alla loro opera.

La ribellione esisterà fino a quando esisterà Satana. Coloro che sono animati dal suo spirito non saranno in grado di discernere lo Spirito di Dio, non ascolteranno la Sua voce finché l'ordine di Cristo andrà avanti.

"Chi è ingiusto continui a praticare l ', ingiustizia; chi è impuro continui a essere impuro; e chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo si santifichi ancora". Apocalisse 22:11

La loro malignità mi perseguiterà fino a quando disprezzeranno la luce che Dio mi ha elargito.

Elementi sufficienti per i cuori onesti

È nel piano di Dio fornire prove sufficienti del carattere divino, della sua opera per convincere tutti quelli che hanno desiderato onestamente di conoscere la Verità. Il Signore non ha mai eliminato qualsiasi possibilità di dubbio. Tutti quelli che vogliono trovare dei cavilli nella Sua parola, avranno occasione per farlo. Compiango coloro che hanno imboccato il sentiero del dubbio e dell'incredulità. Se potessi, li aiuterei volentieri, ma le esperienze del passato mi hanno insegnato che essi non hanno alcuna speranza di accettare la luce. Nessuna quantità di prove convincerà gli uomini alla Verità, fino a quando essi non saranno disposti a sottomettere il loro orgoglio e la loro natura carnale e diventare alunni della scuola di Cristo.

Molti respingono la luce del cielo a causa dell'autosufficienza e dell'orgoglio. Essi si aggrappano a idee strampalate, a interpretazioni fantasiose delle Scritture, a eresie pericolose; e se qualcuno cerca di correggere questi errori, si allontanano dispiaciuti come molti fecero ai giorni di Cristo.

Non importa quanto irreprensibile sia il carattere e la vita di coloro che presentano alla gente i messaggi di Dio; questo non gli dà alcuna autorità. E perché? Perché dicono la Verità alla gente. Questo, fratelli, è il mio reato. Ma se sta circolando qualche falsa informazione, se per qualche deduzione o congettura, un'accusa è lanciata contro il carattere dell'ambasciatrice di Cristo con quale assurda ingenuità è ricevuta! Quanti sono pronti a ingrandire e diffondere la calunnia. Essi rivelano il loro reale carattere.

"Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio". Giovanni 8:47

Calunnia e rimprovero sarà la ricompensa per chi sostiene la Verità perché essa è in Cristo.

"Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati". 2 Timoteo 3:12

Coloro che danno una sincera testimonianza contro il peccato, saranno odiati come fu odiato il Maestro, che diede questo compito nel suo nome. Come Cristo, essi saranno chiamati i nemici della chiesa e della religione, e con più sforzo onoreranno Dio, più amara sarà l'inimicizia e l'ipocrisia degli empi. Ma se queste cose accadranno, noi non dobbiamo scoraggiarci quando saremo trattati così.

Io andrò avanti con la mia opera

Noi possiamo essere chiamati "deboli e sciocchi", fanatici e anche folli. Si potrà dire di noi come fu detto di Cristo "ha un demonio ed è fuori di se" (Giovanni 10:20).

Ma il compito che il Maestro ci ha dato deve essere il nostro lavoro costante. Le nostre menti devono essere guidate da Gesù, senza cercare le lodi o gli onori degli uomini ma arrenderci a Colui che giudica rettamente. Lui sa come aiutare coloro che pur seguendo le sue orme, soffrono un certo grado di rimproveri che Egli stesso ha subito. Fu tentato in ogni cosa come lo siamo anche noi. Ragion per cui Egli è in grado di soccorrerci.

Non importa quale interpretazione erronea sia data alle mie testimonianze da chi professa giustizia, tuttavia essi non hanno conosciuto ancora Dio. Io devo con umiltà continuare il mio compito. Pronuncerò le parole che Dio mi ordinò di dire, parole d'incoraggiamento, e d'avvertimento. Sulla terra non rimane altro che una piccola traccia del mio passaggio. Il compito che il Padre mi ha dato, io lo realizzerò con fedeltà per la grazia di Dio, sapendo che tutte le mie opere passeranno sotto l'esame di Jehovah.

Manoscritto 4-1883

Esperienza concernente la Porta chiusa raccontata da Ellen G. White

Battle Creek, Michigan, 24 agosto 1874

Caro Fratello Loughborough

Ho l'onore di testimoniare nel timore di Dio, che le accuse di Miles Grant, della signora Burdick e altri, pubblicati nel testo intitolato La Crisi non sono vere. Le dichiarazioni riferite al mio modo di procedere nel 1844 sono false.

Nel periodo immediato dopo l'anno 1844, io con i miei fratelli non credevamo più nella conversione dei peccatori. E con chiarezza e libertà dichiaro che nessuno mi udì dire o abbia letto dichiarazioni scritte dalla mia penna che li giustifichi nelle accuse che hanno fatto contro di me su questo punto. È stato durante il mio primo viaggio verso l'est che ho messo in relazione le mie visioni riguardo al santuario celeste dove mi fu mostrata la porta chiusa. Noi credevamo che il Signore sarebbe tornato presto sulle nubi del cielo. Mi è stato mostrato che ci aspettava una grande opera da fare nel mondo per chi non aveva ricevuto ancora la luce, poiché non l'avevano respinta.

I nostri fratelli non riuscivano a capire questo a causa della nostra fede nel prossimo ritorno di Cristo. Alcuni fanatici mi hanno accusato di aver affermato che il Signore ha ritardato la sua venuta. Vidi, che nel 1844 il Signore aveva aperto una porta che nessun uomo poteva chiudere, e chiuse un'altra porta che nessun uomo poteva aprire. Coloro che hanno rifiutato la luce che fu data al mondo attraverso il messaggio del secondo angelo, sono rimasti nelle tenebre. E come grandi erano queste tenebre!!!

Non ho mai dichiarato né scritto che il mondo fu condannato. In alcun caso non ho mai utilizzato questo linguaggio sbagliato verso qualcuno, non importa quanto peccatore fosse. Ho avuto dei messaggi di rimprovero per coloro che usavano queste espressioni dure. Lettera n .2 - 1874

Dichiarazione sul giorno e l'ora del ritorno di Cristo

Cara sorella

Lei afferma che "alcuni pretendono, tra le altre cose, che è sleale sopprimere i suoi scritti precedenti". Coloro che affermano queste cose possono dare la prova delle loro dichiarazioni? Molte volte la stessa cosa fu ripetuta, ma nessuno ha mai dimostrato nulla.

"Pretendono che nelle sue testimonianze originali, (volume 1), che essi hanno conservato, lei ammette con chiarezza che le sono stati dichiarati il giorno e l'ora del ritorno di Cristo. Loro affermano che questa affermazione proviene da lei, ma non resiste alla prova biblica. Cristo stesso ha dichiarato che nessun uomo e nemmeno gli angeli conoscono il giorno e l'ora della sua venuta....."

Nel mio primo libro Early Writings pag. 11, 27, 145, 146 (pag. 15, 34 e 285 edizione attuale) troverà solo una dichiarazione riguardo a questo argomento. Essa si riferisce all'annuncio che sarà dato poco prima della seconda venuta di Cristo. Consultando la pagina 145 (285, edizione attuale) e leggendo il capitolo dall'inizio, si vedrà che le dichiarazioni fatte si riferivano alla liberazione dei santi nel tempo d'angoscia mediante la voce di Dio. Se non ha questo libro, se lo procuri e legga le dichiarazioni ivi presentate. Queste dichiarazioni sono già state pubblicate nel mio primo articolo.

"Il firmamento fu aperto e fu chiuso in violenta commozione". "Le montagne si agitavano come canne al vento, e le rocce erano scagliate tutte intorno. Il mare ribolliva come una pentola, e lanciava pietre alla terra. E il Signore dichiarò il giorno e l'ora del ritorno di Cristo e conferì il patto sempiterno al suo popolo, Gesù pronunciò una frase, poi fu silenzio, perché le sue parole rimbombavano su tutta la terra."

Questa è una parte del paragrafo. Le dichiarazioni nelle pagine 11 e 27 [pagine 15 e 34, edizione attuale si riferiscono allo stesso tempo. Esse contengono tutto ciò che mi è stato mostrato sul tempo definito riguardo al Suo ritorno. Io non ho la minima conoscenza riguardo al tempo di questo annuncio.

Nella visione ho udito pronunciare l'ora di questo evento, ma al risveglio non avevo più memoria di ciò che mi è stato rivelato. Davanti a me passarono scene così emozionanti e di solenne interesse che nessuna lingua potrebbe mai descrivere. Tutta quella scena era come una realtà vivente. E per concludere quella scena apparve una grande nube bianca sulla quale era seduto il Figlio dell'uomo. Lettera n. 38 - 1888

Una visione anticipata dei raggi di luce

Già nella mia adolescenza il Signore volle aprire davanti a me la gloria del cielo. Mentre ero in visione, fui portata in cielo, e l'angelo mi disse: Guarda! Guarda il mondo immerso nelle fitte tenebre. Nel vedere queste tenebre fu indescrivibile l'agonia che provai. Di nuovo udii: "Guarda ancora". E di nuovo osservai il mondo e intravidi i raggi di luce sfrecciare attraverso questo buio. Poi vidi che si aggiungeva una luce dopo l'altra e così attraverso tutte queste tenebre morali le luci simili a stelle aumentavano. E l'angelo mi disse: "Questi sono quelli che credono nel Signore e obbediscono alle parole di Cristo. Sono la luce del mondo, e se non fosse per queste luci, i giudizi di Dio sarebbero già caduti sui trasgressori della legge di Dio". Vidi che queste luci aumentavano il loro brillìo e risplendevano da est a ovest, da nord a sud abbracciando tutto il mondo. Ogni tanto una di queste luci cominciava diventare fioca, e altre scomparivano, e ogni volta che ciò avveniva, il cielo si rattristava e piangeva. Alcune delle luci diventavano più luminose, e la loro luminosità era di vasta portata, e altre luci si aggiungevano ad esse. Allora il cielo gioiva. Vidi i raggi di luce che provenivano direttamente da Gesù per formare questi preziosi raggi di luce nel mondo. Gospel Workers pag. 378 -379 (edizione del 1892 )