Messaggi scelti, vol. 1

Capitolo 7

Cristo ha il controllo

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I Ghergheseni desideravano la partenza di Gesù, (Matteo 8:28-34) mentre la popolazione di Capernaum lo ha ricevuto di buon grado (Matteo 9:1- 8) e lì Gesù fece molti miracoli. Cristo ha il potere sia in terra come in cielo. Lui è il grande Medico per lo spirito e per il corpo, e noi lo invochiamo quando abbiamo dei problemi di salute fisica o spirituale. Oltre ai venti, alle onde, oltre agli uomini posseduti dai demoni, Lui ci dimostra di avere l'assoluto controllo su tutto. Gesù è in possesso delle chiavi della morte e dell'Ades. Nonostante l'umiliazione alla quale è stato sottoposto, i principati e le potestà erano soggette al Suo controllo. ....

Perché allora noi non esercitiamo maggior fede nel Divino Medico? Se Gesù allora guarì un paralitico, perché oggi non potrebbe fare la stessa cosa con coloro che vengono da Lui per essere risanati? Noi abbiamo bisogno di una fede più grande. Sono allarmata nel vedere la mancanza di fede in mezzo a noi. Abbiamo bisogno di andare davanti a Cristo, dobbiamo credere che Egli guarirà le nostre infermità fisiche e spirituali.

Noi siamo mancanti di fede. Oh, quanto vorrei condurre i nostri fratelli alla fede in Dio! Non è necessario che al fine di esercitare la fede devono essere portati fino all'estremo eccitamento. Tutto quello che devono fare è credere nella Sua Parola, esattamente come credono alle parole pronunciate tra di loro. Il Signore vuole che la sua Parola sia proclamata.

Dobbiamo invocare le Sue promesse, perché Lui stesso lo ha detto. Lui ha parlato attraverso la Sua Parola, e di conseguenza è pronto a compiere ogni promessa data. Non dobbiamo essere impazienti. Siamo fiduciosi. La Sua Parola è fedele. Agite ponendo la vostra fiducia nel nostro Padre Celeste....

Gli uomini sono stati chiamati per proclamare la verità in luoghi nuovi, ovunque si trovino, ma questi uomini devono disporre di fondi da cui attingere per il loro sostentamento come anche per l'aiuto ai poveri e ai bisognosi.

La benevolenza che essi dimostrano verso i poveri, dà ascendenza ai loro sforzi nel proclamare la verità. La loro disponibilità nell'aiutare chi ne ha bisogno, gli procura gratitudine da parte dei bisognosi e l'approvazione del cielo. Questi fedeli servitori devono ricevere la simpatia della chiesa. Il Signore ascolta le preghiere a loro favore.

La chiesa non dovrebbe mai mancare nel mostrare un interesse concreto verso il lavoro dei missionari. Nell'opera di Dio nessuno vive per sé stesso. A ognuno è assegnato un posto riservatogli dal Signore. Quando la fede, l'amore e l'unione della chiesa si rafforza, il cerchio della sua influenza si allarga, e in questo modo si raggiungono i limiti estremi di questa influenza, estendendo costantemente il trionfo della croce.

Alzati, risplendi

Dio ci esorta a rompere le corde del nostro stretto servizio interno. Il messaggio dell'Evangelo deve essere portato nelle città e fuori delle città. Dobbiamo esortare tutti a stringersi attorno alla bandiera della croce. Quando il nostro lavoro sarà fatto come deve essere, quando lavoriamo con zelo divino per aggiungere i convertiti alla verità, il mondo vedrà la potenza che accompagna il messaggio della verità. L'unità dei credenti testimonia la forza della verità che mette in perfetta armonia uomini di diverse posizioni, unificando i loro interessi.

Le preghiere e le offerte dei fedeli si combinano con la serietà, con gli sforzi altruistici, e di conseguenza diventano uno spettacolo per il mondo, per gli angeli e per gli uomini. Gli uomini dunque sono convertiti. La mano da loro afferrata quale compenso sublime è quella di Dio. I credenti sono uniti da un unico interesse -- il desiderio di fare della verità il punto di riferimento nel quale il Signore dovrebbe essere glorificato. Cristo li unisce in un sacro vincolo d'unione e d'amore, vincoli che hanno un potere irresistibile.

E proprio per questa unione Cristo pregò poco prima del suo sacrificio, a un passo dalla croce.

"....che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch', essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato". Giovanni 17:21

Il Signore chiama coloro che da poco sono stati convertiti, affinché con la preghiera possano cominciare l'opera per avviare un serio servizio. C'è grande bisogno di operai. Non è necessario seguire delle regole precise. Il più grande impegno è quello di ricevere lo Spirito Santo, e allora i vostri sforzi avranno successo.

La presenza di Cristo è ciò che dà la forza. Lasciate che cessino tutti i disaccordi, e che prevalgano l'unità e l'amore. Lavorate sotto la guida dello Spirito Santo. Se il popolo di Dio si dona completamente a Lui, il Signore ripristinerà le loro forze perse nelle controversie. Possa Dio aiutarci a comprendere che la disunione provoca la debolezza, mentre nell'unione c'è la forza. Lettera 32, 1903

Parlate della fede

Qualunque cosa possa succedere non vi scoraggiate. Il Signore ci ama e Lui vuole che la sua Parola sia proclamata. Cercate di incoraggiare con pazienza la fiducia in Dio. Parlate della speranza fino alla fine. Qualora qualcuno è in procinto di morire, lasciate che muoia lodando il Signore. Egli vive in eterno, e se alcuni dei suoi fedeli muoiono, le loro opere li seguiranno, e il risveglio sarà gioioso nel mattino della resurrezione. Non lasciamoci scoraggiare. Non parliamo di dubbi ma di fede, perché la fede porta infinita energia. Invece di contare sulle nostre deboli forze umane, aggrappiamoci a questa energia infinita, allora saremo salvati. The Review and Herald, 30 Dicembre, 1909