Messaggi scelti, vol. 1

Capitolo 27

Il carattere della legge di dio

[AUDIO]

Davide scrive:

"La legge del SIGNORE è perfetta"... Salmo 19:7

"Da lungo tempo conosco le tue testimonianze che hai stabilite in eterno". Salmo 119:152

Paolo invece testimonia:

"Così la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono". Romani 7.12

Dio, quale Capo Supremo dell'universo, ha ordinato delle leggi, non solo per governare gli esseri viventi, ma anche tutte le attività della natura. Ogni cosa, sia essa grande o piccola, animata o inanimata, è sottoposta alle leggi fisiche che non possono essere ignorate. Non ci sono eccezioni a questa regola, poiché ogni cosa è stata fatta per mano di Dio e non può essere da Lui dimenticata. Mentre tutto quello che vi è nella natura è governato dalle leggi naturali, solo l'uomo, quale essere intelligente, capace di comprendere i suoi precetti, è responsabile davanti alla legge morale. Solo all'uomo coronamento dell'opera della creazione, Dio ha dato una conoscenza che comprende le richieste sacre della legge divina, e un cuore capace di amarla come santa, giusta e buona. Soltanto a lui si richiede una rapida e perfetta obbedienza. Nondimeno, il Signore non lo costringere a obbedire. Egli lasciò all'uomo la libera scelta.

Pochi comprendono il tema della responsabilità personale dell'uomo, eppure si tratta di un tema di grande importanza. Tutti possono obbedire e vivere, oppure possono trasgredire la legge di Dio, sfidare la sua autorità e ricevere il castigo che ne consegue. Alla fine, per ogni anima la questione che continuamente si ripresenta è: devo obbedire alla voce del cielo, alle dieci parole pronunciate al Sinai, o devo seguire la folla calpestando la legge? Il cuore naturale dell',uomo odia la legge di Dio e la sua santa volontà, ma per chi ama Dio è un grande piacere osservare i Suoi comandamenti e fare ciò che è giusto agli occhi Suoi. Molti, chiudono le loro anime alla luce divina e si rifiutano di camminare in essa. A causa della compiacenza egoistica e la brama di conquistare le gratifiche del mondo, essi sacrificano la purezza del cuore, la grazia, il favore di Dio e la speranza del cielo.

Il salmista ci dice:

"La legge del SIGNORE è perfetta"....Salmo 19:7

Quanto meravigliosa è la Legge di Jehovah nella sua semplicità, nella sua completezza, nella sua perfezione! E' tanto breve, che possiamo facilmente imparare a memoria ogni precetto, ciononostante così completa da esprimere tutta la volontà di Dio e avere la conoscenza non solo delle azioni esterne, ma dei pensieri e delle intenzioni, i desideri e le emozioni del cuore.

Le leggi umane non sono in grado di farlo. Esse possono agire solo verso l'esterno. Un uomo può essere un trasgressore, e tuttavia nascondere i suoi misfatti agli occhi umani. Egli può essere un criminale, un ladro, un assassino o un adultero, ma fintanto che non è stato scoperto, la legge umana non lo può condannare. La legge di Dio prende atto della gelosia, dell'invidia, dell'odio, della malvagità, della vendetta, della lussuria e dell'ambizione che sorge attraverso l'anima, ma non ha trovato l'espressione nel comportamento esteriore, perché ciò che conta è il movente e non la volontà. E queste emozioni peccaminose e questa tendenza al peccato saranno messe in conto nel giorno in cui.....

"Dio farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò che è occulto, sia bene, sia male". Ecclesiaste 12:16

La legge di Dio è semplice

La legge di Dio è semplice ed è facilmente comprensibile. Ci sono uomini che con orgoglio si vantano di credere solo a quello che hanno capito, dimenticando che vi sono misteri nella vita umana, e nella manifestazione della potenza di Dio, nelle opere della natura: misteri che la più profonda filosofia, la più ampia ricerca, sono incapaci a spiegare. Però, nella legge di Dio non vi è alcun mistero. Tutti possono comprendere la grande Verità in essa contenuta. L'intelletto più debole può captare queste regole; il più ignorante può regolare la sua vita e formare il suo carattere in accordo con la norma divina. Se i figli degli uomini, con le loro migliori capacità, obbediranno alla legge, potrebbero guadagnare forza mentale e la capacità di comprendere ancor più gli scopi e i piani del Signore. E questo progresso sarà continuo non soltanto durante la vita presente, ma anche durante i secoli avvenire; poiché, per quanto lontano possiamo avanzare nella conoscenza della potenza di Dio, rimane sempre al di là dell'infinito. La legge divina ci domanda di amare Dio sopra ogni cosa e il nostro prossimo come noi stessi. Senza l'esercizio di quest'amore, la più alta professione di fede è mera ipocrisia.

Gesù ha detto:

"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti". Matteo 22:37-40

La legge esige obbedienza perfetta.

"Chiunque, infatti, osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti". Giacomo 2:10

Non uno di questi precetti può essere trasgredito senza mancare di lealtà a Dio. La minima trasgressione di questo precetto è un peccato, e ogni peccato espone il peccatore all'ira di Dio. L'obbedienza, per l'antico Israele era l'unica condizione per l'adempimento delle promesse di Dio; e l'obbedienza alla Sua legge portava grandi benedizioni sia individuali sia collettive.

L'obbedienza alla legge è fondamentale, non solo riguardo alla nostra salvezza, ma anche per la nostra felicità e per la felicità di coloro con cui ci relazioniamo. La Parola ispirata dice:

"Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c',è nulla che possa farli cadere". Salmo 119: 165

Tuttavia, l'uomo finito, per quanto sia debole, presenterà alla gente questa legge santa, giusta e buona; questa legge di libertà che lo stesso Creatore ha adattato ai bisogni dell''uomo, come un giogo d'oppressione, un giogo che nessuno può portare. Ma è il peccatore che considera la legge come un giogo penoso; è il trasgressore che non può vedere la bellezza nei suoi precetti:

"...perché la mente umana non è sottomessa alla legge di Dio e neppure può esserlo". Romani 8:7

"...infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato". Romani 3:20

...poiché...

"...il peccato è la violazione della legge". 1 Giovanni 3:4

È attraverso la legge che gli uomini sono convinti di peccato. Essi devono sentirsi peccatori, esposti all'ira di Dio, prima di comprendere la loro necessità di un Salvatore. Satana è costantemente al lavoro per sminuire nel concetto dell'uomo l'atroce carattere del peccato. Coloro che calpestano la legge di Dio, stanno facendo l'opera del seduttore, perché stanno respingendo l'unica regola, grazie alla quale possono definire il peccato e farlo vedere chiaramente alla coscienza del trasgressore.

La legge di Dio raggiunge quei propositi segreti che, benché siano peccaminosi, frequentemente ci si passa sopra con leggerezza, ma in realtà sono la base e la prova del carattere. Essa è lo specchio in cui il peccatore può misurare il suo carattere morale. E quando egli si vede condannato da questa grande norma di giustizia, la sua prossima mossa deve essere quella di pentirsi dei suoi peccati e chiedere il perdono attraverso Cristo. Molti, per non vedere i loro difetti, preferiscono rompere lo specchio per annullare la legge che segnala le macchie della loro vita e del loro carattere.

Noi viviamo in un'epoca di grande malvagità. Le persone sono ridotte in schiavitù dalle abitudini peccaminose, e le catene che li legano sono difficili da rompere. L'iniquità, come una fiumana sta inondando tutta la terra. Giornalmente, sulla terra succedono orribili crimini, troppo crudeli perché siano menzionati.

Tuttavia, uomini che si professano di essere le sentinelle sulle mura di Sion, insegnano che la legge è stata data solo agli Ebrei e che decadde con i gloriosi privilegi che iniziarono nell'era evangelica. Non vi è forse una relazione tra la sfrenatezza e il crimine imperante, e il fatto che i ministri e i loro seguaci sostengano e insegnino che la legge non è più in vigore?

Il potere censuratore della legge di Dio si estende non solo alle cose che facciamo, ma anche alle cose che non facciamo. Noi non dobbiamo giustificarci, omettendo di fare quello che Dio richiede. Non solo dobbiamo smettere di fare il male, ma dobbiamo imparare a fare il bene. Dio ci ha dato le potenzialità di esercitare buone opere, e se noi non le utilizziamo, saremo certamente considerati come servi malvagi e negligenti. È possibile che non commettiamo gravi peccati; è possibile che questi peccati non siano stati registrati nel libro di Dio, ma il fatto che le nostre azioni non siano state registrate come pure, buone, elevate o nobili, può dimostrare che non abbiamo migliorato i nostri talenti che il Signore ci ha affidato, e quindi meritiamo la condanna.

La legge di Dio esisteva prima della creazione dell'uomo. Essa è stata adattata per la nostra santificazione. Pure gli angeli sono governati da questa legge. Dopo la caduta dell'uomo, i principi di giustizia sono rimasti invariati, nulla fu tolto, e non uno dei suoi santi precetti potrebbe essere migliorato. E poiché questa legge è esistita fin dal principio, essa continuerà ad esistere nei secoli perpetui dell'eternità. Il salmista dice:

"Da lungo tempo conosco le tue testimonianze che hai stabilite in eterno". Salmo 119: 152

Nel giorno di Dio, che si approssima rapidamente, tutto il mondo dovrà essere giudicato da questa legge, che governa anche gli angeli, che esige la purezza dei pensieri, dei desideri, e delle inclinazioni più segrete, e che resterà ... "stabilita in eterno" (Salmo 111:8).

Forse i trasgressori si vantano, credendo che l'Altissimo non sappia nulla, e che l'Onnipotente non esamina le loro trasgressioni. Egli non li sopporterà più a lungo. Ben presto essi riceveranno la giusta ricompensa per le loro azioni...perché la morte è il salario del peccato, mentre i giusti che hanno osservato la legge, oltrepasseranno i cancelli di madreperla, della città celeste, e saranno coronati di vita e gioia immortale alla presenza di Dio e dell'Agnello.