Messaggi scelti, vol. 1

Capitolo 34

La Parola fatta carne

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"Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l',hanno ricevuta". Giovanni 1:1-5

"E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come dell'unigenito dal Padre". Giovani 1:14

Questo capitolo traccia il carattere e l'importanza dell'opera di Cristo. Come possiamo vedere, Giovanni attribuisce tutto il potere a Cristo e parla della maestà e della Sua grandezza. Fa rifulgere i raggi divini di preziosa Verità come il sole emana i suoi raggi. Egli presenta Cristo come l'unico mediatore tra Dio e l'umanità. La dottrina dell'incarnazione di Cristo è un mistero, "cioè, il mistero che è stato nascosto per tutti i secoli e per tutte le generazioni, ma che ora è stato manifestato ai suoi santi". Colossesi 1:26

È il grande e profondo mistero della Pietà. "E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi"... Giovanni 1:14

Cristo si rivestì della natura umana, una natura inferiore alla sua natura celeste. Nulla dimostra la meravigliosa condiscendenza di Dio come questo. Egli "ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio".(Giovanni 3:16) Giovanni presenta questo meraviglioso argomento con semplicità, affinché tutti possano cogliere la Verità esposta per essere illuminati. Cristo non prese la natura umana in forma apparente, lo fece veramente.

"Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato"... Ebrei 2:14

Gesù era il figlio di Maria; era della stirpe di Davide, secondo la discendenza umana. Di Lui si dice che era uomo, l'uomo Cristo Gesù. "Quest'uomo", scrive Paolo, "è stato ritenuto degno di una gloria tanto più grande di quella di Mosé quanto chi costruisce una casa ha maggior onore della casa stessa". Ebrei 3:3

Preesistenza di Cristo

La Parola di Dio non parla soltanto dell'umanità di Cristo, ma anche riguardo alla Sua preesistenza. La Parola esisteva come un essere divino, come l'eterno Figlio di Dio, in unione e unità con il Padre. Sin dall'eternità Egli, era il Mediatore del patto, Colui nel quale tutte le nazioni della terra, sia Giudei sia Gentili, dovevano essere benedetti a condizione che lo accettavano.

"Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio". Giovanni 1:1

Prima della creazione degli uomini e degli angeli, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

Il mondo fu fatto per mezzo di Lui, e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. (Giovanni 1:3) Se Cristo ha fatto tutte le cose, Egli esisteva prima di tutte le cose. Le parole dette a questo riguardo sono talmente decisive che nessuno deve dubitare. Essenzialmente, Cristo è Dio nel senso più eccelso. Egli era con il Padre fin dall'eternità, Dio sopra di tutto, benedetto per sempre.

Il Signor Gesù Cristo, divino Figlio di Dio, esisteva da sempre, una persona distinta, e tuttavia Uno con il Padre. Era l'eccelsa gloria del cielo. Egli era il Comandante di tutte le intelligenze celesti, e l'omaggio di adorazione che gli angeli gli tributavano era ricevuto da Lui con ogni diritto. Questo non significa rubare a Dio.

"Il SIGNORE mi ebbe con sé al principio dei suoi atti...dichiara Gesù, prima di fare alcuna delle sue opere più antiche. Fui stabilita fin dall',eternità, dal principio, prima che la terra fosse. Fui generata quando non c',erano ancora abissi, quando ancora non c',erano sorgenti rigurgitanti d',acqua. Fui generata prima che i monti fossero fondati, prima che esistessero le colline, quand',egli ancora non aveva fatto né la terra né i campi né le prime zolle della terra coltivabile. Quand',egli disponeva i cieli io ero là; quando tracciava un circolo sulla superficie dell',abisso"... Proverbi 8:22-27

Prima che si stabilisse il fondamento del mondo, vi era già luce e gloria nella Verità, che parla di Gesù come Uno con il Padre. Questa è come la luce che risplende in un luogo oscuro illuminandolo con la gloria divina.

Questa verità, infinitamente misteriosa in sé stessa, spiega altre verità misteriose che in altro modo sarebbero inspiegabili, al contempo è rinchiusa come qualcosa di sacro nella luce, inaccessibile e incomprensibile.

"Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l',universo, anzi, di eternità in eternità, tu sei Dio". Salmo 90:2

"...il popolo che stava nelle tenebre, ha visto una gran luce; su quelli che erano nella contrada e nell',ombra della morte una luce si è levata". Matteo 4:16

Ecco la preesistenza di Cristo. Lo scopo della Sua manifestazione nel nostro mondo si presenta come raggi viventi di luce procedenti dal trono eterno.

"Ora, o figlia di schiere, raduna le tue schiere! Siamo cinti d',assedio; colpiscono con la verga la guancia del giudice d',Israele"! Michea 4:14

"Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni". Michea 5:1

"...ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia; ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio..." 1 Corinzi 1:23,24

Un Mistero

Non potremo mai comprendere il mistero della manifestazione di Cristo nella carne senza l'intervento dello Spirito Santo. La lezione più umiliante che l'uomo deve imparare è che la sapienza umana è nulla, e che è follia cercare di scoprire Dio con i propri sforzi. L'uomo può esercitare i suoi poteri intellettuali al massimo, può avere ciò che il mondo chiama, un'istruzione superiore, ma agli occhi di Dio può essere sempre ignorante. I filosofi antichi si vantavano della loro saggezza, ma quanto peso aveva sulle bilance di Dio?

Salomone era molto istruito, ma la sua sapienza era stolta, perché egli non sapeva come mantenersi moralmente indipendente, libero dal peccato, nella forza di un carattere modellato secondo la similitudine divina. Salomone ci ha dato il risultato delle sue ricerche, dei suoi accurati sforzi, delle sue perseveranti indagini. Egli dichiara che la sua sapienza è completa vanità.

Con la sapienza del mondo non si può conoscere Iddio. La sua stima del carattere divino, la sua conoscenza imperfetta nei confronti degli attributi di Dio, non arricchiva la sua concezione mentale. La sua mente non fu nobilitata alla conformità divina ma, immersa nella più grossolana idolatria.

"Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti, e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell',uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili". Romani 1:22,23

Questo è il valore dei requisiti e della conoscenza umana, e non provengono da Cristo.

Cristo dichiara:

"Io sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". Giovanni 14:6

Cristo è investito del potere di generare la vita a tutte le creature. Egli aggiunse:

"Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch',egli a motivo di me".

"È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita". Giovanni 6:57, 63

Qui, Cristo non si riferisce alla Sua dottrina, ma alla Sua persona e alla divinità del suo carattere. Egli dice ancora:

"In verità, in verità vi dico: l',ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l',avranno udita, vivranno. Perché come il Padre ha vita in sé stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in sé stesso; e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell',uomo". Giovanni 5:25-27

Il significato della nascita di Cristo

Dio e Cristo, già dal principio sapevano dell'apostasia di Satana e della caduta d'Adamo a causa dell'inganno dell'apostata. Il piano della salvezza è stato progettato per redimere la razza umana caduta e dargli un'altra possibilità. Cristo fu designato quale Mediatore, ancor prima della creazione del mondo, designato dall'eternità per essere il nostro sostituto e la nostra garanzia. Ancor prima della creazione del mondo, fu stabilito che la divinità di Cristo avrebbe dovuto rivestire l'umanità.

"Tu non hai voluto né sacrificio né offerta...disse Cristo, ma mi hai preparato un corpo"... Ebrei 10:5

Gesù, però, non venne nel mondo in forma umana prima della scadenza del tempo. Egli venne su questa terra, a Betlemme, come un neonato. Nessuno, nemmeno al più dotato dei figli di Dio venuto in questo mondo, gli fu riconosciuta la stessa dimostrazione di gioia come fu data a Gesù bambino in Betlemme. Gli angeli di Dio intonarono le loro lodi per le colline e le pianure di Betlemme.

"Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini ch',egli gradisce!" Luca 2:14

Ogni famiglia umana è in grado di riconoscere questo inno! La dichiarazione che si fece allora, la nota che risuonò, l'inno che iniziò si estenderà fino alla fine del tempo e risuonerà fino ai confini di tutta la terra. Significa: gloria a Dio, e pace in terra per gli uomini di buona volontà! Quando il Sole di giustizia sorgerà, porterà la salvezza sulle sule ali, e l'inno che si cantò sulle colline di Betlemme riecheggerà nella voce di una grande moltitudine, come la voce di molte acque, che dirà:

"Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l',Onnipotente, ha stabilito il suo regno". Apocalisse 19:6

Con la Sua obbedienza a tutti i comandamenti di Dio, Cristo riscattò l'uomo. Questo non è stato fatto trasformando sé stesso in qualcos'altro, ma prendendo l'umanità su di sé. Così Cristo diede all'umanità la possibilità di vivere grazie a quello che Lui fece. L'opera della Redenzione è porre l'umanità in comunione con Cristo, unire la razza caduta con la divinità. Cristo ha preso la natura umana, perché gli uomini potessero diventare Uno con Lui, come Cristo è Uno con il Padre, perché Dio ama l'uomo come ama il suo Unigenito Figlio, e quest'amore rende l'uomo partecipe alla natura divina e a completarsi in Lui.

Lo Spirito Santo, che procede dall'Unigenito Figlio di Dio, unisce l'essere umano, corpo, anima e spirito alla perfetta natura di Cristo divino - umana. Questa unione è rappresentata dall'unione tra la vite e i tralci. L'uomo limitato può essere unito alla forza di Cristo. Attraverso la fede, la natura umana è assimilata con la natura di Cristo. Così, noi diventiamo Uno con Dio in Cristo.