Messaggi scelti, vol. 1

Capitolo 41

La terza tentazione di Cristo

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Il nostro Salvatore mostrò una perfetta fiducia in suo Padre, perché non avrebbe permesso che Lui fosse tentato al di sopra delle forze che gli aveva dato, e avrebbe vinto se avesse sopportato pazientemente la prova alla quale era sottoposto. Cristo non si è messo in pericolo volontariamente. Dio aveva permesso che Satana detenesse il potere su suo Figlio solo per il momento. Gesù sapeva che se avesse conservato la Sua integrità in questa situazione estrema, se non ci fosse stato altro modo per aiutarlo, un angelo di Dio sarebbe stato inviato per alleviare questi momenti difficili, ma Cristo si è rivestito d'umanità per rappresentare la razza umana e per salvarla. Satana aveva constatato che durante la seconda tentazione non era riuscito nel suo intento.

"Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse: "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio. Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua". Luca 4:5-7

Nelle prime due grandi tentazioni, Satana non aveva rivelato i suoi veri propostiti, né il suo carattere. Egli pretendeva di essere un messaggero venuto dalle coorti celesti, ma ora egli sapeva che era venuta l'ora di dover togliere la maschera. In una visione panoramica, presentò a Cristo tutti i regni del mondo sotto una luce più attraente possibile, mentre egli si considerava il principe del mondo.

La tentazione più allettante

L'ultima tentazione di Cristo fu la più seducente delle tre. Satana sapeva che la vita di Cristo doveva essere una vita di dolore, di disagio e di conflitti. Egli credeva di poter approfittare di questo fatto e corrompere l'integrità di Gesù. Ora, in questa ultima tentazione egli cercò di usare tutto il suo potere perché si doveva decidere il suo destino e chi doveva essere il vincitore. Pretendeva di dominare il mondo e si proclamò il principe delle potestà dell'aria. Satana, quindi, portò Gesù sopra un monte altissimo, e gli mostrò tutti i regni e la loro gloria e disse: "Tutto questo io te lo darò, se prostrandoti tu mi adorerai".(Matteo 4:8,9)

Per un momento gli occhi di Gesù si posarono sulla gloria del mondo presentata davanti a lui, poi si voltò rifiutandosi di guardare questo spettacolo affascinante. Egli non voleva mettere a repentaglio la sua incrollabile integrità sprecando il tempo intrattenendosi col seduttore.

Quando Satana gli richiese un omaggio, fu risvegliata l',indignazione divina di Cristo, Egli non poté più tollerare il comportamento blasfemo del demonio, e nemmeno di rimanere in sua presenza. A questo punto Cristo volle esercitare la Sua Divina autorità e comandò a Satana di desistere dicendo:

"Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto". Matteo 4:10

Nel suo orgoglio e nella sua arroganza, Satana aveva dichiarato che era il legittimo e permanente governante del mondo e il possessore di tutte le sue ricchezze e gloria, pretendeva l',omaggio di tutti quelli che vivevano in esso, come se lui avesse creato il mondo e tutte le cose ivi contenute. Ecco cosa disse Satana a Cristo:

"Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio". Luca 4:6

Si sforzò di fare un patto speciale con Cristo, gli avrebbe reso immediatamente tutto quello che pretendeva come suo, se lui lo adorava. Questo insulto provocò in Gesù una profonda indignazione e quindi lo rimproverò e lo mandò via. (Matteo 4:10) Durante la prima tentazione, Satana si era illuso di aver saputo celare la sua vera identità, il suo carattere e i suoi proposito, pensando che Gesù non lo avrebbe riconosciuto come il capo ribelle caduto e che aveva vinto e espulso dal cielo. Le parole di congedo di Cristo "Vattene Satana", rivelavano chiaramente che Egli lo aveva riconosciuto subito, compresi tutti gli artifici ingannevoli. Ma nonostante tutti i suoi sforzi, per lui fu un grande insuccesso. Satana sapeva che se Gesù sarebbe morto per redimere l'uomo, la sua potenza sarebbe finita e lui stesso sarebbe stato distrutto. Pertanto, egli studiò un piano per prevenire, questa sconfitta. Se il piano di redenzione fosse fallito, egli avrebbe conservato il regno di questo mondo, e lo avrebbe governato opponendosi al Dio del cielo.

Il nemico esultava quando Gesù lasciò il cielo, la Sua gloria e il Suo potere. Egli credeva che finalmente il Figlio di Dio era sotto il suo potere. La tentazione della santa coppia avvenuta nell'Eden fu così facile, che lui sperò di poter vincere anche il Figlio di Dio con la sua astuzia e i suoi poteri satanici, e quindi salvare il suo regno. Se poteva indurre Gesù a separarsi dalla volontà del Padre come quando tentò Eva e Adamo, allora il suo obbiettivo era raggiunto. Nel momento in cui Gesù avesse riscattato la terra e i cieli con la Sua morte, tutto l'universo si sarebbe sottomesso a Lui. I propositi di Gesù erano fermi. Egli scelse di soffrire un'ignobile morte, e in conseguenza di questo sarebbe diventato il legittimo governante dei regni della terra per l'eternità. Anche Satana sarà dato nelle mani del Creatore per subire la morte eterna per mai più nuocere al Re dei cieli e ai suoi santi.

La tentazione decisamente opposta alla resistenza

Gesù disse al suo subdolo nemico:

"Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto". Matteo 4:10

Satana aveva chiesto al Signore di dargli evidenti prove che Egli era veramente il Figlio di Dio, e ora aveva la prova che aveva chiesto. Al comando divino di Cristo, egli dovette obbedire, e si ritirò da Lui in silenzio. Egli non aveva alcun potere che gli permettesse di resistere al rifiuto perentorio, e fu costretto, senza una parola, a desistere immediatamente e a lasciare il Redentore del mondo. L'odioso Satana si ritirò. La lotta era terminata. Dopo un'immensa sofferenza, la vittoria di Cristo nel deserto fu così completa come il fallimento di Adamo. E per un po' di tempo rimase libero dall'odiosa presenza del Suo avversario e dalle sue legioni di angeli.

Dopo che Satana concluse le sue tentazioni, egli si ritirò da Gesù per un certo periodo. Il nemico era stato vinto, ma il conflitto era stato lungo ed eccessivamente angoscioso. Cristo si sentiva esausto e molto provato, e quindi cadde a terra svenuto. Gli angeli celesti, che si erano inchinati davanti a Lui nelle coorti reali e che avevano osservato il loro amato Comandante con intenso e doloroso interesse, e che con ammirazione erano stati testimoni della terribile lotta che aveva sostenuto con Satana, vennero e Lo servirono. Essi gli prepararono del cibo, affinché il Redentore riprendesse le forze. Gli angeli erano pieni di ammirazione e timorosa riverenza vedendo il Salvatore sofferente a causa dell'uomo. Colui che era uguale a Dio nelle coorti celesti, era davanti a loro dimagrito a causa del prolungato digiuno. Solitario e isolato, fu perseguitato dal capo ribelle che era stato espulso dal cielo. Gesù per poter salvare l'uomo subì una prova molto penosa e dura. La lotta contro il potere delle tenebre fu lunga, intensa e opprimente per la natura umana di Cristo nella sua debolezza e dolorosa condizione. Gli angeli portarono a Gesù messaggi d'amore e di conforto da parte del Padre, nonché la sicurezza che tutto il cielo trionfava nella vittoria piena e completa che Egli aveva guadagnato in favore dell'uomo.

Il prezzo della redenzione per il genere umano non sarà mai compreso pienamente finché i redenti saranno intorno al trono di Dio col loro Redentore. E poiché gli uomini avranno la capacità di apprezzare il valore della loro condizione immortale e la ricompensa eterna, loderanno l'Agnello con un canto di vittoria:

"Degno è l',Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l',onore, la gloria e la lode". Apocalisse 5:12

"E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: "A colui che siede sul trono, e all',Agnello, siano la lode, l',onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli". Apocalisse 5:13

Anche se Satana non era riuscito nel suo intento, egli non aveva rinunciato alla speranza che col tempo avrebbe potuto avere più successo. Egli aspettava solo il momento propizio d'intervenire durante il ministero di Gesù. Il nemico tracciò i suoi piani per accecare l'intelletto dei giudei, il popolo prescelto da Dio, affinché non riconoscessero in Cristo il Redentore del mondo. Egli sapeva di poter riempire i loro cuori con l'invidia, con la gelosia e con l'odio contro il Figlio di Dio, in modo che non lo avrebbero mai accettato, inoltre, egli voleva rendere la vita di Cristo la più amara possibile.