Messaggi scelti, vol. 1

Capitolo 50

Venite, cercate e troverete

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È impossibile per l'uomo salvarsi da solo. Riguardo a questo può ingannarsi, ma non può salvare sé stesso. Solo la giustizia di Cristo è indispensabile per la sua salvezza, e questo è un dono di Dio. È un abito nuziale nel quale possiamo presentarci come ospiti benvenuti alla cena dell'Agnello. Lasciate che la fede in Cristo, Colui che è la Luce del mondo, vi trasformi senza indugio in una nuova creatura.

Cristo è chiamato "L'Eterno nostra Giustizia", e attraverso la fede, ognuno di noi dovrebbe dire: "Il Signore è la mia giustizia". Quando la nostra fede si afferra a questo dono di Dio, le nostre labbra benediranno Iddio e saremo in grado di dire agli altri:

"Ecco l',Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo"! Giovanni 1:29

Allora potremo parlare ai perduti, riguardo il piano di salvezza, e dirgli che il mondo è sommerso dalla maledizione del peccato, ma il Signore ha presentato una condizione di misericordia al peccatore caduto e senza speranza, e ha rivelato il valore e il significato della sua grazia. La grazia è un favore immeritato. Gli angeli che non conoscono il peccato, non possono immaginare il significato della grazia nei loro confronti; ma il nostro stato peccaminoso richiede il dono della grazia di un Dio misericordioso. Fu la grazia che inviò il nostro Salvatore a cercarci, quando eravamo pellegrini, per riportarci all'ovile.

Avete quel sentimento di necessità e dipendenza nella vostra anima? Avete fame e sete di giustizia? Se è così, allora Cristo sta lavorando nel vostro cuore, creando quel sentimento di bisogno, affinché sia cercato, e mediante il suo Santo Spirito possa fare per voi le cose che è impossibile fare da sé stessi, perché voi da soli non potete fare niente. Il Signore non specifica le condizioni, con l'eccezione che abbiamo fame della Sua misericordia, e desideriamo i Suoi consigli, e aneliamo il Suo amore. "Chiedete"! Se chiedete, ciò vuol dire che vi occorre qualcosa, e se chiedete con fede, allora riceverete. Il Signore ha impegnato la Sua Parola, per cui non può fallire. Colui che sente e riconosce di essere colpevole, è un motivo sufficiente per chiedere la misericordia e la compassione divina. L'unica condizione per potersi presentare davanti a Dio non è quella di essere santi, ma di chiedergli di lavarci da qualsiasi peccato e di essere purificati da ogni iniquità. Allora perché aspettare ancora? Perché non accettare letteralmente la promessa di Dio e dire:

"Eccomi Signore, io mi do a Te, questo è tutto ciò che posso fare"?

Se Satana si presenta per proiettare la sua ombra tra noi e Dio, accusandoci di peccato, tentandoci nel diffidare di Dio, di dubitare della sua misericordia, allora dite:

"Io non posso permettere che la mia debolezza mi separi da Dio, perché Lui è la mia forza. I miei peccati che sono molti, li lascio ai piedi di Gesù, il mio divino Sostituto e Sacrificio.

"Nelle mie mani non porto nulla

Ma mi aggrappo semplicemente alla croce".

Nessun uomo può guardare a sé stesso e trovare qualcosa nel proprio carattere che lo raccomandi davanti a Dio e assicuri la sua accettazione. Solo attraverso Gesù, il peccatore può trovare accesso presso Dio. Cristo è l'unico e solo nostro Redentore, Avvocato e Mediatore. In Lui abbiamo la speranza, il perdono, la pace e la giustizia. In virtù del sangue di Cristo, l'anima ferita dal peccato può essere restaurata a salvezza. Cristo è il profumo, è l'incenso sacro che fa accettare le nostre richieste davanti al Padre. Pertanto possiamo dire:

"Così qual sono -- pien di peccato, ma per il tuo sangue -- che mi ha lavato, e per l'invito -- fatto al cor mio, O Agnello di Dio -- io vengo a Te".

Venire a Cristo non richiede un duro sforzo mentale e agonia, ma semplicemente accettando i termini di salvezza che Dio ha promesso nella sua Parola. Le benedizioni sono gratuite per tutti.

L',invito di Dio lo possiamo leggere in Isaia 55:1,2

"Voi tutti che siete assetati, venite alle acque; e voi che non avete danari, venite, comperate, e mangiate; venite, dico, comperate, senza danari, e senza prezzo, vino, e latte. Perché spendete denari in ciò che non è pane, e la vostra fatica in ciò che non può saziare? Ascoltatemi pure, e voi mangerete del buono, e l',anima vostra godrà del grasso".

La Giustizia si trova in Cristo

Venite, cercate e troverete. La dispensa è aperta, è piena ed è libera. Venite con cuore umile, senza pensare che siete obbligati a fare alcuna opera buona per meritare la grazia di Dio, o che è necessario fare qualche miglioria in noi prima di poter venire a Cristo.

Tutti noi siamo impotenti a fare il bene, e quindi non possiamo migliorare la nostra condizione da soli. Fuori di Cristo non abbiamo alcun merito, nessuna giustizia. La nostra peccaminosità, la nostra debolezza, la nostra imperfezione umana rende impossibile la nostra presenza davanti a Dio a meno che siamo rivestiti della giustizia immacolata di Cristo.

In Lui solo possiamo trovare la giustizia. Dunque, nel nome che è al di sopra d'ogni nome, il nome dato agli uomini solo in base al quale possiamo essere salvati e rivendicare la promessa di Dio, dicendo: "Signore, perdona il mio peccato, ho messo le mie mani nelle tue mani per chiedere aiuto, altrimenti perirò. Ora io credo in Te".

Il Salvatore dice al peccatore pentito:

"Io sono la Via, la Verità, e la Vita; niuno viene al Padre se non per me". (Giovanni 14:6) "...ed io non caccerò fuori colui che viene a me". Giovanni 6:37 "Io sono la tua salvezza". (Salmo 35:3)

Se rispondiamo all'invito di Cristo e ci uniremo a Lui, allora manifesteremo la fede salvifica. Parlare della religione in modo casuale, pregare per le benedizioni spirituali senza un reale coinvolgimento della vera fede, vale davvero poco. Quando la folla premeva contro Gesù, non ha saputo percepire alcuna forza vitale dal contatto con Lui; ma quando una povera e sofferente donna, che per dodici anni soffriva molto per la sua infermità, il suo grande bisogno la spinse a sfiorare l'orlo della veste di Gesù, e fu guarita istantaneamente. Essa sentì la virtù curativa di Cristo, perché in lei c'era una fede viva, una fede vera. Il suo tocco era il tocco della fede, e Cristo riconobbe immediatamente questo tocco. Sapeva che da lui era uscito un potere e volgendosi alla folla chiese:

"Chi m',ha toccato?". Luca 8:45

I discepoli sorpresi da tale domanda risposero:

"Maestro, le folle ti stringono e ti opprimono e tu dici: Chi mi ha toccato?"

Ma Gesù disse:

"Qualcuno mi ha toccato perché ho sentito che una potenza è uscita da me"

Allora la donna vedendo che non era rimasta inosservata, venne tutta tremante e, gettandosi ai suoi piedi, gli dichiarò in presenza di tutto il popolo per quale motivo lo aveva toccato e come era stata guarita all'istante.

E Lui gli disse:

"Figliuola, la tua fede t',ha salvata; vattene in pace". Luca 8:45-48

La fede che serve per metterci in contatto vitale con Cristo esprime da parte nostra la dipendenza perfetta e la totale consacrazione a Cristo. Questa fede opera attraverso l'amore e purifica l'anima. Nella vita del seguace di Cristo opera la vera obbedienza ai comandamenti di Dio, quindi l'amore verso Dio e verso gli uomini saranno il risultato della relazione vitale con Cristo.

"Or voi non siete nella carne ma nello spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi; ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, egli non è di lui". Romani 8:9

Gesù ci dice:

"Io sono la vite, voi siete i tralci.". Giovanni 15:5

Possiamo concepire una relazione più intima di quella che questo implica? Le fibre del ramo sono identiche a quelle della vite. Il nutrimento che proviene dal tronco e che porta la vita e la forza ai rami è costante, senza ostacoli. La radice invia il nutrimento attraverso i rami. Simile rapporto sarà tra noi e Cristo se rimaniamo con Lui e ci nutriremo da Lui. Questa relazione tra Cristo e noi può essere stabilita soltanto attraverso la fede.

"Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi s',accosta a Dio deve credere ch',Egli è, e che è il rimuneratore di quelli che lo cercano". Ebrei 11:6

È la fede quella che ci collega con la potenza del cielo e ci dà la forza per affrontare le potenze delle tenebre.

"Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede". 1 Giovanni 5:4

La fede familiarizza l'anima con l'esistenza e la presenza di Dio e, vivendo completamente per la gloria di Dio, ci sarà sempre più facile discernere la bellezza del Suo carattere, e l'eccellenza della Sua grazia. Grazie al potere spirituale, le nostre anime si irrobustiranno, perché respireranno l'atmosfera del cielo, e ci renderemo conto che Dio è al nostro fianco.

Contemplando Colui che è il Capo tra diecimila e dove tutto è stupendo, ci eleveremo al di sopra del mondo, e nel contemplarlo saremo trasformati a Sua immagine.