------------------------Messaggi scelti, vol. 1 MS1 3 1 Una parola al lettore MS1 6 1 Introduzione MS1 7 1 Capitolo 1 -- L'ispirazione degli scrittori profetici MS1 14 1 Capitolo 2 -- Ellen White e i suoi scritti MS1 27 1 Capitolo 3 -- Atteggiamento verso le testimonianze MS1 34 1 Capitolo 4 -- Redazione e distribuzione delle testimonianze alla chiesa MS1 42 1 Capitolo 5 -- Una spiegazione sulle prime dichiarazioni MS1 58 1 Capitolo 6 -- L'amorevole Cura Di Gesù MS1 62 1 Capitolo 7 -- Cristo ha il controllo MS1 65 1 Capitolo 8 -- Disposizione all'opera MS1 68 1 Capitolo 9 -- Esaminate voi stessi MS1 72 1 Capitolo 10 -- Gli angeli buoni sono più potenti degli angeli malvagi MS1 75 1 Capitolo 11 -- Quanto valiamo? MS1 82 1 Capitolo 12 -- Gli angeli sono stupiti MS1 85 1 Capitolo 13 -- L'importanza di reicevere lo Spirito Santo MS1 88 1 Capitolo 14 -- In ogni luogo MS1 91 1 Capitolo 15 -- Il risveglio della Chiesa MS1 96 1 Capitolo 16 -- Esortazione a conseguire una rinascita MS1 103 1 Capitolo 17 -- La protezione della nuova esperienza MS1 115 1 Capitolo 18 -- Esortazioni speciali al ministero pubblico MS1 124 1 Capitolo 19 -- Cosa predicare e cosa non predicare MS1 132 1 Capitolo 20 -- Il nostro atteggiamento verso le controversie dottrinali MS1 136 1 Capitolo 21 -- Insegnamenti fantasiosi e speculativi MS1 142 1 Capitolo 22 -- Il pericolo degli estremismi MS1 149 1 Capitolo 23 -- Diffidate dal fissare date MS1 155 1 Capitolo 24 -- L'alfa e l'omega insegnate la parola MS1 162 1 Capitolo 25 -- Le fondamenta della nostra fede MS1 170 1 Capitolo 26 -- Cristo e la legge MS1 174 1 Capitolo 27 -- Il carattere della legge di Dio MS1 179 1 Capitolo 28 -- L'inimicizia di satana verso la legge MS1 183 1 Capitolo 29 -- Cristo è la nostra speranza MS1 186 1 Capitolo 30 -- La legge e il vangelo MS1 189 1 Capitolo 31 -- La legge nella lettera ai Galati MS1 192 1 Capitolo 32 -- La giustizia di cristo nella legge MS1 197 1 Capitolo 33 -- Incarnazione e natura di Cristo MS1 201 1 Capitolo 34 -- La Parola fatta carne MS1 207 1 Capitolo 35 -- L'tentato in ogni cosa come lo siamo noi MS1 211 1 Capitolo 36 -- Non vi sono gerarchie e caste in Cristo MS1 216 1 Capitolo 37 -- Anch'io mando voi MS1 219 1 Capitolo 38 -- La tentazione di Cristo MS1 223 1 Capitolo 39 -- La prima tentazione di Cristo MS1 230 1 Capitolo 40 -- La seconda tentazione di Cristo MS1 233 1 Capitolo 41 -- La terza tentazione di Cristo MS1 236 2 Capitolo 42 -- La rivelazione di Dio MS1 242 1 Capitolo 43 -- Cristo donatore della vita MS1 247 1 Capitolo 44 -- Cristo creatore e donatore della vita MS1 251 1 Capitolo 45 -- I primi frutti MS1 254 1 Capitolo 46 -- Il divino portatore dei nostri peccati MS1 256 1 Capitolo 47 -- La verità è solo in Cristo MS1 264 1 Capitolo 48 -- Cristo colui che portò il peccato MS1 270 1 Capitolo 49 -- La resa e la confessione MS1 275 1 Capitolo 50 -- Venite, cercate e troverete MS1 280 1 Capitolo 51 -- Uniti alla vite divina MS1 283 1 Capitolo 52 -- Cristo nostro sommo sacerdote MS1 287 1 Capitolo 53 -- Cristo portatore del peccato MS1 295 1 Capitolo 54 -- Cristo nostra giustizia MS1 299 1 Capitolo 55 -- La verità che porta le credenziali divinela verità che porta le credenziali divine MS1 304 1 Capitolo 56 -- Cristo la via della vita MS1 308 1 Capitolo 57 -- "hai lasciato il primo amore" MS1 312 1 Capitolo 58 -- La perfetta obbedienza attraverso Cristo MS1 315 1 Capitolo 59 -- La relazione tra fede e opera MS1 321 1 Capitolo 60 -- Cristo il centro del messaggio MS1 327 1 Capitolo 61 -- Giustificati per fede MS1 336 1 Capitolo 62 -- La perla di gran prezzo MS1 338 1 Capitolo 63 -- Luce supplementare MS1 342 1 Capitolo 64 -- Come affrontare un punto di dottrina controverso ------------------------Una parola al lettore MS1 3 1 Nelle sue l'ultime volontà, Ellen G. White si raccomanda affinché cinque leader della chiesa si prendessero cura dei suoi scritti. Essa li nomina come amministratori onorari del suo patrimonio. Uno dei compiti assegnato a questo collegio fu "la ristampa dei miei manoscritti". MS1 3 2 Cominciando dall'anno 1920, sono stati stampati molti temi concernenti la salute, l'evangelizzazione, l'amministrazione o la famiglia. MS1 3 3 I tre volumi del libro MESSAGGI SCELTI cominciano con questo schema. MS1 3 4 Questi libri assomigliano molto al libro TESTIMONIANZE PER LA CHIESA perché gli scritti comprendono vari argomenti: MS1 3 5 come promuove il lavoro, la rinascita e la riforma, il pericolo delle speculazioni, posizioni estreme i la presa di posizione. MS1 3 6 Questo libro contiene pure le istruzioni concernenti la salute: come l'uso dei medicamenti e altri rimedi, come prepararsi agli eventi degli ultimi giorni, o come imparare ad onorare Dio nella vita quotidiana. La maggior parte del testo di questi volumi si focalizza su Gesù Cristo sottolineando che solo Lui è il centro delle dottrine, dell'insegnamento e delle esperienze. MS1 3 7 La sorgente da cui sono stati attinti questi consigli provengono da periodici, da opuscoli vari, dalla serie intitolata "Notebook leaflets" (volantini) o direttamente dalle lettere e dai manoscritti di Ellen G. White. All'inizio, questi scritti ( Messaggi scelti) non erano collegati tra loro, ma furono riuniti in questi tre volumi per avere più facile accesso alla loro presentazione. Entro limiti di spazio, i compilatori hanno cercato di includere il più possibile gli argomenti pertinenti e utili. Questi tre volumi sono stati preparati presso gli uffici del White Estate sotto la direzione del consiglio amministrativo della E.G.White Estate. Le dichiarazioni introduttive che appaiono in ogni sezione segnalano i temi trattati e sono firmati dal collegio amministrativo. Le note esplicative, approvate dagli amministratori sono state firmate dai "COMPILERS". È nostro sincero augurio e desiderio, che questo volume possa aiutare la Chiesa a svolgere il compito assegnatogli da Dio. Il consiglio di fondazione: Ellen White Estate. ------------------------Introduzione MS1 6 1 Le dichiarazioni scritte da E.G White in questo libro riguardano il suo lavoro quale messaggera del Signore. Attraverso questo messaggio utile e interessante essa comunica la volontà di Dio ai membri della famiglia umana. MS1 6 2 Anche se l'ispirazione dell'autrice avvenne ad intervalli attraverso 70 anni di ministero, la presentazione più nota è l'introduzione dell'autrice nel libro "Il gran conflitto" (che qui non appare) scritta nel maggio dell'anno 1888. MS1 6 3 Nella dichiarazione precedente intitolata "Obiezioni alla Bibbia" scritta nel 1886, venne pubblicato questo documento, come anche il presente nel "L'ispirazione della Parola di Dio", scritta nell'autunno 1888. MS1 6 4 Una quarta dichiarazione importante come "I misteri della Bibbia come prova della sua ispirazione" fu pubblicato nel 1889 ed è possibile trovarli nel libro Testimonianze , volume 5 pp 698-711. MS1 6 5 Varie spiegazioni sul suo lavoro, la ristampa dell'opuscolo del 1913 intitolato "La Scrittura e l'Invio di testimonianze alla Chiesa", e la risposta della signora White ad alcune questioni e accuse riguardanti i suoi scritti precedenti costituiscono la sezione dedicata a "La luce sul nostro sentiero". Collegio E.G.White. MS1 57 1 Circa 15 anni dopo la morte della signora White, l'indice degli archivi dei suoi scritti non pubblicati, ossia il materiale scelto dalle sue lettere e dai manoscritti, - che si trovavano presso il suo ufficio ad Elmshaven in California -- a quel tempo furono pubblicati sotto forma di opuscoli MS1 57 2 Abbracciavano vari argomenti interessanti, specialmente per i missionari avventisti del 7° giorno, come "L'esperienza cristiana", "Il metodo di lavoro", "Educazione", "La Chiesa" ealtri. MS1 57 3 In un primo momento questi opuscoli furono pubblicati con il titolo " I Volantini di Elmshaven", mentre più tardi si chiamarono "Notebook Leaflets" (Taccuini). L'edizione di queste pubblicazioni crebbe per un totale di 42 copie separate, più tardi unite in un solo libro.. MS1 57 4 Negli anni successivi alla pubblicazione del Notebook Leaflets seguirono altri lavori di Ellen White come: Ministero Medico, Evangelismo, Educazione per i bambini, Il ministero della bontà e infine Il focolare avventista. Inizialmente questi opuscoli ridussero molto le fonti dei manoscritti dai quali si scelsero originalmente le pagine e proporzionò molto materiale in forma di libri permanenti. MS1 57 5 Con questa edizione diminuì l'emissione di Notebook Leaflets. Tuttavia alcuni dei volantini secondo la loro natura e carattere, in materia d'esperienza cristiana o altri temi importanti, non sono paralleli al materiale dei libri di Ellen White pubblicati dopo la sua morte, né furono duplicati Ora essi sono stati ritrovati qua è là in Messaggi Scelti. Il più grande raggruppamento di tale materiale come Notebook Leaflets è stato edito con il titolo di Esperienze Cristiane. White Trustees MS1 95 1 Uno degli appelli più significativi realizzati da Ellen G. White riguardo alla rinascita e alla riforma è stato pubblicato il 22 marzo del 1887 nella Review and Herald sotto il titolo "La necessità della chiesa". Molto materiale di questo articolo è stato usato dall'anziano A. G. Daniells per la compilazione del libro intitolato Christ our Righteousness (Cristo nostra Giustizia). Nelle edizioni precedenti, (1926 -- 1937) questo articolo apparve in tutta la sua interezza nell'appendice. Ma nelle edizioni posteriori, questo articolo non apparve nell'appendice. Ora, questo articolo tanto richiesto è presentato integralmente all'inizio della parte terza del presente volume - Messaggi Scelti. MS1 95 2 In questa sezione si descrive vividamente la lotta spirituale che segue immediatamente "La Rinascita", la lotta che imperversa tra le forze della giustizia e quelle del male per le anime di coloro che iniziano una nuova esperienza. MS1 95 3 Ellen White tratta questa questione vitale sulla grande rinascita, nell'ambito del collegio di Battle Creek, e durante gli eventi che seguirono nei mesi successivi. Gli elementi di questa lotta sono presenti in ogni sforzo di rinascita della chiesa. La sezione in questione si conclude con la presentazione di casi successi durante la fase di rinascita, in cui partecipò anche Ellen White. Ciò contribuisce a dimostrare come essa ha svolto l'opera di salvezza delle anime. Su quest'opera essa dà istruzioni e consigli diretti agli operai del Vangelo. Molte di queste esperienze sono state annotate dalla Signora White nel suo diario. La descrizione che ci viene presentata inizia in Battle Creek, segue in Europa e in Australia, e quindi di nuovo negli Stati Uniti. Vi è una certa quantità di ripetizioni, ma di singolare interesse, poiché ogni elemento ha un certo valore per i lettori. White Trustees MS1 123 1 Nell'anno 1933, durante la Conferenza Generale, fu fatto un piano per rinforzare l'evangelizzazione dentro e fuori l'America Settentrionale. Ci si rese conto che c'erano vari obbiettivi da raggiungere. I ministri della chiesa, nei loro programmi avrebbero dovuto lasciare i soggetti di minore importanza, e occuparsi di quelli più importanti come il messaggio dei tre angeli nella sua fase completa. Su richiesta della Conferenza Generale fu stampato un opuscolo di 16 pagine intitolato "Predicate la Parola (Preach the Word) dove erano contenuti i consigli di Ellen White. Migliaia di copie di questo opuscolo portarono un grande beneficio a tutti, perché con solenne responsabilità, annunciarono l'ultimo messaggio al mondo. Diversi brani provenienti dai libri di E.G. White sono stati inclusi in modo permanente. Ciononostante le dichiarazioni ivi stampate non costituiscono un'esauriente compilazione di ciò che Ellen G.White ha scritto su questo tema. Consigli addizionali, si possono trovare nei libri come: Evangelismo, Operai Evangelici, Testimonianze per i Ministri e Servizio cristiano (Evangelism, Gospel Workers, Testimonies to Ministers, Christian Service) MS1 123 2 In seguito alle pubblicazioni degli opuscoli, troveremo vari capitoli che si relazionano tra loro. In "Il pericolo degli estremismi" (The peril of estreme views), si trova la comunicazione destinata ad uno dei nostri ministri, contenente istruzioni molto utili, che fino ad ora erano disponibili solo in Notebook Leaflets. Il capitolo inserito "Time Setting" è pertinente. L'ultimo capitolo conclusivo contiene dei consigli provenienti da "Special Testimonies" (Testimonianze Speciali) serie B, n. 2, scritto durante la crisi dell'anno 1903 e 1904, quando certe idee panteistiche si volevano inserire prepotentemente come se fossero una nuova luce che avrebbe apportato una grande benedizione per la chiesa. La benedizione principale, che risultò da questa crisi, furono le lezioni di Verità tanto ferventemente comunicate dalla messaggera del Signore alla chiesa in lotta. Questo materiale è inserito in Testimonies, (Testimonianze, volume 8, e in Ministry of Healing (Il ministero di guarigione) White Trustees MS1 169 1 Durante un periodo di 60 anni sono stati pubblicati 2.000 articoli di Ellen G.White nella Review and Herald. Altri 2.000 sono stati forniti a "I segni dei tempi". Centinaia di messaggi usciti dalla penna di Ellen White sono apparsi in YOUTH'S INSTRUCTOR (Dal vostro istruttore), il nostro giornale medico, e altri diversi giornali. MS1 169 2 Questi articoli trattano una vasta gamma d'argomenti, che includono delle lezioni pratiche, avvertimenti e consigli per la chiesa, racconti di viaggio e lavori, istruzioni riguardo l'opera, e più importante, le spiegazioni dottrinali. Lo spazio illimitato concesso nelle riviste, rese possibile l'esposizione variata e dettagliata di molti temi dottrinali. Gli stessi soggetti furono pubblicati varie volte, e ogni volta accentuando i diversi punti d'interesse. In armonia con le sue istruzioni, questi articoli sono stati usati nella compilazione di alcuni libri di E.G. White, che poi sono stati pubblicati dopo la sua morte. MS1 169 3 Certamente non vi è una richiesta generale per la ristampa di tutti i suoi articoli completi, però, esiste un forte desiderio di avere nel suo insieme una scelta d'articoli dedicati maggiormente a temi dottrinali, ristampati in ogni suo testo. Molti di questi articoli sono noti perché presentano le verità centrali del messaggio avventista. Questi messaggi d'inestimabile valore, sono presentati per la maggior parte nella loro interezza, donando al lettore il beneficio d'ogni dichiarazione nella sua pienezza. Vi sono poche eccezioni con ampi frammenti di un articolo che non era strettamente correlato alla presentazione dottrinale, e in questo caso furono fatte le soppressioni e indicato nel modo consueto. Uno studio attento della Parola di Dio rallegrerà il lettore nel vedere queste affermazioni dottrinali apparire in forma permanente; comunque tutte hanno come epicentro Cristo nostro Signore. White Trustees ------------------------Capitolo 1 -- L'ispirazione degli scrittori profetici L'ispirazione della Parola di Dio MS1 7 1 È arrivato il momento in cui bisogna porsi la domanda in tutta coscienza: MS1 7 2 "Ma quando il Figlio dell ', uomo verrà, troverà Egli la fede sulla terra"? Luca 18:8 MS1 7 3 La nostra terra e il genere umano sono coperti da tenebre spirituali. Molte chiese sono scettiche verso le interpretazioni bibliche e ciò conduce all'infedeltà. Molti s'interrogano sulla veridicità delle Scritture. Il ragionamento umano e le fantasie del loro cuore stanno letteralmente minando l'ispirazione della Parola di Dio che dovrebbe essere accettata quale inestimabile dono. Essa è circondata da una nuvola di misticismo e questo non permette di distinguere la chiarezza del pensiero di Dio. MS1 7 4 Questo "Sacro Libro" ha resistito agli assalti di Satana, che si è unito con gli empi per avvolgere tutto quello che è di carattere divino con nubi e oscurità. Ma nonostante ciò, il Signore ha miracolosamente preservato questi Scritti nella sua forma originale, la Bibbia è come un grafico, è una guida per la famiglia umana per mostrare all'uomo la via per il cielo. MS1 7 5 Tuttavia, gli oracoli di Dio sono stati manifestamente negletti, a volte anche da coloro che pretendono di spiegarli agli altri, ossia anche da quelli che hanno una profonda conoscenza delle Scritture. Vi sono uomini eruditi che hanno ricevuto un'istruzione universitaria, ma questi pastori non "pascolano" il gregge del Signore. Essi non ritengono che nelle Scritture vi siano nascosti dei tesori che avrebbero potuto scoprire. Altri uomini si sforzano d'essere originali, credendo che la loro saggezza superi quella delle Scritture stesse. Ma in verità la loro saggezza è follia. Essi scoprono delle cose meravigliose, ma le loro idee sono lontane dalla volontà e dai propositi del Signore. Nella ricerca di poter svelare i misteri nascosti ai mortali per secoli, loro si dibattono nel fango incapaci di districarsi e, in più, pretendono di insegnare agli altri come liberarsi da questa marea fangosa. MS1 7 6 Questo è un esempio palese degli uomini che si sono fissati a correggere gli errori della Bibbia, ma l'uomo non ha alcuna chance per farlo. Nessuno può migliorare la Bibbia suggerendo quello che il Signore vuole dire o quello che dovrebbe aver detto. Qualcuno ci potrebbe guardare con serietà e dire: "Non credi che qualche copista avrebbe potuto fare degli errori di traduzione"? MS1 8 1 Una simile insinuazione potrebbe arrivare solo da coloro che hanno una mente ristretta, di conseguenza e con tutta probabilità sono pronti ad "inciampare" perché la loro debole mente non è in grado di vedere i propositi di Dio. Si, inciamperebbero con la stessa facilità su fatti semplici, che la mente comune è in grado di accettare e saper discernere il divino, infatti, la Parola di Dio è semplice e bella. Tutti i presunti errori non causerebbero dei problemi ad una sola anima né farebbero inciampare nessun piede, a meno che, questi errori essendo abilmente elaborati potrebbero facilmente confondere la verità rivelata. La Sacra Parola è ispirata ed è stata trasmessa all'uomo attraverso il Vecchio e il Nuovo Testamento. Essa è il libro guida per gli abitanti di un mondo caduto, essa è un'eredità per noi tutti. Attraverso lo studio e l'obbedienza alle sue istruzioni, non una sola anima dovrebbe smarrire la via che conduce al cielo. MS1 8 2 Chi pensa di poter semplificare le pretese difficoltà della semplice Scrittura, calibrando con la sua regola finita quello che è ispirato e quello che non è ispirato, dovrebbe coprirsi il volto come Elia e ascoltare con umiltà la voce di Dio e dei suoi angeli. Da secoli gli angeli hanno comunicato agli uomini la "luce" e la conoscenza, dicendo loro cosa fare e cosa non fare, spiegando davanti a loro scene di emozionante interesse, di segni, di simboli, di rappresentazioni e di immagini. È proprio Dio che ha rivelato all'uomo i pericoli degli ultimi tempi. Lui ha svelato i misteri nascosti attraverso le persone ispirate. L'uomo, invece, col suo giudizio finale, volle esaminare le Scritture solo per poter definire ciò che è ispirato e quello che non lo è, e con tale atteggiamento ha preteso d'essere migliore di Gesù. MS1 8 3 Io accetto la Bibbia come Parola ispirata. Credo in tutte le sue affermazioni. MS1 8 4 Gli uomini tentano sempre di criticare la Parola di Dio. Davanti agli altri essi cercano di esibire una prova di saggezza superiore. Molti di questi uomini sono delle persone intelligenti, istruiti, hanno eloquenza e talento. Dedicano la loro intera vita a sconvolgere le menti della gente per convincerla che la Sacra Parola non è ispirata. Essi influenzano gli altri affinché abbiano la stessa opinione e a comportarsi come loro, esattamente come ha progettato Satana, fino a quando non si accorgeranno delle parole di Cristo: MS1 8 5 "Quando il figlio dell'uomo verrà, troverà egli la fede sulla terra"? Luca 18:8 MS1 8 6 Fratelli, che nessuno di voi si permetta di criticare le Scritture. Contrariamente a Satana che si delizia nel vederci a fare questo, il Signore ci avverte di non farlo. Dobbiamo permettere al Signore di prendersi cura del Suo Sacro Libro, dei suoi oracoli, come lo ha fatto per secoli. A partire dal libro della Genesi gli uomini cominciano a investigare alcune parti delle rivelazioni bibliche per scegliere apparenti difetti e incongruenze. A questo punto Satana guida le loro menti verso la critica e verso il dubbio. Le loro facoltà critiche diventano un esercizio costante, di conseguenza le supposizioni errate diventano per loro certezze. Qualora vorreste provare a ragionare con questi uomini, perdereste il vostro tempo. Essi vogliono esercitare il loro potere ridicolizzando la Bibbia e qualora voi vorreste metterli in ridicolo, essi rimarrebbero alquanto stupiti. MS1 9 1 Fratelli, aggrappatevi alla vostra Bibbia, leggetela, smettete di criticarla per quanto riguarda la sua validità, obbedite alla Parola, e nessuno di voi sarà perduto. L ', ingegno degli uomini è stato esercitato per secoli. Essi vollero misurare la Parola di Dio con la loro mente limitata. Se il Signore, l ', autore degli oracoli viventi, avrebbe tolto il velo di mistero e avrebbe voluto rivelare la sua saggezza e la sua gloria davanti a loro, essi sarebbero stati ridotti al nulla. Il profeta Isaia esclamò: MS1 9 2 "....Io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo ad un popolo dalle labbra impure;.... Isaia 6:5 MS1 9 3 Le persone semplici come i contadini, gli ignoranti e perfino i bambini sono in grado di comprendere le Scritture, meglio di certi uomini cosiddetti istruiti o giganti intellettuali. Se un individuo è in possesso di grandi talenti o di facoltà mentali, sarà in grado di trovare negli oracoli di Dio dei tesori di verità, di bellezza, di valore e appropriarsene. Certamente troverà anche delle difficoltà e misteri, ma ciò gli darà la soddisfazione e la volontà di approfondire lo studio durante tutta la sua lunga vita MS1 9 4 Gli uomini di umili origini che possiedono capacità e opportunità limitate per essere coinvolti dalle Scritture, trovano negli oracoli viventi il conforto, la guida e dei preziosi consigli, e il piano di salvezza gli è tanto chiaro come un raggio di sole. Nessuno sarà mai perduto per mancanza di conoscenza, a meno che lui stesso vorrà chiudere gli occhi volontariamente. Rendiamo grazie a Dio, perché la Bibbia è stata scritta sia per gli ignoranti sia per i colti. Essa è adatta per tutti i tempi e per tutte le classi. Manoscritto 16, 1888 (scritto a Minneapolis, Minnesota, nell ', autunno del 1888). Obiezioni fatte alla Bibbia MS1 9 5 Le menti umane variano. Le menti che differiscono in educazione e pensiero ricevono impressioni diverse riguardo alle stesse parole. È difficile dare la stessa educazione ad una mente con un temperamento, cultura, e lingua diversa da un'altra. Ma per gli uomini retti e onesti, trasmettere il significato delle Scritture è un compito semplice e chiaro. Quando una persona retta comunica con una persona disonesta, quest'ultima non vorrà capire la Verità, la trasformerà nella propria lingua e per i propri scopi. Egli, giocando con la sua immaginazione fraintenderà le sue parole, distorcerà il vero significato e si trincererà dietro all'incredulità pretendendo che i concetti sono tutti sbagliati. MS1 10 1 Questo è il modo in cui sono trattati i miei scritti da chi vuole fraintenderli e pervertirli. Essi convertono la verità di Dio in menzogna. Come trattano con scetticismo i miei scritti, i miei articoli e i miei libri, allo stesso modo trattano la Bibbia. Essi, leggono la Bibbia allo scopo di pervertirla, di applicargli un senso erroneo, di togliere ad essa il vero significato. Loro dichiarano che la Bibbia può provare qualsiasi cosa, che ogni setta può provare che la loro dottrina è quella giusta perché provata dalla Bibbia. MS1 10 2 Gli scrittori della Bibbia avrebbero dovuto esprimere le loro idee col linguaggio umano. Essa fu scritta da esseri umani e questi uomini furono ispirati dallo Spirito Santo. A causa delle imperfezioni di linguaggio o della perversità della mente umana abile nell'eludere la verità, molti leggono e comprendono la Bibbia per compiacere se stessi. MS1 10 3 Non è difficile leggere la Bibbia. Gli avversari politici sostengono gli statuti della legge, ma al contempo si oppongono alla loro applicazione. La Scrittura e stata data agli uomini non come una catena ininterrotta d'espressioni, ma un po' per volta, pezzo per pezzo, attraverso le generazioni, perché il Signore, nella sua provvidenza l'adattò secondo la possibilità di coinvolgere l ', uomo in tempi e in posti diversi. MS1 10 4 Gli scrittori delle Sacre Scritture affermano che furono sospinti dallo Spirito Santo. All'inizio c ', è "il primo germoglio, poi il fiore, e infine il frutto", "prima c'è lo stelo, poi la spiga, e infine il frumento". Questo è esattamente ciò che la Bibbia ci annuncia. MS1 10 5 Nella Scrittura non esiste un ordine perfetto o apparente di unità degli eventi. I miracoli di Cristo non sono elencati con esattezza d'ordine, essi sono stati rivelati secondo le circostanze, col fine di rivelare il proprio potere divino. Le verità della Bibbia sono come perle nascoste. Esse devono essere cercate ed estratte con accurato sforzo. Molti danno solo una visione superficiale alle volontà delle Scritture, di conseguenza la loro conoscenza rimarrà tale, contrariamente pensano che essa è profonda. In questo modo essi minano la Sua autorità. MS1 10 6 Ma coloro, i cui cuori sono in armonia con la Verità e il dovere, investigheranno le Scritture con gioia e riceveranno il messaggio divino. L', anima illuminata vede un'unità spirituale nella Scrittura, vede un filo d', oro che attraversa l'intero testo. Per tracciare quel prezioso filo d'oro, l'uomo necessita di grande pazienza. In seguito a certe dure affermazioni sulla Bibbia, sono state condotte delle profonde investigazioni e in questo modo furono rivelate dei preziosi gioielli sulla verità. Per poter ricevere la giusta comprensione della Parola, molte lacrime furono versate, tante preghiere furono offerte al Signore. MS1 11 1 La Bibbia non è stata scritta con un linguaggio sovrumano. Come Gesù, al fine di raggiungere l', uomo, si rivestì della stessa umanità.....parimente la Bibbia dovette essere data all'uomo nel suo linguaggio umano. Tutto ciò che è umano è imperfetto. Diversi significati sono espressi con la stessa parola, non esiste una parola per ogni distinta situazione o idea. La Bibbia è stata scritta a fini pratici. Le impressioni delle menti umane sono diverse. Non tutti comprendono le sue espressioni in modo uguale. Ognuno apprende secondo il suo personale intelletto. Le predisposizioni, i pregiudizi o le passioni, possono fortemente influenzare la giusta comprensione del Sacro Libro. MS1 11 2 I discepoli in viaggio verso Emmaus dovevano essere assai confusi nell'interpretazione delle Scritture. Gesù viaggiando con loro, conversava come un uomo qualsiasi. Iniziando da Mosè e i profeti li istruì in tutte le cose concernenti a Lui stesso, la Sua vita, la Sua missione, la Sua sofferenza e la Sua morte, esattamente già predetti da Dio in anticipo. Lui cercò di aprire le loro menti per illustrare le verità delle Scritture. Tentò di raddrizzare le menti contorte per mostrare l'unità e la veridicità delle Scritture. Quanti uomini in questi ultimi tempi hanno bisogno della stessa chiarezza di mente! MS1 11 3 La Bibbia è stata scritta da uomini ispirati, ma Dio non impone il suo modo di pensare e di esprimersi. Al contrario di quello che l'uomo vuole affermare, Dio non è rappresentato come Scrittore della Sua Parola. Gli scrittori della Bibbia furono gli scrivani di Dio, non la sua penna. Considerate i diversi scrittori. Non è il contenuto della Bibbia che è ispirato, ma lo furono gli uomini. L', ispirazione non agisce nelle parole dell', uomo o nelle sue espressioni, ma agisce nell', uomo stesso, poiché la loro mente e i loro pensieri furono sospinti dall'influsso dello Spirito Santo. Ogni mente umana riceve distintamente l'influsso dello Spirito. La mente divina è diffusa in lui. La mente e la volontà divine si uniscono con quell'umana e così le dichiarazioni dell', uomo diventano la Parola di Dio. Manoscritto 24, 1886 (scritto in Europa nel 1886), Unità nella diversità MS1 11 4 In ogni albero si distinguono le sue varietà, difficilmente troviamo due foglie che si assomigliano, eppure questa varietà accresce la perfezione dell'albero nel suo complesso. MS1 11 5 Riguardo alla nostra Bibbia potremmo chiederci: "Perché necessitiamo dei Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, gli Atti degli Apostoli e altre varie epistole che trattano le stesse cose? Il Signore, stesso ha scelto questo modo per presentarci la sua Parola. Egli lo ha fatto attraverso diversi scrittori con la propria individualità, pur trattando lo stesso tema. Le loro testimonianze sono raccolte in un libro, e sono come le testimonianze in un incontro di preghiera. Essi non rappresentano le cose nello stesso modo. Ciascuno ha le proprie esperienze, e questa diversità allarga e approfondisce la conoscenza che viene presentata per soddisfare le necessità di menti diverse. I loro pensieri non sono espressi in modo uniforme come si fa con il suono del ferro rendendo l', udito molto monotono. MS1 12 1 Una simile uniformità provocherebbe la perdita di grazia e bellezza tanto distinte. Il Creatore di tutte le idee può influenzare menti differenti con lo stesso pensiero, ma ciascuno può esprimersi in modo diverso, senza contraddirsi. Il fatto che esista questa differenza non deve sconcertarci né confonderci. Capita di rado che due persone possono prendere la visione della Parola ed esprimersi allo stesso modo. Ognuno si soffermerà su dei punti particolari perché sono stati apprezzati secondo l'istruzione ricevuta. I raggi del sole che ricadono su oggetti diversi danno a questi oggetti un calore diverso. Gli apostoli sono stati ispirati dallo Spirito di Dio secondo l'intendimento di ciascuno. Ma la mente non è limitata come lo sono certi schemi. Lettera 53, 1900. Il Signore usa un linguaggio "imperfetto" MS1 12 2 Il Signore parla agli esseri umani con un linguaggio "imperfetto", sembrerebbe un modo per confonderne il senso, ma lo fa allo scopo di essere compreso da tutti. In questo modo ci dimostra la condiscendenza divina. Lui venne ad incontrare l'uomo sulla terra. La Bibbia, perfetta nella sua semplicità, non corrisponde alle grandi idee di Dio, perché le sue idee non possono essere incorporate nei pensieri umani. Invece di dire che le espressioni della Bibbia sono esagerate, come molti suppongono, le espressioni forti si sfaldano di fronte alla magnificenza del pensiero; tuttavia lo scrittore ha scelto un linguaggio più espressivo per trasmettere le verità di un'educazione più elevata. Gli esseri peccatori possono solo tollerare di guardare l'ombra del brillio della gloria del cielo. Lettera 121, 1901 Nessuno deve pronunciare giudizi contro la parola di Dio MS1 12 3 Nel tabernacolo di Battle Creek come anche al college, si è insegnato il tema dell'ispirazione. Uomini limitati hanno affermato che alcune cose nelle Scritture sono ispirate, mentre le altre non lo sono. Mi fu mostrato che il Signore non ha ispirato gli articoli editi nella Review* né ha approvato la loro presentazione davanti ai giovani del collegio. Quando gli uomini si permettono di criticare la Parola di Dio, essi si avventurano su un terreno sacro e santo. Essi dovrebbero tremare dalla paura e nascondere la loro saggezza perché la loro saggezza è pura follia. Dio non ha dato a nessun uomo l'autorità di giudicare la Sua Parola, nemmeno ai suoi testimoni. ------------------------Capitolo 2 -- Ellen White e i suoi scritti MS1 14 1 Lettera al Dr. Paulsen, St. Helena, California, 14 Giugno 1906 MS1 14 2 Caro fratello, La sua lettera mi è giunta mentre ero in California. Da qualche settimana sto esaminando certe questioni connesse alla nostra opera in campo sanitario qui in California. Tutto il mio tempo e le mie energie sono state focalizzate su vari scritti e sulle visioni del terremoto che mi furono date. Ora è giunto il momento di rispondere a varie lettere compresa la sua. Nella sua lettera lei parla dell'istruzione concernente la formazione della fede avuta da bambino nelle testimonianze e dice: MS1 14 3 "Sono indotto a concludere, come del resto hanno fatto molti altri credenti, che ogni sua parola pronunciata in pubblico o in privato, ogni lettera scritta in diverse circostanze, sia stata ispirata, come anche i Dieci Comandamenti". MS1 14 4 Fratello, vedo che lei ha studiato i miei scritti con diligenza. Lei stesso afferma che io non ho mai fatto alcuna rivendicazione, anzi nessuno dei nostri pionieri ha mai fatto questo. Lei stesso può constatare che la mia introduzione al libro IL GRAN CONFLITTO, è una dichiarazione relativa ai Dieci Comandamenti e alla Bibbia. Questo la potrà aiutare nella corretta comprensione e a prendere in esame il seguente versetto: MS1 14 5 "Ogni Scrittura è ispirata da Dio è utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia"...( 2 Timoteo 3:16)...in più, aggiungo che queste parole sono state scritte da mano umane. MS1 14 6 L'Infinito, attraverso il Suo Spirito, diffuse la luce nei cuori e nelle menti dei Suoi servitori. Egli diede loro delle visioni, dei sogni, dei simboli e delle figure; e coloro che hanno ricevuto queste rivelazioni dovevano tradurli nel linguaggio umano. I dieci comandamenti sono stati scritti dalla mano di Dio. Essi sono sacri, quindi non provengono da pensieri umani. Dio però li espresse in lingua umana, e ciò conferma l'unione del divino con l'umano. La stessa unione esiste nella natura di Cristo, il figlio di Dio e il figlio dell'uomo. Questa è la verità biblica. MS1 15 1 "E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre". Giovanni 1:14 MS1 15 2 Scritta in epoche diverse e da uomini che differivano notevolmente in posizione sociale ed economica, e in facoltà intellettuali e spirituali, i libri della Bibbia presentano contrasti nel suo stile, come anche diversità nella natura degli eventi che tratta. MS1 15 3 Gli scrittori biblici impiegarono differenti forme d'espressione. Spesso, la stessa verità fu presentata in modo sorprendente tra uno scrittore e l'altro. Varie volte gli scrittori presentano il soggetto apparentemente superficiale, trascurabile, (secondo i pregiudizi umani), o contraddittorio, nondimeno, in senso globale del testo essa possiede un'armoniosa unità. E poiché la Verità è stata scritta da diversi individui, per cui essa fu espressa sotto differenti aspetti. Uno scrittore può esprimersi con una maggiore espressione dall'altro. I suoi punti di vista però armonizzano con le sue esperienze o con la sua forza di percezione; un altro ancora coglie una fase diversa. Ogni fase è impressa nella mente di ciascuno di loro con l'ausilio dello Spirito Santo, sotto differenti aspetti, ma nonostante ciò in perfetta armonia tra di esse. MS1 15 4 Il Signore fu lieto di comunicare la sua Verità agli agenti umani. Attraverso il Suo Santo Spirito, a uomini qualificati fu permesso di fare quest'opera straordinaria. Essi furono guidati nella scelta su cosa parlare e su cosa scrivere. Il tesoro proveniente dal cielo è stato affidato a "vasi di terra". La testimonianza che proviene da Dio viene trasmessa attraverso le espressioni imperfette del linguaggio umano. C'è di più, l'uomo diventa figlio di Dio, obbediente e credente, contempla la gloria di un potere divino, pieno di grazia e verità". L', integrità delle testimonianze MS1 15 5 Le mie dichiarazioni sono in perfetta armonia, e sono state presentate negli articoli The testimonies slighted (Le testimonianze sminuite), scritte il 20 giugno 1882 pubblicate in "Testimonianze per la chiesa", volume 5 n. 31, pag. 62--84. MS1 15 6 Cito alcune considerazioni da alcuni paragrafi: MS1 15 7 "Molti guardano la propria crescita spirituale con auto-compiacimento. Sentono di avere il diritto ad una ricompensa per il loro passato e per le prove d'obbedienza dimostrate. Di fronte a Dio, questo atteggiamento li rende colpevoli, perché nell'andare avanti verso la perfezione, bisogna preservare l'integrità. La rettitudine e la veridicità del passato non giustificano la falsità presente". MS1 16 1 "Molti scusano la propria ignoranza dicendo: La sorella White è influenzata da suo marito; le sue testimonianze sono plasmate dal suo spirito e dal suo giudizio". Altri cercavano di ottenere qualcosa da me per poi giustificare la loro condotta o per dargli validità. Per questa ragione avevo deciso che nulla più uscirà dalla mia penna, fintantoché nella Chiesa non si vedrà il potere della conversione. MS1 16 2 Nondimeno, il Signore ha posto sulla mia anima un grave onere di responsabilità. Lavorai per voi ferventemente. Solo l'eternità potrà dire quanto è costato a me e a mio marito. Non mi rendo forse conto in quale situazione si trova la Chiesa? Per anni e anni il Signore mi ha presentato questa situazione. Nonostante i vari avvertimenti, non si è avuto un cambiamento decisivo. ....." MS1 16 3 "In più, dopo avervi inviato varie testimonianze concernenti ammonizioni e rimproveri, molti di voi dichiarano che è il parere della sorella White. In questo modo s'insulta terribilmente lo Spirito di Dio. Sapete bene come il Signore si è manifestato attraverso le profezie. Il passato, il presente e il futuro sono passati davanti ai miei occhi. Mi furono mostrati dei volti che non avevo mai visto prima. Solo dopo, averli conosciuti più tardi mi rammentai di averli visti in visione. Non appena risvegliata dal mio sonno, prendevo nota immediatamente di quello che mi era presentato. Le mie lettere con le testimonianze sono state inviate per tutto il continente e sono giunte là dove vi era grave crisi, dove hanno salvato la causa di Dio". MS1 16 4 Questo è stato il mio lavoro per molti anni. Mi è stato dato il potere di fare dei rimproveri, per riparare torti di cui non conoscevo le ragioni. Non è stato forse questo il mio lavoro negli ultimi 36 anni? MS1 16 5 Quando sono arrivata in California ero stremata e debole. Ho scritto molte pagine affinché li leggeste nelle vostre riunioni. Mi sono alzata alle tre di mattina per scrivervi questa lettera perché ho sentito il richiamo del Signore. Potreste affermare che questo mio scritto è una semplice lettera. Si è una lettera, ma è sospinta dallo Spirito di Dio, perché essa vi deve annunciare ciò che fu mostrato a me. In questa lettera che sto scrivendo vi sto dando la testimonianza di ciò che il Signore mi ha mostrato. Io non sto scrivendo un articolo dove esprimo le mie proprie idee. Vi sto trasmettendo ciò che Lui mi ha fatto vedere in visione -- ossia i preziosi raggi provenienti dal Suo trono. MS1 17 6 Riconoscete questa voce come la voce di Dio? Riconoscete il suo potere quale potere per la correzione dei vostri errori? Quale potere opera nella nostra chiesa? Se rifiutate di credere che ogni vostro dubbio o incertezza possa essere rimossa, allora non crederete mai. Il dubbio che richiede una profonda conoscenza non darà il frutto della fede. La fede si basa su elementi di prova e non sulla dimostrazione. Il Signore ci chiede di obbedire alla voce del dovere. Quando ci sono altre voci intorno a noi, Lui c'invita a proseguire un percorso opposto. Questo richiede un'attenzione da parte nostra, per distinguere la voce di Dio che parla a noi. Dobbiamo resistere e vincere l'inclinazione e obbedire alla voce della coscienza senza compromessi. MS1 17 1 "La parola del Signore è stata data non per resistere al Suo Spirito ma per obbedirgli". MS1 17 2 "Questa voce, la possiamo udire nei Suoi avvertimenti, nei Suoi consigli e nei Suoi rimproveri. Il messaggio del Signore è luce per il Suo popolo. Se aspettiamo il Suo richiamo in maniera più forte, o nelle migliori opportunità, questa luce potrebbe essere ritirata, lasciandoci nel buio". MS1 17 3 "Mi duole dirlo cari fratelli, ma la vostra negligenza nel camminare nella luce vi ha avvolto in questo buio. Potreste essere sinceri nel non riconoscere né obbedire alla luce, i dubbi che avete albergato, la vostra trascuratezza nell'ascoltare gli avvertimenti di Dio, hanno accecato la vostra percezione nel discernere il buio dalla luce". MS1 17 4 Dio ha ordinato di proseguire verso la perfezione nell'assoluta obbedienza. La cristianità è una religione di progresso. La luce di Dio è ampia, essa aspetta che noi la richiediamo. Il Signore è propenso a darci qualsiasi benedizione e noi possiamo attingere dalle sue risorse inesauribili. Molti possono considerare il Vangelo con scetticismo e beffarsene. Molti possono essere contaminati dallo spirito di mondanità, ma alla fine la causa di Dio trionferà grazie allo sforzo e al continuo sacrificio. MS1 17 5 "La Parola dice: Vai avanti! Lascia il tuo carico nelle mani di Gesù". MS1 17 6 Se i nostri passi saranno diretti là dove Cristo ci conduce, allora divideremo con Lui la sua gioia, e potremo ricevere la corona della vittoria. Come Gesù, dobbiamo essere resi perfetti mediante la sofferenza. La vita di Cristo era forse agiata? Se fosse così anche noi avremmo potuto cedere facilmente alla pigrizia. Invece la Sua vita fu una continua abnegazione, una continua sofferenza e sacrificio. Se noi Lo faremo partecipe alle nostre sofferenze, allora il nostro percorso sarà più facile e sicuro, perché avremo la luce necessaria che ci guida. MS1 17 7 Quando il Signore mi ha presentato il vostro caso e mi ha fatto notare che non avete preso in considerazione la luce che vi è stata data, fui invitata a parlarvi nel Suo nome, perché la sua ira era accesa contro di voi. MS1 17 8 Ecco le parole che mi furono dette: MS1 17 9 ...La tua opera proviene dal Signore. Molti si rifiuteranno di darti ascolto come si sono rifiutati di ascoltare il Grande Maestro. Molti, nonostante gli avvertimenti, non vorranno essere corretti perché desiderano seguire la propria strada....Ma tu devi sopportarli e continuare a trasmettergli i miei rimproveri e avvertimenti.... MS1 18 1 A proposito di queste considerazioni, esaminate il seguente articolo edito da TESTIMONIES: "The nature and influence of the Testimonies nr 31. ("La natura e l', influenza delle Testimonianze") vol. 5, pp. 654-691. La dichiarazione, citata nel libro TESTIMONY n 31 vol. 5, p. 67, è corretta: MS1 18 2 "In queste lettere vi presento ciò che mi fu detto da parte del Signore. Nei giornali io non scrivo le mie proprie idee. Ogni cosa mi è stata rivelata in visione, attraverso i raggi di luce provenienti dal trono di Dio". MS1 18 3 Tutto ciò che scrivo nei mie articoli e nei miei libri è la verità. Sono stata istruita in accordo con la Parola e nei precetti della legge di Dio. Sono stata istruita nella scelta delle lezioni di Cristo. Non è forse vero che i miei scritti concordano con gl'insegnamenti di Cristo? Il pericolo è nelle interpretazioni ingannevoli MS1 18 4 Ad alcune domande che mi furono poste, non ho risposto né SI né NO. Io non posso fare delle dichiarazioni che potrebbero essere male interpretate. Sono stata istruita per vedere e sentire il pericolo di coloro che stanno rischiando la loro anima, e ascoltano affermazioni ingannevoli sui messaggi che il Signore mi ha dato. Con falsi ragionamenti distorcono ciò che ho scritto, e cercano di difendere la loro posizione rivendicando la loro incredulità personale. Mi dispiace molto per quei fratelli che a causa dello scetticismo e dei sospetti camminano nella nebbia. MS1 18 5 Sono convinta che alcuni di loro sarebbero grandemente benedetti se accettassero i messaggi del divino Avvocato. Ma fino a quando respingeranno la visione spirituale offertagli, saranno respinti e non potranno più ricevere la luce. In questo stato di cose io non oso comunicare con loro. Quando lo Spirito di Dio dissipa il misticismo, allora è possibile ritrovare il conforto della fede e la speranza sarà ripristinata attraverso i messaggi che ho ricevuto da Dio e che condivido con voi. La verità trionferà. Colui che sacrificò la Sua vita per riscattare il peccatore dal potere di Satana, non dorme, ma veglia. Quando le pecore si separano per seguire la voce di un estraneo, ma non gli appartengono, nell'udire di nuovo la voce dell'amato padrone si rallegrano e lo seguono. MS1 18 6 Noi possiamo imparare delle preziose lezioni dallo studio sulla vita di Cristo. I Farisei, invidiosi, hanno sempre travisato le azioni e le parole di Cristo. Se loro avessero accettato le sue lezioni, avrebbero avuto un grande vantaggio nella comprensione spirituale. Invece di ammirare la sua bontà davanti ai suoi discepoli lo trattarono con empietà. MS1 18 7 "Perché il vostro maestro mangia con i pubblicani e con i peccatori?" Matteo 9:11 MS1 19 1 Invece di affrontare il nostro benedetto Salvatore, la cui risposta sarebbe stata una condanna a causa della loro malizia, hanno parlato con i discepoli spargendo il lievito del male provocando un grave danno. Se Cristo fosse stato un uomo empio, avrebbe perduto il suo ascendente sui suoi seguaci, ma poiché loro ebbero fiducia in Lui, non ascoltarono le insinuazioni dei malvagi accusatori. MS1 19 2 Auspicando il biasimo contro i discepoli, questi malvagi accusatori ritornarono di nuovo a Cristo con la domanda: "Perché i tuoi discepoli non obbediscono alla legge? E mentre i farisei giudicavano i seguaci di Cristo, Gesù rispose loro di non seminare l'incredulità in mezzo a loro. Utilizzarono ogni metodo possibile per introdurre il dubbio nel cuore del piccolo gregge. A causa di ciò, il buon lavoro dei seguaci di Cristo poteva essere compromesso. Allo stesso modo gli empi seminano il dubbio e il dissenso. MS1 19 3 Il lavoro dei primi discepoli di Gesù dovrebbe essere praticato dai credenti dei nostri giorni. Il Signore è in grado di leggere nel cuore dell'uomo. Lui è in grado di discernere gli interessi e i propositi nei Suoi confronti. Egli risponde a ciascuno di loro; riguardo a questo proposito la risposta di Gesù è chiara: MS1 19 4 "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati". Matteo 9:12 MS1 19 5 Gli insolenti farisei avevano esaltato le loro idee riguardo alla santità. Essi erano sempre pronti a pronunciare giudizi sulla vita degli altri. Lettera 206, 1906. La messaggera del Signore MS1 19 6 Ieri sera mi trovavo a una delle nostre riunioni, quando ebbi una visione, diedi una decisa testimonianza sulla verità presente e sui nostri attuali doveri. Dopo aver terminato il discorso, molti mi circondarono esponendo degli interrogativi. Desideravano avere molte spiegazioni a proposito di questo punto, o di quell'altro punto, e di più punti ancora, alla fine dovetti dire: "Uno per volta, per favore, altrimenti mi confondete". Allora diressi loro un appello, dicendogli: "Per anni avete avuto molte prove che confermavano che il Signore mi ha dato un', opera da fare. Quelle evidenze non avrebbero potuto essere più grandi di quello che sono. Allontanerete da voi tutte le evidenze come se fossero una ragnatela, per i suggerimenti d'incredulità di un uomo? Quello che arreca dolore al mio cuore è il fatto che, coloro che ora si sentono perplessi e tentati ebbero abbondanti prove e opportunità di valutazione, di pregare e di comprendere, ciononostante, non discernono la natura dei sofismi che gli sono presentati per influenzarli, affinché rifiutino gli avvertimenti che Dio ha dato per salvarli dagli inganni di questi ultimi giorni". Alcuni hanno inciampato perché io ho detto di non pretendere d'essere una profetessa*, e hanno domandato: "Perché". MS1 19 7 Non ho pretese da presentare, salvo quella che mi è stata data, che sono la messaggera del Signore.... All'inizio della mia opera varie volte mi fu presentata la seguente domanda: "Lei è una profetessa?" Io ho sempre risposto: "Sono la messaggera del Signore". Se molti mi hanno chiamato profetessa, io non ho mai reclamato questo titolo. Il mio Salvatore mi dichiarò sua messaggera. "La tua opera -- disse il Signore -- è portare la mia Parola". "Avverranno cose strane. Io ti misi da parte nella tua gioventù per portare il messaggio a chi sbaglia, per portare la Parola agli increduli affinché con la penna e la voce, disapprovi, sulla base della Parola, le azioni che non sono corrette. Esorta con la Parola! Io apro la mia Parola "davanti" a te.... Il mio Spirito e il mio potere saranno con te. MS1 20 1 Non temere gli uomini, perché il mio scudo ti proteggerà. Non sei tu che parla. È il Signore che dà il messaggio di avvertimento e rimprovero. Mai ti svierai dalla verità in nessuna circostanza. Dà la luce che io ti darò. I messaggi per questi ultimi giorni si dovranno scrivere nei libri e ivi dovranno essere immortalati, col fine di testimoniare contro di quelli che una volta si rallegrarono nella luce, ma che sono stati spinti ad abbandonarla grazie agli influssi seduttori del male". Non ho alcuna pretesa. L'unica cosa che mi sento di dire è che sono la messaggera del Signore, perché Egli mi ha chiamato nella mia giovinezza per essere la Sua messaggera, per ricevere la Sua parola, e per dare un chiaro e deciso messaggio nel nome di Gesù Cristo. MS1 20 2 All'inizio, durante la mia giovinezza mi è stato chiesto più volte, "tu sei un profeta"? L'unica cosa che risposi era: .... io sono la messaggera del Signore. So che molti mi hanno chiamato profeta, nonostante il fatto che io non ho mai preteso di esserlo. Il mio Salvatore mi ha dichiarato di essere sua messaggera MS1 20 3 "Il tuo lavoro--mi disse il Signore--è di testimoniare la mia Parola. Accadranno molte cose strane. Io ti ho consacrata nella tua giovinezza per portare il messaggio agli erranti, e portare la Parola ai miscredenti, e per mezzo della penna e con la voce rimproveri al mondo le sue azioni sbagliate. Esorta usando la Parola. Io farò che la mia Parola ti sia manifesta. Essa non dovrà essere come una lingua incomprensibile. Nella vera eloquenza c'è semplicità, con la voce e la penna, i messaggi che ti do devono essere sentiti anche da coloro che non hanno mai frequentato le scuole. Il mio Spirito e la mia potenza saranno con te. Non avere paura degli uomini, perché il mio scudo ti protegge. Non sarai tu a parlare, è il Signore che ti trasmetterà i messaggi d'avvertimento e di rimprovero. Non ti allontanare mai dalla verità in qualsiasi circostanza ti troverai. Dà la luce che ti darò. I messaggi per questi ultimi giorni devono essere scritti nei libri e saranno immortalati per testimoniare contro quelli che una volta hanno gioito della luce, ma che sono stati indotti a rinunciarvi, a causa delle influenze seduttrici del male" MS1 21 1 Perché dunque non mi sono mai proclamata un profeta? Perché in questi tempi, molti sostengono con coraggio di essere profeti rinnegando la causa di Cristo, e perché la mia opera include molto più del significato della parola "profeta". MS1 21 2 Quando quest'opera mi fu data per la prima volta, ho pregato il Signore di liberarmi da simile onere e darlo a qualcun altro. L'opera era così grande, ampia e profonda che temevo di non poterla fare. Ma grazie allo Spirito Santo, il Signore mi ha resa idonea e capace di svolgerla. Un lavoro con molte caratteristiche MS1 21 3 Dio ha preparato per me un piano e lo utilizzerà in vari modi, per poter far avanzare quest'opera speciale. Durante le visioni mi fu promesso: "Se trasmetterai i messaggi del Signore fedelmente e resisterai fino alla fine, mangerai del frutto dell'albero della Vita e berrai l'acqua dal fiume della vita". MS1 21 4 Il Signore mi ha dato grande luce sulla riforma sanitaria. In collaborazione con mio marito ho potuto lavorare nel campo sanitario. Prendendomi cura dei malati nella nostra casa ho potuto dare esempio alla chiesa. Ho curato le donne e i bambini con metodi e trattamenti vari. Come messaggera del Signore ho parlato molto sulla temperanza cristiana. Mi sono impegnata in questo lavoro con tutto il mio cuore. Mi sono impegnata in questo lavoro nel vero senso della parola. Sono stata incaricata di esortare tutti coloro che professano la Verità, e la necessità di praticarla. Questo comporta la santificazione, e la santificazione significa: cultura e sviluppo di ogni talento per il servizio al Signore. MS1 21 5 Mi è stato insegnato di non trascurare coloro che erano vittime d'ingiustizia. In particolar modo sono stata incaricata di protestare contro un procedere dispotico o arbitrario verso i ministri dell'Evangelo da parte di chi ha autorità ufficiali nel seno di essa. Anche se è sgradevole dover fare dei rimproveri agli oppressori è necessario invocare la giustizia. Devo presentare la necessità di preservare la giustizia e l'equità nelle nostre missioni. Se vedo coloro che occupano posizioni di fiducia trascurare i pastori anziani, insisto a prendersi cura di loro, perché essi hanno eseguito fedelmente un duro lavoro e quindi non devono essere dimenticati. I ministri, in età avanzata sono delle persone deboli e fragili. Le nostre istituzioni non dimentichino mai i bisogni di coloro che hanno portato gravi oneri nell'opera. MS1 21 6 Giovanni, dopo essere cresciuto nella fede e aver lavorato tutta la vita per il Signore, fu esiliato sull'isola di Patmos e su quell'isola solitaria ha ricevuto più comunicazioni dal cielo di quelle ricevute in tutta la sua vita. Dopo essermi sposata ho ricevuto l'incarico di occuparmi con particolare interesse dei bambini senza genitori e trovare per loro una casa. In questo modo avrei dato un esempio per gli altri, affinché anche loro potessero fare altrettanto. Nonostante vari impegni come viaggiare e scrivere, adottai alcuni bambini di diversa età e mi presi cura di loro. MS1 22 1 Diedi loro l'educazione adeguata perché un giorno potessero avere delle posizioni di responsabilità. Altre volte adottai dei ragazzi di 10 - 16 anni per offrir loro le cure materne, allontanarli dalle cattive tentazioni e infine offrir loro l'istruzione per servire nell'opera. Ho sentito il dovere di inculcare ai membri di chiesa le responsabilità verso le creature più deboli. MS1 22 2 Mentre soggiornavo in Australia, ho realizzato questa missione. Ospitavo a casa mia dei bambini orfani esposti al pericolo delle tentazioni che avrebbero potuto causare la perdita delle loro anime. MS1 22 3 In Australia abbiamo* lavorato anche come Missionari nel campo sanitario. A volte la mia casa a Cooranbong diventava l'asilo per i malati e gli afflitti. La mia segretaria la quale fu istruita presso il Sanatorio di Battle Creek, mi era di grande aiuto. Essa fu designata al servizio missionario infermieristico. Grazie alle sue eccellenti prestazioni e interesse dimostrato verso i sofferenti, abbiamo guadagnato la fiducia del popolo. Dopo qualche tempo, a Cooranbong è stata costruita la casa di cura. (Health Retreat) Nessuna rivendicazione vanagloriosa MS1 22 4 Mai ho preteso d'essere una profetessa. Se gli altri mi chiamano con quel nome, io non faccio alcuna polemica con loro. Ma è vero che il mio lavoro ha coperto molti campi e non posso chiamarmi diversamente che "messaggera", perché effettivamente il mio compito è di portare il messaggio del Signore al suo popolo e accettare qualsiasi lavoro indicatomi da Lui. Ultimamente, quando ero a Battle Creek, confermai davanti alla congregazione che non avevo alcuna pretesa di essere un profeta. Per due volte avevo parlato di questo fatto, e ogni volta dichiaravo: IO NON PRETENDO DI ESSERE UN PROFETA. Se mai una volta è sembrato che io avessi detto diversamente, informate tutti che non ho mai avuto l'intenzione di appropriarmi di questo titolo. MS1 22 5 Ho immaginato che alcuni fossero ansiosi di sapere ....se la Signora White avesse avuto la stessa opinione di qualche anno prima, quando la udirono parlare nel parco del Sanatorio, nel Tabernacolo, oppure nel camp meeting alla periferia di Battle Creek. Li assicurai, che il messaggio che portavo oggi era lo stesso che avevo pronunciato durante gli ultimi sessanta anni del mio ministero. Il mio servizio missionario quale insegnante è lo stesso di quello svolto nella mia giovinezza. Tutte le istruzioni che ho ricevuto, provengono dallo stesso ISTRUTTORE. Le indicazioni che ricevevo erano: "Dì agli altri ciò che io ti ho rivelato. Nei tuoi messaggi scrivi che questi messaggi provengono da me, affinché il mio popolo possa conoscerli". MS1 23 1 Ho scritto molti libri che furono messi in circolazione. In questi libri non ho mai scritto nulla che viene da me, ma l'aiuto mi venne da parte dello Spirito del Signore. Tutti i miei libri sono colmi d'istruzioni da parte di Dio per il suo popolo. Essi contengono la luce del cielo e sopporteranno la prova dell'investigazione. All'età di 78 anni svolgo ancora il mio duro lavoro. Tutti noi siamo nelle mani del Signore, ed io ho grande fiducia in Lui, e so che il Signore non abbandonerà mai chi avrà riposto la stessa fiducia in Lui. Io mi sono affidata alla Sua protezione. MS1 23 2 "Io ringrazio colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù, nostro Signore, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo al suo servizio me".... 1 Timoteo 1:12, The Review and Herald, 26 Luglio, 1906 Il lavoro del profeta e degli altri MS1 23 3 Durante i miei sermoni, affermai di non pretendere di chiamami profeta. Alcuni furono sorpresi da questa affermazione. Altri mi chiamarono lo stesso PROFETESSA, ma io personalmente non ho mai assunto quel titolo. Io non ho mai sentito il dovere di designarmi tale. Negli ultimi tempi ci sono molti che arditamente si dichiarano di essere profeti, ma al contempo rinnegano la causa di Cristo. Il mio lavoro include molto di più di ciò che questo nome significa. Mi considero una messaggera, confermata dal Signore, con i messaggi per il suo popolo. Lettera 55, 1905. MS1 23 4 Ora sono stata informata che nel mio lavoro non devo essere ostacolata da coloro che si dedicano a fare supposizioni sulla natura di quest'opera, e le cui menti stanno lottando con intricati problemi connessi alla presunta attività di un profeta. La mia missione abbraccia l'opera di un profeta, ma non finisce li. Essa abbraccia molto di più di quello che possono comprendere le menti di coloro che gettano i semi dell'incredulità. Lettera 244, 1906. (Rivolta agli anziani della Chiesa di Battle Creek). Ricevendo e impartendo la luce MS1 23 5 Poiché frequentemente sono state fatte delle domande sullo stato della mia salute durante le visioni, vorrei dire che quando il Signore ritiene opportuno darmi una visione, io mi trovo alla presenza di Gesù e degli angeli, e in quel preciso istante sono completamente assente dalle cose terrene. Durante la visione non sono in grado di vedere più di quello che gli angeli mi mostrano. Sovente la mia attenzione è diretta alle scene che succedono sulla terra. A volte sono portata nel futuro dove mi viene mostrato quello che dovrà succedere. Poi un'altra volta mi vengono mostrate cose avvenute nel passato. Al termine della visione, sul momento non mi ricordo ciò che ho visto, solo quando scrivo, nella mia mente tutto diventa molto chiaro. A volte dopo la visione, le cose che ho visto mi sono nascoste e non posso ricordarle finché non mi trovo davanti alla congregazione alla quale si applica la visione. Allora con forza vengono alla mia mente le cose che ho visto. Riguardo allo scrivere le visioni o alle visioni stesse, io dipendo dallo Spirito di Dio. È impossibile per me ricordare le cose che mi vengono mostrate fino a quando il Signore non me le rivela lui stesso al momento opportuno, affinché io li possa raccontare o scrivere. Spiritual Gifts (1860, vol 2. pag. 292,293 anno 1860) MS1 24 1 Come ho già accennato, al momento di scrivere o ricevere le visioni, io dipendo dallo Spirito Santo. Tuttavia le parole da me usate per descrivere quello che ho visto sono mie, oppure mi sono suggerite da un angelo. Ogni esperienza fatta viene inclusa da me nelle note dell'appendice. The Review and Herald, 8 ottobre 1867 MS1 24 2 Spesso mi viene posta la seguente domanda: "...in merito alle cose di cui parla con tale decisione, lei ha l'autorità di farlo? Parlo così perché nella mia mente i pensieri scattano come un fulmine in mezzo alla tempesta. Alcune scene presentatemi nel passato non le ho mai potuto ritenere nella mia mente, ma al momento opportuno, mentre mi trovavo davanti al popolo, il ricordo diveniva nitido e chiaro, come lo scintillio del lampo, che mi fa ricordare questa istruzione particolare. In tali occasioni non riesco a trattenermi dal dire le cose che rifulgono nella mia mente e dall'affermare che questi ricordi non sono delle visioni del momento, ma dei flash delle visioni del passato che affiorano alla mia mente con forza. The Writing and Sending out of the Testimonies, p. 24 Nessuna pretesa d'infallibilità MS1 24 3 Abbiamo ancora molte lezioni da imparare e altrettante da disimparare. Solo il Dio del cielo è infallibile. Coloro che pensano non dovere mai abbandonare un punto di vista a loro caro, oppure non avere l', occasione di cambiare la propria opinione, rimarranno delusi. Fino a quando persisteremo nelle nostre errate opinioni, non potremo mai essere uniti, cosa per la quale Cristo ha sempre pregato. The Review and Herald, 26 Luglio, 1892 MS1 24 4 Per quanto riguarda l'infallibilità, non ho mai preteso di esserlo. Solo Dio è infallibile. La Sua parola è verità, non cambia mai e non può essere manipolata. Lettera n. 10- 1895. Le cose sacre e le cose comuni MS1 24 5 Sanatorio - California 5 marzo 1909 MS1 24 6 Sono preoccupata per quanto riguarda il fratello A., un operaio della California meridionale. Lui ha fatto alcune strane dichiarazioni che poi ha negato perché gli sembravano delle incoerenze. Il fatto riguardava una dichiarazione fatta da me concernente il numero delle stanze nel Sanatorio di Valley Paradise. MS1 25 1 Il fratello A. scrisse ad uno dei fratelli del Sud della California che il sanatorio da me istituito aveva 40 camere, mentre in realtà ne ha soltanto 38. Il fratello A. si servì di questo fatto per dirmi di non avere più fiducia nelle mie Testimonianze. MS1 25 2 Le informazioni concernenti il numero delle stanze nel Sanatorio di Valley Paradise mi sono state date non come una rivelazione del Signore, bensì come un semplice parere umano. Mai mi è stato rivelato il numero esatto delle stanze di qualsiasi centro medico o sanatorio, e la conoscenza che ho riguardo a tali cose le ho ottenute domandando a quelli che supponevo fossero informati. E' certo che nel mio parlare delle cose comuni come questa, non ho mai spinto nessuno a credere che esse provengano dalle visioni. Quando lo Spirito Santo rivela qualcosa concernente le istituzioni dell'opera del Signore, o sull'opera di Dio nei cuori e sulla mente degli uomini, come ha rivelato a me nel passato, il messaggio dato deve essere considerato come luce data da Dio per coloro che lo necessitano. È un grave errore mescolare il sacro col profano. In tale comportamento possiamo vedere l'intervento del nemico, che tenta di distruggere le anime. Ogni anima creata da Dio, ha ricevuto la capacità di servirlo, mentre Satana fa di tutto, affinché quest'opera sia distrutta. Satana sta ingannando costantemente le anime che sono al servizio del Signore. Insiste nell'oscurare le percezioni spirituali affinché gli uomini non distinguano tra ciò che è sacro e profano. Ho potuto conoscere questa distinzione mediante una vita di servizio per il mio Signore e Maestro. Il messaggio seguente mi fu dato : MS1 25 3 "Dedicatevi all', opera più importante che sia mai stata affidata ai mortali. Vi darò un', aspirazione elevata, potenza ed una percezione profonda dell', opera di Cristo. Non appartenete a voi stessi, poiché siete stati acquistati ad un prezzo elevato, quello della vita e della morte del figliuolo di Dio." "Dio vi chiede di avere il cuore di un bambino. Possa lo Spirito Santo santificare il vostro servizio." MS1 25 4 "....voi non appartenete a voi stessi....Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo". 1 Corinzi 6: 19 b--20 MS1 25 5 Io ho dato a Dio tutta me stessa. Io gli obbedirò in ogni cosa. Parlerò e scriverò i miei messaggi alle congregazioni, diligentemente. Non sono io che controllo le mie parole e le mie azioni in tali momenti. Però ci sono dei momenti in cui devo prendere delle decisioni su cose comuni, altri miei pensieri comuni occupano la mia mente, le lettere semplici devono essere scritte affinché gli operatori possano essere informati. Tali informazioni, non provengono dalle speciali ispirazioni dello Spirito di Dio. A volte si fanno domande che non hanno alcuna relazione con le cose spirituali, ma alle quali devo dare le risposte. Conversiamo sulle case e sui terreni, su transazioni commerciali, sulla locazione delle nostre istituzioni, su vantaggi e svantaggi. Nelle lettere che ricevo, a volte mi chiedono consiglio riguardo a strani eventi. Allora cerco di dare dei consigli secondo la luce ricevuta. Più volte molti si sono opposti ai mie consigli che avevo dato, perché loro non volevano ricevere la luce. E queste esperienze mi hanno condotto a cercare il Signore ardentemente. (Manoscritto 107, 1909). ------------------------Capitolo 3 -- Atteggiamento verso le testimonianze Le dichiarazioni precedenti MS1 27 1 Vidi le condizioni di alcuni, mentre rinascevano nella verità presente, ma ignoravano le visioni , le quali erano il modo in cui Dio si serviva per insegnare loro le verità bibliche. Vidi che coloro che attaccavano le visioni non attaccavano il vile uomo -- il debole strumento mediante il quale Dio parlava -- ma lo Spirito Santo. Ho visto che era poca cosa parlare contro lo strumento del Signore, invece era pericoloso disprezzare le Sue parole. Vidi che erano nell'errore e Dio desiderava mostrargli i loro errori per mezzo delle visioni, ma essi disdegnavano gli insegnamenti di Dio per mezzo delle visioni. Ignorando i suoi insegnamenti scelsero di camminare sulla via del peccato, credendo che fossero nel giusto, finché non si accorsero che era troppo tardi per il ritorno. Poi, nel momento delle difficoltà ho sentito un grido agonizzante: "Perché il Signore non ci ha mostrato i nostri sbagli, affinché potessimo ritornare sulla giusta via?" Allora un angelo indicandoli disse: "Mio Padre v'insegnava ogni cosa, ma voi non avete accettato". Lui vi parlava attraverso le visioni, ma voi avete ignorato la sua voce, e così vi ha lasciato sulla strada scelta da voi stessi. Broadside, To Those Who Are Receiving The Seal of the Living God- 31 Gennaio 1849. Istruzioni per gli ultimi giorni MS1 27 2 Nell'ultimo mezzo secolo, abbiamo ricevuto un patrimonio riguardo alla moralità. Il Signore si rivolge al suo popolo continuamente tramite il Suo Spirito, dando le istruzioni per confermare la fede nello Spirito di Profezia. Le Sue parole vi giungono ripetutamente tramite i miei scritti per comprendere la posizione da prendere, ma il tempo non ha dato alcun risultato. Il tempo e le prove non hanno annullato l'istruzione data, ma hanno stabilito la verità delle testimonianze, date mediante anni di sofferenza e abnegazione. Le istruzioni date all'inizio, dovrebbero essere seguite in ogni tempo. Coloro che sono indifferenti a questa luce e a queste istruzioni, non devono aspettarsi di evitare le insidie, e di non cadere nelle trappole, quelli che rifiutano la luce inciamperanno, cadranno, e saranno intrappolati e trattenuti lì. Se studieremo attentamente il secondo capitolo di Ebrei, impareremo quanto è importante rimanere fedeli ai principi della fede che ci sono stati dati. The Review and Herald, 18 Luglio 1907. Vari atteggiamenti MS1 28 1 Presto ogni sforzo possibile sarà diminuito e la verità sarà pervertita riguardo alle Testimonianze dello Spirito. Cominciando dall'anno 1846 il popolo di Dio ha ricevuto chiari messaggi da parte del Signore. Molti che una volta erano uniti a noi nella fede, cercheranno nuove, straordinarie e sensazionali dottrine da presentare alla gente. Allo scopo di ingannare le anime, essi divulgheranno le proprie dottrine con tutti gli errori possibili e le presenteranno come fossero provenienti dalla Signora White. Coloro che hanno considerato la luce del Signore come fosse una cosa da nulla, non beneficeranno delle sue istruzioni. Ci sono quelli che fraintendono i messaggi di Dio a causa della loro cecità spirituale. Qualcuno lascerà la propria fede solo allo scopo di negare la Verità, indicandola agli altri come una falsità. Nonostante che la Verità provenga dal Signore, essa è ridicolizzata e messa in controluce. Altri a causa della loro debolezza saranno sviati. Ma, altri saranno grandemente sostenuti dai messaggi di Dio. Essi desiderano essere corretti, quindi saranno aiutati a fuggire il male. Durante la loro istruzione sarà presente lo Spirito del Signore e allora i loro dubbi saranno dispersi. Le testimonianze stesse saranno la chiave per spiegare i messaggi ricevuti, come la Scrittura spiega i propri messaggi. Molti leggeranno i messaggi desiderosi di sapere, e abbandoneranno il male allo scopo di raggiungere la salvezza. .....La luce dello Spirito sarà data a chi vuole comprendere le verità Bibliche, affinché i suoi messaggi che ci furono dati sin dal 1846 possano essere presentati con chiarezza al popolo di Dio. Questi messaggi verranno ricevuti nei cuori della gente trasformandoli. Lettera 73, 1903 Il pericolo della critica ai Messaggi ispirati MS1 28 2 Alcuni giudicano le Scritture, dichiarando, che questo o quell'altro passaggio non è ispirato, perché non ha colpito favorevolmente la loro mente. Le loro idee non possono armonizzare con quelle della filosofia e della scienza: così "falsamente chiamata scienza". MS1 28 3 "....custodisci il deposito; evita i discorsi vuoti e profani e le obiezioni di quella che falsamente si chiama scienza".... 1 Timoteo 6:20. MS1 28 4 Altri per ragioni differenti, mettono in dubbio i brani della Parola di Dio. Per questa ragione essi camminano sul sentiero preparato dal nemico. Ora, non è compito dell'uomo pronunciare giudizi contro la Parola di Dio e condannarne i versetti. Quando si pretende di poterlo fare, Satana creerà un tale clima per bloccare la crescita spirituale. Quando un uomo si sente molto saggio da poter criticare la Sua Parola, Dio considera la sua saggezza niente altro che stoltezza. MS1 28 5 Il Grande Maestro ci dice: MS1 29 1 "....e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre;...." Matteo 11:29 MS1 29 2 Voi che siete stati istruiti e state istruendo gli altri in uno spirito di critica e accusa, ricordatevi che state imitando l'esempio di Satana.. Quando vi conviene, trattate le Testimonianze secondo i vostri criteri, citando alcune dichiarazioni che desiderate far prevalere. Ma che cosa succede quando la luce è data per correggere i vostri errori? Allora, accetterete la luce? MS1 29 3 Quando le Testimonianze sono contrarie alle vostre idee personali, voi li trattate con leggerezza. A chiunque può capitare di avere un piccolo dubbio. Questo dubbio può diventare come veleno nella mente degli altri e indebolire la fiducia nei messaggi di Dio, specialmente, quando questi messaggi hanno posto delle fondamenta per il compito di rimproverare, di correggere, di avvertire e infine di incoraggiare. A tutti quelli che si sono interposti sulla via delle testimonianze, vorrei ricordare che esse mi sono state date dal Signore. Lui le ha inviate al suo popolo quale insegnamento per rimanere nella giusta via. Un giorno voi dovrete rispondere davanti al Signore della vostra cecità, per essere stati d'inciampo per gli altri. MS1 29 4 "Alla legge! Alla testimonianza!" Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora"! Isaia 8:20 MS1 29 5 Anche il lavoro dello Spirito Santo sui nostri cuori sarà esaminato dalla Parola di Dio. Lo stesso Spirito che ha ispirato le Scritture, ci guida verso le Scritture. General Conference Daily Bulletin, 13 aprile 1891 I messaggi ispirati erroneamente applicati MS1 29 6 Un uomo chiamato B. proveniente dal Michigan, un giorno venne dalla sorella White con un messaggio speciale per lei. Lui disse cha la sorella era stata nominata da Dio per occupare la stessa posizione di Mosé, mentre lui, il sig. B. era chiamato ad occupare la posizione di Giosuè. Secondo lui, l'opera avrebbe dovuto essere portata avanti in questo modo. Ellen White avrebbe dovuto collaborare col fratello B., affinché la Verità fosse proclamata con più potenza. Quest'uomo si prese la libertà, come del resto hanno fato anche gli altri, di confondere la grandezza della Scrittura con dei messaggi personali, citando passaggi che applicava agli Avventisti del Settimo Giorno. Durante la mia missione, molti altri come il personaggio B. si sono manifestati. Hanno selezionato e arrangiato le scritture a loro piacimento per poterle applicare al popolo di Dio. Il sig. B. lesse i passaggi prescelti con una voce forte e chiara dichiarando che questi brani avrebbero dovuto essere applicati a noi come popolo di Dio. In più egli mi chiese di dargli ragione e confermare il suo punto di vista. MS1 30 1 "Si, risposi, lei ha selezionato e messo insieme questi testi biblici, ma lei come gli altri si è elevato sopra il grande Maestro e ha distorto le Scritture applicando le sue idee. Lei, come qualsiasi altra persona delusa, ha preparato questi passaggi di grande forza e li ha applicati in base ai propri concetti. Qualsiasi uomo come lei è capace d'illudere le persone applicando erroneamente la Parola di Dio, denunciando persone e cose per poi prendere la stessa posizione di chi ha rifiutato il messaggio di Dio perdendo in questo modo la salvezza". MS1 30 2 Nelle varie lettere che ho ricevuto, ho visto che gli uomini come il sig. B. che dichiarano di essere mandati da Dio, si rivolgono a coloro che si sono separati dal nostro popolo. Queste anime sono pronte a cogliere tutto ciò che pretende di essere d'origine divina. Nelle molte lettere che mi arrivano mi supplicano di rispondergli. Sono convinta che molti vogliono applicare le testimonianze come si suppone dovrebbero essere applicate, ma essi selezionano delle frasi prese di qua o di là e le trascrivono in concordanza con le proprie idee. A causa di tale comportamento, le povere anime sono perplesse, mentre avrebbero potuto leggere la Parola interpretandola nel modo giusto senza confondersi. MS1 30 3 Molti pretendono che i loro propositi provengano dai messaggi della sorella White, messaggi che nel frattempo hanno travisato. Tutto questo rende l'opera della sorella molto difficile. Le informazioni su ciò che la sorella White ha detto "volano" da una persona all'altra il che fa sì, che essi si diffondano molto rapidamente. Ogni volta che si ripete l'informazione si ingrandisce. Se la sorella White ha qualcosa da dire lasciate che lo dica. Nessuno è stato chiamato ad essere il suo portavoce. Permettete dunque che la sorella diffonda i messaggi, perché ciò che lei fa, lo fa con la Grazia ricevuta da Colui che l'ha chiamata. Manuscript 21, 1901 Dubitando delle Testimonianze MS1 30 4 Quando incontrate degli uomini che dubitano delle testimonianze perché hanno trovato in esse delle lacune, e cercano di separare la gente dal loro influsso, siate sicuri che il Signore non agisce attraverso questi individui. In mezzo a loro si trova un altro spirito. Coloro che non camminano rettamente, sono fomentati dal dubbio e dall'incredulità. Sono penosamente coscienti che la loro vita non sopporterà la prova dello Spirito di Dio, dal momento che essi non rispettano la Parola di Dio, hanno la coscienza sporca. Se loro volessero parlare e testimoniare della Verità attraverso lo Spirito Santo, condurrebbero gli altri alla Sua Parola. MS1 30 5 Invece di cominciare a purificare i loro cuori con i sani principi del Vangelo, condannano i mezzi che Dio stesso ha scelto per condurre il suo popolo verso l'eternità. Lasciate che gli scettici che cercano l'approvazione degli altri, che non vogliono conciliare la loro vita con gli insegnamenti di Dio e che non sono in armonia con la Sua opera, se ne escano fuori. MS1 31 1 Coloro che sono convertiti e sono saldi nella Verità, non troveranno alcun valido insegnamento in persone simili. Ma quelli, di carattere debole, le cui mani non sono pure, il cui cuore non è santificato, le cui abitudini di vita sono licenziose, che sono sgradevoli a casa e inaffidabili negli affari -- tutti questi certamente, godranno delle nuove opinioni presentate. Se lo vogliamo, tutti possiamo conoscere la vera misura dell'essere umano, scoprire la natura dei suoi insegnamenti nel carattere dei seguaci di questa persona. Coloro che hanno molto da ridire contro le testimonianze, generalmente sono quelli che non le hanno mai lette, proprio come quelli che si vantano dell'incredulità nella Bibbia sono quelli che hanno poca conoscenza dei suoi insegnamenti. Il potere affascinante dell'errore MS1 31 2 Nell'errore e nell'incredulità vi è qualcosa che sconcerta e incanta la mente. Accarezzare il dubbio o l'incredulità per scusare il nostro erroneo atteggiamento, mentre ci allontaniamo dalla retta via, è molto più semplice che purificare la propria anima attraverso la Verità e l'obbedienza ad essa. Ma quando le influenze positive c'inducono a desiderare di tornare indietro, possiamo ritrovarci facilmente invischiati nella rete di Satana, come una mosca in una ragnatela. A questo punto uscire dal laccio del nemico ci sembra impossibile. MS1 31 3 Una volta che gli uomini hanno ammesso il dubbio nei confronti delle testimonianze provenienti da Dio, essi sono fortemente tentati di rispettare le proprie opinioni dichiarate, davanti agli altri. Le loro teorie e concetti si fissano nella loro mente come una oscura nube, respingendo ogni raggio di luce a favore della verità. I dubbi sono i risultati dell'ignoranza, dell'orgoglio, dell'amore per le pratiche peccaminose, fissate come le catene che raramente si possono spezzare. Solo Cristo con la Sua potenza può spezzarle. MS1 31 4 Le testimonianze dello Spirito di Dio sono date agli uomini direttamente dalla Sua Parola, ma esse sono state trascurate. Ora, se questi messaggi non vengono ascoltati, lo Spirito Santo si ritirerà da queste anime. In che modo Dio può raggiungere quelle persone erranti per mostrargli la loro vera condizione? Le chiese che hanno fomentato quegli influssi per sminuire la fede in queste testimonianze sono chiese deboli e vacillanti. Alcuni ministri lavorano per attirare le persone a sé stessi. Quando si fa uno sforzo per correggere eventuali sbagli di questi ministri, loro si difendono dicendo: "La mia chiesa accetta il mio operare" MS1 31 5 Ma Gesù ha detto: MS1 31 6 "Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte"..... Giovanni 3:20 MS1 32 1 Oggi ci sono molti che seguono questo percorso. Le testimonianze condannano vari peccati, ragion per cui le persone di cui parlo non vogliono leggerle. Ci sono quelli che nella loro giovinezza sono stati avvisati e rimproverati attraverso le testimonianze, ma nonostante ciò hanno forse accettato di camminare nella luce? Non del tutto? Loro si abbandonano agli stessi peccati, agli stessi difetti di carattere di una volta. Questi difetti, impressi nella Chiesa, danneggiano l'opera di Dio. MS1 32 2 L'opera del Signore dovrebbe impostare l'ordine in chiesa, ma non può, perché i membri individuali, e specialmente i capi del gregge non si lasciano correggere. Più di uno dichiara di aver accettato le testimonianze, mentre in effetti, queste testimonianze non hanno avuto alcuna influenza sulla sua vita e sul suo carattere. Di conseguenza questi difetti diventano sempre più forti, più indulgenti, fino a quando, essendo stati spesso rimproverati, e non avendo ascoltato i rimproveri, perdono il potere dell'autocontrollo, e si rafforzano nell'errore. Se loro sono oberati di lavoro, se la debolezza prende il sopravvento, essi non hanno la forza morale di rialzarsi dall'infermità, di conseguenza il loro carattere non sarà mai corretto. A questo punto potremmo chiedere a queste persone: MS1 32 3 - Il Signore anni fa non ha forse rimproverato le vostre debolezze? MS1 32 4 E loro rispondono: MS1 32 5 --Si, ho ricevuto la testimonianza scritta nella quale si diceva che mi sbagliavo. MS1 32 6 --Perché allora non avete corretto queste abitudini sbagliate? MS1 32 7 --Ho pensato che questi rimproveri non fossero per me. Quello che ho potuto comprendere l'ho accettato, mentre quelli che credevo non fossero per me, non li ho accettati, perché pensavo che chi li aveva scritti si era sbagliato. MS1 32 8 In alcuni casi precisamente le mancanze di carattere che Dio avrebbe voluto correggere, ma che essi si sono rifiutati di fare, è costata la vita a questi uomini. Essi avrebbero potuto vivere nella luce. Dio desiderava che loro vivessero nella Sua luce e per questa ragione gli inviò le istruzioni, affinché potessero conservare le capacità fisiche e mentali per servirlo. Se loro avessero accettato i consigli di Dio, sarebbero diventati suoi operai per l'avanzamento e il progresso della Verità, e sarebbero stati rispettati dal popolo di Dio. Ma purtroppo essi si erano addormentati nella loro tomba, perché non hanno compreso che Dio li conosceva meglio di loro stessi. I pensieri di Dio non erano i loro pensieri, e le Sue vie non erano le loro vie. Questi uomini di carattere unilaterale hanno influito nell'opera dovunque hanno lavorato. Le chiese sotto la loro guida sono state notevolmente indebolite. Dio rimprovera gli uomini, perché li ama. Lui vuole che essi siano forti nella Sua forza, che abbiano menti ben equilibrate e carattere simmetrico, in questo modo saranno dei modelli per il Suo gregge. Solo allora potranno diventare l'esempio e la giuda per il gregge verso il cielo, e quindi edificheranno il tempio santo di Dio. Manoscritto nr. 1; 1883 Alla ricerca delle Testimonianze per una scusa MS1 33 1 Alcuni che non sono disposti a ricevere la luce, ma che preferiscono camminare secondo la propria scelta, cercheranno nelle testimonianze delle scuse per favorire l'incredulità e la disobbedienza. Allora lo spirito di discordia prenderà il sopravento, li condurrà alla critica delle testimonianze, e allo stesso tempo a cercare di condannare i membri di chiesa. Manoscritto 73; 1908 L'ultimo inganno di Satana MS1 33 2 Satana è ... costantemente all'opera, per introdurre le contraffazioni e guidare i fedeli lontano dalla Verità. Il suo ultimo inganno sarà quello di annullare la conoscenza delle testimonianze dello Spirito di Dio. MS1 33 3 "Se il popolo non ha rivelazione è senza freno; ma beato colui che osserva la legge!" Proverbi 29:18 MS1 33 4 L'opera di Satana è ingegnosa. Lui lavora in diversi modi e con diversi agenti per turbare la fiducia nelle testimonianze del popolo del rimanente di Dio. Lettera 12; 1890 MS1 33 5 Grazie all'intervento di Satana ci sarà un odio acceso contro le testimonianze. Il suo agire sarà quello di turbare la fede delle chiese. Se gli avvertimenti, i rimproveri e i consigli non saranno ascoltati, il nemico sarà libero di confondere il popolo con le sue illusioni. Lettera 40:1890 ------------------------Capitolo 4 -- Redazione e distribuzione delle testimonianze alla chiesa Revisione del lavoro MS1 34 1 Sanatorio, California , 8 Luglio 1906 MS1 34 2 Cari fratelli MS1 34 3 Vi sono alcuni che pensano di essere in grado di misurare il carattere e valutare l', importanza del lavoro che il Signore mi ha affidato. Secondo il loro giudizio, essi sono in grado di valutare con precisione le testimonianze. MS1 34 4 Il mio Istruttore mi ha detto: MS1 34 5 --Dì a queste persone che io non ho affidato a loro il compito di giudicare né di definire e nemmeno di misurare il carattere delle testimonianze. MS1 34 6 Quelli che cercano di fare questo, certamente sbaglieranno nelle loro conclusioni. Il Signore vuole servirsi di uomini che sanno adempiere i compiti a loro designati. Se essi rimarranno sulla via da Lui designata, allora saranno in grado di discernere con chiarezza che il compito che Dio gli ha dato non è stato ideato dall'uomo. Coloro che leggono le testimonianze scrupolosamente così come sono stati trasmessi sin dall'inizio, non rimarranno perplessi per quanto riguarda la loro origine. Molti libri scritti con l'aiuto dello Spirito Santo sono una testimonianza vivente riguardo al carattere delle testimonianze. Nei primi giorni della nostra esperienza riguardo ai messaggi, mentre io ero in visione, lo Spirito di Dio spesso visitò alcuni di noi durante le nostre assemblee. Il Signore ci ha dato tanta luce e prove, tanto conforto, speranza e gioia che le Sue lodi erano sulle nostre labbra. Assistenza per gli aiutanti letterari MS1 34 7 Mentre mio marito era ancora in vita, ha contribuito come aiutante e come consulente nelle spedizioni dei messaggi che mi furono dati. Entrambi abbiamo viaggiato molto. A volte ricevetti la "luce" durante la notte, altre volte durante il giorno davanti a grandi congregazioni. Le istruzioni che ho ricevuto nelle visioni sono state scritte fedelmente da me secondo il tempo e la forza che possedevo. Poi, esaminavamo insieme il tema. MS1 35 1 Mio marito correggeva gli errori grammaticali ed eliminava le ripetizioni inutili. In seguito i testi erano copiati con cura per la stampa da persone competenti. Più il lavoro cresceva più ricevetti l'aiuto nella preparazione del materiale per la pubblicazione. MS1 35 2 Dopo la morte di mio marito, coloro che si erano uniti a me nella collaborazione, lavorarono instancabilmente nella stesura delle testimonianze e nella preparazione di articoli per la pubblicazione. Ma non erano vere le notizie che circolavano, che si permetteva a chiunque dei miei collaboratori di aggiungere o modificare il significato dei miei scritti. Mentre eravamo in Australia, il Signore mi ha incaricato di alleviare W.C.White (William Clarens) da vari compiti, affinché potesse assistermi nel mio lavoro. MS1 35 3 Mi è stata fatta la seguente promessa: "Io farò scendere il Mio Spirito sopra di lui (William) e gli darò sapienza". Dopo il mio rientro in America più volte ho ricevuto le istruzioni riguardo all'aiuto che avrei ricevuto da parte di mio figlio. The Writing and Sending Out of the testimonies La modalità e il momento appropriato della presentazione MS1 35 4 La presentazione delle istruzioni richiede molta saggezza e buon giudizio, nonché l'approvazione dello Spirito di Dio. Oltre a questo bisogna conoscere sia il momento sia il modo giusto per presentarli. Quando le menti delle persone hanno subito un forte inganno, essi naturalmente resisteranno alla testimonianza e, dopo aver assunto questo atteggiamento di resistenza, per loro è difficile riconoscere di aver sbagliato. MS1 35 5 Agli inizi di questo movimento, se alcuni fratelli dirigenti erano presenti quando i messaggi ci venivano dati, potevamo consultarci con loro riguardo al modo migliore di presentare le istruzioni davanti al popolo. A volte si decideva che era meglio non leggere alcune parti davanti alla congregazione. A volte il comportamento di alcuni era rimproverato, essi chiedevano che gli elementi concernenti gli errori o l'eventuale pericolo, dovevano essere letti davanti agli altri, affinché loro potessero beneficiare del perdono. MS1 35 6 Spesso dopo la lettura delle testimonianze in cui erano citati i rimproveri, si effettuavano sincere confessioni. In seguito, uniti in preghiera il Signore manifestava la Sua grazia a coloro che avevano confessato i loro peccati. L'accettazione delle testimonianze produceva ricche benedizioni divine nelle assemblee. Ho cercato di scrivere fedelmente tutto ciò che il divino Consolatore mi ha comandato di fare. Alcuni brani dei miei scritti vengono immediatamente inviati per far fronte alle necessità dell'opera. Altre parti sono trattenute fino allo sviluppo delle circostanze appropriate per il loro uso. A volte i ministri o i medici responsabili, hanno fomentato la tendenza a scartare certe testimonianze. Io sono stata istruita di non mettere nelle loro mani questo materiale; perché essi avevano ceduto alla stessa tentazione di Adamo ed Eva e le loro menti erano sotto il controllo del nemico. MS1 36 1 Essendo su una falsa pista, ed elaborando fantasie ingannevoli, essi leggeranno nelle testimonianze cose non esistenti, ma che sono in accordo con le false dichiarazioni che avevano sentito. Leggendo le testimonianze alla luce delle proprie compiacenze, rimangono ingannati e inganneranno gli altri. A volte dopo la stesura dei rimproveri molto nitidi e decisivi, si prende la decisione di trattenerli fino al momento che dalla mia corrispondenza personale non apprendo che queste persone hanno cercato di cambiare. MS1 36 2 Se questi sforzi, nonostante i rimproveri sono infruttuosi, i messaggi più forti con gli ammonimenti sono inviati a loro personalmente, sia che vogliono o non vogliono leggerli. Se le persone i cui errori sono stati ricordati, confessassero le loro colpe, l'incantesimo del nemico può essere spezzato. Infine, se loro si pentono e abbandonano i peccati, Dio è fedele e giusto da perdonargli i loro peccati. Essi saranno purificati da tutte le ingiustizie. MS1 36 3 Cristo, il Redentore cambierà le loro vesti sporche in quelle splendenti e poserà sulla loro testa una corona luminosa, ma fino a quando essi si rifiuteranno di abbandonare l'iniquità, non potranno sviluppare un carattere che resista nel grande giorno del giudizio. Spesso gli errori nascosti degli individui, mi sono rivelati allo scopo di dargli un messaggio d'avvertimento. Mi è stato detto che coloro che danno ascolto alle false affermazioni del nemico, saranno capaci di dichiarare che la mia opera è quella di un falso profeta, e interpreteranno le testimonianze in tal modo che cambieranno la verità di Dio in menzogna. MS1 36 4 Satana è all'erta. Alcuni che in passato sono stati utilizzati dal Signore per fare la Sua opera, ma che si sono lasciati ingannare, faranno un uso improprio dei messaggi ricevuti. Questo accade, perché non vogliono ascoltare le parole di rimprovero, perché non vogliono sentire i consigli e migliorare la loro condotta. Essi continuano il loro lavoro, ma interpretando erroneamente i messaggi per la chiesa confondono molte menti. Tuttavia, io porterò alla chiesa tutti i messaggi che mi sono stati rivelati dal Signore. Lui non mi chiede di risolvere tutte le incomprensioni che sono custodite nei cuori degli increduli. Fintanto che la mente delle persone sarà aperta per ricevere i suggerimenti erronei, le difficoltà si moltiplicheranno. MS1 36 5 I cuori di coloro che non vogliono ricevere la luce, rimarranno aperti all'incredulità. Se il mio tempo e le forze saranno consumati su tali questioni, questo sarà a vantaggio di Satana. MS1 36 6 Il Signore mi ha detto: MS1 36 7 "Annuncia le testimonianze. La tua opera non è quella di risolvere le difficoltà, ma è quella di riprendere e di presentare la giustizia di Cristo". Un incidente MS1 37 1 Tempo fa, durante i giorni in cui ricevevo i primi messaggi, Padre Butler ed il pastore Elder Hart rimasero confusi riguardo alle testimonianze da me riferite.. I due fratelli furono aggravati dall'angoscia. Per diverso tempo essi non volevano rivelare il motivo di questo loro stato. Tuttavia, in seguito alle forti pressioni, Elder Hard parlò del piccolo opuscolo dove erano pubblicate le visioni di Ellen White. Secondo lui, in quell'opuscolo non erano incluse alcune visioni. Questi due fratelli, ammisero davanti a un gran uditorio di aver perso la fiducia nello svolgimento dell'opera. A questo punto mio marito porse ad Elder Hart un piccolo opuscolo e gli chiese di leggere il titolo stampato sulla prima pagina. MS1 37 2 L'uomo lesse: "Uno schizzo delle esperienze e delle opinioni cristiane scritte dalla Signora E.G White". MS1 37 3 Per un momento ci fu silenzio, poi mio marito spiegò che a causa di mancanza di fondi, in un primo momento siamo stati costretti a stampare solo un piccolo libretto. Nondimeno promettemmo ai fratelli che non appena i fondi sarebbero stati sufficienti, le visioni sarebbero state pubblicate ampiamente in formato libri. L'anziano Butler era commosso, e dopo le spiegazioni ricevute disse: "Inchiniamoci davanti al Signore". MS1 37 4 Dopo questi chiarimenti seguirono preghiere e confessioni, come mai prima d'ora abbiamo udito. MS1 37 5 L'anziano Butler disse ancora: MS1 37 6 "Fratello White, mi perdoni. Avevo paura che ci aveste nascosto una parte della "luce" che dobbiamo ricevere. Perdonaci sorella White". MS1 37 7 Allora la potenza di Dio scese su di noi in modo meraviglioso. The Writing and Sending out of the Testimonies to the Church, page. 3-9 L'opera e i collaboratori MS1 37 8 Sanitarium, California 23 ottobre, 1907 MS1 37 9 Caro Fratello [F. M.] Wilcox: MS1 37 10 Ho ricevuto la sua recente lettera. Per quanto riguarda la sorella che crede che sia stata scelta per occupare il posto che ha occupato la sorella Ellen White voglio dirle questo: MS1 37 11 --Di certo la sorella è onesta, ma si sta sbagliando. MS1 37 12 Circa un anno dopo la morte di mio marito ero molto debole, e si temeva che mi rimaneva poco da vivere. MS1 38 1 Nel congresso di Healdsburg, sono stata accompagnata in una tenda dove vi era un grande raduno del nostro popolo. Ho chiesto di essere sollevata dal lettino su cui ero sdraiata e accompagnata sul podio per poter parlare alla congregazione. Mentre cercavo di iniziare il discorso, sentii scendere su di me la potenza del Signore. Provai un'enorme emozione. I presenti notarono la mia debolezza, il mio viso e le mani sembravano esangui. Ma quando cominciai a parlare, tutti notarono un miracoloso cambiamento. Il mio viso riprese colore, la mia voce era tranquilla e parlai con slancio e liberamente. I presenti sapevano che questo era un vero miracolo. Dopo questa esperienza, il Signore mi diede la luce e le forze per portare la testimonianza in molti paesi. MS1 38 2 Mi fu mostrato che mio figlio William C. White, sarebbe stato mio collaboratore e consigliere, e che il Signore lo avrebbe sostenuto con lo Spirito di Sapienza e con una mente sana. Inoltre, sono stata rassicurata dal Signore che lo avrebbe guidato nell'opera assegnatagli attraverso lo Spirito Santo. Ecco cosa mi è stato detto: MS1 38 3 "Tu non sarai da sola nell'eseguire il compito che il Signore ti sta per dare. Sarai istruita da Dio per portare la Verità davanti al popolo. Il Signore della Verità ti sosterrà e ti darà le prove e il convincimento che ti sta guidando. Dio ti darà il suo Spirito, la Sua grazia la Sua sapienza e il Suo potere protettore saranno con te...." Il Signore sarà il tuo istruttore. MS1 38 4 "Incontrerai molte influenze negative. Esse verranno sotto forme diverse, sia come panteismo che sotto altre forme d'incredulità. Ma se tu seguirai me, sarai al sicuro". MS1 38 5 "Io porrò il mio Spirito su tuo figlio per sostenerlo nel suo compito. E poiché tuo figlio possiede grande umiltà, per questa ragione il Signore l'ha scelto per assumere un ruolo molto importante nella Sua opera. Tuo figlio nacque per questo scopo". MS1 38 6 Questi messaggi mi furono dati nel 1882, e da quel momento mi è stato assicurato che la grazia della saggezza sarebbe stata data a William. Recentemente, in un momento di grande perplessità, il Signore mi disse: "Io ti ho dato il mio servo, William C. White, e lui riceverà da me la saggezza per collaborare con te". MS1 38 7 Oltre a Wiliam, il Signore mi ha dato anche altri fedeli collaboratori. MS1 38 8 Molti dei miei scritti sono stati stampati e quindi distribuiti al popolo. Attraverso la mia lunga esperienza, giorno per giorno annottavo ogni cosa che mi veniva rivelato nelle visioni di notte. Molti messaggi con dei consigli, con dei rimproveri, con incoraggiamenti sono stati inviati a singoli individui. Altre istruzioni che ho ricevuto per la chiesa sono state presentate attraverso dei libri e dei periodici e diffusi in molti paesi. Questo lavoro è in costante avanzamento. MS1 39 1 Stiamo facendo seri sforzi per distribuire i miei scritti al popolo. Ci auguriamo che in breve tempo altri nuovi libri potranno essere stampati. Qualora io non sia più abile al lavoro, i miei fedeli operai sono disposti a portare avanti questo compito. I miei scritti non cesseranno di parlare MS1 39 2 Negli ultimi tempi il nostro popolo ha ricevuto abbondanti benedizioni. Sia che la mia vita sia risparmiata o no, i miei scritti non cesseranno di parlare e il lavoro andrà avanti fino alla fine dei tempi. I miei scritti sono archiviati nel mio ufficio. Se un giorno io non ci sarò più, questi testi continueranno a vivere e a parlare al popolo del Signore. Tuttavia, le mie forze sono state ancora risparmiate, perciò spero di poter continuare questo utile compito. Vorrei tanto vivere fino al ritorno di Cristo, ma qualora ciò non fosse possibile desidero che di me si dica quanto segue: MS1 39 3 "....beati i morti che da ora innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essi si riposano dalle loro fatiche perché le loro opere li seguono" Apocalisse 14:13 MS1 39 4 Ringrazio Dio per il Suo amore e per la guida ricevuta giorno per giorno. Sono costantemente occupata con i miei scritti e continuo ad annotare tutte le cose che il Signore mi fa vedere. Lo scopo del mio lavoro è quello di preparare il popolo alla sua venuta. La promessa di Cristo è sicura. Il tempo della sua venuta è breve. Dobbiamo lavorare e attendere il suo ritorno. Siamo chiamati ad essere costanti, inamovibili, e sempre impegnati nella Sua opera. Tutte le nostre speranze hanno il loro fondamento in Cristo. Il nostro popolo rivede il passato, il presente e il futuro, come si sta svolgendo davanti al mondo? Il popolo di Dio ascolta gli avvertimenti ricevuti? Possiamo dire che la nostra più grande preoccupazione d'oggi è la santificazione? Questa dovrebbe essere l'esperienza di tutti: il desiderio di essere lavati nel sangue dell'Agnello. Il Suo popolo dovrebbe essere schierato dalla parte della giustizia di Cristo. Il suo nome deve essere scritto sulla fronte di ciascuno. Essi devono gioire nella speranza della gloria di Dio. Cristo ha inciso il nome del suo popolo sulle palme delle sue mani. Egli non si dimentica di nessuno di noi. MS1 39 5 Dite ai membri di chiesa che la consacrazione a Dio deve essere approfondita. Fate capire a tutti che ognuno deve fare un patto con Dio attraverso il sacrificio. Abbiamo bisogno delle benedizioni del Vangelo giorno per giorno, ora per ora. Ogni prova della potenza del Signore, la sua presenza, e il suo amore, deve essere riconosciuto con gratitudine. La nostra felicità sarà raggiunta solo grazie alle nostre buone azioni verso il Signore. Io ringrazio il Signore per questi preziosi pensieri. Possa il Signore essere glorificato attraverso i nostri sentimenti e le nostre opere. .... MS1 40 1 Le mie testimonianze presentate al popolo non sono mai state tanto chiare ed esplicite come lo sono adesso. MS1 40 2 Il Signore mi ordina di sensibilizzare la gente riguardo all'importanza dello studio dei miei messaggi. Che quest'opera cominci subito. Qualora mi sia permesso di lavorare più a lungo, o mi sarà data l'opportunità di riposare fino al ritorno di Gesù, queste testimonianze saranno immortalate. Voglio ripetere questo ai miei fratelli: Parlate in modo convincente per attirare le anime a Cristo. Portate a Lui frutti di buone opere..... MS1 40 3 "Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l', ira di Dio rimane su di lui". Giovanni 3:36 MS1 40 4 Ogni cosa, o ogni anima, può essere condotta verso l'inganno, ma il Signore si prenderà sempre cura della sua opera. The Writing and Sending out of the Testimonies to the Church, pp. 10-16 Uso delle Testimonianze Considerazione del tempo e del luogo MS1 40 5 Per quanto riguarda le testimonianze, nulla deve essere ignorato, nulla deve essere messo da parte, ma il tempo e il luogo devono essere presi in considerazione. Nessuna disposizione deve essere inopportuna. Alcune questioni devono essere trattenute, perché alcuni potrebbero farne un uso improprio. Ogni yota o apice annotati sono essenziali e devono apparire al momento opportuno. In passato, le testimonianze sono state preparate con cura prima di essere inviate per la pubblicazione. MS1 40 6 Dopo la prima stesura, tutto il materiale deve essere studiato con attenzione. Dite ai fratelli di "mangiare il corpo di Cristo e di bere il Suo sangue". Dite loro di considerare la Sua Parola più importante di loro stessi. Tra voi ci saranno quelli che traviseranno e fraintenderanno la Parola, perché i loro occhi sono stati accecati. Loro si serviranno delle interpretazioni elaborate da Satana. Daranno un altro significato alle mie parole. Satana, pretende d'essere figlio di Cristo come lo è stato Giuda, che stava dalla parte degli accusatori. Certi fratelli sono stati istruiti alla scuola di Satana. Nel terzo capitolo di Zaccaria c'è la loro descrizione. Nulla nel mondo è più caro a Gesù come la Sua chiesa. Satana servendosi della falsità, ha lavorato sempre sulle menti umane e continuerà a farlo allo scopo di presentare le sacre credenze in modo spurio. La pubblicazione delle compilazioni MS1 41 1 Constato chiaramente che se chiunque si crede di essere qualificato a scrivere libri, di seguire le sue immaginazioni e pubblicare ciò che ha scritto, insistendo sul fatto che sia stato consigliato dalle nostre case editrici, ci sarebbe un'infinita quantità di zizzania seminata nel nostro mondo. Molti dei nostri fratelli mi scrivono chiedendo con determinazione il privilegio di usare i miei scritti per dar forza ad alcuni temi allo scopo di presentarli al popolo, in modo tale da lasciare una profonda impressione su di esso. MS1 41 2 È vero! Ci sono delle giuste ragioni perché questo materiale possa essere presentato; ma io non do la mia approvazione per utilizzare le testimonianze per uso improprio. Per quanto ne so, le persone che fanno queste proposte, possono essere capaci di condurre la loro attività in modo saggio, tuttavia non oso dare la licenza per l'uso dei miei scritti ed essere presentati nel modo che essi propongono. Tenuto conto di tale compito, ci sono molte cose che devono essere prese in considerazione, poiché l'uso delle testimonianze per sostenere qualche tema che abbia impressionato la mente del suo autore, può dare alla citazione una diversa impressione da quella che si legge nel suo contesto originale. The Writing and Sending Out of the Testimonies to the Church, pp. 25,26 ------------------------Capitolo 5 -- Una spiegazione sulle prime dichiarazioni Una risposta ad una obiezione MS1 42 1 Recentemente la mia attenzione fu richiamata su un opuscolo di 16 pagine pubblicato da C., (Marion, Iowa), intitolato "La comparazione tra i primi scritti della sig.ra White con le pubblicazioni posteriori". MS1 42 2 Lo scrittore di quest'opuscolo parla delle mie visioni pubblicate inizialmente, ma che sono state omesse nella recente pubblicazione intitolata Early Writings of Mrs. E.G.White. Questa persona suppone che i passaggi in questione siano stati soppressi perché insegnano dottrine che nell'insieme ora sono ripudiati. Inoltre, mi si accusa d'ingannare deliberatamente la presentazione di Early Writings come una riedizione completa delle mie prime visioni, con qualche cambiamento di alcune parole dell'opera originale. Prima di aver notato il passaggio che lui diceva di essere stato omesso, è giusto presentare alcuni fatti. MS1 42 3 Quando le mie prime visioni sono state pubblicate in un opuscolo, (*)questa edizione era di poche copie e quindi fu venduta subito. Dopo questi opuscoli seguì un grosso libro The Christian Esperienze and Views of Mrs. White, (Esperienze Cristiane e Visioni della sig.ra White) stampato nel 1851. Questo libro contiene molto materiale supplementare. MS1 42 4 Nella storia editoriale della Chiesa Avventista i nostri spostamenti furono continui. Ho lavorato tra il Maine e Texas, tra Michigan e California, ho attraversato le pianure almeno sette volte. Ho perso le tracce delle mie prime opere pubblicate. MS1 42 5 Quando si è deciso di pubblicare i primi scritti ad Oakland lo scorso autunno, siamo stati obbligati a chiedere in Michigan una copia in prestito del libro in questione. Facendo così credevamo di aver ottenuto un'esatta copia della prima pubblicazione. A questo punto lo abbiamo ristampato con poche modifiche dall'originale, come fu menzionato nei Primi Scritti. MS1 42 6 A questo punto desidero domandare alle persone che sono in possesso di qualsiasi copia o di tutte le copie delle mie prime visioni pubblicate prima dell'anno 1851 se potessero inviarmele senza indugio e prometto di restituirvele immediatamente dopo la ristampa della nuova edizione. MS1 43 1 Lungi da me il desiderio di trattenere tutto ciò che io abbia mai pubblicato. La mia soddisfazione più grande sarà di poter dare al pubblico ogni riga dei miei scritti che siano mai state stampate. Le testimonianze pervertite da Eli Curtis MS1 43 2 Vi è un altro fatto che deve essere presentato. MS1 43 3 Io non sono responsabile per tutto ciò che è stato stampato e che riguarda i miei scritti. Durante il periodo in cui i miei primi scritti sono stati pubblicati, nello stesso tempo sono apparsi vari articoli che si pretendeva fossero scritti da me in relazione a ciò che il Signore mi aveva mostrato, ma approvando dottrine nelle quali io non credo. Questi opuscoli sono stati pubblicati in una rivista a cura di un certo signor Curtis. Del nome della rivista in questione non sono certa. MS1 43 4 Nel trascorrere degli anni tra preoccupazioni e lavoro, alcuni fatti più o meno importanti sono stati dimenticati, ma le questioni principali sono ancora nella mia mente. MS1 43 5 Quest'uomo ha preso gli articoli che io avevo scritto, li ha distorti e trasformati completamente, inserendo alcune delle mie frasi presi qua e là senza alcuna connessione, e dopo aver inserito le proprie idee, li sottoscrisse con il mio nome come se fossero scritti da me. Dopo aver visto questi articoli, abbiamo risposto a questa persona esprimendo lo stupore e la disapprovazione e gli abbiamo proibito di falsare e travisare le mie testimonianze. Alla nostra lettera egli rispose che era libero di pubblicare ciò che gli piaceva e pareva. Inoltre affermò, poiché le mie visioni erano state date per il beneficio della chiesa, che aveva il diritto di usarli a suo piacimento. Alcuni articoli potrebbero essere ancora in giro, e potrebbero essere interpretati come fossero miei, ma in questo caso io non mi prendo alcuna responsabilità. MS1 44 1 I miei articoli pubblicati in Early Writings sono stati revisionati da me stessa. E poiché l'edizione Experience and Views pubblicata nel 1851 era una delle prime in nostro possesso, io non sono responsabile delle altre edizioni uscite precedentemente. La prima omissione MS1 44 2 La prima citazione menzionata da C, proviene da un opuscolo di 24 pagine pubblicato nel 1847, dal titolo Una parola al piccolo gregge. Ecco alcune frasi omesse in Esperienze e Visioni: MS1 44 3 "Era impossibile per loro (coloro che abbandonarono la fede nel movimento del 1844) risalire il sentiero verso la città celeste, come anche per il mondo empio che Dio aveva rigettato. Uno dopo l'altro inciampavano lungo questo sentiero". MS1 44 4 Ora io vi menzionerò il contesto per comprendere meglio l'espressione originale: MS1 44 5 "Mentre pregavo davanti all'altare di famiglia, lo Spirito del Signore scese su di me, e allora ebbi l'impressione di salire sempre più in alto, molto più al di sopra dell'oscuro mondo. Mi voltai per vedere il popolo avventista, ma non riuscii a vederlo, quando una voce mi disse: Guarda di nuovo un po' più in alto. Alzai quindi gli occhi e vidi un sentiero stretto e angusto tracciato sopra il mondo. Il popolo avventista percorreva questo sentiero verso la città celeste. Tutto il sentiero era illuminato da una luce splendente. E l'angelo mi disse che questo era "il grido di mezzanotte". Davanti a loro vi era Gesù che li guidava verso la città, essi dovevano tenere gli occhi fissi su di Lui per non cadere....Ben presto però, alcuni di loro si stancarono, cominciarono a lamentarsi a causa della grande distanza, perché credevano di potervi entrare in breve tempo. Allora Gesù li incoraggiò alzando il suo braccio destro, dal quale procedeva una luce che ondeggiava sulla moltitudine avventista, ed essi esclamavano: Alleluia! MS1 44 6 Coloro che si lamentavano, negarono con veemenza che non era stata questa luce a condurli finora. A questo punto la luce del Signore si ritirò da loro, ed essi rimasero nel buio totale e quindi persero di vista il Condottiero, Gesù Cristo. Poi uno dopo l'altro caddero fuori dal sentiero nel mondo malvagio". La definizione della "Porta chiusa" MS1 44 7 Si afferma che quest'espressione conferma la dottrina della "porta chiusa", e che questa è la ragione della loro omissione nell'edizione uscita più tardi. Ma in realtà essi insegnano solo quello che è stato ed è ancora sostenuto da noi. MS1 44 8 Per un certo periodo dopo la delusione nel 1844, ho creduto insieme al resto della chiesa che la porta della misericordia fosse stata chiusa per sempre al mondo. Presi questa posizione ancor prima di ricevere la prima visione. Fu la luce che mi diede il Signore a correggere il nostro errore e ci permise di vedere la vera situazione dei fatti. MS1 45 1 Credo ancora nella teoria della "porta chiusa", ma non nel senso in cui noi in un primo momento abbiamo utilizzato questo termine, o in cui è stato impiegato dai miei avversari. In effetti, ai giorni di Noé esisteva la porta chiusa. A quel tempo lo Spirito di Dio fu ritirato da quella generazione peccaminosa che poi perì nel diluvio. MS1 45 2 "Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l', uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni". Genesi 6:3 MS1 45 3 C'era un'altra porta chiusa ai tempi di Abrahamo. La misericordia cessò di intervenire verso gli abitanti di Sodoma, e a parte Lot, sua moglie e le sue due figlie, la città fu distrutta dal fuoco mandato dal cielo. Poi, un'altra porta fu chiusa ai tempi di Gesù. Il Figlio di Dio dichiarò agli increduli Giudei: MS1 45 4 "Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata (deserta)". Matteo 23:38 MS1 45 5 Guardando indietro nel corso della storia, negli ultimi tempi la stessa potenza infinita, mediante Giovanni ha proclamato: MS1 45 6 "Queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre"... Apocalisse 3:7 MS1 45 7 Mi fu mostrato in visione, e io lo credo ancora, che anche nel 1844 ci fu una porta chiusa. Tutti quelli che hanno visto la luce dei messaggi del primo e del secondo angelo ma, hanno respinto questa luce, sono rimasti nelle tenebre. Invece gli altri che in un primo momento accettarono lo Spirito Santo, e parteciparono alla proclamazione del messaggio divino, e che poi rinunciarono alla loro fede e si dichiararono delusi, lo Spirito si ritirò anche da essi. MS1 45 8 Chi non ha visto la luce, non fu colpevole del suo rifiuto. Vi era solo una parte di coloro che aveva disprezzato la luce del cielo e di conseguenza lo Spirito di Dio non poteva raggiungerli. Nei miei scritti io parlavo appunto di questa categoria di persone che si sono rifiutati di accettare il messaggio presentatogli, e che in seguito hanno rinunciato alla loro fede. Questi potevano avere una forma di pietà e professare d'essere seguaci di Cristo, ma non avevano una comunicazione vivente con Dio, essi rimanevano prigionieri di Satana. Nella mia visione ho visto queste due classi di persone: Gli uni che dopo la delusione dichiararono che la luce che avevano seguito era un inganno, e i malvagi, che avendo respinto la luce erano stati respinti da Dio. Qui non si fa riferimento a chi non ha mai visto la luce., di conseguenza non erano colpevoli del suo rifiuto. MS1 46 1 Per dimostrare che ho creduto e insegnato la dottrina riguardo la porta chiusa, il signor C. ha menzionato una citazione della Review dell'11 giugno 1861 firmata da alcuni nostri prominenti membri. Essa dice: MS1 46 2 "I nostri concetti dell'opera erano allora per lo più vaghi e indefiniti. Alcuni, ritenevano opportuno mantenere l'idea adottata dai credenti nel 1844 con a capo William Miller, ....che la nostra opera "per il mondo" era finita, e che il messaggio era stato limitato a quelli che avevano mantenuto fede nell'avvento. Questa posizione era talmente convincente che eravamo in procinto di rifiutare il messaggio. L'individuo che aveva presentato questa posizione aveva dubbi sulla possibilità della sua salvezza, perché lui non faceva parte del movimento del 1844". MS1 46 3 A questo punto desidero aggiungere che durante lo stesso meeting in cui è stato detto che il messaggio non poteva essere dato a questa persona, una testimonianza mi fu data per mezzo di una visione nella quale mi fu raccomandato di incoraggiare la persona in questione, nella fede in Dio e di dare il proprio cuore a Gesù. E lui lo fece. Una congettura irragionevole MS1 46 4 In un altro passaggio del libro "Una parola al piccolo gregge" parlo di scene concernenti la nuova terra e dichiaro che ho visto gli uomini di un tempo come "Abrahamo, Isacco, Giacobbe, Noè, Daniele e altri ancora. E poiché confermai di aver visto questi uomini, i nostri avversari crearono delle congetture del tipo che io credevo nell'anima immortale e che ho cambiato le mie opinioni su questo punto. Per questa ragione ho deciso di cancellare questo passaggio. MS1 46 5 Nell'anno 1844 ho accettato la dottrina, che oggi sosteniamo e che concerne la mortalità dell'anima. Questa affermazione si può leggere nel libro Life Sketches alla pagina 170, 171; MS1 46 6 (Edizione del 1880, vedi anche edizione del 1915 pag. 49; Testimonies, volume nr. 1, pag. 34,40). MS1 46 7 Nessun'altra dottrina è stata mai definita né verbalmente né per iscritto. Se avessi soppresso questo passaggio sulla dottrina dell'immortalità dell'anima, sarebbe stato necessario cancellare ancora altri passaggi. MS1 46 8 In relazione alla mia prima visione, alla pagina 13 del libro Early Writing (edizione del 1882, l'edizione presente pag. 17) ho parlato di aver visto fratelli poco prima di essersi addormentati in Cristo, e alla pagina 14 (edizione attuale, pagina 18,19) menziono che mi è stato fatto vedere la grande moltitudine che ha sofferto il martirio a causa della fede. In nessuno dei passaggi da me citati non esiste alcun insegnamento sull'immortalità dell'anima. Si tratta di questo, che nella visione sono stata portata al tempo quando i santi saranno accolti nel Regno di Dio. Nello stesso modo mi fu presentato il giudizio finale e la seconda venuta di Cristo e l'insediamento dei santi nella nuova terra. C'è ancora qualcuno che crede che queste scene siano già accadute? I miei avversari mostrano lo spirito accusatore di frode e d'inganno nei mie confronti, basandosi solo su delle congetture. Una citazione sbagliata MS1 47 1 In questa citazione furono trovate le seguenti parole: "Ho visto due lunghi rami d', oro da cui pendevano dei fili d', argento, e a questi fili erano appesi magnifici grappoli d'uva". I miei avversari mi ridicolizzavano dicendo: " questa espressione debole e infantile dei magnifici grappoli d'uva che crescevano su fili d'argento e che questi fili erano uniti a rami d'oro".Quale motivo spinge lo scrittore, come accennato sopra, a dichiarare o esporre le mie parole con inesattezza? Io non ho dichiarato che l'uva cresceva su dei fili d'argento. Ho descritto ciò che mi fu fatto vedere nella visione. MS1 47 2 Non è da supporre che l'uva fosse attaccata a fili d'argento o su rami d'oro, ma che tale era l'aspetto presentato. Espressioni analoghe sono quotidianamente usate ogni giorno dalle persone nelle loro conversazioni comuni. Quando parliamo di frutti d'oro, non intendiamo che questo frutto è composto di quel metallo prezioso, ma semplicemente che esso ha l'aspetto d'oro. La stessa regola applicata alle mie parole elimina ogni scusa per una falsa interpretazione. Il sigillo di Dio MS1 47 3 Un', altra "soppressione" recita così: MS1 47 4 "Sorelle e fratelli, sia benedetto il Signore; questo è un incontro speciale per chi ha il sigillo del Dio vivente". Non c'è nulla di male in ciò che noi desideriamo ottenere. L'analisi delle nostre pubblicazioni dimostrerà la nostra fede, cioè che i giusti viventi riceveranno il sigillo di Dio prima della conclusione del tempo di grazia; anche se questi speciali onori saranno poi goduti nel regno di Dio. L'abbandono del sabato MS1 47 5 Il seguente passaggio relativo alla mia visione è stato omesso dalle pagine 25-28 (32-35, dell'edizione attuale) del libro Early Writings: MS1 47 6 "Se uno ha creduto e osservato il sabato, e ha ricevuto delle benedizioni, e poi l'ha abbandonato disobbedendo a questo sacro comandamento, avrebbe chiuso a sé stesso le porte della città santa, com'è vero che vi è un Dio che regge i cieli sopra di noi". MS1 47 7 Coloro che hanno accettato il 4° comandamento quale Verità, e hanno ricevuto delle benedizioni, ma poi hanno rinunciato alla loro fede violando la legge di Dio, e persistendo in questo percorso di disobbedienza, troveranno le porte della città celeste chiuse davanti a loro. "Il tempo sta per concludersi" MS1 48 1 Un brano pubblicato nel 1851 nel libro Experience and Views, alla pagina 49 (5 edizione attuale) è sta considerata come falsa: MS1 48 2 "Vidi che il tempo di permanenza di Gesù nel cielo si stava esaurendo, e che questo tempo potrebbe prolungarsi ma non per molto ancora". MS1 48 3 Quando quest'argomento mi fu presentato, il tempo del ministero di Gesù sembrava quasi compiuto. Sono forse colpevole, perché il tempo è continuato più di quello che le mie testimonianze sembravano indicare? Come nel caso nelle testimonianze di Cristo e dei suoi discepoli? Sono essi forse motivo d'inganno? MS1 48 4 Paolo scrive ai Corinzi: MS1 48 5 "Ma questo dichiaro, fratelli: che il tempo è ormai abbreviato; da ora in poi, anche quelli che hanno moglie, siano come se non l', avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che si rallegrano, come se non si rallegrassero; quelli che comprano, come se non possedessero".... 1 Corinzi 7:29,30 MS1 48 6 Poi, ancora, nell'epistola ai Romani Paolo dichiara: MS1 48 7 "La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce". Romani 13:12 MS1 48 8 E ancora a Patmos, Cristo ci parla attraverso Giovanni: MS1 48 9 "Queste parole sono fedeli e veraci; e il Signore, il Dio degli spiriti dei profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi ciò che deve accadere tra poco. Ecco, sto per venire. Beato chi custodisce le parole della profezia di questo libro". Apocalisse 22:6,7 MS1 48 10 Nei messaggi del Signore, gli angeli ci confermano che il tempo è breve. Così mi è stato sempre presentato nelle visioni. Tuttavia il tempo continua a prolungarsi, contrariamente a quello che ci aspettavamo ai giorni delle prime rivelazioni. Il Signore non apparirà secondo i nostri calcoli, ma non per questo la Sua Parola ha fallito. Giammai! Dobbiamo ricordare che le promesse o le minacce del Signore sono ugualmente condizionali. Il Signore ha dato al suo popolo un compito da eseguire. Il messaggio del terzo angelo ricorda ai credenti di non distogliere la nostra attenzione dal santuario dove Cristo è entrato per fare espiazione per il suo popolo. La riforma del sabato deve essere portata avanti. La breccia nella legge di Dio deve essere riparata. Il messaggio deve essere proclamato ad alta voce, affinché tutti gli abitanti della terra potranno ricevere l'ammonizione. Il popolo di Dio deve purificare le loro anime attraverso l'obbedienza alla verità e prepararsi per incontrarsi con Lui senza colpa, alla sua venuta. Se dopo la grande delusione del 1844, gli avventisti si fossero mantenuti fermi nella loro fede, e uniti alla provvidenza di Dio che apriva la via, avrebbero proseguito ricevendo il messaggio del terzo angelo e proclamandolo al mondo col potere dello Spirito Santo, avrebbero visto la salvezza di Dio e il Signore avrebbe operato potentemente accompagnando i loro sforzi, l'opera si sarebbe conclusa e Cristo sarebbe tornato prima, per ricevere il suo popolo e dargli la sua ricompensa. In seguito alla delusione vi fu un periodo di dubbio e d'incertezza, molti dei credenti persero la fede. Dissensi e divisioni separarono il popolo. Mentre la maggioranza si oppose sia verbalmente sia per iscritto, i pochi rimasti seguirono la provvidenza di Dio. Accettando la riforma del sabato iniziarono a proclamare il messaggio del terzo angelo. Molti che avrebbero dovuto dedicare il loro tempo e i loro talenti alla proclamazione degli ammonimenti al mondo, furono assorbiti nella loro opposizione alla verità sul sabato, e a sua volta, il lavoro dei sostenitori della verità fu concentrata nel rispondere a questi avversari per difenderla. MS1 49 1 Così, l'opera fu ostacolata e il mondo fu lasciato nelle tenebre. Se tutto il popolo avventista fosse stato unito nei comandamenti di Dio e nella fede in Gesù, come diversa sarebbe stata la nostra storia. Non era nella volontà del Signore che la venuta di Cristo fosse così in ritardo. Non era nel disegno di Dio che il popolo d'Israele vagasse per quarant'anni nel deserto. Lui ha promesso di guidarli direttamente verso la terra di Canaan per stabilire la loro felicità. Ma coloro che per primi fu fatta questa promessa, non entrarono a causa della loro incredulità. MS1 49 2 "Infatti vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro incredulità". Ebrei 3:19 MS1 49 3 E poiché i loro cuori erano pieni di mormorazione, di ribellione e d'odio, il Signore non poté compiere la sua alleanza con loro. I 40 anni d'incredulità, di mormorazione e di ribellione, chiusero al popolo d'Israele la terra promessa di Canaan. Gli stessi peccati ritarderanno l'ingresso dell'Israele moderno nella Canaan celeste. In nessun caso le promesse del Signore sono mancanti. È l'incredulità, la mondanità, la mancanza di consacrazione, nonché le contese tra il professo popolo di Dio, ci hanno trattenuto in questo mondo di peccato e tristezza per molti secoli. Calunniatori degli ultimi giorni MS1 49 4 Mi è stato detto che due passaggi del mio primo libro non sono stati menzionati nell'edizione uscita in seguito. A proposito di ciò, mi limiterò a dire, che quando avrò questo libro che contiene questi brani, mi accerterò della correttezza di queste citazioni e quindi sarò pronta a dare la mia opinione. Già dall'inizio della mia opera, sono stata perseguita da odio, da rimproveri e da menzogne. Queste vili imputazioni e calunnie sono state raccolte e ampiamente diffuse dai ribelli, dai formalisti e dai fanatici. MS1 50 1 Ci sono dei ministri cosiddetti ortodossi che viaggiano da un luogo all'altro per far guerra contro gli Avventisti del 7° giorno e nel frattempo si servono dei libri di Ellen White. Gli schernitori degli ultimi tempi sono guidati da questi ministri che professano di essere le sentinelle del Signore. MS1 50 2 Il mondo incredulo, i ministri delle chiese cadute, e gli Avventisti del primo giorno sono uniti nell'opera distruttiva contro la signora White. Questa guerra è durata per quasi 40 anni, ma non mi sono lasciata coinvolgere dai loro vili discorsi, dai rimproveri o dalle insinuazioni. E non mi separerò più da questa consuetudine, se non fosse per le anime che potrebbero essere indotte nello stesso errore dai nemici della verità, perché essi esultano e dichiarano che sono un'ingannatrice. Presento queste dichiarazione nella speranza di aiutare i sinceri. Non mi aspetto di raggiungere coloro che, avendo visto la luce della verità, si rifiutano di ascoltare, o quelli che hanno dei pregiudizi radicati e le loro anime sono trincerate nell'incredulità. Gesù, la Maestà del cielo, che era uguale a Dio, visse sulla terra per 33 anni, eppure pochi riconobbero in lui un carattere divino. Ed io, che sono una debole, indegna e fragile creatura umana, posso pretendere di avere un maggiore successo di quanto lo ebbe il Salvatore del mondo? MS1 50 3 La prima volta quando mi fu comandato di diffondere la parola del Signore, sapevo che sarei stata ostacolata con opposizioni o con persecuzioni e ciò non mi stupiva. Se dovessi contare sugli applausi umani, da molto tempo sarei scoraggiata. Invece ho cercato Gesù e ho scoperto che Colui che era senza peccato fu assalito da lingue diffamatorie. Coloro che si credevano misericordiosi, lo spiavano facendo ogni sforzo per soffocare il suo modo d'agire. Nonostante la sua potenza, Gesù non castigò i suoi avversari, anche se la loro vita peccaminosa l'avrebbe meritata. Gesù avrebbe potuto lanciare contro di loro i fulmini della vendetta, ma non lo fece. Gli lanciò solo dei severissimi rimproveri contro la loro ipocrisia e corruzione, e quando il suo messaggio era respinto e la sua vita era in pericolo, serenamente andava in un altro luogo a portare le parole di vita. Nella mia debolezza ho cercato di seguire il Suo esempio. Inimicizia nei confronti dei difensori della Verità MS1 50 4 I Farisei, cercavano avidamente di dimostrare che Gesù era un ingannatore. Osservandolo, essi cercavano di interpretare male ogni Sua parola. L'orgoglio, il pregiudizio e la passione, chiusero tutte le vie della loro anima contro la testimonianza del Figlio di Dio. Quando Egli rimproverò apertamente la loro iniquità e dichiarò che le loro opere dimostravano che erano figli di Satana, essi con rabbia lo accusarono dicendo: "E che dire di te, non sei forse tu Samaritano e che hai un demonio?" Tutti gli argomenti d'accusa contro Cristo furono fondati sulla falsità. Così è stato nel caso di Stefano e di Paolo. Ma le dichiarazioni più deboli e irrazionali presentate contro Gesù dagli uomini, ebbero un enorme impatto su coloro i cui cuori non erano santificati, perché desideravano che queste dichiarazioni fossero vere. MS1 51 1 Questi individui sono sempre ansiosi di cercare degli errori in coloro che parlano della Verità per loro tanto sgradevole, e insopportabile. Non ci dovrebbero sorprendere le congetture fatte da coloro che sono inclini alla falsità. Gli oppositori di Cristo furono sempre confusi e messi a tacere dalla saggezza delle sue parole, eppure essi lo ascoltavano con avidità per trovare ogni appiglio contro di Lui. Erano decisi a non abbandonare il loro scopo. Sapevano bene che se Gesù avrebbe continuato la sua opera, molti avrebbero creduto in Lui, e gli scribi e i Farisei avrebbero perso il loro potere sul popolo. Perciò essi erano disposti a calpestare e ad utilizzare qualsiasi mezzo vile e disprezzabile per realizzare le loro malvagie intenzioni contro di Lui. Odiavano gli Erodiani, eppure si unirono a questi inveterati nemici per ideare qualche piano per togliere di mezzo Cristo. MS1 51 2 Tale era lo spirito di coloro che contrastarono il Figlio di Dio, e per i quali era venuto a salvare l'uomo. Chiunque cerca di obbedire al Signore, potrà aspettarsi un'accoglienza migliore di quella che è stata concessa a Cristo? MS1 51 3 Non ho alcun rancore verso chi sta cercando di sminuire il messaggio che Dio ha mandato per rimproverare, avvertire e incoraggiare il suo popolo. Ma, come ambasciatrice di Cristo, devo difendere la Verità. Chi sono quelli che con grande zelo si schierano contro di me? Sono forse i puri, i santi figli della fede? Sono forse nati di nuovo? Sono forse partecipi della natura divina? Amano forse Gesù e manifestano il suo Spirito d'umiltà e mansuetudine? MS1 51 4 "Li riconoscerete dunque dai loro frutti"-- risponde l'apostolo Matteo nel vangelo al capitolo 7:20. MS1 51 5 Assomigliano ai primi discepoli o ai furbi scribi e farisei, che costantemente stavano vigilando per intrappolare Gesù in ogni Sua parola? Notiamo bene il comportamento sleale degli antichi oppositori della fede, dei dottori, dei sacerdoti, degli scribi e magistrati, uniti per trovare qualcosa contro di Lui che era la Luce del mondo. MS1 51 6 E perché erano tanto decisi a condannare Cristo? MS1 51 7 Perché essi non amavano le sue dottrine e i suoi precetti. Essi erano dispiaciuti perché vedevano che il popolo si rivolgeva a Lui e non a loro. La natura umana rimane sempre tale. Non ingannino sé stessi coloro che credono di prestare un servizio a Dio ostacolando il mio cammino allo scopo di distruggere l'influenza delle mie parole. Loro sono al servizio di un altro padrone e saranno premiati in base alla loro opera. MS1 52 1 La ribellione esisterà fino a quando esisterà Satana. Coloro che sono animati dal suo spirito non saranno in grado di discernere lo Spirito di Dio, non ascolteranno la Sua voce finché l'ordine di Cristo andrà avanti. MS1 52 2 "Chi è ingiusto continui a praticare l ', ingiustizia; chi è impuro continui a essere impuro; e chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo si santifichi ancora". Apocalisse 22:11 MS1 52 3 La loro malignità mi perseguiterà fino a quando disprezzeranno la luce che Dio mi ha elargito. Elementi sufficienti per i cuori onesti MS1 52 4 È nel piano di Dio fornire prove sufficienti del carattere divino, della sua opera per convincere tutti quelli che hanno desiderato onestamente di conoscere la Verità. Il Signore non ha mai eliminato qualsiasi possibilità di dubbio. Tutti quelli che vogliono trovare dei cavilli nella Sua parola, avranno occasione per farlo. Compiango coloro che hanno imboccato il sentiero del dubbio e dell'incredulità. Se potessi, li aiuterei volentieri, ma le esperienze del passato mi hanno insegnato che essi non hanno alcuna speranza di accettare la luce. Nessuna quantità di prove convincerà gli uomini alla Verità, fino a quando essi non saranno disposti a sottomettere il loro orgoglio e la loro natura carnale e diventare alunni della scuola di Cristo. MS1 52 5 Molti respingono la luce del cielo a causa dell'autosufficienza e dell'orgoglio. Essi si aggrappano a idee strampalate, a interpretazioni fantasiose delle Scritture, a eresie pericolose; e se qualcuno cerca di correggere questi errori, si allontanano dispiaciuti come molti fecero ai giorni di Cristo. MS1 52 6 Non importa quanto irreprensibile sia il carattere e la vita di coloro che presentano alla gente i messaggi di Dio; questo non gli dà alcuna autorità. E perché? Perché dicono la Verità alla gente. Questo, fratelli, è il mio reato. Ma se sta circolando qualche falsa informazione, se per qualche deduzione o congettura, un'accusa è lanciata contro il carattere dell'ambasciatrice di Cristo con quale assurda ingenuità è ricevuta! Quanti sono pronti a ingrandire e diffondere la calunnia. Essi rivelano il loro reale carattere. MS1 52 7 "Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio". Giovanni 8:47 MS1 52 8 Calunnia e rimprovero sarà la ricompensa per chi sostiene la Verità perché essa è in Cristo. MS1 53 1 "Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati". 2 Timoteo 3:12 MS1 53 2 Coloro che danno una sincera testimonianza contro il peccato, saranno odiati come fu odiato il Maestro, che diede questo compito nel suo nome. Come Cristo, essi saranno chiamati i nemici della chiesa e della religione, e con più sforzo onoreranno Dio, più amara sarà l'inimicizia e l'ipocrisia degli empi. Ma se queste cose accadranno, noi non dobbiamo scoraggiarci quando saremo trattati così. Io andrò avanti con la mia opera MS1 53 3 Noi possiamo essere chiamati "deboli e sciocchi", fanatici e anche folli. Si potrà dire di noi come fu detto di Cristo "ha un demonio ed è fuori di se" (Giovanni 10:20). MS1 53 4 Ma il compito che il Maestro ci ha dato deve essere il nostro lavoro costante. Le nostre menti devono essere guidate da Gesù, senza cercare le lodi o gli onori degli uomini ma arrenderci a Colui che giudica rettamente. Lui sa come aiutare coloro che pur seguendo le sue orme, soffrono un certo grado di rimproveri che Egli stesso ha subito. Fu tentato in ogni cosa come lo siamo anche noi. Ragion per cui Egli è in grado di soccorrerci. MS1 53 5 Non importa quale interpretazione erronea sia data alle mie testimonianze da chi professa giustizia, tuttavia essi non hanno conosciuto ancora Dio. Io devo con umiltà continuare il mio compito. Pronuncerò le parole che Dio mi ordinò di dire, parole d'incoraggiamento, e d'avvertimento. Sulla terra non rimane altro che una piccola traccia del mio passaggio. Il compito che il Padre mi ha dato, io lo realizzerò con fedeltà per la grazia di Dio, sapendo che tutte le mie opere passeranno sotto l'esame di Jehovah. MS1 53 6 Manoscritto 4-1883 Esperienza concernente la Porta chiusa raccontata da Ellen G. White MS1 53 7 Battle Creek, Michigan, 24 agosto 1874 MS1 53 8 Caro Fratello Loughborough MS1 53 9 Ho l'onore di testimoniare nel timore di Dio, che le accuse di Miles Grant, della signora Burdick e altri, pubblicati nel testo intitolato La Crisi non sono vere. Le dichiarazioni riferite al mio modo di procedere nel 1844 sono false. MS1 53 10 Nel periodo immediato dopo l'anno 1844, io con i miei fratelli non credevamo più nella conversione dei peccatori. E con chiarezza e libertà dichiaro che nessuno mi udì dire o abbia letto dichiarazioni scritte dalla mia penna che li giustifichi nelle accuse che hanno fatto contro di me su questo punto. È stato durante il mio primo viaggio verso l'est che ho messo in relazione le mie visioni riguardo al santuario celeste dove mi fu mostrata la porta chiusa. Noi credevamo che il Signore sarebbe tornato presto sulle nubi del cielo. Mi è stato mostrato che ci aspettava una grande opera da fare nel mondo per chi non aveva ricevuto ancora la luce, poiché non l'avevano respinta. MS1 54 1 I nostri fratelli non riuscivano a capire questo a causa della nostra fede nel prossimo ritorno di Cristo. Alcuni fanatici mi hanno accusato di aver affermato che il Signore ha ritardato la sua venuta. Vidi, che nel 1844 il Signore aveva aperto una porta che nessun uomo poteva chiudere, e chiuse un'altra porta che nessun uomo poteva aprire. Coloro che hanno rifiutato la luce che fu data al mondo attraverso il messaggio del secondo angelo, sono rimasti nelle tenebre. E come grandi erano queste tenebre!!! MS1 54 2 Non ho mai dichiarato né scritto che il mondo fu condannato. In alcun caso non ho mai utilizzato questo linguaggio sbagliato verso qualcuno, non importa quanto peccatore fosse. Ho avuto dei messaggi di rimprovero per coloro che usavano queste espressioni dure. Lettera n .2 - 1874 Dichiarazione sul giorno e l'ora del ritorno di Cristo MS1 54 3 Cara sorella MS1 54 4 Lei afferma che "alcuni pretendono, tra le altre cose, che è sleale sopprimere i suoi scritti precedenti". Coloro che affermano queste cose possono dare la prova delle loro dichiarazioni? Molte volte la stessa cosa fu ripetuta, ma nessuno ha mai dimostrato nulla. MS1 54 5 "Pretendono che nelle sue testimonianze originali, (volume 1), che essi hanno conservato, lei ammette con chiarezza che le sono stati dichiarati il giorno e l'ora del ritorno di Cristo. Loro affermano che questa affermazione proviene da lei, ma non resiste alla prova biblica. Cristo stesso ha dichiarato che nessun uomo e nemmeno gli angeli conoscono il giorno e l'ora della sua venuta....." MS1 54 6 Nel mio primo libro Early Writings pag. 11, 27, 145, 146 (pag. 15, 34 e 285 edizione attuale) troverà solo una dichiarazione riguardo a questo argomento. Essa si riferisce all'annuncio che sarà dato poco prima della seconda venuta di Cristo. Consultando la pagina 145 (285, edizione attuale) e leggendo il capitolo dall'inizio, si vedrà che le dichiarazioni fatte si riferivano alla liberazione dei santi nel tempo d'angoscia mediante la voce di Dio. Se non ha questo libro, se lo procuri e legga le dichiarazioni ivi presentate. Queste dichiarazioni sono già state pubblicate nel mio primo articolo. MS1 55 1 "Il firmamento fu aperto e fu chiuso in violenta commozione". "Le montagne si agitavano come canne al vento, e le rocce erano scagliate tutte intorno. Il mare ribolliva come una pentola, e lanciava pietre alla terra. E il Signore dichiarò il giorno e l'ora del ritorno di Cristo e conferì il patto sempiterno al suo popolo, Gesù pronunciò una frase, poi fu silenzio, perché le sue parole rimbombavano su tutta la terra." MS1 55 2 Questa è una parte del paragrafo. Le dichiarazioni nelle pagine 11 e 27 [pagine 15 e 34, edizione attuale si riferiscono allo stesso tempo. Esse contengono tutto ciò che mi è stato mostrato sul tempo definito riguardo al Suo ritorno. Io non ho la minima conoscenza riguardo al tempo di questo annuncio. MS1 55 3 Nella visione ho udito pronunciare l'ora di questo evento, ma al risveglio non avevo più memoria di ciò che mi è stato rivelato. Davanti a me passarono scene così emozionanti e di solenne interesse che nessuna lingua potrebbe mai descrivere. Tutta quella scena era come una realtà vivente. E per concludere quella scena apparve una grande nube bianca sulla quale era seduto il Figlio dell'uomo. Lettera n. 38 - 1888 Una visione anticipata dei raggi di luce MS1 55 4 Già nella mia adolescenza il Signore volle aprire davanti a me la gloria del cielo. Mentre ero in visione, fui portata in cielo, e l'angelo mi disse: Guarda! Guarda il mondo immerso nelle fitte tenebre. Nel vedere queste tenebre fu indescrivibile l'agonia che provai. Di nuovo udii: "Guarda ancora". E di nuovo osservai il mondo e intravidi i raggi di luce sfrecciare attraverso questo buio. Poi vidi che si aggiungeva una luce dopo l'altra e così attraverso tutte queste tenebre morali le luci simili a stelle aumentavano. E l'angelo mi disse: "Questi sono quelli che credono nel Signore e obbediscono alle parole di Cristo. Sono la luce del mondo, e se non fosse per queste luci, i giudizi di Dio sarebbero già caduti sui trasgressori della legge di Dio". Vidi che queste luci aumentavano il loro brillìo e risplendevano da est a ovest, da nord a sud abbracciando tutto il mondo. Ogni tanto una di queste luci cominciava diventare fioca, e altre scomparivano, e ogni volta che ciò avveniva, il cielo si rattristava e piangeva. Alcune delle luci diventavano più luminose, e la loro luminosità era di vasta portata, e altre luci si aggiungevano ad esse. Allora il cielo gioiva. Vidi i raggi di luce che provenivano direttamente da Gesù per formare questi preziosi raggi di luce nel mondo. Gospel Workers pag. 378 -379 (edizione del 1892 ) ------------------------Capitolo 6 -- L'amorevole cura di Gesù MS1 58 1 Mentre scrivo sento un profondo senso di gratitudine verso le amorevoli cure del Nostro Salvatore nei nostri riguardi. Mi sento grandemente impressionata dalla bontà e dalla misericordia del Signore, e piango mentre leggo la Sua Parola o prego in ginocchio. Al pensiero della bontà e dell'amore del nostro Padre celeste sento il mio cuore spezzarsi. Nella mia vita sento una grande fame e sete di Gesù. Cristo fu crocifisso per me, devo io forse lamentarmi se fossi crocifissa con Lui? MS1 58 2 Noi non sappiamo che cosa c'è davanti a noi. La nostra unica sicurezza risiede nel camminare con Cristo con la nostra mano tra le sue. I nostri cuori devono essere pieni di perfetta fiducia. Gesù non ha forse detto: "Prendete su voi il mio giogo.... affinché possiate essere in pace con me e io con voi..." Manteniamoci vicino al Salvatore. Camminiamo umilmente con Cristo e nella sua mansuetudine.. Nascondiamo il nostro io con Cristo in Dio..... L'adorazione MS1 58 3 Coloro che hanno la tendenza ad adulare sé stessi favorendo l'orgoglio e la vanità, e solo in apparenza danno il tempo e l'attenzione all'opera del Maestro, ciò li condurrà verso una perdita spaventosa. MS1 58 4 Molti che portano vestiti sontuosi esteriori, non sanno nulla della bellezza interiore che al cospetto di Dio ha un grande valore. Il loro abbigliamento fine copre i cuori peccaminosi e malati, pieni di vanità e orgoglio. Essi non sanno che cosa significa cercare le cose celesti, dove Cristo siede alla destra del Padre. (Colossesi 3:1) MS1 58 5 Io, ogni giorno desidero essere ripiena della presenza dello Spirito di Cristo. Il tesoro della Sua grazia è di maggior valore per me, più dell'oro o dell'argento. Non ho mai sentito un desiderio di giustizia come adesso. Quando le mie sorelle comprenderanno ciò che Cristo ha sofferto per loro, in questo modo potranno diventare figlie di Dio per adozione, esse non sarebbero soddisfatte dall'orgoglio del mondo e dall'amor proprio. Non avrebbero più l'adorazione per sé stesse e Dio occuperebbe i loro pensieri. Mi fa male al cuore vedere quante persone idolatrano sé stesse. Cristo ha pagato un grande prezzo per riscattare ciascuno di noi. Tutte le facoltà umane appartengono solo a Lui. I cuori degli uomini sono pieni d'amore per sé stessi. Essi non danno alcuna importanza alle Sue parole: MS1 59 1 "Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua". Marco 8:34 MS1 59 2 La compiacenza propria nasconde Cristo alla loro vista. Essi non hanno alcun desiderio di camminare con Gesù in umiltà e mitezza. Non sono alla Sua ricerca. Essi non pregano per essere trasformati alla Sua somiglianza. Il loro caso è rappresentato dall'uomo che venne al banchetto del re coperto da vesti comuni, perché quest'uomo si era rifiutato di fare i preparativi e indossare le vesti costose preparate per lui. MS1 59 3 Alla domanda del re: "Amico, come sei entrato qui senza avere un abito di nozze?" Costui rimase muto, ....perché si sentiva condannato da sé stesso. Matteo 22:12 MS1 59 4 Molti che si professano d'essere cristiani, lo sono solo di nome, perché non sono convertiti. Continuano a sentirsi importanti. Essi non si siedono ai piedi di Gesù assieme a Maria per cercare di conoscerlo. Essi non sono pronti al Suo ritorno. Una grande sorpresa MS1 59 5 Una notte in un sogno, mi trovavo in compagnia di persone i cui i cuori erano pieni di vanità e di presunzione. Essi non percepivano la presenza di Cristo. Poi, improvvisamente si sentì una forte voce che diceva: " Gesù sta per tornare per portare con sé coloro che l'hanno amato e servito, per essere con Lui nel suo regno per sempre. MS1 59 6 Molti, di questo gruppo col loro abbigliamento costoso avanzavano per incontrarlo. Continuavano a guardare i loro vestiti sontuosi. Ma nel vedere la gloria di Gesù si resero conto che erano senza il manto della giustizia di Cristo e che sulle loro vesti c'era il sangue delle loro vittime. Dopo che Gesù prese i suoi eletti, gli altri furono lasciati, perché non erano pronti. Nella loro vita egoista misero al primo posto l'IO, e alla venuta di Cristo essi ebbero paura di incontrarlo. Mi svegliai con l'immagine dei loro volti agonizzanti nella mia mente. Non riesco a cancellare quell'impressione e vorrei descrivere la scena così come è stata presentata a me. Oh, quanto triste è stata la delusione di coloro che non avevano voluto imparare per esperienza il significato delle parole:"...poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio". Colossesi 3:3 MS1 59 7 Vi sono molti che si professano cristiani ma che non hanno conosciuto Cristo con le proprie esperienze. Oh, come mi fa male il cuore a causa delle anime ingannate e impreparate. Quando mi trovo davanti alla congregazione e vedo le persone piene di sufficienza, persone che si considerano rette, persone che sanno di non aver fatto nulla per servire Cristo, per incontrarlo in pace, io sono talmente aggravata da questo fatto che non posso dormire. A questo punto mi chiedo che cosa posso dire a queste anime per svegliarle affinché comprendano la loro vera condizione? Sono talmente assorbiti da loro stessi. Desidero rivelare loro Cristo in modo chiaro, affinché possano accettarlo e smettano di concentrare le loro attenzioni su di sé..... MS1 60 1 Tra coloro che saranno amaramente delusi nel giorno del giudizio finale, vi saranno quelli che sono stati religiosi solo in apparenza, e hanno vissuto esteriormente la loro vita come cristiani. MS1 60 2 "Conservare l'IO..." è una cosa che fanno tutti. L'orgoglio mina la loro moralità e la loro influenza. Le capacità che possiedono sono poste ad un livello superiore rispetto agli altri e credono che la loro conoscenza della Verità è tale da sentirsi degni di ottenere elogi da Cristo. MS1 60 3 "Signore" -- essi invocano -- "noi abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre piazze!" (Luca 13:26) oppure....non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere potenti?". Matteo 7:22 MS1 60 4 Ma Cristo risponderà: MS1 60 5 "Io vi dico che non so da dove venite. Allontanatevi da me, ....(Luca 13:27) e ancora: "Non chiunque mi dice: Signore,Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli." (Matteo 7:21) MS1 60 6 A questo punto non vi saranno più discussioni. Il tempo è scaduto. La sentenza è stata irrevocabilmente pronunciata. Loro stessi, a causa della loro infedeltà, hanno chiuso la porta del cielo. MS1 60 7 "Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia. E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto contro quella casa, ed essa è caduta e la sua rovina è stata grande". (Matteo 7:24-27), Lettera 91; 1904 MS1 61 1 Attraverso il piano di Redenzione, Dio ha fornito un mezzo per vincere ogni tratto peccaminoso e resistere a ogni tentazione, per quanto forte essa sia. The Review and Herald, 22 Dicembre 1885 MS1 61 2 Se il popolo di Dio avesse accettato il Suo amore; se ogni membro della chiesa fosse ripieno dello spirito d'abnegazione, se tutti manifestassero una profonda serietà, non mancherebbero i fondi nella casa del Signore per i bisogni locali e per le missioni nel mondo. Le nostre risorse si moltiplicherebbero; migliaia di porte sarebbero aperte e tutti sarebbero invitati a entrare. Se il proposito di Dio fosse portato a termine dal suo popolo dando il messaggio di misericordia al mondo, Cristo sarebbe già venuto sulla terra e i santi avrebbero ricevuto il benvenuto nella città celeste del Signore. Union Conference Record (Australasian) 15 Ottobre 1898 ------------------------Capitolo 7 -- Cristo ha il controllo MS1 62 1 I Ghergheseni desideravano la partenza di Gesù, (Matteo 8:28-34) mentre la popolazione di Capernaum lo ha ricevuto di buon grado (Matteo 9:1- 8) e lì Gesù fece molti miracoli. Cristo ha il potere sia in terra come in cielo. Lui è il grande Medico per lo spirito e per il corpo, e noi lo invochiamo quando abbiamo dei problemi di salute fisica o spirituale. Oltre ai venti, alle onde, oltre agli uomini posseduti dai demoni, Lui ci dimostra di avere l'assoluto controllo su tutto. Gesù è in possesso delle chiavi della morte e dell'Ades. Nonostante l'umiliazione alla quale è stato sottoposto, i principati e le potestà erano soggette al Suo controllo. .... MS1 62 2 Perché allora noi non esercitiamo maggior fede nel Divino Medico? Se Gesù allora guarì un paralitico, perché oggi non potrebbe fare la stessa cosa con coloro che vengono da Lui per essere risanati? Noi abbiamo bisogno di una fede più grande. Sono allarmata nel vedere la mancanza di fede in mezzo a noi. Abbiamo bisogno di andare davanti a Cristo, dobbiamo credere che Egli guarirà le nostre infermità fisiche e spirituali. MS1 62 3 Noi siamo mancanti di fede. Oh, quanto vorrei condurre i nostri fratelli alla fede in Dio! Non è necessario che al fine di esercitare la fede devono essere portati fino all'estremo eccitamento. Tutto quello che devono fare è credere nella Sua Parola, esattamente come credono alle parole pronunciate tra di loro. Il Signore vuole che la sua Parola sia proclamata. MS1 62 4 Dobbiamo invocare le Sue promesse, perché Lui stesso lo ha detto. Lui ha parlato attraverso la Sua Parola, e di conseguenza è pronto a compiere ogni promessa data. Non dobbiamo essere impazienti. Siamo fiduciosi. La Sua Parola è fedele. Agite ponendo la vostra fiducia nel nostro Padre Celeste.... MS1 62 5 Gli uomini sono stati chiamati per proclamare la verità in luoghi nuovi, ovunque si trovino, ma questi uomini devono disporre di fondi da cui attingere per il loro sostentamento come anche per l'aiuto ai poveri e ai bisognosi. MS1 62 6 La benevolenza che essi dimostrano verso i poveri, dà ascendenza ai loro sforzi nel proclamare la verità. La loro disponibilità nell'aiutare chi ne ha bisogno, gli procura gratitudine da parte dei bisognosi e l'approvazione del cielo. Questi fedeli servitori devono ricevere la simpatia della chiesa. Il Signore ascolta le preghiere a loro favore. MS1 63 1 La chiesa non dovrebbe mai mancare nel mostrare un interesse concreto verso il lavoro dei missionari. Nell'opera di Dio nessuno vive per sé stesso. A ognuno è assegnato un posto riservatogli dal Signore. Quando la fede, l'amore e l'unione della chiesa si rafforza, il cerchio della sua influenza si allarga, e in questo modo si raggiungono i limiti estremi di questa influenza, estendendo costantemente il trionfo della croce. Alzati, risplendi MS1 63 2 Dio ci esorta a rompere le corde del nostro stretto servizio interno. Il messaggio dell'Evangelo deve essere portato nelle città e fuori delle città. Dobbiamo esortare tutti a stringersi attorno alla bandiera della croce. Quando il nostro lavoro sarà fatto come deve essere, quando lavoriamo con zelo divino per aggiungere i convertiti alla verità, il mondo vedrà la potenza che accompagna il messaggio della verità. L'unità dei credenti testimonia la forza della verità che mette in perfetta armonia uomini di diverse posizioni, unificando i loro interessi. MS1 63 3 Le preghiere e le offerte dei fedeli si combinano con la serietà, con gli sforzi altruistici, e di conseguenza diventano uno spettacolo per il mondo, per gli angeli e per gli uomini. Gli uomini dunque sono convertiti. La mano da loro afferrata quale compenso sublime è quella di Dio. I credenti sono uniti da un unico interesse -- il desiderio di fare della verità il punto di riferimento nel quale il Signore dovrebbe essere glorificato. Cristo li unisce in un sacro vincolo d'unione e d'amore, vincoli che hanno un potere irresistibile. MS1 63 4 E proprio per questa unione Cristo pregò poco prima del suo sacrificio, a un passo dalla croce. MS1 63 5 "....che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch', essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato". Giovanni 17:21 MS1 63 6 Il Signore chiama coloro che da poco sono stati convertiti, affinché con la preghiera possano cominciare l'opera per avviare un serio servizio. C'è grande bisogno di operai. Non è necessario seguire delle regole precise. Il più grande impegno è quello di ricevere lo Spirito Santo, e allora i vostri sforzi avranno successo. MS1 63 7 La presenza di Cristo è ciò che dà la forza. Lasciate che cessino tutti i disaccordi, e che prevalgano l'unità e l'amore. Lavorate sotto la guida dello Spirito Santo. Se il popolo di Dio si dona completamente a Lui, il Signore ripristinerà le loro forze perse nelle controversie. Possa Dio aiutarci a comprendere che la disunione provoca la debolezza, mentre nell'unione c'è la forza. Lettera 32, 1903 Parlate della fede MS1 64 1 Qualunque cosa possa succedere non vi scoraggiate. Il Signore ci ama e Lui vuole che la sua Parola sia proclamata. Cercate di incoraggiare con pazienza la fiducia in Dio. Parlate della speranza fino alla fine. Qualora qualcuno è in procinto di morire, lasciate che muoia lodando il Signore. Egli vive in eterno, e se alcuni dei suoi fedeli muoiono, le loro opere li seguiranno, e il risveglio sarà gioioso nel mattino della resurrezione. Non lasciamoci scoraggiare. Non parliamo di dubbi ma di fede, perché la fede porta infinita energia. Invece di contare sulle nostre deboli forze umane, aggrappiamoci a questa energia infinita, allora saremo salvati. The Review and Herald, 30 Dicembre, 1909 ------------------------Capitolo 8 -- Disposizione all'opera MS1 65 1 Chi ama Dio sopra tutte le cose e il suo prossimo come sé stesso, opererà con costanza per dare la testimonianza al mondo, agli angeli e agli uomini. Compiendo la volontà del Signore, rivelerà nella sua vita la forza trasformatrice della grazia di Cristo. In tutte le circostanze della vita, avrà l'esempio di Cristo come sua guida. Ogni vero operaio del Signore è disposto a fare di tutto per il bene degli altri. Cristo ci dice: MS1 65 2 "Chi ama la sua vita, la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna". Giovanni 12:25 MS1 65 3 Con uno sforzo serio e riflessivo nel portare aiuto là dove esso necessita, il vero cristiano dimostra il suo amore per Dio e per il suo prossimo. Il servitore di Cristo può perdere la vita nel servizio, ma quando Cristo ritornerà, raccoglierà i suoi gioielli per portarli con Sé. MS1 65 4 Cari fratelli e sorelle, non spendete troppo tempo e denaro per voi stessi a causa dell'apparenza. Coloro che fanno questo, sono obbligati a tralasciare molte altre cose, per le quali avrebbero consolato altri, irradiando un calore riconfortante alle loro anime stanche. Noi tutti dobbiamo imparare a migliorare la nostra fede. Spesso abbiamo la grande opportunità di portare la luce e la speranza nella vita degli altri. MS1 65 5 Come possiamo migliorare queste opportunità se i nostri pensieri sono concentrati su noi stessi? Chi è egocentrico perde innumerevoli opportunità per portare le benedizioni agli altri e a sé stesso. "In che modo posso aiutare gli altri". Facendo del nostro meglio, dopodiché condivideremo i risultati con Dio. Io desidero vivere la vita futura con la consapevolezza che ho fatto tutto quello che ho potuto qui in questa vita. Iddio ha provveduto che ognuno, sia ricco sia povero, possa godere nel coltivare la purezza di pensiero, l'altruismo e il piacere che derivano dalle parole di simpatia e nel fare le buone azioni. MS1 65 6 Coloro che svolgono tale servizio risplendono della luce di Cristo e questa viva luce dissipa le ombre che oscurano la vita degli altri. Dio è disonorato quando non riusciamo a parlare apertamente. Dobbiamo parlare della Verità con amore. Nella nostra voce deve esserci quella nota di tenerezza e di simpatia. In questi ultimi tempi c'è un grave pericolo sospeso sopra di noi. Coloro che vivono soltanto per l'autoesaltazione, disonorano Dio. Il Signore non può servirsi di loro perché essi lo rappresentano male davanti a coloro che ignorano la Verità. MS1 66 1 Prestate molta attenzione a non ostacolare con dei mezzi inopportuni il lavoro che il Signore vuole che si faccia nella proclamazione del messaggio d'ammonizione a un mondo che muore nell'empietà. Imparate a essere economici, riducete le vostre spese al minimo. Intervenite nella causa di Dio aiutando chi è nel bisogno. Dio è in grado di vedere quando si promuove l'orgoglio. Lui è in grado di capire quando è necessario rimuovere da voi le benedizioni, che invece di migliorare il vostro comportamento, voi le avete utilizzate per degli scopi egoistici. Aiuto in ogni momento di necessità MS1 66 2 Gli operai, nei luoghi dove il lavoro è stato avviato da poco, spesso si trovano in grande bisogno e penuria di mezzi migliori. Alleviate queste inquietudini. Portate tutte le questioni al Signore in preghiera. Quando tentate di iniziare l'opera in un nuovo territorio, frequentemente si arriva al limite delle nostre risorse. A volte sembra di non poter progredire oltre, ma dovete sostenere le vostre suppliche alla coorte celeste per il tempo necessario, finché non riceverete la risposta e i mezzi necessari per continuare il lavoro iniziato. Deponete ogni vostro problema ai piedi del Redentore. MS1 66 3 "Chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa". Giovanni 16:24 MS1 66 4 Lavorate, pregate e credete con tutto il vostro cuore. Agite senza aspettare fino a quando avrete il denaro nelle vostre mani. Camminate nella fede. Il Signore ci chiede di seminare la Verità in ogni luogo. Imparate a credere in ciò che state chiedendo al Signore. Praticate abnegazione, perché la stessa vita di Cristo su questa terra è stata abnegazione. Lui è venuto a mostrarci ciò che dobbiamo essere per guadagnare la vita eterna. MS1 66 5 Fate del vostro meglio, e quindi attendete pazientemente, pieni di speranza e gioia, perché le Sue promesse non possono fallire. Ogni fallimento nel nostro lavoro è la conseguenza della mancanza di fede. Più a lungo gli operai trattengono i propri mezzi, più facile per loro è perdere la fede. Alzeranno ostacoli le quali ritarderanno paurosamente l'opera di Dio. MS1 66 6 Miei cari collaboratori, siate leali, abbiate la speranza e siate eroici. Fate sì che ogni vostra opera sia fatta con fede, e allora il Signore ripagherà questa fedeltà. Dalla sorgente della vita, estraete l'energia fisica, mentale e spirituale. Sia santificato, purificato e nobilitato il vostro coraggio, allora le promesse del Signore saranno onorate. Abbiamo bisogno di quella fede perché ci permetterà di sopportare la visione di Colui che è Invisibile. Quando fisserete gli occhi su Cristo, sarete ripieni di un amore profondo per le anime per le quali Lui diede la propria vita, e le vostre forze saranno rinnovate. Cristo è la nostra unica speranza. Andate a Dio nel nome di Chi ha dato la sua vita per il mondo. MS1 67 1 Fate affidamento sull'efficacia del Suo sacrificio. Mostrate che il Suo amore, la Sua gioia è nella vostra anima. Cessate di mostrarvi increduli. La nostra forza è solo nel Signore. Pregate molto perché la preghiera è vita per l'anima. La preghiera fatta con fede è come l'arma con la quale si può resistere con successo contro gli assalti del nemico. MS1 67 2 Manoscritto 24; 1904 ------------------------Capitolo 9 -- Esaminate voi stessi MS1 68 1 "Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova". 2 Corinzi 13:5 MS1 68 2 Esaminate la vostra disposizione, i vostri pensieri, le vostre parole, le inclinazioni e i propositi. Come possiamo chiedere con intelligenza le cose di cui abbiamo bisogno se non dimostriamo attraverso le Scritture la condizione della nostra salute spirituale? Molti, nella loro vita religiosa stanno facendo dei percorsi tortuosi. Le loro preghiere sono del tutto casuali. Chi si trova in una posizione di responsabilità, dovrebbe ricordare che non è in grado di fare nulla da sé stesso. Ogni giorno deve ricordarsi che sta testimoniando l'opera davanti al mondo, davanti agli angeli e davanti agli uomini. MS1 68 3 Nessuno deve aspettarsi che nel suo campo di lavoro gli vengano forniti costosi mezzi per farlo bene. Colui che è stato chiamato per svolgere il proprio lavoro, per quanto esso sia umile e ovunque sia collocato, deve svolgerlo con gioia. MS1 68 4 Cristo, il nostro esempio in tutte le cose, era povero, ma attraverso questa povertà ha arricchito molti. Colui il cui cuore è pieno della Grazia divina e dell'amore per il prossimo che perisce, troverà l'opportunità e l'occasione, non importa dove esso si trovi, di portare una parola agli stanchi. I cristiani devono lavorare per il loro Maestro con umiltà e mansuetudine afferrandosi alla loro integrità nonostante la frenesia della vita. MS1 68 5 Dio chiama gli uomini per servirlo in ogni situazione della vita. Gli affari diventano una trappola per chi non opera secondo la legge di Dio. Chi ha a che fare con il lavoro del Maestro deve mantenere un'incrollabile integrità. Il cristiano cerca l'aiuto di Dio in ogni transazione commerciale. Per lui al primo posto vi è sempre il Signore e dalla Sua Parola attinge costantemente dei consigli. Così, pur vivendo in mezzo a coloro che sviliscono i principi divini, l'uomo integro preserverà la propria cristianità. MS1 68 6 Il mondo d'oggi non è favorevole allo sviluppo della cristianità, come non lo fu ai giorni di Noé. La malvagità era così diffusa che Dio disse: ....sterminerò dalla faccia della terra l', uomo che ho creato: dall', uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perché mi pento di averli fatti. Ma Noè trovò grazia agli occhi del SIGNORE. Questa è la posterità di Noè. Noè fu uomo giusto, integro, ai suoi tempi; Noè camminò con Dio. Genesi 6:7-9 MS1 69 1 In quella era di corruzione degenerata, solo Noè era gradito al suo Creatore, perché era un uomo integro e giusto. Noi stiamo vivendo gli ultimi tempi della storia di questo mondo. Sono tempi di corruzione, e come Noé dobbiamo vivere in modo tale da piacere a Dio, manifestando lode e ...proclamando le virtù di chi vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa...."(1 Pietro 2:9) MS1 69 2 Nella preghiera che Gesù offrì al Padre, Egli disse: ....Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Giovanni 17:15 Un servizio sublime MS1 69 3 Quando gli uomini e le donne avranno formato il loro carattere per piacere a Dio, quando la loro abnegazione e sacrificio saranno pienamente realizzati, quando essi saranno pronti per la prova finale, e per essere uniti alla famiglia di Dio, quale altro servizio sarà più stimato di Chi ha deposto la propria vita per salvare la razza caduta? Quale azione sarà più accettata nel cuore dell'Infinito Amore? Quale tipo di opera porterà al Padre e al Figlio la più grande soddisfazione e gioia? La risposta è solo una: la salvezza delle anime che periscono. MS1 69 4 Cristo è morto per portare agli uomini il potere salvifico del Vangelo. Coloro che collaborano con lui nel diffondere la sua grande misericordia, devono lavorare con tutte le forze che Dio gli ha dato per salvare sia quelli vicini sia quelli lontani. Essi condivideranno la gioia del Redentore, quando i redenti si troveranno intorno al trono di Grazia. Il Signore ha affidato i mezzi e le capacità ai suoi servi, affinché compiano un lavoro di gran lunga superiore a quello che oggi si sta svolgendo. MS1 69 5 "Oh", disse il messaggero celeste, "le istituzioni del Signore sono terribilmente in ritardo nei confronti della grandezza della Verità che dovrebbe essere adempiuta attualmente". MS1 69 6 C'è un equivoco terribile nelle rivendicazioni del dovere. L'atmosfera gelida in cui vivono soddisfatti i credenti, ritarda le azioni di sacrificio indispensabili per avvertire il mondo e per salvare le anime. MS1 69 7 "Il potere delle tenebre si sta sviluppando con grande intensità. Anno dopo anno migliaia di persone di tutte le razze e lingue marciano impreparati verso l'eternità". MS1 69 8 La nostra fede deve significare qualcosa di più preciso, di più deciso, di più importante. MS1 69 9 "Alle mie istituzioni e alle mie chiese domando: 'Credete nella Parola di Dio'? Che cosa fate nelle missioni? State lavorando con abnegazione e con sacrificio? Credete che la Parola di Dio voglia dire quello che dice? Le vostre azioni dimostrano il contrario. In che modo potranno arrivare all'eternità le migliaia di persone che non sono state avvertite? MS1 70 1 Forse ci sarà una seconda opportunità? No, no! Non dobbiamo negligere questa necessità immediata. L'attuale tempo di Grazia è tutto ciò che avremo. Vi rendete conto che la salvezza del peccatore deve avvenire in questa vita, altrimenti saranno perduti per sempre? La nostra responsabilità MS1 70 2 Il messaggio di Laodicea è applicabile alla chiesa odierna. Voi credete in questo messaggio? Il vostro cuore lo accetta? Oh, forse state ripetendo: ... siamo ricchi e non abbiamo bisogno di niente.....? Forse le dichiarazioni sulla verità eterna che sono state date a tutte le nazioni del mondo sono inutili? Dio ha scelto un popolo e lo ha reso depositario di una verità dai risultati eterni. A loro è stata data la luce che dovrebbe illuminare il mondo. Dio forse ha fatto un errore? Siamo realmente Suoi strumenti? Siamo noi, uomini e donne che hanno ricevuto l'incarico di portare il messaggio del capitolo 14 di Apocalisse, che devono proclamare il messaggio di salvezza a coloro che si trovano sull'orlo della rovina? Quel è il nostro comportamento? MS1 70 3 Il messaggero con una voce chiara e determinata dichiara: "Io vi domando... che cosa state facendo? Che cosa avete capito? Dio voglia che possiate capire l'importanza dell'ammonizione, quello che significa per voi e per il mondo! Se lo avete capito, e se siete ripieni dello Spirito di Chi ha dato la sua vita per il mondo, potrete collaborare con Lui per la salvezza dei peccatori". MS1 70 4 "Chi dice: "Io l', ho conosciuto", e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui". 1 Giovanni 2:4 MS1 70 5 La chiesa ha bisogno di un grande risveglio. Se solo sapessimo, se solo capissimo, con quale rapidità lo Spirito del messaggio sarebbe in grado di andare da una chiesa all'altra. Se vi renderete conto di questo, l'opera di Dio sarà sostenuta da credenti di buona volontà. Il Signore ci esorta a pregare e vegliare in preghiera. Lui ci chiede di purificare le nostre dimore dagli idoli* per i quali abbiamo speso il denaro che avrebbe dovuto fluire nella tesoreria del Signore. La Luce deve avanzare di continuo come una lampada accesa. Coloro che divulgano il messaggio al mondo, in primo luogo dovrebbero cercare il Signore, affinché il suo Spirito sia sparso su di loro. Non abbiamo tempo da perdere. Pregate per ricevere la potenza di Dio per svolgere il vostro lavoro con successo. Avvertenze MS1 71 1 La nostra fede deve essere genuina. Finora abbiamo appena compreso le realtà contenute nella Verità. Tutti devono agire secondo la Fede che possiedono. Nonostante che, i Segni dei Tempi si stanno compiendo sull'intero pianeta, il ritorno di Cristo sta ritardando. L'avvertimento che la gente deve ricevere deve essere chiaro, distinto e sicuro. Dinnanzi al pericolo delle nostre anime, dobbiamo informarci sulle condizioni prescritte e per le quali dobbiamo effettuare la nostra salvezza, ricordando che è il Signore che opera in noi il volere e l'operare per la sua buona volontà. Questo non dovrebbe permetterci di essere trascinati dalla corrente, dalle tradizioni e dalla presunzione. MS1 71 2 Noi siamo chiamati a collaborare con il Signore, affinché la Luce possa brillare. Non c'è più tempo per le controversie. Coloro che hanno la conoscenza della Verità, come è in Cristo, ora devono diventare uno con Lui sia nel cuore che nei propositi. Tutte le differenze devono essere eliminate. I membri di chiesa devono lavorare all'unisono sotto la guida del loro Capo Gesù Cristo. Coloro che hanno conoscenza della Verità devono "rinascere e risplendere". MS1 71 3 "Grida a piena gola, non ti trattenere, alza la tua voce come una tromba...." Isaia 58:1 MS1 71 4 Non si può più mutilare la Verità. Lasciate che la vostra anima possa gridare all'Iddio vivente. Fermate l'uomo il cui respiro è nelle sue narici. Se voi aprite la porta al Consolatore, Lui verrà verso di voi. MS1 71 5 "Avendo dunque un grande Sommo Sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. Infatti non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno". Ebrei 4:14-16 ------------------------Capitolo 10 -- Gli angeli buoni sono più potenti degli angeli malvagi MS1 72 1 È stato espressamente indicato che Satana opera tramite i figli della disubbidienza non soltanto perché ha accesso alle loro menti, ma perché lavora servendosi della loro influenza sul conscio e sul subconscio per attirarli alla trasgressione. Se gli angeli del male hanno tanto potere sopra gli esseri umani per condurli alla disubbidienza, quanto più sarà grande il potere che gli angeli buoni hanno su coloro che si sforzano di ubbidire. Quando poniamo la nostra fiducia in Gesù Cristo e lavoriamo in ubbidienza per ottenere la giustizia, gli angeli opereranno nei nostri cuori, affinché questa giustizia sia resa. Gli angeli si avvicinarono e ministrarono nostro Signore nel deserto della tentazione. Essi erano con Lui tutto il tempo che fu esposto agli attacchi degli strumenti satanici. Questi attacchi del nemico erano molto più gravi di quanto si possa immaginare. Tutto era in gioco in favore della famiglia umana. MS1 72 2 Durante questo conflitto, Cristo non contraddisse mai la Sua parola. Egli dipendeva da un "STA SCRITTO" (Matteo 4:4). In questo conflitto l'umanità di Cristo fu messa alla prova in modo tale, che nessuno potrà mai immaginare. Il Principe della vita e il principe delle tenebre si erano scontrati in un terribile conflitto, però, Satana non era in grado di avere alcun vantaggio né con le parole né con le azioni. Le tentazioni subite da Gesù erano reali, senza alcuna finzione. Cristo "ha sofferto la tentazione".(Ebrei 2:18) MS1 72 3 In quell'occasione, gli angeli del cielo erano presenti alla scena e mantennero alto lo stendardo, affinché Satana non superasse i suoi limiti per sopraffare la natura umana di Cristo. MS1 72 4 Durante l'ultima tentazione di Gesù, Satana gli presentò la prospettiva di guadagnare il mondo intero con tutta la sua gloria qualora lo avesse adorato. Allora Gesù esercitò la propria autorità al di sopra degli agenti satanici. La divinità brillò attraverso l'umanità e Satana fu respinto perentoriamente. MS1 72 5 "Allora Gesù gli disse: "Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto". Matteo 4:10 MS1 73 1 Queste parole furono sufficienti. Satana non poté andare oltre. Allora gli angeli servirono il Salvatore portandogli da mangiare. Nessuna mente umana è in grado di comprendere la gravità di questo conflitto. MS1 73 2 Era in gioco il benessere di tutta l'umanità e di Cristo stesso. Qualora Cristo avrebbe espresso una sola piccola parola di concessione, il mondo sarebbe stato rivendicato da Satana come sua proprietà, ed egli, il principe delle potenze delle tenebre, avrebbe supposto di iniziare il suo governo. Alla fine del conflitto un angelo del cielo apparve a Cristo. Il potere umano di Satana si stava esaurendo. A questo punto tutto il cielo intonò l'inno di vittoria. MS1 73 3 A causa di questo conflitto finito con la vittoria di Cristo, l'intera famiglia umana fu salvata. "Poiché siete stati comprati a caro prezzo". (1 Corinzi 6:20) E che prezzo! MS1 73 4 Nella sua umanità, il Figlio di Dio lottò con le stesse terribili e apparentemente pesanti tentazioni che assalgono l'uomo: tentazioni che compiacciono l'appetito, che rischiano di esporci audacemente là dove Dio non ci conduce, e ad adorare il dio di questo mondo, a sacrificare un'eternità di benessere per i piaceri affascinanti di questa vita. MS1 73 5 Tutti sono tentati, ma la Parola dichiara che nessuno sarà tentato oltre le proprie capacità di sopportazione. Noi possiamo resistere e sconfiggere l'astuto nemico. Un paradiso da conquistare MS1 73 6 Ogni anima è in lotta per conquistare il paradiso ed evitare l'inferno. L'esercito degli angeli è pronto a venire in aiuto alle anime provate e tentate. Egli, il Figlio del Dio vivente, sopportò la prova e l'afflizione al nostro posto. La croce del Calvario è davanti ad ognuno di noi. Quando tutti saranno giudicati ed essi (i perduti) saranno consegnati per soffrire perché hanno disprezzato la legge del Signore e perché hanno disubbidito, non avranno scusa alcuna. La loro morte sarà eterna. Tutto è dipeso dalle loro scelte, infatti essi potevano scegliere tra il Principe - Cristo o il principe Satana. Ogni uomo può ricevere lo stesso aiuto di cui ha usufruito Gesù. La croce è come un pegno che nessuno vorrebbe perdere, perché essa può portare un abbondante aiuto ad ogni anima. Noi possiamo vincere gli agenti satanici, oppure possiamo anche unirci ai poteri che cercano di contrastare l'opera di Dio nel nostro mondo.... Però abbiamo anche un avvocato che intercede in nostro favore. Lo Spirito Santo contempla continuamente le nostre azioni. Abbiamo bisogno, ora più che mai, di un'acuta percezione, affinché attraverso la nostra devozione possa apparire la Verità che è in Gesù Cristo. MS1 73 7 Gli angeli sono dei messaggeri celesti che ascendono e discendono realmente, mantengono la terra in continua connessione con il cielo. Questi angeli osservano la nostra condotta. Secondo la provvidenza di Dio, essi sono pronti a venire in nostro aiuto in ogni nostra debolezza, e a preservandoci dai pericoli morali o fisici. Ogni volta che un'anima si sottomette all'influsso dello Spirito di Dio attraverso questo ministero degli angeli, tutto il cielo gioisce con il canto. Troppo spesso gli uomini si auto esaltano. È compito degli agenti celesti di cooperare con degli agenti umani secondo il piano di Dio. MS1 74 1 I risultati di questa cooperazione portano alla conversione e alla santificazione del carattere umano. La nostra debole natura umana non è in grado di vedere e meno ancora di sopportare la gloria degli angeli. La luce della gloria celeste, come quella degli angeli, potrebbe estinguere gli esseri umani. Gli angeli agiscono sulle menti umane nella misura in cui esse si consegnano alle loro cure; essi evocano dei preziosi ricordi rinnovati nelle menti così come fecero con le donne al sepolcro di Gesù. Nel piano organizzato dal cielo vi sono strumenti adeguati per il rinnovamento della nostra natura che è predisposta alla disobbedienza trasformandola in obbedienza. Gli operai di Dio che obbediscono al suo piano sono tutelati dalle schiere celesti. In ogni momento, noi possiamo chiedere aiuto all'esercito invisibile tramite le preghiere, e allora questo invisibile e potente esercito di Luce collaborerà con noi, umili agenti del Signore. Lettera 116; 1899 Gli Angeli vogliono cooperare MS1 74 2 Satana si serve degli agenti umani per portare le anime sotto il potere della tentazione, mentre gli angeli di Dio sono alla ricerca d'agenti umani per cooperare con loro allo scopo di salvarli dalle tentazioni. Gli angeli sono alla ricerca di chi vuole cooperare nel piano del Signore, essi devono essere consapevoli di appartenere a Cristo. Mentre essi sono alla ricerca di uomini per dei compiti specifici, Cristo è alla ricerca di anime che sono trascurate, ferite, percosse dal nemico e prossime a morire. Gesù è rattristato a causa della durezza degli uomini, a causa del rifiuto di esercitare la fede, a causa della mancanza d'amore, o perché si rifiutano di purificare la loro anima. Angeli di Dio cooperano con chi collabora con gli agenti celesti per salvare le anime dalla morte e per coprire moltitudini di peccati. Operano attraverso di loro a loro beneficio, affinché abbiano una considerazione di sé stessi come figli di Dio e, per difenderli dalle tentazioni. È il malato che necessita del medico e non il sano. Quando il nostro interesse è per coloro che non ne hanno bisogno, e non ci preoccupiamo di quelli che sarebbero benedetti dalle nostre parole e azioni, stiamo formando un carattere che non è simile a quello di Cristo. Lettera 70, 1894 ------------------------Capitolo 11 -- Quanto valiamo? MS1 75 1 Il Signore desidera che tutti noi fossimo decisamente più ferventi. Non possiamo permetterci di commettere degli errori per quanto concerne la spiritualità. Davanti a noi vi è la domanda di vita o di morte: "Che cosa devo fare per essere salvo, eternamente salvo? Che cosa posso fare per ereditare la vita eterna -- una vita confrontata a quella di Dio?" Questa domanda deve essere considerata con molta attenzione. .....Mentre noi viviamo in questo mondo, dobbiamo diventare degli strumenti di Dio. Paolo dichiarò: MS1 75 2 "Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l', edificio di Dio". 1 Corinzi 3:9 MS1 75 3 Noi siamo i suoi collaboratori nella misura in cui Lui desidera realizzare i suoi progetti. Siamo veramente pronti a soddisfare i propositi del Signore? Cerchiamo realmente di assomigliare a Cristo e fare la Sua volontà con le parole e con le azioni? In quali condizioni oggi si trova la famiglia umana? Avete mai visto prima un tempo di confusione violenza, omicidi, furti e altri crimini? A questo punto, qual è il nostro posto nell'odierna società? MS1 75 4 Nel capitolo 58 d'Isaia leggiamo: MS1 75 5 "Ecco, voi digiunate per litigare, per fare discussioni, e colpite con pugno malvagio; oggi, voi non digiunate in modo da far ascoltare la vostra voce in alto". Isaia 58:4 MS1 75 6 ... e ancora: MS1 75 7 È forse questo il digiuno di cui mi compiaccio, il giorno in cui l', uomo si umilia? Curvare la testa come un giunco, sdraiarsi sul sacco e sulla cenere, è dunque questo ciò che chiami digiuno, giorno gradito al SIGNORE? Il digiuno che io gradisco non è forse questo: che si spezzino le catene della malvagità, che si sciolgano i legami del giogo, che si lascino liberi gli oppressi e che si spezzi ogni tipo di giogo? Non è forse questo: che tu divida il tuo pane con chi ha fame, che tu conduca a casa tua gli infelici privi di riparo, che quando vedi uno nudo tu lo copra e che tu non ti nasconda a colui che è carne della tua carne? Isaia 58: 5-7 La ricompensa MS1 76 1 "Allora la tua luce spunterà come l', aurora, la tua guarigione germoglierà prontamente; la tua giustizia ti precederà, la gloria del SIGNORE sarà la tua retroguardia" Isaia 58:8 MS1 76 2 Dobbiamo mettere in pratica i precetti della legge, perché solo così la giustizia del Signore ci raggiungerà e come ricompensa vedremo la gloria di Dio. La luce della giustizia di Cristo sarà la nostra avanguardia e la gloria del Signore sarà la nostra retroguardia. Ringraziamo dunque il nostro Dio per questa sicurezza. Rimaniamo costantemente in tale posizione, affinché il Signore possa favorirci. È nostro grande privilegio rimanere in stretto contatto con il Signore ed essere suoi collaboratori. Nel grande piano di Dio per la redenzione di una razza caduta, Egli mise Sé stesso nella necessità di usare l'uomo quale Suo collaboratore al fine di raggiungere tuta l'umanità. Lui vuole la cooperazione di chi desidera essere attivo, predisposto alle opportunità, predisposto a discernere ciò che deve essere fatto per il suo prossimo. Cristo ha sacrificato la Sua vita per i peccatori. Egli desidera riscattare la razza umana da una vita di trasgressione a una vita d'obbedienza e di giustizia. A tutti quelli che accettano Cristo come loro personale Redentore, sarà data la più ricca ricompensa che può conferire il cielo, ossia la vita eterna. È necessario che noi comprendiamo pienamente il prezzo pagato da Cristo per la nostra redenzione. MS1 76 3 Paolo dichiara: MS1 76 4 "Poiché siete stati comprati a caro prezzo....", e questo prezzo pagato da Gesù è nientemeno che la vita dell'Unigenito Figlio di Dio. 1 Corinzi 6:20 MS1 76 5 Quanto sono vere le parole di Paolo!!! Non dobbiamo mai dimenticare questo sacrificio. Possiamo rifiutare il Suo invito, possiamo trascurare la Sua offerta di perdono e di pace, ma rimane il fatto, che siamo stati comprati a prezzo col prezioso sangue del Figlio di Dio. MS1 76 6 "Perciò...considerate Colui....." (Ebrei 12:3) MS1 76 7 Il prezzo era alto...."glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, i quali sono di Dio". (1 Corinzi 6:20) MS1 77 1 Quello che consideriamo nostro, innanzi tutto appartiene a Dio, perciò dobbiamo prenderci cura della Sua proprietà. Lui vi ha comprato ad un prezzo infinito. La vostra mente è Sua. Con quale diritto l'uomo abusa del proprio corpo che non gli appartiene ma che è del Signor Gesù Cristo? Quale soddisfazione si può ricavare dall'indebolimento del proprio corpo a causa dell'egoismo? Egli ha donato un cervello a ogni essere umano e desidera che sia usato per la Sua gloria, affinché l'uomo sia abilitato a cooperare con Dio nello sforzo di salvare le anime che periscono. Senza questa capacità non avremo alcuna facoltà intellettuale. Dobbiamo dunque educare e sviluppare ogni potere della mente e del corpo - quello stesso corpo -- che Cristo ha acquistato con la vita, affinché lo potessimo utilizzare nel migliore dei modi. Dobbiamo fare tutto il possibile per rafforzare queste facoltà, perché Lui si aspetta la nostra collaborazione. Di quelli che fanno fedelmente la loro parte la Bibbia dice: MS1 77 2 "Noi siamo infatti collaboratori di Dio"... ( 1 Corinzi 3:9) MS1 77 3 Senza l'aiuto di Dio l'uomo può fare ben poco, ma il Padre celeste e Suo Figlio sono pronti a lavorare mediante chiunque voglia consacrare se stesso in questa collaborazione. Ogni anima può cooperare con Dio. Lui vuole dare a ciascuno un compito secondo le proprie capacità. Esperienza personale MS1 77 4 All'età di diciassette anni, quando i miei amici pensavano che io fossi rimasta invalida per tutta la vita a causa di un grave incidente avuto nella mia giovinezza, ebbi una visita da parte di un visitatore celeste il quale mi disse: MS1 77 5 " Ho un messaggio per te". MS1 77 6 "Perché" -- ho pensato. " Deve esserci un errore". MS1 77 7 Ma la voce continuò: MS1 77 8 "Io ho un messaggio per te: Scrivi tutto quello che ti sto per dire". MS1 77 9 Ma la mia mano tremava e non mi fu possibile di scrivere una riga. Quindi risposi: MS1 77 10 "Io non posso farlo". MS1 77 11 "Scrivi, scrivi" -- insisté il messaggero. MS1 77 12 Presi allora carta e penna e cominciai a scrivere. E quanto ho scritto da allora, non è possibile calcolarlo. Il vigore, la forza, il potere veniva da Dio. MS1 77 13 Da quel giorno, molti libri che ho scritto, sono stati pubblicati in molte lingue e distribuiti in tutto il mondo. Qualche tempo fa, ho saputo, che uno dei miei libri era finito nelle mani della regina di Germania, e la stessa mi ha scritto una gentile lettera con il suo apprezzamento. MS1 77 14 Ma la lode deve andare solo al Signore. Noi da soli non possiamo fare nulla di buono. Il nostro privilegio è di metterci in relazione con il Signore e determinare che, mediante il suo aiuto, faremo la nostra parte in quest'opera per migliorarla. Nella vita di coloro che con umiltà ma senza vacillare compiranno questa risoluzione, sarà rivelata la gloria di Dio. Io lo so per esperienza. Da me stessa non ho alcun potere. Mi sono resa conto che dovevo dipendere da Gesù Cristo; e come risultato della mia fede e delle costanti preghiere, la salvezza mi precedeva e la gloria del Signore mi seguiva. MS1 78 1 Vi dico queste cose per vostro incoraggiamento e conforto. Mettiamoci quindi tutti nelle mani del Signore. Quanta soddisfazione potremmo trovare conformandoci agli usi e costumi di questo mondo? Noi abbiamo un'opera migliore da fare. Dobbiamo migliorare il nostro carattere. Dobbiamo usare la nostra abilità, ogni nostro nervo, ogni muscolo per la gloria di Dio. Allora ci accorgeremo come mai prima d'ora, che la salvezza di Dio ci precede. MS1 78 2 Oh, io non ho nulla di che lamentarmi. Il Signore non mi ha mai abbandonato. Ventidue anni fa ho sepolto mio marito; e molti anni più tardi, quando è stata presa la decisione di mandare più missionari in Australia per unirsi con i pochi che erano stati inviati, andammo lì per fortificare le mani dei nostri fratelli e stabilire l'opera affinché procedesse secondo i piani. Abbiamo fatto un grande lavoro pionieristico in quel continente. Aiutiamo a fondare una scuola MS1 78 3 Abbiamo visto che c'era bisogno di una scuola dove i giovani sarebbero stati preparati per il servizio pastorale. Allora siamo andati nei boschi del New South Wales alla ricerca di un terreno di 15 mila acri. Lì, lontano dalle città, sarebbe dovuta essere costruita la scuola in questione. Mentre alcune persone sono state inviate al nostro posto in Australia, noi siamo rientrati in America. Grazie agli sforzi il lavoro procedeva. Vorrei che poteste leggere anche voi le lettere giunte dall'Australia. Senza dubbio avrete sentito della tremenda siccità che ha colpito molti luoghi in questo paese negli ultimi due anni. Migliaia di bovini e cavalli sono morti. In tutte le colonie, specialmente nel Queensland, la sofferenza e le perdite economiche sono state grandi. Ma il posto che è stato scelto per la nostra scuola, ha ricevuto sufficiente pioggia per i pascoli come anche per l'abbondante raccolto. Infatti, durante le assemblee legislative e nei giornali delle grandi città è stato segnalato "come l'unico spazio verde in tutto il New South Wales (Nuovo Galles del Sud)" MS1 78 4 Non è eccezionale? Tutto questo non è grazie alle benedizioni del Signore? Da un rapporto che ricevemmo, venimmo a sapere, che l'anno scorso la scuola aveva prodotto mille chilogrammi di miele della migliore qualità. Fu raccolta molta verdura e il rimanente della vendita è stata fonte di notevole reddito per l'istituto. Tutto questo è molto incoraggiante per noi, quindi acquistiamo la terra incolta e coltiviamola affinché diventi fruttifera. Tutta la nostra lode va al Signore. MS1 78 5 In ogni luogo e in ogni comunità vi sono molte opportunità per un'utile servizio. Anche nei posti dove noi non abitiamo, si trovano delle famiglie che necessitano l'aiuto spirituale. Dobbiamo ricordarci di loro. Usate i vostri talenti, la vostra abilità per aiutarli. In primo luogo dedicate le vostre forze al Signore, allora Lui collaborerà con voi. Ognuno ha ricevuto da Dio un compito da svolgere. La sorella White si sta forse arricchendo? MS1 79 1 Qualche volta ho sentito dire che io mi sto arricchendo. Qualcuno ci ha scritto quanto segue: "La signora White non è forse diventata milionaria?" Sono felice di poter rispondere "NO". In questo mondo non posseggo un posto dove sia libero dai debiti. Perché? Semplicemente perché vedo tanta opera missionaria da fare. In queste circostanze potrei forse ammassare dei tesori? Assolutamente no! Il mio guadagno proviene dai diritti d'autore della vendita dei miei libri, ma in pratica, tutto questo denaro va speso nel lavoro missionario. MS1 79 2 Il direttore di una delle nostre case editrici di un paese lontano, avendo sentito da altri che necessitavamo di mezzi finanziari, mi mandò 500 $. Nella lettera che accompagnava il denaro mi disse, che in compensazione delle migliaia di dollari provenienti dai diritti d'autore che io avevo devoluto a favore del suo campo missionario, per la traduzione e per la distribuzione dei nuovi libri, nonché per la nuove pubblicazioni missionarie, esso considerava l'invio dei 500$ come un piccolo segno d'apprezzamento. Questa cifra, doveva servire come aiuto supplementare per i nostri bisogni. MS1 79 3 Fin'ora ho sempre dato il mio supporto finanziario per sostenere la causa del Signore nei vari paesi stranieri. Nondimeno intendo restituire questi 500 $ il più presto possibile per liberarmi dal debito. MS1 79 4 Per la gloria del Signore, vi voglio dire che circa 14 anni fa Lui mi ha permesso di finire il libro che parla delle Parabole di Gesù, e mi mise in cuore il pensiero di pubblicare questo libro per l'avanzamento della nostra opera educativa denominazionale. A quel tempo alcune delle nostre scuole e collegi erano indebitati, ma attraverso gli sforzi dei nostri fratelli nella vendita di questo libro, il ricavato fu destinato alla liquidazione del debito suddetto. Circa 200 mila $ coprirono la parte del debito, ma l'opera prosegue ancora. Il successo di questo piano è stato per me una fonte di grande soddisfazione. Ora sto completando un altro libro il quale sarà utilizzato allo stesso modo per altre spese. MS1 79 5 Questo tipo di guadagno per me non è molto incoraggiante. Io preferisco pensare che la circolazione dei miei scritti sta portando molte anime alla conoscenza della Verità. Questo pensiero mi rallegra il cuore. Io non ho tempo da sprecare in lamentazioni. Procedo con la mia opera e scrivo, scrivo, scrivo.....Al mattino presto, mentre tutti dormono ancora, generalmente sono sveglia e comincio a scrivere. Non esiste il minimo problema che potrebbe rallentare il mio lavoro. MS1 80 1 Poco dopo il mio arrivo in Australia, sono stata colpita da una malattia. Ho sofferto l'umidità nella casa dove soggiornavo. Sono stata colpita da reumatismi infiammatori per undici mesi. In quel periodo fui sottoposta ad un'intensa sofferenza. Riuscivo a dormire nella stessa posizione solo per due ore, e poi dovevo cambiarla. Il materasso di gomma gonfiabile mi diede ben poco sollievo. Ho passato veramente un periodo di grande sofferenza. Ma nonostante questo, non ho smesso di lavorare. Il mio braccio destro dal gomito fino alla punta delle dita era libero dal dolore. Il resto del braccio, ed entrambe le spalle non le potevo muovere. Mi fu preparata una fasciatura grazie alla quale potei scrivere. Nel corso di questi undici mesi ho scritto 2.500 pagine che in seguito sono state spedite in America per essere pubblicate. MS1 80 2 Sento una profonda gratitudine verso il Signore, perché non mi ha mai deluso, perché mi ha dato forza e grazia. Mentre assistevo mio marito morente, ho messo la mia mano nella sua e dissi: MS1 80 3 "Mi riconosci"? MS1 80 4 Lui annuì. Poi ho aggiunto: MS1 80 5 "Nel corso degli anni ti ho permesso di sostenere la responsabilità finanziaria e prendere l'iniziativa e condurre nuove imprese. Ora, io ti prometto di continuare quest'impegno. Se tu comprendi quello che sto dicendo, prendi la mia mano e stringila. E lui lo fece, perché non poteva parlare. Dopo i funerali, i suoi amici ebbero l'idea di metter sopra la sua tomba una colonna spezzata come monumento funerario, ma io dissi, "Giammai"! "Mio marito da solo ha fatto un lavoro di tre uomini. Non permetterò mai che sulla sua tomba sia collocato un memoriale rotto". MS1 80 6 Dio mi ha aiutato. Oggi glorifico il suo nome alla presenza del suo popolo. Ho passato quasi dieci anni in Australia, dove è stato fatto un magnifico lavoro, ma se avessimo avuto gli uomini ed i mezzi necessari si sarebbe potuto fare ancor di più. Ciononostante ringraziamo Iddio per la Sua costante presenza e per quello che ora possiamo vedere in quel paese come risultato degli sforzi fatti. Manoscritto 8, 1904 Attività fervente e instancabile MS1 80 7 Si dovrebbero tenere dei congressi nelle nostre grandi città. E se i predicatori sono attenti a quello che dicono, i cuori della gente saranno raggiunti dalla Verità e dal Potere dello Spirito. L'amore di Cristo bandirà dai loro cuori l'amore per il peccato. L'amore e la benevolenza manifestata nella vita di Cristo devono essere manifestate nella vita di chi lavora per Lui. La fervente e instancabile attività che ha segnato la Sua vita, deve caratterizzare le nostre vite. Il carattere del cristiano deve essere la copia esatta del carattere di Cristo. Non dobbiamo mai dimenticare che nessuno appartiene a sé stesso ma siamo stati comprati ad un prezzo inestimabile. Le nostre facoltà devono essere considerate come un deposito sacro per essere usato alla gloria di Dio e per il bene del nostro prossimo. Noi siamo una parte della croce di Cristo. Con fedeltà fervente e instancabile dobbiamo cercare di salvare i perduti. Manoscritto 6, 1902 ------------------------Capitolo 12 -- Gli angeli sono stupiti MS1 82 1 Gli angeli sono stupiti nel vedere che gli uomini considerano con leggerezza e indifferenza le Verità vitali. Questo significa essere soggetti al peccato e agli attacchi di Satana, la stessa cosa subì in prima persona il Figlio di Dio. MS1 82 2 Magari! Coltivassimo l'abitudine della meditazione, dell'abnegazione e dell'auto-sacrificio della vita di Cristo affinché comprendiamo profondamente il maligno carattere del peccato e lo detestiamo in ogni sua viltà. Lasciate che la vostra mente si risvegli alla gratitudine perché mediante Cristo, il Padre è fedele nel compiere la promessa di perdonare tutti i peccati. Quando noi guardiamo alla Croce del Calvario, la Sua misericordia e il Suo amore saranno per noi una sicurezza eterna. Secondo le capacità individuali, siamo forse in grado di capire e apprezzare la Verità, e amare Gesù nella stessa misura in cui Iddio ci ama e ci perdona? MS1 82 3 Quale gloriosa Verità! MS1 82 4 Il Signore desidera perdonare chiunque va a Lui pentito. Predicate questo a tutti. Esaltate Gesù, affinché la gente possa contemplarlo.... MS1 82 5 I giudei nelle offerte dei sacrifici vedevano il simbolo di Cristo, il cui sangue fu sparso per la salvezza del mondo. Tutte queste offerte erano un simbolo di Cristo e sono state fatte per rivelare la grande Verità, poiché solo il sangue di Gesù purifica da tutti i peccati. Senza spargimento di sangue non c'è remissione di peccati. Alcuni si chiedono perché Dio ha voluto tanti sacrifici e ha stabilito l'offerta di tante vittime sanguinanti nel sistema giudaico. Ogni vittima che moriva era un simbolo di Cristo, il cui insegnamento era impresso nella mente e nel cuore della solenne e santa cerimonia, ed era spiegata chiaramente dai sacerdoti. Questi sacrifici sono stati esplicitamente designati da Dio stesso allo scopo di insegnare quanto importante è la Verità, perché solo attraverso il sangue di Cristo vi è il perdono dei peccati. Questa grande e salvifica Verità è spesso ripetuta agli orecchi dei credenti e degli increduli, e tuttavia gli angeli si meravigliano che gli uomini ascoltino con grande indifferenza questa importante Verità. Nelle chiese si sta evidenziando tropo poco il Piano di Redenzione. Sono pochi quelli che considerano il sacrificio e il piano di redenzione di Gesù come Verità e realtà vivente. Solo attraverso la fede nel sangue purificatore di Cristo vi è il perdono dei peccati che si attaccano agli esseri umani come l'immonda lebbra. MS1 83 1 Questi profondi pensieri dovrebbero essere risvegliati in ogni mente. Gesù, per se stesso non aveva alcun bisogno di soffrire. La Sua fu una sofferenza la cui profondità era proporzionata alla dignità della sua persona e al suo inattaccabile ed eccelso carattere. Lettera 43, 1892 Profondo pentimento MS1 83 2 "Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me. Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch', io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono" Apocalisse 3:20,21 MS1 83 3 Alcuni potrebbero dire: MS1 83 4 "Perché questo messaggio suona incessantemente nelle nostre orecchie"? Perché non siete completamente pentiti. Non vivete in comunione con Cristo. Quando liberate la vostra anima da un solo idolo, Satana lo sostituisce subito con un altro. Cristo dimorerà in voi solo quando vi consacrerete totalmente a Lui, quando farete di lui il vostro Consigliere, e quando avrete un ininterrotta comunione con Lui. A questo punto il vostro cuore si libererà dai pensieri peccaminosi e dipenderete da Dio. MS1 83 5 Il desiderio di pentirsi deve essere costante. Qualora vi riformate in modo deciso e mettete in pratica le Verità che avete appreso, qualora la vostra fede sia attiva e in costante crescita, il vostro pentimento sarà come la rugiada del mattino. La vostra anima avrà un sollievo costante. Un pentimento originato da un esercizio spasmodico dei sentimenti è un pentimento dal quale dobbiamo pentirci, e quindi ingannevole. Un violento esercizio dei sentimenti non produrrà in voi dei frutti di giustizia, ma vi lascerà in uno stato peggiore di quello precedente. MS1 83 6 Ogni giorno il tentatore è sulle vostre tracce con qualche ingannevole e plausibile scusa riguardo al compiacimento proprio o all'egoismo, e allora ricadrete nuovamente nelle vostre vecchie pratiche trascurando l'opera di servire Dio, per la quale guadagnereste la speranza, il consiglio e la sicurezza. MS1 83 7 Il Signore ci chiama per un servizio volontario ispirato dall'amore in Gesù. Dio non è soddisfatto da un servizio a metà o egoista. Lui richiede tutto il nostro cuore, colmo d'affetto incondizionato, e infine Lui ci chiede una fede completa e fiduciosa nel Suo potere salvifico. Dio desidera sostenere ogni anima leale e fervente che cerca di camminare con Lui nella perfetta grazia di Cristo. Il Signor Gesù non abbandonerà mai un'anima umile e timorosa. Crediamo che il Signore lavorerà nei nostri cuori? Naturalmente sì, a condizione che lo permettiamo. Allora Dio ci purificherà con la sua grazia e ci permetterà di collaborare con Lui. MS1 84 1 Con una percezione acuta e santificata, possiamo apprezzare la forza delle promesse di Dio, e appropriarci di esse individualmente, non perché ne siamo degni, ma perché Cristo ne è degno, non perché siamo giusti, ma perché con fede vivente rivendichiamo per noi la giustizia di Cristo? Manoscritto 125, 1901 ------------------------Capitolo 13 -- L'importanza di reicevere lo Spirito Santo MS1 85 1 Durante la notte del primo sabato del meeting a Newcastle, sognai di partecipare ad una riunione dove presentavo l'importanza di ricevere lo Spirito Sto. Questa era la preoccupazione della mia opera: l'apertura del nostro cuore allo Spirito Santo. MS1 85 2 In un', occasione Cristo disse ai suoi discepoli: MS1 85 3 " Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono per ora alla vostra portata....." Giovanni 16:12 MS1 85 4 La loro limitata comprensione mise Gesù nella condizione di moderare i suoi insegnamenti. Cristo, avrebbe voluto spiegare molte cose, ma a causa dei loro cuori non ancora completamente aperti alla Verità, le sue spiegazioni sarebbero state fatica sprecata. Per poter capire gli insegnamenti di Gesù, prima dovevano ricevere lo Spirito Santo. Gesù ha detto: MS1 85 5 "Il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto". Giovanni 14:26 MS1 85 6 Nel mio sogno, una sentinella stava alla porta di un importante edificio e chiedeva ad ognuno che entrava: "Hai ricevuto lo Spirito Santo?" La sentinella teneva in una mano un metro per misurare, e solo poche persone poterono entrare nell'edificio. MS1 85 7 "La tua statura come essere umano non significa nulla - disse la sentinella - ma se hai raggiunto la piena statura di uomo in Gesù Cristo, e in base alle conoscenze che hai ricevuto, riceverai un invito a sederti con Cristo alla cena di nozze dell'Agnello; e per i secoli dei secoli parteciperai alle benedizioni concesse nel banchetto preparato per te". MS1 85 8 "Si può essere alti e ben proporzionati, ma ciò non è abbastanza per entrare nel Regno di Dio. Nessuno che sia come un bambino cresciuto, che porti con sé la disposizione alle abitudini e le caratteristiche che appartengono ai fanciulli non può entrare nel Regno dei cieli. Chi nutre sospetti, critiche, chi ha mantenuto il proprio temperamento, il proprio orgoglio, non può essere ammesso, perché rovinerebbe la gioia della festa nuziale. Tutti coloro che entreranno da questa porta devono avere l'abito nuziale tessuto con il telaio del cielo. Coloro che insistono nelle critiche riguardo ai difetti degli altri, rivelano una deformità che rende le proprie famiglie infelici. La loro anima si allontana dalla Verità verso le menzogne. Il vostro lievito di sfiducia, la vostra mancanza di fiducia, la vostra inclinazione all'accusa, chiudono la porta d'ingresso alle nozze, perché tutto questo, potrebbe rovinare la felicità degli abitanti della dimora celeste, potrebbe guastare la loro perfetta fiducia l'uno verso l'altro. Non è possibile unirsi alla famiglia delle coorti celesti, qualora non si sono asciugate tutte le lacrime dagli occhi. Non si potrà mai vedere il Re dei cieli nella sua gloria, se noi stessi non rappresentiamo il suo carattere". MS1 86 1 "Quando rinunciamo alla nostra volontà, alla nostra saggezza e impariamo da Cristo, solo allora potremo trovare l'ingresso nella dimora di Dio. Egli esige una rinuncia senza riserve. Abbandonatevi quindi completamente a Lui. Prendete il vostro giogo e fatevi guidare da Gesù. Se non diventiamo come bambini, non potremo mai entrare nel cielo. Sia la nostra scelta quella di voler dimorare in Cristo e imparare il suo carattere, perché solo così i suoi interessi saranno identificati con i vostri. Rimanete sempre accanto a Gesù e fate la Sua volontà. Queste sono le condizioni del discepolato e, se queste condizioni saranno rispettate, troverete la pace. La pace è solo in Cristo. Non può esistere lontano da Lui. Se sceglierete di rimanere con Cristo, Lui non vi abbandonerà mai. Dal momento in cui il Suo giogo si adatta a voi, il Suo peso diventerà per voi leggero; e allora il più pesante lavoro spirituale che dovrete compiere, potrà essere facilmente compiuto, il più pesante degli oneri potrà essere sostenuto, perché il Signore vi darà la forza, il potere e la gioia di fare la Sua volontà". MS1 86 2 Leggiamo il seguente versetto di Matteo: MS1 86 3 "Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre...."; Matteo 11:29 MS1 86 4 Chi parla così? La maestà del cielo, il Re di gloria. Egli desidera che la vostra concezione delle cose spirituali sia purificata dalle scorie dell'egoismo, dalla disonestà, dalla grossolanità, e dalla natura ostile. Voi dovete crescere in un'esperienza intima più elevata, dimorando in Cristo dovete ottenere la crescita nella grazia. Quando sarete convertiti, per voi non ci sarà più alcun ostacolo, ma fortificherete i vostri fratelli". MS1 86 5 Quando queste parole furono pronunciate, ho visto che alcuni si erano allontanati rattristati per poi mescolarsi con gli schernitori. Altri invece, con le lacrime e il cuore affranto, confessarono il male fatto gli uni agli altri. Non v'illudete, non si può mantenere il proprio orgoglio, anzi, ad ogni vostro passo chiedete: MS1 87 1 "Signore, che debbo fare per essere salvato?" Atti 16:30 MS1 87 2 E la risposta è: MS1 87 3 "Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati".... Atti 3:19 MS1 87 4 Le parole pronunciate condannano l'orgoglio spirituale, perché il Signore non tollera questo. L'orgoglio non è compatibile con la professione di fede. Cercate Iddio voi tutti che siete i suoi ministri. Cercatelo fintanto che Lo si può trovare. Chiamatelo fintanto che è vicino a voi. MS1 87 5 "Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare". Isaia 55:7 MS1 87 6 Quando ho presentato questi principi ai fratelli durante la riunione del sabato, tutti sembravano sentire che il Signore avesse parlato attraverso il debole strumento. The Review and Herald, 11 Aprile 1899 MS1 87 7 È arrivato il momento in cui dobbiamo aspettarci che il Signore farà grandi cose per noi. I nostri sforzi non devono affievolirsi. Noi dobbiamo crescere nella grazia e nella conoscenza del Signore. Prima che il nostro lavoro sia terminato, prima che il Suo popolo sia suggellato, bisogna ricevere lo Spirito Santo. Gli Angeli del cielo sono in mezzo a noi. Il tempo presente, è un tempo di preparazione per il cielo, e di ubbidienza ai comandamenti di Dio. Lettera 30. 1907 ------------------------Capitolo 14 -- In ogni luogo MS1 88 1 Cristo è stato il più grande Medico di questo mondo. Egli chiama operai volontari disposti a collaborare con Lui nella semina della Verità. Questi collaboratori sono impegnati a piantare lo stendardo della Verità in ogni luogo dove è possibile l'accesso. Il mondo ha bisogno di essere rinnovato, perché giace nella malvagità e nel più grande pericolo. L'opera di Dio deve essere estesa a tutti quelli che non conoscono Cristo. Il Signore invita il Suo popolo a lavorare per lui diligentemente, affinché si diffonda ampiamente la virtù del cristianesimo. Il suo regno deve ampliarsi. I monumenti commemorativi di Dio devono essere innalzati sia in America come in altri continenti. MS1 88 2 L'opera della riforma sanitaria unita alla Verità Presente per questo tempo, è un potere per il bene. È la mano destra dell'Evangelo, perché la Verità spesso apre le porte al Vangelo in nuovi campi. Non dobbiamo dimenticare che l'opera deve muoversi in modo compatto e in completa armonia con il piano del Signore. Le chiese devono avere una buona organizzazione, e in nessun caso devono mai separarsi dal servizio missionario-sanitario, né tantomeno la missione sanitaria deve essere separata dal ministero d'evangelizzazione. Quando questo avviene, entrambi diventano unilaterali, si completano a vicenda. MS1 88 3 L'opera per questo tempo deve essere considerata dal cristiano come l'opera più importante che si possa fare. Si tratta di coltivare la vigna del Signore. In questa vigna ogni uomo ha un destino e un posto che il Signore gli ha assegnato; e il successo di ognuno dipende dalla propria relazione individuale con il Divino Capo. La grazia e l'amore del nostro Signor Gesù e il Suo tenero legame con la sua chiesa sulla terra , si rivelano con la crescita della sua opera e dell'evangelizzazione in molti luoghi. I principi della Verità e della giustizia si vedono chiaramente nella vita dei seguaci di Gesù. Nelle transazioni commerciali ci deve essere più altruismo, più temperanza, di quanto non si era vista nella chiesa dopo l'effusione dello Spirito Santo alla pentecoste. Nessuna traccia d'influenza degli egoistici privilegi mondani deve dare la ben che minima impressione a coloro che stanno vegliando, che stanno lavorando e pregando per la seconda venuta del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo sulle nuvole del cielo con grande potenza e gloria. MS1 88 4 Come popolo di Dio, non siamo ancora pronti all'apparizione del Signore. Se chiudiamo le finestre dell'anima verso la terra e le apriremo verso il cielo, ogni istituzione sarà una luce brillante e luminosa che risplenderà in tutto il mondo. Se ogni membro di chiesa avesse una tale luce, eleverebbe la Verità ovunque esso sia. Il popolo di Dio non potrà piacere a Dio, a meno che sia ripieno del potere dello Spirito Santo. Le relazioni tra gli uni e gli altri, le parole amorevoli e gli affetti, dimostreranno che essi sono con Cristo. Essi devono essere come dei segni e dei prodigi nel nostro mondo. Devono portare avanti l'opera giorno dopo giorno. Le varie parti dell'opera devono essere così armoniosamente legate tra loro, che tutto si muoverà come in una macchina ben regolata. A questo punto la gioia della salvezza potrà essere compresa. In caso contrario, non ci sarà nessuno per portare la luce alle genti, non ci sarà nessuno che riveli i principi della verità, e infine non ci sarà nessuno che collaborerà con il Signore. MS1 89 1 Dopo che Cristo risuscitò dai morti, proclamò le seguenti parole: "Io sono la resurrezione e la vita". (Giovanni 11:25). Cristo, il Salvatore risorto è la nostra vita. E poiché Cristo diventa la vita per l'anima umana, il cambiamento in noi si fa sentire in modo tale, che nessuna lingua lo può descrivere. Tutta la nostra conoscenza, tutta la nostra influenza, e tutto il nostro potere, non hanno alcun valore senza il profumo del carattere di Cristo. Cristo deve essere la vita dell'anima, come il sangue è la vita per il corpo. Purificati dalle scorie del peccato MS1 89 2 Coloro che sono al servizio di Dio, devono essere purificati da ogni più piccolo peccato. Tutto deve essere fatto in conformità con le seguente parole di Gesù: "Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa..." (Colossesi 3:17)... alla gloria di Dio". (1 Corinzi 10:31) MS1 89 3 Le leggi di giustizia ed equità di Dio, devono essere rigorosamente rispettate nelle transazioni tra i vicini come anche tra i fratelli. Dobbiamo cercare l'ordine perfetto e la giustizia perfetta, prendendo esempio da Gesù. Solo così le nostre opere sopporteranno la prova del giudizio finale. Il cristianesimo deve rivelare il più tenero affetto fra gli uomini. La vita cristiana è composta da doveri e da privilegi cristiani. Già dal principio, Cristo nella sua saggezza, ha dato alla Chiesa un esempio di sacrifici e di offerte di cui Egli stesso è stato il fondamento, e mediante i quali si prefigurava la sua morte. Fin dalla fondazione del mondo, in ogni sacrificio, Gesù fu confrontato ad un Agnello sacrificale, affinché tutti potessero comprendere che il salario del peccato è la morte. Nonostante Lui stesso era senza peccato, morì a causa dei nostri peccati. MS1 89 4 Il sistema simbolico delle cerimonie aveva un fine: la rivendicazione della legge di Dio affinché tutti quelli che credono in Cristo potrebbero arrivare "all', unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all', altezza della statura perfetta di Cristo"... Efesini 4:13 MS1 89 5 Nell'opera cristiana vi è ampio spazio per l'attività dei doni che il Signore ha elargito. Tutti devono collaborare uniti nello svolgimento dell'opera con l'ausilio delle proprie capacità, validi requisiti ricevuti da Dio, rivelando ad ogni passo quella fede che opera attraverso l'amore e purifica l'anima. Cristo deve ricevere il supremo amore dalle sue creature. Egli esige che l'uomo deve nutrire un sacro rispetto per i propri simili. MS1 90 1 Ogni anima salvata, sarà salvata attraverso l'amore, quell'amore che inizia con Dio. La vera conversione consiste in un cambiamento radicale, ossia la liberazione dall'egoismo, sino ad arrivare all'amore santificato verso Dio e verso il prossimo. MS1 90 2 Vorranno gli Avventisti del 7° Giorno fare una tale riforma? Vorranno purificare le proprie anime macchiate dalla lebbra dell'egoismo? Io devo dire la Verità a tutti. Coloro cha hanno accettato la luce della Parola di Dio, non daranno mai agli altri l'impressione che Dio tollererà i loro peccati. La Sua Parola definisce il peccato come la trasgressione della legge. MS1 90 3 Manoscritto 16, 1901 Nei luoghi difficili MS1 90 4 Spesso i soldati di Dio, si trovano in luoghi molto difficili, e loro stessi non sanno perché. Forse a causa delle difficoltà essi si devono rilassare? Forse la loro fede diminuisce, perché non riescono a vedere nient'altro che "buio"? Dio non voglia! Devono coltivare un sentimento permanente del potere di Dio affinché li sostenga nella loro opera. Se essi vogliono seguire l'obbiettivo proposto, non possono perire né possono perdere la loro strada, quindi si sforzano di difendere la Sua legge. Manoscritto 145 senza data. ------------------------Capitolo 15 -- Il risveglio della Chiesa MS1 91 1 La preghiera è necessaria nella vita famigliare, nella vita di chiesa e nella vita missionaria. L'efficacia della preghiera ardente spesso è mal compresa. Se i fedeli fossero stati in costante preghiera, la chiesa non si sarebbe trovata negligente in tante cose; mentre la fedeltà a Dio porterebbe all'arricchimento di essa. Quando la chiesa si risveglierà al senso della sua santa vocazione, molte preghiere ferventi ed efficaci saliranno al cielo, affinché lo Spirito Santo indichi l'opera e i doveri del popolo di Dio riguardo alla salvezza delle anime. Abbiamo ricevuto la promessa che il Signore sarà accanto ad ogni anima che Lo ricerca. La chiesa deve essere nuovamente rigenerata verso una speranza viva "mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per un'eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile." 1 Pietro 1:3,4 MS1 91 2 Quando la chiesa si risveglierà e comprenderà il dovere che ha nei confronti del nostro mondo, i membri saranno tormentati nell'animo poiché le anime che non conoscono Dio sono nell'ignoranza spirituale e di conseguenza non possono comprendere la Verità per il tempo presente. L'abnegazione e il sacrificio saranno intessuti dalle loro esperienze. Noi dobbiamo pregare e vegliare sempre, affinché non ci sia alcuna contraddizione nella nostra vita. Non dobbiamo negligere di mostrare agli altri che comprendiamo che vegliare e pregare significa vivere le nostre preghiere davanti a Dio e che Egli può risponderci. Se i membri cercheranno aiuto presso il trono della grazia, la chiesa non fallirà mai. Essi coopereranno nella grande opera di salvezza delle anime che sono sull'orlo della rovina. I membri di una chiesa attiva, una chiesa che lavora, comprenderanno che stanno portando il giogo di Cristo e che camminano con Lui. MS1 91 3 L'universo celeste aspetta che vi siano dei canali consacrati attraverso i quali Dio può comunicare con il suo popolo e attraverso essi col mondo. Dio opererà mediante una chiesa consacrata e fervente. Il Signore manderà il Suo Spirito in maniera visibile e gloriosa, specialmente negli ultimi tempi, quando Satana si sta impegnando in modo magistrale per ingannare le anime, sia dei ministri sia delle persone. Se i ministri di Dio coopereranno con Lui, Egli li accompagnerà ad ogni passo, così com'è stato con i suoi primi discepoli. La chiesa non dovrebbe destarsi alle sue responsabilità? Il Signore è in attesa di impartire lo Spirito Missionario più grande che il mondo abbia mai conosciuto a coloro che lavorano con abnegazione, con sacrificio e con consacrazione. Quando il popolo di Dio riceverà lo Spirito, la potenza del Signore lo precederà. Manoscritto 59, 1898. I talenti passivi MS1 92 1 Il Signore permette il sopraggiungere di determinate circostanze che richiedono l', esercizio di talenti passivi, i quali aumentano in purezza e in efficacia, via via che siamo disposti a rendere a Dio ciò che gli appartiene in termini di decime e di offerte. Voi sapete benissimo cosa significa passare attraverso le prove. Esse ci danno l'opportunità di crescere nella fede, di cercare il Signore attraverso le preghiere, di credere in Lui, e di abbandonarsi a Lui completamente. Le nostre virtù e la nostra fede sono messi alla prova attraverso la sofferenza. È proprio nel giorno della sventura che comprendiamo quanto prezioso è Gesù. Ci è data l'opportunità di dire insieme a Giobbe: "Ecco, mi uccida pure! Oh, continuerò a sperare".(Giobbe 13:15) MS1 92 2 Oh, è talmente importante poter pensare che abbiamo l'opportunità di confessare la nostra fede di fronte al pericolo, di fronte al dolore, di fronte alla malattia o di fronte alla morte. Dipende solo da noi accettare la volontà del Signore. La nostra vita futura e il nostro carattere dipenderanno dalla disposizione del nostro spirito. Individualmente, ogni anima deve tendere verso la vittoria, ma nel frattempo deve rendersi conto che non può avere ogni cosa che desidera. Dobbiamo imparare attentamente ogni lezione che Cristo ci ha lasciato mediante la sua vita e il suo insegnamento. Qualsiasi cosa Egli tocchi non la distrugge, ma la perfeziona. Lettera 135, 1897 Umiltà e fede MS1 92 3 Nell'opera per questo tempo, non è il denaro o il talento, né la sapienza o l'eloquenza sono tanto necessarie come la fede dotata d'umiltà. Nessuna opposizione può prevalere contro la Verità presentata con fede e umiltà da operai di Dio, che volontariamente sopportano la fatica, il sacrificio e il rimprovero a causa del Maestro. Se vogliamo vedere i risultati dei nostri sforzi, dobbiamo diventare collaboratori del Signore. Dobbiamo piangere come Cristo piange per chi non piange per sé stesso, dobbiamo supplicare come Egli supplica per chi non supplica per sé stesso. Manoscritto 24, 1903 Un lavoro veloce MS1 92 4 Quando la potenza divina si combina con lo sforzo umano, l'opera si diffonderà come il fuoco divampa nella stoppia. L'uomo non potrà discernere l'origine degli strumenti che il Signore impiegherà: gli angeli suppliranno all'opera che gli uomini potranno compiere, solo se riceveranno la benedizione e se non trascureranno di rispondere alle richieste di Dio. The Review and Herald, 15 Dicembre 1885 ------------------------Capitolo 16 -- Esortazione a conseguire una rinascita La grande necessità della chiesa MS1 96 1 La rinascita della vera pietà nella nostra chiesa è la questione più urgente tra tutti i nostri bisogni. Questo dovrebbe essere la nostra priorità per eccellenza. Dobbiamo fare sforzi ferventi per ottenere le benedizioni del Signore, non perché Dio non è disposto a concedere le sue benedizioni, ma perché siamo impreparati a riceverle. Il nostro Padre Celeste è disposto a concedere lo Spirito Santo a tutti quelli che lo chiedono, come i genitori terreni danno dei buoni doni ai propri figli. Il Signore ha promesso di elargire le Sue benedizioni, ma per ottenerle dobbiamo contraccambiare con la confessione, l'umiliazione e il pentimento, nonché la preghiera. La rinascita è la risposta alle nostre preghiere. Quando le persone sono prive dello Spirito di Dio, essi non sono in grado di apprezzare le predicazioni della Parola; ma quando il potere dello Spirito tocca i loro cuori, allora i discorsi presentati non rimarranno senza effetto. Guidati dagli insegnamenti della Parola di Dio, con la manifestazione del suo Spirito, esercitando un sano giudizio, coloro che frequentano le nostre riunioni otterranno un'esperienza preziosa, e nel ritornare alle loro case, saranno pronti per esercitare una sana influenza. MS1 96 2 I vecchi portatori di bandiere sapevano bene che cosa significava lottare con Dio in preghiera, e godere della presenza del Suo Spirito. Ma qui si tratta del passato, invece oggi chi occupa i loro posti? Che cosa possiamo dire della generazione attuale? E' forse convertita a Dio? Ci rendiamo conto di ciò che sta succedendo nel santuario celeste? Oppure stiamo aspettando che qualche potere solleciti la chiesa prima di risvegliarsi? Non siamo forse nell'attesa di vedere la nostra chiesa rivivere? Quel momento non arriverà mai! Nella chiesa si trovano delle persone che non sono ancora convertite e che non partecipano seriamente alle preghiere. Dobbiamo pregare sempre di più e chiacchierare di meno. L'iniquità abbonda, si deve insegnare al popolo a non accontentarsi di una forma priva di Spirito e di forza. Se noi siamo assidui nell'investigare i nostri cuori, se ci liberiamo dai nostri peccati e correggiamo le nostre inclinazioni, le nostre anime non si eleveranno a vanità. Dobbiamo diffidare di noi stessi e comprendere che dipendiamo completamente da Dio. MS1 96 3 Abbiamo molto più da temere da ciò che è dentro noi che da ciò che è fuori di noi. Gli impedimenti contro il coraggio e il successo provengono molto di più dalla chiesa stessa che dal mondo. Gl'increduli hanno il diritto di aspettarsi da coloro che professano di osservare i comandamenti di Dio e che hanno la fede di Gesù, che facciano più di chiunque altro per promuovere e onorare la causa che rappresentano nella coerenza della loro vita, col loro esempio di pietà e la loro influenza attiva. Ma purtroppo, frequentemente i professi difensori della Verità hanno dimostrato d'essere i maggiori ostacoli per il suo avanzamento. L'incredulità, i dubbi, le tenebre, tutto questo porta allo scoraggiamento, animando la presenza degli angeli del male e aprendo la via all'avversario. Aprendo la porta all ', avversario MS1 97 1 All'avversario delle anime non è permesso leggere i pensieri degli uomini, ma lui è un acuto osservatore, lui prende nota delle parole, tiene conto delle azioni e quindi adatta abilmente le sue tentazioni per attirare le persone sotto il suo potere. MS1 97 2 Se lavorassimo per reprimere i nostri pensieri e i nostri sentimenti peccaminosi, senza dargli alcuna espressione verbale o azione, Satana sarebbe sconfitto, perché non potrebbe preparare le sue ingannevoli tentazioni adeguate al caso. Quante volte invece i cristiani mancano d'autocontrollo e aprono la porta delle proprie anime all'avversario. Le divisioni, gli amari dissensi sono frequenti nelle chiese, essi disonorerebbero qualsiasi collettività mondana, perché ci si sforza molto poco nel controllare i sentimenti sbagliati, perché non si reprimono le parole di cui Satana si serve. Non appena vi è qualche motivo di discordia, la questione è presentata all'esame di Satana e a questo punto gli si offre la possibilità di usare la sua sapienza di serpente e le sue manipolazioni per dividere e distruggere la chiesa. Vi è una grande perdita in ogni dissenso. MS1 97 3 Gli amici personali di entrambe le parti si schierano a favore dei favoriti e così si amplia la breccia. Una casa che è divisa contro se stessa non può stare in piedi. Le recriminazioni e i rimproveri si moltiplicano di continuo. Satana e i suoi angeli sono continuamente al lavoro per ottenere un raccolto abbondante della loro semina. Il mondo ci osserva e con scherno esclama: "Ecco, guardate come questi cristiani si odiano a vicenda. Se questa è la religione, noi non la vogliamo". Allora essi si osservano con grande soddisfazione, si sentono confermati nelle loro impenitenze, e Satana esulta per il suo successo. MS1 97 4 Il grande seduttore ha preparato la sua astuzia per ogni anima debole, che non è fortificata per la prova e preservata dalla costante preghiera o nella fede vissuta. Come ministri, come cristiani, dobbiamo lavorare per rimuovere gli ostacoli in mezzo a noi. Confessiamo e abbandoniamo ogni nostro peccato, affinché la via per il Signore possa essere preparata, affinché Egli possa partecipare alle nostre assemblee e impartirci la Sua ricca grazia. MS1 97 5 Il mondo, la carne e il demonio devono essere estirpati dalle nostre vite. Noi non possiamo preparare la strada per il Signore guadagnando l'amicizia del mondo, che è inimicizia per Dio. Ma con l'aiuto divino possiamo spezzare quell'influenza seduttrice che incombe su di noi e sui nostri simili. Individualmente e collettivamente, non possiamo liberarci dalle costanti tentazioni di un nemico implacabile e determinato, ma solo grazie alla forza in Gesù Cristo possiamo resistergli. MS1 98 1 Da ogni membro di chiesa deve risplendere una luce costante davanti al mondo, in modo tale che il mondo stesso si possa chiedere: queste persone che cosa hanno in più delle altre? Si può avere e si deve avere un allontanamento alla conformità col mondo, una separazione da ogni apparenza di male, in modo che non si dia nessuna opportunità agli avversari. Noi non possiamo sfuggire ai rimproveri, ma bisogna stare molto attenti affinché non siamo rimproverati dai nostri peccati e dalle nostre follie, ma rimproverati a causa di Gesù Cristo. MS1 98 2 Non vi è nulla che Satana teme di più, come quando il popolo di Dio vuole eliminare ogni ostacolo, in modo tale che il Signore possa purificare una chiesa languente e una congregazione impenitente, e infondere il Suo Spirito su di essa. Se si facesse la volontà di Satana, non ci sarebbe alcun risveglio fino alla fine dei tempi, grande o piccolo che sia. Nondimeno noi non ignoriamo le sue macchinazioni. È possibile resistere al suo potere. Quando la strada è preparata dallo Spirito di Dio, le Sue benedizioni verranno. Così come Satana non può chiudere le finestre del cielo affinché la pioggia venga sulla terra, tantomeno può impedire che discenda un'effusione di benedizioni sul popolo di Dio. MS1 98 3 Se i membri del popolo di Dio, con cuore sottomesso e contrito, confessano i loro peccati, si separano da essi e con fede domandano le promesse divine, gli empi e i demoni non possono ostacolare l'opera di Dio o escludere la Sua presenza nelle assemblee del Suo popolo. MS1 98 4 Ogni tentazione, ogni influenza negativa, palese o segreta, può essere contrastata con successo: "non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio", dice il SIGNORE degli eserciti". Zaccaria 4:6 Siamo nel giorno dell'espiazione MS1 98 5 Ci troviamo nel grande giorno dell'espiazione, quando mediante la confessione e il pentimento i nostri peccati andranno prima in giudizio. Ora, Dio non accetta dai suoi ministri una testimonianza tiepida e priva di carattere. Tale testimonianza non sarebbe la Verità presente. Il messaggio per questo tempo deve essere un nutrimento per alimentare la chiesa di Dio. Satana però, a poco a poco sta cercando di spogliare questo messaggio del suo potere, affinché il popolo non sia pronto per resistere nel giorno del Signore. MS1 98 6 Nel 1844 il nostro grande Sommo Sacerdote è entrato nel luogo santissimo del santuario celeste, per iniziare il giudizio investigativo. I casi dei morti in Cristo sono stati esaminati davanti a Dio. Quando il primo giudizio investigativo terminerà, lo stesso giudizio sarà pronunciato sui viventi. Quanto sono preziosi e importanti questi momenti solenni! Ognuno di noi è un caso pendente nel tribunale celeste. Ognuno di noi sarà giudicato individualmente secondo le azioni compiute. MS1 99 1 Nel servizio simbolico, quando l'opera di espiazione era realizzata dal sommo sacerdote nel luogo santissimo del santuario terreno, si chiedeva al popolo di affliggere la sua anima davanti a Dio e confessare i suoi peccati affinché fossero espiati e cancellati. Sarà forse meno necessario per noi questo giorno atipico dell'espiazione, mentre Cristo nel santuario celeste intercede per il suo popolo, e alla fine, pronuncerà una decisione irrevocabile su ogni caso? Quale sarà la nostra condizione in quel momento terribile e solenne? MS1 99 2 Aimè! Quanto orgoglio, quanta ipocrisia, quanto inganno, quanta frivolezza, quanto amore per la moda o per il divertimento, quanto desiderio di supremazia prevalgono nella chiesa! Tutti questi peccati hanno offuscato la mente in modo, che le cose eterne non sono state considerate con discernimento. Non investigheremo le Scritture per sapere a che punto siamo nella storia di questo mondo? Non dovremmo capire pienamente l'opera che si sta realizzando per noi in questo tempo e la posizione che noi , come peccatori, dovremmo occupare mentre quest'opera d'espiazione sta andando avanti? MS1 99 3 Se siamo preoccupati per la salvezza delle nostre anime, dobbiamo fare un radicale cambiamento. Dobbiamo cercare il Signore con profonda penitenza, dobbiamo confessare i nostri peccati con profonda contrizione, affinché questi peccati siano cancellati. Non dobbiamo più restare su un terreno incantato. Ci stiamo rapidamente avvicinando alla fine del tempo di grazia. Che ognuno s'interroghi....Qual è la mia posizione davanti a Dio? Noi non possiamo sapere, quando il nostro nome sarà pronunciato da Cristo e il nostro caso sarà deciso. Qual è e come sarà questa decisione? Faremo parte dei giusti o degli empi? La chiesa deve risorgere al pentimento MS1 99 4 La chiesa deve rivivere e pentirsi delle sue apostasie davanti a Dio. Lasciate che le sentinelle si sveglino e diano fiato alle trombe, perché dobbiamo proclamare una precisa ammonizione. Il Signore ordina ai suoi servi: MS1 99 5 "Grida a piena gola, non ti trattenere, alza la tua voce come una tromba; dichiara al mio popolo le sue trasgressioni, alla casa di Giacobbe i suoi peccati". Isaia 58:1 MS1 100 1 L'attenzione del popolo deve essere attirata, altrimenti lo sforzo sarà inutile; anche se un angelo discendesse dal cielo e parlasse loro, le sue parole non avrebbero alcun eco, sarebbe come parlare all'orecchio freddo della morte. MS1 100 2 La chiesa deve destarsi all'azione. Lo Spirito Santo non potrà mai intervenire finché essa non aprirà le sue porte con sincerità di cuore. MS1 100 3 Nella chiesa ci dovrebbe essere l'unità, la perseveranza nelle preghiere, e con fede essa dovrebbe rivendicare le promesse del Signore. Non abbiamo bisogno di vestirci di cilicio come nei tempi antichi, ma occorre una profonda umiliazione d'animo. Non dobbiamo compiacere noi stessi né esaltarci. Dobbiamo umiliarci sotto la possente mano di Dio. Egli verrà per confortare e benedire coloro che Lo cercano. MS1 100 4 L'opera ci attende. Siamo in grado di occuparcene? Dobbiamo agire in fretta, perché bisogna andare avanti. Dobbiamo prepararci per il giorno della sua venuta. Non abbiamo tempo da perdere, né impegnarci in scopi egoistici. Il mondo deve essere avvertito. Che cosa facciamo per portare la luce agli altri? Ognuno ha ricevuto un compito che non può essere trascurato, salvo se è a rischio per le nostre anime. MS1 100 5 Fratelli cari, volete davvero rattristare lo Spirito Santo e far sì che si ritiri da voi? Volete forse escludere il benedetto Salvatore, perché siete impreparati per la Sua presenza? Lascereste perire le anime senza la conoscenza della verità perché amate troppo le vostre comodità, per portare il peso che Gesù ha portato per voi? Smettiamo quindi di sonnecchiare. Il Signore ci dice: MS1 100 6 "Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare". 1 Pietro 5:8 La Riforma accompagna il Risveglio MS1 100 7 Mi rattrista molto constatare che in molti cuori vi è poca vita spirituale. Temo, che non sia stata mantenuta la lotta contro il mondo, contro la carne e contro il nemico. Grazie a un cristianesimo mezzo morto, continueremo ad incoraggiare l'egoista e il bramoso spirito del mondo? Vogliamo condividere l'empietà del mondo e favorire la sua falsità? Certamente No! Per la grazia di Dio dobbiamo rimanere saldi ai principi della Verità, rimanendo fermi e fedeli fino alla fine. MS1 100 8 "Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore"... Romani 12:11 MS1 101 1 Uno è il nostro Maestro: Cristo Gesù. Dobbiamo guardare a Lui, perché da Lui riceveremo saggezza. Con la Sua grazia possiamo preservare la nostra integrità rimanendo davanti a Dio nell'umiltà, nella contrizione e rappresentarlo davanti a tutto il mondo. Nelle nostre chiese sono richiesti molti sermoni. I membri dipendono dai messaggi pronunciati dal pulpito anziché dall'aiuto dello Spirito Santo. I doni spirituali non sono stati utilizzati di conseguenza si sono indeboliti. Qualora i ministri dovessero avanzare in nuovi campi, i membri sarebbero costretti a responsabilizzarsi e le loro capacità aumenterebbero. MS1 101 2 Contro i ministri e i membri, Dio presenta gravi accuse di debolezza spirituale quando dice: "Io conosco le tue opere, perché tu non sei né freddo né fervente: vorrei che tu fossi o fervente o freddo. MS1 101 3 "Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca". Apocalisse 3:16 MS1 101 4 Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo. Perciò io ti consiglio di comperare da me dell', oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere..." Apocalisse 3:17,18 MS1 101 5 Dio ci chiama a una riforma e a un risveglio spirituale. Salvo che questa si stia già svolgendo, quelli che sono tiepidi, saranno sempre più detestati dal Signore, finché egli si rifiuterà di riconoscerli come suoi figli. Una rinascita e una riforma devono avvenire sotto l'influsso dello Spirito Santo. La rinascita e la riforma sono due cose diverse. La rinascita significa un rinnovamento spirituale, un ravvivamento delle facoltà mentali e del cuore, una risurrezione dalla morte spirituale. La riforma, invece, significa una riorganizzazione delle idee e delle teorie, delle pratiche e delle abitudini. La riforma non produrrà i preziosi frutti della giustizia fintantoché non sia connessa con la rinascita attraverso lo Spirito. La riforma e la rinascita devono collaborare all'unisono. The Review and Herald, 25 febbraio 1902 Si utilizzeranno dei semplici strumenti MS1 101 6 Mi fu mostrato che il Signore realizzerà i suoi piani attraverso vari modi e vari strumenti. Egli per realizzare la sua grandiosa opera di salvezza delle anime, non solo utilizzerà chi ha maggior talento, una posizione di grande fiducia e responsabilità o una grande educazione da un punto di vista mondano, ma userà anche mezzi e modi semplici. Lui si servirà di chi ha avuto poche opportunità nel portare avanti l'opera. Egli si servirà di strumenti semplici per portare alla verità, chi possiede dei beni e dei terreni e questi saranno influenzati affinché diventino la mano soccorritrice del Signore per il progresso della sua opera. Lettera 62, 1909 ------------------------Capitolo 17 -- La protezione della nuova esperienza La lotta che segue la rinascita MS1 103 1 Dopo l'effusione dello Spirito di Dio nel collegio di Battle Creek, fu dimostrato che oltre alla diffusione di una grande luce spirituale seguì anche una grande oscurità spirituale equivalente. Satana e le sue legioni sono sul campo di battaglia accusando tutte le anime, e col loro potere soffocare la grazia impartita da Dio. Il Signore ha dato la luce a molte anime, affinché queste potessero infonderla agli altri. Dio non dà la Sua luce meramente a una persona, ma essa la deve diffondere, affinché gli sia data gloria. La Sua influenza si deve sentire. In molte occasioni, alla rinascita spirituale e alla pioggia dello Spirito Santo sono seguite le tenebre, e la corruzione ha prevalso. MS1 103 2 Tenendo conto delle opportunità e dei privilegi, nonché delle benedizioni ricevute da Dio in Battle Creek, la chiesa non ha fatto progressi nella sua opera, e la benedizione di Dio non riposerà sulla chiesa donandogli ancora più luce, affinché la luce sia utilizzata come Dio lo ha indicato nella sua Parola. La luce che dovrebbe brillare distintamente, invece è debole in mezzo all'oscurità morale. Il potere aggressivo della verità di Dio, dipende dalla cooperazione dell'agente umano con Dio, dallo zelo e dallo sforzo disinteressato per portare la luce della verità agli altri. Manoscritto 45, 1893 Il pericolo di confondere l'opera dello spirito col fanatismo MS1 103 3 Mi sono state inviate alcune informazioni concernenti l'azione dello Spirito di Dio durante l'ultima conferenza (1893), ed indicano chiaramente che le benedizioni non sono state vissute, di conseguenza alcune menti sono rimaste confuse, e quella che era la luce del cielo è stata chiamata eccitazione. MS1 103 4 Dobbiamo stare molto attenti a non rattristare lo Spirito di Dio confondendo il Suo ministero con il fanatismo. Come potremo riconoscere l'azione dello Spirito di Dio se essa non è rivelata in modo chiaro e inequivocabile, non solo a Battle Creek ma in molti altri luoghi? MS1 104 1 Non mi sorprende che chiunque potrebbe rimanere confuso dopo un simile risultato. Nella mia esperienza degli ultimi 49 anni, ho visto molti casi del genere, e ho saputo che il Signore ha operato in modo notevole, e che nessuno si permetta di dire che questa non è l'opera dello Spirito di Dio. A noi è concesso solo di credere e di pregare, poiché il Signore è molto più disposto a dare il Suo Spirito a coloro che glielo chiedono, che i genitori a dare dei doni ai loro figli. Tuttavia lo Spirito non deve fare il nostro lavoro. Io non ho alcun dubbio, che il Signore abbia benedetto grandemente gli studenti e la chiesa, ma voglio ripetere, che il periodo della "luce" e d'espansione dei doni Spirituali, a volte è seguito da un periodo di tenebre. Perché? Perché il nemico lavora con tutte le sue forze, affinché lo Spirito non entri nei cuori delle persone. MS1 104 2 Quando gli studenti sono andati a disputare una partita di calcio e, quando si sono dedicati totalmente al divertimento, Satana ha colto l'opportunità per intervenire e bloccare l'azione dello Spirito. Se gli insegnanti avessero fatto il proprio dovere, se essi avessero compreso le loro responsabilità, se fossero rimasti integri davanti a Dio, se avessero usato le capacità ricevute da Lui riguardo alla santificazione attraverso l'amore per la verità, loro avrebbero avuto la forza spirituale e l'illuminazione divina per continuare il cammino per raggiungere il cielo. MS1 104 3 Il fatto è evidente, essi non hanno apprezzato né hanno seguito la Luce del Signore. È facile tenere discorsi oziosi, parlare o giocare lontani dall'influenza dello Spirito. Camminare nella Luce vuol dire, continuare ad avanzare sempre in direzione di questa Luce. Qualora qualcuno riceva le benedizioni, ma diventa negligente, inattivo e non prega, se non esalta la croce per portare il giogo di Cristo, se l'amore per i divertimenti e la sua lotta per la supremazia assorbono le sue facoltà e le capacità, allora per lui il Signore non è né il primo né il migliore e né l'ultimo in ogni cosa. A questo punto Satana prende in mano la partita e agisce contro la sua anima. Lui è in grado di giocare molto più abilmente di chiunque, ordisce profondi stratagemmi per la sconfitta delle nostre anime. MS1 104 4 I risultati dopo l'intervento dello Spirito a Battle Creek, non erano causa del fanatismo, ma perché coloro, che sono stati benedetti, non hanno manifestato le lodi a Chi li aveva chiamati dalle tenebre alla sua ammirabile Luce. E quando sopra la terra aleggiava la luce e la gloria del Signore, alcuni non sapevano che cosa fosse, e da dove venisse, perché essi hanno interpretato male la pioggia dello Spirito su di loro. Dio è un Dio geloso della Sua propria gloria. Non vuole onorare chi lo disonora. Alcune persone che vivono nella Luce, avrebbero dovuto istruire i giovani, affinché anch'essi potessero camminare nella stessa Luce. Avrei voluto scrivere molto di più su questo argomento, ma mi manca il tempo. Lettera 58, 1893 Modi facili di perdere le benedizioni MS1 105 1 Ultimamente mi sono stati presentati alcuni argomenti di grande importanza alla mia mente, e mi sento costretta dallo Spirito Santo a scrivere ciò che mi accade. * Forse il Signore ha aperto per voi la porta del cielo e vi ha benedetto? Oh, infatti, il tempo era maturo per istruire gli insegnanti e gli studenti su come mantenere il prezioso favore di Dio, lavorando in conformità con la Sua Luce e trasmettendo i Suoi preziosi raggi agli altri. Forse questa Luce celeste è già stata diffusa? E con quale proposito essa è stata data? E' stata data affinché la luce brilli in forma di opere di giustizia. Questa luce che manda abbondanti benedizioni, deve essere vista con una profonda e fervente pietà, con un senso di consapevolezza che siamo stati comprati col prezioso sangue dell'Agnello di Dio, e che siamo stati rivestiti con l'abito della Sua giustizia. A questo punto non dovremmo rappresentare Cristo? MS1 105 2 I giochi di competizione, i premi, gli incontri di box, sono stati ideati e preparati da Satana per coloro che vi prendono parte, affinché assumano l'immagine satanica e ne diventino sua proprietà. Cosa succederebbe se potessero vedere Gesù, l'Uomo del Calvario, e contemplare il Suo dolore, come fu presentato davanti a me. A volte le cose sono percepite in modo errato, e questo contrasta l'opera del potere divino che ci è stato prodigato tanto generosamente. L'opera d'ogni vero cristiano è quella di rappresentare Cristo, di riflettere la Sua luce, elevare il livello morale, e mediante parole e influssi consacrati a Dio spronare i negligenti e gl'imprudenti a pensare a Dio e all'eternità. Il mondo sarebbe lieto di togliere dai suoi pensieri l'eternità, perché non è in grado di accettarla, tuttavia questo non avrà nessun risultato fintantoché vi saranno coloro che rappresentano Cristo nella loro vita pratica. MS1 105 3 Ogni credente forma un anello della catena d'oro che unisce la sua anima a Cristo, e di conseguenza diventa un canale di luce per chi è nelle tenebre. Qualora un'anima perdesse la sua relazione con Cristo, Satana approfitta dell'opportunità per indurla a disonorare Cristo con parole e azioni sbagliate, e quindi il carattere di Cristo è male interpretato. MS1 105 4 Caro fratello, le chiedo se la religione di Gesù Cristo non è male interpretata per gli eccessi di divertimenti. Quando il Signore diede in Batte Creek le ricchezze della Sua grazia, quelli che avevano posti di responsabilità, potevano dirigere queste anime in modo da utilizzare i doni concessi per effettuare un'opera buona e vantaggiosa; opera diversa dagli studi, senza ricorrere all'eccitazione e alle emozioni provocate dai giochi? Questa forma di passatempo non beneficia la mente, lo spirito né la preparazione per le scene del giudizio a cui dovremo presto presenziare. La pietà superficiale che si fa passare per la religione, sarà consumata dal fuoco della fornace. MS1 106 1 Il Signore desidera che gli insegnanti considerino che il loro esempio è contagioso. Essi hanno bisogno di pregare molto di più, e considerare che le convinzioni che emanano da una vita ben ordinata e una conversazione pia, di un cristianesimo deciso e vivente, sono la preparazione del giardino del cuore per i semi di verità che si dovranno piantare per una raccolta fruttifera, e per il Sole di giustizia quando verrà portando la guarigione coi suoi raggi. MS1 106 2 Fate in modo che la vostra giustizia risplenda davanti agli uomini,"affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli". Matteo 5:16 MS1 106 3 "Voi siete" disse Gesù ai suoi discepoli - il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini". Matteo 5:13 MS1 106 4 La chiesa deve illuminare il mondo non per la sua professione di pietà, bensì per la manifestazione del potere della verità che trasforma e santifica la vita e il carattere.... Mentre i giovani si stanno divertendo, i segni dei tempi indicano che il conflitto si sta avvicinando velocemente. Lettera 46; 1893 La luce rischia di diventare tenebre MS1 106 5 Il Signore ha accondisceso a spargere il Suo Spirito nel corso delle riunioni nei campus e nelle varie nostre istituzioni. Una grande benedizione è stata sparsa su di voi. Voi siete stati visitati dai messaggeri celesti, avete ricevuto la luce e la verità. Nessuno deve pensare che queste benedizioni che provengono da Dio siano una cosa strana. Come deve fare Gesù affinché il suo popolo si arrenda a Lui? La resa a Cristo, avviene grazie al Suo Santo Spirito. Attraverso le Scritture, Egli parla alla mente e ai cuori degli uomini. MS1 106 6 Prima della Sua crocifissione, Cristo promise ai suoi discepoli di inviare il Suo Consolatore. Egli disse: MS1 106 7 Eppure, io vi dico la verità: è utile per voi che io me ne vada; perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.... quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. Tutte le cose che ha il Padre, sono mie; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà. Giovanni 16:7-8; 13-15 MS1 107 1 Questa promessa è stata presa con molta leggerezza, perché essi erano privi dello Spirito di Dio, non hanno compreso la spiritualità della legge, né l'obbligo eterno ivi contenuto. Alcuni che hanno professato di amare Cristo, non hanno compreso il rapporto che esiste tra loro e Dio, e questo rapporto è ancora vagamente delineato nella loro mente. Essi non hanno compreso bene la sorprendente grazia di Dio, il quale diede il Suo Unigenito Figlio per la salvezza del mondo. Neppure comprendono la grande importanza delle richieste della santa legge, e quanto sia essenziale metterne in pratica i precetti. Essi non si rendono conto di avere un grande privilegio, e quanto necessaria sia la preghiera, il pentimento e il fare la volontà di Cristo. La missione dello Spirito di Dio è rivelare alle menti il carattere della consacrazione che Dio richiede ad ognuno di noi personalmente. Solo attraverso l'intervento dello Spirito, l'anima può essere illuminata, il carattere può essere rinnovato, santificato e innalzato. MS1 107 2 Grazie all'intervento dello Spirito di Dio ho potuto comprendere il carattere dell'opera che mi è stata affidata. Davanti ai miei occhi vedo il pericolo, in cui le anime potrebbero cadere, e poi essere assalite dagli attacchi sempre più decisivi del nemico. Egli, le insidierà con le sue tentazioni, cercando di fermare l'intervento dello Spirito di Dio, farà in modo che la Verità, presentata e testimoniata dallo Spirito Santo, non purifichi né santifichi coloro che avrebbero dovuto ricevere la luce del cielo, e così la causa di Cristo non sarà glorificata in loro. MS1 107 3 Se questa grande luce spirituale non sarà amata né messa in pratica durante il periodo della sua diffusione, in breve tempo essa si trasformerà in tenebre. Coloro che vorrebbero progredire nella conoscenza spirituale, devono stare dalla parte del Signore e bere del continuo alla fonte della salvezza così generosamente aperta per loro. Essi non devono mai abbandonare questa fonte di freschezza, né il Suo amore né la Sua bontà, ma accettarla col cuore colmo di gratitudine. Oh, se le anime si rendessero conto di cosa significa tutto questo! MS1 107 4 Ecco cosa dice Gesù: MS1 107 5 "Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: "Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". Giovanni 8:12 MS1 107 6 E poi ancora: MS1 107 7 "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete". Giovanni 6:35 MS1 108 1 Raggiungere questa condizione significa incontrare la Fonte di luce e amore, e capire dove e come poter rinascere, e come impiegare le promesse di Dio affinché siano continuamente applicate nella nostra vita MS1 108 2 "Ma io ve l', ho detto: "Voi mi avete visto, eppure non credete"! Giovanni 6:36 MS1 108 3 Queste parole si sono compiute letteralmente nel caso di molti, perché pur avendo ricevuto la Verità, la misericordia e la compassione, sono rimasti increduli. Nonostante abbiano visto gli effetti dell'opera dello Spirito di Dio, non sono in grado di resistere e cadono nella rete del tentatore. Quindi, come succede sempre, dopo un periodo di rinascita sprofondano nelle tenebre. Se avrebbero usato correttamente l'istruzione della preziosa luce, non sarebbero sopraffatti dal nemico. I cristiani devono riflettere la luce sugli altri, devono collaborare e agire secondo le rivelazioni dello Spirito Santo. In caso contrario essi subiranno una grande perdita. La perdita spirituale a causa della passione per i giochi MS1 108 4 Tra gli studenti, lo spirito di divertimento era una questione di spettacolo. Essi erano talmente interessati a giocare che non vi era posto per il Signore nelle loro menti. Ma Gesù era in mezzo a loro, sul campo da gioco e diceva: MS1 108 5 "Oh se tu sapessi, almeno oggi, ciò che occorre per la tua pace! Ma ora è nascosto ai tuoi occhi". Luca 19:42 MS1 108 6 E poi ancora: MS1 108 7 Ma io ve l'ho detto: "Voi mi avete visto, eppure non credete!" Giovanni 6:36 MS1 108 8 Sì, Cristo si è rivelato a voi e lo Spirito agiva nei vostri cuori, ma voi invece avete proseguito per la vostra strada, e ciò non vi ha permesso di giungere alla vittoria. MS1 108 9 "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori".... Giovanni 6:37 MS1 108 10 Forse, voi, avete cominciato a ritornare a Cristo, ma non vi siete conformati a Lui. Forse vi siete abbandonati a Lui e avete ricevuto grandi favori e benedizioni, ma alla fine avete perso tutto. Il grande divertimento ha occupato le vostre menti ad un punto tale, che nonostante siete stati visitati dallo Spirito Santo, e abbiate parlato di Lui nelle vostre zelanti discussioni, questa vostra passione per il gioco vi ha indotto a trascurare la Parola di Dio. MS1 109 1 "Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole". Marco 14:38 MS1 109 2 Il posto che avrebbe dovuto essere occupato da Gesù è stato usurpato dalle vostre passioni per i giochi. Avete scelto i divertimenti anziché il consiglio dello Spirito Santo. Voi non seguite l'esempio di Gesù il quale disse: MS1 109 3 "...perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato". Giovanni 6:38 MS1 109 4 Le menti di molti sono confuse a causa dei desideri e delle inclinazioni umane, e ciò provoca in loro un senso d'incomprensione delle Scritture. Molti suppongono che seguendo Gesù si sentiranno obbligati a diventare tristi e sconsolati, perché dovrebbero negare a sé stessi i piaceri e le follie che il mondo propone. Invece quando i cristiani vivono come vedessero l'Invisibile, quando ricercano Cristo riflettendone il carattere, quando portano nei loro cuori gli elementi della vita eterna, quando fuggono la corruzione e la lussuria che c'è nel mondo per la concupiscenza, la loro vita è piena d'allegria e di pace. MS1 109 5 Gesù ha detto: MS1 109 6 "Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell', ultimo giorno". Giovanni 6:39,40 I figli di Dio sono collaboratori con Dio MS1 109 7 La vita spirituale proviene da Cristo Gesù. MS1 109 8 "...ma a tutti quelli che l', hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome"... Giovanni 1:12 MS1 109 9 Ma qual è il risultato nel diventare un figlio di Dio? Il risultato è che si diventa suoi collaboratori. C'è una grande opera da fare per la salvezza della propria anima. Inoltre possiamo guadagnare altri dall'incredulità e condurli a una vita sostenuta dalla fede in Cristo Gesù: Infatti Egli disse: "In verità, in verità vi dico: chi crede in me (non con una fede casuale, ma con una fede duratura che opera con amore e purifica l'anima) avrà la vita eterna"... MS1 109 10 "Io sono il pane della vita....Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò è la mia carne, [che darò] per la vita del mondo....In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell', uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi... MS1 110 1 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno...È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita...Ma tra di voi ci sono alcuni che non credono". Gesù sapeva infatti fin dal principio chi erano quelli che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito...Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre". Giovanni 6:47,48,51,53,54,63-65 MS1 110 2 Gesù pronuncia queste parole ai discepoli con autorità, con sicurezza e potenza. A volte, Egli si manifesta in modo tale che si sente l'azione dello Spirito Santo. Purtroppo, molti, dopo averlo visto e sentito, dopo che hanno partecipato alle Sue benedizioni, se ne sono andati per la propria strada perdendo la luce che avevano ricevuto. I tesori dell'eternità, sono stati affidati alla custodia di Gesù per essere distribuiti a chi Egli considera degno. Ma quanto è triste, quando molti perdono rapidamente di vista la preziosa grazia che gli è stata offerta per fede in Cristo. Gesù vuole impartire i tesori del cielo a coloro che desiderano credere in Lui, a coloro che guardano a Lui, e che dimorano in Lui. Egli non esalta né onora i grandi del mondo che sono lusingati e applauditi; ma invita i suoi eletti, coloro che lo amano e lo servono, ad andare da Lui a chiedere di dar loro il pane e l'acqua della vita. Gesù portò in questo mondo i grandi tesori di Dio, e tutti quelli che credono in Lui saranno i suoi figli adottivi. Egli dichiara che la ricompensa per coloro che soffrono per il Suo nome sarà grande. MS1 110 3 "Sta scritto: "Le cose che occhio non ha veduto, e che orecchio non ha udito, e che mai salirono nel cuore dell',uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano". 1 Corinzi 2:9, The Review and Herald, 30 Gennaio, 1894 La benedizione fu apprezzata? MS1 110 4 Affinché la nostra crescita spirituale possa aumentare, è necessario camminare nella luce. In vista del prossimo ritorno di Cristo, dobbiamo essere vigilanti e lavorare per preparare le nostre anime. Le nostre lampade devono essere costantemente accese. Dobbiamo sollecitare gli altri alla necessità di prepararsi alla venuta dello sposo. La fede e l'opera devono andare di pari passo, altrimenti il nostro carattere non sarà equilibrato e quindi imperfetto. Dobbiamo pregare e meditare di continuo, affinché la luce che ci è stata impartita, la possano ricevere anche gli altri. Se nel mondo esiste qualcosa in cui possiamo manifestare entusiasmo, è la ricerca della salvezza delle anime per le quali Cristo è morto, ma nello stesso tempo non dobbiamo permettere di trascurare noi stessi. Il Signore ci esorta: "Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore". Romani 12:11 MS1 111 1 Riconoscere la gloria di Dio, significa avere la sincerità di propositi, manifestare a tutti l'opera che è stata fatta nel vostro cuore, e infine che la vostra volontà è stata sottomessa a quella di Dio. Il mondo vi sta osservando perché vuole vedere quale sarà il risultato dell'opera della rinascita nel college, nel sanatorio, nella tipografia e in mezzo ai membri della chiesa in Battle Creek. Quale testimonianza avete dato nella vostra vita giornaliera e nel vostro carattere? Il Signore si aspetta il meglio da voi, non per il vostro piacere o divertimento, non per la vostra vanagloria, ma per onorarlo con le vostre azioni. Ritornate a Lui e accettate la Sua luce e i privilegi che vi sono stati elargiti secondo la Sua grazia. Egli si aspetta che davanti al mondo diventiate i Suoi testimoni viventi del potere e della grazia di Cristo. Il Signore vi sta mettendo alla prova. Egli vuole vedere se le sue benedizioni non sono considerate a buon mercato, e non siano manipolate. MS1 111 2 Se tutti avessero trattato il dono di Dio in questo modo - ovvero il compito che Dio ci diede - allora, secondo la misura della nostra responsabilità, la grazia precedentemente elargita sarebbe stata raddoppiata, come i talenti furono diligentemente raddoppiati da colui che commerciò col denaro del suo signore. Una benedizione trasformata in maledizione MS1 111 3 Il Signore sta mettendo alla prova il suo popolo per vedere fino a che punto esso è fedele alle Sue preziose benedizioni. Queste benedizioni provengono dal nostro Intercessore e Avvocato nelle coorti celesti. Nondimeno però, Satana è sempre presente per infiltrarsi là dove trova uno spiraglio aperto con l'intenzione di trasformare le benedizioni in maledizioni e tenebre. MS1 111 4 Come può una benedizione essere trasformata in maledizione? Persuadendo gli uomini a non amare la Luce, a non rivelare al mondo che essa può effettivamente trasformare i caratteri. Impregnato dallo Spirito Santo, lo strumento umano si consacra per cooperare con gli strumenti divini. Chi porta il giogo di Cristo, alza i suoi pesi e lavora in armonia con Cristo verso la vittoria. Esso cammina nella Luce di Cristo, perché rispetta la Sua Parola MS1 111 5 "E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l',azione del Signore, che è lo Spirito". 2 Corinzi 3:18 MS1 112 1 Un altro anno è ormai passato, e col suo fardello è diretto verso l'eternità; ma la Luce che brillò dal cielo sopra di voi, vi è stata data per prepararvi, affinché manifestaste al mondo i comandamenti di Dio. Voi siete dei testimoni viventi, ma se non fate alcuno sforzo particolare nelle vostre testimonianze, disonorate il Suo nome, e non magnificate la Verità davanti al mondo. MS1 112 2 Se il popolo di Dio non apprezza la Sua potenza che si manifesta dando a voi il "cibo" quotidiano, come lo ha fatto per l'antico Israele, come può il Signore avere fiducia nel Suo popolo? Se loro hanno agito contrariamente alla volontà di Dio e si erano trovati noncuranti, frivoli, egoisti, orgogliosi, hanno corrotto le Sue leggi, a questo punto, come il Signore poteva dargli la seconda opportunità? MS1 112 3 Il Signore desidera dare al Suo popolo le più ricche benedizioni, ma Egli non le può dare fintantoché, esso non gli dimostra gratitudine, poiché essi sono statti chiamati dalle tenebre alla luce. MS1 112 4 "Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l',infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio". Ebrei 12:1,2 MS1 112 5 Una parte della gioia che fu posta davanti a Cristo era nel vedere che la Verità era sostenuta dallo Spirito Santo e impressa nella vita dei suoi seguaci. L'intelligenza divina collabora con quella umana. I cristiani cercano di amplificare la Sua legge e di onorarla, perché la Sua legge è perfetta, essa conduce le anime alla conversione. E proprio grazie alla conversione delle anime che il mondo può vedere la testimonianza vivente. A questo punto, può il Signore, avere il proprio spazio per agire? Può Egli trovare un posto nei cuori di chi afferma di credere alla Sua parola? Può la sua disinteressata benevolenza incontrare una risposta positiva da parte dell'uomo? Il mondo, può vedere la gloria di Dio nel carattere di chi professa di essere un discepolo di Cristo? Cristo, può essere glorificato da chi riversa il proprio amore e bontà sui suoi simili? Gesù, nell'infondere il Vangelo nei cuori degli umani, non manca di infondere contemporaneamente le sue benedizioni. MS1 112 6 "Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l',edificio di Dio". 1 Corinzi 3:9 MS1 112 7 Che influenza hanno avuto le benedizioni su chi sarà stato umile e contrito nel cuore? Esse sono state forse apprezzate? Coloro che sono stati chiamati dalle tenebre alla Luce, hanno forse manifestato le lodi a Dio? Vi sono alcuni che mettono in discussione l'opera del Signore invece di apprezzarla, perché sono costantemente alla ricerca di una qualsiasi forma di fanatismo. Bisogna essere molto prudenti MS1 113 1 Sarebbe sorprendente se non ci fossero alcuni che sono incauti nel loro agire e nel parlare. Nondimeno, in qualsiasi posto e in qualunque momento il Signore opera, egli elargisce le preziose benedizioni, e queste benedizioni a volte sono sottoposte alle contraffazioni. Pertanto, dobbiamo essere molto prudenti e camminare con Dio, perché solo così potremo usufruire dell'intendimento spirituale dell'opera che dobbiamo compiere, e di conseguenza sapremo discernere la presenza dell'eventuale fanatismo. "Li riconoscerete dunque dai loro frutti". Matteo 7:20 MS1 113 2 Coloro che realmente contemplano Cristo, saranno trasformati alla sua immagine dallo Spirito del Signore e cresceranno fino alla statura piena di uomini e donne in Cristo Gesù. I caratteri degli uomini che operano nell'amore ispirati dallo Spirito Santo, saranno purificati. Ma allora perché, alcuni sono sottratti da queste ricche benedizioni? Nonostante facciano parte della nostra chiesa, perché disdegnano Gesù, il Salvatore del mondo? Non v'interrogate su simili dubbi o incredulità, perché questo è un terreno pericoloso. Il Signore vi ha promesso l'aiuto dello Spirito a condizione che apriate le porte dei vostri cuori per ricevere il dono celeste. Non cedete alle tentazioni per non essere ingannati. Cercate di scusarvi dicendo: "...perché mi sento in un vicolo cieco... perché sono oppresso dai dubbi... non ho mai subito il potere di Satana come ora...." MS1 113 3 Vi avverto, siate prudenti. Non seminate mai parole di dubbio. Dio ha operato in voi la Buona Novella, ossia la Parola della Verità. Lui vuole essere accettato nei vostri cuori. Avete ricevuto le benedizioni che porteranno dei frutti nelle vostre opere e nel vostro carattere. Il peccato di rifiutare la certezza MS1 113 4 Il peccato per il quale Cristo rimproverò Corazin e Betsaida fu il peccato di rifiutare l'evidenza che li avrebbe convinti della verità se si fossero arresi al suo potere. Il peccato degli scribi e dei Farisei fu quello di oscurare nelle tenebre dell'incredulità l'opera celeste che si era compiuta davanti a loro, in modo che fu messa in dubbio l'evidenza che li avrebbe condotti a una fede consolidata, e le cose sacre che avrebbero dovuto essere apprezzate furono considerate senza alcun valore. MS1 113 5 Temo, che i nostri abbiano permesso al nemico di lavorare in questo senso, in modo che alcuni abbiano frainteso le ricche benedizioni di Dio come fanatismo. Se quest'atteggiamento fosse continuato, se il Signore avesse voluto diffondere di nuovo la Sua luce su di noi, essi si sarebbero voltati contro questa luce dicendo: "...provo la stessa sensazione dell'anno 1893, e alcuni nei quali ho avuto fiducia, dissero che tutto questo era fanatismo". MS1 114 1 Quelli che hanno ricevuto la ricca grazia di Dio, e hanno concluso che l'opera dello Spirito Santo era fanatismo, non saranno pronti a denunciare l'opera dello Spirito di Dio in futuro, e il cuore sarà così chiuso alle suppliche del suono dolce e sommesso dello Spirito? MS1 114 2 L'amore di Cristo deve essere presentato a coloro che si schierano contro di Lui, senza esercitare nessun potere oppressivo in essi. La ricchezza della grazia può essere concessa, amata e riconosciuta con gratitudine, o totalmente respinta. Gli uomini devono credere alla giustizia divina con tutto il cuore. Ma è triste dirlo, quelli che la ricevettero non cooperarono con le intelligenze celesti né apprezzarono la luce realizzandone le opere di giustizia. The Review and Herald - 6 Febbraio 1894 ------------------------Capitolo 18 -- Esortazioni speciali al ministero pubblico I primi tempi a Battle Creek MS1 115 1 Durante una riunione in Battle Creek parlai alla gente per circa un'ora riguardo alla caduta d'Adamo, il grave peccato che ha portato la miseria e la morte per tutti noi. Cristo, invece, ci ha portato la luce, la vita e l'immortalità attraverso la Sua umiliazione e la Sua morte. Il popolo di Dio necessita la consacrazione a Dio -- la santificazione dell'anima e dello spirito. Ho parlato della morte di Mosé e della sua promessa di condurre il popolo in Canaan. Sentivo una profonda emozione in mezzo all'assemblea. Quella sera stessa, durante la riunione, ho invitato coloro che desideravano essere dei cristiani a farsi avanti. Al mio richiamo furono in tredici a presentarsi, e tutti loro hanno testimoniato per il Signore. Questa riunione ha portato davvero dei buoni risultati. Diario del 12 gennaio 1868 L'inizio dell'opera a Tittabawassee, Michigan MS1 115 2 Quel giorno la riunione è durata per tutta la giornata. Mio marito ha parlato per tutta la mattinata e il fratello Andrews parlò durante il pomeriggio. Più tardi io continuai a fare alcuni commenti e intrattenevo quelli che desideravano servire il Signore. Abbiamo chiamato chi era interessato a servire il Signore. Si presentarono in molti. Ho preso la parola diverse volte, pregando le anime di rompere con la vecchia vita, e quindi iniziarne una nuova. Una madre si avvicinò a suo figlio e piangendo lo supplicava di arrendersi a Cristo. Lui rimaneva impassibile e tenace. A questo punto mi alzai e mi rivolsi al fratello D. pregandolo di non interporsi sul cammino dei suoi figli. Lui trasalì, poi si alzò, parlò e disse che avrebbe cominciato subito da questo giorno. Questa decisione diede una grande gioia a tutti i presenti. Il fratello D., è un uomo di grande valore. MS1 116 1 Il marito della sorella E. si alzò e testimoniò il desiderio di diventare cristiano. Lui era un avvocato molto influente. Sua figlia, seduta accanto al padre, sembrava molto ansiosa. Poi il fratello D., unì le sue suppliche alle nostre. La sorella D. ancora, supplicò i suoi figli. Abbiamo pregato e siamo stati esauditi, perché tutti si sono fatti avanti, compresi i padri e i loro figli. Quel giorno fu un giorno di grande gioia. La sorella E., ci disse che per lei quel giorno era il più felice di tutta la sua vita. Diario del 19 febbraio 1868 Un'eccellente risposta a Battle Creek MS1 116 2 Un pomeriggio parlai sull'epistola di 2 Pietro. Dopo un'ora del mio esposto, invitai a venire avanti chi desiderava diventare cristiano. Furono all'incirca in quaranta a farsi avanti, con calma, senza alcuna eccitazione. Parlai con loro per quanto riguarda arrendersi completamente al Signore. Abbiamo pregato tutti insieme. Coloro che hanno espresso di essere battezzati, sono stati invitati ad alzarsi, ed erano in molti. Diario del 9 giugno 1873 Dopo alcune esitazioni arrivò la risposta MS1 116 3 Durante una riunione di pomeriggio, parlai in Stanley (Virginia) riguardo al Vangelo di Giovanni 17:3. Ho sentito la potenza dello Spirito su di me. La sala era colma di gente. Anche questa volta chiesi ai presenti che volevano cercare il Signore per donargli la propria vita, di passare avanti. Per un po' nessuno si mosse, ma poco dopo si fecero avanti in diversi e confessarono la loro fede. Pregammo tutti insieme e tutti si sentirono rapiti dallo Spirito e piangendo confessarono i loro peccati. Diario del 9 novembre 1890 L'inizio dell'opera in Svizzera MS1 116 4 Il sabato e la domenica sono stati due giorni molto preziosi.* Durante la riunione della domenica pomeriggio, il Signore mi ha benedetto in modo speciale. Alla fine del sermone fu fatto l'invito per coloro che desideravano diventare Cristiani. Diversi che non avevano mai avuto alcun rapporto con il Signore, si fecero avanti e pregammo tutti insieme chiedendo il perdono dei peccati e che la grazia del Signore li proteggesse dalle tentazioni. Per molti, questa fu una nuova esperienza, ma nessuno di loro ebbe la minima esitazione. Tutta l'assemblea si era alzata in piedi per rispondere alla chiamata del Signore. Tutti insieme manifestarono la loro determinazione per chiedere il perdono dei peccati, e la prontezza nell'accettare il Signore. Durante questa riunione, 115 dei presenti diedero la loro testimonianza. Molti di loro dimostrarono un'autentica conversione a Dio. Dal libro: Schizzi storici dalle Missioni della Chiesa Avventista del 7° Giorno, pag. 173 A Christiana (Oslo -- Norvegia) MS1 117 1 A Christiana abbiamo lavorato seriamente per la chiesa per ben due settimane. Fui spinta dallo Spirito a dare all'assemblea alcune testimonianze. Durante l'ultimo incontro ho presentato al popolo la necessità di un cambiamento completo del carattere per poter diventare figli di Dio....Ho sollecitato l'assemblea ad un profondo pentimento, alla confessione e all'abbandono dei peccati, la causa dell'allontanamento del dolce spirito di Cristo dalla Chiesa. In seguito abbiamo chiesto a coloro che desideravano mettersi dalla parte del Signore a farsi avanti e molti hanno risposto positivamente. In quel giorno molti di loro rinacquero di nuovo. The Review and Herald; 19 Ottobre 1886 La determinazione MS1 117 2 Durante una riunione a Basilea (Svizzera), all'assemblea fu presentata una proposta e un serio impegno da prendere: la decisione di rinascere nella fede in Cristo. Tutti si alzarono. Ci auguriamo che ognuno di loro arriverà alla vittoria e accettino la grazia per diventare devoti soldati di Cristo. Diario del 22 Novembre 1885. Recupero delle persone sviate a Basilea MS1 117 3 Il sabato pomeriggio ci siamo nuovamente riuniti. La benedizione del Signore riposò su di me, e mi rivolsi ancora ai presenti per un altro po' di tempo. La sala era gremita. Tutti i posti erano occupati. L'assemblea ascoltava con grande interesse. Invitai a venire avanti tutti coloro che desideravano pregare. Coloro che si sentivano persi, ma desideravano ritornare a Cristo, ora avevano quest'opportunità. Mentre alcuni erano rimasti seduti, molti altri si alzarono a si avvicinarono. Li abbiamo incoraggiati a confessare tutti i loro peccati, perché il Signore ci ha promesso: "...Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità" 1 Giovanni 1:9 MS1 117 4 Molti dei presenti diedero la loro testimonianza ed espressero profondi sentimenti. Tutto questo dimostrava che i cuori erano toccati dallo Spirito Santo. I nostri incontri continuarono dalle 14°° fino le 17°°. Poi in conclusione alla riunione seguirono delle preghiere ferventi. Diario del 20 febbraio 1887 Un',esperienza eccezionale in Australia MS1 118 1 Sabato 25 maggio 1895, abbiamo avuto un'assemblea molto speciale nel locale dove si riunivano i nostri fratelli presso North Fitzroy. MS1 118 2 Per diversi giorni, prima di questa riunione credevo di poter parlare alla chiesa durante il culto sabatico. Purtroppo però, mi venne un forte raffreddore e di conseguenza la mia voce era rauca e non mi consentiva di parlare. Mi sentii in dovere di scusarmi per quest'inconveniente. Ma non appena mi fu possibile, dissi: "Credo nella bontà del Signore e che Egli risponderà alle mie preghiere e mi darà la possibilità di presentare il Suo messaggio davanti a voi". E così mi misi a pregare. MS1 118 3 "Chiedete con perseveranza, e vi sarà dato; cercate senza stancarvi, e troverete; bussate ripetutamente, e vi sarà aperto....Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa....E chi è quel padre fra di voi che, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra? O se gli chiede un pesce, gli dia invece un serpente? Oppure se gli chiede un uovo, gli dia uno scorpione?...Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono". MS1 118 4 La Parola del Signore è sicura. Ho pregato ed ero convinta che sarei stata in grado di parlare alla gente. Scelsi quindi alcuni brani della Scrittura, e quando mi alzai per parlare non mi ricordavo più nulla di ciò che avevo preparato, allora cominciai la meditazione sul primo capitolo dell'epistola di 2 Pietro. Il Signore mi diede una speciale scioltezza nell'esporre il mio culto. Infatti, senza l'aiuto dello Spirito non sarei mai stata in grado di pronunciare una sola parola con chiarezza e con forza. Alla conclusione della predicazione, lo Spirito mi sospinse a fare un appello rivolgendomi a chi desiderava arrendersi completamente al Signore. Coloro che sentivano il bisogno di testimoniare per diventare servitori del Signore si fecero avanti. Erano circa una trentina coloro che decisero di fare il patto con Dio. Tra loro vi erano le mogli dei fratelli F., che per la prima volta manifestavano il loro desiderio di avvicinarsi a Dio. Il mio cuore era pieno di una gratitudine inesprimibile per la decisione presa da queste due donne. Allora capii perché mi ero sentita tanto ferventemente spinta a presentare questo invito. MS1 118 5 All'inizio avevo vacillato, domandandomi se era meglio procedere così, benché, potessi rendermi conto che io e mio figlio eravamo gli unici a poter essere d'aiuto in quella occasione. Ma, come se qualcuno mi avesse parlato, nella mia mente mi passò un pensiero: Hai fiducia nel Signore? Rispondigli "Si, ho fiducia nel Signore". Benché mio figlio restò molto sorpreso che io facessi un invito tale in quella occasione, fu d'accordo con l'emergenza. Mai lo udii parlare con tanta potenza e sentimento così profondo come in quell'occasione. Chiese la cooperazione dei fratelli Faulkhead e Salisbury affinché venissero avanti, e ci inginocchiassimo in preghiera. Mio figlio diresse la preghiera, e sicuramente il Signore gli dettò le richieste poiché sembrava pregare come se stesse alla Sua presenza. MS1 119 1 I fratelli Faulkhead e Salisbury, presentarono ancora delle ferventi petizioni e allora il Signore mi diede la voce per pregare. MS1 119 2 Mi accorsi delle sorelle F., che per la prima volta si decidevano pubblicamente per la verità. Lo Spirito Santo era in mezzo alla riunione, e molti furono commossi dalla sua profonda influenza. Al termine della riunione, molti si affannarono per arrivare al pulpito e, prendendomi la mano, mi chiedevano con le lacrime agli occhi che pregassi per loro. Gli risposi cordialmente, che sì lo avrei fatto. Le sorelle F. mi furono presentate e scoprii che i loro cuori erano molto teneri.... La madre di una delle sorelle, che ora si è decisa per la verità, si oppose accanitamente e minacciò sua figlia di non permettergli il rientro a casa se si sarebbe convertita all'osservanza del sabato, quindi l'avrebbe considerata una disgrazia per la famiglia. MS1 119 3 La S.ra F. aveva dichiarato in più di un'occasione che mai si sarebbe unita agli Avventisti del 7° giorno. Era nata nella chiesa Presbiteriana, e gli era stato insegnato che era inappropriato che le donne parlassero in una riunione e, che era al di là di ogni nozione di decoro che predicasse una donna. A lei piaceva ascoltare i pastori Daniells e Corliss, e pensava che erano oratori molto intelligenti, ma non desiderava ascoltare la predicazione di una donna. Suo marito aveva pregato il Signore affinché aggiustasse le cose in modo tale che potesse convertirsi mediante il ministero della sorella White. Quando presentai l'esortazione e insistei che tutti coloro che necessitavano avvicinarsi a Dio passassero avanti, queste sorelle vennero davanti con sorpresa di tutti. La sorella che aveva perso il suo piccolo disse che era determinata a non passare davanti, ma che lo Spirito del Signore la impressionò così fortemente che non osò più rifiutare.... Sono tanto grata al mio Padre celeste per la sua amabile bontà che attrasse queste due preziose anime affinché si unissero coi loro mariti nell'obbedienza alla verità. The Review and Herald; 30 Luglio 1895 I visitatori non avventisti rispondono alla Chiesa d'Ashfield MS1 119 4 In una riunione ho invitato ad alzarsi in piedi, tutti coloro che volevano arrendersi a Dio con un patto sacro per servirlo con tutto il cuore. Nella sala gremita di gente, quasi tutti si sono alzati in risposta all'appello. Una certa quantità di persone provenienti da un'altra comunità si alzarono anche loro. Durante la preghiera presentai tutta l'assemblea al Signore e immediatamente sentimmo manifestarsi lo Spirito Santo. La vittoria fu totale! Manoscritto 30a 1896 Uno speciale appello nel collegio di Battle Creek MS1 120 1 Durante la settimana di preghiera nei cinque incontri che avvennero, pronunciai il mio sermone agli aiutanti, alle classi infermieristiche e ai medici. Sono certa che le mie parole sono state apprezzate. Presso il collegio parlai due volte. L'ultimo giovedì, il professor Prescott mi ha pregato di venire nel college, dove sono andata e ho parlato agli studenti. La cappella era gremita di giovani. Parlai loro della bontà e della misericordia di Dio, della Sua condiscendenza, del sacrificio di Gesù Cristo, della ricompensa celeste, dell'ultima vittoria, e del privilegio d'essere cristiani. MS1 120 2 Il professore si alzò e tentò di parlare, ma poiché era talmente commosso, per cinque minuti non riuscì pronunciare una parola. Poi finalmente disse: "Io sono felice di essere un cristiano". Parlò ancora per altri cinque minuti e poi diede la parola agli altri. Molte testimonianze sono state pronunciate, ma avevo l'impressione che non siamo riusciti a raggiungere molti di loro. Invitammo a venire avanti coloro che ancora non erano convinti del ritorno di Cristo. Era evidente che non erano pronti ad accettare il patto con il Signore. Abbiamo dato quindi a tutti l'opportunità di esprimere i loro sentimenti, e poi abbiamo cominciato a pregare. Le benedizioni del Signore sembravano aver raggiunto i cuori dei presenti. Poi ci siamo separati in gruppi e abbiamo continuato le riunioni per altre due ore. Finalmente sentimmo scendere lo Spirito su di noi in modo notevole. Diversi, che prima non avevano mai avuto alcuna relazione con la religione, ed erano degli increduli mondani, oggi hanno potuto assaporare una vera esperienza spirituale. Il nostro incontro continuava. Il Signore è sempre all'opera. Più siamo decisi ad aprire i nostri cuori, e più Egli potrà rivelare facilmente il Suo potere in nostro favore. Lettera 75, 1888 Il richiamo della fede in San Francisco MS1 120 3 Venerdì 21 dicembre 1900, sono partita per San Francisco dove ho passato la settimana di preghiera. Il sabato pomeriggio, mentre parlavo all'assemblea ero talmente debole che fui costretta ad appoggiarmi al pulpito con entrambe le mani. Chiesi al Signore di darmi la forza per poter parlare al Suo popolo. Il Re dei Re ha ascoltato la mia supplica e mi sono sentita subito più forte. Anche questa volta sentivo grande scioltezza e pace nel parlare. Scelsi il tema di Apocalisse 2:1-5 Sentii la grazia dello Spirito scendere su di me, e il popolo era fortemente impressionato dal messaggio ricevuto. Dopo che ebbi finito di parlare, tutti quelli che desideravano dare se stessi al Signore, furono invitati a farsi avanti. Diversi dei presenti hanno risposto alla chiamata e quindi fu offerta la preghiera per la loro causa. Alcuni di loro hanno sentito il messaggio avventista per la prima volta, perciò stavano valutando la decisione da prendere. Possa il Signore convincerli ad accettarlo come loro personale Salvatore. Oh, come desidero che queste anime si convertano, e sentirle cantare un nuovo inno di lode al Signore. MS1 121 1 La domenica pomeriggio, parlai ancora al vasto pubblico, molti dei quali erano di fede diversa. Le mie forze furono rinnovate ed ero in grado di stare davanti senza dover aggrapparmi al pulpito. Mentre parlavo, le benedizioni del Signore si posarono su di me. Com'era accaduto il sabato, anche oggi (domenica) fu fatto l'appello per chi volesse fare un patto con il Signore, ed eravamo contenti di avere ampia risposta. Durante le preghiere sentimmo la forte presenza dello Spirito Santo. The Review and Herald, 19 Febbraio 1901 Un'opera simile in ogni chiesa MS1 121 2 Sabato 10 novembre, visitai San Francisco e parlai in chiesa davanti al popolo, che era pronto ad ascoltare e aveva i cuori predisposti a comprendere.... Dopo il culto, l'anziano Corliss invitò tutti quelli che desideravano donarsi a Gesù a farsi avanti. La risposta fu immediata e circa 200 persone fecero un patto con il Signore. Uomini e donne, giovani e bambini si affrettarono verso i primi banchi. Al Signore sarebbe piaciuto che si facesse un'opera simile in ogni chiesa. Purtroppo a causa della folla e del poco spazio, diversi non furono in grado di avvicinarsi, ma le loro anime erano felici, i loro volti animati e i loro occhi pieni di lacrime testimoniavano con determinazione: "Io sarò al fianco del Signore. Da questo momento cercherò ardentemente di raggiungere una norma di vita superiore". The Review and Herald, 12 febbraio 1901 La risposta della Conferenza Generale del 1909 MS1 121 3 Fratelli e sorelle, cercate il Signore finché Egli si lascia trovare. Ora, è il momento per coloro che prima si sono rifiutati di cogliere quest'opportunità. Egli desidera che vi manteniate dalla parte della ragione e dell'opera, affinché collaboriate con Lui. Egli desidera che le nostre chiese crescano, e che esse lavorino per Lui. Egli vuole che i meeting continuino per chi vuole appartenere al suo popolo. Vi sono molte anime che aspettano di ricevere il vostro aiuto, che desiderano ricevere l'ultimo messaggio d'avvertimento. Possa il Signore aiutarvi in questo compito. Siete pronti a fare la Sua volontà? Volete alzarvi per testimoniare la vostra decisione? A questo punto, tutta la congregazione si alzò in piedi. MS1 121 4 La preghiera: MS1 121 5 "Signore, Iddio d'Israele, accetta l'impegno del Tuo popolo. Infondi il Tuo Spirito sopra di loro, possa la Tua gloria essere vista da tutti i presenti. Essi desiderano pronunciare la Tua Verità per la salvezza in Gesù Cristo. General Conference Bulletin, 18 Maggio 1909 ------------------------Capitolo 19 -- Cosa Predicare E Cosa Non Predicare L'apparizione di Cristo MS1 124 1 Lo scopo del ministero è annunciare il ritorno di Cristo. Il più grande desiderio di Gesù è che la Sua Parola possa essere rivelata a tutti indistintamente. Manoscritto 109, 1897 MS1 124 2 Gli operai della causa della Verità dovrebbero presentare la giustizia di Cristo, non solo come una nuova luce, ma come una luce preziosa che per un certo tempo è stata persa di vista dagli uomini. Dobbiamo accettare Cristo come nostro personale Salvatore, è Lui che ci attribuisce la giustizia di Dio. Distinguiamo e mettiamo in evidenza la Verità che Giovanni ha descritto nella sua prima epistola: MS1 124 3 "In questo è l',amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati". 1 Giovanni 4:10 MS1 124 4 Nell'amore di Dio si è manifestata la più grande ispirazione contenente le preziose Verità. I tesori della grazia di Cristo sono dischiusi davanti alla chiesa e al mondo. Quel grande e meraviglioso amore dovrebbe condurci a Cristo, che morì per noi peccatori. Quale perdita è per un'anima che comprende le richieste della legge, ma che non riesce a capire la sovrabbondante grazia di Cristo! Certamente la legge di Dio rivela il suo amore quando è predicata come verità in Gesù, quindi il dono di Cristo per questo mondo colpevole deve essere espresso in ogni conversazione. MS1 124 5 Non c'è da meravigliarsi quando i cuori non si sono congiunti alla Verità, poiché questa è stata presentata in modo freddo e senza vita. Se i ministri o gli operai di Dio tralasciano la presentazione delle promesse di Gesù in relazione con la legge di Suo Padre, non dobbiamo meravigliarci della mancanza di fede. Quanto spesso essi hanno rassicurato il popolo dicendo: MS1 124 6 "Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui"? Romani 8:32 MS1 125 1 Satana è determinato nel sovvertire gli uomini contro l'amore di Dio, poiché questo amore indusse il Padre a dare il Suo Figlio Unigenito per salvare la razza umana, perché è la bontà di Dio che conduce gli uomini al pentimento. In che altro modo avremmo potuto presentare al mondo il profondo e prezioso amore di Dio? In nessun altro modo se non esclamando con Giovanni: MS1 125 2 "Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui". 1 Giovanni 3:1 MS1 125 3 Ai peccatori diciamo: MS1 125 4 "Ecco l',Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo"! Giovanni 1:29 MS1 125 5 Per dissipare le ombre gettate da Satana sul nostro cammino, dobbiamo presentare Gesù come rappresentante di Dio, affinché possiamo vedere il Suo ineffabile amore e misericordia manifestati in Lui. Guardate la croce del Calvario, perché essa è dimostrazione dello sconfinato amore del Padre Celeste. Manoscritto 154, 1897 Lo Spirito Santo MS1 125 6 Cristo, il più grande dei Maestri, ebbe una varietà infinita di soggetti da scegliere, ma il soggetto di cui si occupò di più fu la diffusione dello Spirito Santo. Quali grandi e stupendi soggetti Egli ha predicato per la chiesa grazie a questo dono. E oggi, su quale tema ci dobbiamo soffermare? Quale promessa non è stata soddisfatta? In pochissime occasioni si parla dello Spirito Santo, ma poi questo tema viene subito abbandonato. Manoscritto 20, 1891 Insegnate i passi sulla conversione MS1 125 7 I ministri devono presentare la Verità così com'è in Gesù, in modo molto chiaro e semplice. Gli uomini hanno bisogno di comprendere il grande piano della salvezza. In questo modo i ministri saranno in grado di trasportare le menti degli ascoltatori lontano dalle cose terrene verso quelle celesti. Molti vogliono sapere che cosa devono fare per essere salvati. Essi hanno bisogno di una spiegazione semplice e chiara sui passi necessari da prendere per essere guidati verso la conversione. I sermoni su questo tema dovrebbero essere semplici in modo tale, che i peccatori possano venire a Cristo ed essere salvati. I ministri dovrebbero condurre la gente a Cristo con commovente semplicità come lo fece Giovanni. I loro cuori, colmi d'amore dovrebbero dire: MS1 126 1 "Ecco l',Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo". Giovanni 1:29 MS1 126 2 Affinché i peccatori possano pentirsi e convertirsi, questo appello deve essere forte e chiaro. MS1 126 3 Quelli che trascurano questa parte dell'opera, necessitano convertirsi essi stessi, prima di avventurarsi nel pronunciare dei sermoni. Coloro che hanno i cuori pieni d'amore per Gesù, saranno in grado di trarre dei preziosi insegnamenti dalla Sua Parola, saranno in grado di trarre dalla casa del tesoro di Dio, cose nuove e vecchie. Essi non perderanno tempo in futili aneddoti, non pretenderanno di diventare degli oratori così sventati da portare la gente verso l'ignoto. Il linguaggio dei sermoni deve essere semplice, ma con fervore commovente presenteranno la Verità tale com'è in Gesù Cristo. The Review and Herald; 22 Febbraio 1887 Riproposta dei vecchi insegnamenti MS1 126 4 C'è un'opera sacra e importante da fare per i ministri e per il popolo. Dobbiamo studiare la storia della causa e del popolo di Dio. Non dobbiamo dimenticare il modo in cui Dio condusse il suo popolo nel passato. Si tratta di far rivivere e raccontare le Verità che oggi sembrano essere di poco valore per coloro che non le conoscono. Queste Verità devono essere date al mondo nella loro totale e originale freschezza. Manoscritto 22; 1890 Il ministero degli angeli MS1 126 5 Gli angeli buoni e malvagi lottano per ognuno di noi. Ma solo l'uomo può decidere per la scelta vincente. Con la verità e la guida degli Angeli, esorto i ministri di Cristo a fare pressione sulla comprensione di tutti coloro che sono alla portata della loro voce. Non vi occupate di speculazioni fantasiose. La Parola scritta è la nostra unica sicurezza. Dobbiamo pregare come ha fatto Daniele, affinché siamo protetti dalle intelligenze celesti. Lettera 201; 1899 I sermoni dimostrativi MS1 126 6 Molti sermoni dimostrativi rare volte commuovono e soggiogano l'anima....Ogni messaggero di verità dovrebbe esporre la pienezza di Cristo. Quando il dono gratuito della giustizia di Cristo non è presentato, la predicazione è insipida e mancante di spiritualità; le pecore e gli agnelli non sono nutriti. Paolo ci dice: "...la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza..." 1 Corinzi 2:4 MS1 127 1 Vi è midollo e grasso nell'evangelo. Gesù è il centro vitale d'ogni cosa. Parlate di Cristo in ogni sermone. Parlate di questa preziosa misericordia e della gloria di Gesù Cristo, perché Cristo è la nostra speranza di gloria. MS1 127 2 Lettera 15, 1892. Presentate la Verità Presente con umiltà MS1 127 3 Siate dei messaggeri fedeli. Non siate ansiosi nell'ascoltare e nell'accattare nuove teorie, perché spesso esse sono di natura tale, che non dovrebbero essere mai presentate davanti alla congregazione. Parlate senza essere presuntuosi e senta esaltazione. La Parola di Dio deve germogliare da labbra che siano santificate dalla Verità. Ogni ministro deve predicare la Verità com'è in Gesù. Dovrebbe essere sicuro di quello che afferma e dovrebbe presentare la Parola di Dio sotto la guida dello Spirito Santo. Fratelli miei, camminate e operate scrupolosamente davanti al Signore, affinché nessun'anima possa essere indotta in inganno col vostro esempio. In caso contrario, per voi sarebbe molto meglio di non essere mai nati piuttosto che perdere una sola anima. MS1 127 4 Coloro che si professano essere servi di Dio, devono lavorare diligentemente per ottenere quella vita dove non può entrare il peccato né la malattia né il dolore. Essi devono insistere a tempo e fuor di tempo. Il Signore ha bisogno di riformatori che pronuncino messaggi forti e vigorosi dai loro pulpiti. Essi devono parlare con la potenza dello Spirito, in caso contrario le loro parole non sono ascoltate con entusiasmo. Anzi, suscitano uno spirito d'amarezza e d'opposizione negli ascoltatori. MS1 127 5 Fratelli miei, siate prudenti in ciò che dite, altrimenti le vostre parole non provengono dalle labbra degli ambasciatori di Cristo. Le labbra santificate parleranno di riforma ma senza esasperare. La Verità deve essere presentata attraverso la mansuetudine e l'amore di Cristo. Lettera 348, 1907. Lo stratagemma del nemico MS1 127 6 Dobbiamo pregare per ricevere l'istruzione divina, ma allo stesso tempo dovremmo essere prudenti riguardo al modo di ricevere tutto quello che è chiamato nuova luce. Dobbiamo stare attenti, perché sotto la copertura di una nuova verità, Satana è pronto a distogliere la mente da Cristo e dalle Verità speciali per questo tempo. Mi è stato mostrato che l'inganno del nemico è di distogliere la nostra attenzione dalla Verità, mostrandoci qualche punto oscuro e senza importanza, che non è stato pienamente rivelato o che non è essenziale per la nostra salvezza. Le indagini troppo approfondite sulla Verità Presente possono rendere le cose più oscure di prima e, confondere le menti di alcuni che dovrebbero essere alla ricerca d'unicità mediante la santificazione della Verità. Lettera 7; 1891 Le congetture e le supposizioni umane MS1 128 1 Che nessuno presenti sofisticherie scientifiche per illudere il popolo di Dio. Non rivestite la solenne e sacra verità per questo tempo con vestimenti fantastici di sapienza umana. Quelli che stanno facendo questo, si fermino e gridino al Signore, per salvare le loro anime dalle favole ingannatrici. Solo l'energia vivente dello Spirito Santo può smuovere i cuori dalle teorie ingannevoli. Le affermazioni fantastiche non sono il pane della vita, esse non possono salvare l'anima dal peccato. MS1 128 2 Cristo fu inviato dal cielo per redimere l'umanità. Egli insegnò le dottrine ricevute dal Padre. La Verità proclamata da Gesù che si trova sia nel Vecchio come nel Nuovo Testamento, dobbiamo annunciarla oggi, come Parola del Dio vivente. Coloro che desiderano il pane della Vita, vadano alle Scritture, non agli insegnamenti di uomini finiti e fallibili. Date alla gente il Pane della Vita, che Cristo venne a portarci dal cielo per dividerlo con noi. Non mescolate le vostre supposizioni e congetture umane con la Verità. Oh! Come vorrei che tutti sapessero quanto hanno bisogno di mangiare di questo Pane e bere del sangue del Figlio di Dio, fare delle sue parole una parte delle loro vite. Manoscritto 44; 1904 La nostra fede fondata sulla Verità MS1 128 3 Il mio desiderio quotidiano è quello di essere in grado di raddoppiare le mie attività. Da tanto tempo sto supplicando il Signore per ottenere da Lui forza e saggezza che mi consentano di riprodurre gli scritti delle testimonianza che furono confermate nella fede e nella storia iniziale del messaggio. Dopo l'anno 1844 il popolo ha ricevuto una nuova luce e camminò in questa luce, e quando si presentarono uomini che pretendevano di aver ricevuto una nuova luce, presentando le loro pretese comunicazioni fantastiche riguardanti svariati argomenti delle Scritture, in questi casi, per mezzo dell',azione dello Spirito Santo, ci pervenivano delle testimonianze specifiche su questi determinati argomenti, che rendevano inoffensivo l',influsso di tali comunicazioni; come ad esempio, quelle che sta insinuando Elder G. nelle sue predicazioni.* Questo poveretto sta lavorando palesemente contro la verità che lo Spirito Santo ha confermato. MS1 129 1 Quando la potenza di Dio testimonia la Verità, essa rimane sempre la Verità. Non bisogna soffermarsi sulle supposizioni che sono in contrasto con la luce che Dio ha dato. MS1 129 2 Si leveranno uomini con interpretazioni delle Scritture che per loro sono verità, ma che in effetti, non sono la verità. La Verità per questo tempo ci è stata data da Dio come fondamento della nostra fede. Egli stesso ci ha insegnato che cosa è la Verità. Uno dopo l'altro si leveranno con una nuova luce, ma questa luce può essere in contraddizione con la luce di Dio, perché essa non proviene dallo Spirito Santo. Alcuni, durante la loro vita passano attraverso delle esperienze raggiungendo quel grado di maturità consolidato nella Verità ricevuta. Il Signore generosamente ha risparmiato la loro vita varie volte, affinché ripetano e ripetano fino alla fine dei loro giorni, l'esperienza vissuta, così come l'apostolo Giovanni lo fece fino alla fine della sua vita. E i pionieri che sono caduti sotto la morte dovranno parlare attraverso la ristampa dei loro scritti. Mi fu mostrato che in questo modo le loro voci saranno ascoltate. Essi daranno la testimonianza di quello che costituisce la verità per i nostri giorni. Noi non possiamo accettare le parole di chi arriva con un messaggio che contraddice i punti importanti della nostra fede. Essi riuniscono vari brani della Scrittura come prova della loro teoria. Ciò è stato fatto più e più volte nel corso degli ultimi cinquanta anni. E mentre le Scritture sono la Parola di Dio, esse vanno rispettate, è un grave errore l'applicazione di esse, se tale applicazione muove un punto del fondamento che Dio ha sostenuto durante questi cinquanta anni. Chi applica erroneamente le Scritture, non conosce la meravigliosa dimostrazione dello Spirito Santo, non apprezza la forza e il vigore dei messaggi dati al popolo di Dio. MS1 129 3 Le prove esposte dall'anziano G. non sono affidabili. Qualora si accetterebbero, verrebbe distrutta la fede del popolo di Dio nella verità che ci ha fatto quello che siamo. Dobbiamo essere decisi su questo argomento, poiché i punti che lui cerca di provare mediante le Scritture, non sono corretti. Essi non dimostrano che l'esperienza passata del popolo di Dio fu un errore. Abbiamo ricevuto la Verità. Siamo stati guidati dagli angeli di Dio. La verità sulla presentazione del Santuario Celeste ci fu data sotto la guida dello Spirito Santo. Quelli che non partecipano alle caratteristiche della nostra fede e non ne fanno parte, lo dimostreranno con un silenzio eloquente. Dio non si contraddice mai. Le prove bibliche sono male interpretate se le si forza a testificare quello che non è verità. Ci sarà sempre qualcuno pronto a divulgare quello che pretendono essere una grande luce. Noi, però, dobbiamo difendere le nostre "origini". (1 Giovanni 1-10) MS1 129 4 "Carissimi, non vi scrivo un comandamento nuovo, ma un comandamento vecchio che avevate fin da principio: il comandamento vecchio è la parola che avete udita". MS1 130 1 Io sono stata incaricata di dire queste cose, perché possano essere usate appropriatamente per questo tempo, perché è arrivata l'ora di chiamare il peccato con il suo nome. Noi siamo ostacolati nel nostro lavoro da uomini che non sono convertiti, che cercano la loro gloria. Essi desiderano ideare nuove teorie, che presentano sostenendo che sono Verità. Qualora queste false teorie fossero accettate, esse ci porterebbero alla negazione della Verità che negli ultimi cinquanta anni Dio ha dato al suo popolo, corroborandola con la dimostrazione dello Spirito Santo. Lettera 329 del 1905 Le Verità che sono state rivelate MS1 130 2 "Lo studio delle Scritture conferma ciò che Dio c'insegna. Un operaio del Signore non deve vergognarsi nel divulgare correttamente la Sua Parola". Bisogna imparare ad apprendere la Verità e gestirla in modo tale, affinché essa possa essere il cibo per il gregge del Signore. Dobbiamo avvertire quelli che permettono che le loro menti divaghino in speculazioni oziose riguardo a cose delle quali non si dice nulla nella Parola di Dio. Il Signore ci parla usando un linguaggio chiaro, su ogni tema che riguarda la salvezza delle nostre anime. Egli desidera, che noi evitiamo di fantasticare, e quindi c'incoraggia dicendo "Figliolo, va' a lavorare nella mia vigna oggi". (Matteo 21:28) MS1 130 3 Verrà la notte in cui nessun uomo potrà lavorare. Evitate la curiosità oziosa, vegliate, lavorate e pregate! Studiate la Verità che ci è stata rivelata! Cristo desidera distruggere ogni illusione. Lui ci indica i campi maturi per il raccolto. Fino a quando non lavoreremo seriamente, l'eternità ci travolgerà con il suo carico di responsabilità..... MS1 130 4 Ai giorni degli apostoli, molte false eresie sono state presentate come Verità, e questa storia si ripete sempre. Ci sono e ci saranno sempre coloro che, pur apparentemente coscienziosi, preferiranno aggrapparsi all'ombra preferendola alla sostanza. Loro accettano il falso al posto della Verità, perché l'errore è rivestito dalla novità, quindi si crede che sia qualcosa di meraviglioso. Ma se rimuoviamo la copertura, non appare nulla. The Review and Herald, 15 febbraio, 1901 Domande di vitale importanza MS1 130 5 Facciamo tesoro degli insegnamenti di Cristo. Presentiamoli alla gente come lui li presentava. Soffermiamoci sulle questioni che riguardano il nostro benessere eterno. Tutto ciò che il nemico può escogitare per deviare la nostra mente dalla Parola di Dio, le cose nuove e strane che possano originare diversità di opinioni, le presenterà come qualcosa di meravigliosamente importante. Le cose che non possiamo comprendere in modo chiaro, non sono che un decimo di tutto ciò che ci ha rivelato la Scrittura e, che possiamo accettare nella nostra vita quotidiana. Dobbiamo insegnare alla gente la stessa dottrina che Cristo ha insegnato a noi. Il linguaggio della Verità divina è veramente semplice. Lettera 16, 1903 Punti non necessari per la fede MS1 131 1 Ci sono molte questioni d'importanza minore che sono dibattute per il perfezionamento della fede. Non abbiamo tempo per il loro studio. Molte cose sono al di sopra della nostra comprensione finita. La Verità deve essere ricevuta dentro la portata del nostro intelletto. Essa deve essere presentata a noi in modo implicito come la Parola del Dio infinito. MS1 131 2 Mentre ogni studioso è alla ricerca della Verità come è in Gesù Cristo, egli troverà sempre delle sottigliezze, delle dichiarazioni che la mente umana con la sua limitatezza non può comprendere e dedurre senza esporsi a fare calcoli e dare spiegazioni di origine umana che non possono rivelare il sapore della vita eterna. Ogni Verità che è essenziale per la nostra vita pratica e che riguarda la salvezza dell'anima è molto chiara e positiva. Lettera 8, 1895 ------------------------Capitolo 20 -- Il nostro atteggiamento verso le controversie dottrinali "La continuazione" di Daniele 8 MS1 132 1 Ho qualcosa da dire ai fratelli dell'ovest, dell'est, del nord e del sud. Vi chiedo di non usare i miei scritti per definire questioni sulle quali ora vi sono molte controversie. Rivolgo la mia supplica ai pastori H. I. e J. e ad altri fratelli dirigenti di non fare riferimenti ai miei scritti per sostenere le loro opinioni su "la continuazione" di Daniele 8. MS1 132 2 Mi è stato riferito che questo non è un problema di vitale importanza. Sono stata informata che i nostri fratelli stanno commettendo un errore nel vantare l'importanza della differenza dei loro punti di vista. Non posso consentire che nessuno dei miei scritti sia preso per definire questo tema. Il vero significato de "la continuazione" non deve diventare un soggetto di discussioni. MS1 132 3 Chiedo nuovamente ai miei fratelli del ministero di non servirsi dei miei testi nelle loro argomentazioni in merito a "la continuazione" di Daniele 8, perché non ho ricevuto alcun'istruzione in merito a questo argomento, e in più, non vedo la necessità della controversia. Riguardo a questa questione, il silenzio è d'obbligo. Il nostro nemico è molto contento, quando ci concentriamo sulle cose di poca importanza. Egli si serve di questi momenti per distogliere la mente dei nostri fratelli dalle grandi questioni che dovrebbero essere il cuore del nostro messaggio. Dal momento che questa non è una questione decisiva, vi prego cari fratelli, di non permettere al nemico di trionfare per aver trattato l'argomento come tale. Le questioni veramente decisive MS1 132 4 L'opera che il Signore ci ha dato in questo momento, è quella di presentare alla gente la vera luce riguardo le questioni vitali dell'obbedienza e della salvezza, dei comandamenti di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo. MS1 132 5 In alcuni dei nostri libri più importanti che sono stati stampati alcuni anni fa, e che hanno portato molti alla conoscenza della Verità, forse vi sono temi di minor importanza che richiedono un attento studio e correzione. Tali questioni sono considerate di minore importanza da chi controlla le nostre pubblicazioni. Non lasciate che questi fratelli, né i nostri colportori e nemmeno i nostri ministri ingrandiscano questi temi in modo tale da sminuire l'influenza di questi buoni libri, salvatori d'anime. MS1 133 1 Se ci occuperemo di screditare la nostra letteratura, metteremo le armi in mano a quelli che si sono allontanati dalla fede e confonderemo le menti di chi avrà recentemente abbracciato il messaggio. Meno cambiamenti saranno introdotti nelle nostre pubblicazioni, meglio sarà per noi. Spesso, durante la notte, mi sembra di ripetere ai miei fratelli che occupano posizioni di responsabilità le parole della prima epistola di Giovanni. (Si cita il Capitolo 1°) Una conversione giornaliera MS1 133 2 I nostri fratelli dovrebbero capire che l'io ha bisogno di essere umiliato e soggiogato dallo Spirito Santo. Il Signore esorta quelli che hanno ricevuto una grande luce a convertirsi giornalmente. Questo è il messaggio che devo presentare ai nostri editori e ai presidenti delle nostre associazioni. Mentre abbiamo la luce, dobbiamo uscire dalle tenebre e camminare nella luce. Coloro che sono guidati dallo Spirito Santo, avranno un messaggio per questi ultimi tempi. Nella loro mente e nel loro cuore avranno la responsabilità delle anime e recheranno il messaggio celeste di Cristo ai loro simili. Coloro che agiscono come pagani, non potranno entrare nelle coorti celesti. Fratelli, ricevete la luce, ricordando il tempo, perché i giorni sono malvagi. MS1 133 3 Satana lavora attivamente con tutti quelli che lo stimolano. Quelli che hanno la luce, ma si rifiutano di camminare in essa, saranno confusi e le loro anime saranno sopraffatte dalle tenebre. Invece, se si percorre la vera obbedienza, lo spirito della sapienza e della bontà di Dio, come lo rivela la Parola, diventerà più luminoso. Tutte le esigenze di Dio saranno compiute mediante la santificazione dello Spirito Santo. Coloro che si umiliano e consacrano il loro cuore a Dio riceveranno abbondanti benedizioni e privilegi. Verrà data loro grande luce. Quando gli uomini accetteranno di essere trasformati, essi eserciteranno la grazia del Signore. MS1 133 4 "Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia". Giovanni 1:16 MS1 133 5 "La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza". 2 Corinzi 12:9 MS1 133 6 "E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: "Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell',età presente". Matteo 28:18-20 MS1 134 1 Può questa ricchezza di grazia e di potenza continuare se non l'apprezziamo, oppure ci separeremo da essa senza gustarla e appetirla? Le istruzioni che ho dato al nostro popolo ora, sono le stesse che ho dato, mentre ero a Washington. Il Signore ci chiede uno sforzo individuale. Una persona non può fare l'opera di un'altra. Ci è stata data una grande luce, ma essa non è stata pienamente compresa né accettata. Se i nostri fratelli ora, si consacreranno al Signore senza riserve, Lui li accetterà e trasformerà le loro menti, affinché possano essere un sapore di vita a vita. Destatevi dunque, fratelli e sorelle e raggiungete la vostra vocazione per mezzo di Cristo nostro Signore. Manoscritto 11, 1910 Non è una questione capitale MS1 134 2 Ai miei fratelli dell'opera MS1 134 3 Stimati collaboratori e fratelli! MS1 134 4 Vorrei parlare con voi.....che siete stati solleciti nel sostenere con argomenti su punti di vista riguardo al significato de "la continuazione" del capitolo di Daniele 8. Non se ne deve fare una questione capitale, ed è stata inopportuna l'agitazione che ne è risultata dalle controversie. Nelle menti di alcuni nostri fratelli fu portata la confusione. Essi sono stati deviati dai pensieri concernenti l'opera che il Signore ha ordinato di compiere adesso nelle nostre città. Tutto ciò è stato gradito dal nostro grande nemico. Nella luce che mi è stata data, il messaggio era chiaro, ossia che nulla doveva essere fatto per aumentare l',agitazione su questa questione. Questo non deve far parte dei nostri discorsi come un tema di grande importanza né lo si deve trattare come tale. MS1 134 5 Abbiamo una grande opera davanti a noi, e non dobbiamo perdere nemmeno un'ora dell'opera essenziale che si deve fare. Limiteremo le nostre riunioni pubbliche nella presentazione di temi importanti di verità sulle quali siamo uniti e abbiamo una chiara luce. MS1 134 6 Vorrei portare alla vostra attenzione l'ultima preghiera di Cristo com'è raccontata nel Vangelo di Giovanni 17. Ci sono molti temi meravigliosi nella loro semplicità su cui meditare con serietà. Potete occuparvi di essi con intenso fervore. Ma non trattate il tema de "la continuazione" di Daniele 8 o di qualsiasi altro argomento che susciti polemiche in mezzo a voi, perché ciò ostacola l'opera che il Signore vuole che sia fatta in questo momento. Cerchiamo di non provocare agitazione per non suscitare domande che rivelerebbero una marcata differenza d'opinioni, ma piuttosto dobbiamo attingere dalla Parola la sacra Verità che riguarda le richieste vincolanti della legge di Dio. I nostri ministri dovrebbero cercare di rendere la presentazione della Parola nel modo più favorevole. MS1 135 1 Per quanto è possibile, dobbiamo insegnare le stesse cose, e che i nostri discorsi siano semplici e trattino temi vitali, per essere facilmente compresi. Quando tutti i nostri ministri vedranno la necessità di umiliare se stessi, allora il Signore potrà operare con loro. Abbiamo bisogno di riconvertici adesso, affinché gli angeli di Dio possano collaborare con noi, e che le menti di coloro per cui lavoriamo, possano essere impressionati dalla Verità. Attrarre per essere uniti MS1 135 2 Dobbiamo unirci nei vincoli di un'unità simile a Cristo, così le nostre fatiche non saranno inutili e, alcun contrasto potrà far parte di quest'unità. La nostra unificazione deve avvenire nella Verità e ciò farà una forte impressione sulle menti umane. L'Unione fa la forza. Questa non è l'ora per far risaltare futili differenze tra noi. Chi non ha lo stretto contatto con il Maestro, testimonia davanti al mondo la sua debole esperienza cristiana, e i nemici della Verità, che ci osservano da vicino si approfitteranno di questo, ostacolando il nostro lavoro. Coltiviamo tutti l',umiltà e impariamo la lezione da Chi è mansueto e umile di cuore. MS1 135 3 Il soggetto concernente "la continuazione" di Daniele 8, non dovrebbe richiamare l'attenzione come è stato fino ad ora. Il risultato del modo in cui questo soggetto è stato gestito da uomini con punti di vista differenti, sono polemiche e confusione. Facciamo in modo che le differenze di pareri riguardo a questo soggetto non diventino più prominenti. Cessate le vostre contese. In questi casi il silenzio è eloquenza. MS1 135 4 Il nostro dovere è servire il Signore predicando la Parola, specialmente nelle città. Cristo ha lasciato le coorti celesti per venire in mezzo a noi, per salvare le anime e noi. Come incaricati e distributori della sua grazia, dobbiamo impartire agli abitanti delle grandi città una conoscenza della sua verità salvifica. Lettera 62, 1910 ------------------------Capitolo 21 -- Insegnamenti fantasiosi e speculativi Nessun compromesso MS1 136 1 Devo dare un messaggio decisivo ai nostri fratelli. Non scendete a compromessi col male. Affrontate con coraggio i pericolosi influssi che si presentano nella vostra vita. Non temete i risultati del resistere ai poteri del nemico. In questi ultimi tempi molti inganni sono stati insegnati come fossero verità. Alcuni dei nostri fratelli espongono certi punti di vista che la chiesa non può approvare. Si stanno presentando idee fantasiose, e interpretazioni particolari e forzate delle Scritture. MS1 136 2 Sul momento, alcuni di questi insegnamenti possono sembrare una cosa da nulla, ma col tempo ingigantiranno e diventeranno delle vere trappole per gl'inesperti. Abbiamo un'opera specifica da fare. Non dobbiamo permettere che il nemico ci allontani dalla Verità e ci indirizzi verso idee fantasiose. Fintanto che saremo individualmente concentrati nel discernere il compito dello Spirito Santo, eviteremo il rischio di cadere nei tranelli di Satana. Fratelli vi esorto a vegliare, come fedeli pastori e guardiani sugli inesperti che sono esposti agli inganni delle influenze seduttrici. Mantenete una continua e attenta vigilanza per evitare le rocce e le sabbie mobili, che minacciano di distruggere la fede nei messaggi che Dio ci ha dato in questo tempo. Vigilate sulle anime come se ne doveste rendere conto..... MS1 136 3 Abbiamo bisogno d'investigare le Scritture ogni giorno per conoscere le vie del Signore e per evitare gli inganni e le imposture religiose. Il mondo è pieno di false e seducenti teorie spiritualistiche che tendono a distruggere la chiara percezione spirituale e a condurci lontano dalla verità e dalla santità. Specialmente, in questo tempo abbiamo bisogno di ascoltare attentamente l'ammonizione: MS1 136 4 "Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per queste cose che l',ira di Dio viene sugli uomini ribelli"... Efesini 5:6 MS1 136 5 Dobbiamo essere diligenti nello studio per non travisare la Parola di Dio. I chiari insegnamenti della Parola di Dio non devono essere spiritualizzati, tanto da perdere di vista la realtà. Non dobbiamo distorcere il significato delle frasi Bibliche nel tentativo di compiacere la nostra fantasia. Accettiamo le Scritture così come le leggiamo. Evitate le speculazioni oziose riguardo a ciò che sarà il regno dei cieli. Manoscritto 30, 1904 Una questione di vita o di morte MS1 137 1 Ho ricevuto delle lettere dove mi si dice, che nessuna creatura vivente dovrebbe essere uccisa, nemmeno gli insetti, anche se sono fastidiosi. È possibile, che qualcuno pretenda di aver ricevuto questo messaggio da Dio per avvertire la gente? Il Signore non ha mai dato a nessun essere umano un simile messaggio. Dio non ha mai detto che è peccato uccidere gli insetti che distruggono la nostra pace e il nostro riposo. MS1 137 2 Nei Suoi insegnamenti, Cristo non ha dato alcun messaggio di questo tipo. I suoi discepoli devono insegnare solo ciò che Gesù gli ordinò. Ci sono quelli che sono sempre pronti a suscitare delle polemiche e queste polemiche sono il risultato della loro religione. Essi desiderano presentare qualcosa di nuovo e strano, qualcosa che gli permette di esercitare i loro arguti talenti per la polemica. Le favole da loro inventate, vengono presentate e considerate come importanti verità e costituite come prove. A questo punto si creano delle controversie, e le menti sono distolte dalla Verità. MS1 137 3 Satana sa come raggiungere gli uomini e le donne e occupare la loro mente da insignificanti dettagli, cosicché le questioni più importanti non saranno più ascoltate. Egli (Satana) fornirà molto materiale per richiamare l'attenzione di chi è disposto ad occuparsi di argomenti insignificanti, e senza importanza. Le menti dei Farisei sono state assorbite da questioni futili. Tralasciavano le preziose verità della Parola di Dio, e i loro discorsi concernevano le tradizioni tramandate di generazione in generazione, che in nessun modo avevano a che fare con la loro salvezza. E' così anche oggi. Mentre i preziosi momenti sfumano nell'eternità, gli argomenti importantissimi riguardo la salvezza sono trascurati per dei vaneggiamenti. Vorrei dire ai miei fratelli e alle mie sorelle: Mantenetevi saldi nelle istruzioni trovate nella Parola di Dio. Soffermatevi sulla Verità, perché solo così potrete diventare Uno in Cristo. Per quanto riguarda l'uccisione degli insetti, non c'è tempo per le controversie e per le polemiche. Gesù non vi chiede di occuparvi di cose simili. MS1 137 4 "Che ha da fare la paglia con il frumento?" Geremia 23:28 MS1 137 5 Questi temi marginali che sorgono sono come fieno, paglia o stoppia, in confronto alla verità per questi ultimi giorni. Coloro che abbandonano la grande Verità e parlano di cose di poca importanza, non predicano affatto il Vangelo. Hanno a che fare con i sofismi oziosi che il nemico porta avanti per deviare le menti dalla Verità che riguardano il benessere eterno dell'uomo. MS1 137 6 Non perdete tempo nelle discussioni di poca importanza. Se avete delle domande su cosa si dovrebbe insegnare, se avete questioni su qualunque problema, andate direttamente e investigate le parole pronunciate dal Gran Maestro e seguite le Sue istruzioni. Ponetevi costantemente la domanda: MS1 138 1 "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?" Luca 10:25 MS1 138 2 È una questione di vita e di morte che ognuno deve definire per ottenere l'eternità. Fate di tutto, affinché la vostra mente non sia distolta dalla solenne Verità che è in nostro possesso. Coloro che permettono alla loro mente di vagare in cerca di cose futili, di teorie insignificanti, hanno bisogno di essere convertiti. Le teorie erronee, senza l'autorità della Parola, che passano da una mano all'altra, possono apparire come la verità che rende saggi, ma in effetti, queste teorie sono nulla. Eppure, molti membri di chiesa si sentono appagati da questo "cibo" a buon mercato. Perché gli uomini e le donne sminuiscono la loro esperienza cristiana raccogliendo favole oziose senza importanza presentandole come questioni degne di attenzione? MS1 138 3 Il popolo di Dio non ha il tempo di soffermarsi sulle questioni frivole, questioni che non hanno alcuna attinenza con i requisiti di Dio. Dio desidera che il suo popolo abbia dei pensieri giudiziosi e sinceri. Essi dovrebbero ascéndere ad un grado sempre più alto, dominando un orizzonte sempre più ampio. Contemplando Gesù, saremo trasformati alla Sua immagine. Molti passano il loro tempo alla ricerca della verità eterna, e in questo non c'è nulla di male. Nella misura in cui essi studiano le grandi verità della Parola di Dio, perseverano nella contemplazione di Colui che è invisibile. Comprendono che le verità più elevate e nobilitanti sono quelle più intimamente e strettamente unite con la Sorgente di ogni verità. E mentre imparano a conoscere Gesù, le loro motivazioni e simpatie diventano ferme e immutabili; poiché le loro impressioni formulate dall'Onnipotente sono sostanziali e durature. L'acqua della vita che Cristo ci dona, non è come una sorgente superficiale che emana acqua per un certo periodo e poi si secca. L'acqua viva fluisce in vita eterna. MS1 138 4 Seguiamo la volontà rivelata di Dio. Allora sapremo che la luce che riceviamo proviene dalla Sorgente divina di ogni vera luce. Quelli che cooperano con Cristo sono su un terreno solido. Dio benedice abbondantemente quelli che consacrano le loro energie nell'opera di riscattare il mondo dalla corruzione. Cristo è il nostro esempio. Contemplandolo cresceremo a Sua immagine di gloria in gloria, di carattere in carattere. Il nostro compito è di rappresentare il nostro Salvatore in modo corretto davanti al mondo, che Dio ci aiuti a farlo. The Review and Herald, 13 agosto, 1901 Congetture riguardo la vita futura MS1 138 5 Vi sono persone che esprimono le loro convinzioni concernenti matrimonio e nascita nella nuova terra. Invece coloro che credono alla Parola non accettano queste nuove teorie. La dottrina che parla dei bambini nati nella nuova terra, non fa parte della "parola profetica". MS1 139 1 "Abbiamo inoltre la parola profetica più salda".... 2 Pietro 1:19 MS1 139 2 Le parole di Cristo sono troppo chiare per essere fraintese. Questo problema dovrebbe essere risolto una volta per sempre. Chi sarà risuscitato dai morti, chi sarà "traslato" senza vedere la morte, non si sposerà o sarà dato in matrimonio. Essi saranno come gli angeli di Dio, membri della famiglia reale. Vorrei dire a chi sostiene opinioni contrarie alla presente dichiarazione di Cristo: anche in questo caso il silenzio è d'obbligo. Affermare certe supposizioni delle quali non c'è nessun accenno nella Bibbia, è pura presunzione. Non si può speculare sulla nostra condizione futura. MS1 139 3 Vorrei dire ai miei fratelli ministeri: MS1 139 4 "...predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza". 2 Timoteo 4:2 MS1 139 5 Non ponete nelle fondamenta, paglia, fieno e stoppia, ovvero le vostre speculazioni e congetture, perché non sono d'alcun beneficio. Riguardo alla nostra salvezza, Cristo non ha mai celato la verità. Le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli, ma non dobbiamo permettere che la nostra immaginazione inventi dottrine riguardo a cose che non sono state rivelate. MS1 139 6 Il Signore ha provvisto tutto per la nostra felicità futura, ma Egli non ha rivelato alcun piano riguardo a questo, e noi non possiamo fare nessuna previsione o per meglio dire speculazione. Nessuno può misurare le condizioni della vita futura con quelle di questa vita. Le questioni di importanza vitale sono state chiaramente rivelate nella Parola di Dio. Solo queste sono degne del nostro pensiero più profondo. Non abbiamo bisogno di fare ricerche su argomenti che Dio ha taciuto. Alcuni vogliono speculare sui capelli dei redenti dicendo che essi non avranno mai capelli bianchi. Altre sciocche supposizioni sono state presentate come fossero questioni di grande importanza. MS1 139 7 Possa il Signore aiutare queste persone a pensare razionalmente. Quando sorgono delle domande dove non abbiamo certezza, dobbiamo porci la domanda: "Che cosa dicono le Scritture"? Coloro che desiderano ricercare qualche novità, cerchino questa novità di vita nella nuova rinascita. Purifichino la loro anima obbedendo alla verità e agiscano in armonia con l'istruzione che Cristo diede al dottore della legge che gli domandò cosa doveva fare per ereditare la vita eterna. MS1 139 8 "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l',anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso". "Hai risposto esattamente; fa' questo, e vivrai". Luca 10: 27, 28, Manoscritto 28, 1904 Argomenti difficili da comprendere MS1 140 1 In quest'opera c'è il pericolo di presentare davanti alla gente teorie che creino controversie, anche se queste corrispondono alla verità, non guideranno gli uomini alla Grande Cena preparata per loro. Abbiamo bisogno che l'amore di Dio agisca in noi per soggiogare e mitigare la nostra natura umana, nonché conformarci al suo carattere sacro. A questo punto potremmo diffondere agli altri le imperscrutabili ricchezze di Cristo in tutta la loro abbondanza. Cristo stesso dà l'invito, ed è l'opera di tutti i suoi seguaci a richiamare l'attenzione verso i Suoi consigli che sono stati resi accessibili a tutti. Pertanto, non presentate temi difficili da capire. Cristo invita gli uomini al banchetto, e tutti quelli che lo desiderano, vengano. Lettera 89, 1898 I 144.000 MS1 140 2 Mentre il Signore ci ha dato sublimi, elevate e nobilitanti Verità che dovrebbero essere sempre conservate come un tesoro inestimabile, Cristo ci avverte che in chiesa ci sarà chi presenterà delle "favole" e delle supposizioni. La curiosità degli uomini li conduce a raccogliere questa o quell'altra teoria, quando essi sono curiosi di sapere qualcosa che non è necessario sapere, Dio non è più la loro guida. Non è nel Suo piano che il popolo presenti qualcosa che si può solo "supporre", e che non è insegnato nella Parola. Non è nella Sua volontà che il popolo entri in polemiche su questioni che non l'aiuterà nella sua crescita spirituale, come per esempio: chi farà parte dei 144 mila? Coloro che sono stati scelti da Dio, avranno la risposta in breve tempo. MS1 140 3 Fratelli e sorelle, apprezzate e studiate la Verità che Dio ha dato a voi e ai vostri figli. Non perdete il vostro tempo nel cercare di conoscere ciò che non vi dà alcun aiuto nella vostra vita spirituale. MS1 140 4 "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna"? Luca 10:25 MS1 140 5 Questa è la domanda più importante, alla quale abbiamo ricevuto una chiara risposta. MS1 140 6 "Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi? Manoscritto 26, 1901. Cristo domanda unità MS1 140 7 I nostri membri di chiesa vedono delle divergenze di opinioni tra i nostri leader. Essi stessi entrano in conflitto per quanto riguarda i temi di discussione. Cristo invece domanda unità, ma non ci chiede di unirci a pratiche erronee. MS1 141 1 Il Dio del cielo traccia un nitido contrasto tra le pure, elevate e nobilitanti Verità e le false dottrine fuorvianti. Egli chiama il peccato e l'impenitenza con il loro vero nome, e non nasconde l'errore sotto uno strato di malta inconsistente. Invito i nostri fratelli ad unirsi nella verità basandosi esclusivamente sulle Scritture. Manoscritto 10, 1905 Nessuna lotta per la supremazia MS1 141 2 Quando nel cuore degli operai dimora Cristo, quando il loro egoismo è stato vinto, quando non ci sarà alcuna rivalità e nessuna lotta per la supremazia, quando esisterà l'unità, quando santificheranno sé stessi, affinché l'amore per l'altro sia visto e sentito, lo Spirito Santo scenderà su di loro secondo la promessa di Dio. Ma quando l'opera degli altri è sminuita, affinché gli operai possano dimostrare la loro superiorità, essi dimostrano che la loro opera non reca la firma che dovrebbe. Di conseguenza essi non possono ricevere le benedizioni del Signore. Manoscritto 24, 1896. ------------------------Capitolo 22 -- Il pericolo degli estremismi MS1 142 1 St. Helena, California, 19 maggio 1890 MS1 142 2 Caro fratello K. MS1 142 3 Ho intenzione di incontrarla per parlare con lei, oppure di scriverle, ma tutto ciò non mi è possibile. Nondimeno sono interessata ad avere un colloquio con lei, qualora questo non intralci i suoi impegni. In verità mi è molto difficile allacciare una conversazione con lei a causa della sua loquacità e della sua mente così rapida, temo di stancarmi molto e ciò che io le vorrei dire forse non sarebbe capito. MS1 142 4 Io vedo che un pericolo la minaccia. Lei è molto abile nel parlare. Lei esagera nelle cose, e non controlla il suo linguaggio. Esprime le sue opinioni su alcuni punti, in tal modo da intimidire i fratelli. Essi sentono la paura nei suoi confronti. Questa situazione per loro non è facile. Non dovrebbe allontanarsi dai suoi fratelli, solo perché le sue opinioni sono diverse da quelle degli altri. MS1 142 5 Mi è stato mostrato, che la sua influenza verso il bene è molto diminuita, perché lei è convinto di dover esprimere le proprie idee su alcuni punti che lei stesso non comprende pienamente, e nonostante i suoi sforzi non è in grado di far comprendere agli altri. Mi è stato mostrato che non è necessario che lei debba insistere su questi punti. Alcune sue idee sono corrette ma altre sono sbagliate. Se divulga certi temi, quali la disposizione di Cristo nel perdonare i peccati, accettare il peccatore, la salvezza dei perduti, temi che ispirano speranza e incoraggiamento, lei sarà una benedizione. In caso contrario, se lei si sforza di essere originale e prende delle posizioni estreme usando un linguaggio prepotente nel presentare le sue idee, vi è il pericolo di fare molto male. E' probabile che alcuni capteranno i suoi pensieri, perché sembrano esserne beneficiati, ma quando sono tentati e vinti, essi perdono il coraggio di combattere la buona battaglia della fede. MS1 142 6 Se lei si occupasse meno di diffondere le sue idee che le sembrano importanti, e restringesse le sue espressioni stravaganti, la sua fede potrebbe rinfrancarsi. Ho visto che la sua mente a volte è confusa a causa dei grandi sforzi nell'approfondimento e nella spiegazione del mistero della pietà, che poi essendo un mistero troppo grande, anche dopo il suo studio e spiegazione, resta tale, come lo era prima. Diverse esperienze nella conversione MS1 143 1 Induca la gente a contemplare Cristo come la sola e unica speranza, perché Egli è l'unico soccorritore. Permetta al Signore di operare nella mente, di parlare all'anima , affinché la comprensione sia più facile e chiara. Non è essenziale che lei sappia o dica agli altri tutti i perché e i motivi su ciò che costituisce il cuore nuovo o la posizione che possono o devono raggiungere per non peccare più. Quest'opera non le compete. Ognuno raggiunge la conversione in modo diverso, perché tutti sono diversi l'un dall'altro. Le conversioni non sono tutte uguali. Gesù tocca il cuore e il peccatore rinasce a nuova vita. Spesso le anime sono state attratte a Cristo senza una convinzione drastica, senza un particolare turbamento dell'anima, senza alcun rimorso. Essi contemplano un vivo Salvatore glorificato e vissero. Essi videro i bisogni dell'anima e videro la Sua potenza, quello che Lui domanda, udirono l'appello di Gesù "Seguimi!", loro lo fecero senza alcuna esitazione. Una simile conversione fu genuina e la vita religiosa fu altrettanto decisiva, come lo fu quella di altri che soffrirono l'agonia di un violento processo di trasformazione. MS1 143 2 I nostri ministri devono cessare di divulgare le loro idee peculiari dicendo: "lei deve vedere le cose dal mio punto di vista, altrimenti non sarà salvato". Bisogna evitare un simile egoismo. La nostra opera consiste nel conquistare le anime a Cristo. Gli uomini, per poter vivere devono guardare a Cristo sulla croce. Essi non devono nutrirsi con delle idee personali, ma hanno bisogno della carne e del sangue del Figlio di Dio. MS1 143 3 "Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda". Giovanni 6:55 MS1 143 4 "È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita". Giovanni 6:63 Lasciamo spazio a Cristo affinché possa operare MS1 143 5 Coloro che accettano Gesù si mettono sotto le cure del Grande Medico, e lasciano che anche gli altri diventino suoi pazienti, Egli discernerà tutte le esigenze dei Suoi figli. Cristo, il Medico dell'anima, è in grado di capire i difetti e i mali di un sofferente e, quindi sa come guarire colui che ha comprato col proprio sangue. Lui può supplire perfettamente le mancanze dell'anima. L'uomo però è talmente presuntuoso che vuole fare tutto da solo, e quindi non permette l'intervento di Cristo. Egli può fare meglio di chiunque altro nel modellare e correggere l'anima. Anche se le convinzioni di un peccatore non sono profonde, ma se lui va a Cristo, guardando alla croce, ogni barriera sarà spezzata, perché il Giusto è morto per il peccatore. Cristo vuole salvare i perduti che desiderano essere salvati. MS1 144 1 "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori".... Giovanni 6:37 MS1 144 2 Attraverso la bontà e la misericordia di Cristo, il peccatore può essere riabilitato al divino favore. Cristo, ogni giorno intercede per noi presso il Padre per riconciliarci con Lui. Con le braccia tese, Egli è pronto a ricevere e accogliere non solo il peccatore ma anche il prodigo. Il suo amore agonizzante manifestato al Calvario è la garanzia per il peccatore per essere accettato in pace e con amore. Fratelli, insegnate queste cose nella forma più semplice, affinché l'anima ottenebrata dal peccato possa vedere la luce che brilla dalla croce del Calvario. Satana sta lavorando in molti modi, affinché gli uomini che dovrebbero predicare il messaggio, siano occupati con certe teorie abilmente elaborate che le farà apparire di tale magnificenza e importanza da riempire le menti della gente; e mentre essi pensano di fare dei passi avanti nella loro esperienza cristiana, non fanno altro che distorcere la Verità. MS1 144 3 Ogni ministro di Dio deve compiere degli sforzi decisivi per verificare qual è il pensiero di Cristo. A meno che la sua mente diventi più equilibrata per quanto riguarda alcune cose, la sua condotta lo separerà dall'opera, e non saprà, in che cosa inciamperà. Lei esporrà idee che forse sarebbe stato meglio non aver mai originato. Vi sono alcuni che selezionano dei versetti o delle sequenze dalla Parola di Dio, per poi interpretarle e adattarle secondo le proprie idee, indugiano in esse e restano fermi nelle loro posizioni, ma Dio non li sta guidando. Ecco dove sta il pericolo per voi tutti. MS1 144 4 Lei prende dei passaggi dalle Testimonianze che parlano della fine del tempo di grazia, oppure del vaglio tra il popolo di Dio, e lei parla che dentro questo popolo nascerà un popolo più puro e più santo che si leverà. Ora, tutto questo piace al nemico. Non dovremmo inutilmente seguire una condotta che provochi delle differenze e crei il dissenso. Non dovremmo dare l'impressione che se non si seguono le nostre idee particolari, è perché ai ministri manca la compressione e la fede, e quindi camminano nel buio. La sua mente per molto tempo si è trovava sotto un'insana tensione. Lei ha la preziosa Verità, ma questa Verità è miscelata con delle supposizioni. Le sue idee estremiste e il linguaggio forte, frequentemente distruggono l'effetto dei suoi sforzi maggiori. Se molti accettassero le opinioni che lei presenta e parlassero o procedessero conforme ad esse, vedrebbero la più grande commozione fanatica che sia mai esistita tra gli Avventisti del 7° Giorno. Ed è proprio quello che Satana vuole. Non ci occupiamo di misteri MS1 144 5 Nelle Lezioni di Cristo ci sono molti soggetti di cui lei può parlare. E meglio sarebbe che non si occupasse dei misteri, che né lei né i suoi ascoltatori sareste in grado di capire e spiegare. Lasciate che Gesù v'insegni ogni cosa; lasciatevi influenzare dallo Spirito Santo e scoprite con il Suo aiuto il meraviglioso piano di salvezza. Per il popolo di Dio si sta approssimando un tempo d'angoscia, ma ciò non vuol dire che bisogna costantemente pensare a questo, tanto da confondere e vivere il tempo d'angoscia in anticipo. MS1 145 1 Ci sarà un vaglio tra il popolo di Dio, ma non è questa la verità presente per condurre le chiese.... I ministri non dovrebbero pensare d'avere alcune idee meravigliose e avanzate, e che coloro che non le accetteranno saranno eliminati col vaglio e che sorgerà un popolo che camminerà verso la vittoria. Il suo caso è esattamente uguale a quello di alcuni che stanno resistendo ai principi del messaggio che Dio ha inviato per questo tempo. Essi ricorrono alle opinioni estremiste e ai suoi insegnamenti come una scusa per la loro trascuratezza nel ricevere i messaggi del Signore. Satana ha ottenuto il suo scopo quando gli uomini anticipano Cristo e svolgono un'opera senza che Lui abbia affidato a loro alcun compito, oppure quando essi si trovano nel tiepido stato di Laodicea sentendosi appagati, e ricchi. In questo modo entrambe le classi, diventano una pietra d'inciampo per gli altri. MS1 145 2 Alcuni che si mostrano zelanti e che si propongono d'essere originali al punto da dedicare ogni energia, commettono un grave errore nel cercare di presentare alla gente qualcosa di sorprendente, di meraviglioso e d'affascinante, qualcosa che essi credono che gli altri non comprendono; però, in realtà, sono loro che non sanno di cosa stanno parlando. Essi speculano sulla Parola di Dio avanzando idee che non sono di alcun aiuto né per loro stessi né per la chiesa. Forse per un momento riescono a eccitare l'immaginazione, ma senza alcuna reazione, di conseguenza queste idee diventano nient'altro che ostacoli. La fede si confonde con la fantasia e il loro parere può influenzare la mente verso una direzione sbagliata. MS1 145 3 Fate in modo che le chiare e semplici dichiarazioni della Parola di Dio siano cibo per la mente. Speculare sulle idee che non sono presentate in modo chiaro, è una cosa pericolosa. Lei, per natura è combattivo, eviti quindi le polemiche con i suoi fratelli. Lei vorrebbe entrare in controversia, le piacerebbe lottare per le sue idee particolari, ma lei dovrebbe mettere da parte tutto questo, poiché non sviluppa le virtù cristiane. Lavori con tutte le sue forze per rispondere alla preghiera di Cristo, affinché sia Uno in Lui, come Cristo è Uno con il Padre. MS1 145 4 Nessuna anima potrà essere salvata se non impareremo quotidianamente da Gesù la Sua mansuetudine, e la Sua umiltà di cuore. Quando lei si reca in qualsiasi luogo per lavorare, non si comporti da dittatore, non sia severo, non sia ostile. Predichi l'amore di Cristo, e questo ammorbidirà e sottometterà i cuori. Cerchi di avere una mente e un giudizio sani. Mantenga l'armonia coi fratelli e parli degli stessi argomenti. Non parli di divisioni MS1 146 1 Parlare di divisioni, solo perché non tutti hanno le stesse idee, non è la volontà di Dio, ma è quella del nemico. Parli della verità in modo semplice, affinché tutti possano essere d'accordo. MS1 146 2 Parli d'unità senza restrizioni e senza presunzione. Lasci che la sua mente si arricchisca. Cristo non giudica secondo i giudizi umani. Egli disse: "...e io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me". Giovanni 12:32 MS1 146 3 Ogni anima che risponde a quest'appello abbandonerà l'iniquità. Cristo è in grado di salvare tutti quelli che vanno a Lui. Chi va a Gesù colloca i suoi piedi sulla scala che s'innalza dalla terra verso il cielo. Insegni con la penna e la voce che Dio è in cima alla scala. I brillanti raggi della sua gloria brillano su ogni gradino. Egli volge il suo sguardo amorevole su tutti coloro che ascendono penosamente, ed è disposto ad aiutarli, quando la mano sembra allentarsi e i piedi tremano. Sì, parli di questo, lo dica con parole che addolciscano i cuori della gente, affinché tutti possano salire verso l'ingresso del regno eterno del nostro Signore Gesù Cristo. Chi crede in Cristo non perirà, e nessuno mai lo rapirà dalle Sue mani. Con un linguaggio chiaro e pieno di speranza dica alla gente come si può sfuggire alla meritata vergogna, ma per amore di Cristo non presenti davanti a loro certe idee che li porterebbero allo scoraggiamento, che renderebbe difficoltoso il loro cammino verso il cielo. Tutte queste idee estremiste le tenga per lei. Pur dovendo spesso impressionare le menti col fatto che la vita cristiana è una vita di continua lotta, che dobbiamo vegliare, pregare e sforzarci, che il rilassamento spirituale è pericoloso, il tema deve essere la pienezza della salvezza che ci viene offerta in Gesù, che ci ama e si è consegnato "affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna"....(Giovanni 3:16). MS1 146 4 Questo è il tema più importante. Giorno dopo giorno noi possiamo camminare con Dio, conoscerlo ed entrare nel Luogo Santissimo per mezzo del sangue di Gesù, afferrandoci alla speranza che ci è preposta. Se raggiungeremo il cielo, la nostra anima sarà vincolata al Mediatore e quindi diverremo partecipi della natura divina. Quando lei si appoggia a Cristo, la sua vita sarà nascosta con Cristo in Dio, ed essendo guidato dallo Spirito, la sua fede diverrà genuina. Se crederemo appieno nell'efficacia del sacrificio espiatorio di Gesù, diverremo collaboratori di Dio. MS1 146 5 Confidando nei meriti di Cristo, potremo collaborare con Lui alla nostra salvezza con timore e tremore, poiché è Dio che opera in noi il volere e l'operare per il suo beneplacito. Più ci avviciniamo a Cristo, più saremo vicini a Dio. Gesù desidera che noi non ci dimentichiamo mai di questo. Non risvegli il suo spirito combattivo. La sapienza che viene dall'alto prima è pura, poi pacifica, benigna, piena di misericordia e di buoni frutti..... Sia in armonia con i suoi fratelli MS1 147 1 Non pensate che è necessario apportare nuove e prominenti idee. Gesù disse ai suoi discepoli: MS1 147 2 "Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata"... Giovanni 16:12 MS1 147 3 Noi che siamo portati a sbagliare, quanto più dovremmo essere prevenuti nel non forzare gli altri ad accettare ciò che essi non sono preparati a ricevere. Se lei, costantemente è alla ricerca di Gesù, reprima le sue espressioni violente e stravaganti. Poiché deve essere prudente per quanto riguarda le parole e le idee, non è necessario che il suo lavoro debba cessare del tutto. Cerchi di essere in armonia con i fratelli, ed avrà molto da fare nella vigna del Signore. Esalti Cristo invece delle sue idee. Si rivesta dell'armatura e si mantenga passo dopo passo con gli operai di Dio, spalla a spalla; si sforzi nella battaglia contro il nemico. Si rifugi in Cristo. Diffonda i suoi insegnamenti, alimenti le Sue greggi, allora diverrà forte e costante nel diffondere la santissima Verità. Se lei differisce dai suoi fratelli sulla comprensione della grazia di Cristo e l'opera del Suo Spirito, non faccia risaltare queste differenze. Lei guardi il tema da un punto di vista nuovo, ugualmente consacrato a Dio, veda la stessa questione da un altro angolo e parli delle cose che faranno una profonda impressione sulle menti; inoltre, vedendola ancora da un angolo differente, presenti un altro aspetto. Lasci che il Signore lavori sulla mente e sul cuore. MS1 147 4 Dio lavora costantemente nel facilitare il nostro intendimento, nel vivificare le percezioni, affinché l'uomo possa avere un giusto senso del peccato e delle rivendicazioni di vasta portata della legge di Dio. Chi non è convertito, non crede nel Suo amore, lo crede severo e persino vendicativo; pensa alla Sua presenza come una costante restrizione, e al Suo carattere come un'espressione di proibizioni. L'agire del Signore spesso è considerato pieno di tristezza e crudezza. Ma da quando Gesù fu visto sulla croce, Egli divenne il dono inestimabile di Dio, perché Egli amò l'uomo, e gli occhi degli uomini si sono aperti alla nuova luce. Iddio si è rivelato in Cristo, non come un giudice severo, non come un tiranno vendicatore, ma come un Padre amorevole e misericordioso. Vedendo Gesù morire sulla croce per riscattare gli uomini, dal cuore umano sgorgano le parole di Giovanni: MS1 147 5 "Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui". 1 Giovanni 3:1 MS1 147 6 Non c'è nulla di più decisivo nel distinguere un cristiano da un mondano, dal concetto personale che ha di Dio. Alcuni operai del Signore sono stati frettolosi nel lanciare accuse contro i peccatori. La grazia e l'amore del Padre nell'offrire il proprio Figlio quale dono per la razza umana, sono stati messi in secondo piano. Chi insegna la Parola di Dio, ha bisogno della grazia di Cristo, al fine di far conoscere al peccatore chi è realmente Dio: un Padre che è nell'attesa del ritorno del figliol prodigo, senza lanciare su di lui accuse, ma che vuole preparargli una festa per accoglierlo al suo ritorno. (Sofonia 3: 14-17) MS1 148 1 Oh, come sarebbe stupendo se potessimo imparare a conquistare le anime a Cristo. Dovremmo imparare ad insegnare le preziose lezioni nella luce che risplende attraverso il sacrificio sulla croce del Calvario. C'è solo un modo che conduce dal peccato verso la luce, ed è la fede genuina. Tutti quelli che hanno imparato questa lezione, hanno accettato la luce che è giunta alla loro mente. Per loro questo cammino ascendente non è un oscuro e incerto passaggio; non è il cammino delle menti finite, né un sentiero aperto da risorse umane, un sentiero nel quale ogni viaggiatore paga un pedaggio. MS1 148 2 Lei non può guadagnare l'ingresso nel cielo con la penitenza o con le opere. Assolutamente no! Il Signore stesso ha avuto l'onore di aprire un cammino, ed è così perfetto e completo che l'uomo non può accrescere questa perfezione mediante nessuna opera da lui compiuta. Questo percorso preparato da Dio è sufficientemente ampio da ricevere il più grande peccatore pentito, ma nello stesso tempo è così stretto e così santo ed eccelso, che il peccato non può essere ammesso. MS1 148 3 Se vediamo Dio come Egli veramente è, la verità risplende con una luce nuova e ancora più chiara. Ciò che trattiene la mente in perplessità, sarà spazzato via dai raggi luminosi del Sole di Giustizia di Dio. Nonostante ci siano ancora molte cose che noi non possiamo comprendere, abbiamo la certezza che ciò che non comprendiamo ora, ci sarà rivelato al momento opportuno. MS1 148 4 Lettera 15a, 1890 ------------------------Capitolo 23 -- Diffidate dal fissare date "Non spetta a voi di sapere i tempi o il momento" MS1 149 1 Gesù si mostrò agli apostoli dopo la Sua Passione con molte prove: "...si presentò vivente con molte prove, facendosi vedere da loro per quaranta giorni, parlando delle cose relative al regno di Dio. Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l',attuazione della promessa del Padre, "la quale", egli disse, "avete udita da me. Perché Giovanni battezzò sì con acqua, ma voi sarete battezzati in Spirito Santo fra non molti giorni". Quelli dunque che erano riuniti gli domandarono: "Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno d'Israele?" Egli rispose loro: "Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità". Atti 1:3-7 MS1 149 2 I discepoli erano ansiosi di conoscere il tempo esatto della rivelazione del regno di Dio; ma Gesù gli disse che non era il momento di sapere l'ora di questo evento, perché il Padre non lo aveva rivelato nemmeno a Lui. In quel momento, questa informazione non era di alcun interesse per loro. Essi dovevano seguire il Maestro pregando, aspettando, vegliando e lavorando. Dovevano essere rappresentanti davanti al mondo del carattere di Cristo. Ciò che era essenziale per una buona esperienza cristiana ai giorni dei discepoli, è essenziale anche ai nostri giorni. MS1 149 3 "Egli rispose loro: "Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità. Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all',estremità della terra". Atti 1:7,8 Approfittare delle opportunità presenti MS1 149 4 Approfittare delle opportunità presenti è l'opera cui siamo stati chiamati. Invece di vivere l'aspettativa di qualche opportunità speciale e particolare, dobbiamo approfittare saggiamente delle opportunità presenti e lavorare per la salvezza delle anime. Invece di esaurire le nostre facoltà mentali in futili speculazioni riguardo il tempo e il momento, che il Signore nella sua potenza ha tralasciato di far conoscere agli uomini, dobbiamo arrenderci al controllo dello Spirito Santo e fare il nostro dovere, e dare il puro pane della Vita, senza misture di opinioni umane, alle anime che stanno per perire. MS1 150 1 Satana è sempre pronto a riempire la mente con teorie e calcoli per fuorviare l'uomo dalla Verità e ostacolare la proclamazione del messaggio del terzo angelo al mondo. È sempre stato così; il nostro Salvatore ha spesso rimproverato coloro che si abbandonavano in speculazioni o, chi indagava sulle cose mai rivelate dal Signore. Gesù è venuto su questa terra per comunicare agli uomini una Verità importante. Egli desiderava imprimere nelle loro menti la necessità di ricevere e obbedire ai suoi precetti e alle sue istruzioni, e di eseguire i suoi vincoli attuali, e le sue conversazioni erano di natura tale che impartivano conoscenza per il suo uso immediato e giornaliero. MS1 150 2 Gesù ha detto: MS1 150 3 "Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo". Giovanni 17:3 MS1 150 4 Ogni cosa che è stata detta o fatta da Gesù aveva un unico scopo, ossia di rivelare la Verità, affinché gli uomini potessero ottenere la salvezza. Gesù non è venuto per stupire gli uomini con grandi annunci di qualche tempo speciale in cui si sarebbero verificati grandi eventi, Egli venne per istruire e salvare i perduti. Con la Sua venuta, Gesù non voleva suscitare e gratificare la curiosità dell'uomo, perché Lui sapeva che questo avrebbe aumentato il loro appetito di curiosità e stupore. Il suo scopo era di diffondere la conoscenza, grazie alla quale gli uomini potevano crescere in forza spirituale e avanzare nell'ubbidienza e nella vera santità. Egli ha dato le istruzioni appropriate per la vita quotidiana. MS1 150 5 Gesù non diede alcun altra rivelazione agli uomini, ma stimolò le loro menti per capire la Verità che per molto tempo erano state oscurate o erroneamente diffuse dai falsi insegnamenti dei sacerdoti e maestri. Egli collocò di nuovo le gemme della Verità Divina nella loro impostazione corretta, nell'ordine in cui esse erano state date ai patriarchi e ai profeti. E dopo aver dato questo prezioso insegnamento, promise di infondere lo Spirito Santo, affinché ricordassero tutte le cose che erano state dette. MS1 150 6 Noi siamo in costante pericolo nel metterci al di sopra della semplicità dell'Evangelo. Da parte di molti, vi è un intenso desiderio d'impressionare il mondo con qualcosa d'originale che elevi la gente a uno stato d'estasi spirituale, e cambi l',ordine attuale delle cose. Sicuramente vi è un grande bisogno di cambiamenti nello stato attuale delle cose; perché non si comprende bene il carattere sacro della verità presente, ma il cambiamento di cui abbiamo bisogno è un cambiamento del cuore, e ciò si può ottenere solo cercando Dio individualmente e invocando la Sua potenza attraverso la preghiera, affinché la Sua grazia possa venire su di noi, e che i nostri caratteri siano trasformati. MS1 151 1 Oggi abbiamo bisogno di questo cambiamento più che mai, e per la realizzazione di quest'esperienza, noi dobbiamo esercitare una perseverante energia e manifestare un sentito fervore. Dovremmo chiedere con vera sincerità: "Che cosa devo fare per essere salvato?" Dobbiamo sapere esattamente quali passi stiamo facendo verso il cielo. Ammonizioni contro l'interpretazione di fissare date MS1 151 2 Cristo diede ai suoi discepoli delle verità la cui ampiezza, profondità e valore fu poco apprezzata e tantomeno compresa, la stessa condizione esiste tra il popolo di Dio anche oggi. Purtroppo anche noi abbiamo fallito nell'apprezzare la grandezza e la bellezza della Verità che Dio ci ha affidato oggi. Se progrediamo nella conoscenza spirituale, vedremo che la verità si sviluppa e si espande in certi aspetti, ma mai si svilupperà in alcun aspetto che ci induca a immaginare di conoscere il tempo e l'ora che il Padre ha disposto nella Sua autorità. MS1 151 3 Più volte sono stata messa in guardia riguardo a stabilire delle date. Mai più vi sarà un messaggio per il popolo di Dio che si basa nel tempo. Non possiamo sapere il tempo definito, sia dell'effusione dello Spirito Santo, che il ritorno di Cristo. Prima di venire a questo incontro, ho fatto una ricerca nei miei scritti per trovare il materiale da portare nel viaggio in Australia, e ho trovato una busta sulla quale era scritto: Testimonianze date riguardo al fissare le date, 21 giugno 1851. Conservare con cura". Ho aperto la busta, e lessi ciò che era scritto: MS1 151 4 "Una copia di una visione che il Signore ha dato alla sorella White il 2 giugno 1851 a Camden (NY). MS1 151 5 Il Signore mi ha mostrato che il messaggio deve andare avanti senza fermarsi, e che non deve dipendere dal tempo, poiché questo non costituirà mai una prova. Vidi che alcuni, ricevettero false dottrine derivanti dalle predicazioni concernenti "il tempo"... che il messaggio del terzo angelo permane sul proprio fondamento e che non ha alcun bisogno di conoscere il tempo per rafforzarsi, e che proseguirà con gran potere e compirà la sua opera e sarà abbreviato in giustizia. MS1 151 6 Vidi che alcuni rimandavano tutto per il prossimo autunno. Facevano i loro calcoli e disponevano delle loro proprietà prendendo questo tempo come punto di riferimento. Vidi che questo era un grande sbaglio. Invece di andare giornalmente a Dio con il desiderio di conoscere i loro doveri attuali, guardavano avanti e facevano dei calcoli per conto loro, supponendo che l'opera doveva terminare questo autunno, senza chiedere giornalmente a Dio qual era il loro compito". Ellen G. White MS1 151 7 "Copiato a Milton, 29 Giugno, 1851, A.A.G" MS1 152 1 Era proprio questo il documento che cercavo tra i miei scritti lunedì scorso. Ho trovato ancora un altro documento che è stato scritto riguardo a un uomo che nel 1844 tentava di fissare delle date, e propagava le sue argomentazioni per provare le sue teorie. La relazione su quell'uomo mi fu presentata mentre ero al campo di Jackson (Michigan). Diedi subito al popolo l'avvertimento di non dare retta a queste sue teorie, perché le previsioni da lui concepite non avrebbero mai avuto luogo. Solo Dio conosce il giorno e l'ora della Sua venuta. Perché il Signore non ci ha permesso di conoscere la data di questo evento? Perché noi non avremmo fatto un giusto uso di questa rivelazione. Questa conoscenza provocherebbe tra i fratelli, un notevole ritardo nell'opera di Dio concernente la preparazione del suo popolo affinché possa resistere nel gran giorno che verrà. La nostra mente non deve essere assorbita dalle speculazioni riguardo al tempo che Dio non ha rivelato. Gesù parlando ai discepoli disse: "vegliate", ma non poteva definire per quanto tempo avrebbero dovuto vegliare. I suoi seguaci devono essere nella posizione di chi è attento agli ordini del loro Capitano. Essi devono vegliare, aspettare, pregare e lavorare fino al ritorno di Gesù. Nel frattempo, nessuno è in grado di prevedere né il giorno né l'ora della Sua apparizione. Voi non siete in grado di dire che Egli verrà tra uno, due o cinque anni, non siete voi che potete rimandare o anticipare la Sua venuta. Tenete le vostre lampade accese MS1 152 2 È dovere del popolo di Dio avere le lampade accese durante l'attesa dello sposo. Non avete tempo da perdere, non dovete trascurare la salvezza che vi è stata promessa. Il tempo di proroga sta per terminare. Anche se sappiamo che molti nel frattempo chiuderanno gli occhi nella morte e abiteranno nella tomba, di giorno in giorno il destino dell'uomo è sigillato. Ora, più che mai dovremmo ricordarci che la vita scorre rapidamente e che non saremo salvati, fintantoché la nostra vita non è riposta con Cristo in Dio. Non è nostro dovere aspettare qualche tempo speciale nel futuro, mentre in nostro favore è in atto un'opera speciale, ma andare avanti e avvertire la gente in ogni angolo del mondo. MS1 152 3 Intorno a noi vi sono molti giovani, gl'impenitenti, gl'inconvertiti, e noi che cosa facciamo per loro? Voi, genitori, nell'ardore del vostro primo amore, state cercando di convertire i vostri figli, o siete talmente assorti nelle cose di questa vita, al punto da non fare sforzi ferventi per diventare collaboratori con Dio? Avete una considerazione per l'opera e per la missione dello Spirito Santo? Vi rendete conto che lo Spirito Santo è lo strumento con quale potreste raggiungere le anime che sono intorno a voi? MS1 152 4 Quando la nostra riunione volgerà alla fine, uscirete da qui dimenticando gli appelli che sono stati fatti? I messaggi d'avvertimento rimarranno inascoltati, e la Verità che avete sentito stillerà dai vostri cuori come l'acqua stilla da un vaso rotto? MS1 153 1 L'apostolo Paolo ci dice: MS1 153 2 "Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite, per timore di essere trascinati lontano da esse. Infatti, se la parola pronunziata per mezzo di angeli si dimostrò ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunziata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito, mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà". Ebrei 2:1-4 MS1 153 3 Il messaggio del terzo angelo sta crescendo fino a diventare un grido sempre più forte, quindi, voi non dovete negligere il vostro dovere attuale, pensando che in qualsiasi momento riceverete grandi benedizioni, e che senza alcuno sforzo da parte vostra avrà luogo un risveglio meraviglioso. Oggi è ancora tempo di sottomettersi alla volontà di Dio, affinché Egli possa fare di voi "un vaso" nobile e santificato al Suo servizio. Oggi, ancora potete arrendervi al Signore ed essere liberati dall'io, dall'invidia, dalla gelosia, evitando il male, insomma da tutto quello che disonora Dio. Oggi, ancora è possibile purificare il vaso, affinché sia pronto per la celeste rugiada, pronto per la pioggia dell'ultima stagione, allora la benedizione di Dio riempirà ogni anima che è stata purificata da ogni contaminazione. MS1 153 4 Il nostro compito oggi è di sottomettere le nostre anime a Cristo, affinché siamo resi idonei per il tempo di refrigerio della presenza del Signore: idonei a ricevere il battesimo dello Spirito Santo. The Review and Herald, 22 Marzo 1892 Il tempo non è stato rivelato MS1 153 5 Il Signore non ha rivelato il momento in cui il Suo messaggio terminerà, o quando il tempo di grazia finirà. Accettiamo le cose rivelate per noi e i nostri figli, ma non cerchiamo di sapere quello che è stato tenuto segreto nei concili dell'Onnipotente. È nostro dovere continuare ad aspettare, vegliare e lavorare per le anime che sono in pericolo di morte. MS1 153 6 Dobbiamo continuare a camminare sulle orme di Gesù lavorando secondo i suoi piani, dispensando i suoi doni come buoni amministratori della molteplice grazia di Dio. Satana è sempre pronto ad attaccare e a dare, a chi ogni giorno non impara a seguire Gesù, un messaggio speciale di sua creazione per annullare la meravigliosa verità per questo tempo. MS1 154 1 Ho ricevuto delle lettere nelle quali mi si domanda se conosco una speciale luce per quanto riguarda la fine del tempo di grazia. Io rispondo che il mio messaggio è questo: ....è giunto il momento di lavorare, finché dura il giorno, perché durante la notte nessun uomo potrà lavorare. MS1 154 2 "Bisogna che io compia le opere di Colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare". Giovanni 9:4 MS1 154 3 Ora, solo ora è tempo per noi di vegliare, di lavorare e di attendere. La Parola di Dio rivela che, la fine di tutte le cose è vicina, e la sua testimonianza è chiara su questo: è necessario che ogni anima abbia la verità radicata nel cuore in modo che essa possa controllare la vita e santificare il carattere. Lo Spirito del Signore sta operando per sigillare la Verità della Parola ispirata e registrarla nell'anima in modo che i professi discepoli di Cristo abbiano una gioia sacra e santa da impartire agli altri. Il momento opportuno per lavorare è ora, finché dura il giorno. Ma nessuno ha ricevuto l'ordine d'investigare le Scritture al fine di garantire, se è possibile, quando terminerà il tempo di grazia. Dio non ha concesso tale messaggio a nessun labbro mortale. Egli non vuole, che nessuna lingua mortale dichiari ciò che Lui stesso ha tenuto segreto. The Review and Herald, 9 Ottobre 1894 Vegliate e pregate MS1 154 4 Io non dispongo di nessuna informazione riguardo al tempo specifico dell',effusione dello Spirito Santo o quando l'angelo potente scenderà dal cielo e si unirà al terzo angelo, per la conclusione dell'opera in questo mondo. Il mio messaggio è solo questo: la nostra unica salvezza consiste nell'essere pronti per il refrigerio celeste, senza dimenticarci delle nostre lampade accese. Cristo ci disse: MS1 154 5 "Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà". Matteo 24:42 MS1 154 6 "Vegliate e pregate" -- è l'insegnamento del nostro Redentore. Giorno per giorno dobbiamo cercare l'illuminazione dello Spirito Santo per effettuare l'opera incombente nell'anima e sul carattere. Oh, quanto tempo si spreca nelle cose insignificanti. Pentitevi e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati prima dell'ultima pioggia quando verranno i tempi di refrigerio dalla presenza del Signore. The Review and Herald, 29 Marzo 1892 ------------------------Capitolo 24 -- L'alfa e l'omega insegnate la parola Insegnate la Parola MS1 155 1 Washington, D. C. 24 Luglio 1904 MS1 155 2 Ai nostri medici dirigenti: MS1 155 3 Stimati collaboratori: Mi sono svegliata alle undici a causa delle visioni che passavano davanti a me e che non mi hanno permesso di dormire. La Parola del Signore venne a me per dirmi che c'è un'opera decisiva da fare ammonendo i nostri missionari contro i pericoli e le insidie che li circondano. Il Signore c'invita affinché in questo campo si possa raggiungere uno standard più elevato. Nella Verità non devono esserci delle menzogne. Se noi ci permettiamo di inseguire astutamente delle favole, con le forze ci uniamo al nemico, contro Dio e Cristo. MS1 155 4 Dio chiama coloro che stanno portando un giogo di origine umana, li esorta a rompere questo giogo e a non essere più servi e schiavi degli uomini. La battaglia è in corso. Satana e i suoi angeli stanno lavorando con ogni inganno e iniquità. Essi sono instancabili negli sforzi per distogliere le anime dalla Verità, condurli lontano dalla giustizia, e per propagare la rovina in tutto l'universo. Lavorano con diligenza meravigliosa per propagare inganni e per imprigionare le anime. I loro sforzi sono incessanti. Il nemico cerca sempre di condurre gli uomini all'incredulità e allo scetticismo. Lui vorrebbe annullare sia Dio sia Gesù, Colui che è diventato "carne e venne ad abitare in mezzo a noi" per insegnarci l'obbedienza alla volontà di Dio, affinché possiamo essere vincitori sul peccato. Assaliti da ogni forma di male MS1 155 5 Ogni forma di male è in agguato. L'adulazione, le tangenti, gli incentivi, le promesse di meravigliose esaltazioni, saranno assiduamente impiegati. Che cosa stanno facendo i servi di Dio per alzare una barriera di difesa di un "Cosi dice il Signore"- contro questo male? Gli agenti del nemico lavorano incessantemente per prevalere contro la Verità. Dove sono i fedeli custodi del gregge del Signore? Dove sono le sue sentinelle? Sono forse sull'alta torre per dare il segnale di pericolo, o permettono al pericolo di passare senza essere avvertito? Dove sono i medici-missionari? Forse essi collaborano con Cristo e portano il suo giogo, o portano un giogo di origine umana? MS1 156 1 Satana e i suoi angeli stanno facendo ogni sforzo possibile per controllare le menti umane, affinché esse si lascino influenzare da falsità e da piacevoli favole. I nostri medici stanno forse dando il segnale di pericolo? Gli uomini che hanno delle posizioni prominenti nei nostri sanatori stanno alzando il segnale di pericolo? O forse molti di loro sono addormentati, mentre le lingue maliziose e le menti astute, affilate dalla lunga pratica per eludere la Verità, sono continuamente al lavoro per portare la confusione, e realizzare i piani istigati dal nemico? MS1 156 2 Leggete l'esortazione di Paolo ai Colossesi. Egli parla del suo ardente desiderio, "affinché siano consolati i loro cuori e, uniti mediante l',amore, siano dotati di tutta la ricchezza della piena intelligenza per conoscere a fondo il mistero di Dio, cioè Cristo, nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti". Colossesi 2:2,3 MS1 156 3 E ancora egli dichiara: MS1 156 4 "Dico questo affinché nessuno v'inganni con parole seducenti; perché, sebbene sia assente di persona, sono però con voi spiritualmente, e mi rallegro vedendo il vostro ordine e la fermezza della vostra fede in Cristo. Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento. Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo; perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità". Colossesi 2:4-9 MS1 156 5 Resteranno in silenzio gli uomini delle nostre istituzioni, permettendo che si propaghino inganni insidiosi per la rovina delle anime? Le opinioni del nemico sono seminate dovunque. I semi della discordia, dell'incredulità, dell'infedeltà, sono sparsi in tutto il mondo. I nostri missionari medici non alzeranno delle barriere per rimuovere questo male? Non è forse tempo di chiederci: DOBBIAMO PERMETTERE ALL'AVVERSARIO D'INDURCI AD ABBANONARE L'EVANGELIZZAZIONE? MS1 156 6 Vogliamo permettergli di impedirci di essere i canali attraverso i quali le benedizioni del Vangelo possono essere portate al mondo? Lasciate che ogni uomo possa cogliere quest'opportunità. Lasciate che essi parlino a tempo e fuor di tempo, e cerchino in Cristo l'incoraggiamento e la forza di fare il bene. I pericoli in continuo aumento MS1 157 1 I pericoli che ci sovrastano, sono in continuo aumento. È arrivata l'ora di indossare l'armatura di Dio, è arrivata l'ora di lavorare con serietà per evitare gli assalti di Satana. Gli angeli di Dio che eccedono in forza, stanno aspettando d'essere chiamati per venirci in aiuto, affinché la nostra fede non sia eclissata durante il feroce conflitto. È necessario rinnovare le nostre energie. Si richiede una costante vigilanza. L'indifferenza e la pigrizia comporteranno la perdita di una religione personale e quindi la perdita dell'eternità. MS1 157 2 In questo momento, è necessario annunciare il messaggio di Laodicea, al fine di svegliare una chiesa sonnolenta. Lasciate che il pensiero della brevità del tempo vi stimoli ad un serio e instancabile sforzo. Ricordatevi che Satana è venuto su questa terra con grande potenza per attirare con ogni inganno d'iniquità tutti quelli che periscono. Per anni i nostri medici sono stati istruiti a non esprimere dei sentimenti che differiscono da quelli del loro capo" * ... ...Magari avessero spezzato quel giogo! Magari avessero chiamato il peccato con il suo vero nome! Allora, nelle coorti celesti non sarebbero stati considerati degli uomini deboli e fallaci, anche se portavano grandi responsabilità, non hanno dichiarato la verità, nel rimproverare quello che significa disubbidienza alla Parola di Dio. MS1 157 3 Medici, durante la vostra opera missionaria, avete forse sentito delle interpretazioni fantasiose e spiritistiche sulle Scritture, interpretazioni che minavano le fondamenta della nostra fede, e siete rimasti in silenzio? Il Signore dice: "Io non sarò più con voi, a meno che, voi non vi desterete per rivendicare il vostro Redentore". I sofismi che minano le fondamenta della fede MS1 157 4 Il mio messaggio per voi è: non restate più in silenzio senza protestare contro le perversioni della Verità. Smascherate i sofismi pretenziosi, che una volta ricevuti, indurranno i ministri, i medici e chi fa opera medico-missionaria ad ignorare la Verità. Ognuno deve stare in guardia. Il Signore esorta gli uomini e le donne a prendere la loro posizione sotto lo stendardo insanguinato del Principe Emanuele. MS1 157 5 Sono stata istruita affinché ammonisca il nostro popolo, perché molti sono in pericolo di ricevere teorie e sofismi che minano le fondamenta della fede. A volte i nostri medici quando sono perplessi e stanchi parlano per ore, e non nelle condizioni adeguate. I medici missionari dovrebbero rifiutarsi di tenere lunghe conversazioni notturne. I colloqui notturni sono inappropriati, Satana approfitta di quest'opportunità e con la sua seducente influenza, ha derubato uno dopo l'altro della fede che una volta fu trasmessa ai santi. Spesso le brillanti idee balenano nelle menti umane, provocate dalla grande abilità del seduttore. Coloro che lo ascoltano e accettano queste idee, saranno sedotti, come Eva lo fu dalle parole del serpente. Essi non possono ascoltare le affascinanti speculazioni filosofiche, e allo stesso tempo ricordare con chiarezza nella loro mente la Parola di Dio. I nostri medici hanno perso gran parte della loro vita perché hanno visto compromessi sbagliati, hanno udito parole equivoche o hanno seguito principi erronei. E per paura di essere respinti non hanno fatto alcun rimprovero. MS1 158 1 Io faccio appello a coloro che sono stati relazionati a queste influenze vincolanti, che spezzino quel giogo opprimente a cui sono stati sottomessi per molto tempo e si presentino come uomini liberi in Cristo. Non esiste null'altro a parte la decisa volontà di rompere quest'incantesimo che c'è su di loro. L'Alfa & L'Omega MS1 158 2 Non lasciatevi ingannare. Molti si separano dalla fede lasciandosi sedurre e dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demoni. Ora, abbiamo davanti a noi l'Alfa di questo pericolo, mentre l'Omega sarà di natura ancor più sorprendente. Abbiamo bisogno di studiare le Parole che Cristo pronunciò nella preghiera che offrì prima della sua crocifissione: MS1 158 3 "Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: "Padre, l',ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te, giacché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l',opera che tu mi hai data da fare. Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse. Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola". Giovanni 17:1-6 I cristiani devono manifestare pietà MS1 158 4 La giustizia di Dio è assoluta. Questa perfezione caratterizza tutte le sue opere, tutte le sue leggi. Così come è Dio, così deve essere il suo popolo. La vita di Cristo deve essere rivelata nelle vite dei Suoi seguaci. In tutti i Suoi atti pubblici e privati, nelle parole e nelle opere, Egli praticò la pietà, e la stessa deve essere praticata nella vita dei suoi discepoli. MS1 158 5 Coloro che accettano la luce che gli fu data, porteranno nella loro vita quotidiana le virtù del carattere di Cristo per testimoniarle al mondo. Cristo è morto senza aver peccato, perché in Lui non c'era peccato. Dio mi ha mostrato che la vita dei credenti deve rivelare la giustizia pratica. Nella Sua Parola, Dio non ha parlato riguardo ai solenni avvenimenti che devono succedere presto? Mentre leggete queste cose, credete in tutto ciò che Lui dice? O, magari, dopo aver ascoltato certi ampi discorsi filosofici la vostra fede è venuta meno? Vi è qualche potere capace di evitare il castigo che deve venire su di voi, a meno che umilierete il vostro cuore davanti a Dio e confesserete i vostri peccati? MS1 159 1 Fratelli miei, cosa sta succedendo nell'opera medico-missionaria? Il Signore vi parla attraverso la Sua Parola riguardo agli eventi che stanno succedendo in adempimento di questa Parola? Ben presto la resa dei conti avrà luogo. Le vostre vite sono forse tali da poter essere pesate sulla bilancia del Santuario celeste senza essere trovate mancanti? MS1 159 2 "... tu sei stato pesato con la bilancia e sei stato trovato mancante". MS1 159 3 Daniele 5:27 MS1 159 4 Forse la vostra fede è stata modellata in modo tale che siete diventati increduli, e la vostra obbedienza agli uomini si è convertita in ribellione contro Dio? MS1 159 5 "Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova. Non riconoscete che Gesù Cristo è in voi? A meno che non siate riprovati". 2 Corinzi 13:5, Testimonianze Speciali - Serie B, N° 2, pp. 12-17 Diffidate MS1 159 6 Washington, D. C. 7 agosto 1904 MS1 159 7 Mio Caro Fratello: MS1 159 8 Mi è stato dato un messaggio per lei e per gli altri medici che fanno parte della Società Missionaria dei medici. Separatevi dall'influenza esercitata dal libro "Il tempio Vivente" (Living Temple) * perché contiene delle dichiarazioni ingannevoli. In questo libro ci sono varie opinioni del tutto vere, ma purtroppo si mescolano con l'errore. Si utilizzano dei passaggi biblici fuori del loro contesto per sostenere teorie erronee. Di conseguenza, gli errori ivi contenuti mi hanno dato un grande dolore, e quello che ho sperimentato a causa di questo libro, mi è quasi costata la vita. Mi risulta, che "Il tempio vivente"è stato revisionato, ma il Signore mi ha mostrato che l'autore non ha cambiato nulla, e che non vi può essere unità tra lui e i Ministri del Vangelo, mentre lo scrittore continua a nutrire le sue opinioni attuali. MS1 159 9 Mi è stato ordinato di alzare la voce e ammonire il nostro popolo dicendo: MS1 160 1 "Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l',uomo avrà seminato, quello pure mieterà". Galati 6:7 MS1 160 2 Voi avete a disposizione i libri - Testimonianze per la Chiesa, volumi 7 e 8 - e in queste testimonianze è segnalato molto chiaramente il pericolo. MS1 160 3 Tuttavia, nessuno è stato in grado di discernere la luce che è stata data in modo molto evidente e semplice per le menti che non sono state influenzate dalle teorie ingannevoli. E poiché le teorie ingannevoli di questo libro sono state accettate dai nostri medici, non ci può essere alcuna unione tra loro e gli altri ministri che stanno portando il messaggio evangelico, fino a quando non ci sarà un cambiamento. Quando i medici-missionari adotteranno un comportamento che armonizza col loro esempio e con il buon nome che portano, quando sentiranno il bisogno di unirsi saldamente ai ministri del Vangelo, solo allora ci potrà essere un'armoniosa collaborazione. Noi dobbiamo rifiutare fermamente d'essere allontanati dalla base della Verità eterna, che ha sopportato la prova del 1844. L'Alfa presentata nel "Living Temple" MS1 160 4 Sono stata incaricata di parlare con chiarezza. "Affrontala", è il messaggio che mi è stato dato. "Affrontala con fermezza e senza indugio". Ma non dobbiamo affrontarla togliendo dal campo i nostri operai affinché investighino su dottrine e punti discordanti. MS1 160 5 Noi non dobbiamo fare troppe indagini. Nel libro "Il tempio vivente", è stata presentata l'Alfa delle eresie mortali, mentre l'Omega seguirà e sarà ricevuta da chi non è disposto a seguire l'avvertimento di Dio. MS1 160 6 I nostri medici con delle importanti responsabilità, dovrebbero avere un chiaro discernimento spirituale. Essi devono stare costantemente in guardia. I pericoli che incombono su di noi e che non siamo in grado di discernere, in breve potranno sommergerci, ed io mi auguro che non si lasceranno ingannare. Il mio grande desiderio è di vederli liberi nel Signore. Io prego il Signore, affinché essi possano rimanere fermi nella verità com'è in Gesù, afferrandosi alle origini della loro fede fino alla fine. Testimonianze Speciali; Serie B, n°2, pp. 49,50 ------------------------Capitolo 25 -- Le fondamenta della nostra fede MS1 162 1 Il Signore metterà Nuova Forza Vitale nella sua opera in misura che gli strumenti umani obbediranno all'ordine di avanzare e proclamare la Verità. Egli ha dichiarato che la Sua Verità risplenderà per sempre e verrà proclamata attraverso fedeli messaggeri che daranno un suono sicuro alle trombe . Non mancherà che essa sarà criticata, disprezzata e derisa, ma più sarà studiata, più diffonderà la luce. MS1 162 2 Come popolo del Signore, noi dobbiamo rimanere fermi sulle fondamenta della Verità eterna, perché essa ha resistito a molte prove. Noi dobbiamo afferrarci ai pilastri della nostra fede. I principi della Verità che Dio ci ha rivelato, devono rimanere come unico e vero fondamento, perché questi principi fanno di noi ciò che siamo, e il tempo trascorso non ha sminuito il suo valore. Il nemico fa di tutto per eliminare questa Verità e mettere al suo posto teorie spurie. Il nemico continuerà a fare tutto il possibile per realizzare i suoi disegni ingannevoli. Invece il Signore farà sorgere degli uomini di acuta percezione, che daranno a questa Verità il suo posto nel piano stabilito da Dio. MS1 162 3 Sono stata incaricata dal Messaggero celeste di avvertire la gente che nel libro Living Temple "Il tempio vivente" ci sono certi ragionamenti malsani che svierebbero le menti di coloro che non sono pienamente stabiliti sui principi fondamentali della verità presente. In questo libro sono introdotte certe speculazioni concernenti la personalità di Dio e della Sua presenza. Nessuno in questo mondo ha il diritto di speculare su tali questioni. Più si faranno discussioni a questo proposito, e più gli uomini sapranno meno di Dio e della Verità che santifica l'anima. MS1 162 4 Alcune persone sono venute da me per chiedere delle spiegazioni concernenti il libro "Il tempio vivente". Io risposi: "Sono inspiegabili". Le opinioni espresse non danno una vera conoscenza di Dio. In tutto il libro vi sono passaggi delle Scritture, ma questi testi sono presentati in modo tale che l'errore appare come verità. Le teorie erronee sono presentate in modo talmente piacevole, per cui è facile confondersi. Noi, non abbiamo bisogno del misticismo che si trova in questo libro. Coloro che sostengono questi sofismi, presto si troveranno in una posizione dove il nemico potrà intendersi con loro, e separarli da Dio. Sono stata avvertita che lo scrittore del libro è su un sentiero falso. Egli ha perso di vista le verità caratteristiche per questo tempo. Lui stesso non sa dove i suoi passi lo condurranno. Il sentiero della Verità confina col sentiero dell'errore, e ambedue i sentieri sembrano uguali per una mente che non è stata istruita dallo Spirito Santo, e pertanto non sarà in grado di discernere la differenza tra la Verità e l'errore. Il pericolo è imminente MS1 163 1 Nel periodo della pubblicazione del libro "Il tempio vivente", una notte ebbi una visione concernente un pericolo che si stava avvicinando, e mi fu raccomandato di scrivere tutto ciò che Dio mi rivelò in merito ai principi fondamentali della nostra fede. Mi fu spedita una copia del libro in questione, ed essa è rimasta nella mia libreria senza mai essere letta. Secondo la luce che mi è stata data dal Signore, sapevo che alcune opinioni esposte in questo libro non avevano l'approvazione del Signore. Esse erano una vera trappola che il nemico aveva preparato per gli ultimi tempi. Pensai che l'errore sarebbe stato certamente smascherato, e che non sarebbe stato necessario fare commenti da parte mia. MS1 163 2 Nella polemica sorta tra i nostri fratelli riguardo agli insegnamenti di questo libro, coloro che erano a favore alla circolazione del libro, dichiararono: "Il libro contiene gli stessi insegnamenti di Ellen G.White". Questa affermazione mi spezzò il cuore, perché sapevo che ciò non poteva essere vero. Poi mio figlio mi disse: "Madre, dovresti leggere almeno una parte del libro, così potrai constatare se ciò che è scritto è in armonia con la luce che Dio ti ha dato". Lui si sedette accanto a me, e insieme leggemmo la prefazione e la maggior parte del primo capitolo, e altri brani di altri capitoli. Man mano che leggevamo, riconobbi le stesse opinioni contro le quali mi fu ordinato di parlare sotto forma di avvertimenti durante i primi giorni del mio ministero pubblico. MS1 163 3 Lasciai lo stato del Maine per recarmi nel Vermont e nel Massachusetts dove diedi una testimonianza su questo libro. Il "Tempio vivente" contiene l'Alfa di queste teorie. Sapevo che l'Omega sarebbe seguito di lì a poco, ed io tremavo per il nostro popolo. Sapevo che dovevo mettere in guardia i nostri fratelli e le sorelle per evitare le controversie riguardo alla presenza e alla personalità di Dio. Le dichiarazioni ivi contenute concernenti questo punto non sono corrette. I testi impiegati per sostenere la dottrina presentata sono passaggi erroneamente applicati. MS1 163 4 Mi sento spinta a parlare negando la pretesa che gli insegnamenti contenuti ne "Il Tempio vivente" possano essere appoggiate dalle dichiarazioni dei miei scritti. Forse in questo libro vi sono espressioni e opinioni che sono in armonia con i miei scritti. Forse nei miei scritti vi sono molte dichiarazioni che, prese separatamente e interpretate in accordo col modo di pensare dell'autore de "Il Tempio vivente", sembrerebbero essere in armonia con gli insegnamenti di questo libro. MS1 163 5 Ciò può dare un sostegno apparente all'affermazione, secondo cui le dichiarazioni nel libro "Il tempio vivente" sono in armonia con i miei scritti. Dio però, non vuole che tali opinioni prevalgano. Pochi possono discernere il risultato del fomentare le falsità difese da alcuni in questo tempo. MS1 164 1 Ma il Signore ha rialzato la cortina e mi ha mostrato il risultato che avrebbe potuto seguire questa vicenda. Le teorie spiritiste riguardo alla personalità di Dio ci conducono alla seguente conclusione logica: distruggere tutto il sistema cristiano. Annullano tutta la luce che Cristo, nel discendere dal cielo, diede a Giovanni affinché lui la desse alle genti. Il libro insegna che le scene che stanno davanti a noi, non sono di grande importanza. Annullano la verità di origine divina e spogliano il popolo di Dio della loro esperienza passata, dandogli in cambio una falsa scienza. MS1 164 2 In una visione notturna mi fu mostrato chiaramente che, le loro opinioni sono state considerate da alcuni come grandi verità, che attualmente devono essere presentate e risaltate. Mi fu mostrata una base, fissata con dei solidi sigilli, dove fu scritta la Verità Biblica. Qualcuno di grande responsabilità in campo sanitario, insegnava ad un uomo e poi ad un altro come allentare le travi che sostenevano questa base. Allora udii una voce che diceva: MS1 164 3 "Dove sono le sentinelle che dovrebbero stare in piedi sui muri di Sion? Si sono forse addormentate? Queste fondamenta sono state costruite dal Capo degli operai, e sopporteranno la tormenta e la tempesta. È possibile che essi permetteranno a quell'uomo di presentare delle dottrine che negano l'esperienza passata del popolo di Dio? È arrivato il momento di prendere una decisione". MS1 164 4 Il nemico delle anime ha cercato d'introdurre l'idea che si dovrebbe realizzare una grande riforma tra gli Avventisti del 7° giorno, e che questa riforma consisterebbe nel rinunciare alle dottrine bibliche, i pilastri della nostra fede, e che si dovrebbe iniziare un processo di riorganizzazione. Se questa riorganizzazione, avrebbe veramente luogo senza le dottrine bibliche, che cosa ne comporterebbe? I principi della Verità che il Signore nella sua sapienza ha dato alla chiesa del rimanente, sarebbero scartati. La nostra religione sarebbe cambiata. I principi fondamentali che sostengono e hanno sostenuto la nostra opera durante gli ultimi 50 anni sarebbero considerate come errore. Sarebbe istituita una nuova organizzazione. Sarebbero scritti dei nuovi libri con nuovi orientamenti. Sarebbe introdotto un sistema di filosofia intellettuale, e i fondatori di questo nuovo sistema potrebbero andare nelle città e fare uno splendido lavoro. Il sabato e il Signore, Creatore di questo santo giorno, naturalmente sarebbero poco considerati. Nulla più avrebbe potuto ostacolare quel nuovo movimento. I leader avrebbero insegnato che la virtù è migliore del vizio, e la potenza di Dio sarebbe sostituita con quell'umana. Il loro fondamento sarebbe stato costruito sulla sabbia, e la tempesta avrebbe spazzato via tutto. Senza Dio, nulla ha valore MS1 165 1 Chi ha l'autorità di fondare un tale movimento? Noi abbiamo le nostre Bibbie. Noi abbiamo la nostra esperienza, testificata dall'opera miracolosa dello Spirito Santo. Abbiamo una Verità che non ammette compromessi. Non dovremmo ripudiare ogni cosa che non è in armonia con questa santa Verità? MS1 165 2 Ho esitato e ho ritardato nello scrivere ciò che lo Spirito del Signore mi ha imposto. Io non voglio essere costretta a presentare un influsso ingannevole di questi sofismi. Ma nella provvidenza del Signore, gli errori che stanno entrando devono essere affrontati. Un iceberg! "Affrontatelo! " MS1 165 3 Poco dopo aver mandato le testimonianze concernenti gli sforzi del nemico che intendeva indebolire le fondamenta della nostra fede attraverso la diffusione di teorie seducenti, ho letto una notizia riguardante un grave incidente. Una nave si era scontrata con un iceberg. Per diverse notti ho dormito poco. Mi sembrava di essere schiacciata come un carro sotto i covoni. Durante la notte mi fu presentata la seguente scena: Una nave stava navigando in mezzo ad una fitta nebbia. Improvvisamente si sentì un grido: "Iceberg a prua"! Davanti alla nave emergeva un gigantesco iceberg. Allora una voce autoritaria gridò: "Affrontalo"! Non c'era un minuto da perdere. Bisognava prendere una decisione. Il capitano spinse a tutto vapore, e l'uomo al timone della nave si diresse diritto sull'iceberg. Con un tremendo impatto la nave colpì il ghiaccio, e l'iceberg si ruppe in tanti pezzi, molti dei quali caddero sul ponte come rombo di tuono. Dalla forza della collisione i viaggiatori sono stati violentemente scossi, ma tutti erano in salvo. La nave è rimasta danneggiata, ma non al punto di non poter essere riparata. Essa rimbalzava, tremando da poppa a prua come una creatura vivente, poi lentamente riprese la rotta. MS1 165 4 Ebbene, io conoscevo il significato di questa visione. Ho ricevuto i miei ordini. Avevo sentito le parole, come se mi parlasse il nostro Capitano. "Affrontalo!" Sapevo qual era il mio dovere, e che non c'era tempo da perdere. Era venuta l'ora di agire. Dovevo obbedire senza indugio al comando. "Affrontalo". Quella notte sono rimasta in piedi fino all'una a scrivere quest'esperienza. Nei giorni che seguirono, lavorai senza sosta da mattino a sera preparando per i nostri fratelli le istruzioni che mi furono date riguardo agli errori che si stavano introducendo nella nostra chiesa. Ho sperato molto che avvenisse una riforma completa e che si mantenessero i principi per i quali ci siamo battuti sin dai primi giorni, e che furono presentati con la potenza dello Spirito Santo. La solida base della nostra fede MS1 166 1 Molti dei nostri fratelli non si rendono conto con quale fermezza è stata stabilita la nostra fede. Mio marito, l'anziano Joseph Bates, Padre Pierce *, il pastore Hiram Edson e altri, che erano perspicaci, nobili e leali, furono annoverati tra i primi che dopo la crisi del 1844 hanno cercato la Verità come si cerca un tesoro nascosto. Mi riunivo con loro e studiavamo e pregavamo ardentemente. Spesso restavamo insieme e studiavamo la Parola di Dio per tutta la notte. Pur di scoprire il giusto significato, ci siamo incontrati ripetutamente per studiare la Bibbia, allo scopo di insegnarla agli altri. MS1 166 2 Quando studiavamo e arrivavamo a un punto cruciale dello studio, ci fermavamo perché "non potevamo fare di più", allora lo Spirito del Signore veniva sopra di me ed ero rapita in visione, e mi era data una chiara spiegazione dei passaggi che stavamo studiando, con istruzioni sul modo di lavorare e insegnare con efficacia. Questa luce ci fece comprendere le Scritture riguardo alla missione di Cristo e il Suo sacerdozio. Da allora una sequenza di Verità si è estesa da questo tempo fino al momento in cui entreremo nella città celeste di Dio. In quel momento mi fu tutto chiaro, e diedi agli altri le spiegazioni che il Signore mi aveva rivelato. MS1 166 3 Per tutto questo tempo, non riuscivo a capire i ragionamenti dei fratelli, poiché la mia mente era chiusa a chiave, per così dire, e quindi non riuscivo a comprendere il significato dei testi che stavamo studiando. Questo è stato uno dei più grandi dispiaceri della mia vita. Rimasi in questa condizione mentale fino a quando tutti i punti principali della nostra fede non furono chiariti e in armonia con la Parola di Dio. I fratelli sapevano, che quando io non ero in visione, non potevo comprendere questi eventi, e accettavano come luce inviata dal cielo le rivelazioni date. MS1 166 4 Per due o tre anni la mia mente continuò ad essere chiusa riguardo alla comprensione delle Scritture. Nel corso della nostra opera, mio marito e io, abbiamo visitato "Padre" Andrews, il quale soffriva di forti dolori causati da reumatismi infiammatori. Abbiamo pregato per lui, e io ho imposto le mani sul suo capo e dissi: MS1 166 5 "Padre Andrews, il Signore Gesù ti guarisce". In quello stesso momento Padre Andrews guarì miracolosamente. Si alzò, e camminò attraverso la stanza lodando il Signore dicendo: MS1 166 6 "Non ho mai visto prima una cosa simile. Sento la presenza degli angeli nella stanza". MS1 166 7 La gloria del Signore fu rivelata, la luce celeste inondava tutta la casa, ed io sentivo la mano di un angelo sopra la mia testa. Da quel momento fino adesso, sono stata in grado di comprendere la Parola di Dio. Quale altra influenza avrebbe potuto indurre gli uomini in questa fase della nostra storia a procedere in modo occulto e potente per rovesciare il fondamento della nostra fede -- il fondamento che fu posto già all'inizio dell'opera mediante lo studio della Parola accompagnato dalle preghiere e infine attraverso la rivelazione? Su questo fondamento noi abbiamo costruito negli ultimi 50 anni. Vi sorprende, che quando io vedo l'inizio di un'opera che rimuoverebbe alcuni dei pilastri della nostra fede, abbia qualcosa da dire? Io devo obbedire al comandamento: "Affrontalo!" MS1 167 1 Io devo portare avanti il messaggio d'avvertimento che Dio mi diede, e lasciare al Signore il risultato dei miei appelli. Devo presentare adesso l'evento con tutto quello che implica, affinché il popolo di Dio non ne sia privato. MS1 167 2 Noi siamo il popolo che è fedele ai comandamenti del Signore. Durante gli ultimi 50 anni, ogni sorta di eresia è stata presentata per dominarci, per oscurare le nostre menti riguardo all'insegnamento della Parola -- specialmente concernente la funzione di Cristo nel Santuario Celeste, e il messaggio rivelato nel capitolo 14 di Apocalisse. Messaggi d'ogni tipo sono stati presentati agli avventisti del 7° giorno per occupare il posto della verità che, punto per punto, è stata scoperta mediante lo studio e la preghiera, e testificata mediante il potere miracoloso del Signore. Ma le pietre miliari che ci hanno reso quello che siamo, devono essere preservate e saranno preservate, come Dio lo ha manifestato mediante la sua Parola e la testimonianza del Suo Spirito. Egli c'invita a rimanere aggrappati fermamente alla fede, e ai principi fondamentali basati sull'indiscutibile autorità del Signore. ------------------------Capitolo 26 -- Cristo e la legge La legge è perfetta MS1 170 1 La legge di Dio così com'è presentata nelle Scritture è vasta nei suoi precetti. Ogni principio è sacro, giusto e buono. La legge impone agli uomini gli obblighi verso l'unico Dio. Raggiunge i nostri pensieri e i nostri sentimenti, e produce la convinzione dei peccati in chi è cosciente di aver trasgredito i comandamenti. Se la Legge fosse estesa solo al comportamento esteriore, gli uomini non sarebbero colpevoli dei loro pensieri, dei loro desideri e dei loro progetti. La legge richiede che l'anima sia pura che la mente sia santa, che i pensieri e i sentimenti possono essere in conformità con la norma d'amore e di giustizia. MS1 170 2 Nei suoi insegnamenti, Cristo ha mostrato come raggiungere i principi della legge presentata al Sinai. Egli stesso applicò questa legge i cui principi rimasero per sempre come grande norma di giustizia -- la norma secondo la quale tutti saranno giudicati nel giorno del giudizio, quando il giudice si siederà e i libri saranno aperti. Cristo venne per compiere ogni giustizia, e come Capo dell'umanità, ha dimostrato agli uomini di possedere i requisiti richiesti da Dio. Attraverso la sua grazia proporzionata agli agenti umani, nessuno deve perdere l'eternità. Coloro che s'impegnano e si sforzano possono raggiungere la perfezione del carattere. Questo si converte nel fondamento stesso del nuovo patto dell'Evangelo. La legge di Jehovah è come un albero, il Vangelo è composto da fragranti fiori e dai frutti che porta. MS1 170 3 Quando lo Spirito di Dio rivela all'uomo il significato della legge, nel suo cuore avviene un radicale cambiamento. La fedele descrizione del suo stato, fatto dal profeta Natan, permise a David di riconoscere i suoi peccati e lo aiutarono a pentirsi e ad abbandonarli. Lui accettò il consiglio e si umiliò davanti a Dio. MS1 170 4 "La legge del SIGNORE è perfetta, essa ristora l',anima; la testimonianza del SIGNORE è veritiera, rende saggio il semplice. I precetti del SIGNORE sono giusti, rallegrano il cuore; il comandamento del SIGNORE è limpido, illumina gli occhi. Il timore del SIGNORE è puro, sussiste per sempre; i giudizi del SIGNORE sono verità, tutti quanti son giusti, sono più desiderabili dell',oro, anzi, più di molto oro finissimo; son più dolci del miele, anzi, di quello che stilla dai favi. Anche il tuo servo è da essi ammaestrato; v',è gran ricompensa a osservarli. Chi conosce i suoi errori"? Salmo 19:7-14 L'opinione di Paolo riguardo alla legge MS1 171 1 L'opinione di Paolo nei confronti della legge è quanto segue: MS1 171 2 "Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: "Non concupire". Ma il peccato, colta l',occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto. Un tempo io vivevo senza legge; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita e io morii; e il comandamento che avrebbe dovuto darmi vita, risultò che mi condannava a morte. Perché il peccato, colta l',occasione per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno e, per mezzo di esso, mi uccise". Romani 7:7-11 MS1 171 3 Il peccato non elimina la legge, ma esso uccide la mente carnale di Paolo. MS1 171 4 "...ma ora siamo stati sciolti dai legami della legge, - egli dichiara,- essendo morti a quella che ci teneva soggetti, per servire nel nuovo regime dello Spirito e non in quello vecchio della lettera". Romani 7:6 MS1 171 5 "Ciò che è buono, diventò dunque per me morte? No di certo! È invece il peccato che mi è diventato morte, perché si rivelasse come peccato, causandomi la morte mediante ciò che è buono; affinché, per mezzo del comandamento, il peccato diventasse estremamente peccaminoso". Romani 7:13 MS1 171 6 "Così la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono". Romani 7:12 MS1 171 7 Paolo richiama la nostra attenzione sulla legge infranta, egli mostra la nostra colpevolezza. Egli ci istruisce come un maestro istruisce i suoi scolari e mostra loro la via del ritorno alla lealtà verso Dio. Nella trasgressione della legge non c'è sicurezza, né riposo, né giustificazione. L'uomo, mentre si ostina nel peccato, non può sperare di trovarsi innocente e in pace davanti a Dio, per i meriti di Cristo. Egli deve cessare di trasgredire la legge e diventare leale e fedele. Quando un peccatore si esamina nel grande specchio morale, vede i suoi difetti di carattere. Egli si vede com'è realmente, macchiato, contaminato e condannato, ma nello stesso tempo egli si rende conto che non è in grado in alcun modo di rimuovere la colpa né di perdonare. Il peccatore deve andare oltre a questo. La legge non è altro che "un maestro" che ha il compito di riportarlo a Cristo. MS1 172 1 Egli deve guardare al suo Salvatore. E quando Cristo fu rivelato all'uomo sulla croce del Calvario, morendo a causa del peso dei peccati di tutto il mondo, lo Spirito Santo dimostrò il comportamento di Dio verso tutti coloro che si pentono dalle proprie trasgressioni. MS1 172 2 "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna". Giovanni 3:16 MS1 172 3 Abbiamo bisogno, individualmente, di ascoltare come non abbiamo mai fatto prima: "Così dice il Signore". Vi sono degli uomini che sono sleali verso Dio, che profanano il suo santo giorno di Sabato, che ignorano le dichiarazioni della Parola, e in più fanno degli sforzi disperati per distorcere il vero significato delle Scritture, affinché la loro disobbedienza risulti compatibile con la Scrittura. Ma la Parola condanna tali pratiche, così come condannò gli scribi e i Farisei ai tempi di Cristo. Abbiamo bisogno di sapere cos'è verità. Dobbiamo comportarci come i Farisei? Ci separeremo dal più grande Maestro che il mondo abbia mai conosciuto, per volgerci alle tradizioni, massime e ai detti degli uomini? I risultati di trasgressione della legge MS1 172 4 Ci sono molte credenze che la mente umana non dovrebbe albergare. Adamo ha creduto alle menzogne di Satana e alle astute insinuazioni sul carattere di Dio. MS1 172 5 "Dio il SIGNORE ordinò all',uomo: "Mangia pure da ogni albero del giardino, ma dell',albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai". Genesi 2:16,17 MS1 172 6 Quando Satana ha tentato Eva, egli disse: MS1 172 7 "Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?" La donna rispose al serpente: "Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; ma del frutto dell',albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete". Il serpente disse alla donna: "No, non morirete affatto; ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male". Genesi 3: 1-5 MS1 173 1 La conoscenza della colpa era quello che Dio non voleva che i nostri genitori conoscessero. E quando essi accettarono le false insinuazioni di Satana, la disobbedienza e la trasgressione s'introdussero nel nostro mondo. MS1 173 2 Questa disobbedienza contro l'espresso comando di Dio, questa convinzione riguardo alla menzogna di Satana, spalancò le porte al dolore sul mondo. Da ora in poi Satana proseguì il lavoro iniziato nel giardino d'Eden. Egli lavorò con sollecitudine, affinché l'uomo potesse accettare le sue affermazioni e le prove contro Dio. E mentre Cristo ha fatto di tutto per ripristinare l'immagine del Padre nell'uomo e imprimere nella sua anima la somiglianza di Dio, Satana agiva contro di Lui. MS1 173 3 La convinzione di una falsità non fece di Paolo una persona buona, tenera e compassionevole. Egli era un fanatico religioso grandemente adirato contro la Verità di Gesù. Egli percorreva tutto il paese per perseguitare gli uomini e le donne e poi gettarli nelle prigioni. Parlando di questo, egli disse: MS1 173 4 "Io sono un giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma allevato in questa città, educato ai piedi di Gamaliele nella rigida osservanza della legge dei padri; sono stato zelante per la causa di Dio, come voi tutti siete oggi; perseguitai a morte questa Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne...." Atti 22:3,4 MS1 173 5 A causa della trasgressione della legge del Signore, il genere umano è colpito da grande tribolazione. Dio però, non abbandona il peccatore fino a quando non gli mostrerà il rimedio per questa trasgressione. L'Unigenito Figlio di Dio è morto perché noi avessimo la Vita. Il Signore ha accettato questo sacrificio in nostro favore, come nostro sostituto e garanzia, a condizione che accettiamo Cristo e crediamo in Lui. Il peccatore deve ritornare a Cristo con fede, deve impossessarsi dei Suoi meriti, deve mettere i suoi peccati sopra Colui che li porta e ricevere il Suo perdono. Questa era la primordiale ragione della venuta di Cristo in questo mondo. E così, la Sua giustizia è imputata al peccatore pentito che crede. In questo modo il peccatore può diventare membro della famiglia reale, figlio del Re celeste, erede di Dio, e coerede con Cristo. ------------------------Capitolo 27 -- Il carattere della legge di Dio MS1 174 1 Davide scrive: MS1 174 2 "La legge del SIGNORE è perfetta"... Salmo 19:7 MS1 174 3 "Da lungo tempo conosco le tue testimonianze che hai stabilite in eterno". Salmo 119:152 MS1 174 4 Paolo invece testimonia: MS1 174 5 "Così la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono". Romani 7.12 MS1 174 6 Dio, quale Capo Supremo dell'universo, ha ordinato delle leggi, non solo per governare gli esseri viventi, ma anche tutte le attività della natura. Ogni cosa, sia essa grande o piccola, animata o inanimata, è sottoposta alle leggi fisiche che non possono essere ignorate. Non ci sono eccezioni a questa regola, poiché ogni cosa è stata fatta per mano di Dio e non può essere da Lui dimenticata. Mentre tutto quello che vi è nella natura è governato dalle leggi naturali, solo l'uomo, quale essere intelligente, capace di comprendere i suoi precetti, è responsabile davanti alla legge morale. Solo all'uomo coronamento dell'opera della creazione, Dio ha dato una conoscenza che comprende le richieste sacre della legge divina, e un cuore capace di amarla come santa, giusta e buona. Soltanto a lui si richiede una rapida e perfetta obbedienza. Nondimeno, il Signore non lo costringere a obbedire. Egli lasciò all'uomo la libera scelta. MS1 174 7 Pochi comprendono il tema della responsabilità personale dell'uomo, eppure si tratta di un tema di grande importanza. Tutti possono obbedire e vivere, oppure possono trasgredire la legge di Dio, sfidare la sua autorità e ricevere il castigo che ne consegue. Alla fine, per ogni anima la questione che continuamente si ripresenta è: devo obbedire alla voce del cielo, alle dieci parole pronunciate al Sinai, o devo seguire la folla calpestando la legge? Il cuore naturale dell',uomo odia la legge di Dio e la sua santa volontà, ma per chi ama Dio è un grande piacere osservare i Suoi comandamenti e fare ciò che è giusto agli occhi Suoi. Molti, chiudono le loro anime alla luce divina e si rifiutano di camminare in essa. A causa della compiacenza egoistica e la brama di conquistare le gratifiche del mondo, essi sacrificano la purezza del cuore, la grazia, il favore di Dio e la speranza del cielo. MS1 175 1 Il salmista ci dice: MS1 175 2 "La legge del SIGNORE è perfetta"....Salmo 19:7 MS1 175 3 Quanto meravigliosa è la Legge di Jehovah nella sua semplicità, nella sua completezza, nella sua perfezione! E' tanto breve, che possiamo facilmente imparare a memoria ogni precetto, ciononostante così completa da esprimere tutta la volontà di Dio e avere la conoscenza non solo delle azioni esterne, ma dei pensieri e delle intenzioni, i desideri e le emozioni del cuore. MS1 175 4 Le leggi umane non sono in grado di farlo. Esse possono agire solo verso l'esterno. Un uomo può essere un trasgressore, e tuttavia nascondere i suoi misfatti agli occhi umani. Egli può essere un criminale, un ladro, un assassino o un adultero, ma fintanto che non è stato scoperto, la legge umana non lo può condannare. La legge di Dio prende atto della gelosia, dell'invidia, dell'odio, della malvagità, della vendetta, della lussuria e dell'ambizione che sorge attraverso l'anima, ma non ha trovato l'espressione nel comportamento esteriore, perché ciò che conta è il movente e non la volontà. E queste emozioni peccaminose e questa tendenza al peccato saranno messe in conto nel giorno in cui..... MS1 175 5 "Dio farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò che è occulto, sia bene, sia male". Ecclesiaste 12:16 La legge di Dio è semplice MS1 175 6 La legge di Dio è semplice ed è facilmente comprensibile. Ci sono uomini che con orgoglio si vantano di credere solo a quello che hanno capito, dimenticando che vi sono misteri nella vita umana, e nella manifestazione della potenza di Dio, nelle opere della natura: misteri che la più profonda filosofia, la più ampia ricerca, sono incapaci a spiegare. Però, nella legge di Dio non vi è alcun mistero. Tutti possono comprendere la grande Verità in essa contenuta. L'intelletto più debole può captare queste regole; il più ignorante può regolare la sua vita e formare il suo carattere in accordo con la norma divina. Se i figli degli uomini, con le loro migliori capacità, obbediranno alla legge, potrebbero guadagnare forza mentale e la capacità di comprendere ancor più gli scopi e i piani del Signore. E questo progresso sarà continuo non soltanto durante la vita presente, ma anche durante i secoli avvenire; poiché, per quanto lontano possiamo avanzare nella conoscenza della potenza di Dio, rimane sempre al di là dell'infinito. La legge divina ci domanda di amare Dio sopra ogni cosa e il nostro prossimo come noi stessi. Senza l'esercizio di quest'amore, la più alta professione di fede è mera ipocrisia. MS1 175 7 Gesù ha detto: MS1 176 1 "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti". Matteo 22:37-40 MS1 176 2 La legge esige obbedienza perfetta. MS1 176 3 "Chiunque, infatti, osserva tutta la legge, ma la trasgredisce in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti". Giacomo 2:10 MS1 176 4 Non uno di questi precetti può essere trasgredito senza mancare di lealtà a Dio. La minima trasgressione di questo precetto è un peccato, e ogni peccato espone il peccatore all'ira di Dio. L'obbedienza, per l'antico Israele era l'unica condizione per l'adempimento delle promesse di Dio; e l'obbedienza alla Sua legge portava grandi benedizioni sia individuali sia collettive. MS1 176 5 L'obbedienza alla legge è fondamentale, non solo riguardo alla nostra salvezza, ma anche per la nostra felicità e per la felicità di coloro con cui ci relazioniamo. La Parola ispirata dice: MS1 176 6 "Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c',è nulla che possa farli cadere". Salmo 119: 165 MS1 176 7 Tuttavia, l'uomo finito, per quanto sia debole, presenterà alla gente questa legge santa, giusta e buona; questa legge di libertà che lo stesso Creatore ha adattato ai bisogni dell''uomo, come un giogo d'oppressione, un giogo che nessuno può portare. Ma è il peccatore che considera la legge come un giogo penoso; è il trasgressore che non può vedere la bellezza nei suoi precetti: MS1 176 8 "...perché la mente umana non è sottomessa alla legge di Dio e neppure può esserlo". Romani 8:7 MS1 176 9 "...infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato". Romani 3:20 MS1 176 10 ...poiché... MS1 176 11 "...il peccato è la violazione della legge". 1 Giovanni 3:4 MS1 176 12 È attraverso la legge che gli uomini sono convinti di peccato. Essi devono sentirsi peccatori, esposti all'ira di Dio, prima di comprendere la loro necessità di un Salvatore. Satana è costantemente al lavoro per sminuire nel concetto dell'uomo l'atroce carattere del peccato. Coloro che calpestano la legge di Dio, stanno facendo l'opera del seduttore, perché stanno respingendo l'unica regola, grazie alla quale possono definire il peccato e farlo vedere chiaramente alla coscienza del trasgressore. MS1 177 1 La legge di Dio raggiunge quei propositi segreti che, benché siano peccaminosi, frequentemente ci si passa sopra con leggerezza, ma in realtà sono la base e la prova del carattere. Essa è lo specchio in cui il peccatore può misurare il suo carattere morale. E quando egli si vede condannato da questa grande norma di giustizia, la sua prossima mossa deve essere quella di pentirsi dei suoi peccati e chiedere il perdono attraverso Cristo. Molti, per non vedere i loro difetti, preferiscono rompere lo specchio per annullare la legge che segnala le macchie della loro vita e del loro carattere. MS1 177 2 Noi viviamo in un'epoca di grande malvagità. Le persone sono ridotte in schiavitù dalle abitudini peccaminose, e le catene che li legano sono difficili da rompere. L'iniquità, come una fiumana sta inondando tutta la terra. Giornalmente, sulla terra succedono orribili crimini, troppo crudeli perché siano menzionati. MS1 177 3 Tuttavia, uomini che si professano di essere le sentinelle sulle mura di Sion, insegnano che la legge è stata data solo agli Ebrei e che decadde con i gloriosi privilegi che iniziarono nell'era evangelica. Non vi è forse una relazione tra la sfrenatezza e il crimine imperante, e il fatto che i ministri e i loro seguaci sostengano e insegnino che la legge non è più in vigore? MS1 177 4 Il potere censuratore della legge di Dio si estende non solo alle cose che facciamo, ma anche alle cose che non facciamo. Noi non dobbiamo giustificarci, omettendo di fare quello che Dio richiede. Non solo dobbiamo smettere di fare il male, ma dobbiamo imparare a fare il bene. Dio ci ha dato le potenzialità di esercitare buone opere, e se noi non le utilizziamo, saremo certamente considerati come servi malvagi e negligenti. È possibile che non commettiamo gravi peccati; è possibile che questi peccati non siano stati registrati nel libro di Dio, ma il fatto che le nostre azioni non siano state registrate come pure, buone, elevate o nobili, può dimostrare che non abbiamo migliorato i nostri talenti che il Signore ci ha affidato, e quindi meritiamo la condanna. MS1 177 5 La legge di Dio esisteva prima della creazione dell'uomo. Essa è stata adattata per la nostra santificazione. Pure gli angeli sono governati da questa legge. Dopo la caduta dell'uomo, i principi di giustizia sono rimasti invariati, nulla fu tolto, e non uno dei suoi santi precetti potrebbe essere migliorato. E poiché questa legge è esistita fin dal principio, essa continuerà ad esistere nei secoli perpetui dell'eternità. Il salmista dice: MS1 177 6 "Da lungo tempo conosco le tue testimonianze che hai stabilite in eterno". Salmo 119: 152 MS1 178 1 Nel giorno di Dio, che si approssima rapidamente, tutto il mondo dovrà essere giudicato da questa legge, che governa anche gli angeli, che esige la purezza dei pensieri, dei desideri, e delle inclinazioni più segrete, e che resterà ... "stabilita in eterno" (Salmo 111:8). MS1 178 2 Forse i trasgressori si vantano, credendo che l'Altissimo non sappia nulla, e che l'Onnipotente non esamina le loro trasgressioni. Egli non li sopporterà più a lungo. Ben presto essi riceveranno la giusta ricompensa per le loro azioni...perché la morte è il salario del peccato, mentre i giusti che hanno osservato la legge, oltrepasseranno i cancelli di madreperla, della città celeste, e saranno coronati di vita e gioia immortale alla presenza di Dio e dell'Agnello. ------------------------Capitolo 28 -- L'inimicizia di satana verso la legge MS1 179 1 La notte scorsa mi sono svegliata con un grande peso sul cuore. Stavo consegnando ai nostri fratelli un messaggio d'avvertimento e istruzioni, concernente l'opera di alcuni che sostenevano teorie erronee in quanto alla ricezione dello Spirito Santo e il modo in cui agiva mediante gli agenti umani. MS1 179 2 Mi fu indicato che ancora una volta si sarebbe presentato tra noi, ai giorni finali del messaggio, un fanatismo simile a quello che abbiamo dovuto affrontare dopo gli eventi del 1844, e che di nuovo dobbiamo affrontare questo male, così come lo abbiamo fatto nelle nostre prime esperienze. Siamo davanti a grandi e solenni eventi. Le profezie si stanno avverando. Nei libri del cielo si sta registrando una storia strana e significativa; eventi, che come si è dichiarato, sono stati previsti, e che precederanno il grande giorno del Signore. Nel mondo tutto è alterato e instabile. Le nazioni si sono adirate, e si realizzano grandi preparativi per la guerra. Le nazioni complottano l'una contro l'altra, e un regno contro l'altro. Il grande giorno del Signore si avvicina a grandi passi. Nonostante che le nazioni stiano radunando le loro forze per la guerra e per lo spargimento del sangue, l'ordine dato agli angeli è ancora in vigore, affinché trattengano i quattro venti alle estremità della terra fino a quando i servi del Signore siano suggellati sulle loro fronti. MS1 179 3 Il mondo sta verificando ora i risultati inevitabili della trasgressione della legge di Dio. Dopo il completamento della creazione, il Signore si riposò il settimo giorno e lo santificò, e lo mise da parte come un giorno in cui l'uomo avrebbe dovuto dedicargli il culto. Ma attualmente, come regola generale, il mondo disdegna completamente la legge di Jehovah, e un altro giorno fu istituito al posto del giorno di riposo di Dio. Gli uomini hanno contrapposto la loro condotta e la loro volontà agli insegnamenti positivi della Parola, e di conseguenza il mondo è sprofondato nel peccato e nella ribellione. MS1 179 4 Questa opposizione alla legge di Dio ha avuto inizio nelle coorti del cielo con Lucifero, il cherubino protettore. Satana si propose d'essere il primo nei concili celesti, in più si paragonava uguale a Dio. Egli cominciò la sua opera di ribellione con gli angeli che erano sotto i suoi ordini, cercando di diffondere in mezzo a loro il suo spirito di malcontento. E lavorò in modo così subdolo, che molti degli angeli si decisero a passare dalla sua parte, prima che si rendessero conto pienamente dei suoi propositi. Nemmeno gli angeli fedeli poterono discernere pienamente il suo carattere, né vedere fino a che punto volesse arrivare con i suoi inganni. MS1 180 1 Dopo aver attirato al suo fianco molti angeli, Satana portò la sua causa davanti a Dio, pretendendo che era desiderio degli angeli che lui occupasse la posizione di Cristo. Il male continuò a dilagare finché lo spirito di scontento si convertì in rivolta. Scoppiò dunque una grave ribellione nel cielo ma, Satana e i suoi simpatizzanti furono espulsi dal cielo. Egli aveva combattuto per avere il dominio del cielo, e aveva perso la battaglia. Il Signore non poteva più tollerare l'infedeltà del nemico, non poteva più dispensargli onore e potenza, infatti, gli furono tolti insieme al comando che aveva avuto nel governo del cielo, e da quel momento egli insieme al suo esercito è stato dichiarato il nemico di Dio nel nostro mondo. Satana continua a guerreggiare contro la causa della Verità e della giustizia. Come fece con gli angeli in cielo, egli continua a presentare agli uomini false immagini di Cristo e di Dio, guadagnando il mondo sotto la sua fazione. Anche le chiese che si professano cristiane hanno aderito al primo grande apostata. MS1 180 2 Satana, presenta sé stesso come il principe del regno di questo mondo, e come tale si è presentato a Cristo nell'ultima delle sue tre grandi tentazioni nel deserto: MS1 180 3 "Se dunque tu ti prostri per adorarmi.....disse Satana al Salvatore...tutto questo sarà tuo..." indicando i regni del mondo. (Luca 4:7) MS1 180 4 Nelle coorti celesti, Cristo seppe che sarebbe arrivato il tempo di affrontare il potere di Satana e doveva vincerlo, sì, la razza umana doveva essere salvata dal suo dominio. E quando arrivò questo momento, il Figlio di Dio depose la sua corona e la veste regale e rivestendo la sua divinità con l'umanità, scese sulla terra per incontrare il principe del male e per vincerlo, al fine di diventare l'avvocato e mediatore dell'uomo davanti al Padre. Il Salvatore avrebbe vissuto la sua vita sulla terra come ogni uomo, accettandone le avversità e le tentazioni. Come bimbo di Betlemme, egli sarebbe diventato uguale agli altri esseri umani, e mediante una vita integra e senza macchia sin dalla mangiatoia fino alla croce, Egli avrebbe dimostrato, che l'uomo per una vita di pentimento e di fede in Cristo, poteva essere restaurato al favore di Dio. Avrebbe portato all'uomo la grazia redentrice e il perdono dei peccati. Se gli uomini fossero ritornati alla loro lealtà, senza trasgredire la legge, avrebbero ricevuto il perdono. MS1 180 5 Nella debolezza umana, Cristo doveva affrontare le tentazioni presentate da un essere dotato delle facoltà più elevate che Dio aveva conferito alla famiglia angelica. Ma l'umanità di Cristo era unita alla divinità, e questo gli diede la forza per sopportare tutte le tentazioni di Satana. Tuttavia Egli mantenne la sua anima immacolata senza peccare. Lo stesso potere per vincere, lo vorrebbe dare a ogni figlio e figlia d'Adamo che accetta per fede i giusti attributi del suo carattere. MS1 181 1 "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna". Giovanni 3:16 MS1 181 2 Gesù ha dimostrato agli uomini che è possibile essere fedeli a Dio. Ha dimostrato che attraverso il pentimento e l'esercizio della fede nella giustizia di Cristo, il peccatore può riconciliarsi con Dio ed essere partecipe della natura divina, vincendo la corruzione che vi è nel mondo, dovuta alla concupiscenza. Oggi Satana presenta le stesse tentazioni che presentò a Cristo, offrendoci i regni del mondo in cambio della nostra sottomissione. Satana non ha alcun potere su chi contempla Cristo come l'Autore e Compitore della sua fede. Se noi accettiamo le virtù di Colui che fu tentato prima di noi, Satana non potrà fare nulla contro di noi. Chi si pente del suo peccato e accetta il dono della vita del Figlio di Dio, non può essere vinto. Afferrandosi per fede alla natura divina, diventa un figlio di Dio. Prega, e credi. Quando l'uomo è tentato e accetta per fede il potere di Cristo, egli supera la tentazione attraverso la Sua grazia. Ogni peccatore ha bisogno di comprendere questo. Deve pentirsi dei suoi peccati, deve credere nel potere di Cristo e accettare questo potere che salva e protegge dal peccato. Quanta gratitudine dovremmo dimostrare a Cristo per questo esempio!!! Non cercate di sottrarvi alla Croce MS1 181 3 Le speculazioni e le false teorie che abbondano intorno a noi, si possono vincere con l'umiltà e la dipendenza da Dio. Quando ci afferriamo al potere dell'Infinito e veniamo a Cristo dicendo: "Non porto nulla nelle mie mani; mi afferro semplicemente alla croce"...... allora gli strumenti divini possono cooperare con noi per santificare e purificare la nostra vita. MS1 181 4 Che nessuno cerchi di sottrarsi alla croce, perché solo attraverso di essa siamo in grado di superare ogni difficoltà. Quando siamo nelle prove e nell'afflizione, Cristo ci viene in soccorso attraverso il Suo amore e la Sua bontà. Ogni giorno si deve realizzare una grande opera nel cuore umano per mezzo dello studio della Parola. Abbiamo bisogno di imparare la semplicità della vera fede. Questo darà i suoi frutti. Per comprendere la volontà del Signore, dobbiamo avanzare con decisione nella fede. La Parola di Dio è preziosa ed in essa possiamo trovare consiglio. Ogni nostro passo deve essere fatto con cura, mantenendo lo stretto contatto con Cristo. Lo Spirito e la grazia di Cristo devono accompagnarci nella nostra vita, allora la fede unita all'amore purificherà la nostra anima. MS1 181 5 Abbiamo bisogno di comprendere molto bene le esigenze che Dio presenta al suo popolo. Tutti devono comprendere la legge che è l'immagine del Suo carattere. Le Parole che sono state scritte con il dito di Dio sulle tavole di pietra, rivelano perfettamente la Sua volontà per il suo popolo, e nessuno ha il diritto di falsificarla. Le leggi del Suo regno, furono date a conoscere definitivamente per poi essere rivelate alla gente di tutte le nazioni e lingue, quali principi del suo governo divino. Faremmo bene a studiare queste leggi registrate in Esodo al capitolo 20 e al capitolo 31:12-18. MS1 182 1 Quando verrà il momento del giudizio finale, e i libri saranno aperti, ogni uomo sarà giudicato in base alle cose scritte nei libri, allora le tavole di pietra, nascoste da Dio stesso fino a quel giorno, saranno nuovamente presentate davanti al mondo, quale norma di giustizia. MS1 182 2 A quel punto gli uomini e le donne vedranno che il prerequisito della loro salvezza è l'ubbidienza alla perfetta Legge di Dio. A questo punto nessuno potrà trovare scuse per giustificare i peccati. Mediante i giusti principi di quella legge, gli uomini riceveranno la loro sentenza di vita o di morte. ------------------------Capitolo 29 -- Cristo è la nostra speranza MS1 183 1 Prima della fondazione del mondo, Cristo, l'Unigenito Figlio di Dio, a causa del peccato di Adamo, s'impegnò a diventare il Redentore del genere umano. Con la caduta di Adamo, Colui che era partecipe della gloria del Padre prima che il mondo fosse, rinunciò alla Sua autorità, si tolse la corona e la veste regale, e scese sulla terra per diventare il bambino nato a Betlemme, per riscattare la razza umana caduta. Egli fu sottoposto alle stesse tentazioni che il nemico utilizza contro il genere umano, e tutti gli assalti di Satana non lo fecero vacillare, rimase leale verso il Padre. Gesù, vivendo una vita senza peccato, ha testimoniato, che ogni figlio di Adamo può resistere a ogni tentazione. MS1 183 2 Cristo ha dato agli uomini il potere di vincere le tentazioni. Egli venne in questo mondo in forma umana per vivere come uomo tra gli uomini. Prese le fiacchezze della natura umana per essere provato ed esaminato. La Sua umanità era unita a quella divina. Attraverso l'incarnazione, Egli si guadagnò in un nuovo senso il titolo di figlio di Dio. L'angelo disse a Maria: MS1 183 3 "Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell',Altissimo ti coprirà dell',ombra sua; perciò, anche chi nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio. Luca 1:35 MS1 183 4 Sebbene fosse figlio di un essere umano, diventò anche il Figlio di Dio. E così, Gesù, - il Figlio di Dio - visse in questo mondo accanto al genere umano. Cristo venne sulla nostra terra in forma umana per dimostrare agli abitanti dei mondi non caduti e al mondo caduto che un'abbondante provvidenza è stata fatta per permettere agli esseri umani di vivere in lealtà verso il loro Creatore. Egli ha resistito alle tentazioni e alle aggressioni che Satana ha rivolto contro di Lui. Anche se Cristo era provato dalla sofferenza e dal duro assedio, Dio non lo lasciò da solo. Quando fu battezzato da Giovanni nel Giordano, uscendo dall'acqua, su di Lui discese lo Spirito di Dio in forma di colomba aurea, e una voce dal cielo disse: MS1 183 5 "Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto". Matteo 3:17 MS1 184 1 Subito dopo quest'annuncio, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto. MS1 184 2 L'apostolo Marco ci dice: MS1 184 3 "Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto; e nel deserto rimase per quaranta giorni, tentato da Satana. Stava tra le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano". Marco 1:12,13 MS1 184 4 "Durante quei giorni non mangiò nulla; e quando furono trascorsi, ebbe fame". Luca 4:2 Affrontando la tentazione MS1 184 5 Quando Gesù fu condotto nel deserto per essere tentato, fu accompagnato dallo Spirito di Dio. Lui non provocò la tentazione. Egli si recò nel deserto per restare da solo e contemplare la Sua missione e opera. Digiunando e pregando si fortificava poiché doveva percorrere quel sanguinoso sentiero. Come avrebbe potuto iniziare la Sua missione nel liberare i prigionieri trattenuti nel tormento dal distruttore? Durante il suo lungo digiuno, gli fu mostrato il piano della Sua opera come liberatore dell'uomo. MS1 184 6 Quando Gesù andò nel deserto fu avvolto dalla gloria del Padre. Durante la comunione con Dio, fu elevato al di sopra della debolezza umana. Poi, quando la gloria del Padre si ritirò da Lui, Egli fu esposto alle tentazioni in ogni momento. La sua natura umana voleva evitare il conflitto che lo aspettava. Digiunò e pregò per 40 giorni. Debole ed estenuato dalla fame, esaurito ed emaciato dall'agonia mentale, il suo viso era talmente ... "disfatto ...da non sembrare più un uomo, e il suo aspetto al punto da non sembrare più un figlio d',uomo". Isaia 52:14 MS1 184 7 Questa era l'occasione giusta per Satana. Egli supponeva di poter vincere il Figlio di Dio. Allora si avvicinò al Salvatore sotto le spoglie di un angelo di luce e disse: MS1 184 8 "Se tu sei il Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani". Matteo 4:3 MS1 184 9 E Gesù rispose: MS1 184 10 "Non di pane soltanto vivrà l',uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio". Matteo 4:4 MS1 184 11 In ogni tentazione, l'arma della sua lotta fu la Parola di Dio. Satana chiese a Cristo un miracolo come segno della sua divinità. Ma ciò che è più grande d'ogni miracolo, è la ferma fiducia nelle parole: "Così dice il Signore". Queste parole eliminarono ogni controversia. Fino a quando Cristo mantenne questa posizione, il tentatore non poté avere alcun vantaggio. MS1 185 1 La nostra unica speranza è familiarizzare con la Parola di Dio. Coloro che studiano le Scritture diligentemente, non si lasceranno sedurre da Satana. Nessuno dovrebbe lasciarsi ingannare dalle sue speculazioni contro Cristo e contro Dio. Non dobbiamo speculare su punti dove la Scrittura tace. Tutto ciò che dobbiamo sapere riguardo alla salvezza, è presentato nella Parola di Dio. Giorno dopo giorno dobbiamo fare della Bibbia la nostra Consigliera. Cristo è unito al Padre da tutta l'eternità, e quando Egli prese su di sé la natura umana, era sempre con Dio. MS1 185 2 Egli è il legame che unisce Dio con l'umanità. MS1 185 3 "Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato...." Ebrei 2:14 MS1 185 4 Solo per mezzo di Lui possiamo diventare figli di Dio. Tutti quelli che credono in Cristo, diventeranno figli di Dio. Così il cuore diventa il tempio di Dio. Proprio perché Cristo ha preso la natura umana, gli uomini e le donne parteciperanno alla natura divina. La vita e l'immortalità saranno date solo per mezzo del Vangelo. ------------------------Capitolo 30 -- La legge e il vangelo MS1 186 1 Quando i Giudei rifiutarono Cristo, rigettarono le fondamenta della loro fede. D'altra parte, il mondo cristiano di oggi che pretende di credere in Cristo, allo stesso modo respinge la legge di Dio e commette lo stesso errore dei Giudei. Quelli che professano di afferrarsi a Cristo, centralizzando le loro speranze in Lui, pur disprezzando la legge morale e le profezie, non sono nella posizione migliore per riversare il disprezzo sugli Ebrei increduli. Essi non possono richiamare i peccatori al pentimento, dal momento che loro stessi non sono in grado di spiegare di cosa dovrebbero pentirsi. MS1 186 2 Il peccatore, prima di essere esortato ad abbandonare i suoi peccati, ha il diritto di chiedersi, che cos'è il peccato? Coloro che rispettano la legge di Dio, possono rispondere che il peccato è la trasgressione della legge. In conferma a questo, l'apostolo Paolo dice: ho conosciuto il peccato attraverso la legge. MS1 186 3 Solo quelli che riconoscono le domande vincolanti della legge morale, possono spiegare la natura dell'espiazione. Cristo è venuto sulla terra per essere un Mediatore tra Dio e l'uomo, per riconciliare l'uomo con il Creatore attraverso la legge. Nella legge non esiste alcun potere nel perdonare i trasgressori. Solo Gesù ha potuto pagare il debito del peccatore pentito, ma questo non gli concede di continuare a trasgredire la legge di Dio, anzi, d'ora in poi egli deve vivere in obbedienza a quella legge. MS1 186 4 La legge di Dio esisteva prima della creazione dell'uomo, altrimenti Adamo non avrebbe peccato. Dopo la sua caduta, i principi della legge non sono stati cambiati, anzi furono definitivamente confermati. Cristo, in accordo con il Padre, istituì le offerte sacrificali. In altre parole, ciò significava che la morte non doveva ricadere immediatamente sul trasgressore, ma essa doveva essere trasferita su una vittima che prefigurava l'offerta, grande e perfetta, del Figlio di Dio. MS1 186 5 I peccati del popolo dovevano essere trasferiti simbolicamente al sacerdote officiante, che era il Mediatore del popolo. Il sacerdote stesso, non poteva diventare l'offerta per il peccato ed effettuare un'espiazione con la sua vita, perché anche lui era un peccatore. Pertanto, invece di soffrire lui stesso la morte, sacrificava un agnello senza difetto, e il castigo del peccato veniva trasferito sulla bestia innocente, e in questo modo essa diventava il suo sostituto immediato e simbolizzava la perfetta offerta di Gesù Cristo. Attraverso il sangue di questa vittima, l'uomo poteva guardare avanti nel futuro con fede attraverso il sangue di Cristo, che avrebbe espiato le trasgressioni di tutta l'umanità. Lo scopo della legge cerimoniale MS1 187 1 Se Adamo non avesse trasgredito la legge di Dio, la legge cerimoniale non sarebbe mai stata istituita. Il Vangelo della Buona Novella era già stato dato ad Adamo, con la dichiarazione che il seme della donna avrebbe schiacciato la testa del serpente; e questo fu tramandato alle generazioni successive, a Noé, Abrahamo e a Mosé. La conoscenza della legge di Dio, e il piano di redenzione, furono impartiti ad Adamo ed Eva da Cristo stesso. Essi ne fecero tesoro di quest'importante lezione e la trasmisero verbalmente ai loro figli e ai figli dei loro figli. Così la conoscenza della legge di Dio è stata preservata. MS1 187 2 In quei giorni gli uomini vivevano circa 1000 anni, e gli angeli li visitavano con istruzioni dirette da Cristo. Si stabilì il culto di Dio attraverso offerte e sacrifici, e quelli che temevano Dio riconoscevano le proprie colpe davanti a Lui e guardavano al futuro con gratitudine e fiducia nella venuta della Stella Mattutina, ossia Colui che avrebbe guidato i figli caduti d'Adamo verso il cielo attraverso il pentimento davanti a Dio e la fede nel nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. MS1 187 3 Il Vangelo era predicato durante ogni sacrificio, e le opere del credente rivelavano continuamente la sua fede in un Salvatore futuro. Gesù disse ai Giudei: MS1 187 4 "Infatti, se credeste a Mosè, credereste anche a me; poiché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole"? Giovanni 5: 46,47 MS1 187 5 Senza alcun dubbio, era impossibile che Adamo, con la sua norma ed esempio, evitasse l'ondata di calamità causata dalla sua trasgressione che poi era ricaduta su tutti gli uomini. Da quel momento l'incredulità si era insinuata nei cuori umani. I figli di Adamo rappresentano l'esempio più antico delle due differenti vie perseguite dagli uomini riguardo alle richieste di Dio. Abele vedeva Cristo raffigurato nelle offerte di sacrificio. Caino era incredulo riguardo alla necessità dei sacrifici. Si rifiutò di riconoscere in Cristo l'Agnello sacrificale. Per lui, il sangue delle bestie non aveva alcun valore. Il Vangelo fu predicato sia a Caino come a suo fratello, ma per lui fu un sapore di morte a morte, perché non voleva riconoscere nel sangue dell'agnello sacrificato, Gesù Cristo, l'unica possibilità predisposta per la salvezza dell'uomo. MS1 188 1 Il nostro Salvatore, nella Sua vita come nella sua morte, adempì tutte le profezie che lo riguardavano, e fu l'essenza di tutti i simboli e delle ombre rappresentate. Egli osservò ed esaltò la legge morale, rispondendo alle sue richieste in qualità di rappresentante dell'uomo. Quegli Israeliti che si erano convertiti al Signore e accettarono Cristo come realtà prefigurata dai sacrifici simbolici, seppero distinguere la fine di ciò che doveva essere abolito. L'oscurità che copriva il sistema giudaico come un velo, fu per loro come il velo che copriva la gloria del volto di Mosé. La gloria sul volto di Mosé, era il riflesso di quella luce che condusse Cristo in questo mondo per il bene degli uomini. MS1 188 2 Mentre Mosé era appartato sul monte Sinai con Dio, il piano di redenzione, che fu dato quando Adamo cadde, gli fu rivelato in modo impressionante. Allora, seppe che lo stesso "Angelo" che guidava gli Israeliti nel loro viaggio, doveva essere rivelato nella carne. L'amato figlio di Dio, che era Uno con il Padre, avrebbe reso Uno con Dio, quelli che credevano e confidavano in Lui. Mosé vide il vero significato dell'offerta sacrificale. Cristo insegnò a Mosé il piano Evangelico, e mediante Cristo, la gloria dell'Evangelo illuminò il suo volto in modo tale, che il popolo non poté guardarlo. Mosè stesso non era cosciente della gloria che risplendeva sul suo viso e non capiva perché i figli d'Israele fuggivano da lui quando egli si avvicinava. Nonostante lui li chiamasse, loro non osavano guardare quel glorioso volto. Finalmente, quando Mosé capì che il popolo non poteva guardare il suo volto, egli si coprì con un velo. MS1 188 3 La gloria riflessa sul viso di Mosè fu grandemente penosa per i figli d'Israele a causa della loro trasgressione alla santa legge di Dio. Questa è un'illustrazione dei sentimenti di quelli che violano questa santa legge, essi desiderano separarsi dalla sua luce penetrante, perché nei peccatori suscita il terrore, mentre per i fedeli a Dio, essa appare in tutta la sua giustizia, santità e bontà. Solo coloro che apprezzano la legge di Dio, possono giustamente valutare l',espiazione di Cristo, che è stata resa necessaria a causa della violazione della legge del Padre. MS1 188 4 Quelli che sostengono l'opinione che non c'era bisogno di un Salvatore nell'antica dispensazione, hanno come un velo oscuro sul loro intendimento, esattamente come gli Ebrei, quando rifiutarono Cristo. Gli Ebrei riconoscevano la loro fede in un Messia futuro, mediante le offerte dei sacrifici che simbolizzavano Cristo. Eppure, quando Gesù apparve per adempiere tutte le profezie riguardanti il Messia promesso, e compiendo le opere che dimostravano che Lui era il divino Figlio di Dio, essi lo respinsero, e si rifiutarono di accettare l'evidenza più manifesta del Suo vero carattere. D'altra parte, la chiesa cristiana, che professa la più grande fede in Cristo, nel disprezzare il sistema giudaico, virtualmente nega Cristo, Colui che era fondatore dell'intera dispensazione giudaica. ------------------------Capitolo 31 -- La legge nella lettera ai Galati MS1 189 1 Spesso mi sono fatte delle domande riguardo alla lettera ai Galati. Quale legge comporta per noi un vero insegnamento? La mia risposta è: entrambe le leggi, la cerimoniale e il codice morale dei dieci comandamenti. MS1 189 2 Cristo fu il fondamento di tutto il sistema ebraico. La morte di Abele fu la conseguenza del rifiuto da parte di Caino del piano di Dio alla scuola dell'ubbidienza per essere salvato dal sangue di Gesù Cristo, simbolizzato dalle offerte sacrificali che indicavano Cristo. Caino rifiutò lo spargimento del sangue che simboleggiava il sangue di Cristo, che doveva essere sparso per il mondo. L'intera cerimonia fu preparata da Dio, e Cristo divenne il fondamento di tutto il piano di redenzione. Questo è l'inizio dell'opera della legge come istruttrice, la quale insegna ai peccatori a considerare Cristo quale fondamento di tutta la dispensazione ebraica. MS1 189 3 Tutti coloro che servivano ed erano relazionati al santuario, erano istruiti costantemente riguardo all'intervento di Cristo in favore della razza umana. Questo servizio aveva il proposito di creare in ogni cuore l'amore per la legge di Dio, che è la legge del Suo regno divino. L',offerta sacrificale doveva essere una lezione obbiettiva dell',amore di Dio rivelato in Cristo, nella sofferenza e nella morte della vittima, che prendeva su di sé il peccato e per cui l',uomo era colpevole, un innocente diventava peccato per noi. MS1 189 4 Nella contemplazione di questo grande tema sulla salvezza vediamo l'opera di Cristo. Non solo la promessa del dono dello Spirito, ma anche la natura e il carattere di questo sacrificio e di questa mediazione, sono temi che dovrebbero creare nei nostri cuori dei pensieri elevati, sacri e sublimi sulla legge di Dio, che continua a essere in vigore per tutti gli esseri umani. MS1 189 5 La violazione di questa legge nel piccolo atto di mangiare il frutto proibito, portò sull'uomo e sulla terra la conseguenza della disubbidienza alla legge di Dio. MS1 189 6 La natura dell'intervento dovrebbe sempre intimorire l'uomo nel commettere il più piccolo atto di disubbidienza alle richieste di Dio. Si dovrebbe avere una chiara comprensione di ciò che il peccato costituisce, e dovremmo evitare il minimo approccio che ci induca ad attraversare i confini tra l'ubbidienza e la disubbidienza. Dio desidera, che tutte le Sue creature capiscano la grande opera del Figlio di Dio nel dare la sua vita per la salvezza del mondo. MS1 190 1 "Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto Lui". 1 Giovanni 3:1 MS1 190 2 Quando il peccatore vede in Cristo l'incarnazione dell'amore e della benevolenza infinita e disinteressata, nel suo cuore si risveglia una disposizione alla gratitudine e al desiderio di seguirLo. Manoscritto 87, 1900. La legge morale MS1 190 3 "Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede". Galati 3:24 MS1 190 4 In questo versetto, lo Spirito Santo parla attraverso l'apostolo riguardo alla legge morale. La legge ci rivela il peccato, e ci fa sentire il bisogno di Cristo e di rivolgerci a lui in cerca di perdono e pace mediante il pentimento davanti a Dio e la fede nel nostro Salvatore. La mancanza di volontà nel rinunciare a opinioni preconcette e accettare questa verità fu la base principale dell'opposizione manifestata a Minneapolis contro il messaggio del Signore esposto dai fratelli E. J. Waggoner e A. T. Jones. Suscitando questa opposizione, Satana riuscì ad impedire la discesa del potere dello Spirito Santo che Dio desiderava impartire ai nostri fratelli in gran misura. MS1 190 5 Il nemico ha impedito di ottenere questo dono col quale essi avrebbero potuto portare la Verità al mondo, come gli apostoli la proclamarono alla Pentecoste. E questa luce che avrebbe dovuto illuminare tutta la terra con la sua gloria fu respinta, ed è stata allontanata dal mondo per il procedere errato dei nostri fratelli. MS1 190 6 La legge dei dieci comandamenti, non deve essere considerata come un divieto ma come la misericordia. Le sue proibizioni, non sono altro che la sicura garanzia di felicità attraverso l'obbedienza. Ricevendola in Cristo, essa opera in noi la purezza di carattere che ci porterà gioia attraverso i secoli eterni. L'obbedienza si può paragonare ad un muro di protezione. Noi vediamo in lei la bontà del Signore, perché Lui ha rivelato agli uomini i suoi principi immutabili di giustizia. Egli cerca di proteggerci dai mali che derivano dalla trasgressione. MS1 191 1 Noi non dobbiamo vedere Dio come qualcuno che desidera castigare il peccatore per le sue trasgressioni. È il peccatore stesso che attira su di sé la punizione. Ogni atto di trasgressione si ripercuote sul peccatore, opera in lui un cambiamento di carattere, rendendolo ancora più debole alla trasgressione la volta dopo. Scegliendo di peccare, gli uomini si allontanano da Dio, si separano dal canale di benedizioni, e il risultato sicuramente è la rovina e la morte. La legge è un'espressione del pensiero di Dio, e quando la riceviamo in Cristo, diventa il nostro pensiero. Essa ci eleva al di sopra del potere dei desideri e delle tendenze naturali, ma soprattutto al di sopra delle tentazioni che conducono al peccato. MS1 191 2 "Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c',è nulla che possa farli cadere". Salmo 119:165 MS1 191 3 Non vi è pace per gli empi. Sono in guerra contro Dio. Ma colui che riceve la giustizia della legge in Cristo è in armonia con il cielo. MS1 191 4 "La bontà e la verità si sono incontrate, la giustizia e la pace si sono baciate". Salmo 85.10MS, Lettera 96, 1896. ------------------------Capitolo 32 -- La giustizia di cristo nella legge MS1 192 1 La più grande difficoltà che Paolo dovette affrontare sorse dall'influenza dei maestri giudaizzanti. Essi gli provocarono molte difficoltà creando dissensi nella chiesa di Corinto. I Giudei presentavano continuamente le virtù delle cerimonie della legge, e le esaltavano al di sopra del Vangelo di Cristo, e nel frattempo condannavano Paolo, perché non le imponeva ai nuovi convertiti. Paolo li affrontò sul loro stesso terreno e disse: MS1 192 2 Or se il ministero della morte, scolpito in lettere su pietre, fu glorioso, al punto che i figli d'Israele non potevano fissare lo sguardo sul volto di Mosé a motivo della gloria, che pur svaniva, dal volto di lui, quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? e, infatti, il ministero della condanna fu glorioso, molto più abbonda in gloria il ministero della giustizia. 2 Corinzi 3:7-9 MS1 192 3 La legge di Dio, pronunciata con paurosa grandezza al monte Sinai, è l'espressione della condanna dei peccatori. La condanna è competenza della legge, ma la legge non ha alcun potere di perdonare né di redimere. Fu stabilita per la vita. Quelli che camminano in armonia con i suoi precetti riceveranno la ricompensa della loro ubbidienza. Ma apporta schiavitù e morte a quelli che permangono sotto la sua condanna. La legge di Dio è sacra e gloriosa. Quando Mosé ritornò dal monte Sinai dove si era incontrato con Dio per ricevere dalla sua mano le tavole di pietra, il suo volto rifletteva una gloria che il popolo non poteva contemplare senza provare dolore. Così, Mosé fu obbligato a coprirsi con un velo. MS1 192 4 La gloria che brillava dal suo volto era un riflesso della giustizia di Cristo attraverso la legge. La stessa legge non avrebbe alcuna gloria se non fosse incarnata in Cristo. Essa non ha nessun potere di salvezza. É offuscata a meno che in essa sia rappresentato Cristo nella pienezza della giustizia e della verità. I simboli e le ombre del servizio dei sacrifici, e le profezie, diedero agli Israeliti una visione velata e confusa della misericordia e della grazia che dovevano essere portate al mondo mediante la rivelazione di Cristo. Davanti a Mosé fu spiegato il significato dei simboli e delle ombre che indicavano Cristo. Egli vide la fine di quello che doveva essere abolito quando, nella morte di Cristo, il simbolo si sarebbe incontrato con la realtà. MS1 193 1 Vide, che solo per mezzo di Cristo l'uomo può osservare la legge morale. Con la trasgressione di questa legge, l'uomo portò il peccato nel mondo, e con il peccato la morte. Cristo diventò la vittima espiatoria dei peccati dell'uomo. Offrì la perfezione del suo carattere al posto della peccaminosità dell'uomo. Prese su di sé la maledizione della disobbedienza. I sacrifici e le offerte erano il preannuncio del sacrificio di Gesù. L'agnello immolato, impersonava l'Agnello che doveva togliere il peccato del modo. Vedendo l'oggetto di ciò che doveva essere abolito, e vedendo Cristo rivelato nella legge, il viso di Mosè si illuminò. MS1 193 2 Il ministero della legge, incisa sulla pietra, era un ministero di morte. Senza Cristo, il trasgressore sarebbe stato lasciato sotto la maledizione senza alcuna speranza di perdono. Questo ministero, di per sé, era senza gloria, ma il Salvatore promesso rivelato nei simboli e nelle ombre della legge cerimoniale, rese la legge morale gloriosa. MS1 193 3 L'apostolo Paolo desiderava, che i suoi fratelli vedessero che la gloria di un Salvatore che perdona i peccati dava significato a tutto il sistema giudaico. Egli desiderava ancora, che essi si rendessero conto che quando Cristo venne nel mondo e morì come sacrificio per l'uomo, il tipo si era incontrato con l'antitipo. Dopo la morte di Cristo sulla croce come sacrificio per il peccato, la legge cerimoniale non aveva più alcun valore, tuttavia, era relazionata con la legge morale ed era gloriosa. Tutto l'insieme portava il sigillo della divinità ed esprimeva la santità, la giustizia e la rettitudine di Dio. Se il ministero della dispensazione che si doveva abolire era glorioso, quanto più gloriosa doveva essere la realtà, quando Cristo fosse rivelato elargendo il suo Spirito Santificatore a quelli che credono? MS1 193 4 La proclamazione della legge morale (i dieci comandamenti) fu una splendida testimonianza della gloria e della maestà di Dio. Il popolo come fu impressionato da questa manifestazione di potere? Essi erano terrorizzati. Ecco cosa essi videro: MS1 193 5 "Or tutto il popolo udiva i tuoni, il suono della tromba e vedeva i lampi e il monte fumante. A tal vista, tremava e stava lontano. E disse a Mosè: "Parla tu con noi e noi ti ascolteremo; ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo". Esodo 20: 18,19 MS1 193 6 Il popolo d'Israele desiderava che Mosé fosse il loro mediatore. Essi non capivano che Cristo era il loro vero Mediatore stabilito e qualora fossero privati della Sua mediazione, essi sarebbero stati consumati certamente. MS1 193 7 "Mosè disse al popolo: "Non temete, Dio è venuto per mettervi alla prova, perché ci sia in voi timore di Dio, e così non pecchiate". Il popolo dunque se ne stava lontano, ma Mosé si avvicinò alla nuvola dov',era Dio". Esodo 20:20,21 MS1 194 1 Il popolo aveva una concezione sminuita delle verità concernente il perdono dei peccati, la giustificazione per fede in Gesù Cristo, e l'accesso a Dio unicamente attraverso un Mediatore, questo era dovuto alla loro condizione perduta, alla loro colpevolezza e ai peccati. MS1 194 2 In gran parte avevano perso la conoscenza di Dio e dell'unico modo per arrivare a Lui. Essi avevano perso il senso di ciò che costituisce peccato e di ciò che è giustizia. Il perdono dei peccati per mezzo di Cristo, il Messia promesso, simbolizzato dalle loro offerte, era inteso solo oscuramente. MS1 194 3 L'apostolo Paolo ha dichiarato: MS1 194 4 "Avendo dunque una tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza, e non facciamo come Mosé, che si metteva un velo sul volto, perché i figli d',Israele non fissassero lo sguardo sulla fine di ciò che era transitorio. Ma le loro menti furono rese ottuse; infatti, sino al giorno d',oggi, quando leggono l',antico patto, lo stesso velo rimane, senza essere rimosso, perché è in Cristo che esso è abolito. Ma fino a oggi, quando si legge Mosé, un velo rimane steso sul loro cuore; però quando si saranno convertiti al Signore, il velo sarà rimosso". 2 Corinzi 3:12-16 MS1 194 5 I Giudei rifiutarono di accettare Gesù come Messia, e non poterono comprendere che le loro cerimonie non avevano più alcun significato, che i sacrifici e le offerte avevano perso il loro proposito. Davanti agli occhi della loro mente, il velo collocato da loro stessi nella loro ostinata incredulità è rimasto steso. Esso sarà rimosso qualora accetteranno Cristo, la giustizia della legge. MS1 194 6 Nel mondo cristiano, molti hanno lo stesso velo davanti agli occhi del cuore. Essi non percepiscono la conclusione di ciò che è stato già rimosso. Non vedono con chiarezza quello che è stato abolito. Non vogliono comprendere che fu unicamente la legge cerimoniale a essere abrogata alla morte di Cristo. Essi sostengono che la legge morale è stata inchiodata alla croce. Il velo dell'ignoranza è molto pesante. I cuori di molti sono costantemente in guerra contro Dio, perché essi non vogliono essere soggetti alla Sua legge. Solo quando si metteranno in armonia con le regole del loro Governatore, Cristo sarà valorizzato. Anche se essi parlano di Cristo come loro Salvatore, alla fine gli dirà: Io non vi conosco. Voi non vi siete pentiti veramente delle vostre trasgressioni, perché non avete avuto fede in me. La mia missione era, esaltare la legge di Dio. Un duplicato del Carattere di Cristo MS1 195 1 Paolo, non presentò né la legge morale né quella cerimoniale come i ministri di oggi osano fare. Alcuni nutrono antipatia verso la legge di Dio al punto di attaccarla e censurarla. Essi disprezzano la gloria e la maestà di Dio. La legge morale non fu mai un simbolo o un'ombra. Essa esisteva già prima della creazione dell'uomo e durerà fino a quando durerà il trono di Dio. MS1 195 2 Dio non poteva cambiare né modificare un solo precetto della Sua legge al fine di salvare l'uomo, quindi la legge è il fondamento del suo governo. Essa è immutabile, inalterabile, infinita ed eterna. Affinché l'uomo fosse salvato, e si mantenesse l'onore della legge, fu necessario che il Figlio di Dio offrisse sé stesso come sacrificio per i peccati. Colui che non aveva conosciuto peccato, divenne peccato per noi. Morì per noi sul Calvario. La Sua morte dimostra il meraviglioso amore di Dio per l'uomo e l'immutabilità della Sua legge. Durante il sermone sulla montagna, Cristo ha dichiarato: MS1 195 3 "Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire, ma per portare a compimento. Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto". Matteo 5:17,18 MS1 195 4 Cristo portò la maledizione della legge soffrendone il castigo, completando il piano mediante il quale l'uomo poteva osservare la legge di Dio ed essere accettato attraverso i meriti del Redentore, e per mezzo del suo sacrificio la legge fu coperta di gloria. MS1 195 5 Allora la gloria di ciò che non doveva essere abolito -- ovvero la Legge di Dio dei Dieci Comandamenti, la sua norma di giustizia -- fu vista chiaramente da tutti coloro che videro nella sua totalità ciò che fu abolito. MS1 195 6 "E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l',azione del Signore, che è lo Spirito". 2 Corinzi 3:18 MS1 195 7 Cristo è l'avvocato per tutti i peccatori. Chi accetta il Suo Vangelo, lo contempla a viso scoperto. Vedono la relazione della sua missione con la legge, e riconoscono la sapienza e la gloria di Dio come sono rivelate dal Salvatore. La gloria di Cristo è rivelata nella Legge, che è un duplicato del suo carattere e la sua forza trasformatrice viene esercitata sull'anima affinché gli uomini si trasformano alla somiglianza divina. Sono partecipi della natura divina e assomigliano sempre più al loro Salvatore, avanzando passo dopo passo in conformità con la volontà di Dio fino a raggiungere la perfezione. MS1 196 1 La legge e il Vangelo sono in perfetta armonia. Si sostengono vicendevolmente. La legge si presenta in tutta la sua maestà davanti alla coscienza, mostrando al peccatore che egli sente il bisogno di Cristo, la vittima d'espiazione per i peccati. Il Vangelo riconosce il potere e l'immutabilità della legge. L'apostolo Paolo dichiara: MS1 196 2 "Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato, se non per mezzo della legge"... Romani 7:7 MS1 196 3 Il senso di peccato guida il peccatore al Salvatore. Nella sua necessità, l'uomo può presentare il potente argomento della croce del Calvario. Il trasgressore, può reclamare la Giustizia di Cristo, impartita a ogni peccatore pentito. Dio dichiara: MS1 196 4 "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori". Giovanni 6:37 MS1 196 5 "Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità". 1 Giovanni 1:9 ------------------------Capitolo 33 -- Incarnazione e natura di Cristo Esaminate le Scritture MS1 197 1 È della massima importanza che ogni essere umano dotato d'intelletto capisca il suo rapporto con Dio. Nelle nostre scuole non si studia abbastanza la questione della redenzione. Molti degli studenti non hanno una giusta concezione di ciò che significa il piano di salvezza. La Parola di Dio ci è stata data per il nostro bene. Colui che è stato colpito dalle nostre infermità c'invita: MS1 197 2 "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero". Matteo 11:28-30 MS1 197 3 Studenti, voi sarete al sicuro solo se sarete sottomessi e obbedienti a Cristo. Il vostro giogo sarà lieve solo se lo condividerete con Lui. Se innalzate il vostro peso alla croce, esso diventerà leggero, e questa croce sarà per voi una promessa di vita eterna. Questo è un grande privilegio per ciascuno di noi, ossia seguire Cristo esclamando ad ogni passo: MS1 197 4 "...la tua bontà mi ha reso grande". 2 Samuele 22:36 MS1 197 5 Ma se noi vogliamo raggiungere il cielo, dobbiamo accettare la Parola come nostro libro di studio. Attraverso la Scrittura dobbiamo imparare le lezioni giorno per giorno. MS1 197 6 L'apostolo Paolo ci dice: MS1 197 7 "Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l',essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma spogliò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra"... Filippesi 2:5-10 MS1 198 1 L'umiliazione al quale Cristo si è sottoposto, è incomprensibile per la mente umana, ma la Sua divinità e la Sua esistenza, prima che il mondo fosse formato, non può mai essere messa in dubbio da chi accetta la Sua Parola. L'apostolo Paolo parla del nostro Mediatore, del Figlio Unigenito di Dio, il Comandante di tutte le schiere celesti, il quale in uno stato di gloria era in forma di Dio, e che, quando Egli rivestì la divinità con l'umanità, prese su di sé la forma di Servo. Il profeta Isaia dichiara: MS1 198 2 "Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, per dare incremento all',impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre"... Isaia 9:6,7 MS1 198 3 Nel consentire di divenire uomo, Cristo, manifestò un'umiltà che stupisce le intelligenze celesti. L'atto di accettare di divenire un uomo, non sarebbe stato un'umiliazione se non fosse stato per l'eccelsa preesistenza di Cristo. Noi dobbiamo aprire le nostre menti per comprendere che Cristo ha deposto la Sua corona e le sue vesti regali, e il Suo comando, per incontrare l'uomo là dove egli stava, e portare alla famiglia umana la forza morale, affinché diventassero figli di Dio. Per redimere l'uomo, Cristo obbedì fino alla morte, e la morte della croce. MS1 198 4 L'umanità del Figlio di Dio è tutto per noi. È la catena d'oro che lega le nostre anime a Cristo, e attraverso Cristo a Dio. Ecco, questo tema deve essere il nostro studio costante. Cristo fu vero uomo, e nel diventare umano, Egli diede la prova della Sua umiltà. Tuttavia, Egli era Dio nella carne. Quando noi trattiamo quest'argomento, dovremmo prestare molta attenzione alle parole pronunciate da Cristo a Mosé presso il roveto ardente: MS1 198 5 "Non ti avvicinare qua; togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo sacro". Esodo 3:5 MS1 198 6 Dobbiamo avere un approccio d'umiltà e il cuore contrito verso questo studio. Lo studio concernente l'incarnazione di Cristo è come un campo fecondo che appaga il ricercatore che scava profondamente in cerca delle Verità nascoste. La Sacra Scrittura è la nostra guida MS1 199 1 La Bibbia è la nostra guida verso i sentieri sicuri dell'eternità. Dio ha ispirato gli uomini a scrivere questa Sacra Verità per la nostra istruzione. MS1 199 2 Le menti di coloro che faranno della Parola il centro dello studio, si amplieranno, e aumenterà il loro potere di comprensione. La mente si relaziona con i principi nobilitanti della Verità. La Verità ci mette in intima relazione con tutto il cielo, imprime la saggezza, la conoscenza e la comprensione. Mentre, se la mente è assorta e si alimenta con gli scritti di uomini non ispirati, essa si rimpicciolisce e diventa limitata. Pertanto questa ricerca non ha alcun rapporto con i profondi e ampi principi della Verità eterna. La comprensione umana si adatta inconsciamente alla comprensione delle cose che ci sono famigliari, e nella considerazione di queste cose, si debilita l'intendimento e le sue facoltà s'indeboliscono. MS1 199 3 Il Signore desidera che la Scrittura sia investigata: la fonte della scienza che è al di sopra di ogni teoria umana. Egli desidera che l'uomo scavi profondamente nelle miniere della Verità, affinché possa trovare il prezioso tesoro che contiene. Ma troppo spesso le teorie e la sapienza umana sono messe al posto della scienza biblica. L'uomo vuole rimodellare i propositi di Dio, e cerca di fare delle distinzioni tra i libri biblici. Mediante il suo intendimento e le sue facoltà egli presenta le verità bibliche come fossero menzogna. Precisamente ciò di cui l'uomo ha bisogno MS1 199 4 Il Signore non vuole che il Vangelo si basi su ragionamenti umani. Il Vangelo è stato adattato quale cibo spirituale e per soddisfare l'appetito spirituale dell'uomo. In ogni caso è proprio ciò di cui l'uomo ha bisogno. Gli insegnanti delle nostre istituzioni che hanno ritenuto necessario che i nostri studenti studino i testi di molti autori, loro stessi non hanno alcuna conoscenza biblica. Gli stessi docenti devono innanzi tutto studiare il Libro dei libri, anziché le altre cose, affinché imparino dalle Scritture che il Vangelo ha il potere di dimostrare la sua divinità davanti alla mente umile e contrita. MS1 199 5 Il Vangelo è la potenza e la sapienza di nostro Signore. Il carattere di Cristo sulla terra ha rivelato la Sua divinità, e il Vangelo che abbiamo ricevuto quale Suo patrimonio, deve essere studiato in tutti i rami educativi, finché i docenti, i bambini e i giovani non imparino a discernere nell'unico Dio vero e vivente l'oggetto della loro fede, del loro amore e della loro adorazione. La Parola deve essere rispettata e obbedita. Questo Libro che contiene il resoconto della vita di Cristo, la sua opera, le Sue dottrine, le Sue sofferenze e i Suoi trionfi, è la fonte della nostra forza. Ci è stato concesso un grande privilegio alla scuola della vita in questo mondo, affinché possiamo essere resi idonei alla vita superiore -- il grado più eccelso nella scuola più eccelsa, dove sotto la direzione di Dio i nostri studi proseguiranno nei secoli interminabili dell'eternità. ------------------------Capitolo 34 -- La Parola fatta carne MS1 201 1 "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l',hanno ricevuta". Giovanni 1:1-5 MS1 201 2 "E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come dell'unigenito dal Padre". Giovani 1:14 MS1 201 3 Questo capitolo traccia il carattere e l'importanza dell'opera di Cristo. Come possiamo vedere, Giovanni attribuisce tutto il potere a Cristo e parla della maestà e della Sua grandezza. Fa rifulgere i raggi divini di preziosa Verità come il sole emana i suoi raggi. Egli presenta Cristo come l'unico mediatore tra Dio e l'umanità. La dottrina dell'incarnazione di Cristo è un mistero, "cioè, il mistero che è stato nascosto per tutti i secoli e per tutte le generazioni, ma che ora è stato manifestato ai suoi santi". Colossesi 1:26 MS1 201 4 È il grande e profondo mistero della Pietà. "E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi"... Giovanni 1:14 MS1 201 5 Cristo si rivestì della natura umana, una natura inferiore alla sua natura celeste. Nulla dimostra la meravigliosa condiscendenza di Dio come questo. Egli "ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio".(Giovanni 3:16) Giovanni presenta questo meraviglioso argomento con semplicità, affinché tutti possano cogliere la Verità esposta per essere illuminati. Cristo non prese la natura umana in forma apparente, lo fece veramente. MS1 202 1 "Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato"... Ebrei 2:14 MS1 202 2 Gesù era il figlio di Maria; era della stirpe di Davide, secondo la discendenza umana. Di Lui si dice che era uomo, l'uomo Cristo Gesù. "Quest'uomo", scrive Paolo, "è stato ritenuto degno di una gloria tanto più grande di quella di Mosé quanto chi costruisce una casa ha maggior onore della casa stessa". Ebrei 3:3 Preesistenza di Cristo MS1 202 3 La Parola di Dio non parla soltanto dell'umanità di Cristo, ma anche riguardo alla Sua preesistenza. La Parola esisteva come un essere divino, come l'eterno Figlio di Dio, in unione e unità con il Padre. Sin dall'eternità Egli, era il Mediatore del patto, Colui nel quale tutte le nazioni della terra, sia Giudei sia Gentili, dovevano essere benedetti a condizione che lo accettavano. MS1 202 4 "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio". Giovanni 1:1 MS1 202 5 Prima della creazione degli uomini e degli angeli, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. MS1 202 6 Il mondo fu fatto per mezzo di Lui, e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. (Giovanni 1:3) Se Cristo ha fatto tutte le cose, Egli esisteva prima di tutte le cose. Le parole dette a questo riguardo sono talmente decisive che nessuno deve dubitare. Essenzialmente, Cristo è Dio nel senso più eccelso. Egli era con il Padre fin dall'eternità, Dio sopra di tutto, benedetto per sempre. MS1 202 7 Il Signor Gesù Cristo, divino Figlio di Dio, esisteva da sempre, una persona distinta, e tuttavia Uno con il Padre. Era l'eccelsa gloria del cielo. Egli era il Comandante di tutte le intelligenze celesti, e l'omaggio di adorazione che gli angeli gli tributavano era ricevuto da Lui con ogni diritto. Questo non significa rubare a Dio. MS1 202 8 "Il SIGNORE mi ebbe con sé al principio dei suoi atti...dichiara Gesù, prima di fare alcuna delle sue opere più antiche. Fui stabilita fin dall',eternità, dal principio, prima che la terra fosse. Fui generata quando non c',erano ancora abissi, quando ancora non c',erano sorgenti rigurgitanti d',acqua. Fui generata prima che i monti fossero fondati, prima che esistessero le colline, quand',egli ancora non aveva fatto né la terra né i campi né le prime zolle della terra coltivabile. Quand',egli disponeva i cieli io ero là; quando tracciava un circolo sulla superficie dell',abisso"... Proverbi 8:22-27 MS1 203 1 Prima che si stabilisse il fondamento del mondo, vi era già luce e gloria nella Verità, che parla di Gesù come Uno con il Padre. Questa è come la luce che risplende in un luogo oscuro illuminandolo con la gloria divina. MS1 203 2 Questa verità, infinitamente misteriosa in sé stessa, spiega altre verità misteriose che in altro modo sarebbero inspiegabili, al contempo è rinchiusa come qualcosa di sacro nella luce, inaccessibile e incomprensibile. MS1 203 3 "Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e l',universo, anzi, di eternità in eternità, tu sei Dio". Salmo 90:2 MS1 203 4 "...il popolo che stava nelle tenebre, ha visto una gran luce; su quelli che erano nella contrada e nell',ombra della morte una luce si è levata". Matteo 4:16 MS1 203 5 Ecco la preesistenza di Cristo. Lo scopo della Sua manifestazione nel nostro mondo si presenta come raggi viventi di luce procedenti dal trono eterno. MS1 203 6 "Ora, o figlia di schiere, raduna le tue schiere! Siamo cinti d',assedio; colpiscono con la verga la guancia del giudice d',Israele"! Michea 4:14 MS1 203 7 "Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni". Michea 5:1 MS1 203 8 "...ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia; ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio..." 1 Corinzi 1:23,24 Un Mistero MS1 203 9 Non potremo mai comprendere il mistero della manifestazione di Cristo nella carne senza l'intervento dello Spirito Santo. La lezione più umiliante che l'uomo deve imparare è che la sapienza umana è nulla, e che è follia cercare di scoprire Dio con i propri sforzi. L'uomo può esercitare i suoi poteri intellettuali al massimo, può avere ciò che il mondo chiama, un'istruzione superiore, ma agli occhi di Dio può essere sempre ignorante. I filosofi antichi si vantavano della loro saggezza, ma quanto peso aveva sulle bilance di Dio? MS1 203 10 Salomone era molto istruito, ma la sua sapienza era stolta, perché egli non sapeva come mantenersi moralmente indipendente, libero dal peccato, nella forza di un carattere modellato secondo la similitudine divina. Salomone ci ha dato il risultato delle sue ricerche, dei suoi accurati sforzi, delle sue perseveranti indagini. Egli dichiara che la sua sapienza è completa vanità. MS1 204 1 Con la sapienza del mondo non si può conoscere Iddio. La sua stima del carattere divino, la sua conoscenza imperfetta nei confronti degli attributi di Dio, non arricchiva la sua concezione mentale. La sua mente non fu nobilitata alla conformità divina ma, immersa nella più grossolana idolatria. MS1 204 2 "Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti, e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell',uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili". Romani 1:22,23 MS1 204 3 Questo è il valore dei requisiti e della conoscenza umana, e non provengono da Cristo. MS1 204 4 Cristo dichiara: MS1 204 5 "Io sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". Giovanni 14:6 MS1 204 6 Cristo è investito del potere di generare la vita a tutte le creature. Egli aggiunse: MS1 204 7 "Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch',egli a motivo di me". MS1 204 8 "È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita". Giovanni 6:57, 63 MS1 204 9 Qui, Cristo non si riferisce alla Sua dottrina, ma alla Sua persona e alla divinità del suo carattere. Egli dice ancora: MS1 204 10 "In verità, in verità vi dico: l',ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l',avranno udita, vivranno. Perché come il Padre ha vita in sé stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in sé stesso; e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell',uomo". Giovanni 5:25-27 Il significato della nascita di Cristo MS1 205 1 Dio e Cristo, già dal principio sapevano dell'apostasia di Satana e della caduta d'Adamo a causa dell'inganno dell'apostata. Il piano della salvezza è stato progettato per redimere la razza umana caduta e dargli un'altra possibilità. Cristo fu designato quale Mediatore, ancor prima della creazione del mondo, designato dall'eternità per essere il nostro sostituto e la nostra garanzia. Ancor prima della creazione del mondo, fu stabilito che la divinità di Cristo avrebbe dovuto rivestire l'umanità. MS1 205 2 "Tu non hai voluto né sacrificio né offerta...disse Cristo, ma mi hai preparato un corpo"... Ebrei 10:5 MS1 205 3 Gesù, però, non venne nel mondo in forma umana prima della scadenza del tempo. Egli venne su questa terra, a Betlemme, come un neonato. Nessuno, nemmeno al più dotato dei figli di Dio venuto in questo mondo, gli fu riconosciuta la stessa dimostrazione di gioia come fu data a Gesù bambino in Betlemme. Gli angeli di Dio intonarono le loro lodi per le colline e le pianure di Betlemme. MS1 205 4 "Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini ch',egli gradisce!" Luca 2:14 MS1 205 5 Ogni famiglia umana è in grado di riconoscere questo inno! La dichiarazione che si fece allora, la nota che risuonò, l'inno che iniziò si estenderà fino alla fine del tempo e risuonerà fino ai confini di tutta la terra. Significa: gloria a Dio, e pace in terra per gli uomini di buona volontà! Quando il Sole di giustizia sorgerà, porterà la salvezza sulle sule ali, e l'inno che si cantò sulle colline di Betlemme riecheggerà nella voce di una grande moltitudine, come la voce di molte acque, che dirà: MS1 205 6 "Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l',Onnipotente, ha stabilito il suo regno". Apocalisse 19:6 MS1 205 7 Con la Sua obbedienza a tutti i comandamenti di Dio, Cristo riscattò l'uomo. Questo non è stato fatto trasformando sé stesso in qualcos'altro, ma prendendo l'umanità su di sé. Così Cristo diede all'umanità la possibilità di vivere grazie a quello che Lui fece. L'opera della Redenzione è porre l'umanità in comunione con Cristo, unire la razza caduta con la divinità. Cristo ha preso la natura umana, perché gli uomini potessero diventare Uno con Lui, come Cristo è Uno con il Padre, perché Dio ama l'uomo come ama il suo Unigenito Figlio, e quest'amore rende l'uomo partecipe alla natura divina e a completarsi in Lui. MS1 206 1 Lo Spirito Santo, che procede dall'Unigenito Figlio di Dio, unisce l'essere umano, corpo, anima e spirito alla perfetta natura di Cristo divino - umana. Questa unione è rappresentata dall'unione tra la vite e i tralci. L'uomo limitato può essere unito alla forza di Cristo. Attraverso la fede, la natura umana è assimilata con la natura di Cristo. Così, noi diventiamo Uno con Dio in Cristo. ------------------------Capitolo 35 -- L'tentato in ogni cosa come lo siamo noi MS1 207 1 Dopo la caduta dell'uomo, Satana dichiarò che gli esseri umani avevano dimostrato d'essere incapaci di rispettare la legge di Dio, e cercò di convincere tutto l'universo di questo. Le parole di Satana sembravano essere vere, ma Cristo, venne su questa terra per smascherare il seduttore. La Maestà del cielo prese le difese dell'uomo, e quindi con lo stesso aiuto che può ottenere l'uomo, resistette alle tentazioni di Satana così come anche l'uomo deve resistergli. Questo era l'unico modo in cui il peccatore caduto avrebbe partecipato alla natura divina. Cristo, nel rivestire la natura umana, fu in grado di comprendere le prove e le sofferenze dell'uomo e tutte le tentazioni delle quali era accusato. Gli angeli che non conoscevano il peccato, non potevano simpatizzare con l'uomo nelle sue prove particolari. Cristo, accondiscendendo di prendere la natura umana, fu tentato in ogni punto come noi affinché sapesse come soccorrere tutti coloro che fossero tentati. MS1 207 2 Assumendo l'umanità, Cristo si mise nei panni d'ogni essere umano. Egli era il Capo dell'umanità. E poiché era divino e umano, con il Suo lungo braccio umano poteva abbracciare tutta l'umanità, e con quello divino poteva afferrarsi al trono dell',Infinito. MS1 207 3 Oh!Quale meraviglioso spettacolo contemplò il cielo! Colui che era perfetto, si rivestì con la nostra natura contaminata. Nessun uomo potrà mai comprendere simile umiliazione. Dio si era manifestato nella carne ed umiliò sé stesso. Quale grande soggetto per la contemplazione! La Maestà del cielo, così infinitamente grande, si chinò, senza perdere nulla della Sua dignità e gloria. Egli si inchinò alla povertà e alla più profonda umiliazione tra gli uomini. Egli si è fatto povero per noi, affinché, attraverso la Sua povertà potessimo diventare ricchi. MS1 207 4 "Le volpi hanno delle tane -- disse Gesù -- e gli uccelli del cielo hanno dei nidi, ma il Figlio dell',uomo non ha dove posare il capo". Matteo 8:20 MS1 207 5 Cristo si sottomise agli insulti, agli scherni e al disprezzo. Egli udì i Suoi messaggi pieni d'amore, di bontà e di misericordia, pronunciate erroneamente e male applicati. E poiché Egli dichiarava la sua divinità, è stato chiamato il principe dei demoni. La Sua nascita fu sopranaturale, ma per la sua nazione, per quelli che erano ciechi nelle cose spirituali, fu considerato come una vergogna. Nella nostra vita non c'è goccia tanto amara che Egli non abbia assaporato, ma per questo Egli potè portare molti figli a Dio. MS1 208 1 Il fatto che Gesù venne su questa terra come un uomo di dolore, sperimentando l'afflizione, il fatto che lasciò la sua dimora celeste per poter salvare dalla rovina eterna l'uomo caduto, dovrebbe polverizzare tutto il nostro orgoglio, svergognare la nostra vanità e dovrebbe rivelarci il peccato della nostra autosufficienza. Contemplatelo mentre si appropria delle necessità, delle prove, dei dolori e delle sofferenze degli uomini peccatori. Non possiamo imparare la lezione su ciò che Dio ha dovuto sopportare in conseguenza del peccato. MS1 208 2 Cristo venne su questa terra come uomo e come rappresentante dell'uomo, per mostrare che, nel conflitto con Satana, l'uomo tale come Dio lo ha creato, unito al Padre e al Figlio poteva obbedire a tutte le esigenze divine. Parlando attraverso i Suoi servi Egli disse: MS1 208 3 "...i suoi comandamenti non sono gravosi". 1 Giovanni 5:3 MS1 208 4 Fu il peccato quello che separò l'uomo dal suo Dio, ed è sempre il peccato che mantiene questa separazione. La profezia nell'Eden MS1 208 5 L'inimicizia di cui parla la profezia dell'Eden, non era limitata soltanto a Satana e al Principe della vita. Essa era universale. Satana e i suoi angeli sentivano l'inimicizia per tutta l'umanità. MS1 208 6 Io porrò inimicizia -- disse Dio -- fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno". Genesi 3:15 MS1 208 7 L'inimicizia messa tra il seme del serpente e il seme della donna era soprannaturale, l'inimicizia in senso naturale era quella verso Cristo, nell'altro senso era soprannaturale, visto che l'umanità e la divinità erano unite. L'inimicizia si sviluppò a tal punto, quando Cristo venne ad abitare su questa terra. Mai prima d'ora si è avuto un essere sulla terra che abbia odiato il peccato con un odio così perfetto come lo ha fatto Cristo. Lui vide il potere ingannatore di Satana e l'infatuazione che ammaliava i santi angeli, e tutte le facoltà di Cristo si predisposero contro di lui. MS1 209 1 La purezza e la santità di Cristo, la giustizia immacolata di Chi non commise peccato, era come un rimprovero perpetuo per ogni peccatore, in un mondo di sensualità e peccato. Nella Sua vita, la luce della Verità brillò in mezzo alle tenebre morali con le quali Satana aveva avvolto il mondo. Cristo ha esposto al mondo la falsità e il carattere ingannatore di Satana, e in molti cuori distrusse la sua influenza. Fu questo che irritò Satana con un odio tanto intenso. MS1 209 2 Insieme ai suoi adepti, egli decise di far pressione con ogni forza nella contesa, perché nel mondo c'era Colui che era il perfetto rappresentante del Padre, il suo carattere e le sue azioni rifiutavano le falsità di Satana, in quanto Dio. Satana aveva accusato Dio di possedere i suoi stessi attributi. Allora vide in Cristo, il Padre rivelato nel suo vero carattere: un Padre compassionevole e misericordioso che non vuole vedere perire nessuno, ma che tutti si pentano e abbiano la vita eterna. MS1 209 3 L'intensa mondanità è stata una delle tentazioni nelle quali Satana ha avuto maggior successo. In questo modo, Egli vuole che i cuori e le menti degli uomini siano assorti dalle attrazioni del mondo, affinché in loro non ci sia posto per le cose celesti. Egli domina le menti affinché amino il mondo. Le cose terrene eclissano le cose celesti, e di conseguenza, il Signore viene espulso dalla loro mente. Le false teorie e i falsi dei sostituiscono quello Vero. Gli uomini sono affascinati dalle apparenze e dalla lucentezza del mondo. Essi sono talmente attaccati alle cose terrene, che sono pronti a commettere qualsiasi peccato, al fine di ottenere qualche vantaggio mondano. È su questo punto che Satana pensava di vincere Cristo. Egli pensava, che Cristo poteva essere facilmente vinto nella Sua umanità. MS1 209 4 "Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: "Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori". Matteo 4:8,9 MS1 209 5 Ma Gesù fu irremovibile. Egli sentiva la forza di questa tentazione, ma l'affrontò per noi e vinse. Gesù usò solo le armi che ragionevolmente possono usare gli esseri umani, ossia la Parola di Colui che è potente in consigli: "STA SCRITTO". (Matteo 4:4) MS1 209 6 Con quale grande interesse questa contesa e stata osservata dagli angeli celesti e dai mondi non caduti, mentre Gesù stava rivendicando l'onore della legge! La controversia fu definita per sempre, non solo per questo mondo, ma per l'intero universo celeste. La confederazione delle tenebre, era allerta aspettando un'apparenza di possibilità per trionfare sul Sostituto della razza umana, divino e umano, così, l'apostata avrebbe potuto esclamare "Vittoria", e a questo punto il mondo e i suoi abitanti sarebbero divenuti il suo regno per sempre. Però, Satana ferì solo il tallone; non riuscì mai a toccare la testa. Alla morte di Cristo, egli si rese conto di essere stato sconfitto. Egli si rese conto che il suo vero carattere era stato rivelato chiaramente a tutto il cielo, e che gli esseri celesti e i mondi che Dio aveva creato, erano completamente dalla parte di Dio. Egli vide, che le sue prospettive di futura influenza sarebbero state definitivamente annientate. L'umanità di Cristo dimostrava, che la questione della controversia era definita per i secoli eterni. L'impeccabile natura umana di Cristo MS1 210 1 Nonostante Cristo abbia rivestito la natura umana caduta, Egli non ha mai peccato. Era soggetto alle debolezze e alle infermità di cui l'uomo era circondato, affinché si adempisse quel che fu detto per bocca del profeta Isaia: "Egli ha preso le nostre infermità e ha portato le nostre malattie". Matteo 8:17 MS1 210 2 Ogni nostra infermità toccava il cuore di Cristo, anche Lui è stato tentato come noi in ogni cosa, e nonostante questo non ha mai peccato. Egli era l'agnello "senza difetto né macchia"..(1 Pietro 1:19) Se Satana avesse ottenuto con le sue tentazioni che Cristo peccasse anche nel più piccolo dei peccati, avrebbe ferito la testa del Salvatore. E se questo fosse accaduto, la razza umana sarebbe perita. In questo caso la collera divina sarebbe scesa su Cristo come scese su Adamo. Sia Cristo, sia la Sua chiesa sarebbero rimasti senza speranza. MS1 210 3 Noi non dobbiamo avere dubbi per quanto riguarda la perfezione impeccabile della natura di Cristo. La nostra fede deve essere una fede intelligente. Dobbiamo guardare a Gesù in completa fiducia, e con fede totale al sacrificio espiatorio. È essenziale, affinché l'anima non sia avvolta dalle tenebre. Questo Santo Sostituto è in grado di occuparsi di noi fino alla fine. Egli ha dimostrato all'universo il Suo perfetto carattere e umiltà, e la Sua obbedienza perfetta a tutte le richieste di Dio. La divina potenza si è posata sopra gli uomini, affinché essi diventino partecipi della natura divina, essendo fuggiti dalla corruzione e dalla lussuria che dilaga nel mondo per la concupiscenza. Ecco come l'uomo credente può arrivare al pentimento e ricevere la giustizia di Dio in Cristo. ------------------------Capitolo 36 -- Non vi sono gerarchie e caste in Cristo MS1 211 1 L'angelo più potente dei cieli non aveva alcun potere per pagare il riscatto di un'anima perduta. I Cherubini e i Serafini, hanno solo la gloria che il Creatore gli ha donato come sue creature, mentre la riconciliazione dell'uomo con Dio poteva essere realizzata solo attraverso un Mediatore, che fosse uguale a Dio, che possedesse gli attributi che lo nobilitassero e lo dichiarassero degno di mediare col Dio infinito in favore dell'uomo, e ancora di rappresentare Dio davanti al mondo caduto. Il sostituto e garante dell'uomo doveva avere la natura dell'uomo, e avere un legame con la famiglia umana che doveva rappresentare, e come ambasciatore di Dio, doveva partecipare alla natura divina, e avere un'unione con l'Infinito al fine di manifestare Dio davanti al mondo ed essere un Mediatore tra Dio e L'uomo. MS1 211 2 Queste qualifiche sono state trovate solo in Cristo. Rivestendo la natura umana, venne sulla terra per essere chiamato il Figlio dell'uomo e il Figlio di Dio. Egli era il garante per l'uomo, e l'ambasciatore di Dio -- il garante per l'uomo, nel soddisfare attraverso la Sua giustizia (di Cristo) le richieste della legge di Dio al posto dell'uomo, e il rappresentante di Dio per manifestare il Suo carattere (di Dio) davanti all'umanità perduta. MS1 211 3 Il Redentore del mondo possedeva il potere di attirare gli uomini a Sé, di acquietare le loro paure, di dissipare le loro tristezze, di infondere in loro la speranza e il coraggio, di permettergli di credere nella volontà di Dio e di riceverlo mediante i meriti del Sostituto divino. Come oggetto dell'amore di Dio, dovremmo essere grati di avere un Mediatore, un Avvocato, un Intercessore nelle coorti celesti, che supplica in nostro favore davanti al Padre. MS1 211 4 Abbiamo tutto ciò che si potrebbe chiedere per ispirarci fede e fiducia in Dio. Nei tribunali terreni, quando un re vuole dare la massima garanzia che assicuri la sua veridicità, egli dà il proprio figlio come ostaggio, affinché questi possa essere riscattato quando si compie la promessa del re. Ecco quanto è grande il pegno di fedeltà del Padre: perché quando volle assicurare gli uomini dell'immutabilità dei suoi consigli, diede il Suo Unigenito Figlio affinché venisse sulla terra e prendesse la natura umana, non solo per brevi anni di vita, ma per ritenere questa natura nelle coorti celesti come garanzia eterna della fedeltà di Dio.. MS1 212 1 "Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre, dandoci di essere chiamati figli di Dio! E tali siamo. Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui". 1 Giovanni 3:1 MS1 212 2 Attraverso la fede in Cristo, noi diventiamo membri della famiglia reale, eredi di Dio e coeredi di Gesù Cristo. Siamo uno in Cristo. Quando guardiamo al Calvario e vediamo la Maestà Sofferente che, nella natura dell'uomo e per lui ha sostenuto la maledizione della legge, sono cancellate tutte le distinzioni nazionali, tutte le differenze settarie, si perde tutto l'onore delle gerarchie, tutto l'orgoglio delle caste. MS1 212 3 La luce che brilla dal trono di Dio sopra la croce del Calvario pone fine per sempre alle separazioni fatte dagli uomini tra classi e razze. Uomini d'ogni classe sociale diventeranno membri di una sola famiglia e figli del Re celeste, non attraverso il potere terreno, ma attraverso l'amore di Dio che diede Gesù perché vivesse una vita di povertà, afflizione e umiliazione, per subire la vergogna della morte, affinché potesse condurre molti suoi figli verso la gloria celeste. MS1 212 4 Non è la posizione sociale, non è la saggezza, non sono le qualità, non sono i doni di una persona che la fa diventare speciale davanti a Dio. L'intelletto e i talenti degli uomini sono doni di Dio, e devono essere impiegati alla Sua gloria e per l'edificazione del Suo regno eterno. Davanti agli occhi del Signore contano solo il carattere spirituale e morale. Questi valori sopravvivranno alla tomba e saranno resi gloriosi con l'immortalità per i secoli infiniti dell'eternità. La regalità mondana così altamente onorata dagli uomini, non uscirà dal sepolcro dove fu deposta. Le ricchezze, gli onori, la saggezza degli uomini che hanno servito i propositi del nemico, non porterà ai suoi possessori alcun onore, o alcuna posizione di fiducia nel mondo a venire. Solo coloro che hanno apprezzato la grazia di Cristo, saranno resi eredi di Dio e coeredi di Cristo, e usciranno dalla tomba portando l',immagine del loro Redentore. MS1 212 5 Tutti quelli che si sono resi degni di essere considerati membri della famiglia di Dio, si riconosceranno tra loro come figli e figlie di Dio. Essi si renderanno conto, che tutti ricevono la loro forza e il perdono dalla stessa fonte, ossia da Gesù Cristo, che è stato crocefisso per i loro peccati. Essi sanno che potranno lavare le loro vesti (il carattere) nel sangue di Cristo, affinché siano accettati dal Padre nel suo nome, se desiderano stare nella brillante assemblea dei santi, rivestiti con le bianche vesti della giustizia. Uno in Cristo MS1 213 1 Come figli di Dio siamo uno in Cristo. Qual è la posizione di Cristo riguardo alle caste, le distinzioni sociali, la divisione degli uomini a causa del colore, della razza, della posizione, della ricchezza, della nascita e delle conquiste? Il segreto dell'unità si trova nell'uguaglianza dei credenti in Cristo. Il motivo delle divisioni e delle differenze si trova nella separazione da Cristo. Cristo è il centro verso il quale tutti dovrebbero essere attratti. Più ci avviciniamo a questo centro, più ci sentiremo uniti in simpatia, in amore e nella crescita del carattere ad immagine di Gesù. In Dio non c'è alcuna preferenza di persone. MS1 213 2 Gesù conosceva l'inutilità della vanagloria terrena, e non ha dato alcuna importanza alla sua ostentazione. Nella Sua dignità, nell'elevazione del suo carattere, nella Sua nobiltà di principio, Egli era al di sopra delle vane gerarchie del mondo. Malgrado il profeta lo descrive come "...disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza..." (Isaia 53:3), Egli avrebbe potuto essere stimato come il più eccelso tra i nobili della terra. I migliori circoli della società umana lo avrebbero corteggiato. Gesù avrebbe potuto accettare i loro favori, ma Egli non desiderava gli applausi degli uomini e preferì agire indipendentemente da ogni influenza umana. MS1 213 3 La ricchezza, la posizione, le gerarchie mondane con tutte le loro distinzioni di grandezza umana, non significavano niente per Chi aveva lasciato l'onore e la gloria del cielo, che non possedeva lo splendore terreno, che non si compiaceva del lusso e che non esibiva altro ornamento se non l'umiltà. Gli umili, circondati dalla povertà, afflitti dalle preoccupazioni, costretti alla fatica, non avrebbero potuto trovare alcuno valido esempio nella vita di Cristo che li inducesse a pensare che Gesù non stava familiarizzando con le loro prove, che non conosceva l'oppressione delle circostanze e che non poteva simpatizzare con loro nelle loro necessità e sofferenze. MS1 214 4 La Sua umile vita era in armonia con la Sua nascita. Il Figlio del Dio Onnipotente, il Signore della vita e della gloria, discese nell'umiliazione, fino alla vita dei più modesti affinché nessuno si sentisse escluso dalla sua presenza. Egli è disponibile per tutti. Egli non scelse alcuni favoriti o privilegiati con cui associarsi, ignorando tutti gli altri. Lo Spirito di Dio è contristato quando il tradizionalismo esclude l'uomo dal suo prossimo, specialmente, quando si trova tra quelli che professano d'essere I suoi figli. Cristo venne in questo mondo per dare un esempio di quello che potrebbe essere l'umanità perfetta, unita alla divinità. Egli ha mostrato al mondo una nuova fase della grandezza quando esibì la Sua misericordia, compassione e amore. Diede agli uomini una nuova interpretazione di Dio. Quale Capo dell'umanità, insegnò agli uomini la scienza del governo divino, per cui rivelò la rettitudine della riconciliazione della misericordia e della giustizia.La riconciliazione della misericordia e della giustizia non implicavano nessuna tolleranza col peccato né ignoravano nessuna richiesta della giustizia, ma che dando il posto dovuto a ogni attributo divino, si poteva esercitare la misericordia nel castigo dell'uomo peccaminoso e impenitente senza distruggere la clemenza della riconciliazione né perdere il suo carattere compassionevole, e la giustizia si poteva esercitare nel perdonare il trasgressore pentito senza violarne la sua integrità (della giustizia). Cristo il nostro Sommo Sacerdote MS1 214 1 Tutto questo potrebbe essere, perché Cristo prendendo la natura umana, conservò gli attributi divini. Egli fissò la Sua croce tra l'umanità e la divinità, colmando l'abisso che separava il peccatore da Dio. MS1 214 2 "Infatti, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di Abraamo. Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele Sommo Sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l',espiazione dei peccati del popolo. Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati". Ebrei 2:16-18 MS1 214 3 "Infatti non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato". Ebrei 4:15 MS1 214 4 "Infatti ogni sommo sacerdote, preso tra gli uomini, è costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati; così può avere compassione verso gli ignoranti e gli erranti, perché anch',egli è soggetto a debolezza; ed è a motivo di questa che egli è obbligato ad offrire dei sacrifici per i peccati, tanto per sé stesso quanto per il popolo. Così anche Cristo non si prese da se la gloria di essere fatto Sommo Sacerdote, ma la ebbe da colui che gli disse: "Tu sei mio Figlio; oggi ti ho generato". Altrove egli dice anche: "Tu sei sacerdote in eterno secondo l',ordine di Melchisedec". Nei giorni della sua carne, con alte grida e con lacrime egli offrì preghiere e suppliche a colui che poteva salvarlo dalla morte ed è stato esaudito per la sua pietà. Benché fosse Figlio, imparò l',ubbidienza dalle cose che soffrì; e, reso perfetto, divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono, autore di salvezza eterna..." Ebrei 5:1-9 MS1 214 5 Gesù venne per unire il potere morale con gli sforzi umani, e in nessun caso i Suoi seguaci potranno perdere di vista Cristo, Colui che fu per loro un esempio in tutte le cose. Egli disse: MS1 215 1 "Per loro io santifico me stesso, affinché anch',essi siano santificati nella verità". Giovanni 17:19 MS1 215 2 Gesù presenta la Verità davanti ai Suoi figli, perché possano contemplarla, e contemplandola possano cambiare, essendo trasformati dalla sua grazia, dalla trasgressione all'ubbidienza, dall'impurità alla purezza, dal peccato alla santità del cuore e alla rettitudine della vita. Una classe speciale nel cielo MS1 215 3 Tra i redenti vi saranno alcuni che si sono afferrati a Cristo nelle ultime ore della loro vita, e quelli che sono morti senza conoscere perfettamente il piano di redenzione, verranno istruiti nel cielo. Cristo guiderà i redenti fino al fiume della vita, e gli spiegherà quello che in questa terra non furono in grado di comprendere MS1 215 4 Manoscritto 50 -- senza data ------------------------Capitolo 37 -- Anch'io mando voi MS1 216 1 "Come il Padre mi ha mandato, anch',io mando voi". Giovanni 20:21 MS1 216 2 Dobbiamo testimoniare della Verità come lo fecero Gesù e gli Apostoli. Confidando nell'efficienza dello Spirito Santo, noi dobbiamo testimoniare la misericordia, la bontà e l'amore del Salvatore crocefisso e risorto, ed essere strumenti mediante i quali siano dissipate le tenebre da molte menti, inducendo molti cuori ad ascendere fino a Dio con ringraziamenti e lodi. Abbiamo un grande lavoro da fare. Gesù ci dice: MS1 216 3 "Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre..." Giovanni 14:15,16 MS1 216 4 Nella preghiera per i suoi discepoli, Gesù dice, che Egli non solo pregò per coloro che stavano alla sua presenza immediata, "ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola..." (Giovanni 17:20) Poi, Egli aggiunse: "Avete udito che vi ho detto: "Io me ne vado, e torno da voi"; se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre, perché il Padre è maggiore di me".(Giovanni 14:28) MS1 216 5 Vediamo quindi che Cristo ha pregato per i suoi, e ha fatto molte promesse per garantire il successo ai Suoi collaboratori. Poi Gesù disse ancora: MS1 216 6 "In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch',egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre..." Giovanni 14:12 MS1 216 7 Quale grande privilegio appartiene a coloro che credono e obbediscono alle parole di Cristo. Ciò che permette di vivere una vita di santità è la conoscenza di Cristo, quale portatore del peccato del mondo, e come vittima a causa delle nostre iniquità. Questa conoscenza è la salvaguardia della felicità della famiglia umana. Satana sa che senza questa conoscenza noi saremmo gettati nella totale confusione e privi di forza. La nostra fede in Dio scomparirebbe e saremmo in preda al nemico. Egli prepara dei piani astuti per distruggere l'uomo. MS1 217 1 Il suo scopo è di proiettare ombre infernali, come un lenzuolo di morte, tra Dio e l'uomo in modo da nascondere Gesù dalla nostra vista, affinché noi ci dimentichiamo del ministero d'amore e di misericordia, per poi essere estromessi da ogni conoscenza posteriore del grande amore e potere di Dio verso di noi, ed infine essere esclusi da ogni raggio di luce proveniente dal cielo. Solo Cristo è in grado di rappresentare la Deità. Colui che è stato alla presenza del Padre sin dal principio, Colui, che è l'immagine espressa del Dio invisibile, fu l'unico capace di compiere quest'opera. Nessuna descrizione verbale potrebbe rivelare Dio davanti al mondo. Dio stesso doveva essere rivelato all'umanità attraverso una vita di purezza, una vita di perfetta fiducia e sottomissione alla volontà di Dio, una vita di umiliazione tale che il più eccelso Serafino del cielo avrebbe rifiutato. Il nostro Salvatore rivestì la sua umanità con la divinità per fare tutto questo. Egli si servì delle facoltà umane, perché solo in questo modo poteva essere compreso dall'uomo. Solo l'umanità poteva raggiungere l'umanità. Visse il carattere di Dio nel corpo umano che Dio gli aveva preparato. Benedisse il mondo vivendo nella carne umana la vita di Dio, mostrando così che aveva il potere di unire l'umanità con la divinità. La nostra missione per Cristo MS1 217 2 Gesù disse: MS1 217 3 "...nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo". Matteo 11:27 MS1 217 4 Oh, quanto confusamente è compresa l'eccelsa opera del Figlio di Dio!!! La salvezza del mondo è nelle Sue mani. L'incarico che Egli ha dato agli apostoli, è dato anche ai Suoi seguaci dell'età presente. MS1 217 5 "...nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme" Luca 24:47 MS1 217 6 Il nostro Salvatore ha "...ogni potere in cielo e sulla terra"(Matteo 28:18), e questo potere è stato promesso a tutti noi. MS1 217 7 "Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all',estremità della terra". Atti 1:8 Anche se una chiesa è composta da gente povera e poco istruita, ma se essi sono credenti e devoti, la loro influenza si farà sentire nel tempo e nell'eternità. Se essi camminano con una fede semplice, dipendendo dalle promesse della Parola di Dio, essi possono compiere un gran bene. Se permettono alla loro luce di brillare, Cristo è glorificato in loro, e si favoriscono gli interessi del Suo regno. MS1 218 1 Se essi hanno un senso di responsabilità individuale verso Dio, cercheranno l'opportunità di servirlo, e allora risplenderanno come luci nel mondo. Essi saranno esempi di sincerità e zelanti nel compiere il piano di Dio per la salvezza delle anime. I poveri, gli ignoranti, se vogliono, possono diventare allievi alla scuola di Cristo, dove Lui gli insegnerà la vera saggezza. La vita di umiltà, la fiducia fanciullesca, la vera pietà, e la vera religione, avranno un sicuro effetto sull'influenza verso gli altri. Le persone che sono molto istruite, dipenderanno maggiormente dalla loro conoscenza scientifica, anziché di Dio. Spesso, queste persone non cercano la conoscenza delle vie di Dio, lottando ferventemente con lui nella preghiera segreta, afferrandosi per fede alle promesse di Dio. Coloro che hanno ricevuto l'unzione celeste, cammineranno con uno Spirito simile a quello di Cristo, cercando un'occasione di conversazione con gli altri per rivelargli la conoscenza di Dio e di Gesù Cristo. Essi diventeranno delle epistole viventi che rivelano la Luce del mondo all'umanità. MS1 218 2 Cristo ha dato a ciascuno il proprio compito, (Marco 13:34), Egli si aspetta che ogni uomo faccia il proprio dovere con fedeltà. Superbi e umili, ricchi o poveri, tutti hanno un compito da svolgere per il Maestro. Ognuno è chiamato ad agire, ma se qualcuno non obbedirà alla voce del Signore, se non farà il suo lavoro "nell'opera" di Cristo, se non seguirà il Suo esempio, il suo nome sarà registrato come "servo infedele e pigro". A meno che, la luce che ci è stata data sia comunicata agli altri, a meno che, facciate risplendere la vostra luce, altrimenti essa si convertirà in tenebre, e le vostre anime saranno lasciate in un terribile pericolo. MS1 218 3 Dio parla a tutti quelli che conoscono la verità: MS1 218 4 "Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli". Matteo 5:16 MS1 218 5 Comunicate agli altri la conoscenza della Verità, perché questo è il piano del Signore per illuminare il mondo. Se non restate al vostro posto designato, se non fate brillare la vostra luce, resterete avvolti nelle tenebre. Dio esorta tutti i figli e le figlie della famiglia celeste perché siano pienamente idonei, affinché in qualsiasi circostanze si trovino, siano pronti ad agire. Il cuore intenerito e pieno di simpatia per l'amore di Gesù troverà le preziose perle designate per lo scrigno del Signor Gesù. ------------------------Capitolo 38 -- La tentazione di Cristo MS1 219 1 Cristo non era in una posizione tanto favorevole nel resistere alle tentazioni di Satana nel deserto desolato, come lo fu Adamo quando fu tentato nell'Eden. Il Figlio di Dio umiliò sé stesso e rivestì la natura umana dopo quattromila anni che la razza umana fu espulsa dall'Eden e aveva perso il suo stato di purezza e rettitudine. MS1 219 2 Per secoli, il peccato ha lasciato il suo terribile marchio sull'umanità, di conseguenza il decadimento fisico, mentale e morale è prevalso nella famiglia umana. Quando Adamo fu assalito dal tentatore, egli era senza macchia di peccato. Davanti a Dio egli era retto e puro. Tutti gli organi e le facoltà del suo essere erano perfettamente sviluppati e armoniosamente equilibrati. Nel deserto della tentazione, Cristo prese il posto di Adamo per sopportare la prova a cui lui non aveva resistito. Dopo che Adamo rifiutò la luce, quattromila anni più tardi, Cristo vinse sul peccato in nome del peccatore. Separata dalla presenza di Dio, la famiglia umana di generazione in generazione, perse sempre più l'originaria purezza, saggezza e conoscenza che Adamo possedeva nell'Eden. Cristo, venendo in questo mondo, prese su di sé i peccati e le infermità degli uomini per venirgli in aiuto. In nome della razza umana, con la stessa debolezza caduta su di Lui, Egli si ritrovò a sopportare le tentazioni di Satana, le stesse a cui sono sottoposti tutti gli esseri umani. MS1 219 3 Adamo è stato circondato da tutto ciò che il cuore umano poteva desiderare. Ogni suo desiderio fu appagato. Nel glorioso Eden e intorno a lui, non esisteva né peccato né vi erano segni di degrado. Gli angeli di Dio conversavano con la santa coppia liberamente e amabilmente. I felici uccelli canori cinguettavano i loro innocenti e gioiosi canti di lode al loro Creatore. Le pacifiche bestie, nella loro felice innocenza e obbedienti alla loro parola, giocavano intorno ad Adamo ed Eva. Adamo era la perfezione della virilità, la creatura più nobile uscita dalle mai di Dio. Egli, anche se inferiore agli angeli, fu creato all'immagine di Dio. Cristo, come il secondo Adamo MS1 220 1 Quale contrasto presenta il secondo Adamo quando si recò nell'oscuro deserto per affrontare Satana senza nessun aiuto! Dalla caduta dell'uomo, la razza umana subì una decadenza a livello fisico, psichico e morale, fino al momento della venuta di Cristo sulla terra. E al fine di elevare l'uomo caduto, Cristo doveva raggiungerlo là dove egli si trovava. Quindi Egli si rivestì con la natura umana e portò le debolezze e la degenerazione dell'uomo. Colui che non conobbe peccato , diventò peccato per noi. Egli umiliò se stesso per poter raggiungere l'uomo è risollevarlo dal profondo abisso in cui era caduto. MS1 220 2 "Infatti, per condurre molti figli alla gloria, era giusto che colui, a causa del quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, rendesse perfetto, per via di sofferenze, l',autore della loro salvezza". Ebrei 2:10 MS1 220 3 "... e, reso perfetto, divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono, autore di salvezza eterna..." Ebrei 5:9 MS1 220 4 "Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele Sommo Sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l',espiazione dei peccati del popolo. Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati". Ebrei 2:17,18 MS1 220 5 "Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato". Ebrei 4:15 MS1 220 6 Dal momento che Satana si era ribellato contro Dio, egli era in guerra contro il Suo governo. Il suo successo nel tentare Adamo ed Eva fu coronato con l'introduzione del peccato nel mondo. Egli s'insuperbì, e con orgoglio si vantò davanti agli angeli celesti, che se Cristo fosse venuto sulla terra prendendo la natura umana, sarebbe stato più debole di lui, e non potendo resistergli, lo avrebbe sopraffatto col suo potere. Satana esultò quando Adamo ed Eva non riuscirono a resistere ai loro appetiti. Nello stesso modo, egli tentò gli abitanti del mondo antico, inducendoli alla lussuria e alla corruzione. Attraverso la compiacenza degli appetiti, egli vinse gli Israeliti. Egli si vantò, che lo stesso Figlio di Dio, che era con Mosé e Giosuè, non era in grado di resistere al suo potere, visto che durante il passaggio dal deserto verso Canaan, tutti coloro che erano usciti dall'Egitto erano morti. MS1 221 1 Satana, tentò pure il mansueto Mosé al fine di impossessarsi della gloria che appartiene solo a Dio. Davide e Salomone, che erano particolarmente favoriti agli occhi di Dio, furono indotti alla tentazione attraverso gli appetiti della passione. In più, Satana si vantava di poter riuscire a contrastare il piano di Dio, riguardo alla salvezza dell'uomo attraverso Gesù Cristo. MS1 221 2 Nel deserto della tentazione, Cristo, rimase per quaranta giorni senza cibo. Mosé, in alcune occasioni speciali era rimasto senza cibo, ma nonostante ciò non sentì la fame. Egli non fu tentato e molestato da un vile nemico come lo è stato il Figlio di Dio. Mosè fu elevato al di sopra dell'umano e fu sostenuto dalla gloria di Dio che lo circondava. Le terribili conseguenze del peccato sull'uomo MS1 221 3 Satana aveva avuto successo nell'ingannare gli angeli di Dio e nella caduta del nobile Adamo, egli credeva di riuscire a fare lo stesso con Cristo nella sua umiliazione. Per più di quattromila anni, egli contemplò con esultanza i risultati della sua opera, l'aumento del peccato nella continua trasgressione della legge di Dio. Egli aveva provocato la rovina dei nostri progenitori, aveva portato nel mondo il peccato e la morte, aveva condotto alla rovina le moltitudini di tutte le età, di tutte le classi e di tutte le nazioni. Col suo potere aveva dominato città e nazioni fino a quando i loro peccati avevano provocato l'ira di Dio, che li distrusse con fuoco, acqua, terremoti, spada, fame e pestilenze. Mediante i suoi astuti e instancabili sforzi, aveva dominato gli appetiti e aveva eccitato e fortificato le passioni fino a un punto tale che l'immagine di Dio nell'uomo fu completamente sfigurata. La dignità fisica e morale dell'uomo, furono distrutte nello stesso tragico modo, come fu distrutta la perfezione e il carattere del nobile Adamo nell'Eden. MS1 221 4 Nel primo avvento di Cristo, Satana aveva degradato l'uomo della sua eccelsa purezza originale, e aveva oscurato l'oro fino con il peccato. L'uomo creato per essere sovrano nell'Eden, lo aveva trasformato in uno schiavo della terra che geme sotto la maledizione del peccato. Dopo la caduta, l'alone di gloria che Dio aveva donato ad Adamo quando era santo, fu tolto, perché la disobbedienza e il peccato, non potevano essere coperti con la luce e la gloria del Signore. Al posto della salute, dell'abbondanza, subentrò la povertà, la malattia, e sofferenze di ogni tipo furono la sorte dei figli di Adamo. MS1 221 5 Satana, attraverso il suo potere seduttore, guidò gli uomini verso vane filosofie, e specialmente mise in dubbio l'esistenza di Dio. Egli poteva osservare la miseria morale in cui si trovava il mondo, e una razza esposta all'ira di un Dio retribuitore del peccato. Con perverso trionfo si vantava del suo successo e di aver portato molti a trasgredire la legge di Dio. Per garantire la completa rovina di molti, Satana rivestì il peccato con piacevoli attrazioni. MS1 222 1 Ma il suo più grande successo nell'ingannare l'uomo, fu quello di nascondere le sue vere intenzioni e il suo vero carattere, presentando sé stesso come amico e benefattore dell'uomo. Egli lusinga gli uomini con delle piacevoli favole, affermando che non esiste alcun nemico ribelle, o alcun nemico mortale da cui guardarsi, e infine che l'esistenza di qualche demonio personale, è pura invenzione. Nascondendo in questo mondo la sua esistenza, egli raccoglie migliaia sotto il suo controllo. Li sta ingannando nello stesso modo come ha tentato d'ingannare Gesù, con l'impostura che lui é un angelo del cielo e cha sta facendo un'opera buona per l'umanità. MS1 222 2 Le masse sono state accecate dal peccato a tal punto, che non possono più discernere gl'inganni di Satana, e lo onorano come fosse davvero un angelo celeste, mentre lui li sta conducendo alla rovina totale. ------------------------Capitolo 39 -- La prima tentazione di Cristo MS1 223 1 Cristo è venuto in questo mondo per distruggere Satana, e redimere i suoi prigionieri. Egli desiderava dare un esempio all'uomo con la Sua stessa vita, per vincere le tentazioni del nemico. Non appena Cristo entrò nel deserto fu sottoposto alle tentazioni, e il Suo volto cambiò completamente. La gloria e lo splendore riflesse dal trono di Dio che illuminarono il Suo volto quando si apersero i cieli davanti a Lui e la voce del Padre lo riconobbe come Figlio, sparirono. Il peso dei peccati del mondo premeva sulla Sua anima e il Suo volto esprimeva una sofferenza indescrivibile a causa della profonda angoscia. Egli sentiva l'opprimente marea d'infelicità che inondava il mondo. Comprese la gravità della forza dell'appetito compiaciuto e della passione diabolica che dominava il mondo e che aveva causato indicibili sofferenze all'uomo. Dopo la caduta di Adamo, la compiacenza dell'appetito nelle generazioni successive, crebbe fino al punto, che la razza umana essendo così debilitata nel suo potere morale, non poteva vincere con le proprie forze. Cristo doveva vincere l'appetito sopportando in questo punto la prova più grande, al posto della razza umana. Percorrendo il sentiero delle tentazioni, Egli era completamente solo, nessuno venne in Suo soccorso, nessuno venne per sostenerlo. Egli da solo lottò contro le potenze delle tenebre. MS1 223 2 E poiché l'uomo, con le proprie forze umane non poteva resistere al potere delle tentazioni di Satana, Cristo si offrì volontariamente di venirgli in soccorso per intraprendere l'opera, portare i pesi dell'uomo e vincere al suo posto il potere dell'appetito. In favore dell'uomo, Egli doveva dimostrare che, nel digiuno è fondamentale il principio d'abnegazione, di perseveranza e di fermezza. Egli doveva mostrare l'autocontrollo per resistere agli appetiti, cosa che era più forte della fame e anche della morte. Il significato della prova MS1 223 3 Quando Cristo fu tentato nella prova dell'appetito, Egli non si trovava nello stupendo giardino d'Eden, come nel caso di Adamo, che era sotto lo sguardo di Dio, attorniato dal Suo amore, ma era in uno sterile e desolato deserto circondato da bestie feroci. MS1 224 1 Tutto intorno a Lui era ripugnante, e la sua natura umana era incline ad evitare tutto ciò. In questo ambiente, Egli digiunò per quaranta giorni e quaranta notti, in quei giorni non mangiò nulla. (Luca 4:2) A causa del prolungato digiuno, Cristo si sentì debole e affamato. Il suo viso era più sfigurato più di quello dei figli degli uomini. MS1 224 2 Così, Cristo iniziò la Sua vita di conflitto, la prima prova che doveva affrontare era simile a quella di Adamo, sconfiggere il potente nemico e spezzare il suo potere per riscattare l'uomo dalla disgrazia nella quale era caduto. A causa dell'incontrollabile appetito di Adamo, tutto era perduto. Il Redentore, la cui natura era unita tra umano e divino, prese il posto di Adamo, per subire quel terribile digiuno per quasi sei settimane. Il periodo di questo lungo digiuno è la prova della gravità del peccato e del potere dell'appetito depravato sulla la famiglia umana. MS1 224 3 L'umanità di Cristo aveva raggiunto la profondità della miseria umana, mentre la Sua natura divina era in costante comunione con l'Eterno. Prendere le colpe della trasgressione dell'uomo, non significava dargli l'autorizzazione di continuare a violare la legge di Dio, ma poiché la violazione della legge ha reso l'uomo debitore a questa legge, Cristo stesso si offrì di pagare questo debito con la propria sofferenza. Le prove e le sofferenze di Cristo dovevano servire a sensibilizzare l'uomo nei confronti del suo peccato, portarlo al pentimento e all'obbedienza della legge, e infine attraverso l'obbedienza accettare la volontà di Dio. La Sua giustizia doveva essere imputata all'uomo, e quindi questo avrebbe permesso di ripristinare il suo valore morale davanti agli occhi di Dio, in modo che i suoi sforzi per osservare la legge sarebbero stati accettati. La missione di Cristo consisteva nel riconciliare l'uomo con Dio attraverso la Sua natura umana, e Dio con l'uomo attraverso la Sua natura divina. MS1 224 4 Ben presto, poco dopo l'inizio del digiuno di Cristo, Satana il tentatore si presentò. Avvolto nella luce, egli venne a Cristo, pretendendo di essere uno degli angeli del trono di Dio, inviato per simpatizzare con Lui, e per alleviare la Sua sofferenza. Pretese di far credere a Cristo che Dio non gli richiedeva di passare per l'abnegazione e la sofferenza che lui anticipava; Egli fu mandato dal cielo per portare il messaggio, che Dio voleva solo provare la sua disposizione a soffrire. Satana disse a Cristo, che avrebbe dovuto solo mettere i Suoi piedi sul sentiero tinto di sangue, ma che non doveva percorrerlo. Nello stesso modo anche Abramo fu provato affinché mostrasse la sua perfetta obbedienza. Satana gli disse di essere un angelo mandato dal cielo che doveva sostenere la sua mano armata di coltello per uccidere Isacco. Ora, era venuto in aiuto di Cristo per salvare la Sua vita, perché non era necessario che sopportasse la dolorosa fame e la morte per inedia, Egli avrebbe aiutato Cristo ad effettuare una parte del suo compito nel piano della salvezza. MS1 225 1 Il Figlio di Dio si rifiutò di ascoltare queste abili tentazioni e rimase fermo nei suoi propositi di realizzare in ogni dettaglio, nello spirito e alla lettera, il piano che era stato ideato per la redenzione della razza caduta. Tuttavia, Satana aveva in serbo altre tentazioni per adescare il Figlio di Dio. Qualora avesse fallito con una tentazione, egli avrebbe insistito con altre. Egli credeva di poter vincere, perché vedeva in Cristo l'umile debolezza umana. Lui stesso si sentiva lusingato per aver assunto le sembianze di un angelo celeste difficile da scoprire. Egli fingeva di dubitare della divinità di Cristo a causa del forte dimagrimento e delle sgradevoli circostanze. MS1 225 2 Cristo sapeva che nel prendere la natura umana, non avrebbe avuto un'apparenza uguale a quella degli angeli del cielo. Satana insisteva, che se Cristo era realmente il Figlio di Dio, avrebbe dovuto dargli le prove del Suo vero carattere. Attaccò Cristo con tentazioni attinenti all'appetito. Su questo punto aveva vinto Adamo e aveva dominato sulla sua discendenza, e per mezzo della compiacenza dell'appetito li aveva indotti a provocare Dio con la loro iniquità, finché i loro crimini diventarono tanto grandi che il Signore fu costretto a distruggere la terra col diluvio. MS1 225 3 Sotto le tentazioni dirette da Satana, i figli d'Israele permisero che l'appetito dominasse la ragione e, grazie alla loro compiacenza, furono indotti a commettere gravi peccati che provocarono l'ira di Dio contro di loro, e caddero nel deserto. Egli credeva di avere lo stesso successo su Cristo, facendo su di Lui le stesse pressioni. Gli disse ancora che il suo aspetto (di Cristo), indicava che, invece di essere il Re del cielo, era l'angelo caduto, e questo spiegava la sua apparenza emaciata e angosciata. Cristo non ha fatto miracoli per se stesso MS1 225 4 Satana richiamò l',attenzione di Cristo sul suo attraente aspetto pieno di luce e sul suo potere. Egli pretendeva di essere il messaggero proveniente direttamente dal trono di Dio e assicurò che aveva tutto il diritto di esigere delle prove che Cristo era il Figlio di Dio. Se fosse stato possibile, Satana non avrebbe creduto nelle parole provenienti dal cielo dirette al Figlio di Dio, in occasione del Suo battesimo. Egli era determinato a vincere Cristo, e se possibile, assicurare il suo regno e la sua vita. La sua prima tentazione nei confronti di Cristo, riguardava il Suo appetito. Su questo punto, egli aveva il totale controllo del mondo, e le sue tentazioni sono state adattate alle circostanze in cui Cristo si trovava, e queste tentazioni diventarono quasi invincibili. MS1 225 5 Gesù avrebbe potuto fare un miracolo per sé stesso, ma questo non era in armonia con il piano di salvezza. Molti miracoli della vita di Gesù, dimostrano il suo potere di realizzazione a beneficio dell'umanità sofferente. Mediante un miracolo di misericordia, una volta sfamò cinquemila persone con cinque pani e due pesci. Quindi, aveva il potere di realizzare un miracolo e soddisfare la propria fame. Satana si illuse di poter indurre Gesù a dubitare delle parole pronunciate dal cielo durante il Suo battesimo. Se poteva tentarlo e mettere in dubbio la sua condizione di Figlio di Dio, egli avrebbe ottenuto una grande vittoria. MS1 226 1 Cristo incontrò Satana nel deserto completamente solo, senza cibo e nella più profonda sofferenza. Intorno a Lui c'era desolazione e repulsione. Egli, sperando di minare la fiducia di Gesù verso il Padre, cercò di convincerlo, dicendo che un buon Padre non avrebbe mai lasciato il proprio figlio in una simile sofferenza e in un posto dimenticato da tutti. Egli sperava di insinuare dei dubbi in Gesù sull'amore del Padre, e per lo sconforto e a causa della fame, Gesù avrebbe finalmente esercitato il suo potere facendo un miracolo per sé stesso. Un tale atteggiamento lo avrebbe per sempre allontanato dal Padre. Cristo non albergò minimamente questa tentazione concreta e tangibile. Anche se si sentiva terribilmente angosciato, la Sua fiducia nell'amore del Padre fu incrollabile. Nonostante le tentazioni di Satana fossero abilmente ideate, egli non riuscì a smuovere l'integrità del Figlio di Dio. La fiducia in suo Padre non poté essere smossa. Cristo non fecce alcuna trattativa con il tentatore MS1 226 2 Gesù non accondiscese mai nel dare delle spiegazioni al nemico sul suo modo di agire e in quale forma era il Figlio di Dio. In maniera provocante e insultante, Satana si riferì alla debolezza del momento e all'aspetto sfavorevole, in contrasto con la Sua reale potenza e gloria. Si burlò che Cristo, era un povero rappresentante degli angeli, e con meno senno del suo eccelso Comandante, riconosciuto come il Re delle corti celesti. Il suo aspetto attuale indicava che era stato abbandonato sia dal Padre sia dall'uomo. Egli affermò, che se Cristo era veramente il Figlio di Dio e il monarca del cielo, certamente avrebbe avuto lo stesso potere del Padre, di conseguenza avrebbe potuto operare il miracolo nel cambiare le pietre in pane e alleviare la Sua fame. Satana promise, che se Cristo avrebbe fatto questo miracolo, avrebbe condiviso con Lui il potere di superiorità e così l'antagonismo tra loro due sarebbe terminato per sempre. MS1 226 3 Cristo, non sembrava notare le denigranti beffe di Satana. Egli non rispose alle sue provocazioni per provare il Suo potere. Con umiltà sopportò i suoi insulti senza alcuna ritorsione. Le Parole pronunciate dal cielo durante il battesimo di Cristo, erano preziose ed evidenziavano l'approvazione del Padre Celeste per la decisione del Figlio nel partecipare al piano della salvezza come sostituto e garante dell'uomo. MS1 226 4 I cieli aperti e la discesa della colomba celeste, erano le garanzie che suo Padre univa il suo potere nel cielo con quello di suo Figlio sulla terra per riscattare l'uomo dal dominio di Satana, e che Dio accettava lo sforzo di Cristo per unire la terra col cielo, e l'uomo finito con l'Infinito. MS1 227 1 Nei momenti più gravi del conflitto con il ribelle, i segni ricevuti dal Padre, erano di una preziosità inestimabile per il Figlio di Dio. Durante la prova nel deserto, o durante tutto il Suo ministero, Gesù non aveva alcun dovere di convincere Satana della Sua potenza e che era il Salvatore del mondo. Satana ebbe sufficienti prove del rango eccelso del Salvatore, la sua rinuncia nel dare a Gesù l'onore , e manifestargli la sua sottomissione come essere inferiore, fecero maturare la sua ribellione contro Dio, per questo motivo fu espulso dal cielo. Nella Sua missione, Cristo, non esercitò mai il suo potere divino a proprio beneficio o per alleviare la sua sofferenza. Egli scelse e accettò volontariamente il percorso della sua sorte come uomo. Aveva accondisceso di rivestire la natura umana e ciò che essa comportava, ossia gli inconvenienti come la sofferenza, le malattie e le afflizioni. Egli non fece mai alcun miracolo per proprio beneficio. Egli era venuto su questa terra per salvare gli altri. Il Suo obbiettivo era portare benedizioni, speranza e vita agli oppressi e agli afflitti. MS1 227 2 Egli era venuto per condividere i dolori e i fardelli dell'umanità sofferente. Anche se Cristo stava soffrendo i più acuti tormenti della fame, resisté alla tentazione. Respinse Satana con la Parola, la stessa Parola data a Mosé sul monte Sinai, affinché l'insegnasse ai ribelli Israeliti quando la loro alimentazione fu ristretta e gridavano chiedendo la carne come cibo: MS1 227 3 "Non di solo pane vivrà l',uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio".Matteo 4:4 MS1 227 4 Con questa dichiarazione, come anche col Suo esempio, Egli voleva mostrare all'uomo che la fame di cibo temporale non era la maggior calamità che gli potesse succedere. Contrariamente a ciò che il Signore aveva dichiarato, Satana ingannò i nostri progenitori con la lusinga che nel mangiare il frutto dell'albero della "Vita"* (della Conoscenza del bene e del male), che Dio aveva proibito, avrebbero ricevuto un gran beneficio, e gli assicurava che non sarebbero morti affatto. MS1 227 5 "...ma dell',albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai". Genesi 2:17 MS1 227 6 Se Adamo avesse ubbidito al Signore, non avrebbe mai conosciuto il dolore e la morte. Se la gente vissuta prima del diluvio avesse ubbidito alla Parola del Signore, non sarebbe morta nelle acque del diluvio. Se gli Israeliti avessero ubbidito alla Parola del Signore, invece di subire gravi conseguenze, avrebbero ricevuto benedizioni speciali. Essi non ubbidirono ai comandamenti. I loro appetiti pervertiti e le loro passioni li condussero a commettere altri gravi peccati. Se loro avessero preso in considerazione le raccomandazioni del Signore, nessuno di loro sarebbe morto nel deserto, e si sarebbero stabiliti nella santa terra di Canaan quale popolo sano e santo, senza subire malattia in ogni tribù. MS1 228 1 Il Salvatore del mondo divenne peccato per la razza umana. Nel diventare il sostituto dell'uomo, Egli non manifestò il potere quale Figlio di Dio. Egli si classificò come figlio dell'uomo. Sopportò la tentazione come uomo, e a favore dell'uomo in diverse circostanze, lasciò un esempio di perfetta fede nel Padre Celeste. Cristo sapeva, che suo Padre gli avrebbe dato il cibo, quando avrebbe voluto farlo. In questa severa prova, quando la fame l'opprimeva fino allo stremo, Cristo non fu disposto a ridurre prematuramente un solo apice della prova che gli era data, tanto da esercitare il suo potere divino. L'uomo caduto, trovandosi in circostanze difficili, non aveva alcun potere di fare miracoli in suo favore, per salvarsi dalla sofferenza e dall'angoscia, o avere la vittoria sui suoi nemici. MS1 228 2 Fu la volontà di Dio a mettere alla prova ed esaminare la razza umana, dandogli l'opportunità di sviluppare il proprio carattere e verificare la loro fede e la fiducia nel Suo amore e nel Suo potere. La vita di Cristo, fu un perfetto modello. Egli, col Suo esempio insegnò all'uomo la dipendenza da Dio, e che la sua fede e fermezza dovevano essere in Dio. Cristo sapeva da sempre che Satana era un bugiardo, e ciò richiese un grande autocontrollo nell'ascoltare questo ingannatore offensivo, senza rimproverare immediatamente la sua arroganza. MS1 228 3 Satana aspettava di provocare il Figlio di Dio e di indurlo in controversia con lui, sperando così di condurlo fino al limite della debolezza e all'estrema agonia dello Spirito per avere un vantaggio su di Lui. Egli pervertiva le parole di Cristo a suo vantaggio, e chiamava in suo aiuto i suoi angeli caduti per usare il loro potere al massimo per sconfiggerlo. MS1 228 4 Il Salvatore del mondo non si abbassò mai a polemizzare col nemico che fu espulso dal Regno dei Cieli. Satana non era degno di rimanere più a lungo in quel sacro luogo, altrimenti avrebbe potuto influenzare gli altri angeli contro l'amato Supremo Comandante e contro Suo Figlio e ottenere la loro simpatia. Per quattromila anni, Satana aveva lottato contro il governo di Dio e non aveva mai perso la sua abilità o potere nel tentare e nell'ingannare. La Vittoria attraverso Cristo MS1 228 5 Poiché l'uomo non poteva vincere Satana con le proprie forze, Cristo scese dal Suo Regno per venirgli in soccorso con la Sua potenza umana e divina. Egli sapeva che Adamo in Eden, con i suoi vantaggi superiori avrebbe potuto resistere alle tentazioni di Satana e vincerlo. Ma Egli sapeva pure, che l'uomo fuori dal Paradiso, separato dalla Luce e dall'amore di Dio, e dopo la caduta, era impossibile vincere la potenza del nemico. Al fine di portare la speranza all'uomo e salvarlo dalla sua completa rovina, Gesù umiliò sé stesso, prese la natura umana e combinata con quella divina, raggiunse l'uomo là dove egli si trovava. MS1 228 6 Per i figli e le figlie d'Adamo, ottenne quella forza che è impossibile ottenere da sé stessi, affinché nel nome di Cristo possano vincere le tentazioni di Satana. Il Figlio di Dio, nell'assumere l'umanità, si avvicinò all'uomo peccatore, prese il suo posto e si identificò nella sua sofferenza e afflizione. E poiché Egli stesso fu tentato in ogni cosa, poté venire in soccorso di quelli che furono tentati, perché Lui vinse al posto del peccatore. MS1 229 1 Giacobbe, in una visione notturna, vide una scala che univa la terra con il trono di Dio. Vide gli angeli di Dio rivestiti con delle vesti splendenti scendere e salire questa luminosa scala. La parte bassa della scala era appoggiata sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva i cieli fino al trono di Jehovah. Lo splendore del trono di Dio brillava su questa scala e rifletteva una luce di inesprimibile gloria sulla terra. MS1 229 2 Questa scala rappresenta Cristo, Colui che ha aperto la comunicazione tra cielo e terra. Nella Sua umiliazione, Cristo scese fino alla profondità della miseria umana con simpatia e pietà per l'uomo caduto, Egli fu rappresentato davanti a Giacobbe con le estremità della scala che si appoggiava sulla terra, mentre la cima che arrivava fino al cielo, rappresentava la potenza divina di Cristo, che si afferra all'Infinito, e quindi collega la terra al cielo e l'uomo finito al Dio Infinito. MS1 229 3 Mediante Cristo fu aperta una via di comunicazione tra Dio e l'uomo. Gli angeli, potevano andare dal cielo alla terra con messaggi d'amore e per servire coloro che erediteranno la salvezza. Soltanto attraverso Cristo questi messaggeri celesti possono comunicare con l'uomo. Adamo ed Eva furono posti in Eden, in circostanze estremamente favorevoli. Era loro privilegio comunicare con Dio e con gli angeli. Erano senza la condanna del peccato. La luce di Dio e degli angeli era con loro e intorno a loro. L'Autore della loro esistenza era il loro Maestro. Purtroppo però, essi caddero sotto il potere e la tentazione dell'astuto nemico. MS1 229 4 Per quattromila anni, il nemico lavorò intensamente contro il governo di Dio, e durante quel periodo, ottenne forza ed esperienza dal suo risoluto agire. Gli uomini caduti non ebbero gli stessi vantaggi di Adamo in Eden, perché furono separati da Dio per quattro mila anni. La saggezza di comprendere e di poter resistere alle tentazioni di Satana diventava sempre più debole, al punto che questi sembrava regnare trionfante sulla terra. Gli appetiti, le passioni, la presunzione, l'amore per il mondo, e i peccati insolenti erano i grandi rami del male dalle quali crescevano ogni sorta di crimini, violenze e corruzione. MS1 229 5 L',albero al quale si fa riferimento qui è ovviamente l',Albero della Conoscenza e non l',Albero della vita. La Frase "della vita" evidentemente è un errore di stampa. Non si trova nella prima pubblicazione di questo articolo, in Segni dei Tempi del 9 luglio 1874, né nella ristampa in forma di opuscolo, intitolato "La Redenzione o la Tentazione di Cristo," pag. 42 -- I COMPILATORI. ------------------------Capitolo 40 -- La seconda tentazione di Cristo MS1 230 1 Nel deserto, Cristo sconfisse Satana ottenendo la vittoria in favore della razza umana, e con il Suo esempio diede all'uomo la possibilità di sconfiggere le tentazioni. Tuttavia, il nemico non si arrese e con ogni mezzo tentò di ottenere la vittoria sul Redentore del mondo. Egli sapeva bene che molte cose erano in gioco, e che tra lui e Cristo, solo uno dei due sarebbe uscito vincitore. E al fine di schiacciare Cristo con la sua forza superiore, lo portò a Gerusalemme sul pinnacolo del Tempio e continuò ad accusarlo con le sue tentazioni. Egli nuovamente chiese a Cristo, se davvero era il Figlio di Dio, e per provare ciò che affermava, avrebbe dovuto gettarsi giù dal Tempio. Satana insisteva, affinché il Redentore con questo gesto manifestasse la propria fiducia in Suo Padre. Nella prima tentazione nel deserto, egli tentò d'insinuare in Gesù dei dubbi riguardo all'amore di Dio verso il Figlio, mostrando le sue condizioni e la sua fame come prove che Egli non godeva del favore di Dio. Ma non ebbe successo. Satana quindi, cercando di approfittare della fede e della perfetta fiducia che Cristo aveva mostrato verso il Padre, insistendo disse: MS1 230 2 "Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: "Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché tu non urti con il piede contro una pietra". Matteo 4:6 MS1 230 3 E Gesù rispose: MS1 230 4 "È scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo". Matteo 4:7 Il peccato della presunzione MS1 230 5 Il peccato della presunzione può essere collocato vicino alle virtù della perfetta fede e fiducia in Dio. Satana si illuse pensando di poter approfittare dell'umanità di Cristo, e insisté per fargli oltrepassare la linea che separa la fiducia dalla presunzione. E proprio su questo punto molte anime si arrendono e crollano. Satana cercò di ingannare Cristo attraverso l'adulazione. Ammise che Cristo aveva ragione nel deserto avendo fede e fiducia, che Dio era suo Padre anche nelle più difficili circostanze. Poi, Satana continuò a insistere affinché Cristo gli fornisse un'altra prova dell'assoluta dipendenza dal Padre, un'evidenza in più della sua fede e che veramente Egli era il Figlio di Dio, quindi gli propose di gettarsi giù dal tempio. Il nemico disse a Cristo che se era veramente il Figlio di Dio, non aveva nulla da temere, perché gli angeli erano pronti a sostenerlo. Dicendo questo, Satana ha dato prova di conoscere le Scritture facendone l'uso secondo i suoi scopi. MS1 231 1 Il Redentore del Mondo non vacillò nella sua integrità e dimostrò che la Sua fede nel Padre era perfetta. E nonostante si trovasse nelle mani del nemico e messo in una posizione d'estrema difficoltà e pericolo, Egli non mise mai alla prova la fedeltà e l'amore di Suo Padre con inutili discorsi. Non diede retta ai suggerimenti di Satana per sperimentare la benevolenza e la provvidenza divina. Satana, citò dalle Scritture ciò che sembrava appropriato per l'occasione, sperando di realizzare il suo progetto. MS1 231 2 Cristo sapeva che Dio lo avrebbe sostenuto qualora avesse deciso di gettarsi dal Tempio. Ma facendo questo, per il semplice motivo di sperimentare la cura protettiva e l'amore del Padre, solo perché lo voleva Satana, non avrebbe dimostrato in alcun modo la Sua fede in Dio. Satana era ben consapevole del fatto che se poteva prevalere su Cristo convincendolo a gettarsi giù dal Tempio per dimostrare la Sua fiducia in Suo Padre, avrebbe pienamente dimostrato la debolezza della Sua natura umana. MS1 231 3 Cristo risultò vincitore anche durante la seconda tentazione. Egli ha manifestato la Sua fiducia verso il Padre durante il grave conflitto con il potente nemico. Il nostro Redentore, ci lasciò la testimonianza di essere un modello perfetto, dimostrando che durante le prove e i pericoli, la sua sicurezza è stata posta nella ferma fiducia in Dio. Egli si rifiutò di abusare della misericordia di suo Padre e di mettersi in pericolo, solo per dimostrare la potenza di Dio nell'intervenire a salvare il Figlio. Questo atto avrebbe forzato la Provvidenza per il proprio tornaconto; e quello che è più importante, Cristo non avrebbe potuto lasciare un esempio di ferma fiducia in Dio. MS1 231 4 L'obiettivo di Satana nel tentare Cristo fu quello di condurlo ad una sfacciata presunzione e a dimostrare la debolezza umana, e quindi non avrebbe più potuto essere un perfetto esempio per i suoi. Satana pensava, che se Cristo non avesse sopportato la prova della tentazione, non ci sarebbe stata più Redenzione per la razza umana, e a questo punto la vittoria del nemico sarebbe stata completa. Cristo è la nostra speranza e il nostro esempio MS1 232 1 Le umiliazioni e le angosciose sofferenze di Cristo nel deserto della tentazione furono sopportate a beneficio della razza umana. Attraverso il peccato di Adamo, l'umanità era perduta, ma per mezzo di Cristo, l'uomo riacquistò la speranza e il favore di Dio. L'uomo si era separato da Dio a causa della trasgressione della legge, e per la gravità del suo peccato, egli non poteva umiliarsi davanti al Signore. MS1 232 2 Il Figlio di Dio poteva pienamente comprendere la gravità del peccato del trasgressore, e grazie al suo carattere immacolato, solo Lui poteva espiare la straziante sofferenza dell'uomo. MS1 232 3 Il dolore e l'angoscia del Figlio di Dio a causa dei peccati del mondo erano in proporzione alla Sua eccelsa divinità e purezza, e anche all'entità del reato. Cristo fu nostro esempio in ogni cosa, e noi dobbiamo imparare una grande lezione dalla Sua umile condotta durante le dure prove subite attraverso le tentazioni. Se il potere dell'appetito e della compiacenza è così forte e tremendo sulla famiglia umana, tanto che il Figlio di Dio si sottomise a tale prova, quanto è importante mantenere il controllo sulle nostre inclinazioni peccaminose? Il nostro Salvatore ha digiunato nel deserto per circa sei settimane. Egli lo ha fatto allo scopo di ottenere la vittoria sul male. MS1 232 4 I cristiani professi che hanno una conoscenza chiara e hanno Cristo come loro modello, come possono arrendersi alla compiacenza di quegli appetiti che hanno un'influenza snervante sulla mente e il cuore? È un fatto doloroso che le abitudini dell'auto - gratificazione a scapito della salute e dell'indebolimento morale, attualmente tengono il mondo cristiano nei vincoli della schiavitù. Molti di quelli che professano la pietà, non indagano abbastanza sul motivo del lungo periodo di digiuno di Cristo e sulla Sua sofferenza nel deserto. L'angoscia di Gesù non proveniva tanto dal patimento della fame fisica, ma piuttosto a causa dei malvagi appetiti e delle passioni nelle quali sprofondava la razza umana. Gesù sapeva che questi appetiti e passioni sarebbero diventati degli idoli per gli uomini, e li avrebbe indotti a dimenticare Dio, ostacolando il cammino della loro salvezza. ------------------------Capitolo 41 -- La terza tentazione di Cristo MS1 233 1 Il nostro Salvatore mostrò una perfetta fiducia in suo Padre, perché non avrebbe permesso che Lui fosse tentato al di sopra delle forze che gli aveva dato, e avrebbe vinto se avesse sopportato pazientemente la prova alla quale era sottoposto. Cristo non si è messo in pericolo volontariamente. Dio aveva permesso che Satana detenesse il potere su suo Figlio solo per il momento. Gesù sapeva che se avesse conservato la Sua integrità in questa situazione estrema, se non ci fosse stato altro modo per aiutarlo, un angelo di Dio sarebbe stato inviato per alleviare questi momenti difficili, ma Cristo si è rivestito d'umanità per rappresentare la razza umana e per salvarla. Satana aveva constatato che durante la seconda tentazione non era riuscito nel suo intento. MS1 233 2 "Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse: "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio. Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua". Luca 4:5-7 MS1 233 3 Nelle prime due grandi tentazioni, Satana non aveva rivelato i suoi veri propostiti, né il suo carattere. Egli pretendeva di essere un messaggero venuto dalle coorti celesti, ma ora egli sapeva che era venuta l'ora di dover togliere la maschera. In una visione panoramica, presentò a Cristo tutti i regni del mondo sotto una luce più attraente possibile, mentre egli si considerava il principe del mondo. La tentazione più allettante MS1 233 4 L'ultima tentazione di Cristo fu la più seducente delle tre. Satana sapeva che la vita di Cristo doveva essere una vita di dolore, di disagio e di conflitti. Egli credeva di poter approfittare di questo fatto e corrompere l'integrità di Gesù. Ora, in questa ultima tentazione egli cercò di usare tutto il suo potere perché si doveva decidere il suo destino e chi doveva essere il vincitore. Pretendeva di dominare il mondo e si proclamò il principe delle potestà dell'aria. Satana, quindi, portò Gesù sopra un monte altissimo, e gli mostrò tutti i regni e la loro gloria e disse: "Tutto questo io te lo darò, se prostrandoti tu mi adorerai".(Matteo 4:8,9) MS1 234 1 Per un momento gli occhi di Gesù si posarono sulla gloria del mondo presentata davanti a lui, poi si voltò rifiutandosi di guardare questo spettacolo affascinante. Egli non voleva mettere a repentaglio la sua incrollabile integrità sprecando il tempo intrattenendosi col seduttore. MS1 234 2 Quando Satana gli richiese un omaggio, fu risvegliata l',indignazione divina di Cristo, Egli non poté più tollerare il comportamento blasfemo del demonio, e nemmeno di rimanere in sua presenza. A questo punto Cristo volle esercitare la Sua Divina autorità e comandò a Satana di desistere dicendo: MS1 234 3 "Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto". Matteo 4:10 MS1 234 4 Nel suo orgoglio e nella sua arroganza, Satana aveva dichiarato che era il legittimo e permanente governante del mondo e il possessore di tutte le sue ricchezze e gloria, pretendeva l',omaggio di tutti quelli che vivevano in esso, come se lui avesse creato il mondo e tutte le cose ivi contenute. Ecco cosa disse Satana a Cristo: MS1 234 5 "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio". Luca 4:6 MS1 234 6 Si sforzò di fare un patto speciale con Cristo, gli avrebbe reso immediatamente tutto quello che pretendeva come suo, se lui lo adorava. Questo insulto provocò in Gesù una profonda indignazione e quindi lo rimproverò e lo mandò via. (Matteo 4:10) Durante la prima tentazione, Satana si era illuso di aver saputo celare la sua vera identità, il suo carattere e i suoi proposito, pensando che Gesù non lo avrebbe riconosciuto come il capo ribelle caduto e che aveva vinto e espulso dal cielo. Le parole di congedo di Cristo "Vattene Satana", rivelavano chiaramente che Egli lo aveva riconosciuto subito, compresi tutti gli artifici ingannevoli. Ma nonostante tutti i suoi sforzi, per lui fu un grande insuccesso. Satana sapeva che se Gesù sarebbe morto per redimere l'uomo, la sua potenza sarebbe finita e lui stesso sarebbe stato distrutto. Pertanto, egli studiò un piano per prevenire, questa sconfitta. Se il piano di redenzione fosse fallito, egli avrebbe conservato il regno di questo mondo, e lo avrebbe governato opponendosi al Dio del cielo. MS1 234 7 Il nemico esultava quando Gesù lasciò il cielo, la Sua gloria e il Suo potere. Egli credeva che finalmente il Figlio di Dio era sotto il suo potere. La tentazione della santa coppia avvenuta nell'Eden fu così facile, che lui sperò di poter vincere anche il Figlio di Dio con la sua astuzia e i suoi poteri satanici, e quindi salvare il suo regno. Se poteva indurre Gesù a separarsi dalla volontà del Padre come quando tentò Eva e Adamo, allora il suo obbiettivo era raggiunto. Nel momento in cui Gesù avesse riscattato la terra e i cieli con la Sua morte, tutto l'universo si sarebbe sottomesso a Lui. I propositi di Gesù erano fermi. Egli scelse di soffrire un'ignobile morte, e in conseguenza di questo sarebbe diventato il legittimo governante dei regni della terra per l'eternità. Anche Satana sarà dato nelle mani del Creatore per subire la morte eterna per mai più nuocere al Re dei cieli e ai suoi santi. La tentazione decisamente opposta alla resistenza MS1 235 1 Gesù disse al suo subdolo nemico: MS1 235 2 "Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto". Matteo 4:10 MS1 235 3 Satana aveva chiesto al Signore di dargli evidenti prove che Egli era veramente il Figlio di Dio, e ora aveva la prova che aveva chiesto. Al comando divino di Cristo, egli dovette obbedire, e si ritirò da Lui in silenzio. Egli non aveva alcun potere che gli permettesse di resistere al rifiuto perentorio, e fu costretto, senza una parola, a desistere immediatamente e a lasciare il Redentore del mondo. L'odioso Satana si ritirò. La lotta era terminata. Dopo un'immensa sofferenza, la vittoria di Cristo nel deserto fu così completa come il fallimento di Adamo. E per un po' di tempo rimase libero dall'odiosa presenza del Suo avversario e dalle sue legioni di angeli. MS1 235 4 Dopo che Satana concluse le sue tentazioni, egli si ritirò da Gesù per un certo periodo. Il nemico era stato vinto, ma il conflitto era stato lungo ed eccessivamente angoscioso. Cristo si sentiva esausto e molto provato, e quindi cadde a terra svenuto. Gli angeli celesti, che si erano inchinati davanti a Lui nelle coorti reali e che avevano osservato il loro amato Comandante con intenso e doloroso interesse, e che con ammirazione erano stati testimoni della terribile lotta che aveva sostenuto con Satana, vennero e Lo servirono. Essi gli prepararono del cibo, affinché il Redentore riprendesse le forze. Gli angeli erano pieni di ammirazione e timorosa riverenza vedendo il Salvatore sofferente a causa dell'uomo. Colui che era uguale a Dio nelle coorti celesti, era davanti a loro dimagrito a causa del prolungato digiuno. Solitario e isolato, fu perseguitato dal capo ribelle che era stato espulso dal cielo. Gesù per poter salvare l'uomo subì una prova molto penosa e dura. La lotta contro il potere delle tenebre fu lunga, intensa e opprimente per la natura umana di Cristo nella sua debolezza e dolorosa condizione. Gli angeli portarono a Gesù messaggi d'amore e di conforto da parte del Padre, nonché la sicurezza che tutto il cielo trionfava nella vittoria piena e completa che Egli aveva guadagnato in favore dell'uomo. MS1 235 5 Il prezzo della redenzione per il genere umano non sarà mai compreso pienamente finché i redenti saranno intorno al trono di Dio col loro Redentore. E poiché gli uomini avranno la capacità di apprezzare il valore della loro condizione immortale e la ricompensa eterna, loderanno l'Agnello con un canto di vittoria: MS1 236 1 "Degno è l',Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l',onore, la gloria e la lode". Apocalisse 5:12 MS1 236 2 "E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: "A colui che siede sul trono, e all',Agnello, siano la lode, l',onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli". Apocalisse 5:13 MS1 236 3 Anche se Satana non era riuscito nel suo intento, egli non aveva rinunciato alla speranza che col tempo avrebbe potuto avere più successo. Egli aspettava solo il momento propizio d'intervenire durante il ministero di Gesù. Il nemico tracciò i suoi piani per accecare l'intelletto dei giudei, il popolo prescelto da Dio, affinché non riconoscessero in Cristo il Redentore del mondo. Egli sapeva di poter riempire i loro cuori con l'invidia, con la gelosia e con l'odio contro il Figlio di Dio, in modo che non lo avrebbero mai accettato, inoltre, egli voleva rendere la vita di Cristo la più amara possibile. ------------------------Capitolo 42 -- La rivelazione di Dio MS1 236 2 "Dio disse: "Splenda la luce fra le tenebre", è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio, che rifulge nel volto di Gesù Cristo". MS1 237 1 2 Corinzi 4:6 MS1 237 2 Prima della caduta, non una nuvola indugiava sulle menti dei nostri progenitori, che oscurasse la loro chiara percezione del carattere di Dio. Essi erano perfettamente conformi con la volontà del Signore, e come vestito erano ricoperti da una bella luce, la luce di Dio. Il Signore visitava la santa copia e la istruiva attraverso le opere delle Sue mani. La natura era il loro libro di testo. Nel giardino dell'Eden, l'esistenza del Signore era testimoniata attraverso ogni oggetto della natura che li circondavano. Ogni albero del giardino parlava loro. Le cose invisibili di Dio si vedevano con chiarezza, il suo eterno potere e divinità era rivelato dalle cose che erano state create. Ma se è vero che Dio si può discernere nelle opere della natura, questo non appoggia l'affermazione che dopo la caduta una perfetta conoscenza di Dio fu rivelata nel mondo naturale ad Adamo e ai suoi discendenti. La natura poteva trasmettere le sue lezioni all'uomo nella sua innocenza, ma la trasgressione si interpose tra lei e il Dio della natura, ed essa si svigorì e inaridì. MS1 237 3 Se Adamo ed Eva non avessero trasgredito la legge del Creatore, se fossero rimasti sul sentiero della rettitudine, avrebbero potuto conoscere e comprendere il Signore. Ma quando ascoltarono la voce del tentatore, e quindi peccarono, la luce celeste si dipartì da loro, e nel perdere il vestito dell'innocenza rimasero immersi nell'oscurità e nell'ignoranza. La chiara e perfetta luce che fino ad allora li aveva circondati, illuminava tutto quello che gli era vicino, ma privati di questa luce, la discendenza di Adamo non poté più discernere il carattere di Dio nelle Sue opere create. Oggi, le cose della natura, ci danno una debole concezione della bellezza e della gloria del giardino d'Eden, tuttavia la natura continua a proclamare la gloria di Dio con voce inequivocabile, e anche se è ancora bella e rigogliosa, essa purtroppo è contaminata dalla ruggine del peccato. Il Signore Onnipotente, pieno di bontà, di misericordia e d'amore, ha creato la terra, e anche se questa Sua creazione è stata degradata, i Suoi insegnamenti sono stati inculcati all'uomo dall'abile Maestro. MS1 238 1 In questo stupendo LIBRO della natura aperto davanti a noi, troviamo dei meravigliosi fiori profumati e delicatamente colorati, Dio ci ha dato un'inconfondibile testimonianza del Suo amore. Dopo il peccato di Adamo, il Signore avrebbe potuto distruggere ogni germoglio e ogni fiore, ma, invece di toglierci quella meravigliosa fragranza così gradita ai nostri sensi, la lasciò per la nostra gioia. Nella terra inaridita, bruciata, piena di rovi, di spine, di zizzanie, e segnata dalla maledizione, possiamo leggere la legge della condanna. Tuttavia, attraverso i delicati colori e profumi dei fiori, possiamo ancora imparare che Dio ci ama e la Sua misericordia non è scomparsa del tutto. La natura e ricca di insegnamenti spirituali per l'umanità. I fiori muoiono per rigermogliare alla nuova vita, e questo costituisce una grande lezione per noi, riguardo alla risurrezione. Tutti coloro che amano Dio "rifioriranno" nuovamente nel nuovo Eden. La sola natura non può insegnarci il meraviglioso amore di Dio. Pertanto, dopo la caduta, essa non è l'unica scuola per l'uomo. Affinché il mondo non rimanesse nell'oscurità, in una eterna notte spirituale, il Dio della natura ci ha unito in Gesù Cristo, il Figlio di Dio che venne in questo mondo come Rivelazione del Padre. MS1 238 2 "Egli, la vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo". Giovanni 1:9 MS1 238 3 Noi dobbiamo contemplare "la conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo". 2 Corinzi 4:6 MS1 238 4 Nella persona dell'Unigenito Figlio, il Signore ha accondisceso a chinarsi alla nostra natura umana. Alla domanda di Tommaso Gesù rispose: MS1 238 5 "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se mi aveste conosciuto avreste conosciutoanche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l',avete visto. Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre e ci basta". Gesù gli disse: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: Mostraci il Padre? Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse". Giovanni 14:6-11 MS1 238 6 La lezione più difficile e umiliante che l'uomo ha dovuto imparare, fu la sua inefficienza nel dipendere dalla sapienza umana, e il fallimento dei propri sforzi per comprendere correttamente la natura. Il peccato ha oscurato la sua saggezza, di conseguenza egli, non è in grado di interpretare la natura senza collocarla al di sopra di Dio. Non può discernere in essa Dio e né Gesù Cristo, che Lui ha inviato. MS1 238 7 L'uomo è nella stessa posizione degli ateniesi, poiché essi erigevano degli altari per il culto alla natura. In mezzo all'Areopago, Paolo presentò davanti agli abitanti di Atene la maestà del Dio (Sconosciuto) vivente in contrasto col loro culto idolatrico. MS1 239 1 "E Paolo, stando in piedi in mezzo all'Areòpago, disse: "Ateniesi, vedo che sotto ogni aspetto siete estremamente religiosi. Poiché, passando, e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al Dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio. Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo; e non è servito dalle mani dell'uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa. Egli ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi. Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua discendenza". Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la Divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall'arte e dall'immaginazione umana". Atti 17:22-29 La Natura non è Dio MS1 239 2 Coloro che hanno una vera conoscenza di Dio, non possono esaltarsi con le leggi della materia nelle opere della natura e rifiutarsi di riconoscere la continua opera di Dio nella natura. La natura non è Dio, né mai lo fu. La voce della natura testimonia di Lui, ma non è Dio. La creazione è una testimonianza della potenza di Dio. La Divinità è l'autore della natura. La natura in sé non ha alcun potere, perché il potere proviene da Dio stesso. Vi è un Dio personale, il Padre; vi è un Cristo personale, il Figlio. MS1 239 3 E "Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi, Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi". Ebrei 1:1-3 MS1 239 4 Il salmista dice: MS1 239 5 "I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l',opera delle sue mani. Un giorno rivolge parole all',altro, una notte comunica conoscenza all',altra. Non hanno favella, né parole; la loro voce non s',ode*"... Salmo 19:1-3 MS1 240 1 Alcuni potrebbero supporre che le grandi cose del mondo naturale sono DIO. Ma non è così. Tutte le meraviglie che si trovano sotto i cieli, stanno solo facendo l'opera che gli è stata assegnata. Sono gli strumenti di Dio. Dio è colui che vigila sul procedere di tutte le cose, così come è il loro Creatore. L'Essere Divino si occupa di sostenere le cose che ha creato. La stessa mano che sostiene le montagne nella loro giusta posizione, guida gli altri pianeti nella loro misteriosa marcia attorno al sole. Nella Parola di Dio troviamo pochi riferimenti riguardo alla funzione della natura. La Parola dichiara "che Egli fa levare il suo sole" e fa "scendere la pioggia". (Matteo 5:45) Egli "fa germogliare l',erba sui monti". Egli manda la neve come lana, sparge la brina come cenere. Egli getta il suo ghiaccio come a pezzi; e chi può resistere al suo freddo? Egli manda la sua parola e li fa sciogliere; fa soffiare il suo vento e le acque corrono". Salmo 147: 8; 16-18 MS1 240 2 "Egli ...provoca i lampi per la pioggia, sprigiona il vento dai suoi depositi". Salmo 135:7 MS1 240 3 La Sacra Scrittura non parla dell'indipendenza delle leggi della natura. Dio fornisce la materia e le proprietà per effettuare i Suoi piani. La vegetazione può fiorire solo attraverso il Suo operare. Egli manda la pioggia e il sole perché la verdura possa crescere e che l'erba sia distesa sulla terra come un tappeto; e che gli arbusti e gli alberi da frutta possono fiorire e dare il loro frutto. Tutto ciò che cresce sulla terra è opera del Signore. Ogni foglia, ogni fiore, crescono grazie alla potente Parola del Signore. MS1 240 4 L'organismo fisico dell'uomo è sotto la supervisione del Signore, ma non è come un orologio che deve essere caricato per andare avanti. Il cuore batte, seguendo un battito dopo l'altro, il respiro segue un altro respiro. Tutto nel nostro corpo è sotto il controllo di Dio. MS1 240 5 "Noi siamo, infatti, collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l',edificio di Dio". 1 Corinzi 3:9 MS1 240 6 In Dio viviamo, ci muoviamo e siamo. Ogni battito cardiaco, ogni respiro è inspirazione di Colui che soffiò nelle narici di Adamo l'alito vivente -- è l'inspirazione del Dio sempre presente, il grande IO SONO. MS1 240 7 Gli antichi filosofi si vantavano della loro sapienza. Leggiamo cosa ci dice l'apostolo a questo proposito: MS1 241 1 "Dicendosi savi, sono divenuti stolti" e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell',uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili. Per questo Dio li ha abbandonati all',impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen". Romani 1:22-25 MS1 241 2 Nella sua sapienza umana il mondo non può conoscere Dio. Coloro che si credono saggi hanno una conoscenza di Dio imperfetta, e quindi nella loro stoltezza esaltano la natura e le sue leggi al di sopra del Dio della natura. Coloro che non hanno una conoscenza di Dio mediante l'accettazione della rivelazione che ha fatto di sé stesso in Cristo, otterranno solamente una conoscenza imperfetta di Dio nella natura, e questa conoscenza, lontana dal dare concetti elevati di Dio e di collocare tutto l'essere in conformità con la volontà divina, trasforma gli uomini in idolatri. Si credono saggi, ma sono sciocchi. MS1 241 3 Quelli che credono di poter ottenere una conoscenza di Dio separata dal Suo Rappresentante, la Parola rivela che Egli è: "l'immagine della sua essenza", (Ebrei 1:3) hanno bisogno di riconoscere in sé stessi la loro stoltezza prima di diventare saggi. È impossibile ottenere una totale conoscenza di Dio solo attraverso la natura, quindi la natura in sé è imperfetta. Nella sua imperfezione, non può rappresentare, non può rivelare il carattere di Dio nella sua perfezione morale. Ma Cristo venne come un Salvatore personale per il mondo. Rappresentò un Dio personale. Come un Salvatore personale, ascese in cielo, ma poi ritornerà un'altra volta come ascese al cielo: come nostro Salvatore personale. Egli è l'immagine della sussistenza del Padre: "perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità". Colossesi 2:9 ------------------------Capitolo 43 -- Cristo donatore della vita MS1 242 1 "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l',hanno sopraffatta". Giovanni 1:1-5 MS1 242 2 Il mondo non vedeva la divinità nell'umile uomo di Nazareth. L'unigenito Figlio di Dio è venuto nel mondo e gli uomini non l'hanno riconosciuto nel suo vero carattere. MS1 242 3 "In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini". Giovanni 1:4 MS1 242 4 Qui si tratta dell'immortalità di Gesù e non della Sua vita fisica, la vita che è esclusivamente proprietà di Dio. La Parola che era con Dio e che era Dio, aveva questa vita immortale. La vita fisica è qualcosa che ogni individuo può ricevere, e questa vita non è eterna e nemmeno immortale, perché il Signore è donatore e quindi può riprendersela. L'uomo non può avere il controllo sulla propria vita. La Vita di Cristo non era presa in prestito perché era eterna, e nessun uomo poteva togliergliela. MS1 242 5 Gesù disse: MS1 242 6 "Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine l'ho ricevuto da Padre mio". Giovanni 10:18 MS1 242 7 In Lui era la vita originale, né presa in prestito né tratta da qualcosa. Questa vita non è inerente nell'uomo. L'uomo può ottenerla gratuitamente solo attraverso Cristo a condizione che egli creda in Lui e che Lo consideri quale personale Salvatore. MS1 243 1 "Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo". Giovanni 17:3 MS1 243 2 Questa è la sorgente della vita aperta al mondo. MS1 243 3 Esortando Timoteo, Paolo dice: MS1 243 4 "Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose, e ricerca la giustizia, la pietà, la fede, l',amore, la costanza e la mansuetudine. Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna alla quale sei stato chiamato e in vista della quale hai fatto quella bella confessione di fede in presenza di molti testimoni. Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose, e di Cristo Gesù che rese testimonianza davanti a Ponzio Pilato con quella bella confessione di fede, ti ordino di osservare questo comandamento da uomo senza macchia, irreprensibile, fino all',apparizione del nostro Signore Gesù Cristo, la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, il solo che possiede l',immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen". 1 Timoteo 6:11-16 MS1 243 5 Inoltre Paolo scrive ancora: MS1 243 6 "Certa è quest',affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo. Ma per questo mi è stata fatta misericordia, affinché Gesù Cristo dimostrasse in me, per primo, tutta la sua pazienza, e io servissi di esempio a quanti in seguito avrebbero creduto in lui per avere vita eterna. Al Re eterno, immortale, invisibile, all',unico Dio, siano onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen". 1 Timoteo 1:15-17 L'immortalità rivelata da Cristo MS1 243 7 Cristo ha messo in luce la vita e l',immortalità mediante il vangelo, (2 Timoteo 1:10) Nessuno può avere una vita spirituale indipendente senza Cristo. Il peccatore non è immortale, perché Dio disse: "...l'anima che pecca, essa morirà". (Ezechiele 18:4) MS1 243 8 Questo brano esprime tutto. Va oltre la morte che è comune a tutti: significa la morte seconda. Gli uomini si sorprendono davanti a questo e dicono: Vuol dire che l'uomo non è che un animale? Questo è degradante. Ma che cosa eleva l',uomo al cospetto di Dio? Forse il denaro accumulato? No! Dio dichiara che l'oro e l'argento sono Suoi, e se l'uomo abusa di questo tesoro, Dio lo può disperdere più velocemente di quello che l'uomo può unire. L'uomo può avere un intelletto brillante ed essere ricco nel possedere le doti naturali, ma tutto questo è sempre dono di Dio. MS1 244 1 Ogni cosa che Egli dà, nello stesso tempo può riprenderselo, e l'uomo può diventare come il re Nabucodonosor, degradato al livello delle bestie dei campi. Il Signore reagisce perché l'uomo si comporta come se la sua saggezza e potenza, li avesse ricevuti indipendentemente da Dio. MS1 244 2 L'uomo è mortale, e poiché si sente troppo saggio per accettare Gesù, egli rimarrà solo e sempre mortale. Gli uomini hanno fatto molte cose stupende nel nostro mondo intellettuale, ma chi ha dato loro questo potere? Il Signore Dio degli eserciti. Se gli uomini nella loro supposta efficienza continueranno a glorificarsi a causa della loro potenza, seguendo l'esempio del mondo antidiluviano, allora indubbiamente periranno. L'immaginazione e i pensieri di quella razza longeva era soltanto male. Erano saggi per fare il male, e la terra si corruppe sotto i suoi abitanti. Se a quell'epoca, la gente avesse voluto accettare il richiamo del Signore, avrebbero potuto fare molte cose meravigliose grazie alla saggezza e ai talenti ricevuti da Dio. Ma separandosi da Dio, scelsero di seguire Satana, come molti fanno oggi, il Signore li spazzò via dalla terra insieme a tutta la loro boriosa conoscenza. MS1 244 3 L'umanità si sente esaltata da tutto quello che l'uomo ha potuto fare. Invece, davanti a Dio l'uomo può essere degradato a causa dell'erronea applicazione o appropriazione indebita dei talenti affidatigli. Il Signore è paziente, e non desidera che qualcuno dei Suoi figli perisca, in nessun modo terrà per innocente chi è colpevole. Prendiamo quindi con serietà le parole del profeta Samuele: MS1 244 4 "Allora, perché calpestate i miei sacrifici e le mie oblazioni che ho comandato di offrire nel mio santuario? Come mai onori i tuoi figli più di me e vi ingrassate con il meglio di tutte le oblazioni d',Israele, mio popolo?" Perciò, così dice il SIGNORE, il Dio d',Israele: "Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo padre sarebbero state al mio servizio per sempre"; ma ora il SIGNORE dice: "Lungi da me tale cosa! Poiché io onoro quelli che mi onorano, e quelli che mi disprezzano saranno disprezzati". 1 Samuele 2:29-30 MS1 244 5 Dio onora quelli che gli obbediscono. Davide disse: MS1 244 6 "Il SIGNORE mi ha ricompensato secondo la mia giustizia, mi ha reso secondo la purezza delle mie mani, poiché ho osservato le vie del SIGNORE e non mi sono allontanato dal mio Dio, comportandomi da empio. Poiché ho tenuto tutte le sue leggi davanti a me e non ho rifiutato i suoi precetti". Salmo 18:20-22 Come ottenere la vita eterna MS1 245 1 Solo il credente in Cristo può ricevere la vita eterna. Unicamente alimentandoci in ogni momento con la carne e il sangue di Cristo potremmo avere la certezza di partecipare alla natura divina. MS1 245 2 Nessuno dovrebbe essere indifferente su questo argomento, dicendo: Se siamo onesti, non importa in ciò che crediamo. Non possiamo essere sicuri e allo stesso tempo rinunciare a nessun briciolo di verità vitale per compiacere noi stessi o gli altri. Non cercate di evitare la croce. Se non riceviamo la luce dal Sole di Giustizia, non potremmo mai avere relazione con la Sorgente di ogni Luce, e se questa Luce non abiterà in noi, non potremo mai essere salvati. MS1 245 3 Dio ha provvisto tutto il necessario affinché il suo proposito nel creare l'uomo non fosse annullato da Satana. Dopo che la morte apparve su questa terra a causa del peccato di Adamo ed Eva, è stato fatto un grande Sacrificio per la salvezza della razza umana. Sopra l'essere umano è stato posto un valore Superiore a quello originario, perché Cristo, l'Unigenito Figlio di Dio si offrì quale mezzo di riscatto per il mondo. L'accettazione di Cristo dà valore all'essere umano. Il suo sacrificio impartisce la vita e la luce a tutti coloro che accettano Cristo quale personale Salvatore. L'amore di Dio mediante Gesù Cristo è sparso nel cuore di ogni membro del corpo di Cristo, portando con sé la linfa della legge di Dio il Padre. In questo modo Dio dimora con l'uomo, e l'uomo può dimorare con Dio. MS1 245 4 Paolo ci scrive: MS1 245 5 "Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me". Galati 2:20 MS1 245 6 Se l'uomo per mezzo della vera fede diventa uno in Cristo, egli può ricevere la vita eterna. Dio ama coloro che sono stati redenti mediante Cristo così come ama suo Figlio. Che meravigliosa realtà! Il Signore, può amare il peccatore nella stessa misura come ama Suo Figlio? MS1 245 7 Si! Lo ha affermato Gesù, perché Lui si propone di fare esattamente quello che dice. Lui onorerà tutti i nostri progetti se ci afferriamo alle sue promesse mediante una fede vivente e poniamo la nostra fiducia in Lui. Guardiamo dunque a Gesù e vivremo. Tutti quelli che obbediranno a Dio, sono compresi nella preghiera che Cristo offrì a suo Padre. MS1 246 1 "Io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere ancora, affinché l',amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro". Giovanni 17:26 MS1 246 2 Quale stupenda verità, ma nello stesso momento troppo difficile da comprendere per l'umanità. MS1 246 3 Cristo ha detto: MS1 246 4 "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete". Giovanni 6:35 MS1 246 5 E ancora: MS1 246 6 "Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell',ultimo giorno". Giovanni 6:40 MS1 246 7 "In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna". Giovanni 6:47 MS1 246 8 "Perciò Gesù disse loro: "In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell',uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell',ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui. Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch',egli a motivo di me. Questo è il pane che è disceso dal cielo; non come quello che i padri mangiarono e morirono; chi mangia di questo pane vivrà in eterno". Giovanni 6:53-58 MS1 246 9 "È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le parole che vi ho dette sono spirito e vita". Giovanni 6:63 ------------------------Capitolo 44 -- Cristo creatore e donatore della vita Il Salvatore risorto MS1 247 1 "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà". Giovanni 11:25 MS1 247 2 Colui che disse "perché io depongo la mia vita per riprenderla poi" (Giovanni 10:17) uscì dalla tomba alla vita, perché in Lui era la vita. La sua umanità morì, ma la divinità non morì. Nella sua divinità, Cristo possedeva il potere di rompere i legami della morte. Egli dichiara che ha la vita in sé stesso per risuscitare chi vuole. MS1 247 3 Tutte gli esseri creati vivono per grazia della Sua volontà e del Suo potere. Essi ricevono la vita del Figlio di Dio. Tuttavia, indipendentemente dai gradi e dai talenti, indipendentemente dalle capacità, essi sono alimentati dalla Sorgente di ogni vita. Cristo è la Sorgente, la Fonte della vita. Solo Lui che è immortale e dimora nella Luce può affermare: MS1 247 4 "Io ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla". Giovanni 10:18 MS1 247 5 Le parole di Cristo: MS1 247 6 "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà".(Giovanni 11:25) furono udite chiaramente dalle guardie romane, e dall'intero esercito di Satana. Tutti noi siamo in grado di comprendere queste parole di Gesù. Cristo venne su questa terra per offrire la Sua vita per noi. Quale buon Pastore, Egli ha dato la Sua vita per le sue pecore. Attraverso la Sua giustizia, Dio sostiene la Sua legge e attraverso di essa infligge la punizione. Questo è l'unico modo in cui la legge può essere mantenuta, e proclamarla santa, buona e giusta. Questo è l'unico modo per far apparire la gravità del peccato, e poter mantenere l'onore e la maestà dell'autorità divina. MS1 247 7 La legge del governo di Dio doveva essere magnificata attraverso la morte dell'Unigenito Figliolo. Cristo prese su di Sé i peccati del mondo. La nostra presunzione è stata sepolta con la morte del Figlio di Dio. La Sua sofferenza è stata sostenuta dalla Divinità. Egli poté sopportarla, perché era senza MS1 248 1 peccato. Cristo ha trionfato in favore dell',uomo portando la giustizia del castigo. Egli ha assicurato la vita eterna a tutta l'umanità, affinché la Sua legge fosse onorata e lodata. MS1 248 2 Cristo, fu investito col diritto di dare l'immortalità. La vita che aveva deposto nella sua umanità, la prese di nuovo e la diede all'umanità. MS1 248 3 "Io sono venuto -- dice Gesù -- perché abbiano la vita e l',abbiano in abbondanza". (Giovanni 10: 10) MS1 248 4 "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell',ultimo giorno". Giovanni 6:54 MS1 248 5 "...ma chi beve dell',acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l',acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d',acqua che scaturisce in vita eterna". Giovanni 4:14 MS1 248 6 Coloro che sono Uno in Gesù Cristo attraverso la fede in Lui, erediteranno la vita eterna. MS1 248 7 "Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch',egli a motivo di me". Giovanni 6:57 MS1 248 8 Egli "dimora in me, e io in lui". (Giovanni 6:56); "...e io lo risusciterò nell',ultimo giorno". Giovanni 6:54; "...perché io vivo e voi vivrete". Giovanni 14:19 MS1 248 9 Cristo divenne Uno con l'umanità, affinché l'umanità possa essere Uno con il Suo Spirito. In virtù di questa unione e attraverso l'obbedienza alla Parola di Dio, La Sua vita divenne la vita dell'umanità. Gesù dice al penitente: MS1 248 10 "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà". Giovanni 11:25 MS1 248 11 La morte, dal punto di vista di Dio è paragonata al sonno, un silenzioso e oscuro sonno. Parla di essa come se fosse di poca importanza. Il Signore afferma che la morte è un breve attimo. MS1 248 12 "...e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo"? Giovanni 11:26 MS1 249 1 Egli aggiunge ancora: MS1 249 2 "Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte"... Giovanni 8:51, 52 MS1 249 3 Se crediamo alle parole di Gesù, la morte per noi non avrà importanza. Morire in Cristo è come dormire. MS1 249 4 "Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati". 1 Tessalonicesi 4:14 MS1 249 5 Quando le donne resero testimonianza della resurrezione di Gesù, e mentre Gesù si stava preparando per rivelare la sua presenza ai suoi seguaci, un'altra scena ebbe luogo.Ai soldati romani di guardia fu concesso di vedere il potente angelo che alla nascita di Cristo cantò l'inno di trionfo e ora udivano il coro di angeli che cantavano il canto dell'Amore Redentore. MS1 249 6 Davanti a questa scena meravigliosa che gli fu permesso di contemplare: "le guardie per lo spavento che ne ebbero, tremarono e rimasero come morti". Matteo 28:4 MS1 249 7 Quando il corteo celeste scomparve, essi si alzarono e s'incamminarono verso la porta dell'orto così velocemente quanto potevano permetterlo le loro gambe tremanti. MS1 249 8 "Mentre quelle andavano, alcuni della guardia vennero in città e riferirono ai capi dei sacerdoti tutte le cose che erano avvenute". Matteo 28:11 MS1 249 9 Barcollando come ciechi o ubriachi, con le loro facce pallide come la morte, raccontarono a quelli che incontravano le meravigliose scene di cui erano stati testimoni. Vi furono messaggeri che li precedettero andando rapidamente dai principali sacerdoti e governanti per dichiarare nel miglior modo possibile gli incidenti notevoli che erano successi. MS1 249 10 Le guardie in un primo momento si diressero alla residenza di Pilato, ma i sacerdoti e i magistrati li mandarono a chiamare per comparire alla loro presenza. Questi soldati incalliti presentarono una strana parvenza della testimonianza della risurrezione di Cristo e anche della moltitudine che Lui aveva risuscitato. Raccontarono ai principali sacerdoti quello che avevano visto al sepolcro. Non avevano tempo di pensare ad altro e né di parlare di altre cose se non della verità. Le guardie non potevano fare altro che dire la verità su ciò che avevano veduto, ma i governanti erano scontenti della loro relazione. Essi sapevano della grande pubblicità che il processo di Cristo aveva provocato, perché si era svolto durante la Pasqua. Essi sapevano che gli straordinari eventi che erano successi, come le tenebre soprannaturali e il terremoto, non potevano passare inosservati. Quindi, i capi e i sacerdoti cercavano di fare il possibile per ingannare il popolo. Per questa ragione... MS1 250 1 "...essi, radunatisi con gli anziani e tenuto consiglio, diedero una forte somma di denaro ai soldati, dicendo: Dite così: I suoi discepoli sono venuti di notte e lo hanno rubato mentre dormivamo. E se mai questo viene alle orecchie del governatore, noi lo persuaderemo e vi solleveremo da ogni preoccupazione. Ed essi, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute e quella diceria è stata divulgata tra i Giudei, fino al giorno d',oggi". Matteo 28:12-15 ------------------------Capitolo 45 -- I primi frutti MS1 251 1 Quando Cristo esclamò sulla croce: "È compiuto!" (Giovanni 19:30), in quel momento la terra tremò e le tombe di molti che erano stati fedeli e leali nel dare la loro testimonianza contro l'opera del male e magnificare il Signore degli eserciti, si aprirono. Quando il Datore della Vita uscì dal sepolcro, Egli proclamò: MS1 251 2 "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà". Giovanni 11:25 MS1 251 3 Egli convocò questi santi dalle loro tombe. Mentre vivevano, avevano testificato risolutamente della verità. Ora erano i testimoni di Colui che li aveva risuscitati dai morti. Questi, disse Gesù, non sono più dei prigionieri di Satana, perché Io li ho riscattati. Io li ho tratti dalle tombe, come primizie della mia potenza, affinché siano con Me là dove sono Io, e perché non debbano mai più sperimentare la morte e la sofferenza. MS1 251 4 Durante il Suo ministero, Gesù resuscitò i morti ridandogli la vita. Resuscitò il figlio della vedova di Nain, la figlia di Jairo, e anche Lazzaro. Ma essi non furono rivestiti d'immortalità. Dopo la loro resurrezione, continuarono ad essere soggetti alla morte. Invece, quelli che sono stati risuscitati in occasione della resurrezione di Cristo, furono resuscitati per la vita eterna ed essi ascesero con Lui nei cieli come trofei della Sua vittoria sulla morte e il sepolcro. MS1 251 5 Dopo la Sua resurrezione, Cristo non si mostrò a nessuno, ma solo ai Suoi seguaci, ma riguardo alla sua resurrezione non mancarono le testimonianze. Quelli che furono risuscitati con Cristo "apparvero a molti". (Matteo 27:53), e dichiararono: Cristo è resuscitato dai morti e noi siamo resuscitati con Lui. Nella città, loro testimoniarono il compimento della Scrittura. MS1 251 6 "Rivivano i tuoi morti! Risorgano i miei cadaveri! Svegliatevi ed esultate, o voi che abitate nella polvere! Poiché la tua rugiada è rugiada di luce, e la terra ridarà alla vita le ombre". Isaia 26:19 MS1 252 1 Questi santi resuscitati contraddissero le menzogne propagate dalle guardie romane che erano state corrotte con questo fine: che i discepoli durante la notte erano venuti e avevano rubato il corpo di Cristo dal sepolcro. Una testimonianza come questa non poteva essere taciuta. Cristo fu la primizia di coloro che dormono. Per la gloria del Padre, il Principe della vita doveva essere la primizia, la realtà simbolizzata dall'offerta agitata. MS1 252 2 "Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all',immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli"... Romani 8:29 MS1 252 3 Questa stessa scena, la risurrezione di Cristo veniva celebrata simbolicamente dai giudei. Quando nei campi maturavano le prime spighe di cereali, erano raccolte accuratamente, e quando il popolo saliva a Gerusalemme, le presentava davanti al Signore come offerta di ringraziamento. Il popolo agitava i covoni maturi davanti a Dio riconoscendolo come Signore della messe. Dopo questa cerimonia, il grano veniva falciato e aveva inizio la mietitura. MS1 252 4 Così, coloro che erano risorti, dovevano essere presentati davanti all'universo come garanzia di tutti coloro che credono in Cristo come loro Salvatore personale. Lo stesso potere che risuscitò Cristo dai morti, risusciterà la sua Chiesa e la glorificherà con Cristo, come Sua sposa, al di sopra di tutti i principati, al di sopra di tutti i poteri, al di sopra di ogni nome che si nomina, non solo in questo mondo, ma anche nelle coorti celesti, il mondo futuro. La vittoria dei santi che dormono, sarà gloriosa nel mattino della risurrezione. Il trionfo di Satana avrà fine, perché Cristo trionferà in gloria e onore. Il Donatore della Vita, coronerà d'immortalità tutti quelli che usciranno dalle tombe. L'ascensione di Cristo MS1 252 5 La missione di Cristo sulla terra era finita. Era arrivato il momento di ritornare nella Sua dimora celeste. MS1 252 6 "Poi li condusse (discepoli) fuori fin presso Betania; e, alzate in alto le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato su nel cielo". Luca 24:50.51 MS1 252 7 E mentre Cristo saliva in alto benedicendo i discepoli, un esercito di angeli lo circondò come una nuvola. Cristo prese con sé una moltitudine di "prigionieri", perché Egli voleva presentare davanti al Padre le primizie di quelli che dormono, come evidenza che Lui ha vinto la morte e il sepolcro. E alle porte della città di Dio, un esercito innumerevole di angeli aspettava il suo arrivo. E mentre si avvicinavano, gli angeli che lo scortavano si diressero con toni trionfanti agli angeli che stavano alle porte: MS1 253 1 O porte, alzate i vostri frontoni; e voi, porte eterne, alzatevi e il Re di gloria entrerà. Chi è questo Re di gloria? È il SIGNORE, forte e potente, il SIGNORE potente in battaglia O porte, alzate i vostri frontoni, alzatevi, o porte eterne, e il Re di gloria entrerà. Chi è questo Re di gloria È il SIGNORE degli eserciti; egli è il Re di gloria. Salmo 24:7-10 MS1 253 2 Gli angeli nuovamente chiesero: "Chi è questo Re di gloria? -- e la scorta rispose: È il SIGNORE degli eserciti". Allora i portali della città di Dio vengono aperti e la folla angelica entra. MS1 253 3 Lì vi è il trono di Dio, con attorno l'arco della promessa. Vi sono i cherubini e i serafini. Miriadi di angeli accerchiano Cristo ma, Egli si allontana da loro per entrare alla presenza del Padre. Egli presenta il simbolo del Suo trionfo: le primizie, i resuscitati con Lui, i rappresentanti dei morti prigionieri che usciranno dalle loro tombe quando suonerà la tromba. Egli si avvicina al Padre, e tutto il cielo gioisce per ogni peccatore pentito. È facile immaginare quella meravigliosa scena, dove lo stesso Padre gioisce per il ritorno del Figlio. MS1 253 4 E allora Cristo dice al Padre: Padre è compiuto. Ho fatto la tua volontà, oh mio Dio. Ho completato il piano di Redenzione. Se la tua giustizia è soddisfatta " io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo". Giovanni 17:24 MS1 253 5 Allora la voce di Dio proclama: La giustizia è soddisfatta, Satana è sconfitto. MS1 253 6 "La misericordia e la verità si sono incontrate, la giustizia e la pace si sono baciate". Salmo 85:10 MS1 253 7 Le braccia del Padre circondano il Figlio, e si ode la Sua voce che dice: MS1 253 8 "Tutti gli angeli di Dio lo adorino!" Ebrei 1:6 ------------------------Capitolo 46 -- Il divino portatore dei nostri peccati MS1 254 1 La legge di Dio è stata trasgredita a causa della disobbedienza di Adamo. Il governo divino era stato disonorato, e la giustizia chiedeva il pagamento del castigo della trasgressione. MS1 254 2 Per salvare l'umanità dalla morte eterna, il Figlio di Dio si offrì volontariamente di portare il castigo della disubbidienza. Solo attraverso l'umiliazione del Principe del cielo si poteva eliminare il disonore, la giustizia era soddisfatta, e l'uomo si sarebbe riconciliato con Dio. Non esisteva altra via che questa. Non era stato sufficiente che un angelo venisse su questa terra per percorrere lo stesso sentiero dove Adamo inciampò e cadde, poiché non poteva rimuovere la macchia del peccato. MS1 254 3 Cristo, uguale a Dio, lo splendore della gloria del Padre, "e impronta della sua essenza", (Ebrei 1:3) rivestì la Sua divinità con l'umanità e venne su questa terra per soffrire e per morire a causa del peccato. L'Unigenito Figlio di Dio si umiliò e fu obbediente fino alla morte sulla croce. Portando nel suo corpo la maledizione del peccato, Egli mise la felicità e l'immortalità alla portata di tutti. Lui, onorato da tutto il cielo, venne in questo mondo rivestito dalla natura umana, come capo dell'umanità, per testimoniare davanti agli angeli caduti e agli abitanti dei mondi non caduti, che mediante l'aiuto divino che fu provvisto, tutti possono camminare nella via dell'obbedienza dei comandamenti di Dio. Il Figlio di Dio morì per coloro che non cercavano il Suo amore. Egli ha sofferto per noi tutto ciò che Satana poté escogitare contro di Lui. MS1 254 4 Il sacrificio del Salvatore è meraviglioso, troppo meraviglioso da poter essere compreso dall'uomo, esso fu simbolizzato da tutti i sacrifici del passato, in tutti i servizi del santuario simbolico. E questo sacrificio doveva essere chiesto. Quando comprenderemo che il sacrificio di Cristo fu necessario al fine di conseguire il nostro benessere eterno, i nostri cuori saranno commossi e soggiogati. Egli diede in pegno sé stesso per realizzare la nostra completa salvezza, in modo soddisfacente alle richieste della giustizia di Dio, e in accordo con l'eccelsa santità della sua legge. MS1 255 1 Nessuno meno santo dell'Unigenito del Padre, avrebbe potuto offrire un simile sacrificio che fosse efficace per purificare tutti coloro che accettano il Salvatore come loro espiazione -- anche i più peccatori e degradati -- e ubbidiscono alla legge del Cielo. Null'altro potrebbe mai integrare l'uomo al favore di Dio. MS1 255 2 Quale diritto aveva Gesù nel riscattare i prigionieri dalle mani del nemico? MS1 255 3 Il diritto di sacrificare la propria vita per soddisfare i principi della giustizia attraverso i quali è governato il Regno dei cieli. Egli è venuto su questa terra come Redentore dell'umanità, per sconfiggere il subdolo nemico, mediante la Sua fermezza, lealtà e correttezza, per salvare quelli che lo accettano come Salvatore. Per redimere l'uomo, Egli pagò il prezzo sulla croce del Calvario, e per questo motivo si è guadagnato il diritto di strappare i prigionieri dalla morsa del seduttore, che mediante una menzogna inventata contro il governo di Dio, causò la caduta dell'uomo, e così perse ogni diritto di essere chiamato suddito leale del glorioso ed eterno Evangelo di Dio. La nostra condizione peccaminosa fu riscattata dal nostro Salvatore. Nessuno è forzato per essere schiavo di Satana. Cristo è la nostra sola speranza di salvezza e aiuto. MS1 255 4 "Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l',espiazione dei peccati del popolo. Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati". Ebrei 2:17,18 MS1 255 5 "È venuto in casa sua e i suoi non l',hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l',hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio: a quelli, cioè, che credono nel suo nome... E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità...e dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia". Giovanni 1:11-16 MS1 255 6 Coloro che sono adottati nella famiglia di Dio, sono trasformati dallo Spirito di Dio. La compiacenza propria e l'orgoglio sono cambiati in abnegazione e nel supremo amore per Dio. Nessuno eredita la santità per nascita; né con alcun sistema che possa ideare può essere fedele al Signore con le proprie forze. MS1 255 7 Gesù ha detto: MS1 255 8 "Senza di me non potete far nulla".(Giovanni 15:5) MS1 255 9 La giustizia umana è come un "panno sporco". Con Dio tutto è possibile. Nella forza del Redentore, l'uomo errante e debole diventa più che vincitore sul male che lo perseguita. ------------------------Capitolo 47 -- La verità è solo in Cristo MS1 256 1 Dio, donando il Suo Unigenito Figlio per morire a causa del peccato, ha manifestato all'uomo caduto il Suo incomparabile amore. La Scrittura ci dice che: "Dio è amore" (1 Giovanni 4:8) eppure molti hanno vergognosamente pervertito la Sua Parola, e sono caduti in errore a causa della falsa interpretazione del suo significato. La santa legge di Dio è l'unica regola per poter amare Dio. Se non accettiamo la Legge di Dio come nostra norma, allora stabiliremo una norma propria. Attraverso la Scrittura, Dio ci ha dato delle preziose promesse del Suo amore, ma non dobbiamo attribuirgli una tenerezza che lo induca a sorvolare sulla colpevolezza e a chiudere gli occhi davanti all'iniquità. MS1 256 2 Il Creatore ama le Sue creature, ma colui che ama il peccato più della giustizia, l'errore più della verità, perpetua la trasgressione che portò la calamità nel nostro mondo, e non può essere visto favorevolmente dal Dio della Verità. Il percorso della Verità e della giustizia implicano la croce. Molti interpretano male le richieste di Dio, e mutano il significato con qualsiasi cosa che non perturbi la loro coscienza o sia un intoppo per i loro affari commerciali. Senza dubbio, la Verità è l'unico mezzo di santificazione. MS1 256 3 L'amore di Dio manifestato in Cristo Gesù, ci conduce alla vera concezione del Suo carattere. Quando contempliamo Cristo, trafitto dai nostri peccati, comprendiamo che non si può eliminare la legge di Dio e permanere nella sua grazia; sentiremo che come peccatori, dobbiamo afferrarci ai meriti di Cristo e cessare di peccare. Solo in questo modo potremo avvicinarci a Dio. Non appena avremo la giusta visione del Suo amore, non potremo più abusare di questo amore. MS1 256 4 La croce di Cristo testimonia l'immutabilità della legge di Dio. Essa testimonia che il Signore ci ha amati così tanto da dare il Suo Unigenito Figlio perché morisse per i nostri peccati. Cristo non è venuto per abolire la legge, ma per adempierla. Nemmeno uno iota o un apice della norma morale di Dio può essere cambiata né porsi al livello dell'uomo nella sua condizione caduta. Gesù subì la morte per imputare al peccatore pentito la propria giustizia affinché fosse possibile all'uomo osservare la Sua legge. MS1 257 1 L'amore di Dio è infinito, tuttavia il peccatore non poteva essere perdonato solo attraverso il piano di redenzione che implicava la vergogna, l'ignominia e la morte del Suo Unigenito Figlio. Questo fatto dovrebbe bandire dalla mente i ragionamenti di molti che pretendono la santificazione e sostengono che con la morte di Cristo l'obbedienza alla Sua legge è terminata. Noi dobbiamo studiare giornalmente questo grande piano di redenzione nella scuola di Cristo. E se studieremo sotto la guida del nostro divino Maestro, le nostre menti saranno aperte e impareremo cose ammirabili sulla Legge di Dio.. MS1 257 2 Comportiamoci diligentemente davanti a questo nostro straordinario Maestro. Ricordiamoci quante volte abbiamo violato le nostre buone intenzioni, quante volte abbiamo rifiutato la grande luce di Dio e ci siamo rivolti ai nostri idoli. È arrivato il momento di umiliarci davanti al nostro potente Dio. Maturare attraverso l'esperienza cristiana MS1 257 3 Avere un concetto più elevato di noi stessi è naturale, ma dovremmo renderci conto di come realmente siamo. Ma benché sia penoso conoscere noi stessi, tuttavia dovremmo pregare sempre, affinché il Signore ci riveli il modo in cui Lui ci vede. Non dobbiamo semplicemente pregare per le rivelazioni su noi stessi, ma dobbiamo pregare, affinché Gesù sia rivelato a noi come Colui che perdona. Quando noi vediamo Gesù come Egli è veramente, dovremmo risvegliare nel nostro cuore il desiderio fervente di essere liberati dall'IO e poter essere ripieni di tutta la pienezza di Cristo. Con questa nuova esperienza potremmo fare del bene gli uni agli altri e, utilizzare i mezzi alla nostra portata per raggiungere la pietà. Dobbiamo purificare la nostra anima da ogni impurità nella carne e nello spirito, e perfezionare la santità nel timore di Dio. MS1 257 4 L'amore di un Dio santo è un principio stupefacente che può commuovere l'universo in nostro favore nel tempo di grazia che ci viene concesso per provarci........ Ma se dopo il tempo di grazia, siamo trovati trasgressori della legge di Dio, il suo amore può trasformarsi in uno strumento di vendetta. Il Signore non fa dei compromessi con il peccato. Il trasgressore sarà castigato. L'ira di Dio cadde sul Suo amato Figlio, crocifisso sul Calvario al posto del peccatore. Ora l'amore di Dio si estende per abbracciare il più degradato e vile peccatore che si avvicina a Cristo con cuore contrito, trasformandolo in un obbediente e fedele figlio di Dio. Tuttavia, nessun'anima potrà essere salvata se essa continua a persistere nel peccato. MS1 257 5 Il peccato è la trasgressione della Legge, e il braccio che ora è pronto a salvare, sarà forte nel castigare qualora il trasgressore supera i confini che limitano la pazienza divina. Chi si rifiuta di cercare la Vita, chi non studia le Scritture per cercare la Verità, per non essere condannato nelle sue pratiche, sarà abbandonato alla propria cecità e alla mercé di Satana. Nella stessa misura che il penitente e l'obbediente è protetto dall'amore di Dio, l'impenitente e il disobbediente sarà lasciato a soffrire i risultati della sua ignoranza e durezza di cuore, perché non ha ricevuto l'amore della Verità per essere salvato. MS1 258 1 Molti professano di seguire Cristo, ma non sono mai diventati cristiani maturi. Essi ammettono che l'uomo è caduto e che le sue facoltà sono state indebolite, che è incapace di gesta etici, inoltre essi affermano che Cristo era nato per sopportare il peso del peccato, della sofferenza e dell'abnegazione e sono disposti a lasciare che Lui porti tutti questi pesi. Essi affermano che non devono fare altro che credere, invece Cristo ci dice: MS1 258 2 "Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua". Matteo 16:24 MS1 258 3 Gesù ha obbedito sempre ai comandamenti di Dio. I Farisei accusarono Gesù di aver trasgredito il quarto comandamento, perché fece del bene agli uomini in giorno di Sabato. Ma Gesù rivolgendosi a loro, chiese: MS1 258 4 "È lecito, di sabato, far del bene o far del male? Salvare una persona o ucciderla? E, girato lo sguardo intorno su tutti loro, disse a quell',uomo: Stendi la mano! Egli lo fece, e la sua mano fu guarita. Ed essi furono pieni di furore e discutevano tra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù". Marco 3:3-6 MS1 258 5 Questo miracolo, invece di convincere i Farisei che Cristo era il Figlio di Dio, li riempì di rabbia, perché molti presenti glorificavano Iddio. Quando Gesù dichiarò che la Sua opera di misericordia era lecita in giorno di Sabato, i Farisei lo condannarono di aver trasgredito la legge. A chi dunque dovremmo credere? MS1 258 6 Gesù ha detto: MS1 258 7 "Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore". Giovanni 15:10 MS1 258 8 Se facciamo così, possiamo essere certi di seguire la via di Cristo e di obbedire ai Suoi comandamenti. Il Signore ci ha dato delle facoltà che dovremmo usare continuamente per cooperare con Cristo per il nostro bene e per la nostra salvezza con timore e tremore, ma Dio è Colui che opera in noi il volere e il fare per il suo beneplacito. Non cessate di avanzare MS1 258 9 Non dobbiamo rimanere appagati nella nostra condizione e cessare di avanzare dicendo: "Io sono salvato". Quando si alimentata questa idea, cessano di esistere i motivi per vigilare, per pregare, per realizzare ferventi sforzi al fine di avanzare verso risultati più elevati. Nessuna lingua santificata potrà mai pronunciare queste parole fino al ritorno di Cristo e dopo l'entrata nelle porte della città di Dio. Allora, con pieno diritto, potremo dare gloria al Signore e all'Agnello per la liberazione eterna. Mentre l'uomo è pieno di debolezze, - quindi per sé stesso non è in grado di salvare la propria anima -- egli non dovrebbe permettersi di dire "Io sono salvato". MS1 259 1 Nessuno può vantarsi della vittoria, la quale si riveste dell'armatura, quindi si deve ancora combattere la battaglia e guadagnare la vittoria. Colui che persevera fino alla fine, è quello che sarà salvato. MS1 259 2 Il Signore ci dice: MS1 259 3 "...ma il giusto per fede vivrà; e se si tira indietro, l',anima mia non lo gradisce". Ebrei 10:38 MS1 259 4 Se non avanziamo di vittoria in vittoria, l'anima retrocede e si perderà. Non dobbiamo erigere norme umane per le quali valutare il carattere. Tutti ci rendiamo conto di ciò che gli uomini chiamano 'perfezione' su questa terra. La santa legge di Dio è la sola e unica cosa che può determinare il nostro stato. Se siamo disobbedienti, il nostro carattere non è in armonia con la norma del governo morale di Dio, ed è una falsità dire: "Io sono salvato". Nessun trasgressore della legge può essere salvato, essa è il fondamento del governo di Dio sia in cielo che in terra. Coloro che per ignoranza si uniscono alle file del nemico, e ripetono le parole che dal pulpito pronunciano i loro insegnanti religiosi cioè: che la legge di Dio non è più vincolante per la famiglia umana, potranno avvalersi di nuovo della luce, per scoprire i loro errori se accettano l'evidenza della Parola di Dio. Gesù, fu l'angelo nascosto nella colonna di nuvola durante il giorno, e nella colonna di fuoco durante la notte, diede istruzioni speciali affinché gli Ebrei insegnassero la legge di Dio, data quando si stabilirono le fondamenta della terra, quando le stelle del mattino cantavano insieme, e tutti i figli di Dio alzavano grida di gioia all'Eterno. La stessa legge fu proclamata dalla voce di Dio con grande veemenza sul monte Sinai. MS1 259 5 Il Signore disse: MS1 259 6 "Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi". Deuteronomio 6:6-8 MS1 259 7 Quanta impazienza mostrano i trasgressori della legge di Dio quando gli viene menzionata. La loro irritazione è grande. La Parola di Dio è invalidata dalla tradizione e dalla falsità. Satana ha presentato al mondo la sua versione della Legge di Dio che è stata accettata senza prendere in considerazione un chiaro "COSÌ DICE IL SIGNORE". MS1 260 1 Da quando Satana è stato espulso dal cielo a causa della sua ribellione, la controversia continua in terra. Noi dobbiamo comprendere meglio le nostre necessità cominciando ad apprezzare il Salvatore e farlo conoscere agli altri. Noi possiamo conoscere la profondità della nostra trasgressione dalla lunghezza della catena di schiavitù che fu fatta scendere per poi elevarci attraverso Cristo. MS1 260 2 Dobbiamo dedicare le nostre facoltà mentali a comprendere la terribile rovina provocata dal peccato, e dovremmo cercare di capire il piano divino attraverso il quale possiamo essere restaurati al favore di Dio. L'amato Figlio di Dio è venuto sulla terra per compiere una terribile battaglia in nostro favore, affinché noi potessimo ricevere la forza per umiliare i nostri fieri cuori e vincere nel Suo nome. Se contempliamo la croce del Calvario, dalle nostre labbra scomparirà ogni vanto, e allora potremo esclamare: "Egli ha pagato il riscatto con grande sofferenza per me, mi sento così indegno e così sporco...!" MS1 260 3 L'ignoranza e l'autosufficienza vanno di pari passo. La legge di Dio ci è stata data per regolare la nostra condotta, ed essa è di vasta portata nei suoi principi. Non c'è nessun peccato, non c'è opera d'ingiustizia che sfugga alla condanna della legge. La Verità è il grande codice di sola Verità. Essa delinea accuratamente la storia dell'inganno di Satana e del fallimento dei suoi seguaci. Satana affermava che la sua legge e i suoi statuti avevano più valore e si presentavano meglio di quelle di Dio, e questo provocò la sua espulsione dal cielo. Lo stesso tentativo lo sta compiendo sulla terra. MS1 260 4 Fin dalla sua caduta, Satana, per vendicarsi di Dio a causa della sua espulsione dal cielo, fece di tutto per ingannare il mondo e per condurre gli uomini alla rovina. Egli ha imprigionato il mondo nella sua trappola, e molti che fanno parte del popolo di Dio, ignorando le sue macchinazioni gli hanno dato l'opportunità di portare le loro anime verso la perdizione. Essi, purtroppo, non manifestano alcun interesse per esaltare Gesù, e proclamarlo davanti alle moltitudini che periscono: MS1 260 5 "Ecco l',Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo"! Giovanni 1:29 MS1 260 6 Chi non conosce la legge del governo di Dio che è stata esposta sul monte Sinai, disconosce la Verità che è in Gesù Cristo. Gesù ha rivelato i principi della legge; Egli ha esposto ogni precetto e col suo esempio mise in chiaro ogni richiesta della legge. Colui che conosce la Verità tale com'è nella legge, conosce la Verità tale com'è in Gesù, e se mediante la fede in Cristo obbedisce ai comandamenti, la sua vita è nascosta con Cristo in Dio. MS1 261 1 Se il Signore non avesse provveduto un Salvatore per l'uomo, la conoscenza delle rivendicazioni della legge avrebbe spento l',ultimo raggio di speranza nella sua anima; ma la verità tale com'è in Gesù, è un sapore di vita a vita. Il Figlio di Dio morì per poter imputare all'uomo la propria giustizia, e non perché l'uomo sia libero di infrangere la santa legge di Dio, come Satana tenta di fargli credere. Mediante la fede in Cristo, l'uomo può acquisire la forza morale per resistere al male. L',opera di santificazione è il lavoro di tutta una vita MS1 261 2 L'opera della santificazione è il lavoro di tutta una vita, e deve proseguire continuamente, ma non può progredire nel cuore se ci rifiutiamo di ricevere la luce della Verità, questa Verità sarà respinta e trascurata. L'anima santificata non sarà contenta di rimanere nell'ignoranza, ma desidererà camminare nella luce e cercare sempre una luce maggiore. Così come il minatore segue la vena dell'oro o dell'argento, così anche il seguace di Cristo cercherà la Verità come se fosse un tesoro nascosto, e avanzerà di luce in luce sempre maggiore, aumentando sempre la sua conoscenza. Solo così potremo crescere in grazia e in sapienza. Ogni difetto di carattere deve essere scoperto attraverso il grande specchio di Dio. In questo modo vedremo se siamo o non siamo condannati dalla norma del carattere di Dio. MS1 261 3 Se siamo condannati, c'è solo una cosa da fare: bisogna pentirsi dei propri peccati davanti al Signore e avere fede in Gesù Cristo, l'unico che ci può purificare dal peccato. Se vogliamo essere salvati, dobbiamo essere ubbidienti alle esigenze del Santo Dio. Coloro che si battono per questo, non si sforzano invano. Soltanto credendo alla Verità che è in Gesù si potrà ottenere la forza per la lotta contro le potenze delle tenebre. Se i lottatori combattono per una corona corruttibile, noi non dovremmo forse combattere e vincere la corona che non appassisce mai? MS1 261 4 Ogni artificio e macchinazione di Satana saranno usate per distruggere l'uomo. Se si rimane indifferenti pensando e dicendo che "sono salvato", e ignoriamo i comandamenti di Dio, la nostra salvezza è in pericolo. La Verità è in Cristo, e sarà terribile per gl'indifferenti e i negligenti. La Verità è in Cristo, ed è piena di confortante gioia per coloro che ubbidiscono alla Sua volontà. È la gioia dello Spirito Santo. Siate quindi convinti, che attraverso l'obbedienza, le vostre menti saranno aperte alla grande luce proveniente dal trono di Dio. MS1 261 5 Non c'è più tempo per l'indifferenza e per le distrazioni. Cristo sta per ritornare con potenza e grande gloria. Siete pronti? Avete rinunciato ai vostri peccati? Siete stati santificati attraverso la Verità in risposta alla preghiera di Gesù Cristo? Ecco come Egli pregò il Padre riguardo ai Suoi discepoli: "Santificali nella verità: la tua parola è verità".(Giovanni 17:17) MS1 261 6 I genitori dovrebbero istruire i figli nella conoscenza e nell'ammonizione del Signore, educandoli a compiere la volontà di Dio. È impossibile per noi apprezzare eccessivamente i vantaggi della pietà giovanile. Per molti, le impressioni ricevute in gioventù dureranno per l'eternità. È in gioventù che gli statuti e i comandamenti di Dio sono più facilmente impressi sulle tavole dell'anima. L'istruzione dei bambini è stata notevolmente trascurata; la giustizia di Cristo non gli è stata sufficientemente presentata come dovrebbe essere fatto. MS1 262 1 Il tempo di grazia ci viene dato, affinché possiamo perfezionare un carattere adeguato all'eternità. Genitori, quanto solenne è il pensiero che i vostri figli siano nelle vostre mani per essere educati allo scopo di sviluppare un carattere che il Signore approva; altrimenti, c'è il pericolo che Satana e i suoi angeli impediranno loro di fare le giuste scelte. Gesù parlava dalla colonna di nuvola e fuoco, ordinò al Suo popolo che istruisse diligentemente i suoi figli riguardo ai comandamenti di Dio. Chi di voi sta ubbidendo a questo ordine? Chi di voi sta cercando di formare un carattere nei propri figli affinché siano approvati da Dio? Chi di voi crede che tutti i talenti dei vostri figli appartengano a Dio e quindi dovrebbero essere consacrati al Suo servizio? MS1 262 2 Anna consacrò Samuele a Dio, ed Egli si rivelò a lui nella sua infanzia e nella sua giovinezza. Anche noi dobbiamo fare di più per i nostri figli e per i giovani, perché il Signore li accetterà affinché facciano grandi cose nel Suo nome, insegnando la Verità in terre straniere, dove molti vivono nelle tenebre e nelle superstizioni. Se voi viziate i vostri figli gratificando le loro tendenze egoistiche, se incoraggiate in loro l'amore per i vestiti e sviluppate la vanità e l'orgoglio, farete un grande torto a Colui che ha dato la propria vita per la redenzione di tutti. Il Signore desidera che i bambini imparino a servirlo con affetto. MS1 262 3 Genitori, c'è da fare una grande opera per Gesù, per Colui che ha fatto tutto per voi. Accettatelo come guida e come sostegno. Dio non vi ha privato del dono meraviglioso, che aveva da dare: il suo Figlio Unigenito. I bambini e i giovani non devono essere ostacolati nell'avvicinarsi a Gesù. Satana cerca sempre di attirarli a sé, ma voi potete impedirlo mediante decisi sforzi personali. I giovani e i bambini, dovrebbero essere coinvolti nell'opera di servizio al Signore, perché essi sono la speranza della chiesa. MS1 262 4 Giuseppe, Daniele e i suoi compagni, Samuele, Davide, Giovanni e Timoteo sono brillanti esempi che testificano il fatto che: MS1 262 5 "Il principio della saggezza è il timore del SIGNORE, e conoscere il Santo è intelligenza". Proverbi 9:10 MS1 262 6 Noi, dobbiamo fare sforzi sempre più ferventi e decisivi, se vogliamo che Gesù dimori dentro di noi e ci guidi e ci aiuti. La luce del Figlio di Dio che splende dal Calvario, può riportare a casa qualsiasi errante. In Lui è la potenza per purificare e trasformare i nostri caratteri. Ogni cristiano lavori per i giovani e i bambini, presentando davanti a loro l'incomparabile bellezza di Gesù. Allora le attrazioni e le illusioni del mondo saranno vinte, ed essi capiranno che non c'è nessun vantaggio nel percorrere il sentiero della disubbidienza. ------------------------Capitolo 48 -- Cristo colui che portò il peccato Il divino modello MS1 264 1 I comandamenti di Dio sono chiari e facili da praticare. Essi, con poche parole spiegano all'uomo i proprio dovere. MS1 264 2 "Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l',anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua. Ama il tuo prossimo come te stesso. Non c',è nessun altro comandamento maggiore di questi". Marco 12:30,31 MS1 264 3 Con queste parole, in lungo e in largo, in profondità e in altezza, è compresa la legge di Dio. L'apostolo Paolo dichiara: MS1 264 4 "...l',amore quindi è l',adempimento della legge". Romani 13:10 MS1 264 5 L'unica definizione che troviamo nella Bibbia riguardo il peccato è in Giovanni 3:4; "Il peccato è la violazione della legge". MS1 264 6 La Parola di Dio ci dice: MS1 264 7 "...tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio". Romani 3:23 MS1 264 8 "Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c',è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno". Romani 3:12 MS1 264 9 Molti si sentono ingannati nei loro cuori. Essi non si rendono conto che il cuore naturale è ingannevole e disperatamente malvagio. Essi si prendono in giro con la propria giustizia, e sono orgogliosi d'aver raggiunto un certo modello del carattere; ma poiché non raggiungono il carattere divino, essi falliscono in modo disastroso, e di conseguenza non possono adempiere i requisiti di Dio. Non possiamo giudicarci da noi stessi, noi possiamo confrontarci fra di noi, possiamo dire che facciamo così come lo fa questo o quell'altro, ma il punto non sta nei nostri giudizi, ma nella domanda: c'incontreremo tutti insieme con il Signore nel cielo? MS1 265 1 Tutto la famiglia umana ha trasgredito la legge di Dio, e come trasgressori della legge, l'uomo è irrimediabilmente rovinato, perché egli è diventato il nemico di Dio, di conseguenza è rimasto senza forza per agire nel bene. MS1 265 2 "...infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo". MS1 265 3 Se ci guardiamo nello specchio della legge -- la legge santa di Dio -- noi ci vediamo come dei peccatori, e siamo convinti del nostro misero stato, senza destino, senza speranza e sotto la giusta punizione. Ma nonostante ciò, l'uomo non fu abbandonato in questa disperata situazione senza alcuna speranza; perché egli è stato salvato attraverso il sacrificio di Gesù sul Golgota. MS1 265 4 "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna". Giovanni 3:16 Il nostro sacrificio espiatorio MS1 265 5 Gesù era la Maestà del cielo, amato Comandante degli angeli, Colui che si dilettava a fare la volontà del Padre. Egli era Uno con il Padre "l',unigenito Figlio di Dio, che è nel seno del Padre"(Giovanni 1:18); eppure a causa del peccato, Egli non pensava di desiderare di essere uguale a Dio. Egli scese dal Suo trono e abbandonò lo scettro regale e rivestì la natura umana. Egli si abbassò fino alla morte della croce, affinché l'uomo possa essere salvato. In Lui, noi abbiamo la totale offerta e infinito sacrificio, un potente Salvatore, che è in grado di salvare fino agli estremi. MS1 265 6 Gesù venne i mezzo a noi per rivelare l'amore del Padre, per riconciliare l'uomo con Dio, per fare di noi una nuova creatura all'immagine di Colui che l'ha creato. Gesù è il nostro sacrificio espiatorio. Noi, per se stessi non possiamo fare l',espiazione, ma soltanto attraverso la fede. MS1 265 7 "Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito". 1 Pietro 3:18 MS1 266 1 "...sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia". 1 Pietro 1:18,19 MS1 266 2 È attraverso il sacrificio e inesprimibile sofferenza che il nostro Redentore ha posto la redenzione alla nostra portata. Egli, è stato disonorato da questo mondo ma, attraverso la Sua meravigliosa condiscendenza e umiltà, Egli ha potuto elevare l'uomo all'eterno onore e alle gioie della corte celeste. Nel corso dei trent'ani di vita sulla terra, il Suo cuore è stato esposto ad un'inconcepibile angoscia. Il percorso dalla mangiatoia fino al Calvario, era seminato dal dolore e dalle ombre. Egli era l'uomo di dolore, e la Sua angoscia era tale che nessuna lingua umana poteva esprimere. Egli avrebbe potuto dire in Verità: MS1 266 3 "Osservate, guardate, se c',è dolore simile al dolore che mi tormenta". Lamentazioni 1:12 MS1 266 4 L'animo di Gesù era invaso da un odio perfetto contro il peccato. Innocente, Egli offrì Se stesso come sostituto per il trasgressore. Il peso d'ogni peccato premeva sull'anima del Redentore del mondo. Le parole, le azioni, e i pensieri cattivi d'ogni figlio e la figlia di Adamo, chiamava la vendetta su di Lui; perché Egli era diventato il sostituto dell'uomo. Anche se Gesù non ha mai peccato, la Sua anima era lacerata dal peso delle trasgressioni degli uomini, e Colui che non conobbe peccato, è diventato peccato per noi, affinché noi potessimo ricevere la giustizia di Dio in Lui. Il nostro Divino Sostituto, si spogliò della Sua giustizia, affinché noi non dovessimo perire ma ricevere la vita eterna. Cristo ci dice: MS1 266 5 "Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi. Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest',ordine ho ricevuto dal Padre mio". Giovanni 10:17,18 MS1 266 6 Nessun uomo su questa terra avrebbe potuto pagare il debito del peccato. Gesù era l'unico che poteva riscattare la ribellione degli uomini. In Lui l'umanità e la divinità erano uniti e questo era quello che permetteva l'offerta di Gesù sulla croce. Sulla croce, la misericordia e la Verità si erano riuniti, la giustizia e la pace si sono uniti in un bacio. MS1 266 7 Quando il peccatore guarda al Salvatore morente sulla Calvario, e si rende conto che il sofferente appeso alla croce è divino, egli si chiede perché doveva accadere questo grande sacrificio, perché la santa legge di Dio è stata trasgredita. La morte di Cristo è un argomento inoppugnabile dell'immutabilità e giustizia della legge. Il profeta Isaia dice: "Il SIGNORE si è compiaciuto, per amore della sua giustizia, di rendere la sua legge grande e magnifica". Isaia 42:21 MS1 267 1 La legge stessa non ha alcun potere di perdonare il malfattore. Il suo compito è di sottolineare i suoi difetti. Essa può realizzare il bisogno di essere salvato attraverso Gesù, l'unico garante della giustizia. Gesù conosce le necessità del peccatore, perché Egli ha preso i suoi peccati su di Se. MS1 267 2 "Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti". Isaia 53:5 MS1 267 3 Il Signore avrebbe potuto distruggere il peccatore, ma non lo fece, e preferisce preparare un piano molto caro per la sua salvezza. Nel Suo grande amore, Dio fornisce una speranza per i disperati, dando il Suo Figlio Unigenito a sopportare i peccati del mondo. E dal momento che Egli ha riversato tutto il cielo a causa di questo ricco dono, Gesù accetta l'amaro calice della salvezza, affinché l'uomo possa diventare l'erede di Dio e coerede di Cristo. Una rivelazione dell'amore di Dio MS1 267 4 Cristo è venuto in questo mondo per attirare a Se i cuori degli uomini a Se. Egli disse: MS1 267 5 "...e io, quando sarò innalzato dalla terra, trarrò tutti a me". Giovanni 12:32 MS1 267 6 Il primo passo verso la salvezza è quello di rispondere alla chiamata dell'amorevole Gesù. Il Signore ci manda un messaggio dopo l'altro richiamandoci al pentimento. Devono questi appelli rimanere inascoltati? La Sua misericordia deve forse rimanere ignorata e il Suo amore rigettato? Se è così, allora l'uomo sarà tagliato fuori della vita eterna, perché Dio perdona solo coloro che si pentono. Attraverso la manifestazione del Suo amore, attraverso l'intervento dello Spirito, L'uomo è invitato al pentimento, perché il pentimento è il dono di Dio. In conseguenza al sincero pentimento, l'uomo è ricolmo di gioia, e dell'amore di Dio. Cristo ci chiama attraverso Suo amore. Se noi rispondiamo al Suo invito, la Sua grazia scende su di noi, e Lui ci guiderà passo per passo verso la santificazione e verso la vita eterna. MS1 267 7 Cristo è venuto tra noi per rivelare la giustizia e l'amore di Dio, e per redimere l'uomo. Se il peccatore vede Cristo innalzato sulla croce, se vede il peccato, la pena e l'orrore provocato dal male, se egli comprende la morte della croce e l'amore per l'uomo caduto, egli è sulla buona strada verso il pentimento e quindi verso Dio. A questo punto l'uomo esercita la fede in Cristo, perché il Divino Salvatore è diventato il suo sostituto, il suo Garante e il suo Avvocato. Al peccatore pentito, Dio mostra la Sua misericordia e la Verità, e concede il perdono e l'amore. MS1 268 1 Tuttavia, Satana fa di tutto per non permettere all'uomo di sfuggirli. Tutto il cielo era partecipate in un unico dono, il dono del Figlio Unigenito, il dono più eccelso del cielo. Questo dono è per noi un grande tesoro. Nonostante il nemico cercherà di presentare Dio severo e implacabile, Gesù è più potente per condurci al pentimento. Varie volte ho ricevute delle lettere da persone alquanto disperate a causa dei loro peccati. In una di esse era scritto: MS1 268 2 "Temo che non potrò mai essere aiutata. Non ho alcuna speranza". Ma a queste povere anime disperate è stato dato un messaggio: MS1 268 3 "Spera in Dio. Il Padre ha abbastanza amore per tutti. Alzati e ritorni a Lui. Egli ti vuole incontrare. Egli vuole darti il Suo amore e compassione". MS1 268 4 Quando il nemico viene incontro a noi come una fiumana, e cerca di sopraffarci con dei pensieri peccaminosi, ditegli: "Sono consapevole di essere un peccatore, e se non fosse così, non avrei potuto andare dal Signore", perché Egli ha detto: MS1 268 5 "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamar dei giusti, ma dei peccatori". Marco 2:17 MS1 268 6 E poiché io sono un peccatore, io ho il diritto di venire a Gesù. Egli ha sofferto l'umiliazione e la morte a causa mia, e la Sua maledizione verso di me è stata esaurita. Allora io gli appartengo, io reclamo le Sua promessa: "...chiunque crede in Me non perisca, ma abbia vita eterna". (Giovanni 3:16) MS1 268 7 Può esserci altro motivo di allontanarci da Cristo? No! Mai! Con la sofferenza e la morte di Cristo è stato provato il Suo sconfinato amore per l'uomo. Solo Lui è in grado e disposto a salvarci e riconciliarci in Lui con Dio. Allora, ritornate a Lui come piccoli fanciulli per supplicare ai Suoi piedi. E poiché noi non possiamo risalire al cielo, egli scese in terra per prendersi cura di noi e per esserci vicino. Egli disse: MS1 268 8 "Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerà da lui e cenerà con lui ed egli meco". Apocalisse 3:20 MS1 268 9 Cristo desidera di prendere possesso delle nostre anime. Egli bussa alla porta del nostro cuore. Allora, perché non lo lasciate entrare? Forse perché continuate perseverare nel peccato, e questo peccato impedisce di aprire il vostro cuore? Prima riconoscerete le vostre colpe, prima la barriera tra la vostra anima e il Salvatore sarà rimossa. ------------------------Capitolo 49 -- La resa e la confessione MS1 270 1 Per ottenere il pentimento noi non abbiamo bisogno di ritirarci in una cella come fece Lutero, imponendoci delle penitenze per l'espiazione dei peccati, pensando che in questo modo guadagneremo il favore del Signore. A questo punto si pone una domanda: MS1 270 2 "...darò il mio primogenito per il mio misfatto? O uomo, egli ti ha dichiarato ciò ch',è buono; e che richiede il Signore da te, sennonché tu faccia ciò che è diritto, e ami benignità, e cammini in umiltà col tuo Dio? Michea 6:7,8 MS1 270 3 Il salmista ci dice: MS1 270 4 "I sacrifici di Dio sono lo spirito rotto; O Dio, tu non disprezzi il cuor rotto e contrito". Salmo 51:17 MS1 270 5 Giovanni scrive: MS1 270 6 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, per rimetterci i peccati, e purgarci da ogni iniquità. 1 Giovanni 1:9 MS1 270 7 L'unica ragione per la quale non avremo la remissione dei peccati è di non aver conosciuto Colui che è morto per noi a causa delle nostre trasgressioni. Egli è stato trafitto a causa dei nostri peccati, delle nostre colpe, e quindi abbiamo bisogno della grazia di Dio. La confessione che è la manifestazione della parte più intima dell'anima, giungerà fino al cuore della Pietà Infinita; quindi il Signore è vicino a coloro che hanno il cuore rotto e salva quelli dallo spirito contrito. MS1 270 8 Quanto ci sbagliamo pensando che la confessione svaluta la nostra dignità e svaluta il nostro prestigio davanti agli uomini. Afferrandosi a questa idea sbagliata, benché vedano i loro difetti, molti non riescono a confessarli e gettano i loro torti sugli altri, e in questo modo amareggiano la loro vita e proiettano ombre sulle vite degli altri. Confessare i propri falli non farà alcun male alla vostra dignità. Liberatevi da questa falsa dignità! Cadete sulla Roccia con umiltà e Cristo vi darà la vera dignità celeste. Che l'orgoglio, l'autostima o la giustizia propria non impedisca a nessuno di confessare i propri falli affinché possa appropriarsi della promessa di Dio: MS1 271 1 "Chi copre i suoi misfatti non prospererà; Ma chi li confessa, e li lascia, otterrà misericordia". Proverbi 28:13 MS1 271 2 Non nascondete niente a Dio, e non trascurate la confessione dei vostri difetti ai vostri fratelli. MS1 271 3 "Confessate i falli gli uni agli altri, ed orate gli uni per gli altri, affinché siate sanati; molto può l',orazione del giusto, fatta con efficacia". Giacomo 5:16 MS1 271 4 Spesso, molti peccati non sono confessati e il peccatore dovrà affrontarli nel giorno del giudizio; è molto meglio fare questa confessione subito e separarci dai nostri peccati adesso, mentre il Sacrificio espiatorio di Cristo intercede in nostro favore. Non tralasciate di conoscere la volontà di Dio in merito a questo argomento. La salute della vostra anima e la salvezza di altri dipendono dal modo in cui vi comportate in merito a questo tema. MS1 271 5 "Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, perché Egli v',innalzi, quando sarà il tempo; gettando sopra lui tutta la vostra sollecitudine; perché egli ha cura di voi". 1 Pietro 5:6,7 MS1 271 6 Il cuore umile e contrito può apprezzare qualcosa dell'amore di Dio e della croce del Calvario. Chi adempie le condizioni di Dio riceverà ampie benedizioni e il favore dell'Eterno. L'esortazione alla resa MS1 271 7 Dobbiamo arrendere i nostri cuori a Dio, affinché Egli possa rinnovarli e santificarli, e prepararci per le coorti celesti. Non dobbiamo attendere un tempo particolare, ma è necessario decidere oggi se rifiutare di essere servi del peccato. Credete di poterlo fare? Se si, fatelo subito! Odiate le cose che odia anche Cristo, amate ciò che ama Cristo. Non è forse grazie alla Sua morte e alla Sua sofferenza, che Egli ci ha purificato dal peccato? Quando inizieremo a comprendere che siamo dei peccatori, e cadremo sulla Roccia per essere sfracellati, allora le braccia misericordiose ed eterne ci circonderanno e saremo collocati vicino al cuore di Gesù. Saremo incantati dalla Sua bellezza e disgustati dalla nostra giustizia. Noi abbiamo bisogno di avvicinarci ai piedi della Croce, mentre ci umiliamo davanti ad essa, più eccelso ci sembrerà l'amore di Dio. La grazia e la giustizia di Cristo non sarà di nessuna utilità per colui che si sente santo, per chi pensa di essere abbastanza buono o chi è soddisfatto della propria condizione. Nei cuori di persone simili non c'è spazio per Gesù, perché loro sono convinti di non aver bisogno della luce divina e del Suo aiuto. MS1 272 1 Gesù ha detto: MS1 272 2 "Beati i poveri in spirito, perché il regno dei cieli è loro". Matteo 5:3 MS1 272 3 Vi è pienezza di grazia in Dio, e potremo ricevere lo Spirito e il Potere divino in larga misura. Invece di alimentare la propria giustizia, andate a Dio, perché Egli ha per voi la veste più bella e le braccia aperte per ricevervi. Cristo vorrebbe dirci: "Toglietevi di dosso le vesti sporche e rivestitevi con vestimenti puri". Venite a Cristo e pentitevi MS1 272 4 Dobbiamo forse attendere finché ci sentiremo puliti? No! Cristo ha promesso che "se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto, da rimetterci i peccati, e purgarci da ogni iniquità". (1 Giovanni 1:9) Attraverso la Parola di Dio noi dimostriamo ciò che siamo. Non dobbiamo attendere delle speciali emozioni per poter credere che il Signore ci ascolta. Le nostre sensazioni non devono essere dei criteri, perché le emozioni sono mutevoli come le nuvole. Come fondamento della vostra fede, dovete avere qualcosa di solido. La Parola di Dio e una Parola di infinito potere, su cui si può fare affidamento. La Parola ci dice: "Chiedete e vi sarà dato". Guardate al Calvario. Gesù, non ha detto forse che è vostro avvocato? Non ha detto che se chiediamo qualsiasi cosa, la riceveremo? Voi non dovete dipendere dalla vostra bontà o dalle vostre buone opere. Noi tutti dipendiamo dal Sole di Giustizia, credendo che Cristo ci ha purificati dai nostri peccati e ci ha imputato la Sua giustizia. Dobbiamo tornare a Dio e pentirci nel nome di Gesù Cristo, il divino Avvocato e Consolatore. Dobbiamo credere che Egli farà per noi ciò che ha promesso. Tutti quelli che desiderano ricevere le benedizioni, invochino al trono della misericordia e aspettino fermamente dicendo: "Tu o Signore hai detto: Chi chiede riceve, chi cerca trova e a chi bussa gli sarà aperto". MS1 272 5 Il Signore desidera che quelli che cercano Dio credano in Colui che può fare ogni cosa. Il Signore ci ha mostrato la Sua disponibilità ad ascoltare e a rispondere alle nostre richieste. Egli dice: MS1 272 6 "Vi è alcun uomo fra voi, il quale, se il suo figliuolo gli chiede del pane, gli dia una pietra? Ovvero anche, se gli chiede un pesce, gli porga un serpente? Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dar buoni doni ai vostri figliuoli, quanto maggiormente il Padre vostro, che è nei cieli, darà egli cose buone a coloro che lo richiederanno"? Matteo 7:9-11 MS1 273 1 Cristo ha fatto un appello a noi tutti circa la volontà di Dio nel venirci in aiuto, argomentando l'amore naturale dei genitori verso i figli. Quale genitore negherebbe il pane ai suoi figli? MS1 273 2 Dovremmo forse disonorare il Signore perché non ha risposto a qualche nostra richiesta? Dovremo forse pensare che un genitore che gioca col proprio figlio, lo alletta con delle promesse e poi lo delude? Un padre potrebbe promettere di nutrire il proprio figlio e poi dargli una pietra? Se voi essendo umani e malvagi date dei buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che sta in cielo darà cose buone a coloro che glielo chiedono? Ogni volta che noi Lo chiediamo, Egli ci assicura di mandarci lo Spirito Santo. Ogni peccatore che si pente sinceramente, riceve la giustizia di Dio, e le sue preghiere saliranno davanti al Padre come fragrante incenso, e allora la grazia del Signore sarà impartita all'anima pentita. Gesù dice all'anima pentita e tremula: MS1 273 3 "Arresterebbe alcuno la mia forza? faccia pur pace meco, faccia pur pace meco". Isaia 27:5 MS1 273 4 "Venite pur ora, dice il Signore, e litighiamo insieme. Quando i vostri peccati fossero come lo scarlatto, saranno imbiancati come la neve; quando fossero rossi come la grana, diventeranno come la lana". Isaia 1:18 MS1 273 5 Volete anche voi discutere con il Signore? Consegnerete la cura della vostra anima al fedele Creatore? Se è così, venite e vivremo nella luce del Signore e pregheremo come fece Davide. MS1 273 6 "Purificami con issopo, e sarò netto; lavami, e sarò più bianco che neve". Salmo 51:7 MS1 273 7 Solo attraverso la fede nel sangue di Gesù; solo questo può farci diventare più bianchi della neve. Ma voi dite: "Ma la rinuncia di tutti i miei idoli spezzerà il mio cuore"! Ma questa rinuncia è a causa di Dio, è rappresentata dalla vostra caduta sulla Roccia e dalla vostra frantumazione . Allora liberatevi da tutte le cose inutili. MS1 273 8 Quando rinuncerete alle cisterne rotte che non trattengono più acqua, e nel nome di Gesù, vostro Avvocato, verrete direttamente al Signore per chiedergli le cose di cui avete bisogno, allora la giustizia di Cristo sarà rivelata come vostra giustizia, la Sua virtù sarà la vostra virtù. Comprenderete che la giustificazione vi sarà pervenuta solamente mediante la fede in Cristo; perché in Lui è rivelata la perfezione del carattere di Dio; nella Sua vita si é manifestata la realizzazione dei principi della santità. Attraverso il sangue espiatorio di Cristo, l'uomo è liberato dal giogo della condanna; attraverso il nostro Sostituto e Garante, l'uomo può ubbidire ai comandamenti. Senza Cristo, egli è sotto la condanna della legge, egli rimane sempre un peccatore. Invece attraverso la fede in Cristo, egli è giustificato davanti a Dio. ------------------------Capitolo 50 -- Venite, cercate e troverete MS1 275 1 È impossibile per l'uomo salvarsi da solo. Riguardo a questo può ingannarsi, ma non può salvare sé stesso. Solo la giustizia di Cristo è indispensabile per la sua salvezza, e questo è un dono di Dio. È un abito nuziale nel quale possiamo presentarci come ospiti benvenuti alla cena dell'Agnello. Lasciate che la fede in Cristo, Colui che è la Luce del mondo, vi trasformi senza indugio in una nuova creatura. MS1 275 2 Cristo è chiamato "L'Eterno nostra Giustizia", e attraverso la fede, ognuno di noi dovrebbe dire: "Il Signore è la mia giustizia". Quando la nostra fede si afferra a questo dono di Dio, le nostre labbra benediranno Iddio e saremo in grado di dire agli altri: MS1 275 3 "Ecco l',Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo"! Giovanni 1:29 MS1 275 4 Allora potremo parlare ai perduti, riguardo il piano di salvezza, e dirgli che il mondo è sommerso dalla maledizione del peccato, ma il Signore ha presentato una condizione di misericordia al peccatore caduto e senza speranza, e ha rivelato il valore e il significato della sua grazia. La grazia è un favore immeritato. Gli angeli che non conoscono il peccato, non possono immaginare il significato della grazia nei loro confronti; ma il nostro stato peccaminoso richiede il dono della grazia di un Dio misericordioso. Fu la grazia che inviò il nostro Salvatore a cercarci, quando eravamo pellegrini, per riportarci all'ovile. MS1 275 5 Avete quel sentimento di necessità e dipendenza nella vostra anima? Avete fame e sete di giustizia? Se è così, allora Cristo sta lavorando nel vostro cuore, creando quel sentimento di bisogno, affinché sia cercato, e mediante il suo Santo Spirito possa fare per voi le cose che è impossibile fare da sé stessi, perché voi da soli non potete fare niente. Il Signore non specifica le condizioni, con l'eccezione che abbiamo fame della Sua misericordia, e desideriamo i Suoi consigli, e aneliamo il Suo amore. "Chiedete"! Se chiedete, ciò vuol dire che vi occorre qualcosa, e se chiedete con fede, allora riceverete. Il Signore ha impegnato la Sua Parola, per cui non può fallire. Colui che sente e riconosce di essere colpevole, è un motivo sufficiente per chiedere la misericordia e la compassione divina. L'unica condizione per potersi presentare davanti a Dio non è quella di essere santi, ma di chiedergli di lavarci da qualsiasi peccato e di essere purificati da ogni iniquità. Allora perché aspettare ancora? Perché non accettare letteralmente la promessa di Dio e dire: MS1 276 1 "Eccomi Signore, io mi do a Te, questo è tutto ciò che posso fare"? MS1 276 2 Se Satana si presenta per proiettare la sua ombra tra noi e Dio, accusandoci di peccato, tentandoci nel diffidare di Dio, di dubitare della sua misericordia, allora dite: MS1 276 3 "Io non posso permettere che la mia debolezza mi separi da Dio, perché Lui è la mia forza. I miei peccati che sono molti, li lascio ai piedi di Gesù, il mio divino Sostituto e Sacrificio. "Nelle mie mani non porto nulla MS1 276 4 Ma mi aggrappo semplicemente alla croce". MS1 276 5 Nessun uomo può guardare a sé stesso e trovare qualcosa nel proprio carattere che lo raccomandi davanti a Dio e assicuri la sua accettazione. Solo attraverso Gesù, il peccatore può trovare accesso presso Dio. Cristo è l'unico e solo nostro Redentore, Avvocato e Mediatore. In Lui abbiamo la speranza, il perdono, la pace e la giustizia. In virtù del sangue di Cristo, l'anima ferita dal peccato può essere restaurata a salvezza. Cristo è il profumo, è l'incenso sacro che fa accettare le nostre richieste davanti al Padre. Pertanto possiamo dire: MS1 276 6 "Così qual sono -- pien di peccato, ma per il tuo sangue -- che mi ha lavato, e per l'invito -- fatto al cor mio, O Agnello di Dio -- io vengo a Te". MS1 276 7 Venire a Cristo non richiede un duro sforzo mentale e agonia, ma semplicemente accettando i termini di salvezza che Dio ha promesso nella sua Parola. Le benedizioni sono gratuite per tutti. MS1 276 8 L',invito di Dio lo possiamo leggere in Isaia 55:1,2 MS1 276 9 "Voi tutti che siete assetati, venite alle acque; e voi che non avete danari, venite, comperate, e mangiate; venite, dico, comperate, senza danari, e senza prezzo, vino, e latte. Perché spendete denari in ciò che non è pane, e la vostra fatica in ciò che non può saziare? Ascoltatemi pure, e voi mangerete del buono, e l',anima vostra godrà del grasso". La Giustizia si trova in Cristo MS1 277 1 Venite, cercate e troverete. La dispensa è aperta, è piena ed è libera. Venite con cuore umile, senza pensare che siete obbligati a fare alcuna opera buona per meritare la grazia di Dio, o che è necessario fare qualche miglioria in noi prima di poter venire a Cristo. MS1 277 2 Tutti noi siamo impotenti a fare il bene, e quindi non possiamo migliorare la nostra condizione da soli. Fuori di Cristo non abbiamo alcun merito, nessuna giustizia. La nostra peccaminosità, la nostra debolezza, la nostra imperfezione umana rende impossibile la nostra presenza davanti a Dio a meno che siamo rivestiti della giustizia immacolata di Cristo. MS1 277 3 In Lui solo possiamo trovare la giustizia. Dunque, nel nome che è al di sopra d'ogni nome, il nome dato agli uomini solo in base al quale possiamo essere salvati e rivendicare la promessa di Dio, dicendo: "Signore, perdona il mio peccato, ho messo le mie mani nelle tue mani per chiedere aiuto, altrimenti perirò. Ora io credo in Te". MS1 277 4 Il Salvatore dice al peccatore pentito: MS1 277 5 "Io sono la Via, la Verità, e la Vita; niuno viene al Padre se non per me". (Giovanni 14:6) "...ed io non caccerò fuori colui che viene a me". Giovanni 6:37 "Io sono la tua salvezza". (Salmo 35:3) MS1 277 6 Se rispondiamo all'invito di Cristo e ci uniremo a Lui, allora manifesteremo la fede salvifica. Parlare della religione in modo casuale, pregare per le benedizioni spirituali senza un reale coinvolgimento della vera fede, vale davvero poco. Quando la folla premeva contro Gesù, non ha saputo percepire alcuna forza vitale dal contatto con Lui; ma quando una povera e sofferente donna, che per dodici anni soffriva molto per la sua infermità, il suo grande bisogno la spinse a sfiorare l'orlo della veste di Gesù, e fu guarita istantaneamente. Essa sentì la virtù curativa di Cristo, perché in lei c'era una fede viva, una fede vera. Il suo tocco era il tocco della fede, e Cristo riconobbe immediatamente questo tocco. Sapeva che da lui era uscito un potere e volgendosi alla folla chiese: MS1 277 7 "Chi m',ha toccato?". Luca 8:45 MS1 277 8 I discepoli sorpresi da tale domanda risposero: MS1 277 9 "Maestro, le folle ti stringono e ti opprimono e tu dici: Chi mi ha toccato?" MS1 277 10 Ma Gesù disse: MS1 277 11 "Qualcuno mi ha toccato perché ho sentito che una potenza è uscita da me" MS1 278 1 Allora la donna vedendo che non era rimasta inosservata, venne tutta tremante e, gettandosi ai suoi piedi, gli dichiarò in presenza di tutto il popolo per quale motivo lo aveva toccato e come era stata guarita all'istante. MS1 278 2 E Lui gli disse: MS1 278 3 "Figliuola, la tua fede t',ha salvata; vattene in pace". Luca 8:45-48 MS1 278 4 La fede che serve per metterci in contatto vitale con Cristo esprime da parte nostra la dipendenza perfetta e la totale consacrazione a Cristo. Questa fede opera attraverso l'amore e purifica l'anima. Nella vita del seguace di Cristo opera la vera obbedienza ai comandamenti di Dio, quindi l'amore verso Dio e verso gli uomini saranno il risultato della relazione vitale con Cristo. MS1 278 5 "Or voi non siete nella carne ma nello spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi; ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, egli non è di lui". Romani 8:9 MS1 278 6 Gesù ci dice: MS1 278 7 "Io sono la vite, voi siete i tralci.". Giovanni 15:5 MS1 278 8 Possiamo concepire una relazione più intima di quella che questo implica? Le fibre del ramo sono identiche a quelle della vite. Il nutrimento che proviene dal tronco e che porta la vita e la forza ai rami è costante, senza ostacoli. La radice invia il nutrimento attraverso i rami. Simile rapporto sarà tra noi e Cristo se rimaniamo con Lui e ci nutriremo da Lui. Questa relazione tra Cristo e noi può essere stabilita soltanto attraverso la fede. MS1 278 9 "Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi s',accosta a Dio deve credere ch',Egli è, e che è il rimuneratore di quelli che lo cercano". Ebrei 11:6 MS1 278 10 È la fede quella che ci collega con la potenza del cielo e ci dà la forza per affrontare le potenze delle tenebre. MS1 278 11 "Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede". 1 Giovanni 5:4 MS1 278 12 La fede familiarizza l'anima con l'esistenza e la presenza di Dio e, vivendo completamente per la gloria di Dio, ci sarà sempre più facile discernere la bellezza del Suo carattere, e l'eccellenza della Sua grazia. Grazie al potere spirituale, le nostre anime si irrobustiranno, perché respireranno l'atmosfera del cielo, e ci renderemo conto che Dio è al nostro fianco. MS1 279 1 Contemplando Colui che è il Capo tra diecimila e dove tutto è stupendo, ci eleveremo al di sopra del mondo, e nel contemplarlo saremo trasformati a Sua immagine. ------------------------Capitolo 51 -- Uniti alla vite divina MS1 280 1 "Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove". 2 Corinzi 5:17 MS1 280 2 Unicamente il potere Divino può rigenerare il cuore umano e influire sulle anime con l'amore di Cristo, il quale si manifesterà sempre in forma d'amore verso coloro per i quali Egli morì. Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, tolleranza, longanimità, fede, mansuetudine e temperanza. Quando un uomo si converte a Dio, acquisisce un nuovo gusto morale, gli viene data una speciale potenza, egli amerà le cose di Dio, perché la sua vita è legata a Lui con una catena d'oro fatta dalle promesse immutabili in Cristo Gesù. Amore, gioia, pace e l'inesprimibile gratitudine pervaderà l'anima, e il linguaggio della persona benedetta sarà: "... la tua benignità m',ha fatto grande".(Salmo 18:35) MS1 280 3 Coloro, invece, che sono in attesa di vedere i cambiamenti dei loro caratteri con un tocco magico, senza un determinato sforzo nel vincere il peccato, saranno delusi. Mentre contempliamo Gesù, non abbiamo ragione di temere, non abbiamo ragione di dubitare che Cristo è in grado di salvare tutti coloro che accorrono a Lui. Tuttavia, possiamo preoccuparci continuamente, affinché la nostra vecchia natura non ottenga un'altra volta la supremazia, o che il nemico inventi qualche trappola per fare di noi i suoi prigionieri. Dobbiamo occuparci della nostra salvezza con timore e tremore, perché è Dio che opera in noi il volere e il fare per il suo beneplacito. Con le nostre facoltà limitate, dobbiamo essere santi nella nostra sfera umana, come il Signore è santo nella sua sfera divina. Fin dove si estendono le nostre capacità, dobbiamo manifestare la Verità, l'amore e l'eccellenza del carattere divino. Così come la cera riceve l'impronta del sigillo, così l'anima deve ricevere l'impronta dello Spirito di Dio e conservare l'immagine di Cristo. MS1 280 4 Dobbiamo crescere ogni giorno in bellezza spirituale. Spesso coi nostri sforzi non riusciamo a imitare il modello divino. Molte volte ci chiniamo ai piedi di Gesù per piangere, a causa dei nostri difetti ed errori, ma non dobbiamo scoraggiarci. Dobbiamo pregare con più fervore, credere con più fermezza, e infine crescere a immagine di nostro Signore. MS1 281 1 Se non abbiamo fiducia nel nostro potere, confidiamo nel potere del nostro Redentore e renderemo lode a Dio, che è la salvezza della nostra anima. Ovunque vi sia unione con Cristo c'è amore, con l'amore possiamo sostenere ogni cosa. Se l'amore viene a mancare, non abbiamo alcun profitto. L'amore per Dio e per il nostro prossimo è l'essenza della nostra religione. Nessuno può amare Cristo se non ama i suoi figli. Se siamo uniti a Cristo, avremo la mente di Cristo. MS1 281 2 La purezza e l'amore risplendono nel carattere, l'umiltà e la Verità controllano la nostra vita, allora il nostro volto sarà cambiato, sarà risplendente. Cristo dimora nell'anima trasformata, e l'aspetto esteriore riflette la pace e la gioia che regnano all'interno di noi. Beviamo l'amore di Cristo, come il ramo ottiene l'alimento dalla vite. Se siamo innestati in Cristo, se fibra per fibra siamo uniti alla Vite vivente, daremo prova di questo fatto dando ricchi grappoli di frutto vivente. Se siamo collegati con la Luce, diventeremo i canali di questa Luce, e rifletteremo questa luce al mondo nelle nostre parole e opere. Coloro che sono veramente cristiani, sono legati con la catena d'amore che lega la terra al cielo, che lega l'uomo finito al Dio Infinito. La luce che splende sul viso di Gesù Cristo, risplende nei cuori dei Suoi seguaci per la gloria di Dio. MS1 281 3 Contemplando Cristo, siamo trasformati, e quando meditiamo sulla perfezione del Modello divino desideriamo di essere trasformati e rinnovati all'immagine della sua purezza. La nostra trasformazione avviene attraverso il Figlio di Dio, e il figlio dell'ira diventa il figlio di Dio. Egli, passando dalla morte alla vita diventa spirituale e discerne le cose spirituali. La sapienza di Dio illumina la mente. Contempla cose meravigliose che provengono dalla Legge divina. Dal momento che l'uomo viene trasformato dalla Verità, la trasformazione del carattere continua. A quel punto egli aumenta le sue capacità di comprensione. Trasformandosi in un uomo che ubbidisce a Dio, egli ha la mente di Cristo, e la volontà del Signore diventa la sua volontà. MS1 281 4 Colui che si sottomette alla guida dello Spirito di Dio, scoprirà che la sua mente si espande e si sviluppa. Ottiene un'educazione nel servizio di Dio non in modo unilaterale ma in modo completo. Le debolezze che si erano manifestate in una vacillante volontà e in un carattere impotente, sono vinte, poiché la consacrazione continua e la pietà collocano l'uomo in una relazione tanto intima con Cristo, che egli assume la mente di Cristo. Essendo uno in Cristo, guadagna solidità e forza. La sua percezione è chiara, ed egli manifesta la saggezza che procede da Dio. MS1 281 5 "Chi è savio e intelligente fra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere in mansuetudine di sapienza". Giacomo 3:13 MS1 282 1 "Ma la sapienza che è da alto, prima è pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. Or il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che s',adoprano alla pace". Giacomo 3:17,18 MS1 282 2 Questa sarà la saggezza manifestata da chi accetta il calice della salvezza e implora nel nome del Signore. Questa salvezza offre il perdono al peccatore, gli presenta la giustizia che sopporterà l'esame dell'Onnipotente, porta la vittoria sopra il nemico di Dio e dell'uomo, offre la vita eterna e la gioia al ricevente, e ben può essere un motivo di gioia per gli umili che odono la buona notizia e si rallegrano. La parabola della pecora smarrita MS1 282 3 Questa bella parabola che Cristo ci ha presentato, parla della pecora smarrita e del pastore che ha lasciato le novantanove per andare in cerca di quella perduta, ci illustra l'opera di Cristo, la condizione del peccatore e la gioia dell'universo nel vedere la salvezza dell'anima. Il pastore non è negligente nel controllare le sue pecore e non dice: "Ho 99 pecore, sarebbe troppo problematico andare in cerca della perduta. Aprirò la porta dell'ovile, così essa potrà ritornare da sola. Io non posso preoccuparmi di un'unica bestia perduta". No! Non appena una pecora perde la strada, il pastore soffre e con ansia va alla sua ricerca. Egli conta e riconta il gregge, e quando è sicuro che ne manca una, lascia le novantanove e va subito alla sua ricerca. Non importa se la notte sia buia e tempestosa, se ci siano dei pericoli, egli non bada alla sua stanchezza, non vacilla, ma va alla ricerca fino a quando non la trova. Poi, una volta trovatala, mette l'animale sulle spalle e comincia a canticchiare con gioia, perché la sua ricerca non è stata vana, e riporta la perduta all'ovile. In seguito invita gli amici e i vicini e dice loro: MS1 282 4 "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta". Luca 15:6 MS1 282 5 Allo stesso modo quando una persona perduta è trovata dal Grande Pastore delle pecore, gli angeli celesti rispondono alla nota intonata dal Pastore con inni di gioia. Quando il perduto è stato ritrovato, il cielo e la terra si uniscono in ringraziamento e allegria. MS1 282 6 "Vi dico che così ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento". Luca 15:7 ------------------------Capitolo 52 -- Cristo nostro sommo sacerdote MS1 283 1 La giustizia esige che il peccato non debba essere semplicemente perdonato, ma deve essere eseguita la pena di morte. Il Signore, donando in sacrificio il suo Unigenito Figlio, compì entrambe le richieste. Morendo al posto dell'uomo, Cristo ha esaurito il castigo e ha dispensato il perdono. A causa del peccato l'uomo è stato allontanato da Dio. La sua anima è paralizzata dalle macchinazioni di Satana, l'autore del peccato. Egli è incapace di comprendere il peccato, incapace di apprezzare e di appropriarsi della natura divina. Nel suo cuore non c'è il desiderio naturale di avere le cose divine, anche se le avesse a portata di mano. Il potere seduttore di Satana è su di lui. Tutti i suoi geniali sotterfugi sono presentati alla sua mente per annullare ogni buona azione. Ogni facoltà e potere dato da Dio è usato come arma contro il divino Benefattore. Così, anche se il Benefattore lo ama, Egli non può impartirgli i doni e le benedizioni che vuole conferirgli. MS1 283 2 Ma Dio non può essere sconfitto da Satana. Egli ha mandato nel mondo il Suo Figlio, affinché la Sua umanità unita alla divinità potesse elevare l'uomo nella scala morale davanti a Dio. MS1 283 3 Non c'è altra via per la salvezza dell'uomo. "Senza di me -- dice Gesù -- non potete far nulla". (Giovanni 15:5) Solo attraverso Cristo, la sorgente della vita può rivitalizzare la natura umana, può trasformare i suoi gusti, e permettere ai suoi affetti di scorrere verso il cielo. Mediante l'unione della natura divina con quella umana, Cristo può illuminare l'intendimento e infondere la sua potenza di vita all'anima morta nelle colpe e nei peccati. MS1 283 4 Quando la mente è rivolta alla croce del Calvario, essendo imperfetta si limita a vedere e a discernere la vergogna della croce. Perché Cristo è morto? In conseguenza al peccato! Che cos'è il peccato? La trasgressione della legge! Grazie alla legge i nostri occhi sono aperti per vedere il carattere del peccato. La legge è stata violata, ma essa non può perdonare il colpevole. Il compito della punizione e della condanna appartiene al nostro Maestro. Dove si può trovare il rimedio? La legge ci porta a Cristo, Colui che è stato appeso sulla croce, affinché ci fosse impartita la Sua giustizia per poi essere presentati davanti a suo Padre nel suo perfetto carattere. MS1 284 1 La morte di Cristo sulla croce non attira gli uomini solo al pentimento verso Dio, (quindi, Dio fa in modo che il peccatore si penta e poi viene perdonato) ma Egli soddisfa la giustizia, e in più offre sé stesso come espiazione. Il Suo sangue, il Suo corpo straziato, appagarono le richieste della legge violata a causa del peccato. Soffrì nella carne affinché col suo corpo schiacciato e straziato potesse coprire il peccatore indifeso. La vittoria della croce ha spezzato per sempre il potere accusatore di Satana. L'accusatore dell'universo è stato messo a tacere. La posizione di Satana nel cielo era importante, perché egli era accanto al Figlio di Dio. Era il primo tra gli angeli. Ma il potere dell'Eterno fu disonorato, ed Egli non poté mostrare il nemico nella sua vera luce e mettere tutto il cielo in armonia con Dio facendolo sparire con le sue malvagie influenze. Il potere di Satana era in aumento, e il male non fu riconosciuto subito. Questo potere era mortale per l'universo, quindi per la sicurezza dei mondi e del governo dei cieli, era necessario che si sviluppasse e si rivelasse nel suo vero carattere. L'abnegazione di Dio MS1 284 2 Durante l'ostilità verso Cristo, mentre Egli era sulla croce ferito nel corpo e col cuore straziato dal dolore, Satana si è completamente sradicato dagli affetti dell'universo. In quel momento si vide che Dio aveva annullato sé stesso in Suo Figlio, donandosi per i peccati del mondo perché amava l'umanità. Il Creatore fu rivelato nel Figlio del Dio infinito. A questo punto si pone la domanda: "Può esserci abnegazione in Dio?" Cristo era Dio, accondiscese ad incarnarsi assumendo l'umanità, ubbidendo fino alla morte e poter patire l'infinito sacrificio. MS1 284 3 Cristo sopportò qualsiasi sacrificio che un essere umano può soffrire, cioè, Satana esercitò ogni sforzo possibile per sedurlo e tentarlo. Ma più le tentazioni erano grandi, più perfetto fu il sacrificio. MS1 284 4 Nella sua natura umana unita a quella divina, Cristo sopportò tutto quello che l'uomo poteva sopportare nel conflitto con Satana. Obbediente e immacolato fino all'ultimo momento, morì per l'uomo come suo sostituto e garante, sopportando le stesse cose che l'uomo ha dovuto sopportare a causa del tentatore, affinché l'uomo vincesse essendo partecipe della natura divina. MS1 284 5 La verità pura è in contrapposizione alla falsità; l'onestà e l'integrità all'astuzia e all'intrigo, come Cristo, ognuno di noi deve essere pronto a sacrificare tutto, perfino la vita stessa, a causa della Verità. Resistere a Satana non è un compito facile. Abbiamo bisogno di afferrarci fermamente alla natura divina dal principio alla fine, altrimenti non ci riusciremo. Con la vittoria ottenuta sulla croce del Calvario, Cristo apre chiaramente la via per l'uomo e gli rende possibile l'osservanza della legge di Dio mediante la Via, la Verità, e la Vita. Non c'è altro modo. MS1 285 1 La giustizia di Cristo è stata data al peccatore come un dono gratuito, tuttavia dipende da lui se accettarla o no. L'uomo, di per sé stesso non ha nulla di buono, ma è macchiato e corrotto, contaminato dal peccato, completamente repulsivo per un Dio puro e santo. Solo attraverso la giustizia di Cristo egli può avvicinarsi a Dio. MS1 285 2 Cristo, come Sommo Sacerdote intercede all'interno del velo, il Calvario lo ha immortalato in modo tale che, benché vive per Dio, muore continuamente per il peccato. In questo modo, ogni volta quando l'uomo pecca, ha un avvocato davanti al Padre. Egli, uscì dal sepolcro attorniato da una nuvola di angeli con ammirabile potere e gloria: la Divinità e l'umanità unite. Egli prese nelle Sue mani il mondo che Satana considerava sua proprietà, e lo riscattò con la propria vita. Nel donare la sua vita, Cristo ha reintegrato l'intera razza umana davanti a Dio. Nessuno si può prendere la libertà di affermare che mediante le proprie opere sia in grado di liquidare il debito della trasgressione. Questo sarebbe un inganno fatale. Se voi comprendete questo, dovete cessare di ostinarvi nelle vostre idee, e con cuore umile investigate sull'espiazione. Questo tema non è abbastanza ben compreso, che migliaia e migliaia pretendono di essere figli di Dio invece sono figli del maligno, perché dipendono dalle sue opere. Il Signore chiede sempre buone opere, lo chiede anche la legge, ma poiché l'uomo persiste nel peccato, le sue buone opere sono prive di valore. Solo la giustizia di Cristo può avvalersi di questo. Soltanto Cristo è in grado di salvare, perché Egli intercede per noi presso Dio. Tutti coloro che desiderano essere salvati devono accettare il Suo invito: MS1 285 3 "E chi ode, dica: "Vieni". Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell',acqua della vita". Apocalisse 22:17 MS1 285 4 Non esiste nessun peccato che l'uomo possa commettere per il quale non si sia fatta provvista al Calvario. In questo modo la croce, con esortazioni ferventi, offre continuamente al peccatore un'espiazione completa. Pentimento e perdono MS1 285 5 Alla croce del Calvario, l'amore di Cristo non ha precedenti. Se noi per fede cogliamo il senso di questo sacrificio, vediamo il nostro stato peccaminoso. Questo si chiama pentimento. Se andiamo a Cristo con umiltà, riceveremo il perdono, perché Egli è rappresentato presso l'altare, offrendosi come sacrificio per i peccati del mondo. Egli è un Ministro del vero tabernacolo costruito dal Signore e non da mano d'uomo. Le ombre simboliche del tabernacolo ebraico non possiedono più alcuna virtù. L'espiazione quotidiana e annuale tipica di allora, oggi non ha più alcun senso. Però, il sacrificio attraverso un mediatore è essenziale a causa della costante presenza del peccato. Gesù intercede per noi in presenza di Dio offrendo il Suo sangue sparso, come fosse un agnello sacrificale. MS1 286 1 Cristo, nostro Mediatore, e lo Spirito di Dio intercedono continuamente in presenza del Padre a nostro favore, ma lo Spirito non intercede per noi come lo fa Cristo il quale presenta il proprio sangue sparso dalla fondazione del mondo; lo Spirito opera nei nostri cuori convincendoci al pentimento, alle preghiere, alla lode e al ringraziamento. MS1 286 2 La gratitudine che fluisce dalle nostre labbra è il risultato dell'azione dello Spirito Santo sulle corde della nostra anima, risvegliando così la musica del cuore. I servizi religiosi, le preghiere, la lode, la confessione dei peccati, ascendono dai veri credenti come incenso davanti al santuario celeste, ma nel passare per i canali corrotti dell'umanità, si contaminano in modo tale che, se non sono purificati dal sangue, non potranno mai essere valorizzati davanti a Dio. Essi non ascendono con purezza immacolata, a meno che l'Intercessore che è alla destra di Dio, presenti e purifichi tutto con la sua giustizia, essi non saranno accettati davanti a Dio. MS1 286 3 Tutto l'incenso dei tabernacoli terreni deve essere umidificato dalle gocce purificatrici del sangue di Cristo. Lui sostiene davanti al Padre l'incensiere dei suoi meriti, nei quali non vi sono macchie di corruzione terrena. In questo incensiere raccoglie le preghiere, le lodi e le confessioni del suo popolo, e ad esse aggiunge la sua immacolata giustizia. Poi, il profumo dei meriti della propiziazione di Cristo, ascende come incenso davanti a Dio pienamente e totalmente accettato. Così si ottengono risposte benigne. Magari tutti comprendessero che ogni ubbidienza, ogni pentimento, ogni lode, e ogni ringraziamento devono essere collocate sul fuoco ardente della giustizia di Cristo. La fragranza di questa giustizia ascende come una nuvola che circonda il propiziatorio. ------------------------Capitolo 53 -- Cristo portatore del peccato La nostra trasformazione attraverso la fede e l'obbedienza MS1 287 1 Gli insegnamenti di Cristo nel Vangelo sono in perfetta armonia con l',insegnamenti di Cristo per mezzo dei profeti nel Vecchio Testamento. I profeti hanno parlato per mezzo dei messaggeri di Cristo nell',Antico Testamento, mentre gli apostoli portavano i suoi messaggi espressi nel Nuovo Testamento, e non ci sono controindicazioni tra entrambi insegnamenti. Satana ha sempre lavorato e lavora ancora con l'inganno per rendere la Parola di Dio non valida. Egli cerca di rendere misterioso ciò che è semplice e chiaro. Ha avuto una lunga esperienza in questo lavoro. Egli conosce il carattere di Dio, e attraverso la sua astuzia egli ha conquistato il mondo. Egli fece di tutto per smentire la Parola di Dio. Adamo ha creduto alla menzogna di Satana, e attraverso la sua falsa dichiarazione sul carattere di Dio, la vita di Adamo è stata rovinata. Egli ha trasgredito il comandamento di Dio e ha fatto ciò che il Signore ha proibito. In conseguenza alla disubbidienza, Adamo è caduto. Se egli avesse superato il test, e stato fedele a Dio, le cateratte del dolore non sarebbero aperte sul nostro mondo. MS1 287 2 A causa delle false dichiarazione di Satana riguardo a Dio, il carattere dell'uomo e il suo destino sono stati modificati, ma se l'uomo crederà alla Parola di Dio, egli sarà trasformato e avrà la vita eterna. Se crediamo che.... MS1 287 3 "...Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna". Giovanni 3:16 MS1 287 4 ...i nostri cuori saranno purificati e le menti rifletteranno l'immagine di Dio. MS1 287 5 L'apostolo Paolo, come molti di noi, prima della sua conversione, confidava in una pietà ereditaria; ma questa confidenza era fondata sulla menzogna. Egli aveva la fiducia nelle forme cerimoniali. Il suo zelo per la legge era disconnessa da Cristo ed era priva di valore. Il suo vanto era irreprensibile nella performance riguardo alle legge umana e non quella di Cristo. Egli era convinto di avere ragione. Ecco quello che dice Paolo: MS1 287 6 "Quanto a me, avevo pensato anch',io di dover fare molte cose contro il nome di Gesù il Nazareno. E questo difatti feci a Gerusalemme; e avutane facoltà dai capi sacerdoti serrai nelle prigioni molti dei santi; e quando erano messi a morte, io detti il mio voto". Atti 26:9,10 MS1 288 1 Per un certo tempo Paolo ha fatto un lavoro molto crudele credendo di farlo per il Signore. Egli dice: MS1 288 2 "...perché lo feci ignorantemente nella mia incredulità". 1 Timoteo 1:13 MS1 288 3 Tuttavia, la sua sincerità non giustificava il suo comportamento, e nemmeno facendo di vera fede un errore. La fede è il mezzo attraverso la quale la verità o l'errore trova il posto nella mente umana. La verità o l'errore è sempre il frutto della stessa mente, ma la nostra fede in Dio dipende dalla nostra scelta. Mentre Paolo perseguitava Cristo, Egli si è rivelato a lui nella Sua Santità, e Paolo accettò immediatamente questo invito. Dopo aver accettato la Verità, il suo carattere e la sua mente furono immediatamente trasformati, ed egli divenne un uomo nuovo in Cristo Gesù. MS1 288 4 Ci sono molti che si lamentano: "Credere....sempre solo credere"! A questo punto chiedetegli in che cosa credono. Credono forse alle bugie di Satana contro Dio che è Santo, giusto e buono? Dio non usa la Sua preziosa grazia per fare effetto sulla Sua legge, ma per stabilire la legge. Qual'è dunque la decisione di Paolo? MS1 288 5 "Che diremo dunque? La legge è essa peccato? Cose non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non per mezzo della legge; poiché io non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non concupire. Ma il peccato, colta l',occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto. E ci fu un tempo, nel quale, senza legge, vivevo; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita, ed io morii; e il comandamento ch',era inteso a darmi vita, risultò che mi dava morte. MS1 288 6 Perché il peccato, colta l',occasione, per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno; e, per mezzo d',esso, m',uccise. Talché la legge è santa, e il comandamento è santo e giusto e buono". La legge non può perdonare MS1 288 7 L'apostolo Paolo si convinse che nella legge non c'è perdono. Egli ci dice: MS1 288 8 "...poiché per le opere della legge nessuno sarà giustificato al suo cospetto; giacché mediante la legge è data la conoscenza del peccato". Romani 3:20 MS1 288 9 "Poiché quel che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva debole, Iddio l',ha fatto; mandando il suo proprio Figliuolo in carne simile a carne di peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo spirito". Romani 8:3,4 MS1 289 1 Signore ha visto la nostra misera condizione, ha visto il nostro bisogno della grazia, e poiché Egli amava le nostre anime, ci ha data la grazia e la pace. La grazia significa "favore" data a colui che è indegno, colui chi si è perso. Il fatto che siamo peccatori, invece di allontanarsi dalla misericordia e l'amore di Dio, bisogna approfittarne di essa per essere salvati. Gesù ci dice: MS1 289 2 "Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e v',ho costituiti perché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia". Giovanni 15:16 MS1 289 3 Dopo la caduta di Adamo, è stata prevista la sue redenzione. A tempo debito, Gesù, il Principe della Vita, doveva venire in questo mondo per sconfiggere le tenebre. Satana, in questa terra non aveva alcuna chance per esibire i suoi principi di libertà riguardo alla legge. Solo Cristo, obbediente ai comandamenti del Padre, manifestò i risultati di quest'obbedienza, ossia i principi di giustizia. In conformità ai principi del male, Satana molestò il Figlio di Dio con le tentazioni, portandolo fino all'udienza del giudizio umano, e infine alla morte per mano dell'uomo. Le potenze nemiche, mossero nei cuori degli uomini la convinzione del male. Cristo e Barabba furono presentati alle moltitudini. Barabba era un noto ladro e assassino, mentre Cristo era il Figlio di Dio. Pilato osservò entrambi, e non ebbe alcuna esitazione della scelta. Sul volto di Gesù si notava l'intelligenza e la purezza davanti il netto contrasto con delle caratteristiche grossolani di Barabba. Poi Pilato chiese: MS1 289 4 "Qual dei due volete che vi liberi? E quelli dissero: Barabba". Matteo 27:21 MS1 289 5 E il forte grido rauco si alzò: "Barabba". MS1 289 6 "E Pilato a loro: Che farò dunque di Gesù detto Cristo? Tutti risposero: Sia crocifisso. Ma pure, riprese egli, che male ha fatto? Ma quelli vie piu gridavano: Sia crocifisso"! Matteo 27:22,23 Satana sconfitto con la morte di Cristo MS1 289 7 In seguito alla scelta di Cristo, i principi di Satana erano manifestati agli ospiti del cielo e ai tutti i mondi che Dio aveva creato. Oltre di essere un accusatore dei fratelli, egli è un bugiardo e un assassino. Nel cielo e nei mondi non caduti, la questione del potere ingannevole di Satana è stato risolto, e la perfetta purezza e santità di Cristo, Colui che subì il test a favore dell'uomo caduto, è stato sempre dimostrato. Satana, invece, attraverso i suoi principi e il suo carattere è stato totalmente sradicato dagli affetti del mondo caduto, e le controversie concernenti le sue rivendicazioni e quelle di Cristo, sono per sempre rimasti nel cielo. MS1 290 1 Il carattere di Cristo manifesta la giustizia, l'ancora per la salvezza del mondo. Ogni anima che sceglie Cristo può dire con fede: "Il Signore è la mia giustizia". MS1 290 2 Gesù Cristo era: MS1 290 3 "Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare col patire, pari a colui dinanzi al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna. E, nondimeno, eran le nostre malattie ch',egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui s',era caricato; e noi lo reputavamo colpito, battuto da Dio, ed umiliato! Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è stato su lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione". Isaia 53:3-5 MS1 290 4 La grazia di Cristo e la legge di Dio sono inseparabili. Nella sua misericordia e la nella Verità, la giustizia e la pace si abbracciano. Cristo, attraverso il Suo carattere testimonia il carattere di Dio. Egli è stato Suo rappresentante sulla terra. Egli ha presentato al mondo ciò che la terra sarebbe potuto diventare se fosse unita in fede con la divinità. L'Unigenito Figlio di Dio, rivestì la natura umana e stabilì la Sua croce tra cielo e la terra. MS1 290 5 Attraverso la croce, l'uomo era attratto da Dio, e Dio all'uomo. Per soddisfare la giustizia, Egli scese dalla sua posizione elevata, e le schiere celesti, gli eserciti di santità, si avvicinarono alla croce inchinandosi con riverenza. Attraverso la croce, il peccatore è stato tratto dalla roccaforte del peccato, dalle tenebre, e ad ogni approccio alla croce, il suo cuore penitente gridava: "Sono i miei peccato che hanno crocifisso il Figlio di Dio". MS1 290 6 Alla croce l'uomo lascia i suoi peccati, e con la grazia ricevuta, il suo carattere è trasformato. Il Redentore solleva il peccatore dalla polvere, e lo pone sotto la guida dello Spirito Santo. E quando il peccatore guarda al Redentore, egli trova la speranza, la sicurezza e la gioia. La fede s'impadronisce di Cristo nell'amore. La fede è frutto dell'amore che purifica l'anima. Il tema presentato nel 1883 MS1 291 1 Se confessiamo i nostri peccati, "Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità".(1 Giovanni 1:9) MS1 291 2 Dio ci chiede di confessare i nostri peccati e di umiliarci davanti a Lui, ma allo stesso tempo dobbiamo avere fiducia nel Signore, nostro tenero Padre, Colui che non abbandonerà chi ripone la sua fiducia in Lui. Molti di noi camminano per visione e non per fede. Credono nelle cose che si possono vedere, ma non apprezzano le promesse che Dio ha dato loro, nella Sua Parola. Tuttavia non possiamo disonorare Dio, mostrando sfiducia in quello che Lui dice, e mettendo in dubbio se il Signore ci parla di verità o ci sta ingannando. MS1 291 3 Nonostante i nostri peccati, Dio non ci abbandona mai. Peccando, noi rattristiamo il Suo Spirito, ma se ci pentiamo e andiamo a Lui con cuore contrito, Egli non ci lascerà da soli. MS1 291 4 Ci sono molti ostacoli da rimuovere. Sono stati alimentati sentimenti sbagliati, orgoglio, autosufficienza, impazienza e mormorazioni. Tutto questo ci separa da Dio. Ogni peccato deve essere confessato, ma per fare questo, i nostri cuori devono ricevere la grazia. Coloro che si sentono deboli e scoraggiati, con Dio possono diventare forti e possono fare un lavoro nobile per il Signore. Ma devono procedere con lealtà, essi non devono essere influenzati da alcun motivo egoistico. I meriti di Cristo sono la nostra unica speranza MS1 291 5 Dobbiamo studiare alla scuola di Cristo. Solo la Sua giustizia può darci diritto alle benedizioni del patto della grazia. Da molto tempo abbiamo cercato e desiderato di ottenere queste benedizioni, ma non le abbiamo ricevute, perché abbiamo continuato ad accarezzare l'idea di poter fare qualcosa per essere degni di averle. Se siamo convinti che Gesù è il Salvatore vivente non dobbiamo pensare che saremo salvati per i nostri meriti e la nostra grazia. La grazia di Cristo è la nostra unica speranza di salvezza. MS1 291 6 Attraverso il suo profeta, il Signore ha promesso: MS1 291 7 "Lasci l',empio la sua via, e l',uomo iniquo i suoi pensieri: e si converta all',Eterno che avrà pietà di lui, e al nostro Dio che è largo nel perdonare". Isaia 55:7 MS1 291 8 È necessario credere nelle promesse del Signore, e non accettare il sentimento come se fosse fede. Se abbiamo piena fiducia in Dio, se questa fiducia si basa sui meriti di Cristo, come Salvatore che perdona i peccati, Egli ci darà tutto l'aiuto che possiamo desiderare. Spesso guardiamo a noi stessi, come se avessimo il potere di salvarci, ma poiché non siamo capaci di farlo, Cristo, per salvarci ha sacrificato la propria vita. In Lui c'è la nostra speranza, la nostra giustificazione, la nostra giustizia. Non dobbiamo scoraggiarci, non dobbiamo pensare che non abbiamo un Salvatore, o che Lui non prova misericordia verso di noi. MS1 292 1 In questo stesso momento intercede a nostro favore, ma nel frattempo c'invita a ritornare a Lui con la nostra impotenza per essere salvati. Con la nostra incredulità, noi disonoriamo Gesù. È stupefacente il modo in cui trattiamo il nostro migliore Amico a causa della poca fiducia che abbiamo riposto in Colui, che è in grado di salvarci e, che ci ha dato tutte le prove del suo grande amore MS1 292 2 Fratelli miei, voi credete che i vostri meriti influiscano a vostro favore davanti al Signore, pensando che sarete liberati dai vostri peccati senza prima confidare nel Suo potere salvifico? Se questa è la lotta che vi è nella vostra mente, temo che non otterrete nessuna forza e di conseguenza rimarrete scoraggiati. Guardiamo a Cristo e vivremo MS1 292 3 Nel deserto, quando il Signore permise ai serpenti velenosi di attaccare gli Israeliti ribelli, Mosé fu incaricato di innalzare un serpente di rame, e coloro che lo guardavano avevano salva la vita. Tuttavia, molti di loro non videro l'utilità di questo rimedio indicato dal cielo. I morti e i moribondi erano dovunque, e sapevano che senza l'aiuto divino la loro morte era certa. Ma erano disposti a lamentarsi per le ferite, i dolori e la loro morte certa, finché allo stremo delle forze la loro energia finiva e i loro occhi diventavano vitrei, mentre potevano ricevere una guarigione istantanea. MS1 292 4 "E come Mosé innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell',uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna". Giovanni 3:14,15 MS1 292 5 Se abbiamo coscienza dei nostri peccati, non perdiamoci nelle lamentele, ma guardiamo a Cristo e vivremo. Gesù è il nostro unico Salvatore, e benché milioni di persone sono coscienti d'aver bisogno d'essere guariti, respingono la Sua misericordiosa offerta, chi crede nei meriti di Gesù non perirà mai. Anche se ci rendiamo conto della nostra misera condizione senza Cristo, non dobbiamo scoraggiarci. Dobbiamo confidare in un Salvatore crocifisso e vivere. Povera anima, inferma dal peccato e scoraggiata, guarda e vivi! Gesù ha impegnato la sua parola; salverà tutti coloro che vanno a Lui. MS1 292 6 Venite a Gesù e riceverete il riposo e la pace, e le benedizioni vi saranno aggiunte. Satana approfitterà per suggerirvi che siete deboli, e che non potete essere benedetti. È vero: siamo impotenti. Ma guardando a Gesù diremo: MS1 292 7 "Gesù è risorto, e ho fiducia in Lui, perché Egli non permetterà che io sia confuso. Io trionfo nel Suo nome e sarò vincitore. Egli è la mia giustizia e la mia corona di gioia". MS1 293 1 Che nessuno di voi pensi che il suo caso sia disperato. Ognuno si può sentire un peccatore, ma è proprio per questo che avete bisogno d'un Salvatore. Se avete ancora dei peccati da confessare, non perdete tempo, fatelo subito, perché questo momento è prezioso come l'oro. MS1 293 2 L'apostolo Giovanni ci scrive: MS1 293 3 "Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità". 1 Giovanni 1:9 MS1 293 4 Gesù ha promesso che coloro che hanno fame e sete di giustizia saranno saziati. Quanto è prezioso il nostro Salvatore! Le Sue braccia sono aperte per riceverci, e il Suo grande cuore colmo d'amore aspetta per poterci benedire. MS1 293 5 Alcuni pensano di essere messi alla prova e dimostrare al Signore che si sono riformati prima di poter chiedere le Sue benedizioni, ma queste care anime possono chiedere le benedizioni ora, subito. Essi hanno bisogno di ricevere lo Spirito Santo che li aiuti nelle loro debolezze, altrimenti non potranno formare un carattere cristiano. Gesù desidera che andiamo a Lui così come siamo, peccatori, impotenti e indifesi. Il pentimento è un dono di Dio MS1 293 6 Il pentimento, così come il perdono è il dono di Dio mediante Cristo. Attraverso l'influenza dello Spirito Santo siamo convinti di peccato, e di conseguenza sentiamo la necessità del perdono. Solo i contriti sono perdonati ma è la grazia di Dio quella che li mette in condizione di pentirsi. Il Signore conosce tutte le nostre debolezze e infermità, ed Egli desidera aiutarci. MS1 293 7 Alcuni vanno a Dio mediante il pentimento e la confessione, e credono nel perdono dei peccati, nonostante ciò essi non sempre rivendicano le promesse di Dio. Non comprendono che Gesù è un Salvatore sempre presente e non sono pronti ad affidargli la custodia della loro anima, riposando in Lui affinché perfezioni l'opera della grazia iniziata nei loro cuori. Pensando che in effetti stanno facendo già ogni sforzo per arrendersi a Gesù, tuttavia essi si sentono autosufficienti. Ci sono delle anime scrupolose che confidano parzialmente in Dio e parzialmente in sé stessi. Loro non guardano a Dio, perché non desiderano sottomettersi al Suo potere ma, preferiscono dipendere dalla propria vigilanza contro le tentazioni. In questo tipo di fede non esiste vittoria. Tali persone si sforzano invano, perché le loro anime sono in continua schiavitù, ed essi non troveranno mai riposo, finché non metteranno i loro fardelli ai piedi di Gesù. MS1 294 1 Abbiamo bisogno della costante vigilanza e di una seria amorevole devozione, ma ciò accadrà solo se l'anima si sottomette al potere divino mediante la fede. Non possiamo fare nulla, assolutamente nulla per ottenere il favore divino. Non dobbiamo confidare in noi stessi, né nelle nostre buone opere. MS1 294 2 Tuttavia, quando andiamo a Cristo come esseri fallibili e peccaminosi, possiamo trovare riposo nel Suo amore. Il Signore accetterà chiunque va a Lui confidando completamente nei meriti di un Salvatore crocifisso. L'amore sorge nel cuore. Non è necessaria l'estasi nei nostri sentimenti, ma bisogna che esista una costante fiducia. Ogni peso diventa leggero, il giogo che impone Cristo è facile. Il dovere diventa delizia, e il sacrificio è un piacere. Il sentiero che prima sembrava buio, ora diventa luminoso coi raggi del Sole di Giustizia. Questo significa camminare nella luce come Cristo è nella luce. ------------------------Capitolo 54 -- Cristo nostra giustizia L'antica Verità presentata sotto un nuovo aspetto MS1 295 1 Durante il meeting in Kansas ho pregato molto il Signore, affinché il potere del nemico fosse interrotto, e il popolo che si trovava nelle tenebre aprisse il suo cuore e la sua mente ai messaggi di Dio. L'intendimento del popolo di Dio era stato accecato, perché Satana aveva alterato il carattere di Dio. Il nostro Signore, buono e misericordioso è stato presentato davanti alla gente con gli attributi di Satana, e uomini e donne che hanno cercato la Verità, per molto tempo hanno visto Dio sotto una falsa luce che è difficile da dissipare. Molti hanno vissuto in un'atmosfera di dubbio, e sembra quasi impossibile che si afferrino alla speranza presentata loro nell'Evangelo di Cristo... MS1 295 2 Durante il Sabato, sono state presentate Verità del tutto nuove per la maggior parte della congregazione. Verità nuove e antiche furono esaminate dal tesoro della Parola di Dio. Si rivelarono Verità che la gente poteva appena comprendere e applicare. La luce degli oracoli di Dio brillò nelle menti delle persone affamate di Verità, in relazione alla Legge e all'Evangelo, e in relazione al fatto che CRISTO È NOSTRA GIUSTIZIA. MS1 295 3 Lo studio di quel Sabato non fu invano. La domenica mattina si ebbe un'evidenza manifesta che lo Spirito di Dio aveva effettuato grandi cambiamenti a livello spirituale e morale nei presenti. Molte persone diedero il cuore e la mente al Signore. Furono date preziose testimonianze da parte di coloro che da lungo tempo si trovavano nelle tenebre. Uno dei fratelli raccontò con grande sforzo la propria esperienza avvenuta prima della conoscenza che CRISTO È NOSTRA GIUSTIZIA. Quella persona fu sottoposta ad un serio conflitto interiore, ma il Signore ha lavorato nella sua mente ed egli cambiò, e le sue forze furono rinnovate. Il Signore gli presentò la Verità in modo molto chiaro, rivelandogli che Cristo è la fonte di ogni speranza e salvezza. MS1 295 4 "In lui era la vita; e la vita era la luce degli uomini". Giovanni 1:4 MS1 296 1 "E la Parola è stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplata la sua gloria, gloria come quella dell',Unigenito venuto da presso al Padre". MS1 296 1 Giovanni 1:14 MS1 296 2 Uno dei nostri giovani ministri disse che aveva potuto godere l'amore di Dio e più benedizioni durante quella riunione che in tutta la sua vita. Un altro dichiarò che le prove, le perplessità e i conflitti che affollavano la sua mente, erano di tale entità, che aveva cercato di rinunciare a tutto. Egli credeva che per lui non c'era alcuna speranza, a meno che non avrebbe ottenuto la grazia di Cristo. Poi, mediante l'influenza delle riunioni, aveva sperimentato un cambiamento nel suo cuore, ed ebbe una conoscenza maggiore sulla salvezza attraverso la fede in Cristo. Vide che era suo privilegio ricevere la giustificazione per fede e la pace, quindi, con le lacrime confessò con sollievo che le benedizioni del Signore erano giunte alla sua anima. In tutte le riunioni, si diedero parecchie testimonianze sulla pace, il consiglio e la gioia che i fratelli avevano trovato nel ricevere la luce. MS1 296 3 Ringraziamo il Signore con tutto il cuore perché abbiamo una preziosa luce da presentare alla gente. Ci rallegriamo d'avere un messaggio per i nostri tempi. La notizia che CRISTO È NOSTRA GIUSTIZIA ha portato sollievo a molte anime. Il Signore ci dice: "Andate avanti". Il messaggio alla chiesa di Laodicea è applicabile alla nostra condizione odierna. Com'è descritta chiaramente la posizione di coloro che pensano di avere tutta la Verità, di coloro che si inorgogliscono della conoscenza della Parola di Dio, ma nel frattempo la potenza santificatrice di Dio non è stata applicata nella loro vita. Il fervore dell'amore di Dio è assopito nei loro cuori, ma più precisamente questo fervore d'amore è quello che rende il popolo di Dio la luce del mondo. Il messaggio a Laodicea MS1 296 4 Il testimone fedele e verace, così parla della chiesa fredda, senza vita e senza Cristo: MS1 296 5 "Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido, e non sei né freddo, né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca". Apocalisse 3:15,16 MS1 296 6 Leggiamo ancora le seguenti parole: MS1 296 7 "Poiché tu dici: Io sono ricco, e mi sono arricchito, e non ho bisogno di nulla, e non sai che tu sei infelice fra tutti, e miserabile e povero e cieco e nudo". Apocalisse 3:17 MS1 296 8 Questo verso rappresenta il popolo che si vanta con orgoglio, perché possiede la conoscenza e i benefici spirituali. Tuttavia essi non hanno risposto alle benedizioni immeritate ricevute da Dio. Pieni di ribellione e d'ingratitudine hanno dimenticato Dio, Colui che li aveva così benevolmente perdonati, come un padre fa col figlio ingrato e traviato. Hanno resistito alla Sua grazia, hanno abusato dei suoi privilegi, disprezzato le opportunità, e si sono accontentati nell'appagamento delle loro soddisfazioni, nella deplorevole ingratitudine, nel sordo formalismo e infine nell'ipocrisia. MS1 297 1 Con orgoglio farisaico, si vantano al punto che di loro è stato detto: MS1 297 2 "Io sono ricco, e mi sono arricchito, e non ho bisogno di nulla...." Apocalisse 3:17 MS1 297 3 Non è forse vero che Gesù ha inviato dei messaggeri, uno dopo l'altro con messaggi di rimprovero, d'ammonizione, di supplica per queste persone piene d'orgoglio? I suoi consigli non sono stati disprezzati e rifiutati? MS1 297 4 Non è forse vero che i messaggeri di Cristo, sono stati trattati con disprezzo, e le loro parole sono state considerate delle favole? Cristo vede ciò che l'uomo non vede. Egli vede i peccati che se non saranno cancellati dal pentimento esauriranno la pazienza di un Dio tollerante. Cristo non può accettare i nomi di coloro che si considerano "autosufficienti". Egli non può insistere a favore di un popolo che non sente la necessità d'aiuto, che pretende di conoscere e possedere tutto. MS1 297 5 Il grande Redentore rappresenta se stesso come un Mercante Celeste, carico di ricchezze, che va di casa in casa presentando la sua incomparabile mercanzia, dicendo: MS1 297 6 "Io ti consiglio di comprare da me dell',oro affinato col fuoco, affinché tu arricchisca; e delle vesti bianche, affinché tu ti vesta e non apparisca la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi, affinché tu vegga. Tutti quelli che amo, io li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e ravvediti. Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli meco". Apocalisse 3:18-20 MS1 297 7 Consideriamo la nostra condizione davanti a Dio; ascoltiamo i consigli del Testimone Verace. Che nessuno di noi sia carico di pregiudizi, come lo furono gli Ebrei, affinché la Sua luce possa penetrare nei nostri cuori. Non vorrei che Cristo dica di noi come disse di loro: MS1 297 8 "...eppure non volete venire a me per aver la vita". Giovanni 5:40 MS1 297 9 In ogni incontro di questo congresso della Conferenza Generale, alcune anime hanno accettato avidamente il prezioso messaggio della giustificazione per fede. Ringraziamo il Signore per le anime che sono state capaci di riconoscere d'aver bisogno di qualcosa che non possiedono: ossia l'oro della fede e dell'amore, il vestito bianco della giustizia di Cristo, e il collirio del discernimento spirituale. Se possedete questi preziosi doni, il tempio della vostra anima non sarà come un altare profanato. MS1 298 1 Fratelli e sorelle, io vi esorto nel nome di Gesù Cristo di Nazzaret, che lavoriate là dove lavora il Signore, perché ancora oggi abbiamo quest'opportunità e privilegio per farlo. ------------------------Capitolo 55 -- La verità che porta le credenziali divinela verità che porta le credenziali divine Un messaggio di Dio MS1 299 1 Il presente messaggio -- la giustificazione per fede - è un massaggio di Dio. Porta le credenziali divine perché il suo frutto è per la santità. Temo che alcuni che necessitano grandemente della preziosa Verità che fu presentata loro tempo prima, non hanno ricevuto il beneficio desiderato. Non hanno aperto la porta del loro cuore per dare il benvenuto a Gesù, l'ospite celeste, e di conseguenza hanno subito gravi perdite. Infatti, esiste una stretta via in cui dobbiamo camminare, e in questo percorso ci viene presentata la croce ad ogni passo. Dobbiamo imparare a vivere per fede; allora le ore più buie saranno illuminate dai benedetti raggi del Sole di Giustizia. MS1 299 2 Non avremo sicurezza se trascuriamo lo studio delle Scritture ogni giorno per ricevere la luce e la conoscenza. Le benedizioni terrene non si possono ottenere senza fatica, possiamo forse aspettarci che le benedizioni celesti verranno senza alcuno sforzo da parte nostra? Le miniere della Verità devono essere scavate. Il Salmista dice: MS1 299 3 "La rivelazione delle tue parole illumina; rende intelligenti i semplici". Salmo 119:130 MS1 299 4 La Parola di Dio non deve essere separata dalla nostra vita, essa deve essere ricevuta nella nostra mente, deve essere la benvenuta nel nostro cuore e deve essere albergata, amata e obbedita. Abbiamo bisogno di più conoscenza; e di essere illuminati per quanto riguarda il piano di salvezza. Non c'è uno su cento che capisca da sé stesso la Verità Biblica riguardo questo tema, così necessaria al nostro benessere attuale e a quello eterno. Quando la luce comincia a brillare sulla gente per rischiarare il piano di redenzione, il nemico lavora con tutte le sue forze affinché questa luce non arrivi ai cuori degli uomini. MS1 300 1 Se ci avviciniamo alla Parola di Dio con uno Spirito docile e umile, saranno rimosse le scorie degli errori, e le gemme della Verità così a lungo nascoste ai nostri occhi, saranno riscoperte. C'è un grande bisogno che Cristo sia predicato come nostra unica speranza e salvezza. Quando la dottrina della giustificazione per fede fu presentata durante la riunione di Rome, molti ricevettero quest'acqua come un viandante riceve l'acqua dalla sorgente per dissetarsi. MS1 300 2 Il pensiero che la giustizia di Cristo ci viene imputata, non perché la meritiamo, ma perché è un dono gratuito di Dio, a molti sembrò un pensiero prezioso. The Review and Herald, 3 Settembre, 1889. Nessun gusto per il peccato MS1 300 3 Quando noi siamo rivestiti dalla giustizia di Cristo, sentiamo il disgusto verso il peccato, perché Cristo sta operando dentro di noi. Possiamo ancora sbagliare, ma odieremo il peccato, perché il peccato ha provocato tanta sofferenza al Figlio di Dio. The Review and Herald, 18 Marzo 1890 Insegnamenti estremisti MS1 300 4 Vi sono grandi Verità a lungo nascoste sotto le scorie dell'errore, che devono essere rivelate al popolo. La dottrina della giustificazione per fede è stata persa di vista da molti che hanno professato di credere al messaggio del terzo angelo. La santità del popolo * è giunta all'estremismo su questo punto. Hanno insegnato con grande zelo che "SOLTANTO CREDENDO IN CRISTO, sarete salvati, ed è sufficiente a soddisfare la legge di Dio". Questo non è l'insegnamento della Parola di Dio. Non vi è alcun fondamento per una tale fede. Questa non è la gemma preziosa della Verità che Dio ha dato al suo popolo in questo tempo. Questa dottrina inganna le anime oneste. La luce della Parola di Dio rivela che la Legge deve essere proclamata. Cristo deve essere innalzato, perché Egli è un Salvatore che perdona le trasgressioni, l'iniquità e il peccato, ma questo non vuol dire che Egli giustificherà le anime impenitenti. The Review and Herald, 13 Agosto, 1889 Il messaggio che porta frutti MS1 300 5 Stiamo avendo delle straordinarie riunioni. Lo spirito che si ebbe nella riunione di Minneapolis, oggi non è con noi. Tutto procede in armonia. C'è una grande partecipazione dei delegati. Le riunioni mattutine (delle 5 di mattina) sono ben frequentate. Tutte le testimonianze che ho ascoltato sono state molto istruttive. È stato detto che l'anno scorso fu uno dei migliori anni nelle loro vite. La luce che brilla dalla Parola di Dio è chiara e nitida riguardo LA GIUSTIFICAZIONE PER FEDE, e CRISTO NOSTRA GIUSTIZIA. Le esperienze sono state molto interessanti. A parte due incontri mattutini, ho frequentato tutti gli altri. Alle otto di mattina, il fratello Jones parlò del tema della giustificazione per fede, e fu manifestato un grande interesse. Vi è una crescita nella fede e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Un certo numero di presenti che prima non ha avuto l'opportunità di sentire questo argomento, ora lo stanno ricevendo e sono alimentati con grandi "bocconi" dalla mensa del Signore. MS1 301 1 La testimonianza universale di coloro che erano intervenuti, conferma che questo messaggio di luce e Verità che è pervenuto al nostro popolo è precisamente la verità per i nostri giorni e ovunque essi si trovino tra le chiese, la luce e le benedizioni del Signore li accompagneranno. Dobbiamo rallegrarci e festeggiare questi momenti quando le anime colgono la luce guardando a Gesù, che è l'autore e fautore della nostra fede. Cristo è per noi uno straordinario modello. Il Suo carattere deve essere il nostro carattere. Ogni grandezza è in Lui. Lasciamo ogni modello umano e a viso scoperto contempliamo Gesù in tutta la sua gloria, perché solo allora le nostre menti saranno ripiene di idee travolgenti e dominanti riguardo l'eccellenza di Cristo. Ogni altro tema affonda nella banalità, e in ciò che riguarda la disciplina morale si perde tutto quello che non promuove la loro somiglianza all'immagine di Cristo. Vedo altezze e profondità che possiamo raggiungere, accettando ogni raggio di luce, avanzando verso una luce maggiore. La fine dei tempi è vicina, e Dio non permetterà che il Suo popolo sia trovato addormentato. MS1 301 2 Sono molto riconoscente nel vedere nei nostri ministri una disposizione a studiare le Scritture. Abbiamo mancato nella ricerca profonda delle Scritture per custodire le gemme di verità nella mente. Abbiamo perso molte opportunità perché non abbiamo sforzato la nostra mente ad investigare, con molte preghiere, la luce divina col fine di capire la santa Parola di Dio. Io credo in un deciso progresso tra la nostra gente e un impegno più serio nella divulgazione del MESSAGGIO del terzo angelo. Manoscritto 10, 1889 L'inizio del forte grido MS1 301 3 Tutti quelli che professano di credere che il Signore tornerà presto, investighino le Scritture come mai prima d'ora, poiché Satana è determinato a provare ogni artificio possibile per mantenere le anime nelle tenebre e accecare le menti affinché non vedano i pericoli degli ultimi tempi in cui viviamo. MS1 301 4 Ogni credente studi la Bibbia con sincera preghiera, perché possa essere illuminato dallo Spirito Santo sulla verità e poter conoscere meglio Dio e Gesù Cristo che Lui ha inviato. Investigate le verità come fossero un tesoro nascosto e prenderete in giro il nemico. Il tempo di prova è sopra di noi, e il forte grido del terzo angelo è già cominciato nella rivelazione della giustizia in Cristo, il Redentore che perdona i peccati. Questo è l'inizio della luce dell'angelo la cui gloria riempirà tutta la terra. MS1 301 5 Questa è l'opera di tutti coloro a cui è stato dato il messaggio d'avvertimento: esaltare Gesù, presentarlo al mondo, come fu svelato attraverso le figure e i simboli, come fu manifestato nelle rivelazioni dei profeti, come fu rivelato nelle lezioni date ai suoi discepoli e nei miracoli meravigliosi effettuati dai figli degli uomini. Investigate le Scritture, perché esse sono quelle che testimoniano di Cristo. The Review and Herald, 22 Novembre 1892. Appropriarsi della giustizia di Cristo MS1 302 1 Per mezzo di Cristo e la croce del Calvario è prevista la riconciliazione. L'abisso aperto dal peccato è stato chiuso dalla Croce del Calvario. Un riscatto pieno e completo è stato pagato da Gesù in virtù del quale il peccatore è stato perdonato, e la giustizia della legge è stata mantenuta. Tutti coloro che credono in Cristo e nel Suo sacrificio espiatorio, possono andare a Lui e ricevere il perdono dei peccati tramite i Suoi meriti, perché la comunicazione tra Dio e l'uomo è stata riaperta. Dio mi può accettare come suo figlio, e io posso avere dei diritti e gioire in Lui, nel mio amorevole Padre. Dobbiamo quindi focalizzare le nostre speranze solo in Cristo, perché Egli è il nostro sostituto e la nostra garanzia. Abbiamo trasgredito la legge di Dio, e nessuno sarà giustificato per le opere della legge. I maggiori sforzi che l'uomo può fare col suo potere sono inefficaci nel tentativo di soddisfare la santa e giusta legge che lui ha trasgredito, ma mediante la fede in Cristo, può domandare la giustizia del Figlio di Dio come pienamente sufficiente. Cristo ha soddisfatto le richieste della Legge nella sua natura umana. Portò la maledizione della legge per il peccato, fece espiazione per l'uomo, affinché chi crede in Lui, non si perda ma abbia la vita eterna. La fede genuina si appropria della giustizia di Cristo, e il peccatore diventa vincitore con Cristo; quindi egli diventa partecipe della natura divina, e così l'umanità e la divinità si uniscono. MS1 302 2 Colui che tenta di raggiungere il cielo con le sole opere osservando la legge, egli tenta l'impossibile. L'uomo non può essere salvato senza l'obbedienza, ma le sue opere non possono essere fatte da sé stesso. Cristo deve operare nell'uomo il volere e il fare secondo la volontà di Dio. Se l'uomo sarebbe in grado di salvarsi con le proprie opere, potrebbe avere qualcosa in sé stesso per il quale gioire. Lo sforzo che l'uomo può fare con la sua forza per ottenere la salvezza, è rappresentato dall'offerta di Caino. Tutto quello che l'uomo può fare senza Cristo è contaminato dall'egoismo e dal peccato, mentre quello che si effettua mediante la fede è accettato da Dio. Se noi cerchiamo di guadagnare il paradiso attraversi i meriti di Cristo, la nostra anima farà progressi. Guardando a Gesù, l'autore e fautore della nostra fede, possiamo andare avanti di forza in forza e di vittoria in vittoria; perché per mezzo di Cristo la grazia di Dio ha operato la nostra completa salvezza. Senza fede è impossibile piacere a Dio. La fede viva permette al suo possessore di afferrare i meriti di Cristo, di trarre un grande conforto e soddisfazione dal piano di Redenzione. The Review and Herald, 1 Luglio, 1890 ------------------------Capitolo 56 -- Cristo la via della vita MS1 304 1 Gesù venne in Galilea predicando l'Evangelo sul Regno di Dio dicendo: MS1 304 2 "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all',evangelo". Marco 1:15 MS1 304 3 Il pentimento è associato alla fede, e nel Vangelo ci è presentato come condizione essenziale alla salvezza. Paolo predicando il pentimento disse: MS1 304 4 "...come io non mi son tratto indietro dall',annunziarvi e dall',insegnarvi in pubblico e per le case, cosa alcuna di quelle che vi fossero utili, scongiurando Giudei e Greci a ravvedersi dinanzi a Dio e a credere nel Signor nostro Gesù Cristo". Atti 20:20,21 MS1 304 5 Non c'è salvezza senza pentimento. Nessun peccatore impenitente può credere con la giustizia del proprio cuore. Paolo descrive il pentimento come un pietoso dolore per il peccato,... "poiché, la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che mena alla salvezza, e del quale non c',è mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte". 2 Corinzi 7:10 MS1 304 6 Questo pentimento non ha in sé alcun merito, ma prepara il cuore per l'accettazione di Cristo come unico Salvatore e unica speranza per il peccatore perduto. Se il peccatore guarda alla legge, la sua colpa, dentro di lui viene chiarita, egli subisce pressione sulla sua coscienza e sulla condanna. Il suo unico conforto e speranza è nella croce del Calvario. Se egli accetta le promesse di Dio, nella sua anima scenderà la pace. Egli griderà al Signore: "Padre, tu hai promesso di salvare tutti quelli che vengono a Te nel nome di Tuo Figlio. Io mi sento perduto, impotente e senza speranza. Signore, salvami perché sto per perire". MS1 305 1 Tale fede è consolidata in Cristo, ed è giustificata davanti a Dio. Mentre Dio può essere giusto e tuttavia giustificare attraverso i meriti di Cristo; nessun uomo è in grado di coprire la sua anima col manto della giustizia di Cristo mentre continua a persistere nei propri peccati o negligere ai propri doveri. Dio richiede la resa completa del cuore prima che possa effettuare la giustificazione. Affinché l'uomo ritenga la giustificazione, ci deve essere una continua obbedienza mediante una fede vivente e attiva che opera per amore e purifichi l'anima. MS1 305 2 Ecco cosa scrive Giacomo riguardo ad Abramo: MS1 305 3 "Abramo, nostro padre, non fu egli giustificato per le opere quando offrì il suo figliuolo Isacco sull',altare? Tu vedi che la fede operava insieme con le opere di lui, e che per le opere la sua fede fu resa compiuta; e così fu adempiuta la Scrittura che dice: E Abramo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia; e fu chiamato amico di Dio. Voi vedete che l',uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto". Giacomo 2:21-24 MS1 305 4 Affinché l',uomo sia giustificato per fede, questa deve raggiungere un punto in cui gli affetti e gli impulsi del cuore sono controllati. E infine, attraverso l'obbedienza la fede stessa è resa perfetta. La fede è la condizione della promessa MS1 305 5 Senza la grazia di Cristo, il peccatore si trova in una situazione senza speranza. Non può fare nulla per sé stesso. Solo attraverso la grazia divina, il potere soprannaturale può essere impartito all'uomo e operare nella sua mente, nel suo cuore e nel carattere. E proprio attraverso la grazia di Cristo il peccato può essere conosciuto nella sua abominevole natura e eliminato dal tempio dell'anima. E' attraverso la grazia che noi possiamo comunicare con Cristo e unirci a Lui nell'opera della salvezza. La fede è la condizione per la quale Dio ha voluto promettere il perdono ai peccatori. Non è che ci sia virtù alcuna nella fede, che ci faccia meritare la salvezza, ma perché la fede può afferrare i meriti di Cristo, che è il giusto rimedio per il peccato. La fede può presentare la perfetta obbedienza di Cristo, invece della trasgressione e l'apostasia del peccatore. Se il peccatore crede che Cristo è il suo personale Salvatore, allora, secondo le Sue promesse inesauribili, Dio perdona il suo peccato e lo giustifica gratuitamente. L'anima che si pente si rende conto che la sua giustificazione è reale, perché Cristo come suo Sostituto e sua Garanzia, è morto per essa, e morendo Egli ha espiato e giustificato le sue colpe. MS1 305 6 "Or Abramo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia. Or a chi opera, la mercede non è messa in conto di grazia, ma di debito; mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l',empio, la sua fede gli è messa in conto di giustizia". Romani 4:3,4,5 MS1 306 1 La giustizia è la conseguenza dell'obbedienza alla legge. La legge richiede la giustizia, e davanti alla legge il peccatore deve essere giusto, ma egli è incapace di esserlo. La sola via per ottenere la giustizia è la fede, perché attraverso di essa egli può portare i meriti di Cristo al Padre, e il Signore mette l'obbedienza del proprio Figlio in acconto al peccatore. La giustizia di Cristo è accettata al posto delle colpe dell'uomo, e Dio riceve, perdona e giustifica l'anima credente e pentita, la tratta come se fosse giusta, e l'ama come ama Suo Figlio. In questo modo, la fede è imputata a giustizia e l'anima perdonata avanza di grazia in grazia, di luce in luce e verso una luce ancora più grande. Egli può esclamare con gioia: MS1 306 2 "Egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatte, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, ch',Egli ha copiosamente sparso su noi per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, affinché, giustificati per la sua grazia, noi fossimo fatti eredi secondo la speranza della vita eterna". Tito 3:5-7 MS1 306 3 Leggiamo ancora: MS1 306 4 "...ma a tutti quelli che l',hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioé, che credono nel suo nome; i quali non son nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d',uomo, ma son nati da Dio". Giovanni 11:12,13 MS1 306 5 Inoltre Gesù dichiara: MS1 306 6 "In verità, in verità io ti dico che se uno non c nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio". Giovanni 3:3 MS1 306 7 "In verità, in verità io ti dico che se uno non c nato d',acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio". Giovanni 3:5 MS1 306 8 Non è una legge standard quella che ci è stata data, ma è una legge attraverso la quale noi possiamo diventare figli di Dio. Noi siamo salvati individualmente, e nel giorno della prova, saremo in grado di discernere tra colui che serve Dio e colui che non lo serve. Noi siamo salvati come credenti individuali nel Signor Gesù Cristo. MS1 306 9 Molti hanno perso la giusta via, perché pensano che possono arrampicarsi fino al cielo, che devono fare qualcosa per meritare il favore di Dio. Essi cercano di fare del loro meglio senza alcun aiuto, ma questo non è assolutamente possibile. Cristo ha aperto la via nel morire come nostro sacrificio, nel vivere come nostro esempio, nel diventare il nostro Sommo Sacerdote. Egli disse: MS1 307 1 "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". Giovanni 14:6 MS1 307 2 Se noi potessimo avanzare anche di un solo passo con le nostre forze, la Parola di Cristo non sarebbe veritiera. Ma quando accettiamo Cristo, si manifesteranno le buone opere come prova fruttuosa che siamo sul cammino della vita, che Cristo è la via e che stiamo percorrendo il vero sentiero che conduce al cielo. Cristo diventa la nostra giustizia MS1 307 3 Cristo guarda lo Spirito, e quando Egli ci vede portare i nostri pesi con fede, la sua perfetta santità fa espiazione dei nostri difetti. Se noi facciamo del nostro meglio, Egli diventa la nostra giustizia. Ogni raggio di luce che Dio ci manda è necessario, affinché possiamo rifletterlo nel mondo. ------------------------Capitolo 57 -- "hai lasciato il primo amore" MS1 308 1 Ho parlato al popolo di Otsego riguardo il quarto e il quinto versetto del secondo capitolo di Apocalisse: MS1 308 2 "Ma ho questo contro di te: che hai lasciato il tuo primo amore. Ricordati dunque donde sei caduto, e ravvediti, e fa' le opere di prima; se no, verrò a te, e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se tu non ti ravvedi". Apocalisse 2:4,5 MS1 308 3 Le persone a cui sono rivolte queste parole hanno molte qualità, sono riconosciuti dalla Testimonianza Verace: "Tuttavia", Egli dice, "io ho qualcosa contro di te, che hai lasciato il tuo primo amore". Questo versetto c'indica la necessità di aiuto. Tutte le altre virtù non riescono a compensare la carenza. Cristo consiglia la chiesa: "ricordati dunque donde sei caduto e ravvediti, e fa' le opere di prima; se no, verrò a te, e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se tu non ti ravvedi.... Chi ha orecchie, ascolti ciò che lo Spirito dice alla chiesa, a chi vince, io darò da magiare dell'albero della Vita, che è in mezzo al paradiso di Dio". Apocalisse 2:4-7. MS1 308 4 In queste parole vediamo un avvertimento, dei rimproveri, delle minacce, e delle promesse da parte del Testimone Verace, che ha le sette stelle nella mano destra. MS1 308 5 "...il mistero delle sette stelle che hai vedute nella mia destra, e dei sette candelabri d',oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri sono le sette chiese". Apocalisse 1:20 MS1 308 6 Quando questa chiesa è stata pesata sulla bilancia del Santuario, essa è stata trovata mancante perché ha lasciato il suo primo amore. Il Testimone Verace dichiara: MS1 308 7 "Io conosco le tue opere e la tua fatica e la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli e non lo sono, e li hai trovati mendaci; e hai costanza e hai sopportato molte cose per amore del mio nome, e non ti sei stancato". Apocalisse 2:2,3 MS1 309 1 Nonostante tutto questo, la chiesa è stata trovata mancante. In cosa consiste la sua fatale carenza? MS1 309 2 "...tu hai lasciato il tuo primo amore". MS1 309 3 Non è forse il caso della nostra chiesa? Le nostre dottrine possono essere giuste; possiamo odiare le false dottrine, possiamo allontanare coloro che non hanno dei principi compatibili con i nostri; possiamo lavorare instancabilmente; ma anche tutto questo non è sufficiente. Qual è la nostra motivazione? Perché siamo richiamati al pentimento? Perché "...tu hai lasciato il tuo primo amore". MS1 309 4 Lasciate che ogni membro della nostra chiesa studi bene quest'importante ammonizione e rimprovero. Ognuno veda se nel contendere per la verità, se nel dibattere riguardo la teoria, non ha perso il tenero amore di Cristo. Non è forse vero che Cristo è stato lasciato fuori non solo dai nostri sermoni ma anche dai nostri cuori? Non è forse pericoloso il fatto che molti avanzano, professando la Verità e facendo opera missionaria,e contemporaneamente l'amore di Cristo non è stato amalgamato all'opera? Questo solenne avvertimento da parte del Testimone Verace significa molto. Egli chiede di ricordarci dove siamo caduti; ci richiama al pentimento e a fare le prime opere; MS1 309 5 "Ricordati dunque donde sei caduto, e ravvediti, e fa' le opere di prima; se no, verrò a te, e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se tu non ti ravvedi". Apocalisse 2:5 MS1 309 6 Che la chiesa comprenda la necessità di recuperare il suo primo amore fervente! Se manca questo, tutte le altre cose anche se eccellenti sono insufficienti. Il richiamo alla penitenza non può essere ignorato senza pericolo. Credere solo nella teoria della Verità non è sufficiente. Presentare questa teoria ai non credenti, per Cristo non costituisce una testimonianza verace. La luce che rallegrò i vostri cuori quando comprendeste il messaggio per questo tempo, è un elemento essenziale nella vostra esperienza e opera, e questo, si è perduto dai vostri cuori e dalle vostre vite. Cristo vede la vostra mancanza di zelo, e dichiara che siete caduti e che siete in una posizione pericolosa. Presentate insieme l'amore e la legge MS1 309 7 Nel presentare le richieste vincolanti della legge, molti hanno tralasciato di testimoniare l'infinito amore di Cristo. Coloro che hanno Verità tanto grandi, riforme tanto decisive da presentare alla gente, non hanno compreso il valore del sacrificio espiatorio come espressione del grande amore di Dio per l'uomo. L'amore per Gesù e l'amore di Gesù per il peccatore, è stato eliminato dall'esperienza religiosa di coloro che sono stati incaricati di predicare il Vangelo, e l'IO è stato esaltato al posto del Redentore dell'umanità. MS1 310 1 La legge deve essere presentata ai trasgressori non come qualcosa separato da Dio, ma piuttosto come un componente del Suo pensiero e espressione del Suo carattere. Come la luce del sole non può essere separata dal sole stesso, così la legge di Dio non può essere presentata adeguatamente all'uomo, se e separata dal suo Autore divino. Il messaggero dovrebbe essere in grado di dire: " Nella legge c'è la volontà di Dio, venite e vedete da voi stessi che la legge è ciò che Paolo ha dichiarato "santa, giusta e buona". Essa rimprovera il peccato, condanna il peccatore, ma gli mostra anche il suo bisogno di Cristo il quale elargisce abbondantemente la misericordia, la bontà e la Verità. Anche se la legge non può eliminare il castigo a causa del peccato, ma carica il peccatore con tutti i suoi debiti, Cristo ha promesso in abbondanza il perdono per tutti coloro che si pentono e credono nella Sua misericordia. L'amore di Dio è esteso all'anima pentita e credente. Il marchio del peccato nell'anima può essere cancellato solamente dal sangue del sacrificio espiatorio. Non fu richiesta un'offerta minore del sacrificio di Colui che era uguale al Padre. L'opera di Cristo, la Sua vita, la Sua umiliazione, la Sua morte, e la Sua intercessione per l'uomo perduto -- magnifica la legge e le rende onore. MS1 310 2 In molti sermoni si parla delle rivendicazioni della legge, ma sono stati fatti senza Cristo, e questa mancanza ha reso la Verità inefficiente a convertire le anime. Senza la grazia di Cristo è impossibile fare un passo in obbedienza alla legge di Dio. Perciò, è necessario che il peccatore senta il potere del Suo amore e del potere del suo Redentore e Amico. L'ambasciatore di Cristo dovrebbe dichiarare chiaramente le esigenze della legge, egli dovrebbe far capire che nessuno può essere giustificato senza il sacrificio espiatorio di Cristo. Senza Cristo, ci può essere soltanto condanna, e un'orrenda aspettazione del giudizio con calore di fuoco, e infine la separazione definitiva dalla presenza di Dio. Ma gli occhi di coloro che sono stati aperti per vedere l'amore di Cristo, contempleranno il carattere di Dio, pieno d'amore e di compassione. Dio non apparirà come un tiranno, un essere implacabile, ma come un Padre desideroso di abbracciare ogni Suo figlio penitente. Allora il peccatore pentito griderà con il salmista: MS1 310 3 "Come un padre è pietoso verso i suoi figliuoli, così è pietoso l',Eterno verso quelli che lo temono". Salmo 103:13 MS1 310 4 Quando Cristo sarà visto nel Suo vero carattere, tutta la disperazione nell'animo umano sarà eliminata. Il messaggio del Terzo Angelo MS1 311 1 Alcuni dei nostri fratelli hanno espresso il timore che ci occupiamo troppo del tema della giustificazione per fede, ma io spero e prego tanto, che nessuno si allarmi inutilmente, perché non esiste alcun pericolo nel presentare questa dottrina, così come si espone nelle Scritture. MS1 311 2 Se non ci fosse stata una trascuratezza in passato riguardo all'insegnamento del popolo di Dio, ora non ci sarebbe alcuna necessità per richiamare l'attenzione su questo punto...... MS1 311 3 Le grandi e preziose promesse che ci danno le Scritture, in gran parte sono state perdute di vista, proprio come il nemico desiderava accadesse. Egli ha proiettato la sua ombra oscura tra noi e il nostro Dio, affinché non potessimo vedere il Suo vero carattere. Il Signore ha proclamato di essere "misericordioso, pietoso e lento all'ira, ricco di bontà e di verità". MS1 311 4 Molti mi hanno scritto, chiedendo se il messaggio della giustificazione per fede è il messaggio del terzo angelo, e io ho risposto: "E vero, è il messaggio del terzo angelo". The Review and Herald, 1Aprile, 1890. ------------------------Capitolo 58 -- La perfetta obbedienza attraverso Cristo MS1 312 1 "Voi vedete che l',uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto. Parimente, Raab, la meretrice, non fu anch',ella giustificata per le opere quando accolse i messi e li mandò via per un altro cammino? Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta". Giacomo 2:24-26 MS1 312 2 È indispensabile avere fede in Gesù e credere di essere salvati per mezzo di Lui; ma vi è il pericolo di prendere la posizione che molti prendono nel dire: "Io sono salvato". Molti affermano dicendo: "Fai buone opere e vivrai", tuttavia senza Cristo nessuno può fare buone opere. Molti, ai nostri giorni dicono: "Credi, credi solamente e vivrai". La fede e le opere vanno di pari passo, il credere e il fare si mescolano. Il Signore non ci chiede nulla di meno di ciò che chiedeva ad Adamo nell'Eden, prima della caduta: ubbidienza perfetta e giustizia impeccabile. Quello che Dio richiede sotto il patto della grazia è così ampio come quello che richiese in Paradiso, ossia: armonia assoluta con la Sua legge, che è santa, giusta e buona. Il Vangelo non indebolisce le richieste della legge, anzi, la esalta e le rende onore. Nel Nuovo Testamento, è richiesto ciò che è stato richiesto nel Vecchio Testamento. MS1 312 3 Nessuno ascolti l'inganno tanto gradito al cuore umano, cioè che Dio accetterà la sincerità, non importa quale possa essere la fede, non importa quanto imperfetta possa essere la vita. Dio chiede ai Suoi figli assoluta obbedienza. MS1 312 4 Al fine di soddisfare i requisiti della legge, la nostra fede deve afferrarsi alla giustizia di Cristo, accettandola come nostra Giustizia. Attraverso l'unione con Cristo, attraverso l'accettazione della Sua giustizia mediante la fede, saremo in grado di compiere le opere di Dio ed essere collaboratori con Cristo. Se avete scelto di seguire la corrente del male, e di non collaborare con gli agenti celesti per evitare la trasgressione nella vostra famiglia e nella vostra chiesa, affinché possiate impadronirvi della giustizia eterna, voi non avete fede. La fede opera per amore e purifica l'anima. Attraverso la fede lo Spirito opera nei vostri cuori e vi santifica; ma questo non può accadere se voi non collaborate con Cristo. Voi sarete idonei per il cielo solo attraverso l'intervento dello Spirito Santo nei vostri cuori, quindi dobbiamo avere la giustizia di Cristo come nostro salvacondotto se desideriamo avere accesso al Padre. Per ottenere la giustizia di Cristo, ed essere partecipi alla divina natura, abbiamo bisogno di essere trasformati giorno per giorno mediante l'influenza dello Spirito. Elevare i nostri cuori fino alla santificazione, e nobilitare tutto il nostro essere è compito dello Spirito di Dio. Andate a Gesù MS1 313 1 Lasciate che la vostra anima vada a Gesù: MS1 313 2 "Ecco l',Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo"! Giovanni 1:29 MS1 313 3 Nessuno è costretto ad andare a Cristo, ma l'invito suona come una struggente preghiera: "Guardate e vivrete". Andando a Cristo, vedremo che il Suo amore è senza confronti, che ha preso il posto del peccatore e gli ha imputato la Sua giustizia immacolata. Quando il peccatore vede il suo Salvatore che muore sulla croce al suo posto sotto la maledizione del peccato, nel contemplare il suo amore misericordioso, dentro al suo cuore si risveglia l'amore. Il peccatore amerà Cristo, perché Cristo lo ha amato per primo, e l'amore è il compimento della legge. L'anima pentita si rende conto che Dio "è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni colpa". Lo Spirito di Dio opera nell'anima del credente, consentendogli di progredire nell'obbedienza, crescendo nella forza e nella grazia in Gesù Cristo. MS1 313 4 Dio condanna tutti quelli che non considerano Gesù Cristo loro personale Salvatore, ma perdona ogni anima che va da Lui con fede, e la rende capace di compiere le opere di Dio attraverso la fede di essere uno con Cristo. Di tali persone Gesù dice: MS1 313 5 "Io sono in loro, e tu sei in me; perché essi siano compiuti in una stessa cosa, e perché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che tu li hai amati, come tu hai amato me". Giovanni 17:23 MS1 313 6 Il Signore ha provvisto tutto il necessario affinché l'uomo possa raggiungere la salvezza piena e gratuita, e sia completo in Lui. Il proposito di Dio è che i suoi figli abbiano i brillanti raggi del Sole di Giustizia, che tutti abbiano la luce della Verità. Dio ha provveduto la salvezza per il mondo a un prezzo infinito, il dono del suo Unigenito Figlio. MS1 313 7 L'apostolo chiede: MS1 313 8 "Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, ma l',ha dato per tutti noi, come non ci donerà egli anche tutte le cose con lui"? Romani 8:32 MS1 314 1 Se noi non siamo salvati, la colpa non è di Dio, ma nostra, perché non abbiamo collaborato con gli agenti divini. La nostra volontà non si è unita a quella divina. Il Redentore del mondo, ha rivestito l'umanità, per raggiungere l'uomo. In questo modo ha potuto portare su questa terra la salvezza tanto necessaria per riscattare il peccatore. MS1 314 2 La divinità necessitava unirsi all'umanità, affinché quest'ultima potesse avere un canale di comunicazione con Dio. L'uomo ha bisogno di un potere esterno e superiore a lui per essere restaurato alla somiglianza di Dio; tuttavia, il fatto che necessita dell'aiuto divino, non significa che l'attività umana non sia essenziale. Quindi da parte dell'uomo è richiesta la fede; perché la fede opera per amore purificando l'anima. La fede si afferra al potere di Cristo. MS1 314 3 Il Signore non desidera che il potere umano si blocchi, ma che attraverso la cooperazione con Lui sia efficiente per il bene. Il proposito di Dio non è quello di distruggere la nostra volontà, perché mediante questo attributo possiamo compiere l'opera che lui vuole che realizziamo nelle nostre case e in pubblico. Dio ha dato ad ogni uomo il giusto compito, e ogni operaio coscienzioso irradia luce al mondo, perché egli è unito con Dio, con Cristo e con gli angeli celesti nella grande opera della salvezza. Mediante questo legame divino, l'uomo sarà capace di realizzare le opere di Dio. Manifestando all'esterno quello che la grazia divina opera interiormente, il credente diventa grande spiritualmente. Chi lavorerà secondo le capacità ricevute da Dio, diventerà un saggio edificatore per il Maestro, poiché egli impara alla scuola di Cristo a realizzare le opere di Dio. Non eviterà gli oneri della responsabilità, perché si renderà conto che ognuno deve esaltare la causa di Dio secondo l'abilità ricevuta e sarà disposto a sopportare la pressione dell'opera. Tuttavia, Gesù non permetterà mai che il suo servo obbediente e ben disposto sia schiacciato. Non è l'uomo che porta pesanti responsabilità nella causa di Dio e che necessita della vostra compassione, perché egli è fedele nella collaborazione con il Signore, e attraverso l'unione tra lo sforzo divino e lo sforzo umano, l'opera può essere compiuta. Colui che è oggetto di compassione è quello che evita le responsabilità, che non comprende il privilegio al quale è chiamato. ------------------------Capitolo 59 -- La relazione tra fede e opera MS1 315 1 Napier, Nuova Zelanda 9 aprile, 1893 MS1 315 2 Fratello A. T. Jones MS1 315 3 Questa notte sognai d'aver partecipato ad una riunione durante la quale lei ha presentato il tema riguardo la giustizia di Cristo imputata mediante la fede. Varie volte lei ha ripetuto che le opere da sole non hanno alcun valore, e che non vi erano giuste condizioni. MS1 315 4 Il tema era presentato in una tale luce, che mi sono resa conto che le menti si sarebbero confuse e non avrebbero ricevuto l'impressione corretta riguardo alla fede e alle opere, quindi ho deciso di scriverle. Lei presenta questo soggetto in modo troppo pesante. Ci sono delle condizioni per poter ricevere nel modo giusto il tema sulla giustificazione, sulla santificazione e sulla giustizia di Cristo. Io comprendo bene il suo ragionamento, ma lei lascia un'interpretazione sbagliata in molte menti. Mentre le buone opere non salvano nemmeno una sola anima, tuttavia è impossibile che anche una sola anima possa essere salvata senza le buone opere. Dio ci salva a condizione: se chiediamo di riceverla, se cerchiamo di trovarla, se bussiamo affinché il Signore possa aprirci la porta. MS1 315 5 Cristo offrì Se stesso per salvare tutti quelli che lo cercano. Egli invita tutti a venire a Lui. MS1 315 6 "Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori"... Giovanni 6:37 MS1 315 7 In realtà lei vede questo tema nello stesso modo come lo vedo io, ma le sue spiegazioni confondono le menti, e dopo aver spiegato il tema delle opere, quando le vengono fatte delle domande, nella sua mente il tema non essendo definito chiaramente, lei non riesce a definire i principi in modo corretto nelle altre menti, perché lei stesso è incapace di armonizzare le sue dichiarazioni coi suoi principi e con la sua fede. MS1 316 1 Un giovane venne a Gesù con la domanda: MS1 316 2 "Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna"? Marco 10:17 MS1 316 3 E Cristo gli rispose: MS1 316 4 "Perché m',interroghi intorno a ciò che è buono? Uno solo è il buono. Ma se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti". E il giovane a lui: "Tutte queste cose le ho osservate; che mi manca ancora?" Gesù gli disse: "Se vuoi essere perfetto, va',, vendi ciò che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi". Ma il giovane, udita questa parola, se ne andò rattristato, perché aveva molti beni". Matteo 19:17,20,21,22 Importanti punti MS1 316 5 Se lei dice che non ci sono le condizioni appropriate e presenta alcune espressioni in forma generale, c'è il pericolo che le menti rimangano perplesse, e alcuni non potrebbero vedere la coerenza nelle sue espressioni. Essi non possono vedere l'armonia nelle sue espressioni con le dichiarazioni della Parola di Dio. La prego quindi di riflettere su questo punto. Le sue affermazioni forti riguardo alle opere non fortificheranno la nostra posizione, anzi, queste espressioni la indeboliscono. Molti potrebbero considerarla un estremista, e potrebbero perdere le ricche lezioni tanto indispensabili per loro. MS1 316 6 Fratello mio, è difficile per molti comprendere questo punto, perciò è meglio non confondere le menti delle persone con delle idee che non sono compatibili con la Parola di Dio. La prego di considerare questo, che riguardo agli insegnamenti di Cristo, molti dei discepoli purtroppo erano ignoranti, ma quando lo Spirito Santo, che Gesù promise, venne su di loro, fece del vacillante Pietro il campione della fede. Oh quale radicale trasformazione si produsse nel suo carattere! Ma, con presentazioni o espressioni troppo elaborate, l'anima che è debole nella fede può inciampare anche in un sassolino. Sia sempre coerente, sereno, profondo e fermo. Non bisogna andare agli estremi in nessuna cosa, ma mantenga i suoi piedi sulla roccia solida. Oh, che preziosissimo Salvatore noi abbiamo! MS1 316 7 "Chi ha i miei comandamenti, e li osserva, esso è quel che mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; ed io l'amerò, e mi manifesterò a lui". Giovanni 14:21 MS1 316 8 Questa è la vera prova: compiere le parole di Cristo e questa è l'evidenza dell'amore che lo strumento umano ha per Gesù. Colui che fa la volontà di Gesù, dà al mondo la prova pratica del frutto che manifesta attraverso l'ubbidienza, la purezza e la santità di carattere. MS1 317 1 Fratello mio, cammini accanto a Dio, e si ricordi, che molti occhi sono fissi su di lei nell'attesa che inciampi e cada. Ma se lei terrà gli occhi fissi su Gesù, tutto andrà bene. Nella scuola di Cristo non c'è posto per i graduati. Dobbiamo procedere in accordo col piano di addizione, allora il Signore procederà in accordo col piano di moltiplicazione. Con la grazia di Cristo, e mediante una costante diligenza vivremo in accordo al piano di addizione rendendo sicura la nostra vocazione ed elezione.... MS1 317 2 "Perché, fratelli, vie più studiatevi di render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, facendo queste cose, non inciamperete giammai, poiché così vi sarà largamente provveduta l',entrata nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo". 2 Pietro 1:10,11, Lettera 44, 1893. Nessun compromesso col peccato MS1 317 3 Fratello, faccia molta attenzione a come presenta il tema della fede e delle opere davanti agli ascoltatori, perché la mente umana può essere facilmente confusa. Le persone hanno bisogno di essere spronate alla diligenza nelle buone opere. Dovrebbe essere mostrato loro come avere successo, come essere purificati, e le loro offerte saranno fragranti davanti a Dio. MS1 317 4 Tutto questo è per virtù del sangue di Cristo. Con un carattere deciso, i messaggi si devono presentare alla gente. Gli uomini devono disapprovare e rifiutare ogni sorta di male. MS1 317 5 Se all'angelo di qualsiasi chiesa viene dato un compito simile a quello dato all'angelo della chiesa di Efeso, lasciate che il suo messaggio sia presentato da strumenti umani che rimproverano la negligenza, l'apostasia e il peccato, affinché la gente sia indotta al pentimento e alla confessione dei peccati. Non cercate di celare il peccato; perché nel messaggio di rimprovero, Cristo deve essere proclamato come il primo e l'ultimo, come Colui che è tutto e in tutto per l'anima. Il Suo potere è a disposizione di coloro che vogliono vincere. Colui che rimprovera deve incitare i suoi ascoltatori in modo tale, che essi si sforzino di raggiungere la vittoria. Deve incoraggiarli a lottare contro ogni pratica peccaminosa, e che siano liberati dalla corruzione, anche quando la negazione dell'IO fosse come togliere l'occhio destro o la mano destra. Non ci deve essere alcun compromesso né si deve transigere nelle abitudini o nelle pratiche peccaminose. Manoscritto 26a, 1892. La collaborazione con Dio MS1 318 1 L',uomo è chiamato a cooperare con Dio, usando ogni capacità che Dio gli ha dato... Egli non deve ignorare ciò che concernono le pratiche corrette del mangiare del bere, o tutte le altre abitudini che riguardano la salute. Il desiderio di Dio è, che gli uomini agiscano con razionalità e con responsabilità sotto ogni aspetto. MS1 318 2 Non possiamo permetterci di trascurare un solo raggio di luce che il Signore ci ha dato. Essere pigri nei nostri compiti dove è richiesta la diligenza, è come commettere un peccato. L'agente umano è collaboratore di Dio, e quindi dovrebbe tenere sotto controllo quelle passioni che dovrebbero essere sottomesse. Per ottenere questo, deve essere instancabile nel pregare e sempre deve ottenere la grazia per sostenere il suo spirito, il suo carattere e le sue azioni. Attraverso la grazia impartita da Cristo, egli può essere in grado di superare ogni ostacolo. Essere vincitore, significa più di quello che molti suppongono. MS1 318 3 Lo Spirito di Dio risponderà al grido d'ogni cuore pentito, perché il pentimento è un dono di Dio, ed è una prova che Cristo attira l'anima a sé. Nessuno può pentirsi senza Cristo, tantomeno può essere perdonato senza Cristo. E tuttavia è molto umiliante per l'uomo, con la sua passione umana e il suo orgoglio andare a Cristo direttamente, credendo e confidando in lui, per tutto quello che necessita... MS1 318 4 Che nessuno dica che l'uomo ha poco o nulla a che fare nella grande opera di vincere, perché Dio non fa nulla per l'uomo senza la sua collaborazione. Tantomeno si dica che dopo che avete fatto tutto quello che vi è stato possibile fare, Gesù vi aiuterà. Gesù ha detto: MS1 318 5 "Perché senza di me non potete far nulla". Giovanni 15:5 MS1 318 6 Dal principio fino alla fine, l'uomo deve essere collaboratore del Signore. Poiché se lo Spirito Santo non opera nel cuore umano, inciamperemo e cadremo ad ogni passo. Gli sforzi dell'uomo solo, sono niente e inutili, ma la collaborazione con Cristo significa vittoria. Da noi stessi non abbiamo alcun potere per pentirci dei nostri peccati, a meno che accettiamo l'aiuto divino non potremo fare il primo passo verso il Salvatore. Egli ci dice: MS1 318 7 "Io sono l',Alfa e l',Omega, il principio e la fine".... nella salvezza per ogni anima. Apocalisse 21:6 MS1 318 8 Benché Cristo sia tutto, in ogni uomo deve essere suscitata una diligenza instancabile. Per vincere il subdolo nemico, dobbiamo lottare, soffrire, pregare e vigilare. Poiché il potere e la grazia coi quali possiamo fare questo proviene da Dio, dobbiamo confidare in Colui che è capace di salvare tutti quelli che si avvicinano a Dio per mezzo di Lui. Non lasciate mai nella mente l'impressione che ci sia poco o nulla da fare da parte dell'uomo, ma piuttosto insegnate ad ognuno come cooperare con Dio, perché solo così la vittoria sarà totale. MS1 319 1 Che nessuno di voi dica che le vostre opere non hanno nulla a che fare con la vostra posizione davanti a Dio. Nel giudizio la sentenza sarà pronunciata in base a ciò che è stato fatto o a ciò che è stato incompiuto. MS1 319 2 "Allora il Re dirà a coloro che saranno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio; eredate il regno che vi è stato preparato fino dalla fondazione del mondo. Perché io ebbi fame, e voi mi deste a mangiare; io ebbi sete, e voi mi deste a bere; io fui forestiere, e voi mi accoglieste. Io fui ignudo, e voi mi rivestiste; io fui infermo, e voi mi visitaste; io fui in prigione, e voi veniste a me. Allora i giusti gli risponderanno, dicendo: Signore, quando ti abbiamo noi veduto aver fame, e ti abbiamo dato a mangiare? Ovvero, aver sete, e ti abbiamo dato a bere? E quando ti abbiamo veduto forestiere, e ti abbiamo accolto? O ignudo, e ti abbiamo rivestito? E quando ti abbiamo veduto infermo, o in prigione, e siamo venuti a te? E il Re, rispondendo, dirò loro: Io vi dico in verità, che in quanto l',avrete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, voi l',avete fatto a me". Matteo 25:34-40 MS1 319 3 Lo sforzo che è necessario nella nostra opera, dipende dalla grazia di Dio che riceviamo, perché il frutto è quello che rende testimonianza del carattere dell'albero. Nonostante le buone opere fatte dall'uomo, senza la fede in Cristo, hanno valore come l'offerta di Caino, tuttavia, coperte dai meriti di Cristo, testificano l'idoneità di colui che le fa per ereditare la vita eterna. Ciò che è considerato morale nel mondo, non raggiunge la norma divina e non ha alcun merito davanti al cielo, come non avevano alcun merito le offerte di Caino. Manoscritto 26° - 1892 Presentazione dello Spirito Santo MS1 319 4 Chiunque abbia un senso chiaro di ciò che significa essere cristiano, si purificherà da tutto ciò che lo indebolisce e contamina. Tutte le abitudini della sua vita saranno compatibili con le richieste della Parola di Verità, ed egli non solo crederà, ma il suo operare sarà fatto con timore e tremore sottomettendosi contemporaneamente all'azione modellatrice dello Spirito Santo. The Review and Herald - 6 Marzo 1888 Gesù accetta le nostre intenzioni MS1 320 1 Se il cuore umano è pronto ad obbedire al Signore, se gli sforzi a questo proposito sono notevoli, Gesù accetta questa disposizione e questi sforzi come il miglior servizio dell'uomo, ed Egli stesso supplirà le carenze con i propri meriti divini. D'altro canto, Egli non accetta coloro che pretendono d'avere fede in Lui, ma nello stesso tempo sono sleali ai comandamenti del Padre. Udiamo molto sulla fede, ma abbiamo bisogno ancor di più di udire riguardo alle opere. Molti stanno ingannando sé stessi nel vivere una religione facile, accomodante e senza la Croce. Ma Gesù ha detto: MS1 320 2 "Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua". Matteo 16:24 ------------------------Capitolo 60 -- Cristo il centro del messaggio MS1 321 1 Il messaggio del terzo angelo ci chiama a presentare il giorno di riposo del 4° comandamento davanti al mondo. Nondimeno, il fulcro è Gesù Cristo e non può essere escluso dal messaggio del terzo angelo. In questi tempi, molti che sono impegnati nell'opera, hanno lasciato Gesù Cristo in secondo piano, e hanno dato il primo posto a teorie e argomentazioni. La gloria di Dio che fu rivelata a Mosè per quanto riguarda il carattere divino, non è stata presentata come un fatto importante. MS1 321 2 Il Signore così parlò a Mose: MS1 321 3 "Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà, e proclamerò il nome dell',Eterno davanti a te; e farò grazia a chi vorrò far grazia, e avrò pietà di chi vorrò aver pietà". Esodo 33:19 MS1 321 4 "E l',Eterno passò davanti a lui, e gridò: 'L',Eterno! l',Eterno! l',Iddio misericordioso e pietoso, lento all',ira, ricco in benignità e fedeltà, che conserva la sua benignità fino alla millesima generazione, che perdona l',iniquità, la trasgressione e il peccato ma non terrà il colpevole per innocente, e che punisce l',iniquità dei padri sopra i figliuoli e sopra i figliuoli dei figliuoli, fino alla terza e alla quarta generazione". Esodo 34:6,7 MS1 321 5 Sembrerebbe che molti avessero avuto un velo davanti agli occhi mentre hanno lavorato nella causa, in modo che, nel presentare la legge, rivelarono di non aver visto Gesù, e non proclamarono il fatto che quando abbondò il peccato la grazia è sovrabbondata. MS1 321 6 "dove il peccato abbonda, la grazia sovrabbonda".(Romani 5:20) MS1 321 7 È alla croce del Calvario dove la misericordia e la Verità si incontrano, dove la giustizia e la pace si baciano. Il peccatore deve sempre guardare verso il Calvario con una fede semplice di un bambino, deve riposare nei meriti di Cristo, accettare la Sua giustizia e credere nella Sua misericordia. Gli operai della causa della Verità dovrebbero presentare la giustizia di Cristo non come una nuova luce, ma come una preziosa luce, che per molto tempo è stata persa di vista dalla gente. Se accettiamo Cristo come nostro personale Salvatore, Lui ci imputa la Sua giustizia in Dio. MS1 322 1 Ripetiamo e facciamo risaltare la Verità che ha descritto Giovanni: MS1 322 2 "In questo è l',amore: non che noi abbiamo amato Iddio, ma che Egli ha amato noi, e ha mandato il suo Figliuolo per essere la propiziazione per i nostri peccati". 1 Giovanni 4:10 MS1 322 3 Nell'amore di Dio si è manifestata la meravigliosa sorgente della preziosa Verità, e i tesori della grazia di Cristo sono stati dischiusi davanti alla chiesa e al mondo. (Giovanni 3:16) Quale amore è questo! Che meraviglioso e insondabile amore, capace di indurre Cristo a morire per noi mentre ancora eravamo peccatori! Quale grande perdita è per l'anima che comprende le potenti richieste della legge e che, tuttavia, manca nel comprendere la Grazia di Cristo che sovrabbonda! È vero che la legge di Dio rivela l',amore di Dio quando è predicata come verità in Gesù; perché il dono di Cristo per questo mondo colpevole deve essere ampiamente trattato in ogni sermone. Se la Verità è presentata in modo freddo e senza vita, non dobbiamo meravigliarci se i nostri cuori non sono stati soggiogati. Non c'è da stupirsi se la fede ha vacillato davanti alle promesse di Dio, perché sia i ministri che gli operai hanno tralasciato di presentare Gesù in relazione alla legge di Dio. Con quanta frequenza si dovrebbe rassicurare gli ascoltatori che: MS1 322 4 "Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, ma l',ha dato per tutti noi, come non ci donerà egli anche tutte le cose con lui"? Romani 8:32 MS1 322 5 Satana è determinato a convincere gli uomini a non credere all'amore di Dio, che lo indussero a dare il suo Unigenito Figlio per salvare la razza perduta. Solo la bontà di Dio conduce gli uomini al pentimento. Oh, come possiamo fare per presentare al mondo questo profondo e prezioso amore di Dio? In nessun altro modo se non esclamando: MS1 322 6 "Vedete di quale amore ci è stato largo il Padre, dandoci d',esser chiamati figliuoli di Dio! E tali siamo. Per questo non ci conosce il mondo: perché non ha conosciuto lui". 1 Giovanni 3:1 MS1 322 7 Diciamo quindi ai peccatori: MS1 322 8 "Ecco l',Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo"!(Giovanni 1:29) MS1 323 1 Presentando Gesù come rappresentante del Padre, potremo dissipare le ombre che Satana ha proiettato sul nostro sentiero, affinché non potessimo vedere la misericordia e l'amore ineffabile del Padre che si manifesta in Gesù Cristo. Contempliamo la croce MS1 323 2 Contempliamo la croce del Calvario. È una garanzia permanente dell'illimitato amore, e dell'incommensurabile misericordia del Padre celeste. Quanto sarebbe meraviglioso se tutti potessero pentirsi e facessero le prime opere. Se le chiese faranno così, ameranno Iddio e il loro prossimo come sé stessi. MS1 323 3 Efraim non invidierà Giuda e Giuda non irriterà Efraim, in questo modo le divisioni saranno guarite, e gli aspri conflitti non saranno più uditi alle frontiere d'Israele. Attraverso la grazia ricevuta gratuitamente da Dio, tutti risponderanno alla preghiera di Cristo: che tutti i suoi discepoli diventino Uno in Cristo come Egli e Uno con il Padre. Pace, amore, misericordia e benevolenza saranno i principi permanenti nell'anima. L'amore di Cristo sarà il tema delle nostre conversazioni in ogni lingua, e il Testimone Verace non dirà più: MS1 323 4 "Ma ho questo contro di te: che hai lasciato il tuo primo amore". Apocalisse 2:4 MS1 323 5 Il popolo di Dio dimorerà in Cristo, l'amore di Gesù sarà rivelato e lo stesso Spirito animerà tutti i cuori, rigenerando e rinnovando tutti all'immagine di Cristo, modellando in egual misura tutti i cuori. Saremo tutti innestati in Cristo come tralci viventi alla vera vite, tutti si uniranno a Cristo: il Creatore della vita. Egli dimorerà in ogni cuore, guiderà, santificherà e presenterà al mondo l'unità dei suoi seguaci, e così, le testimonianze delle credenziali celesti saranno pronunciate alla chiesa del rimanente. L'unità della chiesa di Cristo dimostrerà che Dio ha mandato il suo Unigenito Figlio nel mondo. Quando i figli di Dio sono uno nell'unità di Spirito, il fariseismo, la giustizia propria, ossia il peccato del popolo Ebreo, sarà eliminato dai loro cuori. Cristo il modello perfetto, vivrà in ogni membro individuale del suo corpo, e il suo popolo diventerà un otre nuovo nel quale Lui potrà versare il vino nuovo, e questo vino nuovo non farà scoppiare gli otri. Iddio ci farà conoscere il mistero che fu celato per secoli. Egli ci farà conoscere: "...quale sia la ricchezza della gloria di questo mistero fra i Gentili, che è Cristo in voi, speranza di gloria; il quale noi proclamiamo, ammonendo ciascun uomo e ammaestrandolo in ogni sapienza, affinché presentiamo ogni uomo, perfetto in Cristo. A questo fine io m',affatico, combattendo secondo l',energia sua, che opera in me con potenza". Colossesi 1. 27,28,29 MS1 323 6 Gesù venne sulla terra per impartire all'anima umana lo Spirito Santo, attraverso il quale l'amore di Dio è diffuso nel cuore degli uomini, ma è impossibile concedere lo Spirito Santo agli uomini che sono cristallizzati nelle loro idee, le cui dottrine sono stereotipate e immutabili, che camminano nelle tradizioni e nei comandamenti degli uomini, come fecero i giudei al tempo di Cristo. MS1 324 1 Nell'osservanza dei riti essi erano molto scrupolosi, e molto rigidi nel seguire le forme, ma nello stesso tempo erano privi di vitalità e di devozione religiosa. Cristo li paragona a degli otri secchi fatti di pelle, che allora si usavano come recipienti. I loro cuori erano aridi, di conseguenza non potevano accettare il Vangelo. Non potevano essere i nuovi otri nei quali lui poteva versare il suo vino nuovo. Cristo è stato costretto a cercare degli otri per la Sua dottrina di Verità e di vita, tra altre persone che non fossero gli scribi o i farisei. MS1 324 2 Egli doveva trovare degli uomini disposti a ricevere la rigenerazione nei propri cuori. Egli è venuto tra di noi per darci un cuore nuovo. Egli stesso ha detto: "Io vi darò un cuore nuovo". Ma la generazione al tempo di Cristo e quella di oggi non sentiva né sente la necessità di avere un cuore nuovo. Gesù passò oltre gli scribi e i farisei perché non sentivano la necessità di un Salvatore. Essi tenevano molto alle forme e alle cerimonie. Questi servizi erano stati istituiti da Cristo stesso, ed erano pieni di vitalità e di bellezza spirituale. Nondimeno i Giudei avendo perso la spiritualità di queste cerimonie, si aggrapparono a vane forme morte, dopo che la vita spirituale si era estinta tra di loro. Quando loro si sono allontanati dai comandamenti di Dio, hanno cercato di rimpiazzare ciò che avevano perso, moltiplicando le proprie esigenze e formulando richieste più rigorose di quelle che Dio stesso aveva domandato. Più rigide erano le loro pretese, meno si manifestava in loro lo Spirito di Dio. Gesù disse al popolo: MS1 324 3 "Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosé. Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere; perché dicono e non fanno. Infatti, legano dei fardelli pesanti e li mettono sulle spalle della gente; ma loro non li vogliono muovere neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti allargano le loro filatterie e allungano le frange dei mantelli; amano i primi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe, i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: "Rabbi!" MS1 324 4 "Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell',aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre". Matteo 23:2-7; 23 MS1 324 5 La chiesa del rimanente è chiamata a passare attraverso un'esperienza simile a quella degli Ebrei; e il Testimone Verace che cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro, ha un solenne messaggio da mostrare al popolo di Dio. Questo messaggio dichiara: MS1 325 1 "Ma ho questo contro di te: che hai lasciato il tuo primo amore. Ricordati dunque donde sei caduto, e ravvediti, e fa' le opere di prima; se no, verrò a te, e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se tu non ti ravvedi". Apocalisse 2:4,5 MS1 325 2 L'amore di Dio sta scomparendo nella chiesa, di conseguenza, l'amore dell'IO è sorto con rinnovato vigore. Con la perdita dell'amore per Dio, è diminuito pure l'amore per i fratelli. La chiesa d'oggi può essere paragonata in vari punti alla chiesa d'Efeso, tuttavia essa non possiede la misericordia. Ecco cosa dice Gesù di tale chiesa: MS1 325 3 "Io conosco le tue opere e la tua fatica e la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli e non lo sono, e li hai trovati mendaci; e hai costanza e hai sopportato molte cose per amor del mio nome, e non ti sei stancato. Ma ho questo contro di te: che hai lasciato il tuo primo amore". Apocalisse 2:2-4 MS1 325 4 Una religione legalista, è considerata adeguata per i nostri tempi. Ma pensare questo è un errore. Il rimprovero di Gesù mosso ai farisei è applicabile a coloro che hanno perso il loro primo amore nei loro cuori. Una religione fredda e legalista non condurrà mai le anime a Cristo, perché si tratta di religione senza amore e senza Cristo. Praticare il digiuno e le preghiere con uno spirito di giustizia propria, per Cristo è un abominio. La riunione solenne per il culto di adorazione, la routine delle cerimonie religiose, l'umiliazione esterna, il sacrificio imposto, tutti proclamano al mondo la testimonianza che chi realizza queste cose sia nel giusto. Queste cose richiamano l'attenzione degli osservatori sui loro rigorosi doveri dicendo: "Loro hanno diritto al cielo". Ma tutto questo è puro inganno. Le opere non compreranno l'entrata nel cielo. Per coloro che credono è stata fatta un'unica e grande offerta. Le anime credenti sono animate a nuova vita dall'amore di Cristo. Chi beve dell'acqua dalla sorgente della vita, potrà assaporare il vino nuovo del regno celeste. La fede in Cristo sarà il mezzo per il quale lo spirito e i giusti motivi muoveranno il credente, e ogni bontà e inclinazione celeste procederanno in colui che contempla Gesù, autore e compitore della sua fede. Guardate a Dio e non agli uomini. Dio è il vostro Padre celeste, Egli è disposto a sopportare pazientemente le vostre debolezze, a perdonarle e a curarle. MS1 325 5 "E questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo". Giovanni 17:3 MS1 325 6 Contemplando Cristo, sarete trasformati al punto da odiare il vostro orgoglio, la vostra vanità, il vostro amor proprio, la vostra giustizia e l'incredulità. MS1 326 1 Vi libererete da questi peccati come da un peso inutile e camminerete umilmente, docilmente e fiduciosi davanti a Dio. Vi eserciterete nell'amore, nella pazienza, nella delicatezza, nella bontà, nella misericordia e in ogni grazia che dimora nel Figlio di Dio, e finalmente troveremo un posto tra i santificati e i puri. ------------------------Capitolo 61 -- Giustificati per fede MS1 327 1 Quando Dio perdona il peccatore, gli condona il castigo che merita o lo tratta come se non avesse peccato. Il peccatore riceve la grazia divina, ed è giustificato per i meriti della giustizia di Cristo. Egli può essere giustificato solo attraverso la fede nell'espiazione effettuata dall'amato Figlio di Dio, che divenne sacrificio per i peccati di un mondo colpevole. Nessuno può essere giustificato dalle proprie opere. Si può essere liberati dalla colpa, dalla condanna, dalla trasgressione solo in virtù della sofferenza, della morte e della resurrezione di Cristo. La fede è l'unica condizione per la quale si può ottenere la giustificazione, e la fede implica non solo il credere ma anche la fiducia. MS1 327 2 Molti hanno una fede nominale in Cristo, ma non sanno nulla di quella vitale dipendenza in Lui, la quale si appropria dei meriti di un Salvatore crocifisso e risuscitato. Su questa fede nominale Giacomo si esprime così: MS1 327 3 "Tu credi che v',è un solo Dio, e fai bene; anche i demoni lo credono e tremano. Ma vuoi tu, o uomo vano, conoscere che la fede senza le opere non ha valore"? Giacomo 2:19-20 MS1 327 4 Molti riconoscono che Gesù Cristo è il Salvatore del mondo, ma allo stesso tempo si mantengono separati da Lui, e non riescono a pentirsi dei loro peccati, non riescono ad accettare Gesù come loro personale Salvatore. La loro fede è semplicemente l'assenso della verità nella loro mente e nel loro giudizio. La Verità non penetra nei loro cuori affinché possa santificare l'anima e trasformare il carattere. MS1 327 5 "Perché quelli che Egli ha preconosciuti, li ha pure predestinati ad esser conformi all',immagine del suo Figliuolo, ond',egli sia il primogenito fra molti fratelli". Romani 8:29,30 MS1 328 1 La chiamata e la giustificazione non sono la stessa cosa. La chiamata è l'invito del peccatore verso Cristo, ed è un'opera effettuata nel cuore dallo Spirito Santo che convince di peccato e invita al pentimento. Molti sono confusi su ciò che costituisce il primo passo nell'opera di salvezza. Si pensa che il pentimento è un'opera che il peccatore deve fare lui stesso affinché possa andare a Cristo. Si pensa che il peccatore debba cercare di abilitarsi per ottenere la benedizione e la grazia di Dio. Ma se è vero che il pentimento deve precedere il perdono, solo il cuore affranto e contrito è gradito a Dio, tuttavia il peccatore non può da solo arrivare al pentimento e nemmeno andare a Cristo. Se il peccatore non si pente, non sarà perdonato. Ma la questione decisiva è se il pentimento è opera del peccatore o è un dono di Cristo. Prima di andare a Cristo, il peccatore deve aspettare di sentire il rimorso? Il primo passo è accettare l'intervento dello Spirito Santo; e se l'uomo risponde a questo invito, egli avanza verso Cristo per ricevere la grazia del pentimento. MS1 328 2 Il peccatore è rappresentato come una pecorella smarrita. Essa non ritorna mai da sola fintanto che il pastore non va alla sua ricerca. L'uomo non può pentirsi senza l'intervento dello Spirito di Dio e rendersi degno della benedizione e della giustificazione. Gesù Cristo cerca costantemente di attrarre il peccatore a Sé affinché contempli l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Noi non possiamo fare un passo verso la vita spirituale senza l'aiuto di Cristo, perché solo Lui può rafforzare l'anima e condurci al pentimento. Pietro presentò con chiarezza davanti ai sacerdoti e ai sadducei il fatto che il pentimento è un dono di Dio. Parlando di Cristo egli disse: MS1 328 3 "Esso ha Iddio esaltato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele, e remissione dei peccati". Atti 5:31 MS1 328 4 Il pentimento è un dono di Dio, ed anche il perdono e la giustificazione non sono da meno, e non può essere sperimentato se il peccatore non dà l'anima a Cristo. Se siamo attratti da Cristo è grazie alla Sua potenza e alla Sua virtù. La grazia della contrizione avviene soltanto attraverso Gesù e quindi da Lui procede la giustificazione. Il significato della fede MS1 328 5 Paolo ci scrive: MS1 328 6 "Invece la giustizia che viene dalla fede dice così:Non dire in cuor tuo: Chi salirà in cielo?" (questo è farne scendere Cristo)né: Chi scenderà nell',abisso? (questo è far risalire Cristo dai morti). Che cosa dire invece? La parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore: questa è la parola della fede che noi annunziamo; perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati". Romani 10:6-10 MS1 329 1 La fede che porta alla salvezza non è una fede casuale, non è il semplice consenso dell'intelletto, ma la convinzione radicata nel cuore, che accetta Cristo come personale Salvatore. MS1 329 2 Credere che Egli può salvare gli altri ma non te stesso non è una fede genuina, ma se un'anima si affida a Cristo come ad unica speranza di salvezza, allora si manifesta la fede autentica. Tale fede induce il suo possessore a collocare tutti gli affetti in Cristo. La sua comprensione è sotto il controllo dello Spirito Santo ed è da Lui plasmata alla somiglianza divina. La sua fede non è più una fede morta, ma è una fede che opera per amore, lo conduce a contemplare la bellezza di Cristo e ad assimilarsi al carattere divino. Si cita : (Deuteronomio 30:11-14) MS1 329 3 "Il SIGNORE, il tuo Dio, circonciderà il tuo cuore e il cuore dei tuoi discendenti affinché tu ami il SIGNORE, il tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l',anima tua, e così tu viva". Deuteronomio 30:6 MS1 329 4 È Dio che circonda il nostro cuore. L'intera opera è del Signore, dall'inizio alla fine. Il peccatore che perisce potrebbe dire: "Io sono un peccatore perduto". MS1 329 5 "E Gesù, udito questo, disse loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma i peccatori". Marco 2:17 MS1 329 6 "Io sono un peccatore, ed Egli è morto sulla croce per salvarmi. Non posso rimanere un minuto di più senza essere salvato. Cristo è morto ed è risuscitato per la mia giustificazione ed Egli mi vuole salvare ADESSO. Io accetto il Suo perdono, perché Lui me l'ha promesso". La Giustizia imputata MS1 329 7 Cristo è il Signore risorto; anche se è morto, è risorto e vive sempre per intercedere per noi. Dobbiamo credere con tutto il cuore per giustizia e con la parola testimoniare la salvezza. Coloro che sono giustificati per fede confesseranno Cristo. MS1 329 8 "In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita". Giovanni 5:24 MS1 330 1 L'opera più grande che è stata fatta per il peccatore è la sua giustificazione, perché Cristo lo ha dichiarato giusto. Il Signore imputa al credente la giustizia di Cristo e lo dichiara giusto davanti all'universo. Il colpevole trasferisce i suoi peccati su Cristo, suo sostituto e sua garanzia. MS1 330 2 Su Cristo è gettata l'iniquità d'ogni anima che crede. MS1 330 3 "Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui". 2 Corinzi 5:21 MS1 330 4 Cristo ha pagato per la colpa di tutto il mondo, e coloro che verranno a Dio nella fede, riceveranno la giustizia di Cristo, perché "egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti". 1 Pietro 2:24 MS1 330 5 Il nostro peccato è stato espiato, messo da parte, gettato negli abissi del mare. Attraverso il pentimento e la fede, siamo stati liberati dal peccato e guardiamo al Signore, la nostra giustizia. Gesù, il giusto, ha sofferto per gli ingiusti. Anche se come peccatori siamo sotto la condanna della legge, eppure Cristo con la sua obbedienza alla legge, rivendica i meriti della propria giustizia per l'anima pentita. Al fine di ottenere la giustizia di Cristo, è necessario che il peccatore si renda conto, che attraverso il pentimento la sua mente, il suo spirito e le sue azioni possono subire un radicale cambiamento. L'opera di trasformazione deve cominciare nel cuore per manifestare il suo potere attraverso ogni facoltà dell'essere. Tuttavia l'uomo da solo non è capace di avere un pentimento come questo, se non per mezzo di Cristo che è asceso al cielo, Egli portò la prigionia in cattività e distribuì grandi doni agli uomini. MS1 330 6 Chi è desideroso di pentirsi veramente? Che cosa deve fare? Deve andare a Gesù così come è, senza indugi. Egli deve credere che la parola di Cristo è vera e, con fiducia deve rivendicare le promesse di Dio. Un'anima che prega con sincerità non prega invano. Allora il Signore adempirà la Sua parola e darà lo Spirito Santo per condurre il colpevole al pentimento, verso Dio e verso il nostro Signor Gesù Cristo. Chi prega e confessa i suoi peccati, rende manifesta la sua sincerità e lo sforzo nell'obbedire ai comandamenti, perché alla preghiera unirà la sua fede. E non solo crederà nei precetti della legge ma li adempirà. Si metterà dalla parte di Cristo in questa controversia. Egli rinuncerà alle abitudini e alle compagnie che tendono ad allontanarlo da Dio. MS1 330 7 Chi vuole diventare figlio di Dio deve ricevere la Verità che insegna che il pentimento e il perdono si possono ottenere solo attraverso l',espiazione di Cristo. Certo di questo, il peccatore deve fare uno sforzo in armonia con l'opera fatta per lui e con instancabile preghiera deve presentarsi al trono della grazia, affinché il potere rinnovatore di Dio arrivi sino alla sua anima. Solo Cristo perdona il penitente, ma prima di ricevere il perdono Egli fa in modo che l'anima si penta. La disposizione è resa completa, e la giustizia eterna di Cristo è accreditata a ogni anima credente. La costosa e immacolata veste, che è stata tessuta nei telai celesti è fornita al peccatore pentito e credente, allora lui potrà dire: MS1 331 1 "Io mi rallegrerò grandemente nel SIGNORE, l',anima mia esulterà nel mio Dio; poiché egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto nel mantello della giustizia, come uno sposo che si adorna di un diadema, come una sposa che si adorna dei suoi gioielli". Isaia 61:10 MS1 331 2 L'abbondante grazia è stata predisposta affinché l'anima credente possa essere preservata dal peccato, perché il cielo intero, con le sue risorse illimitate, è stato messo a nostra disposizione e noi dobbiamo estrarre dal pozzo della salvezza. Cristo è il fine della legge, in giustizia per tutti coloro che credono. Noi stessi siamo dei peccatori, ma in Cristo siamo resi giusti. Avendoci fatti giusti per mezzo della giustizia imputata di Cristo, Dio ci dichiara giusti e ci tratta come tali. Egli ci considera come i suoi figli amati. Cristo opera contro il potere del peccato, e là dove abbonda il peccato sovrabbonda la grazia. MS1 331 3 "Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l',accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio". Romani 5:1,2 MS1 331 4 "...ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù". Romani 3:24,25,26 MS1 331 5 "Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio". Efesini 2:8, (Giovanni 1:14-16) La promessa dello Spirito MS1 331 6 Il Signore vorrebbe che il suo popolo fosse nella fede e che non ignorasse la grande salvezza, che gli è stata offerta abbondantemente. Il peccatore non deve guardare avanti, pensando che una grande opera potrebbe essere fatta per lui nel prossimo futuro, perché quest'opera è già stata completata. Il credente non è chiamato a fare la pace con Dio, perché mai lo ha fatto e mai potrà farlo. MS1 332 1 Deve accettare Cristo come sua pace, quindi con Cristo vi è Dio e la pace. Egli mise fine al peccato portando il peso della maledizione nel suo corpo sulla croce e ha tolto la maledizione da tutti coloro che credono in Lui come personale Salvatore. MS1 332 2 Egli pone fine al potere dominante del peccato nel cuore, per cui la vita e il carattere del credente testimonieranno la vera natura della grazia di Cristo. A coloro che glielo chiedono, Gesù dona lo Spirito Santo, perché è necessario che ogni credente possa essere liberato dalla contaminazione, come anche dalla maledizione della condanna della legge. Attraverso l'opera dello Spirito Santo, e della santificazione alla Verità, il credente diventa candidato per il cielo, quindi Cristo agisce dentro di lui e la Sua giustizia è sopra di lui. Senza lo Spirito e la giustizia di Cristo, nessun'anima avrà diritto al cielo. Non potremo godere del cielo, a meno che saremo qualificati dalla sua santa atmosfera per l'influenza dello Spirito Santo e della giustizia di Cristo. MS1 332 3 Per essere candidati per il cielo, dobbiamo soddisfare i requisiti della legge. Il Signore ci dice: MS1 332 4 "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l',anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso". Luca 10:27 MS1 332 5 Possiamo adempiere a questo comandamento solo se attraverso la fede ci afferreremo alla giustizia di Cristo. Contemplando Gesù riceviamo nel cuore un principio vivente che si espande, lo Spirito Santo compie l'opera e il credente progredisce di grazia in grazia, di forza in forza, di carattere in carattere. MS1 332 6 È modellato all'immagine di Cristo, finché nella crescita spirituale egli raggiunge la misura della statura piena di Gesù Cristo. Così Cristo pone fine alla maledizione del peccato, e l'anima è liberata dalla sua azione e effetto. Solo Cristo è capace di fare questo, poiché..."egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele Sommo Sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l',espiazione dei peccati del popolo. Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati". Ebrei 2:17,18 MS1 332 7 La riconciliazione significa che ogni barriera fra l'anima e Dio è rimossa, e che il peccatore comprende cosa significa il perdono di Dio. In considerazione del sacrificio di Cristo per gli uomini caduti, Dio può perdonare coloro che accettano i meriti di Cristo. Gesù fu il canale attraverso il quale la misericordia, l'amore e la giustizia possono affluire dal cuore di Dio al cuore del peccatore: MS1 333 1 "Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità". 1 Giovanni 1:9 MS1 333 2 Nella profezia di Daniele sta scritto che Cristo può "mettere fine al peccato, per espiare l'iniquità e stabilire una giustizia eterna..." Daniele 9:24 MS1 333 3 Ogni anima può dire: MS1 333 4 "In virtù della perfetta obbedienza, Cristo ha soddisfatto le richieste della legge, e la mia unica speranza è nel guardare a Lui quale mio sostituto e garante, Colui che ha obbedito alla legge al posto mio. Grazie ai Suoi meriti io sono libero dalla condanna della legge. Egli mi ha rivestito con la Sua giustizia che risponde a tutte le esigenze della legge". MS1 333 5 Io sono completo in Colui che produce una giustizia eterna. Egli mi presenta davanti al trono di Dio in una splendida veste immacolata non tessuta da mano d'uomo. Tutto proviene da Cristo. All'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo è data la gloria, l'onore, e la maestà". Molti pensano che devono attendere un impulso speciale per venire a Cristo. In effetti, è necessario soltanto presentarsi davanti a Lui con sincerità di propositi, decidendo di accettare la Sua offerta di grazia e misericordia da sempre promessa a tutti. MS1 333 6 Dobbiamo dire: MS1 333 7 "Cristo è morto per salvarmi. Il Signore desidera che io sia salvato, allora io andrò a Gesù così come sono, senza indugiare più e rivendicherò la Sua promessa. E quando Cristo mi chiamerà io gli risponderò". MS1 333 8 L'apostolo Paolo scrive: MS1 333 9 "...infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia..." (Romani 10:10) MS1 333 10 Nessuno può credere di ottenere la giustificazione per fede se continua a vivere nel peccato, o trascura il proprio dovere. Le buone opere sono il frutto della fede MS1 333 11 La fede autentica si manifesta con le opere buone, perché le buone opere sono i frutti della fede. Quando Dio agisce nel cuore dell'uomo, egli si arrende alla Sua volontà e collabora con Lui, effettua nella vita quello che Dio realizza mediante lo Spirito Santo e vi è armonia tra il proposito del cuore e la pratica della vita. Ogni peccatore deve rinunciare al peccato, perché è una cosa odiosa, e perché ha provocato la crocifissione di Cristo. Egli deve progredire nelle proprie esperienze e nel fare le opere di Cristo. Se ci arrendiamo completamente a Gesù e obbediremo alla legge, le benedizioni e la giustificazione saranno mantenute. Coloro che sono giustificati per fede devono rimanere fedeli al Signore. Qualora le opere non corrispondono alla professione di fede, l'uomo non può essere giustificato. MS1 334 1 L'apostolo Giacomo ci scrive: MS1 334 2 "Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa". Giacomo 2:22 MS1 334 3 La fede che non produce buone opere, non giustifica l'anima. MS1 334 4 "Dunque vedete che l',uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto". Giacomo 2:24 MS1 334 5 "Abrahamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia". Romani 4:3 MS1 334 6 L'imputazione della giustizia di Cristo proviene dalla fede che giustifica, ed è la giustificazione per cui Paolo conclude così: MS1 334 7 "...perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato. Ora però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i profeti: vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono - infatti non c',è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio - ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù. Dov',è dunque il vanto? Esso è escluso. Per quale legge? Delle opere? No, ma per la legge della fede; poiché riteniamo che l',uomo è giustificato mediante la fede senza le opere della legge. Dio è forse soltanto il Dio dei Giudei? Non è egli anche il Dio degli altri popoli? Certo, è anche il Dio degli altri popoli, poiché c',è un solo Dio, il quale giustificherà il circonciso per fede, e l',incirconciso ugualmente per mezzo della fede. Annulliamo dunque la legge mediante la fede? No di certo! Anzi, confermiamo la legge". Romani 3:20-31 MS1 334 8 La grazia è un favore immeritato, e il credente è giustificato senza alcun merito, senza nessun diritto da presentare davanti a Dio. Egli è giustificato mediante la redenzione che è in Cristo Gesù, Colui che ci rappresenta davanti al Giudice del cielo come nostro Sostituto e Garante. E mentre il peccatore è giustificato dai meriti di Cristo, egli non è libero di comportarsi ingiustamente. La fede opera attraverso l'amore e purifica l'anima. La fede germoglia e fiorisce e dà un raccolto di preziosi frutti. Dove c'è la fede, appaiono le buone opere. I malati sono visitati, si ha cura dei poveri, l'orfano e le vedove non sono trascurati, i nudi sono rivestiti, i diseredati sono nutriti. Ovunque Cristo è andato, ha fatto del bene, e quando gli uomini si uniscono a Lui, essi amano i figli di Dio, e l'umiltà e la Verità guidano i loro passi. MS1 335 1 L'espressione dei volti rivela la loro esperienza, e gli uomini avvertono che sono con Cristo e che hanno imparato da Lui. Così Cristo e il credente diventano Uno, e la bellezza del carattere di Cristo si rivela in coloro che sono vitalmente uniti alla Sorgente di potere e d'amore. Cristo è il grande depositario della rettitudine che giustifica e della grazia santificante. Tutti possono venire a Lui e ricevere la Sua pienezza. Egli attraverso Matteo ci dice: MS1 335 2 "Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo". Matteo 11:28 MS1 335 3 Poi, perché non respingete ogni incredulità e non ascoltate le parole di Gesù? Avete bisogno di riposare e desiderate la pace. Dite a Lui con cuore sincero: "Signore Gesù, io vengo a te perché tu mi hai invitato". Credete in Lui con fede incrollabile, ed Egli vi salverà. Avete cercato Gesù, l'autore della vostra fede? Avete contemplato Colui che è pieno di grazia e di Verità? Avete accettato la pace che solo Cristo può dare? E se non lo avete fatto ancora, arrendetevi a Lui e mediante la Sua grazia cercate d'avere un carattere nobile ed elevato. Cercate di avere uno spirito costante, risoluto e allegro. Nutritevi di Cristo che è il Pane della Vita, e allora testimonierete il Suo carattere e il Suo Spirito agli altri. ------------------------Capitolo 62 -- La perla di gran prezzo MS1 336 1 "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna". Giovanni 3:16 MS1 336 2 Egli è lo stesso ieri, oggi e per sempre. La giustizia di Cristo è come una perla bianca e pura, senza difetto, né macchia, né falsificazione. Questa giustizia (la perla) può essere nostra. La salvezza coi suoi inestimabili tesori comprati col sangue, è la perla di gran prezzo. Essa può essere cercata e trovata. Coloro che la trovano venderanno tutto quello che hanno per comprarla. Daranno prova che sono uno con Cristo, come Egli è Uno con il Padre. Nella parabola si parla di un mercante che vende tutto quello che possiede per acquistare la perla di gran prezzo. Questo è un bellissimo esempio di coloro che apprezzano la Verità in modo così sublime che rinunciano a tutto ciò che hanno per venire in possesso di questa perla. Si afferrano per fede alla salvezza prevista per loro nel sacrificio del Figlio Unigenito di Dio. MS1 336 3 Alcuni sono sempre alla ricerca di questa stupenda perla. Tuttavia, essi non hanno abbandonato completamente le loro abitudini sbagliate. Non muoiono all'IO affinché Cristo possa vivere in loro, di conseguenza non possono trovare questa preziosa perla. Essi non hanno vinto l'ambizione non santificata, né l'amore per le attrazioni mondane. Non esaltano la croce per seguire Gesù sulla via dell'abnegazione e del sacrificio. Non hanno mai conosciuto la pace e l'armonia dell'anima, perché senza una resa completa a Cristo non c'è riposo, né gioia. A molti cristiani, anche se non pienamente cristiani, sembra di essere già vicino al cielo, ma nonostante ciò, essi non entrano in esso. Essere quasi salvato, ma non esserlo pienamente, non significa essere quasi perduto ma completamente perduto. MS1 336 4 Una consacrazione giornaliera a Dio porta pace e riposo. Il commerciante vendette tutto quello che aveva per comprare la perla di gran prezzo. Coloro che sono alla ricerca della salvezza e non si scoraggiano, troveranno la pace e il riposo nel Signore. Allora Cristo li rivestirà con la Sua giustizia. Egli darà loro un cuore puro e una mente rinnovata. Queste benedizioni sono costate la vita al Figlio di Dio, e sono liberamente offerte a quelli per cui questo sacrificio è stato fatto. Tuttavia, molti come trattano questo dono? Essi volgono le spalle a Gesù preferendo i piaceri della vita. MS1 337 1 "...eppure non volete venire a me per aver la vita"! (Giovanni 5:40) MS1 337 2 I peccatori si trovano sotto un terribile inganno. Essi disprezzano e rigettano il Salvatore. Non si rendono conto del valore della perla offerta loro, e gettandola via, insultano e si beffano del Redentore. Molte donne si adornano con anelli e bracciali, pensando di guadagnare l'ammirazione, e si rifiutano di accettare la perla di grande valore che avrebbe assicurato loro la santificazione, l'onore e le ricchezze eterne. Quanta infatuazione vi è nelle menti umane! Molti sono più affascinati dalle cose insignificanti terrene, dalle apparenze e dallo splendore, che dalla vita immortale, la ricompensa di Dio per la fedeltà. MS1 337 3 "La fanciulla può forse dimenticare i suoi ornamenti, o la sposa la sua cintura? Eppure il mio popolo ha dimenticato me, da giorni innumerevoli". Geremia 2:32 ------------------------Capitolo 63 -- Luce supplementare "Le tenebre non la compresero" MS1 338 1 "Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l',hanno sopraffatta. Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce. La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo". MS1 338 2 Giovanni 1:1-9 MS1 338 3 Mi è stato chiesto: "Lei pensa che il Signore ha più luce per noi che siamo il suo popolo"? Io risposi che Egli ha luce, e che è del tutto nuova per noi, tuttavia è la preziosa luce antica che rifulge dalla Parola di Verità. Noi abbiamo solo dei piccoli bagliori di raggi di luce che deve ancora venire. Noi non stiamo approfittando al massimo della luce che il Signore ci ha già dato, di conseguenza non camminiamo nella luce che già brilla su di noi; e quindi smettendo di ricevere la luce, essa non può aumentare. MS1 338 4 Noi ci consideriamo il popolo che osserva i comandamenti, ma in realtà non comprendiamo l'ampiezza dei principi della legge di Dio, non comprendiamo il Suo santo carattere. Molti che pretendono di essere maestri della Verità, non hanno alcuna idea di ciò che stanno facendo nell'insegnare la legge di Dio, perché non hanno una conoscenza vivente del Signor Gesù Cristo. MS1 338 5 Quando leggiamo la storia di Lutero e di Knox o di altri famosi riformatori, ammiriamo la loro forza d'animo e il coraggio quali fedeli servitori di Dio, e vorremmo avere la stessa spiritualità che li animava. Desideriamo sapere da dove proveniva quella forza. Anche se questi grandi uomini sono stati utilizzati come strumenti di Dio, essi non erano perfetti. Erano uomini fallibili che facevano grandi errori. Noi dovremmo cercare di imitare le loro virtù, senza però fare di esse la nostra regola. Questi uomini possedevano rari talenti nel condurre avanti l'opera della Riforma. Essi erano mossi da un potere superiore a loro, tuttavia, non erano gli strumenti umani di cui Dio si serviva ad essere esaltati e onorati, ma il Signor Gesù, che fece scendere la sua Luce e la sua potenza su di loro. MS1 339 1 Coloro che amano la Verità e la Giustizia, coloro che mantengono i principi dati a questi pionieri, lodino Dio, la Fonte di ogni luce. MS1 339 2 Se si dovesse annunciare che gli angeli avessero aperto davanti agli uomini i tesori della conoscenza riguardo alle cose celesti, quale scalpore avrebbero suscitato nel mondo cristiano! L'atmosfera del cielo circonderebbe i messaggeri, e molti avrebbero volentieri ascoltato le parole provenienti dalle loro labbra. Gli uomini avrebbero scritto dei libri richiamando l'attenzione sulle parole degli angeli; ma un Essere superiore agli angeli è venuto nel nostro mondo. Il Signore stesso è venuto per riflettere sugli uomini la luce del cielo. Egli ha annunciato Sé stesso come Uno con il Padre, pieno di grazia e di Verità, Dio manifestato in carne. MS1 339 3 Gesù, l'immagine dell'invisibile Dio, ha dato la propria vita per salvare l'uomo perduto, e che luce, che potere Egli ha portato con Sé! In Lui abita tutta la pienezza della divinità corporalmente. Quale mistero dei misteri! È difficile per la mente umana comprendere la maestà di Cristo e il mistero della redenzione. È stata innalzata la vergognosa croce, i chiodi sono stati conficcati nelle Sue mani e nei Suoi piedi, la crudele lancia ha trafitto il Suo cuore e il prezzo della redenzione è stato pagato per il genere umano. L'immacolato Agnello di Dio portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno; Egli prese i nostri dolori. Un tema inesauribile MS1 339 4 La redenzione è un tema inesauribile, degno della nostra più intima contemplazione. Essa sorpassa la comprensione del più profondo pensiero e va oltre la portata dell'immaginazione più vivida. Chi, facendo una ricerca ha saputo scoprire Dio? MS1 339 5 Davanti a tutti gli uomini si aprono i tesori della sapienza e della scienza , e se migliaia di loro anche se fossero i più dotati, dedicassero tutto il loro tempo a presentare Gesù davanti a noi, studiando il modo di come poter descrivere il Suo fascino ineguagliabile, questo tema non si esaurirebbe mai. MS1 339 6 Anche se autori di talento hanno fatto conoscere verità meravigliose, e hanno presentato una luce magnifica alla gente, ancora ai nostri giorni scopriamo nuove idee e altri campi in cui lavorare, perché il tema della salvezza è inesauribile. L'opera va avanti da secoli indicando la vita e il carattere di Cristo e l'amore di Dio che si manifesta nel sacrificio espiatorio. Il tema della redenzione occuperà le menti dei redenti per tutta l'eternità. Ci saranno nuove e ricche rivelazioni che si manifesteranno nel piano di salvezza per i secoli senza fine. MS1 339 7 Se Gesù fosse con noi oggi, ci direbbe la stessa cosa che disse ai suoi discepoli: MS1 339 8 "Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata". Giovanni 16:12 MS1 340 1 Gesù desiderava spiegare alle menti dei suoi discepoli profonde e viventi Verità, ma fu impossibile a causa della loro mondanità e della loro comprensione offuscata e insufficiente. Essi non poterono beneficiare della grande, gloriosa e solenne Verità. MS1 340 2 La mancanza di crescita spirituale chiude la porta ai ricchi raggi di luce che brillano da Cristo. Non raggiungeremo mai un periodo nel quale non ci sia maggior luce per noi. I detti di Cristo furono sempre di vasta portata nella loro importanza. MS1 340 3 Coloro che udirono gli insegnamenti di Gesù con opinioni preconcette non poterono comprendere il significato delle sue dichiarazioni. Gesù era ed è la Fonte e l'Autore della Verità. MS1 340 4 I grandi temi del Vecchio Testamento furono fraintesi e male interpretati, e il compito di Cristo fu di esporre la Verità a coloro che non l'ebbero compresa e per cui fu data. I profeti avevano presentato delle dichiarazioni, ma l',importanza spirituale di quello che avevano scritto, non fu scoperta da loro. Essi non videro il significato della Verità. Gesù rimproverò i suoi discepoli per la loro lentezza di comprensione. Essi persero molti dei Suoi preziosi insegnamenti, perché non compresero la grandezza spirituale delle parole di Cristo. Ma Gesù promise il Consolatore, lo Spirito di Verità avrebbe riportato nelle loro menti queste dichiarazioni perdute. Gesù fece capire, che lui gli aveva lasciato dei preziosi gioielli di Verità il cui valore non conoscevano ancora. Le gemme preziose nelle miniere della Verità MS1 340 5 Dopo la crocifissione e la risurrezione di Cristo, i discepoli ascoltarono con meraviglia e stupore le Sue lezioni; poiché a loro sembravano che fossero delle nuove idee. Ma Gesù disse Loro: MS1 340 6 "Queste sono le cose che io vi dicevo quand',ero ancora con voi....Allora aprì loro la mente per capire le Scritture..." Luca 24:44,45 MS1 340 7 La Verità è in costante sviluppo e presenta nuovi aspetti a diverse menti. Coloro che scavano nelle miniere della Verità, scopriranno ricche e preziose gemme. Noi siamo preoccupati per coloro che sostengono di credere alla Verità che ora si è rivelata davanti a noi, e specialmente quelli che hanno la responsabilità d'insegnarla agli altri, senza avere idee chiare sul significato dei temi biblici che sono di massima importanza. MS1 340 8 Coloro che rivendicano la legge di Dio, sono in una situazione nella quale hanno molto bisogno dello Spirito Santo. Se i ministri mancano di umiltà, se sono facilmente irritabili quando trovano l'opposizione, è evidente che hanno bisogno dell'illuminazione divina. Gli uomini devono manifestare la grazia di Cristo quando lavorano per le anime, allora la Verità come è in Gesù, avrà un'influenza completamente differente sulle menti degli increduli, più di quella che ha avuto quando fu presentata come una teoria o come un argomento controverso. MS1 341 1 Se facciamo del nostro meglio per presentare la verità nel suo carattere commovente, opponendoci alle opinioni e alle idee degli altri, sarà male interpretata, male applicata e deformata davanti a quelli che fomentano l'errore, in modo da farla apparire in una luce sgradevole. MS1 341 2 Sono poche le persone a cui portare la Verità e che non hanno bevuto del vino di Babilonia. Per loro è difficile comprendere la verità, da ciò nasce la necessità d'insegnarla come è in Gesù. MS1 341 3 Coloro che affermano di essere amanti della Verità, hanno i mezzi per essere mansueti e umili di cuore, come fu il Grande Maestro. Coloro che hanno lavorato diligentemente nelle miniere del Signore, e hanno scoperto il prezioso minerale nelle sue vene ricche di Verità, e i misteri divini che sono stati nascosti per secoli, esalteranno il Signor Gesù, fonte d'ogni Verità. Essi riveleranno nei loro caratteri la forza santificante in ciò che credono. Gesù e la Sua grazia devono essere consacrati nel santuario più intimo dell'animo umano. Allora Lui sarà rivelato nelle parole, nelle preghiere, nelle esortazioni, nella presentazione della sacra Verità, perché questo è il grande segreto del successo spirituale. MS1 341 4 Quando l'IO si intreccia col nostro lavoro, allora la Verità che portiamo agli altri non è santificata, non è perfetta, e non nobilita il cuore, di conseguenza non può testimoniare che "questi vasi" sono adatti all'uso del Maestro. Solo attraverso la preghiera fervente possiamo mantenere la dolce comunione con Gesù, e attraverso questa comunione benedetta le parole e lo spirito ricevono la fragranza dello Spirito di Cristo. Non c'è un cuore che non può beneficiare nel vegliare. Gesù, il prezioso Salvatore, ci ordinò di vegliare. La vigilanza dell'IO non deve essere mai allentata nemmeno per un istante. Il cuore deve essere curato con diligenza, perché da lui emana la vita. Vigilate e disciplinate i pensieri affinché non pecchiate con le vostre labbra. ------------------------Capitolo 64 -- Come affrontare un punto di dottrina controverso MS1 342 1 Pochi di noi comprendono i tempi in cui viviamo. Il mio cuore trema al pensiero di affrontare il nemico nelle condizioni in cui ci troviamo. Mi sono state presentate le vicissitudini dei figli d'Israele e il loro atteggiamento poco prima della prima venuta di Cristo, per illustrare la posizione del popolo di Dio nella loro esperienza prima della seconda venuta di Cristo, e come il nemico colse ogni occasione per dominare le menti dei giudei e come oggi sta cercando di accecare le menti dei servi di Dio per confondere le Verità preziose. MS1 342 2 Quando Cristo venne nel nostro mondo, Satana dominava la terra, e disputò ogni centimetro del sentiero di Gesù, dalla stalla sino al Calvario. Satana aveva accusato Dio nel richiedere l'abnegazione degli angeli, quando lui stesso non sapeva nulla di quello che significava e tantomeno non avrebbe mai fatto nessun sacrificio per gli altri. Dopo che il maligno fu espulso dal cielo, egli continuò ad accusare il Signore dicendo che imponeva un servizio esigente e che lui stesso non era disposto a rendergli MS1 342 3 Cristo venne in questo mondo per affrontare queste false accuse e per rivelare il Padre. Noi non possiamo concepire quale grande umiliazione dovette subire Gesù nel prendere su di sé la nostra natura. Non che l'atto in sé di appartenere alla razza umana fosse una disgrazia, ma Egli era la Maestà del cielo, il Re di gloria, e umiliò sé stesso divenendo una creatura, e soffrire i bisogni e le afflizioni dei mortali. Egli si umiliò non nella posizione più elevata, come uomo di ricchezza e di potere, ma essendo ricco, per noi si è fatto povero, affinché noi attraverso la Sua povertà potessimo diventare ricchi. Passo dopo passo nella sua umiliazione fu scacciato di città in città poiché gli uomini non volevano ricevere la Luce del mondo. Erano perfettamente soddisfatti nella loro posizione. MS1 342 4 Cristo ci aveva dato preziose gemme di Verità, ma gli uomini le avevano avvolte negli stracci delle superstizioni e dell'errore. Egli impartì loro Parole di Vita, ma essi non vissero di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Il Signore vide che gli uomini non volevano trovare la Parola di Dio, perché essa era nascosta dalle tradizioni degli uomini. Egli venne per collocare davanti al mondo l'importanza relativa del cielo e della terra e per mettere la Verità al posto giusto. MS1 343 1 Solo Gesù poteva rivelare la Verità tanto necessaria agli uomini affinché potessero ottenere la salvezza. Solo Lui poteva collocarla nella giusta dimensione della verità, e fu la sua opera a liberarla dall'errore e a presentarla davanti agli uomini nella sua luce celeste. MS1 343 2 Satana si sentì di opporsi a Cristo, forse perché da quando era caduto non aveva fatto tutto il possibile per offuscare la luce e farla sembrare tenebre e le tenebre luce? Mentre Gesù presentava la Verità davanti alla gente in relazione alla salvezza, Satana, operava attraverso i dirigenti giudei, e ispirava loro l'inimicizia contro il Redentore del mondo. Essi erano determinati a fare tutto quanto era in loro potere per impedire che avesse influenza sulla gente. MS1 343 3 Oh, come desiderava esporre ai sacerdoti i maggiori tesori di Verità, come ardeva il suo cuore per questo. Però, le loro menti erano chiuse in modo tale, che non gli fu possibile rivelare le Verità sul Suo regno. Le Scritture non erano state lette nel modo giusto. Gli Ebrei erano sempre nell'attesa del Messia, perché essi credevano che il Messia sarebbe venuto con grande gloria, ma questa gloria lo accompagnerà nella Sua seconda apparizione. E poiché Gesù non era apparso con tutta la maestà di un re, lo rifiutarono completamente. Ma non solo, lo rifiutarono perché non venne circondato dallo splendore, e anche perché Gesù era l'incarnazione della purezza, mentre loro erano impuri. Egli camminò sulla terra come un uomo di integrità immacolata. Un personaggio come Cristo, in mezzo al degrado e alla malvagità, era incompatibile coi desideri degli empi, di conseguenza subì il disprezzo e l'oltraggio. La Sua vita impeccabile rifletteva una speciale luce sui cuori degli uomini, e scopriva l'iniquità dei loro caratteri odiosi. MS1 343 4 Il Figlio di Dio fu aggredito ad ogni passo dalle potenze delle tenebre. Dopo il Suo battesimo, fu portato dallo Spirito nel deserto dove soffrì la tentazione per 40 giorni. Ho ricevuto molte lettere dove si affermava che era impossibile che Cristo ha avuto la stessa natura umana come tutti gli uomini, perché se fosse così, Egli sarebbe certamente caduto. Invece se Egli non avesse avuto la natura umana, non avrebbe potuto essere un esempio per noi. Se Gesù non fosse stato partecipe della natura umana, Egli non avrebbe potuto essere tentato come lo è stato ogni uomo. Se per Cristo non fosse stato possibile vincere la tentazione, Egli non avrebbe potuto essere il nostro Salvatore. MS1 343 5 È stata una realtà solenne che Cristo, in quanto uomo, venne sulla terra per combattere le battaglie a favore degli uomini. Le Sue tentazioni e le vittorie ci dicono che l'umanità deve seguire il Suo esempio. L'uomo deve diventare partecipe della natura divina. La divinità e l'umanità uniti in Cristo MS1 344 1 La divinità e l'umanità erano unite in Cristo. La divinità non si degradò a causa della sua umanità. La divinità mantenne il suo posto, ma l'umanità, è stata unita alla divinità e resistette alla più tremenda prova della tentazione nel deserto. Il principe di questo mondo si presentò a Cristo dopo il Suo lungo digiuno, quando era affamato, tentandolo, affinché Egli trasformasse le pietre in pane. Tuttavia, per la salvezza dell'uomo fu messo a punto un piano, il quale prevedeva che Cristo avrebbe conosciuto la fame, la povertà e ogni altra fase delle esperienze umane. Resistette alla tentazione mediante il potere che anche l'uomo può avere. Si afferrò al trono di Dio, e non c'è uomo o donna che non possa avere lo stesso aiuto mediante la fede in Dio. L'uomo può diventare partecipe della natura divina; non c'è una sola anima che non possa invocare aiuto dal cielo nella tentazione o nella prova. Cristo è venuto per rivelare la fonte del Suo potere, perché l'uomo non è mai stato in grado di contare sulle proprie capacità indebolite. MS1 344 2 Coloro che vorrebbero vincere, devono sforzare al massimo ogni facoltà del loro essere. Essi devono andare in ginocchio davanti a Dio chiedendo il Suo intervento. Cristo è venuto fra noi per essere il nostro esempio, per dirci che possiamo essere partecipi della natura divina. Come? Fuggendo la corruzione e la lussuria che dilaga nel mondo. Satana non ha ottenuto la vittoria su Cristo. Non calpestò coi suoi piedi l'anima del Redentore. Non toccò la sua testa, benché ferì il suo calcagno. Cristo, attraverso il Suo esempio rese evidente che l'uomo può essere integro. Gli uomini hanno abbastanza potere per resistere al male, un potere che, né terra né morte, né inferno possono vincere, un potere che li può condurre alla vittoria. Divinità e umanità possono coesistere in loro. MS1 344 3 È stata l'opera di Cristo a presentare la Verità nel quadro del Vangelo, e rivelare i precetti e i principi che aveva dato all'uomo caduto. Ogni idea presentata all'uomo era la Sua idea. Non fu necessario prendere in prestito i pensieri di nessuno, perché Lui era l'origine d'ogni Verità. Cristo avrebbe potuto presentare le idee dei profeti e dei filosofi, e preservare la sua originalità; ma ciò non era necessario, perché Egli stesso è la fonte di ogni Verità. Gesù era prima che ogni cosa fosse, e col Suo insegnamento, Egli divenne la guida spirituale per tutte le età. È stato Cristo che ha parlato per mezzo di Melchisedek, il sacerdote del Dio altissimo. Melchisedek non era Cristo, ma era la voce di Dio nel mondo, il rappresentante del Padre. E Cristo ha parlato attraverso tutte le generazioni del passato. Cristo ha guidato il Suo popolo, e la Sua parola è stata la luce del mondo. Quando Dio ha scelto Abramo come rappresentate della sua Verità, lo trasse dal suo paese, lo separò dal suo parentado e lo mise "a parte". Egli lo voleva modellare alla Sua immagine. Voleva insegnargli il Suo piano, prima che fosse modellato dalle influenze del mondo. Abramo doveva imparare come guidare i suoi figli e tutta la sua casa per custodire gli insegnamenti del Signore, e la Sua giustizia. Dio vorrebbe fare lo stesso con noi. Egli vorrebbe farci capire come governare le nostre famiglie, come controllare i nostri figli, e come custodire la via del Signore. Giovanni fu chiamato a fare un'opera special MS1 345 1 Giovanni fu chiamato a fare un'opera speciale, perché il Signore lo preparò per raddrizzare i Suoi sentieri. Egli non venne mandato alla scuola dei profeti o dei rabbini, lo separò dalle assemblee degli uomini per mandarlo nel deserto, affinché potesse imparare dalla natura e dal Dio della natura. Dio non voleva che egli prendesse esempio dai sacerdoti e dai governanti. Fu chiamato a fare un'opera speciale. Il Signore gli diede il Suo messaggio. Andò dai sacerdoti e dai governanti e gli domandò se poteva proclamare il suo messaggio? No. Dio lo separò da loro, affinché non fosse influenzato dal loro spirito e dai loro insegnamenti. MS1 345 2 Era la voce che gridava nel deserto: MS1 345 3 "La voce di uno grida: "Preparate nel deserto la via del SIGNORE, appianate nei luoghi aridi una strada per il nostro Dio! Ogni valle sia colmata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; i luoghi scoscesi siano livellati, i luoghi accidentati diventino pianeggianti. Allora la gloria del SIGNORE sarà rivelata, e tutti, allo stesso tempo, la vedranno". Isaia 40: 3-5 MS1 345 4 Questo è il vero messaggio che dovrebbe essere dato al nostro popolo, siamo vicini alla fine del tempo, e il messaggio è: Preparate la via del Re, togliete le pietre, alzate gli stendardi per il popolo. Il popolo deve destarsi. Non è il tempo di predicare pace e sicurezza. Siamo esortati a ..."grida a piena gola, non ti trattenere, alza la tua voce come una tromba; dichiara al mio popolo le sue trasgressioni, alla casa di Giacobbe i suoi peccati". Isaia 58:1 MS1 345 5 La luce della gloria di Dio brillò sopra il nostro Rappresentante, e questo fatto ci dice che la gloria di Dio può risplendere anche sopra di noi. Col Suo braccio umano, Cristo circondò tutta la razza umana, e con il Suo braccio divino, Egli afferrò il trono dell'Infinito, unendo l'uomo con Dio, e la terra al cielo. La luce della gloria di Dio deve essere sopra di noi. Abbiamo bisogno dell'unzione celeste. Per quanto l'uomo possa essere intelligente o istruito, non è qualificato per insegnare a meno che si afferra fermamente al Dio d'Israele. Colui che è unito al cielo, compirà le opere di Cristo. Con la fede in Dio, egli avrà il potere di destare l'umanità. Andrà in cerca delle pecore perdute della casa d'Israele. Se il potere divino non si combina con lo sforzo umano, io non darei un apice per tutto ciò che potrebbe fare il più grande degli uomini. Nella nostra opera manca lo Spirito Santo. Nulla mi spaventa di più che vedere lo spirito di disaccordo che si manifesta in mezzo ai nostri fratelli. Siamo su un terreno pericoloso quando non possiamo unirci come cristiani e con gentilezza esaminare i punti controversi. Sento il desiderio di fuggire da quelli che non possono investigare sinceramente le dottrine bibliche per non ricevere le loro impressioni. MS1 346 1 Coloro che non possono esaminare con imparzialità le evidenze di una posizione diversa dalla loro, non sono idonei per insegnare in alcun ministero della causa di Dio. Ciò di cui abbiamo bisogno è il battesimo dello Spirito Santo. Senza questo non siamo dotati per andare nel mondo come lo fecero i discepoli dopo la crocifissione di Gesù. Gesù conoscendo la loro miseria, disse loro di rimanere a Gerusalemme fino a quando non avrebbero ricevuto la potenza dall'alto. Ogni insegnante deve essere anche uno studente, affinché i suoi occhi vedano le evidenze della verità di Dio che avanza. I raggi del Sole di Giustizia devono risplendere in ogni cuore che desidera impartire la luce agli altri. MS1 346 2 Nessuno è in grado di spiegare le Scritture senza l'aiuto dello Spirito Santo. Ma quando studiate la Parola di Dio con umiltà, con il cuore sottomesso, gli angeli di Dio saranno al vostro fianco per impressionarvi con le testimonianze della Verità. Quando lo Spirito di Dio riposa su di voi, non vi sarà alcun sentimento d'invidia o di gelosia verso gli altri. Non ci sarà uno spirito accusatore e di critica, come Satana ispirò questi sentimenti nei cuori dei dirigenti giudei contro Cristo. Così come Cristo disse a Nicodemo, così vi dico: ..."se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio". (Giovanni 3:3) Dovete avere l'impronta divina prima di poter discernere le sacre richieste della verità. Fintantoché un insegnante non diventa alunno alla scuola di Cristo, non è idoneo a insegnare le Scritture agli altri. L'opera speciale di Ellen G. White MS1 346 3 Dobbiamo fare di tutto affinché tutte le differenze spariscano. Se io credo di avere la luce, il mio dovere è presentarla agli altri. Supponiamo di aver consultato gli altri riguardo il messaggio che il Signore mi avrebbe dato per il popolo, la porta potrebbe chiudersi, in modo che la luce non raggiungerebbe coloro a cui Dio avrebbe inviato l'invito. Quando Gesù entrò in Gerusalemme, tutta la moltitudine cominciò a gioire e a lodare Dio a voce alta per tutte le grandi opere che avevano visto dicendo: MS1 346 4 "Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria nei luoghi altissimi!" Alcuni farisei, tra la folla, gli dissero: Maestro, sgrida i tuoi discepoli!" Ma egli rispose: Vi dico che se costoro tacciono, le pietre grideranno". Luca 19:37-40 MS1 346 5 I Giudei cercarono di fermare la proclamazione del messaggio che era stato predetto nella parola di Dio, ma le profezie dovevano compiersi. Il Signore dice: MS1 347 1 "Ecco, io vi mando il profeta Elia, prima che venga il giorno del SIGNORE, giorno grande e terribile". Malachia 4:5 MS1 347 2 Qualcuno dovrà venire nello spirito e potere di Elia, alla sua comparsa, chissà cosa diranno gli uomini: "Tu sei troppo zelante e non interpreti le Scritture nel modo corretto. Lascia che io ti dica come insegnare il tuo messaggio". Molti non sanno distinguere tra l'opera di Dio e quella degli uomini. Io devo riferire la Verità esattamente come il Signore mi ha chiesto, e ora vi dico, che se continuate a trovare mancanze avendo uno spirito litigioso, voi non conoscerete mai la Verità. MS1 347 3 Gesù disse ai discepoli: MS1 347 4 "Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata". Giovanni 16:12 MS1 347 5 I discepoli non erano in condizione di apprezzare le cose sacre ed eterne, ma Gesù promise d'inviare il Consolatore, che avrebbe insegnato loro tutte le cose e gli avrebbe ricordato le cose che Lui gli aveva detto. Fratelli, non dobbiamo mettere la nostra fiducia nelle mani degli uomini: MS1 347 6 "Smettete di confidare nell',uomo, nelle cui narici non c',è che un soffio; infatti quale importanza gli si potrebbe attribuire"? Isaia 2:22 MS1 347 7 Dobbiamo affidare le nostre anime a Gesù e bere dalla fonte della montagna anziché a quella della valle. Abbandoniamo le correnti più basse e approfittiamo di quelle più alte. Se c'è un punto nella Verità che non comprendete, allora indagate, confrontate tra una Scrittura e l'altra, e affondate profondamente la trivella nella miniera di Dio. Collocate voi stessi e le vostre opinioni sull'altare di Dio. Mettete via le vostre idee preconcette e lasciate che lo Spirito del cielo vi guidi in ogni Verità. MS1 347 8 Una volta un fratello, per paura di essere convinto, mi disse che non avrebbe ascoltato nulla delle dottrine che sosteniamo. Egli non aveva alcuna intenzione di frequentare le riunioni e ascoltare i nostri sermoni, ma più tardi disse che qualora decidesse di ascoltarci si sarebbe sentito colpevole. Il Signore gli aveva dato un'opportunità per conoscere la Verità, e lui era responsabile di accogliere questa opportunità. Vi sono molti tra noi che hanno molti pregiudizi contro le dottrine e le discutono costantemente. Loro non vogliono venire ad ascoltare e indagare tranquillamente, ma come ciechi presentano le loro obiezioni. Essi sono soddisfatti della posizione nella quale si trovano. Riguardo a questo l'Apocalisse così si esprime: MS1 348 1 "Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo. MS1 348 2 Perciò io ti consiglio di comperare da me dell',oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere. Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti". Apocalisse 3:17-19 MS1 348 3 Questo brano si applica a coloro che vivono sotto l'eco del messaggio, ma non vogliono sentirlo. In quale altro modo possiamo sapere che il Signore ci sta dando nuove evidenze della sua Verità, collocandola in una posizione nuova, affinché le vie del Signore possano essere preparate? MS1 348 4 Quali progetti avete fatto, affinché una nuova luce sia sparsa sulle file del popolo di Dio? Quali prove avete che Dio non ha inviato la luce ai Suoi figli? MS1 348 5 L'autosufficienza, l'egoismo e l'orgoglio devono essere eliminati dalle nostre vite. Dobbiamo inginocchiarci ai piedi di Gesù e imparare da Colui che è mite e umile di cuore. Gesù non insegnava ai suoi discepoli come facevano i rabbini. Molti dei Giudei venivano a Cristo per ascoltare il modo in cui Cristo rivelava i misteri della salvezza. Essi venivano non per imparare ma per criticare, e sorprenderlo in qualche contraddizione, affinché potessero avere qualcosa per sollevare i pregiudizi della gente. Essi erano soddisfati della loro conoscenza, ma i figli di Dio devono conoscere la voce del vero Pastore. Non è forse adesso il momento giusto per digiunare e pregare Dio? Siamo in serio pericolo a causa dei disaccordi e controversie. Allora, non dovremmo cercare Dio con fervore, con umiltà, per sapere qual è la Verità? Andiamo sotto l'albero di fico MS1 348 6 Natanaele vide Giovanni indicare il Salvatore e disse: MS1 348 7 "Ecco l',Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo"!Giovanni 1:29 MS1 348 8 Allora Natanaele guardò Gesù con disappunto a causa dell'aspetto del Redentore del mondo. Colui che portava i segni della fatica e della povertà poteva essere il Messia? Gesù era un operaio, aveva lavorato con altri umili operai. Così Natanaele se ne andò via. Nonostante quello che avesse visto, egli non si fece alcuna opinione riguardo il carattere di Gesù. S'inginocchiò sotto un albero di fico e nella preghiera chiese a Dio se Gesù era veramente il Messia. E mentre era lì, si avvicinò a lui Filippo e gli disse: MS1 349 1 "Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosé nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio di Giuseppe. Natanaele gli disse: Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?" MS1 349 2 Filippo gli rispose: "Vieni a vedere". Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro e disse di lui: "Ecco un vero Israelita in cui non c',è frode" Natanaele gli chiese: "Da che cosa mi conosci?" Gesù gli rispose: "Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto" Giovanni 1:45-48 MS1 349 3 Non sarebbe opportuno per noi andare sotto un albero di fico per supplicare Dio, su ciò che è la Verità? Lo sguardo del Signore non potrebbe essere sopra di noi come lo fu sopra Natanaele? Natanaele credette nel Signore, ed esclamò: MS1 349 4 "Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d',Israele". Gesù rispose e gli disse: "Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste". Poi gli disse: "In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell',uomo". Giovanni 1:49-51 MS1 349 5 Questo è ciò che vedremo se siamo uniti a Dio. Egli vuole che dipendiamo da Lui e non dagli uomini. Egli desidera cambiare i nostri cuori; Egli vuole rivelarci la luce che proviene dal trono di Dio. Dobbiamo lottare con ogni difficoltà, ma se si presentano delle controversie, andremo forse verso gli uomini per scoprire le loro opinioni per poi formare le nostre conclusioni? No! Volgiamoci a Dio e diciamo a Lui tutto quello che vogliamo. Prendiamo in mano le Scritture e cerchiamo i tesori nascosti in essa. Non andiamo abbastanza in profondità MS1 349 6 Noi non andiamo abbastanza in profondità nella nostra ricerca della Verità. Ogni anima che crede nella Verità presente, sarà messa in circostanze nelle quali verrà richiesta la ragione della speranza che vi è in essa. I figli di Dio saranno chiamati davanti ai re, ai principi, ai regnanti e ai grandi uomini della terra, e questi dovranno sapere che i figli di Dio sanno con certezza ciò che è Verità. Essi devono essere uomini e donne convertiti. Dio può insegnarci di più in un attimo attraverso il Suo Spirito, che quello che potrete imparare dai grandi uomini della terra. L'universo sta osservando le controversie in atto sulla terra. Dio ha provveduto un'opportunità a un costo infinito, affinché ogni uomo sappia ciò che lo renderà saggio per la salvezza. Gli angeli ansiosamente guardano per vedere chi approfitterà di questa opportunità. MS1 349 7 Quando un messaggio viene presentato davanti ai figli di Dio, essi non dovrebbero opporsi ad esso, anzi, dovrebbero andare alla Bibbia, confrontarlo con la legge e la testimonianza, e se non sopporta questa prova non è veritiero. Il Signore vuole espandere le nostre menti. Vuole rivestirci con la Sua grazia. Noi possiamo gioire di un banchetto quotidiano di cose buone, perché Dio desidera aprire davanti a noi l'intero tesoro del cielo. MS1 350 1 Dobbiamo essere uno in Cristo come Egli è Uno con il Padre, e il Padre amerà noi come ama il proprio Unigenito Figlio. Possiamo ricevere lo stesso aiuto che ha ricevuto Cristo stesso. Possiamo ricevere la forza in ogni emergenza, perché Dio è la nostra avanguardia e retroguardia. Egli ci proteggerà da tutti i lati, sia che siamo davanti ai governanti, sia che siamo davanti alle autorità terrene, senza alcun bisogno di prepararci su ciò che diremo. In ogni nostro bisogno, Dio c'insegnerà ciò che dobbiamo fare o dire. Possa il Signore aiutarci ad andare ai piedi di Gesù per imparare da Lui prima di diventare insegnanti di altri. La Bibbia è il nostro credo MS1 350 2 Quando la Parola di Dio è studiata, compresa e obbedita, una luce brillante si rifletterà sul mondo; nuove Verità saranno ricevute e obbedite, ci uniranno a Gesù con potenti vincoli. La Bibbia, la sola Bibbia deve essere il nostro credo, l'unico vincolo d'unione. Tutti quelli che s'inchinano davanti a questa Santa Parola, saranno in pace e in armonia. I nostri punti di vista e le idee non devono dominare i nostri sforzi. L'uomo è fallibile, ma la parola di Dio è infallibile. Invece di litigare tra di voi, esaltate il Signore. Facciamo fronte a ogni opposizione come lo fece il nostro Maestro, dicendo: "STA SCRITTO". MS1 350 3 Alziamo lo stendardo che dice: La Bibbia, è la nostra norma di fede e disciplina.