Messaggi scelti, vol. 2

Capitolo 19

Una lezione obiettiva

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L'inizio dell'apostasia di Salomone può essere ricercata in molti peccati, sino a sembrare delle piccole deviazioni dai principi corretti. L'unione con delle donne idolatre non fu in nessun modo l'unica causa che motivò la sua caduta. Tra le cause principali che condussero Salomone alla stravaganza e all'oppressione tirannica, si trova un processo nel quale si sviluppò e animò uno spirito di cupidigia.

Ai tempi dell'antico Israele, quando ai piedi del Monte Sinai Mosé diede al popolo il comandamento divino: Essi mi faranno un santuario ed io abiterò in mezzo a loro (Esodo 25:8), la risposta degli Israeliti fu accompagnata da donazioni.

Tutti quelli che il proprio cuore spingeva e tutti quelli che il proprio spirito rendeva volenterosi vennero a portare l', offerta al SIGNORE per l', opera della tenda di convegno, per tutto il suo servizio e per i paramenti sacri, e le offerte furono donate. (Esodo 25:21)

Per la costruzione del Santuario, si richiesero grandi e costosi preparativi, fu necessario una grande quantità di materiale costoso e prezioso, tuttavia il Signore accettò soltanto le offerte volontarie.

Di' ai figli d', Israele che mi facciano un', offerta. Accetterete l', offerta da ogni uomo che sarà disposto a farmela di cuore, (Esodo 25:2) fu l'ordine divino ripetuto da Mosé al popolo d'Israele. La devozione a Dio e uno spirito di sacrificio, furono i primi requisiti necessari alla preparazione di una dimora per l'Altissimo.

Una simile richiesta, il sacrificio di se stessi fu fatta quando Davide chiese a Salomone di erigere il tempio. Alla moltitudine che avevano portato liberamente i loro doni, Davide chiese: Chi è disposto a fare oggi qualche offerta al SIGNORE? (1 Cronache 29:5) Tutti quelli che avevano a che fare con la costruzione del tempio dovevano ricordare sempre questa richiesta.

Uomini con abilità e saggezza necessaria per questa costruzione, furono scelti da Dio stesso.

Mosè disse ai figli d', Israele: Vedete, il SIGNORE ha chiamato per nome Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda; lo ha riempito dello Spirito di Dio, per dargli sapienza, intelligenza e conoscenza per ogni sorta di lavori, per concepire opere d', arte, per lavorare l', oro, l', argento e il rame, per incidere pietre da incastonare, per scolpire il legno, per eseguire ogni sorta di lavori. E gli ha comunicato il dono d', insegnare: a lui e a Ooliab, figlio di Aisamac, della tribù di Dan. Li ha riempiti d', intelligenza per eseguire ogni sorta di lavori d', artigiano e di disegnatore, di ricamatore e di tessitore in colori svariati: violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino, per eseguire qualunque lavoro e per concepire lavori d', arte. Esodo 35:30-35

Besaleel e Ooliab e tutti gli uomini abili, nei quali il SIGNORE ha messo sapienza e intelligenza per saper eseguire tutti i lavori per il servizio del santuario, faranno ogni cosa secondo quanto il SIGNORE ha ordinato. (Esodo 36:1)

Le intelligenze celesti collaborarono con gli operai che Dio stesso aveva scelto.

I discendenti di questi uomini ereditarono gran parte dell'abilità concessa ai loro antenati. Nelle tribù di Giuda e di Dan vi erano uomini con una straordinaria abilità riguardo alle arti e ai lavori più fini. Per un certo tempo, questi uomini rimasero umili e disinteressati, ma, gradualmente, quasi impercettibilmente, persero il loro stimolo in Dio e nella Sua Verità. A causa della loro grande abilità, cominciarono a chiedere salari più alti. In alcuni casi la loro richiesta fu accolta, ma spesso, essi, preferirono cercare un nuovo lavoro nelle nazioni circostanti. Invece del nobile spirito di sacrificio che aveva riempito i cuori dei loro antenati, essi coltivarono uno spirito di cupidigia e avarizia e accumularono sempre più ricchezze. Con l'abilità che Dio gli aveva dato, preferirono servire i re pagani e disonorare il loro Creatore

Operai increduli

Il re Salomone, si rivolse proprio a questo tipo di operai per sovrintendere la costruzione del tempio sul Monte Moriah. Il re aveva ricevuto specifici dettagli scritti, concernenti la struttura sacra, e lui doveva confidare in Dio per la ricerca di collaboratori consacrati, e di coloro cui erano state concesse abilità speciali per realizzare con esattezza l'opera richiesta. Ma Salomone perse di vista l'opportunità di esercitare fede in Dio. Egli chiese al re di Tiro:

Mandami dunque un uomo abile a lavorare l', oro, l', argento, il rame, il ferro, la porpora, lo scarlatto, il violaceo, che sappia fare ogni sorta di lavori d', intaglio, collaborando con gli artisti che sono presso di me in Giuda e a Gerusalemme, e che Davide mio padre aveva preparati. (2 Cronache 2:7)

Allora il re fenicio rispose:

Io ti mando dunque un uomo abile e intelligente, Hiram-Abi, figlio di una donna della tribù di Dan e di padre di Tiro, il quale è abile a lavorare l', oro, l', argento, il rame, il ferro, la pietra, il legno, la porpora, il violaceo, il bisso, lo scarlatto. Inoltre sa fare ogni sorta di lavori d', intaglio, ed eseguire qualsiasi lavoro d', arte gli si affidi. Egli collaborerà con i tuoi artisti e con gli artisti del mio signore Davide, tuo padre. (2 Cronache 2:13,14)

Questo Hiram, capo-operaio, era un discendente da parte di madre di Aholiab, al quale circa cento anni prima, Dio aveva concesso una speciale sapienza e abilità per la costruzione del tabernacolo. In questo modo, a capo degli operai di Salomone fu messo un uomo non santificato, il quale chiese una ricompensa superiore, insolita a causa della sua abilità eccezionale.

Gli sforzi di Hiram non erano motivati dal desiderio di rendere un grande servizio a Dio. Egli serviva il dio di questo mondo -- mammona. Le fibre del suo essere erano intessute da principi egoistici, dimostrati nel suo attaccamento al denaro. Poco a poco, questi principi sbagliati gradualmente furono condivisi da chi collaborava con lui ai lavori. Giorno dopo giorno, essi cominciarono a confrontare i salari ricevuti. Persero di vista il carattere sacro del loro operato, e insistettero sulla differenza che vi era tra il loro salario e quello di Hiram. Poco a poco persero il loro spirito di sacrificio e prevalse la cupidigia. Il risultato fu l'esigenza di un salario maggiore che fu loro concesso.

L'influsso pregiudizievole esteso da quest'uomo bramoso e avaro si diffuse in tutto il regno di Salomone. I salari elevati richiesti e ottenuti, portarono gli uomini alla stravaganza e al lusso. Questa situazione produsse effetti a lungo termine, e si può considerare una delle cause principali della terribile apostasia di colui che una volta fu il più saggio dei mortali. Ma il re non era solo nella sua apostasia. La stravaganza e la corruzione si vedevano ovunque. I poveri erano oppressi dai ricchi e lo spirito di sacrificio al servizio di Dio era pressoché scomparso.

Oggi, questo costituisce una lezione importantissima per il popolo di Dio: una lezione che molti tardano a capire. Lo spirito di cupidigia, di ricerca della posizione più elevata e del guadagno più alto, è diffuso in tutto il mondo. Oggi, lo spirito di sacrificio e d'abnegazione s'incontra raramente. Ma proprio questo è l'unico spirito che può animare un vero seguace di Cristo. Il nostro divino Maestro ci ha dato un esempio riguardo al modo di operare. E a quelli che disse: Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini (Matteo 4:19), non ha offerto alcun salario come ricompensa per i loro servizi. Dovevano condividere con Lui l'abnegazione e il sacrificio.

Coloro che pretendono d'essere seguaci del Maestro, e che entrano al Suo servizio come collaboratori con Dio, devono mettere nella sua opera la precisione e l'abilità, il tatto e la saggezza, che il Dio della perfezione richiese nell'edificazione del santuario terreno. Oggi, come in quel tempo e come ai giorni del ministero terreno di Cristo, la devozione a Dio e lo spirito di sacrificio, dovrebbero essere considerati i primi requisiti di un servizio accettabile. Nel disegno di Dio non esiste atteggiamento egoistico intessuto nella Sua opera.

Un caso nella storia Avventista

Si dovrebbe considerare con molta attenzione lo spirito che predomina nelle istituzioni del Signore. Queste istituzioni furono fondate con grandi sacrifici, e sono cresciute con i doni abnegati del popolo di Dio e col lavoro dei suoi servi. Tutto ciò che è collegato col servizio istituzionale dovrebbe portare l'approvazione del cielo. Il senso di sacralità di questi istituti deve essere incoraggiato e coltivato. Gli operai dovrebbero umiliare i loro cuori davanti al Signore e riconoscere la sua sovranità. Tutti devono vivere in accordo ai principi dell'abnegazione. Quando l'operaio vero e abnegato, con la sua lampada spirituale ben accesa, si sforza disinteressatamente di promuovere gli interessi dell'istituzione nella quale lavora, avrà un'esperienza preziosa e sarà in condizioni di dire: "In questo luogo, il Signore veramente è presente". Ogni collaboratore si sentirà privilegiato per aver contribuito nell'opera con la sua abilità, e con la sua instancabile vigilanza.

Nei primi giorni del messaggio del terzo angelo, coloro chi stabiliscono le nostre istituzioni, e quelli che lavorarono in esse, furono motivati da elevati sentimenti di altruismo. Come pagamento del loro faticoso lavoro, ricevettero non più di una razione giornaliera di cibo, appena sufficiente per un sostentamento alimentare. Tuttavia, i loro cuori furono battezzati dal ministero dell'amore. La ricompensa di una liberalità integrale si avvertiva chiaramente nella sua stretta comunione con lo Spirito del Maestro degli operai. Praticavano l'economia più stretta, in modo che il maggior numero possibile di operai potesse diffondere la Verità in nuovi luoghi.

Poi, col tempo le cose cambiarono. Lo spirito di sacrificio non fu più manifestato come prima. In alcune delle nostre istituzioni, i salari di pochi operai furono aumentati in modo irragionevole. Coloro che ricevettero questi salari, reclamarono di meritarsi una somma maggiore per via del loro talento e delle loro capacità superiori. Ma da chi hanno ricevuto queste capacità e talenti? Con l'aumento dei salari, aumentò la cupidigia, che è idolatria, e di conseguenza subentrò anche il declino spirituale. Il male entrò nei loro cuori, e il Signore fu disonorato. Le menti di molte persone che furono testimoni di quest'avarizia sempre più diffusa, restarono corrotte dal dubbio e dall'incredulità. Strani principi, come un lievito cattivo, s'insinuò tra i credenti. Molti cessarono nella pratica dell'abnegazione, altri trattennero le loro decime e offerte.

Il Signore, nella Sua provvidenza richiede una riforma nell'opera, la quale dovrebbe iniziare prima nel cuore, e da lì poi operare verso l'esterno. Alcuni, che ciecamente continuarono a stimare troppo il loro lavoro, furono espulsi. Altri ricevettero un messaggio speciale: ritornare al Signore con tutto il cuore e aborrire quello spirito d'avidità. Per quanto possibile, essi si sforzarono di dare il dovuto esempio al popolo, chiedendo volontariamente la riduzione dei loro salari. Compresero che solo la completa trasformazione della mente e del cuore li avrebbe salvati dall'essere travolti dalla tentazione che li stava dominando.

Una minaccia contro l'opera denominante e aggressiva

L'opera di Dio è una sola in tutta la sua grande estensione, e in tutti i settori dovrebbe essere controllata dagli stessi principi, e in tutte le sue divisioni si dovrebbe manifestare lo stesso spirito. Dovrebbe portare il sigillo dell'opera missionaria. Ogni dipartimento è legato al campo evangelistico, e lo Spirito che controlla un dipartimento si sentirà nell'intero campo. Se una parte dei lavoratori riceve un ricco stipendio, anche gli altri che lavorano in rami diversi dell'opera richiederanno l'aumento, e di conseguenza lo spirito del sacrificio sparirà gradualmente. Le altre istituzioni o associazioni manifesteranno questo spirito, e il favore del Signore gli sarà tolto, perché lui non approva l'egoismo. In questo modo, l'opera rischia di fermarsi. L'avanzamento dell'opera può avere successo soltanto grazie a un sacrificio costante.

Il Signore metterà alla prova ogni anima. Cristo ci ha comprato con un sacrificio infinito. Benché fosse ricco, diventò povero per amor nostro, e attraverso la sua povertà, possiamo possedere le ricchezze eterne. Tutto ciò che possediamo, l'intelligenza, l'abilità o altro, ci sono state prestate dal Signore affinché siano utilizzate per Lui. Abbiamo il privilegio di partecipare con Cristo al suo sacrificio.