Messaggi scelti, vol. 2

Capitolo 23

Consiglio a chi per motivi finanziari stava progettando di lasciare l'opera di Dio

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Fratello!

Con la sua lettera lei mi sta informando che vuole uscire dall', amministrazione della Review & Herald. Mi dispiace molto che lei si allontani dall', opera di Dio a causa dei motivi che lei adduce. I suoi motivi rivelano, che lei deve ottenere un', esperienza molto più profonda di quella che ora possiede. La sua fede è molto fragile. Altre famiglie più numerose della sua, ricevono la metà della sua retribuzione, ma nonostante questo non si sono mai lamentate. Ho visitato altri uffici editoriali, e so di cosa sto parlando. Chiaramente, se rimane all', amministrazione della Review o si allontana da essa, deve imparare delle lezioni importanti per se stesso. Io non mi sento libera di esortarla a restare; a meno che lei "beva dalla sorgente d'acqua viva", il suo servizio non sarà gradito a Dio.

Se lei dovesse veramente lasciarci, non so chi potrebbe occupare il posto vacante, ma se termina l', opera che il Signore si propone e desidera che si faccia nella sua chiesa di Battle Creek, sono certa che Egli lo aiuterà a superare qualsiasi crisi. Il Signore non desidera un servizio forzato. A meno che le parole del Signore siano impresse nella sua anima e sottomettano tutto il suo essere a Cristo, altrimenti l', agente umano, quando è tentato, sceglie di seguire la propria inclinazione anziché seguire le vie del Signore. Ho tanto sperato che la sua anima fosse inondata dalla verità che aveva brillato così intensamente nella riunione di Minneapolis. Ma a giudicare dalla lettera che lei ha scritto, lei non sta seguendo la luce del Signore.

Qualunque sia la posizione di una persona nei confronti della casa editrice, non deve ricevere una retribuzione esorbitante poiché Dio non opera in questo modo.

A lei manca il collirio spirituale, e ha bisogno dell', unguento spirituale per vedere che l'opera di Dio è stata fondata con grandi sacrifici, e solo grazie a questi sacrifici l'opera può avanzare.

Alla casa editrice si sono relazionate persone che non sanno e che non vogliono sapere per esperienza quello che è costato ai loro predecessori stabilire l', opera. Ma una volta accettato un ruolo in essa, non sono mai diventati dei veri collaboratori del Signore. Non riconobbero i principi e le condizioni che devono guidare lo strumento umano in collaborazione con la Divinità:

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Giovanni 3:16

Nessun uomo che non è partecipe a quest'amore abnegato è preparato a lavorare per Dio. Molti commettono l', errore e si attaccano al loro peso di egoismo come se fosse un tesoro prezioso, e seguono diligentemente i propri propositi. E quando gridano alla porta del cielo dicendo: "Signore, Signore aprici", molti udiranno queste parole: Qui non entra nessuno al di fuori di quelli che possono ricevere questa benedizione celeste:

Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore. Matteo 25:21

...perché voi avete servito fedelmente voi stessi, e avete lavorato per i vostri interessi egoistici, essendo buoni con voi stessi. Non vi siete fatti un tesoro in cielo.

Non siamo in una posizione sicura se per un solo momento siamo noncuranti e trascurati, riguardo alla salvezza delle nostre anime. Molti dovranno cambiare la loro condotta se desiderano essere salvati. I pericoli degli ultimi giorni ci hanno sopraffatto. Solo l'influsso divino, e la fede viva possono fare di noi dei collaboratori di Dio. Coloro che rifiutano quella parte della religione che esige l'abnegazione e il sacrificio, non potranno mai partecipare alla gloria di Cristo. Per ottenere la corona della vita ci dovrebbe essere uno studio con preghiere e uno sforzo deciso. Nessuno può rivendicare alcun merito servendosi della posizione sociale o attraverso la sua educazione. In che modo possiamo ottenere questi vantaggi? Solo attraverso Cristo. Il Signore chiede che tutti quelli che desiderano la vita eterna, imitino il Modello. La Verità e la giustizia sono i più importanti principi dell', Evangelo, e gli unici che Cristo riconoscerà in qualunque strumento umano. Ci deve essere una sincera resa della nostra volontà a Dio; dobbiamo rinunciare a tutti i nostri ipotetici meriti e guardare alla croce del Calvario. Questa resa a Dio implica uno sforzo da parte dello strumento umano per collaborare con i mezzi divini; i tralci devono essere uniti alla vite....

Molti tra i credenti a malapena hanno il cibo per sfamarsi, ma nonostante la loro povertà, portano fedelmente le decime e le offerte alla tesoreria del Signore. Molti di coloro che si rendono conto che cosa vuol dire sostenere la causa di Dio in circostanze avverse e difficili, hanno investito tutte le loro risorse nella casa editrice.

Hanno sopportato volontariamente fatiche e privazioni e hanno pregato per il successo della causa. I loro doni e sacrifici esprimono la gratitudine e la lode a Colui chi li ha chiamati dalle tenebre alla Sua meravigliosa luce. Nessun incenso più fragrante può ascendere al cielo. Le loro preghiere e le loro offerte restano come un memoriale davanti a Dio. Ma l'opera di Dio è una in tutta la sua ampia estensione, in tutti i suoi rami dovrebbero dominare gli stessi principi e si dovrebbe manifestare lo stesso spirito. Dovrebbe portare il sigillo dell', opera missionaria. Ogni dipartimento della causa è legato a tutte le parti del campo evangelico, e lo Spirito che controlla un dipartimento si sentirà in tutto il campo. Se una parte degli operai riceve un salario troppo elevato, gli altri che fanno parte di altre sezioni dell', opera chiederanno anche loro lo stesso salario, e così si estinguerà lo spirito di sacrificio nel grande cuore dell', opera. Le altre istituzioni manifesteranno lo stesso spirito, e il favore del Signore gli sarà tolto, perché lui non può approvare l', egoismo. In questo modo, la nostra opera impetuosa si fermerà. La continuazione dell'opera sarà possibile solo grazie ad un continuo sacrificio. Da tutto il mondo pervengono richieste di uomini e risorse per portare avanti l', opera. Siamo forse costretti a dire: "dovete aspettare, perché nella tesoreria non ci sono più soldi?"

Il fratello X conosce la storia passata dell', opera nella casa editrice, conosce le testimonianze che Dio ha inviato a lui e ad altri riguardo l'abnegazione e il sacrificio. Lui non ignora che vi sono molti campi che hanno aperto le loro porte dove si deve elevare la bandiera della verità, e dove necessitano risorse per stabilire l', opera. Se avesse lo spirito di Cristo, manifesterebbe il sentimento di Cristo.

Disertori dell', esercito del Signore

Il fratello X nel separarsi dall', opera di Dio ha fatto esattamente quello che io temevo avrebbe fatto. Se egli avesse obbedito alla volontà di Dio, perché questa è l', opera di Dio, e fosse rimasto al suo posto, se avesse messo tutto il suo cuore nell', opera accettando le sue responsabilità e i suoi pesi così come hanno fatto altri prima di lui, anche se finanziariamente non avrebbe guadagnato, avrebbe dimostrato di non essere un semplice impiegato. Quale interesse avrebbe avuto nell', opera se è stato capace di ritirarsi quando ha voluto facendo ciò che gli garbava? È così che devono agire i soldati di Cristo? Se i soldati dell', esercito della nazione facessero questo, sarebbero considerati disertori. E l', universo celeste come considera questi soldati dell', esercito di Cristo? Colui chi entra nell', opera di Dio e ne apprezza la sua sacralità, non può separarsi da essa per assicurarsi i vantaggi mondani, qualunque essi siano.

Fratello Y, il Signore è stato molto clemente con lei e con il fratello X. Lui vi ha prolungato la vita. Vi ha concesso giorni, mesi, anni, e vi ha dato opportunità affinché sviluppiate il carattere. Dio vi ha posto in relazione alla sua opera, affinché vi compenetrasse con lo spirito di Cristo. Ogni giorno, ogni ora vi è stata donata come un grande privilegio comprato col Suo sangue, non solo per lavorare per la nostra salvezza, ma anche perché siamo strumenti nel portare anime a Cristo, e edificare il Suo regno e manifestare la gloria di Dio.

Il Signore desidera una totale dedizione per la Sua opera. Coloro che sono veramente Suoi collaboratori, porteranno il peso dell', opera, e come ministri da lui inviati diranno: Guai a me se non sono sincero e fedele con la responsabilità che mi è stata affidata!

Caro fratello, se il suo interesse per l', opera non è sincero, come lo rivela il fatto, che lei può abbandonarla così facilmente, non ho nulla da dirle, non ho nessuna preghiera da rivolgerle affinché resti nell', opera, o affinché il fratello X ritorni. Ambedue avete rivelato di essere delle persone su cui non si può fare alcun affidamento. E l', esempio che si darebbe nell', offrirvi ulteriori incentivi per restare, non sarebbe gradito a Dio.

Per nessun motivo offrirei a lei e a nessun altro uomo una sollecitazione in denaro solo per convincerla a restare, qualunque sia l', inconveniente che si possa verificare nel tempo a causa della sua uscita dall', opera. Cristo è al timone. Se lo Spirito di Cristo non la dispone a fare tutto per amore della Verità, allora lei potrà imparare questa lezione solo attraverso le prove. Dio mette alla prova la fede di ogni anima. Egli ci ha comprato a prezzo di un sacrificio infinito. Benché Lui era ricco, s', impoverì per amor nostro, affinché noi mediante la sua povertà possedessimo le ricchezze eterne. Tutto quello che possediamo - la nostra capacità e il nostro intelletto -- ce l', ha affidato il Signore, affinché li utilizziamo per Lui. Abbiamo il privilegio di partecipare con Cristo nel suo sacrificio, sempre se lo vogliamo.

Gli uomini d'esperienza e pii che iniziarono quest'opera, che rinnegarono sé stessi e non vacillarono nel sacrificare tutto per il suo successo, ora dormono nella tomba. Furono gli strumenti destinati da Dio per comunicare alla chiesa i principi della vita spirituale. Ebbero un', esperienza di altissimo valore. Essi non poterono essere né comprati né venduti. La loro purezza, la loro devozione, la loro abnegazione e la loro unione vitale con Dio, furono una benedizione per l', edificazione dell', opera. Le nostre istituzioni del passato furono caratterizzate dallo spirito del sacrificio.

Purtroppo, oggi, per certi aspetti l', opera si è deteriorata. Anche se l'opera è cresciuta in estensione e in strutture, tuttavia essa manca di misericordia. Nei giorni in cui lottavamo con la povertà, quelli che vedevano il modo meraviglioso in cui Dio operava per l', edificazione della sua causa, sentivano che non potevano concedergli un onore maggiore di quello di essere uniti agli interessi dell', opera mediante vincoli sacri che li univano a Dio. Essi avrebbero deposto il peso per mettersi a fare i conti con il Signore? No, no. Anche se tutte le persone abbiette avessero abbandonato il posto del dovere, essi non avrebbero mai disertato dall'opera. Avrebbero detto: Se il Signore mi ha assegnato questo posto, è perché Lui vuole che io sia un buon amministratore, perché io impari da Lui a compiere l'opera in modo accettabile. Resterò al mio posto finché Dio lo vorrà ed io avrò adempiuto il mio dovere. Saprò ciò che significa essere un cristiano pratico e sincero. Aspetto di ricevere presto la mia ricompensa.

I credenti che agli inizi della causa si sacrificarono per l'edificazione dell'opera, erano permeati dallo stesso spirito. Credevano che Dio esigesse da tutti quelli che si relazionavano con la sua causa una consacrazione senza riserve dell'anima, del corpo e dello spirito, della loro utilità e capacità, per portare l'opera al successo. Essi ricevettero la testimonianza con cui Dio rivendicava per sé tutte le loro energie, essi dovevano collaborare con gli strumenti divini, e tutte le loro abilità venivano aumentate e ottenute mediante l'esercizio di ognuna delle loro facoltà

Effetti nefasti dell'egoismo e dell'avidità

Coloro che interrompono il legame con l'opera del Signore a causa delle attrattive mondane, possono pensare d'avere un certo grado d'interesse nella causa di Dio, ma l'egoismo e l'avidità che si annidano nel cuore umano sono passioni molto potenti, e quindi il risultato del conflitto non resta solamente una congettura. A meno che ogni giorno l'anima vive della carne e del sangue di Cristo, altrimenti l'elemento pietoso sarà vinto da quello satanico. L'egoismo e l'avarizia vinceranno. Uno spirito indipendente che confida in se stesso non entrerà mai nel regno di Dio. Solo quelli che partecipano con Cristo alla sua abnegazione e al suo sacrificio condivideranno con lui la Sua gloria.

Coloro che comprendono, anche se solo in misura ridotta, ciò che la redenzione significa per essi e i loro simili, cammineranno per fede, e comprenderanno le enormi necessità dell'umanità. Avranno compassione nel vedere la tremenda miseria che regna nel nostro mondo: moltitudini che soffrono per mancanza di cibo e vestiario, e la povertà morale di migliaia e migliaia di persone che si trovano sotto l'ombra di una terribile condanna, in confronto alla quale le sofferenze fisiche svaniscono fino a diventare qualcosa d'insignificante. La religione di Gesù Cristo ha ottenuto vittorie ammirabili sull'egoismo umano. L'abnegazione e il sacrificio personale di Cristo permangono davanti a coloro chi diventa un operaio insieme a Lui, e la volontà dell'uomo è immersa nella volontà di Dio. Dio desidera che tutti quelli che collaborano con Lui abbiano una fruttuosa esperienza del suo amore e della sua potenza per salvare. Nessun cristiano dovrebbe dire: "Non ho esperienza", perché lo stesso Dio che diede a Paolo un'esperienza si rivelerà a ogni anima che lo cerca ferventemente. Che cosa disse Dio ad Abramo?

"Infatti, io l', ho prescelto perché ordini ai suoi figli, e alla sua casa dopo di lui, che seguano la via del SIGNORE per praticare la giustizia e il diritto, affinché il SIGNORE compia in favore d'Abramo quello che gli ha promesso". (Genesi 18:19)

Abramo coltivava la religione della famiglia, e il timore dell'Eterno lo spingeva ad avere una vita integra. Colui chi benedice la dimora de giusti dice: "Io so che li guiderà". Non si tradisce la santa speranza né si vacilla di fronte al bene e al male. Il Santo ha dato le direttive per tutti: la norma del carattere dalla quale nessuno può allontanarsi senza essere considerato colpevole. Dobbiamo studiare la volontà di Dio coscienziosamente e con diligenza, dandogli la priorità in tutte le attività della vita. I principi che ogni strumento umano cui deve ubbidire fluiscono dal cuore dell'amore infinito.

Lo stesso Santo dei Santi ci dice: "Io conosco Abramo", e conosco anche Cornelio; quindi mandò il Suo angelo con un messaggio per l'uomo che aveva ricevuto e utilizzato tutta la luce che Dio gli aveva inviato. E l'angelo disse:

Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, come una ricordanza, davanti a Dio. E ora manda degli uomini a Ioppe, e fa' venire un certo Simone, detto anche Pietro. (Atti 10:4-6) Poi l'angelo continuando gli diede un ordine specifico: Egli è ospite di un tal Simone, conciatore di pelli, la cui casa è vicino al mare, e lui ti dirà ciò che è necessario fare.

Così è stato il modo in cui l'angelo del Signore operò per mettere in contatto Cornelio con lo strumento umano mediante il quale avrebbe ricevuto maggior luce. Studiate attentamente l'intero capitolo e vedrete la semplicità che caratterizza questo evento. Dobbiamo considerare che il Signore conosce ognuno di noi per nome, è consapevole dello spirito che possediamo e prende nota di ogni azione della nostra vita. Gli angeli passano nelle nostre chiese e annotano la fedeltà con cui compiamo i nostri doveri personali.

Inoltre prendono nota dei doveri che trascuriamo. Ricordatevi il caso d'Anania e Saffira. I due, fingendo d'aver consacrato i loro beni a Dio, mentirono allo Spirito Santo, e come risultato del loro inganno non persero solo la vita terrena ma anche quella eterna.

E' deleterio, per chi si occupa delle cose sacre, introdurre nel servizio a Dio i loro tratti di carattere mancante, e infastidirlo con i loro peccati. Il Signore desidera che nella loro posizione di fiducia avvalorino i pensieri di Cristo, ma i tratti sgradevoli del carattere sono intessuti in ogni loro opera, e la causa sacra di Dio è macchiata dal loro egoismo. Il Signore sa, se coloro chi porta il peso della responsabilità sono amministratori fedeli, se mantengono una stretta integrità in ogni azione e si mettono questo distintivo in ogni fase della loro opera.

Il loro cuore è triste e afflitto, ma non continuerà a ingannarsi per molto, né sperare che gli uomini e le donne stimeranno la luce che Dio gli ha dato dalla loro santità, finché non apriranno i loro cuori a Gesù. Egli dice: Appoggiati su di me e abbi fede in me, Io non ti deluderò mai; Io sarò per te un aiuto istantaneo in ogni momento del bisogno.

Mi è stato mostrato che tutti quelli che ora occupano cariche importanti nella casa editrice della Review and Herald, saranno provati. Si convertano a Cristo e al suo modello, Lui gli concederà sapienza, conoscenza e comprensione: cresceranno in grazia e negli atteggiamenti secondo il modo di Cristo; i loro caratteri saranno modellati alla sua somiglianza. In caso contrario, qualora non volessero camminare nelle vie del Signore, un altro spirito s'impossesserà della loro mente, dei loro giudizi, e come risultato ideeranno piani senza il Signore, seguiranno la loro condotta e abbandoneranno le cariche che hanno occupato. La luce gli è stata data; se si separano da essa e seguono la propria condotta, che nessuno gli offra un incentivo per indurli a restare. Saranno un ostacolo e una trappola. È giunto il momento in cui tutto ciò che può essere scrollato sarà scrollato, affinché rimangano le cose che sono stabili. Lettera 20°, 1893