Messaggi scelti, vol. 2

Capitolo 27

Il lutto

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Il lutto addolcisce e sottomette

È stato il mio destino, l'essere afflitta dal lutto, ed esso ha esercitato su di me un influsso di tenerezza e sottomissione, ha tolto l'inimicizia dal mio cuore, e l'ha riempito di simpatia e amore. La mia vita di lutto di dolore e di sofferenza non è stata priva di preziose rivelazioni del mio Salvatore. I miei occhi sono stati attratti verso il cielo che brilla meravigliosamente su noi; ho potuto intravedere lo splendore del mondo eterno e la grande ricompensa che ci aspetta. Quando tutto mi è sembrato oscuro, si è aperto uno spazio tra le nubi e i raggi provenienti dal trono hanno disperso le tenebre. Il Signore non vuole vedere nessuno di noi sopraffatto dall'intensa afflizione, col cuore affranto dal dolore. Lui vuole che noi guardiamo in alto, che guardiamo l'arco della promessa, e che riflettiamo la luce su altre persone.

Oh il benedetto Salvatore è accanto a tutti coloro i cui occhi sono accecati dalle lacrime e non riescono a discernere la Sua presenza. Egli desidera afferrare fermamente le nostre mani, mentre noi ci affidiamo a Lui con fede semplice, implorando la Sua guida. È un grande privilegio per noi poter gioire della presenza di Gesù. Se accettiamo la Sua pace e il Suo conforto nella nostra vita, saremo mantenuti vicino al suo grande cuore d'amore. Review & Herald, 25 novembre, 1884

Noi rivedremo i nostri figli

Conforto per una madre che ha perso suo figlio. Il mio cuore di madre si è commosso al racconto di una madre riguardo alla morte di suo figlio, alla sua supplica e alla sua sottomissione alla volontà del nostro Padre celeste, e aver lasciato le cose nelle sue mani. Io stessa sono passata per la stessa esperienza.

Quando il mio figlio maggiore aveva 16 anni, fu colpito da una grave malattia. Il suo caso fu considerato critico. Egli ci chiamò al suo capezzale e disse: "Padre, Madre, per voi sarà difficile sopportare la perdita del vostro figlio maggiore. Se il piano del Signore è di risparmiare la mia vita, io né sarò felice per voi.

Se è per il mio bene e per la gloria del suo nome che io devo morire adesso, desidero dirvi che sono rassegnato a questo. Papà, mamma, pregate separatamente. Così riceverete una risposta in accordo alla volontà del mio Salvatore, che voi ed io amiamo.

Lui temeva che se pregassimo insieme, i nostri sentimenti di simpatia si sarebbero fortificati, e avremmo chiesto a Dio ciò che non era bene affinché Lui lo concedesse.

Abbiamo fatto quindi ciò che nostro figlio ci ha chiesto, e le nostre preghiere erano simili alle sue. Non abbiamo ricevuto nessuna prova che nostro figlio sarebbe migliorato. Morì affidandosi completamente a Gesù Cristo nostro Salvatore. La sua morte fu un duro colpo per noi, ma è stata anche una vittoria sulla morte, perché la sua vita fu nascosta con Cristo in Dio.

Prima della morte di mio figlio maggiore, il mio bambino più piccolo, anche lui si ammalò gravemente e morì. Pregammo tanto credendo che il Signore avrebbe risparmiato il nostro tesoro, invece abbiamo dovuto chiudere i suoi occhi nella morte e lasciarlo riposare in Cristo, finché un giorno, il Salvatore, il Datore della Vita tornerà e risveglierà i suoi preziosi e amati figli affinché ricevano la gloriosa immortalità.

Poi mio marito, il fedele servitore di Gesù Cristo che era rimasto al mio fianco per 36 anni, mi fu tolto ed io rimasi da sola a lavorare. Anch'egli si addormentò in Gesù Cristo. Questa volta non avevo più lacrime da versare sulla sua tomba; ma lo feci lo stesso. Quanto mi mancano le sue parole di consiglio e sapienza. Come desidero ascoltare le sue preghiere fondersi con le mie per chiedere luce e guida, per avere la saggezza nel programmare e pianificare l'opera; ma il Signore è stato il mio Consolatore e Consigliere. Egli darà anche a lei la Sua grazia per sopportare questo lutto.

Lei domanda se i nostri piccoli bambini siano salvati. Le parole seguenti sono la risposta di Cristo:

"Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro". Luca 18:16

Ricordate la profezia di Geremia:

"Così parla il SIGNORE: «Si è udita una voce a Rama, un lamento, un pianto amaro; Rachele piange i suoi figli; lei rifiuta di essere consolata dei suoi figli, perché non sono più" Così parla il SIGNORE: «Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versare lacrime; poiché l', opera tua sarà ricompensata", dice il SIGNORE; «essi ritorneranno dal paese del nemico; c', è speranza per il tuo avvenire», dice il SIGNORE; «i tuoi figli ritorneranno entro le loro frontiere". Geremia 31:15-17

Questa promessa è per lei. Può sentirsi confortata e confidare nel Signore. Il Signore mi ha fatto sapere che molti piccini moriranno prima del tempo d'angoscia. Ma poi alla risurrezione, rivedremo i nostri piccoli di nuovo nelle coorti celesti. Non abbia paura, abbia fiducia nel Signore. Letter 196 del 1899

I bambini alla risurrezione

Alcune testimonianze sulla morte del figlio della gemella di Ellen White. Spesso, a causa della morte dei nostri cari, le nostre speranze crollano. Chiudiamo i loro occhi, li vestiamo per la tomba, e non li vediamo più, ma col tempo, la viva speranza allontana il nostro dolore. Non saremo separati per sempre dai nostri cari che dormono in Gesù, ma li rincontreremo. Essi ritorneranno dal paese del nemico. Il Datore della Vita sta per ritornare. Migliaia di santi angeli lo scorteranno al suo ritorno. I legami della morte saranno infranti, le catene delle tombe spezzate, e i preziosi prigionieri usciranno alla vita nel benessere e nella bellezza immortale. E nello stesso istante, i bimbi si alzeranno dai loro lettucci polverosi e voleranno nelle braccia delle loro madri. Si riuniranno per mai più separarsi. Altri bimbi, quelli che non incontreranno più la propria mamma, cercheranno invano di sentire il canto di trionfo intonato dalla madre. Saranno accolti nelle braccia degli angeli e portati verso l'albero della vita. Gesù poserà sulle loro testoline il dorato anello di luce, la corona d'oro. Voglia Iddio che la cara mamma della piccola "Eva" possa essere lì, e che un giorno le sue piccole ali possano ripiegarsi sul seno di sua madre. The youth's Instructor, aprile, 1858

Gesù ci dice: "Appoggiati a me"

Alcune parole per i genitori che avevano perso i loro bambini in mare.... Molte volte ho pensato a voi...La Sacra Scrittura ci dà grande conforto. Essa abbonda in consolazioni per gli afflitti a causa del lutto, a causa delle malattie e le sofferenze. Mi sembra di vedere Gesù che vi dice: "Padre e madre D. "Appoggiatevi a me e abbandonatevi, Io v'incoraggerò, vi sosterrò; il mio braccio non cederà mai, sarà forte per sostenervi in mezzo a tutte le difficoltà. Abbiate solo fede in me, e sarete condotti in salvo e sostenuti fermamente. Oh la preziosa Bibbia, così piena di Verità e di promesse. Grazie ad essa, noi possiamo gioire nella Verità. In essa troviamo le misericordiose dichiarazioni di un Dio infinito. La sua voce ci parla attraverso la sua Parola. Spero che voi ne siate incoraggiati.

Probabilmente non siete in grado di spiegare quest'afflizione che vi opprime. Tutto ciò rimarrà per voi un mistero impenetrabile finché il mare non restituirà i suoi morti, non lasciatevi abbattere, perché i vostri piccoli sono proprietà del Signore, ed Egli farà ogni cosa secondo la Sua volontà. Non dovete dimenticare che l'amore di Dio supera il nostro, e che Gesù li ha amati così tanto che ha sacrificato la sua vita per riceverli; pertanto lasciateli riposare, e che il vostro cuore segua Gesù affinché Lui soddisfi ogni fame dell'anima e ogni bisogno...

Qualunque sia la vostra situazione, per quanto oscure e misteriose sembrino le vie della Provvidenza, anche se il vostro cammino passa attraverso acque profonde, e le prove e le afflizioni siano troppo gravose, questa dichiarazione è sempre valida "tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno". (Romani 8:28)

"Io so in chi ho creduto, e sono convinto che egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno". 2 Timoteo 1:12, Lettera 32, 1893.

Beati i morti che muoiono nel Signore

Conforto riguardo alla scomparsa di una madre. Cara sorella,

Ho letto la sua lettera. Riguardo alla scomparsa di sua madre, posso solo dirle: "Beati i morti che d'ora innanzi muoiono nel Signore". (Apocalisse 14:13) Per molto tempo sua madre è stata molto debole, e lei l'ha curata costantemente. Non vedere più il suo viso sarà un grande dolore per lei. Se noi vivessimo vicino, le direi: Venga a riposarsi un po.....ma i suoi doveri reclamano il suo tempo. Allora voglio dirle solo questo: Abbia fede nel Signore.

Lei sentirà enormemente la mancanza di sua madre; ma voglio dirle che io non provo dolore per i giusti morti, ma piuttosto per i vivi. Io so che lei ha lasciato sua madre nella tomba con la speranza della risurrezione al suono della tromba di Dio....Io so benissimo cosa vuol dire seppellire i propri cari. Mio padre, mia madre, i miei fratelli e sorelle, mio marito e due dei miei figli dormono anche loro nelle loro tombe. Mia sorella Maria e i miei due figli è tutto ciò che mi è rimasto. Letter 98, 1903

Aspettate la riunione felice della famiglia

Incoraggiamento per la perdita di una moglie

Caro fratello,

Abbiamo appreso la notizia della morte di sua moglie, ma non sappiamo nulla riguardo alla sua malattia. Siamo partecipi del suo dolore, e preghiamo che il Signore la conforti e gli impartisca la Sua grazia per alleviare questo immenso dolore. Rendiamo grazie a Dio per le Sue promesse riguardo alla salvezza eterna. Ringraziamolo perché la sua salvezza è vicina. Nel guardare i suoi figli, dei quali sua moglie si era occupata con tanto amore, lei ha motivo di rallegrarsi perché essa fece tutto ciò che poté per crescerli nella fede e nell'insegnamento del Signore. Il beato Salvatore, che prendeva i piccoli fanciulli in braccio per benedirli, non lascerà lei e i suoi figli senza conforto. Ora, lei ha una doppia responsabilità.

Possa il Signore suscitare delicatezza, tenerezza e amore nei cuori delle persone che si relazionano con questi agnellini del gregge di Cristo, affinché i loro piccoli e inesperti piedini siano sempre guidati per camminare in modo sicuro.

Carissimi bambini, vostra sorella Ellen vi ama tanto, e pregherà il Signore di benedirvi, perché Egli vi ama, perché siete i Suoi figlioletti.

Fratello E., so che lei è triste dopo aver seppellito la sua compagna tanto cara. Ma cosa dice la Scrittura?

Qui è la costanza dei santi che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù. E udii una voce dal cielo che diceva: Scrivi: beati i morti che d'ora innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essi si riposano dalle loro fatiche perché le loro opere li seguono. Apocalisse 14:12,13

Noi pregheremo per lei e per i suoi piccini, affinché lei possa educarli con paziente perseveranza e guidare i loro passi verso il cielo. Preghiamo affinché eserciti un influsso e abbia successo nella guida dei suoi bambini, affinché lei e loro riceviate la corona della vita, perché nella dimora celeste, che ora si sta preparando per voi; lei, la sua sposa e i suoi bambini possiate riunirvi e non separarvi mai più, ed essere una famiglia gioiosa, unita e felice. Con simpatia e amore...Lettera 143, 1903.

Saranno chiamati a una risurrezione speciale

Messaggio a un marito che perse la moglie e ai suoi figli che divennero orfani di madre. Caro fratello

Mi è difficile trovare le parole. La notizia della morte di sua moglie è stata per me sconvolgente. Non riuscivo a credere, e ora a fatica posso accettarlo. La notte di sabato scorso ebbi una visione, e voglio riferirle ciò che ho visto.

Vidi che lei era suggellata, che si alzava in piedi sulla terra, e si univa ai 144.000. Vidi che non era necessario affliggerci per lei; essa riposava durante il tempo di distretta. L'unica cosa che ci doveva affliggerci era la mancanza della sua presenza. Ho visto che la sua morte era per il suo bene.

Caro fratello F., io la esorto, sia lei che i bambini, a prepararvi ad incontrare Gesù, essi incontreranno di nuovo la loro mamma e non si separeranno più. Cari bambini, obbedite agli avvertimenti e agli insegnamenti che la mamma vi ha dato quando era ancora in vita, e non permettete che le sue preghiere offerte a Dio per voi si perdano come l'acqua versata sulla terra. Preparatevi a incontrare Gesù, e tutto andrà bene. Affidate i vostri cuori a Dio e non dubitate nemmeno per un attimo che Gesù vi ama.

Caro fratello, abbiamo pregato Dio affinché la consoli e la fortifichi affinché possa sopportare la perdita della sua amata. Il Signore è al suo fianco e la sosterrà. Solo abbia fede.... Non si affligga come quelli che non hanno speranza. La tomba potrà trattenerla solo per un po' di tempo. Abbia coraggio e speranza in Dio, caro fratello, e si rallegri, perché fra non molto potrà riunirsi a lei. Noi non cesseremo di pregare, affinché le benedizioni di Dio riposino su di lei e la sua famiglia. Dio sarà il suo sole e il suo scudo. Egli sarà vicino a voi nella vostra afflizione e prova. Sopporti bene questa prova, e riceverà la corona di gloria insieme alla sua compagna quando Gesù tornerà. Si afferri alla fede e insieme riceverete la corona di gloria, onore, immortalità e la vita eterna. Lettera 10, 1850.

Piangere non è peccato

Conforto per una vedova. Cara sorella,

Siamo vicini a lei nella sua afflizione e lutto. Anch'io sono passata per la stessa afflizione e so cosa significa. Quanta tristezza c'è nel mondo! Quanto dolore! Quante lacrime! A coloro che sono afflitti non è giusto dire: "Non piangete". Queste parole sono di scarsa consolazione per chi piange. Piangere non è peccato. Sebbene, la persona che muore, abbia sofferto per anni a causa della debolezza e del dolore, questo fatto non asciuga le lacrime dai nostri occhi. I nostri cari muoiono. I loro conti con il Signore sono stati fatti. E mentre la morte ci appare come una cosa grave e solenne, è molto più solenne vivere. Ogni giorno della nostra vita è carico di responsabilità che dobbiamo compiere. I nostri interessi individuali, le nostre parole, le nostre azioni, influiscono su coloro che ci stanno vicino. Dobbiamo trovare la nostra consolazione in Gesù, nostro prezioso Salvatore. Egli si è sempre commosso per il dolore umano. Aggrappiamoci quindi a quest'inesauribile fonte di forza. Lettera 103, 1898

Egli dorme in Cristo

La morte di un marito e padre. Mia cara e afflitta sorella,

Mi sento addolorata a causa della sua afflizione. Anche se non mi aspettavo più d'incontrare suo marito in questa vita, la notizia della sua morte mi ha molto rattristato, e conosco anche le grandi responsabilità che lei dovrà portare nella cura della sua famiglia. Vi siamo molto vicini e preghiamo spesso per lei e per i suoi figli. Suo marito ora dorme in Cristo.

Scrivi: beati i morti che d'ora innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essi si riposano dalle loro fatiche perché le loro opere li seguono. Apocalisse 14:13

Il Padre celeste ama tutti quelli che credono nella Verità e che operano in accordo a essa e fanno parte di quel corpo di cui Cristo è il capo. Ora si può riposare all'ombra di Cristo e ottenere così la sua pace. Pensi a Gesù, volga lo sguardo a Lui e creda alle Sue promesse. Non perda la fiducia, Lui sarà il suo appoggio. Conti su di lui e dipenda da lui. Non si addolori eccessivamente, si rassicuri e si liberi di questo pesante fardello che la opprime. Rimetta la sua fiducia in Colui il cui braccio mai la lascerà. Capisco bene il suo dolore perché anch'io ho perso mio marito, ma guardando a Gesù ritroverà il coraggio e riceverà le benedizioni di nostro Signore ogni giorno. Carissima sorella, possa il Signore benedirla e sostenerla. Si sta facendo buio per continuare a scrivere, quindi, le auguro buona notte. Cerchi di essere allegra il più possibile per il bene dei suoi bambini. Lettera 167,1905

Carissimi bambini,

Voglio scrivere anche a voi qualche parola di conforto. In questo momento, noi tutti avremmo voluto essere vicini a voi per pregare e piangere insieme. Qualcuno di voi cerca il Signore per servirlo? Voi potete essere una grande benedizione per vostra madre, nel fare nessuna cosa che potrebbe rattristare il suo cuore. Se voi date il vostro cuore a Gesù, Egli vi riceverà. Fate ogni cosa possibile per alleviare la sofferenza e le preoccupazioni della mamma. Il Signore ha promesso di essere un Padre per gli orfani. Se voi affidate il vostro cuore a Lui, Egli vi darà la forza di diventare figli e figlie di Dio. Voi figli più grandi, aiutate la mamma nei suoi doveri, trattate i vostri fratelli più piccoli con tenerezza e insegnate loro a non rattristare la mamma, e il Signore vi benedirà grandemente. Date il vostro cuore al Salvatore, e fate ogni cosa che gli è gradita. Non fate nulla che affligga vostra madre. Ricordatevi che il Signore vi ama, e che ognuno di voi può diventare un membro della famiglia di Dio. Se sarete fedeli qui, quando Lui tornerà sulle nuvole del cielo, potrete incontrare di nuovo vostro padre e sarete di nuovo una famiglia unita. Con amore. Lettera 165, 1905

Sia il Signore il suo conforto

In occasione della morte di un marito. Cara sorella,

Ho ricevuto una lettera da parte della sorella G., nella quale essa m'informa del suo lutto. Sono profondamente dispiaciuta per la sua perdita, sorella mia. Se posso visitarla, lo farò.....

Voglio dirle cara sorella, che il Signore non vuole vederla prostrata dal dolore. Il Signore, nostro Padre misericordioso, ha risparmiato la vita di suo marito per molti anni, ma poi, dopo lunghe sofferenze, misericordiosamente l'ha addormentato in Cristo Gesù. Suo marito e anche il mio, ora stanno riposando, non soffrono più. Mi dispiace molto sorella, per questa dolorosa afflizione in cui si trova, ma Gesù, il prezioso Salvatore vive. Egli vive per lei. Egli vuole confortarla col Suo amore. Non si preoccupi, e abbia fede in Lui. Si ricordi che neppure un passero cade sulla terra senza che lo sappia il Padre celeste...

Cara sorella, si consoli nel Signore: "Perché anche Cristo ha sofferto nella carne, anche voi armatevi dello stesso pensiero". (1 Pietro 4:1)

La esorto affinché nella sua sofferenza confermi la sua anima in Dio. Il Signore sarà il suo rifugio, la sua forza, e il suo conforto. Quindi, volga lo sguardo a Lui. Egli solo la può consolare. Impari alla sua scuola l'umiltà e la mansuetudine. Faccia in modo che ogni sua parola testimoni la riconoscenza, la misericordia e l'amore di Dio. Decida di essere una consolazione e benedizione per tutta la sua famiglia. Crei un'atmosfera gradevole, pura e celeste. Apra le finestre dell'anima verso il cielo e permetta che la luce del Sole di Giustizia penetri in lei. Non pianga e non si affligga troppo. Non guardi il lato oscuro delle cose. Lasci che la pace di Dio inondi la sua anima. Così, riceverà la forza per sopportare tutte le sue sofferenze, e la grazia di Dio le ridarà allegrezza. Lodi il Signore, parli della Sua bontà, racconti della Sua potenza. Tutto questo addolcirà l'atmosfera che circonda la sua anima. Non disonori il Signore con le lamentele, ma lo lodi con tutta l'anima con tutto il cuore e la voce. Guardi il lato positivo di ogni cosa. Non porti nessuna ombra nella sua dimora. Lodi Colui chi è la Luce del suo volto e il suo Dio. Se farà questo, vedrà che le cose trascorreranno serenamente. Con affetto. Letter 56, 1900.

Ellen White nel suo momento di lutto

Nel mio dolore vissuto recentemente, ho avuto una visione riguardo all'eternità. E' stato come se fossi stata portata davanti al grande trono bianco, e ho visto tutta la mia vita scorrere davanti a me. Non avevo nulla di cui vantarmi, non avevo nessun merito da presentare in mio favore. Allora gridai: "Sono indegna di ricevere il Tuo favore, o Signore". La mia unica speranza è nel Salvatore crocefisso e risorto. Io rivendico il merito del sangue di Cristo. Gesù salverà tutti quelli che ripongono la loro fiducia in Lui. A volte, quando il mio cuore è afflitto, è difficile essere gioiosa, ma non permetterò che la mia afflizione proietti un'ombra su coloro che mi circondano. I momenti di tristezza e di lutto, spesso sono vissuti con più sofferenza di quanto dovrebbero essere vissuti, perché è nostra abitudine arrenderci senza riserve al dolore. Ho determinato di arginare questo male con l'aiuto di Gesù, ma la mia risoluzione, è stata messa alla prova. L'improvvisa morte di mio marito è stato un colpo molto pesante per me, e l'ho sentito ancor più acutamente perché fu repentino. Quando vidi l'ombra della morte sul suo viso, il mio dolore era insopportabile. Desideravo piangere nella mia angoscia, ma sapevo che questo non avrebbe potuto salvare la vita del mio amato. Dentro di me sentivo che questo non sarebbe stato un comportamento cristiano arrendermi all'afflizione. Ho cercato quindi aiuto e conforto dal cielo e le promesse del Signore si compirono per me. La Sua mano mi ha sostenuto. E' un peccato arrendersi senza riserve al dolore e ai lamenti. Con la grazia di Cristo, nonostante il dolore, possiamo recuperare la gioia e la serenità. Dai discepoli impariamo una lezione d'incoraggiamento e forza. Nell'ultimo incontro, prima di separarsi, il nostro Salvatore stava per percorrere il sentiero cruento che lo avrebbe condotto al Calvario. Mai ebbe un'esperienza così difficile di quella per la quale presto sarebbe passato.

I discepoli avevano udito le parole predette da Gesù, sulla Sua sofferenza e sulla morte, il loro cuore si fece pesante dal dolore, e la loro perplessità provocò il dubbio e la paura. Eppure non ci fu scoraggiamento e nessuno si abbandonò al dolore. Il nostro Salvatore passò queste ultime ore solenni e trascendentali pronunciando parole di consolazione e certezza per i suoi discepoli, poi tutti si unirono in un inno di lode.....

Un tempo per pregare e lodare

Quando siamo circondati dalle prove e dalle difficoltà, dovremmo rifugiarci in Dio, e aspettare con fiducia l'aiuto di Colui chi è potente per salvare e forte per liberare. Dobbiamo chiedere la benedizione del Signore se vogliamo riceverla. La preghiera è un dovere e una necessità, ma non trascuriamo la lode? Non dovremo ringraziare più spesso il Datore di tutte le benedizioni? Abbiamo bisogno di coltivare la gratitudine. Dobbiamo contemplare e raccontare più spesso la grazia di Dio, lodare e glorificare il Suo santo nome, anche quando stiamo sperimentando il dolore e l'afflizione...

La misericordiosa bontà con cui ci tratta il Signore è grande. Egli non ci abbandonerà mai, né dimenticherà coloro chi ha fiducia in Lui. Se penseremo e parleremo meno delle nostre prove e di più della misericordia e della bontà di Dio, supereremo buona parte della nostra tristezza e perplessità. Fratelli miei, che pensate di trovarvi su un sentiero tenebroso, e come i deportati in Babilonia dovettero appendere le loro arpe sui salici, trasformate la prova in un canto di gioia; ma voi potreste dire "Come potremmo cantare con una prospettiva così oscura, con questo peso e dolore nella nostra anima?" Ma il dolore terreno ci ha privato dell'Amico Onnipotente che abbiamo in Gesù? Il meraviglioso amore di Dio manifestato nel dono del suo amato Figlio, non dovrebbe essere un tema di continua gioia?

Quando noi portiamo le nostre richieste davanti al trono della grazia, non dimentichiamo di offrire anche inni di ringraziamento.

"Colui che sacrifica lode mi onorerà". Salmo 50:23

La vita eterna che il Salvatore ci dona è motivo di perenne gratitudine al Signore. The Review and Herald, 1 novembre 1881

Il glorioso mattino della risurrezione

Un messaggio per alcuni amici dell'isola di Pitcairn. Giovedì scorso siamo venuti a conoscenza della vostra profonda afflizione a causa del decesso della famiglia del fratello J.R. McCoy. La nostra simpatia è diretta a tutti quelli che sono stati colpiti da questo dolore. La estendiamo anche ai bambini e ai membri della famiglia che hanno sperimentato tanta amara sofferenza. Tuttavia, vi esortiamo ad aggrapparvi a Gesù unica fonte di speranza e di consolazione. L'amata compagna del fratello McCoy, madre dei suoi bambini, giace silenziosa nella morte. E mentre piangiamo con quelli che piangono, il nostro cuore gioisce, perché questa amata madre, sua figlia, il fratello Young -- anziano della vostra chiesa - e altri che sono morti, hanno creduto e amato Gesù. Ascoltate le parole di conforto dell'apostolo Paolo:

Fratelli, non vogliamo che siate nell', ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d', arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell', aria; e così saremo sempre con il Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole. 1 Tessalonicesi 4:13-18

Non siamo come i pagani che passano i giorni e le notti lamentandosi con lugubri canti di morte, al fine di suscitare la simpatia degli altri. Non dobbiamo vestirci a lutto e avere i volti tristi, come se i nostri cari ci avessero lasciati per sempre. Giovanni ci scrive:

Qui è la costanza dei santi che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù. E udii una voce dal cielo che diceva: «Scrivi: beati i morti che d'ora innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essi si riposano dalle loro fatiche perché le loro opere li seguono". Apocalisse 14:12,13

Quanto appropriate sono le parole di Giovanni nel caso di questi esseri amati che dormono in Gesù. Il Signore li ama, e le parole da loro pronunciate in vita, le loro opere d'amore saranno ricordate, saranno ripetute da altri. Il fervore e l'esattezza con cui realizzarono l'opera di Dio lasciano un esempio affinché altri li seguano, perché lo Spirito Santo ha operato in loro il volere e l'operare per la sua buona volontà.

"Se lo Spirito di colui chi ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi". Romani 8:11

Oh, quanto preziose sono queste parole per ogni anima in lutto. Cristo è la nostra Guida e il nostro Consolatore. Egli ci conforta in tutte le nostre tribolazioni. Quando Egli ci presenta un'amara coppa da bere, alle nostre labbra avvicina anche la coppa della benedizione. Egli riempie i nostri cuori di sottomissione, di pace e gioia nella fede, e ci rende capaci di dire umilmente: "Non la mia ma la Tua volontà sia fatta".

"Il SIGNORE ha dato, il SIGNORE ha tolto; sia benedetto il nome del SIGNORE". (Giobbe 1:21)

Questa sottomissione fa rivivere la speranza, e la mano della fede afferra la mano della potenza infinita.

Chi ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Romani 8:11

Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile. Ciò che è stato seminato nel peccato, sarà risuscitato in gloria, ciò che è seminato in debolezza, risusciterà in forza, si semina un corpo animale e risusciterà un corpo spirituale. I corpi mortali saranno vivificati dallo Spirito di Dio che abita in voi.

Cristo reclama come suoi tutti quelli che hanno creduto nel Suo nome. La forza vivificante dello Spirito di Cristo che dimora nel corpo mortale, vincola ogni anima credente a Gesù Cristo. Coloro che credono in Gesù sono sacri al Suo cuore, perché la loro vita è nascosta con Cristo in Dio. Il Datore della vita pronuncerà quest'ordine:

Svegliatevi ed esultate, o voi che abitate nella polvere! Poiché la tua rugiada è rugiada di luce, e la terra ridarà alla vita le ombre. Isaia 26:19

Il Donatore della vita chiamerà la sua possessione acquisita nella prima risurrezione, ma fino a quell'ora trionfante, quando risuonerà la tromba finale e il grande esercito avanza verso la vittoria eterna, ogni santo che dorme sarà mantenuto nella certezza e custodito come un prezioso gioiello, come chi è conosciuto da Dio col suo nome. Risusciteranno per la potenza del Salvatore che dimorò in loro quando vivevano e perché furono partecipi della natura divina.

Cristo ha dichiarato di essere il Figlio Unigenito del Padre, ma gli uomini increduli, pieni di pregiudizi, hanno rinnegato il Santo e il Giusto. Egli è stato accusato di blasfemia e fu condannato a una morte crudele, ma le catene della Sua tomba sono state spezzate, e si levò trionfante dai morti, e sul sepolcro di Giuseppe dichiarò:

Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà. (Giovanni 11:25)

Fu rivestito di tutto il potere del cielo e della terra, e i giusti usciranno liberi dalle loro tombe. Saranno degni di ricevere questo mondo e la risurrezione dei morti.

"Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro". (Matteo 13:43)

Che mattino glorioso sarà quello della resurrezione! Che meravigliosa scena apparirà quando Cristo verrà per essere ammirato da chi crede!

Tutti quelli che hanno partecipato all'umiliazione e alle sofferenze di Cristo, parteciperanno con Lui alla Sua gloria. Mediante la resurrezione di Cristo, ogni santo credente che dorme in Gesù risorgerà trionfante dalla sua prigione. I santi risuscitati proclameranno:

O morte, dov', è la tua vittoria? O morte, dov', è il tuo dardo? (1 Corinzi 15:55)

Gesù Cristo ha trionfato sulla morte spezzando le catene della tomba, e tutti quelli che dormono nel sepolcro condivideranno la sua vittoria, e usciranno dalle loro tombe com'è uscito il Conquistatore.

Il Signore non ci ha abbandonati

Carissimi fratelli che vivete questa grande afflizione, Il Signore non vi ha abbandonati, anche se siete sottoposti alle tentazioni di Satana. Che i vostri cuori angosciati si aprano per ricevere le parole di consolazione procedenti dal vostro misericordioso Redentore. Gesù vi ama. Ricevete i brillanti raggi del Sole di Giustizia e siate confortati. Ringraziate Colui chi è risorto dai morti e che da sempre vive per intercedere per voi. Gesù Cristo è un Salvatore vivente. Egli non giace più nel sepolcro nuovo di Giuseppe. Egli è risorto. Gioite anche in questo giorno di afflizione e angoscia, perché avete un Salvatore che simpatizza col vostro dolore. Gesù, avendo pianto sulla tomba di Lazzaro, identifica il suo dolore con quello dei suoi figli afflitti.

Cercate il consiglio di Dio in tutti i conflitti, in tutte le prove e perplessità. Il sentiero dell'ubbidienza verso Dio è una luce rifulgente che brilla sempre più sino a risplendere come la luce del mezzogiorno. Seguite passo dopo passo la via del dovere. Dovrete arrampicarvi in luoghi impervi, ma avanzando per il sentiero dell'umiltà, della fede e dell'abnegazione, lascerete dietro di voi le nubi del dubbio. Non vi disperate, perché i vostri familiari vivi hanno bisogno delle vostre cure e del vostro amore. Voi siete stati arruolati nell'esercito del Signore, siate quindi coraggiosi soldati di Gesù Cristo. Lasciate che le vostre parole di contrizione di lode e gratitudine ascendano davanti a Dio come incenso soave bruciato nel santuario celeste di Dio.

Voi potete sperimentare la frustrazione, essere delusi, la vostra volontà e il vostro desiderio rifiutati, ma siate certi il Signore vi ama. Anche se vi troverete in una fornace, ciò non accadrà allo scopo di distruggervi, ma per purificarvi dalle scorie, e uscire da questo fuoco purificato come l'oro. Ricordate che Dio vi farà ricordare gli inni in mezzo all'oscurità.

Vi sembrerà di essere circondati dalle tenebre, ma voi non dovete guardare le nubi. Al di là della nube più oscura esiste una luce che mai si spegnerà. Il Signore è la Luce per ogni anima. Aprite le porte del vostro cuore alla speranza, alla pace e alla gioia. Gesù dice:

"Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa". (Giovanni 15:11)

Il Signore ha un compito speciale che deve essere realizzato da ognuno di noi e noi dobbiamo realizzare al meglio l'opera che ci è stata assegnata. L'unica cosa che dobbiamo temere è di non avere sempre gli occhi fissi su Gesù e di non cercare la Gloria di Dio; e questo significherebbe che se Lui ci chiamasse a deporre la nostra armatura e ad addormentarci nel sonno della morte, non saremmo pronti a rendere conto di ciò che ci è stato affidato. In ogni momento ricordatevi che siete la proprietà di Cristo comprata a un prezzo infinito e che dovete glorificarlo nel vostro spirito e nel vostro corpo, i quali gli appartengono.

Abbiate fede

A quelli chi soffre vorrei dire questo: Abbiate fede nella speranza della risurrezione. Le acque che state bevendo sono molto amare al vostro palato, come lo furono le acque di Mara per i figli d'Israele nel deserto ma, Gesù le può addolcire col Suo amore. Quando Mosè presentò al Signore le penose difficoltà degli israeliti, non gli diede alcun nuovo rimedio ma, richiamò la sua attenzione su ciò che aveva a portata di mano; infatti, lì vicino c'era un arbusto che Lui aveva creato e che doveva essere gettato nell'acqua per purificare e addolcire la sorgente. (Esodo 15:25) Così, il popolo che pativa la sede poté bere l'acqua con piacere e in tutta sicurezza. Il Signore ha provveduto un balsamo per ogni ferita. C'è un balsamo in Galaad, e lì c'è anche un medico.

Non c', è balsamo in Galaad? Non c', è laggiù nessun medico? Geremia 8:22

Non vorreste studiare le Scritture come mai avete fatto prima d'ora? Cercate il Signore affinché vi dia la saggezza in ogni bisogno. Invocate Gesù in ogni prova, ed Egli vi mostrerà la via d'uscita per i vostri problemi, e i vostri occhi saranno aperti e troverete il rimedio e applicherete al vostro caso le promesse guaritrici scritte nella sua Parola. In questo modo il nemico non avrà spazio per indurvi a lamentarvi o a essere increduli, perché voi avrete fede, speranza e coraggio nel Signore. Lo Spirito Santo vi darà un chiaro discernimento, affinché vediate e vi appropriate di ogni benedizione che servirà da antidoto contro il dolore, come un'erba salutare per ogni goccia d'amarezza che verrà versata sulle vostre labbra. Ogni goccia d'amarezza sarà mescolata con l'amore di Gesù, e invece di lamentarvi a causa del dolore, comprenderete che l'amore e la grazia di Gesù sono così mescolate col dispiacere che questo si trasformerà in una gioia umile e santificata.

Quando Henry, il nostro figlio maggiore stava morendo, disse: Il letto di dolore è un luogo prezioso quando abbiamo Gesù vicino a noi. Se siamo costretti a bere le acque amare, allontaniamo l'amarezza e cerchiamo ciò che è prezioso e che irradia luce. Quando l'animo umano affronta la prova, la grazia può dargli la sicurezza, e quando siamo vicini alla morte vediamo come il cristiano sopporta la sofferenza e passa per la valle della morte. Riuniamo forza e coraggio per lavorare e non indeboliamoci né scoraggiamoci nel compito di condurre le anime a Gesù. Lettera 65a, 1894

I migliori consolatori

Coloro che hanno dovuto sopportare grandi sofferenze, sono quelli che possono portare il miglior conforto agli altri, perché irradiano luce dovunque essi vanno. Tali persone sono state purificate e addolcite dalle loro afflizioni; non persero la loro fiducia in Dio quando i problemi li assediavano ma si rifugiarono nel suo amore protettore. Costoro sono una prova vivente della tenera cura di Dio. Colui chi ha creato le tenebre e la luce, ci riprende per il nostro bene. Cristo è la luce del mondo, e in Lui non ci sono tenebre. Egli è la Luce preziosa. Cerchiamo quindi di vivere in quella Luce! Dite addio alla tristezza e all'afflizione. Rallegratevi nel Signore sempre! Ripeto ancora, rallegratevi! Health Reformer, vol. 12, nr.10, ottobre, 1877