Messaggi scelti, vol. 2

Capitolo 42

Consiglio riguardo matrimoni razziali misti

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Uniti in Cristo

Chiunque della famiglia umana vorrà donarsi a Cristo, chiunque ascolta la Verità e obbedisce a essa, diventa membro della stessa famiglia. L'ignorante e il saggio, il ricco e il povero, il pagano e lo schiavo, il bianco o il nero, Gesù ha pagato il prezzo per le loro anime. Se credono in Lui, il Suo sangue li purificherà. Il nome di un uomo nero è scritto accanto al nome dell'uomo bianco. Tutti sono uno in Cristo. La nascita, il rango, la nazionalità o il colore, non elevano nessuno e non degradano nessuno. Il carattere è quello che fa l'uomo. Se un uomo rosso (l'indiano d'America), un cinese o un africano dà il suo cuore a Dio in obbedienza e fede, Gesù lo ama indipendentemente dal suo colore, ed Egli lo chiama Suo amato fratello. Manoscritto 6, 1891

Noi siamo tutti fratelli. Non importa quale sia il nostro guadagno o la perdita, dobbiamo agire sempre con coraggio e nobiltà al cospetto di Dio e del nostro Salvatore. Come cristiani accettiamo il principio che tutti gli uomini, bianchi e neri, sono liberi e uguali, non siamo codardi di fronte al mondo e alle intelligenze celesti. Gli uomini di colore devono essere rispettati come lo sono gli uomini bianchi, e attraverso le nostre parole e il nostro esempio possiamo convincere gli altri a pensare in questo modo.

Per quanto riguarda invece i matrimoni misti, qui sorge un'obiezione. Tutti dovrebbero considerare che nessuno ha il diritto di imporre sui loro discendenti questa differenza mettendoli in svantaggio. Non hanno il diritto di dargli come eredità una condizione che li sottoporrebbe a una vita di umiliazione. I figli di questi matrimoni misti crescono con un sentimento di rancore verso i genitori che hanno dato loro questa eredità per tutta la vita. Per questo motivo, non ci dovrebbero essere matrimoni misti tra il bianco e la razza di colore. Manoscritto 7, 1896

Risposta a una domanda

Caro amico,

In risposta alle domande circa la convenienza di un matrimonio tra giovani cristiani di razza bianca con la razza nera, voglio dirle che nella mia esperienza passata questo argomento mi è stato presentato altre volte. Secondo l'istruzione che ho ricevuto dal Signore, tale unione non dovrebbe avere luogo, perché certamente si creeranno controversie e confusione. Da sempre ho dato questo consiglio. Tra il nostro popolo non ci deve essere alcun incoraggiamento per questo tipo di matrimonio. Lasciate che il fratello di colore contragga matrimonio con una sorella di colore che sia degna di tale scelta che ami Dio e osserva i suoi comandamenti. La sorella bianca che pensa di unirsi in matrimonio col fratello di colore rifletta molto bene su questo passo importante, perché tale scelta non è la volontà del Signore. Il tempo è troppo prezioso per sprecarlo in dispute che sorgerebbero per questo. Fate in modo che simili esperienze non distolgano i ministri dal loro operato, perché queste unioni creano solo confusioni e intralci, e non contribuiranno al progresso dell'opera né alla gloria di Dio. Lettera 36, 1912

Il Signore scruta le sue creature con compassione, senza distinzione a quale razza appartengono. Dio ha fatto "dello stesso sangue tutte le nazioni sparse sulla faccia della terra". Parlando ai Suoi discepoli il Salvatore disse: "Voi siete tutti fratelli" Dio è il nostro Padre, e ognuno di noi è custode del proprio fratello. Review and Herald, 21 gennaio 1896