Messaggi scelti, vol. 2

Capitolo 53

Ultimi messaggi alla conferenza generale

[AUDIO]

Sanitarium "Elmshaven"

California 4 maggio 1913

Saluti ai partecipanti della Conferenza Generale

Miei cari fratelli,

"Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio d'ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione". 2 Corinzi 1:2-4

Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza. Noi siamo infatti, davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione. 2 Corinzi 2:14,15

Noi infatti, non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù quale Signore, e quanto a noi ci dichiariamo vostri servi per amore di Gesù; perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre", è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo. Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi. 2 Corinzi 4:5-7

Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno. Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne. 2 Corinzi 4:16-18

Speranza e coraggio

È un privilegio per i partecipanti della Conferenza Generale fomentare uno spirito di speranza e di coraggio. Fratelli miei, il Salvatore sì è rivelato a voi in molteplici modi, ha riempito i vostri cuori con la luce della Sua presenza mentre lavoravate in terre lontane e in patria. Vi ha protetto da pericoli visibili e invisibili, e ora mentre vi siete riuniti coi vostri fratelli durante la Conferenza, siate gioiosi di questo privilegio nel Signore e rallegratevi della sua grazia sostenitrice. Possa il Suo amore prendere possesso della vostra mente e del vostro cuore. Guardatevi dalla fatica eccessiva, che l'inquietudine non vi logori e non siate depressi. Date una testimonianza edificante. Allontanate il vostro sguardo da ciò che è oscuro e da ciò che produce scoraggiamento, e contemplate Gesù il nostro Capo, sotto il cui sguardo vigilante la causa della Verità presente, per la quale stiamo dando la nostra vita e tutto ciò che siamo, è destinata a un glorioso trionfo.

L'atteggiamento che i nostri uomini dimostreranno durante questa conferenza eserciterà un influsso decisivo su tutti e in tutto il campo, come anche sugli stessi delegati.

Oh, fratelli miei, possa Gesù dimorare nei vostri cuori, vi sostenga, vi rafforzi e vi conforti. È vostro privilegio ricevere giorno per giorno un'abbondante misura del suo Santo Spirito, e avere una visione più ampia dell'importanza e della portata del messaggio che stiamo proclamando al mondo. Il Signore è disposto a rivelarvi cose meraviglie della Sua legge. Aspettate davanti a Lui con umiltà di cuore. Pregate ardentemente per comprendere i tempi in cui viviamo, sollecitando una comprensione maggiore dei Suoi propositi e pregando per una migliore efficienza nel compito della salvezza delle anime.

Spesso, durante la notte mi viene chiesto di sollecitare i nostri fratelli in posizioni di responsabilità, a realizzare sforzi ferventi per conoscere più perfettamente il Signore. Quando i nostri operai comprendono come dovrebbero comprendere l'importanza dei tempi in cui viviamo, ci saranno intenzioni più decise di schierarsi dalla parte del Signore, e diventeranno veri collaboratori insieme a Dio. Quando consacreranno l'anima e il cuore al Suo servizio, scopriranno che è indispensabile avere un'esperienza più profonda per ottenere la vittoria e trionfare sul peccato.

Conviene prendere in considerazione ciò che sta per avvenire sulla terra. Questo non è il tempo per dedicarci alle cose frivole o soddisfare il nostro egoismo. Se i tempi in cui viviamo non riescono a impressionare veramente le nostre menti, che altro potrebbe avere un impatto su di noi? Non è forse vero che la Sacra Scrittura ci chiama per un lavoro più puro e santo di quello che abbiamo fatto finora?

Una chiamata alla riconsacrazione

C'è bisogno di uomini con grande discernimento, e a coloro chi sono disposti a lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, il Signore chiede che indichino il cammino verso un'opera di riforma globale. Vedo una crisi davanti a noi, e il Signore chiede ai suoi collaboratori di arruolarsi. Ogni anima dovrebbe trovarsi in una posizione in cui manifestare una consacrazione a Dio più profonda e vera che negli anni passati.

Durante il Congresso della Conferenza Generale del 1909, si sarebbe dovuto effettuare un'opera nei cuori dei presenti, e tuttavia quest'opera non si è realizzata. Avremmo dovuto dedicare più tempo all'investigazione dei cuori delle persone presenti, questo avrebbe condotto alla rottura del terreno dei cuori di coloro chi assistevano alle riunioni. Avrebbe dato loro quel discernimento intellettuale per comprendere l'importanza dell'opera di pentimento e confessione, indispensabile per la realizzazione individuale. Ma anche se ci sono state delle opportunità per la confessione dei peccati e si manifestasse un sincero pentimento per fare una riforma decisiva, quest'opera non è stata effettuata completamente.

Alcuni hanno sentito l'influsso dello Spirito Santo e hanno risposto, ma non tutti si sono arresi al suo influsso. Le menti di alcuni si erano incamminate su vie proibite. Se tutti i membri dell'Assemblea avessero umiliato i loro cuori, avrebbero sperimentato una benedizione meravigliosa.

Vari mesi dopo la fine del Congresso, ho sentito sopra di me un pesante fardello, quindi richiamai l'attenzione dei fratelli che occupavano incarichi di responsabilità sulle cose che il Signore mi stava istruendo affinché glieli presentassi con chiarezza. Finalmente, alcuni che occupavano posizioni di fiducia riguardo l'opera in generale, dopo molte preghiere, e un accurato studio dei vari messaggi dati, si azzardarono ad intraprendere con fede ciò che gli era stato chiesto -- ossia un'opera che non riuscivano a comprendere appieno; ma continuando ad avanzare nel timore di Dio, ricevettero ricche benedizioni.

Mi sono rallegrata di gioia nel vedere trasformazioni ammirabili che sono avvenute nella vita di alcuni che hanno accettato di continuare a camminare per fede sulla via del Signore, piuttosto che seguire le loro scelte. Se questi fratelli che occupavano incarichi di responsabilità avessero continuato a vedere le cose sotto una falsa luce, avrebbero creato una situazione che avrebbe danneggiato tristemente l'opera; ma poiché hanno ubbidito all'istruzione che gli è stata data e hanno cercato il Signore, Dio li ha condotti nella luce e li ha resi idonei per svolgere un servizio accettabile e per realizzare una riforma spirituale.

Quando il Signore estende la sua mano per preparare la via davanti ai suoi ministri, è loro dovere seguirlo fin dove Lui li dirigerà. Egli non ha mai abbandonato né lasciato nell'incertezza chi ubbidisce con tutto il cuore alle sue direttive.

Una manifestazione di fiducia

...."Mi rallegro fratelli miei, perché in ogni cosa posso aver fiducia in voi". 2 Corinzi 7:16

E mentre sento ancora una profonda ansia per l'atteggiamento che alcuni stanno adottando riguardo le misure importanti legate allo sviluppo della causa di Dio nel mondo, ho una grande fede negli operai di tutto il campo e credo che riunendosi e umiliandosi davanti al Signore e riconsacrandosi al Suo servizio, saranno abilitati per fare la Sua volontà. Ci sono alcuni che neppure adesso vedono le cose nella giusta luce, ma credo che anche loro potrebbero imparare a vedere dallo stesso punto di vista dei loro colleghi nell'opera, e possano evitare di commettere errori seri se cercano ardentemente il Signore in questa opportunità e se sottomettono la loro volontà interamente alla volontà di Dio.

Fui profondamente impressionata nel vedere alcune scene che sono passate davanti a me durante la notte. Sembrava che ci fosse una gran movimento, un'opera di grande risveglio, in molti luoghi. Il nostro popolo si preparava e rispondeva alla chiamata di Dio. Fratelli miei, il Signore ci sta parlando. Ma noi, ascoltiamo veramente la Sua voce? Non è forse l'ora di accendere le nostre lampade e agire come uomini che stanno aspettando il ritorno del loro Signore. Il tempo in cui viviamo esige che si faccia brillare la luce e che entriamo in azione.

Vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, sforzandovi di conservare l', unità dello Spirito con il vincolo della pace. (Efesini 4:1-3) General Conference Bulletin, 19 maggio, 1913, pp. 33,34

Coraggio nel Signore

Recentemente, durante la notte lo Spirito Santo mi ha fatto capire che noi dobbiamo fare uno sforzo maggiore per quanto riguarda l'evangelizzazione, se vogliamo che il Signore ritorni presto. A questo riguardo mi ricordai dell'attività svolta dai credenti tra il 1843 e il 1844. A quel tempo si era maggiormente impegnati nel lavoro di casa in casa, si faceva di tutto perché le persone fossero avvertite e la conoscenza biblica si diffondesse. Noi dovremmo compiere uno sforzo ancora più grande di quello fatto da coloro che proclamarono con tanta fedeltà il messaggio del primo angelo. Ci stiamo avvicinando rapidamente alla fine della storia di questa terra. Il pensiero della prossimità di Cristo dovrebbe spingerci a fare degli sforzi straordinari per l'avanzamento dell'opera. Noi siamo invitati a dare l'allarme alla gente. Non dobbiamo dimenticare che la nostra vita dovrebbe manifestare la potenza della Verità e della giustizia. Il mondo sta per incontrare il grande Legislatore, per rendere conto della trasgressione alla sua legge. Solo coloro che cambieranno il loro modo di vivere, passando dalla trasgressione all'ubbidienza, potranno sperare di ottenere il perdono e la pace.

Dobbiamo, quindi, alzare la bandiera su cui sta scritto: "I comandamenti di Dio e la fede in Gesù" L'obbedienza alla legge di Dio è una questione molto importante, e quindi non deve essere ignorata. I nostri membri di chiesa e coloro che ancora non lo sono dovrebbero essere avvertiti dell'importanza che riveste l'ubbidienza alla legge. Il nostro scopo dovrebbe essere quello di presentare nel miglior modo possibile i temi trattati dalla legge di Dio.

Cristo ci ha incaricati di spargere il seme della Verità e di far comprendere al nostro popolo l'importanza dell'opera che deve essere fatta da coloro che vivono in mezzo alle scene conclusive della storia di questa terra. Le parole di Verità che vengono proclamate nelle grandi strade e lungo i sentieri, dovrebbero rivelare l'opera dello Spirito di Dio nei cuori umani.

Oh, quanto bene potrebbe essere compiuto se tutti coloro che hanno la verità -- la parola della vita -- si adoperassero per illuminare coloro che non la posseggono! Quando i Samaritani vennero da Gesù, su invito della donna samaritana, il Maestro parlò di loro ai suoi discepoli come di un campo di grano pronto per la mietitura.

Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le campagne come già biancheggiano per la mietitura. Giovanni 4:35

Cristo dimorò in mezzo ai Samaritani per due giorni, perché erano affamati di udire la Verità. Furono due giorni pieni e come risultato di questo lavoro ".....molti credettero a motivo della sua parola". (Giovanni 4:41) La loro testimonianza fu:

"Noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo". (Giovanni 4:42)

Chi, fra quanti si dicono popolo di Dio, intraprenderà questa sacra opera e si adopererà per le anime che periscono per mancanza di conoscenza? Il mondo deve essere avvertito. Ci vengono indicati molti posti che hanno bisogno di sforzi consacrati, sinceri e instancabili. Nelle nostre grandi città Cristo apre le menti e i cuori di molti. Essi hanno bisogno delle Verità della Parola di Dio. Se noi stabiliamo una sacra relazione con Cristo e cerchiamo di avvicinarci a queste persone, ne deriverà un benefico influsso. Noi ci dobbiamo svegliare e dobbiamo manifestare simpatia per Cristo e per i nostri simili. Bisogna lavorare nelle città grandi e piccole; nelle località vicine e in quelle lontane. Il lavoro deve esservi svolto con intelligenza e non ci si deve tirare indietro. Se noi operiamo all'unisono col suo Santo Spirito, il Signore produrrà sui cuori la dovuta impressione.

Fratelli miei, io ho parole d'incoraggiamento per voi. Noi dobbiamo andare avanti con fede e con speranza, aspettandoci grandi cose da Dio. Il nemico cercherà con ogni mezzo di ostacolare gli sforzi che vengono fatti per l'avanzamento della Verità, però voi potete conseguire il successo nella forza del Signore. Che nessuna parola di scoraggiamento sia da voi pronunciata, ma solo parole che possano rafforzare e sostenere i colleghi operai.

Una parola personale

Io desidero svolgere un lavoro intenso nel campo e vorrei tanto essere impegnata in una più intensa attività pubblica se non sapessi che alla mia età non è cosa prudente pretendere troppo dalle mie forze fisiche (la sorella aveva allora 86 anni, n.d.t.) Io ho un'opera da svolgere che consiste nel comunicare alla chiesa e al mondo la luce che mi è stata affidata di volta in volta nel corso degli anni durante i quail è stato proclamato il messaggio del terzo angelo. Il mio cuore è pieno dell'ardente desiderio di mettere la Verità davanti a tutti coloro chi possano essere raggiunti. Io sto facendo tuttora la mia parte preparando del materiale per la pubblicazione: però devo procedere lentamente per non dovermi poi trovare nella condizione di non poter più scrivere. Io non so quanto ancora mi resta da vivere, comunque sono contenta che le mie condizioni di salute non ostacolano eccessivamente il mio lavoro.

Dopo la Conferenza Generale del 1909, ho trascorso varie settimane assistendo a raduni e ad altre assemblee generali, visitando alcune istituzioni nel New England, negli Stati Centrali e nel vicino Occidente. Al ritorno a casa mia in California, ho ripreso l'opera di preparazione per la pubblicazione di materiale per la stampa. Negli ultimi quattro anni ho scritto relativamente poche lettere. La forza di cui disponevo è stata principalmente dedicata al completamento d'importanti pubblicazioni.

Occasionalmente ho partecipato a delle riunioni e ho visitato alcuni istituti in California, ma la maggior parte del tempo dopo l'ultima Conferenza Generale, è stato trascorso nella preparazione di manoscritti nel mio luogo di residenza a "Elmshaven", vicino a Sant'Elena. Sono grata al Signore di avermi risparmiato la vista affinché potessi lavorare ancora un po' sui miei libri. Oh, se avessi la forza di fare tutto quello che dovrebbe essere fatto. Prego il Signore di darmi la saggezza necessaria perché le Verità di cui il nostro popolo ha tanto bisogno possano essere presentate chiaramente in modo da essere accettate. Sono convinta che Dio mi aiuterà.

Il mio interesse per l'opera in generale è profondo come sempre e desidero ardentemente che la Causa della Verità presente sia estesa a tutte le parti del mondo. Però, ritengo sia più giusto non intraprendere un'attività pubblica fintanto che le mie pubblicazioni non siano state da me revisionate. Io ho alcuni dei migliori operai, quelli che nella provvidenza di Dio, si sono uniti con me in Australia e altri che si sono aggiunti dopo il mio ritorno in America e ringrazio di continuo il Signore per questo prezioso aiuto. Siamo tutti molto occupati facendo del nostro meglio per preparare il materiale per la pubblicazione. Io desidero che la Luce della Verità giunga dappertutto e che possa illuminare tutti coloro che non conoscono le ragioni della nostra fede. Certi giorni gli occhi mi creano qualche difficoltà e mi fanno molto male, ma ringrazio il Signore che mi conserva la vista. Infatti, sarebbe strano se alla mia età non potessi più usare i miei occhi. Io sono grata più di quanto possa esprimerlo per il sostegno dello Spirito di Dio e per il conforto e la grazia che Egli continua a darmi, come pure la forza e l'opportunità che mi concede per infondere coraggio e dare aiuto al suo popolo. Finché il Signore mi risparmia la vita, io gli sarò sempre fedele cercando di compiere la sua volontà e glorificando il suo nome. Possa il Signore accrescere la mia fede in modo che io possa continuare a conoscerlo e a fare perfettamente la sua volontà. Dio è buono, Egli è degno di somma lode.

Influenza degli operai anziani

Il mio più grande desiderio è che i vecchi soldati della croce, coloro che hanno visto incanutire i loro capelli al servizio del Maestro, continuino a dare la loro testimonianza, affinché quelli che sono più giovani nella fede possano capire che i messaggi inviati dal Signore nel passato sono molto importanti in quest'epoca della storia della terra. La nostra esperienza passata nulla ha perduto della sua forza.

Che tutti facciano attenzione a non scoraggiare i pionieri e non facciano loro sentire che è poca cosa quello che essi possono fare. La loro influenza può essere ancora potentemente esercitata nell'opera del Signore. La testimonianza dei ministri più anziani sarà sempre d'aiuto e benedizione per la chiesa. Dio veglierà i suoi provati e fedeli rappresentanti, giorno e notte, fino a che non giunga per essi il tempo di deporre l'armatura. Che essi abbiano la certezza di trovarsi sotto la protettrice cura di Colui che non sonnecchia e non dorme. Essi sono protetti da instancabili sentinelle. Sapendo questo e rendendosi conto che dimorano in Cristo, essi possono riposare tranquilli. Dio provvederà a ogni loro esigenza.

Fino alla fine

Io prego con fervore, affinché l'opera che noi attualmente svolgiamo si imprima profondamente nel cuore, nella mente e nell'anima. Le perplessità aumenteranno e noi, credenti in Dio, dobbiamo incoraggiarci gli uni gli altri. Non abbassiamo l'ideale: teniamolo ben altro, guardando a colui che è il Duce e il perfetto esempio della nostra fede. Quando durante la notte non riesco a dormire, elevo il mio cuore in preghiera a Dio ed egli mi fortifica e mi dà la certezza che è con i servitori che si adoperano in patria e nelle terre lontane. Io sono incoraggiata e mi sento benedetta nel rendermi conto che l'Iddio d'Israele guida tuttora il Suo popolo e continuerà a sostenerlo fino alla fine.

Sono stata istruita di dire ai nostri fratelli ministri: "I messaggi che escono dalle vostre labbra siano pieni della potenza dello Spirito del Signore. Se mai c'è stato un tempo in cui abbiamo avuto bisogno della guida speciale dello Spirito Santo quel tempo è il nostro. Abbiamo bisogno di una completa consacrazione. I tempi sono maturi per dare al mondo una dimostrazione della potenza di Dio nelle nostre vite e nel nostro ministero".

Il Signore desidera vedere l'opera di proclamazione del messaggio del terzo angelo portata avanti con crescente efficienza. Come Egli ha operato in tutti i tempi per assicurare la vittoria al suo popolo, così in questa nostra epoca Egli brama portare a un trionfale adempimento i suoi propositi per la Sua chiesa. Egli dà ordine ai santi credenti di stare compatti aumentando i loro sforzi e accrescendo la loro fiducia nella verità e nella giustizia della sua causa.

Noi dobbiamo rimanere saldi come una roccia sui principi della Parola di Dio ricordando che Egli è con noi per darci la forza di affrontare ogni nuova esperienza. Manteniamo sempre nella nostra vita i principi della giustizia, affinché possiamo progredire in ogni cosa nel nome del Signore. Noi dobbiamo considerare particolarmente sacra la fede che è stata sostanziata dalle istruzioni e dall'approvazione dello Spirito di Dio, dalla nostra esperienza iniziale fino al tempo presente. Noi dobbiamo considerare particolarmente preziosa l'opera che il Signore sta portando avanti per mezzo del Suo popolo che osserva i comandamenti e che, mediante la potenza della sua grazia, sarà sempre più forte e più efficiente col passare del tempo. Il nemico cerca di annebbiare l'intelletto del popolo di Dio e di indebolirne l'efficienza. Ma se i credenti lavoreranno sotto la guida dello Spirito di Dio, Egli schiuderà le porte delle opportunità davanti a loro, affinché si restaurino le antiche rovine. La loro sarà un'opera di costante crescita fino a che il Signore non scenderà dal cielo con potenza e grande gloria per mettere il suggello del trionfo finale sui Suoi fedeli.

Promessa di trionfo finale

L'opera che sta davanti a noi, esige l'impiego di tutte le nostre energie. Essa richiederà l'esercizio di una fede forte e di una costante vigilanza. Talvolta le difficoltà da affrontare saranno le più scoraggiati e la grandezza stessa del compito ci sgomenterà. Tuttavia con l'aiuto del Signore, i suoi servitori finiranno col trionfare.

"Pertanto, vi chiedo quindi di non scoraggiarvi a motivo delle tribolazioni.... Poiché esse sono la vostra gloria". Efesini 3:13

A causa delle dure esperienze che stanno davanti a voi Gesù sarà con voi e vi precederà col Suo Spirito Santo preparando la via e sarà il vostro sostegno in ogni circostanza.

Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell', uomo

interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell', amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l', altezza e la profondità dell', amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen! (Efesini 3:14-21) General Conference Bulletin, 27 maggio, 1913, pp. 164,165