La verità sugli angeli

Capitolo 15

Gli angeli e i demoni durante il ministero di Gesù

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La possessione demoniaca ai giorni di Cristo

Le potenze delle tenebre agirono con maggiore insistenza proprio nel periodo del ministero di Cristo. Per secoli Satana e i suoi seguaci avevano cercato di dominare il corpo e l'animo degli uomini per spingerli al peccato, farli soffrire e poi far ricadere la colpa su Dio. DA 257

(Quando Cristo iniziò il suo ministero) l'inganno del peccato aveva raggiunto il suo culmine. Tutti i mezzi erano stati utilizzati per avvilire lo spirito degli uomini... Gli agenti di Satana avevano preso possesso degli uomini; gli esseri umani, creati a immagine di Dio, erano diventati dimora dei demoni. I nervi, i sensi, i sentimenti e gli organi degli uomini, erano guidati da agenti soprannaturali, all'indulgenza nei confronti delle più basse passioni. Nella loro fisionomia erano impressi i tratti dei demoni. I volti riflettevano le espressioni delle legioni di esseri malefici da cui erano posseduti.... Satana esultava perché era riuscito a cancellare nell'umanità l'immagine del Creatore. Allora venne Gesù per ripristinare nell'uomo l'immagine del suo Creatore. Egli venne per cacciare i demoni che avevano preso possesso della volontà dell'uomo. Venne per sollevarci dalla polvere, per rimodellare, secondo il suo esempio, il nostro carattere ormai deformato dal peccato e per elevarlo con la sua gloria. DA 36-38

Nel Nuovo Testamento è chiaramente indicato che gli uomini potevano essere posseduti dai demoni. Le persone così colpite non soffrivano semplicemente di malattie prodotte da cause naturali. Cristo sapeva perfettamente con chi stava trattando e riconosceva la presenza diretta degli spiriti malvagi. 4SP 332

Satana e i suoi angeli furono molto occupati durante il ministero di Cristo, cercando di produrre odio, incredulità e disprezzo. 1SG 36.

Cristo rigettato a Nazareth

Durante l'infanzia e la gioventù, Gesù aveva adorato Dio con i suoi fratelli nella Sinagoga di Nazareth. Da quando era partito, all'inizio del Suo ministero, essi erano al corrente di tutto ciò che aveva fatto. Quando ritornò, il loro interesse e la loro attesa erano grandissimi.....

Se un rabbino era presente nella sinagoga, spettava a lui rivolgere la parola al popolo, mentre un qualsiasi israelita poteva leggere i profeti. Quel sabato fu chiesto a Gesù di partecipare al servizio. Alzatosi per leggere gli fu dato il libro del profeta Isaia. Egli lesse un passo comunemente riconosciuto come messianico:

"Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l', unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare l'anno di grazia del Signore". Luca 4:18-19

Gesù Stava davanti alla gente mentre esponeva le profezie che lo riguardavano. Spiegando le parole che aveva lette, parlò del Messia come del liberatore degli oppressi e dei prigionieri, come di colui che avrebbe alleviato gli afflitti, restituito la vista ai ciechi e rivelato al mondo la verità ... I cuori toccati dallo Spirito Santo, risposero con un fervente AMEN e lodi al Signore. DA 236.237.

Attraverso le parole di Cristo lo Spirito di Dio operò così potentemente nei cuori dei presenti nella sinagoga che risposero in modo positivo alle parole di grazia che procedevano dalle Sue labbra. In questa congregazione si produsse un cambiamento. Quando la divinità di Cristo apparve attraverso l'umanità, il discernimento spirituale dei presenti fu ravvivato. Un nuovo potere di discernimento e d'apprezzamento operò in loro, e la convinzione che Gesù era il Figlio di Dio fu quasi irresistibile. Ma lì c'era Satana a risvegliare dubbi, orgoglio e incredulità. ST 14 settembre 1882.

Ma quando Gesù disse: "Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite".... si videro costretti a riflettere sulla propria situazione e sulle asserzioni di colui che parlava....

Chi è questo Gesù? -- si domandavano tra loro. Chi si era arrogato la gloria del Messia era il figlio del falegname Giuseppe con il quale aveva lavorato nella sua bottega... Sebbene la Sua vita fosse senza colpe, non potevano credere che fosse colui che era stato promesso.....

Dopo un primo momento di attenzione iniziarono a dubitare e i loro cuori s'indurirono ancora di più. Satana non volendo che gli occhi ciechi si aprissero in quel giorno e che gli spiriti schiavi del peccato conoscessero la libertà, s'impegnò per rafforzare la loro incredulità.

Le parole di Gesù nella sinagoga colpirono la presunta giustizia dei suoi uditori facendo capire loro quest'amara verità: si erano allontanati da Dio e avevano perso il diritto di essere suo popolo..... Così iniziarono a disprezzare Gesù che in un primo tempo aveva ispirato loro fiducia. Non volevano ammettere che Chi era nato nella povertà e nell'umiltà fosse più di un uomo comune.... DA 237-239

Angeli di luce erano in quell'assemblea, osservando con intenso interesse l'ora della decisione. C'erano anche gli angeli di Satana, per suggerire dubbi e suscitare pregiudizi.... L'incredulità produce malizia. Quale uomo di classe inferiore, nato nella povertà osava rimproverarli, tutto questo riempì i cuori dei nazzareni di odio e follia. Ci fu una grande confusione: la gente prese Gesù lo spinse fuori dalla sinagoga e dalla città. ST 16 giugno 1887.

Tutti sembravano decisi a distruggere Cristo. Lo portarono sul bordo di un precipizio con l'intenzione di gettarlo giù. Le maledizioni e le grida riempivano l'aria e alcuni cominciarono a scagliargli contro le pietre e polvere. Improvvisamente Gesù scomparve dalla loro vista, senza sapere come e quando. Gli angeli di Dio lo presero dal mezzo della folla infuriata, proteggendo la Sua vita. Questi messaggeri celesti erano presenti nella sinagoga mentre Lui parlava, lo accompagnarono mentre era spinto e maltrattato dagli increduli e furiosi giudei. Gli angeli accecarono gli occhi della folla impazzita e portarono Gesù in un luogo sicuro. 2SP 114, 115.

L', indemoniato nella sinagoga di Capernaum

Nella sinagoga Gesù parlò del regno che era venuto a stabilire, e della Sua missione di liberare gli uomini dalla schiavitù di Satana. Improvvisamente fu interrotto da un grido lacerante. Un indemoniato uscito dalla folla si precipitò verso di lui gridando:

«Lasciaci stare! Che abbiamo a che fare con te, o Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!». Luca 4:34

La confusione e la paura si fecero generali. Gli uditori non ascoltavano più la voce di Gesù. Proprio questo voleva Satana quando aveva introdotto la sua vittima nella sinagoga. Ma Gesù sgridò il demonio dicendo:

"Taci, esci da costui! E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male". Luca 4:35

La mente di quell'infelice era stata ottenebrata da Satana, ma la presenza del Salvatore fece penetrare in lui un raggio di luce. Quell'uomo desiderava liberarsi dal dominio di Satana, ma il demonio si opponeva alla potenza di Cristo. Quando volle implorare il soccorso del Salvatore, lo spirito maligno gli mise in bocca le proprie parole, ed egli gridò di terrore. Tuttavia l'indemoniato si rendeva conto, almeno in parte, di trovarsi alla presenza di qualcuno che avrebbe potuto liberarlo; ma quando cercò di afferrare quella mano potente, un'altra volontà lo trattenne e parole diverse da quelle che avrebbe voluto pronunciare uscirono dalla sua bocca. Una terribile lotta si svolgeva tra la potenza di Satana e il desiderio di libertà dell'uomo. DA 255.

Chi aveva conquistato il nemico nel deserto, strappò il prigioniero dalle mani di Satana. Gesù sapeva bene che, anche se il demone aveva assunto un'altra forma, era lo stesso spirito maligno che lo aveva tentato nel deserto. 2SP 180.

Il demonio cercò con tutti i mezzi di mantenere il controllo della sua vittima. Abbandonare il terreno significava lasciare a Cristo la vittoria. Pareva che quel disgraziato dovesse perire nella lotta tremenda contro Satana. Ma il Salvatore, parlò con autorità e lo liberò. Quell'uomo era là, libero, padrone di sé, felice, di fronte alla folla stupita... I suoi occhi non gettavano più lampi di follia ma brillavano d'intelligenza e versavano lacrime di gratitudine. DA 256.

La guarigione del servo del centurione

Il centurione vide con gli occhi della fede che gli angeli di Dio erano intorno a Gesù, e che Lui poteva incaricare un angelo ad andare dal sofferente. Credeva che le Sue Parole potessero penetrare nell'abitazione del servo e guarirlo. RH 11 marzo 1890.

Gli indemoniati di Gadara

Nelle prime ore del mattino il Salvatore e i discepoli giunsero alla riva, mentre la luce del sole nascente illuminava il mare e la terra come una benedizione di pace. Ma appena sbarcati videro qualcosa più terribile di una violenta tempesta. Due pazzi, nascosti tra i sepolcri, si scagliarono su di loro come se volessero farli a pezzi. Dalle loro braccia pendevano le catene che avevano spezzato fuggendo dalla prigione. Le loro carni sanguinavano per i tagli che si erano prodotti. I loro occhi lampeggiavano attraverso i capelli lunghi e arruffati. Sembrava che i demoni che li possedevano avessero tolto loro ogni parvenza di umanità, assomigliavano più a belve che a uomini.

I discepoli e i loro compagni furono terrorizzati, ed essendosi accorti che Gesù non era con loro, tornarono indietro per cercarlo. Il Maestro era ancora là dove lo avevano lasciato. Chi aveva placato la tempesta, e che in precedenza aveva già affrontato e vinto Satana, non fuggiva davanti ai demoni. Quando i due indemoniati si avvicinarono a lui con i denti digrignati e la schiuma alla bocca, Gesù stese la mano che poco prima aveva calmato i marosi, e quegli uomini frementi di rabbia si dovettero fermare, impotenti.

Egli ordinò con autorità agli spiriti immondi di uscire da loro. Le Sue parole penetrarono nelle menti ottenebrate di quei due disgraziati. Essi si resero conto confusamente, che si trovavano di fronte a qualcuno che avrebbe potuto liberarli da quei demoni tormentatori. Si gettarono quindi ai piedi del Salvatore per adorarlo, ma appena ebbero aperto le labbra per implorare la sua misericordia, i demoni parlarono attraverso di loro, e gridarono con veemenza:

"Che v'è fra noi e te, Figliolo dell'Iddio Altissimo? Sei tu venuto qua prima del tempo per tormentarci"? Matteo 8:29

Gesù chiese: "Qual è il tuo nome? Egli rispose: il mio nome è legione perché siamo molti". Servendosi di questi disgraziati come mezzi di comunicazione, i demoni supplicarono Gesù di non scacciarli dal paese. Non molto lontano, sul fianco del monte, pascolava un branco di porci. I demoni chiesero di poter entrare in loro, e Gesù lo permise. Immediatamente il panico colse gli animali, che si precipitarono con furia nel lago, dove perirono.

Un meraviglioso cambiamento era avvenuto in quei due uomini. Si era fatta luce nella loro mente. I loro occhi rivelavano intelligenza; i loro volti a lungo deformati da Satana, avevano ritrovato la loro dolcezza; le mani macchiate di sangue erano ora tranquille. Con letizia lodavano Dio per la liberazione ottenuta... Ora invece rinsaviti, con aspetto normale, sedevano ai piedi di Gesù, ascoltavano le sue parole e glorificavano il loro Salvatore. DA 336-338.

La guarigione di un figlio indemoniato

Gli venne portato un ragazzo, e appena il Salvatore lo guardò, lo spirito malvagio lo gettò a terra provocandogli convulsioni terribili. Si rotolava schiumando e riempiendo l'aria di grida disumane. Ancora una volta il Principe della vita e il principe delle tenebre s'incontravano sul campo di battaglia... Angeli di luce e angeli malefici si avvicinarono, invisibili, per assistere alla lotta. Gesù permise allo spirito maligno di manifestare per un po' la sua potenza, affinché più chiara apparisse ai presenti la liberazione che stava per compiere. Gesù si volse al ragazzo sofferente e disse: "Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non entrare più in lui". Si udì un grido e una lotta violenta si scatenò. Andandosene, pareva che il demone volesse strappare la vita alla sua vittima. Poi il bambino rimase immobile, apparentemente esanime mentre la folla mormorava: "E' morto". Ma Gesù lo prese per mano, lo sollevò e lo presentò a suo padre perfettamente guarito nella mente e nel corpo. Allora il padre e il figlio lodarono il nome del loro Liberatore. DA428, 429.

Gesù accusato di essere indemoniato

"Io sono il buon Pastore -- dichiarò Gesù -- e il buon Pastore sacrifica la Sua vita per le pecore" (Giovanni 10:11)... Queste parole dette davanti a una grande congregazione, produssero una profonda impressione nei cuori dei presenti. Gli scribi e i farisei erano gelosi e invidiosi nel vedere che molti lo ricevevano favorevolmente.... Mentre lui si presentava come il buon Pastore, i farisei dicevano: "Ha un demonio, ed è pazzo, perché lo ascoltate"? E altri rispondevano: "Queste non sono le parole di un indemoniato. Può un demonio aprire gli occhi ai ciechi?

In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno, e Gesù camminava nel tempio sotto il portico di Salomone. I Giudei dunque gli si fecero attorno e gli dissero:

"Fino a quando turberai l'animo nostro? Se tu sei il Cristo dillo apertamente". E Gesù rispose:

"Ve lo detto, e non lo credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, son quelle che testimoniano di me....Io e il Padre siamo uno". Giovanni 10: 24,25,30

I giudei compresero il significato delle sue parole e presero delle pietre per lapidarlo. Allora Gesù lì guardò e con calma disse:

"Molte buone opere vi ho mostrato da parte del Padre mio; per quale di queste opere mi lapidate?" Giovanni 10:33

Cristo, la Maestà del cielo stava davanti ai suoi avversari calmo e tranquillo. I loro volti accigliati, e le loro mani piene di pietre, non spaventarono Gesù. Egli sapeva che forze invisibili, legioni di angeli, lo circondavano, e che una sola parola dalle sue labbra sarebbe stata sufficiente a trattenere la moltitudine se qualcuno avrebbe osato scagliare una sola pietra. ST 27 novembre 1893.

Nonostante Gesù continuamente dava prova del suo divino potere, i suoi insegnamenti non erano accettati senza interruzione. I dirigenti cercavano di metterlo in ridicolo davanti al popolo. Cercavano di disturbarlo affinché le sue idee e le sue dottrine non potessero essere spiegate in modo ordinato. Ma, anche se spesso fu interrotto, la luce penetrò lo stesso nelle menti di centinaia di persone. Allora quando i dirigenti vedevano che le parole potenti di Cristo attiravano la gente, si arrabbiavano e lo accusavano dicendo: "Non diciamo bene noi che tu sei un Samaritano e il demonio è in te". (Giovanni 8:48)

Queste accuse non modificarono la calma dignità di Gesù, né lo dissuasero dal presentarsi davanti a loro come superiore ad Abramo e come il vero centro del patto."Prima che Abramo fosse nato, IO Sono".(Giovanni 8:58) La furia dei Giudei non ebbe limiti, e si prepararono per lapidarlo, ma gli angeli di Dio invisibili agli esseri umani, lo presero e lo portarono fuori dall'assemblea. ST 26 maggio 1890.

Gli angeli maligni presenti nelle udienze di Cristo

Mescolandosi ai suoi ascoltatori, vi erano angeli (malvagi) in forma di uomini, che suggerivano, criticavano, applicando falsamente e tergiversando le parole del Salvatore.... RH 11 agosto 1903

Durante le assemblee di questi angeli nel cielo, Cristo era l'Istruttore prima della loro caduta. 3 SM 410

La Resurrezione di Lazzaro

La potenza di Cristo avrebbe potuto ordinare alla pietra che chiudeva il sepolcro di Lazzaro, di spostarsi, ed essa l'avrebbe fatto. Avrebbe anche potuto ordinare ai Suoi angeli di fare questo, e le loro mani invisibili avrebbero rimosso la pietra. Ma quella pietra doveva essere rimossa da mani umane. Così l'umanità cooperava pienamente con la divinità. La potenza divina non fa ciò che può essere compiuto da quella umana. DA 535.

Gesù accusato di città in città durante il suo ministero

Durante il Suo ministero, Gesù andava di città in città. I sacerdoti e i governanti lo accusavano, travisando la sua opera e la sua missione. Egli venne per stare in mezzo ai suoi, e loro non lo ricevettero. Gli angeli osservavano passo per passo il conflitto provocato dal nemico. E con stupore si meravigliavano degli stratagemmi di Satana contro il divino Figlio di Dio. Colui, che aveva seguito Cristo in potere e gloria nel cielo, era caduto così in basso che ora si dedicava a influenzare le menti degli uomini affinché seguissero i passi di Cristo di città in città. ST 25 novembre 1889.

In più di un'occasione, Gesù sarebbe morto se gli angeli del cielo non fossero intervenuti proteggendo la sua vita, finché il caso del popolo giudeo come nazione, fosse stato deciso. RH 12 ottobre1897