Temperance

Capitolo 56

Il potere del voto

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La nostra responsabilità come cittadini

In nessun modo dobbiamo essere coinvolti in questioni politiche, ciononostante è nostro privilegio assumere una posizione decisa in tutto quello che è relazionato con la riforma sanitaria.

A questo proposito, spesso ho potuto dare una chiara testimonianza nei miei articoli pubblicati sulla Review dell'8 novembre 1881, dove scrivo:

La paralisi morale che domina la società ha una causa. Le nostre leggi sostengono un male che mina le sue stesse fondamenta. Molti deplorano i mali che esistono nel mondo, tuttavia si considerano liberi da ogni responsabilità. Questa situazione non è accettabile. Ogni individuo esercita un'influenza nella società.

Ogni elettore ha il diritto di esprimersi

Nel nostro favorito paese, ogni elettore ha il diritto di esprimersi sulle leggi in vigore. Questa influenza e questo voto non dovrebbero essere messi dalla parte della temperanza e della virtù? Possiamo invitare gli amici della causa della temperanza a unirsi per il conflitto, e cercare di respingere il male che demoralizza il mondo; ma a cosa servirebbero tutti i nostri sforzi, dal momento che la vendita di alcol è sostenuta dalla legge? La maledizione dell'intemperanza, deve rimanere come una piaga nel nostro paese? Passerà come un fuoco divorante su milioni di focolari felici ogni anno?

Con la penna, la voce e il voto

Parliamo dei risultati, tremiamo davanti ai risultati, ci chiediamo che cosa possiamo fare con questi risultati, e tuttavia troppo spesso tolleriamo e persino sanzioniamo la causa. I sostenitori della temperanza, non fanno tutto il loro dovere, a meno che esercitino la loro influenza per precetto e con l'esempio di una voce viva, con la penna e il voto in favore della proibizione e dell'astinenza totale. Non dobbiamo aspettarci che Dio opererà un miracolo per realizzare questa riforma eliminando la necessità dei nostri sforzi. Siamo noi che dobbiamo affrontare questo nemico gigante con il seguente motto:Non transigeremo né desisteremo dai nostri sforzi prima di ottenere la vittoria.

Review and Herald, 15 Ottobre 1914 (Citato in Gospel Workers, pagine 387, 388).

La scelta di uomini retti

Gli uomini intemperanti, non dovrebbero avere posizioni di fiducia attraverso il voto del popolo.

Signs of the Times, 8 Luglio 1880.

In balia di uomini intemperati

Si vota per dare cariche pubbliche a uomini le cui menti sono prive del vigore necessario, per la compiacenza all'alcol o per l'uso soporifero del tabacco. La pace delle famiglie, la reputazione, le proprietà, la libertà e la stessa vita, sono alla mercé di uomini intemperati nelle nostre aule legislative e nelle nostre corti di giustizia. Per aver ceduto alla compiacenza dell'appetito, molti, che una volta furono retti, caritatevoli, persero la loro integrità e il loro amore per i loro simili e si unirono ai disonesti e ai dissoluti, abbracciarono la loro causa e condivisero la loro colpa.

Perdita della sacra prerogativa di cittadino

Quanti perdono la loro prerogativa come cittadini di una repubblica; corrotti da un bicchiere di whisky per aver espresso il loro voto per qualche candidato vile. L'intemperante non esiterà a usare l'inganno, la corruzione e perfino la violenza contro quelli che rifiutano la licenza illimitata di un appetito perverso.

Review and Herald, Nov. 8, 1881

Responsabilità dei cittadini passivi

Molti prestano la loro influenza al grande distruttore, favorendolo sia verbalmente che per mezzo del voto nel distruggere l'immagine morale di Dio nell'uomo. Essi non pensano alle famiglie rovinate a causa dell'appetito pervertito dall'alcol.

Manuscript 87, 1898

Quelli che col loro voto approvano il traffico di alcol risponderanno della malvagità commessa da chi è sotto l'influenza di queste bevande forti.

Letter 243, 1905.

I nostri pionieri presero una decisione importante

(Una pagina del diario di EGW del 1859)

Ieri assistei a una riunione. Fu una riunione leale e interessante. Dopo che la riunione si concluse, si trattò e si considerò l'argomento del voto. James prese la parola e subito dopo di lui parlò il fratello Andrews, entrambi pensano che la cosa migliore sia prestare la loro influenza in favore di ciò che è giusto. Essi concordano nel dare il voto a uomini temperati per le cariche nella nostra città, anziché col loro silenzio correre il rischio di permettere a uomini intemperati di attribuirsi posti di responsabilità. Il fratello Hawett raccontò la sua esperienza recente, ed è persuaso che sia giusto emettere un voto. Il fratello Hart è d'accordo, il fratello Lyon si oppone. Nessuno ha più obiettato l'esercizio al diritto del voto, e a questo punto anche il fratello Kellogg diede la sua approvazione. Tutti i fratelli sono di pari consentimento. Voglia Iddio che tutti agiscano nel timore di Dio.

Uomini intemperanti sono stati in ufficio oggi per manifestare con modi lusinghieri la loro approvazione sulla condotta degli osservatori del sabato che non votano, e per esprimere la loro speranza che tutti si aggiungano a questo criterio e che, come i quaccheri non votino. Satana e i suoi angeli malvagi sono occupati in questo tempo, e lui ha degli operai sulla terra. Prego affinché Satana sia deluso.

E. G. White diary, Domenica, 6 Marzo 1859

Nota:

All'inizio dell'estate del 1881 a Des Moines, Iowa, durante la riunione fu sottoposto ai delegati quanto segue:

Deliberato: Esprimiamo il nostro profondo interesse per la riforma della temperanza in questo Stato; ci assumiamo l'incarico di istruire tutti i nostri ministri nell'utilizzare la loro influenza tra la nostra chiesa e le persone in generale, per indurli a fare di tutto per votare affinché la Costituzione sia modificata a favore della temperanza.

Review and Herald, 5 Luglio 1881

Alcuni hanno contestato la clausola che richiedeva un intervento di "urne" chiedendo la sua eliminazione. La signora White, che frequentava questa riunione, nonostante si fosse ritirata, fu richiamata per dare il suo parere.

Scrivendo a questo proposito essa dice: Mi sono vestita e sono andata perché sentivo che il mio dovere era di invitare le persone al voto a favore della riforma. Durante il mio esposto ho detto loro: "si", sono d'accordo con voi.

Letter 6, 1881

La lezione di antichi regni.

La prosperità di una nazione dipende dalle virtù e dall'intelligenza dei suoi cittadini. Per conseguire queste benedizioni, sono indispensabili abitudini di stretta temperanza. La storia dei regni antichi è piena di lezioni e ammonizioni per noi. Il lusso, la compiacenza dei sensi e la dissipazione, prepararono la loro caduta. Resta a vedere se la nostra nazione riceverà l'avvertimento del loro esempio, evitando così la stessa sorte.

Gospel Workers p. 388.