Testimonianze Per I Ministri E Per Gli Operai Del Vangelo

Capitolo 6

I bisogni dell’umanità e la provvidenza divina

[AUDIO]

Le ragioni dell'inefficienza e il rimedio

Melbourne, Australia, 3 luglio 1892.

Mi rivolgo a coloro che predicano la Parola:

La rivelazione delle tue parole illumina; rende intelligenti i semplici.

Salmo 119:130

Tutti i vantaggi e i privilegi che possono essere moltiplicati per il vostro beneficio, affinché siate educati e preparati, radicati e fondati nella Verità, non vi saranno di alcun aiuto, a meno che la mente e il cuore siano aperti, affinché la verità possa entrare, e voi rinunciate coscienziosamente a ogni abitudine, ogni pratica e ogni peccato che ha chiuso la porta a Gesù. Che la luce di Cristo illumini l'oscurità della vostra anima. Con fervente determinazione adottate la condotta corretta. Se proseguite su una via sbagliata, come molti di voi stanno facendo ora, se la Verità non opera in voi un potere trasformatore, in modo da obbedirgli con tutto il cuore perché amate i suoi principi puri, siate certi che per voi la Verità perderà il suo potere vitalizzante e il peccato sarà rafforzato.

Proprio per questa ragione molti strumenti di Dio non sono abbastanza efficienti. Essi sono sempre pronti a glorificare se stessi, e nei loro cuori regna la sensualità. È vero che approvano la legge dei Dieci Comandamenti, ma insegnano la legge solo in teoria, perché non amano i suoi principi. Essi non obbediscono al comandamento di Dio di essere puri, di amare Dio sopra tutte le cose e il prossimo come se stessi. E poiché vivono costantemente nella menzogna, come possono essere degli operai efficienti per Dio?

Il Salvatore pregò per i suoi discepoli: Santificali nella verità: la tua parola è verità.

Giovanni 17:17

Ma se colui che riceve la conoscenza biblica non fa alcun cambiamento nelle sue abitudini, che sono contrarie alla luce della Verità, che cosa succede allora? Lo spirito sta lottando contro la carne, e la carne contro lo spirito, e uno dei due deve vincere. Se la Verità santifica l'anima, il peccato è odiato ed evitato, perché Cristo è stato accolto come ospite d'onore. Ma in un cuore diviso non ci può essere posto per Cristo. Tra il peccato e Gesù non può esistere alcuna compartecipazione. Chi accetta la Verità con assoluta sincerità, chi mangia la carne e beve il sangue del Figlio di Dio, ha la vita eterna.

Le parole che vi ho dette - dice Gesù - sono spirito e vita. (Giovanni 6:63)

Quando colui che riceve la Verità collabora con lo Spirito Santo, si sentirà responsabile nel portare il messaggio alle anime. Egli non sarà mai un mero predicatore. Entrerà anima e corpo nella grande opera di cercare e salvare i perduti. Praticando la religione di Cristo realizzerà una buona opera in favore delle anime.

Gli articoli di questa sezione sono pubblicati in: Special testimonies to Ministers and workers (serie A, n° 2, 1892. Questo articolo si trova alle pagine 9-12)

Un obbligo davanti a Dio

Ogni credente ha l'obbligo davanti a Dio di essere spirituale e di mantenersi sulla via della luce, per permettere che la sua luce brilli davanti al mondo. Quando tutti quelli che sono impegnati nell'opera missionaria, crescono nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore, odieranno il peccato e l'egoismo. In essi si effettua un costante rinnovamento morale, e se continuano a guardare a Gesù, si conformano alla Sua immagine, e si completano in Lui, non avendo la propria giustizia, ma la giustizia che è in Cristo nostro Signore.

Il grande vantaggio delle assemblee ministeriali *(Pagina 160) non è abbastanza apprezzato. Sono ricchi d'opportunità, ma non realizzano la metà di quello che dovrebbero, perché coloro che li frequentano, non praticano la Verità che gli è presentata a chiari contorni. Molti che insegnano la Parola agli altri, non hanno sottomesso interamente i loro cuori al controllo dello Spirito Santo. Essi continuano ad amare il peccato e si aggrappano a lui. Mi è stato mostrato che le pratiche impure, l'orgoglio, l'egoismo, l'esaltazione, hanno chiuso la porta del cuore anche di chi insegna la Verità, in modo che la disapprovazione di Dio è sopra di loro. Non sarà possibile che qualche potere rinnovatore s'impossessi di loro? Essi sono preda di una malattia morale incurabile. Ma perché si rifiutano d'essere curati? Oh, possa ognuno di voi che insegna e predica la Verità ascoltare le parole di Paolo:

"Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale".

Romani 12:1

Il mio cuore si rallegra per chi cammina con umiltà e ama Dio e lo teme. Essi possiedono un potere molto più prezioso della conoscenza e dell'eloquenza. Il principio della saggezza è il timore del SIGNORE (Proverbi 9:10), e il loro amore e timore è come un filo d'oro che unisce l'agente umano al divino. In questo modo la vita è semplificata. Quando i figli di Dio lottano contro la tentazione e contro le passioni del cuore naturale, la fede unisce l'anima con l'unico Essere che può dare aiuto per giungere alla vittoria.

Possa il Signore operare nei cuori di chi ha ricevuto la grande Luce, affinché si separino da ogni iniquità. Contemplate la croce del Calvario. Lì è Gesù che ha dato la propria vita non perché gli uomini continuassero a vivere nel peccato, non perché gli fosse permesso di violare la legge di Dio, ma perché attraverso questo infinito sacrificio potessero essere salvati da ogni peccato. Gesù ha detto:

Per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano santificati nella verità (Giovanni 17:19), attraverso la perfezione del Suo esempio. Coloro che insegnano la Verità agli altri, essi stessi saranno santificati dalla Verità? Ameranno il Signore col cuore, con la mente e con l'anima, e il prossimo come se stessi? Raggiungeranno il livello della norma più elevata del carattere cristiano? I loro piaceri e gli appetiti sono forse controllati? Sapranno coltivare nobili sentimenti, una forte e profonda simpatia, propositi puri, per essere dei veri collaboratori di Dio? Abbiamo bisogno dello Spirito Santo per poterci sostenere nel conflitto perché non dobbiamo lottare contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.

Efesini 6:12

Per ulteriori approfondimenti: Gospel Workers, pagine 273, 284, 285, 288.

Avete bisogno del potere e della sapienza divina

Melbourne, Australia, 3 luglio 1892.

C'è stato chiesto il motivo perché esiste così poco potere nelle chiese, perché c'è così poca efficienza tra i nostri insegnanti. La risposta è che in diversi modi coloro che si professano seguaci di Cristo stanno albergando peccati conosciuti e la loro coscienza si è indurita per essere stata violata da troppo tempo. Un'altra risposta è che gli uomini non camminano con Dio, ma si separano da Gesù e come risultato, nella chiesa si manifesta egoismo, avidità, orgoglio, contesa, spensieratezza, libertinaggio e altre pratiche del male. Anche tra quelli che predicano la Parola sacra di Dio esiste questa deplorevole situazione e, a meno che ci sia una riforma completa tra quelli che mancano di santità, altrimenti sarebbe meglio che tali uomini abbandonino il ministero e scelgano qualche altra occupazione, dove i loro pensieri non rigenerati non arrechino la sconfitta sul popolo di Dio.

Testimonianze speciali per i ministri e gli operai (serie A, n. 2, 1892), pagine 12-1

Aspettando e vegliando

L ', Apostolo esorta i fratelli, con queste parole:

Fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate star saldi...nel giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere.

Efesini 6:10,11,12,13

Oh, quale incredibile giorno è davanti a noi! Quale vaglio dovranno subire coloro che si credono d'essere figli di Dio. Gli empi saranno trovati tra i giusti. Coloro che hanno ricevuto una grande luce e che non hanno camminato in essa, avranno tenebre corrispondenti alla luce che hanno disprezzato. Abbiamo bisogno di ascoltare la lezione contenuta nelle parole di Paolo:

Io tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato.

1 Corinzi 9:27

Il nemico sta lavorando con diligenza per vedere chi potrebbe unirsi alle file dell'apostasia. Il Signore sta per ritornare, e presto ogni caso sarà deciso per l'eternità. Coloro che le cui opere corrispondono alla Luce che gli fu misericordiosamente data, si troveranno dalla parte del Signore. Intanto, noi stiamo aspettando e osservando la grandiosa e terribile scena della storia di questa terra che si sta per concludere. Ma noi non dobbiamo semplicemente guardare; nel frattempo dobbiamo vigilare e lavorare in attesa di questo solenne evento. La chiesa vivente di Dio aspetta, lavora e veglia. Nessuno deve rimanere in una posizione neutrale. Tutti dobbiamo rappresentare Cristo nello sforzo fervente e attivo di salvare le anime che sono in pericolo. Incrocerà le braccia la chiesa ora? Dobbiamo forse addormentarci come le vergine stolte? Ogni precauzione deve essere presa subito, altrimenti l'opera casuale condurrà al declino spirituale, e quel giorno ci sorprenderà come un ladro. La mente deve essere rafforzata per poter vedere in profondità e discernere le ragioni della nostra fede. Il tempio dell'anima deve essere purificato con la Verità, perché solo i puri di cuore saranno in grado di resistere alle insidie di Satana.

La nostra relazione col mondo

Non dobbiamo copiare le pratiche del mondo, tuttavia non dobbiamo isolarci dalla gente del mondo, perché la nostra luce deve risplendere in mezzo al buio morale che copre la terra. Nella chiesa vi è una triste mancanza d'amore cristiano per gli altri. Questo amore è facilmente estinguibile, eppure senza di esso non possiamo avere comunione cristiana, né amore verso coloro per i quali Cristo è morto.

I nostri fratelli devono prestare attenzione ai seguenti consigli:

Evita inoltre le dispute stolte e insensate, sapendo che generano contese. Il servo del Signore non deve litigare, ma deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente. Deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verità, in modo che, rientrati in sé stessi, escano dal laccio del diavolo, che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà.

2 Timoteo 2:23-26

Sia in chiesa sia nel mondo incontreremo vari elementi contorti. Verranno uomini che pretenderanno d'aver ricevuto una grande luce, ma coloro che hanno esperienza nella causa di Dio, vedranno che quella loro grande luce, in effetti è solo una grande oscurità. Gli uomini di questa classe dovranno essere trattati secondo i precetti della Parola di Dio. Coloro che sono nell'errore, potrebbero eccitarsi nel sostenere le proprie opinioni, ma quelli che camminano nella luce, devono essere calmi, gentili, "capaci di insegnare", rendendo manifesto il fatto che essi hanno chiesto e ricevuto la sapienza del Signore. Essi non hanno bisogno di fare passi affrettati, perché si muovono con saggezza, pazienza e "con mansuetudine correggono quelli che si oppongono".

È giunto il momento in cui quelli che sono radicati e fondati nella Verità possono manifestare la loro fermezza e decisione, rivelando che essi sono insensibili ai sofismi, alle massime, alle favole degli ignoranti e di chi vacilla. Certi uomini faranno dichiarazioni senza fondamento col tono categorico di chi possiede la Verità; ma non è d'alcuna utilità discutere con loro riguardo alle loro affermazioni spurie. Il modo migliore per sconfiggere l'errore è quello di presentare la Verità, e permettere che le idee strampalate muoiano per mancanza d'attenzione. Contrastata dalla Verità, la debolezza dell'errore risulta chiara in ogni mente intelligente. Quanto più si ripetono le affermazioni erronee degli oppositori, e di coloro che si trovano in mezzo a noi per ingannare le anime, tanto meglio si serve la causa dell'errore. Quanto più è maggiore la pubblicità che si dà alle suggestioni di Satana, tanto più egli è contento, perché i cuori non santificati sono pronti a ricevere le scorie che lui prepara per loro. Dobbiamo far fronte a questo tipo di difficoltà. Vi saranno uomini che faranno d'un granello di sabbia una montagna e d'una montagna un granello di sabbia.

Usiamo i talenti che Dio ci ha dato

Non potremmo fare di più per risvegliare le chiese affinché agiscano in base alla luce che hanno ricevuto? Dio ha dato a ciascun uomo un compito. Sia i più umili, come i potenti sono stati dotati di un'influenza, che essi dovrebbero esercitare per il Signore e dovrebbero dedicare a lui anche tutti i loro talenti, ognuno lavorando al posto di dovere assegnatogli. Il Signore si aspetta che ognuno dia il meglio di sé.

Quando la luce splende nel cuore, Egli si aspetta che la nostra opera corrisponda alla nostra luce, conforme alla misura della pienezza di Cristo che abbiamo ricevuto. Quanto più usiamo la nostra conoscenza ed esercitiamo le nostre facoltà, tanto più acquisiremo conoscenza, e sempre più saremo capacitati per fare un'opera maggiore e migliore.

I nostri talenti non sono nostri, sono proprietà del Signore. Siamo responsabili dell'uso o dell'abuso dei doni del Signore. Dio chiede agli uomini di investire i talenti che furono affidati loro, poiché quando il Signore ritornerà, riceverà con gli interessi quello che gli appartiene. Con il suo sangue Cristo ci ha acquistati come suoi servitori. Lo serviremo? Cercheremo con diligenza di essere ammessi alla presenza di Dio? Vogliamo dimostrare con i fatti che siamo amministratori della sua grazia? Ogni sforzo fatto per il Maestro, spinto da un cuore puro e sincero sarà un soave profumo per Lui.

Noi camminiamo al cospetto delle intelligenze invisibili. Un testimone è costantemente al nostro fianco per vedere come usiamo i doni che ci sono stati affidati. Quando un buon amministratore fa crescere i suoi talenti con i suoi interessi, egli non avrà nessuna pretesa. Si renderà conto che sono dei talenti che Dio stesso gli ha consegnato, e renderà gloria al Maestro. Egli sa che non ci sarebbe nessun guadagno senza il deposito, nessun interesse senza il capitale.

Egli dirà:

Signore, tu mi affidasti cinque talenti: ecco, ne ho guadagnati altri cinque.

Matteo 25:20

Facciamo in modo che la chiesa faccia crescere il capitale che il Signore gli ha dato. Senza la grazia di Cristo, ogni anima sarebbe caduta in "bancarotta" per l'eternità, pertanto, non possiamo reclamare nulla con giustizia. E poiché non possiamo reclamare nulla, se siamo amministratori fedeli, il Signore ci premia come se i meriti fossero tutti nostri.

Egli dice:

Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore.

Matteo 25:21

Quanti faranno cordoglio per le opportunità perse quando ormai sarà troppo tardi! Oggi abbiamo il talento e le opportunità, ma non sappiamo per quanto tempo ancora quest'opportunità ci sarà data. Allora, mettiamoci al lavoro mentre è ancora giorno, perché quando viene la notte nessuno può più operare.

Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà così occupato!

Matteo 24:46

Ritorno al primo amore

Melbourne, Australia 15 luglio 1892.

La ragione per cui molti non riescono ad avere successo è che confidano troppo in sé stessi, e non sentono l'imperiosa necessità di rimanere uniti a Cristo nell'uscire a cercare e salvare ciò che è perso. Fino a quando non avremo il pensiero di Cristo e insegneremo la Verità come è in Gesù, non potremo compiere molto. Io cammino davanti al Signore con timore. Io non so parlare o scrivere i grandi temi del sacrificio espiatorio. Non so come presentare i soggetti col potere vivente col quale mi sono presentati. Tremo di paura davanti all'idea di sminuire il grande piano della salvezza usando parole inadeguate. La mia anima si inchina con timore e riverenza davanti a Dio, e mi chiedo: Chi è idoneo per tali cose? Come posso parlare, come posso scrivere ai miei fratelli, affinché loro possano accettare i raggi del sole che provengono dal cielo? Che cosa devo dire?

"Pentiti e fa le prime opere"

L'atmosfera della chiesa è così fredda, il suo spirito è di tale natura, che gli uomini e le donne non possono sostenere o sopportare l'esempio della pietà primitiva nata dal cielo. Il calore del suo primo amore è congelato, e fintantoché le anime non siano bagnate dal battesimo dello Spirito Santo, se non si pentono e fanno le prime opere, il loro candelabro sarà rimosso. All'inizio, l'opera della chiesa si vedeva quando i credenti cercavano i propri amici, i parenti e i conoscenti, e con i cuori traboccanti d'amore gli raccontavano la storia di quello che Gesù era per loro e quello che essi erano per Gesù. Oh, possa il Signore risvegliare coloro che occupano posti di responsabilità, affinché non incomincino l'opera affidatagli basandosi sulla loro abilità! L'opera che uscirà dalle loro mani mancherà della modellatura e dell'incisione di Cristo.

Testimonianze speciali peri i ministri e gli operai (serie A, n.2, 1892), pagine 17-22

Il potere pervertitore dell'egoismo

L'egoismo provoca la perdita di tutto ciò che fanno gli operai non consacrati. Essi hanno bisogno di pregare sempre, ma purtroppo non lo fanno. Hanno bisogno di vegliare in preghiera. Hanno bisogno di sentire la sacralità dell'opera, ma non si accorgono nemmeno di questo. Essi trattano le cose sacre come se fossero cose comuni. Le cose spirituali si discernono spiritualmente, e fintantoché non bevono dall'acqua della Vita, fintanto che Cristo non sia per loro come una sorgente di vita, non rinfrescheranno nessuno, non saranno di benedizione a nessuno; e se non si pentono, il loro candelabro sarà rimosso dal suo posto. Nell'opera di salvezza delle anime c'è bisogno di una pazienza perseverante, carità invincibile, e fede onnipotente. L'IO non deve essere nemmeno pronunciato. Si deve esercitare la sapienza di Cristo nel trattare con le menti umane.

Ogni operaio che si occupa delle anime, deve lavorare spogliato dall'IO. Non ci deve essere alcun rimprovero o irritazione, esercizio arbitrario dell'autorità, il dito minaccioso e il parlare con vanità. Bisogna incominciare l'opera con il cuore colmo d'amore verso Gesù e le preziose anime per le quali Cristo morì. Coloro che si sentono autosufficienti non possono nascondere la loro debolezza. Affronteranno le prove con arrogante fiducia in se stessi, manifestando così che Gesù non è con loro. Queste anime che si sentono autosufficienti non sono poche, esse devono imparare le lezioni attraverso dure esperienze, con turbamenti e sconfitte. Pochi sono in grado di sopportare tali esperienze, e molti si sviano sotto la prova. Danno la colpa delle loro sconfitte alle circostanze e pensano che i loro talenti non sono apprezzati dagli altri. Se volessero umiliarsi davanti a Dio, Egli avrebbe insegnato loro ogni cosa.

Fattori essenziali nel servizio

Coloro che non imparano tutti i giorni alla scuola di Gesù, quelli che non pregano abbastanza, non sono in condizione di gestire l'opera di Dio, di qualsiasi compito si tratti; poiché se lo facessero, sarebbero soprafatti dalla depravazione umana, e di conseguenza le loro anime si eleverebbero nella vanità. Coloro che diventano collaboratori di Gesù Cristo, e sono spirituali saranno in grado di discernere le cose spirituali, e sentiranno la necessità della virtù e della sapienza celeste per gestire l'opera del Signore. Ci sono alcuni che né ardono e né brillano, ma nonostante tutto sono contenti. Essi sono in una condizione disastrosamente fredda e indifferente, e molti di loro che conoscono la Verità, in modo manifesto trascurano il loro dovere per il quale il Signore li terrà responsabili.

Il Signore ci ha dato Gesù, e in Lui è la rivelazione di Dio. Il nostro Redentore dice:

Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio lo amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui.

Giovanni 14:23

Quanto a voi, ciò che avete udito fin dal principio rimanga in voi. Se quel che avete udito fin dal principio rimane in voi, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre.

1 Giovanni 2:24

Se noi conosciamo Dio, e Gesù Cristo che Lui ha inviato, le nostre anime saranno colme di una gioia indicibile. Oh, quanto abbiamo bisogno della presenza divina! Ogni operaio dovrebbe sospirare per ricevere il battesimo dello Spirito Santo. I gruppi si dovrebbero riunire per chiedere a Dio un aiuto speciale e saggezza celeste, affinché il popolo di Dio sappia come progettare, ideare ed eseguire l'opera. Innanzitutto gli uomini devono pregare, perché il Signore scelga i Suoi strumenti e battezzi i Suoi missionari con lo Spirito Santo. I discepoli pregarono per dieci giorni, prima che scendesse su di loro la benedizione Pentecostale. Tutto questo tempo era necessario perché essi potessero comprendere che cosa significava offrire una preghiera efficace, avvicinarsi sempre di più a Dio, confessare i loro peccati, umiliare i loro cuori davanti al Signore, e contemplare Gesù con fede ed essere trasformati a Sua immagine. Dopo che la benedizione scese su loro, tutto il luogo dove erano riuniti fu immerso nella luce, e dotati di potere, essi partirono per fare l'opera del Signore.

La scelta degli operai per il ministero

Il compito di scegliere uomini per l'opera sacra affidata nelle nostre mani è stato svolto con troppa leggerezza. Come conseguenza di questa negligenza, nei campi missionari stanno lavorando uomini non convertiti, pieni di lussuria, ingrati, senza santità. Anche se alcuni di essi sono stati sovente rimproverati, non hanno cambiato la loro condotta e le loro pratiche sensuali hanno portato disonore alla causa di Dio.

Quale sarà il frutto di questo operare? Perché i nostri operai non si rendono conto che ogni parola pronunciata sia essa buona o cattiva sarà sottoposta al giudizio? Ogni ispirazione dello Spirito Santo che guida gli uomini alla bontà e a Dio, è annotata nei libri del cielo, e l'operaio attraverso il quale il Signore ha portato la luce, sarà lodato nel giorno di Dio. Se gli operai si rendessero conto della responsabilità eterna che riposa su di loro, inizierebbero un'opera senza avere un profondo senso di sacralità? Non dovremmo forse aspettarci l'effusione dello Spirito di Dio sugli uomini che si presentano per abbracciare il ministero?

L ', apostolo dice:

Rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne i desideri.

Romani 13:14

Possa ogni anima ascoltare queste parole e ricordarsi che Gesù Cristo non accetta alcun compromesso. Accettando e trattenendo gli operai che persistono nel mantenere le loro imperfezioni di carattere, che non danno una piena prova del loro ministero, il livello dell'opera si abbasserà notevolmente. Ci sono molti che occupano posti di responsabilità, ma nonostante questo, essi non tengono conto delle raccomandazioni dell'apostolo, e desiderano soltanto soddisfare i desideri della carne. L'operaio si deve rivestire del Signor Gesù Cristo, e trovare in Lui la saggezza, la santificazione e la redenzione, altrimenti come potrà rappresentare la religione di Gesù? Tutta la sua efficienza, tutta la sua ricompensa si trova in Cristo. Ogni pastore, ognuno che ha una posizione di riguardo, deve dare prova della sua dedizione nell'opera. Essi devono accettare Cristo come loro personale Salvatore. Perché molti che sono stati a lungo impegnati nel ministero non crescono nella grazia e nella conoscenza del Signor Gesù? Mi è stato mostrato, che essi gratificano le loro propensioni egoiste, che fanno solo le cose secondo i propri gusti e le proprie idee.

Essi desiderano compiacere l'orgoglio e la sensualità e portare a termine le loro ambizioni e i loro piani egoisti. Sono pieni d'autostima. Ma anche se le loro malvagie inclinazioni possono sembrano preziose, come la mano destra o l'occhio destro, devono essere separate dall'operaio, altrimenti non sarà accettato davanti a Dio. Con le imposizioni delle mani sono stati consacrati per il ministero degli uomini che non sono stati completamente esaminati riguardo alla loro qualificazione nell'opera sacra. Ma quanto sarebbe stato meglio esaminarli minuziosamente prima che fossero accettati come ministri, che dover fare questo esame così rigido dopo che sono stati confermati nel loro incarico e hanno lasciato la loro impronta sull'opera.

Una vita consacrata

Le citazioni qui riportate, ci mostrano il frutto della vera consacrazione, e questo è quello che dobbiamo esigere dai nostri operai:

Harlan Page si consacrò a Dio, con la determinazione di vivere e lavorare per promuovere la gloria del Signore nella salvezza dei perduti. 'Quando ricevetti la speranza per la prima volta, - disse sul suo letto di morte -- sentii che dovevo lavorare per le anime. Ho pregato anno dopo anno, affinché il Signore mi concedesse di salvare almeno un'anima'. Le sue preghiere sono state esaudite. Page non ha mai perso l'occasione di portare la luce alle anime, mediante lettere, interviste personali, opuscoli, preghiere, ammonizioni e rimproveri, come pure con l'esempio santo e fervente della sua vita, cercò di recuperare gli sviati, e di edificare i credenti. Nelle fabbriche, nelle scuole e dovunque poteva realizzare quest'opera, solo il grandioso potere della grazia può spiegare come un uomo tanto umile poté ottenere così tanto. La sua vita confermava le parole di Dio:

Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono.

1 Corinzi 1:27,28

'La nostra fede nelle realtà eterne è debole' -- ripeteva -- 'e il nostro senso del dovere è fragile, perché noi trascuriamo la salvezza del nostro prossimo. Dobbiamo risvegliarci e proseguire nel nostro dovere. E poiché abbiamo la lingua e la penna, dedichiamole al servizio dell'Altissimo, non con le nostre sole forze, ma con fede potente e ferma fiducia'.

Dobbiamo divulgare la Luce, perché abbiamo ricevuto un messaggio solenne e importante da presentare al mondo e Dio ha disposto che i suoi discepoli scelti abbiano una profonda esperienza e siano dotati del potere dello Spirito Santo.

L ', apparenza, ma il SIGNORE guarda al cuore.

1 Samuele16:7

Questa fu una grande lezione per Davide mai dimenticata, e sul suo letto di morte dedicò a Salomone questa testimonianza:

E tu, Salomone, figlio mio, riconosci il Dio di tuo padre e servilo con cuore integro e con animo volenteroso; poiché il SIGNORE scruta tutti i cuori e penetra tutti i disegni e tutti i pensieri. Se tu lo cerchi, egli si lascerà trovare da te; ma, se lo abbandoni, egli ti respingerà per sempre.

1 Cronache 28:9

Noi viviamo in un periodo importante della storia di questa terra, e con la luce della Verità che brilla su di noi, non abbiamo alcuna scusa per rimanere passivi. Come collaboratori di Cristo, abbiamo il privilegio di condividere le Sue sofferenze. Dobbiamo guardare la Sua vita, studiare il Suo carattere e copiare il suo modello. Ciò che Cristo fu nella Sua perfetta umanità, dobbiamo esserlo anche noi, perché dobbiamo formare il nostro carattere in vista dell'eternità.

Per un ulteriore studio: Gospel Workers, 437-445; Testimonies, vol.4,pp 315, 318, 320, 371383, 437, 441, 442.

Lo Spirito Santo attende le nostre richieste e che noi riceviamo il suo potere

Melbourne, Australia, 28 dicembre 1891.

Poco prima della Sua ascensione verso la dimora celeste, Gesù incoraggiò i discepoli promettendo di mandare il Consolatore, lo Spirito Santo. Questa promessa appartiene non solo a loro, ma anche a noi, oggi, e tuttavia si parla poco dell'effusione dello Spirito Santo nella chiesa. Come conseguenza del silenzio su questo tema importantissimo, riguardo a questa ricca promessa del dono dello Spirito Santo, e del potere di compiere ogni lavoro spirituale con efficienza, che cosa sappiamo del suo compimento reale? La promessa dello Spirito Santo è menzionata casualmente nei nostri discorsi, è toccata in modo incidentale, e questo è tutto. Le profezie sono state trattate diligentemente, le dottrine sono state esposte, ma ciò che è essenziale per la chiesa, affinché possa crescere in forza ed edificarsi spiritualmente, affinché la predicazione sia accompagnata dalla convinzione, e le anime siano convertite a Dio, è stato maggiormente escluso dallo sforzo ministeriale. Questo soggetto quindi è stato messo da parte, come se la sua considerazione fosse riservata per un tempo futuro. Sono state presentate davanti al popolo altre benedizioni e altri privilegi, fino a quando non è stato risvegliato nella chiesa il desiderio di conseguire la benedizione promessa da Dio; ma l'impressione che abbiamo avuto riguardo lo Spirito Santo è stato che questo dono non sia per il tempo presente, ma che in futuro sarebbe necessario che la chiesa lo ricevesse.

Special Testimonies to Ministers and Gospel Workers (serie A, nr. 2, 1892), pag. 23-25

Altre benedizioni

Questa benedizione promessa, reclamata per fede, avrebbe portato tutte le altre benedizioni al popolo di Dio. Per mezzo degli artifici del nemico, le menti dei figli di Dio sembrano incapaci di comprendere e di appropriarsi di queste promesse. Sembrano pensare che unicamente sulle anime assetate cada una scarsa porzione della grazia.

Il popolo di Dio si è abituato a pensare di dover contare sulle proprie forze, di non poter sperare di ricevere aiuto dal cielo; e il risultato è che ha poca luce da comunicare alle altre anime che muoiono nell'errore e nell'oscurità.

Per molto tempo la chiesa si è accontentata di scarse benedizioni di Dio; non ha sentito il bisogno di reclamare i grandi privilegi comprati per lei a un costo infinito. La sua forza spirituale è debole, la sua esperienza ristretta e mutilata, è divenuta inabile per l'opera che il Signore vuole che faccia. Non è in condizioni di presentare le grandi Verità della santa Parola di Dio, che convincerebbero e convertirebbero le anime mediante l'intervento dello Spirito Santo. Dio aspetta che la chiesa chieda e riceva il suo potere. Coloro che seminano il santo seme della Verità, avranno un raccolto pieno di grande gioia:

Se ne va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia quando porterà i suoi covoni.

Salmo 126:6

Dall'atteggiamento della chiesa, il mondo ha dedotto che il popolo di Dio è triste, che il servizio di Cristo manca di attrattiva, che le benedizioni di Dio si concedono a un costo elevato, per quelli che le ricevono. Nel soffermarsi sulle nostre prove magnificandone le difficoltà, noi rappresentiamo falsamente Dio e Gesù Cristo che ci è stato mandato; perché l'oscurità che circonda l'anima del credente rende il percorso verso il cielo poco attraente, e molti si separano delusi dal servizio di Cristo. Ma quelli che presentano Cristo in questo modo credono veramente? No, perché i credenti riposeranno nelle promesse divine, e lo Spirito Santo non solo ha la missione di convertire ma anche quella di consolare. Il cristiano, deve costruire delle fondamenta se vuole edificare un carattere forte, simmetrico, se vuole essere ben equilibrato nella sua esperienza religiosa. È in questo modo che l'uomo sarà preparato per raggiungere le norme di Verità e giustizia presentate nella Bibbia, perché egli sarà sostenuto e alimentato dallo Spirito Santo di Dio. Colui che è un vero cristiano, unisce la grande tenerezza di sentimenti con una grande fermezza di propositi, e un'incrollabile, totale fedeltà a Dio, in nessun caso tradirà le sacre Verità.

Colui che è ripieno dallo Spirito Santo, ha grandi poteri emotivi e intellettuali, e un'invincibile forza di volontà.

Per ulteriori studi: Testimonies, vol. 5, pp 102, 103,46,69, The desire of ages, pagine 302,672, 412, 805, 821, 822, 827.

Fratelli miei, il nostro Salvatore esige da voi che facciate attenzione a come testimoniate di Lui. Voi dovete approfondire sempre di più lo studio della Parola. Voi incontrerete vari tipi di menti, e quando insegnate la Parola dovete manifestare fervore, rispetto e riverenza. Estirpate dai vostri discorsi "le erbacce" e predicate la sacra Parola, perché solo così avrete più covoni da portare al Maestro. Ricordatevi, che nel vostro uditorio ci sono quelli che costantemente sono perseguitati dalle tentazioni.

Alcuni stanno lottando col dubbio fino alla disperazione, senza alcuna speranza. Chiedete al Signore di aiutarvi a parlare in modo che essi possono uscire dal conflitto interiore ed esserne rafforzati.

Review and Herald, 22 dicembre 1904

Special Testimonies to ministers and gospel workers (serie A, n.2,1892), pagina 23-25.